A San Martino
Martino nei pensieri,
come sei ora, com’eri ieri.
Splendidi sentieri
colorati dei tuoi passi,
ora più lievi
e con movimenti leggeri
nuoti in piscina,
mentre solo ti trascina
il profumo del destino.
Sei il mio cockerino,
gocce sugli occhi
palpebre chiuse,
azzurro presagio
del vedere nell’anima.
Orecchie al vento
che ti trascina sordo,
brividi frizzanti
gioie comunicanti
e tu mi parli:
“Sai mamma, non vedo molto bene
ma percepisco il tuo odore.
Questa cataratta mi fa soffrire
perché non vedo il tuo sorriso,
ma quando arriva la pappa,
il mio nasone sa che sarà molto buono
quello che mi dai.
Papà ha costruito una macchinina solo per me,
perché non riesco più a correre,
mi piace molto perché posso ancora sentire
il vento che muove le mie orecchie
quando mi porti in giro.
Mi sembra di volare
anche se non sono un uccellino,
corro con le ali del tuo amore per me.
Grazie mamma, ti voglio bene ,
starò con te finché tu lo vorrai,
io lo sai, lo sarò per sempre, con te.
Il mio nasone ti sente.”
Sbuca dal tuo mantello,
un musetto peloso,
San Martino
e il sole è già qui.
Fiori salati
Nuvole nere,
nel vortice assente
di giochi di luce.
Caldo e rovente,
pensiero un po' assente
legato al respiro
sul tempo fuggente.
Sogni e certezze
ma non aspetti più niente,
solo il colore
di nuvole alate
ove il dolore
insegue la quiete.
Ronzano intorno
insetti pungenti,
su fiori salati
che bucano il sole.
La gioia, il dolore
rincorse perenni
di fatti e momenti.
E noi come assenti
poeti del tempo,
scriviamo ed amiamo
ancora la vita.
Giugno
Infiniti spazi
dentro la mente.
Il peso degli anni fuggenti
colma e raccoglie
gli esili steli
di papaveri rossi
e spighe mature.
Giugno è arrivato
e il vagito di bimba
in quel tempo remoto
già intercedeva
tra volere e potere,
tra gioia e dolore.
tra assurdo e reale.
Il tutto era nulla,
il nulla sbagliato
e il gioco di lacrime
tra corse e cadute
scolpiva l’effige
del futuro avvenire.
Passi veloci
a tratti confusi,
linee del tempo
seguite a ritroso.
Non posso ma oso,
bussare alla porta
di chi mi ha voluta
ed ora dipinge
di nuvole accese,
il sapore del vento.
(per il mio compleanno)
Tela di lino
Poesia della realtà
scritta su tela di lino,
appoggiata sul dolce riposo
dei tuoi occhi nei miei,
colorata dai soli
appesi al muro di seta,
levigata da rime
perse tra cuscini di parole.
Gesti vissuti.
onde infinite,
coltri di ciniglia
sull'estate di papaveri:
nido d'amore senza tempo.
-A spasso nel cuore-
Stretti in un sorriso,
ove la distanza non ha limiti,
uniti nella speranza,
legati da un sospiro.
Spettri di luce
riempiono deserti e contorni
attesa e pensieri
scandiscono le ore.
Tutti all'unisono
avvolti nel silenzio,
che urla e scalpita,
senza un perché,
dove la vita,
stregata e sfinita
ma forte di sé
resterà ancora
con te.
Il ruscello scorre ancora
Il ruscello scorre ancora,
ma si è fermato il vento.
Come vorrei tornare
a quel momento,
per riprendere ciò
che mi hai lasciato:
il silenzio del creato
la beltà dei monti
nei riflessi dei tramonti.
Dalle sognanti valli addormentate
alle superbe vette incastonate,
passa un cono ombra
ad oscurare il sole,
non è il regno delle tenebre
ma solo l'eterna mole
dei ghiacciai.
Nessuna vita palpita d'intorno,
solo la voce del mio alter ego,
è il pennello di Diego,
e di Chateaubriant il canto:
"Si dipinge bene il proprio cuore soltanto
attribuendolo ad un altro"
La memoria del futuro
Livelli e conoscenze
di cuore in cuore
toccati dal pensiero,
creduti nella fede,
pensati nel mistero.
Il sempre dell'oggi,
orchestra del tempo,
passeggiata della vita.
Braccia distese sul destino,
memoria del futuro
che spandi e dissolvi
l'armonia dell'ignoto,
"noto a chi
cresciuto tra voi
se ne allontana".
("di …manzoniana memoria")
Ardenti comete
Nel vortice del bianco,
parole stridule
muovono l'aria,
come ardenti comete
sul tempo che avanza.
Sogni e destini,
danzano assopiti
nell'attesa di un faro,
di un lampo,
di un gesto.
Tutto tace,
mentre avvolti
nel gelido frastuono
di pensieri,
un fremito ci chiama
e l'alba risponde
col profumo di speranza.
Siamo qui,
siamo storie,
leggende, poesie
strappate al domani,
nate per sempre
vive dovunque,
stelle cadenti,
ardenti comete.
(Gioia e colori per tutti, buon 2020)
Un fiocco di neve
accarezza le stelle,
magico silenzio
sul rumore del sole:
il Natale è già qui.
Accarezzando la vita,
mentre ti sfugge tra le dita
la speranza infinita
del tutto che resta.
E invece va via,
luci ed ombre
in perfetta armonia
sul lento declino
del nostro cammino.
Il tramonto è vicino
che il nostro volere
trasformare vorrebbe
in alba permanente
e gioia che sente
l'istante spezzato
nel suo divenire.
La luce s'abbassa
sul respiro che passa
affannato e dormiente
per noi che vediamo
null'altro che tremuli passi
dentro grida di menti
col sapore dell'oltre.
Frantumi e polveri di pensieri
che scavano nel cuore
di chi ancora deve salpare
dal porto per navigare
verso mete infinite.
Una gazza bianca e nera Ricami gli spazi celesti e le vie infinite dei nostri pensieri, alito di luce che avvolgi il mattino e ti infrangi silente nel vento della sera. Il gorgoglio del fiume ti tenta e ti ascolta, i battiti del tuo cuore sono là, nel mare della quiete, fermi nel moto eterno, chiari nella volontà sciolti nella saggezza. Ci parli eppur taci, ci ascolti e sono loquaci le gioie sbrigliate, come nuvole al vento che il calore dissolve. Una gazza bianca e nera sorvola la mente, la sua ombra s'insegue, poi torna nel nido, e la vita continua. Pellegrinaggio Quali spazi elevati in terre sommerse, i tuoi voli supremi compiuti e afferrati, nel tenue sospiro di un mese passato, hanno sostato in menti assolate o in freschi e tranquilli torrenti. Il tuo fiume della vita: pellegrinaggio della memoria, ora scorre in te che hai compreso e sei rinato da tutto ciò che lungo il cammino hai seminato. Amore, bellezza, sapere e pietà: passioni della vita, purificazione dell'umanità. Come dirti ora: andiamo al mare, se il mare sei tu, scaliamo quel monte se il sentiero sei tu, ammiriamo quel lago se la sua effige è la tua. Come dirti ascoltami, se le mie parole sono il tuo ascolto, come ascoltarti, se il tuo silenzio è il coro dell'etere. "A maggio vengo a casa", dicevi, "a maggio", quando la natura si apre alla pienezza della vita. Non è l'orto degli ulivi, non sotto il tuo gazebo, accanto al muretto realizzato, non c'è la tua stampante quella che s'inceppa, memore del passato prossimo; solo profumi di occhi che scrivono nel mare, adesso, sei nel posto più prezioso, nella purezza del massimo splendore, sei il mistero, sei noi. (19 aprile 2012 ricordo per papà Diego) Raggi e parole Anima della poesia, poesia dell'anima che rivesti di strati lacustri il dolce cullarsi di rime e pensieri. Esisti leggera, cammini sospesa tra raggi e parole e nulla ti sfiora. Ma talvolta all'aurora mostri il tuo volto, ti fermi ed ascolti il dolce colore di un timido fiore. Avvolgi il respiro trattieni il tepore e ritorni nel cuore: anima della poesia. La notte avvolge La notte avvolge in un abbraccio chi sa tingere il cielo con il rosso della passione Il lumino della speranza Riconoscibile e visibile non al centro della storia, ma di tutta l'eternità, il lumino della speranza. Un invito accettato o rifiutato, libero di essere nostro, perché la luce produce ombre solo per mettere in risalto la bellezza del suo splendore. E dopo l'ombra, l'ignoto. Là, al centro della nostra esistenza fino alla fine dei tempi, ove la manifestazione saprà sciogliere le catene in un canto d'usignolo. Luna Musica silenziosa par che l'aria ripercuota in quell'oblio divino, mentre scendono le tenebre. Oh notte placida e gioconda raggio verecondo di luna cedente, che mendica inerte per le vie deserte dei miei pensieri. Vago e rimembro anch'io al par di un'ombra fugace, ma l'alba gioca l'ascolto e la vita m'insegue, tracciando passi sul risveglio. Cantico antico Strette raggiere infondono candore, mentre la terra geme il rimpianto e corre al richiamo di parole perdute e di germogli aperti sul margine del tempo. Lassù, dove il calore è la radice del tutto, il sole freme e scrive su noi, ancora e sempre il suo cantico antico. Da "Profumi di luce" Anni fuggenti Anni fuggenti, un salto sopra le righe, tra i versi stretti e densi di una soffice armonia. Può forse una poesia ridare tempo al tempo, rifugiarsi un po' più dentro alla ruga del momento, può rifare quel sentiero può donare al mondo intero la saggezza del passato. Oppur sol unire i cuori dipingendo quei momenti, follia e amor anni fuggenti. Filo sottile Filo sottile teso verso il cielo, armonia in oro e argento in scrigni fatati colmi della speranza fusa al sentimento. Gioia straripante in alvei sicuri, atmosfera magica di suoni che sfiorano il cuore. E la felicità è appesa a un filo, sempre più teso, sempre più forte, custodito dal cielo del nostro infinito. La dinastia del sogno Ancor prima del corpo, quando apristi nella fronte del sole la dinastia del sogno, là era già il nostro noi. Ombre passeggere combattono con parole inventate, catturano luce nell'arco di corone di piume che brandiscono un suono sottile e la voce contempla la vittoria nel disegno dell'incontro. -Ispirata da "Secondo ricordo" di Rafael Alberti- Il forziere del tempo In quale angolo del forziere del tempo potrà nascondersi il nostro amore, se del Tempo è il gioiello migliore. Quale profumo più dolce del miele saprà rendere sazie, api giardiniere che rincorron le ore del tempo distruttore. Quale bellezza forte come un fiore terrà testa a quel furore prosciugato dalle ore di cammini e pensamenti, spazzati via dai venti. La notte dell'età, sarà come son ora giovane e immatura, per quel tempo che verrà, abbraccia tra le righe, tu, giovane ruga del