Poesie di Grazia Villani


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Melo in fiore
Un intenso
profumo di primavera
si spande
in questa tersa sera
di una tanto evocata atmosfera.
Il clima si addolcisce
mentre ogni fiore
a poco a poco
rinasce.

Paesaggio notturno
Notte stellata
nell'illimitato
tempo
di uno spazio
indeterminato.
Rimango
senza fiato
per un attimo
infinito.
Mi sento sospesa
nel vuoto sterminato
del magico cielo.
Respiro l'immenso.

Alla Luna
Tu luna soave,
selenico miraggio,
con il tuo flebile
pallido raggio,
nascondi
le mie
quotidiane inquietudini.
Infondimi coraggio
per affrontare
-del domani-
ogni imminente
disagio.
O cielo,
non incupirti,
rimani splendente
nella tua totale
solarità.
Concedimi un domani
pacato
dovizioso
di schegge
di serenità.
Arrecami letizia
nel donarmi
la cornucopia,
con un poco
di ilarità.
Non sia una lontana chimera
la pace,
fammi valicare
la barriera
dell'umana
incomunicabilità.

Amore
(San Valentino)
Amore
è il motore
della vita.
Senza di lui
potresti
sentirti smarrita.
Cupido
con frecce a profusione
ferisce,
a volte
alle spalle
con l'inganno
tradisce.
Amore è saper perdonare,
l'altrui felicità procurare
e per non far troppo
soffrire
talvolta si può
anche mentire.
Non proporti
comunque
la sfida consueta
del - più di ieri
meno di domani-,
potrebbe risultare
inaspettatamente
disattesa.
Ama in libertà,
infondi certezza,
trasforma
la passione
in tenerezza,
quando col repentino
divenire dell'età,
non più percepirai
la folle ebbrezza.

A Luca
Vissuto
nella luce della fede,
nella gioia
e nel dolore,
nella speranza
di una miracolosa guarigione.
Amato
con la certezza
di una non negata
giovinezza.
Conosciuto
per l'umana
solidarietà,
hai attraversato
il tunnel
dell'orrore,
celando con eccezionale
dignità
la tua immensa
sofferenza.
Il nostro eterno amore
vive
nel ricordare......
La tua cara immagine,
talvolta ci precede,
ora ci insegue
all'infinito,
come il giorno
sempre
rincorre la notte.
Una prece
ti dedichiamo,
e tu,così,possa
in pace
riposare.

Carpe diem
Ricordati di me
nel tempo e nel raggio
di un piacevole
breve spazio.
-Carpe diem-
preannunciava
il poeta latino Orazio.
Cogli di me il pensiero,
il fuggevole desiderio,
il silenzio ostentato
che ti ho dedicato
per nascondere
attimi di non amore.
Dal tuo profondo sguardo
-in un breve flash-
intuivo che
non mi avresti perdonato.
Evita la tristezza
ed il dolore
che produce mestizia.
Aggiungi alla pazienza
la dolce temperanza.
Non ti inquietare
-se da subito-
non ti ho saputo
amare.

Speriamo che non sia
(febbraio 2010).
Speriamo che non sia......
la fine del mondo
-aldilà dell'oceano-,
ma l'alba di un giorno
di speranza e di luce
per i bambini
di Haiti.
Hanno nei loro volti
smarriti
stampato solo
travaglio e tormenti.
Speriamo che non sia.......
la nostra infingarda apatia,
a dimenticare di donare
almeno un pugno di riso
insieme
ad un caritatevole sorriso.
Speriamo che non sia......
l'ipocrisia di sempre
a farci lavare
la coscienza
per il deplorevole
oblio
di elargire
della certezza
solo
alcune
briciole.

Queste le meraviglie.
Queste le meraviglie del creato:
un bambino appena nato,
un filo d'erba che si muove
dal soffio del vento sospinto,
ali di farfalle delicate
nelle loro movenze,
gatti acquattati,
forse abbandonati,
ma determinati
a mimetizzarsi nello spazio
di un guadagnato contesto.
Con un vivace gesto
li vedi
alzarsi in veloci sequenze
ad acciuffare prede golose,
talvolta lontane,
imprendibili,
come rose spinose.

Il regalo
(do ut des)
Regalami un po' di dolcezza,
io ti ripagherò con
tutta la mia tenerezza.
La vita è spesso agra,
non risparmia dolore
ed amarezza...........
Regalami la gentilezza
di cui sei capace,
potrò ricambiarti con un sorriso,
con un solidale
saluto
di pace.
La vita corre veloce
ed il tempo passa in fretta,
quale certezza potremo noi afferrare!
Meglio ora donare:
riconquistiamo il presente,
rivisitiamo il passato,
con le menti sgombre.
Non cadiamo nell'errore
di rincorrere solo ombre,
affacciamoci alla finestra
della vita che ancora ci resta.
Tu ed io offriamoci
momenti di effimera serenità,
evitiamo di sempre affondare
il coltello
nella paura e nell'ansia
delle quotidiane contrarietà!

