Poesie di Rita Ferrara


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Pace
Guardo lontano
immagini fluttuano
in uno specchio d’acqua
La mente vuota di pensieri assillanti
parole vagano come nuvole leggere.
Il cuore tranquillo gioisce la sua pace.

Parole e parole
Sottili parole
penetrano l'anima.
Parole importanti
Universo, Dio, Infinito, Vita... Morte...
e la formica
laboriosamente
fa il suo lavoro.

L'antro della Sibilla
Sibilla...
lungo corridoio
gioco di luci...
infinito.
Nell’antro sapore di terra,
di intimo di pace.
La voce è chiara
non ha colpe né patimenti.
Un Dio le dà armonia
il vento significato.
Uomini in processione, in perfetto silenzio
solo passi leggeri e leggeri movimenti di vesti.
Passaggio per alcuni
impedimento per altri
l’eco della tua voce
Sibilla.

Parole
Pensa parole
Piene
Sonore
Piume solitarie
Che il vento sospinge piano
sul bianco
spazio di eterea bellezza
di eterna purezza.

Inno
Il tuo primo raggio,
oh sole,
fa il verde della natura
risuonante di speranza.
Solitario diamante del cielo
apri le porte chiuse,
dai visione agli occhi stanchi;
mormori canzoni d’amore
a cuori inariditi
dal tempo delle stagioni.
Fermi l’attimo
in eterna beatitudine.
Il tuo
è un ritmare la vita oltre
le forme della visione,
oltre i suoni del canto.
Sorprendi
nel momento del risveglio,
trafiggi
di calda accoglienza.

Magia
Carattere alato degli esseri.
Albero verdi fronde
radici profonde.
Ricordo
nascita e morte.
Uccello con piume verdi
che dall'acqua esci
per gridare vita,
ne ritorni
per gridare morte.
Carattere alato degli esseri
Magia.

RiTo
Suona suona
suona carmagnola
spezza legami di pezza
suona tegami di latta
nello spazio sacro.
Alberi
spogli di foglie
sospingono rami
verso il cielo.

Voglio Guardare
La notte si tinge
di bianchi tremori
viene annunciata
da rossi da rosa
da verdi colori.
La luna distende
il manto argentato
non voglio sognare
non voglio dormire
ma voglio guardare.

Interno - Esterno
La lanterna non illumina abbastanza
non ancora c’è la luce nella stanza
se ad aprire la finestra ti decidi
il legame con il buio tu recidi.
Hai paura che fuori dentro invada
o che dentro esca fuori, se ne vada?
mescolare dentro e fuori ti conviene
non salvare quel confine che ti tiene
alla vita, chi ti chiama, apre il cuore
come fa la primavera con il fiore.

Ricerca
Andando per mare
incontra un mago
che lo scorta
fino al capo del mondo.
Nella contrada
c’è una strada
lunga e faticosa
a volte fangosa,
porta sulle stelle
tra le cose più belle.
Non andare
non cercare
non trovare
è un peccato capitale.

Passato Presente Futuro
Parole si succedono a parole
e niente succede.
Nel cuore la pesantezza dell’ansia
nella mente voci concitate
Personaggi infernali
emozioni esplodono
il rumore è assordante,
fuorviante.
Non c’è assoluzione.
Non c’è pentimento
camminerò in silenzio
senza pensare a nulla
andrò avanti
senza voltarmi indietro.

Abbandono
Sulla riva del mondo
assuefatti
corpi giacciono.
Le onde
sospingono barche vuote
di sospiri.
Inermi accolgono comparse
sulla terra
risuonante di suoni
tamburi
tam-tam della vita
richiamano alla giusta direzione.

Attesa
Giunge da lontano
Il vento di mare.
La terra
Attende
I semi silenziosi
Della vita.

La forma dell'informe o l'informe della forma
Un mare di silenzio
penetra nelle cose,
dà forma
all'informe.
Un mare di silenzio
deposita su spiagge
che sanno attendere
i semi della vita,
suprema Arte.
Un mare di silenzio,
fenice del vento.

Ritmi
Onde marine
cariche di vita
s’infrangono
sui sassi levigati,
morte e vita,
si rincorrono
nelle stagioni
respiro del tempo
sospiro del mondo
La pace porta
parole con sé
penetrano il cuore
a volo d’uccello
ad ali spiegate
seguono il vento.
Ultime parole e
poi silenzio.

