Poesie di Laura Poggi


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A tutte le vittime di violenze
Tu eri un giovane ragazza,
una rondine che muove i primi passi
che cerca , prova a volare..
una colomba che si vibra alta nel cielo..
poi il fuoco nemico,
uno sparo ,
sangue..
si sente un tonfo secco…
Boom.
Le tue ali,
le tue mani ora sporche di sangue..
l'innocenza ti è stata strappata via..
i tuoi carnefici sorridono con la loro bocca macchiata di odio.
Tu eri un giovane ragazza,
hai visto la morte in faccia..
diavoli neri ti hanno violentato e calpestato la tua dignità..
purezza svanita nel dolore,
marchi di fuoco nella mente che non cancella,
urli, grida che sono impressi nei tuoi timpani,
una musica troppo odiata ma che è l'unica che tu puoi sentire.
Tu sei diventata donna,
la vita ha fatto il suo corso..
vivi e non DIMENTICHI,
glia angeli oscuri vengono a trovarti tutte le notti,
fantasmi di piombo camminano verso te…
senti i loro passi…
i loro respiri sul tuo collo….
Grida di dolore si innalzano dal tuo cuore..
Hai compagnia eppure sei sola….urli e nessuno ti sente.
Nei tuoi occhi non risplende più la luce.
e il tuo cuore.. bè il tempo ha lacerato anche quello.
L'oscurita è dentro te..
TI SENTI MORIRE EPPURE SEI GIA MORTA
Fino a quando la colomba ferita non ritenta di volare..
Ma ormai è debole…cade…BOOM.
Il tuo corpo nudo giace in terra,
la pioggia cancella tutte le ferite..il sangue..
SEI LIBERA..
Accanto al tuo letto un foglietto:
" GIUSTIZIA".

A tutti voi
Se potessi tornare indietro,
non cambierei la mia vita,
le scelte che ho fatto
o i mie sacrifici.
Vorrei aver saputo dimostrare meglio
quanto tenessi alle persone a me care,
dire loro una parola affettuosa,
che molto spesso si pensa sia sottintesa.
Vorrei avergli detto che li ho amati
prima che mi lasciassero,
vorrei avergli dimostrato di più il mio bene
invece del silenzio,
vorrei aver saputo perdonare più in fretta
invece che lasciare che il mio orgoglio vincesse sempre.
Vorrei chiedergli perché mi hanno lasciato sola,
perché mi hanno fatta crescere
senza avermi dato il loro sostegno
o quella pacca sulla spalla di cui hai bisogno quando ti senti giù.
Quante lacrime versate,
quante delusioni dalla vita,
quante pacche che non ci sono state…
quante volte ho creduto di essere sola quando non lo ero.
Se potessi tornare indietro non cambierei nulla,
perché anche l'episodio più doloroso,
mi ha fatto crescere
e diventare la persona che sono
e di cui dopo venti anni di vita,
vado finalmente fiera.
Li ho amati e loro hanno amato me,
poi un giorno mi hanno lasciato proseguire per la mia vita da sola.
Adesso sono qui,
la strada è ancora lunga,
spero,
ma loro, chi lontano, chi non c'è più,
sono con me.
È vero se mi guardo intorno non li vedo,
ma se mi volto indietro,
ecco loro rimarranno sempre il mio passato,
ma saranno per sempre parte del mio futuro.

La mia morte
Tortura mortale,
sangue nero dalla bocca,
ferite
che lacerano la carne,
cicatrici dolorose
che ostruiscono la mente,
catene
dalle quali sei legato,
come un uccello in gabbia
non ti rimane
che abbandonarti
al dolce suono delle ombre nere,
gli occhi si chiudono,
il respiro si affanna,
è debole,
tace…
….silenzio

Numeri di carne
Quel giorno persi la mia famiglia,
quel giorno persi la mia vita,
quel giorno diavoli con divise nere e fuoco
rubarono la mia anima,
quel giorno io persi la mia identità,
quel giorno io non ero più una persona,
quel giorno persi il diritto a vivere.
Da quel giorno io divenni un numero,
da quel giorno io seppi che dovevo morire
…non ci fu un altro giorno.

