Frena Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, non v'è più idiota di chi non vuol capire, non c'è confine per gl'occhi, nessuno mai con le dita il cielo tocchi. Allora tu che fai,quante arie che ti dai, lo sai che è solo un viaggio da intraprendere con coraggio, allora tu che vuoi,sotto i piedi tuoi, potranno esserci in tanti, non per questo puoi dire d'esser avanti. Nessuna bugia vince una maratona, nessun morto torna in piedi, non c'è veleno che guarisca ne verità che perisca. Allora tu che fai,armi i soldati tuoi, lo sai ci vuol coraggio a sterminare un intero villaggio, allora tu che vuoi,per gli affari tuoi, tenere alto il tuo pensiero e comandare il mondo intero. Non c'è campo seminato nel deserto, ne tesoro che resti all'aperto, non v'è nascondiglio nella mano ne sabbia che diventi grano. Allora tu che fai,chiuso nei granai, quali pensieri ti affollano il cervello, forse un mondo a tuo modello, allora tu che vuoi,vederci sotto i piedi tuoi, forse non capisci che di polvere perisci, nessun regno resiste,da quanto ho visto, quando di fondamenta non è provvisto.Un taglio Dagli un taglio a quel cuore malato, non regge gli urti,s'è fracassato, dagli un taglio,è un cervello impazzito, non regge gli imput che ha assorbito, dagli un taglio alla tua vita, sempre a rincorrere la via d'uscita. Dagli un taglio a chi ti culla d'affetto, è solo per coprire un grande difetto, dagli indifferenza a chi ti gira le spalle, perché non è amicizia,ma rottura di palle, stai lontano,da chi si sente superiore, per non incappare in guaio peggiore. Dagli un taglio a chi ti parla dietro, fingi di girare in campana di vetro, Cammina a testa alta,fai l'onesto, che nessuno avrà un minimo pretesto, collega il pensiero all'azione, che sarai tu in ogni occasione. Ragazzo mio Ragazzo mio che t’affacci al mondo, sei frutto dell’amore, fragile pianta da accudire, da portare su,dolce e robusta, sarò il palo che ti sorregge, l’ombra che ti protegge. Tu sei il seme di una stirpe, grano da germogliare per produrre altro pane. La vita è acqua da assorbire, devi saperla smaltire, senza farsi impressionare dalle onde del mare. L'arcobaleno Sfilano gente per le strade contro decisioni sbagliate manifestano disappunto sono per pace costante L'arcobaleno sopra splende illumina i volti della gente hanno tutti un punto fermo senso di rispetto profondo. Si alza l'urlo di chi crede in bombe poco indicate non un fatale riassunto a forte diversità di fondo. L'arcobaleno si distende sorvola la cima del monte segna un appunto preciso contro le guerre nel mondo. L' amico Quando trovi qualcuno che ascolta, per te non si tira indietro mai, hai trovato un amico, rispettalo come fosse un fratello. Scopri che ti distende, annulla le nuvole nel cuore, parlargli è come parlare da se perché lui sa tutto di te. Un amico,non va tradito, specie se nel suo esser d'altri, si rispecchia la dolce armonia, sostieni il suo modo di fare. Nuova specie Si alza alla luce, una nuova specie protesa ad alleviare quel disagio diffuso che invade l’ambiente e colpisce come fendente sempre più gente. Una voce che parla per te, un muro che s’erge a difendere la povertà dalle griffe del potere. Un ancora di speranza nel mare dell’abbandono, un rifugio sicuro per la solidarietà. È gente di nuova specie di rispetto umano quella che protrae la mano al segno del bisogno. Fenice Su questa candida pietra, hai riposto il tuo nido, dopo tanto svolazzare per selve impenetrabili. Sventola le ali ora che risiedi su questa terra ed abbi cura dei tuoi figli, assisti il loro cammino, alimentane la crescita, sii saggia ed equa. Guida lo sviluppo circostante, rendi fertile l’ambiente, di piante aromatiche circondati, d’incenso abbonda. Tenteranno di farti cadere, vagare a lume di candela, accattarsi i tuoi figli, da fargli girare le spalle. Vorranno il tuo declino, ma dalle ceneri risorgi sempre a nuova luce, risplende il tuo colore lungo l’orizzonte cittadino. Gira male Gira male, ho tante spese da fare, la bolletta da pagare in questo inverno glaciale. Mi sono preso pure il raffreddore, la macchina non vuole andare, fa capricci il motore, cos'altro devo sopportare. Gira male, non rispondi al cellulare, con una scusa banale, vorrei tentare di ricominciare. Sei andata via sbattendo la porta dicendo me ne vado adesso, lasciandomi come un fesso in una casa oramai morta. Gira male, anche a lavoro la tensione si può toccare, c'e aria di taglio occupazionale, non si capisce la fine che ci tocca fare. Se ti conviene è bene, quello che sento dire da individui come iene che all'unicef vanno a contribuire. Gira male, è un fatto naturale, momenti