Poesie di Alessandra Piacentino


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Alessandra Piacentino

Nata a Novi Ligure il 5.11.1979.
Nonostante sia laureata in Economia e Commercio indirizzo aziendale, ha sempre nutrito un forte interesse per la letteratura antica e moderna. I tratti che caratterizzano il suo percorso formativo si estrinsecano principalmente:
1. nell’utilizzo di un vocabolario ampio e variegato che delinea una dimensione onirica parallela
2. in un forte sentimentalismo, non inteso come “stucchevolezza” ma come permeazione di contenuti emotivi ed emozionali trasmissibili al lettore
3. nella forma: assenza di una metrica propriamente “accademica” ma concreta presenza di un ritmo nei versi, che rende piacevole lo scorrere delle parole e la loro musicalità
4. in un ermetismo denso di significati e ricco di musicalità, evocativo nella scelta delle figure retoriche
5. nell’utilizzo di latinismi che non limitano la comprensione ad un pubblico d’elite, ma sono corredati di traduzione poetica a seguito

Leggi i racconti di Alessandra

 

Perché tu mi volevi davvero bene
Perché tu mi volevi davvero bene
E io non ho risposto alla tua ultima chiamata
Per paura
Non bisogna averne
Il coraggio è un dono
Una spada nascosta dentro al cuore
E io non ho risposto
Non ho risposta
Una bomba che ticcheggia
E ronza nell’anima
Penso a te
Che mi volevi davvero bene
Lo so
lo sento
E io nel silenzio ti ho lasciato andare
E io nel silenzio ho pianto e piango
Ma ste lacrime mai riusciranno a nascondere il dolore
Del mancato coraggio nel cuore
Perché tu mi volevi bene
Davvero
Ed anche io.
Ma sei stato solo nell’ultimo fiato
Son scappata per paura
..
E io non ho parole
Nemmeno stavolta.
Ti ho voluto bene, sai.
Anima dolce Che il sonno ti sia lieve
 

Ti amo di un amore dolce
Io ti amo di un amore delicato
Che trema di rugiada e brina
E palpita di stelle e lune
Ti amo come la mano di un bimbo appena nato
Che cerca la sua mamma
Come il sogno di un condottiero di trovare la sua terra
Ti amo con la dolcezza di un sospiro
Con la quiete dopo la tempesta
Ti amo di aria e luce
Così
Per farti vedere la verità
Quella nascosta dalle giornate buie e dai pensieri freddi
Dai gesti burberi e le promesse sciolte
Ti amo così
Come posso
 

T’amo d’un amore senz’anima
T’amo come una clessidra a vapore
Sei Tatuaggio connesso all’anima

Dolce ed intensamente inconsapevole la tua carezza posarsi
Mentre t’amo

E non sai d’amarmi ancora
infiniti inizi che si posano su di noi
Come attese a digiuno
Infiniti aborti di parole nuove
Perché é così bello rimirarsi ogni volta come fosse la prima

E mentre t’amo
Tu getti la rete
Ed intrappoli tutti in quello sguardo potente
Che domina il tempo e riduce a briciole
ogni desiderio di cambiamento
Perché sei inquietudine e precarietà
E mentre t’amo
tu ami.invero

Da « Amarsi mentre tutto cambia »
 

A di amore
Amore come brina
Non ti conoscevo prima
Vino e natura ed orizzonte
i miei occhi nei tuoi
Fratelli di identità
Viaggiatori di emozioni
Siamo Principi e principesse di mille riflessi prigionieri dell’amore
A di amore
Ancòra e passione
Connessione di ombre a tavolino far progetti
Mentre il mondo incapace osserva..
 

Respirare accanto alle persone che amo
Piove
Dirupi a pelle
Sulle spalle
Nel cuore
Assalti
Ed io.
Tutto qui.
Mi han portato
Via il passato.
Vorrei un respiro amico. Accanto.
Ma piove.
Piaga sulla pelle
Dilaga Nel cuore
Assalti.
Di passaggio. Forse
 

Esplode il vento
Esplode il vento
Un foglio solleva
E Riempio il diario di frasi sonetti metamorfosi e versi
Esplode e scompiglia
Il cavallo mio dentro
questo vento
Orchestra in pineta
Che sfrigola suoni e melodie di passaggio
Splende ancora la luce della luna
E si inchina al mare che giace giù in fondo alla valle
Esplode il mio cuore
Soffitta di emozioni
 

Fiocchi e sbadigli di meraviglia
Son già
Ed è vita
Mentre cade la neve
Chissà quella torre che appare lontano
Mentre tutto scorre
Un fiocco mi intrappola lo sguardo
La pace e queste rive
Silenzio e tonfi di luce
Danzo con il mare d’inverno
negli occhi
Mentre cade la neve
Mentre copro il mio volto
Mentre l’acqua marcisce sotto i piedi
Inseguo con gli occhi gli schizzi
E nel riflesso di luce l’infinito mi appare
Meraviglia.
Solo per pochi piccoli ed immensi attimi
 

Piume di rosa
Capelli di passione
Rossi evanescenti
Sfidano la luce con il loro canto di sirene

Rivedo con l’alba che torna
Gli occhi della scorsa estate
eleganza senza tempo al vento impalpabile
Aurore boreali nel cuore giacciono così sepolte

Perché un tempo verrà
Tornerà tra le stalle e le stelle
Come un raggio di luna
E Mi inchinerò riconoscendo l’aurora tra tante piume di rosa tremanti
I tuoi capelli come chimera
Il mio viaggio di birra scura con le tue gambe allungate sul divano
Son solo ricordi
spenti da un ultimo saluto
 

E poi Alba e Amore
E poi Alba nella realtà di ogni cosa
Pura come i girasoli nudi danzare al vento del crepuscolo
E poi i miei sentieri nei sentimenti Sepolti dal tempo
Più vero dei tuoi capelli così neri neri
Neri Che paiono buchi crepacci precipizi
Cos’è l’eleganza se non l’armonia di quel sogno di primavera da cui tutto riparte
Che crepa quel nero ed accende poi il vero
Tra gatti vivi e occhi allungati nella sera
Com’era ieri
Come oggi
Finché avrò fiato verrò Come un bimbo perso ogni volta nelle vie della luce che si fa strada nel tramonto
Tra campi arati e ruscelli esondanti
La campagna le campane lontano
Che poi s’avvicinano tra feste e chimere
Cos’è l’amore
che cos’è l’amore
Solo una cosa che distrugge ogni dolore
E poi Alba e amore

Raccolta Da “travolti in un insolito destino”
 

Lapislazzuli blu pieni di baci
Dove le nubi incontrano costellazioni
S’Avvertono Voci confuse di stelle
tra giorni finiti e notti risvegliate dal loro eco
..partono e scendono anche giù nel cuore
ritorno audace di lapislazzuli blu pieni di baci e carezze
Tavolozza di intensi e misteriosi colori
Dove smarrirmi sembra una cosa naturale ancestrale passionale
Piume al vento fondersi in materassi
trasformarsi in sigarette fumate finite in emozioni infinite

Raccolta Da “travolti in un insolito destino”
 

Il mare dentro
Mamma stai nel letto con me
Fino a quando non divento grande
come te
 

Foglie secche
Foglie sbriciolarsi tra le mani, tra le dita
Foglie secche
Bruciate dal sole o dal tempo
Smosse dal vento
Se ne vanno, come non fossero mai state
Hai deciso.
e ti sei dato domanda e risposta da solo.
Tanto erano solo foglie secche
Che un tempo erano alberi.
E semi colti tra le mani intrecciate di amori veri.
 

A mio padre
Papà
sento che cresce nelle mie vene la tua debolezza
E quella forza di uomo che denotava il tuo essere
sottovoce si affievolisce
e scompare tra le tante rughe
e le pieghe come piaghe
Ma come fa male vederti già vecchio
Quanto male sapere che poi te ne vai
E non sapere con quanto dolore
Ma sperare nulla solo un sospiro
Sei forte dentro e la tua voce risuona forte e mi dice sto bene
ma ti vedo tanto debole
E la tua voce giace come un’eco immortale dentro di me e l’emozione di poco mi pare un mondo
Domani verrò da te e voglio un abbraccio forte con le tue mani attorno che mi dicono tutto mentre io taccio coperta di lacrime e sole
A te papà che non mi dici nulla ma sai di tutto
 

Narcisista del mio vecchio cuore
Neanche parlo
E lui
Sei tu
Sei tu
Non voglio ascoltare
Non voglio la tua voce
..
Neanche parlo.
Sorrido e mi spengo.
La lontananza sai
Accende vuoti colmi di solitudine
Spoglia delle stesse parole il viaggio dell’essenza

Tradizione emotiva e
Vulnerabilità dignitosa
Tutto giace incompreso
Nel manto della sera che cade tra comete e stelle cadenti
Neanche parlo
Mi spengo
Celebrando quest’io che muore un poco mentre s’accende una stella ancora
 

Emozioni negli scontrini
Dovunque scendono gocce
A fiocchi ed a fiotti dentro me
Sofferenza coscienza dell’amore
Che crea la vita e con essa si sente
Passare quel treno sui binari ai margini del tempo
Deragliano bottiglie di vino
A testa in giù
Gridano rauchi gabbiani sul cielo dipinto su
Attesa forzata di mani scontrate
Dovunque crea la vita
Cuore congelato ma sostenibile
Identità autentica alle sbarre
Sabbia di luna e segmenti di stelle
Maschere di desideri
Emozioni in vendita come scontrini
Naufraghi e sirene
Nei pacchetti come sardine
Cantano storie di pirati e tempeste
Noi avvinghiati ci attorcigliamo con le nostre canzoni
A testa in giù con il cielo dipinto su
Specchi e porte chiusaperte
Eredità evocata persa in una pietra
Lanciata per sbaglio
Buttata nel fiume
Saltata oltre il ponte
Viaggi deragliati mentre
Il dolore chiaccherone
Ricorda ancora dell’ ultimo amore ..
 

Sfiorando il mare
Impasto il silenzio
Desiderio inappagato
Quello che distrugge i pensieri
E sana i corpi con la sua assenza e presenza impalpabile
Grida soffocate
Sofferenze invisibili nella pelle
Dignità di memorie e resistenze emotive
Mentre fuori piove e l’ombra trabocca
Ma potrebbe anche fiatare il vento
E cantare la canzone che fa baciami e torna alle origini
Eco rianimato che non ha più pace
Ma tace fresco ed intatto
Catturando rimpianti e
sfiorando il mare…
In un istante di luce a catinelle sopra e dentro di me
 

Affreschi e cardinali in vesti
Clessidra di rughe e specchi portami fuori dal tempo
Fiori secchi a girotondo nel vento ed io
Chiusa in un amore inesistente
Mi confondo nel nulla
Mi nascondo mi inganno e poi finisco per crederci anch’io
Se mi sveglio poi scappo
Ed inizio a vivere
Attendo e attendo tra le fiamme
Un amore impossibile disilluso e profondo
Mentre affreschi nell’alte stanze mi fanno capolino
E chiese abbandonate dai cardinali tornano
Agli uomini e a Dio
Compagni di viaggi simili spiegatemi il perché
Son qui ancora e spero
Ma la morte nel cuore sempre mi sorprende
E la canzone non muta
E Con gli occhi spenti recita l’ultimo rosario
Come sabbia da masticare le mie mani legate che cercano il vento
Guardo anche da distante altri Legami con la toga in processione
Il richiamo della vita incalza tra le sconfitte del cuore
Metto la cipria sul viso e un po’ di borotalco addosso e via
Soffia primavera su di me tra gli affreschi di questa natura impazzita che piove aria canzoni e coppe di tea.
 

