Poesie di Bucefalo


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Le musiche di queste poesie si possono trovare nel sito
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- Tutti i testi delle mie canzoni con nomi di donna sono stati ispirati
e dedicati alle mie ex o attuali allieve -

Tu Luna e due stelle
Ti rivedo, che sorpresa che mi fai.
Proprio non me l’aspettavo. Ma sei tu?
L’emozione mi travolge, io mi sento un nodo in gola.
Te lo chiedo per favore, parla tu.

Non ricordo più il tuo nome, ma quegli occhi
Sono dentro gli occhi miei e nella mente.
Io che scrivo poesie, me ne accorgo solo adesso
Che la musa ispiratrice eri e sei tu.

Lacrime di gioia scivolano piano,
quasi ad annaffiare quello che già fu.

Tu sei bella come allora, ancor più bella,
la tua voce cristallina non ha età.
Ho il coraggio di afferrare le tue mani, di baciarti.
Il mistero del tuo nome non c’è più.

Le parole che sussurri, melodie,
albe d’oro, i sorrisi che mi fai.
Hai quell’aria sbarazzina di quand’eri ragazzina.
Quanti anni son passati, non lo so

Vedo due bambine, gocce d’acqua chiara:
sono fiori già sbocciati, meraviglie.

( No, non c’è lassù tanto blu quanto ce n’è qui.
Tanto blu quanto ce n’è qui. Non c’è tanto blu)

L’incoscienza di un momento le portò,
grazie mille per lo sbaglio, gioventù.
Spesso cose che non cerchi e ti ritrovi fra le mani
Sono le cose più belle. E’ cosi.

No, non c’è tristezza ne malinconia
Se con questo incontro tutto finirà.

Il tuo aereo è sulla pista, partirà,
non ci rivedremo più, giusto cosi.
A me basta ricordare che ho un nido dentro al cuore
Di te, LUNA, e delle stelle che hai con te.
(Dedicata a Getaluna)

Per averti
Stasera resta, non puoi andare via,
mi guardi e pensi sia una follia.
Dio, se sapessi ciò che provo adesso…
Un cuore cade come fragile gesso.

Per averti brucerei la gelosia
Che mi prende a non saperti solo mia.
Metterei in quarantena quel dolore
Che alimenta la tua giusta indifferenza.

Non ti posso
Biasimare.

Certo, io lo so che cosa dire,
ma mi tengo tutto dentro al cuore.
Guardami, tu cerca le parole
Dentro gli occhi miei senza rancore.

Il passato
Non c’è più.

Fosse un amore a metà quello che tu mi puoi dare,
Non potrei fare nient’altro che ringraziarti per ciò.
Perché anche solo a metà sarebbe affare già grande.
Pensa che io, maledetto, avevo tutto di te.

Ti ho lasciata andar via.
Anzi, ti ci ho costretta.

Quante domande e quante le risposte,
ma ho parlato solo con me stesso.
Io, quante volte qui sono rimasto
Con i pensieri dentro ad un bicchiere.

E per quanto tempo ancora avrei venduto
La mia vita senza chiederti perdono.
Il vigliacco son disposto ora a fare
Pur di averti anche solo per metà.

Anche meno.
Quel che vuoi.

Non ti chiedo di lasciare il tuo presente
Che è sicuro come l’alba ed il tramonto.
Io ti chiedo solo qualche distrazione
Dalla perfezione in cui ora ti trovi.

Un momento
Ogni tanto.

Forse un amore a metà
Non lo consideri e allora
Mi vuoi vedere morire.
Almeno illudimi. Basta.

Perché anche solo il pensiero
Di averti ancora un momento
Mi salverà dall’orrore
Di non vedere i colori.

Solo nero… Senza almeno
La speranza di un sorriso.

Darei una parte in più di me stesso,
se sarà poco darò anche il resto
Trovalo presto! Cogli il mio grido!
Metti una pezza. Mi basta e mi avanza.

Per averti brucerei la gelosia…

Sempre i conti farò, senza mai chiedermi sconti.
Il cappio al collo che ho l’ho costruito da me.
Ma non conosci, non sai tu la vendetta cos’è,
certo, qualcosa farai, parte di te mi darai.

Poco o tanto. Quel che basta,
sono certo, mi darai.

Mi salverai. Mi salverai.

- Questa canzone è stata scritta per Getaluna da Bucefalo.
Lo spartito musicale si trova nel sito www.a-russo.it -

Canzone triste 2
(In ricordo di Maura Collina 1956-1975)

Stessa via, stessa città
Tu bambina ed io con te
Stessi giochi, stessa età
Mi muovevo e tu con me

Io studiavo, tu con me
Lavoravo, tu con me
Respiravo e tu con me
Io e te, sempre noi

Mai un giorno senza la poesia
Dei tuoi occhi dentro i miei
Non ho mai pensato a come
Avrei visto alba e tramonto

Senza te sempre presente
Come l’aria, come il cielo
Con le mani e le parole
Mi hai curato le ferite

Quelle notti in riva al mare
No, non posso raccontare
E non trovo le parole
Per descrivere la pace
Che provavo nel pensare
Che eri tu tutta la realtà

Le vacanze, l’auto blu,
tanta voglia di andar via
l’autostrada, un guasto e poi
quello schianto, niente più

La tua mano nella mia,
non dicevi una parola,
mi hai guardato, mi hai sorriso
poi tu sei volata via

Cara amica, fino a un’ora fa
Cara amica, fino a un’ora fa
Ora sei ciò che mi manca
Non ha senso respirare

Non esiste una ragione
O qualcosa a cui aggrapparsi
Per strappare al nuovo giorno
Le emozioni e poi cantarle

Ora che hai chiuso gli occhi
Non distinguo più i colori
Mi si appannano i pensieri
E le strade della vita
Non so più come affrontare
Dove sei, ti raggiungerò

Stessa via, stessa città
Tu bambina ed io con te
Stessi giochi, stessa età
Mi muovevo e tu con me

Io studiavo, tu con me
Lavoravo, tu con me
Respiravo e tu con me
Sei lassù, io con te

- Lo spartito musicale si trova nel sito www.a-russo.it -

(In questa canzone c'è racchiuso
l'unico, grande, dolore della mia vita.
Ho trovato la forza di descriverlo
con parole e musica solo adesso.
Innumerevoli i tentativi andati a vuoto:
dopo i primi versi mi bloccava il pianto.
Vogliamoci e facciamo bene
finché nervi vibrano, finché sangue abbiamo.)

Prima che te ne vai
Prima che te ne vai
cammina ancora un po'
sul filo dei perché
ti porteranno via.

Ma ti sei chiesta mai
se esiste oppure no
il mondo dove tu
puoi, se cosi ti và

Disegnare a piacere la vita seguendo la scia
dell’umore, il colore dell’attimo che vivi tu,
cancellare il disagio, il dolore seguendo la via
senza scegliere e chiedersi dove finisce , e cosi…

Resta ancora qui con me,
dammi il tempo di capir
come prenderti e vedrai
che non te ne pentirai.

Resta con me, troverai
quello che vuoi. Credi a me.
Resta con me, volerai.
Ali non hai, ma volerai.

Prima che te ne vai
cammina ancora un po'
sul filo dei perché
ti porteranno via.
……………………………………
Ma ti sei chiesta mai
se esiste oppure no
il mare che vuoi tu,
senza tempesta mai.

Ma ti sei chiesta mai
se esiste oppure no
il cielo che vuoi tu,
senza la pioggia mai.

