Oltre la notte
...traghettai
gli ultimi fantasmi
della mia fantasìa stanca
oltre la notte,
oltre gli sbadigli
di lune annoiate...
Li avrei seppelliti
sulle sponde del fiume,
nel fango delle anse,
tra i canneti..
Le mie regine
s'erano fatte piccole,
le vesti
impigliate tra i rovi
cresciuti ai piedi
di altari di cartapesta.
Ma,ormai,
da tempo,
non appartenevano più
al mio sogno,
e i loro schiamazzi sterili
inquinavano
il canto dei grilli
e graffiavano le mie notti
di bagliori inutili.
Sapevo che i miei pensieri
si sarebbero fermati
ai piedi del colle,
al primo campo di fiordalisi,
al primo sussulto di vento.
Allora li presi per mano,
e raccontai loro
le favole più belle,
incinte di bacche scarlatte
e d'aromi...
Di coraggio.
E insieme
attraversammo il fiume,
oltre l'orizzonte,
oltre il Tempo,
oltre la notte...
Paranoia
Il chiasso intorno
si fece canto d'allodola
quando pensai
di non essere più triste.
Qualcosa,
qualcuno dentro me
sgranava perle di sorriso,
e ne udivo distintamente
il gorgogliare, il calore.
Qualcosa, le cose, le case?
Ora non saprei,
nè potrei ricordare...
Lei era bianca,
avvolta in una veste bianca,
e forse mi stava sorridendo,
o, forse,
solo osservando,
gli occhi nascosti
dietro grandi vetri rotondi
colorati di fumo grigio.
Profumava
di fragola e lampone,
e non credo
mi avrebbe fatto del male.
D'un tratto,
incredulo,
sorpresi la mia mano
sfiorarle il seno:
la mano destra?
La sinistra?
Chi può saperlo.
Sentivo le mie braccia
talmente attorcigliate,
aggrovigliate,
incapace di percepire
se quella mano,
esploratrice oltre il bianco,
fosse veramente MIA,
o una mano
presa in prestito
per l'occasione
da uno sconosciuto
di passaggio.
E lei stava immobile,
quasi in attesa degli eventi...
Sapevo
che se mia madre
m'avesse visto
si sarebbe suicidata
per la vergogna.
Poi lei si ritrasse,
si tolse gli occhiali,
liberando uno sguardo
chiaro di grappoli
d'uva rosata.
Si ricompose,
e prese la mia mano
tra le sue.
"...ora puoi andare...",
mi sussurrò,
"...sei guarito!"
"...grazie,
grazie infinite...Dottoressa...".
Mi svegliai
immerso in un lago di sudore.
Mi guardai intorno,
mi specchiai,
felice e incredulo.
Ma tu guarda...
...CHE RAZZA DI SOGNO!!!
Prenotami un palco
...dovrò vivisezionare
i fantasmi dei miei incubi,
e ricordarmi
d'annaffiare le mie rose,
e i miei gelsomini,
prima che mani ambigue
ne rubìno il profumo.
E consumare
i miei pasti in silenzio,
chè la loro essenza
non sconfini
tra le nebbie della noia,
e non si frantumi
sulla risacca
della convenienza
e dell'ilarità
di comodo.
Prenotami un palco,
cuore mio,
possibilmente in prima fila,
chè io possa assaporare
il profumo dell'ultima poesìa,
dell'ultimo bacio
ricamato
sulle labbra di un sogno.
L'ultima melodìa prima della notte...
Prenotami un palco,
lontano dalle luci,
dai clamori,
ma vicino alla tua mano.
Vicino alla tua voglia d'amare...
Ai tuoi silenzi,
ai battiti del tuo cuore,
Chè io possa ammirare la recita,
e viverla,
oltre la recita..
Se non ti basta
...se non ti basta
la mia poesìa,
se non t'accontenta
un Amore
che non può volare
dove vorrebbe,
dove vorresti,
credo
che nasconderò i miei sogni
all'ombra sicura
di una quercia antica,
prima che il soffio
dell'incredibile
ne annodi i contorni,
al riparo da tutti i venti
dell'indifferenza...
Calzari di piuma,
leggeri,
sui tuoi seni,
sui tuoi occhi chiusi,
sui tuoi pensieri muti,
cammineranno ancora
dipingendo
Primavere di pastello
e sentieri di sole.
E accarezzeranno ancora
i tuoi fianchi,
e le tue labbra
calde di porpora
e fragola di bosco.
Anche se tu non lo saprai...
Anche se tu
non te ne accorgerai,
anche quando
sarai già lontana...
Insalata
...l'uomo dell'insalata
usava da tempo
i suoi simulacri
per appendervi i panni sporchi,
aspettando che il vento
li ripulisse...
E si crogiolava,
illuso e felice,
nei riflessi della sua immagine,
imprigionata
tra specchi convessi
e candeline...
E pazientemente,
dipingeva le bugìe
di sacralità,
colorava i sui peccati,
le sue ambizioni,
la sua vanagloria,
dei colori tenui
di Verità
alle quali
mai avrebbe potuto accedere...
E quando un bimbo
urlò al mondo,
che il re era nudo,
l'uomo dell'insalata
si spaventò,
si rivestì,
di corsa,
e fuggì tra i campi...
Per errore,
per sbaglio,
per incapacità di comprendere.
In fondo,
lui non era un re.
Lui era una nullità,
nessuno, insomma...
Non serve
...non serve
truccare le carte del tuo mazzo
per travestire la tua rabbia
di risentimento,
e maledire quel medico
che ti prescrisse
un'oncia di malinconìa
da consumare a piccole dosi
al funerale della fantasìa...
Non serve nascondersi,
cercare assassini
o lestofanti,
colpevoli di delitti
mai avvenuti.
Non troverai i loro volti
sui giornali della sera.
Un tempo scrivevo Amore
sulle foglie dei cavoli,
e intessevo ghirlande
di fiori d'acacia e biancospino,
ubriacandomi di sogni
sul pentagramma
della tua melodìa.
Ora vorrei
che quel Tempo
mi piovesse addosso,
ma incontro solo cieli lividi
e sentieri polverosi.
I figli dell'ira e del rancore
nascono ciechi,purtroppo,
senza favole da disegnare,
senza Amore da cantare,
senza Poesìa.
Senza lagrime da versare.
Ma nutrirli,
amarli e coccolarli,
cercar riparo alla loro ombra
non serve,
non serve davvero...
Prima che la notte
...prima che la notte
catturi le scorie
dei miei pensieri
e le raccolga
in ampolle
oniriche e indecifrabili,
lascerò tre petali di rosa
sul sentiero dell'ultima poesìa.
Tre petali,
tre canzoni,
tre sospiri.
Un petalo
all'ultimo "ti amo",
all'ultimo batticuore,
all'ultimo battito di ciglia
di una cerbiatta innamorata.
Un petalo
alle mille poesìe
fiorite d'amicizia,
che incontro
sulla mensa dei miei giorni
e del mio Tempo,
profumate di semplicità
e di voglia d'Amore.
Un petalo e una lagrima
a chi non crede,
a chi s'accosta timoroso
al fiume della sincerità.
Un petalo e un pensiero.
Triste e incredibile,
come le sue paure...
Eppure l'albero del coraggio
fiorisce ogni sera,
e racconta profumi
da cogliere a piene mani,
ogni sera,
prima che la notte
catturi le scorie
dei miei pensieri...
L' alba di ieri
...forse t'osserveranno
attraverso uno specchio,
e ti chiederanno
dei tuoi Amori,
dei tuoi desideri,
delle fantasìe nascoste
dietro i tuoi occhi chiusi.