mattino. (Ispirata dai sonetti n° 63/65 di W.Shakespeare) Tatoo Il volo della vita tatua sorrisi, a volte amari, a volte stretti ma bellissimi come tutto quello che sei. Tempo infinito, dolce presenza, ali spiegate su tutto ciò che è la tua essenza. Forse il sogno è la realtà nel presente che vivo con te, per tutto ciò che ci fa essere noi. Un brivido Quel sole nascosto che brilla vibrando e l'anima accende in ombre soffuse, è l'abbraccio che tace e l'incanto produce, toccando la luce nell'abisso ch'è in noi. E un brivido sale. La panchina del tempo La mente costante nel tempo presente, lo vede e poi sente, pensiero latente all'alba del sogno. Effige stampata è là ch'è scappata, sul filo aggrappata la rondine stanca. Su quella panchina con l'ala bagnata, non più una bambina ma mente appoggiata rincorre un incontro. Mattino arruffato Il mattino arruffato di luce sorprende e conduce sulla linea del tempo, stupore e colore abbracciano la mente, in te cammina il domani, nulla in tasca se non la ricchezza dei tuoi occhi. Pasqua Petalo di pesco colore dell'universo alito di luce sul silenzio, attesa e speranza gocce di campane. Raggio d'amore Gioca gl'impulsi il senso della vita. Trasforma, sconvolge poi trema e t'avvolge. Riparte, si ferma non smette, conferma, sorride piangendo, si tuffa emergendo. Di getto ti prende, ti insegue e non sente lamenti e sussulti del cuore i tumulti. È la vita che sale oltre il deserto del nulla e del male, tra il gelo di marzo che ghiaccia il canale e si sogna il calore di un raggio d'amore. Guerrieri per sempre Guerrieri mai smetteremo d'essere, questo è a suggerirmi il Cuore prima ancora che l'Ego, nelle debolezze ormai ataviche anziché nelle ideali vittorie ne ravviso il convincimento, in quest'intervallo senziente di vita. Guerrieri nell'inevitabile, conflittualità con il reale che suggerisce tacitamente il grande insegnamento, nel rinnovo della promessa di vita. Il mio albero Il tempo toglie il destino, offre i ricordi, ma fiero nel suo essere si dona a chi ama. Culla perpetua Correvo, l'aria mi schiaffeggiava donandomi sensi si vita, i pensieri fluttuavano con il corpo in una magica spirale e l'aria era tiepida, una culla perpetua. Ho scoperto i colori di un risveglio, il calore di un abbraccio al mattino e la dolcezza di un respiro. Rallentare sarà facile e sicuro per altre notti, altri respiri, per un bacio svegliato. 2018 Chicchi e granelli dal tempo staccati, furtivi e beccati qua e là, nel dove e nel quando sul riso e sul pianto, sul tramonto scemando e all'alba sognando. Chicchi diversi, uguali nei versi del poeta passante che detta ansimante la sua lettera al tempo, che fugge, che corre e poi il fischio di un treno è arrivato davvero, "Il domani è già qui" (Buon 2018 poeti! Buon anno prof.) Fiocchi di pensieri Addormentati davanti al camino acceso di baci, tenuti per mano, protetti, dal cuore della notte, i fiocchi leggeri dei nostri pensieri non sentono freddo accoccolati e stretti nel dolce mantello di quel percorso di calore che avvolge e pervade la voglia di follia. Luce spenta dell'essere Buio dell'anima Inferno del cuore Tu sei il dolore. Il non sentire, Il non illuminare Il non credere Il non volere In quelle sere Bruciate di freddo E scaldate di neve Ove il nulla Soffoca anche Il respiro del vento. Filastrocca "poetata" Vite senza riflessi stampate sul lago. Olmi fuggenti poetati sul vago, versi emergenti tra foglie cadenti. Autunno ritorna e il tutto contorna di gioie e colori, di tuffi sognati nel cuore del tempo. La linea non retta del giorno che aspetta, si fa circolare e poi tutto riappare. Sole tra i soli Freddo cosmico, dove un cuore batte oltre la via lattea, infinita quiete scalda l'aurea argentata dei pensieri, sconcerto, scuro, una stella, trasparenze, sensazioni, dubbi e certezze, le corse del sole tra i soli, orizzonti finiti, tempeste stellari, esplosione di vita, la vita. Agosto Aspro il contorno stremato dal raggio, su sassi assetati di curve uniformi. Consapevolezza rovente del tempo incoerente, giace stremata di rossa sfumata la tavolozza del pittore. Paesaggi profondi, bollente respiro, come lucertole fugaci labbra socchiuse anelano la frescura di un istante. (Buone vacanze sitani!) Papaveri sul Monte Rovere Là, in fondo alla pineta nera, crepitava una mitragliera, il piccolo forte bombardato dagli obici, al calar della sera. Non sventola più sul pennone la bandiera straniera, si ode uno squillo di tromba, il trombettiere annuncia l'avanzata, La pugna è greve, come pure il rumore della accozzaglia, incerte le sorti, o la vita o la morte. I fanti piumati son all'attacco: sono avvolti nell'anfratto dall'odore agro della battaglia, alla fine della giornata il nemico è in ritirata. E' sera, il fante depone il fucile nella rastrelliera, dopo la battaglia. Il dolce canto di una capinera, sul pennone del vecchio fortino, risale la nostra bandiera. La sera cala silenziosa tra i monti, i boschi d'abeti diventano neri e cambiano anch'essi colore, quasi per preparare una stupenda cornice all'Alpe che sta raccogliendo l'ultimo bacio del sole. Oggi fioriscono i papaveri intorno al forte e gli operatori sono tutti morti. Erano vivi, sentivano l'alba vedevano il fulgore del tramonto, amavano ed erano amati. Ora son distesi nei piccoli cimiteri in mezzo ai boschi e non nasceranno più i papaveri attorno al forte morto se non nel loro ricordo. (Rivisitazione dello scritto del poeta "Il Gabbiano") Spiaggia Ombre di menti, spuma di ricordi sulla spiaggia del tempo. Ode la salsedine ancorata alle conchiglie fremiti accesi, colori e profumi, gesti nel vento, ricordo e risento. Il tempo ci sfuma capelli di vaniglia, ma sotto le ciglia, lo sguardo del tempo ci segna e il chiaro cammino su vortici disegna. Sottile il lamento lambisce le guance, di ciò che sarà, ma subito è gioia in odor di santità. Il divenire nel tempo Giovane è il segno del fiore che schiude il cerchio del divenire nel tempo, scuote le ali sul volare del giorno giocando il volere d'amore. A chi sa scrivere il tempo nel momento del volere, completamento di un magico sogno, è volere, è sapere, è capire. Da Tempo senza fine Cieli del tempo Cieli del tempo, uguali, diversi di noi non più persi tra i passi del mondo. Gioiosi d'incanti, sfumati ed erranti, scaldati dal fuoco che innalza i respiri e copre con coltri di cuori il sole nei soli. Da Tempo senza fine Linfa del tempo Navigatore del pensiero linea tracciata sulla dolcezza, sentiero segreto, noto a chi nota la linfa del tempo. Sente la luce, ne segue il cammino, e se pur dura è la sorte sorge l'istante del tutto assoluto. Come zolle sul terreno solchi di vita vivono il tempo, calda d'inverno è la coltre che copre il fermento dello stelo di un fiore, aperto al domani. Da Tempo senza fine Sento i tuoi occhi stanchi che stringono un sorriso, mentre con le mani giri pagine di vento, disegnando tramonti di corallo. Sento i tuoi passi volare, lungo la strada dei ricordi, mentre le parole risuonano nel tempo come ancore sommerse da un mare sofferente. Tutto resta agganciato a quella polvere vissuta, nostalgici ricordi sulle ali di un gabbiano. (per papà 19/04/12) Il senso della croce Ombra di chiodi sul muro del tempo, echi di forme, stuoli di aironi, pensieri nascosti. Il senso della croce gioca gl'istanti di un infinito presente, disegna gl'incroci gioca gli eventi. Il tutto ritorna, inchiodato alla croce e il vento cancella momenti vissuti, la mente confonde il vivo vissuto e dentro si sente il futuro presente. Come si cambia Accademia della Crusca, una regola gentile, riprendiamo il femminile. Sindaca e ministra fan lezione alla maestra, incisora ed ingegnera, fabbra, chirurga e poi barbiera come cambia l'atmosfera! La tenente e la soldata nella storia ormai passata, arbitra, ed assessora nel cortile della scuola, benvenuta all'architetta che ci tiene all'etichetta. E poi a lei che scrive senza meta, una donna, una poeta.
Eremi del cuore Inesorabile crollare di neve costruita, sugli eremi del cuore. Dolce il rintocco di campane accese, sul limbo sconfinato del nato divenire e mondi e coltri sovrapposti, finiti ed infiniti, sul canto di noi viandanti ed eremiti. Giunti alla soglia del tiepido desìo, uniche domande sovvien pensare: che il cammin già fatto ripeta ancor l'immortal destino di vie e vite nuove già vissute. Sotto la neve canta la cenere del sole che scioglie e si ritrova, sugli eremi del cuore. Da A spasso nel cuore Passeri nascosti Su pensieri eremi del tempo, il freddo che danza ricama parole di gelo. San Biagio, sul passo che avanza si erge e s'innalza con brivido caldo di annunci, di ali, di timidi cerchi, di piume leggere, e di candele incrociate. Silenzio fiorito briciole del tempo sul sentiero infinito, ove passeri nascosti giocano l'evento. (Buon SAN BIAGIO a tutti i poeti) Soffio di sorrisi Sereni sorrisi di volti indecisi stampati nel nulla, ma vivi, sorpresi, tranquilli, nell'onda infinita dei sensi che inebria e travolge in un lampo ogni nostro timido sguardo Sereni sorrisi di bimbi festosi, di amanti focosi, di timide labbra socchiuse e dormienti di nulla impazienti. Sereni sorrisi avvolti in un soffio, donati da un sogno e firmati da te. Unico universo Sussurra il silenzio come unica espressione di un mondo in implosione. Rotola il rumore delle stelle, energia del pensiero, ed è esplosione. Anime in arrivo, universo in espansione, tutto rinasce, tutto è emozione. Le tue mani Piccole gocce di fatica danzano sulla tua fronte come note di poesia. Le tue mani toccano la realtà, giocano con le linee, plasmano la materia, inseguono la perfezione. E nuove forme vedono la luce, sono parte di te, donate agli occhi, lette dai sensi, sentite con il cuore. Sono la tua poesia.
