Poesie di Fabio Alessandro Tagliacollo


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Ore 7.54
Sto arrivando in stazione,
ed il treno č la che m'aspetta!
Ultimamente sono diventato bravo;
arrivo sempre con 10 minuti d'anticipo,
con calma!
Prima,
a volte,
il treno lo perdevo.
Entro.
Mi siedo,
Sul sedile alla sinistra
vicino al finestrino.
Aspetto......
Aspetto......
Le porte si chiudono!
Il treno č partito.
Piano, piano,
sempre pių veloce,
attraverso le campagne del basso veneto,
tra le stazioni dei paesi dei colli euganei,
il paesaggio č sempre quello,
cambiano solo i colori,
con il passare delle stagioni.
Nebbie e grigio,
Verde intenso o spento,
Sole, pioggia o neve......
il Treno vā,
sempre inarrestabile,
si ferma solo nelle stazioni prestabilite.
Gente invisibile che sale,
ad ogni fermata,
non scende quasi nessuno
prima della grande cittā,
Padova.
Oh,
il sedile di fronte a me č ancora vuoto!
chissā,
comincio a sognare.
sogno.
Magari....
Ecco la galleria!
Dopo questo tratto oscuro,
c'č una stazione,
non ho mai notato le persone che salgono
a parte una,
E fra tante persone che salgono
spero che ci sia anche lei,
oggi.
Eccoci arrivati,
non c'č.
Non la vedo.
Che delusione!!!!
Ma domani sicuramente ci sarā!
Ma domani sicuramente ci sarā!
Ah, Padova!
Eccoci arrivati!
Ma domani sicuramente ci sarā!
Lo spero.
Intanto vado verso il mio ufficio,
sconsolato,
passando per il bar,
sostanziosa colazione!
2 cappucci e 1 brioche!  

Oceani mentali
Dai e vieni e vola con me
tra le stelle multicolori,
oltre i confini dell'universo...
attraverso gli oceani mentali.
E se lo vorrai,
riusciremo uniti,
a superare le colonne d'Ercole.
E se Tu,
mi guiderai bene,
forse ......
chissā....
riusciremo ad arrivare insieme
all'isola Che Non C'č.
Io purtroppo...
da solo,
non ci riesco.
Ho perso la bussola!  

Strane Notti
Magica notte
ascolto bisbigli di stelle
mentre tra le oscuritā del cielo
sola ed immensa,
la Luna splende
e mi sorride.
Silenziosa,
dietro le mie spalle,
una fata,
dolce viso,
sorriso incantato,
mi sfiora,
con le sue dita sottili.
Non riesco a muovermi,
e l'oscuritā cala,
anche sui miei occhi.
Magica notte,
Magico sogno,
PACE.
Non permettere
o Luna,
che qualcuno mi svegli,
e lasciami qui,
e lasciami volare
con questa splendida fata,
non lasciare che arrivi il giorno,
stai con me,
e sogna con me.  

Astronauta
Scuri e profondi,
lascia che la mia mente,
si riempia di sogni,
e di false speranze.
Come un'astronauta,
mi libro nell'infinito,
ed esploro
Scuri e misteriosi,
Una inquietudine mi attraversa il cuore...
sono perso in questo infinito.
Navigo,
volo,
mi riempio di solitudine,
arranco,
mi sento cieco.
qui il vuoto,
lā lontane,
le stelle,
protendo una mano,
alla ricerca di qualcosa di solido,
piango,
nessuno puō sentirmi,
la mia voce si spegne,
appena uscita,
Sono muto?
Sono cieco.
Ahh, quanti sogni,
quante follie,
Erica,
nei tuoi occhi c'č l'universo.
Piango,
poi una mano stringe la mia...
e il mio cuore s'accende.  

Anima e Materia
Tram tram giornaliero,
lavoro otto, nove, dieci ore,
casa,
andata e ritorno;
Padova;
oddio;
traffico, stress,
caotiche code,
strade grigie tristi e fumose,
mi ritrovo ad osservare colorate vetrine,
dei centri commerciali,
per ricevere calore,
ad acquistare cose inutili,
ma dentro mi spengo,
poco a poco.
Forse non riesco a provare pių nessuna emozione.
Sto diventando uno zombie.
I miei sogni stanno svanendo.
Senza speranza.

E poi uno sguardo;
in un bar frequentato a colazione,
un istante,
un'infinitā,
una persona vista molte altre volte,
mai notata,
e mi immergo in quel cielo stellato,
racchiuso in quegli occhi scuri,
profondi,
e torno a volare,
occorre trovare il giusto compromesso,
tra anima e materia;
e torno a volare,
il mio cuore torna a riempirsi di emozioni.
E' tornata la primavera!
Spero di ritrovare quegli occhi!
Ora quella persona comune,
č diventata speciale.  

Triste notizia.
Silenzio,
uno squillo dal mio cellulare,
attendevo.
attendevo.
sapevo.
Ma che triste notizia!
Cado.
Tristezza.
Malinconia.
La fiamma si sta spegnendo!
Otto anni hai passato
lottando contro l'idra,
ad ogni scontro,
sembrava,
ne uscissi salvo,
vincente,
ma quel mostro non moriva mai,
e di volta in volta
la battaglia ti provava,
ti toglieva un po di energie,
piano piano,
silente silente,
e nell'ultima battaglia,
ha approfittato della tua debolezza,
e ti ha sopraffatto!
Silenzio,
uno squillo dal mio cellulare,
attendevo.
attendevo.
sapevo.
Ma che triste notizia!
Cado.
Tristezza.
Malinconia,
Ricordi.
Manolo piccolo grande eroe,
ti vedevo invincibile,
ma questa volta l'idra ha vinto!
Ti ammiro amico,
sei rimasto fino alla fine,
a questo mondo,
attaccato
ad un sogno d'amore!
Addio.


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