Cosa resta di noi due
Una battaglia di emozioni
Per ricordarsi senza dire
Per suonare senza sapere
E poi Dimenticare senza ricordare più

Cosa resta di noi due
Un te e un me
Con in mezzo canzoni scordate
Rattoppate
Corse in bicicletta sotto al tramonto del mare
Abbracci per riniziare
E loro che ci vengono incontro sudati e belli come il tempo di un’eternità
 

Gira l’universo con il capo riverso
Sognare notti magiche
Di stelle luci e canzoni
Bandiere bendate scambiano i confini
Auto sbandano ricamando nei corridoi gallerie improvvise e scavalcano montagne e volano sulle nuvole
Qui dove il tempo non ha senso
Gira l’universo con il capo riverso
Qui dove la luce ti trascina nei desideri di miliardi di bambini nascosti in bolle di sapone evanescenti
Tutto tace e c’è pace
Sognare con il capo all’ingiù
Rovesciare i fulmini e colorare la luna piena
Infilarsi bigodini e giù nel letto ripiegato
Trottole di stelle nella testa ed un altro amore sulla terra
 

Lacrime oggi
Che queste lacrime capricciose guariscano la nostra distanza e curino il mio essere esausto
Cara nonna
Dolce nonno
Mancate come tutto l’amore di mille fedi
Un sorso a labbra chiuse
Mi sovrasta il pensiero
Una pacca sulle spalle
Abbiate cura sempre da lassù
Ballando Come facevate qui
Mentre tutto fugge tra corse e lentezza
Osservo loro che crescono tra rossi papaveri
Sventolando giovinezza ed inconsce paure
E saranno uomini per bene
Cresciuti bene
E prego chiedo spero
che per loro patimento non ci sia
Ma giostra di fiato e sorrisi leggeri
Atti amorevoli e rettitudine
Il mio grido s’eleva illuso
e s’assopisce nel nulla rimasto
divagando ancor un poco
Sorridetemi sempre, anche con i denti cavati

- tratto da “raccolta i giri delle bambole”
 

Ultimo bacio sotto la pioggia
Bolle d sapone soffiate da piccole mani incerte
Mentre fragili vortici di luce sconfiggono le paure
Odori di ombre di rugiada e pistilli colorati
Affreschi sulle acque del ruscello che narrano vite di passaggio
Risate fughe tuffi
rovi sbadigli grilli
Angoli di vita a pennellate scalze
Gli anni passano veloci carichi di nostalgia
cicli ripetersi sbiaditi sulla pelle ormai Rugosa
Gelido cuore di un amore divenuto aria e poi battaglia
Oblio del destino come unico scampo
Mentre l’ultimo bacio secco e distratto si compie
Grido ancora Libertà
 

Risvegli di Legami invisibili e potenti
Un tavolo
Per due
Come un quadro per due
Dall’ oblò una sola direzione
Me contro te
Passa e mi abbraccia un soffio d’aria mentre si va alla deriva noi
Aria stanca di passaggi inutili
Paesaggi rivisti
I colori della pelle le domande senza risposta
I sogni di notte e di giorno
Ho bendato una lacrima
Rinchiuso in un pugno la sabbia della clessidra senza tempo
Gira e rigira la pioggia
Un ombrello per due
Dall’oblo temporale in arrivo
Me contro te
Sonno e veglia intrecciati in una prigionia di sentimenti
Stesso tavolo per due
Con Assenti per mano
Gira e rigira la luna
Con la sua lettera di dimissioni sotto il braccio
Cadono i versi stanchi
E fanno capolino
S’affidano alle stelle stasera
Intrecciano storie e onirici paesaggi
Polvere sulle
Labbra silenti
Mentre si va alla deriva noi
Vorrei tanto abbracciarti e dirti che siamo ancora vivi
Siamo un dono noi
Custodi di anime ribelli e tumultuose
di labirinti segreti
Di rifugi che sanno di casa
Siamo come le cose semplici che non vanno spiegate
siamo e ci apparteniamo in questa prigionia di menti
 

Quelle mie emozioni decapitate sventolano un senso alla vita
Smarrite in un bicchiere di vino
Ed in una tazzina di caffè
Son svanite le mie emozioni
Perse nel vortice del cucchiaino
A parlare di me e di te
Tra le
Ginestre ed i rovi
E le cicale impaurite di noi
Mentre gatti randagi cercano rifugio tra i sassi
Ingialliscono le stelle sopra le nostre teste
Ed infuria l’universo in pulviscolo rami musica e sentimenti
Come un caleidoscopio che gira impazzito
Smarrita la mia anima multiforme
Svanita nell’orrore della bellezza persa
E tu
Tutto di muscoli e parole
Pare che hai dimenticato il cuore e la ragione
In quella stanza ripulita e profumata
Soffi di parole e silenzi
Un ricordo tira l’altro
Ma quelli di ora non sembrano quel noi
Son svanite le emozioni di quelle contraddizioni
Sibila il dubbio
Che quel me e te mai siano stati invero il noi
Dualità di superstiti emozioni
Così è la vita: bugia e redenzione
 

Angoli di cielo
Angoli di cielo stretto stretto
Mentre Noi non ci facciamo compagnia
Non ci interpretiamo
Ognuno si chiude nella sua solitudine
Incomprensione
Il mio è un sopportare continuo
Guardando avanti quella lucina piccola piccola
Infondo al tunnel credendo che tutto si trasformi passi e torni aria pulita
Quella lucina piccola Che si fa stella e poi cometa
e mi fa sperare
Che ci sia un mare oltre questo cielo stretto stretto
E ci siano barche e stelle e rugiada e venti
E ci possa esser un’altra vita che mi faccia dinuovo sorridere un po’
Non chiedo tanto
Solo un sorriso
sincero che si fa Barca a vela e mi porti via
 

per sempre incompresi
Parliamo parole che non capiamo
E quasi nemmeno sentiamo
Convinti del noi
dell’ego supremo
Che a guardarlo diviene un intero
Che tutto travolge
E si è prevenuti
Cocciuti
Convinti
E restano solo briciole senza senso
Per loro si resta e si muore anche un poco
Ma infine sfiniti ci si trova a braccetto
La vita è strana ti prende e ti disfa
E resta un falò di errori e sbadigli
E due mani che protese non si incontreranno mai
 

Un quadro senza tempo di un piccolo gelsomino abbandonato
Il vento giace
Spoglio sulla tomba
E prima era passato sul mio corpo assonnato
Come x salutare
Come x respirare
L’ultimo addio
O forse solo arrivederci
Lasci il vuoto
Come i tanti vuoti che ho digerito
O forse vomitato
Resti un pensiero felice e triste
O forse solo tanto malinconico e profondo
Ciao. Ti dico solo ciao.

Raccolta da “I gelsi spenti sul comodino”
 

Gabbie di sentieri sulla pelle sulle spalle
Affondo radici e battiti
Giù oltre il cuore
Orologio battente
Amore fragile e smarrito
Mondo di confini e gabbie sulla pelle
Alle spalle tutto
Briciole di me

Raccolta Da “come fossero rondini”
 

Guariscimi come fa una carezza
Accarezzami l’anima con un solo pensiero
Non farmi male
Cammina colmo di lacrime
con un solo ricordo sottobraccio
come fosse un vecchio giornale sgualcito
Perdi quelle ali di Creta
ed il tuo orizzonte lontano avvicinalo
Vento e rugiada e sale e ombre
sulla pelle
Salite che danno un senso alla vita
Notti che dipingono perdoni
Ti bendo l’anima con i miei cerotti
Le parole girano come rondini e tornano finalmente a casa..
Imparerò a tornare dove diedi un senso
All’amore

Raccolta Da “come fossero rondini”
 

E poi tuona e risuona
Velieri dissolti all’orizzonte
Tra gli sbadigli delle nuvole e le rughe del mare
E poi tuona e risuonano lampi
E colorano di luce il tuo volto
Mormorio di bellezza interiore inebriante
Un angolo controcorrente dove appassire inebriati
Antologia di luci e colori
Tra albe e tramonti il desiderio risorge
E poi tuona e risuona questo amore
 

Salici piangenti di lacrime amare
Lacrime che asciugano il cuore
Lacrime meste che sbucano come ladri di sensazioni con la palla al piede
Abbracci invisibili come madri che asciugano lacrime e lacrime
Che scovano posti sepolti nel tempo
Salici e laghetti e desideri riflessi e penombre nascoste
Polvere di una vita intera sulle spalle
pesante come il tempo
cemento di rimpianti rinchiusi in uno scrigno
incubi e paure sotterrate nella parte più profonda del cuore
Abbi cura tesoro appartieni al bello che rimane
Alle braccia del Vento che si aprono come un mantello benefico al tepore del sole e allo sguardo infinito di Dio
 

Silenzi stretti allo specchio
due stelle dipinte sul cuore
Ho una canzone che mi porta lontano
Vorrei vedere quel filo sottile che mi lega a voi
Parenti miei
E capire perché non lo volete non lo vedete lo nascondete
Vorrei cucire quel filo sottile lontano da me per non sentire malinconia dolore e ferite vive
Vorrei allacciarlo sulle nuvole per nasconderlo
In modo che il sole lo sciolga
Vorrei ci cascasse sopra pioggia e fulmini e lampi
Che lo dissolvano
Ma questo resta in ogni mio pensiero
Perché le radici valgono
Il cuore conta
Lo specchio non mente
Ed il mio volto sa di silenzi traditi confusi opachi celati sempre presenti
Chiedo perdono a me e a loro
Per non saper esser la pecora nera che sa guarire la stirpe
Lo volli a denti stretti
Fortissimamente
Ma nelle mani mi restarono fiori secchi e funerali di passaggio impressi nelle rughe della pelle
Chimera di battaglie interiori e silenzi stretti allo specchio
 

La chiamano famiglia ma son Lacrime precarie di donne simili
Vivo come
Altre donne
Con il fazzoletto in tasca
Perché tra poco pioveranno parole
E ci si sente brutte ed incapaci
E lo stare insieme diventa un gioco al massacro di sentimenti e morale
Tutto capovolto ed ha ragione solo lo spirito di esser madri devote
Quante madri nel mondo con quel fazzoletto in tasca e nel cuore
A rimirar il passato e presente fatto solo del futuro dei propri pargoli
Sono madri dannate reiette appiattite dai muscoli del cervello di uomini stolti che si credono saggi e onniscienti
So che in fondo sai anche tu.
Ed il tuo nome è nel mio cuore
 

Come Un palloncino libero nel cielo
Dormo nel vento degli alberi
A braccia aperte accolgo quella quiete del mare laggiù
Prima che arrivi tempesta e bagliori
Dormo nel raggio di sole che con le sue radici s’aggrappa alla terra e c dondolo dentro
Una ragnatela inquieta discende un ragno che fa capolino ai miei occhi esausti
Camminano le ore come note di un pentagramma suonare nei respiri
Panorama di viso e rughe s'accende
Come corolla e fiore
Arcobaleno di inizi e di fine
Dormo a pancia In giù
Ma Doveva esser solo
Un pisolino perché poi scappa una goccia
E scende la pioggia
 

Cose belle che scalpitano dentro
Corolle di petali rosa che scalpitano come
Cavalli in quest’aria rarefatta di primavera
Colori negli occhi come quadri dipinti sul cielo
Angoli di natura addormentata che fa l’occhiolino alla luce
Steli di stelle a milioni cadere
Evaporare nel cuore sopito
Spighe che bruciano di sole
Che parlano di campi arsi
Con labbra intrecciate di amori passeggeri
Cose belle che restano dentro e chiudono
Il forziere in attesa che qualcuno riporti di nuovo la chiave
Fusa mature di un girasole inchinato in un campo infinito
Notti di tramonti e panorami profondi
Invecchia il tempo e noi con esso
Ma le nostre cose belle scalpiteranno sempre dentro e risuoneranno in arcobaleni infiniti di pugnali ed abbracci
 

Cuore palpitante con il suo carico di amore e di affetto
Quelle parole nonno di te in guerra
militare d’oltremare
Quella lettera che ora mi scivola tra le mani e mi avvolge tutta ..
E dice
Sandra mia
dall’alto del Velez cercavo di scoprire infondo la tua cascina
Illusione della vista
La vidi si
La vide il mio cuore
Palpitante con il suo carico di amore e di affetto
Per sempre tuo per sempre mia
E tu nonna poi mi raccontasti
.. vedi io posso morire ora. Ho conosciuto l’amore della mia vita
tuo nonno un angelo, ho avuto due figli e tre nipoti ho vissuto come ho sempre desiderato, viaggiato sorriso temuto ma sempre sperato e ora che lui se ne è andato e lo ho accompagnato, Posso andarmene in pace
Questa vita la loro
Ha un valore troppo forte
Troppo potente
Un confronto troppo ineguagliabile
Ed il mio cuore è palpitante anch’esso di amore ed affetto
 

Perché buio?
Quando sorridi buio
Quando Sei triste ancor più buio
Nella notte più buio del buio
Piedi sotto le lenzuola
Mani sulle mani
Amori svaniti in gocce di rugiada
Quando ti svegli
Buio annegato nelle serrature delle porte
Nel fondo del mare di relitti e sogni traditi
Vorrei tu sapessi perché c’è ancora buio
Fuoco interiore di uccelli evasi
Il vento s’inebria di bui ricordi
Come una lumaca sputare schiuma e bava
Come respirare in una pozzanghera nera
Buio tra cielo e terra
Buio calato sotto le nostre ombre e dentro le palpebre
Perché buio?
 

