Poesie di chemisette


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Indietro-avanti
Altri giorni
altro tempo

Si raccolgono frammenti
si serra al collo una sciarpa che ricorda
Colore a fili
Attimi vissuti

attimi caldi

Non ha importanza il dopo
se ha avuto senso il vivere
colorati fili

Diverso il sentire
diverso il silenzio
Serrati gli occhi.

Copre l'esistere
striati fili di malinconia
perla, una lacrima

Vivere indietro-avanti  

Mollichine e passerotti
Pienezza
comunicazione
passaggi
silenzi
ascolti

E ti dici ...non ascoltano
senza chiederti se ascolti

Ed il colore
è il mare
reale ed irreale
soglia di mezzo
mancanza

Creazione ed armonia
che semplicemente ama

Rigenera l´istante
che dal nascere
lento o veloce
va a morire

Confine che sconfina ogni rivivere
Luce che brilla tra fogliame verde d´alba

Diventa così forza un passerotto
Saltella piano...timido s´avvicina
mangiando... piccolo la sua mollichina

E questo io canto
mollichine e passerotti.

Vivere.

Tra le dita il tempo
Sfrecciano macchine nella sera
luci aranciate le autostrade

Attorno stanco il giorno
chiude gli occhi nel silenzio

Ascoltare il vivere che passa

Avvertirlo improvviso tra le dita
Osservarlo tra le pieghe di uno sguardo
che lontano ti ritorna addosso
Toccarlo delicatamente con tenerezza
negli occhi pieni di meraviglia di un bambino

E ti scivola nel cuore quel sentirlo caro
ti prende l´anima la sera quando
stanco d´un altro giorno di lavoro
ritorni nel silenzio a casa

E sali
sali le scale
e ti fermi quasi ad ogni rampa

Sono i pensieri del silenzio

E piano
piano
con un sospiro che è già domani
infili sorridendo stanco
una chiave nella serratura d´una porta

E´ una casa amata che t´aspetta

(Oggi è già Domani.)       

Non perdersi quel perdersi
Tra le pagine fuggenti della vita
Brividi ad assaporare prorompente il mare
Perla umana il corpo ... desiderio che s´intensificava

Lucidi gli occhi
carezze che s´incrociavano le mani
richiesta con risposta...istanti quell´andare d´attimi

Sapore caldo della vita ...l´essenza raccolta nei secondi

Ed era non perdersi
quel perdersi
per ritrovarsi ancora

Calore e pioggia le parole
Era il respirare libero del cielo
il tuo parlare vestiva gli occhi miei
il tuo esistere mandava a fuoco il corpo mio

Le stelle ferme ad ascoltare
giocavano con l´acqua al chiaroscuro
Tondi e bianchi i ciottoli del mare raccontavano

Suonava dolce l´onda
vestiva le tue mani di tenerezza
E papaveri rossi a coprire di petali il corpo mio

Lontana solitudine
toccavano sorrisi e desideri
Vestivano calore e pioggia le parole    

Rimandi il tempo
Ti percepisci sveglia
chiuse le palpebre
vuote le parole

Senti lontano il giorno

Senza forze non reagisce il corpo
silenzio nel silenzio
diventa immobilità anche il pensiero

Rimandi il Tempo

Affondi gli occhi nel non sentire
immobilità
ti lasci andare per ritrovare il caldo

Alba ...attimo di stasi

E il giorno apre piano gli occhi
incalzano nell´animo i pensieri
li guardi ad uno ad uno

li prendi per mano
li metti in fila
per ordinare i passi

Aperta porta al mondo

Riflettono in silenzio gli occhi
avanzano veloci ora le ore
saluti piano l´alba

Col suo passaggio ti ha regalato il sogno

Un uomo una donna
Gocce come brillanti
gioca il chiaro-scuro
seduce il caldo arancio
Non sfugge l´attimo

Un uomo una donna
scenografia policroma
trasparenza il gioco
Particelle a captare luce

Si trasforma l´essere
si toccano le mani
Accentuata debolezza
colora l´anima

Ombre e luci
vestono i tono caldi
si addolciscono le labbra
Aggredisce il sentimento

Si perde lenta ogni riserva
si assorbono immobili gli sguardi
Prigioni trattenute i corpi
Diventa fuoco la luna    

Lampo che assorbe il lampo l´anima
E´ furia il Tempo

Distrugge l´acqua
dura
implacabile
furiosa
rompe fili

E tuoni e lampi

Squarciato il cielo
si contorce il corpo
torce accese i rami
sconfinano gli spazi vuoti
Elettricità scuote l´essere
percossa Luce
vibra sofferenza

Lampo che assorbe lampo l´anima

Cervello sotto presa
tenaglia elettrica
immobile
ricicla istanti
Lotta duro il vivere per vivere

Attimo nato per contraddire il Tempo  

Giocando... giocando
E invento un gioco
per i momenti tristi

Sposto allo specchio la mia tristezza

La osservo
la carezzo
le tingo parole d´aria addosso

La ritaglio a forma d´ aquilone
le cucio strisce di luce ad ogni punta
E libero pensiero la libero nell´aria

Mi ride complice ed azzurro il cielo

Arrivano gitane libere le nuvole
Spumeggiano... intrigano le danze
E lei tristezza mia... confusa risente un brivido

Si tinge di curiosità il suo sguardo triste

Diventa... colore nel colore... il Tempo
si tinge nuovo ogni pensiero
stanchezza che lascia il velo

Danza libero nel vento il mio aquilone

Distrugge paziente ogni dolore
Ride in cielo il mio piccolo aquilone
mi saluta con la mano e... libero vola

Sorrido piano alla finestra, mi vesto anch´io
e lieve tenerezza mi ritorna dentro l´allegria

Giocando... giocando divento io quell´aquilone   

Nello scuro di fili sparsi
Solo chiaro- scuro il viso
Spaccato d´umano che goccia vive

Il chiaro immagina la vita
lunghi i capelli
ne segnano pensieri allàto
Non si può...
scrive il confine in nero
e ti arrendi
sguardo perso
fuori d´anima
nello scuro di fili sparsi

Sfida io stessa al Tempo
Ti cerco un attimo
Mi serro nell'anima
sfidando il tempo

Lento mi scivoli dentro

Sento arrivare il tuo viso
Sento ricoprirmi il corpo

E carezze perdute ritornano

Persa nel tuo ricordo
mi riperdo -io donna-
nei tuoi baci

Estrema sfida io stessa al tempo
riprende vita l'attimo

E ci sei
luminosità d'essere  

Non è pesante il suo peso
E quando sorridi serena
inaspettata arriva la nuvolina
Sottile s'insinua
ombra scalfisce leggera

Resti muta

La osservi
ne segui le tracce
diventa serio il pensare

Ti ripeti che questa è la vita
mai lasciare il timone alla guida
mai pensare che il sereno possa splendere sempre

Non è pesante il suo grigio
non è tempesta che arriva
Lentamente ti copri
apri l'ombrello per ripararti

Appena in tempo

Sottile
sottile
scivola giù
lenta
pioggerellina d'aprile

Profumo bagnato di terra.   

Parole di donna
Essere sole luce aria di vita
Esistere

Si tende l'arco
parte una freccia

Cancellare i vissuti del tempo
chiudere le porte guardando alle stelle

Dichiarare rinascite

Pura illusione del vivere
distruggere l'esistere proprio passato

Estraniate gocce di sangue
cecate da cieco io
s'essiccano al sole
Scarpe nuove ai piedi
riscrivono per ricancellare altre vite

Tortuosi percorsi l'esistere

Brividi umani scampati
riflettono muti

Parole di donna.  

Strade d'acqua
Strade d'acqua
dipingono il giorno
colora delicato il sentire

Caldi baci
a pelle
si tuffano

Brillano piccole onde

Abbracciati i corpi
abbandonati al sole

scintillano

acqua colorata gli occhi
abbassano le palpebre

senza fine.

Brillano alle stelle danze d'oriente
Scimitarre al sole
a sera stanche riposano
orgoglio africano

Suonano
musiche antiche
popoli cantano il sogno
nudi danzano i piedi

E' popolo il deserto
kaffetani di seta
volano all'aria frammenti di sogno

Gente d'Africa mai piegata a padroni

Danza la vita
danza l'amore
danza la libertà

E loro erranti nel vivere

Al sole senza accaldarsi
attorno ai fuochi notturni.

temprati al caldo ed al freddo

Corpi
che mangiano orgoglio
acqua e pane duro

Stasera i cammelli riposano sotto la luna

Donne brune frementi
frecce d'amore volteggiano
sensuali i corpi
attese di fiamma gli sguardi

Brillano alle stelle danze d'oriente

Corpi sfiorati da veli
cinture e fermagli suonano attese
S'illuminano gli occhi all'invito
stanchi i guerrieri abbracciano il sogno

Il deserto e l'Uomo

Due forze immense della Natura
sabbia sconfinata la prima
che copre e divora

Pensiero infinito la seconda
che dirompente scopre ed illumina

Nelle tende vibra la luce
scrive il deserto in silenzio

"Viviti libero Uomo,amati ed ama!"   

Blu intenso
La mia mano
la tua

Intensità blu
i fiori
ci hanno vissuto
distesi sull'erba

Colore vivo
i nostri pensieri

Meraviglia
che sfiora
che parla
che scrive

Amarsi liberi

Stelle di terra
radici

Forza
i corpi
dimentichi
stringono le mani

Blu intenso.    

Attrazione
Organza
Bianca

Balze e
trasparenze
Fermo
uno sguardo
Gusto
che apprezza
il gusto

Vita
d'occhi
Impercettibilità
d'attimi
di gesti

Attorno

Sentirsi
donna
desiderio
di palpebre

Toccarsi
lenta
indifferente
il labbro

Attesa.

Silenziosi
sensuali
complici
gli occhi

Spezie
che sfidano
i sensi

Attrazione   

Morbido raso ricorda
Emozione non dorme stanotte

Morbido raso ricorda
sensazioni vissute
uno sguardo
le intese.

Accavalla le gambe emozione

le dondola
abbassa la luce
col piede rialzato
maliziosa nell'ombra
apre le porte ai respiri
orditi d'incontri passati
velati dal vento che sfoglia

Si stringe forte le braccia emozione

più fredda una pagina
gocciola ripiena di nuvole
riporta trasparente malinconia
il ricordo caro d'un giorno passato

Sente scorrere viva la vita emozione

Bruciate nel tempo dal freddo
sono gemme prive di fiore
tenerezze sospese
passati vissuti.

Chiude il libro emozione strofina gli occhi

A piedi nudi
malessere nascosto
calda espressione di vita
getta colore nuovo su quel ricordo

Avvolta nel raso abbraccia tutto emozione

Morbido il suo corpo...rivive il sogno
sorride dicendo piano...io e te
sente diverse le pagine
sogna emozione


Lontano l'inverno
sussurra dolce il rivivere    

Emozioni e foglie
Emozioni e foglie

respiri vivi
magia di un verde che si porge
abbandono luminoso
virgola del mondo
anima e di luce

Scintillano gli arbusti
chiome al sole scrivono lunga vita nel domani

Ed i nostri passi in mezzo   

Blu intenso
La mia mano
la tua

Intensità blu
i fiori
ci hanno vissuto
distesi sull'erba

Colore vivo
i nostri pensieri

Meraviglia
che sfiora
che parla
che scrive

Amarsi liberi

Stelle di terra
radici

Forza
i corpi
dimentichi
stringono le mani

Blu intenso.

Passi
Ombre contro luci di lampioni
È sera
è rientro

E quel vecchio sempre solo
su quel sedile grigio
spalle a spalle chiuse
Luci dalle finestre aperte
Sotto ai piedi
senti scivolarti i passi
bagnato quest´andare
sei movimento
dentro a un nero
che t´ingombra

poi

nessuno più in strada
silenzio a cappa sulle stesse luci
vestito addosso
malinconia...
E senti il Nulla
spoglio albero
che affoga muto
dentro una nebbia bassa
e dalla nebbia
l´acqua triste d´una fontana antica  

Quel tuo giocarmi addosso
E quel tuo giocarmi addosso con le parole
era prezioso dono in ogni suo gesto
carezza a quel mio pensare triste
rintocco di storia piena di parole

E piano sempre quel tuo parlare
Emozione che tirava oltre ogni sentire

Rimpianto oggi che mi fa urlare muta
Stufa che sa soffiare calda ancora nelle mie mani   

Più avanti pronto l´altro viaggio duro
Sorrisi furono i miei maestri
intirizzita sempre
piangevo all´alba

cercavo il sole
E tossicchiando spesso
proiettava lieve calore sul viaggio sorridente il giorno

E poi cadeva forte la pioggia
ed io senza mai cappotto
sempre bagnata fradicia nell´andare avanti

Ma lieve ombra il sorriso d´una mano data
m´aleggiava calda accanto a riscaldare piano

E caro quel pensiero mi strizzava addosso ogni vestito
m´asciugava nel freddo ...fuoco il suo sorriso
Più avanti pronto già l´altro viaggio duro

E pensiero silenzioso mi vivevo nuova nell´apparir del giorno  

Tregua dentro-fuori... il cibo ride
Perdersi è averti
Vivere... coprirti di parole il volto

Ritrovare una musica
la tua mano che m´asciuga lacrime

Attimi di delicatezza
contro incertezze

Salvarsi...
svuotarmi essenza
nel tuo mare immenso

ride il cibo
capriccio colorato
senza più parole

E mani ferme le tue serrano fuori
cristallo tagliente il mio dolore

Tregua.   

La mia pagina
Forse non dovrei scrivere parole

Ma questa notte tenera
vuole una sua pagina di ricordi cari
Mi sconvolgi sempre il cuore
anche se sereno è il ricordare
sfumato il dolore racconta a righe

Erano giorni in blu i nostri
correre per le scale
sorridere di niente
mangiare spaghetti scotti
era poesia

Poi le prime ombre morbide
bagliori perlati in grigio
risvegli senza più dolcezze
Trasparente la luce diventò crepuscolo
tratti decisi e contrasti marcati... le parole

Ed io una notte andai...forte il dolore

Volevo restasse un sogno in rosa quel ricordo
quando tu - sereno ancora -
per gioco dividevi con me
labbra a labbra sorridenti
il lungo filo di uno spaghetto al sugo

La mia pagina   

Ali di farfalla il giorno
Sponda nel sole
bevo respiro di luce
il vivere vivendo

Profuma profondo il cielo
illumina il sentire l´aria

Farfalla colorata l´essere
è pulviscolo di sole che si sparge
battito d´ali sui colori della terra

Attimi d´universo...
rallentano i giri Spazio e Tempo
Luminosi si aprono gli sguardi
trasparenze perse a mille petali
Camminano il sogno ed il reale

Esplosione d´equilibri e brividi nel sole

Passato già vissuto
Presente spazio d´attimo
Futuro libertà in volo

Ed è respiro di luce quest´andare
che si va incollando addosso
Ali di farfalla in volo
incendiano di vita l´attimo

Squarcia il tempo il cielo   

Presenze e lontananze
Ascolto...

asciugando pioggia
respiro corto delle nuvole

Silenzio le parole parlano
momenti aperti al mare
distese venate da ricordi amari

Ed orme mie
tra le case opache
dei pensieri tuoi
ad impigliare
vicoli stretti
tra le dita

Colora i muri l´aria
indietro il grigio

Presenze e Lontananze  

Remo accanto a remo...remi
Abbaglia il vivere
Schiariscono d´intensità gli occhi
Sfiora lieve un dito il labbro

Abbaglio...

Ed il sentirlo
è sentire che scorre nelle vene

Ascoltarne
i passi
i ritorni
le fermate
è addolcire ancora
ogni frammento che sta vivendo il corpo

E´ entrare dentro a quel sentire
che intenso...
istante
dopo
istante...
ti sta seguendo accanto

Fase che sale lenta...

Tenerezza che diventa desiderio
desiderio che si accende senso
vibrazione che morde ad ogni sensazione
rammendo lento d´emozione
che toglie ogni strappo stanco

E´ l´arrivare...

profondo
sereno
largo

Respiro
che ti giace accanto
vestito d´abbandono

E´ il tuo stesso arrivo
che vai leggendo lentamente a specchio
Silenzio vibrante di passione
Emozione che si racconta attimo nella tua storia

Intimità vestono profondo l´uomo
Parole sorridendo si raccontano gli istanti
Tenerezze s´abbracciano nel sonno

Vita nella Vita
Remo accanto a remo...remi   

Passi
Ombre contro luci di lampioni
È sera
è rientro

E quel vecchio sempre solo
su quel sedile grigio
spalle a spalle chiuse
Luci dalle finestre aperte
Sotto ai piedi
senti scivolarti i passi
bagnato quest´andare
sei movimento
dentro a un nero
che t´ingombra

poi

nessuno più in strada
silenzio a cappa sulle stesse luci
vestito addosso
malinconia...
E senti il Nulla
spoglio albero
che affoga muto
dentro una nebbia bassa
e dalla nebbia
l´acqua triste d´una fontana antica   

Incrocio un pianto nel vento
Leggeri i miei passi
incrociano il vento
musica dolce solleva il mio peso
l'animo stesso sospira
sfuma piano dure linee il dolore
mi vivo presente -assente- a me stessa

Ricordo un momento d'incanto profondo
prendo un pennello, colori pastello
lo sfumo nel sogno

Sogno io stessa ne ricamo i ricordi
sublimo il dolore in silenzio
un viso aleggia vicino
senza sorriso, triste anche lui

Mancarsi è taglio profondo
impone leggi severe il reale
Chiusa in me stessa rivivo
lieve il ricordo
segreto.
solare.
ma anche e per sempre

un pianto d'amore  

Se ti fermi ad osservare
Fissità di sguardi si incrociano
linguaggi profondi di corpi immobili
tempi riflessi in volti che pensano
trascorrere di vite dal dialogo infinito

Occhi fissi raccontano di uomini
scritti nel silenzio delle parole
parlati da gesti lenti
silenzi di muta sofferenza
Tristezze pensieri emozioni
segni di umano
immensità a termine
palpebre socchiuse
passi sulla strada del tempo.   

