Poesie di Michele Tornani


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Cosi come nel mezzo di un pensiero osceno ed uno cupo

il tempo fa si che si possa pensare anche alla morte.

Con leggerezza

Di ogni giorno in cui si abbia avuto la convinzione che ciò che non era stato veramente voluto sia stato cancellato dalla mente si avrà invece un altra certezza paragonabile alla certezza di morire

Il cuore non dimentica

Sopporta scavato dai dolori del passato ma a differenza della mente che può perdere ricordi per strada

Lui non potrà mai far finta di non sapere com' era il nostro passato
non potrà riposarsi nelle notti insonni e cercherà di sopportare ogni genere di futuro che lo sta aspettando
finchè si prenderà la sua rivincita su ogni malessere fisico e mentale subito

Quel giorno nel mezzo di un pensiero osceno ed uno cupo in un attimo capiremo che la morte non e' più solamente un pensiero leggero.

Siamo solo polvere
Essere un macigno sarebbe troppo significativo
Troppo pesante
Troppo ingombrante
La polvere scende e sale si appoggia ovunque leggera e nessuno gli da tanto peso
La si vede la si sente e può dar fastidio ma non più di tanto

Ho vissuto un giorno e ne ho voluto un altro
non sono mai riuscito a dire buon giorno
Solo buona notte.

Eccomi di nuovo qua in un mondo che sa di ridicolo
eccomi di nuovo qua in un mondo che è il mio

Non so lottare come fanno i miei inquilini terreni
sono bravo a sopravvivere ma lottare assieme a loro per questa civiltà...

Non sono bravo in queste cose non sono adatto all'epoca per cui devo vivere
Alla fine il senso di tutto ciò che facciamo non lo capiremo mai

Siamo solo come piante che qua nascono e qua muoiono

C'è chi dice che decidiamo noi chi essere e siamo fautori della nostra vita e vorrei che chi pensa questo lo dica in faccia a due ragazzi che si sono sposati in chiesa che credono in Dio che mai si sono tentate dalle droghe solo lavoro e valori e il frutto del loro amore viene al mondo con un cancro.

Queste non sono sfide è solo esistere tutto questo accadeva anche prima delle religioni.

La chiesa è fatta di uomini che come tutti hanno pregiudizi e discriminazioni

Alla fine siamo solo animali ma vorremmo essere di più

Il mio saper amare non sa d'amore
non conosco frasi dolci o carezze
le ho tolte negate e cancellate
eppure amo
eppure i miei occhi amano e si commuovono

il mio saper amare non sa d'amore
ma il mio cuore è innamorato
la mia mente è perversa e pervasa di sogni
questo è il mio amare che è buffo incosciente teatrale monotono annebbiato complesso rivoltoso
Ma a me tutto questo distratto amare piace
I miei occhi parlano e il mio cuore ascolta solo certe parole
perché inconsapevole non può far altro riconosce solo certe frasi e vede solo ciò che deve vedere
                                                                                                                                      A Silvia

Ed ecco aggiungersi altri pensieri appisolati
che pur se stanchi
sotto un'ombra di scarse virtù
aspettano altre anime e parole più concrete.

Neppure il più piccolo uomo sinistro e malmesso di coscienza
riuscirebbe ad ottenere risposte
da un mondo ormai disfatto
liquefatto da false e sorde verità

Demoni travestiti da demoni
che continuano ad essere amati
come si già avessimo oltrepassato le porte dell'inferno

Parole incandescenti
parole raggelanti

Tutto pur di non coinvolgere le parole del cuore

Siamo fatti di sogni e rancori troppo accentuati
Siamo fatti di carne
a volte di odio
Siamo fatti per stare qua e non capirne il motivo
Siamo come il ferro
arruginisce
Siamo fatti per amare
ma crediamo e a volte speriamo che l'odio sia più semplice dell' amare
Lo è
Siamo fatti per nascere
Siamo fatti per morire
Tutto ciò che è in mezzo non lo capiremo mai

Siamo fatti per non restare eppure siamo egoisti
Siamo fatti per non guardarci dentro eppure ci sentiamo morire nel non riuscirci
in tutto ciò cerchiamo di riderci su ma ci riesce facile vedere la pioggia
Solo la pioggia
Siamo fatti per non restare eppure gettiamo via sentimenti di persone a noi vicine
In tutto ciò cerchiamo di riderci su eppure nemmeno sul letto di morte avremmo il coraggio di raccontare la propria vita con sincerità
Siamo fatti per non restare eppure ci crediamo immortali

di amore t'avrei potuto parlare se solo avessi avuto parole libere di correre.
Se ad un mio passo così semplice e naturale fosse corrisposto qualcosa di simile nella mia mente.
Eppure sogno e respiro rido di ciò che sento di capire senza essere capito
Senza volerlo ti piove addosso la realtà e la passione.
Ci svegliamo meno sofferenti più umani ma il cuore fatica a riscoprire ogni volta la sera.
Nessuno sarà veramente un uomo o una donna se non capirà che nel mondo può essere nulla come tutto come un cieco che non vuol ascoltare o un muto che si benda gli occhi

ciao caccolina finalmente ho finito mi fa male la schiena.
Non so cosa dirti sinceramente a parte che ci sono delle frasi che soltanto i poeti le scriverebbero.
Boh ho il cervello vuoto quindi di saluto con una ciucciata virtuale a pisello

siamo sempre pronti a partire con le parole con i gesti ma ci fermiamo a metà sempre
Forse sono le paure
Forse è ciò che eravamo che ci ferma
Poi arriva la sera
Andiamo a dormire e tutto riparte tutto ritorna com'era

siamo tutti al limite
anche quando dormiamo digrigniamo rabbia e incomprensione a volte ci dovrebbe bastare una bella scopata e una birra magari del vino se vogliamo innamorarci di più.
sono a sedere sul divano quasi come alle poste. Si aspetta con l'intento con il desiderio di fare qualcosa obbligati vincolati dal desiderio maleducati con noi stessi

E' qui davanti a Dio ciò che ci spetta
Davanti a chi vorremmo mettere al mondo.
E' qui ciò che non vorremmo ma se riusciamo a stare qua potremmo vedere anche l'amore
qua c'è tutto
un minuto puoi ridere perché ascolti un comico in tv e poi puoi piangere non riuscendo a capire perché un bimbo muore di tumore.
Poi puoi sentirti innamorato e come una divinità predichi guai a chi non ti segue
Poi ti accorgi che eri solo andato a prendere un litro di latte e qualcuno ti ha sparato qualcuno come te.
Allora si riparte senza esserne consapevoli fino in fondo ma si fa per noi per chi vorremmo essere se solo avessimo le palle

Volendo ci si può scordare di tutto anche di ciò che sentivamo nostro ciò che per noi era una battaglia dettata dal sentimento di sentirci onesti con noi stessi
non ci sono più così tante foto da guardare è un passato che ormai mi sembra strano che non sento più mio ma il fuoco non si spegne ancora. Mi tengo così come si tiene la vita nel bene e nel male in ogni caso stiamo andando tutti da qualche parte e giudicare è tra i gesti più facili finché non riguarda noi stessi.

