Poesie di Aldo Fontanazza


Home page  Lettura   Poeti del sito   Narratori del sito   Antologia   Autori   Biografie  Guida   Metrica   Figure retoriche

 

 

Il mondo Oscuro
Lampi di metallo tagliano l’aria
come fruste agitate nel vento ,
vento di odio e di vana vendetta
da un mondo così lontano ed oscuro.
Oscuro come le menti da dove nasce e si propaga
come lava incandescente che passa e tutto brucia
e vita alcuna lascia.
Vite volate via in un momento
dietro la musica di un attimo,
caduti i corpi come fuscelli nella tempesta
uno ad uno indistintamente,
innocente l’anima e gli occhi loro
che non vedranno più il domani.
Domani dove il sole non avrà luce
dove il tempo si è fermato.
Una lacrima discende nel cuor mio
che nulla può e la tristezza non espelle.
Resto li fermo in un limbo incredulo e cupo
ma resta la forza di cantare quell’ inno che tutti unisce.

Voce
Voce svanisci dietro il mio pensiero
e lo scalfisci

come una lama sottile che annienti i sensi
fino a cancellarli

rovente ti sprigioni nella memoria e nel suono
martellante e incessante di una cantilena mai udita

Ti innalzi attraverso gentili parole , l’animo trafiggi
come una rovente spada imprimendo incurabili ferite.

Denudi quella rigogliosa terra , vacillante e immeserita
oramai dall’odio che sgorga da ognidove.

Ma io grido alla speranza ,
vitale tutto ciò che ci inebria di gioia

tutto quello che amiamo e desideriamo
ogni momento vissuto intensamente , come fosse l’ultimo.

Dolci righe.
Schegge di te nel cielo illuminato,
ma il tuono di un cannone
ha ferito le ali di un arcobaleno
e il cuore che sbiadisce chino
sul filo spinato di campi deserti.

Ricordi orfani di sogni trascinati
nel mare profondo di malinconia,
ma da quel profondo
non lascerò morire i tuoi colori
e nelle rocce opache di autunno
raccoglierò la luce
che schiaccerà l’oscuro pensiero.

Creerò musica che annienterà il silenzio
con l’abbraccio della mie dolci righe
per ascoltare il suono di nuovi voli
e la magia di un amore immenso.

Incompleto
Voci nella mia mente
sbattono come rami al vento,
stridono insopportabili
e i lamenti si attorcigliano
in un groviglio senza fine.
Mi siedo sulla terra
che traspare silenzio
per trovare un po di pace.
Disteso ora su una leggera rugiada
me ne avvolgo , mi sfiora ,
mi accarezza tra le sue braccia.
Mi addormento empio di sereno e vago,
vago sulle storie di amori combattuti e coraggiosi
di amori perduti e conquistati sopra ogni cosa.
Perduto nel sogno una lacrima discende
tornano levori incessanti e forti , sbattendo e scivolando come tamburi che risuonano
nell' arido deserto e come sabbia che sfugge tra le dita.
Cerco solerte nel vuoto del momento
una piccola mano , ora già grande,
per tenere la mia e l’incanto del tuo essere
ragione di vita .
Mi prende soave e svaniscono le voci che diventano canto
e l’animo mio in un profondo fervore
di aver capito che senza il tuo cuore
girerò perenne intorno ad un mondo incompleto.

Ricordi.
Splendidi ricordi
emergono dal cuore,
attratti dalla sensazione
di pensieri lontani.
Attraggono lo sguardo
di mosaici solari,
creati per passione
da mani di colore.
Opere sublimi
rivelano il suono
di un canto soave,
impresso nel vento
con innato estro.
Destano emozioni
manifestando la luce
e l’ispirazione leggera,
svelando il mistero
di visioni celestiali.

Sinfonia.
Uso le mani
e spalmo il sole
sui tuoi capelli,
ne sento il profumo.

Potrei pentirmi
tra le tue braccia,
fragole e panna
zucchero e pane.

Uso le mani
carezze e poesia
lascio lo sguardo
sulle tue labbra .

Potrei abbandonarmi
essenza speziata
ghiaccio e istinto
sapore di te.

Uso le mani
cospargo il tuo corpo
goccie di colore.
di musica e melodia.

Uso il mio cuore
sorprendo la luna
non ci sono parole
tu come una sinfonia.