da passare, per gioie da gustare. Cammino Cammino nei ricordi dimenticando le chiavi l'indirizzo è offuscato tra posti visionati. È casa mia, l'angolo di celo che mi vede sul sentiero. Si accende la primavera fiori abbelliscono le siepi uccelli cantano fino a sera c'è l'armonia di un presepe. Giornate interminabili si catapultano addosso bombardamento di colori si riflettono su me, ne assorbo in parte evitando le tinte forti. Immerso in questo angolo ne sono parte integrante dovremo coesistere finche sarò presente. Monaci Uomini semplici che in silenzio vivono, povertà,carità e obbedienza queste le regole abbracciate. Chiusi nell'alto del convento pregare il bene nel mondo, diffondere il senso fraterno, meditare sull'eterno. Saio gonfio di spiritualità su sandali che guidano tra tortuose strade verso un disegno divino. Diversificati per ordine religioso da ramificazioni di pensiero, sono legati a preghiera alla volta del creatore. Fratelli di archetipe figure che sulla propria carne hanno ereditato il sacrificio della sofferenza cristiana. Fautori del passaggio terreno di ammirabili esistenze animati da spirito apostolare, tramandano la buona novella fino ai posteri della terra. Proverbi Dove non vedi non metterci le mani perché sulla pelle del serpente nessuno guarda le macchie. Gli occhi del padrone ingrassano il cavallo però a caval donato non si guarda in bocca anche se la lingua batte ove il dente duole. Quando il diavolo ti accarezza vuole l'anima perciò ogni vizio,la volontà rovina e tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, ma vizio impunito cresce all'infinito. Cercare le funi quando hai perso le mucche è come chiudere la stalla quando sono fuggiti i buoi. Ad acini ad acini si fa la macina ma una piccola scintilla può sprigionare un grande fuoco e il ferro va battuto quando è caldo, a buon intenditore poche parole. Dimmi con chi vai,saprò che fai l'abito non fa il monaco voi dategli un dito che si prenderà la mano difendere le sue colpe è colpa ancor maggiore ma fuori dal pericolo ognuno è bravo. Soldi e amicizia corrompono la giustizia l'occasione fa l'uomo ladro e la malerba cresce presto, l'oro è un buon servitore ma un cattivo padrone ciò nonostante la ragione penetra più del ferro. Letto Apri le braccia al riposo in te risplende succoso l'esaudire dei desideri che spegne agitati pensieri introduci nel regno dei sogni ad alleviare i bisogni. Cullami nel tuo rifugio terrei fermo l'orologio perché fuori è tutto scuro districarsi diventa duro. Guerra Un serpente striscia sull' arido terreno, lucido e pieno di veleno, ha sete di sangue,fame di carne, sa che qui può trovarne. Affila i denti oltre la trincea, c'è da saziarsi dentro la moschea, poco importa se tenera o dura, bisogna mangiare a sbavatura. Luccica il ghiaccio negl'occhi, sangue freddo emozioni non tocchi, cruda macchina annebbia la mente, tant'è che tutto è perdente. Fratello Fratello che vivi di note, giri le piazze vendendo bottiglie vuote, viaggi a bordo d'un cuore che mastica chilometri di parole. Dammi stasera la tua ricetta, da coltivare la vita che m'aspetta, dammi questa sera,l'illusione di vivere bene,in questa prigione. Fratello che giri nel mondo, hai dentro,un bene profondo, colpisci la mente delle tue prede, aprigli gl'occhi ,affinché ci crede. Tu metti tutti d'accordo, perché ti basta uno sguardo, scavi nell'animo delle persone, da farne uscire,la parte migliore. Fratello cantautore, spiraglio di sole,in questa prigione, dicci quelle parole buone, da farci stare bene, che bello poterti toccare, fare tardi a dialogare, un pensiero non si può cancellare, quando è l'anima a farlo volare, un fratello non si può rinnegare, quando il cuore lo vuole accudire. Fratello del cuore, rinnovaci con le tue parole, portaci in giro nel mondo, come cimeli del tuo girotondo. Fuori tempo Siamo fuori tempo non abbiamo scampo è passato come un lampo appassendo i fiori del campo. Sei in fuorigioco lamentarsi serve a poco devi rimanere a casa in lista d'attesa. Tutto passa in fretta non c'è niente che aspetta non ritorna indietro mai bisogna sfruttare il momento sai. fuori tempo massimo come se non ci fossimo abbiamo saltato il turno quando era il nostro giorno. Gira la giostra da se modo di tornarci non c'è perché la partita va avanti non accetta ripensamenti. Caporale Da ragazzo lo ricordo appoggiato al balcone, asciugava i lunghi capelli al sole,ci passava ore, nella testa gli rotolava un pallone perché era tanta la passione. Atteggiamenti da duro, ma con un cuore di burro, lo visto sempre in prima fila, gioire e soffrire,per un ideale, lo ricordo spalare neve, tra le vie del