Non si può. Non si può

Catturare una stella nemmeno se parli con Dio,
come un lume portarselo a casa: non è solo tua.
Afferrare la pace assoluta di un’altra realtà,
farla tua, tutta tua, senza spendere niente e cosi…

Resta ancora qui con me…

Volerai… Volerai…
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Annalena
Una foglia che si muove
Non è il vento il suo padrone?
Sembra voglia la sua morte
Ma la scuote per amore

Burattino io per te
Ma felice di esserlo
Tira i fili muovimi
Io sto dove pare a te

Le tue mani come vuoi tu
Metti su di me io ci sto:
quel minuto in cui tu sei tu
vale molto più dei tuoi no

Una rosa tra i cespugli
Non è l’acqua la sua vita?
Sembra a volte che l’anneghi
Ma la bagna per amore

Cosa ci sto a fare qui?
La catena non ce l’ho
Potrei stare un po’ più in là
Dove il cielo è sempre blu

Ma questo è un pensiero che va
Preferisco stare con te:
nubi ma che felicità
quando accendi il sole su me

Sei testarda sei ribelle
Molto strana capricciosa
Certe volte mi domando
Se per caso non sei matta

Matta certo matta sei
Mi fai disperare sai
Ma un minuto senza te
Non so stare sei per me

Come l’aria sei tu per me
Fai quello che vuoi ma stai qui
Come l’aria tu sei per me
Fai quello che vuoi ma stai qui

Sei testarda sei ribelle
Molto strana litigiosa
Ma che bello fare pace
Togli cento poi dai mille

Sei testarda sei ribelle
Molto strana litigiosa
Ma che bello fare pace
Annalena Annalena

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Falchi iene avvoltoi
Falchi iene avvoltoi
Falchi iene avvoltoi

Cosa dire cosa fare noi
In questo pomeriggio inutile
Che si arrampica instancabile
Non trovando ostacoli

Non ci resta che guardare su
Lì nell’attesa di presenze blu
Resteremo credo io e te
Qui indifesi e fragili

Noi siamo stati derisi dal mare
Che per un istante poteva entrare in noi
Ma senza accorgerci di niente
Siamo rimasti qui
Inventandoci eroi
Non lo siamo e più giù
Noi cadiamo perché
Siamo soli io e te

Dove sono andati gli angeli?
Ma io di certo posso dirti che
Se l’amore ti fa piangere
Poi ti fa rinascere

Chi può raccontarci favole
E’ lì nascosto ride e guarda noi
Attorniati da probabili
Falchi iene ed avvoltoi

E vai di corsa così fino a quando
Non ti accorgi neanche chi sei che cosa fai
Mare asciutto non commuove
Fragili siamo noi
Vento che passerà
E mai più tornerà
Vento che passerà
E mai più tornerà

Per convenienza si diventa deboli
Ci conquistiamo così il diritto di sbagliare
Paura dell’esposizione
Situazioni poco chiare

Ma cosa avranno fatto gli angeli invece di proteggerci?
Ma cosa avranno fatto gli angeli invece di proteggerci?

Falchi iene avvoltoi
Falchi iene avvoltoi

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Ci fossi pure tu…
Dal sorriso di un bambino
Nasce un fiore e lo raccolgo
Nel profumo di quel fiore
Io ci bagno la mia vita

Non voglio niente di più:
Mi basta quel che da
Guardare il cielo blu

Io ti ho vista passeggiare
Lungo il mare l’altra sera
Con lo sguardo verso l’alto
Ti specchiavi nella luna

Sai qual è la differenza fra me e te?
No?
Perché non c’è.

Ami ciò che amo anch’io
Tu non cambiare mai
Io resterò cosi

Quelle nuvole leggere
Son per me come fumetti
Io ci leggo le parole
Che poi dico a te che adoro

No voglio niente di più:
Mi basta quel che ho
Ci fossi pure tu…

Io ti ho vista sospirare
Mentre disegnavi stelle
Intingendo la tua penna
Proprio nell’arcobaleno

Quando nasce un nuovo giorno
Quando è l’ora del tramonto
Io mi perdo nell’immenso
Che mi avvolge dolcemente

So che ovunque tu sarai
Vivrai l’alba ed il tramonto
Come me

In un volo di gabbiani
Trovo il fascino di un viaggio
Tra farfalle colorate
Tu distesa dormi e sogni

Non ti arrendi mai e anch’io
Cammino come te
Senza voltarmi mai

Trovi qualche differenza fra me e te?
No?
Perché non c’è

Ami ciò che amo anch’io
Tu non cambiare mai
Io resterò cosi

Trovi qualche differenza fra me e te?
No?
Perché non c’è
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Sparami
Non me la passavo, sai, poi tanto male…
Al mattino il cappuccino, poi il lavoro,
alla sera il bar, le carte, tanti amici,
se mi andava, qualche amore di passaggio.

Poi sei arrivata tu, si è dissolto intorno a me
tutto quanto, solo tu, solo tu negli occhi miei.

Mi hai sorriso, è stato facile per te
ubriacarmi, poi portarmi come un cane
al guinzaglio, ogni tanto una carezza,
qualche parolina dolce, un biscottino.

Io, una palla e tu con me
ci hai giocato. Ma chi sei?
Maradona… Platini..
Che trastullo io per te!

Io rivendico le mie giornate perse
a seguirti perché tu mi davi il miele.
Tu mi hai illuso, disilluso, poi offeso,
mi hai portato sopra il ciglio di un burrone.

E ridi ancora dei miei discorsi.
E ridi ancora, ne sento l’eco.

Ora in me ogni speranza è più che persa
e il mio annullamento non ha nome.
Tu ormai mi devi uccidere del tutto.
Ecco una pistola, spara! Il colpo è in canna.

Sparami al cuore,
sparami ancora.
Non ti fermare:
voglio morire.

Morire… Morire…

Io rivendico le mie giornate perse…

Sparami al cuore…
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Eurorivoluzione
All’erta tutti quanti arriva la rivoluzione
La lira perderà tutto il suo potere e noi
Saremo dominati da nuovi loghi e tinte
Per colorare i sogni di acquisti spesso vani

Osannate via il pensiero che niente cambierà
Con i colori nuovi delle fresche banconote
Gioite non pensate che solo agli azionisti
Il cambio servirà e ai furbi commercianti

Eurorivoluzione… Eurorivoluzione…
Eurorivoluzione… Eurorivoluzione…
Eurorivoluzione

Deluderà lo so toccando poi con mano
La tanto attesa carta spacciata per divina
Crudele e mai sicura di farci conquistare
La tanto attesa uscita dai crucci quotidiani

Bisognerà pagare purtroppo anche stavolta
Per questo cambiamento epocale definito
Ci hanno convinto e allora dissanguiamo conti e tasche
Compriamo la patacca ci penseremo dopo

Eurorivoluzione… Eurorivoluzione…
Eurorivoluzione… Eurorivoluzione…
Eurorivoluzione

E’ già passato un anno e i conti abbiamo fatto
E’ chiaro il fallimento ci hanno fregato ancora
Stavolta i giuramenti sono stati rimangiati
Dagli arrotondamenti dalla riconversione
Eurorivoluzione

Ha sempre un nome è strano chi aveva mai pensato
Che il fallimento sempre non si chiama Che Guevara
Allora richiamiamo Verdi e Montessori
Un segno sulla scheda facciamoli tornare
Eurorivoluzione

Non cambierà colore la nostra situazione
Ma almeno in libertà la testa viaggerà
Verso nuove rivoluzioni… Nuove rivoluzioni…
Nuove rivoluzioni… Nuove rivoluzioni…
Nuove rivoluzioni
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L’Incubo
…dall’inconscio…l’uomo nuovo = ribellione

Arriva il mattino malinconico e freddo,
giardino di pietra,
nei cui pressi sono disteso
martoriato e stanco,
senza riflessi, assente.

Un raggio di sole colpisce il mio viso,
gli occhi si aprono al giorno;
dell’orribile mostro è vivo il ricordo,
mi atterriscono ancora
i suoi occhi e gli artigli.

Oh… notte che verrai
non portarmi ancora
gli orrori, le ansie che
sono di questa vita,

riversa nei miei sogni
la luce ed i colori
che regnano nel mondo
della fantasia.
…………………………………………….
La mia preghiera è vana, la bestia ricompare
Agguerrita e minacciosa,
mi assedia, mi tormenta,
adesso non è sola,
ogni via di scampo
è chiusa, son perduto.

Nell’incoscienza trovo
la forza, l’ardimento
che quasi sempre manca
quando il senno c’è.

Sguaino la spada,
arretrano le ombre,
svaniscono nel nulla,
mai più le rivedrò.

Al nuovo mattino mi ritrovo nel petto
il cuor di un leone,
le ingiustizie, i soprusi
sono pronto a sfidare…
Piccoli e grandi prepotenti, tremate!
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Chiedo aiuto alla natura
Una brutta parola, ed ecco un coltello bagnato di sangue.
Chi regna promette benessere e pace, poi dichiara le guerre.
Pioggia che cadi, lava le offese,
spegni il fuoco dell’ira, la sete di potere.
Pioggia che cadi, lava le offese,
spegni il fuoco dell’ira, la sete di potere.

C’è gente che muore di fame ed altrove si butta via il pane.
Si perde il respiro nella corsa al denaro, si soffre un po’ troppo.
Vento del nord, spazza via la miseria,
il dolore, i tormenti, gli affanni quotidiani.
Vento del nord, spazza via la miseria,
il dolore, i tormenti, gli affanni quotidiani.

Tra calci e spintoni, rifiuti e abbandoni arriva la sera.
Non c’è uomo che abbia una sola faccia, una sola parola.
Neve che copri ogni cosa, seppellisci
L’arroganza, l’egoismo, pure l’ipocrisia.
Neve che copri ogni cosa, seppellisci
L’arroganza, l’egoismo, pure l’ipocrisia.

