Poesie di Francesca Bergonzini


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Vorrei dare un nome al buio
per farlo diventare luce
con l’aiuto di un nuovo arcobaleno.
Ci vuole un nuovo alfabeto.
Nuove speranze e stimoli
devono corrermi dentro.
Vorrei essere un fungo
e parlare alle fate di ciò che credevo.
Ora vedo ma non guardo,
sono ma non oso essere.
Neanche la mia mente corre
perché non so dove trovare il mio centro

Il dolore è ai piani bassi,
e sussurra una canzone
che possono sentire solo i gatti
perché il dolore è ultrasuoni.
Si immerge nel mare per nascondersi
e riemerge a nuova vita,
sempre timido,
di soppiatto.
Il dolore non vuole punti, attese.
Vorrebbe arrivare e andarsene
perché è un bambino malato
che nessuno vuole conoscere

Desiderio
Armonia ghiacciata.
Non si può ridere,
ragionare,
piangere…

Vorrei riuscire
a gridare i ricordi
in una canzone
 

Cartelli sbiaditi
di città conosciute
solo in superficie...
vite dai mille strati...

Semafori rossi
segnano
l'ora di fermarsi
e ricominciare.

Ricostruire corpo e mente
per poter finalmente
godere la leggerezza,
respirare la libertà 

Ticchettio nervoso di dita
su un tavolo
mi fa sorridere,
mi distrae dalla penna rossa,
che scrive da sola.
Le lacrime ormai sanno controllarsi,
come acqua imprigionata
in una diga...
Laggiù...
nel posto più remoto,
lontano da questo corpo...
Così stanco di aspettare....
un addio

Sussulto
a voltare delle pagine...
L'amore scritto da altri
non è lo stesso...
Di quanto stupore
parleranno ancora!
Ogni parola
avrà un sapore diverso...

Di nuovo un altro anno,
di nuovo mille giorni
da riempire
di frasi, di viaggi, di occhi

Il sole mi acceca all’improvviso…
sapevo che c’era la luce…
non ricordavo
facesse così male.
Come un’onda
che sulla spiaggia si riposa
anche io ho bisogno
di un’onda sul cuore

Antiche città
ancora respirano
sotto le rovine del tempo

Feste egizie sui muri di Tebe,
Iside, fertile madre,
ancora protegge
il suo tempio a Melfi…
Visi scolpiti su pietra millenaria
ancora osservano
noi uomini del presente

Dolce malinconia
La mia mano
profuma di dolce malinconia,
di quello che il cuore
vuole confessare
e la bocca
non sa dire

I minuti rimbalzano
nelle lancette dell’orologio,
nel soffitto troppo basso
per contenere
un ricordo creduto dimenticato.
E’ tornato
con una goccia di luce bagnata.
Fra due giorni è Natale…
Un giorno i ricordi
non faranno più piangere

A volte la luna
cade a terra
diventando giaciglio
per chi vuole dormire
su un sogno

Rotaie parallele
in cui non ti riconosci
sfrecciano davanti
a occhi ormai ciechi
per le troppe immagini
da osservare.

Soffochi grida
di viaggiatore finto
che non sa più
perché deve proseguire

Ritmo del treno
Lasciati dondolare
dal ritmo lento
del treno…
Chiudi gli occhi
e ascolta il silenzio…
Ovunque questa pace
ti porterà,
saprai di non aver viaggiato
inutilmente

La notte
La notte
regala ricordi inaspettati…
Ridi perché non vuoi piangere…
Ti lasci sfiorare da dita,
anche se sai che ciò che ti scalda
è solo una coperta

Naufraghi inconsapevoli
Piccola luna d'argento.
Illumina la via
di noi,
naufraghi inconsapevoli.

Abbiamo bisogno
di mani,
di sorrisi,
del bianco della neve

Le lacrime
hanno il tuo volto e il tuo sapore
ora che ho perso di nuovo tutto…
Ricordo solo la luce e l’odore
di una canzone

Profumo di pioggia
Briciole di desideri
svaniscono
prima della fine del giorno…

Nasceranno altri fiori,
la pioggia
avrà ancora quel suo dolce profumo…

La mia casa
Se lo potessi raggiungere
senza morire bruciata,
il sole,
sarebbe la mia casa  

L’anima degli alberi
si è addormentata
sull’asfalto

L’ombra
si riflette
a mezzogiorno  

Plastica negli alberi
Hanno incatenato anche gli alberi…
Plastica nei rami!
Dimenano le loro braccia per liberarsi
e respirare…  

Due immagini su una tenda
Piuma, scrivi sul foglio, parole...

Lama... sangue fai uscire...

tagliente piuma...
Insignificante
per chi continua a cantare  

Il cuore ha una pellicola,
dietro.
Forse serve per proteggerlo…

Voglio toglierla
per sfiorarlo con tutte le dita  

Gioia di vivere
Balsamo,
Profumo troppo intenso!
Bouquet da sposa
che aspetta di volare
nelle mani di una giovane ragazza…   

Occhi di donna ridono,
ammirando rose rosse
sotto un cielo di vetro…
Farfalle silenziose,
libere 

Non sarò mai corda d’arpa,
brigante celtico
che viaggia per verdi oceani,
balena isola
che salta in silenzio…

Sarò piuma
che segnerà nel vento
una via sconosciuta

Luce
Non ti faccio uscire,
ora che ti ho catturata…

Fievole annuncio di speranza
tra le mani

Gatto
Sei tornato
sulle scale del mio cuore malato
per farti accarezzare…
Selvaggio zingaro
con occhi di smeraldo    

Pensavo di sapere
Frasi sovrapposte si confondono…
Ho voglia di abbracciare…
l'infinito!
Pensavo di sapere...
In mano
ho solo l'odore del nulla.
Non c'è vento
e non ho voglia di piangere      

Pensieri imprigionati
in una mano

Diventeranno uno specchio
di me stessa
e fingerò di averli
dimenticati      

In cerca d’amore
Bocca alata
in cerca d’amore,
sento il tuo fruscio invisibile…
tra pioggia
felicemente triste


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