Ho toccato inconsapevole ogni suo respiro
Io leggero e inconsapevole come una piuma lei forte e pesante come il piombo
Io con la forza di negare lei con l'umiltà di chi approva di chi è già andata e tornata
Non ci sono paragoni vorrei avere rimpianti ma non ci riesco
sto solo imparando ad amare a vivere

Sogno sempre ogni giorno è nella mia indole
La metà dei miei sogni s'è avverata dovrei essere a buon punto ma l'altra metà è enorme
Se non fossi così sarei già morto almeno per metà
C'è una donna che mi gira attorno come il sole e la terra a me piace perché mi fa pensare al futuro mi fa pensare...
a volte si preoccupa le servirebbero due cuori e metà del cervello che ha per star bene per sopportare
eppure siamo qua e in fondo
è parte di me anche se non lo ammetto .!.

a questo mondo mancano le parole. A rilento vanno i sogni le speranze le crediamo morte. Ma non è così lo vogliamo credere perché ci fa comodo
Scansiamo l'anima vomitiamo corruzione anche nei più piccoli e comuni gesti quotidiani.
Ci lamentiamo rubiamo non siamo capaci né di amare né di crescere figli perché non stiamo bene con noi stessi
Fermiamoci cerchiamo di ripartire dal passato
pittori scrittori scultori musicisti devono tornare anche se tormentati ma capaci di farci sognare
Allora sogniamo cerchiamo almeno di farlo se no saremo sempre più persi e noiosi
Morire e vivere non sono un gioco ma una sfida una lotta continua.
Il mondo va cambiato sembriamo piccoli in questo caos ma possiamo essere tutto se lo vogliamo

Nessuno sa guardare più i fiori
Ci creiamo battaglie dentro di noi già perse perché cerchiamo la guerra con noi stessi.
Sono troppe le cose a cui pensare per cui sentirsi emarginati per sentirsi tristi. Ma tanto siamo qui ci corrodiamo, ci umiliamo parliamo male di chi abbiamo attorno e critichiamo anche un gatto che non dovrebbe attraversare la strada o un uccello che canta alle sei del mattino perché ci crediamo superiori a lui che è solo un "animale" che ci irrita.
Non credo più a questa umanità che senza controllo sfascia il mondo e l'amore.
Se come dicono che nel 2010 ci sarà una specie di fine del mondo sarò contento di arrivarci con te........................................
ma che cavolo questo lo scrivevi a me...... .!.

come la notte che scende scende ma dentro di noi saliamo come spiriti che si nascondono come parole mai dette, magari pensare
E poi la luna
E poi si ricomincerà con il sole con la nostalgia con la speranza con il credersi chi
Ma credersi dove?
Ma credersi per chi?
Egoismo e sarcasmo ciò che ci tiene in vita nel comun vivere, in fin dei conti son solo ali tagliate troppo presto troppo inutilmente, troppo quotidianamente
Ma siamo qua e altri sono là e tutti assieme non sappiamo dove andare

Notti insonni che in realtà sono giorni
chiedendosi un perché, non trovandolo eppure è lì
donne tanto ribelli quanto bisognose d'amore, almeno d'affetto
Intanto ci si guarda dentro
specchiandosi in finestre opache
come se riflettessero ciò che siamo dentro
Scontrosi, freddi con la paura
di vivere, soffrendo solo per
ciò che ci fa comodo
Eppure siamo qua
Eppure moriremo qua
Soffrendo per non aver vissuto
come l'anima ci chiedeva
Stupidi
Corrotti
Incapaci di amare
Guardando la luna
chiedendo il sole
Guardando il sole sperando nella luna
tutto sommato almeno sappiamo respirare, mangiare e a volte andare al bagno
Non basta?
Per molti sì altri s'arrangiano altri imprecano sognano e muoiono un po' ogni giorno
Risorgendo nella notte
Ascoltando il silenzio, il buio la follia degli umani che sorge al calar del sole.
Siamo ripugnanti eppure abbiamo il diritto di vivere finché ce lo concederanno
Finché non si accorgeranno di chi siamo realmente e allora ci rinchiuderanno fra quattro mura

AMEN

Attimi ricevuti
attimi concessi
rami di stanchi alberi che galleggiano nell'aria
attimi di pace che rotolano al tramonto
una pace quasi sospetta ricercata e forse trovata forse voluta

"Come la nebbia" disse il vecchio guardandosi dietro.
Come ciò che è stato e tornerà come sinfonie ascoltate e mai capite
come tutto
come niente
arriveranno tanti momenti
arriveranno cani rabbiosi
false verità
chi ti giudicherà

Il dolore è qualcosa di irraggiungibile e a noi sembra sempre così vicino
niente in fondo è vero e niente in fondo è falso ma la serenità non si regala la si conquista uccidendo anime controverse
tutto può sembrare un secolo o un attimo
e domani cosa faremo? Guarderemo su di una panchina al parco gli uccelli raggiungerci.
Raccoglieremo qualche moneta dal nostro cappello che aspetta lì di essere deriso che la pioggia lo bagni e il sole lo deformi
cosa ci manca? Quello che manca a tutti perché anche ad un fiore può mancare il sole o la pioggia

L'amore è qualcosa che sfugge
che ti sfugge
ti calpesta l'anima
ti fa soffrire
ridere di malinconia
l'amore è qualcosa di scaltro
troverà sempre il modo di fotterti
ti farà volare dal cielo alla terra
ti farà ruggire di rabbia
ti ridurrà docile come un agnellino
l'amore sempre lui...
ci tiene in vita e decide di farci morire
l'amore è qualcosa di sincero
è come una notte passata a bere
perché l'amore è come l'alcool
se esageri ti distruggerà e
i momenti felici bruceranno via
l'amore è come un lupo
ti sarà sempre fedele
ti seguirà in ogni dove
ma poi c'è l'istinto

Ecco un gioco da perdenti amare
giusto un attimo si potrà accarezzare la ricompensa per sofferenze che neanche le anime più esperte potrebbero reggere perché in amore tutto può sembrare un'offesa tutto può sembrare mortale, un pugnale dritto al cuore
ecco l'amor perdente ma per quale la vita non sarebbe giusta in sua assenza

Della mia vita racconterò quel che basta per dimostrarvi che sono vivo
Me ne andrò dalle vostre vite per poi tornare mai come come prima e mai cambiato
Partirò di nuovo e questo è certo e i vostri cuori si sgretoleranno e i vostri pensieri cadranno a terra con il tonfo di chi cade morto.
Passeremo quelle poche sere a parlare a cercare di toccare la luna e chiacchierare di sogni in fondo è quel poco che ci rimane, che ci teniamo stretti dentro fino al al limite della corruzione
E poi?
Forse il vuoto
Forse continueremo ad ingrassare nei pregiudizi in quel che crediamo odio anche se non lo è nella malinconia di sentire i nostri passi vuoti pieni di speranze ma zoppicanti al sorgere del sole al sorgere della vita comune di chi vive e disprezza l'attimo il non guardarsi in fondo per paura di reggere in mano una pistola
Di questo vi potrò parlare potrete credere soffrire o gioire e ridere ma tutti assieme un giorno su una panchina perché non abbiamo capito un cazzo della vita

La stupidità è fatta di azioni normali, giornaliere
ci impossessiamo della vita senza fare i conti dell'anima e alla fine non ci rimane niente e non sopporteremo niente
Con parole cercheremo di far ridere
Con sguardi faremo piangere tutto sommato sarà divertente aggirare il mondo come se un................................

Di giorno e sotto le coperte della notte strisciando tra due dieci mille pensieri osserveremo il mondo senza farci vedere, o almeno è quello che crediamo
accarezzando la luna sorridendo del suo continuo mutamento

al di là di esperienze che potremmo trovare ragionevoli
Per suoni distorti che ci riempiranno la mente come un bicchiere lasciato alla pioggia
al di là di questo avremo ancora occhi per guardare ci saranno diversità che tali rimarranno e sogni che tali resteranno

Sogni assassini come monotoni divoratori di storie di coscienze di irriverenti pensieri disposti male in cassetti sfasciati in armadi dalle ante ciondolanti

Cosa si vuol dalla vita se non un pensiero sereno di non vanità per non seguire alberi spogli per accarezzare le mani della poesia
Gesti morenti seppur vivi nel loro dimenarsi cercano di colmare ciò che vorremmo ma che non si può avere, non si può accettare in fondo

Ho scoperto di essere cieco
Le rose fioriranno sempre ma le mie...
Ho scoperto che se vuoi vivere gli errori possono travolgerti corrodere quel poco che dentro vuol rimanere sincero
Eppur dentro sinceramente tradiamo
La sincerità a volte è un vizio un sopruso

Rigirandosi sospesi sulla luna che pienamente pallida ci declina
Astrattamente vivremo d'amore senza passione finché potremo finché qualcuno non ci taglierà il capo e allora vivremo come piante che aspettano solo la pioggia e il sole e non si preoccupano del vento che soffia
Sorridi se puoi, dovresti per non essere sconfitto dalla penombra che può sembrare più sincera della luce