Il freddo ed il buio che oscurano le menti dei potenti di turno
rovinano il mondo, lo distruggono sempre ogni giorno di più.
Sole, dall’alto, illumina i Re,
chi decide la sorte del nostro pianeta.
Sole, dall’alto, illumina i Re,
chi decide la sorte del nostro pianeta.

Niente odio, basta guerre. Tutti onesti, tutti buoni.
Per cancellare il male, chiedo aiuto alla natura.
Chiedo aiuto alla natura.
Niente odio, basta guerre. Tutti onesti, tutti buoni.
Per cancellare il male, chiedo aiuto alla natura.
Chiedo aiuto alla natura.

Un vento benigno proviene dal mare. Respira più forte.
Apri bene le orecchie: questa musica porta la luce nel cuore.
Il mondo è diverso, c’è tutto per tutti.
Le mani e i sorrisi si incontrano. Fiori.
Il mondo è diverso, c’è tutto per tutti.
Le mani e i sorrisi si incontrano. Fiori.

Inesistente
Non ho voglia di parlare del presente,
non ho voglia di parlare del futuro.
Voglio stare con le mani fra le mani,
solo con me stesso e non pensare a niente.
Fuori è primavera?
E’ giugno o dicembre?
Siamo nel duemila?
Siamo nel seimila?
All’inferno, il tempo!
Suonano alla porta,
io non apro:
è senz’altro un conto
da pagare.
Come strilla forte
Il cellulare:
è senz’altro un pirla
che ha sbagliato.

Non esiste più uno specchio, li ho buttati:
non riuscivo più a guardare la mia faccia.
Neanche più la mia presenza ormai sopporto.
Meglio un colpo che morire soffocati.
Che vuol dire giorno?
Che vuol dire notte?
Che vuol dire sole?
Che vuol dire luce?
Che vuol dire vita?
Sopra me un soffitto:
è il mio cielo,
e davanti un muro:
l’orizzonte.
Non ricordo l’anno
che ho dipinto;
sopra e intorno regna
sporco e nero.
Resterà per sempre
Tutto uguale.

L’ombra nera che divora si avvicina
affamata, la sua bocca è spalancata.
Ma in quest’arca non esiste un animale,
e io non sono più neanche un animale.
Non ho dato niente,
ora neanche il sangue.
Non ho dato niente,
ora neanche il sangue.
Cosa inesistente.

Ber el- Gobi
E tutti dissero che non è amore
solo l'avanzo di questo cielo
Ma il loro tempo copriva il sole
E il nostro sole diventava nero
I più cercavano un po' di pace
Dentro lo sbiascico delle preghiere
Nel controluce di strane chiese
Dietro i moschetti e nelle santiere

Cosi parlarono di speranza
Ma la speranza colava pece
Calda e nera come la notte
Tra le mani di quell'inglese
E si scambiarono ben pochi sogni
Cosi difficili da ritrovare
Seguendo il fili di quei vent'anni
Con mani esperte da rigattiere

E noi, povere camicie nere,
con troppa sabbia dentro alle scarpe e poca grappa in fondo al bicchiere
a seppellire i nostri morti fratelli e padre senza più faccia
e le pallottole a reclamare la loro oncia di sangue o roccia

poi cominciammo a rinnegare tutto
anche per quelli senza più memoria
in fondo gli unici a capire il trucco
di questa notte che fermò la storia
qui per l'onore di quattro stracci
messi in fila tutti ad asciugare
con indosso solo gli abbracci
pane e candele da consumare

dov'è la Volpe di questo deserto
in questa scatola di terra e paglia
non c'è promessa né cielo aperto
se tutt'intorno urla la battaglia
non serve il culo del buon soldato
nemmeno il cuore o tutte le ferite
quando col ventre sotto al carrarmato
avevi in bocca fuoco e dinamite

e noi, povere anime nere
con questi occhi troppo feroci sopra mani senza mestiere
quando il pensiero trasuda morte e' troppo facile dimenticare
che dall'altra parte di questa notte c'era qualcuno da ricordare

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Al mio paese
Al mio paese
c’è una festa tutti i giorni.
Si canta e balla
dal mattino fino a sera.

E la notte
chi non dorme sa che fare.
Le piazze ed i caffè
son luoghi frequentati,
catturano la voglia
di stare in compagnia.

Al mio paese…al mio paese…
……………………………………
E tu, amore mio,
che non esci di casa da quando mi hai visto partire.
E tu, amore mio,
tu regina di giorno, di notte del canto e del ballo.
Tornerai per le strade a cantare
con me che non so
perché ha voluto il cielo
portarmi dove il cuore
non sa trovare amore.
Lontano dai tuoi occhi
che sono solo miei.

Al mio paese
splende il sole a mezzanotte.

Al mio paese
ci sei tu e i miei ricordi.

Al mio paese…Al mio paese…
…………………………………….
Al mio paese
l’aria è dolce ed il profumo
del mare azzurro
che lo bagna fa sognare.

E l’inverno
non esiste. Il mio paese
è come una ragazza
seduta in mezzo ai fiori
con la chitarra in mano
e voce per cantar.

Il mio paese…Il mio paese…
…………………………………..
E tu, amore mio,…

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Una fotografia
Ti aspetto ancora, nonostante ho perso ormai
ogni speranza di vederti ritornare.
Di te è rimasta solo una fotografia,
dove sorridi e con la mano mi fai ciao.
……………………………………………………
Le strade della mia città
non sono vuote, eppure c’è
un gran silenzio. E’ dentro me,
annienta ogni rumore. E tu…
dove sei? Dove sei?
Dimmi almeno dove sei.

Rivederti…Riabbracciarti…
Non mi illudo, ma vorrei

Suonare le mie melodie
per te che ormai non sei più mia.
La vita non si può inventare.
A volte prende, a volte dà.

Non mi ha dato tanto poco
E lo ammetto, in quanto, è vero,
ogni giorno che ho passato
insieme a te vale una vita.
……………………………………………….
Se penso a ciò che mi hai lasciato non invidio
chi sembra un re, ma non ha il sole dentro al cuore.
Vale pertanto di più una fotografia
che dell’immenso tutti i giorni un po’ ti da.
………………………………………………..
La guardo e mi riporta dove
respiri grandi come il mondo
sviluppano la mia esistenza,
cancellano il dolore e il male.
Chi eri tu? Chi eri tu?
Forse è inutile pensarci.
Tu continua il tuo viaggio,
creane mille come me.

La porta che si apre quando
si guardano i tuoi occhi e quando
sorridi a chi ti sta vicino
rivela verità nascoste.

Chi sei tu? Chi sei tu?
Forse è inutile pensarci
se ogni istante che regali
non muore mai, è senza fine.

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Giovanna
Giovanna, si, ti sembra qui.
Ti giri e lei già non c’è più.
Dell’amore mio, dell’amore tuo
non ride, ma non ne fa il suo blu.

Giovanna è…Giovanna è…

E’ qualcosa che si muove fra coriandoli e farfalle.
Sa cantare, sa suonare, sa cadere e sa volare.
Non è chiaro quel che pensa se ti guarda e ti sorride.
Pagherei, tu pagheresti per entrare nei suoi sogni.

Giovanna, si, ti sembra qui.
Ti giri e lei già non c’è più.
Dell’amore mio, dell’amore tuo
non ride, ma non ne fa il suo blu.

Giovanna sa che ci sei tu,
ma pensa a me come pensa a te.
Crede nell’amore, è preda del suo umore.
La sua libertà non la svende mai.

Giovanna è…Giovanna è…

E’ qualcosa che compare, poi scompare come il sole.
Come nuvola ti bagna, ti fa vivere e morire.
Tu l’aspetti e se permetti anche a me lascia sperare
che lei fermi la sua corsa fra le pieghe del mio cuore.

Giovanna sa che ci sei tu,
ma pensa a me come pensa a te.
Crede nell’amore, è preda del suo umore.
La sua libertà non la svende mai.

Giovanna…Giovanna…

Giovanna è…Giovanna è…

E’ qualcosa che si muove tra coriandoli e farfalle.
Sa cantare, sa suonare, sa cadere e sa volare.
Non è chiaro quel che pensa se ti guarda e ti sorride.
Pagherei, tu pagheresti per entrare nei suoi sogni.

Giovanna, si, ti sembra qui.
Ti giri e lui già non c’è più.
Dell’amore mio, dell’amore tuo
Non ride, ma non ne fa il suo blu.

Aspetta tu, aspetto anch’io:
o prima o poi si fermerà.
Dell’amore mio, dell’amore tuo
o di chissà chi ne farà il suo blu.

