Poesie di Flora Fazzari


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India...
India,
lunghi capelli neri.
Occhi di gatto,
sguardo perplesso.
Naso sottile,
che annusa l'aria.
Ti guardi intorno,
con fare guardingo.
India,
pelle di ambra,
corri veloce,
fra caos e paura.
Stringi tuo figlio,
fra le esili braccia,
andando veloce,
nel mondo che passa.
 

Nel treno...
Volto diafano e leggero.
Lunghi capelli neri.
Mani lievi e dinoccolate.
Guardi nel vuoto,
perdendo i pensieri.
Fermi i tuoi occhi,
fissando il nulla.
Poi,torni indietro,
riparti pian piano...
 

Battito...
Il tempo di un battito
e turbini piano.
Sul fare del tempo
discendi pian piano.
Scuoti la testa,
cercando lontano.
Fermi lo sguardo
e rifuggi di nuovo.
Cercando lontano,
quel che hai vicino.
 

All'imbrunire...
Un cielo azzurro,
tempestato di nubi.
Alti alberi,
si stagliano nel cielo.
Vento fresco,
che profuma di mare.
La collina d'intorno,
tutta illuminata.
Un leggero
canto di uccelli.
Volge l'imbrunire,
con leggerezza tace,
tutto l'intorno,
pronto a riposare...
 

Notte insonne...
Notte insonne,
notte lunga.
Nel profondo del tuo buio,
io mi perdo coi pensieri.
Fruga ovunque la mia mente,
si disperde nel passato,
nel presente,
nel futuro.
Gira,gira,
in lungo e in largo,
poi finisce sempre qua.
Ripensando all'ora,
al poi,
si riposa divagando.
 

Mille coriandoli...
Mille coriandoli,
velati di bleu,
giacciono in terra.
Sogni di giochi,
di maschere e più.
Grida di bimbi,
ti sembra di udire.
Mille coriandoli,
che giacciono in terra,
sprezzanti di tutto.
Sol della scopa
di un zelante scopino.
 

Luce bleu...
Luce bleu,
colore smeraldo.
Un tonfo,
è già qui.
 

Angeli...
Angeli incatenati,
arrabbiati,
distesi.
Angeli nel cielo,
volan veloci,
sbattendo le ali.
Angeli sommessi,
in attesa del tempo.
Vibrano forti,
toccando le vele,
di un mondo diverso.
Angeli tristi,
avvolti nei veli,
scrutano piano,
il mondo d'intorno.
 

Aldilà.
Un tuffo nel bleu,
di un mare sconfinato.
Colori di un cielo
immenso e immutato.
Un timido suono,
da un mondo lontano.
Fluttui piano,
col corpo appagato.
Liberi l'anima
dal morso che la stringe.
Vola leggera,
vaga nell'atmosfera.
Forse il ritorno,
forse l'oblìo.
Non sappiamo
da dove veniamo,
neppure sappiamo
fin dove corriamo.
Lasciati andare,
allora, al suo incanto
e degli altri piano
asciuga il pianto.
 

Se le stelle potessero parlare...
Se le stelle potessero parlare,
forse,mormorerebbero
frasi d'amore?
Se le stelle potessero parlare,
ululerebbero alla luna,
cinguetterebbero agli uccelli,
sospirerebbero all'Amore.
Se davvero potessero parlare,
direbbero agli uomini
di quanto siano stolti,
di quanto poco amino
il mondo,le sue creature.
Se le stelle potessero parlare,
andrebbero all'indietro,
nel tempo e nello spazio,
per meglio raccontare,
che il cielo non vi è più,
che il mare non vi è più.
Se le stelle potessero osservare,
il cuore dei malvagi,
saprebbero di certo,
come farli tacere,
ponendoli nel buio,
nel fondo del torrente,
che scorre sotto gli occhi,
di sciocchi ammutoliti,
dal tacito consenso.
Se le stelle potessero parlare...
 

Tabula rasa...
Dolcezza riversa nel cuore,
passione cullata nello spirito.
Una tabula rasa
vorrei essere.
Poter riscrivere
le righe della vita.
Seguire la penna che,
con languida espressione,
traccia le rime del tempo.
Perdere rancore,
assaporando la vita.
 

