Poesie di Arcangela Contessa


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Stanotte …
Stanotte ho bisogno
di credere
che con il mio "zippo"
non dovrò riscaldarmi
il cuore.

Stanotte ho bisogno
di sperare
che il tuo fuoco l'avevo
acceso ancor prima
di avere uno "zippo".

Stanotte ho bisogno
di sapere
che tu dormi
avvinghiato tra le sole
braccia di Morfeo

Stanotte ho bisogno
di un falò
non basta uno "zippo",
ad illuminare
i miei pensieri bui.

Stanotte, stanotte
quanto scivola
lenta e nera
sui miei pensieri
impauriti.

E' proprio bella la mia pianta
Una frizzante brezza
muove i suoi rami.
Il loro ondeggiare,
leggero calmo
si fa' carezza,
sul pensare in rivolta.

Il tronco
che sovente abbraccio,
per rimanere dritta
tra i giorni,
e' baciato dal sole e
me ne dona il tepore.

Sopra le radici
che avanzano lente,
un soffice prato
d'erba e di muschi,
accoglie il mio passo
ora,leggero.

L'ombra dei rami
sul prato,
come sentieri del tempo,
piu' si avvicinano al bordo
e piu' si fanno sottili.

Sottili a voler penetrare
questa armonia,
silente e forte,
e in essa poi
sciogliersi.

E' proprio bella la mia pianta

Abbraccio dell'anima
Per un secondo
io e te,
due ali
stessa farfalla.
Per un istante
io e te,
stesso volo
stessa meta.

Viverti accanto
Quando il reale
disegnava per me,
immagini sfocate,
scolorite rattoppate,
sovente ho pensato
di andare oltre,
oltre la vita.

Ora che in me,
ho immagini
nitide,
a colori forti,
nate da fili
fattisi tela ,io,
vorrei ancora vivere.

Lento, lento,
il mio fare, aspettandoti.
Lentamente proteggo desideri e pensieri,
dal nero delle lenti
che spesso indosso.

Veloce veloce,
la gioia mi turbina dentro,
quando so che ti vedo.
Velocemente torna il sorriso,
e gli occhi risplendono

Palpiti e anima,
mani e corpi,
abbracci e giocose parole,
nel tempo di stelle,
che solo mi doni.

Lento
ti specchi sistemando i capelli
e quasi immobile,
torna il mio pensiero
che in solitudine, si fa riflessione

Amore mio,
con te io vivo
il sensuale ritmo del tango:
lento, lento - veloce veloce,
lento.

Buon giorno … Grande Passo
Di domani anni fa,'uscii da mia madre
e da quel giorno forse,
l'alternarsi tra dentro e fuori
tra proprio e altrui, è stato rischio
per la testa il cuore e l'anima.
Sono sopravvissuta ai non respiri,
e non mi sono chiusa ancora.
Ora, corro affannata tra il di qua e il di la
dei miei stessi netti rigorosi confini,
ora aprendomi ora chiudendomi.
Come uovo crudo senza guscio,
vado per il mondo e tra i nostri giorni,
senza saper contenere ciò che verso te
mi muove, mi spinge, mi chiama.
Così oggi, voglio regalarmi d'accarezzarti,
accarezzarti il cuore con mano lieve,
la mano lieve dell'aria,
augurandoti che dove custodisci
la tua tristezza e il tuo rimpianto,
tu sappia accogliere oltre la simpatia e l'affetto,
ceste colorate profumate di ciliegie,
colme di gioia e serenità.

Ci sono giorni …
Ci sono giorni in cui,
le nostre speranze,
sono come appese
ad un filo di ragno.
Così,tanto più
importanti esse sono,
e più ci pesa
l'improbabilità,
che quel filo le sostenga,
ed esse possano
tramutarsi in gioie.

In questa giornata…
In questa giornata piena
di assenti speranze,
ho scoperto,
cosa accomuna
una giornata torrida estiva,
ad una piovosa autunnale.
E' il pianto.
Indifferentemente
nell'una e nell'altra,
se lo vogliamo,
possiamo mentire
sulle gocce che
ci solcano il viso,
attribuendole, ora al sudore,
ora alla pioggia.
 

Bandoneòn
Quando il pesante carico
di malinconia e tristezza,
arriva al porto,
i miei pensieri emigrano.
La porta del cuore si apre
guardo e vedo.
Corpi sconosciuti ballano,
stretti tra le melodie
di un bandoneòn,
di terre lontane.
Un bandoneòn
che contraendosi
e schiudendosi,
mi dona il respiro.