Come Arare montagne russe
Ho cercato sere incantate magiche di profumi e ricordi nei fiumi estivi arsi dal sole e dal vento
Invano ho cercato nel vuoto di fiori ed insulti
Concerto nei cieli e tremiti per terra
Come cicale spazzate dal vento e scarafaggi schiacciati da scarpe fetenti
Ho trovato solo perdita e fallimenti
E quei sorrisi digrignati celando cattiveria e sgarbo
E non potevo rispondere
Ma solo ascoltare e poi morire dentro
Facendo finta di niente e quel niente ha nutrito
Di vendetta il mio cuore
Oggi cerco me lontano da voi
Da voi Cicatrici imbrunite
Cerco quella me felice che ancora residua infondo a quelle sere nere che sanno invece di the ed angeli luccicanti
Di notte lontana dalla folla e dal loro avido saccente rumore
 

Versi fioriti nel vino amaro
Siepi di ombre riverse e piatte
Ombrelli di ciglia e ciocche di capelli nel vento
Scintille di sole s’annidano tra i rami
Mentre tu passeggi lentamente
Con il viso all’insù in cerca di lampi di passaggio
Tramontano le parole sbocciate nel vino
Sembra tutto aver perso colore e significato
Il tempo dell’amore è ito.
Son rimaste ceneri e veneri
 

Cattedrale di ghiaccio
Cattedrale di ghiaccio
di preghiere che sbuffano scrostando ave maria
Si sciolgono sconfinati i nodi dei capelli e si calcano cappelli
Silenzio amaro celato in gola
Ognuno con il suo specchio sul mondo
dalle vetrate alte e colorate appare solo un puntino che brilla lontano ed annega nel suo mormorio ascendente
Stanchi cocciuti traditori
Volti senza nome
Misericordia di amore e potere
Perdono lontano che palpita
Qualcosa è mutato
Qualcosa sfugge
 

Ti vorrei felice
Accarezzo il tuo volto mentre il camino fuma
Tra luce ed ombra chiedo a Dio di renderti felice
Perché solo così sarò per sempre grata
In ginocchio
Mentre la vita sconquassa le carte
Risillaba albe e tramonti
Solo ora farfalle nelle piaghe del cuore
E resto a rimirare quel lungo mare che acceca gli occhi e penso a come t vorrei felice
Lo
Vorrei
X sempre


Fuori le strade come giostre
Ore minuti giorni a girandola
Con la musichetta che ripete la filastrocca
Fuori le strade come giostre
E noi piccoletti ad intonar canzoni
E far sorrisi agli gnomi e folletti che comparivano e magicamente poi svanivano
Ore minuti giorni a girandola
E poi da adulti notti di rinascita e redenzione
Dubbi sconforto e dolore ineludibile
Sospesi
Canta poi il silenzio con il suo sudore
E nella pelle gomitoli di spigoli
E ricordi a far capolino
Siamo sempre noi
Solo noi
A catturare gocce di amore con i retini
Mentre la ninnananna fa ancora battere il cuore
 

Mi parli di noi con gli occhiali scuri
Mi parli di noi con gli occhiali scuri
Ricordi di lenzuola sgualcite dopo che noi le usammo
Ritornammo ad amare e per paura poi ad odiare
Passanti esperti di panchine di amori di passaggio
E tu parli e io ascolto
Mentre quegli occhi si fanno più scuri
E forse mesti
E muoio un po’ per non aver colto allora
la compagnia di quel giovane amore
E tiri fuori quel sogno rinchiuso in soffitta
Che ancora grida ulula nella notte del tempo
Mi parli ancora di noi
Come se non fosse passato il sapore di una vita quasi intera
E mi parli di vuoti e proiettili incastrati nella pelle
È banale ma amore è immortale
 

T’afferro e t’amo
Il volto radioso di arneis
Che pulsa di un coro di voci angeliche
Gote rosse di serenità
Occhi celesti e gonfi di vigneti ed orizzonti
Piove fuoco e tempesta e lampi e grida
E stelle infiammano la notte
Sussurri di noi per le contrade e fino infondo al fiume
Luccicano lacrime e graffiano dentro
Emozioni al tuo fianco
Abbracci sospesi nell’aria che ruotano tutto
Gira la vita dentro la vita
Si perdono i fiori la terra l’erba nell’aria
E nel tutto di noi
T’afferro e t’amo

Da ”luccica quel pezzo di me in te “
 

Ed in mano note musicali e fulmini autunnali
Ti cerco nel destino
Della sera prima di conoscerti
Nella stanza tra onde e memorie
Tra i mille quadri appesi e le note sospese di canzoni innocue
C’eri tu
O forse solo io con in mano il tuo destino in un amaro sorseggiato forte
Ascolta
Faccio il giro del
Mondo con un pensiero
E ti cerco in questo tempo acuto con un passo pesante
E ti sento dentro
Sotterrando il nulla nelle foglie d’autunno
Quel senso di amore o forse solo di vuoto
Nella stanza appannata dove tutto inizió e forse ripartì
Ti cerco impotente tra i tanti sguardi
Una giornata con addosso polvere di luce
E pensierini in un vasetto di fiori potati
Sento addosso tempo perso
Mentre l’orizzonte del mattino si incontra con il caffè tra le labbra esauste
 

Stasera tra le tante notti che sanno di te
Son tornata alle mie cose
Routine elementari che portano il sole
I locali con i camerieri dai sorrisi grandi e familiari
Una pacca sulla spalla
I soliti piatti curati come un tempo
E ritorni anche tu
Con il tuo nome sgualcito sul telefono
Che m ricorda quando c’eri
Ed avverto nel buio del ritorno
Che ci sei ancora e mi attendi
E forse tra poco mi superi e metti la freccia
Freni e mi abbracci
E ritorno ai vent’anni
Di te. Di noi.
So che non ti voglio ora
Infondo
ma resti il mio pensiero felice
Di sempre
 

So che infondo sai
Tutto scorre ma tu no
Ci sei
Nel tempo nei ricordi nel profumo
E mi riporti indietro all’amore
Negli occhi non più caos e routine
Sbadigli e passaggi informi
Ti cerco nel fruscio di quelle canzoni
Ho uno specchio a pezzi nel cuore
Non toccarmi
So che infondo sai
E lo hai sempre saputo
Appartengo alle tue risposte
E resto Dove le mie strade conducono al tuo silenzioso dire: ci sei ancora?
X sempre, forse
 

Buongiorno alla finestra
Sinfonia di visi e voci
Che sbocciano e si rarefanno la sera nei bicchieri di grappa esausta
Emozioni che non trovano più corpi
Facce che non scoprono più volti
Pareti all’orizzonte senza più ombre
Voci lontane ed eco nascoste
Dal mare una nuvola grigia intreccia cose e confonde labirintiche strade
Meteore di luci urbane
A dipanare le vie
Solo noi nei nostri corpi
Davanti ai velieri che solcano il mare
Dentro le conchiglie che riportano l’eco
Accese solo tre stelle
E la notte buia batte nel cuore
Solo noi e i nostri corpi
Lenti verso l’incantesimo del tramonto
Cosa resterà
..chissà
 

Sensi e sbadigli
Antica luce di versi remoti scolpiti nel cuore di un foglio smarrito
Mentre ti leggo poesia profumi colori sorrisi
Riaccendi quelle stelle che si erano sopite
Infuocale tutte
Che dire un eco dell’ eternità
scavata in questo ardore sconosciuto
quando ti leggo sento bauli scolpiti nell’anima come ombre di passaggio
Mentre ti muovi e ti osservo
Cantano le lucciole sul mare
E I vecchi pescatori nudi a rimirar l’alba
Ed il Vento Muto e solitario circonda tutto
attimi di oscurità passeggera tra inchini e balletti
Antico cuore di passione e desolazione
Come Una pennellata fugace si presenta
E Mentre ti leggo ancora
Ancora
Si apre una pagina nuova
Di vetrate appannate custodi del mondo e del tempo.
 

Muri di lampade riflesse
Lampioni tra le nuvole e giù tra le gocce ed in fondo nelle pozzanghere calpestate da crepitio di passi senza meta
Macello di tramonti di storie senza fine
Conflitti nascosti tra chiaroscuri di passioni
istinto e passione abbracciare lo stesso segreto
Mentre la luna si compiace che a far compagnia non è più sola
Luci in ogni casina
Chiaroscuri di ombre in controluce
Storie da raccontare
Ripetute per ore

E poi schiuma nelle docce rasoi sui lavandini
Bidet consumati
Libri impilati
Nella noia dei giorni comuni ripetersi
E Si trascina un ultimo sguardo vagabondo
Su questo mondo così banale
 

Legami
Questa luce
con il suo vapore
Dialogo con un desiderio passeggero
Ancora di una routine consolidata
racconto di un marinaio appoggiato alla sua barca che rimira l’ultimo raggio di sole ed infondo il mare che tace
Questa luce
Con il suo mare
Viaggio di incontri
E monetine gettate nelle fontane del mondo
Risorgono stelle e luna
Mentre l’ultimo sole si spegne
Quella luce accende legami per sempre
 

Castelletti di sabbia ed aria ed acqua
Quadri sotto il sole
Aridi e gracili
Di bimbi nudi che incontrano le onde
E scappano indietro gridando e ridendo
C’è un incanto
Nel granchio incerto che indietreggia tra gli schizzi
Nelle meduse che danzano leggiadre sotto la
Spuma del mare
Nei gabbiani che solcano l’orizzonte
Magia di fili invisibili che tessono estati qualunque di destini incrociati ed inaccessibili
Mare di un’estate
Come
Tante a ricordare quelle prima
Quando il vociare dei bimbi era più forte
E le mani intrecciavano mani
Con un sol cuore ad abbracciare tutto
 

Perde il contrasto nella luce il ricordo
Perde la speranza nel ricordo
Fiori d’asfalto essenza del dolore

Mentre nuvole palpitano
Uccelli sussultano
Ulula la natura

E poi torna sereno e risuona nel cuore
Grazia senza tempo

Tricolore pieno desiderio e realtà
Nel cuore di chi non ha perso la speranza
Un germoglio rinasce a primavera
La nebbia si fonde nel manto del vento e tutto cuce
Tutto tace
E poi ancora quello spicchio di luce si apre nel cielo
Quel velo dal Passo lento a poco a poco se ne va
Ricordi?
Mi girerò ogni anno ad ogni stagione
Per sempre stringerò al petto questo pugno
Sempre lo
Farò.
Per te.
È una storia che racconta struggente di bellezza quel luogo in cui nascesti sospesa

Strofa incauta di fascino profondo
 

Amanti poi
Perché tu ci sei sempre
Nel tempo trovi il mio tempo
Ti sento in ogni passo
Nonostante il vento ed il distacco
Perché tu resti ti sento
Nonostante il silenzio
Gli anni i capricci
Forse sei andato
Partito solo per sbaglio
Poi Tornato
Chissà
Siamo anime compagne di viaggi diversi
O forse appoggiati allo stesso finestrino
Tu mi vuoi accanto un poco ogni tanto
Io forse solo agganciata all’idea del per sempre
Come un’immortale che attende la sua fine
 

Onde e memorie, custodi di istanti
Pianto che accarezza il sonno
Con il suo canto ancestrale
Orchestra solenne di rime incrociate
Mentre Canta il mare e canto anch’io
Ululando come un gufo
Nella notte di luna nuda
E di nuda me
Cade il mistero nel silenzio degli abissi
Tra coperte ingrassate e specchi nascosti
Mentre il lupo giace come incantato
stordito tra gli intrecci di foreste
Pianto di nuovo
Fino alla morte
Fino alla sorte
Bevuta in un istante
 

Catturare pesciolini con l’amo in tasca
Ritratto di giochi nascosti nei prati
Tra le ombre allungate ed i cespugli ispidi
Due baci unirsi nel sottobosco di fragole e lamponi
Capolino di luci tese e sottili
Tempesta d’alba nel tramonto
Ed io
Buia di te
A lanciare l’amo nel fiume
Cascate di schizzi e balzi di piccoli pesci
Mare di parole uscire dai libri consumati
Di specchi di volti riflessi sull’acqua
Ed io
Li ancora
Monumento di cenere volata via
Ed il cuore cerca sempre quella Grazia perduta
Amore profondo come l’abisso
Immortale
Vagabondo
Amore perso.
Un tappeto di girasoli attorno
Il sapore di un uragano nella sera.
Ancora lí a gettare l’amo
Come un’acrobata che ha perso l’equilibrio
Quando piangi accogli l’emozione
E fanne un’arcobaleno di stelle
Una rete di pesciolini impigliata da gettare ancora nel fiume
Liberi come l’aere
Liberi come te

Palcoscenico di ricordi mete legami
Dal balcone di rughe lá infondo
Ecco si vede ancora tra la nebbia quel palo maesto con le direzioni del cuore
..
Come una cometa d’un tempo
 

Parole a mille addosso
Natura intrecciami con la tua onda inarrestabile
Oceano custode di conchiglie
Contrasto di note e stelle
Mistero di magici rituali persi nel tempo
Plana il gabbiano solitario
Cerca dolore nel dolore
Sguardi lunghi a seguire l’ombre
Strada di campagna compagna di scuola
E quel palo con mille direzioni del cuore
Lava via le nuvole e spegne il vento
Concerto di forme d’arte albeggiare d’un tratto
Come fosse mai stata primavera fin d’ora
 

Rabbia è solitudine
La rabbia è della solitudine
E Grida forte senza voce
Mentre piume Pellegrine svolazzano d’intorno
Mentre il vento riporta abbracci e risposte
Al di là delle finestre e delle porte e delle case
I vecchi stanno stanchi ad aspettare la sorte
E sussurrano fammi entrare e poi tacciono e poi stanno
La rabbia è della solitudine come un dardo improvviso
Come una barca con le vele sgualcite
Ed ha la voce rauca in chiaroscuro
Rughe incise con una forza sconosciuta
Che gridano libertà

Da “libri vecchi spenti”
 

Cigli e sbadigli
Notte insonne che sboccia d’amore
Mentre tu fumi
Ed io ardo dell’amore che suona il violino
Di un amore di un tempo passato che permane
Intimo come La Guerra
arso come il destino
La padrona di casa è tornata
Brucia la Terra
Scotta la testa
Mille coriandoli in volo
Con le braccia piene di ali a dipingere farfalle
Si torna a potare le vigne
Tra ferite e germogli
Tra sbadigli e riflessi
Ed il crepuscolo del mare all’orizzonte
Ed il silenzio poi tra i monti alti e le colline tonde
La natura -forziere del tempo- giace e riposa
Abbandona i suoi tentacoli e libera sogni
Mentre gli angeli catturano i tramonti d’autunno di chi se ne va..
Nobili frammenti della vita com’è. Assaggi di luna e stelle, voragini di cielo al contrario.
Tutto qui

Da ”cigli e sbadigli”
 

