Poesie di Annarosa Ceriani


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Annarosa Ceriani nata a Milano il 05/05/1962.
Sposata dal 1985 e madre di due figli (Giulia di 21 anni e Cristiano di 18 anni)

Titoli di studio ed esperienze lavorative
Diplomata presso l'Istituto Magistrale P.Secco Suardo nell'anno 1979
Specializzata presso l'Università Cattolica di Milano per l'insegnamento ai bambini portatori di handicap nel 1982 in particolar modo i bambini autisici.
Attualmente insegnante presso la scuola in ospedale nel reparto oncologia e trapianti pediatrici degli Ospedali Riuniti di Bergamo.

Hobby e interessi
Il principale interesse è la scrittura, sotto varie forme : dalla narrativa, alla poesia,ai diari di vita e di viaggio, ma soprattutto alla corrispondenza epistolare, vera e propria passione.
Amo quasi tutti i generi di musica, il teatro e il cinema, ma adoro anche fare shopping e uscire con gli amici.

Leggi i racconti di Annarosa
 

Amiche
Non come un torrente impetuoso
che rotola a valle
alzando rabbiose spumiglie
che, bianche e lucenti,
guizzano al sole.

Ma come un placido lago
di acque profonde e tranquille,
che s'allarga sicuro
colamndo pian piano la conca che prima era vuota.

Così,
in questa amicizia di donne
ilmio cuore s'appaga
e ritrova lo specchio di sé.

Estate
Nei giochi dei miei figli vedo l'estate che vive.

L'azzurro degli occhi
come cielo terso e sereno.
Il biondo dei capelli
come il caldo dorato del sole.
Il rossore delle guance sudate
come papaveri fiammegianti nel grano.

Poi
d'improvviso
scoppia una lite infantile.
Le urla stizzite risuonano nell'aria,
spezzano la quiete,
come i tuoni di un rabbioso temporale estivo.

Ed ecco il furioso rincorrersi dei piccoli piedi
come i cristalli di gocce di pioggia
che,prepotenti spezzano la sonnolenta afa d'Agosto.

Nei giochi di bimbi vedo l'estate che vive
e me ne compiaccio
come la Natura
che gode delproprio eterno creare.

Per Francesco
Il tuo mistero
o Dio
incombe sul mio cuore.

Mi hai preso l'amore più grande
strappandolo all'anima.

Lo hai prima donato
affidandolo al mio vivere il tempo sufficiente
per radicare un amore infinito.

E poi lo hai richiamato a Te,
lasciandola sola con indifferenza,
un punto senza vita nell'Universo buio e freddo.

Il tuo mistero
o Dio
incombe su di me
e fa apparire crudele
persino il Tuo immenso amore

Natale
Come posso spiegare l'emozione
delle mille luci che brillano sull'albero?

Quali parole potrò mai scegliere
per raccontare la gioia
del freddo pungente sulle gote,
mentre nel buio cammino verso casa?

Come esprimere la speranza dell'attesa
quando tutti paiono animati da buoni propositi
ed il futuro si illumina dei sogni degli uomini?

Nessuna parola potrà dire
lo slancio d'amore di ogni Natale.

Solo i gesti quotidiani
spesi nei giorni a venire del nuovo anno
sapranno parlar di ciò che alberga nel mio cuore,
mentre ancora una volata
la mezzanotte scocca.

L'Altro
Tu che sei altro da me
raccontami il tuo mondo.

Siediti qui accanto
e parlami dei luoghi che non ho mai visto,
cantami melodie che non ho mai udito
effondi nell'aria profumi che non ho mai inspirato.

Oppure,
se il tuo essere altro è racchiuso nell'Anima,
accompagnami nel tuo cuore
e mostrami la meraviglia del tuo intimo sentire
ch'io non ho ancora conosciuto.

Non temere,
non riderò di te,
né mi farà paura il tuo essere diverso,
e non ti giudicherò.
Imparerò, invece,
e mi farò più ricca
nell'incantato stupore di scoprirti parte di me

Ma se dovessi accorgerti che,
piano,
senza parere,
il mio ascoltarti diviene voglia di cambiarti
per renderti uguale a me:
fermami
e fallo con una lieve carezza sul cuore,
cosicché neppure io debba temerti.

