Terra Promessa Profughi scappano via dalle guerre, alla ricerca di nuove terre! Naufraghi scappano via dalla fame: lasciano un mondo corrotto e infame! Anche noi un giorno fuggimmo via dalla miseria, la malattia! “Ma dove vanno?” voi mi chiedete: “qual è la Meta!? Non lo sapete! Io vi rispondo: “è qui la meta! Terra Promessa? Questo Pianeta”!Rimpianti 2015 Davanti al mio PC seduto, PD ti guardo: rimango muto! La Destra è ladra, la Sinistra ruba: ci hanno rubato persino Cuba! Sul ponte sventola bandiera amara: vuoi metter Vendola con Che Guevara! Cuor, non t’infrangere! Ci hanno ridotti, oggi, a rimpiangere: GIULIO ANDREOTTI! Siamo sinceri: quelli eran ladri, si! Eran ladri, ma ladri veri! Non certo come son oggi questi: quelli eran ladri, ma ladri onesti! Anno vecchio versus anno nuovo L’anno vecchio se ne va mentre io rimango qua ed aspetto l’anno nuovo proprio qui dove mi trovo E mentre gli anni se ne vanno io ripenso a ciò che fui finché arriverà quell’anno che mi porterà con lui. Se solo un dio … Se solamente un dio potrà salvarci, o cominciamo a fare le valigie oppure cominciamo ad aiutarci, se non vogliamo attraversar lo Stige, nel solo modo che sappiamo: amarci! Se solamente un dio potrà salvarci Mettiamoci allora bene in testa D’ incominciare ad innamorarci Di quel poco di vita che ci resta E … dodici! (il Tredici c’è già stato: Assessore alla Cultura nella precedente Amministrazione Comunale) 1. Era un’Italia ancora campagnola quella che elesse Enrico De Nicola, subito dopo la Costituente: il primo, provvisorio Presidente! 2. Veramente il primo fu Einaudi che ricevette apprezzamenti e laudi. in quell’Italia che alfin respira: egli fu il Salvatore della Lira! 3. L’Italia respirava a pieni bronchi, quando fu eletto Presidente Gronchi, sindacalista, nato a Pontedera e cominciò così la nuova Era! 4. Tra tutti i presidenti meno degni venne eletto poi Antonio Segni che amando un Brandy dall’Etichetta Nera subito volle cambiar Atmosfera! 5. Giuseppe Saragat venne per quinto, socialdemocratico convinto! Fu partigiano in gioventù a Torino, ma in vecchiaia gli piaceva il vino! 6. Il sesto Presidente fu Leone che fu costretto alla dimissione per le accuse di un noto Tribunale: sparì l’Argenteria dal Quirinale! 7. Il più amato dai grandi e dai piccini, fu un partigiano: il gran Sandro Pertini e mentre lui stava al Quirinale, l’Italia vinse un bellissimo Mondiale! 8. Cossiga, detto il Picconatore, fu rimandato a fare il Senatore, ma tra complotti, intrighi e delazioni, lui ruppe fino all’ultimo i coglioni! 9. Il nono fu un onesto magistrato, Oscar Luigi Scalfaro chiamato che con le oneste sue argomentazioni riuscì a buttarlo in culo a Berlusconi! 10. Ciampi fu un Presidente, livornese, che rese un gran servizio al suo Paese: tra un tresette, una briscola e una scopa, riuscì a portar l’Italia in piena Europa! 11 E , infine, arrivò Napolitano, un grande Presidente, un Italiano, sempre al servizio delle Istituzioni e non di Grillo o di Berlusconi! 12. Ora i dodicesimo aspettiamo in questa Italia che noi tanto amiamo, che abbiam servito e amata in tutti i modi: ora aspettiamo te! Romano Prodi! IO! Io vatergo, gluisco e barigatto a volte bego, abisco ed archipatto, ma quando frusco, arràffero e allupigno, malverso, sofolennto e me la svigno! Se cionfo, mi sbiduglio e e dopo lugro, botallo, crivento , m’abbatugro! Però inzocco e se ammargiullo e insucchio e fonco solo quando son nel mucchio! Adesso faccio legica e gisbuto e ogni tanto quando sono gnuto, io l’affàrfero, l’alloppo, e la strombazzo e quando posso, gniffo, me l’accazzo! All’alba del Terzo Millennio Chiuse il secolo Diciotto una Gran Rivoluzione; prepariamo ora il Gran Botto: distruggiamo la Nazione! che di quella fu il prodotto che segnò il nostro Occidente! … Ora, su, diamoci sotto: costruiamo il Continente! E’ già pronta la Cornice storica, istituzionale! Su! piantiamo la radice di un’Europa Federale! Siamo all’Alba di un Processo: su! Lottiamo fino in fondo! Non fermiamoci qui ! Adesso costruiamo un nuovo Mondo! Chi ha paura del Futuro, non è degno del Passato: abbattiam l’ultimo Muro: abbattiamo questo Stato! Contro il Libero Mercato delle Multinazionali che finora ha generato tutti quanti i nostri Mali! Anche tu, papa Francesco, perché non ci dai una mano: lascia il “cardinalesco” e abbandona il Vaticano! Cosa fai, tu, Matteo Renzi! … E’ un po’ che ti osserviamo! Guarda che se ci ripensi … prima o poi ti … Rottamiamo! Sorpresa! Che giorni erano quelli amico mio quando s’andava a ballare a Ponte Rio dove, ricordi? c’era un’osteria: che vino! Ci serviva la Maria! E che tette! Che bocca! Che sorriso! Ci sembrava di stare in Paradiso! Ci sembrava che non finisse mai: venivano studenti ed operai e si ballava fino a tarda notte! Si parlava di politica e di lotte” Addirittura di Rivoluzione, poi si finiva tutti alla Stazione e si cantava lì fino al mattino tra una risata ed un bicchier di vino! Chi l’avrebbe mai detto che un giorno io sarei capitato qui a Livorno: poi lo studio, la scuola, la famiglia: Ora mi dico: “ Guarda! … A chi assomiglia! Mah! … veramente … sono io quel vecchio” ! e intanto fisso, incredulo, uno specchio! Mia moglie ha un amante Mia moglie, io lo so, ha un amante! … Del resto, come lei, ce l’hanno tante! … Io l’accuso! Lei nega! Non capisce! E, ogni volta, è con me, che mi tradisce! … E ogni volta che si fa l’amore, chi sarà mai dei due il traditore? In questo dubbio vivo e mi tormento e continua così il tradimento! continuiamo a tradirci anno per anno e ancora dura questo dolce inganno! Tutta colpa dei sindacati! Ho deciso!Fo sul serio! Dopo lunga riflessione, ho un solo desiderio: voglio andare alla stazione! Prenderò il primo treno … ma davanti! … e suicidarmi: non mi piace né il veleno, né lo sparo delle armi. Non oblìtero il biglietto, né verifico l’orario … Vado dritto, poi, mi metto a traverso su un binario… Mentre aspetto un paio d’ ore, mi preparo la per là una scusa al Controllore che vedrò nell’al di là. S’avvicina un ubriacone, che interrompe i miei pensieri. Versa vino da un cartone. tira fuori due bicchieri … poi ne versa solo un po’, finché sono mezzo pieni… mi fa: “Oggi non si può: c’è lo sciopero dei treni”! Antico adagio Quando emerge il malaffare spunta un clima che è da forca: Non è lecito buttare il Marino con l’acqua sporca! Dal Job Act al Ruba Act Poletti si dimetta o il Piddì si blocca: o in Panda o in bicicletta, Marino non si tocca! Attento a te, Matteo! Non fare il fariseo! Gli ipocriti e gli scribi non ne usciranno vivi!| Attento Berlusconi: gli onesti non ci stanno! Non sono dei coglioni: Chi lo ha messo Alemanno! Il Nazzareno è morto: la fine sua fu atroce! Il popolo si è accorto: l’avete messo in croce! For whom the Bell tolls? Per chi suona la Campana se Michela è in Buonafé? Suonerà per la Magliana o per Renzi? Anche per me! Ma che fai? Come gli struzzi che nascondono la testa? Che facevi lì con Buzzi, quella sera, a quella festa? Ah! Piddì, Piddì, i Pi docchi hanno invaso tutto il campo! Senti gli ultimi rintocchi? Renzi! Dai! Fa un bello shampo! Né Destra, né Sinistra Né Destra, né Sinistra: solo Ladri! Bisogna rinnovare tutti i Quadri! Sostituire tutti i Dirigenti con altri Mafiosi e Delinquenti! Mi sembra il criterio più opportuno, così potran rubare un po’ per uno! E io? Finché nessuno me lo vieta, continuerò a fare un po’ il Poeta! Si! il poeta, però, del … Castellaccio: a tutti un saluto ed un abbraccio! … Homines omnium factionum politicarum, qui urbi praesunt et praefuerunt. in Romae municipio , omnes Mafiosi sunt. (Cicero, Catilinaria ultima) O Roma, o Roma, tu, Roma ladrona ora che anche la Lega ti perdona e che Belsito ti dette una mano quando portò la ‘Ndrangheta a Milano, Roma! nun fa la stupida, anche stasera, tu, li devi mandar tutti in galera! Fratelli d’Italia, l’Italia è di destra, con Gianni Alemanno ha preso la testa dov’era la Mafia?Nel cuore di Roma! E destra e Sinistra le han preso la chioma! Renzi, ora insorgi, libero e giocondo … stavolta devi andare fino in fondo! Dimostra che tu sei ancor Matteo, prima che rubino anche il Colosseo! Roma non è più Roma, adesso è Rom. Il suo indirizzo è: Mafia, punto, com. Roma, ribèllati! Dai! Datti una mossa! La Mafia non è nera, ma anche rossa! La Cùpola sta infettando la Nazione! Non era già di troppo er Cupolone? In anteprima e in esclusiva: auguri 2015 a tutti i poeti di poetare punto it! Il QUATTORDICI è finito! Con il QUINDICI che inizia, un augurio infinito di amore e di amicizia sia a voi che ai vostri cari … e Che nei loro Calendari, questa Vita sia più lieta! … E’ l’Augurio di un … poeta! … "Ma che volete voi …" Ma che volete voi che io vi canti, qui c’è solo dolore, guerre e pianti, fame, razzismo, odio , dittature, ignoranza, miseria e paure Epidemie, catastrofi, violenza, sfruttamento e frode e delinquenza, evasione fiscale e riciclaggio, pirateria, camorra e strozzinaggio! Ma che volete voi che io vi canti, i baci, le carezze degli amanti? I fiorellin del prato, le violette, simili storie e altre barzellette? Ma che volete voi che io vi canti i preti, le madonne, i papi , i santi? la speranza, la carità, la fede in un Dio che ci sarà, ma non si vede? Ma che volete voi che io vi canti che chi è senza scarpe compri i guanti? Chi non ha pane compri le briosce? Chi è senza camicia vada in Porsce? Chi è senza soldi apra un conto in banca? A chi ha tutto si dia ciò che gli manca? Chi non ha niente dia qualche cosa Chi non vuol spine, gli si dia la rosa! Ma che volete voi che io vi canti … continuare così? Andare avanti? Cantar le cose buone e positive? e le magnifiche sorti e progressive? “Bada , grillaccio del malaugurio , che se mi monta la bizza guai a te !” (Collodi, Le avventure di Pinocchio) Dal vaffaday al vaffagrillo il passo è breve e quello strillo che prima era di protesta dal vaffanculo è vaffantesta ! In testa, si, perché è un pazzo…. E’ una gran testa, però, testa di ….. ! Eros agapico o agapé erotico? (L’amore sacro e l’amor profano … Non credevi che il Paradiso fosse lì proprio al primo piano …) Fabrizio De Andrè Ho preso l’ascensore verso il Cielo… e al terzo piano io mi son fermato Nuda, una donna , con in testa un velo la porta ha aperto e in bocca m’ha baciato Io l’ho guardata! Che capolavoro! Da un fuoco sacro mi sentìi riarso! Degli angeli sentivo come un coro… come se alla Madonna fossi apparso! … Luce e ombra Vespero è già colà dov’è sepolto lo corpo dentro al quale io facea ombra: Napoli l’ha, e da Brandizio è tolto. Dante, Purgatorio, canto II, vv. 25-27) Il corpo dentro il quale io faccio ombra, prima o poi, un giorno, se ne andrà e, quando non avrà più chi lo ingombra, libero, nell’aria, volerà … e tornerà a riveder le stelle , spettacolo che sempre lo seduce, una cosa, quaggiù, tra le più belle e sarà, come loro, tutta luce! E cruce salus? Fare di ogni sconfitta, una vittoria? E’ questo il vero senso della Storia? La sua lezione autentica c’invita a fare di ogni morte, un’altra vita? A me questa mi basta, anzi, mi avanza! L’accetto. E sia essa dolce o dura, di questa mia travolgente danza, Accetto tutto, tranne l’impostura! La danza dell’amore Le mie parole danzano In cima ai miei pensieri E lentamente avanzano come fantasmi neri che nella notte sfrecciano tra stelle, astri e pianeti e sulla luna abbracciano le rime che i poeti scrivono per gli amanti che il loro Amore han perso … … Ne scrivon così tanti Che riempion l’universo! … Hæc omnia tibi dabo, si cadens adoraveris me. (Matteo, 4, 8-9) Un giorno sarà tuo, tutto questo! Disse il demonio astuto e tentatore E l’uomo che era avido ben presto Si trasformò in un conquistatore Popoli e territori ultrasfruttati Fiumi e mari sempre più inquinati Guerre, pestilenze , malattie, siccità, alluvioni, carestìe E dopo stragi e tanta distruzione Gli restò solo cenere e carbone E solo allora, vinto dal dolore, Ma troppo tardi scoprì cos’è l’amore! Presa nella rete Con quella faccia da facebook, anche se tu hai cambiato look, sei sempre una mamaluck E’ inutile che cambi il truc, sembri un’amante di Farouck che va a far la spesa al suk bevi il corretto col sambuc Son mesi che non leggi un book e ignori Spinoza Baruch! Lacrime di vetro Piangono i vetri lacrime di cielo, piange il mio cuore lacrime d’amore la notte COPRE LA TERRA col suo velo, però nessuno copre il mio dolore che porto in giro , come uno zimbello, nel mondo indifferente, che lo ignora perché non sa, non ha capito ancora che, molte volte, anche il dolore è bello, se, dopo tanta sofferenza , tanta noia, si può provare, alla fine, un po’ di … gioia! Dissensi - Cosa fare ? … non lo so … - Ma perché non vai in… Però!… - Preferisco stare qua, - Ma perché non vai in … Perà! … - Vorrei andarci insieme a te! … - Ma se io vado in … Perè! … - Ma perché non resti qui! Che ci vai a fare in… Perì - Uffa! Non ne posso più! … Ma perché non vai in … Perù! … Cometa: andata e ritorno Come vorrei andare con te sulla Cometa e insieme a te parlare dei sogni di un poeta che ho incontrato ieri qui, solo, sulla Terra, sogni veri, sinceri, pronto a partire in guerra per sconfiggere i ricchi, ladri, malversatori, califfi, re, sceicchi, tutti gli sfruttatori e, lassù, celebrare la sua grande Vittoria… scender … ricominciare, insieme, un’altra Storia! … il re … mago Sono duemila anni che si attende che la Cometa appaia a Betelemme! … Che sia già apparsa lo sa solo la Cei ma ora siamo apparsi noi a lei: un sasso enorme, duro come scoglio! … L’altra l’aspetterà solo … Bergoglio! … Patti chiari … Ha fatto un nuovo patto Matteo Renzi! Anche questo è del Nazzarèno! Non so che cosa sia, ma tu, che pensi? Al posto suo, io non starei sereno! Quando il Patto lo fece il Nazzàrèno, la Fine Sua fu atroce e cruda! … Non tanto perché non … stesse sereno! Il Patto che Lui fece … era con Giuda! … Se anche … Se anche Salvini canta O Bella Ciao! … Ora io canterò Faccetta Nera, la stessa che cantò, giovane, Ingrao, qualche anno prima di cambiar Bandiera! … E se ‘l Partito farem de la Nazione, dovrem rimescolare tutti i canti! … Grande sarà, allor, la confusione, né più sapremo quali sono e quanti i compagni, gli amici, i camerati e verranno sconvolti tutti i piani: i leghisti se ne saranno andati e noi ci sentirem tutti italiani! … Ma se poi tutto ciò non ci bastasse, come Migliore andremo con Matteo … a Beppe Grillo lascerem le masse… così ognuno sarà più europeo! … Colta al volo! … (In Piazza Cavallotti) - La Diccì non c’è più! Però, c’è… Dio! - Gia! … Ci siam rimasti solo lui ed io! … - Ma Dio è morto! … Nietzsche lo sostiene! … - Beh! … M’anch’io! Mica mi sento tanto bene! Occhio al bimbo! “E mangiano i bambini! … i comunisti”! Ci dicevano un tempo! Ma ci pensi! Furono giorni, anni molto tristi! … Poi, ad un tratto, è arrivato … Renzi! Son i bambini a mangiar i comunisti? Ce n’era pieno con Silvio Berlusconi! Erano tempi veramente brutti! O ci prendeva tutti per coglioni! Oppure Renzi li ha mangiati tutti! Renzi alla ruota della fortuna Da quaranta virgola otto al quarantotto virgola uno! Se punti sull’articolo 18 Non ti potrà fermare più nessuno! Luci e ombre « Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἂνθρωποι μᾶλλον τὸ σχότος ἢ τὸ φῶς » « E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce » (Giovanni, III, 19) Poiché è l’ombra che s’offre alla luce per esser dalla luce cancellata , quell’ombra che la vita mia produce Quando dal sole viene illuminata per cercar di vedere la sua meta Mi chiedo, proseguendo la mia via, che deve fare un povero poeta per far della sua vita una... Poesia! Novecento, addio! Addio mio caro vecchio Novecento, da qualche anno ormai non ci sei più: quante promesse hai gettato al vento! Quante parole! Quanta gioventù! Qui siam rimasti solamente noi… Per quanto tempo ancora me lo chiedo; nuove battaglie sorgon, nuovi eroi Nuove speranze insieme a un nuovo Credo! C’è un secolo nuovo ora alle porte che batte, vuole entrare, fare presto! Porterà vita nuova! nuova morte … E, prima o poi finirà anche questo! Crisi d’identità Io fui un presocratico, ma ben prima che platonico ero stato un eleatico sia pur di rito ionico. Poi divenni pitagorico pur restando eraclitèo, ma per quanto fossi dorico, mi sentìi parmenidèo. Atomista lo divenni per non essere megarico, pluralista per decenni, mantenèi così il mio incarico! Per un po’ fui anche sofista, aristotelico d’istinto, stoico fui a prima vista Poi, scettico convinto! Prima ancor che epicurèo, un eclettico ero stato, quando poi chiuse il Liceo alla mistica ho approdato! Con scolastica passione, fui seguace di Agostino, poi per una promozione frequentai spesso Ficino. Ma seguendo la girandola del filosofico pensiero, mi trovai con il Mirandola che lasciai poi per Keplèro! Fui tentato da Cartesio, proprio per la sua Ragione, ma perché sono vanèsio, io mi misi con Bacone! Quando incontrai Pascal, m’informai sugli stipendi E, scegliendo il minor mal, io mi misi con Gassendi. Ma all’alba, , un bel mattino, io pensai una bella cosa, diventai un libertino e, abbandonai Spinoza! Prima fui materialista E poi dopo piano piano, mi decisi e da empirista diventai anche vichiano. Ma l’Illuminismo incombe: io lo fiuto da lontano E poi che perde chi soccombe, Io mi feci volterriano! Ma di fronte ad un Rousseau, non volendo far le veci, aspettai, ma dopo un po’ Io romantico mi feci! Certo quando venne Kant, la mia scelta era segnata, Valutai il Qual e il Quant E aderìi alla sua vulgata Ma con Hegel non si scherza: fu amore a prima vista presi i libri di Laterza e divenni un idealista! Da lì a Marx, il passo è breve: io lo feci con gran cura quando uno mangia e beve ciò che resta è la cultura. Fui Freudiano, storicista, Chi ne ha più di più ne metta Poi fui strutturalista, ma lo feci per vendetta! Ora da esistenzialista fino a quando mi si addìce, mi atteggio a pragmatista O a un critico di Nietzsche! Ogni tanto mi do al neo Neo-kantiano, neo-tomista Trovo sempre un atenèo Per restare sempre in vista! Ma tra l’uno e l’altro neo, Ciò che io non mi perdòno È che alla fine del torneo Io non so più cosa sono! Marinettiana Attenti a frequentare certe zone! E’ assetato di sangue l’islamista! Quelle son bestie, non son mica persone! Potresti diventare un fu … turista! Oh! Tempora! Questi tempi? Son da tifo! … Ingiustizie! Guerre! Lutti! Questi tempi! … Fanno … schifo!! … Io lo faccio … più di tutti! Stato ateo Se proprio non potete farne a meno, del vostro Dio e della religione lo Stato Ateo darà consenso pieno ad ogni vostra manifestazione … ad ogni culto,qualunque esso sia! Basta che non abbiate le pretese che in qualche modo poi lo Stato dia i soldi per pagar le vostre spese! I soldi dello Stato son di tutti I cittadini che ne fanno parte Atei, cristiani, buddisti, belli o brutti! Con noi non s’imbrogliano le carte! E tanto meno la Costituzione, Guida e faro di nostra Nazione, legge fondamentale dello Stato, una volta che il SETTE sia abrogato! Della Natura noi seguiam la Legge, soltanto lei ci guida e ci protegge soltanto a lei dobbiam sempre obbedire Se vivere vogliamo e non perire! Ma cosa importa allo Stato che ci sia E la Torà oppure la Sharìa! E per chi vuole guardare verso il Cielo, legga pure la Bibbia ed il Vangelo! Ma se vuol farsi una giusta idea Legga anche l’Etica Nicomachèa! In verità … In verità … Radiomarìa! Telegesù! E’ una manìa: Non se ne può più! Lo spirito santo Vacilla e tentenna… L’azzurro suo manto Copre tutta l’antenna! E corre per l’onde Dell’èterea sfera, se lo chiami risponde, con questa preghiera dai tubi catodici e sera e mattino : “Pagate, cattolici! Ho qui, il bollettino”! Dei cieli alla gloria Volete il diritto? Pagate cattolici, pagate l’affitto! Viva la Scozia Abbasso la Padania Guarda un po’ questi Scozzesi! Non son mica così stronzi! Preferiscono gli Inglesi! E se a volte sono sbronzi, pur bevendo troppo whisky, sanno che la Charta è Magna! Anziché correre rischi, meglio stare in Gran Bretagna! Guarda un po’ i nostri Padani! quelli sono dei cretini! Non voglion essere Italiani! Preferiscono Salvini! Ma se rompono i c. ……. E avanzano pretese, li mandiamo con Maroni! O li mandiamo a … quel …. Paese! … O il popolo accetta o c’è l’accetta Matteo Renzi ha preso ora l’accetta! In ACCETTA bile gli fa eco Brunetta! Anche se è un’ACCETTA piccolina, In ACCETTA bile dice anche Fassina O il Popolo ACCETTA che l’ACCETTA Gli cada addosso come una mannaia O la fine farà che ha fatto Letta O del can che non morde ma che abbaia! Mille e non più mille Partirono in Mille E l’Italia fu fatta! Ora in giorni Mille L’Italia va rifatta! Però da cima a fondo! Ne basteranno altri mille Per far l’Europa e il Mondo? Merkel austerity Ovvero L’uomo ridotto alle funzioni primarie Un euro per pisciare E per cacare tre, cinque , se vuoi mangiare per bere almeno tre! dodici sono in tutto: ventiquattro in un giorno! Del tuo lavoro è il frutto per vivere a livorno! Son settecento venti Per campare in un mese Per vivere di stenti, escluse le altre spese! Se ne prendi ottocento, come farai a campare! Tra l’uno e l’altro stento Neanche puoi protestare! Ma la fatica è tanta! Niente puoi risparmiare! Ne restano sessanta Soltanto, per s … … Ma se non ce la fai, la Merkel se ne frega! O tu rinuncerai O ti farai… una s … … ! L’ultima sera Quando vedrò anch’io l’ultima sera Prima che arrivi la più buia notte Per cui anch’io sarò ciò che io era, già avrò lasciato le battute rotte portando meco tutti i miei domani, voglio scavarmi, piccola, una fossa, come già cominciai con le mie mani, dove voglio posar queste quattr’ossa …. Sera e mattina, io a quel momento Ci penso, ci ripenso molto spesso… Non fatemi, vi prego, un monumento … Voglio essere la tomba di me stesso … Letto Quante volte, lì, in quel letto Ritrovammo quell’affetto, Quell’amore che ci univa Con il sangue e la saliva, Con la bocca, con le mani, Con le promesse di un domani Che poi furono tradite E, così, le nostre vite Alle quali noi giurammo Nei momenti in cui ci amammo Una fedeltà eterna, e, ad ogni crisi alterna, sempre più aggrappati a noi, già sconfitti, stanchi eroi, siamo, ancora, lì, sdraiati, in quel letto, lì,abbracciati con due teste sui cuscini come due vecchi … bambini! … Io aspetto Io aspetto che qualcuno Di me, un giorno , se ne accorga Che con un… gesto opportuno L’occasione, infine, colga Di portarmi via lontano Verso un mondo sconosciuto Che, tenendomi per mano, m’assistesse col suo aiuto a varcare la frontiera eludendo guardie e dazio e lì, giunto, verso sera, oltre il tempo, oltre lo spazio, prima di spiccare il volo, mi dicesse: “ Vai! … Addio! … ” Mi lasciasse, lì, da solo, lì, felice, Come un … Dio! Ricerca Ho bevuto, ho bevuto, ho bevuto, ma quanta sete ancora di Assoluto! … ho mangiato, ho mangiato fino alla sazietà, ma quanta fame ancora di Verità … Ho vissuto, ho vissuto ogni esperienza alla ricerca della conoscenza la più profonda e la più ardita, ma ho conosciuto mai la vera Vita? Ho percorso i sentieri di ogni filosofia, ma quanta strada per trovar la via, la sola via, quella che condurrà l’anima alla Vita e alla Verità! … Trovarsi soli con Perugia PERUGIASSISI Trovarsi soli con Perugia un’esperienza eccezionale dove il mio cuore si rifugia con tutto il bene e tutto il male. Trovarsi soli alla fontana in una sera, fresca, come l’acqua ti dà una sensazione strana che puoi provar soltanto a Pasqua … e guardo in alto verso il duomo! vedo l’antica cattedrale e dentro me io scopro un uomo che è moderno e medievale. Trovarsi soli con Perugia con i suoi sguardi, i suoi sorrisi mentre il mio, intanto indugia verso il piano di Assisi. E mentre quella valle io contemplo , risento dentro me il suo…antico esempio, risuona dentro me, la sua voce… lui che lasciò la spada per la croce. E mentre questo il cuore mio ripensa io scopro dentro me la mia incoerenza e solitario continuo la mia strada senza scegliere mai tra croce e spada. Preghiera O sconsolato Crocefisso mio Che mi guardi con occhio moribondo, lo sai che un giorno verrò su anch’ìo a guardare dall’alto questo mondo … O Crocefisso mio, dammi una mano … Tirami su … aiutami a salire … Però, ti prego: fallo piano, piano … Tu sai come è difficile … morire … Et Verbum Caro … (Giovanni, I, 1-4) È la parola che si fa vita la poesia quando è riuscita! ma è molto raro che ciò succede nella realtà che oggi si vede, è molto raro che questo accada: stretta è la via, lunga la strada: anche se questo, a volte, avviene quando sul Male prevàle il Bene e … c’è chi dice sia già successo più di 2000 anni da adesso tanto che ancora stanno a parlarne: fu quando il Verbo si fece Carne. Stream of consciousness Sono molto arrabbiato! … Oggi è un giorno sbagliato! Non riesco a capire cosa lei intenda dire! … E se non me lo spiega! Ma m’importa una… ! Certo! … è piena di angosce … Ma c’ha un paio di coscie! … Non riesco a dormire E vedrai! va a finire che se lei me la nega! Ma m’importa … una … ! Ma che vuoi ch’io faccia! … Se lei torna e minaccia… Se comincia a gridare E non vuole ascoltare! …Ma così non mi piega! Ma m’importa … una … ! Mica mi fa paura! … Ma che vuol… la rottura! Provi! … Forza! … Coraggio! … Io? Mi faccio … un viaggio ! … Ma cos’è questa bega! … Ma m’importa …una … ! Se lei torna e continua … E mi accusa ! … e… insinua! …Ma cosa crede! Ch’io sia Uno… che fa la spia, come fa il mio collega? Ma m’importa … una … ! Guarda un po’ che pretese! Vuol tornare al Paese? Certo non la trattengo! … Ma che vada a ramengo ! … Chiuda pure bottega … Ma m’importa … una! … Io non cedo al ricatto! … Ma che crede! … sia … matto ! … Io la lascio sfogare! … Farà… come le pare! … Vuol votare la Lega? … Ma m’importa una … ! Per favore! … La smetti !… Dai! … Ragiona … Rifletti … Vieni qua … Lascia stare! … Oh! … non farmi arrabbiare! … Si! Lo so che ti scoccia! … Dai! … Facciamo una … doccia ! … shishshshshsshshshshshshshshsh) Incidente … mancato … Farò la fine di Tolstòi Che diede vita a tanti eroi E che una triste , lontana sera Finì schiacciato da una corriera? Almeno lui ha lasciato un nome, mentre la fine mia sarà come quella di un uomo dimenticato che dopo tanti anni ha creato un solo eroe … un poveraccio … : solo il poeta del Castellaccio! … Vendetta postuma Ah! Potessi io dormire e in un attimo soltanto Ah! potessi io sparire e lasciare tutto quanto a chi ha sempre dato ascolto ai miei versi, le mie rime … A chi in essi ha sempre colto un qualcosa di sublime… Quanto invece a coloro che mai lessero i miei versi, lo sapranno mai costoro quello che si sono persi! DARWINISMUS versus CREATIONISMUS Anch’io mi sono posto la Questione Che da sempre mi ha molto tormentato: “Sono un prodotto dell’evoluzione Oppure sono stato anch’io creato? Da ogni parte mi si dice: “Dio è morto !”Lo scrisse Nietzsche! Si! Quel libro l’ho letto anch’io Ma “Nietzsche è morto!”! L’avrà scritto Dio? Cambiare verso? So che ad ogni poeta manca un verso, manca anche a me, dal giorno che l’ho perso. Se volete incassar lauti compensi, suggeritene uno a Mattèo Renzi! So che lui ha intenzione di cambiarlo… Che non sia quello, però, di Chionne Carlo Derive Una barca che galleggia in un mare di tempesta, tu lo sai , dove veleggia, se il vento non si arresta? C’è un porto che ci attende? Vedi tu una terraferma? Una luce che si accende? Aspettiamo la conferma! E va … la navigazione! Vigiliamo sulla rotta, su chi tiene, ora, il timone, Ma la bussola, ormai, è rotta! Poeta io? Poeta io? Ma non scherziamo! Mica sfoglio margherite “ Io ti amo”, “non ti amo” … Io non soffro di poetite … Apro gli occhi e vedo il male… Si! Il male! Non m’illudo … Se non voglio stare male … Sai che faccio? Li richiudo ! … Ma che credi che io sia Uno che… faccia poesia? Ma nemmeno per idea! Se io vado in apnèa È perché qui in superficie Io sono un infelice! Preferisco andar giù in fondo, ricrearmi un altro mondo dove il puzzo si disperda … Qui respiro solo merda! … Poesiale La poesia mia è un editoriale Scritta sopra il quotidiano Del mio unico giornale: cronache da un cuore umano. Sono l’unico inviato Di fatti, storie, avvenimenti che mi hanno riguardato come certi sentimenti. Odio, angoscia, rabbia, noia, simpatia, amicizia, amore, allegria, tristezza, gioia, nostalgia, ansia dolore . Ogni articolo di fondo È rivolto ad un lettore, abitante di quel mondo che ha l’ampiezza del mio cuore! Deus sive natura Allora scoprirò l’ultimo inganno, quando esalato l’ultimo respiro, deposto ogni dolore ed ogni affanno io partirò per l’ultimo mio giro e dopo una breve processione di questo corpo mio, di questa mente, io scoprirò, però, che delusione! Che dopo questo mondo, non c’è niente!, Madonne Pellegrine Non piange più la Madonna Pellegrina come negli anni Cinquanta, laboriosi! … Ride? No! Di più! Ora s’inchina Davanti alle case dei mafiosi! Io non sono Io non sono, io divento vado e vengo come il vento, come certi uccelli rari lungo strade consolari come nuvola che in aria va su e giù per la Salaria che più umile di Ofelia corre lungo la via Aurelia ma davanti alla via Emilia non si abbassa, né si umilia, entra sulla Tiburtìna, poi percorre via Latina. Con un lembo di sottana Sfiora poi via Nomentana giunge fino alla via Cassia dove sotto la galassia una mano l’accalappia e la porta lungo l’Appia fin che sulla via Flaminia , la bellissima Lavinia col sorriso di fanciulla la dissolverà nel Nulla e, quando il pianto sarà asciutto, la rimetterà nel Tutto. Reddìte quae sunt Matthèi Matthèo et quae sunt Dei Deo (Vangelo secondo Mattèo, versetti 40 e 8 %) Se Scipione, il gran Romano, venne detto l’Africano, ora tu, Renzi Mattèo sarai detto l’Europeo, se, seguendo le sue orme, tu farai quelle riforme che il Popolo sostiene per l’Italia ed il suo bene! Abbandona quel Minèo: è uno scriba, un farisèo! Lascia star Vannìno Chiti: la politica ha i suoi riti! Ricorda al tuo Graziàn Del Rìo Quali sono i tuoi consensi: date a Dio quel che è di Dio e a Mattèo quel ch’è di Renzi! Vita mea, mors … mea La lotta per la Vita, la sua sopravvivenza non è ancora finita: viva la Resistenza! L’istinto è sempre forte, non ha ancora ceduto, se vincerà la Morte, almeno, ho combattuto! I discorsi li porta via il vento. E le biciclette? … La mia vena si esaurisce E il perché lo si capisce… Non ho più l’ispirazione Per comporre una canzone! … Figurarsi se ci sia per comporre una poesia! … Io, per quanto faccia sforzi, sono solo bei discorsi che il vento porta via come questa poesia! … Mentre, invece, i livornesi, (c’è da essere sorpresi?) quando son messi alle strette, portan via le biciclette! Condition humaine Istanti, sensazioni, attimi, sentimenti nuovi istinti, emozioni grandi gioie! Tormenti! Tra sconfitta e vittoria Cade e risorge l’io! Corre sulla memoria Il filo dell’oblìo! Vita, pensiero, azione gloria, forza, destino e io come un coglione seduto al tavolino Magic moments Mentre tu, distesa, gemi, a me prende il chiribizzo e nell’attimo in cui fremi nel tuo nulla mi esserizzo, io, nel tuo sguardo perso, nell’istante di un momento, respirando l’universo, nel tuo essere, mi anniento! Scandinavian solitude Sono ad Oslo E sono solo E non solo Solo Ad Oslo Musica nova Sento crescere ogni giorno dentro me Una musica mai prima sentita Che, silenziosa, accompagna la mia vita E che non so spiegarmi che cos’è. Una musica credo che mi porti Verso un paese lontano, sconosciuto Dove l’unica forma di saluto È il requiem che si suona per i morti Al sindacosidereus Un amore durato settant’anni Si è infranto sugli scogli del Boccale: il PD tra dispetti, lotte e inganni riesce anche stavolta a a farsi male. Ah! Quando le battaglie erano quelle Di chi credeva ancor nella sinistra! Ritorneremo a riveder le stelle Negli occhi di chi adesso ci amministra? Riusciranno a liberar Livorno Da Chi ruba, chi froda e chi delinque? Le rivedremo brillare in pieno giorno? Io, per ora, ne vedo solo cinque! Com’è triste Venezia (Un grande successo di Charles Aznavour, riadattato ai giorni nostri) Com’è triste Venezia C’è tanta corruzione Forse più che a Lamezia e anche di Crotone Tutta l’Italia è infetta Malata di mazzetta E non guarirà più E vola la tangente Come gabbiani in volo Mentre sprofonda il suolo Nell’acqua del Canal Com’è triste Venezia Ricordo i suoi bei quadri Ora è piena di ladri non fanno che rubar E va la gondoletta, non c’è più la Marietta, ma solo la mazzetta che va lungo il Canal, soltanto un gondoliere che non ti chiede niente ma solo una tangente e dopo se ne va Com’è triste Venezia Soltanto un anno dopo Io me ne vado in Svezia E me ne sto a Stoccolma, la Venezia del Nord …. Europa ‘14 I LA CANZONE DEL PO … Il popolo reagiva calmo e placido al sondaggio, votando Renzi il 25 maggio! E dopo aver lasciato il proprio seggio, il popolo gridò: “Non passa Casaleggio”! II DALL’UTOPIA ALL’EUTOPIA (Andare oltre …) La strada è chiara, è tracciata e dritta L’abbiam tracciata con la nostra storia! Se grillo andrà oltre la sconfitta, noi, invece, andremo oltre la vittoria! Questa sfida ci esalta e ci sublima : vedremo chi dei due arriva prima! III L’EURIONE C’è qualcosa di nuovo oggi in Italia, anzi in Europa! Via le vecchie inntese che ci costrinsero a tenere a bàlia! Ritorna la chiarezza nel Paese! Ha vinto la chiarezza e la speranza Contro la rabbia ringhiosa e inconcludente: “Buffòni e ladri! Nessuna tolleranza”! Così la maggioranza della gente! Sono emozioni davvero straordinarie Vissute da tutta la Nazione. Ora che hai vinto pur le Secondarie! Attento! Questa è l’ultima occasione! Raptus eroticus Credevo che l’amore fosse eterno E che non fosse tutto questo inferno Dalle cui fiamme mi sento adesso avvolto Fino a sentirmi bruciare tutto il volto. E meno male che duri così poco Perché altrimenti, quando non ci sei, dimmi, se tu lo sai, come potrei, sopportare da solo tanto fuoco Risorgimento europeo Disse Garibaldi a Pieve di Cadore: “Se non si fa L’Europa, qui, si Muore”! Gli rispose Mazzini in toni ultimativi: “Facciam l’Italia fin che siamo vivi”! Cavour ch’era rimasto sulle sue: “Facciamo-disse loro- tutt’e due”! Per l’Italia, nostra patria intera Sarà l’Europa la … nostra frontiera! Che tra sconfitte e grandi rimonte Farà del mondo il … nostro orizzonte! 18 Maggio: settimana della lettura europea Un popolo che legge non sarà mai un gregge! Se si fa una cultura Leggendo libri buoni, non avrà mai paura di Grillo o Berlusconi! O profughi d’Italia … (testo ispirato da un testo di Pietro Gori) O profughi d’Italia che a Lampedusa sbarcate. Siete il più grande atto d’accusa contro un’umanità che vi rifiuta, che si rinchiude in se stessa e non vi aiuta. O voi che andate dritti alla ventura senza alcun rimpianto, né paura, a che vi serve del Papa la preghiera, voi che non avete una frontiera Voi che andate qua e là sempre sbarcando, da ogni nazione siete messi al bando. Scacciati da popoli e nazioni, siete voi a riempirne le prigioni. Dovunque uno sfruttato si ribelli, là troverete schiere di fratelli. Andate per le terre e per i mari soltanto per l’amor dei vostri cari. Vivete tra gli stenti e tra i dolori, della nazione umana i precursori. La vostra forza è invincibile ed immensa, dovrete solo prenderne coscienza e un giorno non sarete più proscritti se lotterete per i vostri diritti. Avete forze fresche, nuove e pronte per far del mondo l’unico orizzonte. Gratias ago Ho avuto dalla vita così tanto che per restituirglielo , ora, canto! E, se pur, qualche cosa mi abbia tolto al punto che non vedo più il suo volto, per tutto quanto quello che mi ha dato, posso dire di avere ... pareggiato! Bucato L’anima ho steso al sole Per asciugarla al tempo L’ho appesa alle parole che soffiano nel vento facendola oscillare tra un cenno ed un richiamo prima di abbandonare questo contorto ramo che tra ferite e ammacchi qualche gemma ancor serra prima che si distacchi e che si posi… a terra! Changes Dall’analogico al digitale Il cambiamento è universale … Dalla parola si va all’immagine, i libri ormai son senza pagine … Chissà che fine farà l’amore, se come il nostro sarà sincero … Io che apprezzo molto il colore, lo preferisco in … bianco e neero … Vati can day Dalle POPSTAR ai PAPISTAR Questa è l’Italia … Che ci vuoi far! Dai santi subito ai santi presto, qui si ritarda solo l’arresto di Berlusconi e i suoi sodali… Qui solo i Papi e i cardinali Hanno qualcosa da festeggiare, mentre il popolo sta lì a guardare … un evasore, un pregiudicato Che si dà lieto al … volontariato … Però abbiamo 2 santi 2! Uno è il popolo … ma sempre … bue! … Sogno o son desto? Ho fatto un sogno, ma non ricordo più Se in quel sogno mio c’eri anche tu. Mi son svegliato e proprio lì vicino Ho visto la tua testa sul cuscino! Mi sono detto: “Certo, è molto meglio, quando tu sei con me, restare sveglio! La risposta Quando il cielo, alto, stellato mi riempie di mistero io rimango senza fiato e mi chiedo:” Sarà vero che Dio è lì che si nasconde”? E, mentre io tendo l’orecchio… Dopo un po’ c’è chi risponde: “ Ma, dai, guàrdati allo specchio”! Tempi duri Quando i tempi si rifanno duri non ci resta che alzare nuovi muri ma stavolta più alti e trasparenti per separare noi da certe genti … quindi non di mattoni, ma di vetro, per guardare così chi ci sta dietro e dove, senza tante esitazioni io metterei Dell’Utri e Berlusconi! Montaliana Ma cos’è mai tutta questa voglia che io ho di piangere stasera: forse è l’accartocciarsi della foglia che mai vedrò fiorire a primavera? Forse è il cavallo al suolo stramazzato Prima di raggiungere una pozza? Forse il falco nel cielo alto levato o il rivo che gorgoglia in una strozza? O Forse certe vecchie cantilene che mi ripeto nell’indifferenza, mentre l‘Amore, per quanto può, trattiene Il Male che c’invade l’esistenza. Sogno di una notte di mezza stagione Ho fatto un sogno veramente strano! Sognavo di essere italiano, intrappolato tra sinistre e destre: Mi son svegliato: non ero che ... terrestre! La gatta (da pelare)sul tetto (del Senato) che scotta (da cantare sulla celeberrima aria di Gino Paoli) C’era una volta il Senato Che aveva una macchia nera, un abuso di Stato, quando Berlusconi c’era, ma poi fu condannato e ora lui non c’è più la la la la la la la la la la la la la la la Se una legge faceva non era che A suo favore, il fisco evadeva, ma ora lui non c’è più la la la la la la la la la la la la la la la Ora non abita più là, ha una casa bellissima ma in Senato non ci può più andar Ma io ricordo un Senato Di padri costituenti Onesti e coerenti che or non ci sono più la la la la la la la la la la la la la la la (a finire) C’era una volta il Senato, la casa di un pregiudicato…, ma fu condannato e ora non ci sta più … L'avvento … e verranno gli anni Venti … Ma saremo più contenti? … Non ci siamo forse stati … Già nei secoli passati… … quando eravamo meno, era il mondo più sereno? Me lo chiedo un po’ … perplesso … Eravamo come … adesso ? Quanti giorni, quante sere, qui, insieme, abbiam vissuto… Quello che dovrà accadere, non è , forse, già accaduto? … Quando c’è la luna piena, io mi butto sulla scena … quando ormai la tela cala, mi ritrovo in una Sala… mentre sto uscendo fuori… vedo tanti riflettori su una folla che, in piazza, grida, strilla, urla, schiamazza, una grande ammirazione per me! Sono il suo campione! Ora vuol fotografarmi! vuol vedermi! vuol toccarmi una voce all’improvviso spegne in bocca il mio sorriso E’ mia moglie che mi chiama Sono a letto e lì, in pigiama, maledico quel risveglio … Ah! Sognare è molto meglio! Fuori piove! ... Tira vento ...! Dopo un po’ … mi riaddormento … Vocazioni L’abito non fa il monaco: a volte è solo intonaco! Guarda quant’era stronza La monaca di Monza Che usciva la sera Col monaco di … Baviera … Poi andava rimpiazzarlo il monaco di … Montecarlo … Furono scomunicati! Qualcuno si era accorto Che lei stava con i frati E zappava, intanto, l’orto! Pupi “Pupi, siamo! caro signor Fifì! Lo spirito divino, entra in noi, e si fa, pupo! Pupo io! pupo lei! pupi tutti!” (da Luigi Pirandello, Il Berretto a Sonàgli, Atto, I, Scena V) Ora agnello, ora lupo, sono io? lo stesso pupo! Ora servo, ora padrone, generoso o mascalzone, ora falso, ora sincero, prima bianco, adesso nero, ora buono, ora cattivo sarò io fino a che vivo? Forse questo è il mio destino: esser nato burattino! Ora dolce, ora amaro, ma chi mai sarà il puparo? Ora incerto, ora sicuro Fin che sarò appeso a un muro. Chiuso in una cornicetta, come vecchia marionetta! Il mio verso Il mio verso è nudo e crudo Assomiglia ad uno scudo Dietro il quale mi riparo Insieme a ciò che ho di più caro Va all’attacco , non si arrende, mi protegge, mi difende, nei momenti di bisogno mi regala qualche sogno, fa da scorta ai miei pensieri, li accompagna su sentieri spesso impervi e accidentati da nessuno frequentati e quando è sulla strada buona all’improvviso mi abbandona qualche volta mi tradisce, e non sempre mi capisce, ogni tanto mi sorride poi mi lancia certe sfide che mi mette in imbarazzo e allora io m’incazzo poi ritorna, mi consola mi rivolge la parola mi da qualche buon consiglio come un padre fa col figlio Decasillabo o ottonario Non si lascia intimidire, ma davanti a un settenario spesso mi ha … fatto soffrire Che la rima sia baciata o che invece sia alternata, lui non se ne fa un problema purché non vada fuori tema! Se la rima poi si alterna lui la segue senza sforzo, anche dentro una caverna lui segue il suo percorso ... Con amore ed allegria Cerca di scacciar l’angoscia Ma davanti all’apatìa Il desiderio, ecco, si affloscia Quando accende un interesse La pigrizia è già in agguato E per quanto lo volesse Non mi ancora abbandonato Che sia triste o sia sereno non ne posso fare a meno mi fa sempre compagnia quando scrivo una poesia! Ruit hora E quando il mondo mi veniva incontro Con i suoi giorni, le notti, le stagioni Io l’aspettavo ed ero sempre pronto A raccontargli poesie, storie, canzoni Adesso ha cambiato direzione Gli chiedo se mi aspetta, se mi aiuta E se provo a cantargli una canzone Non mi ascolta e neanche mi saluta… Ma io insisto. Continuo ad aspettarlo mentre ripenso ai giorni miei sereni… Lui mi guarda… e ogni tanto dice: “Carlo, non vedi che son qui … Perché non vieni … “ Niuspic Aspetta! Stai un po’ zitto! Non vedi che ora tuitto! L’inglese? Non lo spicco. Scrivo il messaggio e clicco! Ancora non ho fatto! Finisco e dopo ciatto! La foto? Te la estraggo … dammela, te la taggo! Carina con quel pet! Mettila su inter net! Vestita come un sub, puoi andare su iu tiub Non so dove la metto, ma prima la risetto! La prima? No! La scarto. Chiudo … e … poi … ristarto … 8 Marzo A tutte le donne: - per i sogni che ci regalano - per la realtà che ci preparano - per i dolori che ci procurano - per le gioie che ci forniscono - per le riflessioni che ci stimolano - per il bene che ci vogliono - per il male che ci leniscono - per la vita che ci danno E Noi? La grande schifezza Pompèi crolla, Volterra cade, franano ponti, sprofondano strade, bruciano boschi, straripano fiumi, sulla Terra dei Fuochi si spengono i lumi, si allagano campi, quartieri, vie vanno in rovina le ferrovie, ci sono scuole che cadono a pezzi, appalti truccati, aumentano i prezzi, c’è anche chi attacca la Magistratura, si tagliano fondi a Teatro e Cultura, si taglian salari, stipendi e pensioni, si favoriscono le grandi evasioni, corrotti, tangenti, mafiosi, tasse, con le partite s’addormentan le masse, coi gratta e vinci, coi giochi d’azzardo, e con gli stadi da mezzo miliardo, mentre trabocca sporcizia ,e immondezza, ma finirà un giorno ‘sta grande schifezza! Midan!Midan! L’Europa è morta a Kiev! Putin è l’assassino, insieme a Medviev, del popolo ucraìno!
