Italia rossa
Italia rossa come il Natale, ma senza
doni).
Passeggiare vicino casa sul selciato
dei giardinetti avanti e indietro, tra un
cielo prima primaverile, poi grigio
invernale).
Sembra di stare sulla luna, che clima
surreale!
Quando la sera
Quando giunge la sera, e tu sei lontana ,
mi soffermo a osservare il firmamento,
e allora mi manchi come un pezzo dell’anima
o del cuore,
come lungo i secoli avranno fatto
milioni e milioni di innamorati.
Resto lì, piccolo davanti alle incantate stelle
e continuo a pensarti:
le stelle brillano come i tuoi occhi.
Sussulto
Un sussulto, sempre di pomeriggio.
La terra si squarciò per brevi istanti,
e poi continuammo a parlare del Covid...
Termoli,27 marzo 2021
Quattro haiku
Brace d'inverno
i tuoi capelli
dove brucia il mio cuore...
Fattasi spirito
tra rami e le rocce
germoglia la poesia.
Sai cosa spera
la vivace rondine
sul ramo secco?
Mare d'inverno
nebbia cade nel porto
ghiaccia il cuore
Ho sognato la neve
Ho sognato la neve,forse
in una città inglese o a Boston.
Ho sognato la casa di mattoni
rossi,l'atmosfera prenatalizia,
incantata dalla simetria dei
fiocchi che cadevano dal cielo.
Lieta riposa la terra,non indugiare
amico,fra poco arriva il nostro
natale!
Scende la neve con gli angeli che
la portano in dono.
Davanti
all'albero di natale
Davanti all'albero di natale
il cuor mio sta .
In pace soave,una sera tranquilla
prima del grande evento.
S'accendono le luci,si dilata
il sentimento religioso,nel
cuore scende lo spirito di
Betlem.
Ogni cosaè sopita, Maranhatà!
16 dicembre 2012
Beato
il frate
Beato il frate che ha lasciato
tutto e non ha più certezze...
Beato il frate che corre verso
la santità,e noi ancora in combattimento
spirituale.)
Beato il frate che ha abbandonato i sogni
edè già entrato nel Regno dei cieli.
Noi
non siamo nessuno
Noi non siamo nessuno.
Solo anime inquiete,
viandanti della terra,
dispersi come ebrei,
siam tristi e abbiamo gli
occhi pesanti.
Ci siam dati alla poesia,la sera
cantiamo e ci trastulliamo
nelle nostre illusioni e con i
perché.
Noi non siamo nessuno.
Anime
perse
C'è chi si da alla poesia,
chi si da all'alcool,
c'è chi va in Lituania a trovare
la donna della vita,chi cerca
Dio .
C'è chiè ebbro di gioia e frequenta
locali.
Anime perse...
L'estate
tornava
L'estate tornava,il primo caldo,
la sabbia e la spiaggia mi
chiamavano ancora.
L'arsura premeva sul collo,
e così in contemplazione giaceva
il mio corpo con la mente.
Volli restare assorto a mezzogiorno
mentre intanto scendeva dal ponte
l'autobus dei pendolari.
Contemplare il presente e immaginare
il futuro in balia degli eventi.
L'estate tornava...
Il
viaggioè nella testa
Il viaggioè nella testa.
Sono realista, tuttavia mi
piace immaginarti
Stasera immagino il tuo sorriso
sensuale).
Immagino il tuo candore,
un'altra vita fuori dal mio
corpo).
Immagino te anche se non ti
conosco).
La
mia vita inizia da qui
La mia vita inizia da qui,
in questa stanza,in questo
luogo.
Un sano realismo,
ragione per evolversi.
Ogni giorno che passa
una nuova evoluzione.
Morto
a me stesso
Morto a me stesso.Nato
per godere già l'eternità.
Nato per godere già in questa
vita della visione beatifica.
Aveva ragione Qoelet quando
diceva:”Tuttoè vanità”.
Ogni cosaè vanità.Solo
Cristo rimane in eterno!
I
gatti
Come son stolti i gatti che
trovan la morte per la via.