Vorranno sapere,
vorranno capire,
starnazzare,
e lanciare anatemi.
Non regalare loro
i fiori
che raccogliesti a Maggio;
non offrire loro
bicchieri colmi di Verità
che riempirebbero di dubbi
e di semafori spenti
i loro pensieri
vuoti e inutili,
bocca d'arancia,
labbra di melograno maturo.
E indossa te stessa
come fossi
il vestito della festa,
il più bello e smagliante...
Presto mi regaleranno
l'innocenza di un bimbo,
la saggezza di un pazzo,
e le mie mani
torneranno a volare,
a inseguire la tua aura
tra il clamore dei mercati,
tra le bestemmie
di Santi Peccatori,
tra i peccati
di Devoti Baciapile.
Poserò ghirlande di rugiada
intorno intorno
ai morbidi confini
del tuo corpo,
così caldo
di fantasìe proibite,
così ansioso
di nuovi brividi,
così desideroso
di giochi senza tempo.
E l'alba di ieri
sarà nuova poesìa,
nuove canzoni...
La tua gelosia
Osservo la mia tristezza
tra gli anelli di fumo
della prima sigaretta
del mattino...
La gelosìa,
la tua,
incredibile, assurda GELOSIA,
lama affilata e tagliente
che violenta l'Amore,
che offende,
che calpesta i brandelli
dei sogni più desiderati...
Figlia della diffidenza e della paura.
Dolce è l'Amore,
dolcissimo SAREBBE l'Amore,
un bimbo
dalle guance di pesca,
che oggi parla una lingua
che non conosco,
nè voglio conoscere.
E canta canzoni
che non ho mai cantato,
che non ho MAI scritto,
che non ho MAI amato.
Se la mia ombra
fosse un'ampolla
colma di miele,
la poserei
ai piedi del tuo altare,
chè ti addolcisca l'Anima.
Se il mio volerti bene
fosse vento,
lo soffierei sul tuo cuore,
per disperdere le ombre
che lo soffocano.
Ma incontro solo silenzi,
muti, ciechi e sordi.
Spengo l'ultimo vagito
della prima sigaretta del mattino,
e raccolgo i miei pensieri...
Il tuo fiume
...presi per mano
la mia fantasìa,
la mia poesìa,
e risalii il tuo fiume.
Mi nascosi talvolta
all'ombra della mia ombra,
e chiesi ai papaveri rossi
di partorire vento
per poter navigare.
Mi rifugiai
tra gli sbadigli
di giovani notti,
tra caverne ombrose
incrostate dal languore
di lune nostalgiche...
Mi dissetai
alla fonte
di incolpevoli pensieri.
I pensieri del Mondo,
graffi leggeri
sul dolore e sul rimpianto.
Oggi racconto i tuoi occhi,
racconto la Storia Infinita,
respiro la vita...
Excusez moi Madame
...excusez moi Madame,
e mi perdoni l'ardire,
se questa sera,
tra riccioli
di stelle capricciose
e canti di grilli
in fondo al buio,
dipingo nostalgìe lontane
pensando al Suo sorriso...
Stasera, Madame,
le mie lune
hanno sette innamorati,
sette amanti da adorare,
sette bocche da baciare.
Ma io sono solo,
Madame,
con le mie dissonanze,
con il mio pentagramma vuoto.
E lo riempirei di canzoni,
lo colorerei di poesìa,
d'Amore...
Se solo volesse
prestarmi la Sua mano,
per un istante,Madame,
e dedicarmi un pensiero,
un attimo del Suo tempo...
Un attimo di tenerezza.
Anche perchè,
Madame,
quando La penso,
ho la vaga sensazione
d'...amarLa!
Ora devo andare.
Le lascio una rosa
e un bacio.
Al mio ritorno
cercherò la rosa
tra i Suoi capelli,
e pregherò
di ritrovare il mio bacio
sulle Sue labbra...
Excusez moi Madame,
mi perdoni l'ardire...
La lontananza
Pesa come piombo fuso
la distanza,
Amore lontano,
che danzi nella mente,
che mi danzi sul cuore,
quando il velo soffocante
della nostalgìa
ne graffia i contorni.
Potessi imprigionare la tristezza
nel palmo della mano,
e disperderla
come cenere
tra i gorghi del ruscello...
Potessi avvolgere
di serici drappi
la mia malinconìa,
e sprofondarla
nel buio più buio
della mia Notte!
Ma devo inseguire
isole di Vuoto,
e ricamarle di ricordi,
sentinella di speranza
testimone e vate
di desidèri interrotti,
di sogni rubati
da un destino bugiardo.
Dovrò inventarmi un sorriso,
e custodirlo,
imprigionarlo,
amarlo,
aspettando i rintocchi gioiosi
di nuove campane,
di nuovi momenti...
Passione
M'affascina
il tuo colore biondo grano,
e mi conturba,
m'attrae
la tua pelle ruvida,
odorosa di antichi,
genuini sapori...
Sei così bella,
così calda...
desiderabile,
e il tuo profumo
riaccende atavici istinti
in tutto il mio essere.
Mi sei mancata,
e la tua assenza
ha spalancato
terribili voragini di vuoto
dentro me...
Ma ora
sei qui,
finalmente mia...
distesa
nel verde...dell'insalata,
impareggiabile,
fantastica...
cotoletta alla milanese....
Palloni gonfiati (lei non sa chi sono io!)
...navigo sospeso
tra stalattìti di pensieri compressi,
domande,
interrogativi e ipotesi...
Ho quattro anni,
e domani sarò bambino.
Forse,ieri,
ne avrò quaranta,
e sarò re del Porto-gallo,
o del Porto-gatto...
Chi può sapere
cosa si nasconde
dietro una bollicina
d'acqua minerale!?
Lasciatemi scrivere,
vi prego,
e datemi il tempo di ri-leggere!
Ho assaggiato
le vostre ostriche,
signori della Corte,
signori della Giurìa,
signori dell'ultima barzelletta,
e sapevano di naftalina.
E le vostre pinne di squalo
erano più livide dei capezzoli
d'una prostituta d'alto bordo.
Il vostro Dio
non m'accompagnerà a casa,
stasera.
Neppure domani.
Inchiodato,mi raccontano,
incatenato
all'ultimo supermercato
proprio di fronte
alla mia tana,
tra il registratore di cassa,
e le patatine fritte,
bloccato proprio qui,
a due passi
dalla mia voglia di tenerezza!
Pazienza!Lo ricorderò
nelle mie preghiere,
statene certi,
ma sopratutto
mi ricorderò di VOI,
sacerdoti e mercanti del Tempio,
venditori di frittelle
e pezzenti in doppiopetto...
VOI,
che sarete la mia poesìa,
la mia ispirazione.
VOI,
menestrelli del nulla...
Paranoia
Il chiasso intorno
si fece canto d'allodola
quando pensai
di non essere più triste.
Qualcosa,
qualcuno dentro me
sgranava perle di sorriso,
e ne udivo distintamente
il gorgogliare, il calore.
Qualcosa, le cose, le case?
Ora non saprei,
nè potrei ricordare...
Lei era bianca,
avvolta in una veste bianca,
e forse mi stava sorridendo,
o, forse,
solo osservando,
gli occhi nascosti
dietro grandi vetri rotondi
colorati di fumo grigio.
Profumava
di fragola e lampone,
e non credo
mi avrebbe fatto del male.
D'un tratto,
incredulo,
sorpresi la mia mano
sfiorarle il seno:
la mano destra?
La sinistra?
Chi può saperlo.
