Poesie di Luigi Spreafico


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Il mio rifugio
è una segreta stanza
illuminata dalla Sua presenza

Lei mi si è aperta
col pianto quella sera
col grido affranto
che diventò preghiera

Fu quella resa
a sostenere il cammino
nulla potendo
davanti a quel destino

Pur non sapendo
lì vi trovai misura
per affrontare
in piedi la tortura

La sofferenza
mi colse e lasciò traccia
lei mi cambiò
e mi segnò la faccia

Vissi silenzi
duri da portare
ma è in quella stanza
ove torno ancora
che colgo la parvenza
di ciò che mi consola.

Violare
Toglier il sacro è sentirsi male
per il segreto che confessare
non riusciamo neppure a fare

L'armonia è il bene principale
senza rumori la si può creare
nube l'oscura se vuoi gridare

Violenza è il peccato capitale
non v'è perdono nel dominare
ciò che amor fa conquistare

Evasione
Scappare vorrei dal peso del fardello
se è leggerezza che fa volar l'uccello
non servono sforzi per librare quello

Se tanti son pensieri e giochi arcani
viviamo affranti coi pezzi tra le mani
e poi coltiviam dubbi d'esser strani

Vestiamo l'istinto e coloriam la vita
senza sfogliar l'eterna margherita
d'inanellar lamenti alle nostre dita

Misura
Sempre diciamo ch'è creanza buona
l'aver misura nel dire verita' s'è dura
Parola se viene dal cuore non tuona
giudizio che poniamo non è censura

Se ragion diciamo con calma suona
espression che nasce dalla premura
Violenza nel parlar che non perdona
diventar spesso lo vediam sciagura

Orizzonte
E' l'infinito che non raggiungiamo
Se avanziamo, esso si allontana
Vana fatica par che noi facciamo
restiam distanti e la fiducia frana

Eppur orizzonte è nostro destino
Divin l'indicò noi l'abbiam saputo
che posto fu in un cuor bambino
Vicino già se l'abbiamo mantenuto

Condanna
Sprofondati
da piegati affanni
di sfiniti giochi

Tracima sorda rabbia
questo agir dell'indecenza
di chieder a noi ancor ragion

Truffatori
senza pudore alcuno
vi disprezziamo

Derisi avete i nostri lutti
banchettando lautamente
Or il nostro velen vi giunga

Voi non serviste, noi vi serviremo

Capovolgimento
Vorrei fuggir
malinconia
d'inverno entrato
nelle ossa.

Piombo trattien
ferma la penna.
Pesante
gravarmi sul cuor.

Senza luce
l'aria manca.
Tristezza d'un grigior
che m'attanaglia.

Per Gabriele
Vorrei luce nei tuoi occhi
Via le brume di sconforto
Aria fresca per sperare
Un domani da inventare
Sogno poi d'immaginarti
Forte di una sicurezza tua
Ne son certo t'è dovuta
Lotta, impreca, non mollare
Inventa e vivi giorni nuovi
Sii audace perché vali
Ciò che limita i tuoi passi
E' condanna senza colpa
Crolla al fin questa parvenza
Troppi sono tagliati fuori
Giustoè or presentare il conto
Non sei tu che hai da pagare
Oraè tempo di coraggio
Non piegare le ginocchia
La tua gioventù l'impone
Guarda al nuovo da creare
Non al vecchio ch'é a marcire.

L'ultima scoperta
Verrà quel dì senza più domani
spogli sarem, non avremo ori
Alla porta, dei bruciati giorni
solo gli affetti ci parran tesori
Saranno ponte che lì poseremo
Cuore pulsante per eterna vita
Saran essenza di tempi e amori
Finiti i fuochi arderanno gli occhi
abbracciante sguardo d'un arrivederci
finchè una lacrima segnerà l'addio
... e sarà l'ultima scoperta.

Mi piace il silenzio
Nel suo laborioso ozio indugio
Imparo, ascolto e faccio luce
Parve che in lui isolar mi volli
Compagnia trovai e fu rifugio
Sentier che al cuor conduce
visitato da poeti, santi e folli
dove ragion scopre l'indugio
Saper che ispirazion produce
se l'ancora al pensar tu molli

Incapace son di leggere le note ...
Eppur suonar vorrei
al canto dare voce
che porta l'emozion
diritta alla sua foce.

Il flauto userei
vibrante suon d'antico
Fiato alla meditazion
del sentimento amico

Compagno ne farei
di soste e di viaggi
trarrei consolazion
dimentico d'oltraggi

... ma il suon m'è noto.

Fiume degli Dei
Incantato
da silenziose acque tracciate di luna
Affacciato
di vestigia antiche e sacre
Scrigno di mistero tesoro di bellezza

Di serenità accogli chi ti solca
e par carezza d'alito tiepido
che del corpo torna casa

Tu doni
l'abbondanza dell'antico saper
che non ci parve umano
guardando la sua traccia

A te benedizion
ognor si leva da chi padre t'onora
scorrendone la via
ove l'impronta del divin trova

... in te mi persi e tu mi riportasti

Sfogliate carte dentro torno
Lì dove trovai misura e cura
d'anima, disperazion, paura
bruciate di fiamma al rogo
da poesie nate come sfogo

Tracce vi cerco di un cammino
che nuovo fece quel che sono
Saggezza fu gridar,farsi dono:
rimosse nere ombre dal destino.

Senza saper perché
L'agir senza pensar talvolta avviene
vuoi per la fretta oppur l'esaltazione
che spesso torto fanno alla ragione

Peccato che può pur non apparir più tale
per la competizion che, feroce e micidiale,
assurge a motivazion del fare generale

Orbati del pensier, dei dubbi e delle prove,
magari noi corriam, ma non sappiamo dove
privandoci ragion che a grandi cose muove

L'Oscuro
Piombo che trattien l'uomo a sé stesso
nessun l'ignora dell'umana specie
retaggio di quel don che un dì si fece
aprendosi al saper che non permesso
carpì dal frutto d'una proibita specie
che pur creata fu ... ma di ciò si tace

Per l'ardir, del giardin le si negò il possesso
eppur ne trasse consapevolezza e voce
offerte in cambio a sua delizia e croce
pel tempo misurato a lei concesso
d'usar libertà e intelletto per ritrovar pace
e relegar l'oscuro inferno alla sua brace

Francesco
già dal nome appare fresco
semplice e vicino, non veste d'ermellino
La pompa non s'addice nemmeno al successore
se spoglio servitore si donò nostro signore

Lasciando ciò ch'é losco
conduce amore al desco
felice e sopraffino, offerto al pellegrino
La colpa non condanna, purgata é dal dolore
se volle già espiarla in croce il redentore