Sempre li trovi spiaccicati
sull'asfalto delle strade.
Non sono accorti come i
cani,ne leste e furbi come
le volpi.
I gatti coi loro occhi lucenti
mordono i topi di campagna,
cercano l'amore di notte
insieme a scorribande e miagolii.
Poi la fine inesorabile,ecco la
morte.
Il loro sangue ragrumato sul tenero
asfalto.
Apocalisse II
Sulla strada passavano due mormoni,
e mi chiesero:”Cosa ne pensi di quello
ch'è successo in Russia,del meteorite?
Gli risposi:”L'Apocalisse”!
Il
mio destino
Il mio destinoè quello di vagare
a piedi,e non fermarmi mai.
Sono stanco.Sento la stanchezza
delle cose e del quotidiano.
Il mio destinoè quello di vagare
a piedi,e non fermarmi.
Un oleogramma ho inviato per le vie
del centro quest'oggi.
Tuttavia la vita scorre cresce la sera.
Il
tuo volto oscuro
Il tuo volto oscuro brilla
nei miei occhi,di timor
reverenziale .
La tua figura si staglia lungo
il corso.
Come una mistica tu appari e
scompari.
T'adombri su di me,mi fissi
intensamente e poi svanisci.
Sempre
di fronte al mar
Sempre di fronte al mar
tornav
a contemplar le onde e la
vastità dell'orizzonte
La mia vita fù un continuo
contemplar
Sempre di fronte al mar.
Il
meteorite
Come una cometa, scende
il meteorite sugli Urali.
Divampa, bagliore di luce
il cielo di Russia,
Ignis ardens.
Forse sei un presagio divino?
Passeggiata
notturna
Borgo antico, sera invernale.
Il muricciolo,ove sorgeva il mare
mi sembrava più basso, e da lì
saliva la bruma.
S'increspava la schiuma delle piccole
onde.
Partiva la luce del faro,davanti
il castello svevo.
La vastità del mare, la notte gelida .
L' occhio si spingeva
più lontano.
Sempre di fronte all'orizzonte come un cercatore
di verità nascoste.
I
poeti non sono allineati
I poeti non son sono allineati alle mode,
alla società.
Nemmeno al tempo.
I poeti vivono la caducità della vita
e ne sono inghiottiti.
Vivono immersi nel presente,
sommersi dalle emozioni.
Come gli apostoli sono nel
mondo,ma non sono del mondo.
Essi sono dei cercatori perpetui.
Anche se la verità non l'hanno
ancora trovata...
Il mestiere del poeta
So che non sono niente,
ma dentro me hotutti i
sogni del mondo.
I miei desideri.
Sono un poeta!
Il
fuoco di sant' Antonio
Una vampa avvolge la piazza di Montenero.
La pira ardente, il fuoco di sant'Antonio,
lo spirito divino s'alza nel ciel .
Il prete benedice gli animali,la folla prega.
Ecco l'eremita,che nel deserto trovo la
voce di Dio,ecco la nostra guida.
Salga a te o Signore la nostra preghiera.
Il fuoco benedice anche il freddo della
sera.
Il papa pellegrino
Vola il papa verso Castel Gandolfo,
Vola verso la resurrezione.
Il papa oraè solo un pellegrino
Homo viator.
Conobbe la sua sorte quando
la chiesa fù in declino.
Ora Benedetto sei al riparo
dal modernismo e dall'uomo.
Il papa pellegrino.
L'ultimo
caudillo
L'ultimo caudilloè morto,
Chavez “el comandante”
tiranno o eroe?
Aveva sognato la revolucion
a Caracas, poiè morto insieme
alla sua utopia.
Già s'agita il complotto...
Ma Chavez nonè morto in
battaglia né da eroe.
A Cristo s'è appellato,
la morte ha trovato!
Né
la destra né la sinistra
Né la destra ,nè la sinistra
esiston più nel nostro paese.
Il “Grillo “ fa cri cri...
Tutti attoniti nel partito
a cercar soluzioni.