A morte la canaglia Che, coi suoi mascalzoni È amico qui in Itaglia, di Silvio Berlusconi! Occhio! Occhio! Adesso, c’è Mattèo! Che non faccia il Farisèo! Ci son già parecchi Scribi, pron ti a divorare i cibi di operai e pensionati che , oramai, sono stremati! Faccia pagar le tasse ai ricchi, a Berlusconi, a Iva Zanicchi! Anche a Grillo e a Casaleggio! Qui, si va di male in peggio! Anche se si da un po’ d’arie, io l'ho votato alle Primarie! Ora apra il portafoglio, sennò i due euro, io, li rivoglio!Epochè In questa nostra stanca solitudine Anch’io ci avevo fatto l’abitudine, poi è venuto lui e ci ha incantati, adesso, invece, ci ha disipno … TIZZATI … E mentre di parole scorre il fiume, io sto seduto e bevo qui al BAR … LUME! C’è chi non beve e intanto, zitto, aspetta: Sono i frequentatori del BAR … LETTA … … La disfida? Tra un gigante e un pigmèo? Chi vincerà Enrìco o Mattèo? In questa veglia desolata e scialba A noi non resta che aspettare l’alba! C’è chi spera nel peggio, chi nel meglio: vediamo cosa accade nel risveglio Chi le vuol crude, chi le vuole cotte! Io vi saluto e vi do la … BUONANOTTE!!Ode C’è chi ha un padre, chi una madre, C’è chi paga, c’è chi evade c’è chi si alza, c’è chi cade c’è chi legge ancora Sade c’è chi non si persuade che non servono le spade per respingere chi invade Io che vado per le strade Son felice, ma non so perché C’è chi nega, c’è chi crede, c’è chi guarda, ma non vede chi resiste, ma non cede, chi va in cerca della fede, chi la chiama Santa Sede anche se ci va in Mercede, io che sto ritto su un piede, son felice , ma non so perché C’è chi piange, c’è chi ride, chi ha paura delle sfide, c’è chi taglia, c’è chi incide, c’è chi muore, c’è chi uccide c’è chi impera, chi divide, chi non segue più le guide, io che sto con chi sorride, son felice, ma non so perché C’è chi soffre, c’è chi gode, c’è chi merita una lode, c’è chi ama far le code, chi non pensa che alla frode, c’è chi è schiavo delle mode, c’è chi a un certo punto esplode, io che ho scritto questa ode, son felice e so perché C’è chi apre, c’è chi chiude, e c’è anche chi s’illude, chi continua, chi conclude chi una strada si preclude, chi sta in mezzo alla palude chi le vuol cotte, chi crude, a me piaccion solo nude e per questo son felice, quando sono insieme a te! Vera Cruz Aria Di Tenerife: umani ed animali il mito di Pasife Li rende tutti uguali In palazzi o baracche: Erotici furori : le donne sono vacche, gli uomini sono tori. Sopra una fotografia di gruppo di cinquant'anni fa Abitavamo in un altro pianeta! Ora che stiamo per toccare Terra, quante battaglie per giungere alla meta ... Siam tutti eroi di una perduta guerra! Lei Senza dirvi il suo nome, io vorrei parlarvi, proprio oggi, un po’ di lei, della più bella, della più tradita, è lei, la mia, la tua, la nostra vita! E’ lei che si rivolta, si ribella: più la tradisci e più diventa bella… E’ lei che ci abbandona, si dispera, ma poi ritorna ad esser ciò che era . Per lei tanti andarono in prigione: per ridar dignità alle persone E’ lei che ci darà ancor la voglia Di vivere e lottare e che germoglia come le piante e i fiori a primavera O quando il vento fischia e la bufera… Per questo io vorrei renderle omaggio come in quei luminosi dì di maggio , quando da paesi lontani e da città s’alzava solo un grido: libertà! Ma ancora c’è chi a lei non obbedisce, e c’è chi la maltratta e la tradisce e c’è chi la sbeffeggia e la calpesta invece di onorarla e farle festa… A lei dedicherò questa canzone: il nome suo è: COSTITUZIONE! La Gran Canaria Viverci ci vorrei insieme a te… La Gran Canaria: l’isola che c’è Dove la sera si specchiano le palme sopra le sue fatate acque calme dove le nubi, trasparenti veli, sopra i suoi ricamati cieli danzano al ritmo lento degli Alisèi nell’isola che c’è, se tu ci sei… Gli alberi, trecce nere di bambine, Sopra le sue limpide colline, arrotolati sulla cima a crocchia, rami nodosi come le ginocchia dietro gli scogli rossi che sul mare sembrano sempre pronti a rotolare, lungo i suoi sentieri, i suoi tramonti che ad accoglierci sono sempre pronti … Come vulcani ormai da tempo spenti, lasciarci accarezzare dai suoi venti farci cullar dai suoi flutti marini, addormentarci così come bambini e dormiremo insieme io, te e lei nell’isola che c’è, se tu ci sei ! A Silvio Silvio, rimembri ancora quel tempo della tua vita illegale, quando disonestà splendèa negli atti tuoi arroganti e corruttivi e tu con man mafiosa il limitare della P2 salivi? Suonavan le liete stanze nelle notti porno con Ruby! E, a lei, intanto all’opre femminili intenta dicevi: “ mi consenta!” con quel vago affarin che in mano avevi. Con Dell’Utri, mafioso, tu solevi Così menare il giorno. Dio! Ma quanti ladri di Forza Italia già facevan parte quando tu eri il primo a truccar bilanci, falsificare carte. Mentre con Craxi ti facevi bello e perfino ai fascisti davi voce E con la man veloce con Fini tessevi la tua tela! Di escort sempre pieno, i tuoi avvocati accorti, le leggi ad personam sempre pronte, alla Minetti, felice, palpavi culo e seno! Ma quanto ci rubavi! Che inganni, che frodi, Italia mia! fu con Bondi e Nanìa che il male è cominciato!! Ora scontiam le consequenze estreme E la crisi ci spreme! E’ finito lo Stato! Ma invoco ancora la Magistratura O tu, magistratura Perchè non prendi, ahinoi, Quel mafioso d’Arcor? perchè intanto Non lo metti in prigion? O Patria mia, corrotta dall’interno, dall’Evasore tu, battuta e vinta perivi, o tenerella. E non vedevi i poveri tuoi eroi lottar per il tuo onore! Io non so più che fare, né so come Far ritornare i cittadini attivi, le giovani, i giovani più vivi e ragionar d'amore! E morirà fra poco La speranza mia dolce e gli anni miei Così sono passati Nell’indecenza. Ahi come, Come ridotta sei, o cara Patria mia! Chi ti rinnova? Mia lacrimata speme! Questa è l’Italia ? questi I progetti dei nostri padri costituenti Onde cotanto ragionammo insieme? Per cui moriron tante brave genti? O Silvio, sii sincero Sulla coscienza mettiti una mano E da una cella nuda chiedi perdono Al popolo italiano! Relata … prefero – Il Sindaco di Firenze Non vuol le preferenze… S’era già capìto: E’ lui il preferito! Il bello, il buono, il brutto ed il cattivo Da quando l’innocenza del mio sguardo ho perso, ogni giorno fo del tutto per vedere che in quello che io guardo, possa esserci del bello anche nel brutto nel cattivo del buono. In fondo, credo che veder questo sia guardare quello … e, quando guardo quello che io vedo, non posso che veder nel brutto il bello! Così lo sguardo timoroso innalzo, almeno fino a quando sarò vivo per riuscire a veder tra il vero e il falso, il bello, il brutto, il buono ed il cattivo A Francesco Io vorrei che tu volessi, se potessi, Far delle nostre vite un sol volere Tale che queste nostre vite stesse Fonte fossero solo di piacere. Aufhebung Ho vissuto settant’anni sempre negli stessi panni vorrei uscire da me stesso dare inizio ad un processo come di Transustanziazione la cui trasfigurazione annullasse in un momento e la Quiete e il Movimento e l’Eternità e l’Istante in una luce sfolgorante diventare un Niente , un Tutto dove il Seme, il fiore e il Frutto fosse tanto trasparente fino a non veder più niente, non sentire più alcun suono e dimenticar chi sono ! … Anno Nuovo Aspettiamo il Quattordici: in una mano le forbici, nell'altra i pennarelli per ritagliare e disegnare insieme i momenti più belli! Il Tredici è passato: faccio gli auguri a tutti ... Io ho già dimenticato i momenti più brutti! ... Angiolino Angiolino,Angiolino Il fedele barboncino Ha alzato la zampetta Prova a fare il berluschetta Si rifugia nel tinello Dove trova un quagliarello Che insieme ad un cicchito Ora ascolta il suo guaìto Angiolino, angiolino Il fedele barboncino Ringhia e mostra i suoi canini, ma non è Gianfranco Fini Angiolino, Angiolino Il fedele barboncino Ha alzato la zampetta, ma non è Enrico Letta Angiolino non ha il quid è il suo padrone che ha il liquìd E che se non glielo da, Angiolino, cosa fa? Angiolino, Angiolino Il fedele barboncino Non può rifare la DC, lui può far solo pipì … Non può fare la scissione se non vuole il suo padrone. Parla chiaro Parla Chiaro, caro Bergoglio, Quando parli del portafoglio, altrimenti non capisco chi in Italia evade il fisco, poi, con l’altra mano tesa da quattrini alla tua Chiesa, chi fa scandali con frode … Il Battista accusò Erode … Ma lui non era francescano E non stava in Vaticano … Quindi non fare allusioni, ma fa i nomi: Berlusconi! Oppositio oppositorum Finirà questa indecenza Concussioni, ruberie? Dopo questa decadenza Si apriranno nuove vie? Macché! Andrà sempre così! Non facciamoci illusioni Abbiam rimpianto la DC? Rimpiangeremo Berlusconi! Illuminazioni 1 A MONICA Vorrei veder aprire Sopra i tuoi bianchi denti Due labbra sorridenti E poi … morire 2 A TONIA Ah! Le tue sopracciglia Sotto i cui archi neri Passano i miei pensieri Pieni di meraviglia! … 3 A YLENIA Amo i tuoi dolci lobi Penduli come globi Mentre le tue narici Respirano felici 4 A MARA La ruga sulla fronte S’inarca come un ponte E lascia all’improvviso Passare un tuo sorriso… Shakespeariana Tessere o non tessere questo è il problema! Lo aveva capito anche D'Alema che, da quando è stato rottamato, tutto vuol fare, men che il tesserato! Porci senza ali L’Italia ha perso le ali: Ora non vola più! Ci restano gli squali Che vanno su e giù… Aspettan l’occasione Di mangiarsi col sale, In un solo boccone Tutto il nostro Stivale. evidenza! Siamo in piena decadenza, Ma non c’è un decaduto! Questa è la conseguenza Di chi ha dato e non ha avuto! C’è chi ha avuto, ma non ha dato E questo è il bel risultato! Forza Italia! Ora torna FORZA ITALIA! Perché no, FORZA SOMALIA? FORZA SIRIA Ed ERITREA? FORZA LIBIA eNORD COREA? Io propongo: ITALIA,FORZA! O se volete: ITALIA SCORSA! Erossong Vorrei finir così questa mia vita: sfinito dal tuo culo, dalla tua fica: goderti, quando l’amore tuo trabocca, mentre lo prendi dolcemente in bocca, ma prima, lo accarezzi con la mano, lo sfiori, lo tormenti con le dita e poi, esasperatamente piano, come in una tortura sibarita, mentre tutto tremante mi trattengo, sotto i colpi della tua lingua, lievi, io mi contorco, m’inabisso e … vengo nell’istante preciso in cui … mi bevi … Vorrei consumare così la mia esistenza, vivere in tua totale dipendenza, al di là di ogni morale, ogni decenza: sconfiggere così la mia astinenza in un piacere dove il corpo affoga sotto gli effetti della tua dolce droga di cui m’inietti la dose quotidiana con insaziabile istinto di puttana e poi, nel modo a noi più innaturale darci piacere fino a farci … male! Synthesis In una lacrima, tutto il mio pianto. In un sorriso, tutta la gioia. In una nota, tutto il mio canto . In un sospiro, tutta la noia! In un sol grido, tutto il dolore. In un momento, tutti i momenti. In un sol gesto, tutto l’amore. In un tormento, tutti i tormenti! In una notte, tutte le notti. In un secondo, l’eternità. In ogni morte, tutti i miei morti. In un sol sguardo, la verità! In un abbraccio, tutti gli abbracci! In una riga, tutti i miei versi. In un vestito, tutti i miei stracci. In uno uguale, tutti i diversi! Nei cinque sensi, tutto il piacere. Nella mia anima, una ferita. Nei miei ricordi, tutto il sapere. In una vita, tutta la vita! In una donna, tutte le donne. In ogni uomo, un carlochionne! Primo amore a Monte Malbe In una sera, come stasera, nelll’aria, odore di primavera! Tra nubi, un sole, appena sbucato. Intorno, le prime viòle di un prato! Negli occhi, un guizzo, un’ombra, un lampo! Ci ritrovammo in fondo ad un campo. Due labbra rosse, rose appena sbocciate, desiderose di esser baciate! Tra l’erba, un secco ronzìio d’insetti, sotto il corsetto, i suoi bianchi merletti. Intanto fischiavano, lontano i treni, mentr’io cercavo i suoi morbidi seni! Un caldissimo bacio, lungo e breve, un brivido freddo. Cadeva la neve! “ Domani ritorno, te lo prometto”! Il primo amore, ancora, l’aspetto! Lampedusiana Mediterraneo: mare tra le terre Che invece di unirle le dividi! Dovresti darle vita, invece uccidi Con le tue stragi, secolari guerre! Altri continueranno ad affogare Per permettere a me di galleggiare? Fingerò anch’io di chiedere perdono, almeno per sentirmi un po’ più buono? Cavalcata d’amore Dall’amore cortese all’amor cortigiano, quanti nobili imprese hanno indotto la mano a posarsi sul brando e veloce drizzarlo come già fece Orlando quando ancora Re Carlo imperava glorioso, quando il Pari di Francia, diventato furioso tirò fuori la lancia e, impazzito d’amore per Angelica bella la inseguì con ardore, mentre lei sulla sella del suo dolce Rinaldo cavalcava il destriere aggrappandosi al saldo suo bel cavaliere mentre ormai senza fiato, giunto in fondo alla Valle, cadde Orlando stremato e morì a Roncisvalle! Ecco intanto i giullari, rose fresche ed aulenti, menestrelli, notari. Or da chiese e conventi escon fuori le monne. Come uscite da un uovo, Tante belle madonne con il dolce stil novo! Carnevale già impazza per le vie di Firenze, una bella ragazza con le sue riverenze ci ricorda che in fondo non v’è niuna certezza che padrona del mondo è e sarà giovinezza! Guarda Quanti bei nèi che faccine incipriate! Guarda quei cicisbèi e le dame truccate dentro i loro salotti fanno a gara a sedurre i più bei giovanotti mentre fuori a condurre Sulla via la Ragione Robespierre s’incammina, con la Rivoluzione, verso la Ghigliottina! Ma il romantico incombe tornano i sentimenti i sepolcri, le tombe i salici piangenti e ritorna l’amore, le sue sdolcinatezze, i sospiri, il dolore i baci e le carezze poi la psicologia l’inconscio, le paure un po’ di gelosia gli scontri, le rotture, le rotture di palle Ora diamoci pace Laggiù a Roncisvalle Orlando ancora giace A Lorenzo De Ninis Sempre caro mi fu questo bel sito E quell’azzurro che da ogni parte Poeti e poesie accoglie e include. Ma sedendo e cliccando i più ispirati Versi di Greggio, Cardella, Galgani , Badalà e di quelli le cui mete sfioran la poesia come per gioco, Come le vette, le più alte il vento, vedo brillar qua e là qualche gioiello guizzare per le pagine veloce grazie a Lorenzo che del sito è il Perno, intorno al quale gira onnipresente con i commenti che ogni giorno appresta Pier Vittorio Colonna, amico mio E il navigar m’è dolce in questo mare. Historia, magistra vitae? I miei arresti domiciliari, scriverà Silvio nei suoi diari … Fu un altro Silvio, non Berlusconi Quello che scrisse LE MIE PRIGIONI! fu un patriota, uomo d’onore! Fu carbonaro, grande scrittore! Mentre Berlusca, il Cavaliere, altro non è che un … puttaniere … ! Tra dubbi e certezze Il papa ha un dubbio, io, invece, una certezza! Ce la dirà un giorno con chiarezza Che lo IOR, la Banca Vaticana è, forse, la maggiore azionista De la Breda-Valsela che è italiana Che è da tempo la prima della lista, come tutti sanno, in fondo, in fondo, per la vendita d’armi in tutto il mondo? Anniversari Io ero ancora in fasce Quando il Fascio si sfasciò! Nell’Italia che rinasce Fin da allora dissi: NO! Ai fascisti e ai cialtroni! E finquando io vivrò senza tante esitazioni ancor oggi dico :NO! Ai mafiosi e a Berlusconi! Tentativi Con un sonetto, con una canzone Tento di dar vita a ogni emozione Scelgo le rime adatte sul momento Per dare vita a qualche sentimento Di dolore, di odio, di tristezza Di allegria , di gioia, di amarezza … Ma di tutti trovo che il migliore Sia sempre il sentimento… dell’amore! Il più difficile a comunicarlo, ma non per questo io rinuncio a farlo! Preghiera laica Tra un endecasìllabo e un ternario Così passo i miei giorni , qui, a sgranare Le sillabe infinite di un Rosario, Ché questo è il mio modo di pregare ! E prego e aspetto che la grazia Mi sia concessa per la devozione Che porto a questa vita. che sia sazia! Ma senza, però, farne… indigestione. P & P Pannella è incazzatissimo sono anni che digiuna! Lo seguono pochissimo. Lui non ne azzecca una! Il Papa in un raduno, San Pietro nello sfondo, propone un digiuno ne parla tutto il mondo! Vorrei Vorrei veder la fine Di questa mia avventura: varcare quel confine , segnato da Natura . Ho amato questa vita. L’ho amata fino in fondo, ma so che non c’è uscita da questo nostro mondo . Ma prima di calarmi Nella mia nuova sorte, vorrei innamorarmi persino della Morte! Se bastasse Se bastasse una bella preghiera Per la pace, si potrebbe pregare non soltanto un sabato sera non ci vorrebbe poi tanto a pregare ciascuno, magari, alla propria maniera Se bastasse una vera preghiera A convincere Bashar ed Obama Noi dovremmo gridare più forte E non correre dietro a chi chiama Ad aprir di San Pietro le porte Se bastasse una buona preghiera Per aiutare e dare una mano Dovremmo scendere in piazza ogni sera Senza andare per ciò in Vaticano Se bastasse una grande preghiera di chi soffre, chi piange, chi grida, di tanta gente ancor prigioniera di chi la sfrutta, l’opprime e la guida… Ma nessuno potrà mai ascoltarla E nel passato, così come adesso, soltanto chi ci propone di farla, non dovrà che ascoltare se stesso! Controappello Morire per Danzica? Morire per Damasco? No! Caro Obama, stavolta non ci casco! Siano esse chimiche o nucleari Le armi sono tutte micidiali! Persino quelle che chiunque vuole Comprare, fan strage nelle scuole! Non aspettare il SI del tuo Congresso Assad lo puoi uccidere lo stesso! Egli ha già commesso tanti torti! Non c’è bisogno , certo di altri morti! Pensa ai profughi e ai rifugiati Che rischiano di essere ammazzati. Hai ricevuto il Nobel per la Pace! Questo tuo atteggiamento non mi piace. Smetti di fare il pesce nel barile! Per ammazzare Assad, basta un fucile! Question-Time In Egitto continuano gli sforzi Per liberarlo dai Morsi … della fame? El Baradèi continuerà ad opporsi? PD-PDL continueran le trame? Lo Zio, intanto, viene scarcerato! La Nipote, riaccenderà le sere Ad Arcore?L’Egitto è alleato! C’è una speranza per il Cavaliere? Preghiera egiziana Egitto, Egitto, Egitto o caro Egitto La tua Forza è solo nel Diritto! Su! Abbandona la tua Religione Che mette in ginocchio le persone! Alzati in piedi! Guarda verso il cielo, di’ alle tue donne di levarsi il velo! Fatti condurre sulla dritta via: L’Islamè incompatibile con la Democrazia Come lo è con ogni religione Dove è Dio l’unico padrone! Ma che fratelli, fratelli mussulmani, fratelli sono tutti gli egiziani! La Bibbia, il Corano ed il Vangelo Portano sì diritti verso il Cielo, ma lo fanno per quella scorciatoia dove Dio, Allah, Jahvé fanno da boia! Sono un poeta del Novecento (Istruzioni per l’esecuzione del Testo: Ogni canzone , anche se solo accennata, dovrà essere realmente ed integralmente eseguita) Sono un poeta del Novecento: io nel Duemila non mi ci sento, vorrei tornare all’Anno Zero, vedere il cinema in bianco e nero, vedere gli uomini in carne ed ossa quando cantavano Bandiera Rossa, quando con voce forte ed altèra Altri cantavano Faccetta Nera Ma a una fanciulla pallida e snella, tutti cantavano Signorinella… Quando la pioggia dal ciel cadeva, Cantavan tutti Come Pioveva Ah! Che bei tempi erano quelli, quando anche Eulalia, la Torricelli a tutti quanti diceva si! Senza spostarsi mai da Forlì … Quando le lucciole lungo i viali, Cantavan sotto gialli fanali: Noi siam come le lucciole… Quando Rosa, tornando dal mercato si fermava a parlar con il curato: I suoi capelli eran fili d’oro Quando per tutti c’era il lavoro Son fili d’oro i tuoi capelli biondi quando i ragazzi a tu per tu D’amor parlavano, ma con Mariù Parlami d’amore , E i giovanotti, a una cert’ora Addio, cantavano, Mia Bella Signora che alla sua bimba asciugando gli occhi solo profumi e non balocchi chiedeva prima di ogni commiato, porgendo il turgido labbro al peccato Mamma… !… Quando alla fine della canzone cantava ognuno la sua Illusione quando qualcuno s’era già accorto Che Maramao ormai era morto (Maramao perché sei morto, quando in quel tempo, ora lontano Ogni violino era tzigano (suona solo per me, Ogni chitarra era romana, quando la FIAT era ITALIANA Suona, suona , mia chitarra, E dopo Lenin, c’è stato Mao E anch’io ho cantato Oh Bella Ciao (Oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao, ciao, Ora ognuno per conto suo vuole cantare ma neanche un duo Riesce più a fare è finito il coro Non c’é più intesa tra noi e loro In questo tempo globalizzato Persino il Tempo ci hanno rubato In questo tempo così feroce, la senti,amore, questa mia voce L’ha senti questa voce Puttana pride (Sante e Puttane) Son puttana e ne son fiera: con Ferrara, ieri sera c’ero anch’io in Piazza Farnese: è un Casino il mio Paese…! Son puttana e me ne vanto: Berlusconi per me è un santo! Una santa sono anch’io: Berlusconi per me è un dio! Con Ferrara, puttaniere, cambierem tutte mestiere… Ricordate Cicciolina? Lei non era un’olgettina Di puttane ora è il momento: è già pieno il Parlamento Meno male che Silvio c’è ma c'è anche Santa Anchè! Patria Sono contento d’essere Italiano: non mi vergogno più d’esserlo stato … Se certe cose accadono a Milano, dove un potente è stato condannato, la Libertàè , per Tutti, ancora Uguale, come sta scritto … in ogni Tribunale! Bunga Bunga Prova pure il Bunga Bunga: piu lo tiri e più si allunga ... Lui lo ha così tirato che, alla fine, si è ... spezzato ... ! Felici nella notte … Felici nella notte noi andavamo come se il canto nascesse dalle mani che andavano a intrecciarsi più lontano per accoglierci, intatti l’indomani … non sapevamo ciò che ci attendesse e quando insonne veniva a noi la sera nessuno c’era di noi che lo sapesse, ma questo sapevamo: che lei c’era: c’era e ci colse quasi all’improvviso: c’indurì i cuori, ci spense gli occhi, ci annebbiò il sorriso … e dopo tanti sogni, canti e voli ci ha lasciati inutilmente soli. Ero io? Ero io?ero Io quel ragazzo su e giù per la collina come un pazzo ? le nuvole inseguendo trasognato: ruzzolando, urlando sopra il prato ? Ero io che correvo incontro al vento che sulle sue grandi ali d’argento mi trascinava via di valle in valle a cavalcioni, aggrappato alle e sue spalle ? … Perché, allora, immobile, qui, giaccio sopra questa collina, al Castellaccio ? Perché, muto, osservo il cielo, l’orto Davanti al mare come un peso morto? Le mie stagioni Io nacqui in quei giorni di notti lontane, interrotte ogni tanto dal latrare di un cane io nacqui in quei giorni lontani di caldo quando anche l’estate arrivava in ritardo, ma una volta arrivata, non voleva andar via … voleva restare con me, in compagnia poi venne l’autunno, scendendo dai monti, ma né io, né l’estate eravamo ancor pronti … così fummo sorpresi, dalla pioggia bagnati: eravamo distesi sopra un prato, abbracciati … col freddo di fuori, il caldo all’interno, insieme, andammo incontro all’inverno … ma da quella sera non T’ho più veduta: la primavera non l’ho ancora vissuta; da quella sera che TI strinsi al mio petto: … la primavera ancora l’aspetto … Arrivi e partenze Io che ho girato quasi tutto il mondo a questa conclusione sono giunto: dipenderà dal fatto che è rotondo, ma sono qui, sempre allo stesso punto … Da quando ho intrapreso il mio cammino lungo le vie, i sentieri del pianeta, forse dipenderà dal mio destino, ma, in fondo, conoscevo già la meta. E questa è, dunque, la mia conclusione, dedotta da una chiara conseguenza: è fuor di dubbio e fuori discussione che ogni punto d’arrivo è di partenza. Il grande viaggio Su, via! partiamo per il grande viaggio: nei nostri bagagli un po’ di coraggio, qualche speranza appena imballata da tirar fuori alla prima fermata … Lasciamole a casa le nostre illusioni: ne troveremo nelle altre stazioni … portiamoci pure qualche ricordo, è sempre bene tenerne a bordo … sì! un buon ricordo portiamolo pure, ci servirà nelle ore più dure e per voltarci indietro ogni tanto, portiamoci anche qualche rimpianto … Su! via, salutiamo il babbo e la mamma, ma non è il caso di farne un dramma, anche se soli poi resteremo, qualche altro dolore lo incontreremo e ci faremo un po’ compagnia con la tristezza e la nostalgia … ma prima di giungere a destinazione, lasciamola scendere … la disperazione … Si! Prima di giungere al traguardo finale su via liberiamoci da tutto il male che abbiamo fatto, subìto, incontrato, portiamoci il bene che abbiamo operato insieme a quello che abbiam ricevuto tutte le volte che abbiam chiesto aiuto e, se c’è stato qualche rifiuto buttiamolo a mare senza rimorso: sarà più leggero il nostro percorso ed una volta toccata la meta adagiamo la testa su un cuscino di pietra e dopo tante battaglie e lotte, chiudiamo gli occhi e … buonanotte … … Dal canto mio Non c’è canzone che il mio cuor non canti: non ci son lacrime, non ci sono pianti che gli occhi miei non abbiano versato e non c’è gioia che io non ho provato: non c’è dolore che non m’abbia afflitto: e non c’è verso che non abbia scritto … Si! Lo confesso: ho vissuto tanto, ma uno solo è, però, il mio canto che tra un sospiro, un grido, un mormorio, ancor s’innalza edè … DAL CANTO MIO! Da “ … Dal canto mio” "Vogliatemi perdonare quel po' di disturbo che ancora vi reco, mai i miei tre figli, volendo continuare i festeggiamenti per il mio settantesimo anniversario e influenzati dalla rimitepaterna, hanno voluto inviare a questo magnifico sito, previa autorizzazione di Nicola Cheron, questi semplici, affettuosi, commoventi e ispiratissimi versi " Pater noster Padre nostro che sei qui con noi, festeggiamo oggi i tuoi settant’anni pieni di grazia e priva di danni! Complimenti per aver scelto Caterina, appoggio e sostegno di ogni tua rima. Per le strade di Perugia vi siete presi per mano e, non si può negare, siete andati lontano. Con lei, la tua regina, ti sei sentito un re quando più tardi siamo arrivati noi tre. La prima fu Lorenza che accompagnavi con la Visa di fretta all’Ardenza. Iris fu la seconda, che rimaneva nei cantucci, e insieme ripassavate le poesie del Carducci. Poi il terzo arrivò, certo un po’ mingherlino: fu per tutti il nostro dadino. Ma il diminutivo non c’inganni: ci supera in altezza da molti anni. Il tuo palcoscenico fu la scuola, dove insegnasti a molti come si vola. Fosti prima comunista, poi fervente socialista. Comunque e sempre idealista. Ma, dopo incontri e scontri politici deludenti, decidesti tu di volare verso altri continenti. Ne hai visti di zulù, faraoni e cammelli che hanno reso i tuoi versi ancora più belli. Per noi ti sei dipinto le mani e la faccia di blu facendoci sognare sempre di più. E con un fiore all’occhiello tu sei il babbo più bello! Amen.
