Bioccoli di
neve
Bioccoli di neve
Danzano nel cielo
Qual piccole farfalle.
Accanto al foco
Dalla finestra
Miro il lago gelato.
Ulula il vento
Un amar lamento.
La natura dorme
Sotto un ciel di neve.
La luce del tuo viso
La luce del tuo viso
Accende il sorriso
Infiamma anima e core
Qual sol che cade
Pria della notte
Dal ciel scarlatto
Trafitto dall’iride della vita.
Lo sguardo sguizzante
Qual schiocco di frusta,
Gli occhi brillanti
Qual un baleno
Nel vento del tempo
Che spazza gli anni
Fuorché
La luce del tuo viso
Casa paterna
La mente a ricordar si posa
Alla vecchia mia paterna casa .
Al ritorno seral, dalla finestra
Splendea la luce qual una festa.
Tornar bimbo, contar le stelle del Duomo,
Dove la gioia occulta alcun duolo.
Dal balcon , veder il Gran Sasso blu
Perdersi, alto , nel cielo lassù.
La notte col cielo stellato
Ricordo d'averti amato.
Casa della mia gente
Chiara sei in mente.
Italia bella
Mare di tetti e torri
Si fonde con fioche luci.
All’ombre di lampioni
Una luce che raggia
Dalla finestra paterna
Visi di persone care
Nei voli del Tempo appare.
Pare che il tempo si ferma
Nella mente, eterna.
Lasciammo l’Italia bella
Per le strade della Terra
Il tramonto
Tra i verdi abeti
Di neve infarinati
Vedo il ciel infiammato
Dal sol morente.
Il pensier fugge al passato
che par chiaramente
Qual un sogno, una gita
All’altalena della vita.
L’analogia è che dalla vecchiaia si ritorna all’infanzia e
una mistica similitudine della nascita e la morte.
La bella perduta
Te n`andasti senza salutare
e senza mai più tornare.
Eri fiera e bella
come una vera stella.
Senza te la vita e` dura
quasi come una tortura.
Ora vivo nel passato
ricordando d`averti amato.
Mi lasciasti e non torni più
amatissima gioventù.
Santo Natale
In questo giorno Santo
Grazie per risponder al pianto
Di una povera anima dolente
Che Ti chiese aiuto e guida
Per vincere 'sta gran sfida.
In questo giorno Santo.
Grazie per la Tua bontà,
Che il mondo conosce già,
Per la tua Misericordia
Dove luce la Tua gloria.
In questo giorno Santo
E` Natale mio Signore,
Grazie per il tuo Amore
E per ridonarmi il cuore,
E dell'anima il calore.
Favilla
Quale un breve
Scoppio di favilla
Dal ciocco ardente,
Tal è vita nel Tempo.
Ma la scintilla del tuo amore
Splende eterna, mi da` calore.
Chiudo gli occhi,
vedo il tuo volto
ove sboccia il sorriso.
Ti sento vicina, lontana.
T’ascolto.
Tesoro
L'aer tropicale m'ammanta,
Fresco, m'accarezza il viso.
Il sole cala al dorato tramonto.
La sabbia qual farina
Spicca all'acqua turchina.
La luna pare una barca
Che solca nuvole d'argento.
Alla foce del rio guardo il mare
Che riflette le luci della citta`.
La vita e` l'unico tesoro che l'uomo ha,
Povero e stolto e` colui che non lo sa.
Soffi di vento
Gli anni che passaron lenti
Ora scorrono qual torrenti
Vecchie voci,sussurri d'amore
Si dileguono nel ..sempre.
Baci e carezze d'una volta
il crudel tempo disperde.
Soffi di vento asciugano
Lacrime del rugoso viso.
Lo stanco pensier ti manca;
Ma senti ancora nel cuore
La vita pulsar, l'amore.
Tra rii
A valle tra due rii
Sorge la città natia
Attorniata da verdi colline
Sovrastate dal gigante che dorme
Ove il sole infocato si nasconde.
La luna s’alza dalle marine sponde
Per raggiar gl’innamorati.
S’ode il tocco di campane
E gli ultimi lontani latrati .
Cala lentamente la sera
Qual un sogno, una chimera.
Serbo nel cor
S’ode il garrir di rondini
Che trapuntano il cielo
Al morir del giorno
Che s’ammanta con velo .
L’opera a casa da` ritorno,
Sente pan di casa il prufumo
E dei camini l’azzurro fumo
Che sfoga nel ciel e dintorno.