A volte ammalati
A volte sopraffatti dagli anni
A volte con occhi colmi di passato
Pur sempre uomini

Ti sto aspettando come se dovessi attendere un sonno che porti pace ti sogno come si può sognare qualcosa che possa rimanere immortale dentro di me
guardo il cielo e mi accorgo che non sei un sogno fai parte della realtà di ciò che sono
tra noi non ci sarà fine siamo nati e moriremo assieme perché sarebbe stupido concepire qualcosa di diverso.
Eppur soffriremo col passare degli anni ma le nostre vite sono legate da centinaia di anni e nulla ci potrà far paura se stiamo assieme
Condividiamo esperienze sogni e la vita è più vera con te
amare è qualcosa che fa paura non c'è niente di concreto
c'è la passione il cuore che batte e sbatte contro ciò che ci dice la nostra intelligenza Eppur senza non si sopravvive

Rotolano le nuvole invece di volare.
Come certi pensieri certe frasi da non dire
Si vive a terra guardando il cielo
ma chissà se basta se è vero.
A volte moriamo e nessuno se ne accorge
A volte viviamo e chi se ne accorge
cerca di rubarci la felicità
In fondo è tutto monotono
ma anche dormire ogni giorno
per tutta la vita può sembrare monotono.
Intanto le stelle cadono
noi le schiviamo per paura che si avverino
Prima o poi tutti avremo
un giorno di lacrime
se poi sincere chiedetelo al vostro cuore

Di un attimo così talmente sognato che creato
Di un amore formato da illusioni diventate circostanze
Un giorni, un'ora, una follia
Un pensiero, una pazzia
un tramonto scambiato per alba
Purché si trovi ciò che sia
sia

Sinfonia della più assoluta monotonia
Frasi sparate da cannoni inconsapevoli portatori di sangue e morte
E poi il silenzio mille pianti sordi accuditi da bambini saliti in cielo troppo presto
Pianti di felice pazzia
Rozza parata di sentimenti sciolti da finti amori
E poi ancora l'amore ancora la ricerca di sé stessi
Comunque felici e distorti da quei cannoni
Ridicoli nel sentirsi più forti mentre ci si piange dentro
Corrotte frasi e spergiurate parole
Consapevoli oppure no
Morti o forse ancora un po' vivi

Come sassi dritti in viso
Sembrarono certi incubi
Come un fiume che da in secca
Si gonfia d'acqua e travolgendo ogni cosa
Fa sembrar meno affascinante la natura
Silenzi assordanti furono quelle poche parole
Nascoste da ciò che il mio cuore tremante
In realtà voleva esprimere
Un bagliore di luce allontano
D'un tratto ogni fantasma del passato
Mi misi a dormire
Consapevole sognatore di vita

Parole
Parole e ancora frasi
A volte nel buio
A volte nella penombra
Ma il sole come sempre tornerà a scaldarci
Ci apriremo una birra e poi del vino
Aspettando la luna e la notte
Aspettando giorni migliori o peggiori
Comunque attenderemo con il sorriso di chi sopporta la bellezza della vita

Granelli di polvere spazzarono via gli ultimi dubbi
Le ultime ombre
Granelli passati e che continuano a passare
Lasciando solchi dietro
Tracciando percorsi diritti come coltelli
Visibili solo a vecchi dalla barba lunga
Intrappolati nel loro tempo fuori dal mondo
Fuori dalla comune circostanza di dover muovere
Gambe mani e a volte la vita
Fuori dal tempo
Soli con la loro lunga barba
Non felici ma pur sempre sereni
A volte ammalati
A volte sopraffatti dagli anni
A volte con occhi colmi di passato
Pur sempre sereni

E aspetto
Di tutti i giorni
Il giorno
Di ogni istante il destino
Descritto per poter immaginare un'anima leggera
Leggendo ciò che l'essere farà realtà
Per poter navigare in mezzo all'odio
Senza sprofondarci
E aspetto di tutti i momenti
Il momento
In cui si diventa ciò che in sogno si pensava
Prenderò ciò che è utile

L'amore è fatto di sorrisi
Di frasi appassionate
Di cuori incrociati
L'amore è fatto a volte di noia
Dettata dalla vita che come uccelli in gabbia ci portiamo dentro
L'amore ti spezza la vita
Ti circonda di illusioni
A volte ti rende felice
Ti porta al mare ed in montagna
Ti fa ridere di niente
Ti manda in miseria
Solo
In piccole stanze non riscaldate
Con la schiena curva
Gli occhi martoriati dall'andar avanti
L'amore è come entrare in un ospedale
Non saprai mai se ne uscirai curato o morirai
L'amore è tutto questo e migliaia d'altre emozioni e frustrazioni

Perplessità ingenua quanto esplosiva
Di niente o di nulla parleremo se non per ridere del tempo che passa
Poi sorprenderci di non aver trovato altro che falsità e bugie che sorridono
Nell'amore che vorremmo provare
Forse disperati da ciò che al risveglio potremmo vedere
Per un giorno o per tutta la vita comunque impareremo un po' alla volta
Ciò che pensavamo di aver già capito

Mi appendo ad una finestra
Non c'è nulla che mi possa scrollare da lì
In ogni attimo aspettiamo
Sarebbe più semplice sorridere e basta
Ogni luce che si accende porta con sé una motivazione
Basta non accenderne molte
Ora chiedimi un motivo
Mentre me ne sto ancora qui ad aspettarti
Appeso ad una finestra
Mentre le stagioni passano
Mentre i sogni non decollano
Mentre tutto sembra normale
Per te

Maledetti i sogni infranti e la mente che si annebbia, che non vede il sole
Probabilmente abbiamo bruciato strappato fiori che non dovevamo e pianto senza motivo.
Il mondo dell'incoscienza che continua ad andare avanti dei falsi viventi e dei cuori infranti.
Vivendo correndo con sulle spalle le bugie piccole bugie enormi, la passione nel tradire sé stessi e gli altri per non guardarsi dentro.
Uscendo dal ventre avevo chiesto altro
Intanto il tempo passa con la noia con i destini che si incrociano facendo scelte sbagliate così per farsi del male.
Poi arriva il buio arriva la notte arrivano pensieri distorti o forse più sinceri di quelli che si fanno alla luce del sole.
Le cose che ami do me di voi non me le ricordo più

Porterei la tua mente alla miseria
Per far vivere la tua anima
Avrai sognato ogni momento
Non consapevole di ciò che poteva darti ogni minuto
Scoprirai la tua fragilità
Le pressanti paure di chi ti circonda
Che anche se ridicole ti mostreranno la tristezza
Ogni momento
Ogni sguardo che i tuoi occhi accoglieranno
Ogni volta che la tua mente ti porterà in giro
Fermati
Fai parlare la tua anima

Notti di polvere
Di amori che si cercano
Di parole cercate
Sognando a testa in giù frasi da martoriare
La pioggia cade
Tu che rotoli dall'altra parte della montagna
Bagliori di fobie ad ogni incrocio della vita
Ho calpestato un fiore senza accorgermene
Senza pensare di aver ucciso qualcosa di unico
Non posso più camminare
Sogni di primavera
Nuovo anno e nuove stelle da guardare
Stelle da sognare e con un po' di fortuna toccare.
Sogni di primavera
Nuovi giorni e nuove magie da inventare

Sospirai come chi ha finito il suo tempo
Mi tradii soppresso da ciò che in realtà sentivo
Corsero parole gettate in malo modo
Difficilmente comprensibili anche alla persona più vicina
Il tutto ed il niente comparivano nello stesso sogno
Nello stesso incubo
La pioggia iniziò a farsi udire come lacrime dal cielo
Poi persone in silenzio che aspettavano l'avvenimento
La probabile disperazione oppure la più pura e semplice follia
Arrivò comunque il buio
Una nuova notte e probabilmente una nuova luce