Indifferenza
Vien silente come neve
a coprir dell'alma il canto
apparendo a torto lieve
se vivendo hai tanto pianto

Dai sollievo, maè pur breve
se privar puoi poi d'incanto
la parola ch'or vesti greve
denudata del suo manto

Io non ti cerco, ma ti aspetto
Quando vorrai ti offrirai, poiché sei libera
Ti perde chi ti forza, ma io ti fermero`
In una parola e in quella sarò poesia

Se mi leggerai
Cristallo nero appariro`

Di ombre e scintille misurerai
Ia foga
Di note e silenzi coglierai
gli acuti

Rubino dissanguato resterò

Di nostalgie e miserie sentirai
i silenzi
Di conforto e pianto vivrai
l'attimo

Ametista abbagliante esibiro`

Di preghiere e poesie ascolterai
Il sospiro
D'amori e passioni ripercorrerai
Ie tracce

Ti offriro' il mio scrigno.

Vorrei portarti tra i colori
Il rosso della forza
e del corpo
I'arancione della ragione
e della mente
Il giallo dei pensieri
e delle emozioni
Il verde della quiete
e dell'armonia
I'indaco delle aspirazioni
e dei sogni
Il viola dello spirito
e del mistero

Amore
vorrei portarti nel mio arcobaleno
per accendere con te tutte le sue luci

Marisa
spicca il volo
opere ed amore ti hanno messo ali
d'infinito
poesia e sapienza ti hanno abitato
di realtà
dignità e silenzio ti hanno vestito
di rosso
sollevati alla pace
di uno stupore inatteso e meritato
e accompagna chi ti porta nel cuore
viva.

Ed ora le assenze
In quei cortili
Popolati un tempo da voci gioiose di bimbi
e dalle nere immagini di donne incanutite
Sui ferri di un lavoro mai finito.
Riappare nel nostalgico ricordo
Il mondo allora semplice e rigoroso
Di una bellezza senza cipria
Di un'allegria senza cose
Di una speranza fatta d'accoglienza
Di un destino dilatato all'eternità.

Tempo
Disegnato da bellezza e rughe
Tracciato da conquiste e sconfitte
Fuggito dalla mano e poi cercato
Colmato da volti e verità
Fermato dal ricordo e ritrovato.

Parlare d'amore con gli sms
Non ho niente: sono stanco
Non ho niente: fammi riposare
Non ho niente: non dubitare
Non ho niente: non soffrire
Non ho niente: non vado via

Quando finiranno le parole parleranno gli occhi e le mani
Col silenzio ti domerò,
ti renderò schiava del mio amore
ti possiederò con il mio corpo rinvigorito
ti farò gridare: per svuotarmi in te con lo stesso grido

tu che non vedi altro che Me
Io amo una donna che ha una bellezza diversa:
che sà chiedere, che si piega, che m'adora,
che sà sentirmi, che m'appaga

Io amo una donna
che per me sboccerà come una Rosa:
nello sfinimento appagato del suo corpo

Ho scardinato il cancello
Nudo, pelle, carne e ossa, svestito, senza riparo e forte
nasco adesso per me stesso e per te pianto radici profonde
per succhiare linfa di vita e fuoco e fartene dono
docile, appassionata, compagna che che tutto mi accogli,
tra le tue membra e nel cuore.

Rosanna
Erotismo rosso d'immagini nude, del piacere che monta come marea.
Tu, schiava di questo delirio: a te vomito il mio desiderio.
Tu sei la vittima per la rinascita subirai i piedi sul collo:
non avrò cura per te più che per le scarpe, perchè m'appartieni come loro
e ti userò per camminare
E' così:
non t'offro l'estasi, ma pretendo che tu stia qui con me nel mio inferno. 

Collezione di farfalle
Potrei smettere di parlare, ma non di scrivere.
Potrei fare a meno della forza, ma non della consolazione.
Potrei sopportare la solitudine, ma non vivrei senza un sogno.
Se potessi vorrei salire tanto in alto, lasciando in basso le meschine ambizioni.
Se riuscissi vorrei diventare immensamente ricco, regalando a piene mani amore e pace
Se smettessi di censurarmi potrei sbocciare come un fiore e per un giorno profumerei il mondo.


Vuoto
Tutto riempie, abbondante, paralizzante e pauroso, il vuoto
Tutto attrae a se: buco nero dell'anima, materia oscura e pesante, il vuoto
Approfittatore s'insinua, estingue le passioni,
l'euforia doppata della trasgressione incosciente e lucida,
non ti lascia nemmeno il rimorso, ma solamente, il vuoto

Visione
Lunghi, lisci capelli come acqua cascante
vestono il tuo corpo esile incorniciandoti
il viso luminoso d’occhi grandi,
mansueti, ridenti come anima

Accanto tieni per mano bimbi ora pacificati
eternamente mamma lungo il viaggio
iniziato nel gelo di quel giorno
quando tutto s’è spento

Perché svegliarsi?

Mondo
Impudicizia stesa
che sconforta d’affanni

Debolezza di braccia
che non possono gridare

Esaltazione estenuante
sull’orlo dell’abisso

Desolazione ovunque
in fondo alla vertigine

Gioco astratto.
il senso
l’insensato
buttato, esibito, volo
sostanza assenza
forma inutile
parole come spilli appuntati
inevitabile rumore
ritmo scandito senza metro
opportunità di scoprire
essenza
poi emerge istante verità
scomposta in sillabe
sconnesse apparentemente
gioco senza regole
disordine
assecondare mente
liberare controllo
novità da sperimentare
mi diverto
mi sento bene
vorrei continuare
ancora
senza rileggere
avanti
analizzare poi esito
riflessione.

Catarsi
Solo un attimo di concentrazione,
poi le mani si muovono
e affiorano le parole, le emozioni, le assenze, i vuoti,
per tracciare l'immagine di quest'istante
che reca, nella sua unicità, la scia di tante cose
e la premonizione di altre.
Svanisce così la mia sensazione d'estinzione
e posso accolgliere le immagini di vita
che affiorano dipanandosi ad occhi bassi
mentre scrivo e volo
e forse prego.

Un pensiero
Ho corso
e non mi sono allontanato.

Ho fatto rumore
e mi sono stordito di silenzio,

Ho trasgredito
e non mi sono sentito libero.

Tregua
Serenità
di un’identità liberata;
sobria nella sua trasgressione
pacificata
dopo l’uragano che l’ha sconvolta
denudando le sue radici.