Precarietà...
Vita lieve e precaria,
come un batter d'ali.
Dolce e leggera,
lieve come l'aria.
Ci leghiamo alle cose,
agli altri.
Vogliamo fermare il tempo,
sconfiggere l'ansia,
l'instabilità.
Ma non serve.
Può attenuare il divenire,
in questo mondo,
in continuo movimento.
 

Passi veloce...
Passi veloce,
come un soffio di brina.
Tocchi il cuore,
battendo forte.
Scompari veloce,
nel tempo già andato.
Ritorni piano,
sfiorando la mente.
Come un turbine lento,
sparisci del tutto.
 

Malinconia...
Ti sfiora il cuore,
vibrando dolcemente.
Si appropria di te,
sfiorando la mente.
Il pianto consola,
con canto di usignolo.
Lusinga le speranze,
che si aprono d'intorno.
Lentamente ti avvolge,
smarrendo il dolore,
confuso dentro te.
E' come un dolce inganno,
che vibra inutilmente.
 

Con lo sguardo...
Con lo sguardo,
voli altrove.
Sorvolando coi pensieri,
i tuoi umori giornalieri.
Passo lieve,
come di gatto,
di primo mattino.
Gli uccelli cantano
e la mente rilassi.
Poi,
sentendo qualcosa,
ti volgi indietro.
E ritorni
sui tuoi passi.
 

Luce...
Spazi di luce,
divampano piano,
squarciando le nubi,
tagliando il cielo.
Spazi di luce,
dissolvono l'aria,
nel cielo infinito,
si staccano piano.
 

Ombra del tempo...
Nelle ombre,
del tempo che fu,
mi ritrovo quaggiù
ferito a morte,
dai troppi sospetti.
Ferito a vita,
dai troppi misfatti.
Nelle ombre,
del tempo che fu,
rifuggo i dolori,
fingendo la gioia.
Rifuggo la vita,
fingendo il disprezzo.
Nelle ombre,
del tempo che fu,
mi pongo innanzi,
aspettando il domani.
 

Luce...
Spazi di luce,
divampano piano,
squarciando le nubi,
tagliando il cielo.
Spazi di luce,
dissolvono l'aria,
nel cielo infinito,
si staccano piano.
 

Il vento fra i capelli...
Il vento fra i capelli,
lo sguardo all'infinito.
Un attimo e ti calmi,
rivedi il mondo intero.
Ritorni sui tuoi passi,
placando la tua ira.
Ti fermi ad ascoltare,
il suono del silenzio.
 

Forse hai tutto...
Forse,
hai tutto,
ma non hai niente.
Un attimo e passa,
tutto svanisce.
Ti ritrovi solo,
col tuo destino.
Nel tuo cammino,
da sempre segnato.
Raccogli te stesso,
lungo il sentiero.
Polvere e ossa sei diventato.
 

Ascoltando l'infinito...
Ascoltando l'infinito,
nel silenzio che distende,
tu rivedi la dolcezza.
Ascoltando l'infinito,
tu rivedi il mondo intero,
che spalanca le sue ali,
abbracciandoti così.
 

All'imbrunire...
Un cielo azzurro,
tempestato di nubi.
Alti alberi,
si stagliano nel cielo.
Vento fresco,
che profuma di mare.
La collina d'intorno,
tutta illuminata.
Un leggero
canto di uccelli.
Volge l'imbrunire,
con leggerezza tace,
tutto l'intorno,
pronto a riposare...
 

Messico.
Un volo bleu nel cielo,
di mille e più colori.
Un volo di pazzia,
nell'onda bleu del Messico.
Si aprono le porte,
dei venti soprastanti.
Fuggendo più lontano,
nel cielo che è infinito.
 

Anime perse
strappate alla vita.
Cadono in terra
volando dal cielo.
Un attimo
e tace.
Le urla,
le grida,
straziano il cuore.
Il buio,
il silenzio
e giunge la fine.
Si ritrovano là,
dispersi nel vento,
coi sogni spezzati,
coi cuori infranti.
Soli e dolenti
in un deserto di quiete....
 

Pazzia...
Vaghi da solo nel buio,
rinchiuso in un mondo
distorto e assoluto.
Ti muovi lento,
sentendo,
vedendo,
ciò che non è.
Resti stravolto,
non sai spiegare.
Confondi il tuo mondo,
intorno ai pensieri.
Folle pazzia
o lucida armonia.
Consumi il tuo odio,
sentendo rancore.
La luce ti cerca,
ma sfugge al tuo sguardo.
 

