Poesie di Alessandro Ciabattoni


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Uno
Che strani tipo che sono io.
Veramente strano.
Da quando sono vivo non c'è
stato altro che confusione in me.
Non mi si può mai prendere sul serio.
Ogni parola che dico si presta
a differenti interpretazioni!!!
La maggior parte sono bugie.
Io sono un violento, bugiardo.
Un irresponsabile.
Niente più che un animale selvaggio.
Un barbaro.
E' molto spiacevole....ma io
sono costretto a farmi del male.
Non sono più il guardiano di me stesso.
Ecco la liquidazione......

Una corda insaponata
1) Spesso cantava che gli sarebbe andata a genio
una vita migliore: la su avita era davvero assai grama
ma sempre meglio di quello che era lui.

2) Avrebbe preso di buon grado corda e sapone.
Era proprio una porcheria che su questo mondo
lui fosse diventato così sporco.

3) Ma c' erano più di una collina ed una valle
ancora da vedere: ne valeva tanto
più la pena, quanto più si faceva difficile
passagli accanto.

4) Fino a che il sole brillava
non era ancora tardi.
E lui aspettava fino a che il sole rimane
e fino a che tramonta.

5) C' erano ancora tanti alberi
del tutto comuni ed ombrosi,
adatti, sopra, per impiccarsi
e sotto, per il riposo.

6) Solo quando di odio e di nausea
è pieno fino alla gola,
forse con noncuranza,
se la recide senza una smorfia.

Sulla pornografia
Della pornografia l' umanità ha bisogno come del pane.
Non si riesce ad immaginare quante persone ci siano,
anche negli strati più alti della popolazione
che non riescano ad eccitarsi senza un testo;
e quanti, non avendo il testo,
hanno bisogno di foto.
Perseguire gli editori di pubblicazioni pornografiche
è dunque tanto folle quanto perseguire le puttane.
Come per le puttane, anche in questo caso
è riprovevole che gli editori vogliano rivelare gli autori
che si sono dati alla pornografia per soldi.
Anche in questo caso appellarsi all' arte
è così ridicolo come quando una puttana
parla di estetica o politica.
Richiesta ed offerta in ambedue i casi
fanno parte della clientela migliore
perchè fa sempre impressione e convince le persone
della naturalezza dei rapporti sessuali
se si viene a sapere che un uomo
ed una donna hanno necessità anche
di queste cose.
Ogni tentativo di negare l' immoralità è basso
tanto quanto la morale che lo accusa.
La difesa consiste nell' ammissione
di aver offerto e richiesto porcherie,
perchè c'è richiesta di porcherie.
Un' assoluzione per altri motivi è da respingere
come priva di dignità.

Stare
Un intero mondo nuovo
Di intime esperienze,
Eccitanti, entusastiche,
Viene a schiudersi in questo momento.

La vita interiore si fa enormemente complessa
Rispetto alla più "tenera" vita di prima.

L' elevata emozionalità,
L' elevata eccitabilità dei nostri sentimenti
Scorrono in condizioni variabili.

Ci coloriamo di sentimenti notevoli,
O tantomeno intensamente vivaci.

Fuori di solito siamo tranquilli o indifferenti,
Ma non appena l' equilibrio del nostro comportamento si spezza,
Subito insorge assai viva e assai forte
La nostra reazione sentimentale.

L' emozione, l' agitazione insorgono in noi
Ogni volta che il nostro equilibrio, con questo ambiente,
Risulta distrutto.

Sopra lo sforzo....
1) Si fuma. Ci si masturba.
Ci si perde nelle sbronze.
Si dorme. Vedendo una faccia si sorride.
Si fuma! Si và in giro a cazzo.
Si fa una poesia.

2) Lo spirito ha come prostitute le gioie,
da quando ha tolto dalle mani gli artigli.

3) Come possiamo noi stessi
le spose inebriare?
Ah... con il gin è meglio!
Una mistura lilla di assenzio
con mosche amare affogate dentro.

4) Anche l' acqua di colonia si ingozza
a furia di bere.
Con il nero caffè si distribuisce
anche la grappa.

5) Con la cinica grazia di poesie leggere,
di un' amarezza che ha sapore d' arancio
messo nel ghiaccio....
Oppio fumato come tabacco
in baracche di carta cinesi.

6) Sui denti minacciosi,
alzati di prima mattina,
un ghigno spunta in mezzo al marcio.
E spesso, sbagliando,
troviamo sulla lingua un amaro
sapore di marcio.

Sedici
Una prostituta è stata ammazzata:
la gente porta il cadavere al patibolo.
La società conferma la condanna a morte
e la esegue una seconda volta
a beneficio del penoso"tribunale" della morale.
"Era una puttana!" dicono, e gli altri:
"Un oggetto!"
Ma tutti considerano ciò che una ha commesso
prima della morte uno stato di fatto.

