Poesie di Tatiana Chiquito G.


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Temporale estivo
Lampo
Squarcio nella notte
Che illumini i tetti;
fili di ragnatele
che si fanno spazio tra le nubi;
luci che illuminate il quaderno mentre scrivo.

Siete accompagnati
Da una pioggia leggera
E un vento freddo.

Ma il tuono non ti è compagno,
è lontano
e si percepisce appena.

Illuminate la città
Rinfrescate la natura
E permettete ad una poetessa
Di dipingervi una poesia.          

Il mondo oggi
Cos'è accaduto al mondo?
Tutti guardano che marca indossi
Tutti hanno una maschera
Tutti vogliono giudicare
Ma non essere giudicati.
Perché?
Si credono tutti furbi
Ma lo sono davvero?
Si credono tutti ironici
Sono sicuri di non offendere?
Nessuno ha il coraggio di parlare
Nessuno ha il coraggio
Di sostenere le proprie idee.
Amano tutti la comodità.
Qualcuno avrà il coraggio di spiegare
Cos'è accaduto al mondo oggi?    

Rivoli di sangue
Dal mio cuore scorrono lenti
Rivoli di sangue caldi e rossi;
dalla tua bocca
sento sempre la solita melodia
…scusa…
è come se non sapessi dire altro.

Ho solo sperato che tu
Fossi in torto
E mi ritrovo ferita
Come dopo una cruenta guerra
Senza vinti né vincitori
Solo dolore
Che io sola sento perché
Tu sei solo una roccia
Fredda
Gelida
Senza vita alcuna.

Cos'ho mai fatto
Per meritarmi
I rivoli di sangue?
Ho solo voluto credere
In te.
Getto dunque i guanti
Della sconfitta.

Ora ti prego
Lasciami
Nel mio momento di oblio…
Lasciami
Cadere nel baratro.  

La primavera
Vedo spuntare le foglie
dai verdi germogli
e paiono tante piccole ali di fate;

Vedo nascere i fiori
Dai loro splendidi colori
E paiono tante piccole labbra di fate;

la vita sorge intorno a me.

L'edera sguscia dal suo nascondiglio
E s'arrampica sull'albero
Come fosse uno scoiattolo;

Vedo la marron terra
Coprirsi di verde,
il vento gioca con il prato
e rincorre i petali dei fiori.

Una dolce risata rompe il silenzio
Mentre le rondini si rincorrono
Cinguettando felici.

Il tepore del sole
Scalda la vita,
mentre i primi dolci frutti
fanno il loro ingresso.

La notte il cielo è sereno
E uno spicchio di luna splende.
I prati sono illuminati
Dalle lucciole
O forse
Sono fate che si rincorrono
Nella prima notte
Della stagione degli amori.    

L'albero
Mi sono sempre accorta
Della sua presenza.
Sta lì
In mezzo all'arido spiazzo sterrato
Che funge da parcheggio.
Sta lì impettito
Di fianco allo stadio
Di fianco alle case
Solo.
D'inverno quasi non si nota
Ma sta lì
Come se stesse aspettando qualcosa,
come un innamorato attende l'amata.
Sta lì
Fiero
Orgoglioso
Come se nulla gli'importasse.
Verde d'estate
Senza fogliame d'inverno
Non gl'importa di essere solo.
Lui basta a se stesso, ma…
Sarà vero?    

Il mio mondo
Devo ritrovare me
Il mio essere
Devo compiere una metamorfosi
Difficile
Il mondo che mi circonda
Mi è estraneo
Strani esseri lo formano
Magici esseri formano il mio
Un mondo tra finzione e realtà
Mistero e magia
Il presente
Il passato
E il futuro
Uniti in un unico tempo…
È questo il mondo di un adolescente.     

La trappola dell'amore
Ho smesso d'amarti…
Non so il perché…
Ho appreso il vero significato d'amare e di non essere amati.
Forse è quello che mi meritavo dopo tanto esser stata amata.
Ho compreso ciò che intendi
Nella mia mente rimbombano le tue parole
"non è colpa mia".