A Carlo Chionne In occasione del suo 70°compleanno ( 7 maggio 1943 - ? ) Son settant’anni che giri intorno al sole: A volte in compagnia, a volte solo… che vai avanti a forza di parole, Che sono il carburante del tuo volo! Del tuo decollo, resterà un ricordo? Ma hai tenuto la rotta con coraggio … Adesso che sei cieco e quasi sordo, ti auguro un dolcissimo… atterraggio… La bicicletta Dai, Anna sali sulla canna e... non aver paura, anche se è troppo dura: puoi muovere il sedere, non ti farò cadere: vedrai come ti tengo, almeno finché... vengo ... su... lasciami pedalare... poi ti farò guidare che... se arrivar ti preme... vedrai... verremo... insieme ... La mela O Daniela, dolcissima Daniela, oh come avrei voluto mangiare insieme a te la prima mela poi su una barca a vela, sospinta ad ogni vento continuare il percorso, e dare ogni momento... un nuovo morso... Eucalyptus melody Cadono le foglie: nessuno le raccoglie… cadono i frutti: li raccolgono tutti… ma l’albero non muore finché sboccerà il fiore, finché le sue radici nutriranno felici le foglie, i fiori, i rami, finché anche tu mi ami. Tu sai quanto ti amo: m’impiccherei ad un ramo, se il ramo più non c’è, m’impiccherò a te. Sai il bene che ti voglio, se vuoi per te mi spoglio… Che caldo! Qui si suda: su, dai… mettiti nuda. Res publica Enrico De Nicola E la Repubblica intanto vola, Luigi Einaudi Senza infamia e molte laudi, Giovanni Gronchi E la Diccì si divise in tronchi, Antonio Segni, di tutti, uno dei meno degni, Giuseppe Saràgat l’Italia corre, con lei la Fiat Giovanni Leone Ed incomincia la corruzione, Sandro Pertini, Il presidente dei cittadini Francesco Cossiga Che coi servizi segreti briga, Oscar Luigi Scalfaro Della Costituzione, ultimo faro Carlo Azelio Ciampi Ci tirò fuori da parecchi inciampi fino a che Giorgio Napolitano ci prese e ancora ci tiene in mano ! Giaculatorie profane Santa Maria, Ma dov’è ormai la Democrazia. Santa Madre di Dio, Tra poco non ci sarò più neanch’io. Madre di Cristo, Mi cercheranno a Chi l’ha visto? Madre della Chiesa, Pagate i debiti alla piccola impresa. Madre della divina grazia, Evade il fisco e fugge in Croazia. Madre purissima, Ora la lotta sarà durissima. Madre castissima, Solo la mafia è fiorentissima. Madre immacolata, Oggi la Borsa è di nuovo crollata. Madre degna d'amore, Bossi ha offeso il Tricolore. Madre ammirabile, Matteo Renzi è un miserabile. Madre del buon consiglio, Oggi è un problema avere un figlio. Madre del Creatore, Ci vuole un Piano Regolatore. Madre del Salvatore, Oggi nessuno fa più il genitore. Madre di misericordia, è affondata ormai la Concordia. Vergine prudentissima, Ora la crisi è pesantissima. Vergine degna di onore, è Berlusconi il primo evasore. Vergine degna di lode, è Berlusconi il re della frode. Vergine potente, è Berlusconi il più delinquente. Vergine clemente, è Berlusconi il più inconcludente. Vergine fedele, Emilio Fede e Mora Lele. Specchio della santità divina, Nostra salvezza sarà la Cina. Sede della Sapienza, Di Berlusconi? Facciamo senza. Causa della nostra letizia, Non vuol la riforma della giustizia. Tempio dello Spirito Santo, Ma è solo lui a parlare intanto. Tabernacolo dell'eterna gloria,. Gli Italiani non hanno memoria Dimora tutta consacrata a Dio, Qui si finisce tutti a schifìo. Rosa mistica, Io non credo a nessuna statistica. Torre di Davide, Le banche sono sempre più avide. Torre d'avorio, I Grillini non vogliono il contraddittorio. Casa d'oro, Voglion restare fuori del coro. Splendore di Grazia, Meglio di noi, persino in Croazia. Arca dell'alleanza, Noi a lavorare, loro in vacanza. Porta del cielo, Bersani perde il vizio, non il pelo. Stella del mattino, Minetti ad Arcore ha aperto un casino. Salute degli infermi, Gasparri e La Russa sono dei vermi. Rifugio dei peccatori, mandiamoli a casa, buttiamoli fuori. Consolatrice degli afflitti, Solo la Mafia aumenta i profitti. Aiuto dei cristiani, Bossi e Maroni vanno alle mani. Regina dei Patriarchi, Si son divisi tra colombe e falchi. Regina dei Profeti, Tanto in Italia comandano i preti. Regina dei Martiri, Davanti a noi il deserto dei Tartari. Regina dei confessori della fede A Berlusconi, c’è chi ci crede. Regina di tutti i Santi, Così non si può andare più avanti. Regina concepita senza peccato originale, Ancora Giorgio al Quirinale! al . Regina del Santo Rosario, Via Elsa Fornero, via Monti Mario. Regina della famiglia, Su, dai, riprendiamoci un’altra pastiglia. Litanìe laiche Sancta Maria, Proteggi la nostra Democrazia. Santa Dei Genitrix, La Santanchèè una gran meretrix. Mater Christi, Mettiamo in galera tutti i fascisti. Mater divinae gratiae, Le nostre banche non sono mai sazie. Mater purissima, La crisi ora si fa acutissima. Mater castissima La gente ormai è incazzatissima. Mater inviolata, Qui ci vorrebbe la lotta armata. Virgo prudentissima, Comunque la lotta sarà durissima. Mater Intemerata, Qualsiasi frode sarà smascherata. Virgo veneranda, Sia data risposta ad ogni domanda. Mater Salvatoris, Non crediam più a Giovanni Floris. Mater Boni Consili, Vogliamo l’aumento dei nostri mensili. Virgo fidelis, Non ascoltate più Paolo Mielis. Virgo praedicanda, Non è più tempo di propaganda. Speculum iustitiae, Non crediam più alle vostre notizie. Sedes sapientiae, Proteggi le Arti e tutte le scienze. Causa nostrae laetitiae, Non rassegnamoci alle ingiustizie. Virgo Clemens Ormai Berlusconi ha il delirium tremens. Vas spirituale, Mai Berlusconi al Quirinale. Vas honorabile, Che la giustizia sia inesorabile. Rosa mistica, Hanno truccato ogni statistica. Turris Davidica, Sia indipendente la sfera giuridica. Domus Aurea, Disoccupati anche con la laurea. Foederis arca C’è sempre del marcio in Danimarca. Ianua coeli, Che la tua lingua sia senza peli. Stella matutina, Il Fisco ormai è una rapina. Refugium peccatorum, Il Referendum senza più quorum. Regina sacratissimi Rosarii, Lo IOR ha in mano il dio di denari. Regina pacis, E il papa veste ancora Facis! Marina Ho scritto questi versi stamattina e li ho chiamati, sai come? Marina … una donna, in fondo, come tante, però di tutti, il verso più importante, sta tutto in quel suo sguardo, quel sorriso che si accende, si spegne all’improvviso: ti sfiora, quasi un alito di vento ti fa sentire semplice … contento così, senza ragione, né motivo e sei felice, in fondo, di esser vivo … Climax Una scossa mi fulmina la mente, brontola un tuono rapido, furente, sento il tuo corpo che scivola, si appoggia, benefica discende giù la pioggia, tutto m’inonda, mi rinfresca e scuote, mentre accarezzo le tue infiammate gote. L’Amore può essere tante cose, ma non possiamo certo dire che non sia anche ATTESA Il tempo passato ad aspettarti non è tempo sprecato ne son certo, se anche questo servirà ad amarti, lo faccio volentieri, a cuore aperto … e aspetto … aspetto che quel giorno giunga e per quanto l’attesa sarà lunga, per quanto grande sarà la sofferenza, più grande ancora sarà … la ricompensa … Ma non è anche e soprattutto DESIDERIO Del desiderio in cui io mi consumo un giorno resterà soltanto fumo che avvolgerà, offuscherà lo sguardo sotto i cui occhi mi consumo e ardo. Stelle -Guarda lassù … una stella … -Chissà se è proprio quella che cerchi da una vita? - Ma, no! quella è la luna che si è … rimpicciolita … -La Luna!? Quella è Venere Venere … il pianeta!. -Ci vuole così poco sentirsi un po’… poeta … -Basta un lume lontano che brilla di lassù e un dito della mano puntato verso il blu … -Guarda quaggiù: due stelle … -Chissà se sono quelle che hai sempre cercato? -Sembrano due candele che hanno rischiarato finora il mio cammino … Aspetta … mi avvicino … Lascia che io le tocchi … Ah! Si! Ora ho capito: sono proprio i tuoi occhi! … Verena Due cosce rotonde, due fianchi, una schiena, due braccia profonde, una donna: VERENA! O Verena, Verena, Verena, vorrei tanto lavarti la schiena, sotto l’acqua fumante che scroscia insaponarti il culo e la coscia. O Verena, Verena, Verena, vorrei tanto lavarti la schiena, sotto l’acqua scrosciante che fuma, ricoprirti tutta di schiuma, sotto lo scroscio fumante dell’acque, la stessa schiuma da cui Venere nacque e, mentre ti suda di piacere la faccia, stringerti nuda tra queste mie braccia, sentirti bagnata, madida, calda, poi, come due naufraghi la cui barca si sfalda, per l’improvviso furore dell’onda, sentire il mio corpo che dentro il tuo affonda, aggrapparmi al tuo collo, al tuo petto, al sedere ed affogare con te nel… piacere … Ritratto Tenerissima fanciulla mia, forse sei tu, la vera poesia: il tuo collo d’alabastro è più splendido di un astro, le tue labbra di corallo sono il solo, vero sballo, i tuoi occhi di carbone un’eterna tentazione, il tuo naso cristallino: il respiro di un bambino ed i tuoi neri capelli sono angeli ribelli; la tua fronte è un arenile dove niente è più sottile della tua morbida pelle; le tue cosce sono snelle come due puledre in corsa, le tue mani,nella morsa, si accendon come fari… i tuoi seni due corsari all’arrembaggio contro il vento… il tuo corpo: un monumento! Le tue ciglia sono archi, le tue braccia immensi parchi dove nasce, cresce e muore: il grande albero dell’amore. Canzone dell’amore eterno Dal nulla son venuto, nel nulla tornerò: quello che ho dato, ho avuto: rimpianti non ne ho… Ho vissuto questi anni in cerca di me stesso E mi dispiacerebbe, morire proprio adesso … Adesso che per vivere una ragione c’è E l’ho scoperta quando io ho scoperto te … Dal nulla son venuto, di questo sono certo E, a volte, se ho sofferto, l’ho fatto anche per te! Dal nulla son venuto: non so come o perché, ma quello che ho goduto lo devo solo a te … Come le foglie libere, trasportate dal vento, mi son lasciato vivere per ciò non mi lamento … maa … ah! Potessi tornare, ringrazierei Iddìo e ricomincerei, da te, amore mio … !
"INTERVISTA SULLA POESIA" a cura di Nicola Cheron 1 . Prima di dare inizio a questa intervista, con lo scopo di dare la parola alla Poesia perché ci parli della Poesia, vorrei sapere da te, in via del tutto preliminare e direi addirittura pregiudiziale rispetto all'intervista stessa, pena la sua immediata interruzione, se tu sei o non sei poeta. Guardami bene e dimmi se non vedi che son poeta dalla testa ai piedi: gli occhi intenti a scrutare l'orizzonte, le braccia tese, due mani sempre pronte ad intrecciare ghirlande di parole cucite insieme dai raggi del sole. La bocca aperta da un sorriso schietto, un cuore vivo chiuso dentro un petto che all'unisono batte col creato e giorno e notte: eterno chiaroscuro… le radici del corpo nel passato ed i miei versi immersi nel futuro … 2. Visto che in te, il poeta coincide con l’uomo e l’uomo con il poeta, tu, che tipo di uomo sei ? Sono un uomo di … parole: me le porto dappertutto, con la pioggia, con il sole … Con il tempo bello o brutto, le coltivo come fiori, resistenti ad ogni clima, ma per metterle di fuori, ho bisogno di una rima … Sono tante le parole che mi porto sempre dietro, profumate come viòle, trasparenti come vetro, con cui mostro il mio tormento… … ma in attesa che lo esprima , è il dolore che io sento a trasformarle in una rima … Sono pieno di … parole, circondato da ogni parte con cui formo delle aiuòle disponendole con arte sopra fogli colorati quando l’io si sublima, perché i versi più ispirati escan fuori sempre in rima … Non son poche le … parole con le quali gioco spesso, come fa il girasole quando gira su se stesso alla ricerca di una fonte che la sete sua reprima, mentr’io scruto l’orizzonte alla ricerca di una rima … Tra milioni di… parole! Provo a sceglier le più adatte, ma se l’anima mi duole, la mia lingua le ribatte … come fosse un martello, come fosse una lima ad un tratto, sul più bello le rimette tutte in rima … Ma quando trovo le parole, Io Ci faccio quel che voglio: le regalo a chi le vuole o le metto sopra un foglio, poi, quando ci ripenso, le riprendo dalla cima, provo a dare loro un senso, pur che siano sempre in rima … Sarà, poi, la gente stessa se le sente per la via che si chiederà perplessa: “Ma cos’è? Una … poesia … ”!?
3 Un giorno mi hai detto che non sopporteresti di essere uomo se l’uomo non fosse anche poeta, ma tu, che tipo di poeta sei? Sono un poeta… contemporaneo… ma a questo mondo mi sento estraneo … avrei voluto nascere prima, quando andava di moda la rima … ora col verso libero e sciolto non è che io mi ci trovi molto… oddìo!è vero che se ci penso anch’io m’illumino un po’ d’immenso, ma non mi ci vedo chiuso in un orto a meriggiare pallido e assorto o stare solo sul cuor della terra mentre nel mondo continua la guerra che quelle son bombe, mica parole e non resti trafitto da un raggio di … sole! Oggi dovunque trovi un divieto: la pioggia c’è, ma non più sul pineto, la rondine al suo nido più non torna e non c’è più la cavallina storna che conosceva i suoi cenni e i suoi detti: Ah! I cipressi che a Bolgheri alti e schietti, ma dov’è l’albero dal verde melograno, se non c’è più la pargoletta mano!... La donzelletta viene ancor dalla campagna col mazzolin di fiori? … E bada ben che non si bagna … Oggi della poesia che cosa resta? . … Forse la quiete dopo la tempesta?, forse solo queste parole: c’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi, d’antico . … ci vorrebbe un amico … ma dov’è l’ombra or se la quercia spande: siamo rimasti tutti qui in mutande, anzi è un miracolo ch’io sia ancora vivo… ora senza più Quercia e senza Ulivo , ora che il Papa il Vaticano sgombra e del governo ancora neanche … l’ombra … Ma giuro che se sarò lasciato solo un giorno o l’altro anch’io fonderò un Polo, ma sono troppo amante del calore e al Polo preferisco l’Equatore! Per questo continuo il mio cammino Perché essere poeta,è il mio destino! 4. Sulla tua contemporaneità non posso nutrir dubbi, visto che mi stai davanti, ma ad un certo punto dici: “ … quando andava di moda la rima … “ . Ma, insomma, che cosa è per te la rima ? E, soprattutto, da dove nasce … La rima nasce spesso dal bisogno Che qualche volta hanno le parole Di ritrovarsi insieme almeno in sogno poiché nella realtà vivono sole Per fare questo occorre un sognatore Che se le prenda per il verso giusto, le tratti con dolcezza, con amore di stare insieme le trasmetta il gusto Se ci riesce nasce un’armonia Che renderà la vita un po’ più lieta, ma non è detto che sia una poesia, né tanto meno che io sia un poeta …. 5. Ma allora, ritorno alla domanda iniziale: sei o non sei poeta? … Avrei voluto nascere … poeta … scrivere versi scolpiti sulla pietra, regalare parole di saggezza, vivere il sogno di eterna giovinezza … Invece sono un uomo del duemila, insieme a tanta gente sto qui in fila, con loro continuo la mia via alla ricerca di un po’ di … poesia … Avrei voluto nascere … scrittore… scrivere il più bel romanzo d’amore, con esso far sognare tanta gente in uno stato di grazia permanente. Invece sono un uomo del duemila, insieme a tanta gente sto qui in fila, continuo la mia strada, non mi arrendo: questo romanzo io lo sto …vivendo … Avrei voluto nascere … cantante … cantar la libertà ad ogni istante, librarmi in cielo come un aquilone, come le note di una mia … canzone … Invece sono un uomo del duemila insieme a tanta gente sto qui in fila e anche se alcuni se ne stan già andando, questa canzone, io , la sto … cantando Avrei voluto nascere… attore … girare le più belle scene d’amore, di guerra, d’avventura, di rivolte e nascere e morire… tante volte … Invece sono un uomo del duemila insieme a tanta gente sto qui in fila, ma vivo la mia vita fino in fondo: il mio palcoscenico è … il mondo … Avrei voluto nascer… quel che sono … accogliere la vita come un dono e regalarla e tu, lo sai perché ? per viverla ogni giorno insieme a te, perché io sono un uomo del duemila, insieme a tanta gente sto qui in fila, ma se tu mi sarai sempre vicino, più facile sarà… questo cammino… 6 Abbiamo già detto che in te l’uomo coincide con il poeta e viceversa, ma mentre uomo lo si è sempre, in te, in concreto, dove comincia e finisce il poeta? Sono un poeta dalla A alla Zeta e per venire subito al concreto voglio mostrarti questo mio alfabeto: A, come AMORE, senza incertezza alcuna, B, come i BACI, al chiaro della luna, C, come il CUORE, sempre innamorato, D, come i DOMANI, che insieme a te ho sognato, E, come l’ETERNITA’, dipinta sul tuo volto F come il tuo FIORE dal giorno in cui l’ho colto, G, come i GIORNI con te vissuti , intensi, H per i sospiri, levati al cielo, immensi, in quelle lunghe notti, per tutti i tuoi silenzi I, come IERI, quando ti ho rincontrata, L, come la LUNA, insieme contemplata, M, per MAMMA, quando ho chiesto aiuto N, per tutti i NO che ho ricevuto, O, come gli OCCHI tuoi che ho tanto amato, P, per ogni POESIA che mi hai ispirato, Q, come il QUADERNO che le conserva, chiuse in un cassetto, R, come i nostri Ricordi sepolti nel mio petto, S, come i Saluti che, se non ci sei ti mando, T, per tutto il Tempo, quando ti sto aspettando, U, come l’Uomo di cui t’innamorasti, V, come la Vita che tu mi regalasti, Z, come lo Zucchero, soffice, filato, ma dolce, come un bacio, il primo che m’hai dato. 7. Ma, tu, chi sei veramente? Sono il poeta del Castellaccio dove io spesso leggo il Boccaccio, ma anche Dante, a dire il vero, sotto le stelle di Montenero, il colle dove non ci si annoia, fonte e cagione di tutta gioia, dove la gente il lunario sbarca, mentre io leggo anche il Petrarca per non parlare di Torquato Tasso di cui ho letto quasi ogni passo, ma quando leggo Ludovìco Ariosto di tutti questo è il più bel posto. La notte spesso ci faccio tardi leggendo il Foscolo ed il Leopardi che con il Pascoli ed il Carducci non sono mica dei poetucci, ma a viver meglio danno una mano, come D’Annunzio, Guido Gozzano , , E non Ti sembri una cosa strana se a Pasolini alterno Campana, se nei momenti un po’ meno allegri leggo Pavese e Ada Negri, se per scacciare la noia e il male leggo Quasìmodo, Luzzi e Montale, insieme a quelli che ho sempre letti come Caproni, Saba, Ungaretti … e nella notte tacita e insonne a volte leggo anche carlo chionne. 8. Ma, levami una curiosità: sei tu quel “poeta della valle”, ( che col martello ci schiacciava ecc. ecc.) nomignolo che ti sarebbe stato affibbiato , in qualche circolo letterario che eri solito frequentare, da certi tuoi denigratori per l’uso eccessivo, a volte scontato, spesso prevedibile che tu fai della rima? Sì! Sono io il poeta della valle, ma con un sacco di versi sulle spalle che mi trascino dietro da una vita, dove ogni verso è come una ferita sulla mia pelle e quella dei miei amici e che han lasciato parecchie cicatrici … “Mamma” fu il primo verso la prima volta che mi sentii perso … Il verso mio più bello lo scrissi sopra un ramo La prima volta che io disi : “ Ti amo” Il verso mio più triste fu “ Addio “, il giorno che partisti, amore mio ! Ma prima di restar per sempre muto ah! sarà quello il verso più vissuto … ma fino a quel momento spargo i miei versi come semi al vento … perché che cosa c’é di più sublime che passare una vita a far le rime per consolarla, renderla più lieta, in questa valle, dove son … poeta … 9. Possiamo apprezzare l’orgoglio e l’umiltà con cui rivendichi per te l’appellativo di “Poeta della Valle” , ma non puoi ignorare le ragioni dei tuoi detrattori, secondo i quali, nella poesia moderna e contemporanea, la rima è un artificio, un espediente retorico, insomma , un ferro vecchio, un attrezzo da buttarsi via e di cui oggi si può benissimo fare a meno. Tu, cosa rispondi a questa polemica? Io non voglio far polemica proprio oggi che è domenica, ma tu dici, scherzi a parte, che la rima non sia un’arte, che sia solo un artificio che oramai si fa d’ufficio, che sia insomma un espediente per chi ormai non ha più niente, né da dire, né da fare e che sia meglio lasciar stare e buttarsi sulla prosa perché almeno lì ogni cosa può esser detta senza sforzo in qualunque sia discorso: mah! … io questo lo contesto e anche tu, se sei onesto, riconoscerai senz’altro che un discorso vale l’altro e che la vera differenza è se è in rima … oppure … senza … 10. Se posso chiederti, quando hai scoperto e con chi questa tua, come chiamarla, specie di vocazione poetica? Ho scoperto insieme a te il poeta che c’è in me … non so proprio come hai fatto: un poeta ha il cuore matto … però quando l’hai scoperto, era ancora un po’ inesperto, così quando l’hai trovato, son rimasto senza fiato … Chissà dove era nascosto, certamente in qualche posto, ma tu l’hai tirato fuori e fu l’incontro di due cuori … Due cuori in un sol petto, due corpi in un sol letto, due lingue in una bocca, dolce come un’albicocca… Non sapevo, poverino, che ogni uomo ha il suo destino e che una sorte, triste o lieta, lo conduce a questa meta… E da quando con te sono, io di me ti faccio dono … è un regalo un po’ scontato, ti do quello che m’hai dato … Ti vorrei dare di più, ma cos’è che non hai tu … Questa semplice canzone è la mia dichiarazione 11. Ogni tua poesia è, quindi, una dichiarazione d’amore … ma cosa significa, per te, scrivere una poesia? Scrivere una poesia è come riaprirsi una vecchia ferita, mettersi nudi davanti alla vita, vestirsi di sogni, di canti, di voli: andare nel mondo ed essere … soli … 12. Quando è l’ultima volta che hai scritto una poesia? Ieri ho scritto una poesia: neanch’io so com’è accaduto … Me ne stavo lì seduto Sulla panca di un giardino, quando a un tratto lì, vicino, un bambino si è seduto: … mi ha guardato dritto in viso : l’ho guardato … mi ha sorriso … 13. Il poeta: chi è, per te, il poeta? Il poeta? Il poeta è un artigiano, uno che prende le parole in mano: le misura, le squadra, le accarezza, le fa rimare con la sua tristezza … ci può tirare fuori ciò che vuole, come fa il prestigiatore dal cappello, dove c’é il buio può vederci il sole e dove c’é un nemico … suo fratello … dove c’é il mare immagina un deserto, dove c’é un cuore chiuso, lui vede un cuore aperto che in segreto, soffre, piange eppure spera perché sa che il giorno è fatto per la sera, la sera per la notte e così via e, in fondo, questa è … la poesia … Il poeta è un bel mestiere, il più bello che ci sia: uno che lotta contro ogni potere per il trionfo della fantasia: è una lotta impari dura, però il poeta non ha mai paura, egli si batte, dibatte, ribatte, combatte, non si arrende e a colpi di parola si difende … e, se alla fine soccombe, gli restano i suoi versi che come un lungo volo di colombe continueranno la loro traiettoria prima di entrare per sempre nella storia. 14. Mi hai detto un giorno che prima di essere poeti bisogna essere uomini e noi sappiamo che gli uomini, tanto per richiamare alla mente un gigante della poesia universale di cui eviterò di farne qui il nome, proprio per non profanarne la memoria, che gli uomini “are made of that stuff of which the dreams are made”, ma la Poesia di che cosa è fatta? La poesia è fatta di parole messe insieme che ti germogliano dentro come un seme che si apre e nel punto preciso in cui muore subito in quel punto spunta un fiore 15. Tu parli di “parole” messe “insieme”, ma quale o quali parole si devono mettere insieme e in che modo per poter dire che una poesia è una poesia, cio è una poesia riuscita? è la parola che si fa vita la poesia quando è riuscita, ma è molto raro che ciò succede nella realtà che oggi si vede, è molto raro che questo accada: stretta è la via, lunga la strada: anche se questo, a volte, avviene quando sul Male prevàle il Bene e … c’è chi dice sia già successo più di 2000 anni da adesso tanto che ancora stanno a parlarne: fu quando il Verbo si fece Carne. 16. Tu tenderesti a identificare la Poesia con il Logos o più giovanneamente parlando con la Parola Incarnata se non con la Vita stessa che, secondo una ben collaudata formula triadica è poi anche la Verità e la Via, detta, in altri contesti, anche “Sharìa”, ma secondo la tua personale, limitata esperienza: che cos’è la Poesia? Ma cos’è la poesia? C’è qualcuno che lo sa? Forse una melodia, forse, solo vanità di un pensiero appena colto mentre sta spiccando il volo, o il sorriso sopra il volto di un uomo stanco e solo? Forse tutte queste cose O per meglio dir nessuna, forse un mazzo di mimose, forse un raggio della luna? Chi lo sa, me lo può dire? Io aspetto la risposta, ma che sia prima di morire ; anche solo una proposta! Non è detto che sia quella che ho qui nella mia testa , ma che sia brutta o che sia bella, io , intanto, vi do questa: La poesia è un certo sentimento, ti senti all’improvviso come preso da una strana allegria, da … uno sgomento che t’innalza e lì resti … sospeso … fluttui nell’aria fino a che non trovi dove poggiare i piedi e in quel momento tutto quello che pensi, senti o provi lo affidi alle parole, oppure … al vento … 17. Allora anche tu, Carlo, concordi con il noto e acutissimo critico , nonché dotto poetaPiero Colonna Romano quando afferma che, in fondo, ogni poesia non fa altro che definire se stessa? Ogni poesia non è che un tentativo Che fai per sentire se sei ancora vivo, ogni poesia non è che il risultato di ciò che sei, sarai e sei già stato, ogni poesia non è che il prodotto di qualche istante che ti ha sedotto lasciandoti dentro qualche cosa simile al profumo di certi petali di rosa che continui a sfogliar fino alla fine finché ti resteranno solo spine... 18. Ma esiste la Vera Poesia e, in tal caso, che cos’è ? La vera poesia è corrispondenza Perfetta tra le cose e le parole ... Solo il poeta ne scopre l’esistenza ... Ci sarebbe la vita senza il sole? ... La vita, ci sarebbe , senza amore, ci sarebbe l’amore senza vita che dura quanto il battito di un cuore, come questa poesia che è già finita! … 19. Allora, come risolveresti tu, così per approfondire un po’, la già tanto dibattuta questione crociana tra Poesia e non-Poesia che è poi la differenza tra Poeta e Uomo. Secondo te, qualè questa differenza o meglio dove risiede. Secondo alcune neo-scienze, come ad esempio la neuropoetica, essa consisterebbe proprio nel cervello. Ma che cos’ha di diverso da un altro il cervello del poeta? Il cervello del poeta? Beh! …è un … marchingegno strano, per lui è cosa consueta rigirarselo un po’ in mano … Ci son dentro oh! … quante cose che ogni tanto tira fuori: un tormento, un’overdose di passione tra due cuori, un timore, una speranza, un rimorso od un rimpianto, un malessere che avanza, una pena, un sogno, un canto, una strana tentazione istigata dalla noia, una forte delusione, una rara, intensa gioia, anche un po’ di gelosia, un ricordo, uno spavento, una vecchia poesia, quasi un rèfolo di vento … poi … rimettercele dentro! oh! che ardua impresa è questa! Finché arriverà il momento in cui non trova più … la testa! … 20. La poesia mia fatta è … di versi che fanno il verso alla poesia Nei momenti più strani e più diversi di questa strana e diversa vita mia Le mie parole non sono così fresche come il fruscìo che le foglie fan la sera, né succulenti e polpose come pèsche o come mandorli in fiore a primavera Piuttosto erbaccia che spunta dalla pietra appena trova un cretto, una fessura S’insinua, cresce, secca, un poco arretra come il mio verso che si contorce e dura quanto i singhiozzi di un bambino in pianto o il lamento di un cane quando abbaia alla luna d’estate o come il canto delle cicale in cima a una ficaia! 21. C’è un tipo di metrica, un particolare verso o ritmo che possano in qualche modo contribuire, giovare alla vera poesia? Non c’è metrica, non c’è verso, non c’è ritmo, né armonia: c’è qualcosa di diverso in una vera poesia c’è la vita, c’è il dolore che purifica, che affranca: c’è la gioia, c’è l’amore , ma quando sento che mi manca, mi trasformo in mendicante, vado in cerca di emozioni che sian poche o siano tante sono solo … sensazioni … 22. Certamente ti sarà capitato, come a tutti, credo, di trovarti davanti alla pagina bianca! In tal caso qualè la tua prima reazione, quali domande ti poni, che interrogativi? Per esempio, ci starebbe bene qui su questo foglio bianco qui davanti a te, ora, una poesia? Chissà … chissà se ci starebbe bene su questo foglio bianco una poesia , chissà, però, come verrà, se viene, o non sia, invece, da buttarsi via … In ogni caso, mettila da parte, chissà che rileggendola, un domani, non ti possa sembrare opera d’arte, fatta da me, da queste stesse mani… mani che han costruito questa vita che anche adesso incalza, fugge, preme, ma prima che non sia tutta finita chissà se leggeremo ancora insieme. 23. Capisco che ancora una volta continui a identificare la Poesia con la Vita stessa, ma sono poi così tante le pagine bianche di fronte alle quali ti sei trovato? Ah! Quante pagine bianche in attesa di note, quante giornate stanche, quante serate vuote quanti giorni perduti, quanti mattini persi ah! Se li avessi vissuti che bellissimi versi avrei potuto scrivere, lasciare alla memoria anziché sopravvivere e assistere alla storia 24. Oggi in Italia si legge poco ma, statistiche alla mano, sono molti di più coloro che scrivono che quelli che leggono, soprattutto le poesie. Da ciò si deve dedurre che coloro che scrivono neanche rileggono ciò che hanno scritto e gli effetti, mi sembra, si vedono e spesso si sentono . Secondo te perché un essere umano dovrebbe scrivere poesie? Ritornando, per un momento, alla teoria neuropoetica, che cosa ha di strano rispetto agli altri? Un essere umano che scrive poesie che cosa ha di strano, se non le manie che lo tormentano di giorno e di notte E quando ne ha piene Le scatole rotte Aspetta il momento Che prima o poi viene E quando le scatole Rotte son piene di tutti i suoi umori, le raduna, le prende e le butta di fuori … 25. Che consigli ti sentiresti di dare a coloro che vogliono fare poesia, soprattutto a quei poeti che numerosissimi si presentano speranzosi agli innumerevoli concorsi di poesia che si tengono ogni anno in Italia? Chi vuol fare poesia se ne faccia una ragione: io non credo che ci sia una vera ispirazione … caso mai c’è ed esiste chi si sente, a volte triste … E non sapendo cosa sia Ci scrive sopra una poesia per veder se il sentimento che egli prova abbia un valore che non sia un soffio di vento o peggio ancora un … soffio al cuore, ma che qualche cosa resti e non sia spazzato via: qualche cosa che vorresti somigliasse …a una poesia 26. Tu parli tanto degli altri, ma tu hai una vera ispirazione? Io non ho una vera ispirazione, scrivo solo per pura esibizione, mi basta una parola, un’occasione per ricavarci sopra una canzone … A volte scrivo solo per me stesso, ma non è ch’io lo faccia molto spesso, preferisco improvvisare come adesso: un modo come un altro per sublimare … il sesso 27. Sei proprio sicuro che l’ispirazione non si sia mai degnata di farti una visita fugace, inaspettatamente, furtivamente magari nel cuore della notte come succedeva ai vecchi poeti? Ieri sera è venuta a visitarmi mentre ero in compagnia dei miei rimpianti e ha cominciato pian piano a consolarmi di tante delusioni e sogni infranti, poi nel silenzio, come era venuta, a poco a poco se n’è andata via e nella notte silenziosa e muta mi ha lasciato questa … poesia … L’ho riletta stamani, appena sveglio e mi son detto: Ma che brutti versi! L’ispirazione potrebbe far di meglio, invece di giocarmi … certi scherzi! 28. Se non hai una vera ispirazione, avrai senz’altro una musa. Tutti i poeti ce l’hanno o per lo meno ce l’hanno avuta. Per esempio, a te che cosa ti racconta, che cosa ti dice o suggerisce questa sera? è muta la mia musa questa sera, silenziosa come notte senza vento vuota come una vecchia ciminiera il cui camino è ormai da tempo spento… Sento un suono lontano che rintocca, poi un rumore,un mormorio, un bisbiglio e quando lentamente apre la bocca, un verso solo esce: uno sbadiglio! 29. Dice il Poeta: “Io mi son un che quando amor m’ispira noto e come ei ditta dentro vo significando...”. Non per fare irriverenti quanto meno irriguardosi paragoni, ma (si parva licet componere magnis) tu quando ti esprimi, o meglio il cuore tuo si esprime, come e quando lo fa’ Quando il cuore mio si esprime, nei momenti più diversi, lo fa solo con le rime, così nascono i miei … versi … ora allegri, ora più tristi, a seconda degli istanti, qualche volta anche un po’ misti e ce n’è per tutti quanti: per chi non sorride mai per chi vive nel dolore, per chi vive in mezzo ai guai sempre in cerca di un amore, per chi spera in un domani, per chi, invece, ha tutto perso, per i vicini, ed i lontani, per chi è uguale e chi è diverso … per chi… suona la campana per chi crede a babbo natale, per i figli di p…, per chi sta bene e chi sta male e chi sta come gli par … per chi crede ai ciarlatani, per chi crede solo in Dio, per i malati, per i sani, ma anche per l’amore mio … per chi crede in qualche cosa e si batte con coraggio, per chi vuole, ma non osa, per chi cerca il suo vantaggio … Si! ce n’è per tutti i gusti: per i buoni ed i cattivi, per i furbi e per i giusti, per i morti e per i vivi … a seconda di chi incontro, camminando per la via … il mio verso ?è sempre pronto, sempre in cerca di … poesia … Quanto a me, cosa volete … metto in rima le parole, forse, voi non lo sapete, ma a me basta un po’ di sole, un po’ di cielo, un po’ di mare, una pizza con gli amici, una canzone da cantare nei momenti più felici nei più tristi ?Ci son giorni che tutta l’anima mi duole e allora? Allora, aspetto che ritorni piano piano un po’ di … sole … 30. Ma non hai mai provato neanche una volta ad invocare o addirittura implorare la Musa? Che cosa le dici o le hai detto quando ti capita o ti è capitato di farlo? O Musa mia t’imploro fa che di te sia degno, prendimi nel tuo coro, dammi tutto il sostegno, o musa mia t’imploro, no, non mi abbandonare, tu m’hai fatto sognare la corona d’alloro concedimi un momento di vera ispirazione, fammi uscir dal tormento, dalla disperazione, che non mi dà mai tregua, mentre la vita intanto si dilegua senza lasciare segno, senza lasciare traccia di un poetico ingegno, ma solo questa faccia … 31. Lasciamo da parte un momento l’ispirazione e anche le muse. Del resto in ogni ispirazione c’è un’aspirazione e veniamo, quindi, all’aspirazione. Non mi dirai che ti mancherà anche questa. Tu, in realtà, a che cosa aspiri? Io aspiro alla gloria letteraria perché aspiro ad essere me stesso, viver sospeso tra la terra e l’aria, tra l’acqua e il fuoco, uniti in un amplesso... e in questo eterno abbraccio universale, tra questi quattro elementi io mi trastullo, spinto di qua di là tra il bene e il male e dolcemente naufrago e mi annullo... 32. E posso chiederti che cosa stai facendo, che cosa hai fatto finora per riempire questa tua aspirazione? Ho riempito di strofe un nuovo blocco E le ho legate tutte con un fiocco, ne ho fatto un pacchetto bell’e pronto per regalarlo al prossimo mio incontro... Ci sono dentro tante rime a incastro e le ho legate tutte con un nastro: in esse ho riversato le mie pene per regalarle... a chi mi vorrà bene... Ho scritto tanti versi: più d’un chilo e li ho legati tutti con un filo e li ho deposti davanti alla sua porta, così quand’esce le faran da scorta, la seguiranno nei suoi lunghi giri, accompagnandola con i miei sospiri e mentre se ne andrà per la sua via, c’è chi dirà: “... ma è Lei... la poesia!”. 33. Ora che stiamo per congedarci, almeno momentaneamente, mi sembra d’obbligo chiederti un breve giudizio sulla Poesia, il suo spazio, la sua funzione nella società di oggi, nonché sul destino stesso del Poeta, in genere La Poesia è finita: oggi non ha più senso, oggi più nessuno s’illumina d’immenso... Nessuno più sta solo sul cuore della terra, ma stiamo tutti insieme: ciascuno a farci guerra... La pioggia più non s’ode battere sul pineto: si vedon solo code... nessuno vuol star dietro La Ragione, la Fede... e chi le ha viste mai!. Nessuno più si chiede se è giusto ciò che fai... Nessuno più ti chiede il senso della Vita, ma solo i risultati dell’ultima partita... Forse sarà la Scienza o la Tecnologia, ma oggi più nessuno pensa alla Poesia... le poesie son morte , la vita è così inquieta e io... che brutta sorte... son l’ultimo poeta... 34. Non ti sembra un giudizio un po’ troppo affrettato, addirittura drastico, ultimativo e in un momento in cui non c’è quasi nulla di definitivo, in un momento in cui, mai come prima, si assiste ad una grande produzione poetica anche nelle principali lingue europee come l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo... Bof! Poetry today is no longer on the top: you can find it only in the bookshop, sometimes, if you look, in some oldish school book… I discovered it during this week-end it was hidden in the eyes of my nice girl-friend. Ah! La poésie, la poésie aujourd’hui on la trouve seulement dans les librairies… on peut la trouver peut-être en espagnol dans quelque vieux bouquin de ton école… je l’ai découverte, quoiqu’en retard elle était renfermée dans ton regard. Ah! La poesìa, la poesìa hoy se encuentra sòlo en la librerìa, la se puede encontrar sì, pero non por sì sola, entre algunos viejos libros de escuela. Yo la descubrì en una noche encantada: estaba en tu linda mirada. Ach! Die Dichtung, die Dichtung findet man nur in der Bücherei, man kann doch es finden, aber nicht allein: in einigen deinen alten Schulbüchern... Habe ich sie gefunden, auch wenn zu spät: sie war in deinen Augen geschlossen. E in Italiano? Uff! La poesia, la poesia, oggi la trovi solo in libreria... la puoi trovare sì, ma non da sola in mezzo a qualche vecchio libro tuo di scuola... Io l’ho scoperta, seppure in ritardo: era tutta racchiusa dentro il tuo ... sguardo 35. Prima di congedarci, almeno momentaneamente, anziché fare una ennesima domanda su te, sulla tua poesia o la poesia in genere, vorrei che fossi tu a dirci qualcosa su di te … Io non so se veramente possa dire qualche cosa Che interessi un po’ la gente che non sia troppo noiosa ma ogni volta che apro bocca ho una sensazione innata un qualcosa che mi blocca … e se dico una … cazzata … ! poi la dico , senza sforzo ma ogni volta che succede, alla fine del discorso c’è qualcuno che ci crede Ma una cosa mi sconcerta, Quando al termine mi avvio, E che mi lascia a bocca aperta è che poi … ci credo …anch’io,,,,! …
Se prima... Se prima c'erano i celoduristi, adesso abbiamo i vaffanculisti. Erano meglio i repubblicani che con i corrotti democristiani, tenevano a bada i comunisti che erano meglio dei socialisti perché in Italia, a ben vedere non erano mai stati al potere? Or dal Lombardo fino al Sicùlo per quanto tempo l'avremo in culo?Mi son stufato … Mi son stufato d’essere moderno, vorrei provare ad essere un po’ antico: solo così potrei sentirmi eterno facendo ciò che penso e ch’ora dico … Tirando un bel sospiro di sollievo, vorrei scrollarmi il peso del presente e ritrovarmi in pieno medioevo vestito da crociato in medio oriente. che con lo scudo, la corazza e il brando sopra un cavallo veloce come il vento duèllerei con il Furioso Orlando Prima di entrare nel Rinascimento, dove iniziata vita cortigiana al servizio di qualche signorìa, mi farei ogni tanto una quintana per onorare la Cavalleria … Lasciate l’armi, le donne e i cavalieri, m’inoltrerei un po’ nel Settecento, parlerei con Parini e con Alfieri, e poi dedicherei un bel momento non solamente alla Rivoluzione, farei una scappata anche in convento per dare inizio ad una insurrezione e poi abbandonarla sul momento … Vorrei far parte della Scapigliatura E diventare poi positivista: Vivere dentro la letteratura Ed incontrare qualche futurista… Mi piacerebbe fare il Partigiano… Tante altre belle cose io farei e se dovessi rinascere italiano, organizzare un altro VAFFADAY per mandare affanculo tanta gente, non solo chi governa e chi comanda, Ma chi adesso non vuole fare niente e anche chi affanculo ora ci manda… Tu sai Tu sai quanto ti ho amato… Ora che a soffrire mi ero abituato, non vorrei più morire Con te vorrei ancora… a lungo conversare, prima che giunga l’ora che ti dovrò lasciare… Su via facciamo presto, prima sia troppo tardi : via quel sorriso mesto ! … Via quei tristi sguardi … Brucia ancora la fiamma Dentro il nostro camino Che ha rischiarato il dramma Del tuo, del mio destino… Stringimi ancora un poco, amiamoci un momento prima che questo fuoco sarà per sempre spento … grilleria Il governo non c'è. Il Papa si è dimesso. Mai stato così bene come adesso! Latinorum quaestiones Motu proprio, brevi manu: Est Lupus in Vaticanu? Agnus Dei , peccata mundi: Ubi sunt IORIS Fundi? Benedictio orbi et urbi Cardinales sunt furbi? Ad maiorem gloriam Dei Ad Bagnascum gloriam Cei Par condicio cum Bertone Semper in Congregatione: parva Fides, parva Spes Sed pecunia magna res… Sursum corda, sursum cor: Vaticanus est in IOR? Si Iustitia venit primu, cur non vult pagare IMU? Locutus est Napolitano? Pactum est in Laterano? Et si pacta sunt servanda Vox Dei est observanda ! Quod est Dei nos debére Quod est Caesaris tribuére! Christus est et erit ille Etiam sine octo pro mille! Pedophilorum camarilla Dies irae, dies illa! Nulla culpa sine reo, nullus papa sine Deo Si habemus papam novum Est cum surprisa in Pasquae Ovum! Poppoesìa o Poesiapop Su, andiamo a respirare un po’ d’aria popolare, tra un aroma ed una spezia, Nel Quartiere di Venezia, a passeggio lungo i fossi sotto i panni stesi, mossi da un marino venticello quando, a un tratto sul più bello, danno inizio ad una danza ed un canto da una stanza vola nella luce bianca ed il cuore si spalanca, al profumo di ginestra, come fosse una finestra che si apre in riva al mare dove all’improvviso appare, quasi sorto fuor dal nulla Un sorriso di fanciulla . I Domande teologiche Perché Ratzinger si è dimesso? Perché lascia il Vaticano? Perché ha deciso proprio adesso? Qualè il fine del suo piano? Si comincia a mormorare, tra gli esperti vaticani che lui vuol solo evitare di far la fine di … Luciani …, II Domande politiche Quanti sono i berlusconcini, sia grandi che piccini che si son messi ad abbassare il livello culturale? Che sian pochi o siano tanti, che siano onesti o sian furfanti, sono molti che non sanno chi può riparare il danno .