2017 Un respiro all'infinito già lo tocchi con un dito, abbracciato alla cometa, in un cielo blu di seta, fatal traguardo come meta. Gustosi e inebrianti I sospiri, e gl'istanti, dell'ingresso trionfale, di una luce che ora sale e s'insinua sul guanciale di chi sogna ed ancora sa sperare nella gioia conviviale. 2017 Passeggeri di speranza Nel cuore gentile di una nuvola, l'abbraccio delle stelle appare fatuo e il suo essere ribelle attrae il sole, che illumina radioso sottile polvere di parole. Notte lucente per passeggeri di speranza, eventi imminenti gioia in cammino per un giovane anno. (Mille auguri sinceri sulla pagina azzurra) Bacio mascherato Bacio mascherato in una carezza, sogno vestito da realtà frammenti di stelle in una nuvola di luce, il tuo pensiero rassicura timori: -Le cose delicate sono le più belle, la fragilità è la loro forza- Tu, poesia Tu, poesia, chiave dello scrigno, dove pensieri e voleri si intrecciano con nastri di seta profumati, conosci la combinazione degli ingranaggi della mente e proteggi l'incanto, abbracciando il mio cuore. Io e te, nello scrigno di cristallo, trasparenti per noi, invisibili al mondo. Sole Entri in un pomeriggio adombrato e fai del sole l'unica forma d'arredo indispensabile al cuore. Chiedo al tempo Chiedo al tempo di appagare tutta la pienezza dell'attimo, con l'eterno di una carezza. Chiedo al tempo di restituire agli occhi, ciò che il cuore non smette di vedere. Vagando Vagando sul nastro dell'asfalto il calore della tua presenza nei miei pensieri, s'insinua tra gocce di pioggia trasparenti, ove la luce non fa che rispondere al richiamo di fanali fuggenti. Non può il pensiero superare il limite imposto, dagli occhi indiscreti di rilevatori sul posto, allora va lento il motore, attardando il respiro su traguardi infiniti. Amatrice Fumi e sfumature di un nulla esistente, ceneri di memoria ove la vita grida la sua voglia d'esistere. Il coraggio e la paura in un istante di sole, mentre un sasso rotola nei meandri del pensiero di chi resta e sa che un sorriso è la sola ancora d'attracco per una nave alla deriva. Anime vaganti su terreni disfatti, partite senza un perché raggiungono la metà, mentre lo sguardo di chi resta non vede oltre il muro di quel sogno spezzato in una notte d'estate. Tutti o nessuno è la misura dell'essere, scritta camminando sul sentiero dell'abbraccio. Guardando ciò che penso Guardando ciò che penso, inspiro la gioia della possibilità di viventi. Giorno dopo giorno mi meraviglia la dolcezza, la spontaneità, lo sguardo colmo di quel dono che ho visto nell'attimo del nostro incontro. Un dono condiviso che ora è il nostro noi. Oltre all'amore, la certezza che ogn'istante sarà forte la stretta all'abbraccio del tempo, guardando ciò che penso. Ali Sembianze ricorrenti a volte fatue, vagano per la mente cercando una ragione. Scavano varchi, inseguono tuoni, spezzando brividi insonni. Volti di sasso privi di contorni stampano respiri, senza gesta e movimento. Ma un battito d'ali avvolto dall'oblio torna e rincorre correnti remote. Quel vento della sera ora asciuga e si disseta di una lacrima. Polvere e scintille, lento il rintocco della vita, che traccia solchi come la goccia che scava fuori e dentro noi. Polvere e scintille corpo ed anima, il tutto e il nulla in una goccia si speranza. Lento il respiro che spira tra nubi assetate che il sole riscalda, lento il pensiero che pare sfuggire nel chiaro sentiero di orme perdute. Perfetta lentezza, per meglio capire il fiume che scorre e nel suo lento fuggire si tuffa appagato nel mare ed è come pregare che il senso perduto acquisti un solo momento, ritrovato immutato nel taccuino del tempo. Mai la noia possederà i cuori nella stagione delle nuvole, quando allegre zampette scavano solchi di sorrisi. Tutto saltella nella mente, con la codina al vento tutto è in fermento, occhi scuri di colore fan tornare il buon umore. Melissa, tu soffio di gioia ove il tempo non s'annoia. Ode a questa cagnolina, fulmine di fervore fa salir l'adrenalina, nata nella stagione delle nuvole mentre il tempo s'incammina. Vacanza dalla vita, abbracciando sentieri assolati, buie sembianze sul chiarore dell'essere, dove il cammino s'insinua fra fette di luce e granite di stelle. Sorsi si luna rinfrescano il pensiero, speranze di fede s'intrecciano nel mare. Vacanza dalla vita il volto del ritorno, sulle ali di un gabbiano. (buone vacanze "Poetare") Il volo del gabbiano Percorsa da brividi di vento, permeata dal tocco del profondo, pervasa dal meraviglioso che sai darmi, tu, poesia preludio intraprendente, tu, sostanza della mente e poi il volo del gabbiano.
Sul fiume del tempo Canoe, sul fiume del tempo prigioniere di baci, su equilibri filanti e ancora capaci di profumi e parole. Con l'acqua parlanti scivolano lente, sul cuore della mente che ragione non sente e cullare continua l'antico pensiero. La bolla del tempo Involucro glissato negli abissi della memoria, luci spente su sagome informi, muti ascolti di giorni passati dove il sentire è penombra sul nulla. La bolla del tempo incatena chi dorme, chi fugge il destino chiudendosi dentro al silenzio confuso. Spacca la bolla, crisalide stanca, vola nel tempo e lasciati andare. Nuovi orizzonti aspettano il varco di una chimera che guarda e che spera che il tutto rinasce.
Primavera Gioca il profumo sul contorno del fiore e ali gialli di luce infondono modelli di nitidi aneliti di sole, mentre la primavera spinge sulla neve per nascere ancora. (dalla raccolta "Profumi di luce") Luna di corallo Cielo rosa questa sera tra nubi di cristallo che accendono gli occhi con luna di corallo. E alti i pensieri tremuli sui davanzali di primule, strette nelle foglie e il freddo ancor ci coglie, noi che restiamo sulle soglie di timori e batticuori. Una domanda e un perché fragile e perso nel verso di un poeta, dove la risposta del tempo sull'alto piedistallo, rincorre il domani e s'inebria del corallo Poi l'istante spegne l'ombra passeggera, e si riscalda l'atmosfera, sul cielo rosa, questa sera. Da Profumi di luce La solitudine Nel cuore corre tra gesti e parole, di chi nel frattempo di tutto si duole, geme le gesta nel muto frastuono. Non entra il silenzio, là dove si nutre il triste respiro di gioie insolite, non teme la voce di chi non ascolta, pensieri voluti o profani rintocchi. Da solo quel raggio non scalda nessuno, si brucia e poi arde del tutto e del niente, corre e riflette sul vetro dell'oltre, ove regna il destino in un unico abbraccio. Nel mezzo del cielo immerso in stella accesa vidi l'ora da lontano, beata e presa del sol dell'oltre, poi l'ombra in petto sciolse e non si volse, ma da lontan accolse prendendo a mano a mano fino in fondo il cuore, speme mia. ( Ispirata dal Paradiso, Canto XXX Dante- Divina Commedia ) On air On air, tu nell'aria. forza nella mia fragilità, coraggio nella mia paura, conquista nella mia libertà, pensiero nel mio progetto, conoscenza nel mio ignoto, luce nella mia ombra, lacrima sul mio sorriso. Azzurri I sogni sono predestinati, come la gioia di un sorriso, sofferenza di un'emozione, emozione nella sofferenza. Era scritto, per noi che ancora ci crediamo. San Valentino, attimo fuggente Il tempo non scorre sempre Allo stesso ritmo. Ci sono degli istanti di felicità Che svaniscono così in fretta Che sembrano appena sfiorati dalla Sua corsa ansimante. Come i sospiri degli innamorati E gli eterni amanti. Che giungono ogni giorno Dal resto del mondo Per vivere il giorno più bello Navigando lungo i canali del Torcello. Dove il tempo non passa mai. Venezia con le sue bellezze e le sue luci folgoranti E' il paradiso degli eterni amanti. I suoi colori sono un incanto. Da Piazza San Marco Al Canal Grande e il Ponte di Rialto La luna si diverte A fare la ronda. Di evanescente luce misteriosa Raccoglie il nettare d'argento Al chiarore della pallida luna. Quando il mare s'increspa e le barche Scivolano via silenziosamente Sotto lo sguardo stupito della gente Le gondole addobbate di nastrini colorati E i gondolieri che sembrano di un artista stilizzati. Portano a spasso gli eterni innamorati, Mentre il leggero movimento del mare Li fa cullare. E cercano di fermare quell'attimo fuggente: San Valentino di un gabbiano Per sempre innamorato della vita. (rivisitazione de "Il Gabbiano") Insieme nel cuore Accordi accorati tra voci di stella, passi passati, di nuvola errante. Il freddo assolato ferma l'istante, tutto racchiude in occhi socchiusi, tutto continua nel giro del tempo. Insieme nel cuore. Da Tempo senza fine Un posto al sole Il sole accarezza la nebbia e delicatamente apre un varco per dare un raggio di luce ai nostri cuori. La serenità Oltre ai confini del pensiero: avere tutto senza possedere, dare senza volere. Laggiù, un posto al sole, dove solo il ritorno dell'aquila trapassa la luce e accende il profumo sui margini del sorriso. Da "Profumi di luce" Portami su una stella Portami su una stella, ma solo stanotte. All'alba la terra ci chiama, la gioia ci vuole, la luce ci cerca. Qua,nel nostro posto al sole, è la nostra prospettiva. 2016 Giochi di giostre echi di risposte, linee indefinite sull'arco del tempo: tutto passa, tutto resta, come sospiri scolpiti sulla roccia. Forti di noi su deboli riflessi, in un turbine infinito che tutto muove. Combinazioni di eventi intrecciano l'istante con l'emozione di speranza. Come sospiro scolpito sulla roccia, una porta si apre ancora sul domani. (Auguri per un nuovo anno ricco di poesia) Son parole di Natale Son parole di Natale, sopra alberi innevati e nei cuori consolati dall'amore che dà luce, dalla gioia che dà pace. Sotto il velo del pensiero, emozione si intravede per chi crede all'impensato, per chi sa che ha regalato questo battito che sale, son parole di Natale. L'energia del cuore Entra nel cuore, ascolta i battiti, segui una poesia che corre e scorre negli anfratti della memoria, in meandri stretti e bui in attesa di luce. Frammenti di parole si staccano vagando in cerca di inizi mai iniziati d'incompiute finali perchè il tutto si ricrea nulla si esaurisce di quest'energia tenera e calda che batte nel tempo. Entra nel cuore, il cuore entra in te. Da I momenti del cuore
Il tempo dei tempi Annuncio di nozze Una cerimonia calda di luce e profumata di poesia unità i nostri cuori con un sigillo oltre il tempo, dove le aquile volano alte e l'amore sorvolerà i pensieri diffondendo al mondo l'unicità della nostra gioia. (Tiziana e Mauro sposi 3/10/2015) Invito ufficiale al sito Poetare Carezze del vento Dolce tormento, carezze del vento, che spinge e dipinge mutevoli aspetti, di giochi e dispetti, di rime volate, di gioie posate su frasi avanzate. Carezze del vento mi sfiorano piano: non è la tua mano ma vorrei che lo fosse.
Nel vero del sogno Frutto maturo sul ramo più alto riflesso sull'acqua sorgiva, nell'impeto prorompente del suo divenire. Tu e il pensiero, la fusione espansa del natural sentire di foglie e voglie che si disseta del vero di un sogno. Ti amo Il sole riposa accanto a te, alitando deboli sospiri per ventilare i tuoi sogni. Il mattino attende un tuo sorriso come un cucciolo, con gli occhi imploranti attenzioni. L'importanza di ciò che sei è ancora più definita dalla semplicità dei tuoi gesti che muovono le nostre giornate. Parole e gesti si fondono in un nodo prezioso come i tuoi occhi che si riflettono sul lago all'alba di un sogno.
Bianchi arcobaleni Cade l'aurora Cade l'aurora. Gioco di luna presa nel grembo, sottile sorpresa d'oro vestita e larghe corone in feudi lucenti. Passa il volere, cresce l'intento e tocco cercato, voluto da chi gode vita e istante. Parole che danno gesti più dolci del sogno e tu sei il gesto che vive il risveglio. Ballando con le allodole Linea che trapassa l'essere, coro che colora l'orizzonte onde di luce sulla sponda eterna. Oggetti eterei che palpitano di certezze, sensazioni trasparenti che parlano di significati. Cosa ci resta, se non il ritrovarci insieme a ballare con le allodole, a parlare con i sogni, a guardare con il respiro a scrivere con la speranza: caldo è il sorriso sulla perfezione dei graniti. Linea che trapassa l'essere e ricongiunge il cerchio, per ammirare il senso del tutto: là dove tutto ha un senso.
