Cesare fui e son Iustiniano, che, per voler del primo amor ch'i' sento, d'entro le leggi trassi il troppo e 'l vano. (Dante, Paradiso, VI, 10 - 12) Figure Antonomasia: Cesare Chiasmo: Cesare fui e son Iustiniano Antitesi: fui e son; il troppo e 'l vano Perifrasi: primo amor
Tu fiore non retto da stelo, tu luce non nata da fuoco, tu simile a stella nel cielo; (G. Pascoli, Il sogno della vergine, 39-41) Figure Anafora: tu, tu, tu Apostrofe: Tu fiore... Tu luce... Tu simile... Antitesi: fiore non retto da stelo - luce non nata da fuoco Similitudine: tu simile a stella Metafora: fiore (figlio) - luce
Il fiore improvviso, non sorto da seme, non retto da stelo... Svanito! Non nato, non morto: svanito nell'alito chiaro dell'alba! svanito dal cielo notturno del sogno! - Cantarono i galli, rabbrividì l'aria, s'empì di scalpicci la via; da lungi squillò solitaria la voce dell'Avemaria. (Giovanni Pascoli, Il sogno della vergine, 71 - 80) Figure Antitesi: non sorto... Anafora: Svanito... Antitesi: Non nato... Sinestesia: alito chiaro Personificazione: rabbrividì... Metafora: la voce...
... Al tardo onore non sorser gli occhi tuoi; mercé, non danno, l'ora estrema ti fu... (G. Leopardi, Ad Angelo Mai, 132-134) Figure Enallage: tardo Antitesi: mercé, non danno Eufemismo: l'ora estrema Metrica Apocope: sorser - mercé
Quand'io mi volgo indietro a mirar gli anni ch'ànno fuggendo i miei penseri sparsi, e spento 'l foco ove agghiacciando io arsi, e finito il riposo pien d'affanni, [...] (F. Petrarca, Canzoniere, CCXCVIII, 1-4)
Figure Ossimoro: agghiacciando io arsi Antitesi: riposo pien d'affanni
Metrica Apocope: mirar, pien
E, lusingato da speranza ardita, soffrii lunga stagion ciò che più spiace; ma, poi ch'insieme con l'età fiorita mancò la speme e la baldanza audace, piansi i riposi di quest'umil vita e sospirai la mia perduta pace e dissi: O corte addio. Così, agli amici boschi tornando, ho tratto i dì felici. (T. Tasso, Gerusalemme liberata, VII, 13) Figure Ipallage: speranza ardita - baldanza audace Sineddoche: stagion - i riposi Metafora: età fiorita - boschi amici Apostrofe: O corte, addio. Esclamazione: O corte, addio. Paronomasia: piansi i riposi Metrica Apocope: stagion - umil Enjambement: amici boschi
Vinta da l'ira è la ragione e l'arte e le forze il furor ministra e cresce. Sempre che scende il ferro o fora o parte o piastra o maglia, e colpo in van non esce. Sparsa è d'arme la terra e l'arme sparte di sangue, e 'l sangue co 'l sudor si mesce. Lampo nel fiammeggiar, nel romor tuono, fulmini nel ferir le spade sono. (T. Tasso, Gerusalemme liberata, VI, st. 48) Figure Polisindeto: o ..., o ..., o ..., o ... Personificazione: il furor Sineddoche: il ferro Poliptoto: sparsa... sparte Chiasmo: Sparsa è d'arme la terra e l'arme sparte Ripetizione: d'arme... e l'arme - di sangue, e'l sangue - nel..., nel..., nel... Climax: lampo, romor, fulmini Metafora: lampo - tuono - fulmini Iperbato: Sparsa è d'arme la terra Anastrofe: fulmini nel ferir le spade sono Metrica Apocope: furor - van - sudor - fiammeggiar - romor - ferir Enjambement: l'arme sparte/di sangue
Resta Goffredo a i detti, a lo splendore, d'occhi abbagliato, attonito di core. (T. Tasso, Gerusalemme liberata, I, st. 17, 7-8) Figure Asindeto: a i detti, a lo splendore / d'occhi abbagliato, attonito... Chiasmo: d'occhi - di core Antitesi: abbagliato - attonito Allitterazione: Goffredo a i detti, a lo splendore Paronomasia: abbagliato - attonito
