Sono nella notte del 18 dicembre
sotto una coltre di note del Messia
di Haendel:muovendo i primi passi
nella descrizione dell'Onnipotente
tra curvilinei archi dell'orchestra
e nel contrappuntistico abbraccio di
melodie si dilata in vocalizi del tenore
possenza di interpretazione dell'Universo
significato.E siamo a Gerusalemme
nel roccioso boschivo di una grotta
tra elementari muschi ed erbe scoscese
a insinuare nel breve respiro di mammiferi
e nel fazzoletto di stoppie dove
in luce si allarga in meditazione
il mistero della vita.
Forsennati venti dapprima e nuvole
ed acquazzoni fraseggiano alle genti
l'evento:e tra un'esplosione di
di gioia e la certezza di madre
ai popoli il segno è dato.
Carovane di spezie affiancate ad
umili sentimenti di pace sfavillano
tra stelle ricamate nell'aria
immortale:esplodono cori e nelle
valli in corsa si accavallano e
sulle criniere di puledri scalpitando
spazi percorrono in azzurri cieli.
Intrattiene intanto in esplorazione
il significato evento tra le barbarie
di secoli atteso: adesso è sconfinante
nelle coscienze e presente alla storia
l'energico segno:bellezza
sboccia a lente fasi e come nell'eclisse
il magico contatto di sfere
nell'universo luci attutisce,
cosi' nel respiro di bimbo intenerisce
nell'immediato splendore
soli e stelle sovrastando in luce
l'Universo attonito.
Sei Messia nel lembo di grotta
proteico nucleo in espansione
di sorrisi.
Senti
Il coro festeggia nei rigagnoli
di voci dei contralti tenuti nei
bassi continui tra saltellanti
impeti e sterminate corse:
l'aere si colora di mistero
ingigantendo sulla montagna
sacra del verbo.
E scorri
In lontananza
Accostate
In livide
Macchie
Ombre
E formi
In cielo d'acquarello
Paradisi
D'infanzia:
sguardo
in foschie
di marinaio
secco in reti
peregrine di mari
negli specchi.
Ho attraversata
Una notte
Di luna
Tra i balconi accesi
Della speranza.
Gioca
Il vento
Con le spighe
Cavalcandole nel solleone.
Il tempo brucia
Nelle pietre
Di lava
Mentre la storia
Si riposa.
Nel girotondo
Dell'onda
Si schiantano
I gabbiani
Precipizio
A picco
D'ali
Della sera.
Questo
Mare
Che mi abbatte
Straniero
Nel porto
Dov'è
Silenziosa
Linea di luce:
casa mia
Quando
a sera
scolora
ombre
animando
in geometrici
tetti,
squarcia
a lembi
la speranza
e muovi
in bolle
d'aria:
universi.
La cometa
Della mia vita
Tra le stelle filanti
D'agosto
Si è tuffata
In un oceano
Di luce.
Ho scavato
nel marmo dei pensieri.
Un barlume
Incide la notte
E il giorno attende.
Un cane sporco
Di fango.
Un viandante solitario
Tra gli inni
Degli ulivi del sud.
Un'attesa sconfinante
D'azzurro crespo
Di solitudine.
Un cuore che batte
amusement scientifique
di
Elettra Tundo e Aldo Patrasso
Che al primo posto
ci sia la donna,
e piu' precisamente
il corpo della donna
che è
il vero motore
della vita.
E se mai un sorriso
nel tumultuoso
scorrere
di globuli bianchi
e di globuli rossi
illuminasse
di gioia
anfratti di vene
e arterie,
permettendo al cuore
di espandersi
in emozionanti slanci
di tenerezza.,
mentre corde vocali
intonano
canti propiziatori
facendo affiorare
nei metallici
rintocchi
dei contralti
sostenuti dai
bassi continui
melodie toccanti.:
é un SUCCESSO.
Da tutti i pori della pelle
echeggia un grido:
ABBIAMO VINTO
ABBIAMO VINTO.
E ché!
ti sembrano pochi
400.000 € addebitati
al Ministero della
pubblica istruzione,
(una volta dell'Educazione!)
Abbiamo vinto
perché
le nostre rappresentanze
estracorporali
(intendi, dice il cuore:
magistrati ,associazioni
per la difesa della vita)
hanno tenuto duro
sul problema
del fumo passivo,
a difesa dei POLMONI.
E pensare che già nel 1818
l'uso del tabacco
chiamato erba nicotina
era vietato,
perché considerato
pericoloso per
il cervello.
Un certo Raglaiff
responsabile
dell'introduzione
del tabacco
in Inghilterra
fu condannato a morte.
Anche in Persia
Murad II faceva decapitare
i fumatori.
All'improvviso
sul display
del lobo dx
della massa
cerebrale
un'E-mail
E sì perché
tutto il traffico
nelle vene
e nelle arterie
e le informazioni
dal cervello
viaggiano
su un circuito
di internet.
ALLARME !
ALLARME !
REFERENDUM
SULLA FECONDAZIONE
ASSISTITA.
Il panico colpisce tutti
gli organi
del corpo umano.
e subito arriva
un ordine secco.
Convocazione
del comitato delle cellule
architetto e del Consiglio
di sicurezza del Dna.
(vero orgoglio
Del corpo umano).
Psicologia di guerra!
No tranquillizza il cuore:
Gli estracorporali
(gli uomini)
indagano sui
meccanismi
di fedeltà
e sicurezza del Dna.
e vi assicuro,dice il cuore,
che non è una burla
boccaccesca.
Gli estracorporali
fanno ricerche sulle
CELLULE EMBRIONALI,
Diagnosi di impianto e
Crioconservazione.
Prende la parola il primo consigliere
della sezione controlli
e innovazioni
che lapidariamente afferma:
Non sono d'accordo sia sul metodo
e sia sul merito,per paura di
rivivere i fantasmi del
passato,quando si voleva
una razza scelta ………………
(condividiamo tutti
che non esistono razze umane)
Continua l'intervento
il consigliere
in seconda:
E poi non abbiamo
sufficienti
informazioni
sui livelli della ricerca,
anche se siamo certi
che il legislatore
è tenuto a
rispettare
la scienza
con rigorosi
controlli
di eticità.
Questo è vero!
Ma il tempo stringe:
e allora cosa si fa?
Il presidente
degli organi vitali
(cuore ,polmoni, reni ,pancreas,
e dei centri nervosi
del cervello
espone la sua tesi.
Se gli estracorporali,
(gli uomini)
conducono la ricerca,
non la si può
interrompere per
ignoranza.
Soltanto applicando
i risultati della ricerca
si possono
vedere in concreto
i pregi e i difetti,
delle nuove proposte
evitando forme
di elucubrazioni
mentali e falsi
ideologici.
Sono messe ai voti
le diverse mozioni:
Ed il verdetto della corte
dei neuroni,del consiglio
delle CELLULE
architetto,
del consiglio superiore
del Dna
e del dipartimento
delle ricerche intensive.
dopo aver consultato
i rappresentanti dei globuli rossi
e dei leucociti
ed in particolare
i responsabili
in primis
degli organi
riproduttori,
tutti in commissioni congiunte,
emettono
il VERDETTO:
DIAMO FIDUCIA,
FIDUCIA ALLA
ALLA SCIENZA.
UN PRINCIPIO
DA RISPETTARE
IN ASSOLUTO :
Che al primo posto
ci sia la donna ,
e più precisamente
il corpo della donna
che è il vero motore
DELLA VITA. |