Sentivo le mie braccia
talmente attorcigliate,
aggrovigliate,
incapace di percepire
se quella mano,
esploratrice oltre il bianco,
fosse veramente MIA,
o una mano
presa in prestito
per l'occasione
da uno sconosciuto
di passaggio.
E lei stava immobile,
quasi in attesa degli eventi...
Sapevo
che se mia madre
m'avesse visto
si sarebbe suicidata
per la vergogna.
Poi lei si ritrasse,
si tolse gli occhiali,
liberando uno sguardo
chiaro di grappoli
d'uva rosata.
Si ricompose,
e prese la mia mano
tra le sue.
"...ora puoi andare...",
mi sussurrò,
"...sei guarito!"
"...grazie,
grazie infinite...Dottoressa...".
Mi svegliai
immerso in un lago di sudore.
Mi guardai intorno,
mi specchiai,
felice e incredulo.
Ma tu guarda...
...CHE RAZZA DI SOGNO!!!
La fontana
Chiesi alla mia bocca
d'accostarsi alla fontana,
nascosta tra giovani felci
e complici ombre
d'antiche fronde...
Chiesi al mio Destino
di raccontarmi il Tempo,
i suoi sussulti,
i suoi colori,
languidi di promesse
e d'eternità senza voce.
Senza Luce.
E forse fu il silenzio,
o forse,
l'ultimo frammento di pensiero
a ricondurmi
sul sentiero delle Nuove Stagioni...
E quando incontrai la mia immagine
scolpita tra le brume dell'alba,
quando riascoltai
la musica dei miei passi nella brughiera,
capii che era il Tempo.
Dell'Amore.
Della favola.
Della Verità.
E accostai,gioioso,
le mie labbra
alla fontana...
Acque chiare
Ci pensavamo forte,
e non servivano molte parole
a raccontare i nostri pensieri,
le nostre emozioni,
acque chiare
tra i rumori dell' inconsistenza.
Ci incontravamo
all'unisono di un canto,
ed era festa di colori,
era poesìa...
Semplice,
grande nella sua umiltà,
ma era la "nostra" poesìa.
Ora l'orologio del Tempo
mi narra di frutti acerbi,
afoni rintocchi
disciolti nel nulla,
frammenti di sogno
dispersi nel vuoto
d'arroganze piccole e impotenti.
Sciocche e inutili.
Ed è pur vero
che l'amarezza
non fa parte del mio mondo,
dei miei pensieri,
ma regalami un attimo
per ricamare la mia tristezza,
per relegare
le note stonate dei miei universi
in fondo
all'ultima notte!
E ci penseremo ancora forte,
e saranno ancora
acque chiare,
sarà ancora...poesìa!
Stammi vicino
Stammi vicino, ti prego,
e affida al tuo sguardo
le fantasìe,
i pensieri,
le tue voglie
profumate di peccato.
E guardami negli occhi,
rubami il respiro,
regina di una notte,
regina del Sogno.
Regina dell'Amore,
d'istanti senza parole
e senza Tempo,
gravidi di carezze,
brividi dolci
scolpiti sotto la pelle,
ansimi raccontati
tra le fessure della passione...
E quando esploderà la notte
saranno le mie,
le tue mani,
a raccontare l'Amore,
la sua poesia,
la sua bellezza
all'alba del nuovo giorno...
Questa volta
Ti regalo
il ruggito d'un leone stanco,
che ha perso le unghie
ma non la voglia d'amare.
Ti canto il colore
delle mie veglie,
delle mie voglie...
Dei miei cieli chiari.
Il cuore nasconde le notti
all'ombra d'una canzone,
e coglie bagliori di sale,
di sole,
di luce,
riflessi dei suoi ricordi.
Il tempo odora di dolci silenzi.
E questa volta
le mie lagrime
saranno colorate di te,
e la mia ansia
indosserà il riflesso del tuo sguardo...
Questa volta la mia gioia,
la mia felicità,
respireranno Amore,
il mio,
il tuo,
il nostro...
Forse
...e là, in fondo all'universo
dove la mia poesìa
nàufraga nei tuoi occhi,
colgo l'eco della tua rabbia,
scintille di gelosìa,
risentimento,
esplodono improvvise
nella pace
della mia fantasìa...
Amore bambino,
caro e dolce,
Amore di venti impetuosi!
Parole come stilettate,
frustate,
parole che fanno male...
Pensavo,credevo,speravo
bastasse un...ti amo,
un sogno leggero,
un canto di cielo
partorito dal cuore,
dall'Anima.
Ma forse ho disperso
i respiri del Tempo,
il mio Tempo,
tra le radici dell'illusione.
O forse ho sognato,
incredibilmente,
dolcemente,
fortissimamente...
O forse ho raccolto
parole d'Amore,
pensieri,
che non m'appartenevano!
Forse...
Attese
Diluire il Tempo
tra i pensieri,
tra ansie incolpevoli
e voglia...di voglie
inconfessabili e dolcissime.
Attese.
Punti interrogativi,
approdi,
partenze...
Transito di sospiri
colorati d'incantesimo,
di favola,
di dolci misteri...
E Amor si culla
timido e prepotente
tra i seni della fantasìa,
tra le righe
di pentagrammi
nascosti oltre la notte.
Ma domani sarà festa di luci
e suoni raccontati
tra sussurri
e lagrime di gioia.
E s'apriranno le porte del Silenzio,
e lampi di batticuore
accenderanno il buio
delle...attese!!!
L’attimo
...fugace e misterioso,
un lampo,
uno sguardo,
una mano
che sfiora un'altra mano,
un pensiero,
un fulmine
che colora il mondo,
una melodìa ruffiana
che si insinua
tra i perchè,
tra i "vorrei",
tra i..."forse"!
Ma la notte racconta sospiri,
favole d'Amore
rinchiuse da sempre
nei giardini del cuore,
e l'alba dipinge d'azzurro
il sorriso del cielo.
E Amor si racconta,
tra lagrime antiche,
profumo di sogni sognati,
vissuti,
cercati,
amati,
voluti e sperati!
E l'attimo
ha il colore dei tuoi occhi
nascosto in altri occhi,
il suono del tuo respiro
disciolto in altri respiri,
la dolcezza del tuo Tempo,
custodita in un...ti amo,
un semplice e incredibile...
...ti amo!
Il canto della capinera
...piccolo e celato
all'ombra d'un bacio d'Amore,
canto melodioso
e dolce,
come canto di sirena...
La Fortuna mi donò un sorriso
quando l'ascoltai.
Era la luna di domani,
e la fortuna aveva gli occhi
color sabbia e giaggiolo,
e profumava
di donna innamorata...
Profumava di rugiada,
fresca di mattini d'Estate.
Il canto della capinera
le ornava la lunga veste,
smagliante di blu
e riflessi d'argento.
E la notte mi prese la mano,
mi prese i pensieri,
travolse di sogni dorati
il mio cielo...
E l'alba s'accorse di noi
tra tenui sbadigli di sole,
e il sole sorrise
tra le fessure dell'Anima.
E subito,
la dolcezza,
la musica d'un bacio d'Amore
fu ancora...
e sempre...
canto di capinera...
Apache
...mi s'arrotolò la lingua
quando tentai
di pronunciare il suo nome.
Lo guardai negli occhi
e capii
che avrei potuto vivere a lungo
senza respirare,
senza bere,
senza accostarmi al cibo.
Pensieri come parole,
palabras de oro y plata,
nascosti in un tripudio
di rughe profonde,
un volto immobile
disegnato intorno
a un'enorme pipa.
Poi il vecchio indiano si alzò,
e tutti si levarono in piedi.
" para ti" mi disse,
"...ma, sobre todo,
para tu corazon y tu alma..."
