Poesie di Enzo Gioitta


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A nonna Maria
Ricordo da piccolo un particolare momento
quando con mio fratello nei campi a fine estate
vedevamo librarsi in aria ad ogni soffio di vento
quei semi aggrappati a bianche sfere piumate.

A vederli candidi e bianchi come senili chiome
chiamavamo “Nonni” quei chicchi volare su
dando ad essi un affettuoso soprannome
salutandoli fino a sparire nel cielo lassù.

E’ il miracolo del frutto ormai maturo
che affida al vento la continuità della vita
un fiore appassisce e vede in esso il futuro
culla sarà per quel seme di una madre appassita.

Da poco un fiore simile a quei cari pensieri
dai soffici petali ormai dagli anni segnati
volando via ha seguito gli stessi sentieri
di quei semi dolcemente dal vento accompagnati.   

Il nostro tesoro
Scorrono le mie dita su una morbida mappa
sono alla ricerca di un prezioso tesoro
scendono tra profumati campi di grano
poi si tuffano nel verde del mare profondo

Lentamente salgono sui vulcani lassù
un giorno esplodendo la vita alimenteranno
è questo il nostro tesoro appena scoperto
sotto quella maestosa e fiera collina     

A don Carlo
In quello sguardo paterno
caldo e protettivo come il sole
nel giorno del sì eterno
ricordo le sue belle parole
e l'invito su quell' altare fiorito
noi tre sotto la croce
poco dopo l'amore al dito
rotta di pianto la nostra voce.

Insieme abbiamo il pane diviso
dallo stesso calice bevuto vino
nella sua umiltà, nel suo sorriso
c'era un grande uomo, si chiama Rino
due posti vuoti alle nostre spalle
ma due posti in più qua nel cuore
grazie a lei fra queste calle
è sceso di un papà l'amore.

La terra e il mare
Piano scende la sera
e solo si sente il mare
Ora non c'è la sua terra
accanto gli vorrebbe stare.
Nutrono l'amore, i suoi fiumi
dalla sorgente alla foce
limpide acque soavi profumi
della terra solo la voce.
Due micidiali colpi di scure
ferita la terra al momento
l'amore del mare le sue cure
scritte in un antico sentimento.
Ma ecco improvvisa la tempesta
alla Perla preziosa i miei pensieri
indifesa in fondo al mare resta
è il frutto dei nostri desideri.   

Magica notte di stelle cadenti
Corrono gli Angeli su nel Firmamento
in questa magica notte di desideri
San Lorenzo segna quel momento
tre Angeli faranno sì che si avveri
due stelline giù hanno lanciato giù
il cielo illuminato da un bagliore
quando ormai non ci credevo più
della serenità sentivo già il sapore     

Perla dello Jonio
Sei la perla più preziosa
che esista nel profondo del mare
dove stavo annegando
nella paura e nella disperazione
e ti ho trovata Perla dello Ionio

C’è sempre il sole
Ho vagato in sperduti deserti
incontrando solo velenosi serpenti
assetato d’amore, lontano un miraggio
di notte solo buio e tanto freddo
di giorno lunghe tempeste di sabbia
ma il mio cuore ferito non si arrese
finalmente ho colto una dolce rosa
morso d’amore da una scorpioncina
oasi fresca in cui tuffarmi felice
sotto un cielo di verdi stelline
pioggia profumata di candida nuvola
ma c’è sempre il sole sul campo di grano

Per chi
Per chi non ti ha mai notata
accecato da false illusioni,

Per chi non ti ha mai ascoltata,
assordato da troppi rumori

Per chi non ha mai visto il sole
ed ha preferito il buio

Per chi voleva farti appassire,
dolce fiore ecco l’acqua della vita.

XXI Marzo
XXI Marzo, è già primavera
ma un uomo non vedrà più la sera
il suo pulcino e la sua donna è sola
ora in cielo la sua anima vola

XXI Marzo, all’improvviso trema una voce
ne piangeranno mille alla sua croce
il tuo ricordo in queste poche parole
ma è questo ciò che Dio vuole

Quel tempio a forma di cono
Dall’alto di quel tempio a forma di cono
guardi la città che di Te ha bisogno
Regina dei Cieli questo è il Tuo trono
perché quel mesto pianto non fu un sogno
quando in quel pomeriggio di fine Agosto
scegliesti la dimora di umili contadini
tanta la folla, ognuno era al suo posto
vecchi, malati, scettici e bambini.

Nessuno avrebbe mai creduto allora
che in questa terra di civiltà greca
nel riquadro ogni lacrima affiora
e con un dolce pianto ognuno prega
dentro quel tempio la cui vetta dorata
si staglia verso l’azzurro cielo
e guardi le stelle in ogni nottata
quando le nuvole non fanno velo.

Come una guardia o sentinella
vegli su Ortigia in ogni momento
così come la luna guarda la stella
beato chi ti sfiora come il vento
senza di esso nessuna foglia cade
da quando nei secoli Ave o Maria
sei stata per tutti nostra madre
un posto nei Cieli sempre sia.

Quei mazzi di fiori
Quei mazzi di fiori lungo la strada
li vedi sempre ovunque tu vada
la pietra miliare segna il percorso
ogni croce chi la vita ha trascorso

Pochi attimi prima cocci di vetro
dopo tanto silenzio e buio tetro
troppe vite sull’asfalto spezzate
a ricordo sul marmo meste date

D’un tratto terribile lo schianto
è finita la corsa ora il pianto
di chi porta un fiore un ricordo
fermo in strada al suo bordo

Oltre la bianca linea il confine
segna il momento della fine
per chi credeva fosse una gara
e da questo mondo adesso si separa

Incontrarsi
Penso all’ universo grande e sconfinato
noi a confronto due granelli di sabbia appariamo
sulla terra da millenni c’è la vita e lo sarà ancora
ma è solo un soffio di vento e la vita finisce
il destino però ci ha fatto incontrare
nello stesso istante nella stessa dimensione
ad incastro come due tasselli di un puzzle
facenti parte di un solo progetto d’amore.