Vivo grazie a lei
Apro gli occhi,
un nuovo giorno stava nascendo..
nevicava,
le mie gambe erano intorpidite
a causa della lunga notte passata all'agghiaccio,
le mie mani era violacee,
a fatica…mi alzai,
la mia schiena era ridotta a pezzi
per colpa delle rudi e dure pietre del mio "letto",
guardai in alto,
i fiocchi cadevano lentamente,
uno ad uno..
piano,
silenziosamente..
sulla mia sporca faccia.
La neve pareva volermi lavare,
dallo sporco della mia vita,
dal letame,
poiché era stata letame
o meglio nel letame
che avevo vissuto la mia vita,
una vita fatta di scelte sbagliate,
di calici maledetti,
di polveri bianche zuccherine…
il cui dolce sapore ora mi disgusta.
La neve cadeva e cancellava così
I miei ricordi,
cioè quel poco che mi ricordavo.
Quel giorno avevo deciso di arrendermi alla vita
"Bene vita malefica hai vinto…ora che vuoi da me…prenditi la mia anima
visto che la mia fede, speranza te la sei già presa!"
dissi.
La neve continuava a cedere.
Chiusi gli occhi
Deciso a volermi abbandonare nell'abbraccio del ghiaccio,
alla morte.
Poi una mano…
Una voce…
"Papà, Papà…alzati"
la morte era giunta
ma ancora quella voce continuava a chiamarmi
"Papà…vieni con me…non ti lascerò mai più
ora che ti ho trovato"
sognai di una bambina dai capelli biondi e ricci,
vestita del suo abitino rosa merlettato,
danzante come una foglia al vento…
Mia Figlia.
Quella voce mi salvò da morte certa.
Decisi di afferrare quella mano…
Recuperai mia moglie,
mio figlio,
la mia vita…
il fantasma che loro cercavano
ora era reale…
io potevo rivivere…
Ancora oggi
Quando vado a trovare mia figlia,
sennò ho paura che si senta sola
senza il suo papà,
oltre ai saluti di mamma e di suo fratello,
la ringrazio,
senza di lei…non avrei vita
senza il suo ricordo…mi sarei abbandonato ala morte.
Ora guardo con occhi lucidi questi fiori che le porto ogni mattina..
e li appoggio sul suo letto di pietra dove scrissi:
"Il Signore ha voluto con se l'angelo più bello
Addio Amore. Il tuo Papà"

Dono di una madre al figlio
Avevamo sognato questo figlio con tutta la nostra forza,
con tutto il nostro amore,
avevamo lottato contro correnti che cercavano di separarci,
avevamo stretto i denti e finalmente eravamo in procinto di creare
UNA NOSTRA FAMIGLIA.
Finalmente giungemmo all'ultimo mese di gravidanza,
i dottori dicevano che tutto sarebbe andato bene,
ma il destino si stava già sfregando le sue putride mani,
un destino avverso, malato che rideva delle nostre disfatte.
L'amore tra me e mia moglie era la mia unica ragione di vita,
il nostro bambino sarebbe stato il frutto di questo grande amore.
Ad un tratto una voce nemica: "Ci sono state complicazioni",
camici bianchi entrano ed escono come impazziti,
voci che si sommano ad altre,
camici sporchi di sangue,
luci rosse quasi come il demonio stesse per arrivare,
il caos……..
poi ad un tratto….SILENZIO.
Un medico viene verso di me…
Non c'e nulla da dire…
Non ci sono parole….
Il dolore si scontra con la novità,
la morte con la vita.
Tutti sappiamo che la vita è tutta una scelta…..e mia moglie quel giorno SCELSE.
L'amore che ho per lei,
quell'amore che mai ho lasciato, mai ho dimenticato,
lo trasmetto sempre a mio figlio.
Sulla lapide una scritta:
" accolse la vita dentro di se,
dono la sua vita per permetterne un'altra"
e sotto un foglietto scritto a pennarello:
" Alla mia mamma volata in cielo,
buona festa della mamma. TVB- Nicola"

Poesia
La poesia
è un mezzo mediante il quale
ti è concesso evadere
dal grigiore della vita
immergerti
in un mondo di illusioni
dietro le quali si celano sentimenti antichi
che tutti possono commentare
ma che nessuno può distruggere.
La poesia è un salvezza
grazie alla quale
ciò che celavo dentro di me
è potuto apparire
e illuminare la strada della mia chiarezza. 

Illusione
Calore tiepido che accarezza il tuo cuore,
riflesso di luce che illumina la notte,
soave voce di uccelli incantati,
deserti argentati,
acque cerulee,
nuvole rosee,
paesaggi acquerellati,
foglie luccicanti,
stelle variopinte,
profumi fatati,
pace.    