Portai alle labbra
la coppa che mi offriva,
e bevvi tutto d'un fiato
ciò che conteneva.
Socchiusi gli occhi,
e fu un attimo
di luce improvvisa.
Quando li riaprii
il vecchio indiano era scomparso.
Allora seguii quella luce,
e m'incamminai,
leggero come una nenia,
lungo il sentiero,
verso casa...
Non chiamatemi
Non chiamatemi,
vi prego,
proprio ora.
Ora che sto confessando
i miei racconti
e i miei peccati
al silenzio della notte,
ora che sto facendo
l'amore con le ombre,
con le emozioni
nascoste tra i bisbigli
del buio!
Non cercatemi,
per qualche attimo,
per qualche secolo,
dimenticate il mio numero
di cellulare,
il mio "nik",
il mio indirizzo web...
Ora che sto cogliendo rose,
e rubando lamponi,
nel giardino della fantasìa.
Ora che mi guardo
e mi parlo,
come se fosse la prima volta,
ora che sto imparando a volare,
a giocare a carte,
a recitare i frammenti
della mia vita,
a disegnare magìe,
a nascondermi
tra i cespugli del bosco...
Non ora,
vi prego,
ora
che sto inseguendo
una poesìa...
Penserò a te
,,,credo che penserò a te,
a chi sennò?
A cosa?
Credo che appenderò
i tuoi ritratti,
i tuoi profili,
i tuoi pensieri,
alle pareti dell'Anima.
E cercherò la tua mano
tra mille mani,
e sentirò la tua voce
tra mille voci...
Credo che mi innamorerò di te
a cominciare da...ieri!
La notte mi racconta la tua storia,
la nostra storia,
il nostro cielo.
La nostra favola!
Scriverò una poesìa
al margine del bosco,
dove muore l'ombra del mondo,
dove un pensiero d'Amore
illumina le nuvole!,
dove un canto d'Amore
ripeterà il tuo nome
all'infinito...
Palomita blanca
Non nascondere i tuoi pensieri
lontano dal mio pensiero,
lejos de mi pensamiento,
palomita blanca;
non disperdere
le tue fantasie
lontano dal mio cuore.
Non innamorarti dei sogni.
Io respiro un cielo piccolo,
grondante di luci
e di canzoni,
dove il Tempo
colora d'azzurro la notte.
E la notte profuma di te...
Ma stanotte
ho donato il mio sogno
ad un Amico,
figlio del Silenzio,
soffio di vento leggero...
incontrato, avvertito,
occhi sgranati nel buio...
L'Amore ha mille luci,
mille colori,
mille Paradisi.
E se il tuo Paradiso
ha un nome,
pensalo forte,
stanotte,
ogni notte,
e il tuo sogno
avrà il suo nome,
le sue carezze,
la sua presenza!
E la tua felicità
sarà anche la mia,
muchachita de mi corazon,
palomita blanca...
Nel tuo sogno
...accendo la luce,
furtivo,
nascosto come un gatto
tra le fronde,
e osservo il tuo corpo disteso,
addormentato.
E sfioro la tua pelle
con il pensiero,
ascolto i tuoi sospiri,
i sussulti,
i respiri profondi
d'un'Anima addormentata,
sognante.
E per un attimo,
dolcissimo e breve,
un momento
colorato di magìa,
vorrei entrare nel tuo sogno,
in punta di piedi,
leggero come farfalla,
lieve come una carezza,
un pensiero d'Amore...
Spengo la luce
e m'allontano.
E soffice ti sfioro i capelli
con un bacio.
Forse mi sognerai,
Principessa della notte,
o forse,
sarà troppo piccolo il tuo sogno
per contenere
la mia voglia d'Amore.
Ma sarà un bacio dolcissimo
nascosto tra i riflessi dell'alba
a destare il tuo sogno,
e avrà il mio profumo,
il mio volto,
e ti parlerà di me...
Arrivo tardi i tuoi arcobaleni son già
fioriti di sogni. Arrivo con l'ultimo treno, ma che importa...
Inciampàto in una poesìa, stasera, con il cuore sulla tolda della
tua nave, e il pensiero annegato nel sorriso di una Favola. Arrivo
tardi, sulla soglia del tuo incantesimo. Lo so, Regina dagli occhi
di velluto. Il Tempo non si inventa, l'Amore non si inventa. Ho
lasciato una lagrima sul greto del torrente, in cambio di un fiore.
Lascia aperta la porta delle tue fantasìe, stanotte, e lo poserò
sul tuo seno. Lo troverai al tuo risveglio, e mi regalerai un pensiero,
una poesìa, un sorriso...
Se chiederanno di me Se chiederanno di me,
se apriranno la tua porta prima di suonare il campanello, dì loro
che abito lontano, oltre la loro fantasìa, oltre le frontiere del
loro Tempo inutile. Se chiederanno di noi, senza bussare, scrivi sui
muri della loro curiosità annacquata che siamo nascosti sotto un
ombrello alla stazione del metrò, o,più probabilmente, in un
ristorante vietnamita di Detroit a consumare stufàto di serpente
e lumache fritte, alla faccia e alla salute dei loro volti lividi e
repellenti. E non nominare MAI la parola AMORE: loro non
capirebbero...
Respirerai ...respirerai il mio respiro
quando la notte fermerà i tuoi attimi, e i riflessi del tuo sogno
graffieranno i tuoi silenzi. Mi odierai, mi maledirai, ma il
sentiero dell'Amore mi parlerà di te. Sempre di te. E ancora
cercherai la mia mano nel buio della tua tristezza, il suo calore, e
sarà il canto della vita a raccontarti la Dimensione nuova. Ora,
travolta dal pallòre della tua fantasìa addormentata tra le nebbie
di delusioni lontane.. Domani, quando ti chiederò un sorriso per
indicarmi la strada del sole, e la Luce sarà la casa della nostra
canzone infinita... L’America ...loro
scopriranno l'America, la formula della felicità, il nirvana...
E ubriacheranno il mondo con le loro luci, le loro musiche, i
loro ectoplasmi, ricamati a misura di fantasìa... Ma forse un
uomo solo, stanotte, non avrà orecchie per ascoltare, né occhi
per vedere, e seduto sulle sue verità, innamorato della sua poesìa,
avrà la forza di raccontare il Perdono. La Conoscenza. Solo,
con il calore del suo sogno. I suoi pensieri affogati nella senape
del Tempo, ricami d'Amore, nel limbo della memoria. E
l'America sarà ancora lontana, irraggiungibile. Ma la Verità
più vicina...
Se dormirai Se "quella" volta dormirai,
non importa, non fa niente... Mi cullerò nel tuo respiro, e
attenderò il tuo risveglio. E saranno carezze ad accompagnare le tue
fantasìe, le mie, scrutando indiscreto il tuo viso, i tuoi occhi
chiusi, e busserò alla porta del tuo sogno, leggero, furtivo:
"...toc toc! Ti voglio bene..." Sarò qui
...rubare uno scampolo di notte, come un bambino scalzo ruba
una mela nell'orto del parroco. Rubare un pensiero, mille
pensieri, per intrecciare una poesia da regalarti quando avrai
consumato l'ultimo sogno e cercherai una mano, un sorriso,
un fiore nel deserto del nulla, per continuare a volare, a
respirare, a innamorarti dell'...Amore. A credere! Io sarò qui
per te, ladro di carezze e di sospiri, custode irriverente
di sogni mai sognati, Profeta del Tempo e Poeta dell'incredibile.
Ma sarò qui. Per te, solo per te, e, se vorrai, se mi
vorrai, per noi... La voce del silenzio
...aprii gli occhi, e naufragai tra le tue braccia. Non
t'accorgesti che ti spogliavo l'Anima... Fu un attimo, e la
voce del Silenzio s'illuminò d'Amore...