Per vivere
non possiamo che amarci
senza affannarci per l’inafferrabile istante
per questo presente già immerso nel passato.

E’ l’attesa


l’attesa
è la vita

Il futuroè vita
Il futuro non conosce il rimpianto
Il futuroè la speranza.

e la vita cos’è se non speranza?

(e nel vuoto le mia braccia ti stringono)
Una grandinata di parole
astratte come il pensiero che non
trova compimento divaga s’innalza e precipita
Percezioni
Voci conosciute che non possono essere
reali ma che evocano il loro suono reale
l’intonazione di un richiamo
la dolcezza di un affetto
che supera confini invalicabili
e ci riesce perché porta
l’unico messaggio universale
quello dell’amore
uguale ovunque immutabile nell’eterno
creato da chi l’ha pronunciato all’origine
e con esso ci riscatta all’infinito
Una sosta un pensiero più intenso
un appuntamento per me per la memoria
eppure l’intimità che s’è instaurata renderebbe
vana ogni distinzione di tempo e di modo
Siamo nell’istante, in ogni istante
nel respiro espresso e in quello senza aria
spirito materializzato e materia spiritualizzata
comunicazione senza voce eppure inequivocabile
carnalmente uniti pur nella lontananza
In cammino con l’orizzonte dilatato all’infinito
Il tempoè così insignificante se non segna una frattura
se non misura un venir meno.

Altro ----se
Altri tempi
ma la storia continuerà a ripetersi
senza che se ne traggano insegnamenti
se non impareremo a ricordare

Altra sensibilità
ma continuerà la sopraffazione
dei forti sui deboli
se non ci ribelleremo al conformismo

Altre conoscenze
ma continueremo a non avere risposte
alle nostre domande esistenziali
se non ci esploreremo oltre il razionale  

La realtà di un sogno
Spogliato dalla coscienza
esiste.
Emerge in una dimensione mistica:
si sviluppa per tracciare percorsi,
recuperare distanze, svelare il tempo,
parlare, rispondere, interrogarci.
Quell'istante illumina la nostra cecità,
poi anche il suo ricordo svanisce,
ma la visione di quell'angolo solo nostro
rimane   

Quando non succede niente
Esistiamo
Riflettiamo e aggiustiamo
Troviamo la misura
Salviamo le esperienze
Realizziamo  

Ho avuto tempo
per leggermi dentro, per trovare
il coraggio e la rassegnazione
che solo l'amore ci dà
quando umanamente avremmo
solo paura e disperazione.
Ho avuto tempo
per conoscere la tua speranza
e la tua forza
che non ti hanno lasciata
nemmeno quando tutto
congiurava per sconfiggerle
Noi avremo ancora tempo
per continuare ad amarci
quando le ore cesseranno
di scandirne il passaggio:
ci rivedremo e saremo
uniti per sempre.   

Memoria
Sottile filo
riunisci l'ieri all'oggi
elevando a poesia l'istante
vissuto in fretta un giorno
ora prezioso brandello
di un tempo felice.
Lavacro di sofferenze
che stemperi in nostalgie
dolci e consolatorie
Soffio che ci risolleva
con l'amore seminato
riportandocelo    

Natale senza poesia
Luminarie di buio
devastano
il suono delle ciaramelle
Pastori smarriti
lontani
dai prati colorati
Bambini
spogliati d'amore piangono
sommersi di giochi
Tante solitudini in una festa
Svuotata da mille rituali
Eppure il presepe
è ancora una reggia
per l'innocente sovrano  

4 dicembre
Aleggia la pace
si spegne un respiro
nessuna paura
sicura t'avvii
Ci lasci
e rimani per sempre
Non pianti d'angoscia
ma lacrime sane
che lavano gli occhi
e sgravano il cuore
Tu dormi;
noi vegliamo
sul tuo sonno leggero:
non possiamo gridare.  

Le stagioni
La primavera
(la fioritura)
le attese, i progetti, i sogni, l'entusiasmo:
il tempo degli ideali

L'estate
(maturano i frutti):
la passione d'amore, l'ansia di essere apprezzato,
di diventare qualcuno:
il tempo vissuto di corsa

L'autunno
(la vendemmia):
la fatica delle prove, il pianto per i distacchi, la disillusione:
il tempo del rimpianto

L'inverno
(l'attesa):
gli affetti ricercati, la serenità che pacifica, l'intensità:
il tempo di aspettare.   

Senza parole
amiamo
Senza parole
odiamo
Senza parole
pensiamo
Senza parole
ricordiamo
Senza parole
godiamo
Senza parole
soffriamo
Senza parole
piangiamo
Senza parole
crediamo
Senza parole
preghiamo
Senza parole
gridiamo
Senza parole
ascoltiamo
e taciamo     

Meditazione:
(via silenziosa all'intuizione del vero)

Compagnia:
quando la solitudineè diventata il tuo rifugio.
Evasione:
quando l'orizzonte s'è abbassato
e non ti fa vedere oltre lo spazio di un passo.
Avere tempo:
quando pensare, riflettere, diventano il ritmo
della vita.
Conoscersi:
quando deponiamo la nostra impostura.
Rigenerarsi:
quando dalle esperienze distilliamo la saggezza.
Trovare:
quando semplicemente cerchiamo.
Sorprendersi:
di conoscere più di quanto si pensasse.
Lenire:
il dolore senza opprimere gli altri.
Provocarsi:
cercare di sintetizzare ciò cheè complesso.
Fare il punto per ripartire:
dopo averlo fatto infinite altre volte
e non rinunciare. 

E ascolto un disco
Canta Mina:
musica e voce in simbiosi.
Lasciandomi andare alle emozioni:
ammiro un’artista, grande, che realizza,
solo con il colore della voce,
la complessa alchimia del suo fascino duraturo

Minuscolo
è il mio profilo
Piccolo,
tra giganti senza radici:
sembro uno stelo fragile,
ma resisto alle tempeste
avvinghiato alla terra
irremovibile

Lasciarsi trasportare
l'evasione
il pensiero libero
che crea
risposte
impreviste
sentirsi leggero
languido tepore delle membra
rillasto e vivo
consapevole e sereno
esserci
e sentirlo
il piacere
il perdono che si trasforma in pace
visioni percezioni silenziose e vive
mai più desolazione:
la colpaè anche non perdonarsi
finalmente sgravato
di me
oggi sono
oggi posso fare
ciò che voglio
e non pagare
con lacrime e sangue
ogni istante di
godimento
ne ho anch'io diritto
proprio

Dio aveva già tutto
ma non aveva chi scegliesse di amarlo.
Per questo fece l'uomo:
libero;
a sua immagine;
fatto di spirito e di carne,
e gli diede l'intelligenza.