L' assassino è sparito, è rimasto anonimo
come un giudice.
Ci resta il cadavere.
Che, l' alto senso morale, si faccia risvegliare
da una così misera occasione
e non fa altro che accrescere la colpa di chi è
stato ammazzato.

Sogni ed aspirazioni
Dove saranno finite
                le mie poesie
di amore e gioia? Una follia
                        da brivido
                scorre sulle dita che agili muovono
                                                        la mente.

        E, fra i colori più cari,
                        vicini al rosso, con il blu
degli occhi, il verde che
                        sollecita i piedi ed il giallo nel cuore
                                        scorro la vita nel nostro sconfinato pianeta.

                        E tristemente, penso.
Mi torturo, idiota, pensandoti.
                                Avvolto da una pesante freddezza
                trovo l' inverno. Poi.
                                                Un caldo fiaccante mi spoglia
                    pedante.

Ardore e freschezza, le tue mani colme.
                                                Invisibili.

 

Sei
Era bella come il peccato,
ma aveva le gambe corte
come le bugie.
Voleva solo apparire vestita
ed essere guardata svestita.
Dove lei passava
non crescevano più rose,
tranne quelle che i suoi uomini
andavano a porgerle.
La dividevano
come una donna
colposa e dolosa.
Le qualità morali e spirituali
potevano pur sempre eccitare
la voglia di un uomo
priva di valore.
Poteva essere compromettente
mostrarsi in strada
con una donna
"perbene" come lei.
Ma diventava anche
puro esibizionismo
avviare con una ragazza
come lei
una conversazione qualsiasi.
Vivere senza provare
il desiderio di procreare,
ma ogni volta che amava
nasceva a nuova vita.
Non era creata
per dare la vita,
ma per riceverla.
La bruttezza innata
è troppo ambiziosa
per considerarsi perfetta;
mentre l' orgoglio
per la sua bellezza innata
era inarrivabile.
Non devo essere di natura
proprio virile:
ho la fortuna di respingere le donne mascoline,
e la sfortuna di piacere
a quel che di femminile
è nell' uomo.
Con lei questi esseri si accendono,
pretendono un' attenzione continua,
mi fa scenate isteriche,
e alla fine mi getterebbe volentieri
il vetriolo in faccia
vedendo che preferisco
avere un amore intellettuale
piuttosto che fare il galante
con una donna.
Non sono stato amato da lei
perchè era convinta di essere
la mia vittima;
ma sono stato amatoda lei
molto più di quanto meritassi
perchè godeva delle pene altrui.

Se questa è vita
Quando "il mare" si alza dentro di me
c'è ben poco da fare tranne pregare
in quanto anche i più sofisticati
congegni dell' ingegnosità del mio pensiero,
della mia razionalità, sono ancora ben lontani
da garantire l' assoluta sicurezza.
Sono come una nave che affonda,
si spacca contro gli scogli,
diventa ingovernabile,
si arena sui bassifondi non segnalati
dalle carte nautiche.
Ciò nonostante io
continuo a viaggiare
"per mare" sempre più spesso.

Mondo
In questo posto per me
contare fini a dieci è il sistema
con cui cerco di dominare
il mio carattere.
Ma la verità è che mi dà la
possibilità di riazzerare tutte le
emissioni emotive....
e chiunque non abbia bisogno di
un reset emotivo almeno
una volta al giorno
ha problemi più gravi dei miei.

Uno è per i piedi.
Due è per le gambe.
Tre è per il mio sesso:
(ciò che è giusto non può essere sbagliato).
Quattro per i fianchi.
Cinque per il ventre.
Sei per il torace.
Sette per le spalle.
Otto per il collo.
Nove per il mento....
e dieci sono gli occhi. 

Patrizia
Ti scrivo lettere di rosso,
Scritte col mio sangue
A caratteri cubitali.

Chissa !?!?

Quali colori chiari ci sono
Sopra il cielo e dentro ai tuoi occhi????

Distesi, contenti e sereni,
Carichi di bene, è così che ti vedo
Nei miei ricordi.

L' erba si allunga, silenziosa e morbida,
Si piega -secca- e vive solo
Per farti ombra.

E da questa ombra
Catturo il sentimento del tuo amore
Che mi fa sentire, finalmente,
La leggerezza della vita.
 

Quattro
L' anima esiste con me,
ed assorbe il mio modo di essere
e trasferisce in me emozioni,
felicità e tristezza.

Comincio a prendere contatti
con la mia anima nell' istante in cui
voglio conoscere il mondo,
fino a questo momento astratto ed impreciso.

