Poesie di Serenella D'Amadio


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Le Signore
Parlanno de' mestieri vari,
Ve voio racconta' de' quello fra i piu' secolari.
Si t' aritrovi pe' na' strada lunga e snella,
n' dove ce' poi n'contra' dar cavallo,
a la vorpe ,
a la pecorella, nun poi sbaja',
quella, e' 'via der fosso de la majanella'.
Tutto d'intorno so' prati, arberi e pace.
Ce so' pure le case, so' abbandonate,
e nun bastasse pure diroccate.
In mezzo a ste' marcapitate,
ce ne sta' una tutta speciale, tant' anni fa'
doveva esse proprio regale.
Ar posto de le porte e le finestre,
ce so' li' nidi pe l'uccelli e pe le vespe.
Er tetto, n'tempo ch'era,
mo' er cielo fa' da coltre pe la sera.
Ogni mattone sembra che dica all' altro:
ahooo tenemo duro, si volemo continua' a
chiamasse muro!'
Nun crollera', perch' e' n'istituzione,
e quella che na vorta era 'Villa der fiore',
de giorno serve a Loro, a Le Signore,
quelle che stanno li' a venne l' amore.
Ninetta e' alta e magra,
Rosetta e' grassa e paffutella e c'hanno
tutte e due n'eta' dimo pure avanzata.
D' inverno s'ariscallano cor foco, la legna la rimediano
co poco.
Ar posto der lampione, c'e' n'arbero sornione,
d' estate le ripara dall' afa e er solleone.
Le du signore,
ogni stagione e' bona pe trovalle la'
cor sorriso ammiccante de chi dice:
"a bello, vie' n'po qua', pe pochi soldi, te
posso fa' prova' n'attimo d'estasi e de felicita".
Chissa'..
forse a sto' trabocchetto ce casca solo qualche
vecchietto, ma e' quanto basta a fa' in maniera che
da la mattina ar calare de la sera,
possano Ninetta e Rosa rende omaggio,
co la grazia e la dolcezza a sto paesaggio.  

Io scrivo
Scrivo per gioia,
per passione,
per rabbia o per dolore

Scrivo
per ricordare un grande amore

Scrivo con euforia
la vita,
la speranza e l' allegria

Scrivo
con un lamento,
di figli persi come il vento

Scrivo i colori dolci della natura

Scrivo a quell' uomo dalla pelle scura

Scrivo alle vittime di un' altra dittatura,
la guerra,
la violenza,
la paura

Scrivo,
a quel bambino abbandonato su un sagrato,
a quello denutrito o maltrattato

Scrivo
i ricordi labili di un vecchio,
costretto dai suoi anni sopra un letto

Scrivo di un Dio che sta' a guardare,
che punta il dito e ci sa perdonare

Scrivo,
la libertà di fare
e di pensare

Scrivo
pensieri per sognare
e rime e versi sciolti per amare

Un sogno
Questa e' la notte per un sogno speciale,
socchiudo gli occhi e inizio a volare

Non ho le ali
ma riesco a planare

Ammiro il paesaggio,
c'e' l'arcobaleno,
m' infonde quiete e tanto sereno

Mi avvolge una nuvola,
soffice e pura,
divento leggero come una piuma

Abbasso lo sguardo,
c'e' un bel prato in fiore,
vivace e' il colore,
m'inebria il suo odore

Cinguettano allegri stormi di uccelli,
disegnano in cielo migliaia di anelli

Mi siedo a cavallo di un onda del mare
e dalla sua forza mi lascio cullare

Allargo le braccia e in un girotondo,
accolgo i bambini di tutto il mondo

E' un' illusione...
mi dovro' destare
ma forse stanotte tornero' ancora a sognare


Sorridi
Non piangere uomo,
non piangere uomo
se Lui il tuo migliore amico,
il tuo compagno di vita e di morte non c'è più