Mamma
Negli abissi del mare la natura crea una perla
dal profondo del cuore una mamma crea la vita
con l’acqua dell’amore innaffia quel germe
per sempre lo proteggerà come un tesoro.

Guardo la luna anche là c’è una mamma
con il suo sorriso illumina il cielo di notte
dolce stellina non sentirti più sola nel buio
un nuovo astro illumina il nostro cammino

Onde
Ecco in un istante apparire
delle onde nel calmo mare
è la nostra preziosa Perla
ormai stanca di stare in fondo.

Nella vita vuole brillare
come le stelle dei tre desideri
anche l’ultimo si è avverato
si chiama Aurora il nostro tesoro
 

E vita è
È l'alba per la notte del cuore
scalano le dita il piccolo monte
e già si sente il suo calore
sta per spuntare il sole all'orizzonte.
Pochi attimi prima quelle dita
insieme avevano il solco tracciato
dove germoglia una nuova vita
in una terra dal destino segnato.

Magica notte
C'è una magica notte ad agosto
gli Angeli da lassù nel cielo
staccano le stelle dal loro posto
dormi piccino in questo candido velo
nel buio una meravigliosa scia
San Lorenzo ti protegge accanto
pulcino sei tutta la vita mia
ti amo tanto tanto tanto.

Il mio mondo
Vivo in un meraviglioso mondo
di grano e cotone le sue terre
ma è nel mare nel suo profondo
che trionfò l'amore quelle sere
occhi negli occhi mano nella mano
fino a perdere insieme il fiato
una piccola Perla si forma piano
del nostro amore il risultato

Bionda nuvoletta
Nel cielo c’è una bionda nuvoletta
con dentro il sole del tuo sorriso
e di notte le stelle dei tuoi occhi

Fiore di grano
Una sera d’Agosto in una piazza etnea
colsi un dolce fiore di grano
con dentro un caldo sole
e un mare immenso nei suoi occhi

Amo
Amo, quelle isole di verdi pistacchi
quel sole raggiante e luminoso
e amo. quel campo di grano
così come quei caldi vulcani
l’ha dove candide nuvole
annunciano pioggia profumata e fine

Ci saremo
Ci saremo, quando di neve
si dipingeranno gli steli di grano

Una rosa per te
Ti ho portato una rosa
rossa come il tuo cuore
verde come i tuoi occhi
ma sei tu la mia rosa
nella neve sbocciata
come la mia fredda anima

Ti ho portato una rosa
i suoi petali, la tua pelle
il suo profumo il tuo sorriso
la sua maestosa altezza
come noi che felici ci amiamo
ed ora ella si inchina a te

Quel tempio a forma di cono
Dall’alto di quel tempio a forma di cono
guardi la città che di Te ha bisogno
Regina dei Cieli questo è il Tuo trono
perché quel mesto pianto non fu un sogno
quando in quel pomeriggio di fine Agosto
scegliesti la dimora di umili contadini
tanta la folla, ognuno era al suo posto
vecchi, malati, scettici e bambini.

Nessuno avrebbe mai creduto allora
che in questa terra di civiltà greca
nel riquadro ogni lacrima affiora
e con un dolce pianto ognuno prega
dentro quel tempio la cui vetta dorata
si staglia verso l’azzurro cielo
e guardi le stelle in ogni nottata
quando le nuvole non fanno velo.

Come una guardia o sentinella
vegli su Ortigia in ogni momento
così come la luna guarda la stella
beato chi ti sfiora come il vento
senza di esso nessuna foglia cade
da quando nei secoli Ave o Maria
sei stata per tutti nostra madre
un posto nei Cieli sempre sia.

Troppo presto
Troppo presto si è chiuso
con una mesta frase, addio
quel libro finemente rilegato
che non ho fatto in tempo
colpa di un amaro destino
a leggere profondamente.

Troppo presto, poche pagine
per raccontare una storia
nata ai piedi di un vulcano
una storia che oggi continua
in tanti fogli ora raccolti
in un altro libro ancora.

L’altra metà
Sei l’altra metà dell’universo
dove meteora vagante mi ero perso
due verdi stelline in cielo
si vestiranno di candido velo
un sole raggiante di giorno
io, terra e tanti pianeti intorno.

Sei l’altra metà dei miei polmoni
caldo respiro di ardenti carboni
chicchi di grano, spighe dorate
a cantarti interminabili serenate
in sottofondo un’orchestra di grilli
ma sento già di un bimbo gli strilli

Sei l’altra metà dei miei pensieri
se penso a quando non c’eri
vuoto il cuore piena la mente
di brutti ricordi e giornate spente
vivere così non aveva senso
sei l’altra metà è ciò che penso

 
Notte di San Lorenzo
Notte di San Lorenzo, due sole stelle a brillare nel cielo
all’improvviso limpido dopo nottate di tempesta
verdi e luminose, meravigliosa luce, cadere in un istante
tre i desideri di chi troppo ha aspettato e non si è arreso. .

Notte di San Lorenzo, sembra essere in un campo di grano
tra quelle soffici spighe dorate e i canti dei grilli
da ascoltare per sempre con gli occhi socchiusi
dimenticando quelle terre aride e spinose, solo ferite nel cuore.

Notte di San Lorenzo, tra i sentieri di un bosco gustosi frutti
da assaporare col respiro affannoso di chi ancora ci crede
esplosi come quel vulcano lassù immenso e caldo,
testimone di un amore appena nato alle sue falde.

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