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Canzone triste
In questa casa io vivo da solo
Unico amico un disco graffiato
Crepe sui muri persiane ingiallite
Tanti ricordi

Stoviglie nere giornali strappati
E poi vestiti un po’ scoloriti
In ogni angolo i segni del tempo
E l’abbandono

Io non ti ho vista
Quando la porta hai chiuso per l’ultima volta
Io non ti ho vista
Andare via inseguendo i tuoi sogni d’artista

Un trapezista che sfida la morte
T’ha accesa ed ora chissà dove sei

In questa casa io vivo da solo
Nell’aria fumo e odore di chiuso
Streghe fantasmi presenze inquietanti
Come in un film

Se ogni giorno sarà altra polvere in più
Se ogni notte sarà un altro incubo in più
Me ne andrò anch’io me ne andrò
Anche se non so dove e perché

Se ogni giorno sarà altra polvere in più
Se ogni notte sarà un altro incubo in più
Me ne andrò anch’io me ne andrò
Anche se non so dove e perché

In questa casa io vivo da solo
Ed ogni cosa mi parla di te
Ma un po’ di vita la sento soltanto
Se guardo fuori

Dalla finestra si vede il mare
Il suo profumo inebria i miei sensi
Un giorno senza guardarlo, rapito
Non lo ricordo

Forse mi aspetto
Di rivederti tornare sospinta da un’onda
Forse mi aspetto
Che mi riporti più grande l’amore perduto

Carovane gitane con a seguito il circo
Ne passano ancora e ogni volta ti cerco

In questa casa io vivo da solo
Unico amico un disco graffiato
Crepe sui muri persiane ingiallite
Tanti ricordi

Se ogni giorno sarà altra polvere in più
Se ogni notte sarà un altro incubo in più
Me ne andrò anch’io me ne andrò
Anche se non so dove e perché

Se ogni giorno sarà altra polvere in più
Se ogni notte sarà un altro incubo in più
Me ne andrò anch’io me ne andrò
Anche se non so dove e perché.

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Storia d’estate
Ultimo giorno di una vacanza
Passata al mare senza incontrarti
Eri a due passi ma non ti ho vista
Io ti ho cercata come il sole d’inverno

Se ti guardo non so
Cosa pensi di me

Non mi resta il tempo di capir
Ciò per cui sono tornato qui
E’ passato invano il tempo ma
Non ti lascio come un anno fa

Ci sarai ci sarai quando io tornerò?
Dimmi “si, ci sarò”

E ti regalo questo diamante
I suoi riflessi sono parole
Ti costa un bacio (dammelo adesso)
Una promessa (fammela adesso)

Posso chiederti ciò
Ormai niente di più

Dammi un bacio dimmi che mi vuoi
Parto dimmi che mi aspetterai
Fai volare in alto e ricadere
Quello che hai scritto in fondo al cuore

Su di me su di me che non so che farei
Senza saperti mia

Ciao goodbye
Ciao goodbye

“Felice giorno” per tutti i giorni
Pensami un poco una volta ogni tanto
E “buonanotte” per tutte le notti
Voglio sperare di abitare i tuoi sogni

Dammi un bacio dimmi che mi vuoi
Parto dimmi che mi aspetterai
Fai volare in alto e ricadere
Quello che hai scritto in fondo al cuore

Su di me su di me che non so che farei
Senza pensarti mia

Ciao Goodbye Ciao Goodbye
Ciao Goodbye Ciao Goodbye

“Felice giorno” per tutti i giorni
Pensami un poco una volta ogni tanto
E “buonanotte” per tutte le notti
Voglio sperare di abitare i tuoi sogni

Ciao goodbye ciao goodbye
Ciao goodbye ciao goodbye

- Lo spartito si trova nel sito www.a-russo.it -

Un’ altra donna un’altra città
Non posso più restare qui
Un giorno o l’altro me ne andrò
Me ne andrò me ne andrò
Non posso più restare qui

Apro la finestra mi sento già lontano
Quel punto all’orizzonte è un punto di partenza
Seguirò nel vento la voce che mi chiama
Ne scoprirò la fonte quando arriverò

Non posso più restare qui
Un giorno o l’altro me ne andrò
Me ne andrò me ne andrò
Non posso più restare qui

Lascerò il lavoro la casa dove tu
Non hai tenuto caldo il corpo ed il mio cuore
Lascio la città questa città che mai
Che mai mi dato niente soltanto delusioni

Vado via
Dove non so
Vado via
Perché lo sai

Nessun momento rimpiangerò
Non avrò mai voglia di
Sentire ancora le tue parole
I tuoi passi insieme ai miei

Non posso più restare qui
Un giorno o l’altro me ne andrò
Me ne andrò me ne andrò
Non posso più restare qui

Vado via
Dove non so
Vado via
Perché lo sai

Nessun momento rimpiangerò
Non avrò mai voglia di
Sentire ancora le tue parole
I tuoi passi insieme a miei

L’odore del caffè dei fiori appena colti
Riempie la mia stanza mi sveglia dolcemente
Dormivo ed era un sogno qui vivo in armonia
Con me un’altra donna e la città è diversa

Voglio restare sempre qui
Non voglio andarmene da qui
Sempre qui sempre qui
Voglio restare sempre qui

Alla mia allieva Marcella
-Lo spartito musicale su www.a-russo.it -

Canzone per Paloma Ross
Canzone per Nataly Bol
O forse no
Canzone per Paloma Ross
O forse no

Signor Presidente come si sta
quando chi ha vinto sempre non vince più
Su con la vita non si butti giù
ascolti le parole di questa song

Dimmi un po' elettore di dove sei
sono di un paese vicino a lei
però diversi sono i nostri cuori
il suo è nero
come la pece

Cambi colore alla sua bandiera
l'azzurro lasci a chi sa volar

Tu, ma tu chi sei, non sei dei miei?
Signor Presidente lo ero, sì
ma non lo sono più e lo sa perché
dia un nome alla delusione, lo faccia lei.

Signor Presidente la colpa è sua
l'ha fregato la sua millanteria
ed anche, creda, la vigliaccheria
Che dolore
vederla cane!

Mi chiamo Jena e le do battaglia
ma lei non pugna
codardo, scappa via.

Signor Presidente io devo andar
mi dispiace proprio ma devo andar
Il posto mio è lì
dove c'è il blu
in quel colore che ha tradito ormai.

Tutto è finito alta è la barriera
lei ramo secco
io appena nato

Non dica niente o piange nella sera
la vecchia donna e la maledirà
Signor Presidente io devo andar...
Meglio nei pensieri Paloma Ross...

Mi sa che ho sbagliato cantiere
Sto' mattone è per la Zanicchi e per il Cavaliere

Mi scuso con la Palombella
la sua si chiama "Se anche tu..." ed è molto più bella
- Lo spartito musicale nel sito www.a-russo.it -

 

Poesie per Getaluna

Tu Luna e due stelle
Ti rivedo, che sorpresa che mi fai.
Proprio non me l’aspettavo. Ma sei tu?
L’emozione mi travolge, io mi sento un nodo in gola.
Te lo chiedo per favore, parla tu.

Non ricordo più il tuo nome, ma quegli occhi
Sono dentro gli occhi miei e nella mente.
Io che scrivo poesie, me ne accorgo solo adesso
Che la musa ispiratrice eri e sei tu.

Lacrime di gioia scivolano piano,
quasi ad annaffiare quello che già fu.

Tu sei bella come allora, ancor più bella,
la tua voce cristallina non ha età.
Ho il coraggio di afferrare le tue mani, di baciarti.
Il mistero del tuo nome non c’è più.

Le parole che sussurri, melodie,
albe d’oro, i sorrisi che mi fai.
Hai quell’aria sbarazzina di quand’eri ragazzina.
Quanti anni son passati, non lo so

Vedo due bambine, gocce d’acqua chiara:
sono fiori già sbocciati, meraviglie.

( No, non c’è lassù tanto blu quanto ce n’è qui.
Tanto blu quanto ce n’è qui. Non c’è tanto blu)

L’incoscienza di un momento le portò,
grazie mille per lo sbaglio, gioventù.
Spesso cose che non cerchi e ti ritrovi fra le mani
Sono le cose più belle. E’ cosi.

No, non c’è tristezza né malinconia
Se con questo incontro tutto finirà.

Il tuo aereo è sulla pista, partirà,
non ci rivedremo più, giusto così.
A me basta ricordare che ho un nido dentro al cuore
Di te, LUNA, e delle stelle che hai con te.