Quel soffice pensiero
Quel soffice pensiero tra aiuole di stelle
E paesaggi ingombri di sorrisi ed abbracci
Voce d’eterno amore rimbomba come un pesante passo nel cuore spoglio
E tutto diviene un per sempre
Gesti e tramonti
Svelata la natura si ricela
Presenza inanimata che sembra un tutto nell’uno
Quel soffice pensiero che mi riconduce a te
E poi scende la sera nera e tutto rivela come passato che è più

Da ”cigli e sbadigli”
 

Fato senza tregua
Fato rivale senza confine
Placa la tua tempesta
Volgi il tuo sguardo muto
Al loro supplicar pace
Sibilla protesta
Tra urla e contemplazione
Ubriaca la morte procede nascosta
Ingoia immagini e vite
Passeggia immortale e non lascia nemmeno
Eco alle canzoni di terra ed identità.
Dolore redentore come abisso e protezione
Sciabole cariche di tensione ondeggiano sul cielo memore
Armi brandite come mazzolini di spine
Ubriaca la morte confonde la sorte nel fato rivale
Riposa il tuo viaggio tra le cuspidi dei monti e le onde aguzze del vento sul mare
Ubriaca la morte giace
.,
Più pace
 

I gabbiani che soffiano coriandoli d’amore
Stamattina il cielo vibra di pura luce
Le gocce scendono e gravitano di abbracci
Nell’estasi dei petali e dei ciuffi d’erba
Una coccinella giace
Nel suo fragile splendore
La pelle s’accende di colori

Tutto qui
Un arcobaleno.
Ma pare un mondo intero
 

Nidi di passeri e cieli svolazzanti
Strabica luna di aironi con gli occhiali calcati
Mentre il cielo
Di schiaffi giace
Sorti su fogli bianchi
Anni rattoppati sfogliano cuori vagabondi
Ai confini di una qualsiasi preghiera
Immobili a trattenere lacrime
Pioggia senza confini
Nudi sul davanzale della vita
Eccoci
Attanagliati dalle nostre paure
Scovati dal solitario delirio del mattino

Quando tutto riparte
E pare non essere mai stato
 

Bellezza in controluce
Alba tingi il tempo che non torna
Il cuore replica immagini in solitudine
Bimbi in cerca di stampini a forma di cuore
Torte magiche con il vento nelle ali
Occhi in fiamme veder scorrere ieri oggi e domani
E poi scender in fondo al sentiero e far di un abisso un orizzonte in controluce
Tramonto colora il tempo delle storie e delle canzoni ricordate
pesca le stelle su in alto e conficcale nel cuscino dei bimbi come reti intrappolano pesci giganti
Luce sui libri come medaglie d’onore appese trionfanti
Ora un due tre: trattieni immobile il fiato
Pesca un petalo dal solitario petto
E lascia il mondo un po’ più lontano…
Alle spalle dolore e amore vanno a passeggio
all’ombra dell’ultima Luna
Si stringono in un’unica rotta
Al nome libertà
 

Come fosse domani ancora l’oggi
Come fai a vedere confine
dove io vedo libertà? Sento Incontri di Luci e nascondigli perdersi tra le Nuvole
paesaggi a passeggio tra sirene e ninfee
Brucia la fiamma sul papiro antico
Come fai a fermarti qui quando tutto scorre via
Come fai Ancora a crederti innamorato?
Affronto insonne un altro volo nella stanza chiusa
Tra illusioni ed ombre
Ma Viaggio follemente
tra i tempi che annusano i regali
Scheletri di foglie cadute nel tempo
E tu già scoperto immobile e mi aspetti
Come fosse domani ancora l’oggi
 

Manicomio di teste esaurite
Incroci di piedi su letti esausti
Ripetersi l’eco di orgasmi trascinati e ripresi
Soffitti dove le stelle son già tutte cadute
E non s’avverte neppure l’eco della luna
Son sfumati i sogni e pure le sfumature
Una tazzina sopravvissuta sbeccata di caffè amaro sorseggiato a fatica
Tu o forse io dopo una qualsiasi tempesta di luce
Ho pregato inginocchiata che finisse il giorno
La notte e poi il giorno
E poi cancellato tutto
Sogni e realtà
Confusa dai violini della mente a primavera
..
Incroci di piedi piccoli piedi a far capolino da un letto disfatto desiderio di vita
 

Gli occhi dei piccoli hanno un cuore grande

Come può il tuo piccolo cuore esser diventato un mare?
 

Scolpire il colore del vento ed il sapore della seta
Mondo di risvegli davanti al Sole
Impressioni regalate e raccontate
Storie divenute mute
Orme di mare e impronte di acqua salata conchiglie raccolte e sbriciolate al vento
Odoravano di buono e di te che ti tuffavi nel blu e dentro me
Ora non resta che Scolpire il colore del vento ed il sapore della seta
Storie ritoccate dentro un romanzo fai da te
per far sì
Che loro sì
Diventino immortali
 

I vecchi sognano ancora
I vecchi sognano ancora
In prospettiva dalle finestre
La Luna assonnata pascola i loro sogni vagabondi
Muoversi ancora nell’ignoto
Luceombra
Una stella canuta a far capolino
Mentre scorrono le pagine di un libro qualunque letto con il grandangolo
Parla il cielo ripete piano e forte
Sussurra la sorte e arriva poi d’un fiato la morte
Sboccia poi il sole distruggendo ogni resistenza
E dei sogni dimenticati più l’ombra----
 

Tappeti di Stelle addormentate
Lune e mezze lune girare attorno
dopo troppe bevute
Abbracci di notti nascoste tra le note di pianoforti obsoleti
Chiavi arrugginite dal tempo e dal vento
Che porta e disfa
Riviene e rivela
Notti di nudi e coperte attorno
Fluire di silenzi ed acuti ingombranti
Scorre nei tuoi stessi occhi
Il ricordo di queste tante notti insieme come
Bollicine di rugiada
Dimmi
Cosa senti?
Il silenzio all’improvviso
Sotto un mare di stelle in pioggia cadente
Tutto per noi
Catapulta di emozioni che parevano perse
Cosa senti?
Dentro tutto.
Bottiglia di redini intrecciate e finalmente sconfitte
Memoria indelebile dell’eternità dell’amore perduto
Perciò resta puro ed immortale
E puoi chiamarlo ancora e sentirne l’eco
 

Giusto il tempo di un caffè
I lampioni stasera camminano tra le nubi
Gli animi gentili dormono sopra materassi imbottiti di piume ed emozioni e morbide trapunte di sogni e sussurri
Ti chiesi un caffè per ingannare la memoria
E profumare ettari di solitudine
Ancora una volta una carezza increspata
Un abbraccio di primavera
Un passo sofferto di una poesia
Ed è subito compagnia.
 

Non conosco più Amore di questo
Una manciata di belle parole ed emozioni dentro un vero fallimento
Questo è l’amore tra uomo e donna
Non conosco più vero amore se non
compassione ed empatia
Metterci il Cuore
Questo l’amore che respira in tutte le sue forme
Amore per la natura
per i silenzi delle persone ed i troppo pieni
Amore per i gesti e per i non detti
Amore per gli sbagli e gli sbadigli
Amore è
Permea tutto
Ama ed attira
Perdona e non respinge
Semplicemente ama
Una manciata di polvere di cielo e luce di stelle
 

Son solo lacrime incomprese
Dolce terra che di luce ti spalmi come fosse crema
E di pioggia inebriante come lacrime soavi rinfreschi l’aria
Ombra sbiadita di fronde verdeggianti vegetare d’intorno
È luce or sera
E nell’’incompreso rimirar giace la
Pace del restar lieve
Sommersa di natura nella sua profonda essenza
Lievita la musica su di me sopra e sotto
Svelando e rivelando
Solo brina a ricordare lacrime
Incomprese
gironzolar di fatine ed elfi di passaggio
Nella magica foresta di lucciole crisalidi
Rive ruscelli e campanelli
Ninfee e persi desideri
Nella notte che cade sul tempo
 

Innamorati
È finito nel campo tra mille fiori e cartacce mosse dal vento
Erano lettere scritte da chi non aveva pace
Era un uomo come tanti senza più voce
Ma solo preghiere come arcobaleni nel cuore
E speranza mista ad inchiostro passeggero
Era un viaggio verso tutto o forse solo in lui

Lievita il pane antico cotto nel forno di consunti mattoni
Gira l’aroma
Semina l’aratro

Perché quella lei tarda a venire?

attende proprio quel cuore
Per riempirlo di petali di luce e note magiche
Che solo loro infondo
Sapranno vedere e capire
 

Risvegli di albe Post guerra
Un bacio lungo come
La guerra
La terra si desta di cenere mesta
E tutto tace riparte la voce
Risveglia corpi ed azioni
Emozioni come rugiada mattutina
È ripartenza da terra
Navi in disparte a far dell’alba cornice
E del tramonto rotta di pace
 

D’un tratto le ali del vento come polvere di stelle
Stasera
con un cuore di stelle
Assaporo la luce di un giorno qualsiasi
Come se tutto fosse arrivato
Anche se in realtà nulla d’essenziale è mutato
Io e loro
Visti come
Un noi

Dalla raccolta “a voi dedico la nuova me
 

Alla fine la fine. Filastrocca incapace. Dove è finito quel principe azzurro di cui si parla?
Son Rimasta nell’aria senz’aria
E nel vuoto Senza più voce
In un turbine di immagini e suoni
Rapita in un temporale nero di pece
Arido d luce

Sono rimasta senza l’immagine che avevo di te
Conta le pecorelle voltati di là
Guarda giù
Viso su
Ecco il bacio non c’è più.
 

Una nota in fiamme cadere da uno spartito qualunque
Solo ieri eri spartito e musica
Ti confondevi nella grande sala Del concerto
Nelle braccia piene di fiori dell’innamorato
Nei progetti di due amori appena nati
Nella stanza senza pareti e dal soffitto di stelle

Oggi si è spento quel sogno
Lasciando un’Orbita sbiadita
Del desiderio è restato ricordo e deserto
Siamo
Rimasti nella stanza senz’aria
Con note silenziose di quel concerto remoto
Con un tamburo che risuona all’orecchio
Ripetendo senza sosta
Amen
Pallido bacio lasciato al volo del tramonto
 

Rum alla goccia
Tornano i profumi degli oleandri
delle ginocchia sbucciate
del fumo della pizza nel forno
Le corse sui campi
e dentro di essi
E fuori nel Vento
Il teatrino delle marionette che malinconia
Le merende all’aria seduti nell’erba
fresca di rugiada
Il senso di possedere tutto con in mano nulla
Cerchi di abbracci attraverso i brividi dell’anima
Ricordi di quel rum Alla goccia
anni dopo
Quando tutto prese un senso
Il
Senso
 

Nei tuoi occhi la mia ombra è rimasta
Si legge di una voce che sa ascoltare in questo mare che ritrae l’onde..
Schizzi d sale sulla pelle
Nei tuoi lucidi occhi la mia ombra è rimasta
Strilli degli usci che si chiudono
E tutto disappare attorno
 

Viaggiatore nella polvere
Volo d’uccelli solca il cielo come
Corone in cerca di re
Campane camminare nel tempo e scandire i silenzi ingombranti di minuti ore giorni ad attendere
La tua voce ancora a render terso questo cielo
A ricamare tragitti Tra nuvole di mille forme
Figlie del cielo e del mare

Sono la tua donna
Ora
Prendi il mio cuore portalo a terra e dagli un’altra ragione

Da ”sogni di pecorelle nel cielo”
 

Le colline che cantano la vita
Vaporiera di grappoli morti
Caduti sepolti per terra nel fango
Tra foglie secche
Si fa autunno
In collina
Tra i vigneti
Si fa anche sera
Eh già
Ho rivisto la luce nel tuo passarmi a fianco
Frattanto tra gli abissi avviene un passare di spiriti di zucchero e giochi di pane e marmellata

Ho rivisto quel giardino
Ormai abbandonato
E nei palmi delle mani restano solo gocce di pioggia
E non più L’intreccio delle mie nelle tue

Restano i grovigli delle viti attorno al voler restare ma
Si fa sera
Eh già
Si va a casa senza canzoni
Si va con il coraggio di una pietra di fiume
Che profuma di patria e dignità persa

Ho rivisto la vita passarmi accanto in limousine
Con i capelli canuti ed il piumino addosso

Resta terrore dolore pena
Che un’emozione mi tocchi ancora
Prima di partire
Nei palmi della mano cenere e vento.
Ma resta la mia canzone a te.
 

