Poesie di Ermanno Crescenzi


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Amore trascinato
Le nostre carezze, solo brividi di freddo;
i nostri baci,sirene senza canto;
amplessi muti
da consumare in fretta in oscure penombre,
per nascondere sguardi di falsa passione.

I nostri faticosi orgasmi,
ricercano solo colpe da addossare
in ostinati esercizi senza piacere.

Nel liberatorio ansimante sussulto dei nostri petti ,
in un interminabile duro silenzio,
raccogliamo furtivamente i nostri indumenti
con l'irrefrenabile impazienza di divincolarci e sottrarci
ad abbracci di morto calore.

L'amore è la cosa più triste,quando finisce.
 

Le nostre sere
Le tua penombra di candele accese
La mia giacca sulla gruccia
Le tue frementi labbra in attesa di un bacio
Le mie sapientemente lente nella risposta
La tua tavola imbandita
Il mio sorriso di compiacimento
I tuoi sguardi traboccanti di silente amore
I miei di dolce gratitudine….

Poi…
l'amore…

In un estasi di carezze
che le tue mani incantatrici
fanno scivolare sulla mia argentea pelle
illuminata da uno spicchio di luna
che spunta sopra il soffitto
di una stanza senza pareti
 03/04/11
 

L'uomo e il bambino
Mentre cresci
non dimenticare di tenere per mano la tua parte bambina:
quella della fantasia
di cui il mondo ha bisogno
con cui potrai ancora volare
in luoghi
dove nessun aereo ti potrà mai trasportare.

Quella della ingenuità
perché con essa potrai ancora assaporare
lo stupore e il piacere di una scoperta;
la meraviglia della semplicità
racchiusa nella essenza delle cose.

Quella della generosità
che ti consentirà di condividere ancora
le tue biglie e le tue figurine
in una comunione di uguali bisogni.

Ma se un giorno
proverai freddo
in una giornata di sole senza vento
nessun indumento potrà scaldare quel freddo.

E sarà tardi
per il lamento che sale dal cuore
perché pareti di solitudine
avranno già chiuso la tua anima
in un mondo di indifferenza
in cui sarai
inutilmente vivo.
27/03/11
 

Questi bar
Questi bar
con tavoli affilati e alti dove si sta arrampicati come insetti

Questi bar
dove il parlare è un gracchiare più potente della musica
che invade dagli altoparlanti
e le parole trasmettono solo distacco

Questi bar
sempre oscuri
nascondono gli occhi del malessere sopportato
con il continuo flusso dell'alcol che assopisce la coscienza
e zittisce l'anima

Questi bar
senza nemmeno più il fascino dell'azzurro fumo di una sigaretta
che tanti improvvisati Bogart ha fatto sognare
non regalano altro che momentanei disperati istanti d'identità

Questi bar
che vivono solo quando si svuotano dell'ultimo avventore
e si animano quando si spegne l'ultima luce
raccontano storie svogliate di vuote solitudini quotidiane.
 

Ogni giorno
Quando vedi da una siepe spuntare,
il tenero,lungo ,tortuoso stelo di un fiore
alla ricerca di un raggio di luce
rifletti quel fiore
già appassito
per quel barbaglio giunto in ritardo
nella sua breve esistenza;
per la fatica struggente
sul sentiero di quella ricerca che incalza la vita.

Non viviamo,amore mio,
per quel giorno che saremo,che faremo,
ma accogliamo, con occhi stupiti, di ogni alba il bagliore,
per assaporarne la tenerezza dei quotidiani frutti maturi,
per navigare nell'incantato fulgore di palpitanti emozioni
che quest'arco di tempo ci offre.

E nel crepuscolo che invita alla sera
riposiamo le membra sulla terra
profumata da essenze di luna.
E amiamoci
con la dolcezza e il sorriso
che l'anima effonde
quando si vive il tempo.
 

La mia donna
Ogni mattina osservo nella penombra della stanza
le sue sottili dita di bambina vissuta
avvizzite dal tempo
accarezzare le coperte, con immobile fruscio.

Ogni mattina scruto il suo viso per cercare
il suo tenero sguardo rannicchiato
dietro le palpebre chiuse.

Ogni mattina mi avvicino
e in silenzio mi metto in ascolto
del lento,corto respiro
di mia madre….

E sento la mia vita
 

L'uomo
L'uomo è seduto con occhi rigati come vetri di pioggia;
lo sguardo verso il vuoto orizzonte che dilapida vite
in illusori futuri e non marca i confini del tempo.

Un fruscio di passi alle spalle, che l'uomo ascolta
senza voltarsi;
un silenzio invade quel tempo, trasformando il fruscio
in un soffice bacio nelle pieghe del collo.

Si allontana la donna in un battito d'ali;
l'uomo allontanarsi la osserva con negli occhi
un grato sorriso per l'incontro di quell' istante eterno
che al sogno lo unisce.
 

