Poesie di Giuseppe Giambone
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Sono laureato in filosofia e storia delle religioni e ovviamente poesia. I miei hobby sono la fotografia, il teatro di cui ho lavorato in gioventù con compagnie di giro, ne cito uno "Calindri", ecc.
Sono una persona estroversa e mi piace lo scherzo intelligente, questo dicono i miei allievi dell'Università della terza età, dove insegno "dizione, recitazione e propedeutica poetica". Ho l'impressione d'essermi elogiato troppo, di conseguenza chiedo venia. A tutti auguro un sincero ampliamento del sito, in quanto poetare è donare ai posteri la propria anima.
Anima poeta Uomo, io sono con te nello spazio tempo entro i quale hai vita ma che l'andare muta. Sono in te nell'amore, aurora sempre promettente. In te, nel caldo meriggio dove l'esperienza feconda. In te nella sera ove la neve imbianca la vita. Sono con te IO, anima poeta artefice dei versi e resterò ora poetando augurandomi non darti noia. Una rosa La vita... Anima vagabonda |
Ansia di vita e d'amore Non mi è dato d'essere. Sono un rivo d'acqua chiara che cerca di aderire, aderire ad ogni forma ma l'ansia d'essere m'incalza. Ansia di vita, d'amore. Forma su forma riempio ma nessuna diviene casa gioia o tormento. Sempre sono in cammino ma ospite di nessuno Ansia di vita, d'amore Con la spuma del rivo spalmo sogni che non valgono nulla ma bruciano dentro il crogiolo dell'ansia di vita e d'amore. Orologio biologico Parola Felicità |
PARAFRASANDO AMLETO da ESSERE in AMARE Faccio presente che in questa parafrasi Amleto non è morto come vuole l'autore ma bensì è impazzito ed è stato rinchiuso in un lontano castello della Danimarca. Il monologo si svolge in giardino. Gli unici compagni sono uccelletti che con il loro canto accompagnano Amleto nella sua solitaria e immaginaria nuova vita. Amare o non amare: questo è il dilemma. E' meglio cedere all'amore tutto il nostro rispetto e amando soffrire nell'animo per un ideale puro o indegno o con cinismo afferrarlo, goderlo, indi senza mai volgere il capo gittarlo. Amare... sognare forse, nient'altro... e in questo sogno che vuol essere senza fine è bene non sorpassar mai la soglia del ritorno, così potremmo sognare senza fine. E' un pensiero da considerare attentamente, amare in sogno. - Il risveglio è l'intoppo, ed in questo, vi è la morte dei nostri sogni più belli perché rientrando pongono la parola fine. (sorridendo) E' il retaggio che paghiamo in codesta gravosa vita. (dopo un silenzio: riflessivo) - Chi mai sopporterebbe un amore proibito, ma che in esso è vita, il disprezzo di sguardi insolenti, ammiccanti, condannato dal falso perbenismo, vituperato da una morale apparente. Chi sopportare potrebbe questi fardelli se il sogno nell'amato non acquietasse l'animo suo restandone avvinghiato. Se chi nell'amor sente il suo richiamo e in piena libertà, per una volta, soltanto una, desiderasse volare là dove non vi è età alcuna... restandovi felice, viaggiator senza ritorno. (sogghignando) Ma... l'egoismo accompagnato da un ètica coscienziosa ci fa tutti vili, ed il sognato e il desiderato bene calpestiamo, distruggiamo, indietro lo rigettiamo e... come ipocriti nel nostro vivere quotidiano sopra ad altri ci adagiamo; però... se pur tardi il vero amore troviamo, in quel sogno moriamo. Quindi, all'amare o non amare abbisogna sognare, ed i sogni si amplificano in questa realtà amara. Perciò... che senso hanno le frontiere d'amore imposte da giudici dozzinali se... ESSERE E' AMARE, O NON ESSERE, ESTENDO, NON AMARE! - Questo è il problema. Oh! ecco giungere a proposito l'amore dei miei sogni, vo' porle una domanda. Buon giorno mia dolce Ofelia. Mentre leggevo alcuni passi Platoniani m'imbattei nella parola AMORE e sopra ad essa elucubrai. Ora sapete dirmi cosa vuol significare ESSERE in AMORE? Ofelia - Certo mio signore ve lo decanterò in rime. Ridondante di te è l'esser mio. Accecato fu dal sereno sguardo ed il laccio si strinse al core. farmi il pensier gioioso l'immagine del volto tuo e come rosa, senza spine, entrasti in me struggendo. Fatuo è lo mondo senza il sole tuo. Anima dolce che lo sentire il cor t'è dato negli occhi dell'amato, non ti turbare per lo foco suo, esso giunse a te con delicato ardore. Eleva quest'amore nello spirto tuo. Lasciati amare nei sogni tuoi onde il cor s'allegra e teme. Lo piacerti è il mio desire e speranza, sia ultima a perire... AMORE. |
Guardiamoci in faccia Che sforzo guardarci in faccia. Mi affanno a spiegare che l'uomo non è l'albero spoglio in attesa d'essere abbattuto. Egli non è la notte senza occhi, nella giungla d'asfalto, che s'annienta l'esistenza su un marciapiede, dove debole, langue in attesa d'essere inghiottito dal sistema. L'uomo, non è il mostruoso abitatore di Cnosso. Non può. Egli è la statuta dell'Ercole Farnese l'Apollo e Dafne del Bernini l'Eroica di Beethoven il Rubens nel Pianto sul Cristo deposto. L'UOMO, è la luce dell'atomo vivente, ma... che tristezza scorgere il futuro dal presente, che fatica permanere in questa società guidata da esseri egotisti trasportati dall'onda del potere inghiottita dagli inganni. E noi?... che sforzo guardaci in faccia senza vergogna con fiduciosa serenità. Una rosa | Umanità? (Da un fatto realmente accaduto che mi ha visto testimone oculare) Lento, trascina il suo passo il vecchio accattona sulle anonime strade della città. Nello strascicato andare rivive una vita fallita. Fra mille ricordi che sono fantasmi di un cuore s'aggrappa alle ultime ore che sente svanire. La città attorno gli prilla; incontro gli corre l'asfalto Cade. Con occhi velati guarda le ombre umane passare. Disteso in croce rimane. L'osservano...nessuno lo vuole vedere, lo scartano tutti. UMANITA'? Fredda lagrima gli scende sul viso, poi... il nulla del mondo. solo un cane gli si accosta vicino. |