Perché non amarti? ...perché non amarti? E
attendere con ansia il tuo segnale tra le nebbie di giovani mattini?
Perché non ricamare poesie tra la polvere dell'indifferenza colorando di
te i miei pensieri? Perché non assaporare i tuoi desideri, i tuoi
sorrisi e le tue storie, le tue parole, soffocate, ignorate, tra il
sottile disprezzo di bigotti e bagatti, ciarlatani del Tempo di oggi,
vuoti simulacri di domani? Il Canto partorisce favole colorate,
sentieri di sole che conducono alla Casa del Sorriso. Il tuo.
Il sorriso della Vita! Mi vestirò di Luce, se lo vorrai, ma ti
regalerò una canzone. La mia. E sarà una canzone d'Amore...
Madonna Poesia Madonna Poesìa distese i
suoi sospiri sul greto del torrente, dove l'acqua è più chiara e più
profonda... Disperse intorno la luce di sorrisi cercati e non
trovati, il calore d'un sogno che non le apparteneva, e il torrente
raccolse le sue lagrime, calde di dolore, il suo canto d'Amore
soffocato e ferito dalle ombre dell'indifferenza. La sera dipinse il
suo Tempo di brezze gentili, macchiate di luna e sentori di bosco,
e Madonna Poesìa, finalmente, s'addormentò...
L’ ultimo canto della notte A te, che
attendi tra i riflessi tenui della sera le carezze d'una poesìa, a
te, sorriso sbocciato tra essenze di viola e stelle dispettose...
A te dedicherò l'ultimo canto della notte. C'è un uomo piccolo che
cammina lungo un piccolo sentiero, avvolto dal suono dei suoi
pensieri, verso le frontiere del suo sogno. La Casa dei Momenti
Felici colora il suo piccolo cielo, adagiato in fondo alla notte,
dove le ombre s'accendono di magìa, ed una Principessa dallo sguardo
di bimba s'innamora dei fiori del Giardino del Tempo. Un uomo
piccolo non ha cavalli bianchi da portare in dono. Non ha cieli
colorati, né castelli,da offrire... Non ha regni incantati da
barattare per una carezza. Un uomo piccolo tiene per mano la sua
Poesìa, fiorita d'Amore e voglie lontane... Ed accompagna parole
sospese tra il cuore e l'Infinito, nel Giardino del Tempo, ché
un tenero sguardo di bimba le aiuti a fiorire...
Odiami ora Onde chiare tra cieli immensi, pensieri
d'Amore spaventati dalla grandezza...dell'Amore. Riccioli di
sentimento, squarci di sogno nell' Infinito. S'arresta il
Tempo, e vola il desiderio, la voglia d'amare. Odiami ora,
se lo puoi, se vuoi, Amore dagli occhi di sogno. Uccidimi adesso,
sùbito, prima che il mio volo oltrepassi il fiume, prima che
il mio canto scavalchi le ombre della paura. Dopo saranno
amorose carezze di Padre a sfiorarti gli occhi la sera, sarà
la mano di un Fratello a raccogliere i rantoli della tua
tristezza, un Amico e confessore ad accenderti l'anima. Sarà il
calore d'un tenero amante a riscaldare il freddo delle tue
notti... L’ultima carezza della
sera ...l'Amore solletica il cuore stasera, e scrive
poesie nell'aria. Pensieri monelli, fioriti di voglie lontane
mi danzano intorno leggeri e suadenti, farfalle d'argento nel
buio. La luna è una lama di luce adagiata sul letto del
bosco. E tu stai dormendo, regina di cuori, sognando poesìe
e dolci canzoni d'Amore. Raccolgo una stella nel cielo, la prendo
per mano, le sfioro le labbra, e lieve carezzo il suo viso.
Poi spengo la luce... La mia fantasia
...e cercavo parole d'Amore tra i capelli del bosco; cercavo
batuffoli di sole caldi di verità imprigionate nel sogno di un
guerriero bambino... Il sentiero del Tempo era un ricamo di luce
tra il verde e le ombre della sera, colorato di silenzi.
Inchiodai le mie paure, le mie ansie, i fantasmi della mia
tristezza alle ali del Sogno, e la mia fantasìa ritornò a
volare, leggera, come volo di farfalla...
Rosa ...petali d'argento e filigrana, tra le labbra del
pensiero. Farfalle di profumo, carezze di velluto, rosa che
sbocci tra i colori del tramonto, dove il sorriso del Tempo
cattura i sogni, dove il sospiro della fantasia li tinge di poesìa...
Quando scriverò la mia favola, quando la mia favola diventerà un
giardino, ti cercherò ancora, tra le brume delle mie albe, tra
l'incanto azzurro dei miei cieli chiari di sole e di rondini
in amore, tra i seni rigogliosi delle mie colline, e saranno
ancora petali di dolcezza, carezze ricamate in fondo al cuore. Un
dolce attimo, un fiore; una...rosa!
Serenata messicana …un balcone nascosto tra i fiori,
una chitarra… Ogni stella è un sorriso, stanotte, un
pensiero d’amore… Accendi…esta noche, flor de mi vida. La luna
colora d’argento i sospiri di bocche estasiate, celate nel
complice buio, e l’aria profuma d’ibisco e di rose… Affido
i sussurri del cuore agli accordi d’una serenata, che salga
leggera a sfiorarti le labbra. Riposa l’iguana tra i sassi.
E la notte sorride…
Maggio ...quando vidi la mia ombra
camminare sul ciglio della strada, capii che Maggio era vicino. Non
ricordavo il colore delle sue rose, né sapevo se mai avessero
avuto un colore... Non ricordavo il profumo dei suoi prati né sapevo
se mai avessero avuto un profumo. Ma la Casa degli Stolti era ormai
sepolta sotto le ceneri del Tempo di Ieri, ed io potevo sognare
senza chiudere gli occhi... Maggio aveva il sorriso chiaro come l'aria
del mattino, e la sua voce ricamava madrigali sull'uscio del mio
sogno. E quando vidi la mia ombra disciogliersi nel sole capii che
Maggio era arrivato...
Profumo di poesia Inseguivo il profumo
della mia poesìa tra i ricami della notte, nei meandri di un sogno
partorito tra i sospiri tenui d'un pensiero d'Amore. L'avrei aspettata
oltre l'incanto del tramonto, la mia poesìa, l'avrei carezzata con
petali di luce chiara... L'avrei amata. Ed ora respiro la brezza
dolce dell'attesa, e racconto al vento l'immagine del mio Paradiso,
la voce dei miei momenti, il suono delle mie parole nascoste. La mia
poesìa. Un nome, infinito e dolce. Il tuo...
Canto d’amore ...occhi lontani, anima lontana, sguardo
smeraldino di gatto tra i miei pensieri! Ricamo i contorni dei
tuoi batticuori nel giardino della mia Poesìa, e il mio Canto
d'Amore carezza il profumo delle viole, e spettina le corolle
di mille papaveri scarlatti... E attendo trepidante una carezza,
un sorriso, nel soffio tiepido del tramonto, nell'aria complice e
leggera, con l'ansia nel cuore, al primo rintocco della
campana dell'Ave Maria... E vola il mio Canto d'Amore a cercare
una stella, lontana nel cielo, vicina al mio cuore...