I Dichiarazione impoetica Oggi tutti son poeti Che sian tristi o siano lieti, che sian falsi o sian sinceri, che sian di oggi o sian di ieri son così, senza saperlo, continuando, però, a farlo, mentre io, senza volerlo, sono solo chionnecarlo … II Dichiarazione impolitica Forza, dai, Oscar Giannino Ferma tu questo declino Su coraggio, Antonio Ingroia Fermalo tu, il grande boia! Stai attento, Mario Monti: poi con te, faremo i conti! Tu lo sai, caro Bersani, in fondo, noi, siamo italiani! Che,sia femmine che maschi, tutti al Monte andiam dei Paschi e che, qualunque cosa avvenga chi lo ha in culo se lo tenga! Chi può, invece, ce lo metta: così va … questa … Italietta! Tra vocatio e vacatio Il Papa si è dimesso: resta vacante il Tempio. Il mondo spera adesso Che a qualcuno … sia d’esempio… ! II Cola Di … Renzi Mattèo ora è perplesso E grattasi la capa . Perché? Cosa è successo? Si è rottamato … il Papa! Timeo Berlusconi condona ferens Si avvicinano le elezioni : voteremo bene o male ? Tra le promesse di Berlusconi c'è un condono, ma tombale. Tra stridori, scoppi e spari suonerem la nostra tromba che quel giorno si prepari a Berlusconi , la sua tomba ! Silenzio ! Ho chiesto alle mie muse di Tacere . Ho ben altro da fare queste sere. L’amore ? … Si , però io non ne parlo . Mi sono messo , finalmente , a farlo . Specchio Son davanti ad uno specchio : guardo dentro… vedo un vecchio … Io, nell’osservarlo… tremo … “Ma che fa !? Mi sembra scemo!” Ha uno sguardo triste e fosco … Chissà , forse , lo conosco Forse ,io, l’avrò già visto . Ma si è lui … povero cristo … Guardo meglio … mi avvicino… Ma che aria da cretino … Ha sul naso del sapone… ma che faccia da coglione ! Tiene in mano una lametta… Nell’altra, una saponetta … Ora strizza le pupille A me pare … un imbecille ! Chiude gli occhi , alza un braccio: ha l’aspetto di un pagliaccio che ora piange , ora ride , che però non si decide ad uscire mài di scena … a guardarlo , mi fa pena … Ecco piega un po’ le spalle … Ma che fa ?! Tocca le palle !? Ora alza su la schiena …Ecco ... tira … la catena … Il poeta Il poeta è un fanciullo CRESCIUTO Che non sa quanti anni ha VISSUTO Ma li vive e non pensa a CONTARLI Il suo tempo lo passa a CANTARLI Così vive una vita BIZZARRA Passa i giorni a suonar la CHITARRA E’ poeta e parla alle STELLE E s’ispira alle cose più BELLE La mattina si alza col SOLE E va in cerca di note e PAROLE E la sera, a notte INOLTRATA, Alla luna fa una SERENATA Così passa la vita CANTANDO E se avviene che di QUANDO IN QUANDO La sua gioia si muta nel PIANTO, Ma è da lì che poi nasce il suo CANTO … E, nel canto, ritrova la GIOIA, Esser sempre felici … CHE NOIA! … Così vivE in questa ALTERNANZA, Tra dolore e gioia e SPERANZA … Problemi Il problema dell'Italia non è certo Berlusconi che ci affascina e ci ammalia con le sue dichiarazioni ... Con i suoi parafernalia, con i suoi discorsi strani, il problema dell'Italia sono proprio ... gli Italiani ... Confiteor L’ha dovuto perfino confessare: da Berlusconi si fece un dì’ ingannare ! Adesso Mario Monti , il reo confesso, si fa ingannare perfino da se stesso ! Modus dicendi Oggi si vive così alla svelta Che non è facile fare una scelta! Se vuoi restare vigile e sveglio, tra un Bene e un Mali , scegliamo il Meglio Scegliamo quello che ci conviene : Forse da un Mali nascerà un Bene ! Non si può Non si può essere ed essere stato… Non sarà mai ciò che già fu… C’è sempre un presente, ma c’è anche un passato Insieme a un meno c’è sempre un più… Ora ci sono perché c’ero anche prima… So che anche dopo io ci sarò… Lo dice chiaro anche questa rima che oggi ci sono, domani… vedrò … Piccolo mondo contemporaneo Quanto è piccolo il mondo! Comincia a starmi stretto… Lo conosco già a fondo… Però, dove li metto il cervello ed il cuore! Uno l’ho ancora in testa, l’altro fa da motore E’ quello che mi resta! Intelligenza e Amore! Ho visto già una stella che brillava ad agosto… Mio Dio, com’era bella ! speriamo ci sia posto ! … Sillabario della crisi Aziende e azioni azzoppano gli anziani Banche e borse berlùscano Bersani, cede la crisi a cinici corrotti danno le donne dolci detti dotti emancipando enormi ecocantieri frodano il fisco falsi finanzieri il genitore non giova al generato habemus hominem, hoc handicappato incazzato l’italiano impara Il lugubre lamento di lupara E muore e tra i manager mondani Nascono nuovi nobili nostrani che osannati orgogliosamente propongono politica perdente Quando questa questione quotidiana Riceverà risposta rusticana Saranno sempre i soliti signori A trattenersi tutti i tuoi tesori Una unanime e unica unione Vedrà vincente la vecchia visione Tra le zanzare a zonzo a zoppicare ! Odi et amo Io t’odio e t’amo . Pure, ti scongiuro, Non chiedermi perché. Non so, ma sento Che inutilmente soffro e mi torturo. ed in silenzio piango e mi tormento Da Canto Catullo Lesbia mi, praesente viro, plurima mala dicit Presente suo marito, la mia Lesbia s’incazza… Mi punta contro il dito E poi come una pazza… Ah! Quante me ne dice … E quel mulo è contento, anzi è proprio felice… Non sa che in quel momento Mentr’urla inviperita E sbraita e reclama Per me ,per la mia vita lei brucia e arde e ama Da Canto Catullo Sono un epigono del Novecento Sono un epigono del Novecento: io nel Duemila non mi ci sento … Vorrei tornare all’Anno Zero: vedere il Cinema in Bianco e Nero , vedere gli uomini in carne ed ossa quando cantavano BANDIERA ROSSA , quando con voce forte o leggera cantavano anche FACCETTA NERA e a una fanciulla pallida esnella tutti cantavano SIGNORINELLA… Quando la pioggia dal ciel cadeva, tutti cantavano COME PIOVEVA… Quando LE LUCCIOLE lungo i viali danzavan sotto gialli fanali … Ah! Che bei tempi erano quelli: quando anche Eulalia , la Torricelli a tutti quanti diceva : Si! senza spostarsi mai da Forlì Quando tornando dal suo mercato… Rosa parlava con il curato e il suo ragazzo sempre di più d’amor parlava, ma con Mariù… e i giovanotti a una certa ora ADDIO , cantavano , BELLA SIGNORA che,alla sua bimba asciugando gli occhi, solo PROFUMI , ma non BALOCCHI chiedeva sempre a ogni commiato, porgendo turgido il labbro al peccato … quando in Quel tempo ormai lontano ogni VIOLINO era TZIGANO ogni CHITARRA era ROMANA , LA FISARMONICA sempre italiana… Ora ognuno per conto suo Vuole cantare e neanche un duo Riesce a fare. Neanche un Coro … Finì l’intesa tra Noi e Loro Chiunque canti ora è stonato… Persino il tempo ci hanno rubato… In questo tempo… globalizzato In questo tempo vile e feroce, SU! RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VOCE ! Dicebas quondam te solum nosse Catullum Non ti ricordi quando mi dicevi che solamente insieme a me volevi fare l’amore e quanto io t’amai e quante, quante lacrime versai per te, mia Lesbia, che fra tutte quante t’amai, ma non soltanto come amante, ma come un padre, un figlio ed un fratello… Ed orami tradisci , sul più bello? Ora che so chi sei e da un bel pezzo pur amandoti ancora ti disprezzo “ Perché“ mi chiedi? Tutto questo avviene perché ti amo, ma non ti voglio bene! Da "Canto Catullo" Nulli se dicit mulier mea nubere malle Fosse Giove in persona a corteggiarla, solo da me, accetterà la corte la donna mia . Se vorrò amarla, fedele mi sarà fino alla morte. Ma perché gli amanti , il giuramento, scrivono sulla sabbia in riva al mare. dove un’onda più forte, un po’ di vento lo potran facilmente cancellare? Da "Canto Catullo" Natale 2012 IL LOCANDIERE A quella gente lì, la stanza, io? Son clandestini! E che, non l’ho capito!? Lei con un vecchio?! Per l’amor di Dio! Altro che moglie, altro che marito!! Con quella faccia da santarellina già incinta! Sarà l’ultimo mese ... Per me,è una coppia clandestina: vuole evitar lo scandalo in paese. E poi, puzzano tanto di miseria ... I miei clienti son brave persone. La mia locanda è sempre stata seria. Io ci tengo alla reputazione! La guardava con tanta reverenza ... E se non fosse altro che un maiale... Vatti a fidare un po’ dell’apparenza... E’ meglio star tranquilli per Natale! LO STALLIERE Gli ho detto sì, ma sono già pentito. Se non li hanno voluti alla Pensione, per quanto so che abbiano insistito, ci sarà pure stata una ragione! Però non ho voluto fare il duro ... Mi facevano una pena tutti e due: lei, con quel visino umile e puro... almeno qui c’è un asinello e un bue! Non me la son sentita, in quello stato, di rimandarla in giro per le strade... Quel vecchio mi sembrava preoccupato... Chissà! Sarà il marito o sarà il padre? A me è sembrato tanto premuroso... Non credo che ci sia niente di male... Avran bisogno di un po’ di riposo... Anche per loro, in fondo,oggi è Natale! IL PASTORE Che fretta ha avuto qualche pastorello A correr dietro a quei tre stranieri... A volte i giovani han poco cervello... Ma insomma dico io, su, siamo seri! Come si fa a creder certe balle, bisogna davvero essere pazzi: i re non nascon mica nelle stalle, ma al sicuro e al caldo nei palazzi! Comunque vado anch’io, non si sa mai, se non per altro, per curiosità, per i poveri saranno sempre guai, a noi nessuno ci libererà. LE PECORE Ci hanno lasciate sole, abbandonate , per andare dietro a una cometa! Qui noi rischiamo di essere sgozzate Senza più guida, pascoli, né meta. Se venisse all’orecchio del padrone Che disertano il posto di lavoro Solo per seguire un’illusione, cambierebbero le cose anche per loro! LA LEVATRICE Vorrei saper perché quello è venuto Di notte a tirarmi giù dal letto Se non c’era bisogno di un aiuto. A me è venuto subito un sospetto Dentro una stalla, in una mangiatoia C’era una donna con il suo bambino. Nei loro volti c’era tanta gioia, li guardo, li riguardo, mi avvicino. Chiedo perché mi avevan disturbata. Non ho risposta. Me ne vado via Con un sorriso lui mi ha accompagnata. Lì sotto c’è qualche stregoneria! Io sono un’obbietrice di coscienza. Credo che lui se ne sia accorto. Oggi c’è in giro tanta delinquenza: secondo me volevano un aborto ! (La traduzione libera e bellissima di Santi Cardella mi ha commosso ed entusiasmato al punto che ho voluto anch’io fare un tentativo come strenna natalizia per il traduttore, il prof. De Ninis e tutte le poetesse e i poeti del sito) Vides ut alta stet nive candidum Guarda come si staglia, ora, il Soratte sotto il candido manto della neve ! come le fronde bianche, Come latte, ne sostengono appena il peso greve . Mentre il fiume irrigidito ghiaccia e i ruscelli arrestano il cammino, Taliarco, tu, conle tue larghe braccia Dissolvi il freddo, carica il camino e senza parsimonia, mesci il vino! Servilo vecchio, ma… servilo puro, dall'anfora col manico di coccio che qui al caldo noi siamo al sicuro e ce lo gusteremo goccio a goccio Tutto il resto, lasciamolo agli dei: Che dominino i venti e le tempeste! Che calmino, come ora fanno, i bei cipressi e gli orni e tutte le foreste Cosa serbi per te, oggi, il futuro, solo a pensarci, molto mi rattrista. Oggi sei qui, al caldo ed al sicuro: ogni giorno che passa è una conquista … ! Giovane sei! gli amori e le danze Coltiva finché, uggiosa, la vecchiaia Toglierà le illusioni e le speranze, Luminose, nell’epoca più gaia Il foro frequenta , ora, e le piazze Sull’imbrunire e nell’ora più scura Ascolta i sussurri … le belle ragazze… Comincia la vita, con lei l’avventura… Se ti sorride , tu, sfìla l’anello … Se lei rilutta, fa parte del rito questo è il momento piùdolce e più bello e tu, allora, infilaglielo… al dito! Da Nunc et in hora Horatii …
Noli admirari quare tibi foemina nulla E ti stupisci , Rufo , che nessuna Accetti La tua corte e tu non sai, perché né bella, brutta, bionda o bruna a letto insieme a te non verrà mai ? Perché rifiutano tuniche e gioielli, siano esse matrone oppure ancelle , pietre preziose , braccialetti , anelli ? Il tuo problema , Rufo, son… le ascelle ! Non vengono con te , malgrado tutto, perché hai naso lungo e orecchi aguzzi! Non interessa loro se sei brutto, ma il fatto è , o Rufo ,che tu … puzzi ! Da "Canto Catullo" Bononiensis Rufa Rufulum fellat Rufa, la bolognese, fa pompini a Rufolo. Di quel memmio è la moglie che già vedesti mentre ruba e toglie dai sepolcri le offerte ai morticini e che quando le cadon dalla cesta, il becchìno, passando, le calpesta Da "Canto Catullo" Caeli, Lesbia nostra, Lesbia illa La nostra Lesbia, Celio, proprio lei Che io amai più degli occhi miei, nei vicoli e angiporti ora passeggia : di Remo i discendenti spompineggia . Da “Canto Catullo “ Quid est, Catulle? Quid moraris emori ? Che fai Catullo? Di’, perché non crepi? Gli onesti se ne sonotutti andati: Nonio e Vatinio sono i candidati! Che fai, Catullo qui ? Perché non crepi? Da “Canto Catullo “ Disertissime Romuli nepotum Se di tutti i romani il più noioso Tra quanti sono , furono e saranno, Catullo sia, dire io non oso, Soltanto i posteri lo decideranno, o caro Marco Tullio Cicerone che ti credi il migliore che ci sia. Quando vedranno una tua orazione O leggeranno una mia poesia… Da “Canto Catullo “ Ille mi par esse deo videtur C’è chi ti siede accanto e mira in pace La tua voce, i tuoi sguardi, i tuoi sorrisi E di te gusta ogni cosa che gli piace, tranquillo come un dio nei Campi Elisi… Perché se a guardarti sono io, il cuore, Lesbia, subito si blocca, le orecchie sono invase da un ronzio, la lingua intorpidisce nella bocca? Perché la voce stenta a fuoriuscire E un brivido serpeggia nelle ossa? Perché mi sembra quasi di morire e già mi sento un piede nella fossa? …… Da “Canto Catullo “ Mellitos oculos tuos , Iuventi , Potessi io gli occhi tuoi baciare, Iuvenzio, trecentomila volte e più, io non potrei l’amore mio saziare perché io vorrei dartene di più…. Dartene tanti, tanti, quante sono le spighe in mezzo a un campo in piena estate Di tanti baci vorrei farti dono, Preziosi quanto le… spighe dorate Iam ver egelidos refert tepores Tiepida torna la primavera. Cede l’inverno. Le miti brezze Zeffiro soffia . La vita intera rinvigorisce alle sue carezze. Lascia Catullo le frigie lande , Nicèa , la nobile , fertile terra . Inquieto l’animo ancor si espande tra odio e amore , tra pace e guerra . Ora affrontiamo la nuova corsa di questo nostro irrequieto andare . Nel desiderio è la nostra forza che ci consuma fino a bruciare. Addio amici . Lasciammo un giorno La nostra patria . Già il cuore freme Per vie diverse farem ritorno Se ancor vogliamo essere insieme Salve, nec minimo puella naso Salve, fanciulla, hai forse per caso una eloquente parlata elegante? Bella la bocca , finissimo il naso? ed un profumo tanto inebriante? Capelli ondulati , piede grazioso ? La mano lunga , affusolata ? Lo sguardo tenero e luminoso? Eppure ti hanno paragonata alla mia Lesbia addirittura! Te, amante degna di quel Formiàno, Un farabutto oltre misura. Davvero viviamo in un mondo strano! Ma chi lo avrebbe mai creduto Che andando avanti di questo passo il mondo, un giorno , sarebbe caduto, Precipitato ancora più in basso ? Da “Canto Catullo “ Adeste, hendecasyllabi quot estis Endecasillabi, ovunque voi siate, uscite fuori dai vostri confini, voglio che in faccia voi le gridiate “ Restituiscigli i suoi taccuini”. Ditele : “ lurida , baldracca , infame Dove le hai messe le letterine, zoccola , troia , fogna , letame , le hai forse nascoste nelle mutandine “? E se facesse finta di niente ditele ancora “ Non hai vergogna cagna , schifosa, oh puzzolente ! vacca , puttana ,pezzo di fogna”. Se non v’ascolta, tentate la via della menzogna , dell’apparenza e con garbata ipocrisia, “ Consegna a noi la corrispondenza!” Dite : “ D’amore virtuoso esempio, tra le matrone la più onorata quasi vestale custode del Tempio consegnaci i versi che ti han celebrata “! Da “Canto Catullo “ Ameana, puella defututa, I clienti li attendeva tutto il giorno stando in fila una somma pretendeva di sesterzi diecimila ! Occhio spento … bocca storta… ! E vuoi fare la puttana!! Meglio andar con una morta, Fottutissima Ameana ! Pretendeva Ameana diecimila tondi sghei … ! Se vuol fare la puttana perché non li paga lei?! Pedicabo ego vos et irrumabo A farvi il culo sarò io, cari Aurelio e Furio, checche impertinenti, e, vedrete, saranno cazzi amari, o vecchi succhiacazzi impenitenti. Solo perché ho scritto qualche verso Libidinoso , un degenerato mi giudicate voi ed un perverso? Ma un poeta è considerato Casto e se tali non lo sono i versi Perché la vita li ha contaminati, niente a che fare hanno coi perversi, coi vecchi come voi che, spudorati , lascivi , immondi coi capelli bianchi, da certi versi miei siete eccitati, ora che siete deboli di fianchi… io che di baci appassionati ho scritto , quando voi ve li leggete, pensate che io sia effeminato? Che non sia maschio?ve ne accorgerete Quando nel culo ve l’avrò ficcato ! Da “ Canto Catullo “ Amabo , dulcis mea Ipsitilla Ipsitilla , dolcissima fichetta, sai che il tuo Catullo non aspetta… resta in casa , le porte ben serrate: nove interminabili scopate voglio fare con te dopo pranzato… mentre sul letto me ne sto sdraiato, io sento nel frattempo che l’uccello sta sollevando tunica e mantello… da “ Canto Catullo “ Paene insularum, Sirmio, Di tutte le penisole , Sirmione, e dell’isole,dolce mia visione , per la rara bellezza che in te vive, felice e inaspettato alle tue rive oggi ritorno da remoti lidi per ritrovarti come io ti vidi nel giorno triste della mia partenza per dirti che non resterai più senza la mia, per te, segreta ispirazione, o dolce, graziosissima Sirmione… Oggi che ritrovo qui il mio tetto, il mio sognato , sospirato letto quest’ultime speranze condividi e, sospirando, insieme a me sorridi . da “ Canto Catullo “ Cenabis bene , Fabulle , apud me Se benigni saran gli dei ,Fabullo a giorni sarai ospite , io credo, del tuo affettuosissimo Catullo: è tanto tempo ormai che non ti vedo ! Se porterai un’abbondante cena E le ragazze per La compagnia Staremo insieme con la pancia piena, passeremo la notte in allegria… Di ragnatele il mio borsello è pieno Porta anche vino e fave già sgranate Tordi, fagiani e un bel daino ripieno Insieme ci farem quattro risate Per ricambiarti del mio dolce affetto, fiutare ti farò prezioso unguento Col quale Lesbia non soltanto il petto Ungersi suole, ma anche collo e mento E se l’annuserai Fabullo mio, da un tale odore tu sarai pervaso che Son sicuro pregherai Dio Di farti diventare tutto naso da “ Canto Catullo “ Quaeris, quot mihi basiationes … ? … Mi chiedi quanti baci , Lesbia mia , potran saziare questa mia pazzia? Quanti i grani di sabbia nel deserto Sotto il rovente cielo aperto, quante le stelle tacite del cielo quando la notte col suo scuro velo veglia sui tanti amori clandestini, quante sono le lacrime e i bambini che innocenti crescono con esse , quanti sono gli inganni , le promesse che la vita ci offre a buon mercato… Quando tutti quei baci m’avrai dato, solo così sarà sazio Catullo felice e lieto come lo è un fanciullo quando nella stagione sua più bella s’addormenta, la bocca alla mammella… da “ Canto Catullo “ Pauca nuntiate meae puellae non bona dicta Quale che sia il destino che m’attende, se sugli estremi lidi dell’Oriente o sui valichi aperti ad Occidente, ovunque metterò io le mie tende, se tra gli Arabi, i parti o gli Egiziani o tra le ircane risonanti sponde, di qua o di là alla mercè de l’onde sulle rive dei Galli o degli Indiani, quali saranno le fatàli mete le affronterò, cari compagni miei ; quale che sia il volere degli Dei, queste amare parole voi direte a quella insaziabile sgualdrina. Ditele che so che si diverte Tenendo le sue gambe sempre aperte Ai suoi ganzi , la sera, la mattina Fino a sfiancarli, farne degli stracci. Quello che un tempo fu per me l’amore che coltivavo come il più bel fiore con i miei baci, con i miei abbracci, quel rosso fior del nostro verde prato ora marcisce in fondo ad un burrone stroncato da una torbida passione, dai suoi vizi sepolto e calpestato da “Canto Catullo” Lugete Veneres Cupidinesque… Perché non piangi, o Venere, con tutti i tuoi seguaci e voi, anime tenere che sospirate i baci... della mia Lesbia, il passero oggi, ahimè,è morto... come, quanto si amassero, lo dice lo sconforto che c’è negli occhi suoi ora pieni di pianto, ora che più non puoi farle sentire il canto, dolce più dell’aurora, da che l’oscura notte che tutti ci divora e tutti quanti inghiotte , le ha rapito la gioia di quei dolci momenti : ora tristezza e noia... non più giochi innocenti... E allora piangi, o Venere, nessuno la consola… Chiuso nel muto cenere, l’uccello più non vola... da “Canto Catullo” Miser Catulle … (amata nobis quantum amabitur nulla) Frena la tua pazzia, caro Catullo e ciò che è perso ormai , dallo per perso, adesso tu non sei più quel fanciullo che in mano aveva tutto l’universo quando lei ti seguiva e tu l’amavi quanto nessuna sarà amata mai e tu con lei, insieme a lei giocavi quei dolci giochi che ora più non sai farle apprezzare come lei soleva. Ora lei non vuol più né te , né quelli. Non ripensare a quando lei godeva, a quei momenti così grati e belli. Catullo ,tu , non essere da meno, Se lei di te non vuole più saperne resisti , cerca d’essere sereno Quante se vuoi, tu potresti averne! Sopporta ! e di ciò che sei capace mostrale pure, non seguir chi fugge mettiti , Catullo , il cuore in pace anche se il suo rifiuto, ti distrugge … Da “ Canto Catullo “ Passer, deliciae meae puellae Della mia Lesbia , o passero , delizia, che con la innocente tua malizia mordicchi i seni suoi , becchi il ditino potessi anch’io, come te, vicino a lei cantarle la tua melodia e ritrovare insieme l’armonia che sento quando lei mi vuole bene ed alleviar così queste mie pene . Da “ Canto Catullo “ Vivamus mea Lesbia atque amemus Amiamoci e viviamo, Lesbia mia, l’amor non sanno i vecchi cosa sia Approfittiam del sole perché il giorno In cui per noi non farà più ritorno eterna notte a noi dormir ci tocca, ma adesso, Lesbia mia, porgi la bocca e dammi dieci, cento, mille baci e poi altri cento, altri mille e giaci ora, insieme a me , qui , sul momento mentr’io di baci te ne do altri cento e a dartene altri mille son già pronto fin tanto che avremo perso il conto che non sapremo più quanti saranno gli altri, così , non ce li ruberanno! Da “ Canto Catullo “ Striscia di… sangue Se c’è una cosa stupida è la morte: molte persone non si sono accorte, si ammazzano, così, senza ragione per una terra, per una religione La sua stupiditàè evidente : essa non è mai servita a niente! Il suo lavoro triste e disumano non ha bisogno certo di una mano! Lei lo fa già da sé sera e mattina: perché la strage, allora, in Palestina? In questo luogo ritenuto sacro perché questo inutile massacro? Meglio una terra atea e sconsacrata , dove la vita , almeno ,è rispettata ! Soluzione Per uscir dalla crisi, ci vuole lotta e impegno, ma per poterlo fare occorre un Marxingegno! Question time Quando c’era la speranza , ci mancava tutto quanto … ora che la roba avanza , perché tutto questo pianto ? Attesa Siam circondati dalla prosa … La poesia, ci salverà? Intanto ci mettiamo in posa, poi,qualcuno arriverà … Internettiamoci (Metafisica del Web) Ora che c’internettiamo, che ci han preso nella rete, come pesci ci sguazziamo, ma chi si salva, lo sapete? Io non so chi ci riesca, noi saperlo non possiamo, ciò dipende dalla pésca , ma intanto , dai , notiamo ! … Si vis transfer calicem istum a me … (Marco, 14, 36) Spaventosa, mostruosa, ossessionante è questa storia di Cristo sulla Croce, l’unica, forse, che di tutte quante è la più disumana, la più atroce … … eppure tutti i giorni la viviamo, la vediamo attuarsi ogni momento e come Lui , anche noi preghiamo : “Risparmiaci, Signore, quel tormento ”! Popul(ism)orum regressio E’ un ritornello seguìto e antico: corsi, ricorsi: Giambattista Vico! E docili lo seguono le masse, basta dir loro : non pagate tasse! Questo fu lo slogan economico d’un politico piuttosto comico! E’ solo un fatto psicanalitico se ora un comico si fa politico! Desidèri Ho un desiderio lungo, come un treno: ogni scompartimento è sempre pieno. Si ferma ad ogni piccola stazione: ma quando giungerà a destinazione ? Ho un desiderio rosso, come il vino che spesso bevo , seduto a tavolino, per rendere il mio pasto un po’ più lieto, ma sento che ormai diventa aceto. Ho un desiderio verde, come i prati che a primavera vengon calpestati da gente che cammina su e giù fino a che d’erba non ce ne sarà più. Ho un desiderio bianco , come neve Che quando volteggiando scende e lieve Si posa sopra i rami e sulle foglie Al primo raggio di sole già si scioglie . Ho un desiderio grande come il mare che proprio quando sto per realizzare, vedo alzarsi un’onda alta e selvaggia abbattersi e morire sulla spiaggia. Ho un desiderio vero, come un sogno: di realizzarlo sento un gran bisogno per farlo , so che cosa devo fare: non devo mai smetter di sognare! Oggi Oggi non sono uscito a passeggiare, ho preferito radunare i fogli dei miei pensieri lasciati ad asciugare in riva al mare sopra bianchi scogli eterni come il frangere dell’onde che il vento sferza e scalda il sole d'oro che coi suoi raggi la vita ancor m’infonde finché diventerò, anch’io, come loro. Quo usque tandem Quousque tandem , Berlusca , abutère… patientia nostra che tutte le sere sopporta te, le tue ruote di scorta tra Media set e Porta a Porta? Quem ad finem effrenata audacia? Cur non reverteris in putinica Dacia Ubi invenies copiosam topam Et sine Marium ducere Europam? Ruby et Minetti cum coscia lunga Tecum non ibant ad bunga bunga? Haec est Italia! In hac natione Ghedini habemus, non Cicerone! Chi era senza peccato, non scagliò la prima pietra Io sono qui , senza volerlo. Non l’ho mica chiesto io! Ho indagato , per saperlo : e se fosse stato Dio? La risposta, che ho cercato, non l’ho ancora ricevuta… Così , mi sono rassegnato : Ch’io sia qui , a mia insaputa ? Novecento, addio! - D’accordo, non discuto Il tuo punto di vista … Gente che ci ha creduto, che non era arrivista Gentile fu fascista, Croce fu liberale, Gramsci fu comunista… Ma c’era un Ideale! Ma chi è che ci ha ridotti In queste condizioni … Berlinguer? Andreotti? O Silvio Berlusconi! Futurum s Io fui ciò che sarò, sarò ciò che sono stato… Ma cosa sono, Non lo so … Fin da quando sono nato me lo chiedo senza sosta e così, di quando in quando, nel cercare una risposta, qua e là vado gridando : “Acqua… acqua … fuoco … fuoco …” . Fin da quando ero bambino È una vita che io gioco Con la morte a nascondìno . Domanda E se fossimo felici, ora, qui, ma che si aspetta ? che ne pensi, che ne dici ? il tempo passa così in fretta! Perché stiamo rinviando quel piacere che ci tocca che io e te sentiamo quando noi ci diamo un bacio in bocca ? Feriae augustae Il frastuono mi assedia, mi assilla, mi circonda, complici i mass media dell’una e l’altra sponda. Vorrei aprirmi un varco, scavare una trincea, tentare un nuovo sbarco, ma dove? Ho un’idea! Fuggire via, vorrei per questo ferragosto, ma li ritroverei tutti allo stesso posto! Allora, spicco il volo, e sai che cosa faccio, rimango qui, da solo, felice, al Castellaccio! Alé, alé, alé, Aleppo Allah akbar, Allah akbar , Aleppo Cominciò Basharassad, il dittatore, di ferocia, di rabbia pieno zeppo contro il popolo suo, preda al terrore. Papé Satan, papé satan aleppe gli rispondeva il dittatore russo Da una Dacia nascosta tra le steppe Con Berlusconi e le sue escort di lusso . Così guidano i tre gli affari e il mondo Riempiendo l’Onu di Veti a tutto spian, mentre sorseggiano, tranquilli, fino in fondo un Black Coffee, , ossia un Kofi Annan. 25 Luglio (La storia si ripete) Allo spuntar del 25 luglio, urtò la Nave “Italia” un grande scoglio, s’aprì una Falla in Sala Gran Consiglio : a bordo si diffuse lo Scompiglio ! Cominciano a fuggire gli Schettini, fuggì così lo stesso Mussolini. A piedi,aereo, in treno e poi in taxi Così fuggì anche Bettino Craxi. Conclusesi, oramai, le operazioni, aspettiamo che fugga Berlusconi. La Trattativa ci fu, tra Mafia e Stato? Ma Chi era Chi, però, non si è appurato . Tra Stato e Mafia, un Corto Circuìto? Ma Chi era Chi, non si è ancora capito. Ancora non si è bene accertato Chi era la Mafia e chi era lo Stato. Le Indagini han fatto un gran progresso: Era lo Stato a trattare con Se Stesso !!! La ridiscesa Italia, Italia lurida ed infame, di fumo, di cemento e di catrame, di poeti e di navigatori, di ruffiani e di speculatori, di ladri, di puttane e di papponi, ti meriti soltanto Berlusconi! Ma questa volta, noi siamo già pronti A riprender la via che porta ai … Monti!! Panicus Dei Sono un poeta minore Più piccolo di un battito del cuore, Più fragile e sottile di uno stelo Con la corolla rivolta verso il cielo Mentre implora con la sua voce mesta Che il cielo non gli cada sulla testa. A Cruce salus, La Croce? Un incidente La poteva evitare: bastava esser prudente o che lasciasse stare! Si sa, ci vuole Fede Per andar fino in fondo. Ma hai visto che succede Se vuoi salvare il mondo?! La Fede è una scommessa,, ma il Concilio è conciliante. Domenica va’ a Messa: Gesùè anche un calmante! Sentirai un bel discorso, parleranno di Cristo. Non fartene un rimorso E chi s’è visto, s’è visto! PDUDCCINI Io sono un progressista, ma anche un moderato. Son stato di sinistra, ma mica ho esagerato! Rispetto la Famiglia, la Chiesa ed il Potere. Sto attento che mia figlia, torni tutte le sere! Non ho mai protestato: io credo nell’Impresa! E’ vero, ho scioperato, però, vado anche in Chiesa! Mi sono comportato Sempre da buon cristiano: io credo nel Mercato, se posso, do una mano! Votare? Si! Ho votato: Che volete di più? In fondo, moderato, non era anche Gesù?! Euro Euro : moneta senza stato Europa : stati senza una moneta Creata per ragioni di mercato Scambiando la partenza per la meta . Quando si scambiano i mezzi per i fini, la realtà per le sue apparenze, sono le donne, i vecchi ed i bambini, i più deboli a pagar le conseguenze. Si arricchiscono gli speculatori, creando un Paradiso Artificiale, l’Inferno solo per i lavoratori, per loro il Paradiso, ma Fiscale! Fede Cos’è la Fede?Una tentazione A cui si può resistere una vita, ma prima o poi arriva l’occasione in cui si deve chiuder la partita. Che tu sia uno sconfitto o un vincitore, che tu sia assolto o dichiarato reo prima di morir dirà il tuo cuore come Giuliano: “Hai vinto, Galilèo!”. Tentativi Se alla fine di un percorso Vedi inutile ogni sforzo Che hai compiuto per trovare Ciò che a te piace cercare, tu non darti mai per vinto, ma, seguendo il tuo istinto, fai una bella giravolta e ricomincia un’altra volta. Immigrazione Armati di coraggio Da un porto a una stazione Ci recano il messaggio , di questa immigrazione. Guardano, gli occhi scuri, lacrime non ce n’è, ci dicono sicuri: qui, un futuro c’è! Noi, che lo abbiam perduto, chissà cosa faremo, forse, col loro aiuto, noi, lo ritroveremo. A Kirkegaard Alla fine di una vita Ti accorgi se è riuscita, ma se è fallimentare, non la puoi ricominciare. Scoperte (Omaggio a Emanuele Severino) Morirò perché ho vissuto, vivo perché morirò: questo l’ho sempre saputo, né altro credo, né io so. Dove ero o sarò ,Cuore, me lo sono domandato e ho scoperto, con stupore, che ci sono sempre stato. Politica antipolitica La politica è una scienza Che dà prova di impotenza: Tra Gi Otto e tra Gi Venti, uno dei tanti argomenti che potrebbero affrontare: “Ma che c … stiamo a fare”! delusione Che bella poesia! L’avessi scritta io! sarebbe una magia, un miracolo di Dio! Invece l’ho trovata Sulla mia scrivania! Certo, chi l'ha lasciata, ne ha di fantasia ! Prima mi ha impressionato Quel bel verso di avvio, Poi, mi son ricordato Di averla scritta io! Al mio bastone Amico mio bastone Che mi cammini al fianco, sapessi la ragione perch’io mi sento stanco, perché mi son stufato di dondolarti al braccio e di esser diventato nient’altro che un pagliaccio, più o meno divertente, che inciampa nell’arena per far rider la gente, mentr’io mi faccio pena. Preghiera alla Madonna di Montenero Madonna mia,io salgo oggi quassù da Te: Tu sai quanto io valgo e sai anche perché io sono un non credente: ho perduto la fede, ma fai finta di niente e ascolta a chi ti chiede… … Anche se io non credo alla Chiesa di adesso, la grazia che ti chiedo, Tu, fammela lo stesso! 