Poi all' improvviso tenero ed accogliente.

Mi sono sempre permesso di rotolarmi nel fango,
ipocrita, amante delle bugie.
Con me mi sforzo di essere me stesso
non appena ho l' occasione di rendermi conto
di quanto io sono importante per il mio
equilibrio mentale.

Nella strada
C 'è il sole nella strada.
Amo il sole ma non amo la strada.
Allora rimango in casa
ad aspettare che il mondo venga da me
con le sue torri dorate
e le sue cascate bianche.
Con le sue voci di lacrime
e le canzoni della gente che è allegra
o che è pagata per cantare.
E la sera arriva nell' istante
in cui la strada diventa un' altra cosa
e scompare sotto le piume della notte
piena di interrogativi,
e dei suoi sogni di coloro che sono morti.
Allora scendo in strada.
Essa si stende laggiù fino all' alba.
Una nebbia si spande intorno
ed io cammino in mezzo
all' acqua prosciugata,
All' acqua acre della notte fresca
e il sole tornerà tra poco.

Sig. Bezzi
Non vorrebbe crepare
prima di aver conosciuto
i cani neri del Messico
che dormono senza sognare.
I cani dal pelo dorato
divoratori di fiori tropicali.
I cani d' argento
dalle fauci piene di bolle.
Non vorrebbe crepare
senza sapere se la luna,
dietro la faccia nascosta
di una vecchia moneta,
abbia una parte puntata
su di lui.
Se il sole sia freddo,
se le quattro stagioni
siano poi veramente quattro,
senza aver tentato
di sfoggiare un bel vestito
lungo i grandi viali alberati.
Senza aver contemplato
la bocca delle fogne,
senza aver ficcato il cazzo
in certi angoli bizzarri.
Non vorrebbe crepare
senza conoscere la lebbra
o le sette malattie
che si prendono laggiù
con i missionari.
Il buono ed il cattivo.
Non si tormenterebbe
se sapesse
che ci sarà ancora
una prima volta.
E troverà pure
tutto ciò che conosce,
tutto ciò che apprezza.
E sono sicuro, gli piacerà,
il fondo verde del mare
dove ballano i filamenti delle alghe.
Sulla sabbia ondulata,
la terra bruciata di giugno,
la terra che si screpola,
l' odore delle conifere
ed i baci di colei
che gli fa stravedere
la bella per essenza.
Non vorrebbe crepare
prima di aver consumato
la sua bocca con un' altra bocca,
il suo corpo con altre mani,
il resto con i suoi occhi.
Non dico altro,
bisogna restare umili.
Non vorrebbe crepare
prima che abbiano inventato
le rose eterne,
la giornata di due ore,
il mare in montagna,
la montagna al mare.
La fine del dolore,
i giornali a colori,
la felicità dei ragazzi,
..e tante cose ancora.
Tante cose da vedere,
da vedere e da sentire.
Tanto tempo da aspettare,
da cercare nel nero.
Ma lui vede solo la fine,
che brulica ed arriva
con la sua gola schifosa
e che gli apre le braccia
come una donna storpia.
Non vorrebbe crepare.
Nossignore, nossignora
prima di aver assaporato
il piacere che tormenta
il gusto più intenso.
Non vorrebbe crepare
prima di aver gustato
il sapore dell' alcool....

Immaginazione e realtà
Non riesco a dividere fantasia e realtà con una linea retta.....
Cerco di mettere a fuoco, progressivamente, le forme fondamentali che le legano. Ma non ci riesco!
Non come ozioso divertimento della mia mente e neppure come un' attività campata in aria, ma cerco la vitale ed insostituibile soluzione.
Sono forse degli Dei o degli Spiriti ad ispirare i miei sogni?!?!
Ai poeti le trame delle loro opere?!?!
Favole, miti, leggende sono solo nella mia immaginazione.
La nostra fiaba non è stata costruita ma attinta dalla realtà e sottoposta soltanto all' alteratrice della nostra mente.
I nostri frammenti sono legati alla catena della vita, che gira e rigira,
e ci fà sentire perdenti prima ancora di aver cominciati di fare qualcosa.

Inno in mezzo alle rovine
Incoronato di sè, il giorno stende le sue piume.
Alto grido dorato,
caldo zampillo al centro di un cielo
imparziale e benefico!
Le apparenze sono belle nella loro
verità momentanea.
Il mare scala la costa,
si afferra alle rocce,
sfolgora la ferita livida del monte;
una manciata di sassi è come un greggie di pietre;
il sole fa il suo cerchio d' oro e si sparge sul mare.
Tutto è Dio.
Statua spezzata,
colonne mangiate dalla luce,
rovine vive in un mondo di morti in vita!
Vedere, toccare forme belle, consuete.
Ronza la luce, dardi ed ali.
Odora di sangue la macchia di vino sulla tovaglia.
Come il corallo con i suoi rami nell' acqua
dispiego i miei sensi nell' ora viva:
l' istanta si compie in una dorata concordanza;
mezzogiorno, spiga gremita di minuti,
coppia d' eternità!