S’ode ‘l passero il cinguettio
Che aliando s’insacca , brio
Nel verde cupo del cipresso.
Il ciel di sera s’inbruna.
Spunta , dorata, la Luna.
Natale
La mane di Natale
I bimbi si destano,
Corrono al focolare.
Lucenti di gioia , gli occhi,
Nel veder tanti balocchi.
Salti ,acuti gridi puerili
Impregna l'aer di felicita`,
Di vita e caloroso amore
Che reca la pace al core.
E` Natale , grazie Signore.
Vivi il momento
S’alza il sole dorato
Accecando il manto stellato
Con voci e suoni note
Che allieta il core.
Strilli gai di fanciulli
Vivaci e rumorosi
Rintonano nel aer brino
Fresco del mattino.
Si ferma il tempo,
Vivi il momento.
Santa
Infarinati sono gia` i pioppi
La neve cade a larghi fiocchi.
Salta il nipotino sul letto:
"Tata` , hai visto Santa, cos'a` detto?"
"Ha lasciato tanti balocchi!"
Muy sotto l'albero di Natale,
Nel veder i doni , sbarra gli occhi,
Grida salta per la felicita`.
Rinfranca il core di gaieta`.
Con i Miei a Natale a festeggiar.
Tata`= nonno
MUY = nomignolo di Thomas, mio nipote
-Poesie di Callarà dal libro un "Un
Abruzzese In America"-
Santa
The poplars are now laced with snow,
Giant snowflakes at the window;
My nephew rises from his bed:
“ Tata! Have you seen Santa Claus?”
“He came, and left you many toys!”
Muy sits under the Christmas tree,
Dazzled by the tinsel and gifts;
He dances, his cries of joy exult,
Refreshing all hearts with gaiety
-Poesie di Callarà dal libro un "Un
Abruzzese In America"-
Santo Natale
In questo giorno Santo
Grazie per risponder al pianto
Di una povera anima dolente
Che Ti chiese aiuto e guida
Per vincere 'sta gran sfida.
In questo giorno Santo.
Grazie per la Tua bonta`,
Che il mondo conosce gia,
Per la tua Misericordia
Dove luce la Tua gloria.
In questo giorno Santo
E` Natale mio Signore,
Grazie per il tuo Amore
E per ridonarmi il cuore,
E dell'anima il calore.
-Poesie di Callarà dal libro un "Un
Abruzzese In America"-
Holy Xmas
On Your holy day
We thank You for answering our plea
Of a poor and suffering soul
You guided me through peril
That no man can face alone
On Your holy day
We thank You for your goodness
Which binds men in lands unknown
Your mercy is the strength
That allows peace in our homes
On Your holy day
We thank You for Your love
Which sparks the beating of our hearts
You restored my body to me.
And brought meaning to my life
Callarà Abruzzian dialect for “calderaio”
(nom de plume), secular family’s nick name= cauldron maker=
coppersmith
Pulecenella
Nepoteme, ‘o pulecenella
Miezz’a via zombe e bballa.
Pe` guagliune e` cosa bella
Dint’‘a notte chiena ‘e stelle.
Nepoteme ,’o pulecenella
Se ‘nfarina po`‘a faccella;
E balla pure ‘a tarantella.
L’uocchie chiagne
Ma` vocche rire.
Se ‘nammore ‘a gente,
E rest’a mente
De Calcese ‘o Pulecenella.
Pulecenella
My nephew plays Pulecenella,
On the street gambols and dances;
For the kids, a winsome fella,
In the night,silver stars enhance.
My nephew plays Pulecenella,
He powders his faccia bella,
Trips and dance the tarantella.
Eyes that are only meant to cry,
Mouth with a smiling mimicry.
All amused and in love,
True remenbrance for all;
Calcese' Pulcinella pride !
Letterina
Arriva la sera,
La luna a sfera
Luce su i cipressi
Infarinati di neve.
Rientra il babbo
Si toglie il cappello.
Slaccia il mantello.
Si siede a tavola
Solleva il piatto,
Scopre la letterina.
E` Natale.
Il tramonto
Tra i verdi abeti
Di neve infarinati
Vedo il ciel infiammato
Dal sol morente.
Il pensier fugge al passato
che par chiaramente
Qual un sogno, una gita
All’altalena della vita.
-L’analogia è che dalla vecchiaia si ritorna all’infanzia e
una mistica similitudine della nascita e la morte.-
Sunset
Among the cypresses
dusted with snow
I see the sky aflame
with the dying sun.