Dottoressa…buongiorno ...forse di me
non si ricorda, o, forse, Le pare... C'incontrammo, e fu tanto
tempo fa, in un prato di trifoglio... Lei che inseguiva il
profumo d'una rosa, ed io... io avevo da poco perso il vezzo
di mettere le dita nel naso, e stavo imparando a giocare
a carte... Poi, Le raccontai delle mie tartarughe, e Lei
sorrise. Le dissi di me, delle mie difficoltà, le mie paure,
la mia idiosincrasìa all'odore dei coccodrilli, la mia allergìa
alle melanzane alla Parmigiana... e Lei mi sfiorò una mano.
E fu come un'esplosione di decibels, un'invasione di globuli
rossi, spumeggiante debordare verso fondali di sogno,
una mongolfiera che s'alza nel blu carica di peperoncini
rossi di Spagna! Forse non era Amore, o, forse, era Amore
travestito da stazione del metrò... Poi, non La vidi più,
dottoressa, e vissi il Tempo delle mie notti ad immaginare
il profumo del suo fondotinta... Ma una sera, dottoressa, ricorda?
Una sera d'Estate, con la complicità del mio cellulare, Ella si
intrufolò nel mio orecchio destro, e le vibrazioni della Sua
voce flautata, sensuale, cavalcarono come Valkirie le vie
che portano al cuore... Poi... il silenzio. Ormai sono
ricordi sepolti all'ombra d'un campo fiorito d'artemisia
e cardi mariani; son tornato a bere ciotole di vino caldo
e chiodi di garofano all'osteria del Vecchio Melo, dottoressa,
ma, talvolta, ripenso ancora alla montatura dei Suoi occhiali...
alle Sue cerniere lampo... al raso, finemente ricamato delle Sue
spalline, e, mi manca, dottoressa, mi manca tanto....
Miraggio
Sprofondo il pensiero
nell'aria molle della sera.
Le ombre
profumano di fieno maturo
e cantano l'allegrìa
di campane lontane.
Riposa il mio sguardo
tra verdi tappeti
distesi e silenti
tra il bosco e il ruscello...
Ti tengo la mano,
ti stringo,
ti parlo d'Amore.
Un sorriso t'illumina il volto.
Ti bacio,
ti sfioro la pelle...
Nascosta tra i rami spinosi
d'un cespuglio di more
m'osserva curiosa
una giovane volpe.
Mi guarda stupìta,
accigliata,
e al contempo...irridente!
Mi sveglio dal sogno,
miraggio d'Amore:
son solo, stasera,
sulla soglia del bosco!
La volpe sorride,
e fugge, gioiosa,
tra il verde...
Canzone per te
...Amore acerbo,
irriverente,
insolente,
che incidi la tua rabbia,
la tua insofferenza,
la tua gelosìa assurda
sulle pareti del mio cuore.
Per te...una canzone,
un canto d'Amore,
una serenata
sussurrata a fior di labbra,
da chi ti vuole bene.
Per te, una carezza leggera
tra l'alba
e l'ultimo bacio della buona notte,
l'ultimo pensiero
sulla soglia delle tue fantasìe...
E magiche dita di luna
zittiscono
il frinire del vento,
e il canto diventa poesìa,
diventa silenzio,
diventa magìa...
E il sogno disegna la gioia
sul viso
d'una bimba che dorme...
Il buio
Affannosi e affannati
s'inseguono i nostri sospiri,
e il buio s'illumina di brividi...
Mani che si cercano,
che si toccano,
mani come farfalle leggere
a sfiorarci la pelle,
a carezzare silenzi
ubriachi di desiderio,
e labbra di brace
a disegnare Amore
sul pentagramma dell'incredibile,
cavalli impazziti e felici
sui crinali di immense praterie...
Il buio nasconde i gemiti
dei nostri universi,
dei nostri pensieri appagati,
e appaganti,
felici e irriverenti,
capriole di gioia!
E quando esplode la notte
il buio... sorride...
Per te
Per te,
aggrappàta al filo
del mio cuore,
ma così presente
tra il flusso
dei miei pensieri.
Per te,
solo per te,
incredibilmente per te,
ricciolo di poesìa...
Domani
disegnerò un angolo di mare
in fondo alla memoria,
e lo racconterò alla notte,
lo ricamerò di ricordi
e di nostalgìe infinite.
Domani.
E penserò ancora a te...
Angeli vagabondi
Angeli vagabondi,
strani, cybernetici...
Angeli di oggi,
di questo Tempo.
Profumano di pudore,
paure ataviche,
sorridono dai finestrini
dei treni in corsa.
si spogliano al buio,
si rivestono di nascosto,
e vanno agli appuntamenti
in...pigiama!
Angeli distratti,
fumatori,
peccatori,
bugiardi per Amore,
allegri per difetto,
entità dal volto umano,
timorosi e sfrontati,
ma pur sempre...Angeli.
Da dipingere,
da sognare,
da raccontare al sogno!
Angeli da...AMARE!
Non ti dirò
Non ti dirò "ti amo"
Amore dal sorriso di fata,
perché mi basterà
carezzare il ricordo di te
per riscaldarti l'Anima
e solleticarti il cuore.
Per essere felice.
Non ti dirò,
né ti scriverò
parole d'Amore,
né affogherò i miei sospiri
nel riflesso di un sentimento
che vive ad ogni istante
e non necessita di parole,
o di frasi colorate
di poesìa.
La mia poesìa è pensarti,
in silenzio,
raccogliere i bagliori
del tuo sorriso
e incontrarli una,
mille volte
nel bianco delle mie notti!
Mi ami?
Lo so che mi ami!
E la notte si tinge di porpora e oro.
Mi ami?
Lo so che mi ami!
E la notte risponde:
SEMPRE!
Non racconterò
...non racconterò
ai folletti della notte
la musica dei miei sospiri,
il colore dei miei pensieri...
Non disegnerò
su muri di cartongesso
la magìa del tuo sguardo
di cerbiatta innamorata.
Ma affiderò
alle carezze della notte
una piccola favola,
una piccola canzone:
TI VOGLIO BENE!
E la notte ti parlerà di me,
e scriverà il mio nome
tra i riflessi del tuo sogno.
E la tua storia infinita
colorerà il mio Tempo,
e la mia voglia di respiri chiari
camminerà
sul sentiero
che conduce al tuo cuore,
oltre il tuo cuore,
dove la notte
s'accende di silenzio,
dove il silenzio
s'accende d'Amore,
dove l'Amore
ricama il tuo nome...
Furtivamente
Furtivamente,
rubo un pensiero,
un sorriso,
un espressione,
al tuo volto...
Tu dormi,
e non mi puoi vedere,
non senti la mia mano
che ti carezza i capelli...
Forse
il tuo sogno
ha il colore dei miei occhi,
ma, certamente,
i miei occhi
hanno il colore del tuo sogno.
Respiri profondi,
i tuoi,
i miei,
disegnano la notte.
Il mio Amore dorme,
il mio Amore sogna.
Ti guardo,
in silenzio,
di nascosto come un ladro.
Spengo la luce.
Aspetterò il mattino
per dirti
quanto t'amo...
Buona notte, Amore.
Buona notte...
Sarà la tristezza
...forse sarà il silenzio,
umido di pensieri,
di respiri profondi
e di verità nascoste,
o, forse,
sarà il bagliore di un'assenza
riflesso nella notte,
tra la luna
e il profumo di un batticuore...
Ma l'anima si colora di tristezza.
La tristezza è un angelo bianco,
un sorriso dipinto in fondo agli occhi.
Una canzone da cantare,
da scrivere,
da raccontare al vento
quando i sogni
si fanno piccoli,
e la Madre dei Ricordi
si fa ballerina,
menestrello di emozioni
e desideri,
anfitrione di momenti
cesellati di dolcezza infinita.
E vola il Canto,
navigante sperduto nella notte,
che nuove albe
l'attendono all'orizzonte del tempo...