Gettando frasi qua e là in contorta riflessione
Guardare l'orizzonte sempre da soli ma con sincerità
Spostare delle nuvole per vedere oltre
Occhi troppo spesso fragili ma sempre aperti
Come in cerca di un sogno che possa diventare realtà
E poi ancora giù di nuovo nel buio con l'anima che brucia
Consapevole e con rimorsi ma senza chiudere gli occhi
Con la mano sempre protesa in avanti leggera e forte allo stesso tempo
In attesa dell'amore di un sorriso incondizionato
Di un'emozione reciproca
Di piccole gocce che un po' alla volta possano spegnere quel fuoco maledetto

Poeta a chi sogna
Chi non ci crede morirà deluso
Poeta a chi tra i mostri sogna
Chi non ci crede morirà piangendo
Scrivendo perché qualcuno impari ad ascoltare
Ogni mente è originale ma c'è chi lo nasconde
Ridere di un poeta che sogna

In ogni anima che nell'apparenza scorre sicura
Nel fragore di una frase detta per la solitudine che ci portiamo dentro
Ogni volta che il mondo ci chiederà se è giusto accendere un pensiero
Salveremo di ogni cosa un poco il più possibile
Ma se l'idiozia non avrà la meglio in fondo capiremo che è tanto poco
Tanto basta per campare
Per credere di essere compresi in una sicura felicità
Sommersi da finte luci che per la loro forza e vicinanza non ci faranno vedere il buio
che realmente c'è nella nostra anima che è talmente vicino...
Non ce ne accorgiamo...

Scelsi l'inesattezza della vita
Ecco cosa scelsi
Ipocriti chi provano a sfiorare
Almeno una volta la perfezione.
Perché la vita è inesatta, sbagliata e il più delle volte
Sfortunata e chi arriva a capire questo
Probabilmente sarà più sincero
Con sé stesso
Perché comunque tutti andiamo al cesso
Di tanto in tanto...

Due ore e un quarto
Questa è la sfida
Questo è il pregiudizio
Tanti ciò e vorrei
Tanti ubriaconi stonati alla porta
Tante lune e soli che non sorgeranno
Tanti perché in un mondo senza ragione
Nel ristagno dei perdenti
Senza un dove e senza un se
Nel sorgere della malattia
Che pur non volendo ti porti dentro
Per cani con il pelo raggrinzito
Per emozioni mai finte e mai dettate dalla noia

Ti chiederò sempre ciò che tu non potrai darmi
Te lo chiederò con un sussurro
Tanto leggero da volar via prima che possa giungere a te
Ti chiederò di prendere la mia mano
Ma mai raggiungerà la tua
Troppo impegnata ad inseguire false e nebbiose strade
Potrò vederti ridere
Potrò vederti piangere sorridere e star male
Mai sarò la tua cura

Ho chiesto alla mia mano di accontentarsi di quel che le davo, un martello.
Lei voleva un fiore non un martello.
Ho chiesto ai miei occhi di accontentarsi guardando persone che ciondolano qua e là
a volte finti pigri di sentimenti.
Loro volevano vedere un tramonto.
Ho chiesto al mio corpo di accettare e ingurgitare veleni di ogni tipo di non dormire
di prendere il dolore ogni giorno di diventare più vecchio dell'età che ha.
Lui voleva solo far passare gli anni serenamente.
Ho chiesto alla mia mente di sopravvivere anche nei giorni di pazzia di incoscienza di
portarsi via con sé la paura l'orgoglio e di non diventare matta più del dovuto, di non
lasciarmi solo.
Lei voleva solo starsene a leggere a farmi avere una vita migliore.
Ho chiesto al mio cuore... Al mio cuore..

Mentre eri via i fiori sono appassiti
Le certezze sono volate via
il tuo profumo si è cancellato dalla mia mente
Ed io...
Sono rimasto qua come chi rimane ad aspettare
Come chi crede di dover aspettare
Ma non capisce che se ne sta andando...
Così s'è perso il bagliore che mi scaldava

Chiedimi di parlare di annegare guardandoti negli occhi
Chiedimi di partire di cambiare il mondo anche solo tenendomi abbracciato
Parlami di te di ciò che nessun altro potrà mai sapere di te
Chiedimi di sorridere con te
Arrampichiamoci su un albero pronti a sputare su chi passa sotto
Attendiamo la notte per innamorarci ancora un'altra volta
Sognami e anche io ti sognerò per non dover aspettare il risveglio per vederti
Tutto possiamo essere e niente se non vogliamo
Non ci deve essere paura nel guardarsi negli occhi se si prova amore
Chiedimi cosa saremo fra dieci anni
Ti dirò che sarò ancora qua soffrendo imparando dalla vita migliorando e
invecchiando con il sorriso di chi sa che ha trovato la parte dell'anima che mancava e
se la porta con sé
Attendiamo la notte per abbracciarci ancora
Concediamoci l'amore senza aver paura di poter morire per lui
Chiedimi di rimanere al tuo fianco anche quando sarai stanca e gli anni avranno
portato via la tua bellezza e la tua innata forza
Concedimi di entrare nel tuo cuore perché io possa annientare il tuo dolore le tue
debolezze
Chiedimi ciò che vuoi sognami ogni volta che il tuo cuore lo chiede
Sarò sempre qua fra dieci venti cinquant'anni nelle penombre nella luce e nelle
tenebre di questa vita

Chiudi gli occhi
Solo un momento
Per immaginare
Per sognare
Chiudi gli occhi solo un momento
Ti starò a fianco
Consumarsi senza volare
Chiudi gli occhi mi stai vedendo?
Ammucchiarsi di idee
Pensieri compresi solo in parte
La pioggia e il vento
L'amore e la paura

E' inutile piangersi addosso
Se la coscienza si è voluta ingannare
Se con la più totale incuranza
Se voluto sparare a qualche uccello che passava di lì
Solo per volare
Il pazzo è colui che va incontro alla morte sorridendo
Con la più normale verità che dentro possiede
Alzando dapprima solo polvere e poi macigni più grandi di lui
Senza saperlo
Senza meditarlo
Solo con la sua dannata pazzia

Un uomo è morto tempo fa
Aveva giudicato il proprio tempo finito
Nessuno aveva capito questo
Troppo facile essersene andati
Troppo difficile rimanere
Giustamente
Un uomo è morto
Solo
Come forse troppo solo si doveva sentire
Forse un amico conoscendolo bene
Forse solo un cantante per i molti
Con un'anima puramente grande

Seduto su un'immagine ti sto pensando
Ho distrutto parti di me per farti spazio
Per un sorriso puro
Per una felicità da iniettare
Si può correre senza gambe e correre se si è ciechi
Ma non posso amarti senza lacrime felici
A volte ci si nasconde da un completamento dell'anima
perché è più forte la paura o l'imbarazzo
Si ha paura di essere felici per l'angoscia che ci lascia quando ci saluta, coprirebbe
Il cielo o il sorriso di un bambino
Memorie
Memorie passate a non ascoltarsi, a dimenticarsi
A nascondersi sotto la pioggia
Lasciando le proprie emozioni ad un bambino
forse più forte che sta nascendo

Sparsi parole per ogni dove nella più misera disperazione
Gettai al mondo la mia rabbia e urlai perdendo completamente la ragione
Arrivò il buio e la rabbia si tramutò in paura
Paura di esistere di non riuscire più a sognare
L'angoscia di chi si è perso
Di chi ha perso
Poi le mie labbra si aprirono e diedi al mondo quella frase che aspettava
Diedi il mio addio al passato estrassi quel pugnale dal mio cuore
Quella lama che ormai sentivo parte di me e che in fondo avevo amato
Il mondo mi sorrise
Se pur con gli occhi gonfi di dolore e impauriti
Ritornai a camminare