Infine,
se il tuo essere Altro appartiene alla Luce dell'Immenso
abbi ancora più pazienza nel venirmi incontro,
perché il tuo Amore
dovrà superare il rumore assordante
della tua assenza e del mio dolore,
che lacerano l'anima
e creano strappi persino più ampi
della paura e della solitudine.

Così ci incontreremo,
cresceremo
e insieme cammineremo,
portando,
a turno,
con gioia,
i nostri differenti bagagli.

Solitudine
Sera.
Un cane randagio cammina furtivo
a ridosso di vecchi cancelli
gocciolanti di pioggia.

Solitudine.

Crisi di un amore
Pioveva,ricordi?

Era buio
ed io, stringendomi a te
guardai lontano
un punto indefinito nell'oscurità.

"E' freddo laggiù"
ti dissi.
E tu mi abbracciasti,scaldandomi il l'anima.

Ora
da sola
contemplo il mio cuore
perduto in quel buio lontano
dove tu lo hai gettato.

Pudore
Se qualcuna delle mie parole ti piace
e tu me lo dici
sia pure solo con gli occhi
io mi spalanco
in un riso beato.

Ma tremo
come una foglia strapazzata dal vento d'inverno
inzuppata di una pioggia violenta e crudele,
se mi mostri disprezzo
anche solo con un cenno del capo.

E mi rannicchio
senza un respiro
sperando che un'altra cicatrice possa trovare posto
nelle vecchie ferite della tua indifferenza.

A Giulia
Ho inventato parole nuove
per parlarti del mondo che ti attendeva
e ho calpestato sentieri mai percorsi,
per portarti dove il tuo cuore poteva conoscere la gioia.


Usando note sconosciute
ti ho fatto ballare nei giorni del pianto,
e ho imbandito tavole di cibi e bevande sconosciute all'uomo,
per quando il tuo Spirito aveva fame e sete.


Poi,
un giorno,
i tuoi passi hanno iniziato a poggiarsi su strade a me proibite;
hai danzato
seguendo ritmi che non potevo udire
e la tua Anima si è saziata e dissetata con nettari a me stranieri.

Quel giorno
io mi sono ritirata
e ti ho guardata varcare la soglia di una Vita solo tua
attraversando, senza saperlo,
il ponte del mio infinito amore.

Amore malato
Guardi compiaciuto nel vermiglio del mio sangue
ciò che tu chiami Passione
e nel viola bluastro dei miei lividi
l'orrido cielo che tu chiami Orizzonte.

Guardi, tronfio d'orgoglio, nel bianco delle mie cicatrici
ciò che tu chiami un abbraccio
e senti eccitato, nelle disperate urla del mio terrore
quel richiamo che tu chiami Desderio.

Ti credi un Uomo
perchè imponi i tuoi segni su di me
e pensi d'amarmi perchè mi hai costruito una prigione di violenza.

Ma no
non sei Uomo
sei Nulla.

Non sei Uomo,
perchè non hai visto nei miei occhi,
al di là delle lacrime la speranza del domani
e non hai scorto, nell buio delle mani chiuse per difendermi
le dita schiuse verso la luce.

Ora me ne vado,
stringendo altre mani di donna e fissando lo sguardo in occhi come i miei.
Ho ritrovato la tenerezza del mio essere
e sono forte del mio animo d'acciaio e cristallo.

No, non sei Uomo
sei Nulla
ed io ti lascio al tuo amore malato,
che fa orrore anche ai tuoi simili.

Catene
Dimmi,
con quale volto nasconderai il tuo cuore oggi?
Quale sarà la piega entro cui costringerai la tua bocca?
Attraverso quale velo guarderai il mondo?

Dimmi
fra le mille finzioni della tua voce,
quale sarà quella con cui mi dirai parole senza radici?

Io sono qui,
accetto le tue stupide maschere di disperazione
e aspetto,
fino a quando riuscirai a spezzare la prigione delle tue paure
e sarai capace di mostrarmi il tuo vero essere
che so già essere bellissimo.

Io aspetto
e so che sarai stupito
quando scoprirai quanto Amore ci sia
al di là della commedia che reciti ogni giorno
e che ti impedisce di vedere il vero.

Dolore
Mi è rimasta solo questa solitudine
per accompagnare il ritmo
nascosto
dei miei sentimenti.

Farsi nuovi
Rinnovarsi significa volersi così bene
da avere la fiducia necessaria per desiderare di diventare Altro;

significa avere ancora sufficiente curiosità
per aver voglia di vedere cosa c'è Altrove.