2 giugno(1946-2012) Il 2 giugno ho pianto E non me ne vergogno: Nel cuore mio si è infranto L’ultimo, vecchio sogno Che alimentò le attese Di un giorno ormai lontano: vivere in un Paese Laico e repubblicano! Vederlo governato Da gente giusta e onesta E non disonorato Il giorno della Festa In cui la mia Nazione trae la sua esistenza dalla Costituzione E dalla Resistenza! Aspetto la riscossa Di quei giorni remoti, Più forte della scossa Di mille terremoti! Esortazione C’era una volta il Futuro, c’era una volta il Passato, da quando è caduto quel Muro, c’è solo un Presente sbrecciato. Io vedo soltanto miserie, non vedo però chi rimuova le vecchie, ingombranti macerie per costruire un’Italia più nuova. Adesso che il turpe Caimano Sta per lasciare la presa, riprendiamoci tutti per mano, riprendiamo la storica impresa! Non basta soltanto parlare Su, presto! Un secchio e una scopa! La Storia non può più aspettare: Ricostruiamo insieme l’Europa! A Emma (Per il suo 7° compleanno) Farfallina spensierata, vuoi saper come sei nata? Come un bruco in una cella, ma tu sei molto più bella! Quando al sole sei uscita, come un fiore sei fiorita e volteggi ora nell’aria, farfallina, straordinaria! Campionato di letteraturaitaliana (Serie A) Alessandro Manzoni Giuseppe Parini Carlo Goldoni Francesco Guicciardini Jacopo Sannazzaro Niccolò Machiavelli Antonio Fogazzaro Gioacchino Belli Giosuè Carducci Guido Gozzano Attilio Bertolucci Riserva: Ennio Flaiano VS Pietro Aretino Guido Guinizzelli Giovanbattista Marino Massimo Bontempelli Jacopone da Todi Benvenuto Cellini Carlo Collodi Pier Paolo Pasolini Vittorio Alfieri Giuseppe Ungaretti Dante Alighieri Riserva: Marino Moretti Arbitro :Gianfranco Contini da Collegno Guardialinee: Emilio Cecchi, Natalino Sapegno In panchina: Luigi Capuana, Giovanni Pascoli, Dino Campana Spogliatoi: Matteo Bandello, Giovanni Camerana, Luigi Pirandello Pretese Si era iscritto a un partito di massa Si e’ ritrovato a Carrara. Virgiliana (Le Georgiche del Novecento) Giorgio Armani, grande stilista, Giorgio Bocca, il giornalista, Giorgio Bassani, vero scrittore, Giorgio Gaber, il cantautore. Giorgio Strehler, regìe vere Giorgio Orwell, romanziere, grande pittore, Giorgio De Chirico, Giorgio Caproni, il grande lirico! Di tutta questa bella gente, Giorgio Napolitano, il Presidente! Nunc et in hora Soltanto il dolore ci affratella, il piacere separa , ci distrugge, brutta è la vita proprio perchéè bella, essa si ferma proprio mentre fugge. Solo nella distanza ti è vicina Perché la vicinanza ti allontana Per lei la sera è come la mattina Un pantalone è come una sottana Che differenza c’è tra culla e tomba Tra una maglia di seta una di lana La stessa che tra gran squilli di tromba E un lugubre rintocco di campana Iter Dal giorno che mi prese per la mano E me la strinse al seno forte forte Mi ha sempre accompagnato più lontano. Aiutandomi a varcare tante porte Saltellando qua e là,ma senza fretta Tra momenti di gioia e di tristezza. L’ho seguìta fin qui, scienza perfetta, come se fosse l’unica certezza. Da lei io non m’aspetto più sorprese Anche se qualche volta mi maltratta. Mentre sta consumando le mie attese, ho scoperto che è lei, la scienza esatta. Rime sbaciucchiate Ha in sé qualcosa di guignolesque, con dei risvolti proprio grotesque. ora si è messo a fare ilburlesque, tutti lo chiamano Berlusconesque. potrebbe essere buratinesque, ma per l’Italia è dramatesque. Noi con un gesto cavaleresque Lo manderemo affanculesque! A se stesso A che cosa, a chi, m’ispiro, non voglio più prendermi in giro, non mi piace più di farlo, più non sono chionne carlo. Forse, non lo son mai stato, ma quante volte ci ho provato! Solamente ora ho capito di non esserci riuscito. Si! Potrei tentar di nuovo, maa che scopo ci riprovo. Chissà se, varrà la pena, continuar la cantilena, proseguire questa strada fino a che, il tempo, non scada. Ma a chi potrò, chiedere aiuto Quando poi sarà scaduto. A chi? E come, potrò farlo. Conosco solo Chionne Carlo! Paragoni (Fare un fascio di tutte le erbe) La Minetti come Nilde Iotti? Allora Berlinguer come Andreotti! I Partigiani come i Repubblichini? come De Gasperi, allora, anche Casini! Se Bersani è come Togliatti, sono i topi a catturare i gatti! E se la Rubyè come la Petacci, La Russa, allora,è come Farinacci! Se questi paragoni son corretti, la Santanchè, Santa Maria Goretti! Fenomenologia dello spirito Una voce proletaria profumava ancora l’aria. Giunse poi la borghesia e della vecchia melodia restò POCO Più d’un’n’eco: canto funebre di un cieco. Solo un flebile lamento giunge ancor dal Novecento. Più non canta la bufera più non fischia. Primavera più non brilla . Adesso resta di quel sogno, quella festa, solo un incubo moderno: questo freddo , lungo inverno. Cucu 1 Bossi: Orgoglio e precipizio . 2 Monti: Capitan Facassa. 3 Equitalia: Il Fisco si è fermato ai deboli. 4 Berlusconi: Folgorato sulla via di Bagnasco. 5 Dialogho: Fede e Ragione (Se uno va via cosa resta della Televisione?) 6 Cattolici Padani: The Family Day. 7 Vecchie Canzoni: Campanaro della Val Padania Lombardia come Campania è finita la secessione il Sudè come il Settentrione. Ora Suona il campanello: Bossi era come Masaniello. Guerra ai ladri! Un’anziana si getta dal balcone: le avevano tagliato la pensione. Vittima immolata al dio Mercato, uccisa dai sicari dello Stato! Dai Bossi, dai Belsito, dai Rutelli, dai Lusi e dai loro confratelli. Voglio vedervi piangere , maiali, voglio vedervi tutti ai funerali con in testa Monti e la Fornero, voglio vedervi tutti al Cimitero. Non riuscirete più a farla franca Con la complicità di qualche banca. Più non troverete chi vi ascolta. Giuriamo: questa è l’ultima volta! Arriverà, prima o poi,si spera, presto, anche da noi, la Primavera! Democrazia atea Abbiamo messo in croce una generazione, un fatto così atroce avrà una spiegazione!? L'ho cercata per le strade e ho trovato questo appiglio: conosco solo un Padre che ha crocefisso il Figlio. Nostalgia dell’istante Ho nostalgia di questo istante Che sta passando mentre io vivo , che prima, dopo e anche durante se ne va sempre quando io arrivo… E non riesco a coglierlo mai , mi sfugge sempre, senza pietà… e io a gridargli: “Ma dove vai?” … Chissà se un giorno si fermerà. Proustiana Alla ricerca dell’”io” poetante, io ho scoperto, a tu per tu, un “io” diverso, un po’ inquietante il risultato di ciò che fu. Nel più profondo silenzio, assorto, con interesse l’ho esaminato ma senza ch’io me ne fossi accorto il mio futuro era già passato. Però al presente , io non mi arrendo E qui io resto, ad aspettarlo Ed il futuro ancora attendo, fino a che dura ‘sto chionne carlo. Nomen omen Tra fenomeno e nòùmeno, senza mai perdermi d’animo, come un vecchio catecùmeno io le mie preghiere rùmino: così le mie angosce elimino e le mie paure domino IN QUESTO mondo tanto ANONIMO Dove ogni nome è uno pseudonimo. Giro di vita Tra un non più e un non ancora aspetto qui quella signora che con baci e con carezze mi riempisse di certezze, mi accogliesse a braccia aperte poi, con le sue mani esperte mi chiudesse, eternamente, a girar nella sua mente come dentro un labirinto, prigioniero del suo istinto: andare, sempre, su e giù tra un non ancora ed un non più ! Testamento Io volevo diventare … Invece, sono … divenuto… E ora che … sto per andare … Ciao, amici! Vi saluto! Voglio uscir da questo inferno, diventare … post-moderno… perciò vi lascio … E tante scuse a Mao, a Marxe anche a Marcuse… Ah! Dimenticavo … e … Dio? A Lui non posso dirgli : Addio! Ma sarò un po’ più felice Senza Freud, Jung e Nietzsche Questo, chi me lo può dire: meglio vivere o morire? Meglio Monti o Berlusconi? Non ci sono paragoni! Meglio Ettore od Ulisse O Achille e le sue risse? A chiunque vada il vostro tifo, meglio loro, che ‘sto schifo! Qui, mi son venuto a noia, perciò vi lascio e … torno a Troia! Anima e corpo E’ il corpo che mi pesa, l’anima è leggera: è come una bandiera che sventola in attesa di spiccare il suo volo e di andarsene via, lasciarmi qui, da solo, con questa … poesia … Nonna Maria (a Emma) - Dov'è nonna Maria, perché non si sente più? ... - Ora è andata via e non ritorna più. - Forse era troppo stanca ... E' andata a riposare? ... Ohi, quanto mi manca... io la vorrei svegliare ... Nessuno la risveglia. Non farà più ritorno, neanche con una sveglia che suoni tutto il giorno. -Io ci vorrei parlare ... Ah, quante risate quando andavamo al mare ... Ricordi quest'estate?... -Ora estate e inverno per lei son tutti uguali. Dorme un sonno eterno, come tutti i mortali. Homo mediaticus Ma quanti morti, tutte le sere, Alla TV ci fanno vedere, Mentre, seduti, si mangia e si beve E intanto fuori cade la neve! Che bello stare, al calduccio, fermo: vedere la fame sul teleschermo, stragi, massacri, carneficina e intanto andare di là in cucina e poi tornare con la pietanza sentire ridere nell’altra stanza... Ma finalmente cessa l’Inferno: altre notizie, ma dall’interno: scioperi, tasse, Montecitorio: ora comincia il Purgatorio! Ma ecco che arriva il Paradiso: bellissime donne! Che bel sorriso: macchine, cibo in gran quantità: ora silenzio : pubblicità! Così trascorro le sere io Sotto il benevolo sguardo di Dio. Cinismo mediatico Quanti morti, tutte le sere, Alla TV ci fanno vedere Mentre al caldo si mangia e si beve E intanto fuori cade la neve! Terapie Amici miei dolori compagni di sventura, a che servono i dottori quando non c’è la cura, quando non c’è che il tedio a farti compagnia, c’è forse altro rimedio se non la poesia? Quale altra terapia ci può esser consentita Per questa malattia Lunga come una VITA. Offerte Sono un prodotto storico In cerca di mercato Che con un prezzo modico Può essere acquistato. Cerco un acquirente, un qualche estimatore: consumo poco o niente, soltanto un po’ d’amore. Per la manutenzione Leggere il prospetto: basta un po’ d’attenzione amicizia ed affetto. Quanto al rendimento Son sotto garanzia: ricambio ogni momento con stima e simpatia. Se c’è qualche difetto Sta nella produzione: basta un po’ di rispetto di considerazione Se altri ce ne sono son di fabbricazione: chiedo “scusa” e “perdono” per la riparazione. Io cerco chi mi aiuta A sopportar la vita Finora l’ho vissuta Senza averla capìta Per averla sofferta Ne ho buona conoscenza; l’unica cosa incerta: la data di scadenza. Apologo S’annoiava la Noia quel mattino, la pazzia: “Giochiamo a nascondìno?” L’Interesse di voglia n’avéa poca, , ma la Curiosità: “Come si gioca?”. E la Pazzia, senza esitazione: Io conterò per voi fino a un milione, poi verrò a scoprire in quale posto ciascun di voi si sarà nascosto!” L’Entusiasmo si mise a saltellare, L’Allegria cominciò a ballare, la seguì,poi, gridando l’Euforìa, finché convinse il Dubbio e l’Apatìa. Però non tutti vollero giocare. “Se mi scoprono, io che ci sto a fare” la Verità sostenne risentita perciò non prese parte alla partita. La Superbia rifiutò, tra i fischi, la Codardìa non volle correr rischi. La Pazzia incominciò la conta, la Pigrizia non era ancora pronta. La Fede volò in cielo e fu la prima, il Trionfo salì fino alla cima d’un albero d’alloro grande e alto, l’Invidia a malapena spiccò un salto. La Generosità si accontentò Del primo posticino che trovò Perché i posti più belli ed i migliori Volle lasciarli agli altri giocatori. La Bellezza trovò il suo nascondìno Tra le onde di un lago cristallino. Intimidita dalle belle onde all’ombra di gentili fresche fronde scelse la Timidezza il suo rifugio. Tra ali di farfalle, senza indugio,, la Voluttà per gioco si nascose. La Libertà, le grandi ali sue espose al vento che felice offrì un riparo, mentre in un pertugio arido e avaro scavò l’Egoismo il suo conforto . senza avvedersi ch’era un luogo morto. La Menzogna con tutto il suo veleno Dietro si rifugiò l’ arcobaleno, lasciando creder a persone ignare ch’essa si nascondeva in fondo al mare! Al centro dei vulcani, la Passione Col Desiderio, la sua collocazione PRESTO Trovò per non fuggire altrove, mentre l’Oblìo, non mi ricordo dove. Finito il suo conteggio la Pazzia, l’Amore era ancora per la via, ancora in cerca d’un bel nascondìglio quando un cespuglio di color vermiglio, vide pieno di tante belle rose e proprio in mezzo a quelle si nascose. La Pazzia scoprì per prima cosa La Pigrizia che dove va si posa e poi la Fede che con maestria Discuteva con Dio di Teologia. Non si fermò, ma continuò a cercare E subito sentì forte vibrare dal fondo dei vulcani la Passione Che con il Desiderio un’eruzione In gran segreto stava preparando. S’accorse dell’Invidia proprio quando Vide il Trionfo mieter nuovi allori E l’Egoismo che scappava fuori Da quel suo buco dove s’era messo Per mettersi a rincorrere se stesso. Appena la sfiorò una dolce brezza, la Pazzia sorprese la bellezza e al lieve incresparsi delle onde, la Timidezza colse tra le fronde. Proseguì la Pazzia il suo cammino, prese l’Oblio, il quale a nascondìno, con la memoria sempre in alto mare, si era dimenticato di giocare. Scoprì il dubbio che disse indeciso: “Non c’è un posto buono, a mio avviso!”. La Pazzia scoprì tutti piano piano, sia quelli più vicino che lontano: L’Angoscia in una grotta gigantesca, il Talento nell’erba ancora fresca e, dopo aver guardato in una fogna, dietro l’arcobaleno, la menzogna. Aspettava l’Amore lì in disparte, La Pazzia lo cercava da ogni parte Alberi, pietre, siepi, ogni cespuglio, la Pazzia mise tutti in gran subbuglio e, come di un roseto i rami scorse Li agitò con tutte le sue forze In quel momento un grido di dolore S’udì tra quelle rose:era l’Amore: Gli bucarono gli occhi tante spine, gridò l’Amore forte e senza fine. Pianse, pregò, implorò, chiese perdono, imprecò la Pazzia : “Che pazza sono!” E poi per consolare quelle grida, giurò di diventare la sua guida. e, disperata, presolo per mano da quelle rose lo portò lontano. Di quelle grida ci giunge ancora un’eco: Va per il mondo, va l’Amore cieco per le vie di città e di campagna E la Pazzia, da allora, lo accompagna. Appello So che ad ogni poeta manca un verso, manca anche a me, dal giorno che l’ho perso. Se a qualcuno accadesse di trovarlo, prego, lo riporti a Chionne Carlo. Lo cerco da una vita, non lo trovo: era un verso bellissimo , era nuovo. Non mi ricordo dove l’ho perduto, se me lo hanno rubato o mi è caduto. Se era un verso d’amore o di bellezza, di gioia, di dolore o di tristezza, di odio, d’amicizia o nostalgia di gentilezza o di malinconia... Chissà che poesia ci avrei fatto, se fossi stato un po’ meno distratto. Comunque alla ricerca, non rinuncio. Per questo voglio fare questo annuncio: Chiunque lo ritrovi, ovunque sia, me lo faccia saper, per cortesia. Avrà in cambio lauta ricompensa: Ne va, davvero, della mia esistenza! Natale Io? Di questo Natale, no! Non ne posso più. Mi fa star proprio male Quel bambino Gesù Che ogni volta viene Fiducioso e innocente, ci invita a sperar bene, poi ... non succede niente, che ci insegna ad amare oltre ogni confine e poi vedergli fare quella orribile fine. Ricordi Sono tanti i ricordi Che affollano la mente, che si aggrappano ai bordi di un mondo evanescente. Sotto il loro ombrello Io mi rifugio spesso. Il ricordo più bello? Dimenticar me stesso. Sono malato di letteratura Sono malato di letteratura: a volte ho certi attacchi di poesia! Per cui Ho cominciato già una cura Con gocce di tristezza e nostalgia. La solitudine dà dei capogiri ? Prenderò una dose di ermetismo insieme a una pasticca di sospiri e una compressa o due di futurismo. Tre versi al giorno :prima e dopo i pasti, una supposta di romanticismo e , se per caso , tutto ciò non basti , una puntura o due di neorealismo. La sera uno sciroppo simbolista, Un cucchiaìno di crepuscolari, La fialetta di qualche surrealista che al giorno d’oggi son sempre più rari. Chissà se un giorno riuscirò a guarire: Stretto tra la speranza e la paura Di dover, prima o poi, anch’io morire: A volte uccide la letteratura! Destino Oggi sono tornato Dove nascono i sogni, dove avevo lasciato tutti i miei bisogni, tutti i miei desidèri rimasti ad aspettarmi insieme ai miei pensieri, pronti a rimproverarmi: “Perché sei andato via?! Se tu ci lasci soli, senza una poesia, chi vuoi che ci consoli ... Non conosci il tuo destino ! Non farci più aspettare! A te, fin da bambino, non resta che ... sognare ! Da Monti a Monti Da Vincenzo a Mario resta sempre un bel divario. Questo non è un poeta,è un banchiere, però ha sbancato il Cavaliere. Questi è Mario Monti, cavaliero che il Cavalier ridusse a uno scudiero. Il rovescio della canaglia (A Renda Gabriele) Tutti gridavano: "Silvio Berlusconi!" e quel falsario, re dei miliardari a tutti prometteva i suoi milioni e meno tasse e più alti salari e dopo aver promesso monti e mari e averci ridotto sotto i ponti tolto il lavoro e gli straordinari, adesso ci promette Mari o Monti! Statura di statisti " ....... Volgiti , che fai ! Vedi là Berlusconi che s'è dritto ! Da LAVITOLA in su tutto 'l vedrai !" Ricatto Berlusconi ora ci stritola : "O la Borsa o LAVITOLA!" Batti un colpo Batti un colpo se ci sei : lo ha battuto anche la Cei , ma tu , popolo italiano , hai legati piedi e mano e oramai non ti resta se non battere la testa fino al punto di spaccarla anche se per ripararla ci vorranno altri vent'anni , tanti e tali sono i danni causati da chi ha eletto un incapace ed un inetto che trascorre ogni sua notte tra ruffiani e tra mignotte . Avanti popolo L’Ulivo è scosso , la Quercia trema E dopo Prodi venne D’Alema; l’Ulivo trema , la Quercia è scossa : avanti popolo datti una mossa! Nella politica ci son tre cani : Di Pietro Antonio , Fini e Bersani : il primo abbaia , il secondo morde , il terzo è stretto tra catene e corde! E poi ci sono Bossi e Maroni : le due stampelle di Berlusconi! Qui ci vorrebbe un Italiano: l’unico è Giorgio, ma ... Napolitano ! Un altro c’è, a dire il vero, peròè un papa edè straniero ! Ma al cambiamento siamo già pronti: e dopo Tre ci sarà un sol ... Monti ! un Monti solo , ma senza mare e ci dovremo accontentare di Marcegaglia e delle altre donne: l’unico mare sarà il Mar Chionne! Nel quale tutti affogheremo, ma ci verrà a salvar San Remo con i suoi cori , le sue canzoni e le soubrette di Berlusconi ! L’Ulivo trema, la Quercia è scossa: avanti , popolo , datti una mossa! Oltre Il neutrino ci conduce Oltre il tempo, oltre lo spazio , oltre il muro della luce : l’uomo ancora non è sazio ! Ma cos’altro scopriremo Oltre al vivere e al morire ! Stando fermi , arriveremo Anche prima di partire ? Ma se l’uomo ha superato ogni soglia prima chiusa, perché allora si è fermato e non va oltre Lampedusa ? Occidente , addio Questo mondo ci sorpassa : siamo disatomizzati, non esiste più la massa , ma dei semplici aggregati di nevrotici individui sballottati qua e là: siamo gli ultimi residui di un’antica civiltà... Attirati dall’abisso, contempliamo il precipizio; occhio vitreo , sguardo fisso senza più virtù , né vizio... Dalla Grecia è cominciata Questa nostra civiltà : siamo all’ultima puntata : con la Grecia finirà . Parigi Parigi non m’ispira. A me non dice niente . Con quell’aria che tira, con tutta quella gente ... ! E sì che io ho girato . Ne ho visti dei Paesi ? Per anni ci ho abitato , non solo pochi mesi ! Però di tutti quelli (i cui nomi qui non faccio) per me uno dei più belli rimane : il CASTELLACCIO ! Se sapessimo Se sapessimo cosa sia Questa vita tua e mia Che ci sfugge , incalza e preme e che ci tiene ancora insieme ... Se sapessimo davvero Che il suo fine è il cimitero , Perché Prima di morire Ci sforziamo di capire Anche il minimo dettaglio Che ci apra uno spiraglio, ci dia il minimo segnale per capire il bene e il male E però non lo sappiamo E fantasmi dondoliamo Come tante marionette sopra abissi , sulle vette, Sballottati qua e là Tra un “di qua” e un” al di là”, trascinati su e giù tra un “sempre” ed un “ mai più “ . Cosa sarebbe Cosa sarebbe la terra senza luna, cosa Venezia senza la laguna Cosa sarebbe la terra senza il sole, i prati a primavera senza viòle, cosa sarei io senza l’amore, cosa sarebbe dio senza il dolore nel cui nome si accetta e si sopporta la vita è tale solo quando è morta e lascia ad altri le sue aspettative: la morte è tale solo quando vive Se Se non ci fossi stato In mezzo a questo fango, ma ci son capitato e allora ? Ci rimango ! Cerco di non sporcarmi, mantenermi pulito e uso tutte le armi per salvarmi il vestito! E per salvar la faccia E un’altra cosa mia , non solo uso le braccia , ma anche la poesia ! E se ciò non bastasse , che altro,posso fare oltre a pagar le tasse e vivere e lottare perché il mondo cambi, ché almeno un po’ migliori in mezzo a tanti scambi prima che ne esca fuori ! Se non ci fossi stato , però , ora ci sono : ho pianto , ho tanto amato , ho chiesto anche perdono ! per tutti i miei peccati : quelli che ho fatto io ! E quelli altrui , passati ? E mica sono Dio !!! Specchio Son davanti ad uno specchio : guardo dentro: vedo un vecchio . Lo osservo, ma un po’ tremo : “Ma che fa !? Mi sembra scemo!” Il suo sguardo è un poco fosco . Chissà , forse , lo conosco Chissà , forse ,l’avrò visto . Sembra un... povero cristo . Guardo meglio : mi avvicino Ma che faccia da cretino ! Ha sul viso del sapone: ma che faccia da coglione ! Tiene in mano una lametta. Nell’altra, ha: una saponetta . Ora strizza le pupille: pare proprio un imbecille ! Chiude gli occhi , alza un braccio: ha l’aspetto di un pagliaccio che ora piange , ora ride , che però non si decide ad uscire mài di scena ... a guardarlo , mi fa pena ... Ora volta un po’ le spalle : Ma che fa ?! Tocca le palle !? Piega , in piedi , un po’ la schiena , Mentre tira ... la catena ... Livorno Livorno, mi ha amato! Livorno mi ha tradito, Livorno mi ha cercato, Livorno mi ha capito: Livorno mi ha accolto, Livorno mi ha tenuto, quando mi ha dato ascolto, Livorno mi ha creduto! Livorno mi ha lasciato, Livorno mi ha ripreso, ma anche maltrattato qualche volta, sorpreso! Livorno a volte sfugge, a volte incalza e preme, a volte ti distrugge: io e Livorno, insieme! Livorno, i suoi quartieri, le sue periferie, Livorno, i suoi misteri, anche le sue bugie Livorno, le sue piazze, il sùo lungo mare, Livorno, le ragazze, Livorno da buttare Livorno, i suoi lamenti, i suoi gridi di gioia, i suoi occhi ridenti, i suoi drammatici “bòia”! Livorno, i suoi sguardi Lungo i suoi viali, Livorno , i suoi ritardi E i suoi, deh! E regali! Livorno, il suo cacciucco, Livorno coi suoi ponci, Livorno senza trucco, Livorno: deh! Ci onci Livorno: i suoi rumori :, uimmena, deh! Bimbini! Livorno, i quattro mori, Livorno e fa vaìni ! Livorno, i suoi poeti, Livorno, i suoi pittori I giorni suoi più lieti, ma anche i suoi dolori ! Livorno Monte Nero, Livorno, i suoi tramonti , Livorno: un mi par vero : il Ristorante Conti ! Livorno, i suoi discorsi Che il vento porta via, Livorno, i suoi rimorsi E tanta nostalgia ! Livorno, il suo passato, Livorno, il suo rimpianto, io che ti ho tanto amato, Livorno, ora ti canto : e canto i tuoi domani, i tuoi dubbi, le tue angosce, e canto le tue mani, i tuoi culi, le tue cosce e canto i tuoi umori, e canto le tue tempre, Livorno dentro e fuori: io e Livorno, sempre! Il mio Fedro(40 favole scelte a mano, tradotte a orecchio , da leggersi in piedi e recitare a braccio perché anche l’occhio vuole la sua parte) 1 Nunquam est fidelis cum potente societas, testatur haec fabella propositum meum Leonis pars L’alleanza tra un piccolo e un potente è destinata ai capricci del futuro. Questa è una verità così evidente Da resistere al crollo di ogni muro. Una capra, una pecora, un toro ed un leone Giunsero, un giorno, a questa conclusione: “Dividiamoci, sempre, in parti uguali prede o carcasse di tutti gli animali”. Appena catturarono un bel cervo, disse il leone: “Aspettate, ora vi servo! La prima parte, me la prendo io Perché alla caccia partecipai anch’io; la seconda, voi, la darete a me perché della foresta sono il re! Quanto alla terza, accampo i miei diritti Perché sono il più forte e tutti zitti! La quarta, invece, beh ... se non andate via ...! Chi è che ha il coraggio di dir che non è mia?!? ... Poiché nessuno osò fare obiezione, egli si prese la parte ... del leone ...! 2 Qui facere quae non possunt verbis elevant ascribere debebunt exemplum sibi Vulpis et uva Dalla fame costretta , correndo sopra un prato, una volpe in tutta fretta raggiunse un pergolato... E lì con salti e sforzi , cercava di addentare l’uva , che con dei morsi riuscì solo a sfiorare ... Poi , con disinvoltura : “ E’ meglio lasciar stare ... Non è ancora matura ... Non la voglio assaggiare ... Mangerò un po’ d’erba , piuttosto che uva acerba !”, concluse ,contrariata, la volpe, imbarazzata... Se non riesci a portare A compimento un’azione , ti serve, poi , trovare la giustificazione? 3 Hac re nostra mala videre non possumus alii simul delinquunt censores sumus Duas peras Il Re di ogni essere vivente , Giove , padre giusto, ma clemente , un giorno , fece dono a tutti quanti d’una bisaccia dietro , una davanti . Quella posta davanti al petto D’ogni altrui vizio piena , ogni difetto, quella sospesa dietro la schiena dei nostri vizi e dei difetti piena. Ecco perché la vista tua s’aguzza Per veder nell’altrui occhio una pagliuzza, mentre nell’occhio tuo , , per quanto grave , non riesci a veder neanche una trave . 4. Inops , dum potentem vult imitari , perit. Rana et bovis Chi potente non è e vuole imitarlo , sia fortemente sconsigliato a farlo . Scorgendo un rospo, sopra un prato , un bove, volle imitarlo e , fatte un po’ di prove, cominciò a gonfiarsi a più non posso per diventare come quel colosso . Dopo essersi così tanto gonfiato Chiese agli altri rospi se si era ingrossato tanto da assomigliare al ruminante . Fu la risposta più che scoraggiante ! Allora , il rospo , riprendendo il fiato , si gonfiò ancora e , quindi , domandato : se era riuscito nel suo tentativo , ebbe un responso ancora negativo . Ora la bestia non sentì ragione : si gonfiò , diventò come un pallone.... ma ... all’improvviso... si sentì un gran botto: a terra giacque il rospo ... tutto rotto ... 5 Haec propter illos scripta est homines fabula qui fictis causis innocentes opprimunt. Lupus et agnus Dall’arsura riarsi Un lupo ed un agnello Giunsero ad un ruscello A dissetarsi ... In alto stava il lupo , l’agnello un po’ più in basso . Subito quel gradasso Attaccò cupo : “Perché l’acqua m’inquini ? “ proruppe quel malvagio . E l’agnellino adagio Con due o tre inchini : “Come potrei recarti una simile offesa ! L’acqua vien giù in discesa, non arrabbiarti !” “Però , non ti perdono “ riprese più adirato : “So che mi hai calunniato , tre mesi or sono !” “Non ho questo rimorso ! E come avrei potuto , se al mondo son venuto il mese scorso ?!? “ “Tuo padre sì , però , “ disse quel prepotente e, senza dir più niente , lo sbranò ... Ogni volta che vedrai Sopraffar degli innocenti Non dar tregua ai prepotenti , non giustificarli mai ! 6 Hoc illis dictum est quibus honorem et gloriam Fortuna tribuit sensum communem abstulit . Vulpis et persona tragica Mentre andava a passeggio una mattina , una volpe incontrò una mascherina e , senza fare tanti altri commenti : “Sei veramente bella ! Complimenti !” Si avvicinò , guardò sotto il cappello E vide che era priva di cervello : “Bella sei bella , non te lo contesto , però , senza cervello , a che ti serve il resto ? “ Anche tu , segui sempre questa norma E guarda la sostanza : non la forma ! 7 Qui se laudari gaudet verbis subdolis fere dat poenas turpi potentia Chi si loda, s’imbroda ! A te è mai successo ? ma ascolta, invece, adesso quello che molto spesso tocca a chi sentendosi lodar apre la bocca : Un corvo , che volava sopra un tetto , sfiorò di una finestra i davanzali e , dato un poderoso colpo d’ali , ci si posò e , col suo becco , stretto , addentò un pezzo di formaggio che , per quanto ammuffito ed un po’ secco venir gli fece l’acquolina al becco: “Ma che magnifico e splendido piumaggio !” disse una volpe accorsa lì veloce : “Certo , di tutti , saresti tu il più bello con quelle penne !Tu ! Con quel cervello ! Ma che peccato che non hai la voce ! “ Al che , lo stolto volendo dimostrare Di possedere meriti canori, la lingua , in quell’istante , tirò fuori e cominciò con impeto a cantare ... Ma anziché note armoniche e suadenti Vennero da quel pennuto poco saggio, suoni sgraziati e cadde giù il formaggio che la volpe afferrò con i suoi denti ... 8 Laudatis utiliora quae contempseris saepe inveniri haec asserit narratio Cervus ad fontem Questa favola v’insegna Che anche una cosa ritenuta indegna E alla quale prestiam poca attenzione , può rivelarsi utile in più d’un’occasione , mentre un’altra alla quale rendi omaggio , non solo è inutile , ma reca anche svantaggio . Un cervo , soffermatosi a una fonte , vide il suo corpo , vide la sua fronte riflessi in quella chiara fontanella ed esclamò : “Ma guarda com’è bella l’immagine che l’acqua mi ritorna e come sono belle queste corna ! Non fosse per le gambe , sottili e fatte male, sarei davvero un gran bell’animale !” . Spaventato dalle voci Di chiassosi cacciatori , con le gambe sue veloci , sfuggì ai cani inseguitori. E fu di quelle gambe la snellezza A procurargli la fuga e la salvezza! Nella fuga venne accolto Da un gran bosco fitto e folto E fu proprio in quel momento Che trovò un impedimento In quelle corna sue lodate... Dalle cagne trafelate Fu raggiunto in un baleno E sbranato in ancor meno... “Me infelice , me insensato !” gridò il cervo disperato ”Ma perché ho biasimato Ciò che utile mi è stato Mentre invece ho lodato Ciò che poi non mi ha giovato?”. 9 Qui pretium meriti ab improbisdesiderat bis peccat primum quoniam indignum adiuvat impune abire deinde quia iam non potest Lupus et gruis Secondo un vecchio adagio sbaglia due volte chi da un malvagio Pretende una qualche ricompensa Prima di tutto perché aiuta un indegno , poi perché favorisce il suo disegno . Un lupo , sopraffatto dal dolore , per via di un osso conficcato in gola , chiese a una gru di fargli da dottore e di guarirlo , che sulla parola , le avrebbe dato una ricompensa . La gru , dapprima , timorosa e incerta , di fronte a quell’insolita incombenza , alla fine accettò la strana offerta , e , ficcatogli il becco dentro il collo , con maestria e senza esitazione gli tirò fuori un lungo osso di pollo. Poi, chiese il conto dell’operazione . Al che il lupo , assai meravigliato : “E non ti basta che non t’abbia divorato!” “E non ti basta che non t’abbia divorato!“. 10 Quicumque amisit dignitatem pristinam ignavis etiam iocus est in casu gravi Senex leo Chi cade giù dal sommo di una vetta diventa oggetto di scherno e di vendetta. Che ciò sia vero lo dicono gli eventi , sia quelli ormai passati che recenti . Un leone , stracarico di anni , il corpo straziato dai malanni , si ritrovò in un giaciglio d'ospedale, quand'ecco avvicinarglisi un cinghiale con morsi, graffi , con impeto e con furia si vendicò per un'antica ingiuria . Avvicinatosi , poi , al vecchio stanco , le corna sue gli conficcò in un fianco , un toro , che fu già suo ammiratore ai tempi della gloria e dell'onore , di cui aveva perso ormai ogni traccia ; quand'ecco che si diede a dargli in faccia sonori calci , un asino ragliando ; al che il vecchio leone , ormai spirando : <<Ho sopportato , per quanto a malincuore , l'oltraggio di animali di valore , ma da una bestia così vile e stolta ?! … a me par di morire un'altra volta … >> 11 Nulli nocendum si quis vero laeserit multandum simili iure fabella admonet Vulpis et ciconia Non si deve mai trarre in inganno chiunque sia perché se da ciò danno ricavato ne avrai , non lamentarti ; a te non resterà che rassegnarti . Una cicognafu invitata a cena da una volpe che , di scherzi in vena , al volatile , senza alcun ritegno , dentro una bassa ciotola di legno, offrì una brodaglia da sorbire peril gusto di vederlo un po' soffrire, mentre lei si saziava a piacimento assistendo allo scorno e allo sgomento . Poi , la cicogna volle ricambiare l'invito ricevuto ed invitare volle , a sua volta , l'animale astuto. La volpe non oppose alcun rifiuto. Si presentò all'ora stabilita : trovò la sua pietanza ben servita in un vaso dal collo lungo e stretto per cui quell'animale fu costretto, nell'illusione di lenir la fame , a leccar solo gli orli al vasellame,. « Come vedi , ho appreso la lezione », la cicogna alla volpe rassegnata la quale , ora , della propria azione capì la conseguenza e la portata che ti riassumo in questi due versetti : « Colui che te la fa , poi , se l'aspetti » . 12 Hac derideri fabula merito potest qui sine virtute vanas exercet minas Musca et mula Una mosca sul groppone di una mula si posò e , per darle una lezione , l'animal così spronò : « Ma perché sei così lenta , ma perché non vai più forte. Guarda che se non stai attenta , io ti pungerò alla morte ! » « Io di te , non ho paura » rise quella , e con ragione , più temibile e più dura è la frusta del padrone ». Chi rimprovera e minaccia , ma agire poi non suole , oltre a perdere la faccia spreca il fiato e le parole ! 13 Amittit merito proprium qui alienum appetit Canis avidus Qui ti ricorderò in due parole : nulla stringe colui che troppo vuole . Un giorno , un cane , un fiume , attraversava Con un pezzo di carne a fior dell’onda . A farne un sol boccone si apprestava, una volta raggiunta l’altra sponda . Giunto a metà della corrente stessa , stanco e ansimante, il passo rallentò, ma vista la sua immagine riflessa , su quel pezzo di carne si avventò; ma la speranza di maggior bottino in quell’istante stesso fu distrutta: uscì fuori dall’acqua quel tapino tutto bagnato , ma con la bocca asciutta .