Certe pagine le sentiremo noiose
avremo voglia di sfogliarle senza leggerle ma non si può
Non ci è concesso perché anche le virgole e gli errori di grammatica avranno un senso
Nel taccuino delle favole troveremo i perdenti
campi colorati dai fiori e montagne verdi in lontananza
Amori che se ne vanno
dopo averci fatto sognare e gonfiare le vene di gioia
Amori irascibili ma pur sempre sinceri
che si sciolgono al sole e si congelano all'inverno.
Non è l'Amore vero questo.
la maggior parte delle persone non lo conoscerà mai
Fingeranno per paura della solitudine e scenderanno con lei a compromessi
La solitudine è una conquista perché è tra le più grandi angosce che
cerchiamo di nascondere
Nel taccuino delle favole ci troveremo a volte la realtà le bollette da pagare
le file alle poste nei supermercati e l'affitto da pagare
Ci troveremo genitori impazziti nel far quadrare la vita
che provano a correre attorno ai loro figli
Purtroppo per loro per tutta la vita gli correranno solo dietro

Il taccuino delle favole ho sempre a portata di mano
Per raccontare la vita a bambini
Per umiliare i grandi
Il taccuino delle favole è sempre nella mia tasca
Nell'altra c'è una penna e nei giorni buoni di calma
sotto l'ombra di un albero se ne escono fuori come per magia
Nei fogli giallastri sa dà la vita, si fa festa
senza rimpianti o paure
Le paure del taccuino sono labili
addolcite dalla penna che scorre come la fantasia
senza falsità e occhi pieni di odio
Nelle pagine che si colorano di blu o di nero
c'è il mondo di chi scrive, di chi legge
di chi non si vergogna di volare
In ogni riga si potrà trovare l'amore e una piccola parte dell'anima
che rimarrà stampata lì per sempre
Forse per chi ne ha meno, per chi non la sa usare o per chi si è perso
Per chi si è perso nelle proprie parole
per chi si è perso perché Dio glielo aveva chiesto come pegno per rinascere
Nelle pagine che scorrono si può trovare di tutto
anche ciò che ci fa paura, che non capiamo, le umiliazioni
la sensazione di essere sbagliati.

di amore t'avrei potuto parlare se solo avessi avuto parole libere di correre.
Se ad un mio passo così semplice e naturale fosse corrisposto qualcosa di simile nella mia mente.
Eppure sogno e respiro rido di ciò che sento di capire senza essere capito
Senza volerlo ti piove addosso la realtà e la passione.
Ci svegliamo meno sofferenti più umani ma il cuore fatica a riscoprire ogni volta la sera.
Nessuno sarà veramente un uomo o una donna se non capirà che nel mondo può essere nulla come tutto come un cieco che non vuol ascoltare o un muto che si benda gli occhi
Ho perso l'attimo
Ho perso un anno
Seduto sulla panchina ad aspettare l'autobus
Ho perso sei ricordi
Altri li ho voluti dimenticare
Non c'ero con la testa
Per lo più con il cuore
Ho perso la ragione ed il sole bruciava
Ho perso amici il lavoro la casa
Solo le donne riuscivo a trovare
Donne che erano già perse
La pioggia il vento
Ubriachi che mi ruttavano in faccia
Vecchi dalla vita finita
Non trovai che questo per un anno
Poi trovai l'amore
Mi misi a sedere
Sulla mia poltrona di casa

siamo sempre pronti a partire con le parole con i gesti ma ci fermiamo a metà sempre
Forse sono le paure
Forse è ciò che eravamo che ci ferma
Poi arriva la sera
Andiamo a dormire e tutto riparte tutto ritorna com'era

siamo tutti al limite
anche quando dormiamo digrigniamo rabbia e incomprensione a volte ci dovrebbe bastare una bella scopata e una birra magari del vino se vogliamo innamorarci di più.
sono a sedere sul divano quasi come alle poste. Si aspetta con l'intento con il desiderio di fare qualcosa obbligati vincolati dal desiderio maleducati con noi stessi

E' qui davanti a Dio ciò che ci spetta
Davanti a chi vorremmo mettere al mondo.
E' qui ciò che non vorremmo ma se riusciamo a stare qua potremmo vedere anche l'amore
qua c'è tutto
un minuto puoi ridere perché ascolti un comico in tv e poi puoi piangere non riuscendo a capire perché un bimbo muore di tumore.
Poi puoi sentirti innamorato e come una divinità predichi guai a chi non ti segue
Poi ti accorgi che eri solo andato a prendere un litro di latte e qualcuno ti ha sparato qualcuno come te.
Allora si riparte senza esserne consapevoli fino in fondo ma si fa per noi per chi vorremmo essere se solo avessimo le palle

Volendo ci si può scordare di tutto anche di ciò che sentivamo nostro ciò che per noi era una battaglia dettata dal sentimento di sentirci onesti con noi stessi
non ci sono più così tante foto da guardare è un passato che ormai mi sembra strano che non sento più mio ma il fuoco non si spegne ancora. Mi tengo così come si tiene la vita nel bene e nel male in ogni caso stiamo andando tutti da qualche parte e giudicare è tra i gesti più facili finché non riguarda noi stessi.

Ho toccato inconsapevole ogni suo respiro
Io leggero e inconsapevole come una piuma lei forte e pesante come il piombo
Io con la forza di negare lei con l'umiltà di chi approva di chi è già andata e tornata
Non ci sono paragoni vorrei avere rimpianti ma non ci riesco
sto solo imparando ad amare a vivere

Sogno sempre ogni giorno è nella mia indole
La metà dei miei sogni s'è avverata dovrei essere a buon punto ma l'altra metà è enorme
Se non fossi così sarei già morto almeno per metà
C'è una donna che mi gira attorno come il sole e la terra a me piace perché mi fa pensare al futuro mi fa pensare...
a volte si preoccupa le servirebbero due cuori e metà del cervello che ha per star bene per sopportare
eppure siamo qua e in fondo
è parte di me anche se non lo ammetto .!.

a questo mondo mancano le parole. A rilento vanno i sogni le speranze le crediamo morte. Ma non è così lo vogliamo credere perché ci fa comodo
Scansiamo l'anima vomitiamo corruzione anche nei più piccoli e comuni gesti quotidiani.
Ci lamentiamo rubiamo non siamo capaci né di amare né di crescere figli perché non stiamo bene con noi stessi
Fermiamoci cerchiamo di ripartire dal passato
pittori scrittori scultori musicisti devono tornare anche se tormentati ma capaci di farci sognare
Allora sogniamo cerchiamo almeno di farlo se no saremo sempre più persi e noiosi
Morire e vivere non sono un gioco ma una sfida una lotta continua.
Il mondo va cambiato sembriamo piccoli in questo caos ma possiamo essere tutto se lo vogliamo

Nessuno sa guardare più i fiori
Ci creiamo battaglie dentro di noi già perse perché cerchiamo la guerra con noi stessi.
Sono troppe le cose a cui pensare per cui sentirsi emarginati per sentirsi tristi. Ma tanto siamo qui ci corrodiamo, ci umiliamo parliamo male di chi abbiamo attorno e critichiamo anche un gatto che non dovrebbe attraversare la strada o un uccello che canta alle sei del mattino perché ci crediamo superiori a lui che è solo un "animale" che ci irrita.
Non credo più a questa umanità che senza controllo sfascia il mondo e l'amore.
Se come dicono che nel 2010 ci sarà una specie di fine del mondo sarò contento di arrivarci con te........................................
ma che cavolo questo lo scrivevi a me...... .!.

come la notte che scende scende ma dentro di noi saliamo come spiriti che si nascondono come parole mai dette, magari pensare
E poi la luna
E poi si ricomincerà con il sole con la nostalgia con la speranza con il credersi chi
Ma credersi dove?
Ma credersi per chi?
Egoismo e sarcasmo ciò che ci tiene in vita nel comun vivere, in fin dei conti son solo ali tagliate troppo presto troppo inutilmente, troppo quotidianamente
Ma siamo qua e altri sono là e tutti assieme non sappiamo dove andare