Se tu fossi.
Vorrei che fossi nei miei occhi per un momento
Vedresti ciò che vedo io
una foglia trasportata dal vento
Sollevata da un intenso respiro
Tu in quel vento , tu in quel respiro.
Vorrei che fossi nel mio cuore per un momento
sentiresti ciò che sento io
la forza impetuosa del mare
e la carezza lieve delle onde
Tu in quella forza, tu in quella carezza.
Vorrei che fossi nella mia anima per un momento
proveresti ciò che provo io
L’emozione di un leggiadro volo
perduto verso il cielo immenso
Tu in quel volo , tu in quell’immenso.
Vorrei che fossi in me un giorno
Toccheresti quello che tocco io
Gemme di caldo sole incastonate
nel fuoco ardente della passione
Tu in quel sole , tu in quella passione.
Confuso se realtà o magia
vorrei che tu fossi tutto questo
incantevolmente mia .

Riflesso.
Sole , calore , luce
nel cuore e nei pensieri
tepore di un anima viva,
gentili e leggiadre le sembianze
con solo una parvenza di vita.

Dolce è il profondo
di chi ha sognato,
cercato raggi di luce
nella notte di serena essenza.

Forza , acerrima lotta
di sicuro e impetuoso furore
tempeste folli, avvolgenti,
distruggi cuore il buio pensiero.

Trova tra la polvere
un granello del tuo pianto
trasforma il tramonto in aurora
lascia che il cuore
avvolga la mente tua
nell’emozione delle piccole cose.

Incantevoli ricordi.
Ho conosciuto una bambina
così leggiadra nel suo volare,
viaggia sopra un tremito di vento
sfidando con le ali il suo tormento.
Una bambina sogna soltanto
nel disegno di un istante,
per chi di luce non conosce niente,
piange nella vita quando non sente amore,
dentro il cuore di chi non sa sentire.
Si trasforma nella sua figura ,
cambia nella forma e nel tempo ,
si allontana e poi ritorna.
Attende nel suo dolce volo,
vivere del suo affetto per esserne fiero.
Con fragili sfumature di dolce poesia
ho dipinto il cielo di parole buone,
custodendo nella mia anima
i suoi occhi e le sue emozioni
e nella mente vecchie righe di emozioni.
Ho conosciuto una bambina ora già grande
e le ho parlato davanti ad un giardino,
di caldi colori e di sole vestito
dal suo soave calore un segreto,
gli incantevoli ricordi del mio passato.

Attimo infinito.
Mi consoli o anima
dal tempo di pensieri felici,
espressi senza pudore.
Le parole come occhi di luna ,
dall’alto si sciolgono in angeli di rugiada,
le mie poesie briciole d’amore.
Al centro il mio cuore,
scruta fondali ancora ignoti ,
emozioni vaganti
raccolti nello spazio delle mie mani.
Questo è il tempo di gridare ,
in un guizzo di luce la mia voce
amarti è un attimo infinito.

"La conchiglia."

Seduto di fronte ad un cosi grande mare

che il fondo mi è sconosciuto

e nemmeno il confine mi è così vicino ed amico.

Così fondo e buio e pieno di aride persone,

dove il sole non arriva e suono alcuno,

sole per renderle cieche per sentire

e tuono sorde per vedere.

Lontano è l’ orizzonte della mente loro che non si vede fine,

quanto è pur accanto a me il senso delle cose .

Così accanto da sfiorarlo e berne la sua essenza .

Nel mio camminare tra la sabbia della vita,

una conchiglia calpestata dall' indifferenza mi prende la mano,

la porto dentro di me e mi racconta,

di tempeste impetuose e delle sue alte onde,

delle sue serene acque calme

e limpido è il dove tutto muore e si rinnova.

A voi allora urlo la mia rabbia,

o ciechi di una vita senza colori e sordi della sua musica,

di quello che tutto muove nel vostro mare oscuro di paura.

Paura di quel pugno che rende dolce una carezza,

paura di quel pianto che rende soave un sorriso.

A voi allora porgo quella conchiglia,

per tenerla stretta al cuore e sfiorandola un racconto,

che bisogna morire ogni giorno per poi rinascere ogni volta ,

un'altra volta dalla cenere , come la fenice …….come me !

