Poesie di Annamaria Longo


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Fantasmi del passato
E paura non ho più
Sono andati via
Del passato i fantasmi
Definitivamente
E pace ritorna
Quella stella
Sempre lì
Severa mi scruta
Le mie notti accompagna
E non mi abbandona
Imponente
Luminosa
Nella quiete di una sera d'estate
Silenzioso suono della natura
Nel suo lento percorso
Verso l'infinito....

Cosa sarebbe una passione
Ho paura
Un'incontrollabile forza
Demone infuriato
Del mio esile corpo
S'impadronisce indomabile
Non riesce la ragione
Questo tremito a placare
Delle mie membra scosse
Da un freddo artificiale
Cosa sarà?
Vergine terreno
Troppo arido da coltivare
Tormento, passione
No grazie, non ci sto
Evito, fuggo
Con me stessa combatto
Un' atroce guerra
La ragione da sempre vincitrice
Infine dall'istinto del cuore
Sconfitta...

Tour Eiffel
Dama di ferro
Regni sovrana
Su questa città
Che magica può diventare
Bella non sei
Ma di magnetico charme
Il paesaggio rivesti
D'intermittenti luci
Al calar della sera

Caos
Regna in me
Un caos inatteso
L'inaspettato si presenta
Alla porta bussando
Senza alcun preavviso
S'impone timore
In apparente tranquillità
L'incognito
Le certezze mette alla prova
Riuscita possibile
Fallimento probabile!

Lacrime e poesia
Lacrime
Cancellare non possono
Della poesia l'inchiostro
Di sensazioni un groviglio
Su candido foglio
Nero risplende su bianco
Nervosa calligrafia
Di esprimere impaziente
Improvviso pensiero
Malinconico ricordo
Triste sentimento

Ombre
Due ombre
Nella notte fluttuano
Il buio squarciando
Di evitare cercano
Un desiderato contatto
Fatale l'incontro
Immane desiderio
Compenetrarsi
In notturno bagliore

Anima
Anima smarrita
Rincorre la sua ombra
Sconosciuto riflesso
Di un sensuale movimento

Destino
Alle porte del destino
Da un luogo lontano giungo
A bussare provo
Nessuno ode
D’aiuto la mia richiesta
Blindata è la serratura!

Sacre Cœur
T'innalzi
Dall'alto della città
Nella tua inquinata purezza
Luogo di culto
Dai turisti invaso
Al risveglio t'ammiro
Dalle luci della notte illuminata
Nella pace dell'alba
La foschia t'avvolge
Ma tu...
Fiera t'imponi

Anima gemella
E continuamente
Osservo
Quella foto
Mai scattata
Felici
Tu ed io
Per le strade
Senza una meta
Vagando
Tu irreale
Il protagonista saresti
In immagini di giorni felici
Che mai ho vissuto
Con te
Che ci sei
Ma non esisti
Che attendo
E che attende me
In un posto del mondo
Che mai ho visitato
E forse reale
Solo nella mia immaginazione…

Attesa
Danzano le ore
Al suono delle campane
Un inno alla gioia le accompagna
Nell attesa del tuo ritorno
Le nostre anime smarrite
Invano si cercano
Nell’infinita immensità dell’etere
Fisso nella mente
Il pensiero di te
In una notte insonne

Madrid
Magica città
Dall'incontro con te
Le mie certezze vacillano
Regna in te
Una speciale atmosfera
Mi ammalia
Il tuo fascino variopinto
Lenta scorre
La vita quotidiana
Il sorriso domina
Sole sempre splendente
Pioggia che non turba
L’umore della gente
Giorno e notte
Vita continua
Tutte le tue strade
Alla Puerta de Sol giungono
Il Prado e il Reina Sofia
Opere d’arte accolgono
D'immane bellezza
Il Rastro
Domenicale luogo d’incontro
E altro e altro ancora mi cattura
Scrigno di storia
E di tanta sofferenza
Ti sento mia
Pur non conoscendoti
Viverti vorrei
Da realizzare è il fine

Il silenzio
Il silenzio...
Suono insonoro
Si diffonde nell'aria
Emanando echi
Di solitudine e libertà

Impotente
La ragione domina
Col suo imbattibile potere
Un represso sentimento
Inespresso rimane
Il cuore senza ragione
Batte
…E batte
Un senso d’angoscia
Sotto le sembianze di un sogno
S’impadronisce
Dell’anima e del corpo
In una notte tranquilla

Un viaggio
T’abbandonai un giorno
Inseguendo mete lontane
Dove i miei giorni di grigio allietati
Non hanno più lo stesso sapore
Viaggio senza ritorno
Terra mia che i natali mi desti
In un giorno di primavera
Dove il mare a nascondino suole giocare
Con l’aiuto del sole
Dietro le montagne
Nella tenera violenza
Di un connubio d’amore
Mi accogli
Quando per poco tempo ritorno
Con la tua solita allegria
Nelle narici
Delle ginestre impresso è l’odore
In un mattino di giugno
Presagio che le tanto attese vacanze
Stavano arrivando
Spensierata e inconsapevole
Godetti dei suoi frutti
Di variopinti colori
E gustosi sapori
Ho nostalgia
Dei grilli e le cicale
Che a pensar mi aiutavano
Quando i primi amori vivevo
Con cuore innocente
Nel buio della notte
Allietato dall’intermittente bagliore
Di quelle lucciole
Che incutevano tanto timore
Mistero della complessità dell’universo
Luogo dove la natura
Con la storia di sposa
Vorrei aiutarti a rivivere
Lo splendore di un tempo
Che l’ingordigia dell’uomo
Arriva a celare
Dietro sporche apparenze

Vorrei
Vorrei Essere
Foglia d'autunno
Spensierata ondeggia
Tra sole e pioggia volteggiando
Vorrei essere
Neve d'inverno
Fiocco dopo fiocco cade
Alberi spogli accarezzando
Vorrei essere
Fiore di primavera
Di poter vivere felice
Petalo dopo petalo rinascendo
Vorrei essere
Uccello d'estate
Nell'azzurro del cielo libero
Verso il mare volando

Sete
L'acqua irrora le membra
Un’insostenibile sete
Fiumi e fiumi il corpo traversano
A placarla non riescono
Una stana sensazione
Di piacere e di paura
Di non poterla dominare
Di non poterla sopportare
Di farsi sopraffare...