Notti insonni che in realtà sono giorni
chiedendosi un perché, non trovandolo eppure è lì
donne tanto ribelli quanto bisognose d'amore, almeno d'affetto
Intanto ci si guarda dentro
specchiandosi in finestre opache
come se riflettessero ciò che siamo dentro
Scontrosi, freddi con la paura
di vivere, soffrendo solo per
ciò che ci fa comodo
Eppure siamo qua
Eppure moriremo qua
Soffrendo per non aver vissuto
come l'anima ci chiedeva
Stupidi
Corrotti
Incapaci di amare
Guardando la luna
chiedendo il sole
Guardando il sole sperando nella luna
tutto sommato almeno sappiamo respirare, mangiare e a volte andare al bagno
Non basta?
Per molti sì altri s'arrangiano altri imprecano sognano e muoiono un po' ogni giorno
Risorgendo nella notte
Ascoltando il silenzio, il buio la follia degli umani che sorge al calar del sole.
Siamo ripugnanti eppure abbiamo il diritto di vivere finché ce lo concederanno
Finché non si accorgeranno di chi siamo realmente e allora ci rinchiuderanno fra quattro mura
AMEN

Attimi ricevuti
attimi concessi
rami di stanchi alberi che galleggiano nell'aria
attimi di pace che rotolano al tramonto
una pace quasi sospetta ricercata e forse trovata forse voluta

"Come la nebbia" disse il vecchio guardandosi dietro.
Come ciò che è stato e tornerà come sinfonie ascoltate e mai capite
come tutto
come niente
arriveranno tanti momenti
arriveranno cani rabbiosi
false verità
chi ti giudicherà

Il dolore è qualcosa di irraggiungibile e a noi sembra sempre così vicino
niente in fondo è vero e niente in fondo è falso ma la serenità non si regala la si conquista uccidendo anime controverse
tutto può sembrare un secolo o un attimo
e domani cosa faremo? Guarderemo su di una panchina al parco gli uccelli raggiungerci.
Raccoglieremo qualche moneta dal nostro cappello che aspetta lì di essere deriso che la pioggia lo bagni e il sole lo deformi
cosa ci manca? Quello che manca a tutti perché anche ad un fiore può mancare il sole o la pioggia

L'amore è qualcosa che sfugge
che ti sfugge
ti calpesta l'anima
ti fa soffrire
ridere di malinconia
l'amore è qualcosa di scaltro
troverà sempre il modo di fotterti
ti farà volare dal cielo alla terra
ti farà ruggire di rabbia
ti ridurrà docile come un agnellino
l'amore sempre lui...
ci tiene in vita e decide di farci morire
l'amore è qualcosa di sincero
è come una notte passata a bere
perché l'amore è come l'alcool
se esageri ti distruggerà e
i momenti felici bruceranno via
l'amore è come un lupo
ti sarà sempre fedele
ti seguirà in ogni dove
ma poi c'è l'istinto

Ecco un gioco da perdenti amare
giusto un attimo si potrà accarezzare la ricompensa per sofferenze che neanche le anime più esperte potrebbero reggere perché in amore tutto può sembrare un'offesa tutto può sembrare mortale, un pugnale dritto al cuore
ecco l'amor perdente ma per quale la vita non sarebbe giusta in sua assenza

Della mia vita racconterò quel che basta per dimostrarvi che sono vivo
Me ne andrò dalle vostre vite per poi tornare mai come come prima e mai cambiato
Partirò di nuovo e questo è certo e i vostri cuori si sgretoleranno e i vostri pensieri cadranno a terra con il tonfo di chi cade morto.
Passeremo quelle poche sere a parlare a cercare di toccare la luna e chiacchierare di sogni in fondo è quel poco che ci rimane, che ci teniamo stretti dentro fino al al limite della corruzione
E poi?
Forse il vuoto
Forse continueremo ad ingrassare nei pregiudizi in quel che crediamo odio anche se non lo è nella malinconia di sentire i nostri passi vuoti pieni di speranze ma zoppicanti al sorgere del sole al sorgere della vita comune di chi vive e disprezza l'attimo il non guardarsi in fondo per paura di reggere in mano una pistola
Di questo vi potrò parlare potrete credere soffrire o gioire e ridere ma tutti assieme un giorno su una panchina perché non abbiamo capito un cazzo della vita

La stupidità è fatta di azioni normali, giornaliere
ci impossessiamo della vita senza fare i conti dell'anima e alla fine non ci rimane niente e non sopporteremo niente
Con parole cercheremo di far ridere
Con sguardi faremo piangere tutto sommato sarà divertente aggirare il mondo come se un...............................................

Di giorno e sotto le coperte della notte strisciando tra due dieci mille pensieri osserveremo il mondo senza farci vedere, o almeno è quello che crediamo
accarezzando la luna sorridendo del suo continuo mutamento

al di là di esperienze che potremmo trovare ragionevoli
Per suoni distorti che ci riempiranno la mente come un bicchiere lasciato alla pioggia
al di là di questo avremo ancora occhi per guardare ci saranno diversità che tali rimarranno e sogni che tali resteranno

Sogni assassini come monotoni divoratori di storie di coscienze di irriverenti pensieri disposti male in cassetti sfasciati in armadi dalle ante ciondolanti

Cosa si vuol dalla vita se non un pensiero sereno di non vanità per non seguire alberi spogli per accarezzare le mani della poesia
Gesti morenti seppur vivi nel loro dimenarsi cercano di colmare ciò che vorremmo ma che non si può avere, non si può accettare in fondo

Ho scoperto di essere cieco
Le rose fioriranno sempre ma le mie...
Ho scoperto che se vuoi vivere gli errori possono travolgerti corrodere quel poco che dentro vuol rimanere sincero
Eppur dentro sinceramente tradiamo
La sincerità a volte è un vizio un sopruso

Rigirandosi sospesi sulla luna che pienamente pallida ci declina
Astrattamente vivremo d'amore senza passione finché potremo finché qualcuno non ci taglierà il capo e allora vivremo come piante che aspettano solo la pioggia e il sole e non si preoccupano del vento che soffia
Sorridi se puoi, dovresti per non essere sconfitto dalla penombra che può sembrare più sincera della luce

A volte ammalati
A volte sopraffatti dagli anni
A volte con occhi colmi di passato
Pur sempre uomini

Ti sto aspettando come se dovessi attendere un sonno che porti pace ti sogno come si può sognare qualcosa che possa rimanere immortale dentro di me
guardo il cielo e mi accorgo che non sei un sogno fai parte della realtà di ciò che sono
tra noi non ci sarà fine siamo nati e moriremo assieme perché sarebbe stupido concepire qualcosa di diverso.
Eppur soffriremo col passare degli anni ma le nostre vite sono legate da centinaia di anni e nulla ci potrà far paura se stiamo assieme
Condividiamo esperienze sogni e la vita è più vera con te
amare è qualcosa che fa paura non c'è niente di concreto
c'è la passione il cuore che batte e sbatte contro ciò che ci dice la nostra intelligenza Eppur senza non si sopravvive

Rotolano le nuvole invece di volare.
Come certi pensieri certe frasi da non dire
Si vive a terra guardando il cielo
ma chissà se basta se è vero.
A volte moriamo e nessuno se ne accorge
A volte viviamo e chi se ne accorge
cerca di rubarci la felicità
In fondo è tutto monotono
ma anche dormire ogni giorno
per tutta la vita può sembrare monotono.
Intanto le stelle cadono
noi le schiviamo per paura che si avverino
Prima o poi tutti avremo
un giorno di lacrime
se poi sincere chiedetelo al vostro cuore

Di un attimo così talmente sognato che creato
Di un amore formato da illusioni diventate circostanze
Un giorni, un'ora, una follia
Un pensiero, una pazzia
un tramonto scambiato per alba
Purché si trovi ciò che sia
sia

Sinfonia della più assoluta monotonia
Frasi sparate da cannoni inconsapevoli portatori di sangue e morte
E poi il silenzio mille pianti sordi accuditi da bambini saliti in cielo troppo presto
Pianti di felice pazzia
Rozza parata di sentimenti sciolti da finti amori
E poi ancora l'amore ancora la ricerca di sé stessi
Comunque felici e distorti da quei cannoni
Ridicoli nel sentirsi più forti mentre ci si piange dentro
Corrotte frasi e spergiurate parole
Consapevoli oppure no
Morti o forse ancora un po' vivi