Dio sapeva già tutto
e non fermò la sua mano:
fece l'uomo.
Voleva fosse libero, ma divenne schiavo
Voleva avesse la sua faccia, ma lui la sfregiò
Voleva avesse anima e corpo, ma lui sopì lo spirito
e prostituì la carne.
Lo dotò dell'intelligenza e così lui conobbe la sofferenza.

L'uomo all'origine aveva già tutto
e volle di più,
volle ciò che Dio non voleva avesse:
il male e la sua consapevolezza.
Ebbe così un terribile potere:
quello di crearsi il dolore e di morirne.

Dio non condanna l'uomo: lo affianca.
Dolore e morte sono creature dell'uomo:
Dio li volle ricreare patendo e morendo.

Dio cambia il nome al dolore e alla morte.
Da allora il doloreè fonte di redenzione
e la morteè la riconquista dell'eternità:
perché Dio li ha fatti suoi

Pensavo ad un baco
Pensavo ad un uomo
Pensavo alla seta
tessuta dal baco
Pensavo ad un filo
che cuce il destino
Pensavo a una farfalla
che stende le ali
Pensavo alla vita:
di quanti domani?
Pensavo ad un volo
bellissimo e breve
Pensavo all’eterno,
ma lì mi sperdevo
Pensavo ad un fiore
bagnato di sole
Pensavo alla gioia
che spegne il dolore
Così io pensavo, e pensando
pregavo

dipingerei
un volto che
appena s’intravede
nella bruma baciata
da una pallida luce
due rosee impalpabili
labbra
e occhi
verdi lucenti.
Una donna
fuori dal tempo
morbida irraggiungibile
eppure vicina
In attesa
paziente,
che silenziosa
ancora parla

07 novembre
Il tempoè come neve
silenzioso si accumula:
d’improvviso,
come una valanga,
cade sulle nostre spalle
e più non ne rimane

Voler bene e fallireè devastante,
se a disprezzarti sono i figli,
che non ti perdonano di non aver impedito i loro sbagli:
quelli che tu hai già perdonato a loro.

La pietàè l’esercizio misericordioso della giustizia
(verso il quale raramente indulgiamo):
condanniamo a vita chi ha inferto la morte,
forse a causa di un attimo e di un perché senza risposta,
ma per la MORTE non v’è risarcimento
Solo la pietà fa sperare nel riscatto
questa umanità piegata

La colpaè un ricordo ammalato
E’ il disagio della coscienza tormentata
che non sa perdonarsi per la freddezza
che ha causato, ad altri, motivo di sofferenza.
E’ il castigo che ci colpisce per le umiliazioni
che abbiamo inflitto, con la durezza delle parole
e dei giudizi.

Pacatezza ritrovata
sfumata di malinconia
Normalità di un’esistenza
che stentata a ristabilirsi
Sensibilità acuita dagli insulti patiti
dirada il torpore rischiarando la mente.
Espressività che trova sfoghi
concedendo momenti di consolazione
Essenzialità in tutto per comprendere
ciò che veramente conta e donarlo.

Se fossimo capaci
Sarebbe bello
poter condividere la felicità,
il calore del conforto,
la verità, che non ha paura
di mostrare la sua faccia
mortificata dal passare del tempo
Sarebbe bello
poter sorridere, anche senza i denti
per illuminare di esso
lo specchio della nostra vita:
gli occhi

Situazione
semplice contatto
liscio rilievo
ricerca crepitio
bbbbbrivido carezza
senso così
emerge solo
senza controllo
mente razionale
prova immersione
apnea lunga
soffoco ebbro

Ad un amico
nudo
senza alcun imbarazzo
prendo
quello che voglio
nudo
consapevole di mostrarmi

senza pudore
sono io
nudo
voglio essere

Fede
voce
nella sordità del dolore
che mitiga
l’affanno del destino
tatuato dalla morte

Levità
lasciare fluire
sensazioni
emozioni
senza
censure
di forma
o di sostanza
essere uno strumento
che
suona le note
suggerite dall’istante
carpite nel vento
assemblate dal caso
nel destino
parlare
il linguaggio della spontaneità
originale
non chiedere
le risposte
giacciono
nell’abbandono

Molliche
|
Oppresso, sfinito
continuo a lasciare righe
segno il percorso
per quando lo ripercorrerò

Per comprendere

So che accadrà
anche se oggi sembra impossibile
liberarsi dall'angoscia


Zoloft
|
Mi sono compreso
vivo con serenità ciò che sono
Ho smesso di implorare
mi ascolto
taccio
 

Paternità
Un abbraccio che tutto avvolge e protegge
un bacio leggero come un respiro.
La responsabilità
di
custodire la vita in bocciolo
regalata dall’Amore all’amore
Ecco questaè la paternità degli uomini
un incanto
di protezione e armonia
 

Estrema
paralizzante
irrequietezza
niente più
mi preme
tutto si stinge
in nebbia

I ricordi sono lì
ma la solitudine
è irrimediabile
ad uno ad uno
si chiudono
tutti i varchi

Depressione
il termine usato
peggio del dolore
colpisce
a tradimento
la indossi
aderisce come pelle
ad ogni movimento
si adatta
non ti lascia più

Lettera
E' impressionante
quanto sia vario l'impasto
di cui siamo fatti:
in certi momenti sono orientato al bello e al buono,
all'armonia e a tutto il resto.
In altri, il demonioè dentro di me,
mi scuote,
mi tratta come un barattolo preso a calci
Mi sono salvato
fino ad oggi
perchè ho trovato il modo di sfogare
queste energie vulcaniche,
ma la Valle del Boveè ormai satura
e la platea si assottiglia.
La vitaè una recita;
io faccio fatica a tenere il palco:
sono troppo debole
per fingere.
 

a Mirella
mia moglie
scritta oggi, 23/04/2005, per tutti i giorni che ancora verranno

Così mi appari
con il tuo cappottino principe di Galles
Il maglioncino girocollo e i pantaloni blu
giovane
con gli occhi che sorridono
i tuoi gioielli più belli
Indossi il profumo di aria
che ti mettevi allora
Con te porti la felicità
lo sai
non eravamo mai sazi
di stare insieme e di sognare la vita
erano attese interminabili i momenti
in cui ci trovavamo divisi
situazione innaturale per noi la lontananza
che colmavamo con mille gesti d’amore
lettere rimaste come fotografie del nostro mondo
condiviso senza limite.
Già allora uniti nella purezza dei sentimenti
oltre che dal desiderio dei nostri corpi
Questoè stato, edè, il bene
che ha trasformato in gioia
il viverti accanto.
Luigi

Originalità universale
---
Il Poeta
osserva disincantato la realtà
con la sua sensibilità.
Originalmente
traduce
in parole
quello che intimamente
vive.
Ci parla
dei sentimenti
che accompagnano
la parabola di ogni vita

Burrasca
Passerà:
passa sempre;
finché passa
e poi si ricomincia
un po' più curvi.