Calore e pioggia le parole
Era il respirare libero del cielo
il tuo parlare vestiva gli occhi miei
il tuo esistere mandava a fuoco il corpo mio

Le stelle ferme ad ascoltare
giocavano con l'acqua al chiaroscuro
Tondi e bianchi i ciottoli del mare raccontavano

Suonava dolce l'onda
vestiva le tue mani di tenerezza
E papaveri rossi a coprire di petali il corpo mio

Lontana solitudine
toccavano sorrisi e desideri
Vestivano calore e pioggia le parole   

Coi suoi colori il cielo
Si allarga richiamo di vita la luce
fiume solare illumina
pulviscolo invisibile di raggi
traccia che riscalda
dona calore ad ogni pietra
Splendore su ombra

Brucia lacrime di cielo

Si alzano gli occhi
attimo d'unione sbattono le ciglia
Ricerca interiore sussurra nell'aria

Vita silenziosa antiche parole
implorano perdono e pace alle menti
Mille lingue chiedono Giustizia nel dolore
cibo perenne che condivide ogni storia

Solennità immensa
coltre umana
toccante speranza
la folla tace

Scivola
poesia sul silenzio una parola giovane
"Seguimi"

Leggero velo sul Viso
Intensità d'un mistero
Abbraccia ogni angolo di sofferenza

E' arrivo un passaggio

Plana leggero
Splendore vestito di bianco. il Cigno
Allarga lento le ali
Respira profondo il Cielo
ascolta in silenzio la Terra

Attimo di Pace il Mondo
Promette lo sguardo.

Luce che rischiara nel buio
partecipa coi suoi colori il Cielo

Abbraccia.

"..Sulla tua bianca tomba
sbocciano i fiori bianchi della vita"..
(i due versi sono tratti da una poesia del Papa)

VOLA LIBERO GRANDE UOMO!
L'UMANITA' TI ABBRACCIA.
  

E ti racconto quell´arancio intenso
Un attimo
e s'incarna intenso il volo

Libera sensazione vivo-----viva!

Abbraccio mi perdo tra libertà e senso
fantasia d'arancio

Amandoti     

E ancora quella mano che a fatica... s´alza a salutare
E te la senti addosso
per un Uomo forte
questa tenerezza
che ha un nome
che ha un perchè

espressione cara d´un incrocio d´occhi
che non ridono come le labbra strette

Timidezza
intimità

brivido che corre addosso

Il soffrire antico
taciturno
stanco
scritto tra le rughe

l´Uomo!

E resti ferma
e fermo in te è quello sguardo

risposta
conferma
ad un sentire

E te la tieni stretta
quell´espressione cara
quel viso stanco...
dai capelli bianchi
che sta segnando i passi
ad una Vita che combatte i giorni

Questa notte ci sospende il fiato
Occhi ad una finestra dalle luci accese

Vicinanza grande
d´un Uomo della Storia
che in questo elastico di vita
ci sta passando accanto

E ci guarda caro...amico
stringendo un poco ironico i suoi occhi
mezzo sorriso che ci accompagna

E ancora quella mano che a fatica... s´alza a salutare

Filo senza più aquilone
All´improvviso lo vedi
filo senza più aquilone

Spezzato marmo
senza più un nome
coperto d´erba
anonimo
assolo

ricordo d´un passato
senza più un presente appresso

Togli le erbacce
la mano ripassa
ad uno ad uno
scheggiati tagli

Nessun nome
Nessun ritratto

" Sconosciuto "

Traversa la mente il ricordo
riprende vita
forma
voce

Non sai se in rosa o in celeste
rivesti in giallo con margherite e sole

E nel silenzio
ripassa il pensiero
attimi condivisi
d´ogni umano
in terra

Sfumature di tristezza
solitudini
lacrime
attimi di gioia
malattie

E prende colore nuovo
il ricordare un nome senza nome

" Sconosciuto "

diventato caro
Vissuto
aggiunto
Pagina scritta
nel mio presente

Amare oltre.   

Il buio d´oggi fatto storia
Sentirti il mondo addosso
Ferite che camminano gli sguardi
parole senza parole
paura e fame

Ti guardano muti gli occhi
scrutano quel tuo osservarli
Ha dignità grande il dolore

Piedi scalzi di madri stanche
Mani spente di vecchi abbandonati
Bambini addormentati sulle gambe

Ed occhi
occhi addosso
a scrutarti seri nel silenzio
nelle strade dure della fame senza tregua

E ti senti profugo in mezzo a loro
sofferenza cucita a sofferenza
rabbia che si strappa l´impotenza addosso
pensiero che cerca freddamente una soluzione

E´ il buio d´oggi fatto Storia in quegli occhi scuri
In festa attorno al tavolo i potenti
e mangiano loro... mangiano
mangiano anche la torta

E mancano
mancano
tante lampadine ancora al mondo...
Tante
Troppe!  

Luce d´abbandono quell´arrivare
Sentire
volere
parlare

Sensualità d´un sospiro
sinuosità d´un respiro
ripasso d´angoli
Guardano gli specchi
si schiudono le porte

Ti richiede piano la sensazione

Scala il volere
carezza il parlare
s´inerpica il sentire
s´abbraccia il desiderio
si vive tenerezza il senso

Ed è luce d´abbandono quell´arrivare

Abbraccio...  

La tua storia
Mi guarda vuoto un foglio
mi chiede di vestirlo
mi resta bianco accanto
Pensiero silenzioso
la mia mano lo accarezza

Oggi
una data per cambiare vita
Ore che scorrono lontane
lente

- Non posso oggi foglio -

Oggi è presente il divenire
oggi qualcuno vive con dolore
Sofferenza d´un amico
che taglia rami secchi alla sua vita

Sarà domani la tua storia

Diverso l'amore
Sentire diverso l'amore
vestirlo di passi sereni
carezze poggiate alle spalle
attente al sogno reale

Capire il sapore del tempo
dell'acqua che scorre sul corpo
dei fili persi tra dita
di tocchi che sfiorano i giorni

sentire diverse le labbra
coperte da lenti baci
capire il blu delle notti
coi piedi intrecciati ai suoi piedi

nel chiaroscuro degli anni
lucidi istanti
imparano a scrivere il giorno
diverso sentire d'amore

Stacca leggera la barca dal molo
credendo, riprende nel mare il suo tempo

Obiettivo sterminio
Selezioni
Corse

greve il silenzio sull´ultima marcia
lacrima vestita dall´ imminente gelo

sterminio

carnefici mani
carnefici uomini
e masse umane nude
cumuli di morte

tragedie di notti senza fine
forni dal fumo umano
disperazione senza scelta
paralumi sedie di pelle viva

orrore

nessun perché
nessuna comprensione
silenzio scritto nella storia
pagina da capire perché colpa

Ricordo da non dimenticare mai!

Como paloma en el cielo
Sentirsi addosso l'aria
ciottoli e sciabordìo d'acqua
sorseggia lenta l'alga

Come paloma in cielo
sbatto le ali
Riscalda il sole
è tenerezza l'aria
e tra le bianche nuvole
io volo!

Salsedine e granelli a mare...

Vibrazioni.

Giocando con le bambole di luce
Voglio regalare bambole per colorare il Mondo
Voglio vestirle di colori per dipingerle d'ogni Paese

Strisce variopinte di Luce
Prati in primavera dai mille fiori

Contrasti di colori per Armonie

Le darò in mano ad ogni bambino
Perché sorrida tingendosi di Gioia

Saranno simboli di Pace in ogni casa
Saranno passi di un cerchio tondo come la Terra

Sarà un gioco fatto di Luci a mille mani... le nostre
Che si toccheranno insieme a mille... nella notte tra le stelle


Viverci di Luce...amando insieme il Mondo.

Emozione tocca
Desiderio e sorriso a carezzare occhi
felicità e fisicità a contorno
Stare seduti a vivere
sfiorarsi appena i visi
E maglioni caldi a riscaldarci

Ore vissute nell'abbandono
Occhi chiusi i tuoi
con quel tuo sentirmi dentro
Occhi chiusi i miei
poggiato viso sul tuo petto

E le tue mani lente sui capelli

Era mistero quell'amarci
scoperta continua di debolezze a scambio
di vulnerabili vite abbarbicate all'attimo
Fascino che strappava parole mute al giorno
Preziosità d'ore vissute sempre accanto

Furono poi malizia gli occhi tuoi
fascino che ti creava il brivido il viso mio
E nella roccia nuda ai venti
si scavò per sempre un sogno
Ci graffiò duro il Tempo

Ma sulla roccia teneri guardiani
rimasero per noi i due gabbiani

E ci sono ancora
E ancora noi a viverci sereni i giorni

Aperta la partita
Trasparente
brillante
cangiante

Interroga lo sguardo

Zigomi fermi
chiedono risposte
gioco d´armonia

Immobili le labbra

Lontano il sensuale
prende colore fermo il vivere
Nascosti occhi vellutati ripassano

Gioca duro il silenzio al tavolo

Pallido tono
colore senza novità
Risposta è tergiversare

Unica la posta..scacco matto!

S´abbassano le palpebre
spezie decise
gli occhi vanno

E´ addio per sempre il piatto vuoto

Ritagli di silenzi
Ospite

Apri la sua stanza
Accoglie sempre
Spoglia lieve il Fuori -Tempo

Dolore diffuso
è sofferenza ogni pensare
morsa che allenta il vivere

E copre carezzevole il Silenzio
Immobilità ad occhi chiusi

Passanti radi
sono figure in lontananza
curve fuori dal Tempo del Dolore

Li guardi

Non hanno più la voce
Solo lontanissime sequenze
appese al filo muto del Ricordo

E senti carezzevole arrivare l´Abbandono
Nudo ...s'avvicina al corpo che ti copre
ti avvolge ...respiro lieve ti sorregge

Dolorosi i tagli della mente
scivolano lenti sugli occhi stanchi
Assorbono stille di Silenzio

leggerezze sospese planano ...
E l´Essere si placa

Sollevi piano il velo al tuo dolore
Abbandono canta triste
ritrova piccoli i tuoi sogni cari

Ritorna Tempo per ridarti Forza
E Divenire lieve ti raccoglie... in sonno

Bentornata amica
Carezza serena
un messaggio
riapre le porte

Ti muovi
ti vesti
scendi le scale
vita in mezzo a vita

Cammini
ti guardi attorno
osservi
senti vivo il silenzio

tocchi la vita

Ed occhi attorno
a riflettere pensieri
solitudini abbandoni
speranze

E mani a stringere saluti

Al bar
sorseggi un caffè...
confusione
vocii di gente

Ti avvicini alle porte a vetri
osservi il cielo
e carezza tu a te stessa
ti dici piano

" Bentornata amica "...

Fierezza l´ essere
E al bivio
resti sospesa

muta
rifletti
non ti fermi
scegli

Nudità d´essere
ti reinvesti
squarciato orologio
scegli il retro-bottega

fierezza preziosa
che non si scompone
biglietto d´entrata
che non s´intimidisce

Scommessa scintillante
è sguardo freddo ogni passato

Ventaglio alla luna
Fuoco le foglie sui rami
protese estendono il darsi
fruscio il desiderio si scopre

Calore l'attesa ricerca

S'insinuano lenti i movimenti
si toccano
s'intrecciano
tornano indietro
s'agganciano all'aria

Complicità che veste d'arancio
s'allargano fluttuanti
trafigge esplorando il calore
s'espande.

Amnesia in rosso

S'intensifica nudità ritrovata
la luna
s'infila passione tra i rami

Accartoccia calore le foglie
le stacca
si gode attimo ultimo .

.lo scricchiolio

Volteggia infinita l'essenza
Ventaglio ch'esiste alla luna

Emozioni di luna
Stesa su un fianco coperta di luce
rivivere bagliori di vita
gambe incrociate scoperte di veli
assorbire sensazioni

allenta il braccio il movimento
emozioni di luna rifanno i percorsi

calori vissuti
frammenti fluttuanti
pioggia che si veste lenta

Vortice
d'abbandono

Bianchi ritorni
grappoli infuocati d'arancio
sensazioni vissute

Esistere
Emozioni di luna

Camino acceso i ricordi
Nel silenzio d'un caldo autunno i ricordi

Lenti i passi lontani i rumori del Tempo
si carezza delicato il passato
pezzo per pezzo

Sfuma i colori l'autunno
essenziali linee per una in corso
si ricompone largo il puzzle di due stagioni


Girano i fogli legati da nodi intrecci di vita
si sfogliano primavera ed estate
sorridono i ricordi.

Riportano la vita
pagina del tempo che non si ferma
sguardo sereno che pensa all'inverno lontano
Apre lentamente una porta conosciuta la mano
è acceso il camino di pietra da anni
riscalda all'arrivo

Si siede l'andare
ripensa solitudini perse per strada
anni lontani risate d'infanzia sogni di un tempo
rotture improvvise chiusure offese silenzi di ore
esiliate le risa

Inutile il volo
ingrati gli anni piovevano colpe
inesistenti realtà a coprire amara l'accettazione
ribellioni serrate catene grida d'aiuto d'un essere
nullo l'ascolto

Immobile il tempo
stanco il vivere chiude la mente
Incompreso pensiero serra le porte all'esistere
difesa estrema d'un essere sempre sbagliato
nascosta la vita

Fugaci d'altri
gli sguardi nello sconosciuto vissuto
cercano fatti nascosti da nessuno mai osservati
oscurati dal non voler percepire reali i vissuti
sfinita la vita

Fili elettrici i giorni
riaprono occhi velati di sofferenza
Signore il Tempo è ormai pronto alla resa dei conti
dà risposte ferme a difesa di chi era in attesa
riprende la sfida

Svestiva invidie il carattere
Decisa l'azione era mossa precisa
mutò in coraggio anelli e vecchie catene di ruggine
nessun compromesso a fermare l'agire negli anni
forza lo sguardo

Memoria ferma
Recuperò la Vita risate argentine
Strappò impietosa pagine oscure su altri visi bambini
Pestò menzogne asciugando lacrime d'occhi innocenti
Sorrisero i giorni

Fiamma viva il fuoco...
Riscalda il camino i tempi trascorsi
Accoglie ogni piega passata la rossa poltrona in penombra
Scoppiettano i ceppi disegnano cari ascolti riflessi sui muri
Risponde la Vita

Bagliori arancione lavorano ai ferri i giorni futuri, domani.

Io e te
Io e te
vita

Io e te
Pentagramma nuovo da inventare

Io e te
Profumo e succo d'arance

Frullato d'amore
da bere in un solo bicchiere
Fascino di vita da assorbire perenne

Intensità vissute-------------------------------------Noi.

Sentirsi dentro
I tuoi occhi
luce

Una voce
il domani

S'allargano fronde
al futuro

Sentirsi dentro

Raccolta ti vivo
ti giri
mi vieni accanto

Scivolano calore le tue mani
trastullano seri i tuoi occhi
mi prendi in braccio
sorride il cuscino.
spegni la luce

Sentirsi dentro.

Puntini di sospensione
Si abbassa il viso
Sfiora leggero un bacio sul collo

Impercettibile
il movimento
è incontro
di sguardi
Disegna
un dito
il contorno
del viso

Puntini
di sospensione
le parole
lasciano
agli occhi
il parlare

Tenerezza
racconta
ascoltano
schiuse
le labbra

Nel sole
Profumate le fresie
colorate giocano
sorriso che incanta gli occhi

Scintilla intenso il sole

Scompigliano la quiete le tue mani
intrecciano fiori
calde labbra in sopravvento

Possedersi al sole
il mondo

Poesia
T'osservo

Il tuo viso
il tuo piacere
addosso
carezza
di pelle
che mi
strappa viva
scucita
al mio
stesso essere

Socchiudi gli occhi
ripasso il
dito sulle
labbra tue
allunghi il braccio
t'accosti

Incendio
mi divori
il corpo

Poesia.

" - La Casa del Thè - " è in via ...- " ceridwen -"
Incalzavano i pensieri
freddo intenso nelle ossa

Vidi una porta
entrai in una storia... foglio senza carta

Mi rubò calda un´atmosfera
cominciai a srotolare nodi dai miei pensieri
non avevo portato nulla in quella casa
e lei "occhi grigi luminosi come l´aurora"
mi fece subito sua ospite...
" grigio perla come i suoi capelli "
s' allontanava ogni tensione

e per un attimo
assaporai me stessa

essenza

E´ fuori mano " La casa del Thè "
è in via... " ceridwen "
piccola l´insegna
soffuse le luci
magico ogni suono
" ha tre grandi lanterne dalle luci gialle
e due grandi camini accesi "
..." La Casa del Thè "...

Riesco
sciarpa alla mia stessa sciarpa

Scorteccia forte il vento fuori
ma dentro
ha riacquistato senso questo mio vivere
- Il virgolettato è ripreso dal testo originale.-

La mia tela
Esce dalla sacca
ogni giorno
vivo
un piccolo pensiero

La mia tela

Sorridono i ricordi
libertà piene di respiro
mi regalano fine intreccio di dolore e gioia il vivere.

