Poesie di Genny Caiazzo


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Sul bordo di un terrazzo
Sono sul bordo di un terrazzo
Urlando a questo mondo pazzo,
che da sempre mi tradisce
ma ormai niente mi stupisce,
da qui è abbastanza alto
mi basterebbe un salto,
mi fa davvero schifo la vita
mi basta un passo per farla finita,
troppe sconfitte e nessuna vittoria
la chiudo qui questa storia?
La felicità è solo un miraggio
Per morire ci vuole coraggio,
speranze proprio non ne vedo più
ho paura non voglio guardare giù,
sono vigliacco e mi incazzo
ormai sono sul terrazzo,
tanto già mi hanno ucciso
prima di salire ero deciso,
chiedo scusa a tutti quanti
vorrei ma non posso andare avanti,
mi sento un uomo fallito e distrutto
ma torno indietro non mi butto.
 

Senza via d’uscita
Se mi guardassi come guardi lei
Le cose che non dico te le direi,
mi distacco dal pensiero o almeno ci provo
ma la stessa sensazione in nessuno la trovo,
vorrei che mi abbracciassi forte senza dire niente
che tu fossi quella barriera che mi protegge dalla gente,
da quelle persone che sanno solo infierire
che giudicano fregandosene di farti soffrire,
la mia vita è una storia che non voglio leggere
il peso è troppo grande per poterlo reggere,
sono stanco di fingere chiedo perdono
vorrei che tutti mi vedessero per come sono,
dando a questa favola dannata la giusta chiusura
vivere i miei giorni senza più reprimermi per paura,
sono quel principe che troverai oltre il confine
isolato dal mondo senza lieto fine,
sarò un anima fragile senza via d’uscita
condannato a soffrire per tutta la vita.
 

Una Piuma
Sono una piuma leggera e fragile
Con l’aiuto del vento sono inafferrabile,
senza dimora e senza meta
sono l’ultimo poeta,
mi fido di istinti e sensazioni
vivo nutrendomi di emozioni,
finchè respiro non è mai finita
nel bene e nel male amo la vita,
sono quella piuma delicata e speciale
accarezzami senza farmi del male,
l’amore che cerco deve lasciarmi senza fiato
non ci vengo se mi porti nel letto del peccato,
dimostrami chi sei senza dire niente
trasmettimi la tua essenza solo con la mente,
mi sciolgo in un attimo come schiuma
ci vuole un niente per distruggere una piuma.


Il tempo passa ma tutto resta
Più passa il tempo è più mi rendo conto
Che a vivere senza te non sono pronto,
questa triste realtà devasta i miei pensieri
il tempo passa in fretta ma sembra sempre ieri,
mancano i pezzi di un puzzle per comporre un sorriso
te li sei portati via tu lassù in paradiso,
ogni tentativo diventa inconcreto
quel puzzle non sarà mai completo,
abiti dentro la mia testa
il tempo passa ma tutto resta,
su questa terra dove cammino io
niente ha più senso da quando sei con Dio.
 

Nella rete del gioco
La sala maledetta dove tutti guardavano
Premevi un bottone e le tasche si svuotavano,
perché lo facevo non l’ho mai capito
so solo che mi sentivo un vero fallito,
saltavo il pranzo e solo con un caffè amaro
uscivo dalla sala senza più denaro,
piangevo e la famiglia e gli amici mi davano per disperso
vagavo per le strade distrutto per la somma che avevo perso,
attacchi di panico mi facevano crollare fisicamente
mi sentivo un individuo che non valeva niente,
dentro avevo rabbia,vergogna e fuoco
ero diventato una vittima del gioco,
ho pensato anche in preda all’angoscia di farla finita
ero stanco di ripetermi che era l’ultima partita,
ogni volta di non giocare più lo giuravo
ma poi di nuovo ci ricascavo,
nella sala dei falliti gli amici mi cercavano
mi portavano via e mi insultavano,
mi dicevano: alla tua famiglia lo diremo!
Ed io li supplicavo di non farlo come uno scemo,
l’ultimo degli uomini ero diventato
meritavo di essere ripudiato,
anche chi mi amava mi allontanava
ma poi per amore mi perdonava,
mi sentivo privo di emozione
il gioco distrugge le persone,
la mia esperienza deve essere un
esempio per le vittime di domani,
Dalle sale maledette statevene lontani,
un vizio che vi consuma a poco a poco
per favore con cadete mai nella rete del gioco.
 

Il mio meraviglioso errore
Labbra morbide sulle mie
Barba pungente come le tue bugie,
mancavo io per tagliare il traguardo
inizia tutto da uno sguardo,
apparenza fredda e cinica
tra noi due tanta chimica,
le sensazioni non erano un abbaglio
ma quella notte è stata uno sbaglio,
sarei quel peccato che si distingue tra le tante
il tuo capriccio solo un semplice amante,
se ti chiedo cosa provi non mi rispondi
non vuoi perdermi ma mi nascondi,
ti dico che soffro e mi chiedi perdono
ma non ho capito per te cosa sono,
il tempo con te scatena emozioni belle
brividi e calore sulla nostra pelle,
siamo quel gusto dolce e salato
sono come vuoi mi sento plagiato,
sei tutto quello che non voglio avere
ma comandi tu hai tu il potere,
sogno l’amore non voglio contenermi
non ti impegni ma vuoi avermi,
ogni volta muoio e rinasco
ti dico basta ma poi ci ricasco,
se parlo del futuro mi guardi e taci
non posso lasciarti perché mi piaci,
ormai ho perso tanto di me stesso
vorrei che mi amassi ma mi dai solo sesso,
l’amore non dovrebbe far solo soffrire
mi sento bloccato non posso fuggire,
non c’eri tu nei sogni miei
ma voglio te chi diavolo sei?
Niente di noi ricorda l’amore
Ma sei il mio meraviglioso errore.
 

Tu sei Dio
Dio resta con me
Anche quando dubito di te,
non ritenerla importante
questa rabbia la spengo in un istante,
il mio cuore sento che cede
ma mai perderò la fede,
tu sai che sto soffrendo tanto
restami sempre accanto,
la sensibilità è il più grande difetto mio
ma tu la trasformi in forza perché sei Dio,
se mi tieni la mano smetto di tremare
amami sempre non mi abbandonare,
nelle preghiere sento la tua voce
che mi dice che ho la forza di portare questa croce,
se tu me lo dici ci credo anch’io
perché tu sai tutto tu sei Dio.
 

Tu che ne sai
Che ne sai……
Di quei dolori tatuati
che non si cancelleranno mai,
di quelle lacrime nascoste
delle domande senza risposte,
di un destino prepotente
dove non puoi fare niente,
delle notti dove non si dorme mai
tu…….che ne sai,
di un sorriso recitato
quando il cuore è lacerato,
della paura costante
dell’ansia Asfissiante,
dell’incertezza del domani
di quando tremano le mani,
della vita che non accetto
di un cuore che scoppia nel petto,
di quello che non dimenticherai
tu……che ne sai,
di tutte le volte che mi sento morire
di chi grida ma non riesce a capire,
di un silenzio pieno di spine
di quegli occhi che vedono la fine,
di quei giorni tutti uguali
nell’essere un angelo senza le ali,
sorrido per non annegare in quel mare di guai
e tu parli….parli…..ma che ne sai.
 



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