Ma allora perché i tuoi occhi
Cercano i miei?
Perché i tuoi occhi non cercano i suoi?
Perché se non mi ami, ricambi i miei
Intensi sguardi?
La trappola dell'amore
È sempre in agguato, ed io
Sono stata agguantata
Di nuovo da te.      

Senza titolo
Non amare se non ami
Non odiare se non odi
Non dire si se vuoi dire no
Non dire no se vuoi dire si.

(ma) infondo sono solo una povera poeta
per dirti cosa devi fare,
se prima tu non capisci chi sei e cosa vuoi.      

Il parco
Giornata tranquilla qui
E i pioppi sono in fiore.

Sulla panchina vi è
Una giovane madre
Che allatta al seno
La sua piccola creatura.
Passa un fotografo
E scatta un'immagine
Di tale bella posa.

Gli uccellini cantano
E svolazzano qua e là.
Si rincorrono su e giù
Intonando dolci melodie.

Guardo intorno a me
E pare che nevichi,
ma i candidi fiocchi che cadono
sono fiocchi di cotone
dei pioppi in fiore.

Fuori da tutto ciò
Vi è una giungla
Di edifici rumorosi
E reticolati di strade.
Il parco è solo
Il grande occhio vigile
Della città.   

Concerti
Il vento è portatore di messaggi.
Fuori dalla finestra il vento ulula,
scuote le finestre
e fa sbattere porte.
Le chiome degli alberi
Si muovono ora rapide
Ora lente…

Un turbine di foglie secche
Danza con vento
Finché esso le porta lontano
Su…in cielo!
Lentamente ricadono e si posano sull'erba.

Piove e le gocce cadono
Senza far rumore…che peccato!
È bello sentire cantare la pioggia,
così com'è bello sentire ululare il vento!
I canti e le danze sono cessati…
Guardo fuori dalla finestra e dico
"Grazie, oh forze della natura
per i concerti che mi concedi d'ascoltare."  

Da sola
Sono qui,
da sola
con i miei pensieri,
con una matita in mano
cercando di scrivere
qualcosa di sensato
qualcosa di importante,
di significato almeno per qualcuno.

Sono qui
da sola
Con le parole, le domande
Che si accavallano
E non mi danno pace.
"mi faccio piccola" penso
"così loro non mi trovano"
le scaccio via come le mosche
ma sono più cocciute delle stesse!

Sono qui
Da sola
Con pensieri che non importano a nessuno…

Vorrei volare via
Leggera come un colibrì
Per poi posarmi su un fiore
A succhiarne il nettare
Per sentirmi finalmente felice.    

I tuoi occhi
Ieri i tuoi occhi erano neri,
tristi
vagavano per le strade della città
osservando la felicità che gli passava d'innanzi.
Oggi i tuoi occhi sprizzano felicità…
Da un nero profondo
C'è stato uno zampillo di luce gaia.

Basta un piccolo gesto,
come quello di un fiore,
per ricordarci che qualcuno ci pensa.   

Ale
Stare vicino a te,
guardandoti negli occhi…
stare nella stessa stanza,
sentendo il tuo respiro,
avvertendoti alle mie spalle.
Ascoltare la tua voce
Che mi fa vibrare l'anima…
La tua voce così calda,
così dolce,
mi fa sentire al sicuro.
Il tuo tocco delicato
Mi fa sentire un fiore.
È questo
Quello che fai provare al mio cuore.    

L'amicizia
Vagavo nel buio del mare
In cerca di un qualche appiglio
Ma in tutte le direzioni
Non vedevo altro che solitudine.

Poi comparve una luce
E cominciai ad avvicinarmi ad essa.
Era una barca che rifletteva
La luce del sole…
E in questa barca c'eri tu…
Mi hai teso la tua mano
Invitandomi a salire al mondo
Della felicità dicendomi
"non ti abbattere mai…ricordalo".
Allora cominciai a capire
Che cos'era l'amicizia e
Il non essere soli.   

