Poesie di Mimmo Carandente


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Essere primitivo
Sono vivo, allora esisto.
Io respiro allor ci sono
e se il mondo non mi ha visto
deve chiedermi perdono.
Sono qui, sono sostanza
sono scheggia di materia.
Sono l’essere che avanza,
sono forza deleteria !!!
Io ricevo, ma so dare.
Prima unisco, poi divido.
Io conosco e so ignorare,
prima piango, poi sorrido.
Io non voglio indifferenza,
voglio amore, voglio unione.
Non potrei restare senza,
senza almeno un opinione.
Camminare voglio eretto,
voglio uscire dal tuo branco,
e perciò…sii maledetto,
maledetto uomo bianco.

Babele
Nei meandri della mente,
vedo mille ragnatele,
come il sogno evanescente,
della mitica Babele.
Confusione di mattoni
E di cellule impazzite,
che si incastrano a milioni,
per creare nuove vite.
Tu, vestita d’irreale,
mi fai bere alla tua fonte,
nel marasma universale
che m’appare all’orizzonte.
Poi stringendomi le mani,
mi fai fare un girotondo,
e mi porti nel domani,
dove l’oggi è un altro mondo.

Anelli di fumo
Come son strani,
gli anelli di fumo.
Vanno lontani,
portando il profumo
di questa notte,
che non finisce mai,
come le rotte
dei vecchi marinai.
Nulla è cambiato.
Nulla cambierà.
Chi non è amato,
amare non potrà.
Un giorno muore,
un altro arriverà,
con il fragore
dell’eternità.
In una stanza,
si apre un destino,
nella speranza
di un altro mattino.
E il tempo vola,
fra bianchi capelli:
tu resti sola
persa fra gli anelli,
con il candore,
di un nuovo sentimento,
nato al pallore,
di un alito di vento.

Barbone
Osservo le cose,
le piante, le rose,
ammiro i bambini,
i cani, i gattini.
Un vicolo, un monte,
la casa di fronte,
un uomo che passa,
la tipa un po’ grassa
che lecca un gelato,
appena comprato
in quel baracchino
che c’è qui vicino.
Ma sono esitante,
spaurito, distante.
Mi chiudo in me stesso,
mi sento depresso.
Poi arriva un barbone,
mi tira un pallone.
Lo blocco…di testa,
e …inizia la festa!!!

Il mio vicino
Quasi tutti hanno un vicino,
invidioso e un pò cretino,
mentre io son fortunato
perchè al mio gli hanno sparato.

Gli ha sparato un suo vicino,
più invidioso e più cretino,
così posso finalmente,
litigar con altra gente.

La fuga
Vorrei vivere in un isola deserta
io e te da soli e ... una coperta.
Vorrei coprirti con centomila baci,
per farti capir quanto mi piaci.

Vorrei abbronzarmi al sol dell'equatore
e recitarti le mie poesie d'amore.
Vorrei danzar con te sotto le stelle,
mentre la luna ci luccica la pelle.

Nudi bagnarsi, poi sotto una cascata,
io e te da soli...CHE VITA BEATA!!!
E poi dormire in un letto di foglie,
speriamo solo...non ci cucchi mia moglie...

Al mio amico
Oh caro amico,...mio simpaticone,
io mai ti dissi: "Tu sei culattacchione".
Io solo dissi, più semplicemente:
di quella cosa, non te ne frega niente.

Il matto
Sono Mimmo Carandente,
un tipaccio strafottente
e a giudizio della gente
sono pure prepotente.
Come dice il mio analista
sono stupido, egoista.
Lui per anni mi ha seguito
poi però, ieri, è impazzito.
Col lavoro non mi impegno
nonostante che abbia ingegno
Anche se ne son capace,
di sudare non mi piace.
Chi mi segue poi si pente
perché son proprio fetente.
Son cattivo, sono un duro,
sono un mostro uno spergiuro.
Come dice mio papà
faccio schifo anzi pietà.
Io però non me la piglio
tanto dico: son tuo figlio.
Me ne frego, me ne sbatto,
io lo so che sono matto
ma vorrei sapere in fondo:
ma chi è sano a questo mondo

Il moscone playboy
Un moscone, in discoteca,
incontrò una mosca cieca,
ed essendo lei carina
il moscone la tampina.
 
    Mentre iniziano a ballare,
    ecco, squilla un cellulare;
    è la moglie del moscone
    che gli fila un cazziatone.
 
Più uno schiaffo all'improvviso,
che gli arriva in pieno viso,
dato dalla mosca cieca
incontrata in discoteca.
 