Il mondo Oscuro
Lampi di metallo tagliano l’aria
come fruste agitate nel vento ,
vento di odio e di vana vendetta
da un mondo così lontano ed oscuro.
Oscuro come le menti da dove nasce e si propaga
come lava incandescente che passa e tutto brucia
e vita alcuna lascia.
Vite volate via in un momento
dietro la musica di un attimo,
caduti i corpi come fuscelli nella tempesta
uno ad uno indistintamente,
innocente l’anima e gli occhi loro
che non vedranno più il domani.
Domani dove il sole non avrà luce
dove il tempo si è fermato.
Una lacrima discende nel cuor mio
che nulla può e la tristezza non espelle.
Resto li fermo in un limbo incredulo e cupo
ma resta la forza di cantare quell’ inno che tutti unisce
e che si chiama libertà, uguaglianza, fraternità.

L’ardua scelta.
Parole taglienti di un anima ormai perduta
lacerano l’aria come una freccia scagliata
da un arco di cristallo.
Nel mio essere vedo battaglie di sentimenti
che si susseguono e si scontrano
senza vinti e ne vincitori .
Allora cado io
colpito dal senso della vita
che ti da e ti toglie inesorabile.
Quel senso che ti fa respirare
e che ti toglie il fiato,
quel senso che una lacrima fa scendere
e un sorriso la fa asciugare,
quel senso che di colpo fa cadere
ma celere rialzare.
Come l’acqua con l’aria,
come il vento con il fuoco,
come la terra con il sole.
Nel mio essere ora tutto scompare
solo quella ardua scelta di tornare
sempre in piedi mi pervade ,
Il libero arbitrio , quello che si sceglie si diventa
…è questo il senso della vita.

Come un uragano
Nel mare dei tuoi sorrisi
vorrei nuotare e che il vento in volo
nel cielo dei tuoi occhi mi faccia cadere.
La tempesta delle mie emozioni
mi prenda e mi porti in quell'isola
sconosciuta, per scoprire
nuovi suoni della tua voce addormentandomi poi
sulle onde soffici dei tuoi capelli e che tutto si ripeta
ad ogni nascere del giorno.
Ascolto nel profondo di me
quella tempesta tanto forte come un uragano
e tanto veloce ti giungerà...perché vorrei
naufragare nel tuo cuore
e che nessuno mi possa trovare.

Ti chiamerò immenso.
Ti chiamerò luna e sole
perché del sonno e del mio risveglio
non ne avrò paura.
Ti chiamerò luce e buio
perché faro e mantello
del mio cammino ne avrai cura.
Passa il tempo e non importa,
di albe di bianco colore e di rosso i tramonti
il chiarore intenso del mattino,
la penombra fioca della sera.
Alzo in alto lo sguardo ,
gocce di pioggia che rigano le montagne
hanno fatto nascere e sbocciare quel candido e unico fiore,
gocce d 'oro puro e di lucente zaffiro
scorrono e si trasformano
in qualcosa di immenso.
L’ immenso è quello
che ti darò in dono…
quando ti chiamerò.

Piccoli d'Africa.
Dietro l'angolo del mio sentire
visi minuti e senza volto
mi guardano,
occhi senza luce e bocche senza voce,
ne un sorriso e ne un saluto
solo una lacrima discende.
Ogni giorno lo stesso giorno
di un sole che rende arido,
fame senza cibo, sete senza acqua
e la notte torna sempre più buia e oscura.
Dietro l'angolo del mio vedere
la speranza cade e si inginocchia a tutto questo
e impotente resta ferma.
Un piccolo dono, un gesto
grande per loro, nulla per noi
posare si possa sui loro volti
non più sconosciuti non più senza luce
e da quella lacrima far risalire un sorriso,
da quella speranza un nuovo cammino

La sedia di cristallo.
I tuoi sogni di cristallo, fragili e trasparenti per avverarsi
I tuoi passi troppo brevi e incerti per compiere il cammino.
Resti sola a contemplare il buio dentro di te ,
resti ferma mentre tutto intorno scorre inesorabile.
Bastava guardare dentro e credere in quei sogni
Bastava quel piccolo amore a renderti così forte e fiera .
Eppure una luce in fondo al quel cammino appare
di speranza e di gioia , di petali di velluto e di corallo.
Seguirla è arduo e di fatica subita
ma quel sogno circondato da incerto cristallo
diverrà quello che il tuo cuore con forza ha voluto
alzarsi da quella maledetta sedia di ruote vestita
e correre fino a sembrare di volare e ritrovare la vita.