Giorno, rotondo giorno,
trapassato dalla tua stessa dorata dolcezza.
L' intelligenza s' incarna finalmente,
si riconciliano le due metà nemiche
e la conoscienza-specchio si discioglie,
ritorna fonte, origine di favole:
"Uomo immagini solo parole
che son fiori, che son frutti, che son fatti".

I fichi
....passa un uomo e vede cinque fichi posati sul muro, non li mangia ma ci sputa sopra. Passa un secondo uomo che, colto dalla golosità, mangia due fichi sputando poi sopra ai rimanenti,
con volgare lucidità d' animo. Il terzo uomo, prende ancora due fichi, con la bocca avida li mastica e pensa che schiaccerà l' ultimo frutto rimasto. Dopo alcuni giorni torna a passare di lì il primo uomo, il quale colto da una fame animalesca non resiste alla tentazione di divorarsi l' ultimo fico; appassito, lattiginoso, privo di gusto e frantumato.
Che stupido! Qualcuno ha mangiato i fichi su cui aveva pisciato. Fortuna che uno è avanzato....

Tre
Il tempo mi frega.
L' ho sempre contro.
Non sò se arriverò in fondo con
queste scarpe.
La strada è cattiva.
Non l' ho mai fatta prima
perchè venivo da un' altra parte.
Però l' ultima volta, fù....
l' ultima volta....
tanto tempo fà....
La strada era cattiva,
pioveva a dirotto.
C'è l' ho fatta per un pelo
ad arrivare fina qui....si.....
Ho camminato sempre lungo la strada.
Ma che sono scarpe, queste?????
Eh come faccio????
Io devo trovare me stesso.

Cristo sono il solito fesso
che non si ascolta!!!!

F
Nell' oscurità di anguste celle,
tra usci infami e solidi ferri,
tra topi e scarafaggi
seminiamo la nostra parola,
e matura la nostra storia
irrigata dalle lacrime dei bambini
per il padre dietro le sbarre,
nutrite dal desiderio umiliato
delle giovani spose
cui il carcere ha tolto
ben presto l' amore.
La fantasia crea nuovi racconti,
ricama con fili di lacrime,
con colori di sangue,
del sangue dei ragazzi
e delle ragazze,
che scorre eroico nelle nostre vene,
su queste braccia;
e così continuano le nostre storie,
si intrecciano altre leggende.
La nostra ispirazione non nasce
da labbra rosse dipinte,
da occhi e volti
elegantemente abbelliti.
Ma da lacrime, sangue, desiderio.
Sorge la poesia che
rinnova il nostro amore
e sospinat da un soffio leggero
vola oltre le sbarre.
 

E
Sono taciturno,
ma pieno di parole dentro,
che "butto" fuori con violenza
ad esprimere sentimenti,
austeri e profondi
crudi, ma pieni d' amore,
scevri da qualsiasi egoismo.
 

 D
E' la prima volta
che mi sento immerso
in una forza autentica,
da cui però,
a tutti i costi,
voglio distanziarmi
con altezzosità:
come un torrente in piena,
che, da un sottile scorrere
di acqua limpida,
si trasforma,
in un attimo,
in un turbine inesorabile
di fango e rami strappati,
trascinando con sè
tutto quanto gli si
ponga d' ostacolo.
Come un vento inarrestabile,
che soffia senza pace
ed è impossibile trovarvi riparo,
perchè ti segue ovunque
tu vada;
come una foresta,
che tutto copre,
arrampicandosi nei luoghi
più impensati.
 

Gnè Gnè
Come si tende sui suoi leggeri fianchi la signorina!!! I calzoni cadono in morbide pieghe sugli stivali di pelle ornati da lunghe cerniere, e i suoi occhi scuri si guardano intorno godendo con stanca soddisfazione della propria femminilità e "quasi" bellezza… Tutti sono sopraffatti da quel suo eccesso di sicurezza e "signorilità". Cammina -e nessuna cammina- come Lei, con quell' incedere elastico, ondeggiante, dondolante, quasi reale. Sembra quasi che bisogna inchinarsi ed attendere che Ella ti porga la mano. Avuto il saluto ricambia -non sempre- a bassa voce avanzando con passo molleggiato. Parte col piede sinistro, solleva di scatto il destro premendone giù la punta e si allontana ancheggiando…..
Quando se ne và sembra che bisogna quasi camminare all' indietro, aprendole la porta e facendogli le riverenze. Non si deve avvicinare a sè una sedia tirandola per la spalliera o facendola strisciare sul pavimento. Ma la si deve prendere leggermente e posarla per terra senza rumore. E se ti dice qualcosa ha un modo di parlare che il poveretto se ne ricorda per tutto il resto della propria vita.
Queste sono lezioni di buone maniere!!
Quando però vuole addirittura sbalordire il suo "pubblico" ti guarda tranquilla negli occhi con sguardo imperturbabile ma sereno. Quel corpo, in qualche modo, conquista l' ammirazione. Ed è forse proprio per questo che il suo comportamento è così impettito… Conclusione???
Bisogna essere sciocche per muoversi come Lei perché allora non si è "amate" perché non si è amabili.