E, forse,
sarà ancora...gioia,
ancora Poesìa,
ancora Amore...
Notte canaria
La notte canaria
ti ricama sulla pelle
sentori di pesce fritto
e di salmastro.
La poesia nasce dal buio,
dal mistero di acque
scure e tranquille,
pensieri trascritti
sul retro dello scontrino
di un supermercato,
tra un tavolo di vimini
e la stella Polare.
Lontano,
le note di un "timple";
canzoni, allegria,
qualcuno è in "fiesta" stanotte.
Ma il canto del mare
mi prende la mano,
sottile e suadente...
Trasmette al mio cuore
carezze leggere,
ricordi,
gonfi d'Amore e di...gioia.
Tratteggio con la mente
i contorni d'un sospiro,
l'essenza di un sogno,
il tenero soffio
d'una goccia di Paradiso.
Saluto la notte,
e...spengo la luce...
Quando lui arrivò ...nascondevàmo il
colore dei nostri occhi tra i silenzi del Tempo. All'ombra dei
nostri sospiri. Mani macchiate di fantasìa e voglie di peccati bambini
rubavano lembi di cielo per nutrire i sogni, e riscaldare il cuore.
Quando Lui arrivò conoscevamo già il suo nome; l'avevamo sognato,
fantasticato, desiderato e invocato nel limbo di pensieri affidati
al vento della notte, urlati all'eternità di ore senza Tempo. E
quando Lui sorrise anche la notte si accese di Infinito…
Lullaby ...di dolci colori e profumi
il tuo sonno. Sorrisi nascosti tra nuvole bianche, arpeggi
indiscreti, racconti di fate, guerrieri e battaglie racchiuse in un
palmo di mano. Di tenui sussurri, il tuo sonno, leggero di vento
e innocenti fantasìe. Ninna nanna per un cuore, addormentato
sull'ultimo raggio di luna. Rintocchi barocchi di madrigali lontani
avvolgono i tuoi sospiri, il tuo Sogno, orfano di Tempo e di
carezze. E' bello guardarti, è dolce pensarti, è splendido...amarti!
Buona notte... Piccole
verità ...piccole verità, grandi e immense, pietre
miliari dell'Amore. Sincerità del cuore che accendono l'Anima
di colori... E vorrei che il mio Canto potesse germogliare
oltre le tue innocenti bugìe, i tuoi peccati veniali, e
adagiarsi sereno sul greto del torrente. Ma forse io vedo
Amore dove non vedono i tuoi occhi, o, forse, rivesto di
fantasìa grappoli di poesìe mai scritte, mai fiorite nel mio
giardino. O, semplicemente scordai di chiudere la porta del
mio Sogno prima di imparare a volare...
Toccami il cuore ...toccami il cuore, adesso, stanotte,
domani... Credi che la mia fantasìa non abbia il coraggio di
ridisegnare il Tempo? Credi che le luci crudeli delle mie notti
m'abbiamo graffiato l'Anima, soffocando il suo respiro? Io pascolo
i miei sogni, i miei pensieri dove la speranza genera
germogli, e ricamo fiori delicati sui sassi del mio sentiero.
Invento i colori della prima alba! E saranno altre mille
profumate di desiderio, di luce, di Gioia: Io canto le mie verità
alla mensa del sole... Ma tu toccami il cuore, con dolcezza,
senza affanni, senza fretta... E il mio cuore ti risponderà...AMORE
Goccia di Paradiso ...non ricordo più il colore della
tenerezza, il sapore dolce d'un attimo, una carezza che
parla al cuore! Ma ora ho te, goccia di Paradiso, nascosta tra
il mio sogno e la mia voglia d' emozioni dolci. Ho te, piccola
infinita canzone d'Amore! E incontrerò la notte col capo
poggiato sul tuo seno, saluterò il sorriso del mattino stringendo
la tua mano, disegnerò l'Amore tra i silenzi, il tuo, il
mio. I nostri...
Gelosia La mia Amica mi voleva bene. Mi vuole bene. Per
lei ero importante. Sono importante. Un giorno mi chiese un po'
d'Amore, e io raccolsi i miei timori all'ombra dei miei vessilli,
accartocciai le mie paure ancestrali nell'urna della
convenzionalità... Mi chiese un angolo di dolcezza oltre
l'Amicizia, e feci dell'Amicizia il mio scudo, la mia difesa,
il mio castello, e della mia poesìa una barriera per difendermi
dalla "sua" poesìa. Dalla sua voglia d'Amore. Oggi, venti
ruffiani e ammalati di veleno mi parlano di lei e delle sue
canzoni nuove, di sogni incontrati sul sentiero che un tempo
avevano il mio nome e la luce del mio sguardo. Sogni che relegai
nel limbo della fantasìa. Che non accettai, che non volli
accogliere. Ora mi chiedo: se così fosse veramente, se davvero
la mia Amica riscaldasse il cuore al fuoco di camini che io le
negai, sarebbe un mio diritto accostarmi alla mensa di Madonna
Gelosìa? …E fu...
...e fu una sera di Maggio che un angelo entrò nella mia favola.
"Chi sei?" gli chiesi... "Sono l'Amore..." Lo guardai negli occhi
e non ebbi paura. Lo vestii di viole e di poesìa, e ricamai
il colori della sua anima nel mio cielo...
I giardini di Edimburgo M'aggrappai al vento della
nostalgìa, e fu Tempo di colori disciolti nella luce del
mattino. I giardini d'Edimburgo partorivano rose scarlatte
e suoni d'antico, rappresi sui muri sbrecciati, grondanti
lapilli di Storia. Allegria gioiosa di bimbi in cerchio, e
trilli di giochi tra i fiori, sull'erba del prato... E
canto profondo di cornamusa m'accompagnò sulla via del
ritorno, verso il risveglio... Il
cammino del Sud Presto ritorneremo, regreseremos lluego,
sul Cammino del Sud, con il frastuono dei nostri carri di latta e
d'argilla, le nostre maschere molli di sudore e di polvere,
tra agavi roventi di sole, attorcigliati e genuflessi all'ombra
dei nostri "sombreros". El Camino del Sur, dove ogni pietra è un
breviario di preghiere contadine, ogni sentiero una storia da
raccontare, da scrivere tra i colori della memoria, da
conservare sul fondo di un bicchiere di Tequila... Alma del
Sur, Anima grande e silente, graffiata di sale e di tramonti
d'oro! E quando le prime stelle s'annunciano timide sulla
Grande Sierra, voci di chitarre nascoste cantano l'Amore. E'
tempo di serenate, Amor de mis Amores, tempo di "fiesta"...
Sul Cammino del Sud, dove le Anime si incontrano, "...donde las
Almas pueden hablarse..." Racconterai
Racconterai domani i tuoi peccati al vento caldo d'oltremare,
e scriverai sull'orlo di una stella i colori della tua favola.
Domani... Ma ora, ti prego, trattieni i tuoi sospiri tra le
dita, e affoga il grigio della tua malinconia in un calice di
sidro profumato di tramonti senza tempo. L'Amore, talvolta,
è un ritaglio d'azzurro nascosto nel cielo. Pensalo forte,
cesellalo in fondo ai tuoi silenzi, carpisci il richiamo
leggero del suo canto. E lassù dove muore l'ultimo soffio
di nuvola, il suono d'un lontano sussurro ti canterà...