Niente cambia
se non cambiamo noi.
E’ difficile però decidere
da che parte cominciare.

Poi
quando arriverà
l'intuizione giusta
vedrai che
non ci servirà più

Amen
Anche se porto una maschera
di rassegnazione
non nascondo
le mie angosce.
So che devo affrontarle,
anche se mi sembra di non averne la forza,
se voglio restituire significato alla vita.
So anche che porterò per sempre con me
questo dolore,
ma non lo lascerò più gridare
te lo prometto

Un soffio
Pian piano
la mente si rasserena
il calore arriva
languore diffuso
Placato ora l'affanno
sorridi alla dolcezza
all'affetto gratuito
che la vita ti offre.
Vedi ancora il bello intorno.
E' più facile specchiarsi
riconoscersi in quell'immagine.
|
Ti chiedi
cosa abbia prodotto questa rinascita
|
Tutto e niente:
una preghiera,
forse un soffio leggero
o la rassegnazione
che nonè rinuncia
ad essere artefici
della propria realizzazione
ma consapevolezza
di dover lottare e perdere
per tornare ancora a confrontarsi;
ed essere migliori proprio perché
caricati delle sconfitte
che ci hanno temprato lo spirito

Sotto attacco
(Ancora primavera)

Carnalità
Voglia sfrenata di godere
febbricitanti eccitazioni
Ancora torturato fino allo sfinimento
dall'assalto di fantasie che drogano l'anima
Ancora travolto dallo squallore
che annienta bellezza e armonia
Ancora triste, scoraggiato,
dalla fragilità che riappare
Ancora mi rifugio sotto l'ala del mio spirito guida
perché mi custodisca e mi illumini
Ancora scrivo, come fossi sotto dettatura,
quello che non riesco a pronunciare
Ancora cerco di rialzarmi,
trasformando la mia debolezza in note
vibrazioni che scaturiscono da uno strumento
il cuore

Solo
nel tuo mondo chiuso
Nessun inganno
Sei
Solo
La tua debolezza
sono
gli altri che
affollano
gli spazi del tuo essere
Solo
Tremi
ma non per paura
Sei solo
ti specchi nel tuo essere
Solo
E' terribile
e bello
questo essere da
Solo
Ti parli a più voci
tu sei solo
Ma
Sei solo con tutti
i tuoi amori

Vivi
Ci abbracciamo nel silenzio della notte
Le nostre anime, così, unite nell’amplesso.

Quanta tenerezza nel puro godimento.

Ci apparteniamo:
come quando i nostri corpi si congiungevano.

L’amore vive:
come fuoco arde ci riscalda oltre il tempo

La festa del lago
Che strano
Non parlo quasi più
e
scrivo tanto
Vivo come un’ombra
e
ardono mille pensieri come fuochi d’artificio
E’ il carosello finale,
tanti botti tanta bellezza
il cielo si illumina di grosse gocce di luce
che scendono quasi a toccarti
Emozioni che si sciolgono nella nebbia
nell’odore della polvere da sparo
Poi finisce
Torniamo tutti a casa
ad aspettare la prossima festa di San Pietro e Paolo
 

Preghiera
È
Incontro
tra uomo e Dio
Ascolto della voce
che riempie l’infinito
Debolezza e forza di chi
si arrende per vincere la pace

dolore
una tempesta che scuote i sensi
niente di reale

una tortura da nascondere
niente di importante

replica di angosce già vissute
niente di originale

n’è piena la vita
niente di raro

è dell’uomo
niente di sacro
se non lo dona a Dio

La semplicità
è amore

leggerezza di aria
gioia dello stupore
bellezza di un istante
tenerezza di una carezza
che ti tocca l’anima.

L’abbraccio del tuo bambino

Senza pudore
io faccio il poeta

Espongo in vetrina la merce più fina;
ma quella avariata la tengo in cantina.

L’amore, il dolore, mi danno spessore;
ma sono i silenzi che fanno rumore!

Pensieri profondi, speranze e misteri;
ma sempre poi piombo nei miei buchi neri.

Mi esalto, Mi trovo, Mi esprimo;
ma poi alla fine non sono che rime

Vivere
accogliere ciò che viene,
trarre frutto dal dolore e dalla gioia
ascoltare il pensiero
che
muto
svela il fine di tutto.

Siamo posati su solide mani
che ci accolgono se stremati ci perdiamo.

Nella debolezza scopriamo la forza,
dalla miseria traiamo la ricchezza che non ci inorgoglisce,
ma che ci genera alla dignità più alta.

Credere
che tutto abbia senso
che dalla sconfitta rinasceremo,
in un domani radioso,
quello che Dio ha immaginato per noi

Un ritratto
di te


Così essenziale
nell'essere

Così sconfinata
nel donarti

Così pacificata
nella prova

Così illuminata
nel momento estremo

Così presente
ora,
in ogni istante

Così amata
sempre.

Placami!
Ansia,
senso di colpa che annulla.

Io non sono questa livida foglia nel vortice.

Perché cerco luce e mi cattura l’ombra?

Tutto affiora e si esprime,
il bene e il male,
la mia identità.


Torna la quiete;
ha la voce di un amico.

E’ ormai sera,

mi fermo,

ancora spero.      

Torrente
acqua frusciante gorgheggia
tra i sassi della valle
e copre d'argento
le rocce
immergo i miei piedi
nel fresco
lenzuolo
sensazione di
fusione
natura nella natura
solo un fiato di vento
e il frinire
di pochi grilli
null'altro
nel mio paradiso
terrestre      

Mi metto davanti ad un foglio
Per vivere un'avventura improbabile
e sognare

Per sfogarmi dal dolore
senza gridare

Per racchiudere un'emozione
nello spazio di poche righe

Per riordinare le sequenze della mia vita
e trovare il filo che le unisce

Per rivivere quell'istante e quel saluto
che non posso dimenticare

Per parlarmi, farmi compagnia,
capirmi e amarmi

Per dialogare fuori dal tempo
con chi amo

Per riflettere, comprendere
e crescere in assennatezza

Per lasciare una parola
che vi sveli il mio cuore   

La nostra pelle
Mappa, non superficiale, della vita,
a volte faticosa, ma irrinunciabile.