14 Stultum consilium non modo effectu caret sed ad perniciem quoque mortales devocat Canes famelici Forse non t’ho mai detto, ma certo avrai notato che può avere un grave effetto un bel progetto, ma insensato. Da questa storiellina Semplice, ma verace , capirai che va in rovina chi ha un progetto inefficace. Due cani , sulla riva di un laghetto, correndo un mattino in piena estate . intravvidero nel fondo suo, un pezzetto di cuoio di due suole consumate. Per poterselo mettere tra i denti e farne oggetto di degustazione. Quei due cani famelici e impazienti Misero in atto questa decisione: decisero di bere , ma sul serio , di quel laghetto tutto il contenuto, così l’oggetto del loro desiderio sarebbe stato al più presto rinvenuto. Sulle sue rive dall’aspetto ameno, due passanti , la sera , capitati , videro quel laghetto ancora pieno , ma i due cani eran lì ... morti scoppiati ...
15 Repente liberalis stultis gratus est verum peritis inritos tendit dolos Canis fidelis Quando vai in giro , tieni aperti gli occhi . Guardati da certi tipi generosi che piacciono moltissimo agli sciocchi , ma che in realtà sono pericolosi . Di notte, un ladro gettò un pezzo di pane . Tentò con quello di adescare un cane: “Vuoi tapparmi la bocca gli rispose e che io in difesa delle cose del mio padrone non abbai e taccia? ma guardami negli occhi e nella faccia e giudica un po’ tu se io sia uno di quelli che per colpa mia ti lasci fare i tuoi sporchi interessi . Vattene via : qui non ci sono fessi ! “
16 Qui fert malis auxilium post tempus dolet Colubra in sinu Chi ai malvagi benefìci arreca , non solo il tempo , ma i sentimenti spreca . Un giorno , una persona impietosita una serpe raccolse , infreddolita E , avvòltala ben bene dentro un panno , in seno la nascose . A proprio danno! Appena , infatti , quella si riebbe, inaspettata, il capo alzò e la morse ; dell’imprudenza subito si accorse quella persona che raccolta l’ebbe. ... E che nessuno impari A fornire ripari O qualche altro sostegno A chi si mostra ingrato e quindi indegno .
17 Hoc illis narro qui me non intelligunt Pullus gallinaceus et margarita Nell’orizzonte chiuso di un pollaio Cercando cibo nel suo letamaio, trovò tra i rifiuti una mattina , una pietra preziosa , una gallina . “Come!? Tu , così splendente , proprio da me che non capisco niente ti fai trovare... io , che del tuo splendore non capisco né bellezza , né valore ? Eppur c’è gente che per averti in mano, la vita sua e l’anima darebbe!” Gettatala e scartata poi che l’ebbe , continuò a razzolare piano piano . E così seguitò con gran diletto, con quell’ignara sua disinvoltura ... Ma sappi che anche tra la spazzatura Si può trovare questo mio libretto .
18 Sic saepe ingenia calamitate interficiunt Asinus et lyra Un asino vide giacente su un prato Uno strumento ben accordato. Pien di rispetto e di ammirazione Tentò di cavarne una bella canzone Le corde dall’unghia percosse e tirate Emisero invece solo note stonate. L’asino allora un po’ imbarazzato: “Ah! se un altro ti avesse trovato! Dalle sue mani esperte e preziose , chissà quali suoni , che note armoniose. Poi , scagliò quella lira lontano nel verde ... Così a volte un talento si rovina e si perde . 19 Sed res clamabit ipsa quid deliqueris Pastor et capella Anche se non è tonda , liscia come una palla, la verità , talvolta , dal fondo viene a galla. Si! Prima o poi , la verità affiora ... Te lo dimostra ciò che ti narro ora . Un pastorello, un giorno , col suo duro bastone, spezzò di netto un corno Ad una capra del suo vecchio padrone. Resosi , quindi , conto Del misfatto compiuto , subito disse pronto : “Che non sia risaputo!” Al che quella capretta, belando chiara e netta : “Io starei anche zitta , dipendesse da me... Però quello che hai fatto , beeeeeeeh ! parlerà da sé !”
20 Mordaciorem qui improbo dente appetit hoc argumento se describi sentiat . Ancora una storia , ancora una rima per dirti la boria che un giorno una lima riscontrò in una vipera dal venefico labbro che era entrata, per caso , nella bottega di un fabbro nel suo zigzagante , strisciante vagare per procurarsi un po’ da mangiare, ma non riuscendo a trovare niente, su di una lima affondò il suo dente. Al che lo strumento , pur con tono cortese : “Scusa un momento, ma hai delle belle pretese! Sei davvero insensata ! Se te lo dico , non erro , ma io sono abituata a mordere... il ferro !”
21 Consilia qui dant prava cautis hominibus et perdunt operam et deridentur turpiter Canes ad Nilum Arriva un giorno in cui rimangono beffati Coloro che dispensano consigli interessati. Per illustrarti meglio questa cosa , ascolta una leggenda ormai famosa che risàle a tempi ormai lontani , quando , in Egitto , per dissetarsi i cani , e non cadere ai coccodrilli in pasto bevevano correndo lungo il vasto delta del Nilo ... Tirata fuor dell’acqua la sua testa , disse un giorno ad un cane un coccodrillo : “Perché vai così in fretta , su , dai , resta ! Puoi bere tutta l’acqua , stai tranquillo!” E il cane : “Volentieri , ti prenderei in parola , se non sapessi , quanto ti faccio gola !“
22 Hoc argumentummonet ut sustineam tibi habitu esse similes qui sint virtute impares Capellae cum barba Dopo tante insistenze , le caprette Videro accolte le loro richieste . Giove concesse loro le barbette , ma furibonde furon le proteste dai caproni inoltrate a quella Autorità : “Mai e poi mai “ dissero gli animali, accetteremo , per nostra dignità, d’essere considerati a quelle uguali , ne va di mezzo la virilità !”. Però , Giove neanche si scompose : “Ma che protesta è! Si può sapere!” con olimpica calma gli rispose: “In fondo , resta a voi tutto il potere. Non vi accorgete che c’è modo e modo Nel giudicare una concessione fatta E , se anche stavolta voi guardate al sodo, la vostra forza , resta tutta intatta.” Con questo , io vorrei farti vedere La differenza tra l’essere e l’avere, o in parole più semplici e più chiare: è molto meglio esser che sembrare. Ma se di questo tu non sei convinto , non voglio far la parte di chi insiste , ma a dirti queste cose mi hanno spinto, gli atteggiamenti di certe ... femministe .
23 Quicumque turpi fraude semel innotuit etiamsi verum dicit amittit fidemhaec attestatur brevi aesopi fabula Vulpis lupus et simia iudex Chi grida :”Al lupo , al lupo !” Però non è sincero, poi , non sarà creduto anche se dice il vero . Chi grida : “Brucia , brucia “ Ma del fuoco non v’è traccia , oltre a perder la fiducia , ci rimette anche la faccia. Di reciproche colpe si lanciavan le accuse , un lupo ed una volpe di essere colluse con mafie e con camorre su crimini inauditi, ma sul punto di deporre si erano pentiti . Nascosto in un dirupo, di aver sventato un furto si vantava quel lupo contro la volpe in urto. Ma proprio quella accusa la volpe rilanciava, quindi , la sua innocenza, astuta , protestava. Una scimmia fu chiamata Ad emetter la sentenza Che da tutti fu apprezzata Per dottrina e competenza . “Che la volpe abbia rubato , non nutro dubbio alcuno ma più ladro del lupo non conosco nessuno “ E questa fu per tutti, la giusta conclusione: due ladri che si accusano , la stessa punizione .
24 Quaecumque populum tristis eventus premit periclitatur magnitudo principium minuta plebes facilipraesidio latet Murum mustelarumque pugna Dalle donnole , i topi , già sconfitti , cercavano rifugio , i derelitti e , alla ritirata , ormai costretti ripararon nei loro buchi stretti ... Ma i loro capi con la testa adorna Di penne , di cimeli ed alte corna (per rendersi visibili in battaglia e distinguersi così dalla plebaglia) rimasero impigliati nell’ingresso ... e proprio allora , in quel momento stesso, mentre dei buchi forzavano le porte , dalle donnole condannati a morte , finiron sotto i loro avidi denti. ... Quando un popolo incorre in tristi eventi : rivolte , guerre ed altri movimenti, per i capi è sempre pronto un boia ... per i seguaci , una scappatoia ...
25 Hoc si molestus ad animum rettulit sensit profecto se hominem non visum senti intempestive qui occupato alluserit Aesopus ad ciarlatanum Volendo procacciarsi un po’ di fuoco Che è sempre indispensabile in cucina Date disposizioni al proprio cuoco , all’alba, Esopo, uscì , quella mattina . Mentre ritornava, in pieno giorno, dopo essere venuto via da un forno seco recando una fiaccola accesa, incontrò tanta gente che, in attesa, lo osservava tutta sfaccendata. passare con un’aria indaffarata Un ciarlatano :”Cosa vai cercando, con quella luce in mano, camminando?” ”Io cerco l’uomo “ e, la risposta detta , si allontanò Esopo in tutta fretta. Si resero conto quelli allora Che è un uomo soltanto chi lavora.
26 Uxorem quondam sol cum vellet ducere clamorem ranae sustulere ad sidera Ranae et sol Dopo le prime luci del mattino Esopo vide un ladro , suo vicino , che le sue nozze voleva celebrare e questa storia cominciò a narrare : “Di punto in bianco , quasi all’improvviso , avendo il sole un bel dì deciso che era giunta l’ora di sposarsi, cominciaron le rane ad allarmarsi. Rivolte al cielo le gracidanti teste Alte levaron chiassose le proteste. Infastidito dalla confusione, Giove volle saperne la ragione . “Se a prosciugar gli stagni e ad impedire , a volte , i nostri bagni , bastava prima un solo sole che ne sarà di noi se avrà la prole ?!” E questa è la favola che Esopo Volle narrare con un preciso scopo . Io ve l’ho raccontata tale e quale : sapreste ricavarne la morale ?
27 Sibi non cavere et aliis consilium dare paucis ostendamus versibus . Passerus et lepus Riflettete ai versi seguenti E dite pure, nipoti miei amati , se non sia il caso di stare più attenti prima di dare giudizi affrettati ... Una lepre che ghermita Fu da un’aquila su un prato , fu da un passero schernita : “Guarda cosa hai combinato ! ... Come ? Tu , così scattante, ti sei fatta catturare ... ma in quel preciso istante si sentì , ahimè , azzannare da un rapido sparviero che sul passero, piombando, se lo fece prigioniero . “Al che la lepre di rimando: “Non sapevi che la morte ci accomuna nel destino, perché criticar la sorte che è toccata a un tuo vicino ?”
28 Hoc in se dictum debent illi agnoscere quorum privata servit utilitas sibi et meritum inane lactant imprudentius Mustela et venator Ve ne sono di quelli che fanno Il cosiddetto comune interesse Perché in fondo essi stessi ben sanno Che con il loro s’intreccia e s’intesse . Una donnola per sfuggire alla morte Così a un cacciatore perorò la sua sorte : “Vedrai , se mi uccidi , tu vai contro i tuoi scopi. Sono io che ti libero la casa dai topi!” “Se tu lo facessi perché ciòè il tuo dovere , dal causarti la morte mi potrei astenère, però so che lo fai , dandoti tanta pena, sol per mettere insieme e il pranzo e la cena. Tu mangi quei topi per il tuo beneficio, quindi, quello che dici è puro artificio.” Chi è corretto ed onesto , ma per sua convenienza, pur facendo del bene , non ha bene ... merenza!
29 Qui se committit homini tutandum improbiauxilium dum requiritexitium invenit Milvus et columbae Chi nel Diritto crede e ci si affida E per esso si batte, non soccombe; se avrà coraggio vincerà la sfida, la fine non farà delle colombe che caddero , meschine , negli artigli di un nibbio che con turpissimi ideali le adescò con certi suoi consigli : “Non confidate nelle vostre ali; esse vi recheranno solo danno. C’è un altro modo per sfuggire ai mali”. Il nibbio si servì di questo inganno. Le sue parole furono fatàli. E fu così che quei candidi uccelli, ignari dell’ignobile ricatto, al fine di evitare altri tranelli, docili, sottoscrissero quel patto . Si consegnaron così di propria mano, Dopo avere firmato quell’accordo, a quello spietatissimo guardiano che si mutò in un rapàce ingordo . Soltanto una , prima di morire : “Ah! Come ci sta bene !” ... Riuscì a dire ...
30 Successus improborum plures allicit Aesopus et canis mordax Un tale morsicato da un cane inferocito subito spaventato,come venne istruito nel sangue suo inzuppò un pezzo di pane e via , contro quel cane lo scagliò. Credeva che il rimedio Fosse più che efficace Per togliersi l’assedio Di quel cane mordàce. Esopo che per caso era presente Rimproverò quel tipo , argutamente , e lo esortò a non gettare pani, specie alla presenza di altri cani . “Se addirittura tu gli lanci l’osso ce li ritroveremo tutti addosso Ma ciò che stronca ogni cattiva azione è la certezza della punizione.” 31 Noli affectare quod tibi non est datum delusa ne spes ad querelam recidat Pavo et Iuno A lamentarsi andò un dì il Pavone Fin su la soglia della dea Giunone: Ma come, io fra tutti sono il solo A non cantare come l’usignolo, la voce mia, in più di un’occasione fu oggetto di scherno e derisione”. Al che Giunone per consolar l’uccello parlò con convinzione ed eloquenza: “Tu di gran lunga sei superiore a quello e per la grazia e per magnificenza! E tutti gli altri uccelli cantatori Superi nello stile e nella moda Per lo splendente smeraldo dei colori E le smaglianti gemme della coda!” “Ma a che pro tanta bellezza ho avuto se nel cantar son come un pesce: muto!” “Non volere tentar più oltre il fato su ciò che a ciascuno fu assegnato: al leone la forza, all’usignolo il canto e la bellezza a te: lascia il rimpianto! Ché tutti quanti gli altri animali E dal più grande fino al più piccino Sono contenti del loro destino: corvi, cornacchie, capre e anche maiali! Smettila, quindi, di aspirare a cose Per te innaturali e artificiose E d’inseguire con ostinazione Tutto quello che va contro ragione Ché se speranze vane tu alimenti, vivrai solo d’invidia e di lamenti!”
32 Hoc sustinete maius ne veniat malus Ranae petunt regem In una città, stato, nazione, arriva sempre un dato momento in cui senza apparente spiegazione si verifica un ... capovolgimento; dapprima lento, quasi inavvertito, poi,prima ancora d’essere finito e cominci a capirne la natura ti ritrovi in piena dittatura. Ai tempi in cui fioriva in Grecia Atene Per le sue leggi e le sue strade piene Erano d’uomini colmi di sapienza, la libertà si trasformò in licenza, ciascuno si mise contro l’altro e dominò il più furbo ed il più scaltro, il Dovere si tramutò in Diritto, chi sapeva doveva stare zitto .... Chi non sapeva si lasciò parlare, così nessuno volle più ascoltare; ognuno parlava con se stesso, un po’ come succede , da noi, adesso... E tale fu il subbuglio e lo squinterno Che un dittatore conquistò il governo E, nel giro di poco più di un anno Diventò un temibile tiranno ... Piansero gli ateniesi la libertà perduta: la gente diventò più triste e muta e, a testa china,andava per la via alla ricerca di ... democrazia ... E a quelli che vagavan senza scopo, questa favola narr´rò, un giorno, Esopo che qualcosa potrà sempre insegnarvi: è proprio quella che sto per raccontarvi. Vagavano un dì libere e sovrane Nel loro stagno le chiassose rane, riempivan di clamori quel pantano nel quale reclamavano un sovrano che con la sua autorevole presenza mettesse fine al chiasso e all’indecenza, mettesse un po’ di ordine in quel regno, Giove gli buttò giù un pezzo di legno Che nel cadere fece un tal rumore Da gettar quelle rane nel terrore; il suo arrivo fu così immediato che rimasero tutte senza fiato. Appena emerse dall’acqua più profonda, una di quelle rane, fuor dell’onda la testa sollev´ò e piano piano si avvicinò a quell’affare strano e, lasciata da parte ogni paura, cominciò a studiarne la natura. Esaminò ben bene quell’attrezzo. Quando s’accorse ch’era solo un pezzo Di legno galleggiante di una porta, con offese ed ingiurie di ogni sorta gli balzò addosso e, senza esitazione, chiam´mò le sue compagne a tale azione . Gli saltarono tutte sulla testa E rinnovaron, noiose, la richiesta E gracidaron con tale violenza Che Giove , al fine , perse la pazienza. Gli mandò un’idra, acquatico serpente, che una dopo l’altra, crudelmente, cominciò ad afferrarle per la gola finché non ne rimase che una sola, la quale prima di chiudere i suoi occhi: “Siamo state ub popolo di sciocchi” fra sé e sé, mentre moriva, disse “Tutto quel chiasso, tutte quelle risse per una fine atroce ed ingloriosa, quando bastava far solo una cosa, trovare un accordo e, con ragione, governare da noi questa nazione e, invece, guarda un po’ che triste sorte, a forza d’invocare ... l’Uomo Forte ...”
33 In principatu commutando saepius nihil praeter domini nomen mutant pauperes Asinus et senex pastor Ricordate il ritornello eterno Ad ogni cambiamento di governo? “Si prospettano grandi mutamenti! “Cambia la musica, cambian gli strumenti!” Ma muteranno i poveri la loro situazione Solamente perché cambia il padrone? Se tale verità fu contraddetta, ora ascoltate questa favoletta. Un vecchio pascolava sopra un prato Un asino ed ecco che un soldato Sbuca fuori seguìto d’altri cento , veloce fugge il vecchio come il vento e come avesse messo ali al piede, correndo, il vecchio, all’animale chiede: “Scappiamo via, non vedi, c’è il nemico!” Ma l’asino rispose: “Ascolta, amico, per me non cambia nulla neanche :adesso, i pesi li dovrò portar lo stesso!”
34 “Hoc argumento tuta est hominum tenuitas magnae periclo sunt opes obnoxiae Duo muli Due muli in cammino: di età ed aspetto pari; uno porta fichi e vino, l’altro un sacco di denari. Ad un certo momento Lungo il loro sentiero, veloci come il vento, di dietro a un cimitero, sbucan da un nascondiglio due ladri con la spada; con forza e con cipiglio gli sbarrano la strada. Nel corso del conflitto Uno fu derubato, l’altro, fermo e zitto, da quelli fu ignorato . Ragliava l’animale Che, unico bersaglio, non sopportando il male, esalò l’ultimo raglio. Fu il suo carico importante Di cui era così fiero, per il suono tintinnante a spedirlo al cimitero! Ai pericoli si espone Chi attira l’attenzione! 35 Quem spes delusit huic querela convenit Duo calvi La speranza è come un fuoco Presso il quale puoi scaldarti, ma soffiandoci, anche poco, corri il rischio di bruciarti perché ad ogni combustione segue cenere e carbone! Un pettine per strada, casualmente, trovò un calvo; contemporaneamente lo vide e si accostò uno pelato : “Amico mio, quello che hai trovato, stando alla legge dell’imparzialità, dobbiamo ora spartircelo a metà.” E in attesa che tirasse fuori Chissà quali ricchezze, che tesori! un pettine si vide in mano porre ”Spesso troviamo ciò che non ci occorre!”
36 Hoc cur Philete scripserim pulchre vides Canis et venator In questa società capita spesso di vedere un anziano maltrattato ; nella storiella che ti narro adesso c’è un esempio da Fedro tramandato : Aveva sempre fatto il suo dovere, affrontando le più feroci fiere, un cane, dagli anni ormai gravato, che a caccia aveva sempre meritato. In uno di quei giornil’animale Riuscì ancora a prendere un cinghiale E, a lungo, lo trattenne per l’orecchio, nonostante che fosse stanco e vecchio. Ma quando si lasciò sfuggir la presa, la reazione violenta ed inattesa del cacciatore, come niente fosse, lo riempì di rimproveri e percosse. “Di volontà e coraggio ancora pieno, solo la forza m’è venuta meno. Un tempo non facevi che lodarmi, ora sei sempre pronto a biasimarmi.”
37 Despicio infermes eadem cedo fortibus ideo senectam mille in annos prorogo Cornix et ovis Se tu nel corso della tua esistenza Verrai a patti con la prepotenza E con i deboli ti mostrerai forte, la tua vita sarà paragonata a una cornacchia impecoronizzata. Una odiosissima cornacchia Sul dorso di una pecora accovata, mentre tra sé diceva:”Ah! Che pacchia!” da quest’ultima venne apostrofata: “Se qui, al posto mio ci fosse un cane per i tuoi denti, troveresti il pane!”“ “Mica per caso, vorrai tu insegnarmi come devo con gli altri comportarmi E se dagli altri mi voglio far tirare So bene di chi devo approfittare. Quindi cammina, taci e stammi sotto ”. Dei pusillanimi non seguire il motto.
38 Homo in periculum simul ac venit callidus reperire effugium quaeritalterius malo Vulpis in puteo Un caprone, spinto dalla sete, arrivò sul margine d’un pozzo e vi trovò in fondo alla parete` una volpe che, col fiato mozzo, gli disse: “Ah! Che acqua dissetante! E’ così fresca che se fossi in te, io non esiterei un solo istante a scendere e gustarmela da me”. Da quell’invito subitoallettato Si dispose il caprone a scender giù Che, oramai, sempre più assetato Dalla sete non ci vedeva più. Ma appena giunto a destinazione, con un salto d’atleta consumata, la volpe gli balzò sopra il groppone e dal pozzo, dov’era scivolata, a causa d’una improvvida caduta risalì sana e salva, quell’astuta. Quando un uomo il rischio vede Se è persona in malafede, come l’animale scaltro, in quel posto , manda un altro.
39 Virtutis expers verbis lactans gloriam ignotos fallit notis est derisu Asinus et leo venantes Chi di meriti è privo alla luce del sole, cerca di fabbricarseli a forza di parole! Vengon così venduti a dei malcapitati Meriti personali spesso camuffati. Ma se tu lo conosci e ti capita a tiro Potrai tranquillamente prenderlo bene in giro! Un leone con un asino volendo andare a caccia gli ingiunse di coprirsi con frasche corpo e faccia. “Per atterrir le belve, tu, fa la voce grossa!” gli comandò il leone , nascosto in una fossa. Gridava l’orecchiuto, protetto dalla selva, ed al suo raglio acuto, spaventata ogni belva, cercava la salvezza in ogni direzione, ma finiva per cadere in bocca a quel leone. Compiuta quella strage, il leone lì a sedere, ordinò a quella bestia di smettere e tacere Portato a conclusione l’ottimo servizio, l’asino gli chiese di esprimere un giudizio “Stupendo” rise quello “Spinto dalla paura, fuggire avrei voluto, non avessi saputo qualè la tua natura!”
40 Totam aeque vitam miscet dolor et gaudium Casus vitae Se mai ti accadrà di lamentarti Dei casi della vita e la sfortuna, leggi queste parole e, consolarti e rifletterci, vedrai, sarà tutt’una. Da una tempesta terribile sorpresa Una nave fu subito riempita Di passeggèri sconvolti che in attesa, la loro sorte piangevano e la vita, quand’ecco profilarsi un mutamento ; cambia, improvviso, direzione il vento e, non appena sorge il nuovo giorno, calma e sereno si diffonde intorno ... E riprende la nave ad avanzare Coi venti favorevoli sul mare E, mentre quella nave proseguiva, presi da allegria, forse, eccessiva, esultavano già in vista del porto... E a quelli il timoniere saggio e accorto: “In ogni circostanza, mostratevi all’altezza; la vita è un’alternanza di gioia e di tristezza”.
Exit strategy Uscire dall’Europa !? Per entrar nella Padania ?! Qui c’è gente che si dopa O che vuol mettere zizzania ! … Meglio uscire dall’Italia ! Ma una proposta più concreta E far uscire Bossi e Zaia E Maroni dal pianeta! Permessi temporanei E’ già caduto qualche muro, Ora cadrà qualche frontiera , Solo chi non ha futuro Si aggrappa alla bandiera … La loro patria è il mondo intero , La loro legge è la libertà : Chi non lo capisce è uno straniero Nella stessa sua città ! Sbarchi Non ha permesso ! Non ha visto ! E’ un Clandestino ! E’ un Fuggiasco ! Assomiglia più a Cristo Che al cardinal Bagnasco ! Non ha Patria , né Frontiere : E’ come Cristo sulla Croce ! Non ha niente a che vedere Con il Potere e con la Voce Che invece ha , direi , Il Presidente della Cei ! Allah Akbar (Dialogo Interreligioso) - Egli è uno , uno soltanto ! Egli è il solo , unico Dio ! - Si ! Ma devi dirmi , intanto , Se è il tuo oppure il mio ! La rima La rima nasce spesso dal bisogno Che qualche volta hanno le parole Di ritrovarsi insieme almeno in sogno Perché, nella realtà, vivono sole Per fare questo occorre un sognatore Che se le prenda per il verso giusto, le tratti con dolcezza, con amore di stare insieme le trasmetta il gusto Se ci riesce nasce un’armonia Che renderà la vita un po’ più lieta A questo serve, in fondo , la poesia E per far questo, servirà un poeta. Ciò detto , non vuol dire ch’io lo sia O che per esserlo c’è soltanto un modo: io vado solo in cerca di poesia e se la incontro , son felice e godo. Lo so che non è facile incontrarla: passano giorni interi e non la trovo, allora , per distrarmi , provo a farla ma se la riconosco , mi commuovo. Sono un poeta di regime Sono un poeta di regime Per il quale faccio rime Sia invertite che baciate E che son molto apprezzate Dal lettore miope e ignaro Sempre prono al dio denaro , Al successo del potente … Io manipolo la gente : Sono un intellettuale Che su « Libero » e « Il Giornale » Scrivo e spiego le ragioni Di Gheddafi e Berlusconi , Grandi soci negli affari E che come due compari Pensan solo a far quattrini Sulla pelle dei cittadini. Io li esalto , ammiro e incenso Perché anch’io ho il mio compenso. Tutto ciò che scrivo e dico E per crear sempre un nemico : A volte sono i comunisti, altre , invece , gl’islamisti inviati da Al Kaeda : l’importante è che ci si creda. Si , lo so:è tutto inventato , Ma io per questo son pagato , Per far credere alle persone Ciò che vuole il mio padrone ! Sono un caso letterario Sono un caso letterario : Pur non avendolo mai scritto Han scoperto il mio diario, Non ancora manoscritto… Lo vorrebbero stampare, Ma non c'è un editore Che lo voglia pubblicare… Ci vorrebbe un po’ d’amore , Un po’ di sesso e di denaro , Insomma, il solito ingrediente, Con un risvolto dolce-amaro Come piace a tanta gente. Non mi è stato ancora letto , Ma ha un finale molto triste… tuttavia mi è stato detto : « Questa storia già esiste ! « Paragoni (Nel 150°) L’Italia : i suoi destini , Le sue tragedie , le sue occasioni : Ieri c’era Mussolini, Oggi abbiamo Berlusconi . La Storia è illuminante Su certe vicende umane : Mussolini aveva un’amante , Berlusconi , soltanto puttane . In un paese concusso In un Paese concusso Mi sento uno straniero : Chi può permettersi il lusso Di esser preso sul serio ? ! Ormai il nostro vivere È forgiato dai media Per questo mi fa ridere Persino una tragedia ! Sixtyeight generation La mia generazione Ha fatto il sessantotto : Fu una bella occasione Per dir : « Ci avete rotto » ! Mettemmo sotto assedio Quel mondo patriarcale Ma non so se il rimedio Fu peggiore del male… Poi venne il ’78 : E Io feci anche quello… Così mi misi sotto E riempii il mio fardello Di speranze e di miti. L’88 ci prese Che eran già esauriti E ci fu chi si arrese ! Ci si perse di vista : Chi si mise in trincea, Chi divenne arrivista E finì la Corèa ! Chi scelse la guerriglia, Chi porse l’altra guancia, Chi mise su famiglia, Chi mise su la pancia … E chi tolse il disturbo Senza alcuna pretesa, Chi si fece più furbo Ingannando l’attesa … Il novantotto ho vissuto tra riflusso e privato, tra chi aveva già avuto e chi aveva già dato ! Dal 2000 avvistati ormai naufraghi spersi… Eravamo cambiati ! Ora siamo diversi … E io mi feci anche l’otto, Ma con poche emozioni … Ora aspetto il diciotto Senza troppe illusioni… Pasolini e Pavese Furono i nostri eroi. La Vita e le sue Offese Li sottrassero a noi … Don Milani, don Nesi Furono emarginati Per non essersi arresi Al potere dei prelati… Qualche anno fu più bello, Altri furon più brutti, Comunque, se è per quello , Me li son fatti Tutti ! Ora vado su e giù Tra Parigi e Livorno, Ma verrà un bel giorno Che non ne farò più ! Tristezza Avevo due o tre anni e una carezza Bastava e io non piangevo più : All’improvviso spariva la tristezza… Chiudevo gli occhi e lei non c’era più ! Ora li chiudo, anche con la mano, Ma la tristezza non se ne va più perché tu sei andata via , lontano, tanto lontano che non ritorni più ! E apro e chiudo gli occhi : su e giù ! Intorno a me c’è solo nebbia folta ma i miei occhi non la vedranno più , Quando li chiuderò l’ultima volta … Poesia di Sandro Bondi Gabbiano nell’azzurro, Sogno degli Italiani, Ascolta il mio sussurro , Visione del domani. Quando il tuo sguardo giri In cerca di consenso, Ascolta i miei sospiri, Levati al cielo, immenso ! A un tuo cenno o comando, O Re del mio destino, Io godo come quando Rubi ti fa un p-----o ! Se anche Bondi … Se anche Bondi scrive poesie, A me cos’altro resterà da fare … ! Sarò costretto a percorrere altre vie, Sperando non doverlo mai incontrare … ! Confesso di avere un po’ paura : Io ho scoperto che la vita è bella Proprio attraverso la letteratura ! Non vorrei che sporcassero anche quella ! Mestieri Tanti mestieri ho fatto Durante la mia vita !: L’attore , il saggio , il matto, Lo scemo, l’eremita Il padre, il cittadino E l’intellettuale, A volte anche il cretino, E ho fatto anche del male ; L’amante ed il marito, Il giovane arrabbiato, Il vecchio rimbambito, Anche l’uomo impegnato ; Ho fatto lo studente, Il ragazzo per bene, A volte proprio niente, Ma ho fatto anche del bene ; Il prigioniero, il guardiano, Il paziente, il dottore, Il malato ed il sano, Ogni tanto l’amore… Ho fatto l’eversore, Il ribelle, il precario, Anche l’educatore, Il rivoluzionario… Ho mangiato anche il fuoco : Ho fatto tutto io E c’é mancato poco Che non facessi dio … Ma non ho fatto il morto, Quello l’ho rinviato, Però , mi sono accorto Di averlo cominciato … Quando l’avrò finito, Ve lo farò sapere, Vi manderò un invito (se vi farà … piacere … ) così mi scorterete verso l’ultima meta e chissà se direte : « In fondo era … un … poeta … « . 150 anni Ma che c’è da festeggiare ? Guardiamoci un po’ attorno … Se lo vogliamo proprio fare, Troviamo almeno un Giorno ! In cui tutti siam d’accordo Nel provare l’emozione Che alimenti il bel ricordo : Quando eravamo una Nazione ! Oggi non è più tempo Oggi non son più tempi Da fare poesia : Soffiano tristi venti Sopra la Patria mia ! Questi non son più tempi Di scrivere poesia : Deponiamo la cetra, prendiamo un’altra via… Io non so dire quale Perché sono poeta Ma non appenderò Ai salici la cetra ! No ! Io non l’appendo : Ritorno a essere uomo : Combatto e non mi arrendo ! Me ne frego! Me ne frego se Gheddafi spara sui suoi concittadini , purché lui fermi gli scafi e mi lasci far quattrini! Me ne frego dei dittatori , purché blocchino i barconi .... Me ne frego dei valori: W Silvio Berlusconi ! (A tutti i cari sitani) Ma cos’e’ la poesia Ma cos’è la poesia? C’è qualcuno che lo sa? Forse una melodia, forse, solo vanità di un pensiero appena colto mentre sta spiccando il volo, un sorriso sopra il volto di un uomo stanco e solo? Forse tutte queste cose O per meglio dir nessuna, forse un mazzo di mimose, forse un raggio della luna? Chi lo sa, me lo può dire? Io aspetto la risposta, però, prima di morire ; a me basta una proposta! Non è detto che sia quella che mi passa per la testa; che sia brutta o che sia bella, io vi mando, intanto, questa. Se non così (Nisi ita , tunc ut) Se non così, allora come Ci possiamo noi indignare. Per l’Italia e il suo buon nome Ci dobbiamo ribellare! Egli ha a sua disposizione Mezzi per la sua difesa, la nostra Costituzione è già stata troppo offesa! Ora aspetti con rispetto (che qualunque esso sia) sarà pur sempre il verdetto di una legittima giurìa di uno Stato di Diritto dove ognuno a l’altro è uguale Quindi adesso stia zitto, ci ha già fatto troppo male! Giungerà, forse, il momento Diuna Nuova Resistenza? Se lui compra il Parlamento, perderemo la pazienza ! Se non qui (Hic et Nunc) Se non qui, allora, dove? Oramai abbiam le prove ! Quello se ne deve andare: Deve farsi processare! Ma se resta lì, a quel posto, lotteremo ad ogni costo! Grideremo a perdifiato Fino a ché non se n’è andato ! L’hanno fatto gli Egiziani?! L’hanno fatto i Tunisini?! E noi, perché siamo Italiani, siamo, forse, dei Cretini!!! Vera poesia La vera poesia è corrispondenza Perfetta tra le cose e le parole ... Solo il poeta ne scopre l’esistenza ... Ci sarebbe la vita senza il sole? ... La vita, ci sarebbe , senza amore, ci sarebbe l’amore senza vita che dura quanto il battito di un cuore, come questa poesia che è già finita! ... Perle Perle sono le lacrime versate ... L’ho versate per fartene collane... Erano belle quando le hai indossate Perché erano autentiche, nostrane ! E per legarmi a te eternamente, le ho trasformate in tante catene con cui ho serrato il cuore mio e la mente perché ti voglio e t’ho voluto bene! Epitaffio Non sento più lo scorrere del Tempo, i Giorni non mi passano più accanto, i miei Capelli più non scuote il Vento, né il mio Sorriso spegne o asciuga il Pianto. Sul Volto mio riposa, ora, l’Eterno, le mie Braccia arrese per disarmo, nei miei Occhi , il buio, estate e inverno, la Fronte, fredda, come questo Marmo. Memento ( ...quia pulvis es et... Genesi, 3, 19 ) Quando la notte affonda Le sue radici nell’oscurità, senti arrivare il buio come un’onda che prima o poi ti sommergerà. E non vedrai più albe, né tramonti; non ci saranno più mari, né monti, ma solo un’oscura massa informe dentro la quale il tuo spirito dorme. E tornerai da dove sei partito Senza lasciare traccia in quei sentieri Che percorrevi in cerca d’infinito E non sapevi che cenere eri. Se non ora Se non ora, allora, quando?! Si! Anch’io me lo domando, ma so già che la risposta non può giungere per posta! Toccherà a noi cercarla, solo noi possiamo darla, per uscir dal letamaio: im piazza, il 13 febbraio! Per gridare a squarcia gola Una unica parola. Per salvar le Istituzioni, la risposta è : Dimissioni! Appello all’umanità Se voi volete veramente vivere non vi lasciate mài pìù dividere tra cristiani, ebrei e mussulmani ... Togliete Dio dalle loro mani... di ogni religione, ogni frontiera, il vero scopo è, dividi e impera. Catulliana Amo et odi: Berlusconi non è Prodi! C’è chi l’odia e chi lo ama? Berlusconi non è Obama! Non è neanche Sarkozy: tutt’al piùè un ... Ben Alì! Ce l’ha con le Toghe rosse? Lui vuol solo luci ... rosse! Sta ad Arcore notte e giorno? Dice a tutti: “ Vado e ... Porno! “ E’ uno statista? C’è chi ci crede: questo è il Paese di Emilio Fede! La dignità!? Non lo sfiora!? Questo è il Paese di Lele Mora! Che Dio ce la mandi davvero buona! Questo è il Paese di Achille Corona! Che sia anche il mio? Ora lo dubito: comunque vi lascio ma ... porno subito! Anche stasera Quando mi venivano incontro le parole per dare il benvenuto al mio pensiero con i suoi raggi illuminava il sole un cielo che ora vedo tutto nero dove una rara stella ancora brilla con la sua luce fioca anche stasera e ogni tanto manda una scintilla che di lontano sembra dirmi spera Spalle al muro E qui seduto con le spalle al muro La mente inutilmente mi torturo Di me stesso carnefice dilanio Le indolenzite ossa del mio cranio... Ma quanto durerà questo patire, ma quando finirà questo tormento e mentre qui aspetto di morire sento stormire tra le canne il vento E se ora ... E se ora sono qui, prima, tu, lo sai, dov’èro? Me lo chiedo, e, questo sì! Che per me, resta un mistero ... Però quello più angoscioso A cui rispondere non so E che mi rende un po’ nervoso È non saper... dove .... sarò Così, nel dubbio mi trattengo. rimanendo in mezzo al guado, e, se non so da dove vengo, sapessi, almeno, dove vado! Deka/Dance Chi sei, bella straniera, tu, che mi passi accanto e la tua pelle nera, tra un sorriso e un pianto, ogni sera,qui, vendi, mentre la luna brilla, e, ogni tanto , accendi nei petti, una scintilla. Sinistr! destr! dietrofront! Disse Moretti, notissimo regista: "D'Alema! Di' qualcosa di sinistra!" Lo sentì Fini il quale senza indugio uscì immediatamente dal rifugio e, gettato il Fascio nell'oblìo: "Qualcosa di sinistra dico anch'io!" E, rimestando la solita minestra: anche la sinistra sa di destra ... Pechino’s poet E come disse il poeta di Pechino: “Ma chi sarebbe ‘sto Italo Bocchino?” Gli rispose il poeta di Shangay: “Chiedilo a Berlusconi e lo saprai!” e, poi giunse a queste conclusioni: “Quello è un Bocchino che rompe i c....... ma questo Silvio non lo può accettare perché lui vuoole solo b.........” Dakota’s poet E come disse il poeta del Dakota La vita non è altro che una ruota; gli rispose un amico con sospiro: “Allora, dai, facciamo un altro giro!”