Ti vuoi sposare un superman?
Mi sono messo a camminare su un filo tra un palazzo e l’altro,
saltello, vado avanti e indietro. Io so tenere l’equilibrio.
Può farmi vacillare il vento se spira a più di cento all’ora,
ma non potrà farmi cadere perché mi è amico e vuole bene.

Da quando sto con te tutto è possibile.
Se sulla luna andrò ne taglierò uno spicchio
E te lo porterò.

Sei luna che ha bisogno di luna,
stella che ha bisogno di stelle.
Cielo che ha bisogno di cielo,
sole che ha bisogno di sole.

Luna, stelle, cielo, sole. Quello che vuoi ti porterò.

Cammino e non mi faccio male sui chiodi, abile fachiro.
Dentro una gabbia di leoni leggo i miei libri preferiti.
Ho attraversato il mare a nuoto privo di pinne e salvagente,
ne ho visitato il fondo nero alla ricerca di un regalo.

Da quando sto con te tutto è possibile.
Se sulla luna andrò ne taglierò uno spicchio
E te lo porterò.

Sei mare che ha bisogno di mare,
perla che ha bisogno di perle.
Sei spiaggia che ha bisogno di spiagge,
onda che ha bisogno di onde.

Mare, perle, spiagge, onde. Quello che vuoi ti porterò.

Mi sono messo al pianoforte, improvvisato musicista,
ed ho composto una canzone senza conoscere una nota.
Dalla finestra con un salto ho preso al volo il quarantotto,
e sette piani in tre secondi ho fatto senza l’ascensore.

Da quando sto con te tutto è possibile.
Se sulla luna andrò ne taglierò uno spicchio
E te lo porterò.

Sei musica che ha bisogno di musica,
fiore che ha bisogno di fiori.
Sei fuoco che ha bisogno di fuoco,
l’amore che ha bisogno di amore.

Sono bello, forte, grande. Ti vuoi sposare un superman?

 

Se anche tu…
Se anche tu, tu come me,
aspetti l’alba e poi la notte nel silenzio
sai cosa c’è dietro ogni muro
che spesso spegne l’orizzonte ai nostri occhi.

Come me, anche tu
sveli realtà,
perfori gli scudi
con la lealtà?

Se anche tu, tu come me,
respiri l’aria del passato e nei ricordi
trovi che c’è la verità
che spesso sfugge nei momenti del presente,

dammi la tua mano
percorriamo quella strada
che non fa mai tornare indietro
perché i muri sono fatti di caucciù.

Dimmi le parole
Che non fanno rimanere
Con i dubbi e le incertezze
E regalano fiducia e poesia.

Se anche tu, tu come me,
coltivi fiori e curi sempre il tuo giardino,
sai quanto costa e quanto amore
ci vuole per avere il meglio dalla vita.

Come me, anche tu
Dai quello che hai,
non rimpiangi niente,
non ti penti mai?

Se anche tu, tu come me,
sogni e nei sogni vedi quello che sarà,
cerca di me, sfrutta il tuo tempo,
non regalare all’attesa i giorni tuoi.

Dammi la tua mano…

Dammi la tua mano,
percorriamo quella strada
che non fa mai tornare indietro
perché i muri sono fatti di caucciù.

Sono di cemento,
sono alti questi muri,
si trasformano soltanto
al passaggio di chi ha un cuore come noi.

Primavera arriverà
Arriva l’inverno il cielo è tutto nero
Che freddo!
In cassa recluso il foco sempre acceso
Attendo

Primavera arriverà e tu con lei
Me l’ hai detto ed io non ho ragioni per
Dubitare. Lo farai

L’estate passata quante emozioni e quante
Promesse
Rivedo rivivo ogni momento perso
Nel vento

La tua mano nella mia niente di più
Mi bastava ed ero un re Sarà cosi
Quest’inverno passerà

Guardo una fotografia scaccio la malinconia
Mi accarezza è solo mia questa dolce nostalgia
E intanto passano le ore passano le notti e i giorni
Ogni tanto sbircio fuori per scoprire il primo sole

E’ lungo l’inverno senza certe risorse
Si muore
La nebbia perenne sopisce ogni rumore
Ti senti

Solo con te stesso ma questa non è
Forse l’occasione giusta per capir
Quel che conta più per te?

Muovo la mia fantasia e do senso alla poesia
Che respira e si fa largo tra gli arbusti del pensiero
Penso a te penso al futuro e disegno la mia via
Non sarà soltanto mia la percorrerò con te

Ove sei ascoltala la voce che ti giungerà:
son io che canto quelle melodie per te
che il tempo non consuma Come questo amor
dell’aria fanno parte le respiri ti
danno la vita e cambiano l’età

Arriva l’inverno il cielo è tutto nero
Che freddo!
In casa recluso il fuoco sempre acceso
Attendo

Primavera arriverà e tu con lei
Me l’ hai detto ed io non ho ragioni per
Dubitare Lo farai

Primavera arriverà Primavera arriverà
Tu con lei
 

 

Poesie per Angela 1978
Il marinaio
Parte il marinaio, chissà quando arriverà!
padrone del suo tempo il vento del nord.
Più lunga la scia, più breve la sua via,
chiunque è ad aspettarlo si prepari a un altro addio.

La bonaccia il sangue e i nervi calmerà,
l'uragano... e l'onda la vela spezzerà.
Può essere ogni viaggio l'ultimo suo viaggio,
ma, tranquillità: anche stavolta arriverà.

Mercante di speranza, nei porti svende il cuore,
il porto di New York per lui si chiama Sheila.
Riparte e per rifarsi pensa a un altro approdo,
ma al porto Josephine trova solo il riposo.

Viaggia, o marinaio, con la mente e la tua nave,
senza mai volerlo sai che dovrai tornare
all'abitudine di terre mai lontane,
passi da leggende di sirene e di città.

Viaggia e non pensar di lacerare questo sogno,
il sogno stesso già divora il tuo presente.
Grande in mezzo al niente, niente in mezzo al grande.
Cosa cerca la tua mente? Vuoi pagare la tua parte?

Torni, o marinaio o ti lasci conquistare?
padrone del tuo tempo, il vento del sud.
Il ritorno va a rilento, ma è questo quel che vuoi.
Ricordi ciò che hai visto o pensi a un altro porto?

Torna il marinaio, chissà se sorprenderà...!
Libero nel mare, condannato a terra?
La folla non capirà che tristemente va
raccontando di tempeste e stranezze sotto il blu.

E non sarà lo stesso, sarà uomo, ma diverso,
ad ogni viaggio il bianco dei capelli aumenterà.
E per un secondo, lunghissimo secondo,
ricorderà il silenzio rotto solo dai gabbiani.

Il suo tempo nel viso è già scritto dal sale,
scolpito dalla rabbia del freddo maestrale.
E lo sguardo a fissare un punto all'orizzonte
che non raggiunge mai, nonostante le ferite.

Già senti il richiamo, lotti forte con te stesso:
manca il mare mosso, oppure è mancato il resto?
Lo capisci adesso, vedi ora il tuo ritorno
come punto di partenza ripetuto e sempre nuovo.

No, non troverai, marinaio, la tua pace...
sono tristi sia le andate, sia le andate che i ritorni.
E cosi sarà, cosi sarà tutta la vita:
una ricerca sempre di emozioni da mangiare.

Dimmi, o marinaio, tu che hai visto tanto:
oltre tutti quei confini irreali e indefiniti,
c'è ancora un posto dove io, infelice, possa
non rimpianger la mia vita e non scappare dal passato.

Angela
Ti amo, Angela,
posso stringerti le mani?
Ti amo, Angela,
posso darti un bacio?

Nel chiarore del mattino,
nei tramonti vedo te.
Nel sorriso di un bambino
dolce e ingenuo vedo te.
Nel fruscio di mille foglie
in preda al vento sento te.
Mi attraversa e mi dà vita
questo amore che ho per te.

Ti amo, Angela.
Ti amo, Angela.
Da sempre e penso
che non c’è niente di più
grande dell’amore mio
.
Gli occhi bassi,
non sapevi cosa dire.
I pugni stretti,
non sapevi cosa fare.

Il tuo sangue si fermava,
rincorrevi, non lo so,
strade sconosciute, oppure
ripensavi a tutto ciò
che ti dava la certezza
di un domani senza età.
Ti specchiavi nel passato
e pensavi a un’altra via.

Ti amo, Angela.
Ti amo, Angela.
Ma forse questo
io non te l'ho detto mai,
io non te l'ho detto mai.

Non sono certo che il nostro futuro
sarebbe stato diverso da quello
che poi il destino ci ha regalato,
c’è che dal cuore non ti ho cancellata
.
C’è che io sono felice, e lo sei:
si chiama VITA la mia e la tua.
Le mie parole non sono inventate,
non c’è amarezza, rimpianto o dolore.