Come sassi dritti in viso
Sembrarono certi incubi
Come un fiume che da in secca
Si gonfia d'acqua e travolgendo ogni cosa
Fa sembrar meno affascinante la natura
Silenzi assordanti furono quelle poche parole
Nascoste da ciò che il mio cuore tremante
In realtà voleva esprimere
Un bagliore di luce allontano
D'un tratto ogni fantasma del passato
Mi misi a dormire
Consapevole sognatore di vita

Parole
Parole e ancora frasi
A volte nel buio
A volte nella penombra
Ma il sole come sempre tornerà a scaldarci
Ci apriremo una birra e poi del vino
Aspettando la luna e la notte
Aspettando giorni migliori o peggiori
Comunque attenderemo con il sorriso di chi sopporta la bellezza della vita

Granelli di polvere spazzarono via gli ultimi dubbi
Le ultime ombre
Granelli passati e che continuano a passare
Lasciando solchi dietro
Tracciando percorsi diritti come coltelli
Visibili solo a vecchi dalla barba lunga
Intrappolati nel loro tempo fuori dal mondo
Fuori dalla comune circostanza di dover muovere
Gambe mani e a volte la vita
Fuori dal tempo
Soli con la loro lunga barba
Non felici ma pur sempre sereni
A volte ammalati
A volte sopraffatti dagli anni
A volte con occhi colmi di passato
Pur sempre sereni

E aspetto
Di tutti i giorni
Il giorno
Di ogni istante il destino
Descritto per poter immaginare un'anima leggera
Leggendo ciò che l'essere farà realtà
Per poter navigare in mezzo all'odio
Senza sprofondarci
E aspetto di tutti i momenti
Il momento
In cui si diventa ciò che in sogno si pensava
Prenderò ciò che è utile

L'amore è fatto di sorrisi
Di frasi appassionate
Di cuori incrociati
L'amore è fatto a volte di noia
Dettata dalla vita che come uccelli in gabbia ci portiamo dentro
L'amore ti spezza la vita
Ti circonda di illusioni
A volte ti rende felice
Ti porta al mare ed in montagna
Ti fa ridere di niente
Ti manda in miseria
Solo
In piccole stanze non riscaldate
Con la schiena curva
Gli occhi martoriati dall'andar avanti
L'amore è come entrare in un ospedale
Non saprai mai se ne uscirai curato o morirai
L'amore è tutto questo e migliaia d'altre emozioni e frustrazioni

Perplessità ingenua quanto esplosiva
Di niente o di nulla parleremo se non per ridere del tempo che passa
Poi sorprenderci di non aver trovato altro che falsità e bugie che sorridono
Nell'amore che vorremmo provare
Forse disperati da ciò che al risveglio potremmo vedere
Per un giorno o per tutta la vita comunque impareremo un po' alla volta
Ciò che pensavamo di aver già capito

Mi appendo ad una finestra
Non c'è nulla che mi possa scrollare da lì
In ogni attimo aspettiamo
Sarebbe più semplice sorridere e basta
Ogni luce che si accende porta con sé una motivazione
Basta non accenderne molte
Ora chiedimi un motivo
Mentre me ne sto ancora qui ad aspettarti
Appeso ad una finestra
Mentre le stagioni passano
Mentre i sogni non decollano
Mentre tutto sembra normale
Per te

Maledetti i sogni infranti e la mente che si annebbia, che non vede il sole
Probabilmente abbiamo bruciato strappato fiori che non dovevamo e pianto senza motivo.
Il mondo dell'incoscienza che continua ad andare avanti dei falsi viventi e dei cuori infranti.
Vivendo correndo con sulle spalle le bugie piccole bugie enormi, la passione nel tradire sé stessi e gli altri per non guardarsi dentro.
Uscendo dal ventre avevo chiesto altro
Intanto il tempo passa con la noia con i destini che si incrociano facendo scelte sbagliate così per farsi del male.
Poi arriva il buio arriva la notte arrivano pensieri distorti o forse più sinceri di quelli che si fanno alla luce del sole.
Le cose che ami do me di voi non me le ricordo più

Porterei la tua mente alla miseria
Per far vivere la tua anima
Avrai sognato ogni momento
Non consapevole di ciò che poteva darti ogni minuto
Scoprirai la tua fragilità
Le pressanti paure di chi ti circonda
Che anche se ridicole ti mostreranno la tristezza
Ogni momento
Ogni sguardo che i tuoi occhi accoglieranno
Ogni volta che la tua mente ti porterà in giro
Fermati
Fai parlare la tua anima

Notti di polvere
Di amori che si cercano
Di parole cercate
Sognando a testa in giù frasi da martoriare
La pioggia cade
Tu che rotoli dall'altra parte della montagna
Bagliori di fobie ad ogni incrocio della vita
Ho calpestato un fiore senza accorgermene
Senza pensare di aver ucciso qualcosa di unico
Non posso più camminare
Sogni di primavera
Nuovo anno e nuove stelle da guardare
Stelle da sognare e con un po' di fortuna toccare.
Sogni di primavera
Nuovi giorni e nuove magie da inventare

Sospirai come chi ha finito il suo tempo
Mi tradii soppresso da ciò che in realtà sentivo
Corsero parole gettate in malo modo
Difficilmente comprensibili anche alla persona più vicina
Il tutto ed il niente comparivano nello stesso sogno
Nello stesso incubo
La pioggia iniziò a farsi udire come lacrime dal cielo
Poi persone in silenzio che aspettavano l'avvenimento
La probabile disperazione oppure la più pura e semplice follia
Arrivò comunque il buio
Una nuova notte e probabilmente una nuova luce

Gettando frasi qua e là in contorta riflessione
Guardare l'orizzonte sempre da soli ma con sincerità
Spostare delle nuvole per vedere oltre
Occhi troppo spesso fragili ma sempre aperti
Come in cerca di un sogno che possa diventare realtà
E poi ancora giù di nuovo nel buio con l'anima che brucia
Consapevole e con rimorsi ma senza chiudere gli occhi
Con la mano sempre protesa in avanti leggera e forte allo stesso tempo
In attesa dell'amore di un sorriso incondizionato
Di un'emozione reciproca
Di piccole gocce che un po' alla volta possano spegnere quel fuoco maledetto

Poeta a chi sogna
Chi non ci crede morirà deluso
Poeta a chi tra i mostri sogna
Chi non ci crede morirà piangendo
Scrivendo perché qualcuno impari ad ascoltare
Ogni mente è originale ma c'è chi lo nasconde
Ridere di un poeta che sogna

In ogni anima che nell'apparenza scorre sicura
Nel fragore di una frase detta per la solitudine che ci portiamo dentro
Ogni volta che il mondo ci chiederà se è giusto accendere un pensiero
Salveremo di ogni cosa un poco il più possibile
Ma se l'idiozia non avrà la meglio in fondo capiremo che è tanto poco
Tanto basta per campare
Per credere di essere compresi in una sicura felicità
Sommersi da finte luci che per la loro forza e vicinanza non ci faranno vedere il buio
che realmente c'è nella nostra anima che è talmente vicino...
Non ce ne accorgiamo...

Scelsi l'inesattezza della vita
Ecco cosa scelsi
Ipocriti chi provano a sfiorare
Almeno una volta la perfezione.
Perché la vita è inesatta, sbagliata e il più delle volte
Sfortunata e chi arriva a capire questo
Probabilmente sarà più sincero
Con sé stesso
Perché comunque tutti andiamo al cesso
Di tanto in tanto...