Disegno il futuro con il pensiero di Hemingway che scrive e mi racconta "Io non sono i miei anni né la taglia che indosso, non sono il mio peso o il colore dei miei capelli. Non sono il mio nome, o le fossette sulle mie guance, sono tutti i libri che ho letto, e tutte le parole che ho detto sono la voce assonnata al mattino e il sorriso che provo a nascondere, sono la dolcezza della mia risata e ogni lacrima versata, sono le canzoni urlate così forte, quando sapevo di esser tutta sola, sono anche i posti in cui sono stata e il solo che davvero chiamo casa, sono tutto ciò in cui credo, e le persone a cui voglio bene, sono le fotografie nella mia camera e il futuro che dipingo Sono fatta di così tanta chiarezza ma forse tutto ciò mi sfugge da quando ho deciso di esser tutto quello che non sono." Buon compleanno all'anima che vive in me che oggi fa capolino tra le bionde spighe di giugno. Il raggio della vita Inchiodati con le dita sopra l'iceberg della vita, lo sentiamo come il vento il trascorrere del tempo. Ancorati e raffreddati, siamo fuori ad aspettare chi ancora ci può amare. Non vogliamo congelare e impariamo a navigare aspettando primavera. Ci chiediamo poi, dov'era quell'isola felice decantata dai poeti. Se il cuor ancor ci dice di guardar oltre le stelle, saran loro, proprio quelle a condurci nel calore di un immenso nuovo sole, che ci scaldi poi le dita con il raggio della vita. Ode all'amore Ode all'amore: nulla possiedo se non la tua assenza. La sento insistente e se tu fossi presente non sarebbe lo stesso; non ti avrei per possesso ma per fugace realtà. Innalzo per ore ode all'amore, che segna l'ardore del mio tempo migliore, di luce e calore sentiti col cuore. Ode all'amore per tutte le stanze, non son rimembranze, ma soffi di vento che toccano il fondo e spalancano piano finestre sul mondo.
A volte la vita A volte la vita ti impone o ti invita a scelte da fare e ti trovi ad andare per sentieri diversi da quelli che cantati nei versi. Cammini e non vuoi destare sospetti, ma sai che t'aspetti qualcosa di più. Lo vedi nel blu dei cieli invernali, in stelle splendenti e nel cuore lo senti. Ma non puoi evitare di camminare, presa nella fredda spirale del libeccio o del maestrale. Dal vento ti lasci trascinare in scelte da fare, da cui vorresti scappare. Poi resti a danzare, perché chi ti invita è pur sempre la vita Dedicato alle mamme Maggio mese dell'amore che vince l'inverno e il freddo del cuore con il linguaggio dei fiori, nei loro caldi colori. La luna ruffiana si culla dolcemente fra le nuvole, mentre attende la sorella aurora E' mattino, questa notte è nato un nuovo fiore, una rosa sul tappeto di papaveri rossi. I prati e le golene sono fioriti, mamma anatra con i pulcini in fila indiana seguono la corrente del fiume. I raggi del sole creano un vero capolavoro di ricamo tra i rami e le fronde mentre le rondinelle amiche fanno la spola tra le sponde del silenzioso fiume. Seduto sotto il gazebo del mio giardino, su quella rosa si è posato un uccellino Il suo canto così delizioso fa incantare il cuore col sapore del profondo, sulle labbra di tutte le mamme del mondo. (Auguri)
Papaveri rossi Papaveri rossi, come labbra socchiuse in piccoli baci tra il verde brillante di remote speranze. Sarà fuoco,ci brucerà? non lo so e non mi interessa. Papaveri rossi, è l'estate che avanza è la gioia che danza, sulle stagioni del cuore. Brezze Il vento porta sapori nelle sue brezze e sfiora i pensieri nello spazio annullato dalla razionalità. La voce, pur flebile urla la sua presenza, in disparte e con dolce insistenza, chiedendo alla vita il silenzio di una brezza nel cuore. Un'ala di riserva “Gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.” Mi sono fermato. In un luogo bellissimo fra questi monti. Da dove si ammira l'infinito orizzonte Nell'ora della quiete e del tramonto della sera. Che t'invitava alla riflessione e alla preghiera. Anche il mare era spennellato con i colori acquerellati Dell'arcobaleno splendente. Ero lontano dalla folla della gente. E stavo per abbandonarmi come un gabbiano All'ebbrezza del vento. Per vivere e assaporare in ogni momento. L'avventura della libertà e della vita. Oh si, la libertà! Che cosa meravigliosa è vivere. Sognare e di essere libero. E librarsi come un bianco gabbiano sulle onde del mare. E vivere e stendere l'ala, L'unica ala con la fiducia di chi sa di vivere. E di amare la vita. Volteggiare nello spazio dell'infinito. Dove il silenzio si può anche ascoltare. Viverlo e assaporarlo fino in fondo. Come l'avventura della libertà. "Vivere è stendere l'ala, L'unica ala con la fiducia di chi sa di vivere. Nel volo un partner grande come te, Signore. Perché il silenzio è un lembo di cielo Che scende verso l'uomo. Per aiutarlo e confortarlo” Ma non basta di saper volare con te, Signore. Tu mi hai dato il compito di abbracciare Anche il fratello E di aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali. Che non ho aiutato a distendersi. Nell'azzurro del cielo. Che in fondo altro non è, che il sentiero Impervio della vita. Che è rimasto con l'unica ala inesorabilmente. Impigliata nella rete della miseria e della solitudine. Per portare a compimento ciò che nella Vita non ho potuto fare. (Dalle riflessioni del “Gabbiano”) Specchi Specchio chiaro della mente che rifletti il mio presente, fai sembrare inconcludente ciò che è nitido e attraente. Ogni verso, ogni scrittura che delinea la figura, di misteri, di paure, di poemi e di avventure. Specchio alato che rifletti il mio passato, ciò che è fatto se ne è andato, nei sentieri seminato. Specchio puro del futuro dentro te non vedo scuro, ma la limpida certezza del profumo di dolcezza che appartiene al mio sognare, ma che so si può avverare.
Rondinelle Le ultime luci del giorno che sfumano all'orizzonte tra cielo terra e fiume. E' una rondine, è arrivata una rondinella, è' venuta a fare una scappatella in quest'angolo di terra rossa e bella. Vola tra tetti e sull'acqua dell'Armella al crepitio dell'antica novella. "Sono venuta da molto lontano dai paesi arsi e bruciati dal sole per trovare la pace e l'amore, perché domani c'è un temporale. Qui nel fiume volo veloce tra le canne e i pioppi e i ragazzi mi fan la croce: mi butto nell'acqua, sopra vi guizzo che è sempre festa e faccio lo sghiribizzo". Qui a sera quando cala il silenzio ovattato dai monti, i boschi diventano neri. La capretta bruca il foraggio e guarda il cielo, perché fra non molto dopo aprile arriva maggio. Nelle ultime luci della sera fra le acque e i colli. voci si sentono di versi molli che portano in giro le rondinelle dove svolazzano i cardellini, le cince e gli stornelli. Colme le tazze di vini novelli e il profumo dei vigneti e dei giardini. Questa è la nostra terra, nella pace dei cuori e nella guerra con i colori profumati dei campi, i papaveri rossi e colorati, con le farfalle sopra appollaiate che fan bella la vita di tutti gli innamorati, lungo il sentiero del fiume a cercar le carezze e i sospirati baci. (Auguri di Buona Pasqua a tutti i poeti!) Grandi ali La nave fluviale partita da Mantova era seguita da uno stormo di grigi aironi che andavano in cerca del pane della vita. Il viaggio attraversava un paesaggio da sogno tra canneti, paludi e mare. Attraccata al molo, la folla stava attendendo impaziente, i cigni nuotavano sul bordo dell'acqua tra i fiori di loto: sembrava un dipinto dell'impressionista Monet. Il magnifico lago superiore, le piante fiorite sulla terra di Virgilio che cantò questi luoghi con immortali versi. La gente freme, con i loro pensieri, le loro previsioni le loro gioie. La vita è meravigliosa, gli alberi fioriti, la primavera arrivata. Di fronte al fiume sono seduto anch'io, vecchio pittore con l'affanno nel cuore, un cinguettio e un batter d'ali di bianchi gabbiani, mi hanno richiamato alla realtà "Vivo per i tuoi occhi, mi nutro della tua luce, esisto solo avvolgendomi nelle tue grandi ali, per vivere in te e restar con te per sempre, Mio angelo benedetto !" da "Il Gabbiano" (in memoria 19-04-2012) Lama di luce Da un punto nascosto nell'alba del cuore, spunta una luce una lama sottile, che segna il confine nel suo divenire. Confini segnati, divelti, osteggiati, non posso, non voglio ma devo passare quel fosso lo devo saltare. Lama di luce che segni la via che il tempo conduce seguendo la scia, guidami all'ombra di un sogno felice guidami al punto che il cuore mi dice. Sabbia Granello di sabbia racchiudi il destino, di terre di mondi , sospesi nel vuoto; di luci, di ombre di voci inespresse, di suoni profondi, di ritmi interrotti, di rombi assordanti, di occhi sognanti. Granello di sabbia racchiudi la vita, ferita, provata respinta, impazzita; racchiudi il mistero del sogno mai vero aspetti la brezza dell'onde leggera che bacia la sponda e ...arriva la sera. Impronte sul cuore Impronte furtive sulle rive lasciate da ombre vaganti che il vento cancella soffiando in avanti. Impronte di mani sul libro non letto, che invitano piano a svelare l'arcàno. Impronte sul cuore che fanno tornare indietro nel tempo, nei solchi celati di un lieto tormento; di quando eravamo ancorati al destino di gioia, di dubbio, di sete, di noia, col pensiero proteso in eventi migliori: è attesa pensosa lo sbocciar di una rosa. Strade La strada perduta che taglia l'aurora è ora la sola che porta con sé un timido volo nell'ombra di te. La strada bagnata è quella cercata tra i prati, tra i fossi tra i vortici accesi del vento pungente, tra il rosso dei raggi tra i rami spezzati del tempo che cambia, che muta il destino nell'aere divino. La strada trovata inseguita, bramata, è quella che appare più limpida e pura è quella da sempre sicura. La polla Un lembo di cielo avvolge la polla sulla montagna benedetta. E' bello ancor che la natura al suo dono si presta: il mughetto, il fior dei peschi e l'erba tutta e tanta sparsa nei bordi della foresta, e il vento e la pioggia le nubi vaporosi e bassi. a levigare i bianchi e appuntiti dalla montagna i sassi. Sale ripido il sentiero. Sembra che sian saliti ieri, su per la montagna benedetta. Ecco la polla, è qui sotto di noi, sgorga in un luogo fresco, antico, e misterioso. L'acqua! Un miracolo della vita, un elemento che non cesserà di meravigliare chi l'ammira. Ma, le nuvole basse, sono gonfie, biancastre e vanno a riposarsi dentro, come pure la pioggia e il vento su tra le mani i nostri pensieri, sono gli stessi di ieri a riposar le nostre stanche membra! Tu plasmi sulle tele, tu sull'ara per la tua preghiera e tu col canto e la bella armonia, tu del verso lo spirito che s'eterna, trovate il solo diletto all'estroso scandir di voci amiche. Portate insieme i colori nuovi della pace bella, dove regna la pace e il silenzio, che altro non è che "un lembo di cielo che scende verso l'uomo" Viene dalle grandi montagne e marine senza risucchi della luna fredda, ove regna il grande amore per la vita e ove Dio riposa in noi. Tiziana e Diego Cocolo Piccola vedetta "Lombardi" dietro la tenda giochi di sguardi. Vedi e non vedi parli e ci credi, dicono i fatti e poi noi distratti leggiamo il profondo nel gioco dell'oltre. Sai tutto e racconti, i giorni confronti, le ore scandite dal sogno di vite. Bianchi colori, grandi valori, luci disfatte sentenze inesatte, giudizi confusi profumi profusi. E poi nel giardino, quel senso divino di crederci ancora, all'oggi, al domani che apre le mani e stringe il ricordo. Per noi che ci siamo e nulla chiediamo, se non il conforto di un caffè in mezzo all'orto, viviamo la gioia scaldata e protetta dall'occhio fugace di "Lombardi" vedetta.