N.B. Ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale.

Due
Guarda qua, non mi meraviglio
che mi abbiano messo in manicomio.
Svegliare un vecchio in piena notte
devo essere proprio matto.

Gli incubi mi faccio venire e poi
la colpa di chi Þ?
Devo smettere di respirare?

Ho pi¨ anni di te, amico,
ed in questi posti ci sono giÓ stato.
PerchÞ venire qui e poi
trattarmi in quessto modo?

Ma chi mi credo di essere?
Basta che dica una parola;
vorrei che qualcuno venisse  qua
mi prendesse per mano e mi rinchiudesse.

Che mi mettano pure le pinze in testa,
ormai sono fregato.
Non s‗ quello che mi passa per la testa.
Io sono matto. Basta  guardarmi.

Mi tratto come un rifiuto.

Io in questi posti ci sono giÓ stato.

Dodicesima
Si chiamerà forse Elisa o Clarissa....
Forse il suo corpo concilierà
un casalingo aroma di melissa
o un profumo mondano di vaniglia....
Forse la sua esile figura
la riserverà all' amore di qualche giovane
nell' innocenza di una risata futura.
La poesia di un angelo annunciato;
magari nella grama fatalità
di una banale tragedia,
con una sensata virtù di classe
per una madre vedova che ricama.
Forse....
E in quel' istante di familiare consolazione
dopo aver ben pensato a quel che fare,
la sconosciuta, lieve come un airone, scende....
Che occhi! Che bocca!
Un tassello di cielo o un suo splendore!
Come una lastra bianca, si congela
il plenilunio della stanza,
dove quella fine sembianza,
agendo come pittorica miscela,
aggiunge eleganza di un' eccellente tela.

Cosa può essere salvato?
Io ricordo la casa dove ho passato la mia infanzia, i paesi lontani che ho visitato.
Non faccio che riprodurre le tracce di quelle impressioni da me recepite…. E nello stesso modo lo faccio nel riprodurre ciò che esiste di fronte a me.
La mia attività mentale non crea nulla di nuovo, essa si riduce ad un' esatta ripetizione di ciò che già c'era.
Mi adatto al mondo circostante creando ed elaborando continue abitudini.
Sono plastico nella mia sostanza nervosa. Il ferro si modifica ma l' acqua non conserva le tracce della sua modificazione.
Sono le due qualità che, prese insieme, costituiscono il mio essere.
Accade in me qualcosa di simile a ciò che succede quando un foglio di carta viene ripiegato a metà: nel punto della piegatura resta una traccia.
In me è restata un' enorme ferita. 

C
Tutti gli amici li ho dimenticati,
le occupazioni trascurate.
Ho la testa vuota, svanita e vacillante.
Credevo di essere sopra le nuvole,
L' ho creduto per anni interi;
ma dalle nuvole il mondo
non si vede limpido e nitido
se non sei Dio.
 

Attivo e reattivo
In ciò che scrivo ci sono due testi:
il testo I° è reattivo, mosso dall' indignazione per la vita,
dalle mie paure, dalle risposte intenzionali,
dalle piccole e grandi paranoie,dalle difese, dalle scenate.

Il testo II° è attivo,mosso dal piacere.
Ma scrivendo, correggendo e piegandomi alla finzione,
il testo diventa anch' esso attivo.
Da quel momento perde la sua reattività che non susssiste
se non a macchie "in piccole parentesi".
Sopporto male qualsiasi immagine di me stesso!!
Soffro a venir nominato.
Considero che la perfezione di un rapporto umano
è basato su questo vuoto d' immagine: abolire tra la gente,
tra l' uno e l' altro, i sentimenti.

Un rapporto fatto di sentimenti è dalla parte perdente,
dalla parte della dominazione della morte.