A Romeo
Non sono i muri
a fare la mia casa,
se non ci fossi tu
ad attendermi al rientro.

Già mentre giro la chiave
tu già mi parli,
mi lasci appena varcare l'uscio
mi annusi, mi guardi, mi sfiori.


Ti allontani indifferente
poi a passi felpati eleganti,
ritorni, mi segui, mi vedi
e cerchi i miei occhi.

E parli, racconti chiedi.
Poi, mentre la lingua lambisce
le mie mani aperte in una carezza,
io rido, piccola sciocca.

Ti accarezzo, sorrido e penso.
Oh Romeo Romeo!
Perché!
Perché non sono una gatta?

Fotogramma
Se questi nostri giorni divenissero resistente tela,
ed il mio viverti tavolozza di colori,
se riuscissi abilmente ad usare i pennelli come parole
e trasfigurare la punteggiatura in soffi di luce,
dipingerei oggi, quel fotogramma prezioso
che custodisco nitido, ancora dentro i miei occhi.

Quella indimenticabile sera in cui la luna,
salendo lentamente pudicamente dal bosco
finì per inondarci della sua più bella luce,
dipingendo in quel prato da dove guardavamo le stelle,
sfacciate e nette le nostre lunghe ombre serene
che si tenevano per mano.

Il tuo narcisismo
Hai troppa esperienza con le rose tu
per non conoscere quando la terra che le nutre
è assetata

Hai troppa esperienza con le rose tu
per non sapere quando e come vanno
potate affinché siano sempre rigogliose

Hai troppa esperienza con le rose tu
per non vedere il tempo giusto per reciderle
e poterle ancora gustare in freschi bouquet

Hai troppa esperienza con le rose tu
per non sentire come gridano
quando spargi i loro petali al vento

Hai troppa esperienza con le rose tu
ma non le ami e questo non ti dà il diritto
di trasmutarti in grandine

Grandine che le riduce polvere
con la quale forse imbelletti e solo a volte
il tuo narcisismo

Il tuo volermi ….
Il tuo volermi è così leggero
che puoi non sfiorarmi,
il mio così pesante
che vorrei accarezzarti l'anima

Il tuo volermi così poco curioso
che puoi non fare domande,
il mio così attento
che vorrei conoscere i tuoi passi

Il tuo volermi è così silente
da non saper mai dire di noi,
il mio così loquace
che t' induce a fuggire dalla mia voce

Il tuo volermi così oscuro
che rifugge la luce del sole,
il mio evidente a tal punto
da non temere il buio

Il mio volerti
sereno
impudico
certo
audace

Il tuo non volermi.

Il tempo ….
Il tempo, quello che fa' nascere un seme,
quello che fa' germogliare i fiori,
è sempre lo stesso
di quello che li fa' crescere
splendere e poi appassire

Si alterna, riempiendo fiumare
o lasciando i suoi ciottoli
levigati e asciutti, ora sotto il cocente sole
ora sotto il cielo stellato

Si alterna , tra il pianto
d'un bimbo che nasce
e l'ultimo respiro
di un vecchio che muore

Dentro tutto ciò e non oltre,
ci è dato soltanto di poter scegliere
di avanzare o star fermi,
di vivere o sopravvivere

Vivere, significa sperimentarsi,
accettare le sfide, vincere e perdere,
sognare ed essere desti,
piangere e ridere, amare e odiare

Sopravvivere , significa abbracciare
la sedicente equilibrata via di mezzo,
l'equidistanza da tutto e da tutti,
significa accettare che sia il tempo a viverci,
non noi a vivere pienamente il tempo regalatoci

Riformulo il mio dire
Ringrazio ciò che mi è stato donato
quello che il mio essere mi ha spinto ad esplorare
le scelte operate per i miei pregnanti credo
ciò che il mio sentire mi ha fatto agire
Riformulo il mio dire
Ho amato quella che ero ed ora quella che sono
E' che…….
è che quella che sono
con i desideri che ancora si porta dentro
ha sperato ed ancora a volte spera
che tu
le prenda la mano
per percorrere insieme
quei sentieri di cui mai le parli
quei sentieri nascosti e preziosi
che portano nel tuo cuore.