"La luce del Natale" Sono giunto fin quassù, Ho percorso un sentiero irto E ombroso. I raggi del sole erano cocenti La baita è solitaria La chiave e sotto la porta Dentro ci sono tutti i conforti Dalla finestra si ammira un paesaggio Bellissimo Sono al cospetto dei giganti Della montagna innevata La notte è trascorsa tranquilla. La stanchezza e la ninna nanna del fiume Mi hanno permesso di dormire in pace, Cullato dalle onde della serenità. La pianura è ormai vicina. Mi sono fermato ad ammirare I riflessi che, scintillanti Come mille lame, Continuino a tagliare l'aria di Questo mattino di dicembre Un mattino diverso che certamente Mi porterà lontano Dalla banalità del quotidiano Al di là di ogni sentiero si schiude Un nuovo orizzonte, Ma noi non lo sappiamo e continuiamo Ciechi, di camminare in mezzo Alla strada della vita. Se ho intrapreso questo viaggio, E' perché qualcuno mi ha chiamato Dalle porte dell'infinito Per farmi finalmente capire L'incomprensibile Ora il vecchio fiume della vita Richiama la mia attenzione: Il suo letto è ampio e l'acqua è profonda Sembra addirittura immobile, Come l'aria, come il vento, Senza saperlo, Sono giunto tra il Meraviglioso verde dei boschi. La giornata è trascorsa veloce, Dovrò fermarmi a dormire, nuovamente E' già sera. La luna è spuntata dietro le vette Innevate delle montagne. Su di uno spiazzo Vi è una baita dei pastori Il torrente scorre fresco Nella radura La grande luce che ci accompagna Lungo i sentieri della vita Non finirà mai se la teniamo Accesa e la luce ha bisogno solo D'amore, Di un grande infinito amore Per non spegnersi. Teniamo accesa dentro di noi la luce del Natale. (Buon Natale a tutti in ricordo di papà Diego-Il Gabbiano-)
Passeggiata Camminando tra i tuoi dipinti, in questa pagina d'autunno.
Nel ricordo di una passeggiata Una passeggiata nel bosco, soffiava un venticello fresco e invitante. Ci siamo seduti sotto le ombrose abetaie e le alte cime ci stavano a guardare mentre il sole faceva capolino dietro le nuvole bianche lei con i suoi occhini scuri mi stava a guadare ad un tratto mi disse: "Dimmi qualcosa che si imprima in eterno nel mio cuore, svelto, o non lo ricorderò più questo momento in questo luogo solitario e di pace. Raccontami un sogno da stringere tra le mani. in quest'attimo fuggente fra i fruscii dei rami del bosco e il canto degli uccelli. Non lasciare che sfugga questo momento senza che la mia mente segua il passaggio delle tue orme. Dammi la tua bocca profumata di rose di maggio e fa che io plachi la mia sete, questo è un deserto arido da tempo… Dammi le tue mani e seguirmi nei sentieri del corpo, tra i disegni di timide luci che filtrano dai verdi rami del bosco del tempo, dentro le impronte dei nostri volti sul cuscino di fiori profumati del bosco In questo luogo solingo fuori dalla tempesta e la neve della montagna che è nei nostri occhi… fra questa meravigliosa natura dimmi parole che infrangano il vuoto del silenzio, che irrompano nel mio petto e che giungano alla mia gola padrone della mia voce. Dammi il tuo respiro Il mio è solo un alito sottile…. Dammi il tuo cuore, io ti insegnerò la strada per giungere alla mia anima" (in memoria di Diego per il suo compleanno-23 giugno) Una curiosa visita in redazione "…14 febbraio non sappiamo se fosse venuto per iscriversi perché non siamo riusciti a comunicare con lui… Il giovane e simpatico "gabbiano", entrato alla chetichella, è salito al primo piano, ha visitato con sussiego ed interesse i vari locali e ci è sembrato soddisfatto, tanto da non voler più andarsene. Lo abbiamo chiamato Pippo, di sicuro ora abbiamo un amico in più…" Poche parole, lette di getto, su un giornale nel cassetto e per chi lo riconosce, che scrive ora al primo piano, ove ogni cosa appare soltanto a chi ricorda i suoi ricordi in riva al mare. (Tratto da un art.sulla rivista Fiamme d'Argento) (dedicata a papà Gabbiano) Pagine di vita Giochi di luce, improvviso brivido nel vuoto e il tutto si arrotola in un vortice di favola. Futuri di coltri oltre i raccolti, mastici di vento, aliti gelidi di raggi sfocati, ove i destini intrecciano i giorni tra le pagine della vita. E noi che innalziamo con lo sguardo nell'oltre un ricordo accorato, e come dipinto su tela la tenue candela che arde e che brilla come in mare i suoi flutti, un augurio a noi tutti. Tributo a Talarico A visitar singolar museo particolar invito, dello storico brigante Giosafatte Talarico, a cui modesta via fu poi dedicata. Botole e nascondigli, libri e schedari, di paglia i suoi giacigli. Brigante per caso, coi suoi profitti romantico difensor di deboli ed afflitti. Inimicato al mondo, protezion cavalleresca con cuore profondo egli concesse a poveri ed oppressi. Fece richieste a ricchi e prepotenti, brigante stimato eppur per altri terribil nemico diventato. Taglia sul suo capo a nulla servi' cosicchè preoccupato il re, con lui pattui', una specie di contratto, pensionato regale su un'isola nel mare, ove poter viver esiliato ma tranquillo e libero per giunta col suo mitico cappello di feltro a punta. Spine sottili Nitide sensazioni bruciate dal gelo della realtà. Volontà di opporsi alla profonda indifferenza. Spine sottili ricordano fatti sotterrati nella memoria e si insinuano sempre più nel profondo. Ma basta una coda che traccia cerchi e un muso ansimante perché la realtà torni tra le cose buone. Le buone cose della nostra casa. Isole di pensieri Ai margini del mondo isole di pensieri vagano in un fluttìo di vento, mentre la brezza lava il respiro con una parola di tristezza. Il freddo e il gelo di un cuore malato, stretto in un destino che non perdona. Mentre l'estate incalza in giochi di raggi bollenti e il calore è solo fuori. Gemma sbocciata Risuona ancora la tua voce sulle corde tese di una gemma sbocciata. E tu raccontavi: "Vorrei essere come l'onda che va e che viene. Come il silenzio della notte che altro non è che la musicalità della meravigliosa natura che ci circonda con la sua bellezza. Vorrei essere un bianco gabbiano, per condurti lontano, in quel mondo dove regna l'amore. Vorrei essere il vento, che fa muovere le onde di questo mare tempestoso. Vorrei essere la pallida luna, che ruba nella notte buia una stella dal firmamento, per illuminare il tuo sorriso. Vorrei custodirti per sempre nel forziere del mio cuore" Papà, sarai sempre per me la gemma più bella. 19-04-2013 (In ricordo di Diego ad un anno dalla sua dipartita) Foglio Un foglio accartocciato nei ricordi, copia di pensieri, poemi sordi, anelito di vita sull'imperitura fragilità. Corpo trafitto, mente dolente un cuore riposa, ma sente presente la luce del sole. Che scalda, che vibra che vive silente nel fondo dell'onda, sull'acqua del fiume, che lascia profonda l'impronta di sé. Tu, Gabbiano Ove i cieli scoprono l'ordine delle cose, ove gli eventi fremono l'attesa, ove tutto è compiuto, nell'impasto del mistico destino: tu, gabbiano. Segno dei tempi, fragile e forte di presagi, un segno, un'impronta di ala, un alito di vento tra terra e cielo. Cos'è la tua poesia se non quegli occhi vivaci, attenti e tenaci che scrutano lontano oltre il battito dei cuori. Un gabbiano venuto da lontano, respirando il bianco vapore della tiepida letizia, appoggiato in quel luogo da cui non sei mai partito e nel quale resterai per sempre.
Dolci eredità Dolci eredità le tue parole "Questa notte vi era un cielo stellato un cielo freddo e un suolo gelato il vecchio fiume scorreva silenzioso mentre la timida luna, scivolava nel cielo verso l'occidente addormentato. Era l'unica fiamma che illuminava la notte infinita ed oscura. Era come una vecchia lanterna sospesa in cielo L'argine del fiume e la campagna innevata. Nei campi qui e là vi erano ciuffi d'erba profumata il luogo era silenzioso e il fiume cheto le voci attenuate giungevano da lontano davano vita alla fragranza muta. Dolce e pallida luna schiusa a metà poiché suo fratello orizzonte morde già ma presto la luna che sembra legata ad un filo di lana scomparirà nell'infinito mondo freddo e gelato Fra non molto la notte buia sparirà si schiarirà, lasciando il cielo libero al caldo sole che muta e scruta l'universo. Con i suoi raggi scalderà la madre terra e dopo la neve, nuovi frutti" La neve ci ricopre e riscopre un nuovo noi. Il valore dell'uomo Scende, candido manto che tutto copre e sotto germoglia il tuo pensiero mentre cosi' scrivevi: "Il valore dell'uomo ha un diverso sapore anzi è un suono: un sibilo del vento nel deserto il muggito delle onde del mare il fruscio intricante delle foglie dei boschi. il battito misterioso delle ali di un fringuello il battito profondo della vita nel ventre materno. E' il rimpianto di chi scopre, di chi guarda alla morte con la consapevolezza che tutto passa senza finire mai del tutto perché il valore dell'uomo è nel messaggio. che lascia ai figli, nella memoria degli amici e nella scoperta della poesia che è in ciascuno di noi" Sotto la neve il calore della speranza. (in ricordo del nostro "Gabbiano"e un grazie a chi lo ha ascoltato) Sussurri di ali Sussurri di ali, rintocchi di occhi edè subito luce. (Auguri a tutti) Come se Come se quello squarcio di sole aprisse un varco, strappasse il grigio di nubi appassite disegnando una via verso un percorso segnato. Come se il tutto apparisse più vero e reale e lungo quel viale i timidi passi si facessero corsa nel tempo che incalza. Fiori e colori su piani e livelli, sguardi compianti di strette di mano. Di là, quel sapore di cielo ristretto all'ignoto, quel colore sbiadito in foto vissute, lo stare insieme affiancati al rispetto di parole volute, mentre fremono occhi di labbra tiepide e mute. Come se, noi in volo col gabbiano. (ciao papà) Il fontanile Apparir gioia confonde il blu cobalto gelato dell'anfratto ferito e la linea sprofonda in un tutto uniforme. Strati e pensieri come appoggiati al fondale lacustre, ove luce profusa attraversa ansimante le felci abbracciate. Petali di foglie sfogliate dal vento, toccano il canto di passi donati sul far del pontile. E da quel fontanile scolpito nei sassi bevi l'aurora di labbra appoggiate.