Alba e tramonto sul mare d’estate
Vagheggiar d’un lume sul mare
Mente come membra assopite
Mosche da circo fuggite dalla tirannia
sorvolare come condor
In fondo giù più lontano
all’incontro tra terra e cielo un suono d’avverte
Violino di note fugaci che tremano al vento
Nido di rondini fuggite altrove
Perdono
Era una lucina
Ora s’è tinto il giorno
 

Primo vecchio bacio
quel fazzoletto scritto sopra
ruvido come le pietre
Umido come lacrime perse
Ci ritorno sopra e ci casco dentro
Tutto e poi più
 

Caramelle sbucciate
Coordinate d’onde e cemento
Son rughe e pianti
Corrosi dal tempo
È mare che sussurra vento
Come foglie rincorrere il destino
Conquista di sirene nella notte di prima luna
Fuoco di Stille grida e poi Brace tace
E poi cenere sfuma
amore amaro del tempo che va e poi torna
E mi dice che pace non ha
Pace non sa di pugnali e frecce
Carne predice del tempo la forma
La mia ombra ê stanca
Il mio corpo giace come conchiglia di un’altro mare
Come giaciglio di un’altra anima
Ruggente feroce scalpitante
Ero così un tempo
Oggi
.. tutto quello che son sopravvissuta
 

Dammi solo una parola o almeno un’emozione
Dimmi
Un ti amo messo a fuoco da vicino
Dammi
Un fiore raccolto da un qualunque giardino
Scrivi desidera Entra
nel mio “se forse..”
Capelli eretici
Catturano nidi di rondini
Dimmi
Restiamo o partiamo
Ma Facciamolo insieme
Dammi la mano che svela anima di sensi e pelle di Onde controcorrente
Scrivi desidera entra
Ode appassionata che bacia il mare la terra e li rende un tutt’uno con l’attorno
Annienta la memoria
Placa la fiamma ormai esaurita dalla luce
La notte è impronta per i nostri animi inquieti
Restiamo o partiamo
Dimmi
dammi
La mente passeggia inquieta a cercare la metà
Sei tu la metà lo sai?
 

E poi noi sotto sopra fuori dentro
Fuoco vinto dal
Cammino percorso
Risuona il
Pescatore nell’alba mattutina
Sul cielo nel mare
Nella barca di sole tra le
Ombre delle corde secche di sale
dense d piccoli pesci arsi
L’orologio dona perdoni passeggeri
Orchestra di silenzi ed illusioni
Poi tutto s’abbuia
Il palcoscenico sfiorisce
Nella sera lampeggiare di nuvole e spuma di mare
E poi noi sotto dentro sopra
tutto
Fuori sotto dannatamente dentro
Barche abbracciarsi in un incontro privo d’ identità
Noi come voi
E dinuovo poi
noi sotto sopra fuori dentro
 

L’ultimo ballo come giravolta di nuvole e colori
Cerco di ballare
Ancora
Nelle ossa
Nella pelle
Sbuffi di fiori di colori e profumi
Il tuo vecchio calore come ricordo ed emozione
Al di la dell’ordinario
Ero una donna
Libera da sbadigli e pregiudizi sbadati
Ingenuamente sorte di una famiglia protettiva
Mi avete ferita fuori molestato l’anima
Appiattito l’orgoglio
Deriso di nascosto
Costretta a rifugiarmi nella bugia come nascondiglio dal pensar comune
Ma andatevene tra i vostri cocci d vite deglutite da calunnie e malvagità costruite sul nulla
Riparto sempre da me
Ancora. Ancora stavolta
Continuando. Ancora un poco.
Ballando sola. da sola.
Forse,
nemmeno io più mi credo
ora.
Dialogò con il tempo svanito. Dopo questo te lungo una vita. E mai finito. Confine e condanna.
 

Anima bella di Brina e ricordi
Ti chiamo
E lo sai
Malinconico amore
Danza e parla
Rannicchiato nel vento al di là delle scale della memoria
Al crepuscolo di un nuovo giorno che nasce e tace
Ti chiamo ancora
E sei
Amore che parte e ritorna
Tutti corpi e singulti
Come canzoni nella brina
Compagna di notti folli
Specchiarsi nel
Ventre adulto
Sorpresa dall’inverno ancora questa primavera
Chiamo
Non ricordo nomi
Ma sempre sei
Accompagnami ancora all’inizio anima
Di carne senza pace
 

Brindisi
Brindo al tuo mai mai mai
Al tuo mi accontento detto mentre stai stretto in un angolo della vita
Quell’angolo Che fa male
Freddo
Privo di me noi

Ma sto zitta zitta
Rannicchiata nel pacchetto di cioccolatini
cerco comunque ma se forse
invano..

Brindo Al mio mai arrendermi
nonostante

Brindo Al vostro cuore
grande come il mondo
Grande come il mio sperare
Grande come il mio restare
Ancora
Brindo alle cose mai dette che fanno male
Ed a quelle sussurrate e nascoste che
Farebbero così bene.
Brindo a me.
 

Momenti dipinti sul giardino delle illusioni
Fa capolino una pancia grassa o forse incinta
Momento di un passaggio in silenzio nella vita tra le vite
La psiche passeggia nel tempo delle memorie
Balletti di parole disperse
Aria che cerca il proprio cuscino
Tra le pieghe del vento
Ferite belle e verità colpite
Quadri incantati riposti in strette soffitte
Luce magica di donne disperate con occhi senza tende
Passati trapassati
Rinneghiamo la nostra storia
Per questa illusione che placa la tempesta
Abbiamo mille volti
Riflessi nell’animo di chi ci vive
Abbiamo momenti dipinti dentro
Passaggi silenziosi nelle vite di altri che poi divengono anche un po’ nostre
Notti di ferite e verità
Batticuori di vuoti passati
Siamo noi
Nella nostra umanità
Preghiere ostinate ricongiunte all’origine
Momenti dipinti sul giardino delle illusioni
Soffi che cercano il mare d’inverno
Quando tu ed io e poi anche altri di fronte
Guardavamo l’inizio di quel futuro che diventò poi noi e poi d’altri
Capitoli e prospettive
Cammini stanchi che portano dentro
E poi attese croci ed incroci di mani
Vita vissuta e respinta
Era grassa la tua pancia
Solo questo
 

Fine dell’amore di un amore
Mi hai gridato addosso con ferocia
Hai spento un’anima
Perde dei petali La Rosa
Come fosse un fiato rapito dall’amore che c’era
..
Era ed ora più.
Amore che va non torna
ma esausto si copre di cenere e pioggia
E giace nell’immenso
 

Non sanno amare
Guerra

Loro non sanno amare
Incapaci di volare
Lasciano solo lapidi appese ai muri muti
Che parlano di echi lontani
Perché non vanno ad imparare ad amare?
Scioglierebbero il mondo dai nodi dei destini
Non vogliono amare
Non provano. Culle santificate e reiette
Fiumi di pianti tra le note esauste dei vìolini
Congelano il sole ed oscurano la luna
Con quei botti assordanti e insensati
Morte attorno
Nulla dentro
Gemiti e sogni infranti
Palpiti di lacrime armoniose in questo volo imperfetto
Ferite come graffi profondi incisi nell’infanzia del tempo
Non sanno amare, non ci provano nemmeno
Liberi di morire per non saper amare
Vestiti di nulla nella morsa della guerra.
Mai più. Quel silenzio assordante di morti ingiuste
Mai più.
Dico a voi…
 

ei tu sono io
Sai quale è il problema
Sei tu sono io
E gli altri attorno
Non ci sono più nuvole e sole
Ma solo gallerie e silenzi
Non ci sono più confidenze e piacere
Ma solitudine ed ombre distanti
E parole scombussolate senza una direzione
E ripetere parole di altri come fossero recite e rosari
Ma noi dove siamo finiti?
Sai quale è il problema?
Forse non ci siamo mai stati
Noi
..
Sai quale è il problema?
Che ti sei sposato per me
Hai fatto figli per stare con me
Dici
Ma la verità che volevi solo te
E gli altri attorno forse

Avevi nuvole e sole
Ed ora dove siamo finiti?
Solitudine ed ombre distanti ripetersi all’infinito..

Aspetto la nostra canzone
Che forse non arriverà mai.
Perché tu ti sbagli non sai che ti sbagli
Non vuoi che ti sbagli
Sbadigli goffi starnuti di nuvole vento e parole distratte

Non sono io
Non siamo noi
Più.

Sei tu non sono più io
 

Qual è quell’amore che dà senso alle tenebre
Ho capito
Quel tuo sguardo strano
Rigido ed isolato
Fermo e freddo
Ho capito.
Mi allontani ma mi dici che resti
Mi respingi ma mi chiedi presenza

Voglio farti conoscere l’affetto
quello di essere famiglia

L’amore che ti stringe le vene
Lo Sguardo che ti illumina il Viso

Ho capito
non conosci l’empatia di uno sguardo
La carezza di un abbraccio
Il sorriso di uno sguardo
Il calore di una carezza

Per te vale il
Mondo
E L’essere fermi e giusti
E l’esser corretti e staccati

La giustizia senza amore
La fermezza senza amore

Ma quale l’amore che ti gonfia le vene
Qual è quell’amore che da senso alle tenebre?

Ecco famiglia
Amore senza paga
Amore scalzo e puro
Vero
Che non chiede ma ama
E dell’essenza si nutre e moltiplica
Amore che vieni
Amore che vai
Vieni vicino ed ascolta nel silenzio
Quel pieno che dà pace e completezza
È amore
Il senso delle cose
Amore che ama e non toglie
Amore che ama e completa
Amore che abbraccia bacia e moltiplica

Qual è quell’amore che da senso alle tenebre?
Amore
 

13 ottobre
Nonno.
Non ricordo di te un sol momento
Senza il mio pensar te.
Grazie.
Anche per ciò che non saprò mai essere
anche se tu ripetevi come una ninna nanna
“Non preoccuparti di nulla bambin Il tuo nonno ci ha pensato”
Quelle parole pesano assai
Come la morte che ci divide ed il tempo ancora ed il silenzio ora
Ti dedico ciò che non sarò mai capace di essere anche se tu credevi fosse possibile e tu so che lo
Avevi raggiunto. Per tutti.
Nonno. Questa parola per me sa di te. Solo di te.
A te. Sempre
E al noi che saremo grazie a te
 

Soffrire
È una sera triste. Come una stella senza cielo un paesaggio Marino che ha perso l’acqua. Come una foglia che cade nel vuoto. È una sera triste.
Come me. Restare e dire: tristezza ti sento. E lui esausto di se. E forse di me. Di noi di loro di tutto.
Triste di tristezza.
Ognuno nel suo soffrire celato dalla sera.
 

2 anime come le onde

Due anime
aperte al mondo
Un sorriso che le unisce
Vorrei un po’ di felicità al guardarle
Come quando si morde un labbro dolce salato
Come il mare e l’infinito sapore di buono
L’aroma di un ricordo che riecheggia nella schiuma dell’onde vedersi dai rami spogli del Tempo

Due anime.
Voi. Bimbi miei.

Raccolta da il giardino dei fiori belli
 

Quando il talento non incontra la fortuna
Le verità impossibili come comete improvvise
È tutto spazio tra di noi
Infinito come l’orizzonte che dissipa l’oceano
E’ tutto spazio che tace voci confuse
Tutto spazio denso di noi
Incontrarsi e girarsi
Voltarsi e riprendere spazio
Due talenti senza fortuna
Come noi
Ripartire come un po’ anche morire

Da “foglie caduche”
 

Un sempre nel Mai
Quante sono le stelle
C’è una notte fuori -ma mai buia come quella che tengo tra le lacrime dentro-
Mai buia così da non vedere il silenzio di chi piange.
Un fiato sottile che smuove le stelle dal loro brillio..
Sei tu -così prorompente di luce- E mi chiedi: quante sono le stelle stasera?

Dalla raccolta “sembri l’angelo Di un demone


A te Brando, piccolo del mio branco
Dedico a te
Secondo cuore pallido
Giaciglio di cenere di stelle
Tutta me

A te che sfuggi con grandi ali
Geli di indipendenza
E sulla pelle salsicce

Pare che tutto attorno taccia
ed ascolti il tuo fare elegante ed il procedere incerto

Cucciolo di Uomo che cresci accanto a questo mio mondo di pianti e ghirlande

Sei tu
Una mano piccola e ferma, calcata sul mio cuore
Mentre dormi sicuro nel respiro della mia ombra sfinita senza più confine

A te Brando, piccolo del mio branco.

Da « giacigli di cenere e stelle »

‘Il primo distacco, piccolo uomo che cresce’

A te
Piccolo cuore nel mio cuore
Che piangi così forte da rubarmi il silenzio
E farmi tornare
Ti sento e ti vedo
Un attimo x te, x noi.. così come siamo
Stringimi che sento i tuoi battiti alterati,
Mentre fuori il resto
..
Per sempre noi
Una lacrima e un amore

Madre e figlio, noi.

Da’Leonida, legami di cuore’

Leonida si nasce
Di notte. I tuoi sussurri parlano voci lontane e familiari. Ascolto il tuo crescere bambino. E il mio cuore s’intenerisce di note eterne. Leonida ti parlo dentro l’anima immersa nel mio silenzio. E tu giaci di fianco. E parli parole che mutano il tempo. Di notte. Di giorno. Sei. Tenerezza di uno sbadiglio.E tu dici di noi. Quando il tempo si tace tu ridi, rotola la luna sui miei occhi e t'avvolge tutto, l'attimo rotto nella vuota clessidra sul vento eccheggia. E rimembri di noi. Dicesti tu non credi ma combatto x noi.che resta del tempo lasciato indietro?