Il messaggio
Mi siedo ad ascoltare il vuoto.
Guardo dalla finestra il vento
E le mie orecchie odono
Un suo messaggio.
Mi alzo,
apro la finestra…

Il messaggio entra
E si propaga nella stanza.
Arriva dolcemente al mio orecchio
E a suon di musica mi dice
"ti amo"…

Sorrido a un dolce pensiero
arrivato da lontano
e mia volta mando un messaggio
a colui che amo:
"Grazie per aver allietato
una così brutta giornata"

A Daniele
Tu mi hai fatto scoprire
l'amore vero,
quello che parte dal cuore
e come una fiamma
divampa in tutto il corpo.

Mi hai fatto scoprire anche
come ci si sente a non essere ricambiati,
ripudiati.

Tu mi hai pugnalato col tuo sguardo
(così) dolce e penetrante.
Sono caduta in un oblio profondo,
senza fine.

L'amore che provo per te
cresce di giorno in giorno,
(e) non credo poter placarlo.
Vorrei urlare a tutto il mondo
che ti amo
ti adoro
ti desidero
tu, che mi hai fatto conoscere
amore e sofferenze.

Spero che un giorno
tu mi possa apprezzare
per quello che sono
dentro e fuori,
perché c'è un lato del mio carattere
che solo Dio conosce…
ed io voglio rivelarlo a te
solo a te.

Voglio che le tue dolci mani
mi sfoglino come un libro
mai letto da nessuno.

Io per te sono una terra
sconosciuta
e questa aspetta
solo Cristoforo Colombo
che la scopra,
ma lo scopritore dei miei territori
porta il nome di
Daniele.

Io sono una terra incolta
che aspetta un contadino,
un semplice contadino,
Daniele.

Io sono lo spazio più profondo
e aspetto un astronauta
che mi esplori,
e questo sei tu.

Io sono un animaletto piccolissimo
che aspetta di essere addomesticato
coccolato,
perché tutte le cose viventi
bisognano d'amore,
dal più piccolo
al più grosso e feroce,
da un feto
ad un ultracentenario.
Tutti hanno bisogno d'amore,
e io sono disposta a dartelo,
ma tu lo rifiuti…
Perché?
Preferisci le egocentriche?

Amor mio,
tu mi hai rubato
qualcosa di prezioso: il cuore.

Questi versi sono dedicati a Daniele,
colui che mi fece scoprire
amore e sofferenze.

Il dolore dell'amore
Il dolore dell'amore
È qualcosa di orribile.
È un pugnale
in mezzo al cuore;
è una freccia
scagliata con odio,
disprezzo,
ripugnanza.
Ma dato che non è reale,
sparisce in poco tempo.
Se è grave dal cuore
divampa in tutto il corpo
E svanirà solo
con lo sbocciare
Di un altro fiore.

La Vista Del Cuore
Ho visto tramontare il sole.
Ho visto l'orizzonte
pensando a te, tu
che della vista
non puoi goder.
Ho visto le nubi,
(così) soffici e delicate
(che) par che
cavalchino il vento,
questo vento così forte
che porta via
ogni rancore. E tu,
fermo in quella sedia
queste cose
non le puoi godere.
Camminare per i verdi prati
colmi di fiori di tutti i colori. A te
queste cose
non dicono niente
perché tu non possiedi
il dono più bello:
quello di amare.

Questa poesia è dedicata a te,
tu che della vista del cuor
non puoi goder.

Grazie
Abbiamo lottato tanto
Per essere ciò che siamo ora.
Mari e terre
Ci hanno diviso a lungo.
Una lotta continua
Contro le avversità
Ci accomunava.
Abbiamo sofferto…
Rammenti le tue chiamate?
Rammenti i miei pianti?
Tutti i sacrifici
Tutte le sofferenze
Non sono stati vani
Perché ora sono qui.
Ci è stato tolto molto
È vero…
Ma noi abbiamo vinto,
noi siamo più forti del dolore
e per tutto questo
io ti ringrazio
Mamma.

Sentimenti gentili
Sola,
attorniata da gente
rumorosa
sono sola.

Doppie facce
doppi pensieri
tutto è doppio
tranne
I sentimenti gentili,
sono rari
anche se tutti
li hanno in bocca.


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