Bozzolo della crisalide, che appassirà,
quando la farfalla potrà volare.

Vestito cucito in un utero di donna,
ma disegnato da uno sarto ineguagliabile.

Mosaico di colori differenti, tutti similmente belli,
che ci indica l'unicità di ogni creatura

Interprete che rende la corporeità spiritualità,
se ci amiamo.              

Io
mi piaccio
per i miei sentimenti; per come li vivo
Io
mi sento forte
perchè non nascondo la mia debolezza.
Io
ho fede
perchéè sempre stata lei a trovare me; non io a trovare lei.
Io
sono semplice
perché, adesso, accetto tutte le mie complicazioni.
Io
sono un uomo
perché conosco il dolore come tutti gli uomini.      

Il disagio
Occhi calati a raccogliere briciole
scavano nei nostri,
che non riescono ad incrociarli
perchè più nulla possono offrire,
essendo ingannati
dall’inconsistenza di molte illusioni      

poche le parole di un poeta
sono
amore, emozione, vita e morte.
Poche le parole,
infiniti i momenti
incisi
con maestria d’artista
o con anima
disarmata
che rivivono
portandoci
gli affetti
consegnandoceli
sempre
intatti e vivi     

Viale delle Rimembranze
Dritto ci conduci al giardino
dove abbiamo seminato i nostri affetti.
Ti ombreggiano file parallele di cipressi
che alti si elevano al cielo.
Anche noi alziamo gli occhi,
e lì vediamo,
specchiarsi nei suoi colori,
quelli del nostro sentire.
Lì troveremo, un giorno, il cuore
che oggi siamo venuti a cercare
in una zolla ricoperta di fiori      

Non spegnere più la luce
Dammi coraggio per essere un uomo
che accetta ogni sfida.
Accendi le mie giornate, di colori e di sole,
perché la vita sia anche il tempo dei doni
e non solo quello delle prove.
Alita su di me lo spirito,
perché possa ritrovare l’amore lì dov’è:
nel mio cuore       

Stavo cercando le parole
per scrivere un'altra pagina
del mio diario
e mi sono accorto che,
cercando la forma migliore
per vestire il pensiero,
lo stavo spogliando:
l'impulso perdeva
carica e verità
e Il momento di comporre
non era più quello della libertà
di volare sui paesaggi
che si dipanano al di sotto
senza alcuna preoccupazione
di sapere dove si stia andando
e in cosa ci si stia imbattendo.
Solo successivamente,
rileggendo e comprendendo,
mi sforzerò di trovare
la forma migliore per il testo;
facendo attenzione però
a non censurarlo
con revisioni continue
che lo privino della sua carica emotiva.   

E’ lì e la tocchi
E’ l’evidenza che senti vera.
E’ la tua anima espressa
da un’altra voce
E’ l’intimità più tua condivisa
con l’autore di quella poesia.
Ora non ti senti più solo:
leggi ed ascolti pieno di gratitudine
perché hai trovato un fratello.    

La grandezzaè dei piccoli
Solo la consapevolezza di essere inadeguati
ci stimola a diventare migliori..
Solo la vita intensa di esperienze e di incontri
ci fa realizzare umanamente.
Solo la sfida del limite ci apre alla speranza
che dà forza e dignità nella prova.    

Comporre
Gettare una manciata di sillabe sul foglio
e raccogliere quelle che ne emergono
per unirle in frasi che liberino il pensiero.
Poi lavorarle con la lima delle emozioni
per farle diventare il nostro momento creativo    

Essenzialità
Scarabocchio misere righe
con la pretesa di custodire
i tesori che la consapevolezza
distillata dall’esperienza
e trasforma in saggezza.    

Scrivere
è scoprire di sé
rinfrancandosi
con il vigore dei pensieri
tratti dalla coscienza
con libertà di forma   

Amare
dilatare il proprio essere
accogliere e crescere
Chi ci accoglie
comunque, ovunque
in tutti i tempi
sempre
è nostro Padre
L’Immenso Dio
|
Così mi sono aperto a te
ti ho accolto tra le braccia
nell’anima
ti amo   

Musica
Ermetica energia,
cadenza del ritmo,
benessere.
Avvolgente come la notte
schiacciata tra il tramonto e l’alba.   

In sintesi
Spesso
le emozioni intense
provocano una narcosi per la psiche
Riemergono
quando possiamo
affrontarle
e metabolizzarle tra le nostre esperienze.     

Le Mani cercano espressioni
per raccontare il dolore
che affolla l’attimo eterno della vita.
Circondato di presenze tangibili ed irreali,
sospeso tra consapevolezza e sogno,
tra la concretezza del pianto
e il soffio che spira;
solo il silenzio risponde
alle domande uccise dalle parole;
solo il freddo avvolge i miei passi
percorsi senza meta          

XXV Aprile
(ogni giorno)
|||||||||
La libertà ha mille case,
ma nessuna cittadinanza.
|||||||||
La libertà nonè partigiana,
anche se ce la restituirono i partigiani.
|||||||||
La libertàè in pericolo,
quandoè asservita al tornaconto del più forte.
|||||||||
La libertà non si esporta con la guerra,
però si guadagna con l’eroismo di
chi per essa non teme di morire.      

Torcia
|
vorrei fissare
questo piccolo grande istante
la percezione
che
in fondo
esiste una
coscienza
|
diretta
da quello che
dicono
sia
lo Spirito
il compagno
delle vicende quotidiane
consolatore
muto
l’essere
più
vicino
a me
oggi
per quello che sono
|
la breccia
non ancora
chiusa
.
La sola     

Nonè musica
|
Non scrivere
soffocati
dalla nausea
Non
parlare
oppressi da
pulsioni distruttive
che sfracellano
l’anima
Non credere
al riscatto
offerto
……
Il punto di riferimento
lo si deve cercare
……
poi seè tale
l'orientamentoè conseguente.
|
Il riferimento non serve per perdersi,
al contrario
serve per trovare la strada.
|
Il ruolo lo assegna la vita,
la dignità la costruisci
guadagnandoti
il rispetto
|
Ti abbraccio e tremo …..   

