A nonna Maria
Ricordo da piccolo un particolare momento
quando con mio fratello nei campi a fine estate
vedevamo librarsi in aria ad ogni soffio di vento
quei semi aggrappati a bianche sfere piumate.
A vederli candidi e bianchi come senili chiome
chiamavamo “Nonni” quei chicchi volare su
dando ad essi un affettuoso soprannome
salutandoli fino a sparire nel cielo lassù.
E’ il miracolo del frutto ormai maturo
che affida al vento la continuità della vita
un fiore appassisce e vede in esso il futuro
culla sarà per quel seme di una madre appassita.
Da poco un fiore simile a quei cari pensieri
dai soffici petali ormai dagli anni segnati
volando via ha seguito gli stessi sentieri
di quei semi dolcemente dal vento accompagnati.
Il nostro tesoro
Scorrono le mie dita su una morbida mappa
sono alla ricerca di un prezioso tesoro
scendono tra profumati campi di grano
poi si tuffano nel verde del mare profondo
Lentamente salgono sui vulcani lassù
un giorno esplodendo la vita alimenteranno
è questo il nostro tesoro appena scoperto
sotto quella maestosa e fiera collina
A don Carlo
In quello sguardo paterno
caldo e protettivo come il sole
nel giorno del sì eterno
ricordo le sue belle parole
e l'invito su quell' altare fiorito
noi tre sotto la croce
poco dopo l'amore al dito
rotta di pianto la nostra voce.
Insieme abbiamo il pane diviso
dallo stesso calice bevuto vino
nella sua umiltà, nel suo sorriso
c'era un grande uomo, si chiama Rino
due posti vuoti alle nostre spalle
ma due posti in più qua nel cuore
grazie a lei fra queste calle
è sceso di un papà l'amore.
La terra e il mare
Piano scende la sera
e solo si sente il mare
Ora non c'è la sua terra
accanto gli vorrebbe stare.
Nutrono l'amore, i suoi fiumi
dalla sorgente alla foce
limpide acque soavi profumi
della terra solo la voce.
Due micidiali colpi di scure
ferita la terra al momento
l'amore del mare le sue cure
scritte in un antico sentimento.
Ma ecco improvvisa la tempesta
alla Perla preziosa i miei pensieri
indifesa in fondo al mare resta
è il frutto dei nostri desideri.
Magica notte di stelle cadenti
Corrono gli Angeli su nel Firmamento
in questa magica notte di desideri
San Lorenzo segna quel momento
tre Angeli faranno sì che si avveri
due stelline giù hanno lanciato giù
il cielo illuminato da un bagliore
quando ormai non ci credevo più
della serenità sentivo già il sapore
Perla dello Jonio Sei la perla più preziosa che esista nel profondo del mare dove stavo annegando nella paura e nella disperazione e ti ho trovata Perla dello Ionio
C’è sempre il sole Ho vagato in sperduti deserti incontrando solo velenosi serpenti assetato d’amore, lontano un miraggio di notte solo buio e tanto freddo di giorno lunghe tempeste di sabbia ma il mio cuore ferito non si arrese finalmente ho colto una dolce rosa morso d’amore da una scorpioncina oasi fresca in cui tuffarmi felice sotto un cielo di verdi stelline pioggia profumata di candida nuvola ma c’è sempre il sole sul campo di grano Per chi Per chi non ti ha mai notata accecato da false illusioni,
Per chi non ti ha mai ascoltata, assordato da troppi rumori
Per chi non ha mai visto il sole ed ha preferito il buio
Per chi voleva farti appassire, dolce fiore ecco l’acqua della vita. XXI Marzo XXI Marzo, è già primavera ma un uomo non vedrà più la sera il suo pulcino e la sua donna è sola ora in cielo la sua anima vola
XXI Marzo, all’improvviso trema una voce ne piangeranno mille alla sua croce il tuo ricordo in queste poche parole ma è questo ciò che Dio vuole Quel tempio a forma di cono Dall’alto di quel tempio a forma di cono guardi la città che di Te ha bisogno Regina dei Cieli questo è il Tuo trono perché quel mesto pianto non fu un sogno quando in quel pomeriggio di fine Agosto scegliesti la dimora di umili contadini tanta la folla, ognuno era al suo posto vecchi, malati, scettici e bambini.
Nessuno avrebbe mai creduto allora che in questa terra di civiltà greca nel riquadro ogni lacrima affiora e con un dolce pianto ognuno prega dentro quel tempio la cui vetta dorata si staglia verso l’azzurro cielo e guardi le stelle in ogni nottata quando le nuvole non fanno velo.