Voluttà d'amore
Il tuo amore così profondo
che nell'affacciarsi ai suoi margini
lo sguardo atterrisce;
così dolcemente svagato
da regalare un libro sbagliato.

Il tuo amore così acuto
da sentirne il dolore;
così avvolgente da dormirci dentro
cullato
come in un grembo materno.

Il tuo amore così avido,
impaziente di cibarsi di me,
avanza con passo anelante
troppo affamato per guardarsi indietro
ed aspettare il mio.
 

Caos
Cerco la seducente pace nella mia immiserita vita.

Ma inquietudine galleggia nella mia mente
gesti vuoti nelle mie azioni;
nel mio cuore sentimenti che scorrono
su letti di torrenti asciutti.

Albe di corallo trasparente
tramonti infuocati da sapienti, invisibili pennelli
notti di luna irriverenti, si offrono ancora
nella loro semplice contemplante bellezza;

Ma l'anima mia, in una frusta solitudine,
ha chiuso gli occhi alle emozioni;
un ultimo grido d'amore, soffocato dall'indifferenza,
si spegne sulle mie labbra.

Come sento lontano la serenità dell'anima !
 

Ricordo di primavera
È un sole già caldo del ricordo del tuo corpo in un prato;
il viso cavalcato da un gaio sorriso e nella voce
il felice garrito di una rondine in festa.

E ritorno in quel prato ogni 8 di aprile.
Fiori tristi si aprono
e con loro trascorro uno stillante malinconico tempo
nell'attesa del fiore più bello.

Sfoglio come petali i miei giorni vuoti della tua assenza.
Presto questo prato non avrà più fiori
e la primavera sarà solo un gelo perpetuo.


Solitudine
Sei tu
Cammino di pensieri in armonia
con il mesto trascorrere della vita.
Sei tu
Compagna discreta,
consolatrice senza inganno.
Sei tu
Guardiano dell'intimità nascosta
nell'incertezza della paura.
Sei tu
Dolce assenza di volti.
 

Attesa tradita
Guardi il tuo banchettato grembo.
Gli occhi si chiudono in un palpito di disperata rabbia .
Lacrime di sudore e pianto scendono ad accarezzare il sogno
svanito di un bimbo, che come un fiore avrebbe condiviso con te
in un complice silenzio
il suo lento sbocciare al miracolo della vita.
 

La tua ombra
E' in questa semioscura stanza che scorgo
in ogni ombra la tua presenza.

No!non andartene!

Voglio attraversare questo angoscioso mondo delle ombre,
dove dimora il ricordo del tuo freddo viso sprezzante;
dove fievoli bagliori di candela consumano la speranza
di rinfocolare una passione esausta.

No! Non andartene!

Ogni ombra proietta la tua figura;
le mie dita, come falene, balenano nell'aria
alla ricerca della luce sfavillante
di una tua appassita carezza.
 

Pellegrini d'amore
Vieni,
cammina con me.
No! Non andiamo incontro
al mistero della vita.
Il mistero siamo noi!
La vita ci seguirà se vedrà
le nostre mani allacciate.
 

Aprimi il tuo cuore
Aprimi il tuo cuore,
portami lì,
dove pulsa il battito della vita;
il battito che il soffio del tuo amore
spinge dolcemente nella mia anima,
palpitante e rapita in una vertigine di passione.

Come naufrago trascinato dall'onda fluttuo
in questo vorticoso amplesso.
Così,
stordito e incapace di rinunciare
all'illusione del sogno,
ogni giorno al tuo desco affamato io seggo.
 

Follia Umana
Con la macabra luce di caino
negli occhi calpesti le vittime della tua
incessante voracità;
con diligenza spietata coltivi egoismo
per raccogliere l'indifferenza di un mondo
vaticinante la tua follia.
Non vedi la tua esistenza corrosa
dalla tua avidità;
la tua umanità precipitare nella voragine
dell'anima dove l'uomo scompare
e la bestia ruggisce.

Verrà la signora delle tenebre,
ti avvolgerà con il suo funereo mantello;
con il terrore negli occhi vedrai svanire
il tuo orrido sogno di onnipotenza
nella ineluttabile fatuità dell'uomo.
Urlerai invocando l'umana compassione
e la tua voce riecheggerà
sommersa dalle beffeggianti risate
di uomini della tua maledetta stirpe.

La stirpe perduta nella religione
del possesso, della sopraffazione,
che ha abiurato il piacere del condividere,
la tenerezza di un sorriso regalato,
la magia di un arcobaleno che rapisce
la mente in un fluttuante sogno.

Uomo perduto!Spogliati della tua vanità!
Abbandona la tua insensata cupidigia,
riapri la porte alla pietà e alla vergogna;
riconciliati con l'ultima consolatrice;
che il suo soffio ti giunga
con accanto occhi velati di lacrime,
dolci di orgoglio per l'amico vissuto.
 