Olanda...
Esco al di fuori,
a riveder lo spazio.
Cercando nei ricordi,
gli sguardi,
i sorrisi.
Sogno,
mai sognato.
Sognato e poi amato,
negli attimi di ieri.
Bellezza mai afferrata,
sfiorata e poi lasciata.
Sei languidi pensieri,
di un tempo ormai andato,
di un giorno già vissuto.
Rimani nel mio cuore,
vibrando dolcemente.
Già sfiori la mia mente,
ponendoti ai ripari,
di vite frettolose,
vissute intensamente.
 

Virginia...
Pensavo a te,
Virginia.
Mettesti sassi
nelle tue tasche.
Scendesti in acqua,
serenamente.
Andasti via
da questo mondo,
lasciando a noi
il tuo tormento.
Dolce Virginia,
nelle tue pagine,
rivedo te,
il tuo dolore,
il tuo talento.
Dolce Virginia,
di fiele e di fango,
sei andata via,
in un batter di ciglia.
Dolce Virginia,
Virginia Wolf.
 

Mille coriandoli...
Mille coriandoli,
velati di bleu,
giacciono in terra.
Sogni di giochi,
di maschere e più.
Grida di bimbi,
ti sembra di udire.
Mille coriandoli,
che giacciono in terra,
sprezzanti di tutto.
Sol della scopa
di un zelante scopino.
 

L'essenza di noi stessi...
L'essenza di noi stessi,
in eterna dissolvenza.
In lotta contro il tempo,
in lotta contro il male,
si genera dolore,
si genera rancore.
Ma l'anima ricerca
l'amore e la bellezza,
che sfiorano il respiro
di ciò che è divino
 

Elucubrazioni mentali...
Elucubrazioni mentali
di un giovane
giovedi pomeriggio.
Il ridere un po' sciocco
di alcuni bambini.
Aspettando la funicolare,
osservi lentamente,
lo scorrere del tempo,
E aggiungi silenzio
al silenzio.
 

Battito...
Il tempo di un battito
e turbini piano.
Sul fare del tempo
discendi pian piano.
Scuoti la testa,
cercando lontano.
Fermi lo sguardo
e rifuggi di nuovo.
Cercando lontano,
quel che hai vicino.
 

Il rumore perpetuo del mare...
Il rumore perpetuo
delle onde del mare-
Barlumi di luce,
voci lontane,
che vibran nell'aria.
Spazi confusi,
di sabbia,
di mare.
Nubi profonde
nell'algido cielo.
Rivelano specchi,
di tempi già andati.
 

Lunghi pensieri...
Lunghi pensieri,
di un tempo che fu.
Giacciono inermi,
da un mondo dorato.
Scorrono rapidi,
distaccan la mente.
Cancellano vita,
quella presente.
Quieto dilemma,
che naufraga piano.
Ti opponi,
ti pieghi,
mostri diniego.
E' strano sentirli,
complesso bloccarli.
Cupi pensieri,
fissi fardelli,
di un dolce morire,
in un mare assopito.
 

Aldilà.
Un tuffo nel bleu,
di un mare sconfinato.
Colori di un cielo
immenso e immutato.
Un timido suono,
da un mondo lontano.
Fluttui piano,
col corpo appagato.
Liberi l'anima
dal morso che la stringe.
Vola leggera,
vaga nell'atmosfera.
Forse il ritorno,
forse l'oblìo.
Non sappiamo
da dove veniamo,
neppure sappiamo
fin dove corriamo.
Lasciati andare,
allora, al suo incanto
e degli altri piano
asciuga il pianto.
 

Passeggiando...
Bello osservare
il continuo passeggiare.
Luci distese
come giovani farfalle.
Un canto lontano,
che attira l'attenzione.
Voci,
bisbigli,
turbini di gente,
che si muovono distanti.
Bar,
ritrovi,
morbide carezze,
dell'aria un po' più fresca.
Gruppi di cani,
che giocano fra loro.
Fermarsi ad osservare
calde fiammelle,
che fluttuano nell'aria.
Ti muovi,
ti culli,
in languidi pensieri.
Sera tranquilla
aspettando Primavera.
 

Che il tempo...
Che il tempo,
ricopra i dolori.
Che il sole risplenda,
sul volto di ognuno.
Che il vento,
soffi leggero sul viso.
Che il mare,
rallenti il suo moto perpetuo.
Lasciandoci andare,
sereni nel mondo.
 