    La morale della storia,
    imparare poi a memoria:
    una mosca non vedente,
    non ci vede, ma ci sente.
 
E se esci per cuccare,
lascia spento il cellulare,
perchè se lo lasci acceso,
puoi finir cerebroleso.

Il gorilla
Ho incontrato l'altra sera,
un gorilla in canottiera,
ma non l'ho riconosciuto
perchè avevo un pò bevuto.
 
    L'ho invitato su da me
    per offrigli del caffè,
    poi gli ho chiesto: amico caro
    che ne dici di un amaro?
 
Mi ha guardato in modo strano
e mi ha detto: senti umano,
sarà l'ora di finirla,
son gorilla, ma non pirla!
 
    Non lo sai che noi gorilla
    beviam solo camomilla?
    Questa storia inconcludente,
    può insegnare tutto e niente.
 
Ma una cosa posso dirla....
I GORILLA NON SON PIRLA!

Drink
La formica offrì da bere
ad un amico formichiere,
e così, la sprovveduta,
anche lei finì bevuta.

Qual'è allora la morale
che s'impara dal finale?
Se volete esser felici,
non bevete con gli amici.

Peccando
Il peccato è un’esperienza
per far poi la penitenza
e per ciò pecco sovente
in maniera intelligente.
Pecco ai monti, pecco al mare,
e ho deciso di peccare,
dopo pranzo e dopo cena
anche con la pancia piena.
Quindi subito mi pento
così sono più contento,
pronto a far nuovi peccati
da nessuno mai provati.
Nonostante qualche errore
sono un bravo peccatore
pronto a chiedere perdono
se il peccato non è buono.
Se non pecco son nervoso
molto triste, permaloso,
ma mi basta una bugia
per tornare in allegria.
E se rubo cari amici
vivo attimi felici,
nonostante c’è chi spera
che mi sbattano in galera.
Voi capite brava gente
che facendo il delinquente
sento nascer quella gioia
che fuggire fa la noia.
E vò in crisi d’astinenza,
se mi tocca restar senza,
un peccato anche da poco
fatto come fosse un gioco.
E così son con chi pecca:
tanto a me chi mai mi becca?
Ma se proprio …. son beccato,
beh…., c’è sempre l’avvocato!!!

Il modesto
Sono ….Mimmo Carandente,
un ragazzo intraprendente.
Sono bello dentro e fuori,
amo il mondo e i suoi colori.
Sono un tipo interessante,
sono alto, sono aitante.
Sono un ganzo nel ballare,
con le donne ci so fare!!!
A giudizio della gente
sono molto intelligente.
Sono arguto, son sportivo,
son parecchio volitivo.
Sono in gamba per davvero,
sono onesto, son sincero.
Come dice il mio papà
pieno son di qualità.
Son simpatico, gentile,
tutti dicono che ho stile.
Sono colto quanto basta
per stravincere a canasta.
Sono pure fortunato,
non essendo fidanzato.
Sono un macho affascinante,
sono un manager rampante.
Da quel giorno che son nato,
…sono il meglio sul mercato.
Sono … Mimmo Carandente,
dopo me non c’è più niente.
Sono bravo proprio in tutto,
specialmente se mi butto,
e, siccome son modesto
non vi voglio dire il resto…

Il topo
Con sommo coraggio,
mangiava formaggio.

Dal gatto ghermito,
fu tosto inghiottito.

E il gatto stupito...
ohibò, TOPINO IMBOTTITO?

La farfalla
Un bel giorno una farfalla
si posò sulla mia spalla.
Poi, però, partendo a palla,
mi lasciò una macchia gialla.

La morale è sempre quella:
la farfalla sarà bella,
ma se vai oltre l'aspetto,
è soltanto un bell'insetto.

Cosa insegna questa storia?
Impararlo puoi a memoria:
quando meno te l'aspetti,
te la fanno anche gli insetti.

Il ragnetto cuccador
Un giovane ragno,
cuccando nel bagno,
strappò la maglietta
ad una ragnetta.

Costei ....adirata
gli die' una scarpata,
rompendo il musetto
del nostro ragnetto.

Da qui la morale...
piuttosto bestiale:
chi strappa la maglia...
di solito...SBAGLIA!!!!!!!

Poeta Maledetto
Ai folli mi rivolgo,
ai miseri, ai reietti.
Il mio messaggio
vada:

all'uomo della strada,
all'inumano saggio,
ai pazzi prediletti.
Al volgo.

Assurda.....litania
di rima non di poesia.
Percio' fui detto....
POETA MALEDETTO!!!!!!!


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