. Ma quel poeta che era molto scaltro “Grazie” gli disse “non ne faccio un altro E te lo dico non perché mi arrendo, ma perché sono giunto e quindi scendo” e, dopo avere tutti salutato “Scusate” disse“ma ...Sono arrivato”! Spes, ultima i ... dea ovvero Amor vincit in ... somnia Cav Il Sungè davvero straordinario: ora sta divorziando dalla Lario; prima ha divorziato da Casini; ora divorzierà anche da Fini; possiamo noi sperare che un domani voglia divorziar dagli Italiani? Ad usum del ... Fini L'on. Gianfranco Fini da giovane studiò "da Mussolini"; mise da parte poi, quelle lezioni per mettersi a studiar "da Berlusconi"; credo sia giunto il momento adesso che si metta a studiare "da se stesso". Pomeriggi Quei pomeriggi dorati che non finivano mai dove saranno andati, dimmelo se lo sai Scomparsi con Alice? Col lepre marzolino ? Oh Come ero felice quando ero bambino! Mondo meraviglioso di sfavillante sfarzo Ora così noioso quando sarà scomparso? Quel mondo favoloso, quando lo avrò smarrito? Rispondere non oso che non è mai esistito! Last call Su! Via! Ascoltatemi perché, in fondo, Ciò che ho da dirvi è molto profondo!... Son io che vi parlo : il Vostro Mondo L’unico, il solo così rotondo, schiacciato ai poli, largo di fianchi, ma che ospito neri e gialli e bianchi insieme a tanti altri colori compresi animali, alberi e fiori... Vi accolgo tutti senza problema, però, se a volte il cuor mi trema in pieno giorno o a notte scura è perché mi fate un po’... paura e, con tutti quei lampi, con tutti quei tuoni voglio dirvi soltanto di esser più buoni e ricordare a tutti e ad ognuno che io ho bisogno dell’amor di ciascuno... Usatemi bene! Non mi sprecate! E , mi raccomando! No! non sporcate I miei monti, i miei mari, i miei cieli blu Perché dopo me ... non ne avrete più! Poetae tempora Sono un poeta a tempo pieno: che sia nuvolo o sereno , io continuo la mia vita: ogni giorno una ferita!... ogni attimo, ogni istante: oramai son così tante che non merita parlarne e trascino questa carne verso l’ultimo destino fin da quando ero bambino... Si! Lo so cosa m’attende, ma qualcosa non s’arrende, c’è qualcosa che resiste e io so che fin che esiste ogni notte, giorno e sera, dice all’anima mia:SPERA! II Sono un poeta a tempo perso: nei miei sogni sempre immerso. Ogni tanto mi risveglio, ma sognare è molto meglio. E così mi riaddormento Per sfuggire al mio tormento. Lasciami riaddormentare: ho tanta voglia di sognare ... cieli azzurri, mari blu Fino a non svegliarmi più! Sic stantibus rebus Era vuota quella culla si è riempita all'improvviso prima lì non c'era nulla ora dentro c'é un sorriso Chiuso nella sua penombra cerca una via d'uscita e la trova in una tomba dove dentro c'é una vita Rimerick I C’era una vecchia di Bardonecchia, che aveva per casa una catapecchia: mentre riempiva di acqua una secchia, le entrò una pulce dentro un’orecchia. “Ma che cos’é che mi punzecchia”, disse la vecchia di Bardonecchia mentre nell’acqua il viso si specchia. II C’era una vecchia di Bordighera, molto simpatica e molto sincera che abitava su una scogliera; prima di andare a letto la sera, mangiava sempre formaggio e pera. Un giorno, agli inizi di primavera, mentre andava correndo alla fiera, per acquistare una nuova dentiera, chissà in che modo o in che maniera, cadde di sotto da una ringhiera, quella vecchietta di Bordighera. III C’era una vecchia vicino ad Imperia, ma neanche fosse stata in Nigeria, viveva sola nella miseria, tutti ridevano, ma lei era seria: quella vecchietta vicino ad Imperia. IV C’era una vecchia furba e birbona, gentile e saggia come un’icona viveva sola presso Cortona, una città tra Arezzo ed Ancona. Non conoscendo bene la zona e non vedendola mai di persona, tutti dicevano: Ma com’è buona quella vecchietta presso Cortona. V C’era una vecchia vicino a Bologna , forse portata da una cicogna che abitava dentro una fogna, in compagnia di qualche carogna ma tutti dicevano: “È una vergogna! Un altro ALLOGGIO trovarle bisogna, senza più indugi, senza menzogna!” Ma lei di andarsene, ancora sogna, quella vecchietta vicino a Bologna. Che bello! Che bello poter vivere così: poter dire di no oppure si, secondo quello che ti pare e piace e vivere con tutti gli altri in pace! Che bello essere liberi davvero in un mondo più giusto, più sincero e oltre che liberi essere felici e avere tanti, tanti, tanti amici! Che bello vivere alla giornata con una bella donna innamorata e della terra dividerci i frutti: volere veramente bene a tutti... Vorrei viver così, ma lo confesso, non ci son mai riuscito fino adesso, ma da stasera voglio cominciare, per questo insieme a voi voglio cantare. Che bello poter vivere così... Il mondo è quel che è, quello che è sempre stato e cambierà soltanto quando sarai cambiato ... ma anche se non cambia, la vita intanto avanza, ché l’ultima a morire è... sempre la speranza! .. Il canto del cucu Di vite dopo questa non ce ne sono più, su via, facciamo festa al canto del cucù, la morte di ciascuno sarà l’ultima morte, su via cantiamo forte il canto del cucù cucucucucucucucucucu cucucucucucucucucucu. L’amore sarà quello che avrai saputo dare, lasciamoci cullare al canto del cucù e verrà il giorno in cui non ci saremo più, ma resterà soltanto il canto del cucù cucucucucucucucucucu cucucucucucucu. E quando sarai vecchio e non ce la farai più, potrai sempre cantare il canto del cucù e quando sarai stufo e non ne potrai più potrai sempre invitare qualcun altro a cantare il canto del cucu cucucucucucucucucucucucucucu Memoria La mia memoria è fatta di... canzoni che narrano la storia, le emozioni, di tanti vecchi, nuovi, grandi amori: le loro gioie, le pene ed i... dolori: La prima cosa bella che ho avuto dalla vita: la festa... appena cominciata...è già finita... La lontananza sai,è come il vento: il mondo non si è fermato mai un momento... Al di là del mare più profondo ci sei tu: mi dipingevo le mani e la faccia di blu... C’è una strana espressione nei tuoi occhi: per la tua piccolina non compri mai balocchi... mamma... son tanto felice perché ritorno da te: se mi vuoi lasciare... dimmi almeno perché... Amore, scrivimi: una frase, un rigo appena: è ‘na passione più forte ‘e ‘na catena... Come te, non c’è nessuno: manca soltanto quello dal volto bruno... Che ne sai, tu, di un campo di grano: non è la rosa, non è il tulipano... Festeggia un ubriaco il fine settimana: via del campo: c’è una... puttana... Questa di Marinella è la storia vera: Roma! nun fa la stupida stasera!... Nessuno, ti giuro nessuno, nemmeno il destino: I found my love in Portofino perché non avevo niente da fare. Guarda che luna! Guarda che mare! Che mare! Che luna! Questa notte m’hai chiuso la porta, Signora Fortuna!... Buongiorno Dio: avrei bisogno di carezze anch’io... I sing ammore do you capire oppure no: come prima, più di prima, t’amerò. Anticlimax "Sono solo, sono triste: ti desidero, ti bramo: se l'amore non esiste, dimmi, allora: perché ti amo!" Lei lo guarda con sospetto, poi, con voce che le trema: "Tu mi vuoi portare a letto, cosa credi, che sia scema?" Lui la guarda indispettito, poi, la prende per la mano: "Forse tu non hai capito, ma va bene anche il ... divano ..." A Reena(pron.: ri’ena) O Reena, Reena, Reena, vorrei tanto lavarti la schiena, sotto l’acqua fumante che scroscia insaponarti il culo e la coscia. O Reena, Reena, Reena, vorrei tanto lavarti la schiena, sotto l’acqua scrosciante che fuma, ricoprirti tutta di schiuma, sotto lo scroscio fumante dell’acque, la stessa schiuma da cui Venere nacque e, mentre ti suda di piacere la faccia, stringerti nuda tra queste mie braccia, sentirti bagnata, madida, calda, poi, come due naufraghi la cui barca si sfalda, per l’improvviso furore dell’onda, sentire il mio corpo che dentro il tuo affonda, aggrapparmi al tuo collo, al tuo petto, al sedere ed affogare con te... nel piacere... Fuoco! Ardo d’un fuoco che mi divora: poterti avere almeno mezz’ora ... ardo di un fuoco che non si estingue: Ah! la tua bocca con dentro due lingue: ardo di un fuoco che non si spegne più forte di mille quintali di legne ardo d’un fuoco che mi consuma: vorrei ricoprirti tutta di schiuma, poi dondolarci sopra un’amàca ardo di un fuoco che non si placa. Bea (Ontologia del Nulla) È il suo amore che ti distrugge,è il suo amore che ti crea: al destino non si sfugge... questo è il fascino di Bea... Sempre in cima al tuo pensiero, sempre al fondo della tua idea, se vuoi essere sincero c’è soltanto lei... c’è Bea... Ci son mari senza onde, mali senza panacèa? Se qualcuno ti risponde non potrà che dirti: Bea! C’è Vangelo senza Bibbia? C’è Ilìade senza Odissèa? Ogni laccio ha la sua fibbia: ogni uomo ha la sua ... Bea ... ! Nella gioia, negli affanni nella bassa o alta marea, passeranno altri mille anni prima di scordare... Bea! In un giardino dove cresce la genziana e l’ orchidèa, ogni uomo, quando esce, prima o poi incontra Bea! Nella calma, nella foga, sia in chiesa che in moschea, sia in un tempio o in sinagoga pregherai sempre per Bea... E’ il suo amor che ti sovrasta che ti fa stare in trincea Ma tu puoi dire questo e basta: Bea! Bea!.... Bea!... Bea!... È l’amor che ci distrugge, ma è l’amore che ci crea: al destino non si sfugge... Questo è il fascino di Bea... La bicicletta Dai, Anna sali sulla canna e... non aver paura, anche se è troppo dura: puoi muovere il sedere, non ti farò cadere: vedrai come ti tengo, almeno finché... vengo ... su... lasciami pedalare... poi ti farò guidare che... se arrivar ti preme... vedrai... verremo... insieme ... La mela O Daniela, dolcissima Daniela, oh come avrei voluto mangiare insieme a te la prima mela poi su una barca a vela, affidandoci al vento continuare il percorso, e dare a ogni momento... un nuovo morso ... Eucalyptus melody Cadono le foglie: nessuno le raccoglie... cadono i frutti: li raccolgono tutti... Cade giù la pioggia dalle nuvole nere, cade chi non si appoggia e chi non sta a sedere... Cadono i soldati partiti per la guerra, ma chi ce li ha mandati si spartirà la terra... Cadono i barconi carichi di speranza, cadono le illusioni a un miglio di distanza... Cadono gli amori sbocciati a primavera, adono i disertori che varcan la frontiera... Cadono in mare i poveri accolti dai delfini che preparano i ricoveri per chi non ha confini... Cadono le foglie senza aalcuna pietà, le nostre ultime spoglie chi le raccoglierà... Cadono le foglie: nessuno le raccoglie... cadono i frutti: li raccolgono tutti... Marina Ho scritto questi versi stamattina e li ho chiamati, sai come? Marina!...... una donna, in fondo, come tante,, però, di tutti, il verso più importante, sta tutto in quel suo sguardo, quel sorriso che si accende, si spegne all'improvviso: ti sfiora quasi un alito di vento, ti fa sentire semplice, contento, così, senza motivo, forse perché ti senti ancora vivo... La pioggia sul vigneto Lungo i vecchi filari ricoperti di tralci e di pampini amari tra le zolle ti slacci... sotto l'ombra degli olmi come grappoli puri i tuoi seni ricolmi sono acini duri... Una scossa mi fulmina la mente, rapido un tuono brontola impaziente, su me il tuo corpo scivola, si appoggia benefica discende giù la pioggia, tutto m'inonda, mi rinfresca e scuote, mentre, bagnate, accarezzo, le tue. gote Del desiderio Del desiderio in cui io mi consumo un giorno resterà soltanto fumo che avvolgerà, offuscherà lo sguardo sotto i cui occhi mi consumo e ardo. Aspettando Godo Il tempo passato ad aspettarti non è tempo sprecato, ne son certo, se anche questo servirà ad amarti, aspetto volentieri a cuore aperto ... e aspetto e aspetto che quel giorno giunga e, pur se grande sarà la sofferenza per quanto questa attesa sarà lunga, più grande ancora sarà la ricompensas... A Veronica (Dietro a un piccolo uomo c’è sempre una grande donna.) Veronica Lario : quando corre l’amore sul binario, nessuno pensa che sbandi e che deragli, oggi si chiedono se non sei tu che sbagli. La risposta è più che scontata, o non fu Eva ad essere accusata : è il demonio che il male dispensa ed amministra, quello che oggi, lui, chiama : « la sinistra ». Dinnanzi al nuovo drammatico duello è Veronica ad essere caduta nel tranello ? Ma perché dagli italiani, Silvio,è cosi amato e solo da sua moglie è tanto detestato ? L’unica risposta che mi viene E che lei lo conosceva… troppo bene… ! À la recherche du temps perdu … ma se tu vai in cerca del tempo perduto poi, non ti accorgi di averlo vissuto... No! Non cercarlo, non troverai niente, ma cerca di vivere il tempo presente... e se un giorno vedrai tirar su un altro muro è perché hanno paura del tempo futuro, ma tu non reagire nel modo scontato, andando in cerca del tempo passato... ma non ti sei accorta che i sogni e l’amore lì potrai realizzare in un futuro... interiore... e, se a volte ti senti smarrita, nel vuoto… non rifugiarti nel passato remoto... Di quello che hai fatto, di quello che hai detto, ti resterà solo questo tempo... imperfetto; il tempo imperfetto nel quale viviamo e allora, su, dai, perché non ci amiamo! Perché ci facciamo ogni giorno la guerra, ma, di' non hai visto quanto è bella la terra? ... e se nei tuoi occhi, io vedo un sorriso... pur coi piedi per terra, io sto... in paradiso... Ritratto Tenerissima fanciulla mia, forse sei tu, la vera poesia: il tuo collo d’alabastro è più splendido di un astro, le tue labbra di corallo per me sono un vero sballo, i tuoi occhi di carbone un’eterna tentazione, il tuo naso cristallino: il respiro di un bambino ed i tuoi neri capelli sono angeli ribelli; la tua fronte è un arenile con la sabbia più sottile di ogni più morbida pelle; le tue cosce sono snelle come due puledre in corsa, le tue mani sono fari che si accendon nella morsa; i tuoi seni due corsari all’arrembaggio contro il vento, una baia è il tuo bel mento, il tuo corpo: un monumento! Le tue ciglia sono archi, le tue braccia immensi parchi dove nasce, cresce e muore: il grande albero dell’amore. Canto Catullo (Lugete Veneres cupidinesque)... Perché non piangi, o Venere, con tutti i tuoi seguaci e voi, anime tènere che sospirate i baci... della mia Lesbia, il passero oggi, ahimè,è morto... come, quanto si amassero, lo dice lo sconforto che c’è negli occhi suoi ora pieni di pianto, ora che più non puoi farle sentire il canto, dolce più dell’aurora, da che l’oscura notte che tutti ci divora e tutto inghiotte, le ha rapito la gioia di quei dolci momenti: ora tristezza e noia... non più giochi innocenti ... E se non piangi, o Venere, dimmi, chi la consola? Chiuso nel muto cenere, L'UCCELLO PIÙ NON VOLA. Pirandelliana La realtàè un’arma a doppio taglio: la cosa più corretta è in sé uno sbaglio, la più Scorretta è parte del Reale: son sempre mescolati il BENE e il MALE. La VERITA’ convive con l’ERRORE, persino l’ODIO fa parte dell’AMORE e non vi è DUBBIO alcuno che noi siam tutti, però anche nessuno e anche oggi che siamo nel 2000, siam sempre uno, nessuno e centomila. Omaggio a Fosco Maraini Ecco una poesia che non è mia, composta di parole inesistenti come vaterga, gnagio, arrafferia, ma bene esprime i miei sentimenti . Parla di un lonfo ammargelluto e vecchio Che simile ad un confo vive e botalla e legica parecchio E lì tra il frusco e il brusco barigatta, ma quando soffia il bego a bisce bisce, lui, zuto, si sdilenca e s’archipatta e solo in quel momento mi capisce. . Molti son gli animali a cui s’ammoglia: il glusco, il lupignasco ed il sofisco ma quando cionfa e sbidugliando arroglia innverità io solo lo capisco. E così beto, inzucchio e e vo gisbuto e quasi quasi fenco nel trombazzo ma se affarfegna e gniffa compiaciuto, allora lo sbernecchio e mi c'incazzo ... Ricerca Io t'ho sempre cercato tu lo sai e non ho ancora perso la speranza, se non dovessi, però, trovarti mai, fa che non senta mai la tua mancanza Sono un poeta a tempo perso Sono un poeta a tempo perso Nei miei sogni, spesso, immerso, ma ogni tanto alzo la testa per vedere quel che resta di una realtà che fugge e che fuggendo ci distrugge Qualche volta mi risveglio, ma sognare è molto meglio e così mi riaddormento per sfuggire al mio tormento Ah! riprendere quel sogno di cui sento un gran bisogno Ah! potermi addormentare E riprendere a sognare Con la testa mia all’ingiù e non risvegliarmi più Quando la notte.. Quando la notte poggi La testa sul cuscino Ieri diventa oggi ed un altro mattino S’affaccia sulla soglia Dei tuoi stanchi pensieri Apri gli occhi controvoglia Oggi è come ieri altri occhi si apriranno Su domani confusi Mentre i tuoi resteranno Un giorno, sempre, chiusi. Cosa c’è di più poetico Cosa c’è di più poetico Di una bella poesia fatta con un gusto metrico Sì da esprimer l’armonia Che ogni tanto senti dentro, quando il sole, il mare, il vento ti accarezzano la pelle mentre tu guardi le stelle sopraffatto dal mistero che non ti sembra neanche vero a cui non sai come resistere e ti stupisci anche di esistere Insonnia Io non posso dormir, la notte passo a contare le sillabe dei versi che nell'angoscia del silenzio ammasso fino a che il giorno non li avrà dispersi... A me resterà solo il tormento del buio in cui, soffrendo, li ho prodotti fin che verrà una raffica di vento e i miei lamenti saran così interrotti. Sconcerto Io non so se veramente possa dire qualchecosa Che interessi un po’ la gente che non sia troppo noiosa ma ogni volta che apro bocca ho la sensazione innata un qualcosa che mi blocca … e se dico una... cazzata...!?! Ma poi la dico , senza sforzo E ogni volta che succede, alla fine del discorso c’è qualcuno che ci crede Ma la cosa che sconcerta Nel momento dell’addio E che mi lascia a bocca aperta È che poi ci credo...anch’io Questions and answers Ecco la nostra vita tra una corsa e una sosta: farsi delle domande senza trovar risposta Diffida di chi dice che Una risposta c’è, al meno che non l’abbia trovata tu, da te! Io,è tanto che la cerco: non l’ho ancora trovata, se non la troverò, almeno l’ho cercata! Le parole non sono mattoni Dall'Irpinia all'Abruzzo - chiacchiere + calcestruzzo. Dal Friuli al Belice abbandonato - discorsi + cementarmato. Passione 2009 Nel silenzio geolitico del tempo, squarciò la notte un grido senza voce e fu subito morte, fu il tormento del mio Abruzzo che adesso è in croce. Non un passero che voli sotto il cielo blu di Onna, né chi asciughi o chi consoli del suo pianto la Madonna. Poesia al ... bando ... E' arrivato il Nuovo Bando del Concorso Nazionale, ma che poesia gli mando che non sia troppo banale... Una poesia d'amore che tra un sospiro e una carezza, faccia nascere in ogni cuore una grande tenerezza?.... No! Una cosa .... un po' al di fuori e che vada oltre me stesso, oltre i soliti dolori che mi affliggono anche adesso.... Forse ... una ... Filastrocca che cantavo da bambino, imitando con la bocca il rumore di un trenino?... Si!Una ... cosettina lieta, senza troppa nostalgia, così, semplice, discreta, come questa ... poesia... Verso al verso La poesia mia fatta è... di versi che fanno il verso alla poesia Nei momenti più strani e più diversi di questa strana e diversa vita mia Le mie parole non sono così fresche come il fruscìo che le foglie fan la sera, né succulenti e polpose come pèsche o come mandorli in fiore a primavera Piuttosto erbaccia che spunta dalla pietra appena ttrova un cretto, una fessura S’insinua, cresce, secca, un poco arretra come il mio verso che si contorce e dura quanto i singhiozzi di un bambino in pianto o il lamento di un cane quando abbaia alla luna d’estate o come il canto delle cicale in cima a una ficaia! Meno male... Meno male che c'è Stivaletti che coi suoi versi liberi e schietti ci regala certi mommenti d'ironia che tra i sentimenti è quello che il cuore e la mente ci tocca, lasciandoci un poco ... amara... la bocca, facendoci storcere un po' anche il viso, mentre con gli occhi abbozziamo un ... sorriso! Ancora qui!...? Fu l’emerger della vita a condurmi fino a qui... Cominciai questa partita senza aver mai detto si! Feci qualche tiro in porta: non segnai:fu troppo corta! Fu un fulmine, un baleno, questa mia breve esistenza: avrei potuto farne a meno, ma se volevo fare senza dovevo chiedere il permesso, ma non sapendo però a chi, risultato fino adesso SON RIMASTO ANCORA QUI... Il mezzo giustifica Fini Meno male che c'è Gianfranco che da Nero divenne Bianco e che cambiando a più non posso , ora da Bianco diventa Rosso. Il motivo, a ben vedere, è sempre quello, cio è il Potere; Mussolini di cui fu sì fiero, lui da Rosso divenne Nero. In articulo mortis Dopo tanti anni che tribolo Giungerò anch’io al patibolo, dove salirò da solo, ma perché, per chi m’immòlo?... Altri, un tempo già lo fece: C’è, chi dice, fu in mia vece... Grande fu quel sacrificio, Ma ne avrò io un beneficio? Ci sarà unAssoluzione per chi ha una religione quale là professo io: religione senza Dio: dio dei dogmi e degli anatemi, dei castighi, onori e premi, delle scomuniche , delle diffide insomma un Dio che ci divide? Crescere Crescono i fiori. Cresce la mia pena. Crescono gli alberi. Cresce la speranza: mettere insieme il pranzo con la cena, mentre la morte, silenziosa, avanza. Crescono tutti. Son cresciuto anch'io. L'unico che non cresce è solo Dio, ma in Paradiso, Purgatorio o Inferno, sarò anch'io come Lui, un giorno: ETERNO! Cronisterìa (da un giornale del secolo scorso) Terremoto: ancora tre scosse: Papa Woytila ha di nuovo la tosse... D'Alema apre ai moderati: Tre marocchini morti ammazzati... Nuova riunione a Palazzo Chigi: Sei algerini uccisi a Parigi... Giulio Andreotti: rinviato il processo, ma la difesa va avanti lo stesso... Sciopero a scuola: una nuova protesta: Un anziano si getta da una finestra... Quattro mafiosi scarcerati a Palermo: Disegno di legge: sei anni che è fermo... Seviziato il bambino rapito a Natale: Domani in edicola un nuovo giornnale... Uccide per soldi il babbo e la mamma: La Rai oggi lancia un nuovo programma... Rivelazioni di un nuovo pentito: Ma Gesù Cristo è davvero esistito... Su cisti e tumori: una nuova scoperta: Il Livorno domenica gioca in trasferta... Uccide la moglie, il figlio, il cognato: Un nuovo accordo è stato siglato.... Proclamato uno sciopero nel settore trasporti: Incidentee stradale: due feriti, tre morti... Rapita ragazza: si teme sequestro: La grande riforma sarà fatta al più presto!... Tra nord e sud cresce il divario: Bruciato vivo estra-comunitario... Si uccide a scuola davanti ai compagni: aumentano ancora le tariffe dei bagni... Trovate morte quattro persone: s'indaga sul killer di Pordenone... Muore operaio giù da un ponteggio: Un nuovo record: il prezzo del greggio... Nulla di fatto su fisco e salari: Formula uno:è sempre Ferrari!... Per una dose uccide una vecchia: La Madonna è riapparsa a Civitavecchia... Prostituta albanese: morta sgozzata... E DOMANI COMINCIA UN'ALTRA GIORNATA!... L'Arte Farci sentire il suon dei nostri passi in mezzo a tante pietre, tanti sassi, farciscoprire dentro quelle volte: speranze eterne da secoli sepolte, le memorie di genti un tempo attive dove solo la pietra adesso vive, placida immobile in eterna quiete, custode delle epoche remote di cui faremo un giorno anche noi parte: questo è il fine ultimo dell'arte. Dio O Dio, Dio, Dio, Tu sei la via aperta, intrapresa da molti soltanto per coperta... O Dio, Dio, Dio, Tu se la via obbligata che da molti, però,è tanto trascurata, perché essi hanno, sai, altri interessi e vogliono occuparsi soltanto di se stessi... O Dio, Dio, Dio, Tu sei la via sicura che molti di perccorrere, però, hanno paura: non vogliono trovarsi soli con se stessi e accorgersi così di quanto siano fessi... O Dio, Dio, Dio, Tu sei la via corretta, evitata da molti perché hanno troppa fretta e vanno chissà dove in questa terra immensa a cercare le prove della Tua inesistenza... O Dio, Dio, Dio, Tu sei la via maestra, sia per chista a sinistra, ma anche chi sta a destra, però, perché nessuno vuole venirci dentro? Molti preferiscono, lo sai, restare al centro.... O Dio, Dio, Dio, Tu che mi ascolti, lo sai, ci sono anch'io, anch'io tra questi molti, ma Tu non disprezzarmi, no, non buttarmi via: la maggioranza conta: SIAMO IN DEMOCRAZIA! Bakuniniana Il mio ateismo è puro e cristallino, più duro del diamante e del metallo, più dolce di un buon calice di vino, sonante come un ferro di cavallo sul selciato del mio duro destino... Esso è amore per l'uomo e lo protegge come uno scudo, come una corazza, fa dell'Amore l'unica sua legge e dell'umanità: l'unica razza. Innamorarmi ancora? Perché dovrei innamorarmi ancora in questo mondo di odio e di violenza, io ci ho provato ma finora non n'è sortita alcuna conseguenza... Eppure ho amato ed amo ed amerò, ma se ci penso bene proprio adesso in questo amore mio c'è un però in fondo non ho amato che me stesso... quando m'inebrio di tutta la bellezza che riesco a trovare in una rosa, di fronte a chi si odia e si disprezza, amar solo se stessi è già qualcosa... Logos e Mito Tra Logos e Mito non metterci mai il sito... Tra Ragione e Fede non metterci mai ... piede... Tra Odio e Amore mettici tutto il cuore... La fede Ma cos'è, ma cos'è questa fede che non c'è, di cui si sente e non si vede, di chi dice che ci crede, che la perde, che la cerca, la baratta e la commercia... che ci prende, che ci lascia, che ci esalta, che ci accascia, che ci trova, ci abbandona, ci distrugge, e non perdona, che ci angoscia, ci comprende, ci tormenta, ci riprende? Ma cos'è questa fede che ci abbatte, ma non cede, che ci dice sempre: "Spera!", che ci affanna e ci dispera, che ci sfugge e ci addolora e che ci dice;: "Cerca ancora..." . La ragione Ma cos'è la Ragione, questa eterna tentazione alla quale ci aggrappiamo proprio quando disperiamo, quando il buio ci conduce ad affidarci alla sua luce fredda, asettica, neutrale, accecante, innaturale che ci avverte e ci ammonisce: "Io sto con chi capisce, sono l'unica risorsa che ti resta in questa corsa disperata verso il nulla, che ti porta dalla culla fino all'ultima dimora, sono l'unica Signora che ti illumina il cammino, che rischiara il tuo destino, che allontana ogni mistero fin davanti al cimitero, che non lascia niente in ombra ma si arresta... alla tua... tomba..." Ma vivere perché Ma vivere perché, per quale scopo se pensi a tutto ciò che verrà dopo, quando di te non resterà più nulla, solo una tomba, ultima tua culla... Ma ho conservato per te la mia esistenza, per te ho fatto la mia resistenza, quando ho visto che insieme a te potevo sognare tutto ciò che non avevo... E devo a te, per essere sincero, se oggi sono quello che non ero, ma quello che saremo, amore mio, ah! lo sapesse, per lo meno, Dio... Snooks Siamo palle impazzite di biliardo lanciate alla cieca da un giocatore d'azzardo... sbattute, sbalzate col furore di un'onda tocchiamo ora l'una e poi l'altra sponda fin che il colpo finale non ci conduca a precipitare dentro una buca... Nihil de nihilo Siamo tutti figli del Nulla che così distrattamente ci ha deposti in una culla e ci trascina verso il Niente... Ci ha lasciati qui da soli a sbrigarcela tra noi, tra sconfitte, sogni, voli, senza un prima, senza un poi in una fissa eternità, dove nulla mai avviene, però adesso che son qua proverò a volerti bene... Prigioniero di un destino, cerchi di venirne fuori, ma è così di ogni bambino cresci, speri, soffri, muori... Dimmi, dunque, cosa cerchi in questa vita così incerta? Tutte le bare ormai hanno i coperchi, soltanto una è rimasta aperta... Filosofia Su, via, dai, siamo tutti un po' hegeliani e tu, lo sai! Liberaci, o Epicuro, dal terror del divenire, tu lo sai quanto sia duro per noi uomini morire... La Filosofia ormai ha tutto detto: Dio è morto, però, non nel suo letto, forse nei nostri cuori, nelle nostre menti, ma siamo per questo più contenti? La Filosofia ormai ha detto tutto: Dio è morto. E noi? Portiamo il lutto. ma dopo il funerale, ditemi, dove stanno il bene e il male? E un dubbio ora mi sorge che mi tormenta notte e dì: Un Dio morto non risorge, ma Gesù Cristo, forse, sì... La Filosofia ha detto l'ultima parola: se anche Cristo muore l'umanità resterà sola. Su, via, dai! Siamo tutti un po' hegeliani e tu lo sai! Liberaci, o Epicuro, dal terror del divenire, tu lo sai quanto sia duro per noi uomini morire... Domande di un lettore e-lettore (Scritta aprile 2007) Senza rimpianti, senza nostalgie, gettando ponti, scavando gallerie, i diessini riprendono il cammino: perché soltanto quelli di Fassino? Un partito che viene da lontano non può fermarsi se non vuol morire, ma pure camminando piano, piano, di questo passo dove andrà a finire? Sfiorì il Garofano, appassì la Rosa, sfoglierà i petali suoi la Margherita, ma quello che un giorno fu la "Cosa", da che "cosa" prenderà la nuova vita? E dopo tanti fiori e foglie, tutti, ci aspetteremmo di cogliere dei frutti, spesso promessi da chi ci amministra: e se fosse la solita scissione di sinistra? Ah! quante lotte, quanto abbiamo dato per una società, un mondo migliore: non c'è il rischio che ora nasca un apparato burocratico, oligarchico, incolore? Di cespugli, di fiori, foglie e piante in questi anni ne abbiamo viste tante,, ma ora giunti al termine supremo, non c'è il rischio che spunti un ... crisantemo? Consumismo Che cos'è questo consumo che ci riduce tutti in fumo, che non ci dà scampo, né tregua mentre la vita si dilegua?... Che cos'è questo tormento che ci consuma a fuoco lento e brucia queste carni tenere e ci riduce tutti in cenere?... Che cos'è questo dolore senza senso, né valore in un mondo così atroce dove in fondo c'è la Croce?... La risposta non esiste edè per questo che son triste.... Moto perpetuo Tramonta il sole dietro le colline: s'inchinano degli alberi le cime come fanno le vecchie signorine quando osservano merletti, pizzi e trine. Sale la luna, lenta,, su nel cielo spandendo, mite, il suo chiarore intorno: copre la terra la notte col suo velo edè così che muore un altro giorno. Tramontano i pensieri dalla mia fronte in cerca di altre menti su cui sostare: altre teste ad accoglierli son pronte e continua così il pellegrinare di tante idee, sogni ed illusioni verso il loro destino, verso Dio e come muoiono gli anni e le stagioni così un giorno morirò anch'io. Tramonta il sole, tramonta l'Occidente, nuove nazioni, nuove civiltà: così si passa da l'Essere al Niente e poi dal Niente si ricomincerà. Questa è l'eterna legge del divenire fin dai tempi di Eraclito, si sa, che per nascere bisognerà morire: solo morendo si risorgerà. Risorge il sole dietro le colline, si aprono dei fiori le corolle come le bocche nei cori di bambine che intonano dei canti in sì be molle. Il coro degli uccelli già si sente diffondersi nell'aria tutt'intorno: le stelle in cielo ormai son quasi spente edè così che nasce un altro giorno. Allegri, tristi, docili, ribelli risorgono i pensieri dalla mia fronte e, mentre alcuni s'intrecciano ai capelli, altri se ne andranno lungo un ponte, un ponte lungo che non finisce mai, verso l'ignoto, forse, verso Dio e, tra speranze, dolori, gioie e guai così un giorno sono nato anch'io. Risorge il sole, risorge l'Occidente: nuovi diritti, nuove libertà, le piazze si riempiono di gente fin quando il sole non tramonterà... Tramonta il sole dietro le colline ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. (ad libitum) A Eluana E' stata sulla Croce per diciassette anni, ma avrebbero voluto inchiodarcela di più e tutto questo, pensate, nel nome di Gesù. Lui che sulla Croce è spirato, gridando: "Perché mi hai abbandonato". A tanto può arrivare la crudeltà umana... Dorme, riposa in pace, ora, Eluana. Il padre, questa volta, anziché abbandonarla, ha voluto,è riuscito a liberarla Ai suoi funerali non ci saranno vescovi o cardinali, nemmeno i suoi aguzzini, ma pochi, semplici onesti, amici, privati cittadini. Contro la verità dogmatico-vaticana, ha vinto ancora la carità cristiana. Inno all'ottimismo Si! La vita ci sorride se accettiamo le sue sfide, se affrontiamo i suoi problemi fuori dagli usati schemi... se la salute ci sostiene, se l'amore ci conforta, se ci vorremo ancora bene, la speranza non è morta! Su! Avanti! Su! Coraggio! Su! Via... andiamo all'arrembaggio! Riprendiamoci il cammino che ci porterà a un destino luminoso di progresso (non fermiamoci qui, adesso), altre mete! Altri traguardi (non possiamo fare tardi) già ci attendono lontani: altri giorni, altri domani prima ancora di morire c'è un lavoro da finire, senza fretta, senza affanno: (altri poi ... lo finiranno!) Nostra vita salve La nostra vita è appesa ad un filo fino da quando andiamo all'asilo edè in quel periodo incerto e un po' vago che, intanto, il filo diventa uno spago e, prima che il tempo la coda si morda, lo spago oramai si è fatto già corda... tramontano i soli, s'inseguon le lune ed ecco la corda si è fatta già fune, ma basta un alito, un soffio, una brezza ed, ecco, la fune di colpo si spezza... Restano i fili sottili del cuore coi quali intrecciare nuove storie d'amore, tessute da quelli che seguono a ruota e così ricamare di nuovo la vuota tela infinita di questa esistenza con i colori di un'altra esperienza... è così che la vita la trama continua: la fede vacilla, il dubbio s'insinua, la ragione distilla, la noia ci assedia, si alza la tela: una nuova commedia, la morte ci assilla, il dramma ora incalza così la tragedia diventa una farsa. Corrispondenze Caro Mario, la vita è un gran Calvario che ci conduce vivi sul Monte degli Ulivi, ma quando avrem raggiunto il Getsemani, negli Orti, vedrai che a quel punto, saremo tutti morti. Caro Dario, il treno è quasi fermo sul binario: si sta avviando a destinazione prima di toccare l'ultima stazione.... Come sbuffava la locomotiva, quando da soli oppure in comitiva percorrevamo la valle, il monte, il piano e sognavamo di andare più lontano... Coraggio! Ancora un balzo, un salto, un tremito, uno sbuffo fin che si fermerà... questo stantuffo... Caro Severino, la nostra vita ha un solo destino: dopo aver percorso tante strade ritorneremo in seno alla gran Madre che ci accoglierà tra le sue braccia finché di noi non resterà più traccia. Caro Luigi, la vita ci ha lasciato solo capelli grigi, ... ti ricordi? Era ieri quando avevamo i capelli tutti neri. Oggi che siamo soli, tristi, stanchi non ci resta che contare gli ultimi capelli bianchi. Homo homini canis Cosa fa un essere umano se lo prendi per la mano e gli dai con tutto il cuore la dolcezza del tuo amore? Lui ti guarda, ti sorride, ti dà un colpo e poi ... ti uccide... Cosa fa, invece, un cane se gli dai un pezzo di pane? Te lo prende con la zampa e ti è fedele fin che campa. Occhio per occhio Occhio per occhio, dente per dente, così si comporta spesso la gente che non conosce l'altra virtù quella di amarci ogni giorno di più, ma segue pedissequa il modo più antico: nell'altra persona vedere il nemico. Ah!Se la legge d'amor prevalesse fino a oscurare ogni altro interesse, il mondo sarebbe più giusto, più onesto, più bella sarebbe, la vita, per questo. Non ci sarebbe nient'altro da fare ma solo amare e... ammare e... amare... Difficile esercizio La vita è un difficile esercizio di accettazione della morte: un breve, inevitabile supplizio, ora più piano, ora un po' più forte che ci rivela quello che noi siamo, mentre ci rode, tormenta come un tarlo nello stesso momento in cui viviamo e noi dobbiamo ... imparare a farlo. Darwiniana La vita continua su tutta la linea la morte l'osteggia la vita indietreggia: una lotta s'ingaggia feroce e selvaggia il sangue la spiaggia ricopre e la pioggia da quando quel giorno guardandosi intorno la vita si è mossa la morte in silenzio le scava la fossa Canto la vita Canto la vita che se ne va, piango la vita che mi circonda, vivo la vita che è come un'onda un'onda del mare che viene e che va... seguo la vita che mi trascina di giorno, di sera, di notte e mattina, voglio la vita che non ho ancora, odio la vita che mi divora, amo la vita che ora mi accoglie, godo i suoi frutti, i fiori, le foglie e suono e ballo: la vita è una danza, serbo nel cuore la sola speranza che questo mio canto non morirà Ogni giorno Ogni giorno che passa è un pericolo scampato, ogni notte trascorsa è un riposo immeritato per chi vive come me alla giornata, ogni ora vissuta è un'ora regalata ... da chi?Io non l'ho mai saputo, spesso il Benefattore preferisce restare