Due ore e un quarto
Questa è la sfida
Questo è il pregiudizio
Tanti ciò e vorrei
Tanti ubriaconi stonati alla porta
Tante lune e soli che non sorgeranno
Tanti perché in un mondo senza ragione
Nel ristagno dei perdenti
Senza un dove e senza un se
Nel sorgere della malattia
Che pur non volendo ti porti dentro
Per cani con il pelo raggrinzito
Per emozioni mai finte e mai dettate dalla noia

Ti chiederò sempre ciò che tu non potrai darmi
Te lo chiederò con un sussurro
Tanto leggero da volar via prima che possa giungere a te
Ti chiederò di prendere la mia mano
Ma mai raggiungerà la tua
Troppo impegnata ad inseguire false e nebbiose strade
Potrò vederti ridere
Potrò vederti piangere sorridere e star male
Mai sarò la tua cura

Ho chiesto alla mia mano di accontentarsi di quel che le davo, un martello.
Lei voleva un fiore non un martello.
Ho chiesto ai miei occhi di accontentarsi guardando persone che ciondolano qua e là
a volte finti pigri di sentimenti.
Loro volevano vedere un tramonto.
Ho chiesto al mio corpo di accettare e ingurgitare veleni di ogni tipo di non dormire
di prendere il dolore ogni giorno di diventare più vecchio dell'età che ha.
Lui voleva solo far passare gli anni serenamente.
Ho chiesto alla mia mente di sopravvivere anche nei giorni di pazzia di incoscienza di
portarsi via con sé la paura l'orgoglio e di non diventare matta più del dovuto, di non
lasciarmi solo.
Lei voleva solo starsene a leggere a farmi avere una vita migliore.
Ho chiesto al mio cuore... Al mio cuore..

Mentre eri via i fiori sono appassiti
Le certezze sono volate via
il tuo profumo si è cancellato dalla mia mente
Ed io...
Sono rimasto qua come chi rimane ad aspettare
Come chi crede di dover aspettare
Ma non capisce che se ne sta andando...
Così s'è perso il bagliore che mi scaldava

Chiedimi di parlare di annegare guardandoti negli occhi
Chiedimi di partire di cambiare il mondo anche solo tenendomi abbracciato
Parlami di te di ciò che nessun altro potrà mai sapere di te
Chiedimi di sorridere con te
Arrampichiamoci su un albero pronti a sputare su chi passa sotto
Attendiamo la notte per innamorarci ancora un'altra volta
Sognami e anche io ti sognerò per non dover aspettare il risveglio per vederti
Tutto possiamo essere e niente se non vogliamo
Non ci deve essere paura nel guardarsi negli occhi se si prova amore
Chiedimi cosa saremo fra dieci anni
Ti dirò che sarò ancora qua soffrendo imparando dalla vita migliorando e
invecchiando con il sorriso di chi sa che ha trovato la parte dell'anima che mancava e
se la porta con sé
Attendiamo la notte per abbracciarci ancora
Concediamoci l'amore senza aver paura di poter morire per lui
Chiedimi di rimanere al tuo fianco anche quando sarai stanca e gli anni avranno
portato via la tua bellezza e la tua innata forza
Concedimi di entrare nel tuo cuore perché io possa annientare il tuo dolore le tue
debolezze
Chiedimi ciò che vuoi sognami ogni volta che il tuo cuore lo chiede
Sarò sempre qua fra dieci venti cinquant'anni nelle penombre nella luce e nelle
tenebre di questa vita

Chiudi gli occhi
Solo un momento
Per immaginare
Per sognare
Chiudi gli occhi solo un momento
Ti starò a fianco
Consumarsi senza volare
Chiudi gli occhi mi stai vedendo?
Ammucchiarsi di idee
Pensieri compresi solo in parte
La pioggia e il vento
L'amore e la paura

E' inutile piangersi addosso
Se la coscienza si è voluta ingannare
Se con la più totale incuranza
Se voluto sparare a qualche uccello che passava di lì
Solo per volare
Il pazzo è colui che va incontro alla morte sorridendo
Con la più normale verità che dentro possiede
Alzando dapprima solo polvere e poi macigni più grandi di lui
Senza saperlo
Senza meditarlo
Solo con la sua dannata pazzia

Un uomo è morto tempo fa
Aveva giudicato il proprio tempo finito
Nessuno aveva capito questo
Troppo facile essersene andati
Troppo difficile rimanere
Giustamente
Un uomo è morto
Solo
Come forse troppo solo si doveva sentire
Forse un amico conoscendolo bene
Forse solo un cantante per i molti
Con un'anima puramente grande

Seduto su un'immagine ti sto pensando
Ho distrutto parti di me per farti spazio
Per un sorriso puro
Per una felicità da iniettare
Si può correre senza gambe e correre se si è ciechi
Ma non posso amarti senza lacrime felici
A volte ci si nasconde da un completamento dell'anima
perché è più forte la paura o l'imbarazzo
Si ha paura di essere felici per l'angoscia che ci lascia quando ci saluta, coprirebbe
Il cielo o il sorriso di un bambino
Memorie
Memorie passate a non ascoltarsi, a dimenticarsi
A nascondersi sotto la pioggia
Lasciando le proprie emozioni ad un bambino
forse più forte che sta nascendo

Sparsi parole per ogni dove nella più misera disperazione
Gettai al mondo la mia rabbia e urlai perdendo completamente la ragione
Arrivò il buio e la rabbia si tramutò in paura
Paura di esistere di non riuscire più a sognare
L'angoscia di chi si è perso
Di chi ha perso
Poi le mie labbra si aprirono e diedi al mondo quella frase che aspettava
Diedi il mio addio al passato estrassi quel pugnale dal mio cuore
Quella lama che ormai sentivo parte di me e che in fondo avevo amato
Il mondo mi sorrise
Se pur con gli occhi gonfi di dolore e impauriti
Ritornai a camminare

Certe pagine le sentiremo noiose
avremo voglia di sfogliarle senza leggerle ma non si può
Non ci è concesso perché anche le virgole e gli errori di grammatica avranno un senso
Nel taccuino delle favole troveremo i perdenti
campi colorati dai fiori e montagne verdi in lontananza
Amori che se ne vanno
dopo averci fatto sognare e gonfiare le vene di gioia
Amori irascibili ma pur sempre sinceri
che si sciolgono al sole e si congelano all'inverno.
Non è l'Amore vero questo.
la maggior parte delle persone non lo conoscerà mai
Fingeranno per paura della solitudine e scenderanno con lei a compromessi
La solitudine è una conquista perché è tra le più grandi angosce che
cerchiamo di nascondere
Nel taccuino delle favole ci troveremo a volte la realtà le bollette da pagare
le file alle poste nei supermercati e l'affitto da pagare
Ci troveremo genitori impazziti nel far quadrare la vita
che provano a correre attorno ai loro figli
Purtroppo per loro per tutta la vita gli correranno solo dietro

Il taccuino delle favole ho sempre a portata di mano
Per raccontare la vita a bambini
Per umiliare i grandi
Il taccuino delle favole è sempre nella mia tasca
Nell'altra c'è una penna e nei giorni buoni di calma
sotto l'ombra di un albero se ne escono fuori come per magia
Nei fogli giallastri sa dà la vita, si fa festa
senza rimpianti o paure
Le paure del taccuino sono labili
addolcite dalla penna che scorre come la fantasia
senza falsità e occhi pieni di odio
Nelle pagine che si colorano di blu o di nero
c'è il mondo di chi scrive, di chi legge
di chi non si vergogna di volare
In ogni riga si potrà trovare l'amore e una piccola parte dell'anima
che rimarrà stampata lì per sempre
Forse per chi ne ha meno, per chi non la sa usare o per chi si è perso
Per chi si è perso nelle proprie parole
per chi si è perso perché Dio glielo aveva chiesto come pegno per rinascere
Nelle pagine che scorrono si può trovare di tutto
anche ciò che ci fa paura, che non capiamo, le umiliazioni
la sensazione di essere sbagliati.

Ho perso l'attimo
Ho perso un anno
Seduto sulla panchina ad aspettare l'autobus
Ho perso sei ricordi
Altri li ho voluti dimenticare
Non c'ero con la testa
Per lo più con il cuore
Ho perso la ragione ed il sole bruciava
Ho perso amici il lavoro la casa
Solo le donne riuscivo a trovare
Donne che erano già perse
La pioggia il vento
Ubriachi che mi ruttavano in faccia
Vecchi dalla vita finita
Non trovai che questo per un anno
Poi trovai l'amore
Mi misi a sedere
Sulla mia poltrona di casa


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