Angela
Angela ora è morta, ma era veramente un personaggio incredibile, stupendo, genuino. Alta e diritta sulla schiena, bella ma quasi inarrivabile poggiava il suo esile peso sui piedi scalzi ed il cappello di paglia dalle larghe falde non gli mancava mai sopra i suoi splendidi capelli biondi. Teneva una lunga treccia raggomitolata sulla nuca e fermata con una matita che le rendeva il viso, ogni anno, più giovane, ogni anno più dolce. E quando alla sera, prima di andare a letto si scioglieva i capelli mi sembrava un'altra persona, quasi non la conoscevo.
Dormiva vicino a cataste di mele profumatissime, patate e cipolle. Nel suo armadio, vecchi vestiti stavano lì solo per ricordarle che anche Lei era stata più giovane e forse anche Lei aveva goduto i piaceri della vita anche se l'espressione del suo sguardo mi comunicava una grande sofferenza. Persone strane le donne!
Quando la sentivo a tavola, finita la cena, oppure in uno di quei pochi momenti che si abbandonava a sé stessa, (che ormai non vedo da tempo), era un parlottare sommesso, rassegnato, tentennante, quasi mosso da flussi d'aria impalpabili.

Al sorgere del sole
Bella lo era sempre stata, Giulia, con quei suoi magici colori d' ambra e miele, la grazia dei movimenti, i lineamenti perfetti.
Ora però ombre scure le cerchiavano gli occhioni, due rughe già le scavavano il viso tra le guance ed il naso, e gli angoli un po' pesti della bocca si piegavano all' ingiù. Sì, aveva l' aria spossata, scontenta, irrequieta. Una lieve nota lagnosa si era insinuata nei suoi discorsi, ed esalava tuttora quei profondi sospiri, un vezzo del tutto involontario, ma molto, molto irritante. Come la tendenza a tirar su col naso.
Sicuramente cocaina.
"Non avresti un po' di vino?" domandò Giulia all' improvviso. Io ammiccai strabiliato rendendomo conto di sentirmi leggermente scandalizzato e seccato con me stesso per una reazione tanto puritana. Dopotutto, anche le donne bevono vino! Né tale abitudine è più considerata un segno di decadenza morale, fuorchè in ambienti che anch' io ritengo odiosamente intolleranti e ipocriti, soprattutto a Como. Ma se era la tua amica migliore, appena diciottenne e cresciuta in un ambiente alto-borghese a chiederti del vino, di mattina, senza che la colazione a tavola fosse ancora apparecchiata….. sì, questo sì, era davvero sconvolgente.
"Sicuro che ce l' ho" risposi.
"Ne vorrei un bicchiere" disse Giulia "mi piace volteggiare leggera come una piuma, detesto sentirmi pesante. Ed è terribile vivere in questo modo." Il tono era diventato quasi ribelle avvertendo finalmente gli effetti del secondo bicchiere di vino. Cosa che la rallegrò. Fece uno sforzo cosciente e sorrise.
"Non parliamo più Ale, è già abbastanza che la nostra amicizia non riesca più a comportarsi gentilmente con noi."
E se ne andò come era arrivata, come se nulla fosse, senza che neppure facessimo l' amore. 

A
Ho visto tante città.
Ho conosciuto gente diversa
ma sempre uguale.
Ogni volta scoprivo
dietro il loro gentile presentarsi,
una sofferenza comune,
una voglia di non soccombere
alla forza devastatrice dell' esistenza.
Un messaggio da decifrare,
un grido d' aiuto.

Ventuno
Dovrei concedermi delle pause
apparentemente dedicate a riprendere le forze,
che di tanto in tanto mi debbo assegnare
anche nel corso dell' estate, senza tormentarmi,
chiedendomi quando scriverò qualcosa di buono:
cosa che non sò nemmeno io.
Stò dunque con le mani in mano
se la materia che debbo dominare mi schiaccia?
Lo schifo diventa parte della mia vita privata
quando raggiunge i limiti
della sua capacità di produzione.
Anche in questo mi distinguo
dagli altri:
quando mi accingo a scrivere
il peggio è già passato.
E' del tutto indifferente
se si scrive una poesia
o una lettera d' amore.
Importante è solo se è il cuore o la mano
a guidare la penna.

Un bagno caldo
In questa vasca,
nella penombra,
ogni goccia,
ogni raggio,
ogni essere
se ne viene a morire
con benessere.
E' un luogo
di frescura infinita,
squisita,
in cui la seduzione
mi induce a dormire.
Ed è così grande
da sembrare ancora sconosciuti.
E' questo il delizioso nutrimento
di quando ho fame.

Sensualità
Quello di più forte in me
non è certo la bontà
e nemmeno credo in quello
che ho di meglio.

Certo, mi è spesso piaciuto
che dei pensieri ordinati
giustificassero, a me stesso,
le mie azioni; ma talvolta
non ho più potuto considerarlo
che come un rifugio
dalla mia sensualità.