Come una guardia o sentinella vegli su Ortigia in ogni momento così come la luna guarda la stella beato chi ti sfiora come il vento senza di esso nessuna foglia cade da quando nei secoli Ave o Maria sei stata per tutti nostra madre un posto nei Cieli sempre sia. Quei mazzi di fiori Quei mazzi di fiori lungo la strada li vedi sempre ovunque tu vada la pietra miliare segna il percorso ogni croce chi la vita ha trascorso
Pochi attimi prima cocci di vetro dopo tanto silenzio e buio tetro troppe vite sull’asfalto spezzate a ricordo sul marmo meste date
D’un tratto terribile lo schianto è finita la corsa ora il pianto di chi porta un fiore un ricordo fermo in strada al suo bordo
Oltre la bianca linea il confine segna il momento della fine per chi credeva fosse una gara e da questo mondo adesso si separa |
Incontrarsi
Penso all’ universo grande e sconfinato
noi a confronto due granelli di sabbia appariamo
sulla terra da millenni c’è la vita e lo sarà ancora
ma è solo un soffio di vento e la vita finisce
il destino però ci ha fatto incontrare
nello stesso istante nella stessa dimensione
ad incastro come due tasselli di un puzzle
facenti parte di un solo progetto d’amore.
Mamma
Negli abissi del mare la natura crea una perla
dal profondo del cuore una mamma crea la vita
con l’acqua dell’amore innaffia quel germe
per sempre lo proteggerà come un tesoro.
Guardo la luna anche là c’è una mamma
con il suo sorriso illumina il cielo di notte
dolce stellina non sentirti più sola nel buio
un nuovo astro illumina il nostro cammino
Onde
Ecco in un istante apparire
delle onde nel calmo mare
è la nostra preziosa Perla
ormai stanca di stare in fondo.
Nella vita vuole brillare
come le stelle dei tre desideri
anche l’ultimo si è avverato
si chiama Aurora il nostro tesoro
E vita è
È l'alba per la notte del cuore
scalano le dita il piccolo monte
e già si sente il suo calore
sta per spuntare il sole all'orizzonte.
Pochi attimi prima quelle dita
insieme avevano il solco tracciato
dove germoglia una nuova vita
in una terra dal destino segnato.
Magica notte
C'è una magica notte ad agosto
gli Angeli da lassù nel cielo
staccano le stelle dal loro posto
dormi piccino in questo candido velo
nel buio una meravigliosa scia
San Lorenzo ti protegge accanto
pulcino sei tutta la vita mia
ti amo tanto tanto tanto.
Il mio mondo
Vivo in un meraviglioso mondo
di grano e cotone le sue terre
ma è nel mare nel suo profondo
che trionfò l'amore quelle sere
occhi negli occhi mano nella mano
fino a perdere insieme il fiato
una piccola Perla si forma piano
del nostro amore il risultato
Bionda nuvoletta Nel cielo c’è una bionda nuvoletta con dentro il sole del tuo sorriso e di notte le stelle dei tuoi occhi
Fiore di grano Una sera d’Agosto in una piazza etnea colsi un dolce fiore di grano con dentro un caldo sole e un mare immenso nei suoi occhi Amo Amo, quelle isole di verdi pistacchi quel sole raggiante e luminoso e amo. quel campo di grano così come quei caldi vulcani l’ha dove candide nuvole annunciano pioggia profumata e fine Ci saremo Ci saremo, quando di neve si dipingeranno gli steli di grano Una rosa per te Ti ho portato una rosa rossa come il tuo cuore verde come i tuoi occhi ma sei tu la mia rosa nella neve sbocciata come la mia fredda anima
Ti ho portato una rosa i suoi petali, la tua pelle il suo profumo il tuo sorriso la sua maestosa altezza come noi che felici ci amiamo ed ora ella si inchina a te Quel tempio a forma di cono Dall’alto di quel tempio a forma di cono guardi la città che di Te ha bisogno Regina dei Cieli questo è il Tuo trono perché quel mesto pianto non fu un sogno quando in quel pomeriggio di fine Agosto scegliesti la dimora di umili contadini tanta la folla, ognuno era al suo posto vecchi, malati, scettici e bambini.
Nessuno avrebbe mai creduto allora che in questa terra di civiltà greca nel riquadro ogni lacrima affiora e con un dolce pianto ognuno prega dentro quel tempio la cui vetta dorata si staglia verso l’azzurro cielo e guardi le stelle in ogni nottata quando le nuvole non fanno velo.
Come una guardia o sentinella vegli su Ortigia in ogni momento così come la luna guarda la stella beato chi ti sfiora come il vento senza di esso nessuna foglia cade da quando nei secoli Ave o Maria sei stata per tutti nostra madre un posto nei Cieli sempre sia. Troppo presto Troppo presto si è chiuso con una mesta frase, addio quel libro finemente rilegato che non ho fatto in tempo colpa di un amaro destino a leggere profondamente.
Troppo presto, poche pagine per raccontare una storia nata ai piedi di un vulcano una storia che oggi continua in tanti fogli ora raccolti in un altro libro ancora. L’altra metà Sei l’altra metà dell’universo dove meteora vagante mi ero perso due verdi stelline in cielo si vestiranno di candido velo un sole raggiante di giorno io, terra e tanti pianeti intorno.
Sei l’altra metà dei miei polmoni caldo respiro di ardenti carboni chicchi di grano, spighe dorate a cantarti interminabili serenate in sottofondo un’orchestra di grilli ma sento già di un bimbo gli strilli
Sei l’altra metà dei miei pensieri se penso a quando non c’eri vuoto il cuore piena la mente di brutti ricordi e giornate spente vivere così non aveva senso sei l’altra metà è ciò che penso |