Racconti di Massystaro


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A guardia della sua fine
In una via arrivò un furgone dall'aria tetra.
Si fermò.
Le porte di esso si aprirono e due tipi senza volto
Uscirono.
Scaricarono una bara avanti a un portone di un palazzo antico.
Il portone ad arco era diviso in due entrate, due porte.
I tipi con la bara entrarono per la porta di sinistra.
Salirono senza fatica per delle grandi scale sino al piano quarto.
Ultimo piano, una porta socchiusa pareva attendere.
Si apri all'improvviso.
Una dolce fanciulla dai lunghi capelli rossi apparve e fece entrare i tipi con la bara.
C'erano altre persone nel mezzo e si vedeva oltre.
Poi da uno scorcio riuscii a vedere una grande sala affrescata, sfarzosa.
Raccolsero da terra un uomo nudo, giovane con i capelli lunghi.
Lo adagiarono prima su di un letto,
lo vestirono velocemente con una sola veste bianca, tutta intera,
tipo tonaca, sui polsi vi erano disegnati dei fregi.
La bara scura era a terra, la da una parte.
I due tipi senza volto presero il corpo dal letto
e lo deposero all'interno della cassa.
Le persone presenti si muovevano su e giù per la stanza,
il ticchettio di un orologio batteva il tempo e rompeva il silenzio.
La dolce fanciulla era ferma in un angolo con le braccia incrociate e lo sguardo a terra,
non parlava, ne piangeva ma la tristezza sul suo volto diceva tutto.
Intanto i tipi senza volto alzarono la bara da terra e la posero sopra a dei cavalletti.
Agli angoli montarono candelabri d'argento con delle lunghe candele di cera.
Un uomo grigio si avvicinò con dei fiammiferi e accese le candele una ad una.
I presenti poi se ne andarono tutti salutando la ragazza.
Lei però pareva non sentire, ne vedere.
Non salutò nessuno e rimase immobile, da sola d'avanti al feretro.
Io ero li, nel mezzo, davanti alla ragazza.
Le coprivo la vista della bara, lei impassibile stava in silenzio.
La luce era poca, solo quella delle candele
c'era ancora l'odore dei fiammiferi appena spenti.
Mi avvicinai alla ragazza, alzai il braccio per toccarle la spalla,
come a tranquillizzarla, per confortarla,
ma la mia mano attraversò il suo corpo come fosse un fantasma.
Mi voltai e guardai la bara.
Mi avvicinai con triste presentimento.
Guardai dentro.

C'èro io nella bara.
La mia anima era ancora la.
A Guardia della sua fine.
Non mi fu concesso altro tempo
Tutto s'annebbiò, divento buio in un attimo.
Adesso c'è solo
il silenzio da raccontare.

Una sera -fine aprile 2010 intorno alle 23:00
(Ero da solo, sentivo nella mia testa la tua voce, Elena. Con la mente, altre volte mi è accaduto. Allora per non sentirmi pazzo le ho chiesto di dettarmi qualcosa e l'ho scritta)
by massy staro