"il nastro di rose"
Un lieve nastro eppur leggero
vi avvolge di così tanta bellezza
e di profumo
Rose di fuoco e di sole,
di acqua e di luna,
il nastro io le rose voi,
resto di incanto.

Il foglio bianco
Di fronte ai miei occhi
uno spazio bianco ,
l’incedere del mio scrivere
mi è gravoso e stanco
di ricordi lontani ormai.
L’afferrare la gioia e la meraviglia di cose
futili e di altra natura
e l’affanno di raggiungere quel che non ti appartiene.
Nella mia mente si confonde il chiaro e lo scuro
come colori ormai spenti.
Fermo resto nei miei pensieri e guardo nel mio profondo
e vedo che quel foglio di carta resterà sempre bianco
perché la gioia e la meraviglia della nostra vita
siamo noi !

Il sogno svelato
Indietro nella notte il cammino è celato,
piccola creatura con sguardo azzurro e d’oro i capelli
cammina felice da esili mani sicura e forti braccia protetta.
Quante albe e tramonti passati tra piccoli e timidi gesti
fin quando il tempo maturo rivela.
Salite ed ostacoli davanti ,
fiero e mai chino passati.
L’amore e amori fuggevoli ,
quelli con dolcezza e passione negati .
La porta del cielo due volte si apre
e accoglie quelle mani e quelle braccia da anni segnate.
Smarrito e di colpo ferito,
Il cuore e l’anima di oscuro e di buio spezzate .
Un fiore allora sbocciato,
cancella quel velo di vano colore e di pianto
e intorno a quel fiore ormai radioso e profumato
si stringono delicate e per sempre le sue dita.
Avanti nel giorno si schiudono i suoi occhi e il sogno è svelato ,
ho sognato la mia vita.

Quel sorriso di te.
Uno sguardo buio, un frastuono
ci attraversa,
spinge, sposta, ci trafigge.
Il peso ci è insopportabile,
vorremmo che di dosso andasse via e gridare,
ma troppo leggera la nostra forza, troppo lieve la nostra voce.
Come un uragano hai strappato il tuo cuore,
con il fuoco ardente bruciato la tua anima
attraverso il tuo celato dolore sei voluto andare via.
Davanti ai nostri occhi scorre ora la tua vita,
in punta di piedi , geniale .
Quanti anni passati insieme
una parola per tutti , donare senza volere
e un sorriso appena accennato come una carezza,
solo nel tuo tormento un velo di tristezza.
Ma se esiste un mondo o un posto dove tutti quanti stare
allora tornerà quel sorriso di te
perché ci ritroveremo tutti lì insieme a te a parlare
e come una volta a sognare di volare…….

Se sarai
Piccoli occhi che guardano
una stanza senza colori
ma grandi per vedere
al di là di quella finestra

mani forti per tirarsi su
da quel giaciglio
ma deboli per alzarsi
e camminare al di là di quel muro.

quegli stessi occhi che
vorresti che osservassero l'immenso
alla scoperta che non siamo soli

quelle stesse mani che
vorresti che pitturassero il mondo di tutti
i colori della gioia.

All'improvviso una luce, un bagliore , il risveglio....
camici bianchi che ti osservano, ti scrutano,
e ti feriscono giorno dopo giorno ,ogni giorno .

Ma ti riaddormenterai e tornerà la pace
e sognerai di essere pittore o esploratore quando sarai un uomo,

se diventerai un uomo...... !

Una sola cosa.
Sicure le mie gambe nel salire in vetta alla montagna,
di verde vestita e di bianco
incerto il mio cuore solo, nel raggiungerla,

perché in cima un fiore,
di petali vellutato e di profumo
veloce il mio sguardo nel vederlo
lenta la mia mente sola, nell'accarezzarlo

perchè accanto una farfalla,
di arcobaleno striata e di nuvole
forti le mie mani nell'abbracciarla
debole la mia anima sola, nel proteggerla .

Ma quando cuore , mente e anima,
in una sola cosa unite e non più sole ,

la vetta mi sarà leggera e raggiunta
il fiore nello sfiorare una mia carezza
la farfalla con il mio battito protetta .

Il nostro
Incanto.