Addio amore
Ti ho aspettato per tanto tempo
Oh mia dolce passione,
e finalmente sei arrivata,
in sella al tuo cavallo bianco,
hai sconfitto i fantasmi del mio cuore,
hai distrutto eroicamente tutti gli ostacoli,
barriere che mi ero costruita,
per sottrarmi da quella dolce sofferenza
chiamata AMORE,
per evitare di piangere,
di abbandonarmi alla sua lieve musica,
e di consumarmi al fuoco che ardeva in me..
il mio cuore si era gelato
cullato dal freddo del dolore
e dal sangue dell’ossessione..
io non volevo più amare..
non volevo più sopportare quella luce,
quel calore,
che tutti riuscivano a provare
tranne me..
ma tu sei arrivato
e mi hai spiazzato,
hai acceso quella candela
e poi il gelido vento
della sofferenza
è ritornato e l’ha spenta..
non voglio amare,
lasciami in pace,
fai che finalmente io possa trovare pace,
sono ormai ricaduta nell’oblio dei miei tristi ricordi,
i miei occhi si chiudono,
la fiamma s’è spenta,
il respiro s’affanna..
lasciami stare,
lasciami cullare nelle tristi onde dell’illusione.  

La vita
La vita è come un enorme foglio bianco
sul quale dio
scrive il destino di ognuno di noi.  

Lacrima nel silenzio
Volevi la libertà
invece hai trovato la morte,
volevo dartela,
aiutarti,
darti il mio sostegno,
fatti finalmente..
volare..
hai volato,
ma le tue,
le mie speranze,
si sono infrante
nelle fessure di una gabbia,
ora sporca di sangue,
dove la tua ala
ora non si muove più
e il suono della tua voce,
è celato per sempre,
per colpa di un silenzio
troppo, troppo sospirato,
per colpa di chi
ti voleva dare la libertà,
dove tu hai trovato la morte.

A mio nonno
Mi manchi,
dopo sette anni..
Soffro come allora,
più di allora,
la rabbia che porto nel cuore è infinita,
infinita come il dolore di non averti potuto salvare,
di non aver potuto sconfiggere il cavaliere nero,
abile condottiero,
contro il quale la fede non ha vinto,
con la sua lancia avvelenata ha trafitto il tuo cuore,
sei caduto,
come un uccello morto,
colpito dalla pallottola di un fucile,
tra le spine dei rovi..
Il sangue ha coperto la mia faccia,
non potevo vederti,
non potevo colpire,
non ti potevo più salvare..
I rovi ti hanno inghiottito,
la morte ha aperto le sue fauci leonine,
il drappo nero dell'oscurità
si è posato su di te,
e io non potevo fare nulla..
Solo il silenzio mi raggiunse a darmi conforto,
con le sue dolci parole
mi cullò,
mentre quello eterno si impossessava di te..
Volavi via..
stesi il braccio..
mi allungai..
non ti raggiunsi..
La neve cadde,
tutto tacque,
sapevo che non ti avrei mai più rivisto,
ma una pace
ora
regnava nel mio cuore..
Quella che il cavaliere nero
era stato sconfitto
e che ora nessun cavaliere
avrebbe mai più potuto sfidarti..
Al buio
ora la luce,
la pace,
il silenzio...
E una stella che ancora ora brilla
e che non mi ha mai abbandonato
e mai lo farà.

Il mondo
Perché c'è la guerra,
perché combattiamo tra noi,
perché ci distruggiamo a vicenda,
perché la pace
sembra un concetto troppo astratto per noi,
perché abbiamo paura,
perché ci nascondiamo dietro maschere,
perché non ci rispettiamo,
perché agiamo senza riflettere,
perché,
perché,
perché...
Il mondo è in declino..
Ha intrapreso una buia strada
dalla quale è duro uscire..
Se a volte le persone
si fermassero a riflettere
e si accorgessero dei propri errori,
allora si
che vivremo tutti in un mondo migliore.
Ci si scervella su concetti
e non si riesce a capire
che a volte basta una piccola azione
per vivere tutti
in un mondo migliore. 

Amore
Non puoi scrivere su un foglio
una parola
che è talmente profonda e grande
da non c'entrarvi.    

Primavera
Chiudo gli occhi,
l’odore dei fieno si diffonde,
i caldi raggi del sole
penetrano dalle brillanti folte chiome degli alberi,
un sospiro di vento
accarezza i ramoscelli
che per l’occasione si sono vestiti di variopinti colori,
una dolce musica
si leva dalle alte cime,
la natura è in fermento,
tutto è musica,
tutto è colore,
tutto è luce…
melodie di giovani fanciulli
emergono da città fatate,
soavi fruttate fragranze
si disperdono nei prati,
nelle strade,
nei viottoli,
nelle piazze,
nelle case,
paesaggi incantati,
prati dipinti dalla mano di un pittore,
quadri impressionistici
sembrano illustrare scenari familiari,
un miracolo è accaduto..
la pelle si libera dai pesanti involucri,
gli occhi rinascono a nuova vita,
le orecchie tornano a udire…
è giunto il momento…
la natura è pronta
ad accogliere un nuovo miracolo,
il cuore
a liberarsi delle fredde catene…
non resta solo che aspettare
il suo arrivo
e che illumini ogni cosa,
come solo lei può fare.    