Il bello che passa
Sei diversa,
lo sguardo feroce della preda
che si fa cacciatore.
I tuoi occhi riflettono la luce della libertà
strappata ai vincoli della sofferenza
di un amore disperato.

Non ho saputo amarti!
Ed ora osservo da finestrini abbassati
la tua statuaria bellezza,
feconda della dignità che può uccidere,
allontanarsi con spalancate eburnee fauci
di pantera.
 

Auguri
Mani che si tendono inanimate,
braccia che avvolgono senza calore,
occhi ammalianti da saltimbanco
vendono con disinvolta illusione frammenti
di umanità a corpi imbottiti di paglia.

Come coppie ossidate da stanche convivenze
pronunciano parole e ripetono gesti
con malinconica teatrante ritualità
soffocanti morenti singulti di passione.

E così nel circo della virtualità siamo pronti
per un nuovo anno
 

Amami
Amami senza riserva
così che io possa entrare
nel tuo cuore in punta di piedi
come in un monastero
e venerare la tua generosità

Amami senza pudore
così che io possa bearmi della frenesia
delle tue mani sulla mia pelle
con la voluttà di un amante perduto

Amami senza paura.
Offrimi l'incanto dei tuoi occhi.
Non bagnarli di lacrime!
Non mi piace la pioggia che cade
da cieli azzurri
 

Ricordi di un addio
Hai accompagnato i miei passi con rade parole,
come artigli ho sentito i tuoi sguardi furtivi
cercare scintille di fuoco tra cenere di passione morente.

Annunci di arrivi e partenze fanno
scorrere vite su binari lontani come il nostro restare.

Il nostro destino,con annoiato stridio,
ha fermato la sua imponente presenza
avvolgendo le nostre figure in un freddo più intenso.

I tuoi occhi, imperlati di pianto come un cielo d'autunno,
mi han guardato e sgomenti han visto, nei miei piedi salire,
il nostro amore scorrere lento in direzione diversa
come il nostro domani.


L'amore è un affresco con tinte vivaci
che il tempo sbiadisce e colora di noia;
non cercare ragioni !
Ne fornisce la vita che insegna ad accettare.
 

Buio
Il buio non è nell'assenza di vista;
non è nella notte profonda;
non è nella discesa in un sepolcro

Il buio è nel nostro infetto, indolente
quotidiano che nasconde mani
che non sanno donare

Il buio è nel nostro silenzio
capace più di ogni parola di celare
indifferente egoismo

Il buio è nella paura di regalare
un sorriso;
lapillo di vita,scintilla di luce per anime
precipitate in freddi abissi di solitudine
 

Orgoglio
Due panchine poco distanti separano
i nostri corpi che con sguardi scrutatori
riconoscono i nostri volti.

All'unisono ci siamo avvicinati
sorridendo per quel gesto che
nessuno fece a suo tempo.

Nella nostra ritrovata vicinanza
ci siamo sfiorati con gli occhi,
senza parlare,con nella mente
il ricordo di un amore presente.

Abbiamo scosso la testa,
ripensando in silenzio all'attesa
davanti al telefono cui uno stupido orgoglio
non consentì di suonare.

Le parole si fermano in gola.
È ancora l'orgoglio che non libera il pianto.
Il silenzio è angosciante.

Poi… le grida gioiose dei nostri bambini
che tornano con le mani sporche
di terra…
E il presente ritorna.
 

Reclusione
Un sole violento e invadente inonda
la tua stanza senza tende;
una luce che ferisce e non scalda
questa sterile,assurda esistenza geometrica.

Il rumore duro,profondo, di una serratura
spezza il silenzio attonito di uomini senza parole,
assorti in pensieri rimanenti di vita
trascorsa…senza futuro.

Il calpestio di piedi unisonanti come anelli di catene
annunciano l'esodo quotidiano di anime alla ricerca
di un'aria di libertà da respirare in un
un'ora diversa.

Cala la sera sul mormorio silente di voci
angosciate;
scende la notte sul tuo viso grigio senza luce di recluso.
 

Tradimento
Con in mano un fazzoletto non mio
negli occhi lacrime scintillanti,
nostalgia di recenti abbracci,
dicesti: ti amo!

Non ti ho creduto.

Non ho creduto alle tua mani
che freneticamente accarezzavano
il mio petto sussultante;
sono fuggito cavalcando abissi
di umiliante follia.

Non ti ho potuto dimenticare.

Come un'ombra hai passeggiato nelle mie notti,
come un incubo invaso e imperato nella mia mente,
come un lama hai lacerato le mie carni
fino ad arrivare all'anima disperata che ancora ti agogna
 

Stagione crepuscolare
Foglie arrossate da soli senza calore
scendono lentamente;
senza rumore si posano su sentieri
dove calpestanti passi
decreteranno la loro morta stagione.

Autunno,seducente stagione crepuscolare
che infatui l'uomo con colori ammalianti,
e l'inganni con la tua tenebrosa bellezza.