Il tempo si è fermato,

trasparente è l'aria che ci inonda
il viso

lucente è il sole che quasi sfiora le nostre guance

un
riflesso si posa e illumina i nostri occhi

i nostri sguardi si
rincorrono

e vedono questo incanto che ci ha donato il

nostro
incontro

e ci attraversano con un dolce e antico canto

che
nell'udire risuona e spero eterno

come quest'ora che ci prende e ci
rapisce

come una magia che non svanisce.

Come un albero nella tempesta
Il
vento del tempo deve aver soffiato tanto forte , troppo
la pioggia del
tempo deve essere scesa tanto veloce, troppo
il cielo del tempo deve
essersi oscurato tanto in fretta , troppo

Sei stata spazzata via come
un albero nella tempesta.

Sembravi salda con le tue radici, ora
severe, ora gentili
hai lasciato soli i tuoi fiori, ora sperduti , ora
sgomenti

ma sopra i loro petali resterà scritto il tuo nome

infinitamente......

Il cielo del tempo, troppo in fretta
la pioggia
del tempo, troppo veloce
il vento del tempo troppo forte.....

Ora che siete lassù....
Volevo essere grande da bambino
per camminare
da solo
e fare sempre come mi pare

Volevo essere grande da bambino
per
andare via a scoprire il mondo
e niente e nessuno da ascoltare

Vorrei
essere bambino ora da grande
perchè quando scende una stella
sto lì a
guardarla con stupore
perchè quando arriva il sole
chiudo gli occhi e
ne sento il suo calore

Vorrei essere bambino ora da grande
perchè mi
riprenda forte per mano quella stella
perchè mi manca l'abbraccio
caldo di quel sole.

Il raggio di sole
Le nuvole oscurano l'anima
il vento spezza il cuore

la pioggia bagna il volto
le lacrime iniziano , scendono , si
confondono, svaniscono nell'attesa.

Un raggio di sole
nascosto tra le
nuvole
spazza via pronto
calma il vento
ferma la pioggia
asciuga le
lacrime.

La sua luna non sente e resta cieca a tanto amore
ma resta
lì fermo per ricominciare
nella speranza che i suoi occhi ora bui

tornino a vedere e abbraccino quel raggio
che non si fermerà mai di
illuminare.

Nel passato ormai.
Nel passato ormai lontano
una piccola luce
ti
circonda, ti riscalda

Nella speranza di lei
segui la sua scia
la
segui fino a consumarti il cuore
la segui fino a straziarti l'anima

e
quando sembra di raggiungerla
lei svanisce come il sole
al termine
della sera

Nel passato ormai vicino
riappare d'improvviso
fioca,
incerta, tremante

nella speranza della tua presenza
si illumina ,
sicura , forte
come l'alba di un nuovo giorno.

E'
E' il sole......appena la luce
come un sostegno , ti appoggi e
riposi
come un passo, inizi e poi cammini
è un abbraccio, stringi e poi
voli
come un segno, esisti e poi svanisci
come uno schiaffo, reagisci
e ti penti
è una voce, sussurri e poi gridi
come un sogno, dormi e poi
speri
come il risveglio, vedi e non senti
è il tuo cuore .....appena
ami.

Il buio e poi la luce
Quando la luce si trasforma in buio per un tuo errore
ti manca anche l'aria e non puoi più respirare

ti manca anche il sole che ti illumina e ti da calore
quando non hai più nessuno che ti può capire

guardi tutto intorno c'è solo rabbia e non vedi amore
il pianto sopraggiunge e non lo puoi più sopportare

il pianto che ti riga il volto e non sa aiutare
guardi dentro te stesso e non vedi che il dolore

vorresti alzarti e con grande forza reagire
ma è troppo intenso il male per farti camminare

ma è troppo forte il rimpianto che ti spezza il cuore
vorresti urlare e di colpo poi morire

proprio quando il senso della vita sta per sparire
in fondo all'anima una piccola voce si fa sentire

in fondo al cuore hai qualcuno che ti vuole aiutare
proprio quando ti sembra di non aver più voglia di amare

allora guarda il cielo che prima era buio ed ora torna a brillare
perché quel qualcuno è una stella che ti darà luce senza mai volere

perché vicino a quella c'è ne un'altra più piccola, ma più forte sa illuminare
allora guarda meglio,è la tua bambina che ti darà luce per ricominciare.