Salite aspre e sale
Erano i giorni dell´ infanzia
correvo libera

Soldato semplice
poi m´incamminai

Gelo e pioggia battente
mi raggiunsero sempre

e in ogni strada...sale amaro a condire il piatto

Ma nei cambi duri
salite aspre

Sempre...
Piccolo e prezioso un ricordo addormentava il pianto

E chiedi il vivere
Ed è angoscia che improvvisa sale
Si chiude gli occhi il vivere
esserci
e sentire confusi
dispersi i battiti del cuore

Dovresti andare
dovresti muoverti
non puoi

E resti ferma
gomitolo umano
serrato nel tuo stesso grembo
ti chiedi aiuto
speri che finisca

urlo tu del vivere

Fuori ogni emozione
il pensiero grida
solo per sopravvivere
immobile si osserva
tremore contro il panico

E tu carezza solitaria di te stessa
a ripeterti incessantemente

aspetta
aspetta
aspetta
passa
sai che passa

E chiedi il vivere

...Padre perché mi hai abbandonato?
Nel Suo grido in croce

Dolora
ogni giorno
dolore umano
in Terra

Silenzio
profondo
l´anima

Il Credere
sfonda
il tuono

Fugge
impazzito
dal suo stesso lampo
il lampo

Trema la Terra
E´ Dio che passa.

Resa...
La mia mano
il tuo colletto...

Le tue dita
il mio braccio...

Labbra più vicine
inarcano a voglie i corpi

Sorrisi lievi gli occhi
abbassano le ciglia

resa...

Il mio silenzio
Foglia che vola nel tepore
m´ascolta

Passo che condivide
mi cammina accanto
pungendosi delle mie stesse spine

È il mio mezzo corpo in bianco
quando l´altra metà si tinge in nero
Lento cerca sempre i fili dei due colori
per ricucirli nuovamente insieme

Forza che sa attendere
la fine d´ogni mio uragano
ritrova paziente tra la terra
i miei pezzi persi da riattaccare

E mette toppe colorate
a quel vestito che spesso l´ora
per il troppo vento mi strappa addosso
senza ch´io capisca quell´infuriare

Nel suo respiro accetto anche il non capire
e l´egoismo indifferente
di chi pensa solo al suo sicuro andare
debolezza e difesa dell´essere che passa

Nei tramonti tristi mi regala
tenero il canto di un cardellino
per addolcire pagine amare ancora fresche
Vissuti d´esperienza della mia vita

E trova piano l´incanto di cantarmi una canzone
sollievo ai miei ricordi stanchi
Quando sonno che mi prende culla in grembo il pianto
Goccia d´un dolore troppo stanco

E nel silenzio
ritrovo le tonalità giuste
per accordare i colori della mia vita
quando a scontro prepotenti
macchiano di tristezza la mia allegria

E sempre foglia che vola nel tepore
mi viene stanco accanto a riposarsi
tranquillità di colore che sempre al caldo appaga

E divento io foglia del mio silenzio...

Falce di luna
Luna argentata sull´acqua
Noi
silenzi e ritorni
assenze e ferite
ritrovarti e perderti
Falce di luna
resto sospesa
silenzioso raggio
ad una lunga attesa

Pagina scritta di futuro
Camminare nel vuoto
sentirsi soffio
armonia silente
sfumatura tenue di colore
liquida acqua
sentiero di montagna
albero secolare
capace ancora di abbracciare
corde di violino
per sinfonia nuova
Istante che libero si dice
particella ed universo insieme
a ricordare nuovo un ricordo

Pagina scritta di futuro

Sboccia sui ripidi sentieri
Musica d´amore
inònda il mondo !

Basta questo silenzio...
Diventa foglia libera nel vento
danza per tutti una danza nuova
Sveglia il sole
dove ghiaccia il freddo
Sboccia sui sentieri
chiusi per troppa asprezza
Sii piega di fisarmonica
capace di riempire ogni aria
Apriti al vento
ed allegria di cielo
occupa ogni sguardo in terra

Non chiuderò più le mie persiane
Scivolano silenziose mani
nei corridoi della mia vita
Portano luce nuova nelle stanze
riaprono persiane chiuse e impolverate
poggiano tende delicate color pastello
Diventano sfumature d'acquerello i muri

E nel silenzio io giro
Osservo

Cammino piano nelle ore
quasi a carpirne lentamente il senso
Profondità oltre l'apparenza

Voci acquietate
dolore che ha cambiato suono
le ascolto rispondendo a monosillabi
Prudenza che si è fatta vita
nel non riaprire inutilmente le ferite antiche

Riflessi di luce inondano le stanze
danno colore nuovo al tempo

Si poggiano leggere le mie mani sugli oggetti
sorridono le labbra
Fantasia nuova
cambio loro gli angoli

Torneranno diverse le stagioni
Tornerà ancora il grigio

Sorriderò senza parlare quel giorno al tempo

Non chiuderò più le mie persiane
aprirò le tende
accoglierò la luce che mi regalerà ogni ora
Nei domani troppo freddi
accenderò il camino in ogni stanza
combatterò col fuoco ardente il gelo

Lievi si abbassano le ciglia
tenerezza che carezzano il vivere pesante...gli occhi
Dolore che raccoglie i frutti

Scivolano silenziose mani
nei corridoi della mia vita

Ed è lago blu arancio ora il deserto
Impertinente fantasia ribelle
ti ridono agitandosi sul viso i miei capelli
t´inseguono smorfiosi ed invitanti gli occhi

Ti arrendi
schiena al muro
braccia aperte alla parete ti fermi
e sfumatura di deserto si trasforma in senso

Pietre alte larghe
s´ungono di sabbia
si graffiano ...
rapidità i corpi

Voglia forte il tempo
desiderio alto
Frenesia d´attimo che s´immerge arancio

E sola scappo
e solo m´insegui

Ed è domani
ed è partenza
ed è arrivo

insieme

Fuga che si scrive nel ritorno
sfida ad attimi infiniti di solitudine cocente
roccia che mai si coprirà sommersa dalla sabbia

Ed è lago blu arancio ora il deserto

Colpi di luce e lacrime
E il ripensare assale

Ritornano immagini lontane
visi tonalità d´azzurro

Strade dimenticate...incroci fucsia

Pensieri raccolti nell´andare
percorsi intimi che camminano nel cielo

Recuperi istanti brevi e lunghi
esiti di giorni dai finali assai diversi

Rimetti addosso vestiti trascurati... senza prove
screpolature di pomeriggi in grigio ed in beige
ritagliati da tempi nuvolosi

Scelte di tonalità diverse ad occhi d´altri

Armonie
Colpi di luce
Lacrime

Li risenti vita

E ti sorprende
in questo ritrovarti d´emozioni
il non sentirti solo

Muschio bianco
serenità d´esperienza
che sfuma ogni tinta calda

E nel silenzio
il ritmo che ti racconta il Tempo

Come un gelato sciolto
E resti nel silenzio
e sfogli pagine

Immagini di visi
espressioni in grigio
impermeabili sgualciti
treni in partenza
foglie nel vento
in attesa della fine

Solitarie le panchine...
Poggiati sulle mani
i giornali si leggono da soli
Dipinge arancio
e blu elettrico ogni ora
Quante le attese e vane...

E risenti pure quella voce
quel ...no... detto quasi per caso
come un cancellino che cancella tutto
E sottotono quella tua risposta
vestita all´apparenza
da un semplice...non importa...

Finisce così
come un gelato sciolto
in un qualunque giorno
una storia una vita

E ricomincia il passo
stanco
fermo
deciso sempre
in quell´andare avanti

E sempre il giorno a respirare attorno.

Sorride al mondo
(Per il Papa Grande!)

Gradini vecchi
Corpo vestito di stelle
Tristezza dura

Grigia l'aria
l'anima pensa

Ore d'addio
foschia densa in cielo
pesano i passi

E si arriva ...
abbandonato il corpo
è silenzio

Ferma la mano
lungo il vestito
Dolore vince

Vesti il cuore
duro il reale
Ti copri il viso piano
guardi e pensi

Nascere solo
Vivere galleggiando
Morire solo

Strada d'addio
muti i visi

Forza liberatoria...

Voli di luce
ci prendono improvvisi

Nome nel vento...
Sorride al mondo

Ascolto silenzioso in lilla chiaro
Due tonalità il verde
vola lontano una foglia
È il divenire che incalza l´ora

E leggo...
vestita in bianco
pagine vissute
Colori miei sulle pareti gialle

E penso...
vestita in celeste
rubo respiro al cielo
Bianche le nuvole mi avvolgono

E siedo...
attesa che decide
lunghi i capelli e lisci
Sfondo arancio le pareti mi riflettono

E amo...
solarità dell´essere
sinuosità in giallo
Mi cullano le onde... celeste il mare

E sogno...
lunghe in avanti le braccia
s´intrecciano carezze le mie mani
Avanti il Tempo...non s´arresta mai il sole

E scrivo...
ascolto silenzioso in lilla chiaro
seduta... è bianco il tavolo... nel vaso gialli i fiori
Sfumature di limoni l´attesa è in rosa sulle pareti azzurre

E silenzioso sempre...
azzurro scuro mi segue il mare
Celeste il cielo gioca...
grappolo di glicine il mio pensiero soffia lieve un desiderio

Foglio mai dimenticato dal tempo
E sono passo
velo che cammina
Silenzio nelle stanze dell´Infinito

E sono danza
che balla zingara nel vento
tizzone ardente sulla sabbia

E sono onda che selvaggia
ti si abbatte contro
mare che tutto assorbe nel suo fragore

sogno che ti carezza l´anima
attesa presente
che t´aspetta nel silenzio

ricordo vivo nell´assenza
musica che ascolta
sfumatura e trasparenza

tailleur grigio
quando t´avvolgo dentro
calore per i pensieri grigi

Mi stringi forte al petto
ti bacio il cuore
foglio di tenerezza pura

Insieme
Presente passato futuro
Pagine di uno stesso libro

Foglio mai dimenticato dal Tempo

Incalza il bacio
Cicaléccio delle ore
energie e ricarica

Giocano un bolero ardente i passi
segnano riacutizzato il desiderio
intrigano armonie i movimenti
Elettricità vive
è battito l´istante
Incalza il bacio
si ferma a tratti
ricerca tentazione

Gioiello nuovo l´attimo
è garanzia di primavera il giorno


Stanza d´ospedale
Disinfettante silenzio
letti lenzuola camici
Isola la sensazione
restringe il campo l´attenzione
stanca abitudine la solitudine

Mani ti lavano
mani ti medicano
mani portano il pranzo

Aspetti
nessuno al tuo letto
sentimenti ... ferite aperte
solitudine quel sentirsi ...fine
solo... fissi il vuoto

Pensiero ti rivive indietro
luce e buio
sogno e realtà a scontro

Notte
opprime il buio
Bisogno
manca il respiro...
Arriva bianco un camice

non il tuo consegnatario

Silenziosa la mano
t´accarezza il capo
Sorridi incredulo
lampo d´emozione
è scossa elettrica

riparla attimo l´Amore

Copre delicato il lenzuolo
e nel calore d´emozione t´addormenti

Ultimo il respiro
Malati terminali e solitudine.   

S´accompagnano gli occhi
Lenta la musica unisce
Colori i visi
sono baci
Sfuma il suono
è carezzevole
S´accompagnano gli occhi
Mani prigioniere di un incontro
s´abbandonano
roseto di rose profumato dalle mille spine   

Io incoerenza tua
E scoppiettii di foglie
Essenzialità d´essere
riserva sconosciuta e nuova
passaggio colorato
di carezze e senso
Sfilacciano al fuoco
parole
tenerezze
abbracci

Ed io incoerenza dolce tua che volo   

Ma la rete è trama
Si dice sempre
-giusto valore grazie! -

E senti libertà di scelte
chiusure di porte al prestabilito

Fulcro sempre l´Essere s´illude
e gonne morbide s´arricciano alla Vita

Emozioni alte ariose impalpabili
firmano le aurore... cascate di colori mattutini

Fiori semplici ridono tra i campi
spighe e papaveri illuminano i sogni

Ma la rete è trama
e porta poi rose con le spine

Resta solo tocco di pastello rosato... il Tempo
scoloriti e lontani salutano
dolcezze sciolte all´aria
petali senza più volume

Trasparenze antiche di quei papaveri d´allora...   

Morbida Giorgette il giorno
Qualità ambrata lo sguardo
rigava solitudine nell´ombra

Sbocciarono i gerani sui gradini
schiusi al sole
ritrovarono il sorriso occhi tristi

Evanescente avorio
divenne sinfonia di toni ogni respiro
E fiori a drappeggiar sensibili d'attimo
ogni bacio

Morbida Giorgette il giorno...
s´incammina a piedi nudi al sole   

S´aggiunge alla favola del tempo
Cascata giallo arancio
cade morbida sul corpo

Il pizzo nero è attimo di sguardo

Luminoso di calore
s´aggiunge alla favola del Tempo
Distesa quotidiana di tenerezza
racconta viva ogni attimo l´incanto

Ringrazia il vivere lo sguardo accanto

Ammalia dolce
invitante sempre
carezzevole carezza
Infinità d´Essere... il sorriso    

Morbida e donna
E mi sento morbida
..............quando mi parli
E mi sento donna
..............quando mi tocchi
e mi sento bella
..............quando mi guardi
Sorrido...
..............sintonia di labbra
gli occhi

Certezza del mio tempo
---------- tu
Specchio che rifrange
---------- io

Intensamente
Intensamente

E mi sento te amore    

Mi penso amica
L´angoscia annulla il giorno
E tra le dita i giorni...

Schiudo l´uscio
Tu lì dimentico del vivere

Richiudo e piango

Ferrea nel silenzio
mi penso amica

Nella bufera ti camminerò davanti
donna di carne ti avvolgerò amante
emozione volerò sulle tue paure
Ti racconterò di me ridendo
per annullare ogni tuo nodo
Cautela al tuo pensiero ascolterò

Ma quando aperte le muraglie dormirai

poggerò - diversa - le mie labbra sulle tue
e piano per evitarti angoscia

ti griderò d´un fiato..." Io T´amo! "   

Introspezione nuda di me stessa
E li ritrovo così ogni mattina
fogli abbandonati pantofole stanche

La mia anima il mio sentire

attaccati sempre a un foglio
nel loro viversi ricordo

Ed io già diversa da quell´attimo
che silenziosa leggo vestita di me spogliata

Ombre che vanno nella nebbia
ricordi di una notte calda

Vissuti d´un passaggio temporale
spazzati via da un vento cieco...adiòs

Proiezione nuda di me stessa

E vi leggo sorridendo fogli sparsi
pantofole calde ai miei piedi stanchi   

Coperte a scambio
Scacchiere di fili°°°
giaguaro l'emozione
le parole annusano l'umano°°°

Lampi nel buio°°°
Sono
labirinti di memorie
sorgenti d'orizzonte
che si regalano

coperte a scambio°°°


pillole per il sorriso
farcite--------------------- di pura cioccolata.     

Rispecchio d' occhi il cielo
Malinconia d´abbandono
dipingono gli occhi
Mancano le mani care

carezzano lenti e lunghi i capelli
sapore di vita respirano le labbra
Privo di parole il Tempo

Vivere attimo un ricordo

Colore ambrato nell´aria
ondeggia profondo il desiderio

scivola lento fiume Lontananza
Rispecchio d´occhi il Cielo   

Sentirsi sola lucciola nell´erba
Nella notte senza stelle
sentirsi sola... lucciola nell´erba

Silenzio
profondità d´Essere che lotta

Fuori Tempo e Spazio
Essenza

Prendere forza da uno sguardo caro
da un´ovatta calda

Lucciconi gli occhi
scrivono il dolore

Carezza muta
solitudine che si riveste

Emozione e Vita    

Denti a pettine pettinano i giorni
Piacere tra le dita
Ciocche evocano emozione
tristezze gioie perplessità

calde dorate
riflettono cromature d´infinito

Denti a pettine pettinano i giorni

Scritti nel vento segreti cari
lasciano gli artigli

Passi di colori nuovi
sintonia mielata d´oro
traslucida Emozione

Fruttata calda.   

Eterno femminile
Eterno femminile

Gesti audaci delle dita
Inquietante segreto
Ciocca che plasma il viso
Tela sensuale di passioni
Attrazione semplice

Ieri oggi domani
Acqua Aria Terra e Fuoco

Primordialità dell´Essere... progetto libero   

E tu sul mare a galleggiare
Girato l´angolo
è luce
fioca se vuoi ma luce

Vivere la Vita
galleggiando a mare
arsura e cavalloni

Poca terra attorno

Serio si porge altero il viso
Consapevolezza che non s´illude
Consapevolezza che non si arrende

Un attimo per riposare

Aprire le braccia
Alzare il viso al cielo
offrirsi per assorbirlo addosso

Scuote l´ora

Senti bagnato attorno
ad occhi stretti t´ illudi speri
Inzuppato il corpo riapri gli occhi

Tuona forte il temporale
onde alte addosso

E tu sul mare a galleggiare

Stringe i denti
Rancore - il Fato -
Rabbioso riapre nuova una partita a scacchi

Ed il passo mai fermato a navigare
Forte di timone.... a galleggiare

Vivere  

Bacio al cioccolato
Bacio al cioccolato
unge
Riccioli i capelli
senso

Ardore delle mani il corpo°°

Sospese
gocce
scivolano...
Voluttà...