Ora la rivoluzioneè digitale,
Né la destra,nè la sinistra!
Il pianto di Julio Sergio
Il portiereè abbattuto
La sua faccia , una maschera
tragica che piange .
Non la voglio veder.
Ora l'eroeè abbattuto,
il portier giace sul suo palo,
Nonè più eroe.
Oh Julio,la tua caviglia fasciata,
ora che sei inerme,non puoi
uscire dall'arena.
Oh Julio,sei così commovente,
le tue lacrime sono le nostre lacrime,
il tuo dolore nel cuore dei romanisti...
Anche Achille pianse per Patroclo
Ora anche tu sei epico!
Lasciando il dolore e lo strazio di chi
combatte.
Anche tu sei umano.
23 settembre 2010
Il centauro giapponese
Cinque settembre,
il centauro giapponese dagli occhi
vicini,a mandorla,col sorriso
apparecchiato fù.
Non si deve morire a 20 anni caro Shoya.
Adesso sei già nell'olimpo accanto altri
eroi.
Corri ancora con la tua Honda,
lo so quanto corri.
Anche se tu campione non eri ancora,
oh Tomizawa...
5 settembre 2010
Settembre
Amo i giorni nostalgici di settembre,
quando la schiuma del mare
annega i ricordi.
S'alza il vento,finita l'estate,
tuttavia il mare mi sorprende sempre.
L'aldilà
Ramingo l'uomo sulla faccia della terra
Il giorno che vola via.
Spero che ci sia qualcosa oltre... Un aldilà.
Fedele al sogno.
20 settembre 2010
Il giorno della nazionale
Il giorno d'esordioè arrivato,
la partita con il Paraguay...
Le bandiere tricolori appese
alle finestre delle case,
i bar del centro già solerti
per il grande evento con i maxischermi,
i primi commenti delle formazioni
già s'avanzano.
Sagra di paese
Era buio fuori dalla terrazza.
Solo le luci al neon dei paesi illuminavano
la notte.
Anche il cielo plumbeo,niente stelle,
nessun riferimento astrale.
Come ogni anno intorno alla mezzanotte
partiva la musica dal paese.
Vecchie canzoni per rallegrare
la serata.
Un lieve venticello aleggiava,
Andava così in piazza la
sagra di paese.
Sera d'estate
Sulla via di ritorno, andavo
quella sera verso casa.
Passando lungo il cavalcavia
ferroviario,sentivo già l'odor
dei tigli che mi coinvolgeva.
Una leggera brezza
spirava nell'aria.
Che aroma di sensazioni.
La strada era vuota,
solo il semaforo lampeggiante;
la strada che portava al parco
in primavera sapeva sempre
di tigli.
C'erano anche i platani,e il
glicine accanto alle verande
delle case.
Per via del molinello
intanto io scendevo
con la macchina assaporando l'odor di tigli...
Giugno
Giugno, mese primigenio
I viali con i tigli al ciglio
della strada lasciano un profumo
intenso di beatitudine.
Sta per arrivare l'estate ,i primi
bagni,la sabbia bruciante sulle caviglie.
Era il 7 giugno quando mi tuffai in acqua
per la prima volta.
Che goduria l'acqua marina di giugno...
Sarà la tarda primavera a colpirmi
così tanto?
Quando il frutto già morso nonè
ancora maturo.
Aspettami estate!
Son pronto a rivivere le vecchie
sensazioni,il caldo brulicante
sulla pelle,il sapor dolciastro
della salsedine,l'affanno di lunghi
giorni monotoni.
Ad agosto sento la vita più vicina;
A luglio sento stormi di gabbiani che
pronunciano il tuo nome: estate;
A giugno invece,sento me stesso
come un ragazzino che ha finito di studiar...
Per colpa della nube
Per colpa della nube
non si vede il cielo,
l'ultimo baluginio al crepuscolo.
Per colpa della nube
il tempo adessoè diventato instabile
come il mio umore.
E' passata anche da noi la nube islandese,
il vulcano che erutta...
Maggio nonè più maggio
Non vedo più riflesso il giallo
grano.