Ti amo Angela. Posso stringerti le mani?
Ti amo, Angela. Posso darti un bacio?
Gli occhi bassi, non sapevi cosa dire.
I pugni stretti, non sapevi cosa fare.
Ti amo, Angela. Ti amo Angela.
Ma forse questo non te l'ho detto mai, non te l'ho detto mai.

Ti amo, Angela. Lo dico al vento,
senza rimpianto, senza dolore.
Ti amo Angela. E amo di più
I miei momenti perché amo te.
Ti amo, Angela... Angela…Angela…Angela…


Poesia per Anny

Anny
Anny Anny
Non ti vedo da settembre Mai così
Anny Anny
È arrivato già l’inverno e non ci sei

Torna qui da me
Non fuggirmi più
Le cose a posto troverai
Io sono un altro lo vedrai

Avevi certo ragione tu
Era da pazzi restare qui
Buttare i giorni non te la sentivi più
Grazie perché così ho aperto gli occhi anch’io

Anny Anny
Fuori piove e di uscire non mi va
Anny Anny
Non riesco a fare un passo senza te

Torna qui da me
Non te ne pentirai
Il sale più non mangerai
Il buio non ti avvolgerà

Adesso sono come vuoi tu…
Dolci e colori qui troverai
Ti prego torna non farmi aspettare più
La vita fugge gli anni non ritornano

Via da qui via da me centomila perché
È così che si fa si rinasce semmai
Ero allora un deficiente un cretino un criminale
Assassino di pensieri e poesie

Non capivo non volevo fare a pugni con l’idea
Che era giusto prender tutto e dare mai

Anny Anny
T’ho sognata e non eri come sei
Anny Anny
Quella parte di me stesso ucciderò

Che parla di te
Come cosa che
Si può anche fare a meno ma
Questa non è la verità

Sei tutto il mondo e anche di più
Per me cosciente della realtà
La voglia il coraggio la tranquillità
Ritorneranno solo se decidi tu
 


Poesia per Barbara

Barbara
Barbara, fiore di campo sbocciato
Nel chiaro mattino di un giorno di maggio
Oggi hai vent’anni, negli occhi l’immenso,
tutti i colori dell’arcobaleno.

Barbara, scrigno sempre affollato
Di mille amori, tutti annaffiati.
Barbara, sogno chiamato dal mondo,
appari ed appaghi, nessuno è deluso.

Nel tuo castello, dormi beata,
i maghi e le fate proteggono il sonno.
Il sole tramonta…Barbara, sveglia:
creature notturne aspettano ansiose.

E’ notte profonda,
si alza dal letto,
percorre la via
che porta al giardino.

La luna scorta
La piccola dea;
litigi fra gnomi
rivali e gelosi.

Sotto i suoi piedi
Candidi e nudi
L’erba si fa
Più soffice è verde

Al suo passaggio
Le siepi fiorite
Aprono varchi,
sorridono gli olmi.

La pioggia che bagna
Il suo corpo è un pretesto
Di nuvole furbe
Per accarezzarla.

Sull’altalena
Sospinta dal vento
Si accendono stelle
Di luce irreale.

Tutto il creato
Osserva la scena;
meraviglia, stupore,
sussurri, sospiri.

Con l’alba si arresta
L’animazione.
Niente è successo,
ritorna a dormire.
…………………………………
Barbara, sei tu l’acqua che non c’è
Sopra i fiori blu con la testa in giù.
Barbara, sei tu l’ombra che non c’è
Nel deserto che brucia senza te.

Dormi, sogna cieli immensi,
mari aperti, mondi nuovi.

Bar…ba…ra.

Poesia per Cindy

Cindy
Ciao, ma cosa sei? Sogno o realtà?
Bussi alla mia porta, non lo so perché.
Certo, non mi sei del tutto sconosciuta:
mi ricordi, sai, quella bambina che

tanti anni fa, piccola cosi,
ogni lunedì, veniva qui a studiar.
Ti ha cresciuta poi un’altra città.
Non ti ho vista più, ma sei dentro di me.

Cindy, piccola Cindy, tu
Stavi dentro a una mano ed io
Per convincerti a studiar di più
Dolci e bambole
Regalavo a te.

Ora cosa sei? Dirlo non si può.
Io non odio niente, solo la mia età.
Una come te, bella come te,
non l’avevo vista mai perché non c’è.

Miele, zucchero, rosa a maggio sei.
Fai morir d’amor quelli come me.
Svelto il fiume và, dove non si sa.
Ma si fermerà, se intravede te.

Hai vent’anni e mi chiedo se
Esistevano prima di te
L’acqua, gli alberi,
l’alba, l’immensità,
il sospiro, il sonno,
l’aria, la fantasia.

L’acqua, gli alberi,
l’alba, l’immensità,
il sospiro, il sonno,
l’aria, la fantasia.

Cindy, piccola Cindy, tu…

Hai vent’anni e mi chiedo se…


Poesia per Ginny

Notte infinita
Si accende la luna,
si svegliano i grilli,
il vento accarezza
giardini assopiti.

I fiori di maggio
dai colori spenti,
più tardi la brina
farà scintillare.

Se ci fossi pure tu in questa notte di magia…
Se ci fossi pure tu in questa notte di poesia…

Si potrebbe cantare,
si potrebbe volare,
cancellare il pensiero
che domani verrà.

La luce dell’alba
Illumina il mondo.
Un’altra giornata
con i suoi perché.

Ed io qui che resto
Inerme, sconfitto,
lo sguardo a seguire
la curva del sole.

Se non tramontasse mai non potrei sperare più
di sapere, prima o poi, se tu esisti oppure no.

Un respiro profondo,
una mano sul cuore,
soffocare la noia
della normalità.

Le ore nel vuoto
svaniscono ed ecco
Il rosso dell’Ovest
che fa sospirare.

Ritorna la notte,
la pace celeste
rapisce i miei sensi.
Un solo pensiero…

Se ci fossi pure tu in questa notte di magia…
Se ci fossi pure tu in questa notte di poesia…

Si potrebbe cantare,
si potrebbe volare,
cancellare il pensiero
che domani verrà.

Si stacca una stella,
la stella più bella.
Mi cade vicino,
la guardo, sei tu.

Io credo, non credo,
ma ti prendo le mani,
ti sento tremare,
illusione non è.

Si, ci sei pure tu in questa notte di magia.
Si, ci sei pure tu in questa notte di poesia.
Si, ci sei pure tu in questa notte di magia.
Fermerò il tempo e mai questa notte finirà.


Poesie per Grace

 

Grace
Grace, vorrei
L’anima mia
Libera un po’
Dalla mania

Di essere lì
Sempre e di più
Schiava dei tuoi
Fuochi e tabù.

Solo dei tuoi…!
Posto non c’è
Per tutto ciò
Che non sei tu.

Grace, io vorrei
Andare via:
so che non c’è
qui l’aria mia.

Non sono io
Quello che può
Darti ciò che
Meriti, ma…

Non riesco, sai,
a dire di no
al Dio dei “Perché…”
al Dio dei “Chissà…”

So che dovrei io cercare la vita più in là,
scendere un poco più giù: troppo in alto io sto.

Io non farò mai quel passo che ti eleverà,
trovalo tu quel coraggio per dire che noi

se vogliamo entrare
in un’altra dimensione,
esplorare altri cieli
noi dovremo, e così
crescere.

Grace, vorrei l’anima mia
Libera un po’ dalla mania

Di essere lì sempre e di più
Schiava dei tuoi fuochi e tabù.
……………………………………………..

Se vogliamo entrare
In un’altra dimensione,
esplorare altri cieli
noi dovremo, e così
crescere.

Nata da un pensiero
Tu sei nata da un sospiro,
da una lacrima d’amore.
Era quasi primavera,
primo fiore che sbocciò.
Cantavi già quelle melodie
Che il vento non disperde e fa svanire.
Tu, cosa grande che ora sei,
disegni i sogni che farò.

Tutto sa di vano e amaro
Quello che non ti appartiene
E perciò dalla tua ombra
Non allontanarsi mai.
Cresce con te la voglia e la mania
Di confrontarti con le stelle e il mare.
La luce ch’ è dentro di te
Si irradia e il buio più non c’è.

Tu, sogno che non fu mai così
Tanto atteso, sei ora qui.
Non ti perderò: nei miei cieli blu
Volerai e mai li abbandonerai.

Tu sei nata da un pensiero
Che volava senza posa.
La sua forza ti ha creata,
fra me e il mondo ti ha posata.
Bruciavi già nel fuoco dei perché
Le mie tristezze e le malinconie.
Tu, cosa grande che ora sei,
conobbi in te le mie virtù.