Equilibrio vitale
gli occhi
leggono
scrivono

Lampo il desiderio°°

Tra le ciglia
fessure strette imperlano
inquiete
fragili

Colorate reti.....l´Oggi°°  

Adiòs
Adiòs

E negli occhi implacabile si ferma il Tempo
lucido lo sguardo scrive l´attimo
Senza parole il battito
Immobili le labbra strette nel loro stesso abbraccio

Senza muoversi
senza mai voltarsi
pallido un viso
cammina in piedi

Esistenza intrappolata in quel parlare piano

adiòs

Nel vento foglie raccolgono... " Per sempre ".  

Passi lenti quell´andare
Ricordi la stradina stretta
una salita di pietra vecchia
fuori dal Tempo

Tutto gradini quell'arrivare
ciottoli di pietra antica
vasi di fiori

colori miscelati ad ombre

Ci borbottavi tanto
mi tenevi a vita tanto
passi lenti quell'andare

Il portoncino è sempre lì - blu -
un po' scrostato adesso
ironico ci ridevi sempre

colori mediterranei addosso

Rivivo istanti
risento tenerezza
e quei nostri corpi ...

accanto

amore gioia
un momento
l' infinito

e sotto il mare

E ci sei
lontana spiaggia
tenerezza disarmante d´un sorriso

Ed abbaglia sempre il sole...  

Passione e sale
Non prenderò acqua al fiume
piove senza tregua il cielo
fitta pioggia a ricoprire il corpo

E dentro lacrime salate

Non prenderò acqua al fiume
cadrebbe anche lì questo mio sale
mai far bere ad altri il tuo dolore

E me lo spremo addosso questo mio sale

e brucia
e graffia
consapevolezza d´un giorno ormai finito

Passione e sale.   

Inutile il ricordo
E liberi si gettano
Nell´acqua
Mille colori
:::::::::::::::::::::::
Sfumature varie
::::::::::::::::::::::
Di ogni razza
Ma tutti insieme
::::::::::::::::::::::::::::
Solo e soltanto fiori
::::::::::::::::::::::::::::

Passi silenziosi
Si salutano col dito
Solo un sorriso
Attimo intenso
::::::::::::::::::::
Immagine
::::::::::::::::::::
Che resterà
Nel cuore


::::::::::::::::::::
Tutto il resto
:::::::::::::::::::

Sfuma
ogni
giorno

:::::::::::::::::::
Inutile
il ricordo.
::::::::::::::::::  

Tu terra
Ed urli per rompere il silenzio che ti ghiaccia
e tra le rocce è dimentico ogni passaggio
Bianco annevato il giorno
si vede appena
soffocato dalla nebbia
grigio profondo il cielo
non sa neppure piangere
Tradita tu terra
Affiori a stento
sussulti senza più controllo
Ed urli
Urli
ferita per le tue stesse vite

E forza nell´infinito tempo aspetti  

I pensieri persi
Finiti i brindisi
chiusi i portoni
si siedono le anime
Le strade vuote
hanno ancora
archi di luce sospesi in aria
immagini di una gioia
che follia pura
cambia sempre casa
Inutile cercarla
rischioso crederle
per quel suo vivere
istante errante
sogno vagabondo
sempre dimentico dell´ieri

Cadono le foglie dagli alberi
crudele il vento le insegue
indifese le distrugge
Lente gocce scivolano
bagnano i pensieri persi
E dormo
e mi sveglio
e vedo la stanchezza
stanca
sfinita lei stessa
appoggiata senza forze al muro
Non le dico nulla
potrei piangere
Mi giro semplicemente
e pensiero muto
lentamente
rimetto insieme
i fili della mia stanchezza

Domani dovrà pur ricominciare il giorno!   

Una formica
E´ facile bruciare viva una formica
nel terribile silenzio di occhi scuri
che bramosi sperano passo passo
nei passaggi di una morte atroce

Difficile farla vivere quella formica
quando solo una goccia come il silenzio
linfa leggera potrebbe assicurarle vita

Disturba ancora troppo
quel suo riuscire a vivere di poco
E' pesante l´umiltà
offende l'ira che, cieca sempre, odia!    

A spalle e mai a guardarsi gli occhi
Sparse sagome
linee nella nebbia

Tutti a spalle e mai a guardarsi gli occhi
cappotto e cappello in nero tutti uguali

rumore comune i passi

e quel cappotto che non riscalda più la solitudine
e quel cappello che non ripara più dal freddo

spazio immenso
camminato sempre troppo in fretta

difesa perdente
illusione senza ricordo il domani

ferocia d´un vivere
dimentico
di guardare la sera le stelle in cielo  

Scalfita dallo scorrere del tempo
Ricordi la stradina stretta...
una salita di pietra vecchia
scalfita dallo scorrere del Tempo

Tutto gradini quell'arrivare
e ciottoli di pietra antica
e vasi di fiori ai bordi
colori in controluce a dire

Ci borbottavi tanto a volte
m'incatenavi a vita ...tanto a volte
passi lenti quell'andare insieme

Il portoncino è sempre lì, blu
un po' scrostato adesso
e tu ironico a riderci... sempre
per quei colori mediterranei addosso

E sotto il mare

Percorro ogni attimo
rivivo istanti
risento tenerezza
quei nostri corpi accanto

Fu amore fu gioia
un momento solo
un momento d'infinito

E tu ci sei ancora
lontana spiaggia
tenerezza disarmante d´un sorriso

Un giorno.   

Seduta ad ormeggiare
Sento lontano la luna
eppure i suoi raggi brillano sull'acqua
mi avvolge calda la tristezza
come languire muto d'essere

Ormeggiato il vecchio barcone dorme
forse ricorda anche lui
ed io sulla banchina mi sento ombra grigia
corda tra queste corde

ad ormeggiare ormai un ricordo  

Ciao fiore
E poi
apri la porta
e mi arriva caro-"Ciao fiore " -
difficile esprimere il momento
difficile sensazione il rivivere
difficile emozione il sogno
Tenerezze di mani che s'intrecciano
occhi che si chiudono ad incrocio
gocce di rugiada
appena colte all'alba

Arancio vivo l'orizzonte   

Respirami sempre accanto
Dormi ed io accanto penso
m´assorbono
tempi comuni
tazze al mattino lavate insieme
sorrisi
problemi
lacrime
asciugate a turno
Ed è carezza
questo tuo respirarmi accanto
girandoti nel sonno

Sorrido
mi stringo a te
sicurezza calda
e sussurro tenero
quasi dormendo
ti raccomando piano
-non cambiare mai -   

Senza fine
Intensità dorata
la luna stanotte
veste le foglie
A mille a mille
compatte
raccontano l´ulivo

Attorno
verde prato
l´erba accoglie

Fruscio potente
il fogliame
segna il tempo
Stagioni e passi d´uomo
nel ricambio
Tempo nel Tempo
Senza fine   

Questo nostro esserci
E le tue cinque dita
larghe sulla mia pelle
distendono tenero il tuo amore
Ed i miei occhi chiusi
che lo assorbono in silenzio
ridandogli immenso amore

Emozione d´Essere
che infinita illumina
questo nostro Esserci   

La vecchiaia
Tra pietre tonde
un barlume di fiammella
per riscaldarsi
Visi senza limite d´età
parlano di solitudine
Nello sfondo urla il silenzio
Il vento sfiora una ciocca
di capelli bianchi
Scappa un vecchio fermaglio stanco

Seduti a solo
si raccontano i ricordi
Triste speranza la vecchiaia  

Gallerie
Luci verdi
Corridoi oscuri
Strisce gialle
Pareti in chiaroscuro
contro il nero
di un cammino al buio
Lampi nella notte
scontro
sangue
vite sul selciato
senza tuoni...

Gallerie  

Ed a volte
Ed a volte il canto
Supera lo stesso volare
Ed è pianto che resiste al fuoco
Ed è passo che toglie ogni respiro
Ed è chiedersi un perché che non ha più senso
E´ tempo fine e ricordo di un esistere mai avuto
Dolore che scava l´essere senza toccarlo
Fantasia di un giorno dimentico mai fissato sul calendario  

E il silenzio vive
Immobile nell´aria
calma serena l´alba
essenza di me stessa
Ti sento
E sei nell´acqua
che m´avvolge gli occhi
nell´alba che nuvola
m´abbraccia all´orizzonte
Mi parli nel silenzio
un po' assonnato
carezzi leggero questo mio viso
Ti cullo con gli occhi il cuore
E laghi i tuoi occhi ricci
viviamo insieme essenze.   

E ridi
E ridi

Ed i tuoi occhi s´illuminano
mentre ironico ripeti
...forse... probabile

ed io che ti siedo accanto
incorreggibile sempre
nel richiederti realtà un sogno

e tu serio
improvviso che mi abbracci
così senza domande

e fragorose risate
distruggono
i -no-reali

sguardi incrociati
responsabili
che parlano di intese

Lento il vento si avvicina
si ferma magico
un po' invidioso

e noi insieme
odore caldo di pane appena sfornato
ci scambiamo silenziosi le nostre stesse vite   

Domani
Un mitra dinanzi al viso
occhi freddi
mani sul grilletto
filo spinato sul mondo
refuso perenne l´umanità

Strategie nelle stanze del potere
povertà fame e terrore per le strade
negli sguardi della gente
silenzio vestito di paura
e lente troppo lente camminano le ore
speranza senza più speranza
tremore che assorbe il passo

Domani
forse domani
scrivono correndo le nuvole stamani
sono lontane loro
e corrono
corrono
corrono sempre   

Carezze e solitudini
Esseri senza parole
possibile ed impossibile
anime scavate nel tempo
-carezze e solitudini-
Stagioni senza fine
avvolgono mute i giorni
La vita scrive
a pelle d´umano
le sue ore
alternandone le strade

Prudente il tempo
comprende guidando il vivere  

Quando ombra la luna
Voglio lavarti con la mia luce il volto
toglierti quella nostalgia che ti ricopre l´anima
riempirti di tenerezza queste tue guance
costringerle a ritrovare sempre il sorriso
quando ombra la luna
tenterà ancora di toglierti il respiro

Voglio diventare l´abitudine rara della tua vita
quella che sa capire ogni tuo affanno
Voglio essere ora e secondo
Istante che riesce a crescere di te
contro il grigiore di un destino
che sardonico nel tempo
Tenta di giocarci a dadi i giorni   

E piange il pianto
Desolazione d´anima
Occhi sgomenti
- i sopravvissuti-
Soffoca la vita l´acqua
E mani si sollevano
per carezzare
per chiedere respiro

E mani si turano le orecchie
per non sentire il vuoto
Angoscia di voci che si cercano
paura che offusca il vivere
Ruote ghiacciate le parole
cronaca in diretta
girano nell´etere

E piange il pianto
E tira pietre all´ingiustizia
allo strapotere
di chi offende ogni diritto
E si piega in due il corpo povero
E braccia a dirsi mille i perché
E il fiato diventa asma

-Troppi i morti-

E il potente declama
declama sempre

-E la gente muore-   

Divento polvere di stelle
Mi dico attimo
Mi cerco attimo
Mi vivo attimo

:::::::::::::::::::::::::::
Tasti di pianoforte
M´inondano l´anima
:::::::::::::::::::::::::::

Mi sento Vento
Mi sento Seme
Mi sento Terra

:::::::::::::::::::::::::::
Mi insegue il Tempo
Divento Aria
:::::::::::::::::::::::::::

Cancello::::::::::::virgola:::::::::::::::::::lo Spazio

*****************************
Posta
Messa
All´asta
*****************************
Divento Polvere di Stelle
E cerco di donare Amore al mondo

*****************************

Ad un Mondo
che bendato
beve
solo
bollicine
di champagne

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::dimentico dell´Acqua  

Paura assale
Fuochi rotanti
scendono
dai cieli dilaniati

::::::::::::::::::::::::::
Spade di serpenti
Trafiggono colombe
::::::::::::::::::::::::
Macchie di rosso sulla Terra
\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\
Tempeste nei giorni della Storia
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Tuoni e lampi
chiudono le strade
^^^^^^^^^^^^^^^
Umani tremano...
Vedono gli uccisi
^^^^^^^^^^^^^^
Ed è orrore
^^^^^^^^^^^^^^
Dolori antichi
Esplodono
^^^^^^^^^^^^^
Cigolano
al vento
cerniere arrugginite
Sbattono
porte
senza più controllo

:::::::::::::::::::
Paura assale
::::::::::::::::::   

Tu
chiave
segreta
entri
:::::::::::
atteso
:::::::::::
attesa
:::::::::::
e stelle in fila
perlate
di sensualità
velate
::::::::::::::.
sorridono
complici
:::::::::::::
E voglia di te, io
E voglia di me, tu .

E voglia di te, io e voglia di me, tu
Stelle
di velo
blu
vestono

Sui gradini
astro tuo
mi vivo
Tempo   

Tramonto d'autunno
Sommesso il vento
disperde nuvole arancio
Terra grassa , arata
prepara in grembo la vita
Lievi e stanche
cadono le vecchie foglie
Fiamme d’autunno
rosso fuoco
ultimo splendore
del giorno che chiude
invadono l’anima
Lenti i sogni vanno.  

Ed è Natale
Ed è Natale

Quello festoso
ed è corrersi incontro
ed è emozione a fiumi
ed è abbracci ed occhi a luccicare

Parole
che s´incrociano a lampi
pagine vissute
promesse nuove nella mente

Ed il finire di un anno è già alle porte
storia già scritta
che va silenziosa a chiudersi
nel libro un po´ ingiallito dei ricordi

Avanti
il profumo di mille desideri
il sogno di giorni nuovi in officina
e ti rendi conto

che la vita :::quella vera:::
sta nelle piccole cose
nel profumo di un libro
che piano rileggi volentieri

nel toccare oggetti cari
che ti danno un tuffo forte al cuore
e ridi guardando il correre frettoloso
negli occhi invitanti di un bambino

E per un attimo
ti fai un assolo con i tuoi ricordi
quelli da lasciare indietro
quelli da tenere al caldo

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
perché Natale è
sapere andare avanti sempre
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

guardando con attenzione
chi ti passa accanto
sorridendo semplicemente
ad uno sguardo triste

per pagine nuove
che vogliono restare sole
senza nessun colore addosso
bianco su bianco::::: il niente

E ti fermi allora
e vai a passeggio
tenendolo per mano
quello sguardo triste

Perché a Natale
"quello di tutti i giorni"
le pagine vanno scritte sempre
per festeggiare poi quello del::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::"25/12"

Ed il Tempo saggio che indica::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::i percorsi
E Principe la Vita abbraccia:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::Realtà e Sogno

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::E noi viviamo   

Moi, chemisette
Amarti è questo amore che ti porto
io creata per amare
tu per essere amato
amarti è presente
mi allacci il cuore
mi fermo per emergere
voglia io di vivere
che t’appartiene
la mia nudità
legata alla tua
diventa nostra
delicatezza tua ,io
mi sfilo leggera
la camicetta
sobria tavolozza di colori ,tu
mi disegni
su semplice carta di giornale
tra i fiori che mi vivono
e fascino d’un sorriso
frammenti d’anima
emozione appare.   

Un boccale di birra
Ed in paese la sera
gli uomini dei campi
stanno attorno ad un tavolo
mozziconi di sigaretta alle labbra
e poche parole per dire
parlano per loro, lenti, i gesti
riflettono il loro pensare
giocano a carte
per pochi centesimi
per vivere diverso un attimo
e visi rugosi sanno ancora
sorridere per nulla
vivendosi un momento d’incontro
che lento nel giorno si è atteso
che dentro sereno si gusta
E nel silenzio
di una notte vicina
splende d’umano
un boccale di birra.   

Antico e nuovo
Rosato il cielo
veste ogni contorno
Azzurro chiaro
il monte
si staglia alto
con le sue due cime
a freccia
Alture e valli
distendono
al cielo
il loro essere
stanchi
continuo
lavorio
di una vita
che non conosce
sosta
Nel sentiero
coperto d’erba
tra due parallele
di sterrato
ritornano
gli uomini
dei campi
Giovani
a torso nudo
e jeans
arrotolati
sopra
alle ginocchia
Vecchi
con quell’andare
stanco
segnato
dal tempo
e dal lavoro

E’ l’ultima ora
prima della sera

Ed io muta osservo
raccolgo un fiore
e silenziosa sempre
lo porgo alla mia bambina
e lei felice corre
verso il gruppetto
che ormai
è quasi giunto
e corre
e corre
ancora
e abbraccia forte
due ginocchia care
e un nonno stanco
ora si china
carezza
e sorridendo
si prende in braccio
il suo sorriso
E Vite opposte
per età
dipingono sui visi
teneri i bacini.  