Per colpa della nube non vedo
più le stelle la sera.
17 maggio 2010.
Giorno sublime
La gazza solerte assisa sul pino,
un due tre ,è gia salpata via.
Il campo dietro l'autorimessa imbiondito
del sole di maggio
Affacciato dalla terrazza osservai
il tramonto.
Il cielo limpido,senza nuvole
si stagliava davanti a me.
Quel ciel primaverile che ispira
così tanta armonia ai pittori,
ristoro per il mio spirito,
la luce rifletteva sulle tegole
Giorno sublime.
Giorno triste
Stamani non si odono i colombi
appollaiati sul grano perchè piove.
I colombi si sono rintanati sui rami.
Giorno triste,
Il cuor sembra avvizzito.
Maggio
E' giunto maggio,
Il tempo si colora di sole
E'arrivato maggio con la sua maggese,
e dall'alto il pianoroè infestato di
colombi e piccioni.
Giugno
Giugno,mese primigenio d'estate.
Percorrevo il lungomare lastricato
dei tigli odorosi
Profumo di beatitudine.
Sta per arrivare l'estate,
si spande il sapore del sole
le spiagge iniziano a brulicar...
Il primo bagno di stagione
Mi tuffai in acqua già solerte
Che goduria l'acqua marina
di giugno!
Sento rinfrescar le membra
Sarà la tarda primavera a colpirmi così tanto.
Quando il frutto nonè ancora maturo...
Aspettami estate! Son già solerte...
Ad agosto sento la vita che s'avvicina,
a luglio sento lo stormir di gabbiani
che pronunciano il tuo nome ,estate
a giugno sento il mio essere come quello
di un fanciullo che ha appena finito
di andar a scuola.
Giugno tu mi sembri un ragazzino dolce e sbarazzino
Ti prego prendimi per mano e conducimi
al mar.
La Carrese
Grande la gioia,il bagno di folla
che anima la piazza del paese.
Sfilano i carri addobbati dei colori
giallorosso,biancazzurro per le strade
sino alla cattedrale.
La primavera,inizio di fertilità
dei campi per il bue lavoratore.
Arrivano i carri davanti al sagrato
della chiesa.
Il prete benediva con l'acqua santa
carri e buoi prima della corsa
invocando San Leo
Aria di preghiera e agonismo insieme.
Intanto la gente assisteva dai balconi
delle case all'evento che ogni anno
il 30 aprile si ripete.
Dalla campagna il sindaco col megafono
annuncia la partenza.
Partono i giovanotti di gran carriera
gagliardi i loro buoi trascinati dalla corrente del mare.
Corrono,corrono spediti sobbalzando
i zoccoli.s'alza da terra l'arena.
Dai dai, incitano i tifosi,i ragazzi sulle moto e sulle vespe
Lo scenario agreste,la casa colonica
che fa da cornice alla gara.
Poi ad un tratto il bue, spronato
con grinta inciampa sul filo della luce.
Grande lo stupore,lo sbigottimento
dei tifosi.
La corsa riprende ,ora sono i giovani
a passare avanti.
30 aprile 2010
Fine giornata
Che concerto di rondini la primavera
Di notte cinguettano ancora gli uccelli
sui rami
E io mi domando a volte se son veramente
felici o se hanno trovato ristoro.
Cinguettano -ma non le vedo- le rondini
nel cielo uggioso d'aprile.
Aprile
Continua ad eruttare il vulcano islandese
Lemme lemme s'avvicina la grande nube
cinerea.
Cerco d'afferrare le rondini nel giardino
Una s'è posata sul ramo di pino.
Abulia
Tutto mi rode,tutto m'annoia
in questa giornata primaverile.
Il cielo plumbeo negli occhi
la stanchezza nel tuo sguardo
Muore il pomeriggio dentro me
Il tedio m'uccide...
Beatitudine
Beato a questo mondo chiè incosciente,
Beato chi possiede il dono dell'umiltà,
Beato chi non prova ad ambire per il proprio
domani,
Beato chi non ricerca,chi non chiede mai
il perchè delle cose,
Beato chi non vuol sapere,
Beato chi non ha rimorsi,
Beato chi nonè mai in colpa.
