Poesie di Marta83


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Il mio nome è Marta. Sono nata il 3 Giugno 1983. Frequento il primo anno del corso di laurea in Lingue e letterature straniere presso l' Università degli Studi di Milano. La mia più grande passione è la lettura.
Mi diletto nello scrivere poesie in cui esprimo i sentimenti che nascono dentro di me e che derivano dalle mie esperienze quotidiane e dall'osservazione di ciò che accade attorno a me.
Invito coloro che leggeranno le mie poesie ad inviare un commento, un parere. Grazie

lacrime
Non permettere
alle lacrime
di solcare
ancora
e
ancora
il mio volto.
Non lasciare
che il nostro
Amore
sia dissolto
cancellato
da lacrime
amare..
Non fermare
il battito
del mio cuore
crudelmente..
Non lasciarmi
morire
senza di te...

Incubo
La pioggia cade
talmente
lievemente
che non la puoi sentire.
La notte è
Maledettamente
cupa.
Una stanza
Crudelmente
Vuota
una rosa appassita
e una voce muta.
Una musica sorda ha
angosciosamente
smesso di suonare
perché la festa è finita.
La solitudine
brucia,
ti attanaglia,
ti paralizza.
E tu non puoi.
Non puoi.
Non puoi fuggire.
E non puoi.
Non puoi.
Non puoi gridare Aiuto.

Ma ora apri gli occhi:
era semplicemente
un incubo.

Riuscirai a dimenticarlo?

Gelido Incanto
Gelido pensiero, arido, tagliente.
Insonnia incessante.
Ombra nitida si dilegua
tra le pagine di una notte
senza stelle, senza volto.

Gelido sole, pallido, accecante.
Risveglio imminente.
Lacrima di rugiada si dissolve
tra dischiuse corolle di una vita
scalpitante, in catene.

Gelido foglio, muto, immacolato.
Rinascita incipiente.
Parole d’inchiostro si susseguono
tra agili versi di poesia, nuovo canto
che libera l’anima come per incanto.

Il giorno nuovo
Lucido e sottile filo d'erba
tra le tue dita.
Petalo, in una corolla,
forma una vita.
Preziosa perla,
salata ed unica,
tra fili di seta.
Non lasciarla scivolare
ai tuoi piedi,
senza avvertirmi.

Luce nell'abisso
Sappi,
che pur nel più profondo abisso,
giunge un raggio
di eterea luce.

Fa attenzione:
non aprire gli occhi all'improvviso,
ché rischieresti di rimanerne
abbagliata.

Socchiudili, dapprima.
E cerca uno spiraglio vitale
fra le tenebre
amare.

Sappi,
che solo così potrai rinascere:
non è la fine, ma l'inizio
di un nuovo cammino.

(Un padre ad una figlia, ovvero,
ciò che una figlia avrebbe voluto
sentirsi dire dal proprio padre)

Ricordo
Il suono della tua voce
È il ricordo più struggente
Risuona nella mia mente
Quando immersa tra i pensieri
Ho bisogno di ascoltarti.
Poche tue fotografie
Non bastano a ricostruire
Il ricordo che ho di te.
Immagini della mia infanzia
Riaffiorano nella mente.
Tu eri insieme a me, vicino a me.
Parlavi,ridevi,cucinavi.
Ti vedo ancora.
Ora sei lontano lontano
Dove il tempo non esiste.
Ed io senza te sono quel che sono
Ed io grazie a te sono ciò che sono.
Spero di non deluderti mai.

Povertà
Fiore di campo reciso,
vita dimenticata esponi
con debole forza, le tue ragioni:
ingiustamente, una condanna
ti è stata inflitta.

Resistere è inutile.
Ci assale il grido muto
di chi abbiamo distrutto.
La colpa su noi ricade.
Non esiste assoluzione.

Generatori di tenebra, noi,
inghiottiti dalla tenebra stessa.

Città
(Vista con gli occhi della Notte)

Versa vino e beve vino.
Versa pianto e beve vino.
Versa pianto, non ha di che bere.

La Notte cala sulla Città,
osserva gli uomini
con altri occhi e li nasconde.
La Notte che tutto nasconde.

Tu sei immobile, incredulo.
Dubiti che ciò possa accadere.

E pensi:
la Città dorme - ma non è vero
la Città riposa - ma non è vero
la Città è silenziosa - ma non è vero.

Osserva:
cosa appare ai tuoi occhi
oltre la coltre buia?
Ascolta:
quali suoni provengono
dal nero muro di pianto?

Una vita nasce. Una si spegne.
La disperazione di chi assiste alla morte.
Il pianto vitale del nascituro.

Sentirsi soli tra la folla
e gridare aiuto, inascoltati.