La Stella Polare
Vortice di pensieri che si attorcigliano
stati d’animo contrastanti.
Susseguirsi di illuminazioni
di riflessioni e di impulsi
Come orientarsi?
Dobbiamo Credere
nella sensibilità
nelle intuizioni
che cogliamo così tangibili e reali
nei nostri momenti più veri
quelli che ci cambiano assieme alla nostra vita   

Lei
il mio tutto
sentirla con me
null’altro mi importa
attingere pace dalla sua pace
dalla continuità di quest’unione.
Dissetarmi alla sorgente dell’amore
dalla quale zampilla: fresca, semplice, libera
la verità della parola che dona speranza ai giorni
Null’altro desidero: continuare a vivere ancora con lei
Per Essere Libero   

La luce nel buio
Quando il dolore
ci veste di nero e di lamenti;
siamo sconfitti.

No:
Ascoltiamo meglio:
ci sono sempre ragioni per sperare
Alziamo gli occhi:
guardiamo la luce abbagliante
dell’amore che ci racchiude.
Percepiamo il calore
dell’abbraccio che protegge la nostra vita
dal suo inizio fino all’approdo.

No:
Il dolore non può vincere,
perché l’amore esprime la speranza
che perpetua i nostri affetti   

Esortazione
Non censurarti mai:
esprimiti come vuoi,
come sai
Manifestati:
il cuore sia il tuo arbitro
Tu ti doni:
io ascolto la tua poesia
Ti scopro

Dietro le parole
brilli   

Serenità
Armonia leggera come vela gonfiata dalla brezza
nella struggente dolcezza di un paesaggio lacustre
di acque placide
che ti raggiunge
alla fine
di
infiniti travagli
quando
lasci
che sia
la vita
a condurti
per mano
non il tuo ambizioso orgoglio

Losanga
Tutti
possiamo volare
manifestandoci, emozionandoci
tuffandoci nell'incanto della poesia
sintetizzando, in una manciata di parole, immagini
paesaggi della nostra anima disegnati dai sentimenti
colorati dalla sincerità delle emozioni espresse
Raccontandoci e sfidandoci
ritroviamo fiducia e
vitalità
   

Padre Santo
Tante parole
ancora
per riempire il silenzio
che ci fa paura
La vita si spegne
si riaccenderà
nella luminosità
del destino costruito da Dio
per le sue creature
pellegrine
in questa valle di lacrime
Come diamante
reso lucente
dal sapiente taglio dell'artigiano
questo tuo dolore
purifica e illumina le bellezze
di un'anima nobile
sin dall'origine
perché divina
Elevata ancor più
dalla dignità
di una vita
spesa
per lasciare il mondo migliore       

Uno sbadiglio
Monotonia
di gesti sempre uguali
meccanici
vuoti
Nessun sorriso al tramonto
della mia giornata
solo questo
foglio
per
sfogare
quel che resta
della mia ribellione
per raccogliere
un barlume di
vita
e di speranza   

Verità e non …
La veritàè la “normalità” di un gesto eroico;
non un’imposizione alla quale sottostare

La veritàè la sincerità di chi spesso piange;
non l’esibizione di un sorriso dipinto per essere sempre creduto

La veritàè da vivere;
non da dichiarare e poi ignorare

La veritàè l’incontro con la misericordia;
non la clava da brandire per giudicare  

Traccia
Cercar saggezza nonè già saggezza
coglila dalla vita, dalla sofferenza
Con consapevolezza

Analizzare non basta per migliorare
Persevera, ricostruisciti dopo ogni fallimento
Con umiltà

Donare il superfluo nonè meritorio
Spenditi, regalati sarai migliore
Con generosità

Rinunciare alla competizione non rasserena
Testimonia ciò in cui credi e sarai sereno
Con coerenza      

Malinconia
Convalescenza dal dolore
Velo posto su colori e luci
per smorzarli e permetterti di guardarli

Freno alle attese
per farti vivere l’oggi
Riflessione
ritmo rallentato della vita

Cura
per dar tempo al dolore
di prendere casa
di lasciarti vivere
più bello dentro
      

Economia della poesia
Scrivo … regalo una poesia
se ti emoziona
la fai tua
eppure rimane mia ancora

Scrivi …offri una poesia
se la viviamo
diventa nostra
sebbene sia tua sempre

La poesia
è un bene
soddisfa un bisogno
…comunicare   

12 febbraio
Parole preziose
hanno detto i tuoi occhi

Parole scolpite
su un volto malato.

Un bacio d’amore
un dolce saluto sentito col cuore.

C’è sempre dolore, ma non ti ho perduto
se quel che mi lasciè come hai vissuto

Ciao papà
Auguri 

Ti prego
Restituiscimi i colori
per guardare quello che mi circonda
con la loro luce.

Scaldami l'anima
perché possa gioire della vita
con il loro calore.

Riequilibra le emozioni
perché torni la pace nella mia coscienza
con la loro armonia.

Rigenera la fiducia
perché mi sostenga nella tua ricerca.
con la loro energia

In fondo
Cosa rimane?

Rimangono gli affetti,
gli esempi, le nostre immagini
riflesse nei figli.

Rimangono i tesori d’amore
accumulati nell’ intimità
dall’ anima
nella quotidianità

Rimangono i silenzi
gli sguardi, i profumi
l’abbandono;
i momenti
che nessuno potrà toglierci.

Rimane la nostra esistenza
che
vibra in chi ci ama  

Se sogno
Solo quando sogno
sono vero,
libero nell’infinito.
Svelato.

Solo quando sogno
sono vivo,
attivo nell’universo.
Liberato.

Solo quando sogno
sono calmo,
riappacificato nello spirito.
Realizzato.

Solo quando sogno
sono felice,
riunito nell’amore.
Consolato.   

È sollievo,
che riposa.
È mano,
che impalpabile ti sfiora.
È compagnia,
di quando sei solo.
È infinito,
quando tutto siè compiuto.
È certezza,
di un domani senza tramonto.
È amore.  

Lacrime,
a volte agognate,
a volte soffocate,
corollario al dolore e alla gioia,
ultimo saluto alla vita che si spegne,
preziose e nascoste,
silenziose,

nostre.


Semplice-mente
simple-ment

La sintesiè la virtù dei sapienti:
per questo oggi anneghiamo in un oceano di parole.

La synthèse est la vertu des savants:
pour cet aujourd'hui nous noyons dans un océan de mots.

L'opera d'arteè l'espressione più efficace della bellezza
nella sua immediatezza.

L'oeuvre d'art est l'expression plus vraie de la beauté dans son
instantanéité

L'esperienzaè la capacità di misurare i rischi
che ci permette di procedere più sicuri verso il nuovo.

L'expérience est la capacité de mesurer les risques qu'il nous
permet de procéder plus sûrs vers le nouveau

La pauraè la sfida che affrontiamo con noi stessi
per progredire superando i nostri limiti.