La morte di mio nonno
E' morto mio nonnoè morto un socialista
Col cappello ai piediè morto.
Antonio era il suo nome
Spesso taciturno,tuttavia saggio
Me lo ricordo dai racconti di mia madre
bello forte,grande lavoratore da giovane,
uomo di partito. E' stato partigiano,
ha combattuto,è stato prigioniero.
Ebbe il dono di un immensa bonta
spesa per la famiglia. Onesto lavoratore,
operaio infaticabile,appassionato di politica,
E' morto un uomo d'altri tempi.
23 aprile 2010
Camminata nel parco
La pioggia lieve di primavera descriveva
piccoli cerchi nello stagno
Via via s'allargano poi di colpo si restringono.
Mi fermo con la macchina per vedere l'effetto
della pioggia. A me piace la pioggia
quando in primavera s'odora l'aria
Passano i corridori sotto l'acqua trascinando
il loro sudore agonistico
Gorgoglia l'acqua del ruscelletto
Mi sento bene nella natura
com'è soave questa pioggia
ristoro delle membra, delle piante,
degli alberi,degli arbusti
Nello stagno si discostano le buffe anatre
Il cipressoè ebbro,e non dice ancora basta.
12 aprile 2010
La vita difficile
Si parlava tra amici al bar sorseggiando
una birra i soliti monotoni discorsi
Adesso parla Michele,poi interviene Antonio
il vecchio taciturno.
Forse non tutti i giovani son uguali,
non esistono ideali
C'è rimasta cucita addosso la nostalgia
di chi non ha vissuto.
Si dice in giro che c'è la congiuntuta,che l'Italia
sia in ginocchio per la disoccupazione.
Parole vane su parole che non portano
a niente.
Si continua a ripetere che si stava meglio prima
quando c'era lavoro,ci si sposava tutti ignoranti
e s'era felici quando c'era la Resistenza
tutti erano impegnati,scrittori ,preti,antifascisti
sul fronte come Vittorini.
Tutti tranne noi.
C'era la guerra invero, la vita però aveva
ancora senso .Mentre oggi tuttoè difficile
persino il mestier di vivere.
Anch'io soffro di nostalgia.
11 aprile 2010
Histonium
Respiro di natura,di mare ,di pineta
Lo sguardo sul belvedere incantato di fronte all'immensità
dell' Adriatico
I resti romani sotto
la balaustrata miscelano i colori e i profumi
della vecchia Histonium.
Ecco qui sorge la città della cultura.
La Domenica delle Palme
Si staglia nel cielo la cupola di San Pietro
Dalla televisione il cielo azzurro di Roma
la primaveraè nell'aria non più monotona
Papa Benedetto si rivolge alla Croce Santa,
i presuli intonano canti di gloria
Gesù entra a Gerusalemme sul mite
asinello ,la folla lo acclama
La resurrezioneè presto vicina.
La sera della Via Crucis
Il Venerdì Santo il crocifisso era
incappucciato con il drappo viola
Aveva luogo la processione
Don Ulisse nella chiesa di S.Timoteo
percorrendo il corridoio
tra gli astanti s'accingeva a scoprire il drappo
che ricopriva la croce.
Ecco il legno della croce,al quale appeso
il Cristo,Salvatore del mondo.
Ha inizio la Passione di Nostro Signore
Nelle vie della città snocciola la processione
Cristoè tra noi
Tutto pare bloccato,il traffico morto
anche l'autista del tram s'è fermato per
assistere all'evento.
Non c'è aria di mestizia , tra poco ci sarà
la resurrezione
La gente sul ciglio della strada commenta
Passano in rassegna i vecchi con le loro carrozzelle,
i giovani lupetti,le fiaccole dei bambini e delle loro
madri
Quando il sole già tramontato,il saluto della Croce
cede il posto per il silenzio del sabato.
Tutto quel che cercoè utopia
"Quanto sono infami i miei tempi"
dissi un giorno ad un amico.