La Città pulsa, non ha fine.
Non si ferma mai.

Impara a guardarla
con gli occhi della Notte.

luna
La mia anima
come la luna,
oscura
fredda
e distante,
se non ci fosse
il sole.

Non spegnerti mio sole.
Non spegnermi.

Noi due
Io.      Tu.
Il destino
La vita
La folle corsa

Un abbraccio
tanto atteso.
Sorpresi dalla
pioggia.

I nostri occhi.
Le nostre mani.

     Noi Due

Sogno
L’alba è rosea
e la strada spianata.
Una giornata
in festa
e una prospettiva
positiva.
Una musica
costante.
La scelta è
infinita.
E l’occasione
è unica.
L’aria
è frizzante
ma l’attimo
fuggente:
non lasciartelo
scappare.
Non arrenderti.
Sai volare!
Corri dritto
alla meta.
Corri
corri
Ecco stai per
arrivare!
Ora apri gli occhi:
era semplicemente
un sogno.

Puoi realizzarlo!

Amicizia
La vita è fragile, se
nessuno ti sostiene,
è profonda, se
vivi ogni attimo
consapevole
che mai più ritornerà.
E ogni lacrima,
è come una pioggia
notturna:
si asciuga con il primo sole
sorridente,
con il volto splendente
di chi non ti abbandona.
Mai.

Alchimia
Leggera fresca brezza marina
Ricordo di perduti attimi
Argentea rena e sole nascente.
Alchimia segreta rinnova
fuggenti sguardi dorati.
Profumo antico
di passi delicati
Verso un ignoto futuro
Lungo un destino ormai segnato.
Non dischiudere mai le tue dita
Senza colmare il mio cuore
Di pura luce riflessa nel sorriso
Dei tuoi occhi fulgenti e lontani.

Notte
Vola intensamente
più rapido del pensiero,
sguardo temerario, oltre le stelle
oltre i confini dell'ignoto.

Lattea orchidea tra i tuoi capelli
nel mare della notte, la luna.
Dita fatate tracciano arabeschi
luminosi, fari nel buio.

Disegno
Vaso nitidamente tratteggiato
racchiude fiori dai contorni sfumati,
colorati dalle tue dita,
sfiorando l'arcobaleno.

E sullo sfondo
il cielo dei tuoi occhi,
le rondini delle tue ciglia.

Inverno Primavera
Nel chiarore della tiepida
bianca sera,
si risveglia intrepida
Nuova Primavera.

Lucciola luminosa
fa capolino soavemente,
rimasta ascosa
tra riccioli d'erba ridente.

I fiori chini pel gelo
rianimano i giardini.
E sotto un nuovo cielo
si rincorrono i bambini.

E pian piano il sogno svanisce
in un tempo lontano.
E la nuda realtà mi rapisce
tendendomi la mano.

Inverno, mantello grigio scuro,
è di nuovo alle porte.
Avanza fitto e sicuro.
Ma ancor volgerà la sorte.

Tornerà limpida Primavera,
fiorita di stelle,
in una danza leggera.
Notte lieta, tra le più belle.

Inverno, mantello squarciato,
da Primavera, luce
d'arcobaleno dorato,
che per mano mi conduce.

Incantesimo Femminile
Scivolerò tra le note musicali dei tuoi sogni
per portare nuova armonia nella tua vita.
In punta di bacchetta ti libererò
dal feroce incantesimo della solitudine.

Seguimi tu, dalle mani simili ad acerbi rami
che si stagliano su di un cielo plumbeo di paura.
Segui le mie dita fatate di farfalla
che hanno spezzato il bozzolo della cecità.

Rendi docile la tua mente
al mio ipnotico canto di sirena.
Non resistere al richiamo
delle mie candide flessuose membra.

Ti infonderò il coraggio di superare
l'oscuro orizzonte della delusione,
spezzando le atroci catene
che ti impediscono il volo.

Seguimi incessantemente,
come il Giorno rincorre la Notte
finché nella tua eclissi io, Luna
ti avrò finalmente dinnanzi, mio Sole.

Casa sul mare
Sere trascorse perdendomi nel tuo amato sguardo
e profumo frizzante di acqua e sale che graffia la pelle
come un sogno divenuto irrealizzabile, ormai.

Ecco la luce del faro sul porto trapassare il viola
denso del cielo crepuscolare, come le fugaci stelle
cadenti; nelle notti d'agosto, insieme scrutammo il cielo.

Istantanea è la memoria qui sul balcone, vicino al basilico
che brilla di nuovo come i verdi anni trascorsi. Gemelle
le anime ancora, seppur bianchi da anni i capelli, sospiro.


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