Rinnovarsi significa possedere abbastanza stima degli altri
da credere che potranno insegnarci Qualcosa.

Rinnovarsi può chiedere la forza di dare un doloroso addio a ciò che ci dà sicurezza
per incamminarci verso una strada ignota
con un fardello di struggenti nostalgie e piccoli rimpianti.

Ma rinnovarsi
è lla capacità più incredibile dell'uomo
di uscire da se stesso
riscoprendosi meravigliosamente
Altro in un qualsiasi Altrove per costruire Qualcosa.


Ogni volta.

E ancora.

La casa della vita
Soggiornando nella casa della Vita
si dimora in stanze diverse.

Dentro di esse ci accomodiamo,
invitiamo amici
passiamo ore
conversando con chi ha qualcosa da dire;
consolando chi ha lacrime da versare:
lasciando risuonare le voci argentine di chi ha qualcosa di cui rallegrarsi.

Oppure sediamo pensosi,
da soli
per ritrovare il filo dei pensieri perduti.

Poi ci alziamo
con l'improvvisa urgenza di andare Altrove
per riempire di noi altre stanze.

Chiudiamo una porta
e ne apriamo un'altra,
portando con noi il ricordo di ciò che siamo stati
lasciando di noi i colori
i profumi ,i suoni di ciò che abbiamo creato.

Tutto questo
fa
porta dopo porta
di una povera casa
la meravigliosa Casa della Vita

Leggerezza
Starei ore a camminare nel vento
oppure immobile
lasciando che l'aria arruffata
si avvolga leggera sulla mia persona,
per poi scappare via,rotolando argentina.

E' come giocare con un bambino allegro e dispettoso
O come fare l'amore all'improvviso,
con uno sconosciuto che ti fa sentire bella.

Pagliaccio vorrei essere
"Sembri un pagliaccio !"
mi han detto spazientiti,
per farmi vergognare.

Ma io ne sono lieta
che di maggior giullari necessiterebbe il mondo.

Di volti allegri e di sorrisi pronti
per scacciar lontano le amare pieghe di infiniti rancori
e le tristezze grigie che opprimno il cuore.

Di tutti quei colori vivaci
che illuminano la pelle,
raggrinzita dalla stanchezza della rassegnazione,
ha sete l'uomo.

Oh, sarei orgogliosa di suscitare il riso
là dove troppo spesso sgorgano le lacrime
e d'esser capace di far volare i sogni
liberando i cuori incatenati al vero.

Vorrei posseder il meraviglioso dono
di poter truccarmi
sapendo rimanere me stessa
e vorrei creare leggeri mondi impalpabili
senza cadere nella follia dell'irrealtà perenne.

"Sembri un pagliaccio"
mi han detto per ferirmi,
ma mi han resa felice,
solo un po' timorosa
di non esserne degna.

Quando gli amori finiscono
Mi sono sempre chiesta
amore mio
come finiscano gli amori grandi.
Quegli amori così immensi
che fanno pensare di essere unici al mondo
diversi da tutti.

Finiscono così
ora losos
giorno per giorno
sfilacciandosi lentamente
senza possibilità di ricomporsi più.

Non ci sono clamori
né tonfi improvvisi.
Non ci sono sogni da cancllare
o incubi da cui svegliarsi.

Solo
grandi
irreparabili
strappi nell'anima,
che si avvicinano
si uniscono
e formano il Nulla.

Un vuoto immenso
che non si può più riempire.

Mi sono chiesta
amore mio
cosa potesse avere il nostro amore di così meraviglioso
da essere diverso.

Non aveva nulla
e come gli altri è finito,
lasciando solo
brandelli di luce sbiadita.

Ti voglio bene
Quando qualcuno ti dirà:" Ti voglio bene perchè..."
saprai di aver trovato chi apprezza le tue doti.
Ringrazialo

Quando qualcuno ti dirà:" Ti voglio bene anche se.."
saprai di aver trovato chi non bada ai tuoi difetti.
Ringrazialo

Quando qualcuno ti dirà:"Ti voglio bene da quando..."
saprai di aver trovato chi apprezza i uoi sforzi.
Ringrazialo

Ma quando udrai una voce che dice:"Ti voglio bene." e null'altro
ecco
fermati e siediti felice,
perchè avai trovato l'Amore Vero.



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