Tutto quel che cercoè utopia
Disadattato alla vita presente come
i poeti e i filosofi credetti e immaginai
di poter vivere in anni remoti.
Ma perchè non nacqui nel '59?
Tutto quel che cercoè utopia
Quel che cerco,una vita semplice,
una donna amorevole,un amico sincero...
Posso dire che la mia vita fu grande ricerca
cercai sempre il senso profondo delle cose
Non mi sono ancora abituato a vivere
Ma cos'è mai la mia vita?
Tutto quel che cercoè utopia.
27 febbraio 2010 Marzo
Martedìè un giorno come tanti altri
ripetei
Vola volteggiando una rondine tra cielo e mare
E' arrivato marzo con le sue flebili speranze,
Già vedo incresparsi il mar
La piazza del paese,un amico che incontro
i gabbiani si posano sugli scogli
-loro forse sono liberi-
l'onda s'infrange e mi rammenda
una sottile nostalgia.
2 marzo 2010 Queste giornate
Meriggio nascosto
queste giornate che preferisco
ove tutto tace (...)
Ramingo dalla balaustrata contemplo
il paesaggio agreste,la casa colonica
Questa quiete che piano piano
m'accora.
Il sole entrò nella stanza
Non c'è vento,tramontana
Anche il mare plaude,le dolci onde
s'infrangono sul vetusto trabucco
Sì che pace,sempre così vorrei
queste giornate ove tutto tace.
25 febbraio 2010 Fine anno
L'aria era dolce quella sera ricordi?
E noi già pregustevamo l'ora per l'eclissi.
Il pallor diafano rifletteva
negli occhi
La luna,immobile dal suo canto c'invitava
a salire...
La mattina era tersa come una primavera
L'anno che verrà -dicevi- sarà limpido
come questa giornata di sole.
Andammo così a sera alla marina
Ancora ci seguitava la luna piena,
e tu sommessamente sorridevi.
31 dicembre 2009 Senza Titolo
Intensità del verso.
Amai la poesia
più della mia vita,
Amai la poesia più
del cibo,
Amai la poesia più di me
medesimo.
La mia vita fù poesia
21 dicembre 2009 I giovani
I giovani d'oggi mi paiono strani.
Chiusi tra mura domestiche,
intenti a navigar
Se le piazze,ora abbandonate,
i giardini comunali,le strade
potessero comunicarci il loro dolore
Invano implodono di rabbia
La vita odierna m'accora
In questa società virtuale
non mi ritrovo.
Che brutto scherzo c'ha giocato
la tecnologia...
Un giorno alla villa comunale
esplosi tra me: "Ma dove son finiti
i tempi in cui ci si incontrava,si
viveva in armonia con la natura?
Questoè utopia
La vita odierna m'accora..
domenica,18 ottobre 2009
. Dentro le tue mani
Dentro le tue mani c'era il mare,
il profumo di salsedine,la tua bellezza
Dentro le tue mani erano racchiuse
le onde che dolcemente mi cullavano
Dentro le tue maniè nascosta quella
nostalgia settembrina che t'accora
30 agosto 2009
Affacciato alla balaustrata mi spinsi
con lo sguardo ad osservare il mare.
Il mar di settembre è più bello
del diafano viso di fanciulla
Mi sorprende ogni giorno il moto
ondoso).
Le sponde dorate del tramonto
Finitudine dell'orizzonte
per me fu sogno.
25 settembre 2009
Il congedo (28/12/2008)
Tutta trafelata
sei partita.
Alla stazione ti ho ritrovato
davanti alla carrozza
-come negli anni universitari-
Ti reco la valigia
cintomi in un abbraccio
mi saluti.
Destino
La crisalide posata sul ramo
di ciliegio ha da vivere pochi
istanti ancora , poi non la rivedrò
più (…).
Legge della natura
oppure bellezza ineffabile ?
La tigre
Un pomeriggio afoso d’agosto
scesi dalla macchina.
Notai dapprima una gabbia del circo
dove c’era una tigre -non minacciosa-
ma assai fiera.