Solo nel fluire stillante del tempo egli scorgerà
la tua forza che piega e accompagna
la vacillante esistenza verso la calpestata foglia.
 

Anima notturna
Il fuoco di una sigaretta illumina questa notte
cavernosa, senza luna, in un buio
che amplifica rumori senza volto;
i miei occhi scrutano questo buio che scende
impalpabile nella mia anima;nella mia
mente immagini in scadenza del tuo volto
si succedono e si sovrappongono in infiniti
sfocati fotogrammi.


E' una notte tagliente,come le tue parole;
fredda, come il tuo addio;
inesorabile ,come il tuo andare.
Il nostro fuoco si è spento come la sigaretta;
ora la notte,come il mio cuore, è più nera e più buia.


Un chiarore rapisce la notte, una goccia di rugiada
scende ad addolcire le lacrime sulle mie labbra.
E' l'alba che segna la vita di un nuovo
giorno da non perdere.
10/10/10
 

Delirio d'amore
Ho cercato nella tue parole
ma non ti ho trovato
Ho cercato nel profumo dei tuoi capelli
ma non ti ho trovato
Ho cercato nella profondità dei tuoi occhi
ma non ti ho trovato
Ho cercato nel sapore dei tuoi baci
ma non ti ho trovato
Ho cercato nel fremito delle tue carezze
ma non ti ho trovato
Ho cercato nelle mia mente
ma non ti ho trovato

Ho smesso di cercarti.
Ho aperto il mio cuore… ti ho visto.
Sei qui … amore!
 

Traffico
Un verde,un giallo,un rosso,
un incrocio,una frenata,
un dito alzato con lo sguardo nello specchietto;
ancora una curva,un sorpasso,
uno stridio di gomme,
una bieca occhiata al nemico affiancato.

Abitacoli senz'anima
innalzano a onnipotenza
il cieco furore
di una umanità senza prossimo.

Un eccesso di moltitudine
incapsulata in ordigni di ferro
traccia la strada dell'intolleranza
resa palpabile dalla decadenza
e dalla solitudine.


Miseria umana
Uomini opulenti in vestiti di porpora,
doppi petto con cappello in mano
sfilano silenziosi in mesto omaggio al corpo ricomposto
di un uomo che non ha barattato la dignità con la vita.

Occhi asciutti, labbra che non tremano,
sui volti insensibili gocce di sangue scivolano
e corrodono la maschera della loro inanimata umanità.

Senza pudore salgono su pulpiti che non gli appartengono
e pronunciano parole di cui non conoscono
più né il valore né il significato.

Ora si osservano in uno specchio che non riflette
la loro immagine, ma solo il gorgo maleodorante
della loro anima imputridita.
 

Caino nell'uomo
una mano si tende ed un'altra l'accoglie
con sorriso sincero;poi una lama scintilla
e affonda violenta in carni senza riparo.

un uomo fugge furtivo, un corpo si accascia
con negli occhi un dolore che non sa capire.

l'assurdo si compie.

sguardi nel buio hanno visto e taciuto
la tragedia che l'uomo perpetua da tempi remoti.

Il silenzio non è un pavido atto,ma il cosciente
legame che unisce l'uomo alla sua insana natura,
che ruggisce e si sazia dell'odore del sangue
dal fratello versato
 

Sensazioni ritrovate
Termina una giornata arrossata da un sole guardingo;
la mente accarezza con gli occhi le ore trascorse
in boschi impregnati da dimenticati profumi,
respirati con voluttà da un'anima pervasa
da una seducente silenziosa malinconia.

Una brezza leggera che sibila attraverso
chiome di faggi, con voce che emette
solo un lieve, dolce lamento
che induce alla pace.

L'esistenza ritrova il suo senso
nell'oblio della vita ed accetta serena
il suo lento solenne cammino che riporta alla terra.
 05/08/10
 

Amore notturno
Una luce di luna si spande su una coperta distesa
dove due corpi illuminati si tendono in un tenero
abbraccio verso questo bagliore irreale.

Due labbra rapite si uniscono silenziose in un bacio
senza tempo.

Un fremito di vento trasporta una nuvola che offusca
l'astro notturno, la pelle accaldata si raffredda
in un brivido che non spegne l'amplesso che il bacio
ha innescato.

Hamal (SPERANZA)
Una donna bambina siede su un prato,
uno sguardo triste svogliato traspare
dal suo essere inquieto.
Dita sottili accarezzano pagine
di un libro che fatica a sfogliare.

Hamal è il suo nome, non sorride
con gli occhi,ma con un malinconico
cuore già offeso da speranze tradite.

E' il giorno del suo compleanno;
ma non ricorda un giorno felice
dell'esistenza fin'ora vissuta.
 

Chiazze di luce
Messi dorate attendono la mano
che renderà nobile la loro spiga.
Gioiosi voli garrenti di rondini, s'incrociano
in precise mirabolanti traiettorie ingoiate dal
profondo blu.
Bambini si rincorrono in strada lieti
del sole che illumina e scalda le loro
corse infantili.