Malinconia
E te la senti arrivare addosso
Sensazione che ti si allarga :::::::::::::::::::*a macchia d´olio
prima il cervello poi le membra
E tu che resti immobile:::::::::::::::::::::::::*ad ascoltarla
mentre ti scorre dentro lenta
E gli occhi che ti si stringono::::::::::::::::*poco a poco
e le labbra che non si schiudono
ferme l´una accanto all´altra
aspettano forse le parole
per rimuoversi

***
Per:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::*:rimuovere

***

Per::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::*ricordare
E diventa attimo intenso::::::::::::::::::::::::*il vissuto
improvvisa ora che copre il giorno
E compagno sempre:::::::::::::::::::::::::::::*il silenzio copre...
E virgole si scrivono sole sole
sui fogli ancora bianchi del domani
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::*lacrime
per occhi stanchi -ferisce l´attesa-
stanchi per non cambiare mai
E lento nel cuore un desiderio solo::::::::*piangere

Malinconia:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::*nel giorno   

Cioccolata calda
Mi corri innanzi
mi dici ridendo
-fermati-
gessetti in mano
schizzi il tramonto
che caldo ci abbraccia
Palme alte
richiamano
la maestosità del cielo
I rampicanti nel patio
profumano di roselline
e l’erba soffice
si distende a letto
per mille margherite
appena nate
Il sole si addormenta
A piccoli passi
ti vengo incontro
rifletto su questa nostra vita
io ombra tua
che cerca di non deluderti
donna che capìta vive
tra grosso tronchi
di secolari alberi
e campi
forti ed umili
per meglio ascoltare
sentire
profondi e sinceri
i contenuti
che più contano
nei giorni della vita
contro disordini che sempre
insidiano questo nostro tempo
Hai finito il tuo schizzo
mi vieni accanto
parlandomi del tuo di giorno
Entriamo in casa
Ti corre incontro il gatto
gli tiri una pallina colorata

Fumante e amante
si prepara dolce
una cioccolata calda  

Triangoli e cerchi
Triangoli e cerchi
la Vita
si appende
a linee rette
Spigoli
e tondi
si alternano
intersecandosi
sovrapponendosi
integrandosi
Colorati
di mille sfumature
l’arancio
il rosa
il bianco
il giallo
macchiano
il rosso
il grigio
respingono
il nero
in una lotta
perenne di Vita
E magico
accordo
di cromature
geometriche
nel Tempo
vince
equilibrio
il Cerchio
E variabili
si uniscono
vibranti   

Arlecchino e Pierrot
Arlecchino tu
Pierrot io
mille colori i tuoi
bianco il mio
ma comune musica
suona per un insieme
ed amore
apre suadente
e tenero le braccia
Scivolano i tuoi occhi
sui bottoncini
che piccoli e tondi
oggi chiudono
la chemisette mia
ti porgi alle mie spalle
e astratti
-dinamismo puro-
ci scomponiamo
limiti e identità
forme e colori
ci ricreiamo istanti
di un divenire nuovo
opera unica
ogni volta
compiuta
espressione e musica
vertigine d’avanguardia
che si riscrive
ad ogni unione
a macchie di colore nuovo   

Ed è acqua che rinnova
Nuvole al mattino
si addensano grigie
Giostre di luci lottano
per sfondare il cielo
contro un grigiore d’alba
un sole malato
tenta di alzarsi
ma
troppo raffreddato
si avvolge le nuvole
sul petto
per riscaldarsi
e starnuti
cominciano a lacrimare
Goccia dopo goccia
la terra cambia di volume
assorbe molle
si tinge di marrone scuro
e sazia , alla fine,
s’addormenta
Ed è acqua che rinnova.   

L'uragano
Insetti
farfalle e fiori
sfumano in volute
di fumo colorate
Audace il vento sferza
Fantasia e creatività umana
si distruggono
in un attimo nei campi
Pesante ferro battuto
misterioso vertice della natura
vibrante d’ira
l’uragano uccide
Piegati gemono gli alberi
i campi sono solo correnti d’aria
la terra sbattuta
violentata ancora, annega
E l’uomo dei campi
impotente
appoggiato ad una trave
inzuppato d’acqua
guarda stringendo i pugni in tasca
per non piangere lui, uomo forte
ma pensa già alla rivincita
fermo nel suo dolore
per il tanto perso.   

Vestici sempre
Lieve
mi poggi
le labbra
sui capelli
La tua mano
sulla mia spalla
mi protegge
Il mio viso
non ti guarda
Girato
al tramonto
si perde nel cielo
innalza una preghiera
consegnandola alle nuvole
per Dio
-Amaci e facci amare-
Con questa luce
Dio
vestici
sempre
pensaci
ad ogni tramonto
e con noi
pensa
a salvaguardare
questi campi
nostro ieri
nostro oggi
nostro domani
dove duro
spesso
e solitario
trascorre
il giorno
con il lavoro.   

Giorno dopo giorno
::::::::::::::::::
Accanto a te
:::::::::::::::::
Sensazione di nuvola.......Mi culli
E l´infinito intero
non basta -------------------per abbracciare
questa favola
che ricamata----------------giorno dopo giorno
Si scrive piano
nel libro
senza fine del--------------la Vita   

Donna araba
Donna araba, forza del tuo riscatto
porti velo marrone per non morire
nascosti dietro, potenti bagliori,
i tuoi occhi osservano aspettano
un momento preciso per lanciare,
potente al mondo, il tuo ruggito,
segnale forte del diritto donna
che comincia a credere al suo riscatto,
a quel poter essere finalmente –essere-
libera donna nuova al sole della Storia
E vai, per ora
vai col velo, carcere sul tuo viso senza diritto
ma pantera d’ombra, aspetti   

S'insinua caldo, folle lo scirocco
E il cielo diventa cappa
Le nuvole galoppano
s’inseguono bianche, gonfie
elettriche incontenibili
Energie che sentono l’arrivo
Ancora azzurro in alto il cielo
più scuro e fitto in basso
S’offuscano di terra foreste mute
Sulle montagne la luce abbassa
S’ allarga un sibilo
cattura l’aria, il vento
la sbatte la incide
la disegna onda in cielo
ed è frastuono immenso

Fili d’erba sentono per primi
quell’arsura grande
sensuali si spogliano
s’incontrano
si cercano
schiusi al senso
nudi flessuosi
in andirivieni
senza più ragione
s’imbrattano di fiori
e petali di papaveri rossi
s’intrecciano
si porgono
corpi all’aria
colori al vento
ed è abbracciarsi
ed è furia di natura

S’insinua caldo
Folle lo scirocco

Ebbra frenesia
furente di calore
passa tra le foglie
cedono i frutti
la terra vortice d’aria
si perde
spirale di calura
è brivido
che percuote despota
tronchi e rami
Sapore unico
passa sotto le porte
invade ogni finestra
ed è amore
passaggio misterioso
di colore
idea ed effetto

E s’incatena l’aria
E sbatte e grida
ed è avventura
ed è struggersi
ed è distruggersi
immagini di vita
sudate e perse
S’anellano le cime
sulle montagne
è obliquo il vortice
Ed è comunicare
camminare
con l’anima del vento
S’offusca l’aria
forte addosso
il raschio assale

Sfumano diversi i sensi
assopiti nel loro correre
e la natura brama
l’abbraccio che concilia
ed è il parlare di mille lingue
ed è il fuoco della mente
l’essenza che sdirupa
che dissolve l’ego

E si perde il senso

S’insinua caldo
Folle lo scirocco

E l’uomo guarda
sospeso disagio
Le rughe della sua fronte
si segnano pesanti fazzoletti
al gioco scenico
di una natura
che va al crepuscolo
malinconia ignota
furia
che non conosce
quiete
e i visi chiusi
per quel dopo
ancora tutto sconosciuto
Scomposto infuria
il colore delle vesti
spirale nuda la natura

E poi
gli animali s’acquietano
s’allargano
E corpi abbandonati respirano
Cala la sera
Sospesa l’anima che medita
si rassicura
Ed è il fragor dell’acqua
ed è il risveglio

S’insinua caldo
Folle lo scirocco   

Caldarroste calde
Lunghe nubi in grigio chiaro
si allungano nel cielo
imprigionandolo in larghe fasce
Sfumano in toni vari,i grigi.
Densi e grevi,bassi corpi,
le nuvole,coprono avvolgendo
la cima di ogni monte
nascosti , loro
cominciano ogni sera
a raccontarsi piano
i racconti caldi dell’autunno.
Scivola immobile la sera
come un mistero antico
Alberi,erbe e fiori
s’acquietano,carezze dolci,
i loro teneri profumi.
Arrivano lenti,stanchi
impolverati i furgoncini
con gli strumenti elettrici
strumenti a volte rumorosi
ma sollievo forte
al lavoro di zappe e spalle
degli uomini dei campi.

Ultimi accordi, ultime battute
poche le parole, tante le mani
che pesanti e stanche
si sollevano sul capo
E’ l’addio della sera
E’ il rientro
Volute di fumo
lunghe trasversali
carezzano l’aria
avvolgono le menti
è l’autunno che inonda il tempo
è il desiderio di calore
di un tavolo
di una casa calda
di una zuppa in un piatto largo
di pane fatto in casa
di un focolare

E’ l’aria
che diventa
magico profumo
di caldarroste calde.   

Anime attaccate
Seduta
ti osservo

Problemi
di sempre
risoluzioni
da ricercare
Speculazioni
Offendono…
-tra0,10
e tre euro-
le differenze
prezzi
sul mercato
-da produttore
a consumatore-
C’è crisi
Silenzioso
mi guardi
mi sorridi
triste
Gente ha
terreni
ipotecati
Anni ed anni
di lavoro duro
Brilla
lo sguardo
a qualcuno
Pesantezza
assale
il cuore

Passi
muti, i nostri
si uniscono
conforto
unico
che stretto
si ritrova
contro
il duro vento
quando soffia.
Mani delicate
sfiorano
sofferenze
prive di parole
Vediamo insieme
tanti visi altri
una parola
per sollievo
la dici a tutti
Ci stringiamo
calmi,alla fine,
mano nella mano
andiamo
lungo il viale,
chiuso il cancello.

Cammini di vita
i nostri giorni
che si conoscono
che si ascoltano
nel silenzio
supportandosi
da tempo
nel quotidiano
vivere.   

Mercato di donne del 2004
E sempre vite stracciate
per gradini saliti troppo in fretta
battono in rosso senza speranza
le scarpe su acciottolati vecchi
Nel silenzio rivedono giorni
sogni spenti dal presente
scivola silenziosa una lacrima
Lampeggia una macchina in sosta
vorresti scappare urlare
ma l’ombra nascosta ti guarda
minacciosa ordina
e tu sali, più sola ancora in due
Mercato di donne del 2004   

Nelle ore del giorno
Nelle ore della notte

Mi sorprendo
a scorrerti le dita sul viso
Le mani sinfonia di tenerezza
gocce di luce
lavano le nostre anime
Desideri silenziosi
colorano gli attimi
nelle ore del giorno
nelle ore della notte
Ed è così
che non ci chiediamo più
quale numero abbia
il nuovo giorno
appena arrivato.

E nella pioggia il pianto
E sulla terra pesanti passi
freddo addosso
brivido che non s´acquieta
Sprofonda duro il tuo mancare
scava cunicoli diversi
nessuna uscita all´aria
Arranca cieco andare
tristezza nel guardare
nel silenzio strade

E spinge forte il vento

Ed io che mi lascio... andare
per sentirmi... ancora

Solitaria osservo
dolore io del tuo dolore
dolore duro d´emozione
taglio che non ricuce punti
impotenza del tuo stesso vivere
E piatti conditi consumati
nell´ossessione del rifiuto
chiusa nel silenzio ogni tua ora
Stringa al vivere che non dà tregua

E spinge forte il vento

Ricordo silenziosa ogni tuo attimo
vestito nascosto al mio vestire
Sento dentro ancora il tuo respiro
e schive le tue mani a ritrovarmi
sorriso al mio sorriso

E spinge forte il vento

Si apre largo d´angolo il cappotto
fitta la pioggia mi percuote il viso
mi tira addosso il vento
mi batte dura l´acqua
passi pesanti il vivere

E nella pioggia il pianto

E come acino lo pilucchi piano
Il profumo s´insinua lieve
stordisce l´abbandono
naufraga tra le nuvole
sotto prati addolciti dalla nebbia
Attesa
desiderio che ti fa sua preda
spartito immenso
E passi lenti
sul limitar del bosco
serenità nel vento
e nel silenzio i sensi
abbandonati i corpi

E come acino lo pilucchi piano

E tocca e ritocca istanti
Dolce lo sguardo
--------------provoca il sorriso
leggere tremano le mani
--------------sfiorano

Impossibile volere
possibile sentirsi

E tocca e ritocca istanti
sorridendo calda la Seduzione

Provocatorio sempre alternativo sempre
Ritocca sempre il Tempo
e scale si riscendono leggere

Vissuti e passioni sfumate
diventano risvolti d´emozione
Piccoli e preziosi i pensieri
si vestono di fascino
Regia creativa dell´esistere
diventa armonia ogni esperienza

E sfilano le immagini del globale

Filo conduttore d´ogni dettaglio
legame che si ritrova ad ogni piega
si ripropone sempre inedito
provocatorio sempre

Valore unico...alternativo-------il Ricordo

La porta della storia
Sbatte pesante la porta
è Storia scritta ad ogni istante
Offesi passi nel mondo si fermano
credere ancora nel domani
diventa sempre più difficile
Nuda l´umanità si piega
Piange in un angolo
non vista - Libertà -

Piovono inesorabili
sangue e morte
E mani sporche sventolano
- distratte vocianti d´ira -
bandiere colme solo d´orrore

Al centro
ancora un innocente grida
" Non sparate ! "

Riprendono colore i girasoli stanchi
Legge la mente
stretta nella mano la rosa rossa
Interrogano scrutando gli occhi
Serie le labbra raccontano una storia triste

Larghi petali sul petto carezzano ferite
dilata il domani le sue ore di sfumature rosa
Lieve negli occhi si porge un sentimento
riprendono colore i girasoli stanchi

Si stringe la mano al braccio d´uomo...
Ovattata luce panna riscopre lentamente
sapori dimentichi dal tempo del dolore

Colpa delle zinne?
Varietà di colori le zinne
tracciano parole
Colorato impasto di desiderio il foulard
è leggerezza al movimento che trasforma il passo
E colpo d´occhio Donna ad accennare il sottinteso

Profuma d´eleganza quel sorriso
impulso nuovo ad ogni partenza
Inedita e seducente
esplode sussurrata
l´audacia del corpetto in raso

Promessa morbida mai urlata
Fluttuante intaglio
che ritocca tenerezza

Colpa delle zinne?

Sorrido
Farfalle colorate volano
rosa gialle bianche verdi rosse
Pensiero libero
corro incontro alla vita
Sorriso che si tinge d´attimo
Mani aperte ad incontrare l´aria
Distratti dal sereno ariosi volani i capelli

Frammenti di luce il giorno
sorrido

Ed io che t´amo.
E´ quell´andare lento
dei ricordi che mi riveste l´anima
e´ quel sentirti a me vicino sempre
che rafforza ogni mia attesa
è quel sentirti vivo accanto
che fa vissuto ogni mio rigo
E le tue mani che parlano nel buio
a vincere ogni scommessa dura
tenerezza memore di giorni mai finiti
carezza senza fine del tuo riserbo caro
- unione - senso ed essenza
di quel che si chiama vivere
E nel silenzio scorrono i miei giorni
tocco di vita è ogni oggetto che mi circonda
e questa casa vissuta sempre
con quel tuo unico sapore addosso

Ed io che t´amo

Fascino e violenza d´ogni giorno
Vedersi ferma in rosso
Attorno il fuoco

Immobile corpo che non brucia
Forza di pensiero contro l´oscuro
Antologia di pagine scritte nel dolore
Pitture sviluppate in mezzo al pianto
Solitudine poggiata contro un muro
Viso che osserva muto

Fragile trasparenza
Contenitore antico
Atmosfera riservata
guidata a mano dalla vita

Fascino e violenza d´ogni giorno
Ritorno------------------------ che sorride a primavera.

Sfumature d´eternità il giorno
Persi gli occhi sfogliano il ricordo
tenerezza riflessa d´attimi mai persi

S´illuminano
luccicano
si velano

Incastonate gemme d´anima
silenti preziosità del cielo

Vita che rivive ad acquerello

Perdersi
Cercarsi
Ritrovarsi

Sfumature d´eternità il giorno

Intensità d´uomo
Passione e paranoia
Vita intrisa d´emozione
Partenze ed arrivi
Solitudini e sorrisi

T´attraversa la strada

A volte porta aperta
A volte ricordo

Danza sulla scena della vita

Lavora conquista
Dichiara incontra

Sparsa compagnia nel mondo

Personale
incide giocando i ruoli
Brillante abilità il suo lasciarsi andare
tra il comico e il protettivo in ogni sua ora

Un mitra dinanzi al viso
Un mitra dinanzi al viso
occhi freddi
mani sul grilletto
filo spinato sul mondo

Refuso perenne... l´Umanità

Strategie nelle stanze
Povertà fame terrore per le strade
Cattiveria e ferocia ogni giorno...

Negli sguardi della Gente
Tristezza
Silenzio
Paura
Fermezza

Lente...

A volte
camminano le ore
Speranza muta
spera il Sopravvivere...
Spera il vivere

Tremore assorbe il passo
Fermo il pensare
Deciso l´agire

Domani
forse domani
capirà il mondo...
scrivono le nuvole
Sono lontane loro
e corrono...

Corrono sempre loro!

E allora amati amando ...e basta!
Amati un poco contro l´orrore
Amati un poco contro la rabbia
Amati un poco contro il furore che spara a vista
Amati un poco contro fughe oltre i dirupi

Amati amando ogni bambino della Terra
Amati amando ogni manipolo d´uomini
Amati amando ogni sangue che diverso dal tuo sgorga

Amati ed ama
Solitudine d´umano che cammini su ogni viso della Terra

Ama la Pace dai passi stanchi sotto al sole
Ama il Coraggio che si porge mano al suo nemico
Ama il Coraggio che impara a perdonare

Ricorda !
Alla fine i morti stanno sempre accanto!
Vittime e carnefici !