La guerra
La guerra
è la rappresentazione del male,
un gioco,
a cui tutti sanno giocare,
una rete,
che ti incastra,
ti stringe,
ti uccide.
la guerra,
è un vortice,
che ti risucchia,
un coltello,
che affonda nelle tue carni,
una spina,
che ti trafigge,
un sentimento,
che ti impedisce di respirare,
un rebus,
a cui ancora nessuno ha dato...
...soluzione.

Il mio migliore amico
Ricordo quando ero piccola,
giocavo nel prato fiorito,
senza timori,
dubbi,
incertezze,
nella mia spensieratezza,
nella mia innocenza..
Ricordo un bambino,
quello eri tu,
che giocava con me,
che mi alzava
quando cadevo,
che mi faceva sorridere
quando piangevo,
che mi era accanto
quando ne avevo bisogno.
Ricordo di due bambini,
che non pensavano di crescere,
che non credevano
che quella bella età
sarebbe finita troppo presto
e che non ci sarebbero più stati
due bambini che giocavano insieme nel prato
e che quelle giornate,
sarebbero diventate
ricordi ora remoti
ingialliti dal tempo...
e che quel bambino
che era per me tutto
ora era solo un volto sbiadito
in mezzo ai ricordi..
Non lo dimenticherò mai.

Il mondo
Mondo maledetto,
mondo malato,
mondo corrotto,
mondo mutilato,
mondo di sangue,
mondo che piange,
mondo sepolto
da coloro che anno torto,
mondo sofferente,
chi ti aiuterà,
a fermare tutta questa malvagità,
di persone che hanno sciupato,
rovinato il lavoro di chi ti ha creato,
mondo di pace e serenità,
mondo di guerre
che nessuno fermerà,
mondo di paure,
mondo di screzi,
raccogli e costruisci tutti i tuoi pezzi,
crea un mondo nuovo,
un mondo di pace e libertà
un mondo che nessuno
mai più distruggerà.

Quel ragazzo di campagna
Mi ricorderò di te,
della tua aria così innocente
del tuo sorriso così timido,
della tua corazza così infrangibile,
dei tuoi lineamenti così mascolini,
del tuo profumo così intatto,
della tua sicurezza
dietro alla quale si nascondeva
tanta incertezza
e paura..
mi ricorderò delle tue attenzioni,
simpatie,
gesti,
sorrisi..
mi colpisti,
credevo di conoscerti,
credevo di poter domare
la tua fierezza
che come un’ onda
s’infrangeva nella tua solitudine..
mi sorprendesti,
ti avvicinavi a me
e poi mi allontanavi..
non dimenticherò mai
i tuoi occhi profondi
che mi incantavano,
le tue possenti fragili mani..
non mi dimenticherò mai
di quel ragazzo di campagna
che con la sua rozza eleganza
riuscì a farmi sorridere di nuovo..
..ciao Claudio.

 

Tu con noi per sempre
Ciao amico,
amico di tanti ragazzi,
amico di coloro che volevano realizzare il loro sogno,
ciao penna bianca
che con la tua punto rossa
ci faceva sognare..
quanti rimproveri,
quante lamentele..
quanti gnucchini nelle nostre teste bacate,
“fai piano”,
“ma dove vai”,
“metti la freccia”,
“ma lo vedi che c’è lo stop tesoro!” e ancora..
che dipingevi le personalità di ognuno di noi
con un nomignolo immaginario..
“pappagona”, “ricciolo”,
“dottore”..
e la mia preferita..
“digli al tu babbo che vada a raccogliere i funghi invece di insegnarti a guidare”.
La tua rossa fuoco
Ci mancherà,
ma mai come ci mancherai TU,
il personaggio d’Arezzo,
una persona che nessuno non conosceva,
un amico prima che un maestro…
ci mancheranno i tuoi rimproveri,
i tuoi salutini con il clacson..
ma soprattutto
non ti dimenticheremo mai,
e ricorderemo per sempre quel giorno di festa
che ha fatto si, che tu ci lasciassi,
inghiottito nell’auto che tutti noi conoscevamo,
a causa di quell’incidente
che ti ha strappato via dalla tua moglie,
dalle tue figlie,
dalla tua nipote..
e da noi.
Con te se ne è andato anche un pezzetto della vita
di ognuno di noi,
non ti dimenticheremo mai e
personalmente neanche io mai lo farò..
..CIAO GAETANO.


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