Adulti incupiti ,con passi affrettati
scorrono indifferenti in questo mare
di luce e di vita.
Occhi nascosti da strumenti tenebrosi,
incapaci di celare il mondo di solitudine
che incrosta la loro anima.
con gote flaccide non più avvezze al sorriso
si avviluppano nella loro esistenza,ricca solo,
dell'effimero senso del nulla.
 

I vinti
I vinti,ammassati su barche stanche di navigare,
scrutano l'orizzonte della speranza,morta nei loro paesi;
non hanno sguardi futuri,solo disperazione e angoscia
negli occhi bagnati di lacrime intrise di salsedine.

Approderanno su spiagge accolti dalle braccia
ostili dei vincitori;gli sarà con disprezzo offerto
il pane a loro rubato;
umilieranno la loro impotenza.

Questo esercito di senza terra,specchio del ripudio
dell'uomo e del trionfo della sopraffazione,sarà
la paura e la sconfitta dei vincitori.
 

Incidente
La ruota di una moto schiantata su un guard-rail
gira ancora freneticamente nell'illusione
di una corsa che continua.

Un uomo raggomitolato sul selciato sembra dormiente;
solo un rivolo di sangue all'angolo della testa
tradisce la sua condizione.

Passanti rallentano, osservano con mestizia,
si allontanano compiaciuti per la loro vita che
continua.

Quell'uomo forse viaggiava con un sorriso negli occhi,
un messaggio nel cuore da trasmettere ad una
donna in attesa.

Non saprà mai perché la sua vita sia stata
falciata così ferocemente.
D'altronde l'esistenza non è vissuta dai vivi
nella consapevolezza della morte.
 

Umanità
Fermati, se il tuo sguardo non ha mai visto e i tuoi occhi pianto.
Fermati, se la tua mano non ha mai toccato e le tue dita accarezzato.
Fermati, se il tuo orecchio non ha mai udito il suono della vita che scorre.

Non fermarti, se i tuoi occhi sono vacui e vuoti,
Non fermarti,se le tue mani sono fredde e aride .
Non fermarti, se il tuo orecchio è sordo al richiamo della vita.
Non fermarti, se il tuo cuore batte, ma non palpita.

Corri, uomo senza più umanità.

Una vita nella morte
Una serranda si è chiusa nel suo ultimo
stridente, cigolante rumore.
Un uomo bonario non affaccerà più
il suo volto scavato dalla finestra
di un'edicola.

Un dolore feroce e insopportabile
ha tagliato le sue vene.
Da quelle vene stanche un sangue rosso,
puro, è sgorgato;
una linfa affannata nella ricerca
di un'anima da poco perduta.
E. Crescenzi
01/06/10


Esistenza nel tempo
Per nascere bisogna attendere;
per crescere occorre aspettare;
per maturare si deve schiudere
l'essenza di sé stessi.

Per morire,basta l'orrore di un istante
percepito in un esistenza vissuta nell'attesa.
La vita racchiusa nell'impalpabile orologio del tempo;
affanno del cuore,dolore della speranza.
 

Amore sconfitto
Caldi giacigli hanno ospitato la mia passione
di amante, ma sempre,da loro,l'amore è fuggito
sconfitto.
So amare con la dolcezza di una goccia di pioggia,
so amare con la gaiezza di un volo di rondini,
so amare con la purezza di una sorgente di primavera…
Ma solo per fuggenti momenti.

La mia nudità si offre vestita di feroce orgoglio
e superba vanità.
Sarà questo che non consente al mio cuore
di amare oltre il tempo?
07/05/10

Pioggia di lacrime
Goccia che si fa acqua,acqua che si fa ruscello:
gaio,sonoro,come la nascita di un bimbo.

Ruscello che si fa fiume:
impetuoso,spavaldo,impudico,
come la crescita di un ragazzo.

Fiume che si fa mare:
irascibile,imperturbabile,ammonitore,
come l'uomo nella sua stolta certezza
di onnipotenza.

Mare evaporante che si fa nuvola,
pioggia di lacrime che ricade
su volti aridi di uomini disperati,
incapaci di amare.
23/04/10

Un amore non basta
Hai sfiorato la mia mano, nel tuo gesto
la tenerezza di un amore cercato ostinatamente
nelle mie braccia assenti.

Un brivido freddo scivola lentamente sulla mia pelle;
solo tepore scorre nel mio sangue;troppo distante
dal calore del fuoco della passione.

Le tue labbra frementi si avvicinano,
il deserto che vive nel mio cuore trasmette alle mie
solo un arido gesto senza vita.

Non volermene se non ti amo; non posso
donarti ciò che non ho.
Il tuo amore non può bastare per tutti e due.
15/04/10
 

Sfide
Una fragile mano accarezza le palpebre chiuse
dei tuoi occhi che riposano;
sonno ristoratore che una vita di sacrifici
non ti ha mai concesso.