Bianchi deserti...
Bianchi deserti,
color del fuoco.
Lame di luce,
vibran veloci,
sfiorando il volto
di donne velate.
Senti il sole
battere forte.
Ricerchi l'ombra,
che avvolge la mente.
Bianchi deserti,
color del fuoco.
 

Angeli...
Angeli incatenati,
arrabbiati,
distesi.
Angeli nel cielo,
volan veloci,
sbattendo le ali.
Angeli sommessi,
in attesa del tempo.
Vibrano forti,
toccando le vele,
di un mondo diverso.
Angeli tristi,
avvolti nei veli,
scrutano piano,
il mondo d'intorno.
 

Ai confini del tempo...
Superando veloce,
le barriere del tempo,
rivedo me stesso,
rivedo tutti.
Un lieve pensiero,
si insinua piano.
Ai confini del mondo,
che genera lento,
dolci ricordi,
di tempi vissuti.
L'anima vola,
staccando la mente,
confine del cuore,
che batte stonato.
Medito piano,
su ciò che sarà.
Stendo una mano,
cercando qualcuno,
cercando qualcosa,
Ai confini del dove,,
ai confini del poi.
 

Equilibrio precario...
Viviamo così,
in equilibrio precario.
Perfetta instabilità
dell'animo umano.
Il futuro che incombe,
il passato che fugge.
Tutto ritorna,
tutto ripassa.
Viviamo così,
in equilibrio precario,
fra nuvole basse
e slanci lontani.
Il futuro che incalza,
in un palmo di mano.
Trema la terra
al nostro passaggio.
Trema la foglia,
ad un sibilo piano.
Viviamo così,
in equilibrio precario,
fra brividi caldi
e ristagni gelati.
Il cuore ti avvolge,
ti scalda,
ti gela.
L'anima vola
e ripiomba nel buio.
Viviamo così,
in equilibrio precario.
 

I Campi Elisi...
I Campi Elisi,
fioriscono felici,
lì dove il papavero
sfiora la spiga.
E come meteore,
discendono dal cielo,
sfiorando dolenti,
le membra del mondo.
Ritornano piano,
nei Monti stellati,
di nuove odissee,
trafitte dai tanti.
 

A Yaroon...
Verrà il giorno
e avrà il tuo colore.
Come nuvola lieve,
dal vento sospinta.
Esco al di fuori
a guardare stupita,
il sole che cala
all'imbrunire.
Come onde del mare,
in un limpido cielo.
Verrà il giorno
e avrà i tuoi occhi.
Come sguardo lontano
di un cupo tormento.
Fulgido fuoco,
di un dolce ricordo.
Rimani nel cuore,
seguendo il mio mondo.
 

Un fulgido fuoco...
Un fulgido fuoco,
di un momento strappato,
nell'attimo esatto,
in cui tutto finì.
Un triste giorno,
di un dì forsennato,
un risolto spavento,
cadendo fermò,
il tempo e lo spazio,
che in un solo momento,
portò tutto via.
Rifuggo i miei giorni,
sentendo sgomento.
Ripenso i miei giorni,
scrivendo di tanti.
Un attimo eterno,
poi,tutto fermò.
Proruppi quaggiù,
in lande dorate,
in lande deserte.
Non so più per quanto,
non so più per come.
divido i miei spazi,
restando un po' dietro.
Poi,fuggo in avanti,
atterrando nel cielo...
 

L'infinita dolcezza...
L'infinita dolcezza,
dell'udire il silenzio
nel buio della notte.
Scrivere di versi,
pensando al nulla,
che tutto prende e possiede.
Tornare coi pensieri,
a cose ormai lontane.
Un languido torpore
e senti il mondo intorno,
intento al suo stupore,
di magiche delizie,
in tempi più felici.
E insegui il mondo intero,
con sguardi,
con pensieri.
Cosi senti che esplode
in un mistico silenzio.
 

Sebbene io sapessi...
Sebbene io sapessi,
ciò cui vado incontro,
continuo fermo e saldo,
nel mio furente impegno.
Io scrivo,tu parli,
scandisco le parole,
che partono dal cuore,
sentendosi ribelli,
in questo mondo stanco,
di falsi miti e modi.
Disegna le parole,
che scendono imperterrite,
da nuvole,dal cielo,
che ferma,nel contempo,
i tuoi fragili deliri,
che seguono,così,
momenti di risveglio.
Fermati ordunque,
soggiaci al tuo tormento,
ascolta piano il vento,
e datti un po' di pace...
 