paese,seguito, da un branco di cani fedeli. Caporale,mi viene in mente, la morte del mio parente, a te coetaneo,dicesti : "mi devo preoccupare!" Vedi come è andata a finire! Gegè,il becchino, ha trovato posto nel terreno, da tanti anni accudito. Ci lasci troppo presto, hai un compito in un altro posto. Disagio euro o lira, qui la cinghia si tira, occhio,bisogna stare attenti, in troppi viviamo di stenti. Di chi la colpa,non sappiamo, con lo stipendio non ci arriviamo, dobbiamo fare i salti mortali, sperando che non ci si ammali. Siamo sprofondati nel fosso con i conti sempre in rosso, risollevarci è una speranza, in un mare di noncuranza, veniamo perfino umiliati da giudizi consigliati. Sono condizioni di disagio, acrobazie per un dosaggio, intanto siamo bombardati da acuisti agevolati, come se non avessero capito che il portafoglio s’è smarrito. Il coltello ha ritagliato la fetta di chi vive in condizione perfetta, a tanti di loro,poco importa se è avariata l’altra parte della torta, preferiscono fare giochi di guerra, liberare popoli d’altra terra, tanto stiamo bene in queste condizioni, perché sappiamo vivere d’illusioni. Gente distratta Sul viale della stazione appoggiato ad un portone sta male un barbone nessuno gli presta attenzione. La gente è distratta non si guarda intorno corre tutto il giorno come lepre matta vive in agitazione senza un momento di riflessione. La gente non ha pazienza ha poca coerenza cura solo la presenza la vedi chiacchierare solo per giudicare lamentarsi, la meta dei discorsi vivendo di rimorsi. Lager Fumano camini assassini nel gelido freddo dei campi ombre di uomini, si aggirano trascinandosi lungo sentieri guidati, nulla ferma la furia brutale colma di odio razziale. Non v’è, ne tempo ne più lacrime da versare piuttosto un tozzo di pane per continuare a vegetare con quel po’ di forze. La ferocia si accanisce massacrando dignità personali numeri e colori dividono i prigionieri ma in sostanza, nemici da sterminare. L’orrore di questi lager persiste negl’occhi di chi rimane, niente potrà saziare il dolore nemmeno si potrà cancellare l’immagine di tanta crudeltà. Il fiume del pianto Scorre che è un incanto, non si ferma un momento, non teme confronto,il fiume del pianto. Scende dai colli,attraversa pianure e valli, di vari livelli. Copre tutte le pelli, con i suoi ugelli. Non è da nuvola formata,quest’acqua distillata. Dal cuore viene sgorgata,dall’anima è rigenerata. E’ nella nostra natura,il senso di questa figura, che inevitabilmente bagna,la fertile campagna, dello sgomento…… Il triste fluire dell’evento,non è mai spento. E’ eterno alimento,per il fiume del pianto. Santo padre L’uomo vestito di bianco, armato di spirito santo, trascina quel corpo stanco. Nulla gli è oscuro, si imbatte ovunque infrangendo ogni muro. Ha subito tanti dispiaceri, inflessibile però, segue il cammino, per lui sono doveri per sentirti vicino. L’angelo bianco ha preso il volo, per quell’ultimo viaggio da affrontare da solo. Accogli o padre, il figlio fedele, che ha sorretto la tua croce addossandosi un male crudele. Abbraccialo, tienilo stretto, è stato così buono, si porta il nostro affetto. Se avessi Se avessi un fratello col mio stesso cervello, che faccia da ombrello ma senza tanti perché. Sarebbe copia nata da me, vivrebbe, con niente di se. Nel mondo è arrivato da un sistema studiato, da un passo forzato. Alberto Castagna Quando un amico va via, ci si aggrappa alla scia, impressa è l'espressione come un fermo immagine, ognuno ne ricama del suo per ricostruire il mosaico dell'immagine esistenziale. È uno strano amore, non dei sentimenti, ma relazioni sociali, una strana vita consuma l'estro di viandante, ritagliandone l'immensità. Dondola nell'abbraccio fragile "Gli avrei voluto dire", rimane accesa la fiamma, arde ancora legna, penetrano le radici del Castagna a riscaldare l'atmosfera. Certe stelle non cadono, sospese ti guardano e il tempo non basta mai per parlare di lui. Sei volato via Sei volato via, nel silenzio della sera, hai rotto in un momento, il legame che c’era. Amavi la vita, la comunicazione, sei volato via senza una ragione. Sei dovuto andare, lasciando qui, le cose più care. Neanche un saluto, con chi hai vissuto. Chissà se hai capito, che saresti partito, non saresti tornato, ci avresti lasciato. Ora che sei sparito, perso nell’infinito, cosa può riempire il vuoto lasciato? Rimane solo un ricordo muto della vita che hai vissuto resta solo una preghiera nel silenzio della sera. Sei volato via, lasciando una scia, ultima occasione, per farcene una ragione. Sei volato via, nel silenzio della sera, lasciando qui il legame che c’èra. |