Tu, magnanimo Alfonso, il qual ritogli al furor di fortuna e guidi in porto me peregrino errante e fra gli scogli e fra l'onde agitato e quasi absorto, queste mie carte in lieta fronte accogli, che quasi in voto a te sacrata i' porto. Forse un dì fia che la presaga penna osi scriver di te quel ch'or n'accenna. (T. Tasso, Gerusalemme liberata, I, st. 4) Figure Apostrofe: Tu, magnanimo Alfonso,... Allegoria: ritogli al furor di fortuna Metafora: guidi in porto Similitudine: quasi in voto... porto Sineddoche: mie carte Metonimia: lieta fronte Polisindeto: e... e... e... Personificazione: presaga penna Ipallage: presaga penna Allitterazione: furor di fortuna; peregrino errante
Quali cose tralascio, o quai ridico? s'offre per mio, mi fugge e m'abbandona. Quasi buon vincitor, di reo nemico oblia le offese e i falli aspri perdona. Odi come consiglia! Odi il pudico Senocrate d'amor come ragiona! O cielo, o Dei, perché soffrir questi empi; fulminar poi le torri e i vostri tempi? (T. Tasso, Gerusalemme liberata, XVI, st. 58) Figure Interrogazione: Quali cose... ridico? Similitudine: Quasi buon... Esclamazione: Odi come consiglia! Ironia: Odi il pudico... come ragiona! Antonomasia: Senocrate Imprecazione: O cielo, o Dei... Apostrofe: O cielo, o Dei... Ripetizione: Odi... Odi
Esce allor de la selva un suon repente che par rimbombo di terren che treme, e 'l mormorar de gli austri in lui si sente e 'l pianto d'onda che fra gli scogli geme. Come rugge il leon, fischia il serpente, come urla il lupo e come l'orso freme v'odi, e v'odi le trombe, e v'odi il tuono: tanti e sì fatti suoni esprime un suono. (T. Tasso, Gerusalemme liberata, XIII, st. 21) Figure Armonia imitativa: tutta la stanza Allitterazione: Esce allor de la selva un suon repente - v'odi, e v'odi le trombe, e v'odi il tuono Ripetizione: v'odi - v'odi - v'odi Polisindeto: e v'odi - e v'odi Anafora: e 'l mormorar - e 'l pianto Personificazione: il pianto - geme Similitudine: che par rimbombo - come rugge il leon - come urla il lupo - come l'orso freme Sineddoche: gli austri
Errori e sogni ed imagini smorte eran d'intorno a l'arco trionfale e false opinioni in su le porte, e lubrico sperar su per le scale e dannoso guadagno ed util danno e gradi ove più scende chi più sale, stanco riposo e riposato affanno, chiaro disnore e gloria oscura e nigra, perfida lealtate e fido inganno, sollicito furor e ragion pigra, carcer ove si ven per strade aperte onde per strette a gran pena si migra, ratte scese a l'entrare, a l'uscir erte; dentro confusion turbida e mischia di certe doglie e d'allegrezze incerte. (F. Petrarca, Trionfo d'Amore, IV, 139 - 153) | Polisindeto Dieresi Anafora (e, e, e) Apocope (sperar) Antitesi, Figura etimologica, Apocope (util) Antitesi Antitesi, Ipallage (stanco, riposato), Poliptoto, Polisindeto (e) Antitesi, Chiasmo, Ossimoro, Sincope (disnore) Antitesi, Ossimoro, Figura etimologica, Epitesi Antitesi, Chiasmo, Ipallage (sollicito, pigra) Apocope Antitesi Antitesi, Chiasmo Antitesi, Chiasmo, Ossimoro, Figura etimologica
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Nulla mi dai, non dai nulla tu che mi ascolti, [...] (S. Quasimodo, Dare e avere, 1 - 2) Figure Epanadiplosi: Nulla... nulla Chiasmo: Nulla mi dai, non dai nulla Antitesi: mi dai, non dai Ripetizione: nulla, dai
Là dove più mi dolse, altri si dole, e dolendo adolcisce il mio dolore; [...] (F. Petrarca, Canzoniere, CV, 57 - 58) Figure Poliptoto: dolse, dole, dolendo Figura etimologica: dolendo, dolore Ossimoro: dolendo adolcisce
O, tinta d'un lieve rossore, casina che sorridi al sole! (G. Pascoli, In viaggio, 31 - 32) Figure Apostrofe: O casina... Iperbato: tinta d'un lieve rossore Sinestesia: lieve rossore Personificazione: sorridi al sole
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