Non ti ha ucciso la morte, ma la vita che hai abbandonato
quando la lotta non ha più avuto il sapore della conquista.

Hai sconfitto la vita ; la solitudine l'assalirà quando
cercherà invano la vittima del suo gioco perverso.

Solo per poco!

Altri giocatori si apprestano per una nuova sfida;
avanzano mescolando le carte….. perdenti consapevoli.
 

Donne dell'est
Donne con visi scintillanti di primitivo orgoglio, invadono le sterili terre
dell'ovest dove il calore del sole non scioglie il gelo di cuori immobili
come la morte, né riscalda le coscienze contaminate dei popoli.

Sono nelle nostre città, affollano nostre piazze ,bussano alle nostre porte;
hanno accolto il nostro invito,si sono affidate al mondo dove tutto è amore,
solidarietà libertà,si sono avidamente gettate su questi doni promessi;
la diffidenza nei nostri gesti, ha spento i loro sorrisi, la paura nei nostri sguardi, ,
dissolto ogni loro illusione.

La dignità, assoggettata e sconfitta ,ritrovata nella loro quotidianità
ha sconvolto le menti di noi possessori del nulla.
Non hanno distrutto un muro ma le frontiere del mondo.
Vento freddo dell'est! Porti con te l'odore delle genti che odiamo;
ed in questo astio rinneghiamo noi stessi.

Distacco
Hai chiuso la porta senza fare rumore.
Dalla finestra ti ho vista allontanarti con passo veloce;
eri troppo distante per poter ritornare.
Nella penombra della nostra stanza,dentro il fumo di una sigaretta, ho nascosto le mie lacrime.

Hai conquistato la mia vita con la semplicità di una
bambina curiosa;
hai travolto la mia esistenza con la passione felina di una donna danzante;
abiti nei miei pensieri con la voluttà dei conquistatori.

Ora il tempo trascorrerà solamente.
Solo il giorno,se inseguirà più velocemente la notte,
renderà il dolore più lieve.

Visioni di speranza 23/02/10
Notti insonni sciabordate dall'estenuante
moto dell'onda marina;la speranza aggrappata
al sogno sostiene una stanchezza disperata.
Una terra avvistata con sguardo guerriero
strappa un sorriso d'angoscia su un volto stremato.

Corpi con volti ostili attendono con artigli voraci
i tuoi piedi poggiare su terra straniera.
Volgiti e fuggi da questa umanità
affamata della tua fame.

La tua terra misera e straziata è ancora un luogo
che racconta di una realtà dove la fame è fame
e un uomo è ancora un uomo con
un'anima non trafugata.

Gesti d'amore 12/02/10
I tuoi gesti,antichi,attenti,composti mai banali
nel muovere o riassestare gli oggetti della tua casa
che contempli ogni volta orgogliosa:
testimone dei tuoi silenziosi sacrifici.

Volgi la testa, mi vedi osservarti, sorridi,ti avvicini
e un bacio di fulgido amore sfiora sfuggente,
come credi che sia,
le mie labbra in attesa.

Frammenti di passione 06/02/10
In un alito di vento la tua voce
Corre attraverso il filo del telefono.
Il dolce suono delle tue parole
mi arriva come fosse quotidiano.

Il tempo non si è fermato ,ma non sembra
nemmeno trascorso.

Trent'anni, annullati da due voci divise dagli oceani.
Nelle nostre parole l'emozione e la nostalgia di un amore
vissuto con passione disperata, strappato da eventi
che il nostro coraggio non ha saputo contrastare.

Il tempo può sopire la passione, ma non cancellarne
il vivido ricordo nascosto nelle profonde viscere
della nostra anima, custodito e conservato come
sacro fuoco…pronto nuovamente ad incendiare.

Coscienze buie
Un uomo sul selciato,lo sguardo tagliato
Da una striscia di sangue; sangue versato
Da chi crede che la diversità non sia
Un diritto.

I nostri occhi erano lì, ma non hanno visto;
le nostre bocche erano lì,ma non hanno proferito parola;
i nostri piedi erano lì… e hanno trascinato via in fretta,
la nostra voglia di dimenticare.

Decadenza
Vedo l'umanità disgregarsi
all'ombra dell'indifferenza

Vedo uomini navigare
Sulle onde dell'effimero

Vedo mani usurpatrici
Appropriarsi di ciò che è di tutti

Vedo il silenzio delle coscienze
Sull'umana condizione

Vedo la solitudine delle folle
Contaminate dal virus dell'apparire

Vedo l'uomo scomparire
Dalla sua esistenza

Non riesco più a vedere….
La notte si appresta.