...ti voglio bene I sassi di Melfort
…venne la neve e nascose i miei pensieri tra i sassi di
Melfort… M’affidai allora ad un riverbero di sole raccolto
lungo il sentiero della Primavera. Il vento di Scozia disegna
graffiti di mistero sulle pietre delle case, fiorite di
lichene e capelvenere. Qui il silenzio profuma di lago, e
la notte racconta i rumori di passi lontani nel tempo, nel
vento, tra i sassi di Melfort… Quando
Quando decisi di posare un fiore al tuo balcone non immaginavo,
non sapevo, che avresti chiesto di me al primo vagito di sole
del mattino. Io nascondo la mia ombra tra le pieghe della mia
fantasia, piccola e bambina, sospesa tra gli sbadigli del
Tempo. Quando decisi di posare un fiore sui tuoi capelli i
miei pensieri erano riflessi di silenzio tra la notte e
l'Infinito. Ora dipingo i colori dell'Amore sul palmo della
mano, ora respiro emozioni in fondo agli occhi
dell'arcobaleno... Quando canterai la tua canzone io sarò già
lontano, oltre l'ultima stella sul Rio Grande, oltre il richiamo
delle sirene, ma avrò orecchio per udirla, e cuore per farla
prigioniera, e sarà regina e sinfonia del profumo dei miei
attimi, brevi ed immensi, attimi...d'Amore...
Rondine ferita ...e ti penso, Amica mia, rondine
lontana e ferita... Tracce di sofferenza colorano d'ombra i
miei pensieri. Vorrei poter rubare un po' del tuo dolore, e
barattarlo con un'oncia di sorriso, e seppellire il peso della
tua malinconia tra declivi profumati di zagara e di viola. E
scruto il cielo, immobile ed ansioso, gli occhi piantati
all'orizzonte, chè presto, molto presto, s'accenderà una
stella, e una piccola rondine tornerà a volare...
Dalla mia finestra… ...vedo il sole, e non è poco...
vedo i colori... e ascolto il gaio cicaleccio di
gazze in amore... e non è poco... Rubo sorrisi a lune
di cartapesta, e lagrime a regine di marzapane, e assaporo
i profumi di cieli lontani, di albe disegnate su
universi di fantasìa... e non è poco... E mi piace... Mi
basta... Mi basto... La casa dei glicini
La casa dei glicini riflette le carezze di tramonti adagiati sul
fondo del cielo. Il Tempo non ha respiro, né sussulti di pensiero
nella casa dei glicini... Ed è silenzio di sospiri, intorno,
ai margini della radura, dove s'affaccia il bosco, e il canto di
Maggio solletica il cuore. Colgo frammenti di sera, bagliori
di giada nell'aria sottile, graffiata d'aromi, e lento
m'avvolgo tra i fiori del bosco, nascosto tra complici
brughiere, mentre il mio sguardo le sfiora i contorni...
Lungo il sentiero Il sole si fece piccolo, nascosto tra
le felci e le radici di giovani nocciòli. Il torrente
partoriva lampi di chiaro, schiaffi d'argento e di luce ai sassi
addormentati sul greto... Intorno respiri colorati di
tramonto e di pace. Lungo il sentiero incontrai un capriolo, e
gli tolsi la paura dagli occhi, poiché da tempo scrivevo
carezze tra cespugli di rovo e di lampone, da tempo
scrivevo l'amore sulla corteccia dei larici e dei faggi...
Abdullah Lame di luna sul palmeto, il buio partorisce
diafani fantasmi di morte. Il silenzio intorno racconta la paura,
scolpisce la paura tra le pieghe della notte. Nel cortile degli
innocenti l'aria è secca e immobile, e le anime non dormono
mai... Abdullah ha gli occhi stanchi; Abdullah, "figlio di Dio",
un Dio piccolo e impotente, violentato e travolto, respiro dopo
respiro, dai ritagli di una stupidità infinita... Abdullah
prega in silenzio, per non spettinare i pensieri dei piccoli fiori
nati nel suo giardino. Domani, forse, sarà ancora...domani. O
le sue preghiere saranno farfalle esangui tra i sassi di un
Cimitero. Sarà ancora l'aurora ad accendere il cielo di ricami
variopinti, sarà ancora il sorriso di Dio ad illuminare la sua
casa? O sarà la polvere dell'assurdo a soffocare il Tempo?
Inch' Allah... A Nadine ...io credo
che Dio sappia sorridere... e sappia suonare la fisarmonica. Forse
non scriverà la mia stessa poesìa, e non canterà la mia stessa
canzone, ma, sono certo, mi darà ascolto quando inciderò
ai piedi d'un vecchio ippocastano la Luce e la bellezza
dei tuoi versi… Ti voglio bene ...sai,
forse io morirò, poi rinascerò, e volerò più in alto del rosso
dei papaveri e del profumo delle viole. Forse canterò nuove
canzoni, nuove melodìe, ma la mia musica racconterà,
ancora e sempre, la dolcezza del tuo sorriso, e la mia poesìa
sarà un canto d'Amore che parlerà di te... E se mi sarà ancora
concesso di pensare il mio primo pensiero avrà il tuo nome...
Ti voglio bene Carpe diem Sùdami
addosso l'ansia del tuo sogno, il calore di peccati
scolpiti sul pentagramma della tua fantasia. Consegna i
tuoi sospiri alla mia voglia di volare oltre la notte, e
cattura l'attimo, prima che muoia il Tempo...
I fantasmi della notte I fantasmi della notte mi truccano
la luna, m'avvinghiano il pensiero, m'inquinano la fantasìa...
Forse un giorno riuscirò a relegarli in paradisi fasulli colorati
di specchi e di numeri, e conierò per loro monete leggere e
labili come i loro sentimenti, da spendere al mercato della
chiacchiera fine a se stessa, dell'inutile cicaleccio di corvi
timorosi della Luce. Della Verità. E quando canti ruffiani
partoriranno aborti sul fondo dello stagno, avvolgerò la mia
Poesìa in una coperta ricamata di stelle, di passi sicuri nel
buio, e riprenderò il cammino senza voltarmi indietro...
Posso chiamarti amore? Posso chiamarti Amore? E ricamarti
intorno universi ubriachi di sospiri, di pensieri caldi di sole?
E cercare la tua mano in fondo alle mie albe, riflesse nello
specchio dell'anima? Ieri era Primavera; un nespolo in fiore
mi sorrise e mi regalò un sogno piccolo come il canto d'un
usignolo. Percorsi scalzo il sentiero che conduce alla Casa
delle Rondini, in cima alla collina, e scrissi il tuo nome sui
sassi e sulle foglie. Posso chiamarti Amore? Posso chiamarti
Poesìa? Unica, grande, infinita Poesìa... Ho nascosto i miei occhi
tra le fronde del sicomoro, sentinelle ai confini del buio
nell'attesa del domani, perché domani sarà ancora Primavera.
Sarà ancora sole nell'azzurro del cielo, sarà ancora volo di
rondini... E ti chiamerò ancora Amore...
Ombre Quando l'immagine del Grande Carro apparve
all'orizzonte, fu il figlio di una notte senza luna ad
indicarmi la via. Ogni favola nata nell'Ombra non ha occhi per
vedere, né ghirlande di Poesìa da offrire a Principesse senza
sorriso... E la sua notte abortisce lagrime d'inchiostro,
perché il buio genera mendicanti ciechi, e il silenzio gronda
perle di dolore. Quando l'immagine del Grande Carro apparve
all'orizzonte, affondai la memoria oltre l'oscurità, e la feci
sanguinare. Al di là della nebbia, oltre la Palude delle Ombre
il Tempo chiaro dei Narcisi profumava di mense odorose di luce.
Di vita. Consegnai ai limpidi riflessi dell'Aurora brandelli
d'Anima e spiccioli di coraggio sepolti da sempre sotto la
melma dell'indifferenza, e, finalmente, imparai a camminare... |