E´ sempre questo il finale di ogni scena sulla Terra...

Getta indietro l´odio
Getta via ogni domanda
Seppellisci ogni risposta amara
Poggia un papavero rosso sopra quelle silenziose lacrime

Si!
E allora?:
- E allora... " Ama e Basta " !.

Assommare in una mano i giorni
Assommare in una mano i giorni
granelli di sabbia che scivolano tra le dita
E mai certezze nel domani

Ti tieni stretta per ferirti meno°°

Vorresti un guscio largo per riposare
una mano sicura per camminare
Sull´arenile è silenzio ogni ricordo

Unica strada dinanzi il mare°°

Ed onde alte ad impazzire
Senti potente quel suo ruggire
riconosci nell´animo la sfida

Desiderio di riposare°°

Sostanza tu dei tuoi stessi giorni
riprendi forza
t´addormenti e sogni

Mancano ore care a camminare...°°

Riapri gli occhi
Rumoreggia più distratta l´onda
Prudenza d´esperienza rimetti piede in mare

La Vita°°

E s´ impenna il disboscamento
Corpo caldo mi stringo al fianco tuo
Goccia di desiderio a pelle contro il vuoto

Difendo me nel viaggio salvandoti dal buio
Profondità lucida fatta di rosso luna
Profondità precoce per dimenticare ancora
Segreto d´una vita che sa lottare per salvarsi

Ti dico a labbra rosso fuoco il mio sapore
Amore vestito di passione ti svesto l´anima
Sguardo diretto ti svelo i segreti del tuo vivere
Segno tangibile io contro le tue barriere
Poesia tu che sa di poter annullare il niente

E labbra a ricercare labbra
Ed occhi che si chiudono a catena
E rosso fuoco attorno parla

Braccia le mie
arnesi per coltivare il corpo tuo
campo tu arido da arare
sorgente da far sgorgare nuova dalla roccia

E ti vesto
e mi spogli
e mi prendi

E´ respiro sottile e fragile l´Unirsi

improvviso ansima forte il fuoco
e s´impenna il disboscamento nei nostri esseri

E tempo su di noi l´Attimo si scrive nuovo

Attesa
Spremo fogli bagnati
cerco sole per asciugarli
tenaglie al mio cercare

trovo solo ombre e grigio attorno

mi coprono i capelli
serrati fili al viso
mi proteggono

Riflettono gli occhi
filtrano istanti di respiro
inchiodata l´attesa assale

e pesa
e strappa
e ricuce

quel suo continuo vivere di dubbi

Lente le ore vanno
forbice che non s´arresta

Passo silenzioso il tuo nome mi copre di stanchezza

e sabbia addosso ad attaccarsi
ed io a scuoterla...

Attesa.

Mi manchi...
Mi manchi voce del silenzio
vuoto pieno
memoria
eco

Assenza intirizzita dal forte freddo
essenza che ribolle
piacere che penetra
ricordo che si espande

E abbandono... è illuminarsi il vivere

Attimi
colori d´anima
desideri ardenti
passione

Carezza che ti chiama da lontano
silenzio a due voci che t´accompagna il passo
E tremano le ciglia nel ricordare
sorriso tra le dita

Mi manchi ... e dentro l´universo si riaccende

Vogliamo
Vogliamo
strade
sentieri
contro le guerre
Passi di luce
col nome di Pace
Svegliati
Arma d´amore
questo tuo cuore
Sentiti umile
diverso nel grande
Abbraccialo tu
questo tuo mondo
Ascoltalo
Vestine muto
le sue solitudini
Fai albe serene
per ogni domani

E mani tremanti
vivranno
leggere
il futuro

Stasi
E indietro sempre panchine vuote
e avanti sempre panchine piene
e sempre facce serie a criticare gli altri

E diventano rare le giornate calde

E giovane e vecchio
hanno lo stesso viso
lo stesso dolore

E mani gelate s´incontrano tra pietre

Non ha mai fine questa lunga storia
velo sempre d´anima e di mente
sfiora i capelli in ogni giorno

Ricamo unico del Tempo

E si ferma il tempo
Appannati i vetri
sfocano il dolore

E si ferma il tempo

cambiano le pagine
volano i pensieri
impalpabili ricordi gli occhi

emozioni popolano stanze
riscaldano intirizziti i piedi
carezze di mani che non tornano

Silenzio dimensione vuota

e l´aria si tinge di fumo caldo
nell´unico singhiozzo che riveste il pianto

Scalza tiravo sassi all´acqua quando...
Figlia vagabonda da sempre
figlia ribelle dalla nascita
zingara fin dai primi passi

mi hanno nutrito ricordi e nostalgie
scalza tiravo sassi all´acqua quando

silenziose spalle si rigiravano nuove nella mia stessa pelle

contro... pioggia neve e gelo
contro....sole martellante sulla testa

attimo sempre io d´un presente
frammento già del mio passato

I tagli?
Sanava sempre il sale dopo il bruciore

E senza mai orologi a scandire ogni mio tempo
Zingara si...

Compro e vendo solo emozioni
in un giorno sempre più coperto di stupidi gioielli

Sogni?

Poter ballare sempre a piedi nudi
violino al suono della tenera risata d´un bambino amico

Lievi le ciglia e lucciconi gli occhi
Stellata la notte splende serena
luce sfolgorante copre i miei occhi
brillio diverso vibrante per le vie del cielo
mi fermo ascolto e tremo
rade ombre avvolgono ogni forma
mi prendono
mi fanno essenza
luce e buio si intersecano
la luna bianca accoglie
Passaggi diversi per un mondo altro
pulsazioni lente che assorbono
un sentimento caro che si riaffaccia dentro

E piango
è suo il ricordo
è ieri
e presente sempre

Dorme la vita sulla terra
sola compagnia le stelle
Ore senza sonno
segnano un divenire
che lento mi sta bruciando dentro

Ed eccoti

Arrivo silenzioso che mi chiarisce
sorpresa che mi sorprende sempre
tu - poesia - mi vieni accanto
giri errante bendata
attorno a questo corpo mio
sospeso e fermo allo stesso tempo
ci giochi a nascondino
delicatezza che rassicura sempre
soffio di questo mio essere stupore
quando improvviso sente diverso

Identità vagante
ti siedi accanto a me
su quel gradino ancora rotto
mi sfiori teneramente una mano sola
carezza mi riporti silenziosa da lontano un nome
mi racconti il suo vivere
ti racconto
il mio vivere
tu messaggera di sola luce

delicata mi rischiari appena gli occhi

E sfolgorio infinito m´investe a tratti
e scompaio
e riappaio
pensiero che si riflette sfumato nel colore
nodo alla gola d´ emozione
che si vive attimo di ieri
che si rivive attimo da ricordare
e sento vortice il vento
girarmi piano attorno
la terra si solleva polvere rossa

Ed io ti sento
ed io ti vedo
tenero sorriso
che mi rivesti il tempo

Un attimo
ed è già spento il tuo brillare vivo
e tu vai
ed io resto
abbraccio muto il nostro
lontano lo Spazio vicino il Tempo
Si ferma ancora un attimo Poesia
mi prende per la mano
sbattono lievi le sue ciglia
rispondono a lucciconi vivi gli occhi miei
e dita in prestito le sue
scriviamo insieme questo momento

Stracciati fogli di giornale
E senti stracciare per lungo
i fogli di un giornale
Ed il loro suono
è quello di una vita intera
Articoli sparsi
mai letti da nessuno a fondo
scritture in nero
su fogli sempre intatti e bianchi

E stringi le dita
forte è il dolore
E ti guardi attorno
e realtà che incombe
dimentichi il tuo di dolore
e vedi immenso l´Altro
e cerchi modi
silenzi e gesti
per penetrare
per far sorridere leggero
per far ricredere nel giorno

Ancora una carta a questa Vita
cammino spesso violento e chiuso
nel suo narrarsi umano incomprensibile
Foglio di carta stracciato gettato all´angolo
E - nuovo saluto - sorridi a chi è già fuori
e indifferente a tutto continua a stracciare
solitario senza più capire
i fogli di carta del suo giornale

Nel verde
Scendere insieme
per la collina
dipinta di verde
la discesa
l´acqua del ruscello è luce
l´arancione l´orizzonte

Il mio viso
il tuo viso
un intreccio
e fiamme di candele
arrossano
tremore antico
che abbraccia sempre
i corpi

La solitudine
La solitudine
ha mille colori
mille visi
e li assorbe tutti
cappotto unico per corpi in grigio

E flash
fissano il nuovo ed il vecchio
fotografie d´anime che scorrono nel Tempo

E sali i tuoi gradini
uno dopo l´altro
giorno dopo giorno
e sei a casa in ogni sera
soglia sicura che t´accoglie sempre
E´ vecchio e bianco questo tuo faro antico
e tu ci entri sorridendo appena
e piano
piano
senza far rumore
assorbi tu
ogni sera
solitudine di luce
ogni suo silenzio
nel tuo colore caldo

Filano speranze
Uno spicchio di luna
prende stanotte
in grembo il mondo
Lo dondola in silenzio
Troppe le ferite oggi
un mondo tagliuzzato
da mille guerre
da mille disastri
sogna la Pace
Silenziosa la luna
Culla il sogno
E stelle cadenti
filano piano un tessuto di speranza
scuotendo sempre nella luce il capo

È attrazione
È attrazione
il tuo non esserci
È attrazione il mio cercarti
istante già futuro
È attrazione
il mio sguardo intenso
desiderio e tenerezza insieme

Fermati e sciolti i miei capelli
rossi in controluce
parlano di te
delle tue mani
delle tue labbra
Ed il maglione tuo
sotto le dita mie
è attesa che ricopre e culla
Trecce di lana addosso al posto tuo

È attrazione questo mio viverti dentro
Attesa che colora di desiderio il Tempo

E sorride il tempo
Colori del Tempo
il presente ed il passato
Comprensione e pensiero sottile il futuro
Virgole i vissuti scorrono
emozioni inghiottite dalla memoria
Respiri d´infinito i giorni
fanno eco al cuore

E sorride il tempo
guardando avanti senza far rumore

E polvere di luna nuova la vita va
E ritorni
e prati si riempiono di fiori
Acqua fresca tu togli la sete
m´abbracci silenzioso e caro
e muri vuoti si riempiono di gioia

Mi rigiro silente
mi riscrivo nuova
rosa gialla col tuo profumo addosso
E stelle silenziose
e polvere di luna a raccontarci i giorni

Giorni forse in salita i domani
ma sempre vissuti insieme
Chiudiamo gli occhi
e polvere di luna nuova
la nostra vita va

Ci vestivano rossi i papaveri
Ci vestivano rossi i papaveri
occhi schiusi noi
a piedi nudi sull´erba

Erano carezzevoli gli sguardi
sfumature nel buio che circondava
E nel buio solo anime

istante quell´essere tuo e mio

Fioco riflesso di luce ambrata
la tua guancia si intravedeva appena
le mie labbra riflettevano lucide in un angolo

Intensità d´amore
e capelli sul viso a chiudere
parole scritte a due voci nella notte

Solo papaveri nel buio
chiaro scuro d´ombre
immagine
impregnata
di carezze
di mani
di tenerezze
sciolte
al buio
Stelle di una lunga notte
Stelle erranti
Abbraccio d´un solo soffio

Ci vestivano rossi i papaveri quella notte

Arco di sole
Gocciolano al suolo
i capelli bagnati
Ti risenti
riscrivi l´attimo

Libertà d´un sogno

E lo ritocchi
quel nodo di cravatta
appena uscito

E tu... che ti ci riscaldi dentro

Amare è
Atrocità sulla Terra
conosciute
sconosciute

E risente l´anima mia
il silenzio
di massacri coloniali
benessere per l´Europa
e gocciola disprezzo di ogni dignità umana
ogni sistema totalitario sulla Terra

E non sarà mai abbastanza giusto tribunale la Storia
E non cancellerà mai le atrocità fatte
il ricordarle poi nel tempo
a date fisse
per ripulirsi un poco
la coscienza

Amare è aiutare l´ultimo
Il resto
è ideologia vestita di menzogna

E nella sabbia urla forte il vento
E tempesta l´onda distrugge tutto
E morti affondano sconosciuti
Frantumato il coraggio dei pochi
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Pennoni di navi galleggiano persi
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
In terra
Proiettili scariche di mitra

E nella notte alberi
a luci blu disseminate
macchie nello scuro
che duro opprime
Bagliori d´attimo
che chiamano la morte
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
I corpi trucidati
Sono lì inermi
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Un viso gronda sangue
si risolleva un attimo
Sente passi
sente di stare per non esistere
E nel silenzio
spara per se stesso l´ultimo colpo
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Per non finire ostaggio prigioniero
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Restano in piedi visi appena giunti
Pattuglie amiche senza più espressione

Scardinato il Cielo lampeggia
Fulminato piange grida l´Orrore
In alto Occhi per il Mondo
Volano elicotteri per i feriti-i Pochi!
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
E l´uomo sordo che non sente ancora.
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

E il sogno
si tinge
di nuvole
rosate

:::::::::

e le labbra

:::::::::

senza più
muoversi

:::::::::

carezzano
infinite

:::::::::

intervalli
misurati
da
un
Tempo

:::::::::

ricamo

:::::::::

canto

:::::::::

d'anima

che
sale

:::::::::

Amare
è
questo

::::::::

E' il sussurrare
serenamente
--eccomi---

::::::::

Il resto

è darsi
dono
in due

Giorni
Nostri
::::::::
righe
di
pensieri
:::::::
macchiate
di colore
intenso
:::::::::::
scrivono
senza
respiro
:::::::::
pause
incontri
bisticci
::::::::::
Aliti
d´amore

E ti vivo
finestra d´anima
pensiero presente

istante
e sguardo
cielo e corpo

sorriso al mattino
tenerezza al tramonto
desiderio di notte   

Senza saperlo
Libera foglia venuta dalla Terra
M´impastavo, io stessa Terra
Armonia di colori le ore
Vestivano il sogno
Con un viso caro

Reale una nuvola
Diventava amaca
Capriccioso sempre il vento
Sollevava alta sul mio viso
La mia gonna bianca di bambina
E ci giocava dentro
A nascondino
Dimentico del male

Culla di vita, io
Tenevo nelle mani il mondo
Diventando Pace senza mai saperlo.

L'uomo dei campi
Rima la sua vita
con le stagioni
l’uomo dei campi
È vecchio ormai
il viso bruciato dal sole
racconta di tante semine
le mani mappe di rughe
mostrano i segni
di duri raccolti
E’ silenzioso
l’uomo dei campi
come il Tempo che scorre
Antica di natura provata
la sua saggezza insegna
Ed io ascolto muta.

Il tavolo in silenzio
Sul tavolo
di semplice legno
un piatto
cinque melograni
accanto
una fruttiera bianca
con mele fresche
la brocca col vino
è piena
aspetta il padrone
Un pane
sulla tovaglia
parla di mani
che l’hanno impastato
fatto lievitare
infornato
La zuppa
coperta da un piatto
dice di un ritardo
nel giorno
La terra ha richiesto
in più, oggi
e l’uomo allontana
stanco, il rientro.

Carcinoma
E chiedi notizie di un amico
ed un msm risponde
--- carcinoma ---
e perdi la parola
e resti immobile
muto
e vivi in un istante
la fragilità dell’essere
e risenti la sua voce
con quelle battute sempre veloci
con quelle curiosità
che ti facevano sorridere
curiosità che volevano sapere
e immagini pensate ti percorrono
e ti ripassi i pochi righi
di quella vita intravista appena
riapri pagine per scrivere di lotta
e quel suo nome che ti martella il cuore
e ti senti inutile
per quell’impossibile aiuto
che vorresti dare
per una soluzione
senza soluzione
e silenziosa
ti ribelli a quella definitiva
fermata a tempo
E cerci di scambiarti il posto
per capire
e peso duro
ti chiude il petto
per quel baratro che
fermato
da una traversa senza lunghezza fissa
aspetta silenzioso un giorno
e ti dici
che non ci sarà mai un progresso
capace di rispondere ad ogni soluzione
quasi legge muta che sovrasta l’uomo

E profondo l’umano ti brucia
e ritorna quel forte voler capire
il senso di una vita
E guardi i campi
il tuo rifugio
per ritrovarti
per spiegarti
l’assillo
dei tagli improvvisi di un percorso
perché alla fine ci si aggrappa
e da dietro l’angolo
silenzioso vedi solo il credere
meta finale di tutti i giorni
e ti fai forza
per continuare
tocchi il tronco di un albero
e ti ripeti –credere-
per non cadere nel non senso
per non schiacciarti
per poter sperare ancora
ma quell’msm
ti batte fisso in testa
e quella parola sola
e quel viso curiosità viva
che ti chiedeva sempre…

La grande pianura
Schiara il cielo
sfumature azzurre
tingono all’orizzonte
nuvole grigie
La pianura si estende
larga, a perdita d’occhio
e mille lievi colori mi parlano
Sconfina lo sguardo
immobili
gli alti tronchi
di alberi antichi
ritorti rami
di mille stagioni
m’attirano
fascino di nodi
d’angolature senza età
Silenziosa
passo dopo passo
cammino
in quest’alba nuova
ascolto, lenti, i ritmi della Vita
Mi parlano
mi spiegano
ed i miei giorni vissuti
scorrono piano
storie spesso incompiute
dentro questo Verde
che
Madre
m’abbraccia
e m’insegna

Attesa
I tuoi occhi
orgogliosi
schizzano oggi
con le mani
su questo foglio
il mio pancione
contenta donna, io
di questo mio corpo
che sicuro
culla
questo futuro nostro
e tu
che mi racconti
di giorni in tre
Segreta la Vita
ci accompagna
scaccio via paure
sorridiamo
E tenerezza
tu, mi abbracci
Scorre il tempo
ed il vento canta
insegnandomi
le ninne-nanne
Corre libero
tra i fiori
il mio pensiero
e margherita in bocca
abbraccio, io
la Vita.