sconosciuto L'ultimo funerale Non c'è giorno che passa che non andiamo al funerale di noi stessi e ci andiamo così tante volte che l'ultima, per cortesia, la lasciamo agli altri Il merlo ... Cosa mi serberà il futuro? Ah! potessi io saperlo? potessi vedere di là di questo muro, dove ancora saltella e canta il merlo delle speranze mie, delle mie attese il cui canto qualcuno già minaccia: vedo gabbie approntar, tagliole tese, credo che sia iniziata già la caccia. Aspettando la sera Sopra questa collina di colore smeraldo, qui, seduto in panchina dove al sole mi scaldo, in me stesso mi chiudo, aspettando la sera e ogni tanto m'illudo che tutto torni com'era... come un tempo lontano, quando andando per via, mi tendevi la mano e una bella poesia, sussurravi al mio orecchio: ero ancora un bambino, ora sono qui, vecchio, sotto l'ombra di un pino... di quei giorni felici, non mi resta più niente: un po' di tamerici, un salice piangente, il ronzio degli insetti, il'erba verde del prato, i tuoi vecchi merletti, un violino scordato... uno spicchio di mare laggiù in lontananza, tanta voglia di amare e nessuna... speranza,,, L'ultima cena Io sono qui... in attesa: ho fatto già la spesa... la tavola è apparecchiata: olio, sale ed insalata... C'è il pane e anche il vino: mi siedo al tavolino, mi metto il tovagliolo: alzo il bicchiere, bevo e ... sono solo... Senilità Per me è come un ritorno nel passato quando, maldestro, muovevo i primi passi, quando piangevo per essere ascoltato e cominciavo a tirare i primi sassi... Adesso i passi son di nuovo incerti, il pianto, ormai, un lamento vano, i giorni: interminabili deserti, l'ultimo sasso mi è rimasto... in mano... Via col vento Quando lo guardavamo al cinema moderno, allora pensavamo di vivere in eterno, adesso che ci resta poco tempo in dvd vediamo ... via col vento... che col suo soffio ci sta portando via, lasciando dietro noi, breve, una scia che prima di raggiungere il suo culmine sarà durata il balenìo di un fulmine... Inch Allah Perché in un mondo così dinamico quando un cristiano incontra un islamico ciascuno resta della sua idea l'uno va in chiesa, l'altro in moschea a pregar fin che la gola è secca, chi guarda a Roma e chi alla Mecca? O non è meglio darci una mano senza più chiese, né Vaticano, o non son forse altrettante droghe pagode, templi e sinagoghe? Abbatter muri, aprir finestre: la Civiltàè solo Terrestre Vivere senza più distinzione di lingua, sesso e religione... O non è forse la religione che ci divide e che ci pone l'un contro l'altro senza mai tregua in questa vita che si dilegua, che ci abbandona, non ci appartiene o non è meglio volerci bene? Lottare insieme contro ogni male o non è questo il più grande ideale? E liberarci da ogni bisogno o non è questo il più grande sogno? O non è questo il vero Dio a cui tu credi e credo anch'io? E quando Natura i suoi attacchi sferra, batterci insieme su questa terra perché di un mondo così diviso potremmo farne un... PARADISO!.. Ritorno Ritorno sui miei passi, rivedo i miei cipressi, la strada fatta a sassi e noi... mai più gli stessi... Aiuole sempre uguali, oocchi aperti sui prati, fiancheggiano i viali e noi... così cambiati!... Lungo il vecchio sentiero foglie che il vento ammassa: tutt'intorno il mistero della vita che passa... Waiting for... Io sono qui e... aspetto, alla solita fermata, tutti gli altri mi hanno detto che non è ancora passata... Intanto, osservo il paesaggio, mi distraggo, guardo intorno, ma non so se il mio viaggio sia di andata o di ritorno... Ho bevuto... Ho bevuto, ho bevuto, ho bevuto, ma quanta sete ancora di... ASSOLUTO! Ho mangiato,ho mangiato fino alla sazietà, ma quanta fame ancora di... Verità...! Ho vissuto, ho vissuto ogni esperienza, sempre più ardita, ma ho conosciuto mai, la vera Vita?... Ho percorso i sentieri di ogni Filosofia, ma quanta strada ancora per trovare la Via...! O Maria, gratia plena... O Maria, Maria gratia plena, la mia speranza è soltanto terrena, l'amore mio è solamente umano<: di' a Tuo Figlio che mi dia una mano... Lui che sa tutto e che tutto vede saprà anche perché io non ho fede in una vita futura, ultraterrena, O Maria, Maria, gratia plena... Digli che voglio benessere e successo e che lo voglio, ora, qui, adesso, O Maria, Maria, se mi deludi, se la Tua porta in faccia Tu mi chiudi, se mi abbandoni, qui, in questo deserto io busserò fin che non mi avrai aperto, io chiederò fin che non mi avrai dato: è qui che voglio essere... beato... Perugiassisi Trovarsi soli con Perugia è un'esperienza eccezionale dove il mio cuore si rifugia con tutto il bene e tutto il male... Trovarsi soli alla fontana in una sera fresca come l'acqua, ti da una sensazione strana che puoi provar soltanto a Pasqua... E alzo gli occhi verso il duomo, vedo l'antica cattedrale e dentro me io scopro un uomo che è moderno e medievale... Trovarsi soli con Perugia con i suoi sguardi , i suoi sorrisi, mentre il mio intanto indugia verso il piano di Assisi... E mentre la valle io contemplo, risuona dentro me il suo antico esempio, risento dentro me la sua voce, lui che lasciò la spada per la croce... E mentre questo il cuor mio pensa, io scopro dentro me la mia incoerenza e solitario continuo la mia strada senza scegliere mai tra croce e spada... Preghiera O sconsolato Crocefisso mio che mi guardi con occhio moribondo, lo sai che un giorno verrò su anch'io per guardare dall'alto questo mondo... O Crocefisso mio, porgi la mano, tirami su, aiutami a salire, però, ti prego, fallo piano, piano, tu sai come è difficile... morire... Va canzone Va canzone, non tardare, lascia pure questo mare e vedrai che, senza dubbio, troverai tra Assisi e Gubbio dove il cuore si rifugia, la bellissima Perugia e, vedrai, c'è un'altra cosa, dove il cuore si riposa va, canzone, corri, in fretta, c'è mia madre che ti aspetta... Anniversari Son cresciuto insieme a me, son cambiato via, via: son sessantatre anni che io mi faccio compagnia... Ma se un dì dovrò mollare per spiccare il grande volo, me ne dovrò proprio andare e. lasciarmi qui... da solo... Aspettando i Re Magi Io non credo nei sogni e nei presagi, ma quella notte anch'io vidi i Re Magi, vidi anch'io le stelle in cielo scintillare ed i pastori in ginocchio giù a pregare davanti ad una stalla illuminata sul cui tetto una stella era posata... Fu quella notte che udìi una canzone: un canto di speranza e di consolazione... Vidi un Bambino sorrider nella culla, un bue, un asinello e poi più nulla... Tutto inghiottì spietata la memoria di questa nostra sciagurata storia dove Odio e Amore si affrontano ogni giorno, ma io ancora aspetto il Suo ritorno... Io che non credo nei sogni e nei presagi, anche stanotte, come ogni notte aspetterò I RE MAGI! Allegria dell'esserci Oggi chi vi parla è un sessantenne che se dal nulla fuggì come un evaso il giorno in cui in questo mondo venne, credete a me, ciò fu per puro caso... Ma se nel gioco eterno della vita, io mi ritrovo ancora tutto intero, ho vinto io per ora la partita con questo risultato: uno a zero... Ma, se fatale giungerà quel giorno in cui al posto mio non c'è nessuno, nell'eterno girone di ritorno, almeno ho pareggiato;: uno a uno! Novecento O Novecento mio, dove sei andato. Ah! Sapessi perché m'hai abbandonato, lasciandomi qui solo nel 2000 insieme a tutti gli altri a far la fila... Ma dove sono ormai le tue promesse di libertà, di pace: quelle stesse che tu per tanto tempo predicasti a quelli che con te sono rimasti... dove le intelligenti tue dolcezze, dove i tuoi miti, le care tue certezze... Ora è odio e desolazione, o Novecento mio, la tua stagione si è sciolta come neve al primo sole: cento anni di promesse e di parole... Nostalgia Ah! Quando eravamo on the road, adesso siamo in the house, passiamo i giorni to unload, le sere a giocar con un mouse... Ah! Quando leggevamo "Spoon River", adesso parliamo di driver, ciattiamo, formattiamo dei ... flopping e con un click... facciamo lo shopping... Ah! Quando sul mare andavamo on the sail, adesso, ogni tanto, mandiamo un e-mail, viviamo in un mondo di buy an sell e per amico non ci resta che un cell con il quale inviamo, leggiamo SMS, i giornali, oramai, sono solo The Press, i media solo e sempre di mass, adesso in città ci andiamo col bus... Le coppie di fatto fan tutte cus-cus, alla radio ascoltiamo soltanto The News, i giochi son fatti... restan solo i play-off e se non ti sta bene... fuck you and fuck off... Lettera alla "Lettera 22" Cara macchina per scrivere "Olivetti", con i tuoi tasti , ormai, ho scritto: "Addio" sopra quei versi miei mai più riletti, scanditi al suono del tuo ticchettio... Tu mi ricordi come tutto muore, tutto trapassa, corre, fugge via, ma fin che avrà un... ticchettio il mio cuore, continuerò a battere... poesia... La nostra luna Toh... C'è la nostra luna anche stasera, la stessa, quella di tanti anni fa, com'è diversa... non mi sembra vera,,, chissà se lei ci riconoscerà... Eppure, quante volte ci ha aspettato, quando seduti, abbracciati sul balcone, la guardavamo, trattenendo il fiato, mentre, bianco, ci mostrava il suo faccione... Ci sorrideva quella luna nostra, ci riempiva di sogni quelle sere, adesso, qualche volta, se si mostra, lo fa, più che altro... per dovere... Premonizioni C'è qualcosa nell'aria questa sera: un penetrante odore di ginestra, forse,è l'inizio della primavera che già stamani batteva alla finestra coi primi raggi suoi, timido, un sole tra due nubi, sbucato, all'improvviso, mentre in giardino sbocciavano le viole... così nel volto tuo sboccia... un sorriso... Illa res Ho consumato tutte le mie attese, ho consumato ormai ogni speranza in questo lento mio valzer viennese, in questa interminabile mia danza... e continuo a girare senza posa, senza una meta, come in una giostra: chissà se vedrò al fine quella cosa che sta al fondo di questa vita nostra... Dovrei aspettare, forse, d'esser morto? Ma se poi fosse proprio accanto a me? Ah! Troppo tardi me ne sono accorto, ma quella cosa eri tu... per me... Desiderio Io lo so di che cosa ho bisogno: di meno realtà, di molto più sogno, di meno ragione, di più fantasia, di meno prosa, di più poesia... Io lo so che cosa mi occorre: starmene solo in cima a una torre... d'avorio? d'argento?... ha poca importanza poi, alle ali del vento affidar la speranza, fatta di lotta, amore e coraggio che un giorno giunga questo messaggio là dove sia preso sul serio e che sia esaudito questo mio... DESIDERIO Audience Ho penato sempre molto per trovare un po' di ascolto e cercare un buon motivo per sentirmi un po' più vivo non ci sono mai riuscito, il perché non l'ho capito... E per questo mi son messo all'ascolto di me stesso, ma non è servito a niente: il frastuono della gente mi ha impedito di capire ciò che stavo per sentire... e sentire avrei voluto il silenzio più assoluto... Desiderio inappagato di un poeta un po'... mancato che s'aggira sotto il sole sempre in cerca di parole per comporre nuove rime che esprimessero il sublime dei momenti più eccelsi, ma si trova, poi, alla fine questi stupidi suoi versi... Non so se tu lo sai... Non so se tu lo sai, ma io mi sento perso: è qualche tempo, ormai, che non scrivo più un verso, che non ho più un pensiero, degno di questo nome e vedo tutto nero, né so perché, né come, né più a nulla credo, così, al'improvviso, da quando più non vedo, il tuo volto... il tuo sorriso... Lei Felici nella notte noi andavamo come se il canto nascesse dalle mani che andavano ad intrecciarsi più lontano per accoglierci, intatti, l'indomani... non sapevamo ciò che ci attendesse e quando, insonne, veniva a noi la sera nessuno c'era di noi che lo sapesse, ma questo sapevamo che lei c'era... c'era e ci colse quasi all'improvviso: c'indurì i cuori, ci spense gli occhi, ci annebbiò il sorriso e dopo tanti sogni, canti, voli ci ha lasciati, inutilmente, soli... Vita bizzarra Io vivo una vita bizzarra: passo il tempo a suonar la chitarra, son poeta e parlo alle stelle e m'ispiro alle cose più belle... La mattina mi alzo col sole e vo' in cerca di note e parole e la sera, a notte inoltrata, alla luna fo' una serenata... Così passo la vita cantando e, se avviene che di quando in quando, la mia gioia si muta nel pianto, ma è da lì che poi nasce il mio canto... E, nel canto, ritrovo la gioia, esser sempre felici...che noia!... Così vivo in questa alternanza, tra dolore e gioia e speranza... Ero io... Ero...!Io Ero io, ero io quel ragazzo: su e giù per la collina come un pazzo le nuvole inseguendo trasognato: ruzzolando, urlando sopra il prato... correvo qua e là incontro al vento che sulle sue grandi ali d'argento mi trascinava via giù per la valle a cavalcioni sopra le sue spalle... Adesso, qui, immobile, io giaccio: sopra questa collina al Castellaccio e muto osservo il cielo, il mare, l'orto... più non mi muovo: sono un peso morto... Le mie stagioni Io nacqui in quei giorni di notti lontane interrotte, ogni tanto, dal latrare di un cane... Io nacqui in quei giorni lontani di caldo, quando anche l'estate arrivava in ritardo, ma una volta arrivata, non voleva andar via, voleva restare, con me, in compagnia... poi venne l'autunno scendendo dai monti, ma né io, né l'estate eravamo ancor pronti, così fummo sorpresi, dalla pioggia bagnati, sopra un prato, distesi: eravamo abbracciati... col freddo di fuori, il caldo all'interno, insieme andammo incontro all'inverno... ma da quella sera non l'ho più veduta, la primavera non l'ho ancora vissuta... da quella sera che la strinsi al mio petto, la primavera ancora l'aspetto... La canzone dell'amore eterno Dal nulla son venuto, nel nulla tornerò: quello che ho dato, ho avuto, rimpianti non ne ho... Ho vissuto questi anni in cerca di me stesso e mi dispiacerebbe morire proprio adesso, adesso che per vivere una ragione c'è e l'ho scoperta quando... quando ho scoperto te... Dal nulla son venuto, di questo sono certo e, a volte, se ho sofferto, l'ho fatto anche per te... Dal nulla son venuto: chissà come e perché, ma quello che ho goduto, lo devo solo a te... Come le foglie libere trasportate dal vento, mi son lasciato vivere,per questo son contento Ah!... potessi tornare, ringrazierei Iddio e ricomincerei da te... amore mio... Arrivi e partenze Io che ho girato quasi tutto il mondo a questa conclusione sono giunto: forse è dovuto al fatto che è rotondo, ma io son sempre qui allo stesso punto... Da quando ho intrapreso il mio cammino lungo le vie, i sentieri del pianeta, forse, dipenderà dal mio destino, ma, in fondo, conoscevo già la meta... E questa, dunque,è la mia conclusione, dedotta da una chiara conseguenza: è fuor di dubbio e fuori discussione che ogni punto di arrivo è di partenza... Il grande viaggio Su! via, partiamo per il grande viaggio: nei nostri bagagli un po' di coraggio, qualche speranza, appena imballata, da tirar fuori alla prima fermata... Lasciamole a casa le nostre illusioni, ne troveremo nelle altre stazioni... magari, portiamoci qualche ricordo: è sempre bene tenerne a bordo... Si! un buon ricordo portiamolo pure, ci servirà nelle ore più dure e, per voltarci indietro ogni tanto, portiamoci anche qualche rimpianto... Su! via, salutiamo il babbo e la mamma, ma non è il caso di farne un dramma, anche se soli poi resteremo, qualche altro dolore lo incontreremo e ci faremo un po' compagnia con la tristezza e la nostalgia... ma prima di giungere a destinazione, lasciamola scendere la disperazione... ma prima di giungere al traguardo finale, su, via, liberiamoci di tutto il male che abbiamo fatto, subìto, incontrato portiamoci il bene che abbiamo operato insieme a quello che abbiam ricevuto, tutte le volte che abbiam chiesto aiuto e, se c'è stato qualche rifiuto, buttiamolo a mare senza rimorso sarà più leggero il nostro percorso... Così una volta toccata la meta, adagiamo la testa su un cuscino di seta e, dopo sconfitte, battaglie e lotte, chiudiamo gli occhi e...buonanotte!... ... Dal canto mio Non c'è canzone che il mio cuor non canti, non ci son lacrime, non ci sono pianti che gli occhi miei non abbiano versato e non c'è gioia che non abbia provato.... Si! Lo confesso: ho vissuto tanto, ma uno solo è, però, il mio canto che, tra un sospiro, un grido e un mormorio, ora s'innalza edè ... DAL CANTO MIO!... Uff! La poesia... Uff! La poesia... oggi si trova solo in libreria, la puoi trovare sì, ma non da sola in qualche vecchio tuo libro di scuola... Io l'ho scoperta, seppure in ritardo: era tutta racchiusa dentro il tuo sguardo... (English Versio) Bof! Poems today are no longer on the top, you can find them only in the bookshop. You can find them if you look in your oldish schoolbook... I discovered them during this weekend: they werw hidden in the eyes of my nice girlfriend. (Version française) Helàs! La poésie, la poésie aujour'hui on la trouve seulement dans les librairies... on peut la trouver peut-e^tre au fil d'un vol dans quelques vieux bouquin de ton école... J'ai l'ai découverte , quoiqu'en retard: elle était renfermée dans ton regard. (Version espaespanola) Ah! La poesia, la poesia hoy se encuentra sòlo en la libreria, la se puede encontrar sì peronon por sì sola, entre algunos viejos libros de ... Yo la descubrì en una noche encantada: estaba en tu linda mirada. (Versione tedesca) Ach! Die Dichtung, die Dichtung findet man nur in der Bucherei, man kann doch es finden, aber nicht allein in einigen deinen alten Schulbuchern... Habe ich sie gefunden, auch wenn zu spat: sie war in deinen Augen geschlossen. Congedo La Poesia è finita: oggi non ha più senso, oggi più nessuno s'illumina d'immenso... Nessuno più sta solo sul cuore della terra, ma stiamo tutti insieme , ciascuno a farci guerra... La pioggia più non s'ode battere sul pineto si vedon solo code, nessuno vuol star dietro... La Ragione, la Fede... e chi le ha viste mai!... Nessuno più ti chiede se ha senso ciò che fai... Nessuno più ti chiede il senso della Vita, ma solo i risultati dell'ultima partita... Forse sarà la Scienza o la Tecnologia, ma oggi più nessuno crede alla Poesia...... Le poesie son morte... fuggite dal pianeta ed io... che brutta sorte... son l'ultimo poeta... Ho scritto... Ho scritto tanti versi, più di un chilo e li ho legati tutti con un filo, ne ho fatto un pacchetto bell'e pronto per regalarli al mio primo incontro... In essi ho riversato le mie pene, e li regalerò a chi mi vuol bene, li deporrò dabanti alla sua porta così quand'esce le faran da scorta, la seguiranno nei suoi lunghi giri, accompagnandola con i miei sospiri e mentre se ne andrà per la sua via, dirà qualcuno: "E' lei?... E' la poesia?!" Aspirazione Io aspiro alla gloria letteraria perché aspiro ad essere me stesso vivere sospeso tra la terra e l'aria, tra l'acqua e il fuoco, uniti in un amplesso... e in questo eterno abbraccio universale, tra questi quattro elementi mi trastullo, spinto di qua, di là, tra il bene e il male e dolcemente naufrago e mi annullo. O Musa mia O Musa mia t'imploro fa che di te sia degno, prendimi nel tuo coro, dammi il tuo sostegno o musa mia, t'imploro, no, non mi abbandonare, tu mi hai fatto sognare la corona d'alloro concedimi un momento di vera ispirazione, fammi uscir dal tormento, dalla disperazione che non mi dà mai tregua, mentre la vita incalza, si dilegua senza lasciare segno, senza lasciare traccia di un poetico ingegno, ma solo questa faccia Momenti Quando il cuore mio si esprime, nei momenti piu' diversi, lo fa solo con le rime, così nascono i miei..... versi... ora allegri ora piu' tristi, a seconda degli istanti, qualche volta anche un po' misti e ce n'è per tutti quanti: per chi non sorride mai per chi vive nel dolore per chi vive in mezzo ai guai nell'angoscia, e nel timore.... per chi spera in un domani, per chi, invece, a tutto perso, per i vicini ed i lontani, per chi e' uguale e chi è diverso... per chi suona la Campana, perchè arriva babbo natale, per i figli di ......., per chi sta bene e chi sta male.... per chi crede ai ciarlatani, per chi crede solo in Dio, per i malati, per i sani, ma anche per l'amore mio.. per chi crede in qualche cosa e si batte con coraggio, per chi vuole, ma non osa, per chi cerca il suo vantaggio... Sì! ce n'è per tutti i gusti: per i buoni ed i cattivi, per i furbi e per i giusti, per i morti e per i vivi.... a seconda di chi incontro, camminando per la via... il mio verso!è sempre pronto, sempre in cerca di .....poesia... Quanto a me, cosa volete... metto in rima le parole, forse, voi, non lo sapete, ma a me basta un pò di sole... un pò di cielo, un pò di mare, una pizza con gli amici, una canzone da cantare nei momenti più felici ... nei più tristi, ci son giorni in cui tutta l'anima mi duole e allora aspetto che ritorni piano piano un pò.... di sole... Alla mia musa E' muta la mia musa questa sera, silenziosa come notte senza vento, vuota come una vecchia ciminiera il cui camino sia da tempo spento... non un suono lontano che rintocca , non un rumore, ne' un lieve bisbiglio, e quando lentamente apre la bocca, un solo verso esce:uno sbadiglio! Ispirazione I Chi vuol fare poesia se ne faccia una ragione: io non credo che ci sia una vera ispirazione... Caso mai c'è e esiste chi si sente ,a volte, triste e ...non sapendo più amare... Beh ...si mette a ...poetare Per veder se il sentimento che egli prova abbia un valore e che non sia un soffio di vento o peggio ancora un...soffio al cuore ma che qualche cosa resti e non sia spazzato via Qualche cosa che vorresti assomigliasse... a una poesia. II Io non ho una vera ispirazione, scrivo solo per pura esibizione, mi basta una parola,un'accasione per ricavarci sopra una canzone... A volte scrivo solo per me stesso, ma non è ch'io lo faccia molto spesso, preferisco improvvisare come adesso: un modo come un altro Per subblimare ....il sesso.. III Ieri sera è venuta a visitarmi mentre ero in compagnia dei miei rimpianti e ha cominciato piano piano a consolarmi di tante delusioni e sogni infranti, Poi, nel silenzio, come era venuta, a poco a poco se n'è andata via e nella notte silenziosa e muta mi ha lasciato questa ....poesia L'ho riletta stamani, appena sveglio e mi son detto : " Ma che brutti versi! l'ispirazione potrebbe far di meglio, invece di giorcarmi .. certi scherzi! Pagine bianche Ah! quante pagine bianche in attesa di note, quante giornate stanche, quante serate vuote... quanti giorni perduti, quanti mattini persi... ah! se li avessi vissuti, che bellissimi versi avrei potuto scrivere, lasciare alla memoria, anziché sopravvivere e assistere ... alla ... Storia... Chissà?... Chissà... chissà... se ci starebbe bene su questo foglio bianco una poesia, chissà, però, come verrà... se viene... o non sia invece da buttarsi via... In ogni caso, mettila da parte, chissà che rileggendola, un domani, ti possa sembrar opera d'arte, fatta da me: con queste stesse mani.... mani che han costruito questa vita che anche oggi incalza, fugge, preme, ma prima che non sia tutta finita, chissà se leggeremo ancora insieme Non c'è verso Non c'è metrica, non c'è verso, non c'è ritmo, né armonia, c'è qualcosa di diverso in una vera poesia: c'è la vita, c'è il dolore che purifica, che affranca, c'è la gioia, c'è l'amore quello vero che mi manca... Così come un mendicante, vado in cerca di emozioni, che sian poche o siano tante, sono solo ... sensazioni... Strana poesia C'è qualcosa che non quadra iin questa strana poesia, l'ho composta per la strada mentre stavo andando via... Son tornato sui miei passi, tante volte avessi perso, per la strada, in mezzo ai sassi, una parola, qualche verso... Cerca... cerca... guardo... chiedo, quando, ad un tratto, all'improvviso, alzo gli occhi e che ti vedo!?... il tuo sguardo... il tuo sorriso... Il cervello del poeta Il cervello del poeta è un marchingegno strano per lui è cosa consueta rigirarselo un po' in mano, ci son dentro tante cose che ogni tanto tira fuori: un tormento, un overdose di passione tra due cuori, un timore una speranza, un rimorso ed un rimpianto, un malessere che avanza, una pena, un sogno, un canto, una strana tentazione istigata dalla noia, una forte delusione, una rara, intensa gioia, anche un po' di nostalgia, un ricordo, uno spavento, una vecchia poesia, quasi un refolo di vento.... poi... rimettercele dentro...Ah! che ardua impresa è questa... arriverà, vedrai, il momento che non trova più ....la testa.. Ogni poesia Ogni poesia non è che un tentativo per sentire se sei ancora vivo, ogni poesia non è che il risultato di ciò che sei, sarai e sei giò stato... ogni poesia non è che il prodotto di quell'istante che ti ha sedotto, lasciandoti dentro qualche cosa simile al profumo di certi petali di rosa che continui a sfogòliare senza fine finché ti resteranno solo... spine... La poesia La poesia è un certo sentimento, ti senti all'improvviso come preso da una strana allegria... da uno sgomento che t'innalza e lì resti sospeso... Fluttui nell'aria fino che non trovi dove poggiare i piedi e in quel momento, tutto quello che pensi, senti o provi lo affidi alle parole oppure al...vento... Et Verbum Caro E' la Parola che si fa Vita la Poesia quando è riuscita, ma è molto raro che ciò succede nella realtà che oggi si vede, è molto raro che questo accada: stretta è la via, lunga la strada: eppure questo, talvolta, avviene quando sul Male prevale il Bene... e c'è chi dice sia già successo più di duemila anni da adesso, tanto che ancora stanno a parlarne: fu quando il Verbo si fece Carne La poesia è fatta di parole La poesia è fatta di parole messe insieme che germogliano pian piano come un seme che si apre e nel punto preciso in cui muore, subito in quel punto spunta... un fiore... Ieri ho scritto una poesia... Ieri ho scritto una poesia: neanch'io so com'è accaduto, me ne stavo lì seduto sulla panca di un giardino, quando a un tratto lì vicino, un bambino si è seduto: mi ha guardato dritto in viso: l'ho guardato: mi ha ... sorriso... The poet i am Ho scoperto insieme a te Il poeta che c’è in me... Non so proprio come hai fatto: un poeta ha il cuore matto... però quando l’hai scoperto, era ancora un po’ inesperto, così quando l’hai trovato, son rimasto senza fiato... Chissà dove era nascosto, certamente in qualche posto, ma tu l’hai tirato fuori e fu l’incontro di due cuori... Non sapeva il poverino Che ogni uomo ha il suo destino E che una sorte triste o lieta, lo conduce a quella meta... E ora che qui con te sono, io di me ti faccio dono: è un regalo un po’ scontato, ti do quello che mi hai dato... Ti vorrei dare di più, ma cos’è che non hai tu... questa semplice canzone è la mia dichiarazione. La polemica Io non voglio far polemica, proprio oggi che è domenica, ma tu dici, scherzi a parte, che la rima non sia un'arte, che sia solo un artificio che oramai si fa d'ufficio, che sia solo un espediente per chi ormai non ha più niente né da dire, né da fare e che sia megio lasciar stare...!? Io questo lo contesto e anche tu, se sei onesto, riconoscerai senz'altro che un discorso vale l'altro e che la vera differenza è se è in rima oppure... senza... Il Poeta della valle Si! sono io il poeta della valle ma con un sacco di versi sulle spalle che mi trascino dietro da una vita dove ogni verso è come una ferita sulla mia pelle e quella dei miei amici e che han lasciato parecchie cicatrici.. "Mamma!" fu il primo verso la prima volta che mi sentìi perso... Che bellissimo verso fiorì sopra ad un ramo la prima volta che io dissi: "Ti amo!"... Un verso triste, breve fu: !Addio!", il giorno che partisti,amore mio... L'ultimo verso, prima di restar per sempre muto, ah! sarà quello il verso più vissuto.. Ma fino a quel momento, spargo i miei versi come semi al vento! Perché, che cosa c'è di più sublime che passare una vita a far le rime per consolarla e renderla più lieta, in questa Valle dove son... poeta... Il poeta del Castellaccio Sono il poeta del Castellaccio: passo il mio tempo a leggere il Boccaccio, ma anche Dante, a dire il vero, sotto le stelle di Montenero, il colle dove non ci si annoia, fonte e cagione di tutta gioia, dove la gente il lunario sbarca, mentre io leggo anche il Petrarca... per non parlare di Torquato Tasso, di cui ho letto quasi ogni passo, ma quando leggo Ludovico Ariosto, di tutti, questo,è il più bel posto... La notte, spesso, ci facccio tardi, leggendo il Foscolo ed il Leopardi che con il Pascoli ed il Carducci non sono mica dei poetucci... Così combatto la noia e il male, leggendo Quasimodo, ma anche Montale insieme a quelli che ho sempre letti come Caproni, così Ungaretti e nella notte tacita e insonne, a volte leggo anche... carlochionne... Il mio alfabeto Sono un poeta dalla A alla Z e, per venire subito al concreto, voglio mostrarti questo mio alfabeto: A come amore, senza incertezzxa alcuna, B come Baci al chiaro della luna, C come Cuore, sempre innamorato, D come i Domani che insieme a te ho sognato; E come l'Edera che insieme ci ha legato, F come il tup Fiore che quella sera ho colto, G come il Giorno in cui mi hai dato ascolto, H come i sospiri, levati al cielo, immensi, in quelle lunghe sere per tutti i tuoi silensi... I come Ieri, quando ti ho rincontrata, L come la Luna insieme contemplata, M per Mamma, quando ho chiesto aiuto, N per tutti i NO! che ho ricevuto... O per gli Occhi tuoi che ho tanto amato, P per ogni Poesia che mi hai ispirato Q come quel Quaderno, nascosto in un cassetto, R per i Ricordi, sepolti nel mio petto... S per i Saluti che, se non ci sei, ti mando, T per tutto il Tempo in cui ti sto aspettando U come l'Uomo di cui ti innamorasti V come la Vita che tu mi regalasti... Z come lo Zucchero, soffice, filato, ma dolce come un bacio: il primo che mi hai dato. Il poeta Il poeta è un artigiano: uno che prende le parole in mano, le misura, le squadra, le accarezza, le fa rimare con la sua tristezza... Ci può tirare fuori ciò che vuole, come fa il prestigiatore dal cappello dove c'è il buio, può vederci il sole e dove c'è un nemico: suo fratello... Dove c'è il mare immagina un deserto, dove c'è un cuore chiuso, lui vede un cuore aperto che in segreto soffre, piange eppure spera perché sa che il giorno è fatto per la sera... la sera per la notte e così via e, in fondo, questa è... la poesia... Il poeta è un bel mestiere, il più bello che ci sia, uno che lotta contro ogni potere per il trionfo della fantasia... E' una lotta impari, dura, però il poeta non ha mai paura: egli si batte, dibatte, ribatte, combatte, non si arrende e a colpi di... parola si difende... e, se alla fine soccombe, gli restano i suoi versi che come un lungo volo di colombe continueranno la loro traiettoria, prima di entrare per sempre nella...Storia...! Uomo del duemila Avrei voluto nascere... poeta, scrivere versi scolpiti sulla pietra, regalare parole di saggezza, vivere il sogno di eterna giovinezza. Invece sono un uomo del duemila, insieme a tanta gente sto qui in fila, con loro continuo la mia via alla ricerca di un po’ di... poesia. Avrei voluto nascere... scrittore scrivere il più bel romanzo d’amore, con esso far sognare tanta gente in uno stato di grazia permanente. Invece sono un uomo del duemila, insieme a tanta gente sto qui in fila, continuo la mia strada non mi arrendo: questo romanzo io lo sto... vivendo. Avrei voluto nascere... cantante, cantar la libertà ad ogni istante, librarmi in cielo come un aquilone come le note di una... mia canzone. Invece sono un uomo del duemila insieme a tanta gente sto qui in fila e anche se alcuni se ne stan già andando, questa canzone ancor la sto... cantando. Avrei voluto nascere... attore, girare le più belle scene d’amore, di guerra, d’avventura, di rivolte e nascere e morire tante volte. Invece sono un uomo del duemila insieme a tanta gente sto qui in fila, ma vivo la mia vita fino in fondo: il mio palcoscenico è il... mondo. Avrei voluto nascer... ciò che sono, accogliere la vita come un dono e regalarla tu lo sai perché per viverla ogni giorno insieme a te, perché io sono un uomo del duemila, insieme a tanta gente sto qui in fila ma se tu mi sarai sempre vicino, più facile sarà questo cammino. Autoritratto Guardami bene e dimmi se non vedi che son poeta dalla testa ai piedi: gli occhi intenti a scrutare l'orizzonte, le braccia tese, due mani sempre pronte ad intrecciare ghirlande di parole cucite insieme coi raggi del sole... La bocca aperta da un sorriso schietto, un cuore vivo, chiuso dentro un petto che all'unisono batte col creato e giorno e notte eterno chiaroscuro, le radici del corpo nel passato ed i miei versi, immersi nel futuro Poeta Contemporaneo Sono un poeta contemporaneo, ma a questo mondo mi sento estraneo, avrei voluto nascere prima, quando andava di moda la rima. Io ora col verso libero e sciolto non è che io mi ci trovi molto... oddio!è vero che se ci penso anch'io m'illumino un po' d'immenso, ma non mi ci vedo chiuso in un orto a meriggiare pallido e assorto o stare solo sul cuor della terra mentre nel mondo continua la guerra che quelle son bombe mica parole e non resti trafitto da un raggio di sole... Oggi dovunque trovi un divieto, la pioggia c'è, ma non più sul pineto, la rondine al suo nido più non torna e non c'è più la cavallina storna che conosceva i suoi cenni e i suoi detti... Ah! i cipressi che a Bolgheri alti e schietti, ma dov'è l'albero dal verde melograno se non c'è più la pargoletta mano... La donzelletta vien ancor dalla campagna col mazzolin di fiori (e bada ben che non si bagna) Oggi della Poesia che cosa resta? Forse la Quiete dopo la Tempesta, forse solo queste parole: c'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico ci vorrebbe un amico, ma dov'è l'ombra or se la Quercia spande, siamo rimasti tutti qui in mutande, anzi è un miracolo ch'io sia ancora vivo ora che la Quercia si è fusa con l'Ulivo, ora che la sua strada è tutta sgombra e del governo ormai c'è solo l'ombra, ma giuro che se sarò lasciato solo, un giorno o l'altro anch'io andrò nel Polo, ma sono troppo amante del calore e al Polo preferisco l'Equatore, per questo continuo col mio tragitto perché sono poeta... ma... d'Egitto! Poetare punto it: ecco un sito per l'élite dove trovi versi on line entro un ottimo design. Non credevo che nel web si trovasse un tale club di persone very smart che coltivan la fine art di comporre idee e pensieri ora gravi, ora leggeri, di inviare sentimenti nei più intimi momenti su per l'etere profondo che circonda il nostro mondo grazie ad Internet, ma in primis, grazie a te, caro De Ninis. Scrivere una poesia Scrivere una poesia è come riaprirsi una vecchia ferita mettersi nudi davanti alla vita vestirsi di sogni, di canti, di voli andare nel mondo ed essere soli Uomo di ...parole Sono un uomo di ... parole, me le porto dappertutto, con la pioggia, con il sole, con il tempo bello o brutto, le coltivo come fiori, resistenti ad ogni clima ch'io le tenga dentro o fuori, le ritrovo sempre in rima! Sono tante le parole che mi porto sempre dietro, profumate come viole, trasparenti come vetro con cui mostro il mio tormento, ma in attesa ch'io lo esprima, anziché gettarle al vento, le rimetto ancora in rima! Sono pieno di parole, circondato da ogni parte, come tante belle aiuole quando son disposte ad arte sopra verdi freschi prati la cui vista mi sublima mentre i versi più ispirati mi escon fuori solo in rima! Non son poche le parole con le quali gioco spesso come fa il girasole quando gira su se stesso alla ricerca di una fonte che la sete sua reprima mentr'io scruto l'orizzonte alla ricerca di una rima! Tra migliaia di parole provo a sceglier le più adatte ma se ho un dente che mi duole, la mia lingua è lì che batte e le ribatto e rimodello e le rigiro come prima poi ad un tratto sul più bello le ritrovo ancora in rima! Ma quando trovo le parole, io ci faccio ciò che voglio: le regalo a chi le vuole o le metto sopra un foglio, poi quando ci ripenso, le riprendo dalla cima, provo a dare loro un senso purché siano sempre in rima! Sarà poi la gente stessa, se le sente per la via che si chiederà perplessa, ma cos'è una poesia? |