Poesie di Bernardo Gentile

Preghiera
La mente
di pensieri strazii
la dignità cessa.
Oltre l'orgoglio
la tua preghiera eleva
o
liberatoria
la fine aspetta.

Solidarietà a coraggio laico
Icona umana
a Dio l'intimità del pensare
a piccoli passi
la borraccia della verità porti.
Icona umana vi stimo.
Icona umana
di odori pessimi
di idee putride
la verità Atea a voler oscurare.
Icona umana vi disprezzo.

Italia
Italia
tralci di bellezze
in simulacri soporosi si fondono.
Civico di nullaggine
scaltro la politica annusa
e, a noi,
ciechi di pensieri
finta ossequiosità lusinga.
Italia
di cattolicità assurta
veggenze al paradiso veicola.

Cuore
Cuore,
pietra preziosa disusa a luccicare,
nella clausura del corpo serro.
Ladro
la fiamma ossidrica un varco ad aprire,
rosso brillante
la gioia alla vita ad uscire.

Puro pensiero
di bagliore crepuscolare
Dio esiste.
Frase scontata
in pietra di luna ad eternare,
o,
inganno illusorio
il cuore ad albeggiare.

Pena di morte?
Il tempo della vita demarco
l'uso delle armi delibero
gli ostacoli spurgo
alla vita sputo.
Se di omicidio mi arrestano
di sacralità alla vita mi appello.
E se nuova morte cagiono
non fa niente
guerre attentati
di morte la vita è assuefatta.

Parole libere
Parole
libere dal cuore
nel cielo su fogli a volare.
Ineluttabile
la discesa a terra
di dolci sentimenti
la gente a ubriacarsi.

Intimo
La grandezza del corpo azzero
granello
al sole mi crogiolo
l’intimità
di poesia delizio.

Uomini potenti
Astrazione ideale
astutezza o violenza
sete di potere raschiano.
Bambinoni
di contentezza premiale abbaiano
di incolumità a i guardaspalle si abbarbicano
la esistenza banalizzano.
Di pensiero anarcoreale
voglia di suono insistente
a essi offro.

ParadisoPurgatorioInferno
Vita
paradiso purgatorio inferno
su la terra imbocca.
Mente chiusa
preghiera e lavoro
nella estasi paradisiaca vive.
Mente diversa
schiava di nera luce
nel purgatorio strugge.
Mente lucida
sudore degli altri
negli infernali privilegi sollazza.
Vita
dilemma trascendente
ParadisoPurgatorioInferno,
nello aldilà esiste.

Eluana! Celentano,santoni,….
Improvvido fato
Eluana
aroma di giovinezza
la bara artificiale chiude.
Celentano,santoni,…..
eccentricità eccelse
pensieri slegati
sonnecchiare sereno
o
patimento di Passione
soppesano.
Io,ateo,
affetto di AMORE
dei tuoi genitori ascolto
la natura il DONO riprenda.
Soffio
la idea del saluto
ti porga.
CIAO!

Berlusconi-Di Pietro
Magnaccia-Ignorante
cefaloide
di coglioneria offuscata
miscela esplosiva
dal calice bevono.
Come ClintonLewinsky
fantasticherie boccaccesche
dal bidone
nelle aeree soffiano.
Noi Lazzaroni
giudici magnanimi
onore e virtù li fregiamo.

Vincenzo Boni
Soirée stellare a tetto
elegia di Vincenzo Boni
succosa cascata
nel solco del cuore cade.
Cerchiaggio alla mente
ritmo incandescente incamero.
Grazie!

'A pa'ccajola (la fortuna)
Sciòrta
pùre pe' mme
dint'a pulitica m'ànno schiaffato.

Dinto 'o cèsso
me ne fujo
nù pireto
pè libbèra 'e viscere
'o fieto
pè arràvuglia 'a cuntèntezza.