La porta della storia
Sbatte pesante
la porta della Storia
Passi oltraggiati
senza più credere
portano lontano
giorni nudi d’umanità
Libertà sognate
piangono silenziose
nascoste e curve
ad ogni angolo di strada
sangue morte e bombe
piovono dal cielo
kamikaze scoppiano
senza più sapere
saltano gli alberghi
e sempre innocenti pagano
Sventolano al vento
bandiere cupe
bandiere sporche
macchia il sangue degli Innocenti
e sempre quell’unico comando
Spara!
Taglia!
e tremo
E il mondo
sgomento
guarda muto
Davanti alla TV
io resto
ferma
stringendomi sul cuore
i miei bambini
e prego.

Come sono
Il mio viso è fermo
largo, con la pelle chiara
e lo sguardo ironico
sorrido perché si vive meglio
Sono alta, magra
camminare tra i campi
asciuga il corpo
lavoro molto in casa
l’alba mi sveglia
pronta ogni mattina
per ricominciare sempre
Guardo dritta
il mondo in faccia
abituata ai suoni forti
dei temporali e delle bufere
che sconfiggono a volte
il duro lavoro
di chi nei campi vive
ma che nel tempo
vengono poi sconfitti
con la tenacia che
solo l’uomo dei campi ha.
La terra mi ha donato forza
e porto rispetto a tutti
e sempre dalla terra imparo
silenziosa il nuovo.
Ho appreso poco per volta
a leggere nel cuore
e dentro alle mie emozioni
ogni giorno, parca,
faccio la spesa, contando,
sempre attenta,
ad avvertire le differenze.
E risparmio,
perché sciupare è stupido
e mi capita di essere anche dura.
I capelli tagliati retti
scivolano dritti
ai due lati del mio viso
porto la riga in alto al centro
è comoda sbrigativa e chiara
e lascia libertà al viso
che lavorando, si muove sempre.
Non mi trucco gli occhi
castano scuro di colore,
ma coloro le mie labbra
unica civetteria per ogni giorno;
amo stare in pantaloni e camicetta
che d’inverno metto sempre
sopra al maglione,
preferibilmente bianca,
è pratica, si adatta a tutto
ed è facile da lavare.
Mi chiamava così
una mia zia
un po’ francese
per parte di sua madre
per quel volerla addosso, io
fin da piccolina.
Ogni sera mi siedo sola,
a letto i piccoli,
e ferma
faccio sempre i conti;
e spese e risparmi
devono quadrare
oscillando uguali
sui due piatti
implacabili sempre
di ogni bilancia
.In campagna
lavorare è duro
e costa tanto.
Amo profondamente
questa natura
che mi circonda;
da piccola tremavo
quando mi mettevano
in sella ad un pony
oggi vado sicura
per la mia strada
pronta a combattere
per la quiete sempre.
E come chemisette
sono donna
donna serena
amata
e madre di due bimbi.
La mia giornata è semplice
tra casa, bambini terra
e pensieri anche…
Il mio rifugio di sempre
per sognare, la poesia;
la scrivo dentro
nel pensiero prima
e solo dopo fuori
nei miei diari.
Spero di avere detto
tutto e chiaro.
Non amo l’offesa,
non offendo mai
per un profondo
senso di rispetto
che mi vive nella vita.
Mi piace lo scherzo intelligente
che accorda corde scordate dell’umano
Ma se offesa arriva
come, per caso… già successo,
la guardo, la peso, la rileggo
e silenziosa, poi, la taglio.
Errore quello, di mente umana
che solo… solo
ruzzola al suo posto
silenzioso e cosciente
del luogo che gli tocca

-la spazzatura-…

Grazie per avermi letto
Ho molto da imparare, qui.

Metto, t'amo
Metto……… puntini...
…………………….......
per le tue mancanze...

Metto,,,,,,,,,,,,virgole
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
per le tue promesse,,

Metto punti e virgole;
;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;
per le mie tristezze;;

Punti interrogativi???
????????????????????
per i mutismi?? seri??

Gli esclamativi!!!!!!!!!!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
per la gioia di vivere!!

Punti fermi, alla fine
per le tue bugie…….
*****************

Ma dopo i punti
ricomincio il giro
perché ti vivo

e metto t’amo.

Solida forma, io
Festose serenità
sfumature d’arancio e violetto
mi camminano accanto
sul bordo del fiume
Tocco larga mille colori
li osservo
ne colgo ogni sfumatura
solida forma, io
che si sente vibrare
poesia umile magica
dinanzi alla vitalità della Natura
Acceso colore d’autunno
mi trasformo
impasto cromatico
dolcezza della rapidità del Tempo
tessuto
attimo, io stessa
dell’assoluta armonia
di una Natura che cangiante, illumina.

E l'asino volò
E ancora che ti guardo
e ancora tu sordo e cieco
che ti avventi
ormai fuori di testa
contro quell’asino
stra-carico oltre il limite
di peso e di stanchezza
Io giro appena il capo
ferita per quell’asino
-pesanti le cassette
parlano senza parole-
peso esagerato,inaccettabile
e il carro si è ribaltato indietro
e l’asino spaventato ,imbrigliato,
occhi che parlano di sofferenza
è volato, ironia di vita, in aria.
E tu che continui a offenderlo
Ed io immobile
che ti fulmino con gli occhi
pesando nel mio silenzio
-che ben conosci-
le tue parole pazze.
Ed inaudito ancora quell’urlo tuo…
Dignità che si riconosce all’asino
disonore, ormai senza scusanti a te!
Tutto ha un limite….
E l’ironia mia
ti arriva sorridendo addosso
feroce a taglio per stroncarti

“Gilè,non lo sapevo che l’asino volasse!”

e preso in contropiede,ti fermi
rigiri tra le labbra bugiarde
residui di parole, tracotante sempre
-ti zittisci-
hai capito
il mio diverso colpo d’occhio
accompagnato dal sorriso
per dirti ,a modo mio,
di non calcare ancora
mai sfruttare l’altro
che ti ha accompagnato sempre
che hai sfruttato sempre
scansandoti il lavoro
un asino senza mai riposo
che tu ritieni senza pensiero
Fiume d’offesa ,tu
che disdegni incontri
solitudine invidiosa
che giri sempre
in ombra nei vicoli
sciupando parole
avendone per tutti
senza motivo
invidia cieca
che ti mangia gli occhi
ne hai fatte troppe
ti conosciamo tutti
qui in paese
Solitudine
che si lamenta
ridotto solo
a parole per offendere
perso d’umanità ,solo fango,tu
e non accetti mani
e dai solo il fango dei tuoi maiali

Arrivano correndo
i miei bambini
al fragore delle cassette cadute a terra
Ridendo all’unisono mi chiedono
meraviglia ancora ,per loro, il mondo…
“Mamma perché è volato l’asino?...
Volano gli asini?”

Bagliori d'oro
E mi ridete in tre
-terribili miei tre-
cerchio indissolubile
vita che ci vive in sintonia

Il tuo viso forte
-Uomo mio-
uomo abituato
alle fatiche
abbronzato
asciutto
di poche parole
pieno di vita
-Specchio
della mia gioia-
mani larghe
forti
che mi hanno
fatto donna
Cresciuta ironica ,ora
vento nei giorni di noia
per entrambi
Filo unico ci cuce in quattro
diversità in guerra spesso
Libertà sempre in pace

Ed ora sei con loro
voci ridenti dinanzi a me
poggi le tue mani larghe e forti
protettive
sulle loro teste
Solari sorrisi uguali in tre
espressione di un accordo
fatto a patto con la vita

Ed io vi guardo
da quest’angolo, non vista
Un raggio di sole brilla forte
s’illumina sul tuo dito la nostra fede
Io abbasso gli occhi ,commossa
giro piano quella mia sul dito

E un brivido mi assale ardente
e sorrido pure, desiderio donna
pensando ad altro –insieme-
come quella prima volta nostra

Amarsi, amando

Voglio jeans stracciati e sformati
Seduti sui motorini
li vedi ogni sera
in cerchio nella piazzetta
capelli lunghi al vento
pearcing provocatori
ricercano un sé diverso
sigarette msm ed abbracci
tra un amico di sempre
ed il ragazzo che di turno gira
Sguardi scherzosi velati di domande
solo tra coetanei più esperti
per sapere curiosità timida
di sesso e significati altri
all’apparenza modelli uguali
qualcuno dice -stampi-
nascondono un divenire
segnato di strade sconosciute
Amori piccoli e foto
volano veloci su cellulari
adolescenti che iniziano a sentire
esperienze che si confidano
errori dalle forti lacrime
sussurri improvvisi per novità
che investono di gioia
un sogno in rosa

Attrazioni e delusioni
ballano a pareggio
nella bilancia della vita

Quasi irriverenti
ombelichi scoperti
e catene sopra jeans stracciati
segnano identità da maturare
giovani fiori che nascondono
travestendosi in esterno
emozioni ed insicurezze interne
E l’uomo adulto che tentenna il capo
solo qualcuno che sorride, ricordando altro
Uguale sempre il mondo nel suo… profondo
Sofferto sempre nel suo divenire grande
con quel succedersi continuo e a volte strano
di sfumature d’epoca
Domani, ci saranno pure i miei di figli
ed io, accorta sempre, osservo, oggi, - l’ora -
per non sbagliare troppo, poi, in quell’ ora che verrà

Come un acquerello
Si intravedono
bianche le case
tra alberi a filari
Che nudi si stagliano
nell’aria fredda dell’autunno
Tavolozza infinita
la campagna
sfuma dal marrone al giallo
Soffice la terra inizia
un sonno profondo
misterioso
che solo una donna
può capire a fondo
per quel sapere dare
sempre la vita
Tegole rosse spioventi
si alternano ai verdi intensi
di porte e di finestre
Case di campagna
cascinali
case rustiche
solide forti
Case che sopportano il silenzio
di chi lavora duro

Dai comignoli infreddoliti
il primo fumo s’alza

Il nostro principe
Trotterellando
arriva il nostro principe
ridiamo immensamente
presi dal suo travestimento
Di mira, il tuo maglione rosso
che, ridente, lo copre per intero
Orgoglioso lui di te
del suo papà
con quelle scarpe tue ai piedi
che strisciano gioiosamente
prima dell’inevitabile caduta

Il tuo maglione preferito
E lui lo sa perfettamente bene!

I ditini spuntano appena
da maniche piene di affanno
raggomitolate a mucchio
quasi incapaci di respirare un po’
E lui ci guarda fermo
con i tuoi occhi azzurri
con quella frangetta bionda
che la manina spinge
continuamente via …disagio…
e gli occhi interrogativi
all’arrivo, si tranquillizzano
sorridono, aperti adesso
col nostro, di sorriso caro

“Omai posso mettemmelo
pure io, io tono grande
tu l’hai detto mamma
perché io vado a scuola
e on piango più, sono bravo, io”
E ti dondoli da fermo e
e il sederino s’incanta
in un movimento
che ti coinvolge tutto
e ridi e ti pieghi in avanti
con la manina sulla bocca

E realtà del nostro futuro accanto
Fermi in tre adesso scende sereno
dolce carezzevole il Silenzio
Espressione di vita che ci accomuna.

E ride ride il maglione rosso, tutto commosso.

Pigiama celeste
Nel mio cuore
tenerezza ha il tuo nome

Pesante oggi la giornata
le mie mani sono stanche
le mie dita in movimento
eseguono veloci il lavoro
e sempre pensano al domani
Scelte d’amore ricercate per ognuno
quelle delle piccole cose un po’ segrete
sacrifici miei che nessuno vede mai
sorrisi in movimento per altri inaspettati
improvvisa concretezza di gioia immaginata

Mi chiedi un sorriso, stasera
già dentro al tuo pigiama tutto celeste
Ed io ti vengo accanto
chiedo una sosta al tempo
Poggio il mio pigiama rosa
accanto al tuo sulla poltrona
mi fai carezza tua
ed io ti sorrido lentamente

mentre

l’alta marea ci spuma intorno.

Il grande albero
Lastricano
larghe pietre antiche
il sentiero

Ai lati campi
d’ortaggi di stagione
e cumuli di radici all’aria
pronti rami secchi per il fuoco

Sfondo intenso gli alberi da frutta
dipingono a larga macchia
il verde

E case rurali
sparse nel silenzio
pietre antiche si vivono
appena sulla collina

Le pecore pascolano
in immensa pace
testa in giù cercano l’erba

Il vecchio col suo bastone
viso scarnato dal tempo
dei venti degli inverni
sta lì fermo seduto

Schiena piantata all’albero
ginocchia raccolte
contro il petto

e il capo ciondola in avanti

Macchie bianche le pecore
schizzate appena di marrone
attorno agli occhi

sollevano un attimo
lo sguardo
silenziose osservano
silenziose riprendono a cercare

Cascinali a mezza raggiera
disabitati dal tempo
li attendono nella sera

che
ombrosa macchia
silenziosa
avanza

Si perde
in larghe strisce di coltivato
lo sguardo

Parallele immagini
di un lavoro
rigato nei giorni
da mezzi, da umani e da pensieri

capricciosi, omaggio della Natura
brillano ad occhi pensierosi
mille colori

cespugli
di fiori blu invadenti
i piccoli

solitari
gialli
dispersi
tra le erbe

Alto
domina
silenzioso e saggio

Il grande albero

 
Faville
Si poggia una farfalla su di un fiore
è luce

Storie amare segnano l'umano
Potenti a pestare i deboli
Soprusi aprono senza rispetto porte indifese
Realtà dura il contrastare

Carboni ardenti contro odio e invidie

Solitudine
dell'essere che ama
Solitudine
dell'essere che crede
Solitudine
del coraggio che agisce

Si aprono le porte.

Riflessione osserva
Comprensione decide
Difesa cammina senza resa
Liberatorio il silenzio grande decide
Tenacia del credere che mantiene fermo il passo
Esplosione a fiori il Vero insiste e l'imbarazzo buio perde la partita

Prendono ali le parole
farfalle generate dal dolore
farfalle tinte d'azzurro e bianco
trasparenze colorate che filtrano la luce

Ridono libere le parole, raggi lineari sul piegarsi di un'attesa

Segno inciso sulla pietra d'angolo
Splendida farfalla che sorride
Il valore umano si riscrive
Vola Amore nel silenzio   

Oscilla sempre il tempo
Solitudine

Stanca la mente
rifiuta il pensare
pesanti colpi pesano
Senza sangue il dolore va
Rifugio al vivere il silenzio tace

Occhi chiusi sentono il calore delle mani
Dita sulla fronte fredda strofinano palpebre stanche
Nel silenzio l´essere assorbe goccia a goccia ogni respiro

Saggezza di vita il Tempo nel suo perenne grigio oscillare... tace   

Brividi d'insieme
Ballano striature di mare

A spalle accostate ----------------------------------------le vite
intrecciano succose --------------------------------------le labbra

Sentire piacere
scivolare sabbia -----------------------------------------sapore d'attesa

Desiderio vestito d'acqua
goccia di risacca
parla di fantasie.

Lievita ---------------------------------------------------abbandono

Brividi a perdere il tempo
si svela complice
sospeso -------------------------------------------------piacere

Intriga a giro

Curiose le stelle scintillano
passano
tornano indietro.giocano innamorate

Bagliori

Fuori dal vento di ieri
l'ora di fuoco
cambia d'abito

Diventa -------------------------------------------------musica suonata dal senso

Incendia la vita

Volando padrona
assorbe il mondo

Brividi d'insieme.
----------------------------------------------------------incontra l'amore

E poi ti senti stanca
E poi ti senti stanca
pesano le tante pagine già scritte
feriscono i tanti no
combattuti in solitudine
diritto dovuto al sorriso di un solo si

Attorno lo sguardo muto
ascolta
osserva
uguale e diverso sempre
il mondo che vive con gli occhi chiusi
Cosciente solo in più
rispetto a quel vivere che corre
quel sentire grande ad occhi aperti
le pieghe strane sempre diverse
del dolore umano

E poi ti senti stanca

Desiderio unico il non pensare più
Stanca di sostenere pagine d'altri
di ascoltare senza mai diritto ad un ascolto

E passeggi una notte intera

piccola candela nel grande buio
e risenti cronache tragedie d'altri
ferite laceranti lacrime dimenticate
sarebbe bastato un gesto..