La vita della vita Nebulosa spezzata oltre l'impossibile, sprazzi di luce inondano il viso e la vita della vita esplode in un divenire di gelide correnti, dove transitano voli solitari e bollenti Sull'orlo della sera spirano poetici venti: tutto è uguale nulla è ragione, eppure quel fior germoglia e sboccia fuori stagione. Congiunzioni di menti, giochi del destino, seduta sul fiume ho atteso il presente nel ritorno di volti, e stretta su ignoti orizzonti inseguo lo scrivere, ove il "viver" par solo un mezzo per entrare davvero a vivere. Lacrime di luce Soffiando, venti assetati spostano i desideri e immense ali fluttuano al di la del conoscere. il rumore di una cascata ricorda lo scorrere dei sogni grandi imprese attendono sulla soglia del volere, ma tutto questo è nulla e il nulla osserva incuriosito dalla semplicità con la quale si può dissolvere, accendendo le lacrime di luce.
Veliero Dipingesti un giorno il mio veliero, la rotta dei miei sogni d'oltre mare dei viaggi che ho già fatto col pensiero perché piace al cuore mio fantasticare. Pronta è la ciurma che ho fretta di salpare, verso l'isola azzurra del mistero e nessuno più mi può fermare. E poi là, in alto mare bianchi delfini inseguono la scia dell'onda e in me sprofonda la sete di energia. Tutte le vele gonfia il maestrale, fuori dal porto una sottil pena l'anima m'assale Ma non mi dolgo, sta per arrivare la terra inaspettata. Sei tu, l'hai progettata e dirigi ancor questa mia vita. Fiume sincero Scendono placide e leggere le increspature del fiume sincero, senza dirmi niente esse scorrono lente. Ma tu, come stai lassù? Ogni giorno attendo, con la stessa speranza di quel tempo lontano, attendo col cuore invano sull'argine del fiume, al chiaror di un lume. Caro sguardo dell'estate addita alla calura, dolce parola di rosato labbro, possente la sorte e la natura di quelle pupille. Sopra la terra il fiume e come noi tra i numi sospirar lassù cosi'vicini. Mi sembra sempre di sognar come due angioletti cosi' piccini con le manine giunte per pregar. Quando novellamente nasce il cuor morente, làè amoroso affetto di sofferente felicità. Sull'argine maestro Ho sognato il tuo sorriso, ho sentito le tue palpebre aperte sul destino, ho camminato con te, a un passo dal torrente. Sull'argine maestro mi hai mostrato rane e formiche sul senso delle cose, e l'importanza del dare in un ricordo il motore e l'essenza del vedere la luce in trasparenza. " Oh si, il mio libro di poesie" l'inchiostro riprende a scorrere, i tasti fremono come rondinotti che riprendono a volare dopo una breve sosta. "Bisogna sempre migliorarsi della vita" parole profumate dei tuoi limoni : "My Old Calabria" Ho sognato il tuo sorriso ma forse è realtà, siamo noi qui, appisolati, anelando santità. Mattino di giugno Riflessi scintillanti, come mille lame tagliano l'aria di questo mattino di giugno, un mattino diverso che mi porterà lontano, camminando ad un passo dal nostro quotidiano. Capire l'incomprensibile in una semplice spiga che buca il pensiero, mietendo in se stessa il pane della vita. In un chicco, forme e livelli forgiati dal tempo, perfezione di sfumature, ricchezza di contenuto. Come possiamo credere di esser giunti alla meta, se lo spazio ci nutre e ci sazia di etere, come sfamarci se non della verità di quando il tutto è compiuto. Al di là del frumento, un nuovo sentiero si schiude, e noi camminiamo ciechi, pieni di noi, a volte irriverenti, ma attirati dal magnetico riflesso scintillante, nostra guida e protezione, nel mistero della mietitura. Il coccodrillo Resistere al tempo, sopravvivere agli eventi convivere con entità, suoni labili, eco della vita. Il coccodrillo lo sa, cambia e progredisce sta al gioco del tempo giocando la partita del non ritorno. Guarda oltre, matura, fortifica la mente escogita giochi complessi, vive le sue possibilità trovando nuove alternative. Eppur vive, forte e determinato, lui è l'ultimo restato di preistorie arcane nel suo storico passato. Giovane e arzillo con in bocca la preda par che sempre sorrida: è questa la sfida al giorno che nasce. (23 giugno 1927-auguri papà) Scilla e Cariddi I rumori si fondono nell'oceano delle parole, i silenzi s'infrangono nel mistero della natura, le domande come eco delle acque annullano i bisogni di risposte, sulle increspature della mente. Come Ulisse superiamo perigliosi passaggi, difficoltà inevitabili sul percorso della vita. Là, su uno scoglio Cariddi, la ragione, c'inghiotte, sull'altro il cuore Scilla ci divora. "Cade in Scilla , chi vuol evitar Cariddi" Eppur solo l'eroe giunge alla meta, sintesi d'equilibri, scudo di certezze, tenace in volontà. Dolce è il riposo, sullo sfondo di messi dorate, contrasto al raggio di sole, orgoglio e protezione, d' inesauribile d'energia. Tempo senza tempo Tempo senza tempo, in uno spazio ove le dimensioni si fanno sguardi e le verità donano il significato della gioia. E tu, papà "Non mi è stato difficile riconoscerti perché avevi il mio stesso colorito, non ti ho potuto toccare neppure con un dito" Si, fra le bambine nate quel mattino c'ero anch'io. E tu papà, in sella alla tua Vespa, mentre l'aria profumava di limoni, come un cavaliere errante, giungesti al mio orizzonte. Due cuori all'unisono d'allora e poi sempre vicini nel lontano, frementi nell'attesa che le nostre anime vivessero l'istante e lo stacco divenisse verità. "Soltanto la tua voce si sentiva dalla stanza nursery", dicevi, in quel giorno meraviglioso, quando ti conobbi. Stringevo i pugnetti e avrei lottato per te fino agli estremi per dimostrarti ciò che forse non ho mai saputo dirti: "Grazie papà di avermi creata, ti voglio bene" Fragile soglia Fragile soglia, equilibri mobili, eteree sensazioni, sottili fratture dell'essere. Faglie aperte, spinte e trascinate nel profondo, dove la vita combatte e si erge imperitura Là, soffre la natura, geme il substrato, cede la ragione. Il perché del tutto, di chi freme e impasta di paura, il cibo di speranza e c'è chi ringrazia nel quotidiano, di esserci ancora. (in memoria delle vittime) Pellegrinaggio Quali spazi elevati in terre sommerse, i tuoi voli supremi compiuti e afferrati, nel tenue sospiro di un mese passato, hanno sostato in menti assolate o in freschi e tranquilli torrenti. Il tuo fiume della vita: pellegrinaggio della memoria, ora scorre in te che hai compreso e sei rinato da tutto ciò che lungo il cammino hai seminato. Amore, bellezza, sapere e pietà: passioni della vita, purificazione dell'umanità. Come dirti ora: andiamo al mare, se il mare sei tu, scaliamo quel monte se il sentiero sei tu, ammiriamo quel lago se la sua effige è la tua. Come dirti ascoltami, se le mie parole sono il tuo ascolto, come ascoltarti, se il tuo silenzio è il coro dell'etere. "A maggio vengo a casa", dicevi, "a maggio", quando la natura si apre alla pienezza della vita. Non è l'orto degli ulivi, non sotto il tuo gazebo, accanto al muretto realizzato, non c'è la tua stampante quella che s'inceppa, memore del passato prossimo; solo profumi di occhi che scrivono nel mare, adesso, sei nel posto piu' prezioso, nella purezza del massimo splendore, sei il mistero, sei noi.
Sono qui Sono qui, seduto su una nuvola i miei pensieri sono i tuoi, le mie mani come ali agitano i tuoi pensieri e asciugano con un sorriso la tua ultima lacrima perché si trasfiguri in gioia. Il senso della vita, dall'alto in prospettiva è chiaro e nitido come il respiro delle rondini di maggio, ora che libero dall'ancòra terrena veleggio soffice eppur completo. Non restano ricordi ma solo verità, tutto è unico nell'unione, nulla è perduto, ma ritrovato. Gesti ed episodi a briglia sciolta galoppano senza timore perché ciò che è, resterà, ieri è solo un presente domani e il domani un passato reale. Senza tempo l'eterno fluire, eppur siamo noi il tempo, ciò che è stato e sempre sarà. Docili pensieri si appoggiano al Pensiero fragili contatti sono forti certezze, soli ma senza solitudine insieme ma senza moltitudine. Il calore del freddo e il brivido sudore colori moltiplicati in bianchi arcobaleni. Vita e morte fondenti in desideri vissuti, occhi di luce brillante, fede, stupore e bellezza ogni giorno, per sempre. Il senso delle cose, la rivelazione, non vista da chi non vuol vedere. Il cielo, non solo coppa di nero cristallo ricolma di fulgide gemme, ma lampade accese dal vigile cuore di un Padre che attende sereno il ritorno di un figlio.