La luna nel secchio
Stella nell’acqua
non ha raggi
Si riflette
nella sua rotondità
non mostra di essere
una torcia nel cielo
celeste sorpresa
esclama la luce.
Sorniona la luna
nel secchio
risponde, sorride, sospira
sogni solari
riflette luce riflessa
non la stessa
di tanti anni fa.
La terra ne gioisce
e pensa alla madre
sospesa a metà
farfalla sognante
respiro
di lunghi tramonti
di alberi spogli
di pura verginità.

Rosa
Sorprendente
rosa dai petali bianchi.
La luce è chiara
i colori sono assorbiti
nel velluto del tuo splendore.
Sei, bianca intatta
vergine bellezza.
Richiami a te l’incompletezza,
accompagni il viandante sulla via.
Solitaria fragranza,
eterna
nella tua lucentezza
illumini la mente
ristori il cuore.
Fiore ammantato di luce
riscaldi l’anima.
Rosa dai petali bianchi.

Transizione
Di ricordi ormai ne ho ben pochi
solo spazi di emozioni ricurve
solitarie visioni di dolore
o di indifferenza.
Il futuro corre in avanti
lasciandomi indietro
non si fa più afferrare
il presente è un lungo penoso
abito di sonno.
Aprire occhi aperti o chiudere occhi chiusi?
Nel mare della tranquillità
c’è solo polvere grigia
che la luce rende bianca.
Non c’è alto non c’è basso
solo il respiro
segna il ritmo
di questa desolante immensità.

Giorno
Salute a te nuovo giorno.
Mi alzo, mi vesto, mi guardo d'intorno.
Colore di sabbia bagnata dal sole
canti e ricanti la stesse parole.
Giorno spendente, giorno diverso
illumini il mondo non cambi mai verso.
Eppure sei uguale al giorno di ieri!
Eppure diverso nei miei pensieri!
Gioisci di uccelli che cantano al sole,
gioisci e ripeti le stesse parole.

Gatto Mu
Mu
gatto passi leggeri
sonni leggeri
Non guardi
ma vedi
ascolti i pensieri.
Imprevedibili
i tuoi movimenti sinceri.

Cuore
La banalità ti ha reso sterile.
Centro
della vita
e della parola
sussurri;
la tua voce si perde nell'eco
della mente che grida
che riempie lo spazio
con suoni di guerra.

Ombra
Le onde del mare in tempesta.
Consapevolezza.
Attimo fuggente
cuore palpitante
ruggito del tempo.
Onda dopo onda
il mare ti parla, ti accoglie
ti vuole
se vuoi esperisci
ma ancorati all'alba.

Sentimento
Sentimento
non nasce dal cuore
ma dalle narici,
ha radici
nell'aria
e foglie nel fuoco.
Fugaci parole
lo nutrono,
vento sospirato
lo scuote.
Sentimento
è un sogno sognato
è respiro del sé.
A volo d'uccello
spazia nel cielo
e riposa,
stanco,
sulla terra.

Risveglio
Santificare le feste.
Il sontuoso complotto.
Non voglio più niente
non sono apparente
non sono sognante.
La penna mi sfugge
non ho più controllo
ho perso il pensiero
ho perso il sentiero
non ho che non:
non questo, non quello
non su non giù
non meno non più.

La soglia
Verdi foglie di primavera
vestono gli alberi di sontuosità,
nutrono gli uccelli
con la linfa della terra.
Il vento le accarezza
l'acqua le nutre.
Forti e delicate
tenere e tenaci
volgono la faccia al sole
e la sera.
splendono d'argento
verdi foglie di primavera.

La Luce
Solo sole
Dentro e fuori,
Guardo
Ascolto
Respiro luce
E' impossibile
Tornare sui miei passi
In questa immensità di raggi.

Ancora il tempo delle sottili sorprese
Fermati, ascolta
il silenzio riempie il giorno
il mare è visione d'infinito
di verde
di azzurro
di indefinibile orizzonte.

Nel tempo
Cancellate di brina
veloci visioni
fingono.
Ricordi di mille canzoni
nel colore
sospirano.
Anime infrante
sospinte
aspirano.
Sapori di mille attenzioni
attendono
I solitari gioielli di luna.

La Scarzuola
Teatro della vita
di cui spettatori siamo
finché non iniziamo
la discesa e risalita.
Una barca ci traghetta
verso ovest lei va
dove la morte sta
dove sicuro ci aspetta.
L'acqua e la caverna
il tempo col suo andare
memoria a dimostrare
a darci la conferma.
Dei segni ha la porta
via tra le vie
riconosce le armonie
chi fa la via più corta.
Andare, ritornare
e due volte morire
per poter risalire
infine il cielo toccare.