Thoughts return
to times long past
which appear like dreams
riding on the seesaw of life.
-The analogy is (sun set…) old age; and infancy (…see-saw)
that makes birth and death (…Dying sun…) a mystic similitude.-
Nazareno
Non si sposto`
mai piu` di tanto
Da dove nacque Santo.
Mai ebbe casa,
Od una sposa.
Giammai studio` negli atenei
Rispettato da patrizii , plebei.
Predico` la pace e l’amore
E ancor c’e` guerra e dolore.
Da venti secoli celebriamo
Il compleanno e salutiamo
Il Sacro figlio del Creatore,
Dell’umanita` il Redentore.
Nazareno
Far He never went
From where He was born saint
Never had a house,
Never had a spouse.
He did not have much school
Yet respected by rich and poor.
Preached peace and love
Yet we have war and dole.
We celebrate for twenty century
His birthday and His memory
Of God ‘s Sacred Son,
Of the world’s great love.
Noel
Il sol cala dal bigio ciel
s’appressa il vespro che vien.
Le falde di neve gentil si posan
Sul prato sul tetto ed ogni cosa.
S’imbianca tutto il paesello
Da sembrar fiabesco e bello.
S’ode di campana il rintocco
La neve cade fiocco a fiocco.
Il nonno ai tizzi si scalda,
I bimbi lieti vanno a nanna
Sognando i doni di Santa.
E` Natale e tutto s’incanta.
Noel
The sun kneels down from a gray sky.
To hasten hours for vespers,
Snowflakes fall on meadow and roofs;
Muffling the evensong of day.
Whitened is the little village,
Adorned as in a fairy tale;
Belfry bells are ringing joyously,
Crystals shimmer in plangent sound .
Grandfather tends to the fireplace,
Children are hushed by lullabies,
Dreaming the gifts of Santa Claus,
And enchantment reigns over all.
Laura ad vitam aeternam
Due cigni vedo dalla finestra
Che scivolan nell’acqua fresca,
Bianchi ,belli. Con gli occhi mesti
Che` il grigio bel piccino
Hanno perso la` vicino.
Penso a te mia bambina
E ti mando sta letterina.
La vita ancor in fiore
Seco volle il Signore.
Possa il divino vento
Baciarti ogni momento.
Volar con le celeste ali
Sin usar le gambe * e sali
Appresso il Sacro Seggio.
Odo ancor il tuo echeggio.
La Falce fa l’erba uguale,**
L’amor e` quel che vale.
* Sin usar le gambe = La distrofia muscolare impedì l’uso delle gambe negli
ultimi tempi.
**La Falce fa l’erba uguale = La Falce della morte equalizza tutti.
Musica marina
Sei il mio parco marino
Dolce, bello, divino
Ove l’onda batte i moli
Formando meteori.
Luci che danzano
Nel vento strano.
Ove schiumosa onda
S’innalza, si monta
E si spiana in rena
Qual liquido ventaglio.
Ove il suono dell’onde
Canta con musica del mare
Una canzone d’amore
Calda come il sole .
Partii per la guerra
S’avanzava a stento
Con nebbia e fumo
E senza vento
In terra di nessuno.
Le facce scure
Senza sorriso
Senza paure.
Chi suona ‘sta campana?
E` una chiesa lontana?
O la mia mente strana.
Lasciai la terra bella
Partii per la Guerra.
Carnoso desio
Bacio il tuo viso
Che s’apre al sorriso.
Il tuo corpo caldo
Che radia l’amore
Ti stringo ansando
Sento il tuo ardore
Il battito del core.
Prostra il tuo amore
In carnoso desio.
Voglio vivere anch’io
Ora che siamo vivi.
Chopper
Col rombante “Chopper”*
Urlando all’ospedaletto
Col terrore in petto.
In grigia terra
Che m’attornia
Con ‘sta Guerra
Che mi sbornia
Mi da` dolore
Nel letto di ferito.
Desir l’amore
Della mia gente.
Perche` l’orrore!
*Chopper= tritatutto = nomignolo per elicottero
Folata
Nell’alito del vento
Al tempo del crepuscolo
Nella carezza della sera
Declina il giorno.
Sul ballo serale
Al tocco del Vespro
Scorre il vento
Dalla collina
Scende a valle
Per lisciar la sera,
Per aliar stormi
Di rondini che danzan
Nel crepuscolo
D’un ciel infocato
Da cirri scarlatti. |