Il sole , la nuvola , l'uomo e il bambino.
Il sole si sta per svegliare
E aprendo gli occhi tutto
intorno vuole illuminare

illumina le cime dei monti
e discende giù per le valli
dando la sua luce agli alberi
alle strade e ai ponti

vuole che tutti ricevano il suo calore e
tanto più forte e grande è il suo volere
quanto la gioia che ha nel cuore

i fiumi le piante e i fiori
lo salutano al suo passare
e tutto sembra musica per incantare

e lui con il suo sorriso
che irradia amore e che fa innamorare
ogni mattina non li fa mai aspettare

poi nel suo girovagare
arriva sulla grande città
e qui la musica comincia a cambiare

vede davanti a se qualcosa
che non riesce ad oltrepassare
tenta e ritenta
e lo sforzo è enorme

è un immensa nuvola
grigia e deforme

non la riconosce
non è come le sue amiche
bianche vaporose e uniche

sta lì ferma e non si muove è brutta
e dannosa e non fa respirare
e da lei mai piove

la città senza fare nulla ne sembra
intrappolata è l'uomo che l'ha inventata
e non si vuole più bene per non averla ancor cacciata

facendo uno sforzo ancor maggiore
e con gran fatica i suoi raggi riescono ad entrare

e vanno sull'uomo che ha lo sguardo ma non
li riesce a vedere

non vede la luce sugli alberi sulle strade e sui ponti
ne sui fiumi sulle piante e sui fiori
ha gli occhi sempre tristi e lo sguardo senza colori

non vuole credere che non ci sia più speranza
e sposta i suoi raggi più in lontananza

prova e riprova e alla fine è sconsolato
ogni uomo che incontra non l'ha mai guardato

all'arrivo del tramonto e al giungere della sera
non c'è più nessuno che con il cuore spera

con il pianto agli occhi e
stanco dallo sforzo vuole andare a dormire ,ma
non si vorrebbe più svegliare
perché non ha più voglia di illuminare

ma dentro una casa e vicino a un giardino
l'ultimo raggio colpisce gli occhi di un bambino

lo sguardo gli si illumina da tanta bellezza
con gli occhi lucidi rimane incantato
lo saluta con un sorriso e tanta tenerezza

allora al sole gli torna la gioia e
a riempirsi di nuovo vigore
aspetta il mattino con tanto tremore

per illuminare lo sguardo del bambino
che ognuno di noi dovrebbe avere.

Il tuo più grande amico
Quando sei appena nato
dietro al vetro lui stava lì a guardarti

Quando hai mosso i primi passi
con pazienza lui stava lì ad sostenerti

Quando sei andato a scuola
con prontezza lui stava lì ad accompagnarti

Quando hai scoperto il primo amore
con emozione lui stava lì a consigliarti

Adesso che sei uscito da quella porta
ti senti sicuro, sei diventato grande

Sei pieno di te, hai tutti i tuoi amici
E più di lui niente ti importa

Quando torni a casa nemmeno lo vedi
fai un piccolo saluto con non curanza

Preso da mille cose nemmeno ti siedi
e fili dritto nella tua stanza

Passano i giorni, i mesi e gli anni
e malgrado i suoi primi affanni

parla sempre di te e gli si riempe il petto
contro tutto e tutti ti ha sempre protetto

ma sei diventato un uomo e te ne sei andato
e senza pensare non l'hai più considerato.

Proprio quando stavi facendo il tuo più grande sogno
di aver capito di chi avevi veramente bisogno

in un giorno di mezza estate in meno di un baleno
arriva la notizia come un fulmine a ciel sereno

il tuo sogno non si potrà più realizzare
perchéè andato in mezzo agli angeli a volare

indietro nel tempo vorresti tornare
ma non c'è più tempo per ricominciare

quante giornate perse con altro da fare
mentre bastava portarlo ogni tanto al mare


tutte le cose fatte da bambino da ricordare
parlare, scherzare e abbracciarlo forte al cuore


perché non l'hai fatto e potevi farlo
bastava così poco per accontentarlo

e allora vuoi sapere adesso cosa ti dico
oltre che il papà hai perso il tuo più grande amico.


Home page  Lettura   Poeti del sito  Narratori del sito   Antologia   Autori   Biografie  Guida   Metrica   Figure retoriche