Il pianto nudo
Avrà fine questo pianto , che scivola come un fiume , Ritorna ogni tanto. Fruga nelle pieghe , porta una ruga in più. Una Fine. come un dolore che penetra e chiede tregua. Lo so risponde. E poi ripreme. Negli occhi di una madre l'amore fermo. Avrà fine. Giaciglio d'amore eterno soffrire. Sono nuda con l'amore di una madre e quello di un uomo contro. Pianto. Pelle. Bianca. E il tempo scorre su me, cartolina imbrunita.=

Noi lontani in un abbraccio - ora taci, apri le mani Ho cercato a lungo un segno ed un significato, un pretesto per l'istinto o la ragione. È passato il tempo e rimasto un soffio sottile.. A cancellare l'eco di un respiro trattenuto dagli sbadigli del silenzio. Sei rimasto tu. Lontano. Con le tue promesse dimenticate, consunto dal desiderio di non avermi appieno. Ed io, come un etereo rimembrare il risveglio al tuo fianco sempre. Un sorriso. Ed il mondo scoppiare dentro. Apri le mani ed accogli le mie, Amore=

Finalmente
Notte
lascia che i silenzi respirino in noi
..
i nostri corpi sono anime e le anime anch'esse nude respirano silenzi
tutto tace
e la notte vibra in noi come 1 eremita scalza
..
Notte lasciaci liberi di amare così nascosti dagli sguardi altrui
questo Amore è tutto nostro
nudo il corpo ed il desiderio
Respiri da Graffiare per incidere nell'Eterno Silenzio

Fragile ricordo che sei amore
Scende l'anima e s'affaccia a questo mondo che sbatte il mio nudo corpo
incontro al tuo
l'argine del mare sconfina nel tramonto del cielo
la luce desta cenere bianca e pioggia sul mio viso
ora più vesti x il mio cuore
Resta solo aria rarefatta e l'eco ululante del tuo nome
amore che va ricordo che resta
ricordo che va amore che torna
sbadiglio furfante riporti l'amore
lui torna tu fuggi nel tremulo ricordo
male nelle ossa solo più
mi sovvieni sfumato fra le ciglia del tempo
ricordo sei solo rimasto nelle pieghe del mio cercar perdono.
Tu mi chiedi io ti dico
rispondo che tra noi non È stato un attimo
ma un divenire di forme e colori
metastasi di profumi e debolezze
raccolto e semina
mietitura e attesa.........
Ricordo che siamo stati esenti dall'attimo
vivevamo nell'eternità
ora scende l'anima nel tramonto alla sera
e declina con il sole nell'ombra della luna.
Resta solo un ricordo amaro dell'è stato.
del futuro tracce lontane e declivi nel cielo
solo ombre stasera
ed il mio cuore dentro.
Ricordo ricordi di te
lanciando sassetti nel fiume
che ci vide fanciulli alle sponde
resta solo aria
e nell'aria noi

Da" Fuliggine e Ricordi"

Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini divenuto un campo di passaggio
Sono.
come il desiderio di un'anima mossa dal vento. come pensiero e nuda sintonia.
armonia dai piedi santi.regno sommerso.
pensiero di un se.
aria e poi respiro.
poi un tempo. Del silenzio. dell'è stato.
Da " I vecchi tempi passano come le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore"

Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini divenuto un campo di passaggio
Sono l'arpa del tuo risveglio che congiunge il tramonto al sorriso del tempo.
come un'ombra della sera che avvolge il divenir della notte.
come l'alfabeto. dall'inizio all'incompiuto. come il vento.che libra scalzo tra le canzoni.
sono l'aria. e poi carta. arrotolata in un'emozione di fuoco. e poi più. Ancora a nuovo. Poi Più.
Da " I vecchi tempi passano come le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore"

Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini divenuto un campo di passaggio
Sotto un albero di rami e di foglie.
nemmeno un'illusione a farmi capolino.
qualche fiato sottile di vento nasconde il richiamo del sole.
Lo sento. nell'ombra più forte
della sera.
Da " I vecchi tempi passano come le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore"

Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini divenuto un campo di passaggio
Quanto fa male pensare a te e credere di morire. o forse credere solo di morire ma vivere e continuare senza l'idea di te. spero che qualcuno lanci un occhio giù a guarire il tuo vuoto in me o forse ad aprire il mio vuoto in te. cre sce dentro. fiorisce come un giglio d'autunno. tornerà prima della nuova primavera.
Da " I vecchi tempi passano come le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore"

...ho sfilato i contorni delle barche in lontananza nel ritratto dell'estate
la mia barca a vela si è ancorata in una foresta di passaggio,

ha trascinato con sè le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore
ha sventrato il mio umido sorriso
sbocciando nel tempo di una fiaba di fedro

..ho sfiorato i contorni di questo mondo
mai avvicinandomi troppo
e cadendo infine in questo dolce precipizio..
..nella morte dei passi.. nel sonno delle cime dei rami.
Da " I vecchi tempi passano come le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore"

È tornata la luce, che prima piangeva
Luce di raffinati sipari che s’aprono a nuovo
Disegni per giardini malconci
Labirintici specchi in metamorfosi
Riderci dentro
Come piccole macchiette in risalita
Costruire parole senza fiato
In leggerezza
so per certezza che forse prima era pianto nell’aria mia
ora è tornata la luce che prima non c’era
sono scaturiti dall’oblio dell’ anima non linguaggi o frasi
ma corpi nudi Figli dell’incenso
..
scrutiamo in due il cielo vivo di MonteLuce
eppure il cuore ignora questo presente che immane entro e fuori
c’è solo libera emozione che centuplica il suo riflesso
che siamo Noi
Uomini?
Brividi rattrappiti da stimoli. Stimoli in erezione.
Brividi in eruzione.
Luce chiara e scura che avvolge la morte.
-da “ I riflessi del vento nelle foglie”-

L'aquila smarrita porta il nome ”Amore”
In cima al monte alto un nido d’aquila stanca.
Sosta breve e poi di nuovo dipartita.
Porta il messaggio vagabondo nei cassetti del vento
Stipati come intimi pensieri
Come un rifugio per la mente fumosa che pipa..
Attendendo di decifrare quelle lettere sparse scese come pioggia bizzarra dall’ali sue lunghe.. respiro..
A ria
M istero
O mbra
R aggi
E mozione
-da “ Le lettere fumose”-

L’intarsio del tempo e il suo senso.
Domanda tu
a questo mare cielo e terra, impaginati da poeti scrittori artisti,
come possano aver catturato l’intarsio di questo tempo mascalzone..?
In alcuni loro passi sta dritta la via in altri piscia storta come brutta influenza
Son pagliacci o desideri. Come la sorte tocca. Chi abbraccia e chi morde.
Domanda tu. Se il futuro conosce compassione. oppure se la sua penna fluttua esangue..e poi culla come il suono di un’arpa. A volte con orecchie orgogliose a volte con desiderio incappucciato… Domanda e poi lascia.
Che il tempo d’intarsi a te risponda..
-da „ L’inchiostro dell’Anima“-

Perché qui sta il segreto

Prova a metterci l’Amore dentro

Promessa con il dono di una primula
La mano tua
Resta come traccia piantata in me.
-da “ I pungiglioni delle selve”-

Da dove viene il vento
Scoperta la sua fuga in un flash d’inverno
Sbiancato dal tempo di neve
Questo vento
Porta messaggi come onda di mare che allunga il suo corso
Siamo pallidi panni stesi all’ombra di un sole che tarda a venire
..
Con le mani di ghiaccio nelle mani del vento che come tentacoli rincorrono via..
Da dove viene il vento assoluto che solleva le bollicine??
-da “ I pungiglioni delle selve”-

Leggerai il tocco della mia Anima
Nelle parole mie in libertà
Sono come meteora smarrita
Come un Verso che rovista tra ricordi consunti
..
L’anima mia come cattedrale d’emozioni irriverenti.
Il Dolore di un pensiero graffia
Come il viaggio di una lacrima spoglia
In me..
Resta solo tempo per aver freddo.
 - Da" I fondali dell'Amore"-

Mi porto dietro il profondo
Acqua piccola libera e scalza
Scende dal vetro spoglio e liscio.
Il mio volto riflesso
Chimera al tempo.
 - Da" I fondali dell'Amore"-

Siamo corpi e anime
La distanza se ne va stasera. Tra me - te è unione.
Le coperte pesano come ciò ch’è perso
il tempo sottrae noi al destino avverso.
L’armonia del segreto nostro coinvolge l’essenza.
Siamo Amanti innamorati.
Grandi e piccoli insieme.
In un attimo che attrae l’infinito..forse lo abbiamo anche inghiottito.
 - Da" I fondali dell'Amore"-

Il cesto delle medaglie
Scorrono le immagini come finestre aperte sul mondo
I miei occhi son dentro
Ed il cuore anch’esso.
Prospettiva di baratri continui
Singhiozzano le liriche dai toni incomunicabili
Correnti d’occasioni perdonate
infondo..Anch’io come te sbadiglio.
Resta senza tempo, questo inizio settimana.
- Da" I fondali dell'Amore"-

La perla di mia madre
Nel silenzio s’asconde ‘na pietra bella
Sta’l nome suo
dietro l’imago sì bella
Madre mia amata, quel giorno sì dolce s’accende:
dicesti a me
Non ho nulla da darte
se non ‘a noce con su’l guscio il nome mio nel tuo.
Pegno immortale. Ch’ora a te cedo.
Anima mea bella…
-da “ Angioli scalzi”-

Luna su tutti
S’inchina la bella lumière
Dall’occhio rattrappito
S’effonde nell’aere lieta
La notte di specchi
Tutte stelle e tutto cielo
tutto attorno
Luna su tutti
Negli occhi miei neri.
-da “Luna su tutti”-

L’ultima ispirazione
Passa l’immagine mia bella
In un dì d’estate placida
Rinnovo lo specchio dei dolci sentieri
Riflessi d’onde acri
Dolore coraggioso nel dire “io son quella ch’era sì bella..”
Verità fa spiccare il volo interiore
In arrivo da ultimo
Il testamento
..Ci sono fiori variopinti e fiori senza petali
Chiamasi anch’essi fiori.
-da " I fiori dell'Anima"-

Razze
Solo foglie secche e intirizzite
Nella pelle fuori e dentro
Giace il sole entro
..
contatto avvolgente
.
Siamo contrasti di tante specie.
-da “ i contrasti delle specie”-

Abbiamo fatto male alla morte.
..E poi subito, entro la notte impermeabile
Restiamo e miriamo
Illuminati dal freddo mare
Quei filari di stelle lontani riflessi
….
La vita pare tutta entro il cielo
E poi anche
dentro noi.
-da “I viaggi del corpo”-

I dintorni rimasti di noi
…rimane fra di noi questo consunto Silenzio. solo.
"Buona fortuna"
Mi piace pensare di te così. Più.
Ora tutta freschezza. Entro i miei confini.
-da “I viaggi del corpo”-

Il cuore in una folata di vento
Febbre d’ emozioni profumi colori
musica angelica,leggera come l’onde
dal cielo al mondo scende
in acquarelli di toni policromi
un Colpo di fulmine, il tuo nome è …
come una folata di vento inaspettata, sul filo del ricordo. che smuove lacrime e capelli sottili.
Nostalgia somiglia a te. Ne mastico i vapori..
Forse perché
Son cuore delicato.
-da "Sfiorirsi"-

Brividi dentro
Lacrime spente
E notte dentro
Passanti stigmatizzati
Dalle ferite della vita
passi passi
passi
rotti e immortali
Rievoco una voce
……….
E di nuovo luce
sulla pelle
Dalle spalle una carezza di brividi
Nel mentre la primavera nasce.
-da "Sfiorirsi"-

Se fosse solo una parola
Compagno mio, stasera
L’attimo che spiove e fa capolino
Dal muro del tuo silenzio,
mi sovrasta.
-da "Sfiorirsi"-

Ed è vita..
Riallaccio l’anima alle stelle,
aspettando che sia pioggia,
di nuovo.
-da "Sfiorirsi"-

Medita che passa
Siamo evasi in cerca di una dolce prigione per l’anima… dicono si chiami ’Amore
-da "Sfiorirsi"-

Istanti freddi e appassiti
Scendono i passi come alberi spogli
Dentro questo cuore ingombro
-da “Sfiorirsi”-

Tracce di foglie caduche
Tracce di foglie caduche
Riempiono quest’animo appena sfiorito…
-da “Sfiorirsi”-

Riposo senza vita?
Sensazione come Cavallo maestoso
Galoppa nella copertina di un contatto di pelle

Sentirsi
-da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”-

Sensi di gloria
Lampi di astri
Sillabe…distrutte
Mi perdo
In un vento di chimera

Corri sciabola di stanchezza negli occhi del corpo..
È vissuto.
Il festival della vita.
..infine Disse: il dialogo rapisce, il silenzio rivela.
-da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”-

Atto di …?
Cammino chimico di due corpi
Tra lenzuola di pioggia trascurate.
..Mi sento parte di un abbraccio incompiuto.
-da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”-

Carezze a girotondo
La carezza ripete il senso profondo
E Domanda alla notte almeno un’ammissione
Riporta ora a nuovo corpo e voce
E Lascia cantare... che spifferi escono dalla porta socchiusa
Zoppica il ricordo
Come Un volo di passerotto
Dall’arpeggio tenue..
ombra come sintesi di speranza ita
..pensiero in controluce dentro la pelle.
Ho smesso di aspettare
Sarà un fiore, sarà un giorno
Sarà.eterno.
-da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”-

Ho dimenticato la benzina
Ancora una nuvola, il suo nome è malinconica
cuore di smeraldo
dal volto
devoto in cui immergersi e divenir fiume aria terra
Mi piace molto il suono che ne esce…
Occhiata calcificata
Rivela
estasi
neve richiama
leggi le parole dentro di me nascoste
ti corro dentro
emozione stigmatizzata
nello stesso tempo in cui mi vedi
mentre colgo l’infinito
……………….
-da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”-