Ti posso sussurrare...
Ti posso sussurrare,
un vento lieve e fresco,
che apra il tuo cancello,
richiuso sopra al mondo.
Ti posso bisbigliare,
parole di conforto,
che sfiorano i ricordi,
di tempi ormai andati.
Ti posso osservare,
ricurvo nello studio,
che scrivi di gran lena,
parole al cielo,al sole.
Ti posso ascoltare,
mentre pian,piano,
dici i canti dei poeti,
che fecero i tuoi sogni,
tornare veri e ampi...

A Giacomo...
 

Vorrei riscrivere...
Vorrei riscrivere,
le note stonate del tempo,
su pagine nuove.
Sentire ancora
l'odore del vento,
che fischia forte,
fra i rami degli alberi,
che aspettano pazienti,
che qualcuno li scorga.
Vorrei riscrivere,
le note stonate del sole,
che brucia forte,
sui nostri destini,
legati piano,
ai destini del mondo,
legati forti,
ai destini di poi...
 

Sentirsi in colpa...
Sentirsi in colpa,
per quei palazzi crollati.
quelle vite spezzate,
travolte dai massi.
Sentirsi in colpa,
per un mondo sbagliato,
per quei palazzi di sabbia,
per essere nato in un altro luogo.
Sentirsi in colpa,
per quelle donne,
per quei bambini,
quegli animali,
feriti dai crolli,
feriti da un mondo,
che guarda e non fa,
che guarda Sanremo,
lascia agli altri questo impegno.
Sentirsi in colpa,
sperando che poi,
vada tutto bene,
nel migliore dei modi,
nel migliore dei mondi.
 

Un urlo...
Un urlo nel buio,
gridato ad alta voce.
Di scatto è sopraggiunto,
ma resta inascoltato.
Lo sguardo volgi altrove,
il mare è raggelato.
Un battito nel buio,
un brivido sopito.
L'eterno prolungato,
nel lento movimento.
 

Fermati...
Fermati,
torna indietro.
Ripercorri i tuoi passi,
cullando te stesso.
Distendi le braccia,
toccando il cielo,
Sfiorando l'asfalto,
scuotendo le corde,
del tempo perduto.
Un battito e poi,
ritorna il sereno.
 

Migranti alla deriva...
Migranti alla deriva,
galleggiano nel mare,
sospesi in mezzo al bleu.
Migranti alla deriva,
ascoltano i gabbiani.
La terra,ormai,è vicina,
ma nessuno c'è ad attenderli.
Migranti alla deriva,
sospesi fra le onde,
attendono impazienti,
un cenno,una risposta.
Migranti alla deriva,
cento occhi che ti scrutano,
ti chiedono il perchè.
 

La finestra...
Apro la finestra,
osservo il mondo intero.
Il vento è un sospiro,
che vibra tutt'intorno.
Lo sguardo scruta lento,
lo spazio ora riverso.
Un punto di contatto,
fra il fuori e il dentro.
Un morbido fluire,
fra l'ora e il divenire.
Vorrei poter gridare,
aprite le finestre,
lasciate tutto andare.
 

Scendi piano...
Scendi piano,
verso un mare lento.
Cammini veloce,
nel fondo bleu del mare.
Gioia profonda,
per cuori distratti.
Vento lieve,
che scompiglia i capelli.
Salvezza del cuore,
nell'infinito bleu del mare.
 

Mondo distratto...
Mondo distratto,
che rincorre sogni,
volando lontano.
Non vede il dolore,
di chi passa accanto.
Mondo beffardo,
che tutto si prende
e poco ti dà.
Mondo lontano,
Che vorrebbe carpire,
i tuoi mille pensieri.
Non si accontenta,
di ciò che ha.
 

La città...
Grilli,
il buio che scende.
Odi la quiete,
guardi lontano.
Lei è laggiù,
non senti rumori.
Luci,colori,
sembran gridare,
guarda noi altri,
non farti ingannare.
Forme dolci,
granelli di sabbia.
Il mare la bagna,
la ammalia.
Forme contorte,
si slanciano in cielo.
Specchi ricurvi,
brillano al buio.
Lei è così,
dorme,sussulta,
dice,"fa presto".
non starmi lontano.
 