La dama del lago
Lo stato del mio essere Come se fosse come se riuscisse nel momento del dolore a vedere il colore del suo potere. Grandi attimi gelide pareti istinto dato dal credere ragione affermata dalla fede. Il sogno continua, la luce non abbaglia gli occhi che sentono la luce degli odori, e chi si sofferma sa di aiutare la vita a scrivere la propria poesia. Generale Generale, dentro a quel computer ci stan racconti e le tue poesie e dall’altra parte i sogni spesi da chi le legge nei suoi pensieri e le parole diventan gesta il sole, l’acqua e la tempesta. Ma il giorno dopo leggiamo il commento spero tu sia contento. Generale, questa santa donna che ti scarrozza anche giorni interi, i viaggi lei li intende veri, se c’è il ristorante, i piatti interi da degustare, non da lavare e da essere ospiti anche a Natale e sognare per tutti quei giorni non ancora arrivati. Liberamente adattata dalla canzone di F.De Gregori LA Generale, dentro a quel computer ci stan racconti e le tue poesie RE e dall’altra parte i sogni spesi LA FA#- da chi le legge nei suoi pensieri SI- e le parole diventan gesta LA il sole, l’acqua e la tempesta. MI Ma il giorno dopo leggiamo il commento LA spero tu sia contento. RE LA RE MI LA -Per mio padre- 2012: sussurri dalla mente Se pensi che amare possa creare un ponte tra la tua mente e l'infinito, stai già arrivando là dove forse il tuo io non ti avrebbe mai portato. Alberga in noi Alberga in noi, Particella di Dio o seme d'ignoto, "noto a coloro che sanno" e sul loro cammino un giorno vedranno la luce del volto. Universo stellato, laggiù nel substrato della nostra coscienza è là fiore e frutto di reminiscenza. E' la nostra potenza, ragione del vero, coperta dal tutto, svelata nel nulla. Là dov'è sito l'inizio, simmetria della massa, ci è dato l'indizio di nuovi orizzonti. Teoria della forza, unione di stelle, per noi che guardiamo oltre noi stessi, fermiamo lo sguardo su nuovi ingredienti, togliamo i lucchetti dal nostro cervello, sede di pace, unione e chiarezza. Spezziamo il divario, e varchiamo le porte di noi:"santuario". (Calorosi e mistici auguri a tutti ) Spirito di lago Al sapore di verde nell'azzurro odoroso, sul volto specchiato , a volte a ritroso, aleggi lento , quasi in sordina tra chiare luci e collina. Allunghi la vita, con filo infinito come infilato nella cruna dell'ago. Domini l'acqua giocando sospeso, dei giorni futuri sfidi l'atteso, e gareggi tra gocce e colori rendendo migliori i pensieri nel vago: benvenuto spirito di lago. Onde calme Onde nella mente dai dirupi protette, cercano lo spazio per diffondere il lamento. Tempo , destino e pensiero, libertà di vedere ciò che il sogno ha solo sfiorato. Onde calme di lago amico, sentiero verso l'unione di luoghi ed emozioni. Esserci, finalità di vivere il nuovo, nella nostra consapevolezza. Sulle rocce del lago solitario. Piccolo mostro, affondi le radici sui fondali della mente di un lago impenetrabile. Bussano alla porta, il chiarore della luce e la purezza del respiro; chiede ossigeno nei tunnel fumosi, la linfa vivente dell'essere. Anfratti del pensiero tentano la fuga dal non ritorno ed ancora nebbia sulle rocce del lago solitario. Immagini ancestrali di insicurezze ataviche, inaffidabili desideri dell'inevitabile abbaglio, in gesti d'abitudini insolute. Piccolo rituale di battaglie perse sul terreno della volontà. E tu, fumatore di speranze, che guardi il lago e sogni un limpido domani, offri a te stesso un'altra possibilità sull'altare della vita e torna , combattente vittorioso dalla "tua" guerra. (ode all'ex fumatore "e non") Auto bianche Colorate di santità sfrecciamo libere fresche e serene, noi auto bianche, ali leggere che coprono i sogni e salvano il tutto, chiedendone il niente. Sappiamo guidare nel buio futuro, guardare oltre il varco del soffice muro, di mani egoiste e per noi le conquiste dell'esser felici son quei sacrifici del giorno qualunque. Bianche automobili, parcheggiano piano ove regna sovrano l'umile volto, di chi fa del rispetto un dono prezioso.
Il tempo del melograno -tributo a V.Van Gogh-
Il tempo del melograno Scintille scoccate nel verde cespuglio, come spicchi di sole tenuti per mano: tempo di melograno. Piccole gemme gentili, promessa di frutto, sui teneri fili dei nostri ricordi. Secchi steli di ieri, nel freddo nebbioso è ora un risveglio armonioso di petali accesi. Sostanza e promessa ad api concessa di nettare dolce e per noi che restiamo l'estate ci aspetta. Gli occhi della cicogna Traguardi di volo, dolci atterraggi nei bruschi risvegli: gli occhi della cicogna aperti sul mondo, chiari come la luce scuri come la notte. Spazi infiniti, chiusi nel domani, protetti e celati nel mistero di significati. Stringe la vita, che freme, che sfugge, che vuole volare, che deve arrivare, sulla cima più alta dei suoi desideri E guarda i suoi ieri dall'alto del tempo, bagnata soltanto da un soffio di vento. E poi la vita. E poi un giorno, incontri la vita, il rosso, il rosa, il giallo, i colori delle parole, il suono delle emozioni, il profumo della dolcezza, l'eco del silenzio, il volto della poesia. E poi il tempo, che scorre, che muta, che scolpisce e scalpita come il ronzio del pensiero e gioca d'azzardo con il sogno. Sfida continua, la lotta, il riposo, il ricordo, il sorriso la pazienza, il tramonto. E la ruga sul volto, che scende, che scava, lo stanco respiro di voler ritrovare il tempo nel tempo, il tutto in quel giorno. E poi, la vita. Tesori Appoggiate al respiro, velate da volti, librate nei voli, sensazioni d'universo. Tesori di volontà che fremono e spingono idee e sentimenti in vortici di luce: corse infinite per ritrovarci. 11 giugno Rose tra melograni, petali rossi di memoria, il canto sullo scoglio del sole all'orizzonte, foto di ieri edè già storia. Giorni stretti, chicchi di melograno, diversi ed eguali costretti e protetti dal gioco del tempo. Volo del cigno, dell'11 giugno sempre ed ancora color dell'aurora, sul volto cambiato, ma il tempo passato non lascia l'impronta e c'è sempre una svolta sull'imbrunire. I pensieri, loro lo sanno, rose tra melograni: il giorno del mio compleanno. Ballando con le allodole Linea che trapassa l'essere, coro che colora l'orizzonte onde di luce sulla sponda eterna. Oggetti eterei che palpitano di certezze, sensazioni trasparenti che parlano di significati. Cosa ci resta, se non il ritrovarci insieme a ballare con le allodole, a parlare con i sogni, a guardare con il respiro a scrivere con la speranza: caldo è il sorriso sulla perfezione dei graniti. Linea che trapassa l'essere e ricongiunge il cerchio, per ammirare il senso del tutto: là dove tutto ha un senso. Rivelazione L'immagine nitida trionfa nel luccichio d'ali di libellula, la forza e l'esilità della vita. Un solo sasso per increspare la perfezione, tanti istanti per ritardare l'offuscamento dei ricordi. Ma la rivelazione di questa pace aumenta la perfezione fermando cerchi nell'acqua da pietre che resteranno strette nelle dita. Verde melograno Colorando l'impercettibile: "Per agire nel mondo, occorre morire a se stessi. L'uomo non sta sulla terra solo per essere felice, neppure per essere semplicemente onesto. Vi si trova per realizzare grandi cose per la società, per raggiungere la nobiltà d'animo e andare oltre la volgarità in cui si trascina l'esistenza di quasi tutti gli individui" Così l'arte per Vincent Van Gogh , così per il poeta la poesia: perché le grandi cose nascono dentro, maturano piano, ci prendono la mano, per attraversare lo scibile. Così il verde melograno colorando l'impercettibile, lascia sapori indelebili Così la vita "cosi' aspra ,cosi' bella". Anima Disseta la terra, anima di inconsistente materia che vibri nell'aere antico e getti le radici di un nuovo divenire. Bevi la linfa del sogno condiviso, sui livelli della memoria di uno sguardo profondo. Nutriti di bellezza e dimenticati il buio, perché sei luce, nel frangente dei tramonti, sull'argine dei desideri. Rinfrescati di nuovi sorrisi, anima del profondo e rallegrati di te che sei in superficie vita nella vita, il sole della sera che mai scenderà.
Profumi di luce Il braciere Misterioso tepore di antico braciere, tempo della memoria di luoghi e di sere. Fuoco perenne di ricordi vissuti, nel canto solenne di richiami perduti. Viaggio per miglia, tra vite incrociate e poi là, la famiglia in un mattino d'estate. Fuoco che unisce, edè ancora capace, quella terra col mare oltre il tempo fugace. Là nel candore, sorrisi di sole forti radici di secolare splendore. (Auguri di Felice Pasqua a tutti) 151° Dimenticare il futuro, l'immagine dell'essere, certi di valere anche solo per un pensiero, cercare conforto in un suono amico che risveglia gli echi del cuore non traviati da retoriche, divisioni, guardare indietro correndo avanti, evitare che la mente si offuschi e sia sempre lucida nella sua dignita'. Come chiamare tutto cio'? Amore, giudizio, responsabilita' no, si chiama semplicemente serenita'. La serenita' dell'essere individuo nell'insieme di sensazioni, non siamo una squadra, non siamo soldati, non abbiamo grandi fratelli e non ci servono alibi per decidere. Come sarebbe bello vivere in un paese dove ognuno non aspetta l'anniversario o la ricorrenza o il Natale per pensare, non solo a se stesso. Sapete, qualcuno ci riesce, l'augurio e' che il numero aumenti. PS: l'anno prossimo sarà il 151°anniversario dell'Unità d'Italia. Auguri Italia! Zio Elfric Solchi nel cortile in lungo e in largo, lontana estate le tue corse sfrenate, attento lo sguardo con occhi vivaci e davvero loquaci. Ti racconto cane Martino, di lui quel mattino, fedele e giocoso in un tempo ritroso, guinzaglio alla mano il rumore del treno, lo sento, abbaiava e poi lui che sbavava, dal finestrino. Di stare vicino non era capace ed ora lui giace lontano nel sogno. Zio Elfric per te, lo sai,è stato quel fratello per me, quel fratello mai nato. Sole a mezz'asta La svolta nel riquadro del tuo spazio, il gemito di mille pensieri e l'amore fremente nel buio. Sole a mezz'asta, la vita che si ribella al niente imposto. Tutto ritorna, tutto rinasce, ciò che non vive non t'appartiene. Tu sei la forza immensa nella fragilità, corri per la strada che sogni, nessuno ancora ti può fermare. La svolta sei tu, nello spazio che lasciato libero ti accoglie, al di là delle barriere. Trekking in corsia Trekking di corsia, la scalata per la vita, quotidiana, sorda e cieca, senza rumore, senza risposte. Temerari alpinisti tenuti in sicurezza da fili di flebo e sguardi silenti, da mani capaci di forti respiri, di occhi loquaci, di volti gentili. Tra le buie corsie speranza di luce, il passo leggero parole sommesse, preghiere e mistero. La spada nel fianco La spada nel fianco, pomeriggio d'estate, la febbre, il tormento, sul cuore l'unguento. Le domande son tante, il tremore, costante : costato dolente e sangue fluente. Mi giunge la voce: "riprendi, cammina" edè già domattina. Un passo alla volta e siamo alla svolta del tempo che passa, non più a testa bassa. Più alto è il respiro di mè che mi giro e rientro nel branco: la spada nel fianco. Alberi sospesi Una mano nel buio del giorno, che accarezza il cuore sciupato e ferito dalla vita, sentimento forte come la roccia che vibra e palpita del suo essere per sempre. Fra le fronde stropicciate di alberi sospesi, un corpo intrappolato legato al niente, sciolto dal nulla, salvato dalla speranza. Una mano e il dolore, ricurvo nel sé proteso all'infinito che respira nel suo domani la forza di ricominciare. E' giunto il tempo Luci bagnate dal gelido cristallo, è tinto di giallo il timido abbraccio di pace e delizia nell'aure natalizia. E' giunto il tempo, di coltri innevate, di gemme dorate sull'alba stampate. Una mano accarezza le ore e i minuti di quella saggezza trascorsa nei giorni, e la lieve tristezza disciolta nel sogno distende il respiro, mentre il mondo continua l'eterno suo giro. (Auguri al grande "Poetare" e ai suoi "grandi") Luna di corallo Cielo rosa questa sera tra nubi di cristallo che accendono gli occhi con luna di corallo. E alti i pensieri tremuli sui davanzali di primule, strette nelle foglie e il freddo ancor ci coglie, noi che restiamo sulle soglie di timori e batticuori. Una domanda e un perché fragile e perso nel verso di un poeta, dove la risposta del tempo sull'alto piedistallo, rincorre il domani e s'inebria del corallo Poi l'istante spegne l'ombra passeggera, e si riscalda l'atmosfera, sul cielo rosa, questa sera. La luce avvolge La luce avvolge ciò che le tenebre non sanno coprire. Il sogno dorme la realtà, un bacio riposa nei miei pensieri, aspettando la sera dove finalmente ti avrà: gioia che giochi nei miei occhi. Un posto al sole Il sole accarezza la nebbia e delicatamente apre un varco per dare un raggio di luce ai nostri cuori. La serenità Oltre ai confini del pensiero: avere tutto senza possedere, dare senza volere. Laggiù, un posto al sole, dove solo il ritorno dell'aquila trapassa la luce e accende il profumo sui margini del sorriso. Il guardiano del tuono Occhi inzuppati nel nero della notte, il guardiano del tuono attende: lance di fuoco fendono il sospiro e il volo di una falena cerca riparo e respiro nell'angolo dei sogni. Turbini e nembi, folle indistinte di fremiti, il cui colore prende forma da improvvisi strascichi di abbagli sordi e silenti. Frastuoni ineguali disegnano contorni nel buio, il guardiano del tuono attende: là dove il calore di una presenza è luce della vita. Per Beatrice Un ricordo per la grande poetessa Beatrice. Non ci sono parole, le "Sue" ci restano nel cuore. -'E' un fruscìo questa vita che tra le mie dita scorre filamenti di seta intrecciano il tempo che rimane. Cerco il Tuo volto ma la notte inghiotte il giorno un giaciglio di fortuna ché la paura non abbia scampo. Concedimi la gioia di un risveglio un mare calmo il sapore fanciullo del pane appena fatto chicchi di grano'- Ciao Beatrice.