La guatai profondamente
gli occhi accesi,baffi lunghi,
aspetto polito.
Oh tigre , nessun ti doma!
Pronto il ruggito
accelleri il passo felpato
da chi ti cerca la posa.
Per Ruben Sosa
Serbo dopo tanti anni
e glorie mancate
indelebile il tuo ricordo.
Sinistri tiri
le porte fecì tremar
Mirabolanti punizioni
con impeto le reti gonfiar …
Repente dribbling
saettavi indomito tra
le difese avverse
come un guizzo.
Le tue gesta mi fecero sognar
quand’ero tra i banchi …
Quella sera contro il Salisburgo
t’acclamai con furore ,
poi ti vidi sollevare l’ambito
trofeo.
A volte ricordo la tua bocca
sempre sorridente
Quanta gioia promanò !
L’Inter dei nazionali
i tuoi anni ,i miei anni
disillusi ma combattuti
attraverso la tua placidità
e la tua proverbiale grintà. Linea di confine
Distesa infinita d’acqua salina
ricopre la striscia di cirri,
zampettando il gatto
posatosi sulla balaustrata
l’orizzonte mira
meco raggiunge infiniti prodigi
dipanarsi d’eventi La scogliera
Lunghe passeggiate
durante le quali
ali di gabbiani
scoscesa proda
esuli i lamenti
sui marosi s’infrangevano. Ripresa
Lascia che io ti veda un altra volta
ad agosto quando i sogni svaniscono,
ed io sarò disilluso …
Perdendomi
nel vacuo ricordo che fu per me
dolce nostalgia.
Distante sulla proda
scorgerò il tuo adusto volto,
i tuoi occhi chiari che fisseranno
i miei.
Allora io sfiorandoti la mano
cercherò di mutare il mio destino;
non sarà più mera illusione … Monotonie
Screziata la noia immortale
di ripetersi inesorabile
di giorni senza perchè
Annosi attimi
indefinibili lai. Aforisma
La parola e l’ascolto.
La tua vita fù un continuo
ricercare)
Se tutta la vita potesse
esser definita in un apoftegma
t’affretteresti a ricercar quella
definizione.
Negli otri della memoria zampilla
il tuo vasto sapere.
La veritàè nascosta ,
tuttavia l’hai già trovata. Ombre
Sono un crepuscolare,
sono stanco, e ho solo
voglia di morire (…).
Ma poi sò che rinascerò
conquistando il meritato
serto).
Scaccerò da me tutto l’impeto
funesto che mi opprime.
Vivrò in pace co me stesso,
e con gli altri.
Sogno di notte di esser già
morto, e morta con me la rabbia
che mi rode l’amaro cuore.
Quando l’anima mia possiede
le alte vette provo la levità
dell’aria. Zampognari
Scendono giù in città da valli amene
per allietare solo il nostro cuor.
Conciati con pelli caprine sembrate
dei Magi. Da lontano odo il murmure
ansante di gente che accorre per renderVi
omaggio)
Melodiosa ancia che non conosce mai sosta
allieta un’altra volta i nostri cuor (…)
Vengono da Scapoli, alcuni invece
dalla Calabria carichi del loro fardello,
per regalarci gioie nello spirito;
Evviva la festa di Natale!
E’ Natale anche per loro che
col fiato ci riportano a Betlemme;
suonano nelle piazze imbrunite a
sera, quando la gente danza e
applaude festosa.
Che emozione nel ascoltarli,
quanta gioia; nell’aria si respira
un effluvio mistico. Sono arrivati
i zampognari, s’accende un tripudio
nel mio cuor(…)
Luglio
Luglio ,mese primigenio di bellezza
velata e nascosta. Sei il mese dell’ estate
che più preferisco.
Sei come la città del Vasto,
senza non si può vivere (…)
Mi ricorderò a lungo delle tue giornate
spensierate,trascorse al mare, al sapor
di acqua cristallina e infine dei tramonti
lunghi e sereni che contemplavo.
