Anima down
Resta nel silenzio della notte
ancora il tempo di guardarti
ed allora sono attimi di meraviglia
stupore e incredulità.
E ti cerco in ogni gesto
che indelebile ho accolto dentro me
e ti trovo in ogni respiro
nel giorno che era solo ieri
e tornerei nelle ore che ti hanno
portato accanto al mio viso
senza cambiare
nulla
(dalla silloge "Marinai senza vele" ovvero scritti dedicati ai miei
ragazzi della comunità per disabili fisici in cui ho operato per molto tempo)
Teresa
Camminava rasente il muro colorato
aveva un’aria da bimba
i capelli ancora scuri ed il sorriso ingenuo.
Teresa sorrideva a tutti come un angelo
che stava terminando la sua missione in terra.
Teresa viaggiava per mondi segreti
portando a tutti parole dolci
parole mute
parole scritte con i suoi occhi negli occhi di chi l’amava.
Si perse un giorno nel suo mondo
nella poesia della sua fiaba
in cui nessuno riuscì ad entrare.
Fu scritto nella sua cartella:
Alzheimer, ultimo stadio.
(dalla silloge"Marinai senza vele")
Autismo
Soffia tramontana
porta gelo ad occhi socchiusi
sembrano spenti.
Piove.
Gocciolano irriverenti
fredde stille
scivolano su abiti
grondanti di anni
si infiltrano
si intromettono
nei miei silenzi
e nei miei lunghi
soliti
vecchi
discorsi con me.
Nevica
Fiocca un fiocco
un altro
ora
leggero flato d’aria
sospinge fiocchi verso me
Ciglia bianche
ultimo confine
( dalla silloge"Marinai senza vele" ovvero giovani naviganti nel mare
delle disabilità)
A Miriam
il tuo viso bagnato, il tuo sguardo al cielo
la tua fragilità evidente, le tue mani tremanti
la tua voce sbagliata…
i miei scherzi, la mia voce alta
la mia sicurezza, la mia tranquillità
il mio dolore nascosto…
Lacrime
piove sulle nostre vite intrecciate
( dalla silloge"Marinai senza vele" ovvero giovani naviganti nel mare
delle disabilità)
a Monica
Una matita distratta
rosse di fragola le labbra
la bambina portava le sue lacrime a spasso
sull' erba esausta
del suo ultimo giorno d' estate
Volò una farfalla nel sole.
dalla silloge "Marinai senza vele"
Villa qualcosa…non mi ricordo più!
giardini di fresca edera
- che tace sui recinti di ferro-
querce ombrose
una fontana coperta da muschio e ninfee
prati di margherite e gnomi sorridenti:
sogno?
Ed ora io qui
io con me
conto una ad una
le maglie di ferro che circondano questa casa.
batte costante l’orologio alle tempie
conto gli attimi che furono.
E chiameranno follia la mia libertà…!
(dalla silloge "Marinai senza
vele" ovvero scritti dedicati ai miei ragazzi della comunità per disabili fisici
in cui ho operato per molto tempo)
Abbecedario disabile…
Alba troppo grigia di
acqua che cade su
argini di vite che nessuno ricorda.
bambini cresciuti di fretta
balbettano accuse e scuse
bagagli leggeri portano da sempre
come piume impalpabili su
cappelli di signore troppo piene di sé e
capelli colorati di oro ed argento.
donano sorrisi forzati o finti
disagio è chiamata la loro malattia
disabile è il nome di un battesimo
di pura ed unica
dura
diffamazione.
E’ un abbecedario semplice
scritto con prozac-sorrisi
abbracci di scariche epilettiche
sguardi che affondano
nell’autismo delle leggi….
(dalla silloge "Marinai senza vele" ovvero scritti dedicati ai miei ragazzi
della comunità per disabili fisici in cui ho operato per molto tempo)
Azzurro
sorriso
Di quanti hanno camminato per l‘anima mia
-portando pensieri o sguardi fieri-
mi rimane solo il tuo azzurro sorriso,
muto stiramento di labbra bambine
che tacciono sempre di più.
Tal silenziose ombre
avanzeranno poi fuor dalla memoria nomi di chi
- marinaio senza vele del mare della vita -
mi chiamava di un nome storpio
(ma che bello era il sorriso che l’accompagnava!)
a chieder un aiuto piccolo come una lacrima.
Ed io starò,
tra i giorni che verranno ed i ricordi
e narrerò favole
di marinai senza vele
e di un azzurro sorriso
(dalla silloge "Marinai senza vele" ovvero miei scritti dedicati o
ispirati ai miei ragazzi della comunità per disabili fisici 21 Marzo di
Terracina che,
purtroppo, è stata costretta a chiudere per assenza di fondi)
Passaggi
Spiegami il
senso
di perle sgranate
cadute dal
filo in
frantumi
lontani
Ho visto
ogni
singolo
volto
segnare
distratto
i miei giorni,
-in un lampo-
fuggire da me
Ed ora?
Mi restano
inutili cocci
dispersi
nel tempo… |