Tu sei nata da un sorriso
Soffocato dai disagi.
L ’hai per sempre liberato,
dolcemente, senza affanni.
Se vita c’è dentro gli occhi miei
Lo devo a te, sempre e solo a te.
Tu, cosa grande che ora sei,
racchiudi in te la mia realtà.

Tu, sogno che non fu mai così
Tanto atteso, sei ora qui.
Non ti perderò: nei tuoi cieli blu
Volerai e mai li abbandonerai..

Li ab…ban…do…ne…rai.

 


Poesia per Isabella

Isabella
Che freddo fa,
gennaio è,
il sole ormai
non splende più.

Ma nasci tu,
si vede già
la luce che
ritorna.

Guardo i tuoi occhi,
sento il respiro;
ti chiamerai
come, non so…

Francesca, Rosa,
forse Maria,
Roberta, Lia,
Marina, no…

Camminerò e mai,
e mai mi fermerò,
finchè non troverò
il tuo vestito blu.

Lo chiederò alle stelle,
ai fiori, alle farfalle,
lo chiedo ai monti, al mare.
Mare, rispondi!

“I…sa,
I… sa,
I… sabella”.

Giorni passati
Ad aspettare
Che il vento amico
Portasse via

La nebbia, il vuoto
E non capivo
Che un’altra vita
Non c’era
Se
Non
C’eri
Tu.
 


Poesia per Jessica

La mia amica Jessica
La mia amica Jessica gira sempre in tunica,
ma chissà, chissà perché quando sono insieme a lei

resto sempre in debito di sorrisi e coccole:
gli occhi di quel tipo là e di quell’altro son per lei.

Io in minigonna e lei sempre con la tunica.
Ma cos’è che ha più di me? Guardano soltanto lei.

Sarà il blu degli occhi suoi quel che incanta, non lo so.
Quel che è certo è che per me, quando sono insieme a lei

no, non c’è nessuna possibilità
di essere notata come io vorrei.
Non sono gelosa, non la odio, ma
quello che mi spetta me lo prenderei.

E’ d’accordo pure lei, da domani metterà
gli occhialoni scuri che a mare le regalai.

Dai, facciamo una scommessa:
uno a lei, uno a me.
Dai, facciamo una scommessa:
dieci a lei, uno a me.
Forse è meglio dire mille,
forse è meglio diecimila.
Forse è meglio cominciare
a pagare: ho perso già.

La mia amica Jessica ha quel certo non so che,
pure dentro ad un chador vincerebbe, io lo so.
………………………………………………………..

No, non c’è nessuna possibilità
di essere notata come io vorrei.
Non sono gelosa, non la odio, ma
quello che mi spetta me lo prenderei.

E’ d’accordo pure lei, da domani metterà
gli occhialoni scuri che a mare le regalai.

Dai, facciamo una scommessa:
uno a lei, uno a me.
Dai, facciamo una scommessa:
dieci a lei, uno a me.
Forse è meglio dire mille,
forse è meglio diecimila.
Forse è meglio cominciare
a pagare: ho perso già.

La mia amica Jessica ha quel certo non so che,
pure dentro ad un chador vincerebbe, io lo so.
 


Poesia per Maria

E parlo di Maria
Quando sembra che potrei anche volare
Quando sembra che potrei toccare il cielo
Quando non riesco a stare fermo e ho voglia
Di viaggiare e di scoprire nuovi mondi

…allora parlo di Maria

…e parlo parlo parlo di Maria
del suo modo di fare e di vedere
dei suoi capelli dei suoi occhi neri
profondi fatti apposta per stupire
dei suoi ritardi agli appuntamenti
che davano agli incontri più sapore

parlo parlo parlo di Maria
del suo modo di fare e di vedere
( parlo di Maria parlo di Maria)
dei suoi capelli dei suoi occhi neri
profondi fatti apposta per stupire
( parlo di Maria parlo di Maria)
di come un suo gesto una parola
cambiavano umore e prospettive
( parlo di Maria parlo di Maria)

io me n’ero follemente innamorato
m’ero illuso che restasse sempre mia
ma Maria è come il vento ti accarezza
poi svanisce ma non lascia amaro in bocca

…allora senza odio parlo
parlo parlo parlo di Maria
di come ha cambiato la mia vita

io lupo solitario senza storia
non ero attraversato dal torrente
che l’acqua nuova sempre mette in gioco
al suo passaggio forte e senza sosta

grazie a lei Maria
sono un altro io
è per questo che
parlo di Maria

grazie a lei Maria sono un altro io
è per questo che parlo di Maria
parlo di Maria parlo di Maria
parlo di Maria
di Maria
 


Poesie per Marilyn

Marilyn
Marilyn, my song for you.
Marilyn, my song for you.

Baby, cielo. Baby, cielo, cielo che non ho.
Baby, mare. Baby, mare, mare che non ho.
Baby, luna. Baby, luna, luna che non ho.
Baby, stella. Baby, stella, stella che non ho.

Baby, cielo immenso. Ci vorrei volare.
Baby, mare azzurro. Ci vorrei nuotare.
Baby, luna d’oro. Voglio il suo splendore.
Baby, stella assente. Resto ad aspettare.
Baby, tutto il mondo è vuoto se mi manchi.

Marilyn, my scream for you.
Marilyn, my scream for you.

Marilyn, occhi che non ho.
Marilyn, voce che non ho.
Corri sempre, non ti fermi mai.
Ogni volta m’illudi e te ne vai.

Marilyn, fiore che non ho.
Marilyn, sole che non ho.
Non mi basta il profumo che mi lasci,
non mi basta la luce di un istante.

Ti muovi, gira il mondo intorno a te.
Sorridi, dai la vita e fai morir.
Marilyn, ti ho vista, non lo so
Quanti anni, quanti cuori fa.

Marilyn, my song for you.
Marilyn, my song for you.

Baby, cielo. Baby, cielo, cielo che non ho...

Marilyn, pace che non ho.
Marilyn, cuore che non ho.
L’ansia sempre mi prende quando manchi,
non respiro aspettando il tuo ritorno.

Marilyn, dimmi dove sei.
Se mi senti non far finta di
Non capire che voglio, come sai,
solo un posto dentro i sogni tuoi.

Un sogno dietro l’altro, capirai
Che tu sei tutto quello che vorrei.
Marilyn, amo solo te.
Marilyn, ama solo me.

Marilyn, my song for you.
Marilyn, my scream for you.
 

Marilyn 2
Se hai voglia di guardare le stelle devi aspettare la sera,
il caldo sulla pelle lo senti fino a quando il sole non tramonta.
Se hai voglia di vedere un bel fiore devi andare in giardino,
quel film lo puoi vedere se il cinema è aperto, sennò devi aspettare.

Guarda Marilyn,
in lei troverai
tutto ciò per cui
devi andare, aspettare, cercare, trovare.
Andare, sperare, cercare, trovare.

Guarda Marilyn,
proverai, lo so,
le emozioni che
cerchi qui e là.

Marilyn…chi è?
Non si sa.

E’ di un altro mondo,
spirito divino,
si duplica l’anima
e te la regala.

Se hai voglia di staccare e viaggiare devi prendere il treno.
Scioperi permettendo, ritardi e poi ritorni più stanco di com’eri.
Sentire gli uccellini cantare non si può mai d’inverno.
E cerchi inutilmente alla radio la canzone che ti porta fortuna.

Vai da Marilyn.
Non ti parlerà,
ma ritroverai
la fiducia, il coraggio, la forza, la voglia.
L’ardore, il coraggio, la forza, la voglia.

Guarda Marilyn,
in lei troverai
le ragioni per
non morire mai.

Marilyn…chi è?
Non si sa.

E’ di un altro mondo,
spirito divino,
si duplica l’anima
e te la regala.

Giocare, divertirsi, godere e non solo a momenti.
Abbattere la noia non è certo, reato, ma cosa si può fare?

Vai da Marilyn.
Non ti parlerà,
ma ritroverai
la fiducia, il coraggio, la forza, la voglia.
L’ardore, il coraggio, la forza, la voglia.

Vai da Marilyn,
in lei troverai
le ragioni per
non morire mai.

Marilyn…chi è?
Non si sa.

E’ di un altro mondo,
spirito divino.
Si duplica l’anima e te la regala.


