Poesie di Giuseppe Giambone


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Sono laureato in filosofia e storia delle religioni e ovviamente poesia. I miei hobby sono la fotografia, il teatro di cui ho lavorato in gioventù con compagnie di giro, ne cito uno "Calindri", ecc.
Sono una persona estroversa e mi piace lo scherzo intelligente, questo dicono i miei allievi dell'Università della terza età, dove insegno "dizione, recitazione e propedeutica poetica". Ho l'impressione d'essermi elogiato troppo, di conseguenza chiedo venia. A tutti auguro un sincero ampliamento del sito, in quanto poetare è donare ai posteri la propria anima.

Anima poeta
Uomo,
io sono con te
nello spazio tempo
entro i quale hai vita
ma che l'andare muta.

Sono in te nell'amore,
aurora sempre promettente.
In te, nel caldo meriggio
dove l'esperienza feconda.
In te nella sera
ove la neve imbianca la vita.

Sono con te
IO, anima poeta
artefice dei versi
e resterò ora poetando
augurandomi non darti noia.   

Una rosa
Donatemi una rosa
affinché la trapianti
nel mio brullo terreno.

Offritemela, la regalerò al cielo
dove nascono le fiorite speranze
fra musiche e variopinti colori.

Portatemi una rosa, prima e ultima,
essenza d’amore e vita.

La vita...
Fra un apparente appagamento
del tutto e un doloroso senso
di vuoto,
oscilla effimera la vita,
non nella gioia...
N O I A.

Anima vagabonda
Or qua, or là si volge
l’anima umana.
Essa con l’uomo nasce
nascendo esiste
esistendo cresce
crescendo matura
maturando invecchia
invechiando...non muore.

Quindi uomo, non assordar
l’orecchio del tuo cuore
con il tumulto della vanità.
Ascolta il richiamo del Verbo
che ti grida... torna!
Non seguir la tua pervertita carne
ma fa si, che essa convertita,
segua te, anima stanca d’inganni.

Ansia di vita e d'amore
Non mi è dato d'essere.

Sono un rivo d'acqua chiara
che cerca di aderire, aderire ad ogni forma
ma l'ansia d'essere m'incalza.

Ansia di vita, d'amore.

Forma su forma riempio
ma nessuna diviene casa
gioia o tormento.

Sempre sono in cammino
ma ospite di nessuno

Ansia di vita, d'amore

Con la spuma del rivo
spalmo sogni che non valgono nulla
ma bruciano dentro il crogiolo
dell'ansia di vita e d'amore.

Orologio biologico
Nel silenzio interiore
ascolto il ritmare
del mio orologio biologico.

Le giuste crudeli lancette
rosicchiano nel loro monotono andare
momenti di vita riducendo:
la luce sui monti,
la brezza del mare,
il profumo dei fiori...
preannunciando nell’ormai
bianco quadrante del tempo,
la fine di una sequenza
da tutti conosciuta.

Parola
Parola chiara,
un mondo di sole.

Frase articolata,
facondo universo.

UOMO...

fa che il tuo dire
non esca come inquieto torrente
ma sia fresca onda del cuore.

Felicità
Come azzurra farfalla
veleggia nel vento che l’agita.
Su un fiore ripara.
Un brivido s’addossa, la scuote,
trapassa le ali azzurrine e va.

Così, come attimo,
nel fugace veleggiare della vita
vidi la felicità farmi un cenno
e svanire.