'ncoppa 'a tàzza m'àssetto
nù strùnzo 'aggio cacà
pe' mme
sèmpe àdda vutà.

''u cùlo mi guàrdo
PA'CCAJOLA
nun me lassà cchiù.

‘A Munezza
Munézz
fètosa ci ammuorbi
‘a càpa ce pèsa.
Zòccolone
si appiccecàno mariuòlo si chiammàno
ma
suricilli
muòrti ‘e fàmme
‘ncòppa ‘a munézza sagliano
dòce dòce
ce ‘o mèttono ‘ncùlo.

‘A Munezza
Munézza
fetida ci invadi
la mente fiacchi.
Zoccoloni
accuse da mangioni si scambiano
ma
giovani topi
da libidine mangiatoia
sopra i cumuli montano
nuove umiliazioni
ci affratelliamo a sopportare.

A Alberto Stasi
Parole
lievemente dallo sciacquio scorrono
vuote a cianciare.
Indizi
come pane fresco si sfornano
e poi
come pane stantio ammuffiscono.
Giornalisti stitici rimanete
o
di fumi di ipotesi i curiosi ciarlano
e tutto
una beffa diventa.
Alberto
se innocente
sputo di veleno ai somari dai
se colpevole
la vita “spegni”.

A Beppe Grillo
Caporalizombi
virulenti ai privilegi
nelle teste vuote
invettive a mandare.
Zombi
a nebulosità di ricordi
di paradisiaca casta
contro i Nanipolitici a risplendere.
E poi, la folla,
nella attesa di nuovo battagliante
la rabbia a sbollire.
Io, poeta anarcoreale,
di queste realtà, a coito virtuale,
nella anima, transito per la mente, le mando
e poi
mosaico di emozioni a comporre.

Io,dio fanfarone
Io, sdegnoso,
in bassifondi melmosi il mio intelletto,
io, dio fanfarone
l'invidia a sbollentare.
Catorcio di vecchiume
la mente a degradare,
bianco candore a millantare.
Imperioso
l'ingiuria a ingabbiare
la morte a offendere.

Poesia
L'inconscio
custodiva l'odio,
versi
oscuri e tortuosi
non riuscivo a mandarli a memoria.
E,oggi,
il seme della poeticità
la mia mente ha perforato.
Disteso
una sigaretta tra le labbra
inspiro e leggo
Beatrice Niccolai.

A Luciano Pavarotti
Principio
il bello le persone ad ammirare;
intimità di affetto
immantinente nello intelletto a ingabbiare.
Luciano Pavarotti
alfiere dei Primi,
lungimiranza luciferina a cumulo di soldi
la voce del cuore a mercanteggiare.
E poi
la bella morte
eterna gloria a tripudiare.
Poveri diavoli del vivere
i patrimoni
per la collettività a desiderare.

A Francesca
Eclissi di volti familiari;
medici infermieri
di mente diversa della oscurità del vivere
assuefatti;
opulenta società ad annullarla.
Dio
un filo tra le catene
di sfortunato corpo a tessere
a Lui l'anima a librare.
Io, dio rancoroso,
delle barbarie il perchè non capisco,
alla illusione del filo
una mia carezza, a Te Francesca, rimanga.

Io.dio animale
Dio
fascinoso pensiero,
atto
delegato alla spiritualità,
al bisognevole spirito
la tua bontà ad anelare.
Io, dio animale,
sdoppiato alla mia esistenza.
scuro ai pensieri,
agguato a parole cianotiche
dalla gabbia gli altri a turbare.

Monia Valeriano
Pensiero,
nudo embrione,
tiepido di miracolo alla apocalisse ad opinare.
Dio,nel pensatoio;
Madonna, a lagrimare;
Emergency a lungimirare.
Io
lo sguardo distraggo,
Monia Valeriano di Emergency,
profonda e sincera,
di aiuto concreto
la realtà visibile ad ammaliarmi.