Poesie per Morena

Viva la scuola
Mi sveglio la mattina
Più che normale è tardi
La colazione non si può fare

Le scale giù di corsa
Prendo il ventuno al volo
Arrivo al suono della campana

La prima ora scienze
Si tratta l’italiano
La geometria la geografia

Uffa che barba stare qui!
La lezione non mi va
Non sopporto le espressioni

Bestia che noia! Scapperei
Bicicletta videogames
La partita di pallone

Uffa che barba stare qui!
Bestia che noia! Scapperei

Arriva giugno e chiude
Il luogo del tormento
Ritorneremo fra qualche mese

Saluto “ciao Francesco”
E ciao anche a Viviana
Arrivederci a tutti quanti

Ho fatto a malapena
Tre giorni di vacanza
Ed ho già voglia di ritornare

Viva la scuola! Ma dov’è
L’allegria l’armonia
Che pervadono quel posto?

Viva la scuola! Sono qui
Ma vorrei essere lì
Quanto tempo manca ancora?

Viva la scuola! Ma dov’è?
Viva la scuola! Ma dov’è?

Son grande ora lavoro
Non è che mi lamento
Ho uno stipendio c’è la carriera

Ma se per caso chiudo
Gli occhi la nostalgia
Mi assale e volo con il pensiero

La scrivania e il banco
Su cui chino scrivevo
Nei miei colleghi vedo i compagni

Viva la scuola! Io darei
Anche quello che non ho
Per rivivere quei giorni

Viva la scuola! Tornerei
Oggi stesso con un jet
Ma quel tempo non ritorna

Viva la scuola! Tornerei
Viva la scuola! Tornerei

Morena
Morena… Morena… Morena… Morena… Morena…

Un giorno dici sì,
un giorno dici no.
Ma quando ti deciderai!

Ti aspetto, non lo so
da quanto tempo ormai.
Morena…
Morena…Morena…Morena…

Morena…Morena…Morena…Morena…Morena…

Bambini come noi,
com’eravamo noi,
crescevano tra giochi e scuola.

Ricordo che anche allora
avevi le tue lune.
Morena…
Morena…Morena…Morena…

C’è un grande castello
su una striscia dell’arcobaleno.
Ti ci voglio portare.
L’ ho fatto per noi, l’ ho fatto per noi.
Per noi, per noi.
E’ di panna montata,
una stella di guardia
allontana i curiosi
e non si spegne mai.
……………………………………….
Morena…Morena…Morena…Morena…Morena…

Un giorno il cielo è blu
e l’altro giorno no:
a marzo non ti puoi fidar.

Ma luglio arriverà
E il sole non sarà
più ribelle.

Ribelle…Ribelle… Ribelle…

Morena…Morena…Morena…Morena…Morena…

Arriverà per te
quella stagione in cui
il dubbio non ti frenerà!
E brucerai nell’ansia
di avermi lì per lì
solo per te.

Morena…Morena…Morena…

C’è un grande castello…

Morena…


Poesie per Natalia

Natalia
Natalia, vieni da quale mondo?
Ti ho vista e non so più pensare
Ai giorni senza te che mi guardi
Con gli occhi di chi chiede l’amore.

Natalia, su una spiaggia deserta,
di notte, con la luna già accesa,
un’onda, più smaniosa che mai
s’infrange sugli scogli e rinasce.

Come te
Che rinnovi ogni cosa,
ogni giorno
è un giorno diverso.
Come fai?
Cambi sempre, eppur sei la stessa.
Tu sei tu,
Natalia.

Natalia, sulla sabbia bagnata
Cammini con lo sguardo sognante
Il vento ti accarezza i capelli,
la mano che ti cerca ti trova.

Natalia, una stella cadente,
il tempo di un respiro e scompare.
Ma in cielo non ne manca nessuna:
rinasce ogni stella che cade.

Come te
Che rinnovi ogni cosa,
ogni giorno
è un giorno diverso.
Come fai?
Cambi sempre, eppur sei la stessa.
Tu sei tu,
Natalia.

Natalia 2
Natalia, è il momento di andar via
Natalia, torna a vivere il tuo tempo
C’eri solo tu
Nella vita mia.
Ora te ne vai,
ma non piangerò.

Natalia, quella voce che ti chiama
Natalia, tu la riconosci sempre.
E’ più forte ancora
Del mio immenso amore.
Non si può ignorare,
mi baci e te ne vai.

Quello che resta di te
Mi basterà
A dar senso ai giorni miei
Senza di te.
Ogni momento
Passato con te
Io rivivrò
Perché dentro di me
Tu per sempre sarai.

Natalia, guardo verso l’orizzonte.
Natalia, io ti vedo già lontana.
Ecco che scompari
Oltre il mare e il mondo,
sola, in mezzo al vento,
dentro l’infinito.

Natalia, tu rinasci ed hai vent’anni.
Natalia, come allora, come sempre.
Sei ciò che non muore
E non fa morire
Chissà a quale cuore
Darai l’eternità.

Quello che resta di te
Mi basterà
A dar senso ai giorni miei
Senza di te.
Ogni momento
Passato con te
Io rivivrò
Perché dentro di me
Tu per sempre sarai.

Natalia, è un essere speciale.
Natalia, non si sa da dove viene.
Appartiene al cosmo,
lei non muore mai,
l’essere suo dona,
l’eterna giovinezza.

Ogni volta e sempre,
in mondi diversi,
rinasce ed ha vent’anni,
rinasce e si ripete.


Poesie per Valentina Bum
 

Donna mia
Donna mia
Scappo dai miei guai
Donna mia
Io tornerò da te

Scappo da questa prigione
Senza muri e guardie attorno
Qui amore non c’è
La voce trema

Donna mia
Dentro pioggia è
Ma resto vivo dentro l’anima
Non ho bisogno di consigli strani
Questa leggera insicurezza si dilegua
Dentro lacrime
di…
nostalgia

donna mia ritornerò da te
dentro l’anima ci sei solo tu
donna mia la libertà non è
evitare sguardi torvi altrui

donna mia a volte le catene
sono dolci e salvano dai guai
sono squilli sono rulli di tamburo
crescono la voglia dentro te
Carica…! Difficile restare
tra curiose crudeltà. L’annullamento

Scappo odio questo posto
Questo mondo non è più mio
Mi portò via da te una bugia

Donna mia
Dentro pioggia è
Ma resto vivo dentro l’anima
Non ho bisogno di consigli strani
Questa leggera insicurezza si dilegua
Dentro lacrime
di…
nostalgia

scappo odio questo posto
questo mondo non è più mio
mi portò via da te una bugia.


ValentinaBum
Valen...tina
Bum
Sei una di più
Che si ferma qui
Poi sparirai
Valen…tina
Bum
Chissà se tu
Ti abituerai
Mi capirai

Io non ho
Da offrire un granché
Sono un po’
Lupo strano e poi
Sbaglio ma
Falso mai e poi mai

Valen…tina
Bum
Passi di qui
Non so se tu
Ti fermerai
Valen…tina
Bum
Resisti un po’
Se lo farai
Non te ne andrai

Resisti un po’
Se lo farai
Non te ne andrai
Vedrai che tu
Ti abituerai
Mi capirai

Valen…tina
Bum
Sei stata qui
Un anno fa
Ora perché
Torni…torni
Bum
Forse lo sai
Chi sono io
L’unica tu

Devo sai
Confessarti che anch’io
Non ho mai
Aspettato che te
Forse ciò
Si capiva e perciò

Le altre… le altre
Fly!
Volavano via
Brevi momenti
Sono state per me
Le altre… le altre
Yes
Della cortesia
Mi hanno appagato
Niente di più

Sei sta qui
Un anno fa
Di nuovo qui
Forse lo sai
Chi sono io
L’unica tu

Certo di più
Non mi aspettavo
Questo lo sai
Come lo sai
Che resterai
Sempre con me


Poesia per Virginia

Virginia
Del cielo, del mare,
dell’arcobaleno,
di ciò che è blu
Virginia è regina.

Dell’acqua, dei fiori,
della primavera
si sente cantare
se passa Virginia.

Virginia, tu,
sorridi e dai
tutta la serenità
per fare si
che ogni cuor
cerchi e trovi la metà.

Tu non lo sai,
ma guidi e dai
luce al mondo intorno a te.

Non te ne andare mai,
resta per sempre tra noi.
Non te ne andare mai,
resta per sempre tra noi.
Non ritornare lassù.

Ma anche una dea
non può solo dare
e vive l’attesa
del fuoco nel cuore.

Si è acceso e si vede
dagli occhi e comprendo
che è meglio restare
a tiro di sguardo.

Virginia, tu,
se vuoi di più
di quello che hai dato avrai
scegliendo me
quello che mai
si potrebbe mai pensar.

Tu non lo sai,
ma vivo ormai
solo perché spero in te.
Semmai mi chiamerai,
fulmine diventerò.

Semmai mi amerai,
fuoco perenne sarò.
Tu mi darai, io di più.


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