Mi amo
Mi amo.
Amor mio....quanto mi amo!

La luna
Piena e perfettamente compiuta.
Dolce, dolce, dolce.
Mare deserto. Villaggio morto.
Un cane nella notte
ulula alla luna.
Donne a qualche finestra.
Non vi è posto per l' uomo.
Non comprendo come tutto ciò
possa risvegliarsi.
Eccessiva desolazione.
Impossibilità di dormire.
E tu che farai?
Andrai a cogliere aranci
o con una carezza mi consolerai?
Tante volte ti ho sentita reclamare
un gesto da me,
ma non ho saputo mai
quale darti.
....attenderò il sonno che non verrà....

Interessati alla gioia
Non fraintendere.
Al pari di te non sono mai esistito!
Sono tale e quale a quello che sono.
Senza pudori.... e non è certo, senza ipocrisia,
che scrivo queste menzogne,
che tu leggerai;
.... e il nome che ti dono
ignorerà quello sarà il tuo?

Ti avrei preso per condurti,
con la tua mano destra,
ma la sinistra l' ha ignorata
e io ti avrei detto: dimenticami.

Interessati a tutto, più che a te,
perchè la gioia
che si è addormentata in te
si svegli.

Vorrei viaggiare per dimenticare,
ma disimparare è lento e difficile.
Siamo costretti a fare sforzi
per interessarci alla vita,
ma poi sarà come per ogni altra cosa:
appassionante.

L' incertezza delle nostre vie
ci ha tormentati tutta la vita.
Che dirti?
Qualunque scelta è sconvolgente.

C'è una sola strada da scegliere
ed ognuno la fa per se stesso.
Ma le sorgenti saranno dove
i nostri desideri le faranno scorrere.

Ovunque tu vada non puoi
incontrare che quello che stà
davanti a te.
L' importante stà nel tuo sguardo
e non nelle cose guardate
che passano e non si fermano a lungo.

Tutto quanto custodisci in te
resterà in te!
Perchè attribuirgli tanto valore?

I giorni passano
Ieri ero qui
e oggi sono ancora qui.
Mio Dio! Ma che mi importa
di tutti coloro che dicono,
parlano e borbottano?
Ieri ero qui,
domani sarò altrove....

Gente normale
1) Un tramviere, finito il lavoro,
stanco, depresso e mezzo ubriaco
ha picchiato la moglie perchè
nel pomeriggio, un ragazzino,
era salito sul "suo" tram
senza pagare il biglietto.

2) Un dottore tornando a casa,
nel primo pomeriggio,
ha massacrato di botte
la fidanzata perchè l' ha trovata
a letto col figlio del suo paziente
che aveva annullato
l' appuntamento pomeridiano.

3) Un impiegato di banca,
uscito dal lavoro per una commissione
ha rapinato la banca vicina
perchè un suo collega aveva
i conti di cassa.

4) Una puttana è stata uccisa
da un suo cliente perchè,
uscito dal Motel in cui
erano stati, si è trovato
tutte e quattro le gomme
della macchina tagliate.

5) Un imbianchino durante
il decoro di una parete
ha affogato la nipote del
suo principale in una
latta di vernice bianca
perchè gli nascondeva i pennelli.

6) Un orefice, colto da malore,
per una rapina nel suo negozio
è morto in ambulanza
durante il trasporto in ospedale
perchè l' infermiera psicopatica
al posto dell' ossigeno per la
rianimazione ha usato un defibrillatore
al massimo voltaggio.

7) Un cane abbandonato sull' autostrada,
a cinquecento km. di distanza da casa,
è sopravissuto più di due settimane
mangiando i resti di un uomo
che si era gettato da un ponte
perchè preso dai rimorsi di coscienza
per aver abbandonato il suo cane
in autostrada.

8) Un anziano signore zoppo,
ha picchiato a sangue, col suo bastone,
una vecchia signora perchè portava
pezzi di pane e chicchi di grano
ai suoi piccioni preferiti, nel suo
parco preferito e si sedeva sempre
sulla sua panchina preferita.

9) Una commessa di un negozio
di fiori, volontaria della croce rossa,
ha ucciso, col veleno per topi,
dodici ospiti di una casa di cura
per anziani perchè non andavano
mai da lei a comprare i crisantemi
quando si recavano al cimitero
a trovare i loro morti.

10) Una bambina di dodici anni,
con problemi di asma e anemia,
una mattina, dopo aver rubato
al padre la pistola, ha esploso
setto colpi alla sua maestra,
colpendola a morte perchè,
quest' ultima le aveva dato una
nota sul diario per non aver studiato
la lezione di storia del giorno prima.

