In fondo ad una strada
In fondo ad una lunga strada
vedo la mia vita che si è perduta,
disorientato resto e mi detesto.
Rimiro dubbioso una scena muta,
vedo distante una vita dissipata.
In fondo al viale un tipo gioviale,
canta, fischia e se ne infischia.
Resto sempre distante e assente,
di parlar non m'interessa niente,
in uno specchio mi guardo al buio,
non ho risposte al mio vano logorio
e solo resto in fondo ad una strada
coi pensieri di una vita ormai andata.L'incompreso
Cosa volete, o gente, dalla vita mia?
Vorrei correre, saltare e fuggire via.
Sono inutil, serio, vano ed incompreso,
a volte quasi calmo e inerme, altre teso,
vò vagando per le viscide vie del mondo,
cercando di non cascar più giù nel fondo,
a chi non mi conosce sembro un vagabondo.
Pensando e rimirando vò a letto tardi,
usando la mente e le parol come dei dardi.
Scorre fugace la vita, non trovo vie d'uscita
vorrei dare, vorrei dire, finisco per non fare
e rimembrando l'ieri riesco solo a maledire.
Sono stanco, lento, adirato ed affannato,
son povero ed illuso, triste e confuso,
spero nel meglio ma finisco nel peggio.
E quando termina la consueta giornata,
poco resta, solo una mesta vita agognata,
un vivo desiderio ed una parola mai detta,
un abbraccio mai dato e sempre tanta fretta.
Per le mie poche emozioni avrò le mie ragioni,
per colpa dei patimenti perdo tutti i sentimenti,
sovente son distante ed assai poco comunicante,
dai pensieri mai son illeso, resto sol un incompreso.
Alla perenne ricerca
Alla perenne ricerca di un qualcosa,
di un ideale, di un amore, di un gesto,
forse di un sottil pensiero che andato,
ci corrode e ci rode rubandoci l'anima
e i segreti dell'aurora e dei tramonti.
Ci affanniamo la vita nella speranza,
dopo aver vagabondato in cerca di pace
ci chiudiamo nelle nostre gabbie dorate.
Mescolando giochi e vane tristi illusioni
restiam vittime delle occasioni mancate,
di progetti dimenticati e di varie utopie.
Vaghiamo sempre alla perenne ricerca
e quando spunta il giorno restano i sogni
e i ricordi dei giorni passati andati in fumo.
E sperando e girovagando tiriamo avanti.
Sproloquio
Parlare cosa vuol dire?
Tanto o niente,
benedire o maledire,
ragionare o sproloquiare.
Essere qualcuno o essere nessuno.
Divagare o vagare
negli irti sentieri della vita.
Pensare, camminare, lavorare,
faticare o non far nulla.
A volte amarsi, a volte odiarsi,
volersi bene o non sopportarsi.
Condire la propria vita
con chiacchiere,pensieri,
sospiri,desideri assopiti
inappagati e mal gestiti.
Sperare in un domani migliore
o senza alcun senso?
Avere pazienza con gli altri,
ma ancora di più con se stessi.
Immaginarsi le più disparate
e disperate situazioni
che quasi sempre
ci creano solo vaghe illusioni.
Sperare, ideare e mai disperare,
perché è questo solo che ci resta.
Parlare e sempre più parlare,
spesso anche sparlare,
ancor di più vaneggiare o sproloquiare,
sono segnali di vita?
Forse di una vita
mai sazia o assopita,
in balia di una ricerca coatta.
E con la mente distratta
vagare in cerca di ricordi e di chimere,
sperando di continuare a vivere
per appagare il proprio io.
Pensieri liberi e sibillini
ora dominano la mia mente,
confondo passato e presente
alla ricerca di un futuro evanescente.
Su tutto il dubbio domina incontrastato
la scena e la scelta della nostra vita,
che mai finirà finché speranza ci sarà.
Solo la Luce ci può salvare,
mentre il silenzio vive in noi.
tratto dall'Antologia Nuova Poesia
anno 2008 - Casa Editrice La Zisa / Poesia
Libertà
Pensieri liberi scorrono nella mia mente,
medito su passato e presente.
Comprendo il valore immane della libertà,
che è vita, pace e gioia infinita.
Libertà è amore e generosità,
non è mai falsità, egoismo ed omertà.
E' volare insieme ad un gabbiano
a cui donerei la mia mano.
E' cavalcare sulle onde gioconde
in un mare impetuoso e maestoso.
Liberi come bimbi che senza paure
corrono fra le braccia sicure materne.
Liberi come l'aria, il cielo sereno
e l'arcobaleno che il Padre ci dona.
Liberi da vani schemi quotidiani
ripetitivi, alienanti e stressanti.
Liberi veramente se eliminiamo
dalla mente ogni pensiero indecente.
Liberi non varcando i confini altrui,
cadendo in territori deserti e bui.
Liberi fino a quando il rispetto ci sarà,
donando al mondo serenità.
Liberi finché la libertà esisterà,
mai utopia diverrà e la pace regnerà.
Era il sole in inverno
Era il sole in inverno,
che ha scaldato il tuo cuore,
son parole d'amore
in quel raggio dorato
che ti ha dolce toccato,
quel sospiro e quel bacio
che in quel dì hai donato,
son ricordi mai domi
di un recente passato
mai assopito e scordato.
Di umana fiera beltà
sei stata la più bella
e ti elevi col tuo canto
sui verdi infiniti prati
e le malinconie del mondo,
sei luce fresca e sincera
anche adesso in primavera,
solennemente io ti canto
sperando che il mio dir
piaccia a te e al mondo.
Fotografia
In un cassetto una foto ingiallita
qual foglia secca ed appassita
tra le dita la stringo memore
con amore e un po' di rancore.
Quanta sofferenza in quella stanza,
passano gli anni, resta una speranza.
Memoria di un passato assopito
e sfuggito ma non dimenticato,
uno zio andato, un volto nascosto,
ricordi di bambini, affetti ancora vivi.
Desideri nascosti e parenti andati,
momenti di passioni e crucci scordati.
Perenni interrogativi e dubbi insoluti,
tormenti interiori e misteri passati.
Tutto scorre via qual dolce agonia,
il tempo c'inganna e a volte ci danna.
Mi resta solo questa fotografia
e tanta nostalgia per un ricordo
che mi farà sempre compagnia. |