L'alba
Dorme la luna
Tra le braccia della notte
Il silenzio la culla
Con la sua lenta ninna nanna
Il sole attende
Il suo risveglio imminente
Per poterla infine accarezzare
Breve momento
Nell’intensità del connubio
Di un amore fugace

Menzogna (Fine di un’amicizia)
Una menzogna detta a fin di bene,
La verità è meglio lasciarla nel cuore
Inutile dirla a chi è sordo
A chi non vuole sentire
Non vuole capire
Soltanto a me è nota
E sempre rinchiusa rimarrà
In quell'angolo recondito
Scrigno di tanti segreti...
Cercare di cambiare il corso degli eventi
E’ soltanto inutile impresa
Quella verità rimarrà lì
Piccola piccola
Alle porte del mio cuore bussando
Quando quel cielo grigio guarderò
La mente rapirà
In attimi vissuti che non ritorneranno
Luoghi tanto conosciuti
Non avranno più lo stesso odore
Lo stesso sapore, lo stesso calore...
Siamo impotenti dinanzi alla vita
La realtà dal nostro controllo si difende
E ritornare indietro è solo utopia
Cercar di far mutare un imperativo
È impossibile… il cuore non si controlla
È un muscolo involontario
Batte indipendente
Dalla nostra volontà.
Questo è il mio addio
Viene dal profondo e rimarrà lì
Fisso e immobile come una statua di bronzo
Nel suo opaco luccichio...

Il mistero di un amore
Chi sei?
Me lo chiesi un anno fa
…e risposta non ci fu
Chi sei?
Me lo sono chiesta un mese fa
…e risposta non c’è stata
Chi sei?
Me lo sto chiedendo adesso
…e risposta ancora non c’è
Dov’è il tuo cuore?
Quel cuore capace di battere tanto forte
…e, nello stesso tempo, essere tanto vile
Dov’è la tua mente?
Quella mente dotata d’immensa intelligenza
…e, nello stesso tempo, colma di una cosciente stupidità
Dov’è il tuo corpo?
Quel corpo bello come la statua di un angelo
…e, nello stesso tempo, un demone che fugge in un treno senza ritorno
Dove sono le tue mani?
Quelle mani che tremano in mia presenza
…e, nello stesso tempo, incapaci di scrivere una verità
Dove sei?
Realtà fulminea o capriccio della mente?
…e ancora me lo sto chiedendo
….
Nessuna risposta!

Nostalgia
Profumo d’estate
Ricordo d’infanzia
Non sento più
Alla nostalgia mi confronto
Di una scelta voluta

Amore impossibile
Vita
Dura lotta
Che illude e poi tradisce
Momenti di gioia
Ma molto più dolore…
Dolore lancinante che uccide dentro
Apparenza di persona felice
All’interno un’immensa ferita
Anima che soffre di non poter colmare
Quel desiderio che le arde nel cuore..
Di rivedere una persona amata…sperata…avuta
E alla fine persa….
Come un albero perde i fiori in autunno…
L’albero fiorisce in primavera
Lei no…
I fiori non riescono a spuntare
Il ramo è duro quasi quanto una roccia
La roccia è come il suo cuore
Non riesce a sciogliersi neanche se c’è il sole
La pioggia cade su di lei ma non s’infiltra
Il freddo non la gela
Il caldo non la fonde

Un dono
Grazie,
In me hai infuso
La tua nobile arte
Giocar con le parole
Concretizzando un’emozione
Come tu con me giocavi
Mentre io piccina
Non sapevo
Il dono che mi stavi offrendo
Essere all’altezza
Di poter un giorno giungere
Alla maestosità del tuo stile
E’ quasi utopia
Mentre in pace riposi
Dall’alto mi accompagni
In questo arduo cammino
Cogliere non ho saputo
Delle tue parore il senso
In diverse occasioni
Ti ho deluso
Il perdono imploro
Dedicandoti questi versi
Che da profonda sincerità nascono…

Potere della natura (Ai giardini di Versailles…)
In un luogo sconfinato...
Momenti di riflessione
Le idee nell'aria vagano
Natura circondata d'infinito
Ritorna alla mente un pensiero
Rapisce la mente
Viaggio nel tempo
Desiderio che avverarsi non potrà
Circostanze avverse

Un rumorio insolito
Turba la pace della natura
In questo luogo ameno
In altri tempi vissero illustri personaggi
Con le loro gioie e i loro dolori
Il tempo muta il corso degli eventi
E... s'insinua nostalgia
Di quel tempo che fu
E che non ritornerà!

Inaspettatamente
Inaspettatamente
S'impadronisce delle mie labbra
Alle luci dell'alba
Un bacio le cattura
Si riaccende e si ravviva
Quella luce da tempo spenta
La tenerezza domina
Mentre i primi raggi del sole
Spuntano all'orizzonte
In una notte d'estate
Mentre le stelle cadono
Mi abbandono al tuo abbraccio
L'eternità di un attimo...
Desiderio di riviverlo
Nella sua impossibilità...


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