Sogni impara a la vita
Hai un cuore immenso che si chiude a riccio per non provare dolore
non fai entrare nessuno!che brutta cosa è la droga!
Ti nascondi dietro una maschera che non ti appartiene
Mi hai lasciata sola…
Lasciala perdere l'eroina è solo merda,
l'ago ti illude e ti adula, ti consola come fosse una donna
ti immergi di speranze e fai bene!! ma se ti fai sono vane
La vita è bella è gioia e tu puoi essere grande e viverla con i tuoi sogni
Devi perdonarti e credimi se ti dico che io ci sono.
Nascondi un senso di malessere dentro di te
chiudi la porta alla vita sbattendola forte e ti lasci tutto alle spalle
e poi ti giri a guardare se per caso ci sono io a riaprirla subito
ma non c'è mai nessuno..
mi fai piangere cosi..lo so che vorresti me a salvarti,
ma devi farcela con le tue sole forze,solo tu puoi cambiare il destino
Sei sempre stato una brava persona e a noi ci manchi un casino.
Sei una femmina, sei uomo, sei bambino, hai un sacco di qualità
sai fare tantissime cose, sei e puoi essere quello che vuoi, dipende solo da te.
Hai il dono di sentire e parlare a distanza di capire le persone con uno sguardo
attraversi gli occhi della gente oltre il possibile tra le righe dell'anima
ti imbarazzi anche per i loro errori e figuracce, riesci ancora meravigliarti per le cose
semplici e banali della vita. Lo so che è difficile, sei uno stupido se mi lasci per la droga,
prova a credere alla vita ,
cresci, solo un pochino però..
perché è bello quando vuoi fare il bambino, devi tornare meglio di prima
lo so che puoi, volevi fare finta di vivere davanti al mondo per sentire di farne parte.
Sono passati dodici anni di silenzio tra di noi cioè da quando non stiamo più insieme
e scopri adesso dopo tanti anni che sono più vicina di quello che pensi, ci stiamo parlando..no!?
Sei sincero; lo so!!
quando dici che smetteresti per me, ma devi smettere per te, cambia,
devi farlo per te stesso e non per me, è difficile lo so , ma io sono qua con te
anche se non mi vedi! Mi senti? Io sono qui !!
E ci sono anche quando la notte ti sento piangere per me… e ti dico:
ehi!!!,oh… non fare i tristolini..….
che fai….? Dai…mmm.. non fare cosi… ti amo forte forte!!....mmmm.
Dai davvero vedrai tutto può cambiare e tornare a vivere sarà ancora più bello.
Non si può più cosi, devi smettere, ascolta la vocina e comportati bene.
Devi chiudere con il passato, ascolta la vocina nella tua testa
E se puoi..perdonami
perdonami se non posso dirti nulla dal vivo
Sei sempre il mio amore, ritorna bello, io sono sempre stata tua.
Mi sono accorta che alla fine non sono mai stata bene con nessun altro
ora capisco che…..che ti amo e siamo fatti per stare insieme
Lasciala stare quella brutta vita, lasciala stare quella fogna.
Vedrai un giorno sorrideremo e giocheremo ancora insieme.

Elena ?

Finirò in paradiso
Amore mio se non mi porti via da questo inferno
Finirò in paradiso
Sto morendo come un cane in calore
Non mi vieni a salvare?
Ma che schifo Ti faccio? Sto aspettando giorno dopo giorno
Il tuo amore mi avrebbe salvato dall'ago
Ma forse non era abbastanza … innamorata di me,
forse non lo era semplicemente.
Mi illudo che tutti possono amare come lo faccio io
Totalmente perso
Come una barchetta di carta alla deriva nell'oceano
Lasciandosi in balia degli eventi unici
Delle tempeste e delle quieti
Della dolcezza ora di un fiore ora di donna che ti ama
del donar d'amore Ora che decide di lasciarsi amar
mi abbandono sicuro su di lei
sulle sue braccia a far da guida
sulle sue labbra appeso
per sempre sarò suo
la paura, non mi lasciare mai, strappami tutto persino il cuore e calpestami
spaccami di botte, fammi patire come sai fare tu
ma non mi lasciare
io ti amerò sempre di più.
Amore mio come si soffre, come si soffre per amore
è una dolce sofferenza unica ma sarebbe più triste se non ti avessi mai amato
La speranza, solo che non mi vuoi più ed è brutto assai provar la solitaria vita
Soprattutto dopo aver conosciuto il fiore più bello e il profumo più intenso
il tuo odio mi consuma e la vita mi dilania
o povero me
sono solo ancora aspetto
consapevole che non tornerai più da me
dodici anni son passati , mi odi, sono come morto per te
ma ancora no,
mi sto avviando e penso che
ormai è deciso
finirò in quel cazzo di paradiso


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