La settima nota
Sospiri di vento
respiro di mare
saluta il momento
lasciati andare
componi canzoni
usando parole
sorgenti di suoni
parole nel sole

In questo momento di passaggio, in questo non-tempo,
la paura lasci il posto alla speranza,
il desiderio alla volontà,
le tenebre alla luce,
sottile, l'anima si innalzi,
attinga Pace
dal Cielo.

AUGURI A TE

Equinozio
Il cielo azzurro
i verdi germogli
e le foglie
semi della nuova nascita
annunziano la vita
seguono la morte.

Amore
Letto di tenerezza
amore
sogno di dolcezza
carezza
Ascolto il tuo respiro
e vedo il mare
So
in un momento
che vivo
Soffio di vento
memento
Guardo i tuoi occhi
e vedo il cielo.

Gatto Mu
Mu
gatto passi leggeri
sonni leggeri
Non guardi
ma vedi
ascolti i pensieri.
Imprevedibili
i tuoi movimenti sinceri.

Cerca
In quella stanza sai c’è una porta
che apre la sua entrata in un giardino
immagina che sia la via più corta
per ottenere infine il pane e il vino.
La chiave è custodita nel tuo cuore
è d’oro ed il suo nome è amore.
Aprire quella porta è cosa ardita
ché dalla morte ti riporta in vita.
Ascolta, scorre l’acqua sulla terra
accarezza con le sue mani il vento
la luce apre i fiori che il buio serra
e il suono si diffonde in un momento.

Primavera
Caldi passi nel vento
respiro di cielo
fiori sparsi sul pavimento
è stagione
di colori
di suoni vivaci
di amori
frutti maturano
il tempo
degli alberi
verde speranza
consapevolezza
di vivere
di rosso si tingono
petali e petali.
Nello spazio
il suono dell’alleanza.

kfunsdim?
Parole sussurrate
tra la terra e il cielo
fondano il mondo
danno vita alle forme
Sordi alle parole
viaggiamo
senza capire il senso
senza sentire il ritmo
artefici del mondo
le nostre insensate parole.

Morte della morte
Galli, polli
Galline
Simboli di altri tempi
Accompagnatori di morte
Di trasformazione
Finiti sulle tavole ignorate
Non più cibo d'anime
Ma di morti.

Bambini
Primavera
Boccioli
rose rosse
vita,
Bianco di pura essenza
Specchio di verde.
Germogli
di grano
distesi al sole
ascoltano il calore
e il soffio del vento.

Lo zero all’uno
Mio caro Uno, a te vojo risponne:
nun so' gnente è vero!
Ma drento ar nome mio se nasconne
Quarcosa che nunè propio zero.

Gia dar segno mio se po’ capì
che so ‘mportante,
so' come er sole, si questo se po’ dì,
pe quanto so capiente.

Ah nun capisci?
Si fai mpò d’attenzione
guardamo nell’operazione
e forse ce riesci.

Si m’hai messo drento a n’addizzione,
pensando che al lavoro me mettessi,
hai sbagliato, nun do collabborazzione,
edè proprio come si io nun ce stessi.

La sottrazzione poi nun ne parlamo,
nun ce faccio ‘na bella figura,
nun faccio proprio gnente…che sognamo?
Ma tu che ce stai te devi fa ‘na cura!

In questi casi, io nun me ‘mpiccio mai,
nun fa pe’ me né er più ne er meno,
si me ‘mpicciassi …capirai,
de certo nun sarei così sereno.

Aumentà e diminuì,
a casa mia,
vorrebbe di’
sortanto ‘na pazzia.

Ve accoppiate…divorziate,
tutto pe’ comanna’
in fondo che pensate
de rimane’ sempre qua?

Io faccio come Dio:
nun do e nun levo gnente a nessuno
non ho bisogno…”IO”
de diventa’ “qualcuno”.

Le lotte per il potere
a mme me fanno male,
nun c’ho gnente da temere,
io so’ spirituale.

Allora, caro mio,
scenni dar piedistallo.
Sì!…te lo dico io
è mo che viene il bello.

Prova a fa ‘na moltliplicazzione.
Ah nun ce provi scostumato!
Guarda, guarda ‘mpò sta soluzione
Addo stai? Do te ne sei annato?

E nella divisione,
è così potente er risultato
della soluzione
che, “Nun se po’ fa!” hai decretato.

Pe nun parlà della potenza:
so io che te creo screanzato!
Dall’arto della mia sapienza
er primo t’ho fatto ner creato.

Voi sapé che c’è drento de me?
C’è l’infinito!
Vedi? so' più potente de te!
Finarmente l’hai capito!

Ce stai pure te, mio caro Uno,
insieme a li compagni tuoi
e voi che leggete, ce state pure Voi…
e poi dicheno che nun so nessuno!

 

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