La parola
La parola,
sorprendente
veicolo di emozioni,
eco di sensazioni
vibrate nell'aria.....
Energia naturale
che si armonizza
con la corda vocale....
Odo la tua voce
in questo contesto
di pace;
è suadente,
coinvolgente.
Ascolto con la dovuta
attenzione.....
Della sterile monotonia
rompe il ghiaccio,
in questo squarcio
di inquietante silenzio.
Per averlo interrotto,
-innestando una dialettica
brillante-
Ti ringrazio.

Per Anna
27 gennaio
(shoah)
Il giorno della memoria
è qui presente
nel cuore, nella mente.
Mi documento.......
Rileggo alcune pagine
del celebre diario
per comprendere
-se pur giovanile-
il tuo tormento.....
O, cara Anna,
hai impresso negli occhi
il delirio
di un abominevole
sterminio!
Nel tuo pensiero
custodivi gelosamente
-del tuo amore adolescente-
l'ingenuo desiderio.
Di una vita ancora,
tutta da esplorare,
non eri disposta
la speranza ad abbandonare.
Il tuo gracile corpo
disperso
è andato
nel vento.....
Come uno sconfitto
delicato fiore
lo hanno reciso,
mentre,tu,disperatamente
chiedevi
che qualcuno
ti regalasse
un amaro sorriso.
Stravolti,muoiono i sogni
della tua vita spezzata,
mai più cancellata
tra le righe
dei libri
di storia
vissuta.

Notte
Notte insonne
aspettando l'alba
di un domani
incerto
che a poco, a poco
appare
alla luce
di un sole fioco.
In uno squarcio di mattino
Ho meditato.....
Ho ripensato.....
Ho nascosto
della fatica
il pallore
nel volto.
Che quieta venga
in un porto
di pace
una notte serena!....
A poco, a poco
all'apparire
del selenico lume
fioco,
rechi consolazione.....
Plachi dell'animo
ogni nascosto
dissidio,
mentre nell'opaco silenzio,
io ti prego,
mio Dio.

Fiocchi
Fiocchi ponevi
tra i miei lunghi capelli
per farli apparire
ancora più belli.
Tutte le mattine,
il viale fratelli Rosselli attraversavamo
tu, prendendomi per mano,
per condurmi alla scuola
di una grande città.
Una carezza, un bacio
per meglio, si sa,
affrontare di un'altra giornata
la fatica.
Ti aspetta una cara amica:
-é accanto a te,nel banco-,
vai tranquilla........!
Svelta, la campanella squilla.
Tu, mamma, tornavi a casa sola.
Dovevi ben pensare ad ogni semplice cosa
da sollecita e premurosa sposa.
Avevamo poco o niente,allora,
ma grande era il calore
del tuo infinito amore.

Poetare
Giocare con la fantasia
e ascoltare l'armonia
di suoni accordati,
sulla tastiera vibrati,
tra diesis e bemolli
di soavi ritornelli......
Giocare con la fantasia
e dipingere la tela
con immagini silenti
dai colori abbaglianti.....
Giocare con la parola,
scalfire la muraglia
dei termini banali
di sempre, di poi, di mai.....
Percepire- anche se può
non sembrare veritiero-
l'eco del tuo pensiero
trasmesso dalle onde sonore
che si frangono su un aguzzo scoglio.....
Raccogliere-abbandonate sulla battigia-
le uniche, fragili conchiglie
posate
sui sassi
di una solitaria
spiaggia grigia.

Tramonto sul lago
Sul lago dorato
un poco dimentico
il grigio passato.
Un gabbiano
si libra
nell'aria incandescente
punta verso oriente
dirigendosi alla mèta
per non più rivedere
la spiaggia consueta.
Sul lago dorato
un poco dimentico
il grigio passato.
Completamente
mi affido
al presente.

Vorrei
Vorrei essere una barriera
corallina
e far da scudo ai flutti marini
ogni mattina.
Vorrei a cavallo di una nuvola
mettermi a sedere
e di lassù volteggiare,
per farti sorridere.
Vorrei essere tua sorella,
e - come per gioco-
prenderti per mano,
correre alzando un dito,
fingere di regalarti,
cogliendola dal cielo infinito,
una stella.
Vorrei essere uno smeraldo per poterlo
scalfire nei giorni del ricordo e poi..........
gettarlo all'implacabile vento.
L'inganno dei tuoi fuggevoli anni
essere vorrei..........
per averti sempre in vita,
per non doverti lasciare mai.

Sera
Ieri era
oggi si fa sera
e notte resta.
Il buio consuma
attimi di luce,
l'animo stenta
a trovare
brevi momenti
di pace.

Tristezza.
Che tristezza, Natale!
Non ci sei più tu, mamma,
non ci sei più tu, Luca;
tra il viavai delle folle
rimangono
delle vostre care immagini
solo vaghe ombre.
Non siamo più fortunati bambini
che si addormentavano
con la speranza
di trovare sotto l' albero
deliziosi e succosi
i mandarini!
Speriamo che stanotte
nostro Signore Gesù
mandi sulla terra
un po' di luce
a rischiarare la malinconia
e la monotonia di un giorno
vuoto e senza i miei cari.
Speriamo che di lassù le stelle
siano lucenti del sorriso di chi
all' appello manca.
Auguriamoci che di lassù le stelle
siano clementi e ci regalino,
dall' agognato Paradiso,
uno splendido,
indimenticabile
sorriso.


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