A spasso nel cuore
A spasso nel cuore Tenero batuffolo d'intimità, rivesti il cuore di carezze, spogliando le labbra di sapore. Lungo sogno d'inverno tuffato nell'abbraccio. Insieme, a spasso nel cuore, a due passi dal Natale. (I primi auguri,dedicati ai poeti di "Poetare")
2008 Una mano stringe il primo attimo del tuo fragile volo, tenero anno, forte di fragilità, caldo nel gelo, rosso nel bianco, luce di luce. A te, che combatti il tempo accendendo il domani di promesse, che nascondi il senso delle cose, che sveli il percorso di una stella, che sorridi nel pianto da neonato, che germogli di stagioni che ti doni a noi come vento passeggero, che sai stupirci ancora. Una mano accarezza il respiro dell'abbraccio. Una mano si apre alla dolcezza dell'unione. Il tempo di Martino Dolce gioia del mattino salta e gioca il mio Martino, occhi nocciola di cockerino. Mordi la mano, svegliami piano, mordi il divano, corri lontano di fantasia. E poi la poesia gioca le rime, pensa e ripensa tra le zampette e il sole riflette la semplice coltre di morbido pelo che copre il tuo cuore. Che belle le ore, che donan tepore, gennaio d'agosto, tempo di Martino. Poi là, solo le stelle Sogno, zucchero a velo del tempo, inconsapevole consapevolezza di una realtà che morde il sorriso e lambisce le rive di solchi infiniti, poi là, solo le stelle. Parole sul silenzio. Parole sul silenzio, sole sulla luna, stelle sul cuore e un amore squarcia la luce sulla penombra di un mondo che abbassa lo sguardo e sorride sul tempo. Il tagliaerba Fili sui pensieri, profumo di erba tagliata, fragranza sottile. Inebrianti circostanze inducono al verde brillante, ricamano zolle di speranze su germogli sbucati nel nulla. Il terreno incolto prende forma edè ancora in ascolto di gesti arrivati, sul prato del tempo. Tela di lino Poesia della realtà scritta su tela di lino, appoggiata sul dolce riposo dei tuoi occhi nei miei, colorata dai soli appesi al muro di seta, levigata da rime perse tra cuscini di parole. Gesti vissuti. onde infinite, coltri di ciniglia sull'estate di papaveri: nido d'amore senza tempo.
Tempo senza fine Tempo senza fine Un abbraccio grande stringe il sole tra le labbra. Nutri il mio pensiero con calorie del cuore, mentre leggo nella delicatezza il sapore che m'illumina. Tempo senza fine. Il divenire nel tempo Giovane è il segno del fiore che schiude il cerchio del divenire nel tempo, scuote le ali sul volare del giorno giocando il volere d'amore. A chi sa scrivere il tempo nel momento del volere, completamento di un magico sogno, è volere,è sapere,è capire. Nell'anfora del tempo Equilibri della vita, fragili cristalli nell'anfora del tempo, pezzetti di respiro impercettibili stretti dalla forza del volere. Perfetti e irregolari invisibili e presenti, come cerchi sotterranei scorrono ai limiti dell'io, quasi inesistenti. E poi qualcosa accade nell'anfora del tempo e i cocci frantumati formano un disegno uguale e differente nel gioco di luce permanente. E poi la mente scuote le pareti, gira errante e persa, cerca le sue reti perché solo imbrigliata al quotidiano ritrova la sua libertà. Come i miei occhi Come i miei occhi che ti guardano, oltre il velo della luce, sulla profondità del nostro sorriso, giace nel dormiveglia l'altra metà dei miei sogni, sensazione avvolgente stampata sulle ali di quella farfalla che non smetterà mai di volare. (a mio padre) Cieli del tempo Cieli del tempo, uguali, diversi di noi non più persi tra i passi del mondo. Gioiosi d'incanti, sfumati ed erranti, scaldati dal fuoco che innalza i respiri e copre con coltri di cuori il sole nei soli. Strada sul tempo Strada sul tempo, pennellate pastello che poi con il vento, riassumono toni. E noi, quei colori, cangianti e vaganti, guardiamo passare. Sul cielo si fonde il rosso vermiglio del secco giaciglio di foglie sfogliate su pagine amate. Amore con gli occhi, e come un'artista oltre ogni punto di vista, sta la castagna appoggiata, sulla strada del tempo non ancora passata. Bacche rosse Albero dei frutti, abbracci il tempo dei respiri, il freddo non ti tocca, troppa fiamma dentro il cuore, denso e dolce è il seme tra baci e bacche rosse. Linfa del tempo Navigatore del pensiero linea tracciata sulla dolcezza, sentiero segreto, noto a chi nota la linfa del tempo. Sente la luce, ne segue il cammino, e se pur dura è la sorte sorge l'istante del tutto assoluto. Come zolle sul terreno solchi di vita vivono il tempo, calda d'inverno è la coltre che copre il fermento dello stelo di un fiore, aperto al domani. Insieme nel cuore Accordi accorati tra voci di stella, passi passati, di nuvola errante. Il freddo assolato ferma l'istante, tutto racchiude in occhi socchiusi, tutto continua nel giro del tempo. Insieme nel cuore.
Attraversando il tempo
Attraversando il tempo Attraversando il tempo, nulla ci tocca, solo il tocco del tempo, sul cuore del noi, e intorno l'invidia delle stelle. Sulla circonferenza Sulla circonferenza della notte, la voglia di sentirci attraversandoci. Labbra di miele incrociate su un bacio. La forma dei sogni Nell'intreccio del desiderio: una rosa. Tratti di matita prendono forma sotto lo sguardo attento di ali di farfalla che librano sul foglio, dando del tutto la forma dei sogni e del sogno la densità di un respiro. Sei tu la rosa, nel bacio estasiato. Nell'impasto del tempo La luna sul sole nell'impasto del tempo. Il pensiero del sempre nel cielo si stringe quando il rosso dipinge l'impatto assoluto. Due mondi. Due occhi. Due cuori in un solo splendore, la luna nel sole. Inesauribile dolcezza Un alito di vento si disseta alla fonte di piacere di inesauribile dolcezza come un bacio scaldato da un soffio di bene. E la carezza del sole sulle labbra aperta alle braccia della notte stringe il respiro, mentre i pensieri vagano in cerca di quell'unico cuore che sa contenerli, proteggendo quel bagliore di luce, senza parole. La scommessa del tempo Giorno dipinto nell'abbraccio dell'apparire di forme, lavate da lacrime di pioggia, scaldate da gemme di sorrisi scritte da pensieri condivisi. Angoli di ali volano gli spazi, giocando al tramonto la scommessa del tempo. Soglie invitanti A noi, guerrieri d'amore, incatenati alla libertà reduci dai sogni, sposi dei desideri, invidia del sole e orgoglio della passione. Soglie invitanti, a passi delicati nel chiarore di sorrisi incrociati e intrecciati. Desiderio di libertà e fluttuare di emozioni da tempo costanti ma crescenti nell'intimo, come schegge di passione che implodono in noi. Le stelle trapassano il sole per ammirarci. Nel castello dell'infinito Avvolta nel soffice tappeto dei miei pensieri, danza di occhi sul corpo della notte, dolce di noi, carezza in una capanna d'amore nel castello dell'infinito. Quiete Quiete nel castello baciato dai sensi, respiri si fondono in cornici d'infinito e pensieri lambiscono torri che toccano il profondo. I significati del sole sul mistero dell'amore. La dinastia del sogno Ancor prima del corpo, quando apristi nella fronte del sole la dinastia del sogno, là era già il nostro noi. Ombre passeggere combattono con parole inventate, catturano luce nell'arco di corone di piume che brandiscono un suono sottile e la voce contempla la vittoria nel disegno dell'incontro. -Ispirata da "Secondo ricordo" di Rafael Alberti- Sulla pianura dei tempi E un bacio si trasforma in nuvola portatrice di ombra e sollievo sulla pianura dei tempi, lambita dalla serenità del mare di nostra dolcezza. Dentro la nuvola, sole di sorrisi. Il tempo dell'alba L'alba vive i nostri sogni, prende i nostri sensi donandoli all'infinito. E l'infinito ricongiunge al tramonto due parti di un unico pensiero, due respiri che s'appartengono. Assaggiamo la luce Col termometro delle stelle assaggiamo la luce di un bacio colorato di vento, naviganti noi, presi dal tempo dominatori dallo spazio, avvolti da quell'inquietudine di pace che fa del quotidiano un sogno da scoprire, che fa dell'apparire la certezza di un domani. Color del bocciolo Un bacio sottile flesso dal vento prende luce dai tuoi pensieri. Color nel bianco, griglia da fili di sogni tessuta, pensiero ricorrente che fresche fronde accarezzano intonando il nome della freschezza. Velo da sposa, color del bocciolo di labbra socchiuse insieme nel profondo di un desiderio, ti sfiora le dita, ti cerca come unica, inesauribile, fonte di dolcezza. Le sfumature dell'aurora nella complicità del tramonto E' il tempo che ha scelto noi, perché la nostra luce sa dipingere le sfumature dell'aurora nella complicità del tramonto. Una spalla su cui appoggiare i sogni, il tempo di un bacio, un inizio per sempre. Per mano al domani Respiro svegliato, sapore della notte che implementa la stella dell'abbraccio di bocche, baciate da intimi fuochi. La notte nelle notti, per mano al domani. Foglia senza tempo Preludio d'autunno, la foglia stropicciata di una realtà senza tempo. Pensiero di occhi Pensiero di occhi in questo attimo immenso. Un sussurro nel sonno immagine di serenità. E poi E poi, l'abbraccio del tempo sul pensiero appoggiato al domani.
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