11) Un cocainomane è stato salvato
dai pompieri del suo distretto
perchè voleva buttarsi giù dal
settimo piano di un condominio gridando:
"Ora sono capace di volare!"

12) Un fruttivendolo, stanco del suo
monotono lavoro, si è schiantato
contro un muro uccidendosi perchè
pensava che le banane che aveva
in negozio non fossero "Cichita".

13) Un pasticciere, dopo una serata passata
insieme ai suoi amici in discoteca, per
un addio al celibato, è stato arrestato
per tentata strage perchè aveva sciolto
cinquanta gocce di L.S.D. su di un impasto
destinato ad una torta nuziale.

14) Un ragazzo ed una ragazza di Palermo,
fuggiti da casa per amore, sono stati arrestati
e multati con un' ammenda di $ 1200,
mentre dormivano, in un vagone abbandonato
di un treno, perchè non avevano pagato il biglietto.

Fame
La mia fame è più
delicata la sera e
deliziosa al mattino.
Dalle navi sono venuti
per portarci frutti maturi
da spiagge desolate.
Liberatele in fretta dal loro carico
perchè noi si possa infine gustarne
il sapore.
Ciascuna delle mie fami
attende la sua ricompensa
che consiste nel volere
ciò che io non ho.

Ebrezza
Solo, gustai la gioia
violenta dell' orgoglio.
Mi compiacevo nel non mangiare,
così il mio capo era leggero
e ogni sensazione, per me,
diventava un' ebrezza.
Certo, da allora ho bevuto molto,
ma niente mi dava, lo sò,
quello stordimento del digiuno
e quel tremore delle mani,
prima che, sorto il sole
mi addormentassi in un
qualche fienile.

Un uomo saggio
Portatemi del vino,
così che io possa sporcarmi i vestiti.
Perchè barcollo d' amore
eppure mi si chiama "saggio".
La dolcezza stessa di queste parole
mi fanno quasi dolorosamente pensare
che avrei potuto essere altrettanto vecchio.

Se questa e' vita
Quando "il mare" si alza dentro di me
c'e' ben poco da fare tranne pregare
in quanto anche i piu' sofisticati
congegni dell'ingegnosita' del mio pensiero,
della mia razionalita' sono ancora ben lontani
da garantire l'assoluta sicurezza.
Sono come una nave che affonda,
si spacca contro gli scogli,
diventa ingovernabile,
si arena sui bassifondi non segnalati
dalle carte nautiche.
Cio' nonostante io
continuo a viaggiare
"per mare" sempre piu' spesso.

Ricordi
Quel ragazzo triste
aveva sentito lacrime calde
che gli affioravano agli occhi.
Lacrime di vergogna, umiliazione
e anche sollievo perché la vita
si era interrotta prima che
potesse peggiorare.

Il pianto
Mando un gemito gutturale
pieno di infelicità e chiudo gli occhi.
Da sotto le ciglia
sgorgano le lacrime che scivolano
lentamente sulle guance.
Nel sole del tardo pomeriggio
sembrano stille di oro liquido.

Qualcosa di strano
Stringo con forza gli occhi.
A volte sento in me una voce.
Sono spaventato dalla profondita'
dell'ira che sento in questa voce
e dalla sua estraneita'.
Nella sua collera non sembra
una voce scaturita dalla fonte
centrale della mente
ma sembra invece un'autentica intrusa,
uno spirito alieno che vuole possedermi
come lo spirito di Pazuzu aveva posseduto
la bambina in: l'esorcista.

Lontano
Nessuna reazione da parte mia
negli organi vitali.
Però questo non vuol dire
che sia morto,
perciò tieni il cappotto addosso donna...
e non partirtene per un altro
giro di giostra.  

Mondo
In questo posto per me
contare fino a dieci è il sistema
con cui cerco di dominare
il mio carattere.
Ma la verità è che mi dà la
possibilità di riazzerare tutte le
emissioni emotive...
e chiunque non abbia bisogno di
un riazzeramento emotivo almeno una
volta al giorno
ha problemi più gravi dei miei.

Uno è per i piedi.
Due è per le gambe.
Tre è per il mio sesso, ciò che è giusto
non può essere sbagliato.
Quattro per i fianchi.
Cinque per il ventre.
Sei per il torace.
Sette è per le spalle.
Otto è per il collo.
Nove per il mento
...e dieci sono gli occhi.     

Questo sono io
Dentro di me c'è come un pozzo
e l'acqua di questo pozzo e' avvelenata.
Chi cala un secchio in questo pozzo
recupera feccia e fango ribollente.

Dentro questo pozzo il secchio
scende varie volte: un altro tuffo nel liquame,
un altro carico di acqua brulicante di microbi velenosi
quanto una nidiata di vipere.


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