Se tu sapessi...
Se tu sapessi,
i giorni vuoti.
Le notti fredde,
i posti bui.
Se tu sapessi,
ove guardare,
Faresti andare
via le cose.
Riporresti
i tuoi dolori,
le grida,le urla,
che bruciano forte,
dentro il tuo cuore.
Se tu sapessi,
guardare oltre,
oltre le cose,
di tutti i giorni,
ritroveresti
il mare fondo,
che dondola piano
i cuori di ognuno.
 

Soffia il vento...
Soffia il vento,
vento di mare,
che porta tempesta.
Parlano piano,
come un lamento.
Stringono forte,
quel lembo di terra.
Naufraghi lenti,
in un mare di fango.
Venuti da dove,
tornati da quando.
S'inerpicano piano,
lungo il sentiero.
Con passo veloce,
facendo attenzione.
Battiti forti,
di un lento cammino.
 

Ai confini del tempo...
Superando veloce,
le barriere del tempo,
rivedo me stesso,
rivedo tutti.
Un lieve pensiero,
si insinua piano.
Ai confini del mondo,
che genera lento,
dolci ricordi,
di tempi vissuti.
L'anima vola,
staccando la mente,
confine del cuore,
che batte stonato.
Medito piano,
su ciò che sarà.
Stendo una mano,
cercando qualcuno,
cercando qualcosa,
Ai confini del dove,,
ai confini del poi.
 

Umori giornalieri...
Lieve fruscio
di vento fra le foglie.
Languidi pensieri
che echeggian nella mente.
Ascoltando il silenzio
di ritmi essenziali.
Foglie vibranti,
che sembran parlare.
Le ascolti tranquillo,
volando coi pensieri
agli umori giornalieri.
Di vite frettolose
vissute intensamente.
 

A Giulia...
Giulia sorride,
e il suo sorriso vola.
Sale alto nel cielo,
toccando le stelle,
che brillano piano.
Giulia ragazza,
Giulia fanciulla,
fanciulla per sempre,
dipinta nel tempo,
che scorre lento.
Giulia e i capelli,
che incorniciano il viso,
ti guarda dal fondo
di una sua foto.
Giulia è per sempre,
nel soffio del vento,
che lei tanto amava.
La trasporta con sè,
la trasporta leggera,
fra timore e spavento,
trasformandola poi,
nella piuma di una Angelo...
 

Resti sospeso...
Resti sospeso,
fra spazio e materia.
Giri le viti,
dei bulloni del tempo.
Ti dedichi poco,
seguendo le righe
della vita che scorre.
Fermati e guarda,
il cielo che danza.
Le nubi d'intorno,
carezzano piano,
il nostro sguardo,
lasciandoci correre
tranquilli e sereni.
 

L'essenza di noi stessi...
Lentamente,
ci accostiamo
all'essenza
di noi stessi.
Molto spesso,
ci perdiamo
nei meandri
dell'ignoto.
Tutto torna,
prima o poi.
Siamo qui,
che aspettiamo.
 

Solitudini...
Chiusi,
nelle nostre solitudini,
ci cerchiamo,
ci annulliamo.
Chiusi,
dentro noi stessi,
ci inventiamo,
ci neghiamo.
 

Una sera d'inverno...
Ombra di luce,
che scivola piano.
Correndo lontano,
in un mondo diverso.
Una sera d'inverno,
rientrando pian piano.
Un sibilo lento,
in un mondo ovattato.
Sussulti col cuore,
sfiorando l'asfalto.
Un attimo solo
e la vita si ferma.
Eterna fanciulla
rimani nel tempo,
volando su tutti,
in un mondo incantato.
 

Figli del Vento...
27 fiori,
27 gigli.
Se potessi,
vivrei per loro.
Un giorno,per ognuno.
Realizzare i loro
sogni infranti ,
in un momento.
27 colpi al cuore,
che sfiorano le lacrime,
del tempo finito.
Che asciugano le lacrime,
del tempo sospeso.
27 lunghi pensieri,
del tempo,
ormai fermato.
27 baci,
27 sorrisi,
che ti dicono,
che è buio,
oltre la luce.
Che è notte,
dentro il giorno.
27 voci,
che esprimono,
all'unisono,
la gioia,
l'infinito,
che tutto accoglie,
nel nome dell'Amore...
 



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