Pagine già di un quotidiano dimentico passata l'emozione

E ti guardi ferma
ti sorridi appena con ironia per darti forza

Nel silenzio
di quelle notti che fanno quadrature certe nella vita
ti riacchiappi addosso la tua stanchezza
consapevolezza d'un essere che deve ancora esistere

E vagabonda libera d'andare. riprendi piano in mano la tua strada   

Righe nello spazio
Stringe amara l'impotenza
quel sentire serio ogni problema
quel sentire sulle spalle ogni risultato

fallimenti e vuoti bagnati lacci del silenzio

Il viso immobile legge senza leggere le pagine
riflessioni mute i pensieri s'accavallano col tempo
tornano infanzie carenze bisogni solitudini mai notate

e quel ricercare affannoso dentro nelle salite senza mani tese

Soluzioni da trovare a problemi-piombo nel percorrere degli anni
attorno senza comprensione visi a chiederti senza mai porsi le domande
finisci così col pensare di non avere tu fatto il meglio per costruire solido il domani

Ma le righe poi le rivedi le rileggi scritture di sacrifici di durezze di lavoro senza orari
ed il silenzio compagno al tuo solitario vivere dentro ti carezza sfoglia i fogli delle cose fatte
ti mostra calmo i flash di un presente difficile che ti assilla ne dipinge di pazienza ogni contorno

Saldo ti svegli dal brutto sogno rispolveri i pensieri...il vivere è come prima cosa bisogno di capire    

Un popolo unito con la chitarra addosso
(A scacchi una partita sola coi Potenti )

Galleggiano i pensieri
Sospensioni legate a fili d´oro

E nel silenzio sentire pulsare il mondo intero

Appesa ad una nuvola
occhieggiare serena il dubbio
Lampo nel sole scrostare il duro dalla Terra

Mescolato colore con il cielo
dipingere d´azzurra Pace ogni salita impervia
Pioggia di mollichine sfamare silenziosa il Mondo

Guardare indietro e ridere ai percorsi duri
Giocare a scacchi colorati una partita sola coi Potenti
Posta unica nel piatto...regole concrete per la Gente che nel mondo soffre

E... vincerla...!

Prendere a braccetto il vento
Piegarlo soffice...spazzino solo d´immondizie e mali
Solarità dipingere di luce ogni tristezza...ogni strada grigia

Danza di mille razze
bruciare favola d´amore i giorni
girando in tondo mani nelle mani...tenerezza senza ombre...il Tempo

Frontiera riconosciuta in ogni traversa
Armonia nuova

Essere un solo Popolo con la chitarra addosso!

Aprire all´alba gli occhi pieni di Speranza
lavarli sempre con la parola Pace
Ombretto nuovo ad ombreggiare sguardi

Il sorriso... barriera ferma contro fame sete e povertà atroce

Brioches cioccolato e panna...la Vita
dolcezza comune da condividere col Mondo

Trasparenza luminosa ...Vivere vivendoci   

Nel ticchettio della pioggia un ricordo caro
Scaldarsi ai raggi
tiepidi del sole ora dopo ora
Mettersi addosso un cappotto
quando manca calore nella nebbia
Ripassarsi all´ombra un libro nella tristezza
col ticchettio della pioggia che ti riporta un ricordo caro

Stringere il dolore quando arriva senza preavviso
Guardare in faccia l´uragano pronto a sconquassarti l´ora
e porto sicuro nelle mareggiate diventa quella fune gettata a piccole certezze
Nell´attesa che assale e che fa male carica spesso di domande tante e tanto mute
pulsante di luce diventa il sentire forte il credere nell´uomo nella sua forza nel suo fare
nel suo saper donare oltre quelle ferite che troppo spesso per strada ci vanno tagliando addosso

Si girano e rigirano
i pensieri nel silenzio della notte
Attaccano sempre suadenti all´alba
Controbattono col dubbio nel tramonto
Girano gli specchi contro per visioni storte

Ma alla fine nel silenzio
sarai tu deciso lì a bloccarli
con la tua mano ferma e con la voce a dire................Vivere è amare
E spegnerai senza esitazione quell´urlo d´odio
che l´aria avvolgente ti vorrebbe respirare addosso
....................................................................Amare è vivere

E nello scambio il mondo   

Profumo di gelsomino bianco
Profumo di gelsomino bianco
Serenità...

L´andare piano
nelle strade in salita della vita
ricordando che tanti in punto opposti della terra
camminano le nostre stesse asprezze

Serenità...

Abbandonarsi tra due braccia care
senza domandarsi come sarà il domani

Viversi istante

Consapevolezza che tutto ha un tempo una scadenza
e che si dovrà pur scendere alla fermata
quando arriverà col tempo quel suo momento
Consapevolezza che anche le giornate buie
avranno alla fine la loro sana storia da raccontare

A piedi all´alba ritrovare piano gli accordi giusti
per quel vivere d´oggi un po´ allentato

Cercare tra la sabbia
le conchiglie bianche che abbandona il mare
dipingerle di luce accanto ai ciottoli rigati
Pause del tempo che su di loro ha lasciato il segno

Serenità...

Al tramonto sulla scogliera
diventare riflesso arancio dei ricordi
Fili tessuti al sole di silenzio che sa aspettare
nel dare al Tempo il tempo per maturare

Serenità...

Domani lontano
che riporterà a casa
un marinaio stanco da accarezzare
Mano che abbraccerà passo passo a spalla
Sicurezza che racconterà il calore tiepido del letto quand´è sera

E cala il sole
arriva lieve un´armonia

Armonica suonata a bocca
da un bambino
che va per strada ridendoti negli occhi   

E pensieri compagni - nemici a martellare senza parole il giorno
Resti muta ferma
a gridare un volere

Capelli elettricità viva
sfuggono alla bandana
fascia stretta a pressare l´ansia che divora

Fermare il tempo

Tira storta sul corpo
la giacca del tailleur
chiaro scuro gli occhi ardono e labbra inseguono passaggi

Corde ai polsi prigionia per i pensieri

S´oscura sul petto tra le cieche pieghe
l´occhiale stesso
attimo scordato per non vedere... respiro appannato ad ogni istante

E pensieri compagni - nemici a martellare senza parole il giorno   

Tristezza
Ed assale improvvisa

Peso nero in fondo all'anima
sconvolge l'essere
barca scura su onde scure

Ti sfiora suadente
lega i suoi fili nel buio
pronta a colpire l'anima nuda

Entra dilaga offende

Incupiscono gli occhi
ti dici ..tristezza viandante senza fissa dimora
viandante di strade tortuose. respiro che respira cenere

E ti scuoti
e ti imponi
e ti immergi vita nella tua stessa vita
vita che stringe amicizia
vita che vive d'amore

Perde tristezza.
sconfitta lascia la stretta
riprende la strada

Resti svuotata
ti senti confusamente libera

Serenità che ricama il giorno di piccole cose
porta che si riapre ai sicuri passi che segnano il tempo

E carezzi tu quel gradino che ti fermato il cammino
svolta che lasci indietro con la sua storia. Pagina scritta della tua vita  

E nel silenzio stelle
A mille le stelle sulla terra
Attimi di storia
E nel silenzio pagine

Gerani rossi come il sangue innocente degli uccisi
Tulipani gialli come il riso di un bambino che non ha più fame
Lilla glicine come il ricordo di mille libertà sognate

E lacrime appuntate sempre al petto
Mattoni di un muro abbattuto un giorno per la strada
Ricostruito troppo in fretta in altre terre con occhi ciechi d´odio

E masse di popoli ad abbracciare sempre un sogno grande
E masse di popoli a morire ancora senza mai sapere senza mai capire
E quella Voce ferma che dice ai giovani con la speranza addosso...

"Sentinelle della Pace, voi siete la Speranza in questo mondo, la Mia speranza"
"Mai gli uni contro gli altri"...mai.

E dentro la disperazione speri...
E nelle pieghe delle parole ritrovi i passi per camminare...

E nel silenzio stelle

N.B.-Il virgolettato riporta parole del Papa   

Saluto che saluta ancora il mondo
Suona diversa la musica stasera
note dal sapore strano vissute nel dolore
momenti che parlano di forza scritti nell'addio
E dentro silenzioso il passo della grande Solitudine
debolezza e forza che cammina sola gli ultimi Suoi passi

Mani che hanno stretto il mondo
Viso che ha carezzato attimo la sofferenza
Condivisione che ha raccolto spine per le strade della Terra

E copre l'ora il portone che si chiude
Luce che tocca l'animo dietro vetri che riflettono il passaggio
Abbraccio muto d'un popolo che ama

Suona diversa la musica stasera
Respirano sulla Terra intera i suoi ultimi respiri
Ed è saluto che saluta ancora il mondo    

Vertigine di calore l´ emozione
E senti caldo
l´indefinito salire------------------------------------------- dell´emozione

Cambia rumore ogni suono
morbido giunco il corpo
è lana soffice che ti carezza
Ricopre piano il tatto

Ti dorme accanto il Tempo
stanco si toglie ogni stanchezza
pulsa il sangue nelle vene
accompagna calda la sensazione

vertigine di calore diventa viva l´emozione
riposo rilassato di stanchezza----------------------------------- l´abbandono  

Certezza unica: ci hanno ammazzato il cuore
Suonerà ancora l´inno
Coprirà ancora la bandiera un´altra bara
Il silenzio commuoverà ancora il giorno
Diplomatiche parole
ricuciranno ancora stracci
Sconcerteranno il pianto
dubbio dolore e rabbia
Graffieranno dure le parole
Griderà Giustizia il sangue

Piange duro ogni buon senso
È morto ancora un Uomo vero
Diranno ...era questo il suo dovere
Potenza del Potere

Scudo Umano il Coraggio è muto
Sventola silenzioso il tricolore
Macchiato di troppo sangue è stanco!
Saggezza umana carezza silenziosa due ragazzi

E piange sempre il pianto
dentro chiusa ogni parola
Sbarra la strada ancora il cigolato
Arma la confusione ...spara!

Spara la paura
Cade accanto l´Uomo
Oscura resta quella domanda unica..."Perché"?
E´ dramma nel dolore

Costa amara la Libertà
sulla pelle di Chi muore
Sulla Pelle Amica che ha creduto
Si copre il volto lo stesso Orrore

Non riconosce più se stesso
Lui sempre in abito nemico
ora ha vesti di fratello
E piange sempre il pianto

Raffiche nelle orecchie
Si sgranano ad una ad una le tante Vite
Torneranno in Patria oggi
Si alzeranno sciabole nel vento

Sventolerà nell´aria il tricolore
Porterà sopra scritta una parola sola...perché?
Scudo Umano il Coraggio è muto
E´ morto ancora un Uomo vero!

E parlano di Pace.

- Ti vogliamo bene... noi , NICOLA CALIPARI, noi semplici italiani lavoratori nel quotidiano, NOI CHE CREDIAMO; TI VUOLE BENE IL NOSTRO PRESIDENTE CIAMPI, IL NOSTRO PAPA!
Sei dentro di noi e siamo orgogliosi di TE!....GRAZIE di ESISTERE! -   

A te Giuliana Sgrena
Sbattono le tempie il tuo dolore
Accanto l `amico è morto
Il suo sguardo il tuo
Sul tuo corpo il Suo
Scudo umano all´Essere

E raffiche nelle orecchie
sconcertano lo stesso pianto
Ci hanno ammazzato ancora il cuore
E l´amarezza si aggrappa all´impotenza
E nei tuoi occhi si nega pure il giorno

Ruote corrono ancora ... polvere
Stanchezza
Sofferenza
Voci confusione
Si mescolano i pensieri........................................................SILENZIOSA PIANGI

Tu polmone trapassato registri l´orrore
Tocchi la morte e senza voce gridi
Per l´Uomo che ha lottato
Per l´Uomo che ha sfidato
per l´Uomo che ti riportava a casa

E spari... spari...ancora spari nella sabbia e sangue!
E nel sangue sventola limpida nel cielo una parola sola ......LIBERTÀ!   

Donna dalle mani appese
Donna dalle mani appese
Muto ripassare d´anni gli occhi
Forza -compagna...--------------------------------------------- il Tuo pensiero

Sofferenza
Ignoto
Silenzio

Luci ombre
Dilagano
Afferrano
Carezzano

Mille visi il ricordo

Sfida
tra le sfide ...prima
Questa tua d´adesso

Polvere stanca
le vesti sono protezione
Corpo che silenzioso pensa...

Orgoglio d´Essere umano...
testimone di--------------------------------------------------------- Verità

Senti il tuo dolore
Solitudine

Pantera che nessuno potrà mai vincere nelle sue idee
Elefante di pensiero --------------------------------------------------sempre
Annotare ...
Percorrerti...
Percorrere...

Lucciola sulla Terra --------------------------------------------------Viva!


Inchiodata nella sabbia infame
Chiudi gli occhi--------------------------------------------------------Vola!


Mille le farfalle addosso ---------------------------------------------Vedi?...

---------------------------------------------------------------------------Noi pensiero accanto...

---------------------------------------------------------------------------Mano a sollevarti stretti lacci !


Coraggio Donna
lotta
vivi nel pensiero e vola!

Vola gabbiano libero
Attorno
a mille
le---------------------------------------------------------------------- farfalle umane a inchinarci !


Testimone
- Oggi -
-------------------------------------------------------------------------Tu con Altri
di Libertà
che libera
s´offre

Prezzo ...
-------------------------------------------------------------------------Speranza al Mondo!

- Dedicata a Giuliana Sgrena ed a tutti coloro che per assicurare notizie chiare al mondo---portatori di pace ---ovunque--------soffrono-------prezzo di sofferenza--loro stessi------- per il mondo che in tanti posti..oggi soffre... muore...privo del diritto di libertà.-   

Rosse verdi gialle
E senti dentro amarezza
attorno frastorno di musica
Candele rosse sottili a centro tavola
e fiori nascosti assonnati tra le foglie verdi

E tu fuori seduta dentro
tristezza che riveste frantumato un mondo
dilaga nel tuo silenzio devastante macchia nera il pensiero
e vedi gente sola malata che lavora nella notte in nero e sofferenza

E suona la musica suona
e tu che non senti le parole attorno al tavolo
vedi solo meccaniche le forchette
macchinette che fanno sempre un percorso uguale

-/ Piatto -bocca \ - / bocca - piatto - \ -
E tu nausea per quel cibo portato a ruota
e quel non poter ingoiare che ti tormenta muto
E bevi acqua acqua acqua

Quasi a lavarti dentro tutte le offese date e avute in un anno
tutto il dolore che ti è piombato notte addosso
Ed il rumore copre e luci che si inseguono e fumo
E ti senti marmo in una sala che pensa a divertirsi ancora

E gli occhi s´ immobilizzano improvvisi su umili fiammelle
sottilissime candeline rosse già alla fine del loro vivere
Pochi attimi e pollici e sconosciuti indici stringeranno
senza pensarci al buio la loro stessa vita

E vorresti tanto essere tu
una fiammella da chiudere
e spegnerti e dormire finalmente
magari un anno intero...per addormentare il male

Rosse verdi gialle

Impazzite
furoreggiano le luci
e corpi che luccicanti ballano
hanno perso pazzi il ritmo
e il Tempo non ha più tempo


Memoria ormai che sola grida... voce senza più voce

E il conto è alla rovescia
E sbattono i bicchieri
E dorme il mare dorme - poltiglia di sangue umano e case
E dentro te la solitudine diventa sopravvivenza - dovere contro la disperazione  

Stasera ho incontrato ---------------------------------Un uomo nero
Uno di quelli che vagano nel mondo------------------senza più una vera meta
Uno di quelli che si perdono in terra--------------- --distribuendo attorno solo male

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Che tristezza la sua immagine possente
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Ma l´essere alti e robusti serve molto poco---------nella vita
Se non si è alti e robusti dentro l´anima-------------è dimentico
il cuore e non offre delicatezze e cristalli-----------di carezze pure

Inutile quel dilaniare anime a passanti-------------nuovo vampiro!.

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Le farfalle volano sempre---------------------------Ascolta...
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Splende caldo il sole sulla terra---------------------sempre...sempre
Danzano la notte dorate in cielo------------------- le stelle...sempre
Comete abbracciano---------------------------------i sogni.....sempre

Incanto e battito d´ali ------------------------------Ascolta!

E´ la Poesia che si veste----------------------------e vola!   

Amare @ amarsi
------------------------Amare-------------------------
·----------- dono vestito di tenerezza --------------
--------------------------------------------------------


· alito perenne che circola sul mondo
·----------------------lo culla
------------------------lo stritola
-------------------------lo accende
--------------------------lo distrugge
---------------------------lo rivitalizza
----------------------------lo ridipinge nuovo coi colori
________________________________________________________

------ lo veste a turno di nuvole dorate e stelle blu
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
------per una Regina Luna che ogni notte si sdraia
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

--------------donna morbida soffice innamorata
----------------aspetta l´alba---segreta a tutti
------------per riabbracciare nascosta al mondo
------il suo Sole furore di vita e senso del suo esistere
_____________________________________________________


-------------------------Amarsi --------------------------------
----------in un dirsi vissuto di sentimenti intensi-------------
----------di parole ardenti come tizzoni accesi---------------

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
:::::::::::e il silenzio delle stanze complici le tende:::::::::::::
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

----------e il fuoco marchia a fiamma viva ardente---------
--------ogni centimetro ogni millimetro dei due corpi-------
-------Visi ombrati da soffuse luci di candelabri antichi-----

------------------------Cambiano i colori----------------------

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
---------Espressioni vive d´un amore che s´incontra---------
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

-------------Passioni umide luminose sconosciute------------
----------------e dentro fuoco d´anime impazzite-------------
------------Silenzi per i ricordi gelosi da conservare----------
____________________________________________________

----------Lunghi i capelli si sciolgono a toccare il letto-----
-------------e corpi già vinti trafitti da amate lance-------
------si rivivono i vissuti fuori Tempo armonie nello Spazio-


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