..l'atmosfera dei versi conosce il profondo
Sarà la forma della strada
che porterà il suo nome.
annerito di fumo e polveri è l’amore . come una biglia che la solca.
Cercando il volto tuo riflesso. Emozione. Enigma onirico.
Che l’alba sorprende..
Il ricordo
Vive perché la mente sua l’amerà
Mi farai sapere.
magico fiore
Che l’alba ti prende
In un Bacio
e rifulge
- da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”-

Quando si resta chiusi in un angolo. Ed è uno spigolo.
Rincorro scompensi e li violento. Mi ignorano. Ora Li condivido.
Consulto un dubbio che capita all’aria.
Commento per dimostrare che ha i suoi limiti, ma l’animo mio no.
maschere.. alla velocità della luce.
rapite e trasportate su Comete
adoro la loro luce…nella sofferenza.
- da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”-

Nebulose
Quella lancia riflette il distacco perduto, l’impotenza infelice che arriva fino al ricordo della vita.
Immagini che vibrano nel mazzo ansimante..
Come carte sparpagliate.
Sintonia di ciocche di capelli ..abbiamo tutto. Nella morte Simile nel simile.
-da “Perdersi per nulla”-

.. e poi sveglio la culla del cuore
fotogrammi che passano veloci e pesanti.
Restano da digerire ancora.
Carezze deliziose delle nuvole nel cielo.
Passa il fascino dell’età.
stasera, m'affascina a nuovo l'essenza senza riposo del corpo
"adagio ma non troppo"
scivolano similitudini nella similutudine attraverso la natura
Notte a voi, angeli miei legati.
………………….
versi di sole parole sole che volano lontano .. col vento
Il mio malessere aggiunge altre parole...
Un grande abbraccio disperde attimi
Oleandri dal ritmo celere.
Fanno polemica con le nuvole. mi scuso se mi sono sbagliata.
ma son prigioniera legata a sta terra
annodata di
Brividi e paure.
-da “Perdersi in nulla”-

Pensaci un attimo
Solo una rammento.
Il motivo è ricordare.
La Lacrima ridimensiona il pianto. Muove la goccia fino a terra.
Conto la somiglianza alla rugiada delle foglie.
Le mie gote sono rami secchi. Da molti anni.
Parole come un canto.
Verso la pioggia.
Un rimpianto.
Una. Di molti.
-da “Perdersi per nulla”-

Crescere senza aghi nel cappello
..Quando si diventa grandi.
Forse non lo si diventa mai. E‘ tutta apparenza o forse carenza.
Un’errore che ha allungato il tempo, la nostra vita. ed è inciampato nelle pietre scalze delle emozioni vissute.
Siamo chi è stato.già.
-da „Piccole meditazioni all’ombra di un giardino di gelsomini“-

Quello che resta e che ancora c’è. Di te.
Sono attimi persi questi brandelli di sabbia tra le mie dita
Sono attimi spenti di una luce accesa per sbaglio
Un fiato dimenticato. Che ha perso il sapore.
Sei tu. Fuggito via.
-da “controluci in contrasto”-

La luce ruggente infiamma l’anima mia che s’accende d’istanti di te.
Noi divisi. Uniti ora. dalla stessa direzione dei raggi.
-da “Angelo fert lucem”-

Il cielo e la neve
..
Adesso tutto.
-da “Istanti freddi e vicini”-

Osservo
L’ombra che si dissolve
Senza lasciar traccia
E non è più ritorno..
-da „scacchi in cerca di matti“-

Le Confessioni
a chi innamorato si veste di cappelli per non vedere il cielo
..dedico l’inizio.
per riflettersi nella fine
di una notte
d'inizio estate
…dedico la fine.
Sconosciuta malattia
dal suono
semplice che
fai da grancassa, nata nel nulla.Sei.
acrobazia
per non vederti
mentre
un’altra notte se ne va come l’altra passata.
una ferita e un aquilone
restano..

puzza di pietra marcia diffondere olezzo nel cuore.

Somiglia
a ghiaia bianca
in cima alla montagna fragile la mia voce.
Nell’eco..

piovosa anima
gemente
tra Gente che cammina
nei ricordi di un età appassita

non voglio restare stanotte
senza
giochi. Senza occhi.

..mille volte interminabili a pensare.
Quanti tutti insieme.. pensieri striduli.
solo orme
attorno a me. Ora.
Sotto il cielo d’estate.

..ho piedi zuppi e bianchi. Perché sono innamorata. Ma mi hai lasciata. Appena. Annaffio col secchiello i ricordi. Forse crescendo torneranno realtà..

Un po'
di guerra ancora attorno.
... i brividi e il dolore spezzano
il cuore in tante ansie dimenticate.
Un libro dice: parlami d’amore. Ancora…?
l’ essenza
è un occhio solitario che si confonde nel palmo di una mano

Navigatore del tempo assoluto. Prendimi!
tocca il confine della mia bocca ansimante
Sto venendo per piangere con te e portarti alla finestra…siamo ancora in tempo per l’alba…
-da “confessioni di chi si è salvato”-

Pirati d’albe
Il Pirata cammina sul mare increspato
Con l’uncino taglia la stoffa del cielo emorragico
Nel letargo del suo cuore sta riposto l’inverno
un’Amore eterno sussiste ancorato nel battito
Libertà a tentacoli vergini
Voragini di scogli sgomitare
per esser i primi
ad esser varcati
Tra spiriti logori passare in processioni
Pirati morti pirati vivi
Scoppierà l’alba ancora
avvolta dal tuo uncino arrugginito
esplosa da un tuo proiettile di carabina
sparato nei secoli addormentati..
-da “Alba e tramonto in un attimo”-

Come pula dal vento mossa
Viaggia l’emozione nelle notti dei tramonti
I tuoi capelli tra luce e cielo pongono profondi limiti al mio desio
Sei donna mortale debordata dallo spiraglio del mio oblò
Rivoli di luci straniere sibilano nella mente mia
Non ti conosco
Ma t’avverto a me simile
Come pula dispersa al vento
Come orma d’un naufrago
Oceano a cascate
Guizzi in me come onda bavosa
Nel letto mio eccheggiante
di regole banali
…stilla il tempo come una stiva
Gioca dentro di me l’eco suo
Mentre il foulard tuo che ha scostato prima i capelli
Se ne va per l’alba ferita
E s’addormenta
a tratti
nei piani alti dell’etere
…è iride sulla mia pelle
Ritratto sul tuo corpo
Mormorio d’odore in dissolvenza
Corpo a corpo
-da “Alba e tramonto in un attimo”-

Sono istanti le briciole di rugiada che scandiscono l’alba
Appare dal vetro un’immagine
Rifletto me stessa entro me stessa
Battaglia di falsi rimorsi
Figli di rimpianti d’amanti
Promesse cattive
Ancora domani sarà nei miei occhi
Rudere senza identità
Litigano i colori nei miei sguardi
Tra lampi di rugiada e abbagli di luce
E ombra camaleontica s’accende al mio passo
..Nell’orma mia sta
rinchiuso il tempo.
-Da “Dissolvenze”-

Esser donna
..incateno il mistero del corpo
nella sublimazione di una mente colta
-Da “Dissolvenze”-

Le signorine di oggi intruffolate nelle notti di altri
Tonfi di una notte inghiottita e rimasta sullo stomaco
Intensità annullata da una risposta sospesa
Mah..
Lacrime come ricami dipingono il volto
-da “le signorine di oggi tra ricordi di polvere dissolti”-

Quando si dice nostalgia
Quando si dice nostalgia
Questa brucia
.. Davvero.
E suggerisce le lettere
Che decifrano il nostro silenzio.
..È un’incontro d’attimi.
-da “Dissolvenze”-

Storie di un padre mai conosciuto
Sono la fiammiferaia
Della fiaba del tempo
Con i piedi inzuppati di neve
E il cuore di cenere

anni come foglie cadere piano
..
piano
soffochi di profumi lontani per l’aria
..respiro disperso nel gorgoglio d’acqua.

Carezze invecchiate buone come il vino..
Mi portano a te, Amico.
-da “Dissolvenze”-

Pesca di anime vergini
Stracci da contorcere
Le tue mani nei miei sogni
In dissolvenza accarezzate
…………………….

udire il segreto del
Tempo attanagliato in uno spigolo
sentirlo appassito dalla brezza di mare
che prima consumava
le rocce dell’Amore
-da ”sono altri tempi”-

I Passi Inzuppati di Freddo
Inzuppo questo freddo
Muovendo veloce i passi
Nella mente spifferi.
Nell’animo si miete il grano generoso
E perline di rugiada sono come desideri.
Miniature da collezionare sono i ricordi smemorati
Che lasciano specchi confusi
Come passaggi oltre
e nel tempo
condurrò il mio cammino verso il sonno supremo
per scaldare questo mistero
che ci circonda.
passi.. nella strada dell’Amore.
-da “Gli sbadigli delle lacrime perse”-

In morte di un Amore Puro
Unico Eterno dono
La tua preghiera raccolta nelle mie mani
Soffre il cuore moribondo
Nell’animo assolto
Rimbalzi di estasi ed ossa
Equilibrio di orme chiamate passi
Ritornerà quel verso tuo stonato
Sceso dagli occhi in una lacrima e un grido
Alta marea e bassa
Confuse in un tutt’uno
Ti dirò ho pensato
Un pensiero sfumato
Dalla notte scura e l’inverno freddo
Il mio corpo senza voglia. Più
Come il tuo, spirato in una notte di questo solo dicembre sopravvissuto.
Non andare ancora.. ho stretto le mani consunte e di ghiaccio.
Non…andare. Resta.
-da “Gli attimi che costringono a stare senza spifferi”

Le salite e le discese della vita: sono attimi in concerto
Sale in brividi
La scansione di questo istante
Che mi perseguita
accanto al tuo lasciarmi in sospeso
..basterebbe un bacio profondo
per ripartire dall‘inizio
-Da “Le salite e le discese della vita come attimi in concerto“

Migra la notte tra le porte del mondo
Immagini fragili reclamano
Il Ritorno
Per nascondersi in essa
Notte, scarna portatrice maldestra
di resoconti di viaggi impuri
dal balcone ricerchi stimoli persi
che s’effondono lungo la veste lunga del mare scalzo.. nessun’orma, nessun dorma.
-da “quella notte scura che tutto copre”-

Le rovine dell’amore migrante
Le rovine dell’amore lasciano dietro sé spazi infiniti
Come quelli che ci separano, mente mia e corpo tuo.
-da “le distanze raccontano”-

Scivolarci dentro a poco a poco
Aperta è la sera sul balcone mio
Scivola sulle strade e si spegne negli alberi come un fantasma suicida
S’avvicina con il suo respiro perso
E m’assomiglia
Capitombola dentro E RISUONA
Assorbe ed imprime il senso del traguardo
Racchiude il tutto come un fotogramma
E veste la sofferenza di questa vita
Dolore di ieri oggi dimenticato
In questa sera che scivola via..
Mentre vomito sbadigli e sonnolenza
Questa nostalgia che si compone d’infiniti spazi
M’avvolge tutta.
E grido. All’infinito perché..
-da “scivolare dentro sé stessi”-

Cos’è questo che tutti chiamano amore?
Mi spoglio del supefluo
E
m’abbandono allo spazio lontano
di miliardi
di anni
luce
Trascorsi nell’attimo di un’occhiata complice
Mentre messaggi di fumo sulla terra
formano
le parole
dell’ A M O R E
-da “ Ci sono strade e strade, preferisco quelle che portano dritto al cuore”-

Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini
Raffiguro l’alfabeto inesorabile di un sentimento, con gli occhi tuoi aperti nei miei..

Il respiro dal sapore di tiglio
Vorrei esserci quando
Il mio sguardo velato compierà i primi passi
Salirà fino al volo dei gabbiani
il pensiero scioglierà lo spirito imprigionato come una trottola..
il Nulla in movimento
Cielo sulla pelle
Anima nella neve
E respiro dentro
..
Avvertiremo sapore di tigli
Sopra e dentro di noi
-da “Le foglie caduche dei pensieri”-

Gli argini delle querce
Sono piccoli frammenti d’essenza
Diventati miei e bevuti d’un respiro
Perversione toccata espressiva e presa
Rinchiusa in un cerchio finito
Immersa in una suggestione senza fiato
Spazi che mi consentono attimi d’aria e brevi fughe
Tutto sovrasta
Versi rarefatti composti in frammenti agganciarsi via via
..
Ma ..
Dov’è finita la poesia? ...
-da “allusioni”-

Infilare il dito dentro fino a toccare le viscere in fondo

Scoprire
Capire

Tastare col polpastrello fino in fondo
Fiotti di parole senza naso
Troppi limiti esausti
Il linguaggio di un sentimento m’istruisce..
S’esilia il tempo

Scoprire
Sentire

Infilare il dito dentro fino a toccare le viscere in fondo.
Aurora raddoppiarsi sognante
Scavo nella voce smarrita.. nemmeno un’anima dentro.
..Nelle ali della vita giace raccolta la poesia
Sono in sintonia con la mia solitudine, quanto lei conosce me ed io lei.. sono un suo riflesso o forse lei
il mio?
Le parole sono l’anteprima delle notti insonni
capolavori di espressioni incompiute

Scoprire
Sapere

Sono una metà di un dialogo autentico
Un’immagine di cielo svanita in un’ombra
Brividi irosi che impattano sul suolo, scoppiettano come tizzoni ardenti, articolano l’amore confuso ricongiunto alla terra..

