Poesie di Fabio B.
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L'amicizia indipendenza dell'anima? estraneità da corpo e mente? .per un attimo chiusi gli occhi miei non per stanchezza ma la fisicità comunque si assopì risvegliando l'anima mia lasciandola libera di trovare la tua ovunque essa fosse avevo bisogno di te avevo bisogno di vederti avevo bisogno di parlarti così ti ho cercato ti ho chiamato e la tua anima ha risposto al mio appello ma noi corpo e mente ignari di questi dialoghi d'anima ci siamo sorpresi quasi spaventati quando percorrendo strade diverse abbiamo finito per incontrarci per caso
Appunto
E' parola di Dio.
Come acqua
Primavera
Per un amico
Mensa da requiem
Deformazione (professionale?)
Futuro Contro senso
La scelta
Malinconia di una fine Una lacrima
Terra in vista
Allo specchio
Cuore mio
Parole in gioco
Mosca cieca
Parola
Hall
A Muse Verso
E'...stasi
Ieri, oggi, domani
Poesia
Sogno o son desto?
Aderenza
L'annegato |
Il poeta Il poeta non scrive poesie, anzi, non sa scrivere affatto. Il poeta è un pittore, dipinge quadri. Nella vana speranza di alleggerire il fardello di sofferenze che si porta dentro E che lo opprime fin quasi a soffocarlo Si strappa insanguinati pezzi di dolore dal cuore E li getta su intonsi fogli bianchi Dove si coagulano in forme di imprevedibile effetto. Ma il senso di sollievo che brevemente ne trae Dura il tempo di un respiro, è un placebo che presto svanisce dissolvendosi in acquaragia. Il poeta non scrive poesie, anzi, non sa scrivere affatto. Il poeta è un agricoltore, coltiva campi. Nell'assurda illusione di alleggerire il fardello di sofferenze che si porta dentro E che lo opprime fin quasi a soffocarlo Ara il suo cuore con l'aratro più forte Aprendovi solchi da cui far defluire il male Fertilizzante cartaceo da cui germogliano fiori maledetti. Ma il senso di conforto che rapidamente avverte Dura il tempo di un sorriso, è solo un palliativo inutile e immediatamente le ferite si rimarginano. Il poeta non scrive poesie, anzi, non sa scrivere affatto. Il poeta è uno speleologo, perlustra grotte. Nella perpetua ricerca di alleggerire il fardello di sofferenze che si porta dentro E che lo opprime fin quasi a soffocarlo Si insinua nelle cavità più intime e buie dell'animo umano Riportandovi la luce Con flash di incomparabile lucidità. Ma il senso di piacere che lo attraversa in un lampo Dura giusto il tempo di un ricordo Nella memoria di un vecchio E subito ripiomba nell'oscurità della demenza. Il poeta non scrive poesie, anzi, non sa scrivere affatto. Il poeta è un analfabeta, impiastra fogli. Nell'incessante tentativo di alleggerire il fardello di sofferenze che si porta dentro E che lo opprime fin quasi a soffocarlo Scarabocchia incomprensibili segni Con l'ingenuità di un bambino Che si sorprende davanti al nulla pregno di significati. Ma il senso di sostegno che fugacemente percepisce Dura il tempo di un'intuizione In una mente illuminata Che non lascia tracce se non nel rimpianto del tempo perduto. |