Percorsi di vita
Sola,quando l'urlo della morte gli ha strappato il compagno;
sola, quando un destino subdolo e strisciante gli ha lasciato
tre nipoti da crescere.
Sola, con orgoglio ferito e regale si è posta di fronte alla vita,
non l'ha mai sfidata,non l'ha mai odiata,l'ha solo percorsa con il

Il coraggio della gioia forgiata nella sofferenza consapevole dell'umano destino.

Ora non è più sola; una giovane donna dell'est l'accompagna.
Sembra serena,il volto è disteso,sorride benevola,bagliori di lucidità
la riportano a ricordi lontani ,lunghi momenti di buio fanno sprofondare
i suoi occhi nel vuoto.

La osservo, l'ascolto, sul mio viso scendono silenziose lacrime calde;
Le sue mani sfiorano le mie guance bagnate,un sorriso le illumina
Il volto, una caramella mi porge ….il dolore è passato.
29/12/09

Passi di vita
Il passo scorre veloce,leggero la tenera terra accarezza,
e non calpesta i suoi germogli; la passione scandisce quei passi
affamati di vita.

Poi, i passi si fanno pesanti, affondano i piedi e lasciano orme
di grigio futuro. Affannata, la speranza , assapora la fine del giorno.

Accecata è l'anima dal fuoco della passione svanita;
muore la vita,silenziosa la morte l'accoglie
nella terra nascosta.

Rimpianti
Sdraiato sull'erba lo sguardo penetra l'azzurro impalpabile del cielo
dove nuvole gaie giocano a nascondere il sole in una frenesia
di ricongiungimenti e abbandoni.

Gli occhi dilatano,la pupilla penetra oltre l'azzurro
nel profondo abisso dove la mente si perde;
brandelli di vita scorrono veloci in immagini sfocate
su questo schermo infinito.

Chiudo gli occhi, una goccia bagna il mio viso,
improbabile pioggia, una lacrima che scivola lenta
sulla gota di un uomo infelice.

Il sole dei morti
Una luce che riflette
colori carichi di mestizia
Inonda questa giornata di Novembre.
Il
tepore di questo sole
non scalda i cuori inteneriti e affannati
nei
luoghi della ritualità formale.
Volteggia ancora l’astro dorato
Sopra
i custodi ombreggianti
delle case dei morti.
Un ultimo raggio obliquo,
avviso crepuscolare,
si spegne sui volti affranti degli ultimi
visitatori
intenti al dovere.
Il cancello si chiude ;i morti rimangono,
gli altri
tornano alle abitudini di una esistenza trascinata.

Scocca il tempo
Instancabile,
inesorabile,come un dio impalpabile,
nel suo quieto scorrere vigila il
nostro quotidiano.
Come un compagno,ridona speranza,cancella illusioni.

Vorremmo in un lampo superare il nostro dolore,
fermare in eterno un
momento d’amore,riprovare ogni
istante la tenerezza di un gesto.

Infaticabili, ci prodighiamo per fermarlo,rallentarlo,dilazionarlo,
ma
lui ci sfugge;
riproviamo ,caparbi, ignari della nostra fatuità terrena,
allucinati
dalla nostra protervia di dominatori del mondo.

Ma lui è
nel mondo ma non del mondo.
Il suo tempo, non è il nostro.

Amore
Camminano, mano nella mano,i loro occhi si
guardano innamorati,
non si accorgono degli sguardi ,a volte deridenti,
dei passanti.

Avvolti in abiti troppo grandi per i loro corpi,si
abbracciano
e si baciano, felici di appartenersi.
Gli altri li scrutano
con mestizia pietosa velata da una tollerante ipocrisia.

I loro passi
calmi,incuranti, procedono nel loro andare; il viso illuminato da un
bagliore di sole al tramonto accende la serenità dei loro sguardi
rapiti da tanta bellezza.

La gente li osserva,scuote la testa,
qualcuno mormora : <<sono i pazzerelli del villaggio!>>
Loro ascoltano,
sorridono pazienti,quasi a scusarsi,ma che importa!
Sono insieme,due
vite palpitanti di una esistenza accettata.

Fine di un amore
Il silenzio rotto da
un fruscio di foglie
scompigliate da un alito di vento;
le tue parole
sulla porta
hanno un suono crudo,tagliente.

Non ti ascolto, sei
svanita,
non abiti più nella mia anima,
non dilani più la mia
esistenza.

In un attimo sei una conoscente,
il cui saluto può farti
piacere
o lasciarti indifferente.

Indifferenza
Fuggo da questo
quotidiano incolore
popolato da uomini
nell’anima incappucciati,
gorgoglianti parole senza vita che celano
la
nefandezza delle loro
immonde azioni.

Fuggo la solitudine del mondo,
perenne maschera
del mutismo delle genti incapaci di affrancarsi
dal
giogo della indifferenza.

Fuggo da me,illuso dispensatore di libertà,
tolleranza,
amore, con parole che risvegliano, negli occhi luccicanti,
il sogno
di popoli che s’incontrano intrecciando mani e intonando canti
delle loro
terre.