Mi son innamorato di luglio, come
la prima volta, e io sarò qui ad
aspettarti ancora .
Verrò a te carico di speranze;
lacerante il mio cuor si struggerà
al soffio indomito degli alisei, e
quindi pulserà novamente;
sarò lieto di ritrovarti come l’anno prima. Nostalgia
Ho sempre avuto nostalgia
per un passato che non ho
mai vissuto).
Ricordo come se fosse ieri
dalle immagini sbiadite
di enciclopedie, fanti e
cavalleggeri)
Com'è bello perdersi nell'oblio
di gesti epici(...)
Sempre nostalgico io fui,
per un passato che non ho
mai vissuto ma agognato.
Le onde dell' Adriatico spazzano
via la celata malinconia.
A volte mi chiedo perchè in
serbo nutro tutta questa nostalgia(...)
Ramingo ,cammino per le vie del mondo,
stanco della vita attuale; ma chi può
dirlo che gli anni che furono siano stati migliori
del presente? E ancora: perche non nacqui
nel 59) La metafora della vita
La mia vita era in ombra (...)
Scrivevo versi su un taccuino,
ed ero logoro e stanco.
Poi osservai come
un astronomo il tramonto,
raggiante ed ineffabile
anche se per pochi istanti(...)
Scompare il sole,
quindi torno alle mie carte;
così dopo torno, e il sole
è ricomparso- miracolo del
la natura- in alto.
Così era la vita mia,
prima in ombra, e
adesso traluce! Tempo d' autunno
Sarò sempre un fanciullo
sarò sempre un sognatore
romantico)
La vita mi stupisce ancora;
voglio continuare a sognare,
e poi vivere i sogni perduti.
Stamani mi sento una falena
che vola nel sole(...)
Non ho voglia di posarmi.
Voglio solo scomparire.
E' tempo d'autunno(...) Giorni d'ottobre
Mi paiono assai monotoni
i giorni d'ottobre.
Torna il clima mite,
le vane speranze,
i ricordi di un 'estate
appena trascorsa.
Eppure permane la nostalgia(...)
Voglia d'estate,
adesso ch'è autunno(...)
Mi sento come il pioppo
sul ciglio della strada
a cui son cadute le foglie(...)
Attendo con ansia un'altra
estate(...) Malinconia
Il dubbio m'assale ogni giorno,
sempre più.
Cos'è il sentimento che provo:
malinconia o nostalgia?
Sempre ramingo
(...) Ma m'è
cara la solitudine. Natale
Il nataleè alle porte.
Stamani mi son messo
davanti al presepe, e
mi son sentito trasportare
da un aura divina(...)
Fuori sibila il vento,
scerpando le ultime
foglie d'autunno)
Il mio cuor triste,
e pensoso si desta;
gioisco di nuovo
davanti al presepe,
poichè mi sento come un fanciullo,
attonito davanti al "mistero".
Gesùè entrato nel mio cuore(...)
La vita come ricerca
La mia vitaè ricerca.
Cerco la verità nelle piccole cose
di ogni giorno)
Mi sforzo di comprender l'universo
ma ahimè , inane fatica.
Tutto mi interessa, e affonda i principi
il mio intelletto.
Ciò cheè ineffabile io cerco,
parole,odori e suoni intangibili(...)
La mia vita fu sempre ricerca;
Ma più d'ogni altra cosaè il mio
essere che non trovo.
Troppi sgomenti, tante le angosce,
i dubbi, le incertezze.
Vivere una vita già vissuta
ritrovarsi, e superare i propri limiti.
Su cosa fonda la felicità?
Le illusioni coagulate nel pensiero d'ogni uomo.
Ogni uomo ha visto dentro il suo cuore
il rancore, il male di vivere e dell'avvicendarsi.
Quell'uomo sono anchio,
che ho passato in rassegna tutti i miei dubbi
e le incertezze)
La vitaè contraddizione-dico io-,
un affannarsi verso pretese assurde.
Più d'ogni altra cosa
temo il dubbio.
Di tutto dubito, e a volte
persino di me stesso(...) |