PARAFRASANDO AMLETO da ESSERE in AMARE
Faccio presente che in questa parafrasi Amleto non è morto come vuole l'autore ma bensì è impazzito ed è stato rinchiuso in un lontano castello della Danimarca. Il monologo si svolge in giardino. Gli unici compagni sono uccelletti che con il loro canto accompagnano Amleto nella sua solitaria e immaginaria nuova vita.
Amare o non amare: questo è il dilemma.
E' meglio cedere all'amore tutto il nostro rispetto e amando soffrire nell'animo per un ideale puro o indegno o con cinismo afferrarlo, goderlo, indi senza mai volgere il capo gittarlo.
Amare... sognare forse, nient'altro... e in questo sogno che vuol essere senza fine è bene non sorpassar mai la soglia del ritorno, così potremmo sognare senza fine. E' un pensiero da considerare attentamente, amare in sogno. - Il risveglio è l'intoppo, ed in questo, vi è la morte dei nostri sogni più belli perché rientrando pongono la parola fine.
(sorridendo) E' il retaggio che paghiamo in codesta gravosa vita.
(dopo un silenzio: riflessivo) - Chi mai sopporterebbe un amore proibito, ma che in esso è vita, il disprezzo di sguardi insolenti, ammiccanti, condannato dal falso perbenismo, vituperato da una morale apparente. Chi sopportare potrebbe questi fardelli se il sogno nell'amato non acquietasse l'animo suo restandone avvinghiato.
Se chi nell'amor sente il suo richiamo e in piena libertà, per una volta, soltanto una, desiderasse volare là dove non vi è età alcuna... restandovi felice, viaggiator senza ritorno.
(sogghignando) Ma... l'egoismo accompagnato da un ètica coscienziosa ci fa tutti vili, ed il sognato e il desiderato bene calpestiamo, distruggiamo, indietro lo rigettiamo e... come ipocriti nel nostro vivere quotidiano sopra ad altri ci adagiamo; però... se pur tardi il vero amore troviamo, in quel sogno moriamo.
Quindi, all'amare o non amare abbisogna sognare, ed i sogni si amplificano in questa realtà amara.
Perciò... che senso hanno le frontiere d'amore imposte da giudici dozzinali se... ESSERE E' AMARE, O NON ESSERE, ESTENDO, NON AMARE! - Questo è il problema.
Oh! ecco giungere a proposito l'amore dei miei sogni, vo' porle una domanda.
Buon giorno mia dolce Ofelia. Mentre leggevo alcuni passi Platoniani m'imbattei nella parola AMORE e sopra ad essa elucubrai. Ora sapete dirmi cosa vuol significare ESSERE in AMORE?

Ofelia - Certo mio signore ve lo decanterò in rime.

Ridondante di te
è l'esser mio.
Accecato fu dal sereno sguardo
ed il laccio si strinse al core.

farmi il pensier gioioso
l'immagine del volto tuo
e come rosa, senza spine,
entrasti in me struggendo.

Fatuo è lo mondo
senza il sole tuo.

Anima dolce che lo sentire
il cor t'è dato negli occhi
dell'amato, non ti turbare
per lo foco suo, esso giunse
a te con delicato ardore.

Eleva quest'amore
nello spirto tuo.
Lasciati amare nei sogni tuoi
onde il cor s'allegra e teme.

Lo piacerti è il mio desire
e speranza, sia ultima a perire...
AMORE.

Guardiamoci in faccia
Che sforzo guardarci in faccia.

Mi affanno a spiegare che l'uomo
non è l'albero spoglio in attesa
d'essere abbattuto.
Egli non è la notte senza occhi,
nella giungla d'asfalto, che s'annienta
l'esistenza su un marciapiede,
dove debole, langue in attesa
d'essere inghiottito dal sistema.

L'uomo, non è il mostruoso
abitatore di Cnosso.

Non può.

Egli è la statuta dell'Ercole Farnese
l'Apollo e Dafne del Bernini
l'Eroica di Beethoven
il Rubens nel Pianto sul Cristo deposto.

L'UOMO, è la luce dell'atomo vivente,
ma...
che tristezza scorgere il futuro dal presente,
che fatica permanere in questa società
guidata da esseri egotisti
trasportati dall'onda del potere
inghiottita dagli inganni.

E noi?...

che sforzo guardaci in faccia
senza vergogna con fiduciosa serenità.

Una rosa
Donatemi una rosa
affinché la trapianti
nel mio brullo terreno.

Donatemela; la regalerò al cielo
dove nascono le fiorite speranze
fra musiche e variopinti colori.

Portatemi una rosa,
prima e ultima
essenza
d'amore e vita.

Umanità?
(Da un fatto realmente accaduto
che mi ha visto testimone oculare)

Lento, trascina il suo passo
il vecchio accattona
sulle anonime strade della città.

Nello strascicato andare
rivive una vita fallita.
Fra mille ricordi
che sono fantasmi di un cuore
s'aggrappa alle ultime ore
che sente svanire.

La città attorno gli prilla;
incontro gli corre l'asfalto
Cade.

Con occhi velati
guarda le ombre umane passare.
Disteso in croce rimane.

L'osservano...nessuno lo vuole vedere,
lo scartano tutti.

UMANITA'?

Fredda lagrima gli scende sul viso,
poi... il nulla del mondo.

solo un cane gli si accosta vicino.

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