Ci fu un tempo in cui credesti di vivere,
vivere della tua solitudine,
delle tue paure,
delle tue angosce,
della tua tristezza,
vivere della tua voglia di morire

Non piangere Uomo,
sorridi,
sorridi alla tua nuova vita,
sorridi alla tua malattia

Sorridi all' amore,
al cielo,
al sole,
al mare,
alle stelle

Sorridi a chi ha bisogno di Te,
non piangere Uomo,
ma sorridi per Te

Parole e silenzi
Parole
parole
per non lasciar parlare il silenzio,
quando ci sono occhi che non vedono,
sguardi che non s' incontrano,
corpi che non si sfiorano,
mani che non accarezzano

Silenzi
silenzi
per non dirsi parole superflue,
per sentirsi cingere anche senza un abbraccio,
per leggere negli occhi i pensieri del cuore,
per gridarsi l' amore anche se muti

Pensiero
In passato
Fosti a volte ferro di un filo spinato
Ieri
Eri argento in un cielo stellato
Oggi
Sei oro in un campo di grano
Domani…. ...
Sarai nuova poesia

Il mio cortile
Il mio amico cortile era....

Un giardino:
dove rincorrere una vecchia palla.

Tanti piccoli sassi:
con cui scrivere numeri nella nostra campana.

Un grande albero:
dove sospendere la nostra altalena.

Tanti portoni:
per nasconderci e poi ritrovarci.

Un muro nascosto:
dove occultare i nostri segreti.

Il mio cortile...
ci ha protetto
e curato,
ci ha accolto
e abbracciato.

Ci ha insegnato a cadere e rialzarci,
a piangere e ridere,
a sbagliare e perdonare,
a divedere e condividere.

Ci ha spinto ad inseguire una farfalla,
a nutrire una formica,
ad accarezzare un gatto.

Il mio cortile…

sole d’ inverno e
ombra d’ estate,

acqua fresca e
profumo di bucato,

occhi dietro una finestra
e vociare di donne,

urla allegre di bambini
e sorrisi dolci di vecchi.

Il mio cortile..
come un amico,
non ci hai mai tradito.

E’ stato li a guardare,
vederci crescere,
per poi lasciarci andare

Madre
Madre,
gli occhi tuoi verdi hai bagnati di tristezza,
cupi i pensieri velati di stanchezza.

Vorrei donarti la serenita' cui tanto aneli,
e cancellare la rabbia che in core celi.

"Perche' tanto patire, se mai feci soffrire" ?
e chiedi al Cielo, ai Santi e al Firmamento il sapere del tuo patimento.
"Nessuno, dici, accoglie il mio lamento,
eppure prego con tanto accoramento"!

Madre,
fors' e' l' amore
che puo' placare ogni dolore.

Nessun Lassu' s' e' impietosito,
mai, ci sara' risposta al tuo quesito.

Ogni momento,
abbraccio il tuo tormento,
e carezzo e bacio la pelle morbida del viso,
sperando di strapparti ancora un sorriso.

Parole e silenzi
Parole
parole
per non lasciar parlare il silenzio,
quando ci sono occhi che non vedono,
sguardi che non s' incontrano,
corpi che non si sfiorano,
mani che non accarezzano

Silenzi
silenzi
per non dirsi parole superflue,
per sentirsi cingere anche senza un abbraccio,
per leggere negli occhi i pensieri del cuore,
per gridarsi l' amore anche se muti  

Un tango per te
Ballerò,
un tango per Te,

una di queste sere,

danzerò l' estasi,
l' oblio
il piacere.

Sarò
figura lenta,
passionale,
movenza dolce e sensuale

Mi spoglierò dei veli del pudore
e vestirò il mantello rosso dell' ardore

Ondeggeranno i fianchi al ritmo della musica,
mentre risonerà una fisarmonica

e quando il corpo tuo sarà calore
e lento e liscio scorrerà il sudore

ti cingerò con desiderio e con fervore
e accenderò di fuoco il nostro amore


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