La peur est le défi que nous affrontons avec nous mêmes
pour progresser en dépassant nos limites

La disciplinaè fare, anche contro voglia,
ciò che si deve fare.

La discipline est faire, même contre envie,
ce qu'on doit faire           

Io
Io sono
Io sono vivo
Io sono stato amato
Io sono stato capace di amare
Io sono stato fortunato di averti avuto
Io
   sono
          vivo
                amato
                        capace di amare
                                              fortunato di averti sempre           

_O
__T
___T
____I
_____C
______A



Non         AMARE
        so
Non                            DI   PARLARE
             ho voglia
Non                                                  LA COMPETIZIONE
                            mi interessa
                                                                                        Non NELLA GIUSTIZIA
                                     credo
Non PIU'
                                                   spero


                    Ma ASCOLTARE
            so
                                                Ma DI SILENZIO
                   ho voglia
                                                                             Ma IL RISPETTO
                              mi interessa
                                                                                                        Ma NELLA VERITA'
                                                     credo
Ma                                                                                                                                        DI FARLO
                                                                            spero
    

Introspezione
Mi sono mai guardato dentro per davvero?
Da sempre giro intorno al problema di conoscere la mia identità vera, ma ho il convincimento che poche volte sia stato veramente quello che sono.
La personalità in buona parte miè stata costruita addosso; sono quello che gli altri vogliono vedere di me: così la mia tristezzaè stata percepita come serietà; le mie nuvole come sensibilità d’animo; le mie ossessioni sono state intese come fragilità del temperamento.
Tanti miei sfoghi, apparentemente incomprensibili, hanno talvolta sbalordito chi riteneva di conoscermi, ma poi tuttoè sempre rientrato nell’apparente normalità di una vita più che lineare.
Così i turbamenti ancora non mi danno tregua, sono cresciuti, proprio perché sono sempre rimasti lì mai guardati in faccia mai affrontati per davvero.
La mia identità sessuale drammatizzata mi ha causato tanti sensi di colpa: vuoi per l’innocenza perduta o per le eccitazioni fantasticate, vuoi per la scoperta, sconvolgente, di poter essere attratto anche da un corpo uguale al mio.
Prestissimo poi l’incontro fortunato con la persona a me complementare: la passione gioiosa del nostro amore intensamente vissuto, come se presagissimo la penuria del tempo
e la prova grande di vederla morire che mi ha spogliato e reso vulnerabile.
|
|
Cavalli e nuvole
ancora mi puniscono
per essere qui
vivo
senza di te   

Raid by horseback
Il Bianco uguale al nero, questo pari a quello
parole ispirate contrapposte ad un vita scadente
riflessa da occhi affranti e spenti.
Ma dov’è la luce?
Cosa cerco?
La vitalità: la sua forza da trattenere tra le gambe
Vorrei
soggiogarne ogni movimento, reprimerne l’energia,
per poi imperiosamente, con l’impeto del comando, pretenderla senza risparmio
e godere di questo possesso, della sensazione di assoluto vigore che regala  

Continuare
Riprendere il filo dei pensieri
Con sforzo tornare a scrivere.
Non lasciarsi fermare dalla disperata debolezza
che ci piomba addosso.
E' lo strascico degli eccessi che ci siamo concessi.
Stanchezza mentale e fisica, assenza di gioia.
Non esiste solo il venerdì santo però c'è anche la Pasqua.
E' difficile accorgersene quando sei nel bel mezzo della Passione,
ma prima o poi c'è anche la resurrezione.

Non giudicare, non giudicarti,
siamo delle fragilissime imbarcazioni in viaggio
in un mare pieno di tempeste.
Datti tempo aspetta.
Fai sbollire la burrasca tornerà ancora un po' di chiaro.
Scrivi, spera;
non piangerti addosso
e se devi stare zitto accettalo.
Se le tue parole non ti piacciono dille comunque:
sono quelle che in quel momento ti passano per la mente.

Non stancarti più;
non sfibrarti in lotte eterne.
Siamo luci e ombre;
siamo sempre in viaggio fino all'ultimo respiro
e poi …

Non fingiamo di essere puri spiriti:
la carne ci pesa addosso;
qualche volta prende il sopravvento.
E' il nostro limite;
la zavorra che ci tiene attaccati alla terra.
La nostra concretezza in fondo   

Visita
Felicità di un incontro.
Gioire per questa piccola attenzione,
come se ci avessero donata una gemma preziosa,
o avessimo trovato oro sul fondo del settaccio della vita,
che l’acqua della sofferenza ha ripulito dalle scorie
lasciate da giornate trascorse senza attenzione per i sentimenti,
senza poesia, vuote senza l’amore   

La cura
Tasti e parole per dire tutto
parlare prima di pensare
Scoprire poi che hai detto quello che pensavi
che tutto si ordina, che la confusioneè diventata chiarezza
Espelli il veleno
Guardati in faccia
quando nonè messa in posa, quando non ti interessa di essere giudicato
quando te ne freghi di coerenza e forma, della follia che sconvolge, della paura che nascondi
Vivi emozioni forti e dure senza censure, senza rimorsi
Vai avanti
non importa sapere dove stai andando
muoviti … arriverai
Pace
   

Grido.
Vuoto, confusione, troppe Parole,
mai adeguate, mai vere,
solo messe un fila
Illusione di comunicare, ma cosa provo veramente non lo so dire
Non c’è niente di definito, tutto si mischia
Di sicuro c’è il pianto che non vuole sfogarsi in lacrime
L’abito nero cucito addosso che non si sfila più e mi pesa mi opprime
e io Vorrei leggerezza, spensieratezza, ma non vengo esaudito.
Per una volta vorrei tagliare questo gesso
Senza ipocrisia gridare che io non mi sento bene,
sono un vaso rotto, mi sorreggo a stento e mi lascio vivere.
Amo i miei figli, questo sì, questoè vero:
Oh Dio se così non fosse, come potrei andare avanti
Vorrei che questo torrente portasse a valle la mia disperazione
e dopo tornasse qualche momento di pace prima di chiudere e rendermi a chi mi ha fatto  

Condizionale
Io vorrei ….(magari volessi!) ….Volere
Mi piacerebbe …. Cosa? … Piacermi
Io farei ….. con uno sforzo … Me stesso
Io darei …. Ciò che avrei fatto
Spererei ….. se fossi vivo
Io vivrei …. Se volessi …. Se mi piacessi …Se facessi ….Se dessi ….. Se sperassi.

Io vivo? …………………………………………………………………………... Sì  

È poesia l’ombra della sapienza posta intimamente in noi dalla sensibilità che tutto ha preordinato,
è poesia il nostro mistero.


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