Scusami se
Non ti ho acceso incensi stasera amore mio
e solo l'intensa gioia del cuore profuma la casa
Non ti ho acceso candele
e solo chiavi di violino struggenti
si muovono nell'aria
come fiammelle accese di un desiderio che brucia
Non c'è musica di sottofondo
e solo i tuoi sorrisi il tuo ronfare leggero
saranno gli spartiti nei quali scriveremo
i nostri giocosi attimi
Non ti ho acceso il camino stasera amore mio
ma le mie mani già ardono
perché senza saperlo tra un po'
tra un po' potrò accarezzarti
Sei già qui
"Sìì"……
…………
Mi dispiace se tutto ciò ti è mancato

Solo i semi
Solo i semi più forti
sopravvivono al sole cocente
con poche gocce di rugiada

Solo i semi più forti
si fanno aria
per non cadere dove il vento sceglie

Solo i semi più forti
sanno trovare tra i sassi
un granello di terra
baciarla
stringersi ad essa
per donarsi reciprocamente
VITA

Millenovecentoottantanove
M'importa
…………. dell'incomunicabilità degli esseri umani
                  dell'assenza d'amore
                  della non ricerca di pace
                  dell'incapacità di donare
                  della smania di avere
                  della non ricerca dell'essere
                  delle non cittadinanze
                  delle false rappresentanze
                  della solitudine di chi non trova interlocutori
                  di chi diventa apatico per sopravvivere
                  di chi per vivere deve morire
M'importa Jerry Maslow   

( Se non ci lasciassimo azzerare la capacità d'indignazione,
   se guardassimo"l'altro", come possibilità per migliorarci reciprocamente
   se vivessimo l'essere onesti come una conquista da fare giorno dopo giorno
                                                                          e non come uno stato di  grazia
   se ognuno nei propri ambiti facesse la sua piccolissima parte
    e se non perdessimo la speranza
    "la notte," la notte forse sarebbe più lontana                      -Duemila dieci- )

Se…
Se dovessi morire
in inverno
quando la neve
ovatta il paesaggio
ed i rumori
si dissolvono
nell'aria
quando l'acqua
tra i rami spogli
forma spade trasparenti
che trafiggono i pensieri
non piangere figlio mio
se dovessi morire.
In quella purezza
tornerò bambina
nel silenzio
udirò
il fischiettare
di mio padre
ed insieme con il calore
con il calore del nostro amore
scioglieremo il ghiaccio
della sua
lunga assenza.

Ricordi….
Ricordi amore mio
quando per noi
Babbo Natale
arrivava e basta?
Come venisse dal cielo
lasciava piccole cose
solo segni del suo
religioso passaggio

Non ricordo l'età
ma già sapevo chi fosse
quando lo incontrai
forse per strada
la prima volta.
Chissà forse era da tempo
ma solo per pochi

Oggi invece
Babbo Natale è per tutti
puoi andarlo a trovare
a Rovaniemi
può venirti a trovare a casa
puoi incontrarlo per strada
o vederlo che si arrampica
su balconi e finestre

Si è fatto così laico
da aver superato la Befana
e da indurti a pensare
mentre lo vedi arrampicare
che anziché donarti
potrebbe prenderti.

Afasia
Penetrante è il silenzio
quando l'anima sprofonda
nel nero mare delle assenze
dove risacche melmose
risucchiano la mente
tra echi ridondanti
di urla vissute e mai fatte
che spaventano
frustano spezzano
anche i pensieri
I pensieri che senza speranza
non hanno la forza
per divenire suoni

I tuoi silenzi
Quando il tuo silenzio
fa rumore
nella mia mente
è grandine pesante
che colpisce con forza
graffia e
lascia strappi
che solo bisturi folli
sanno ricucire

Quando il tuo
silenzio
fa rumore nella mia mente
sento che non mi vuoi vicino

Quando il tuo silenzio
fa rumore nel mio cuore
è come neve soffice
che
si posa dolcemente
ovatta i sensi e
quando ormai goccia
scende sulle
gote
all’improvviso evapora
come baciata dal sole

Quando il tuo
silenzio
fa rumore nel mio cuore
sento di averti accanto

Avvolgi i miei sospiri
Avvolgi i miei profondi sospiri

tra fili d’oro
per ricordarmi che il respiro
può essere lieve
Fondi
nelle mie nascoste lacrime
cristalli puri
per farmi vedere il mondo con

i colori dell’iride
Spalmi sul mio cuore
veli di corallo rosso
per
raccontarmi
che so ancora
accogliere e donare
Su tutto il mio corpo

semini verde prato
a promessa
dei profumati fiori
che raccoglieremo

domani.

Ogni alba….
ogni alba
con il suo respiro
spavaldo di speranze

cade inesorabilmente
nei fiotti tristi
di ogni tramonto
e
e mentre la
notte
ci scivola addosso
segna con solchi
l’assenza dei credo
e
l’assenza dei credo
ci invecchia
il non trasmutare mai
i sogni
in realtà
tangibili
ci fa lentamente morire.


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