Non fuggo più. Mi siedo; affondo nelle mie carni
la
lama affilata dell’ipocrisia che concede e gratifica
nell’inutilità
delle parole la volontà senza impegno.

Non ho il coraggio dell’
azione,
per questo non sono migliore degli altri.

Casa di madre
Gli anni non ti
hanno fiaccato.
Procedi nel tuo silente moto giornaliero,
nel tuo
andirivieni affaccendato,
fra un sugo e una crostata,lo sbuffo di una
pentola
e il trillo del telefono.

Nella tua casa testimone solidale
del tuo essere moglie e madre,
orgoglio del tuo vezzo di donna, la tua
presenza
alleggia in ogni angolo come sacralità vestale.

E’ in questa
casa che la tua vita
vissuta nel futuro è diventata presente,
un
presente che non s’inoltrerà più nella speranza
e nell’incertezza di
ciò che sarà.
Lo sai ma non ti duole.

Amore senza confini
Una lacrima senza rumore scese a turbare
l’ombra nei miei occhi
increduli,
posati su un vecchio album di foto.

Eri partita!

Tornarono
le tenebre nel silenzio
e nel vuoto delle stanze
non più animate
dalla tua presenza.

Eri partita!

Tornò il buio nel letto
dove il sole
ogni giorno risvegliava
i nostri corpi affrescati in un tenero
abbraccio.

Eri partita!

Non tornerai! La morte ti ha trovato,
non ti
sei nascosta,l’hai attesa,senza rancore;
senza sfida negli occhi.

Non
temo la morte che mi farà superare
gli abissi che mi separano da te.
Che io ti perda per sempre; di questo si! Ho paura.

Note di fisarmonica
Un’armonia
balcanica invade l’aria sonnolenta di una domenica occidentale.
Note da
una fisarmonica che un uomo lascia dietro il suo stanco incedere .
L’
attenzione sui tasti e un trasognato sorriso attendono, senza fretta,
Il cadere tintinnante di una moneta da un balcone generoso.

Sui tasti
consunti del suo strumento si fermano le dita, mentre raccoglie e
ringrazia
con ossequiosa cortesia le empie mani dispensanti falsa
umanità.
Riprende e si disperde tra le vie, la sua melodia intrisa di
ricordi ,suona per se stesso ,
per non dimenticare l’immagine della sua
dolce terra straziata dalla guerra.

Nella sua musica riecheggia il
suono della lingua natia, scandita nei campi
dalle canzoni delle
giovani contadine nei giorni di mietitura;
un ricordo già velato di
nostalgia!

Non c’è rancore nei suoi occhi ,solo sgomento per un mondo
che non capisce; una lacrima riga il suo viso,un umore denso, in cui
brilla una speranza, che non è la vendetta dei vinti, ma quella degli
uomini che combattono la battaglia della vita cercando di carpirne il
segreto.

Presente e passato dell’essere
Solitario,viso
scavato,cappuccio sul capo,
sgomento nella luce,sicuro nel buio.
E’ un
uomo che si nasconde?
No! E’ l’uomo di ogni giorno.

Occhi bassi,
sguardo smarrito,
passo radente nei vicoli in penombra.
E’ un uomo
nella colpa?
No! E’ l’uomo di ogni giorno.

Sorriso al cielo, faccia
al vento,gioia in un saluto,
il piacere di un incontro.
E’ un uomo nel
mondo ?
No! E’ l’uomo del passato, una umanità trascorsa

Viaggio senza meta
E’ la notte che accoglie la
tua colpa;
non puoi sottrarti o non vuoi.
Ansimante di desiderio
fremente il braccio attende

Farai un altro viaggio, cullato dall’
illusione
Di approdare, finalmente,
nell’oasi del riposo rassicurante
della pace.

Illusione!

L’angoscia, perenne e ineluttabile come la
morte,
il dolore, come catene, trascinato dai fantasmi della mente,
Saranno ancora i tuoi compagni di viaggio.

Ancora un risveglio in un
mattino senza luce,
con la certezza di un altro giorno buio,
e la speranza che sia l’ultimo.

Una domenica qualunque
Scivola la sera su
questa domenica
Dal sapore disteso;
Volti screziati dall’angoscia
passeggiano
accennando sorrisi senza espressione.

Il rumore dei
passi scandisce il ritmo sordo
di una vita priva di esistenza;
Domani,
torneremo con rassegnata abitudine
Ai nostri mestieri senza sole,
avvolti in luci di plastica.

Risvegliare i sogni,abbandonarsi allo
stupore,
far rivivere il bimbo che non sa più giocare;
ritrovare una
umanità calpestata dal piede dell’indifferenza,
per donare giorni
nuovi ai figli che verranno.

Solo questo potrà ridare calore e
dignità alla sterilità dell’anima.
Intanto il tempo scorre su questi
sguardi silenziosi e sconfitti
e la primavera tarda ad arrivare.


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