Tavolozze ripiene di versi lontani.. Anonimi,
come me.
-da “Nessuno mi chiama, mi chiede, mi conosce”

Atmosfere
Evocazione
Atmosfera
Sintesi d’acqua
Fragilità attraverso il tempo
preludio d’autunno
Pioggerella sottile
entro di me
-da “attimi gozzovigliare nei secoli”-

Brevi passaggi
Ha un senso questo rimirare dallo stesso lato, le angolazioni del cielo?
Guardo il sospeso che si crea dalla mia assenza di voce
Ascolto diradarsi i rami del tempo
traggo ispirazioni e le intreccio come trame filamentose che rinchiudono il mio io in una matassa
..come si sgarbuglia?

Il cilindro del mago è il cervello esausto
Sono verità le illusioni superstiti
A parole è più semplice, a fatti impossibile
Ho scelto un fatto.
-Da „Ho dimenticato l’inizio e sono alla fine“-

Quello che resta
..siamo scritte in caratteri tradotti
Mi porto dietro un libro in mano, non si sa mai.
-da “Tempo senza attimi ed ore”-

Tempo in corso di completamento
gli occhi complicano
il mio guardarti sempre
che moltiplica all’infinito il senso tuo in me..
l'altra metà dei pensieri
sei di nuovo tu
..
con un calcio
svanirai
come
La neve
nei tombini dei bauli di memorie..
-da “Tempo senza attimi ed ore”-

Quiz della vita
e qui domanda..
e ogni dove
sprofondo
piano.
-da “Tempo senza attimi ed ore”-

Quei piccoli momenti
Queste carezze d’estatico sonno
Mi affascinano… m’abbandono
..
Quanto camminare per niente.
-da “Tempo senza attimi ed ore”-

Arriva come un’avvolgente melodia questo ritratto di noi
Le mie labbra a lenire
questa pazza voglia di noi

non si spegne pian piano il desiderio
… e s’agita FORTE dentro
Stritolato da rovi
PULSA
..fluttuano le foglie di continuo
..
il letto d’autunno ci scivola sopra
a coprire le nudità tutte
Liberi corpi in libera natura
Mentre dorme la notte sotto pesanti cuscini
-da “Tendenze”-

Croci d'oro ortodosse
zampillano decenni furtivi
in tortuosi pensieri di tritolo
Stillano le goccie
Giù e sù
scorrono in autostrade a quattro corsie
senza chiedersi
dove corra la vita
-da “Tendenze”-

Esistere, in un momento.
Esistere un momento
Salire in groppa alla sera
cavalcare verso i fiori della prossima pioggia
volgere lo sguardo e rinchiudere questo ritratto
in uno schizzo
mentre l’alba si fa
negli occhi tuoi accesi
trasparenze come lampi

..dove i pensieri nascono ci sono ancora spifferi

In ogni dove mi volga
..
Esistere
..
In un momento tutto.
-da “Ubriacarsi di sere spente”-

Ho vissuto già
Tace la mattina con il suo cappotto invernale stretto ai fianchi
Con la miseria impressa nell’anima alzo lo sguardo
Nel bacio bianco del ricamo del sole
Stringo le mani nelle sue
Ho vissuto
..
già
-Da “Un giorno per caso”-

Dipinti scavati
Un giorno catturai l’alba d’ermellino indiano
E la impressi nel vento del ricordo

Eccolo qui, sortito da una tua parola..
-Da “Un giorno per caso”-

Mosaici intricati che gridano: chi sei tu? Sei tu? Tu?...tu?
Traccia d’amore
Nei tarli impalliditi tra briciole di silenzio calpestate
Flamenco grido
Ho smarrito la tua via, musica
..
cammino nel soffio leggero
tra le logiche dello spazio illogico
mi muovo senza ragione
..questa polvere appetitosa che gira insonne..
Si ricrea
Moltiplica
..
ha nascosto la via del ritorno
restano solo riflessi..
calpesto specchi rotti
che chiedono
“ Chi sei? E tu? E tu? E tu?..”
-da “ Le 7 illusioni”-

Facciamo conoscenza io e te
come un segnaposto
questo godimento mi perseguita
mi persuade
..
lassù nel cielo inizierà a nevicare
prima o poi
e finirà
nel tramonto dimenticato di fiori appassiti
il cui profilo si rigenera
in noi
..
saremo
vecchio uomo e vecchia donna
vecchi
uniti un tempo
dall’amore

staremo insieme. Dall’inizio alla fine.
-Da “Un giorno per caso”-

Quando si vorrebbe piangere ed invece si grida PERCHE’??
questo gelo sfoca il mio sguardo
che a malapena ti sente
ti accompagna
ti vive..
vorrei toccarti
ma fa freddo, e gli occhi appannati diradano le distanze.. gridano dove sei?
immergo il polpastrello dentro questa sensazione
ne traggo ispirazioni
si districano in mandrie MACULATE
certi giorni senza psiche mi esplorano internamente
non ho digerito stanotte
sarò vittima di un movimento distratto verso te
in questo tempo ebbro d’oceani inaspettati
neanche una cicala o un grillo verde scorticato..

m’inchino. Comunque. Al tuo mare inesplorato.
Spero tanto un giorno di passarci per caso..dentro.
-Da “Un giorno per caso”-

Mente scalza nascosta nel campo di papaveri rossi
Progetto nella follia di questa notte scalza
Mentre Forte l’odore del caffè mi perseguita
Non ho regole
Solo tegole sul tetto che m’assistono…
Seguo il suono della sveglia fino al soffitto
Progetto un vuoto di pensieri e opinioni
Nel rombo incessante del silenzio
Ho un fazzoletto di illusioni insoddisfatte
Nei capelli
Che scuotono le spalle
Indugiano e assaggiano le ore
Tutte..
Immergo la pelle in un campo di grano e luce
Scorre tutto incessante
…Ma il bagaglio dov’è finito?
-da “papaveri scalzi nella spazzatura”-

Nel fosso di questo cielo è nato il mio pensiero
È un’Ispirazione rumorosa
Il respiro di questa città che tace
Tra Aironi rosa e ninfe scanzonate
Gracidio di stagni ruminanti
Nei campi lungo l’erba
Si disegnano sottili sagome ed ombre
Altalenanti
Pioppi miti e filari chiacchieroni
Gargarismi eterici
Anonimi artisti in mezzo alla strada
Salutiamo la memoria salubre
Correndo liberi
tra fogli sparpagliati
sprofondati nel fosso di questo cielo..
-da “papaveri scalzi nella spazzatura”-

La pipa fumosa
Scivola l’occhio millimetrico sugli spigoli del cielo
Quanta distanza percorsa nelle braccia di Morfeo.. soffocano ora le ombre della sera
Risvegli dimenticati colori suggestionati
Paesaggi
Energia dentro il mistero
rincorro luce e buio che s’evaporano
in questa nebbiolina d’autunno
che si confonde col fumo di questa pipa nera..
-da “papaveri scalzi nella spazzatura”-

L’eco sciolto di un amore finito
Le scene si spengono fioche di luce
Senza nome né aggettivo
E riposano con i loro piedi piccoli
Sconosciute
Resta solo l’eco a fare capolino
L’eco di una stella scoppiata in un lento pianto..
-da” Gli attimi veloci che incendiano”-

Rossi mirtilli
Cammino nell’infanzia
Resta traccia nell’aria a decantare
Campanelli di polvere nelle scatole
Portici oziosi
Lettere abbandonate solitarie
Sorsi di parole dettate
Corse di stanchi papiri
..Un pensiero rubato al tempo ito
Gallerie di orme ribellarsi.. respiri ancorati.
M’abbaglio ora
..
granello minuscolo che al cielo muore spargendosi nel nulla
“..quanto abbiamo camminato insieme..”
-da “ Gallerie di orme”-

E poi trascinarsi fino al fiume in piena ed attendere la stagione nuova
passeggia l’anima.. annegata di sguardi
che cambiano colore

giri sul carillon fatato
tra magiche illusioni che sfumano contorni

calpesto orme nella sabbia
..
Qualcuno è passato
Già
..
fumo di legna dal gran cuore
uscire a nudo
sotto questo cielo coperto

..Regina di un bacio tu o luna,
oltre la torre ed il tempo scintilli

un applauso scrosciante a ricordare
il chiarore di questo giorno scolorito dalle fughe grigie del tempo

con la lanterna in mano comporrò un pentagramma di note vetuste
desterò l’anima mia
verso un viaggio
attraverso la bellezza
lasciata alla terra

scaverò varchi
navigherò nel vento
morirò in un attimo
-da “Melodie e Sintonie”-

Melodie di un sassofono
Ombra singhiozzante
Melodia stanca
Vortice intirizzito
Scivola la luce dentro
Incandescenti emozioni
Oltre il mare striato
sentieri di musica in frammenti di sole
trascinano..
burrasche ghiotte di stimoli
inquieta la pelle
scintilla il freddo sul corpo
nemmeno una nuvola nel cielo
salire addestrati fino al limite del profumo
abbandonarsi e rinascere
mentre l’acqua di colonia
sul ventre
scivola e scorre
e si raccoglie nella primavera tutta in fiore
rubata dagli occhi di un folletto triste

..tiro con la lenza una carezza
affinché divenga un abbraccio
e la musica ci avvolga tutti..
ode di un sassofono
-da “Melodie e Sintonie”-

Pasce l’anima mia, come un giovane amante esausto buttatosi nel letto
Nella strada umida di tristezza
L’inverno procede candido con il suo bastone..
Come un vecchio brizzolato
che conduce il corpo suo, intirizzito dagli anni
E la mente sua, ubriaca di saggezza..
Porta un fiore in bocca come corrente in una presa
Riporta fertile possanza nel pensiero usato
Ricordi generano stimoli
Illusioni generano canzoni
nell’eco di una nota..che si perde nell’abbaglio di sole spezzato dalle nuvole
la morte come una pausa, tra tante parentesi.
- da „Paesaggi come brividi sulla pelle del cielo“-

Inconsapevole pianto che possiedi l’infinito
Vita tra le dita di un arpeggio esausto
Riporta echi pronunciati a distanza da cuori gemellati
Inciampano parole in grumi presi a prestito
..come fuochi d’artificio inesplosi
Giostre di pensieri rubati all’amore
..tu, inconsapevole pianto che possiedi l’infinito
Prestami quest’attimo immortale, come una goccia dolcissima
Che allievi cristallina questo schietto dolore
con il gusto di mosto vecchio
- da “Alba e tramonto in un attimo”-

Albeggia la vela di scirocco
Nuvola di primavera riempi di luce
immergi nell’alba tua,
questa vela di poppa
Che sbianca gli sguardi arrossiti del cielo
..svanirà nel nulla come il pensiero che l’ha portata fino a qui
- da “Alba e tramonto in un attimo”-

Grattacieli
Grattacieli dalle ombre lunghe
Intrecciano le rotte di stormi d’uccelli
Disegnano opere ludiche sul tessuto aereo
del mio sguardo profondo
E come onde rarefatte di sabbie mobili
Sprofondano nell’abisso della terra
Strappano occhiate dalla nebbia all’orizzonte che s’infiamma
E dileguano vite a rimbalzo, intime tane, voci di corridoio, pensieri al vento
..
Svanisce qui il respiro della città in guerra
e s’eleva fino al cielo come scia increspata
Finchè pioggia scende fitta come acqua salvifica
Sul paese d’oro. che gioca rotola scherza, con i grilletti alla mano.
- da “Studi di Immagini in movimento”

Un sorriso come Vento sul mare
Il sorriso tuo è un labirinto
Sensazione in orgasmo
Soffitta di ricordi
Vergogna sulla pelle
Iperbole sublime
Suono urlo eco e fruscio
Cuscino di piume
Radice profonda
Pioggia distillata
Corona all’eternità
Desiderio ubriaco di possesso
Vento sul mare
E più non saprei
Tu sei.
-da “Vento sul mare e nei capelli”-

Quando il pensiero consuma
Spezzo il tabacco fine per dissetare i miei pensieri
All’ombra del fumo intenso di un respiro
Inghiotto e mastico
deglutisco
Tossisco
Nel blues che scorre in questa stanza come un fuggitivo
..Il pensiero consuma.
-Da “Vuoti senza fine fatti di vuoti senza luce”-

Malinconia
È arsura.il vuoto sulla pelle. L’assenza del tuo sguardo su di me.
È vita.
Il volo di una carezza inattesa. Un’alba impigliata in un pensiero. Il bacio caduto da una buonanotte qualsiasi.
Senza titolo. Il gomitolo di un raggio di sole rinchiuso in un retino.
Che sfiora l’iride come l’ombra di un desiderio rubato.
Sono attimi. Da gustare e trattenere.Armonia.
-da “Vuota di te, con il desiderio dentro”-

Cattive bambine e piccole vendette
Le passioni invidiose hanno occhi nascosti
Grandi
schiavi della terra

Le grandi passioni
Ricamano cuori solitari
Stretti
Intrecciati nei loro lisi stracci

Bambine cattive che le catturate
allucinate da sembianze ammiccanti
e poi strappate giochetti ai casti pensieri

sollevate i vestiti e sotto al cuore nulla,
nessuna bianca emozione
solo un po’ di vetril per lucidarne l’aspetto.

Voi che Ascoltate i sogni e date giudizi
Tenute a galla solo dall’eco del brontolio della vostra voce
E dallo stomaco vuoto
Voi che Sciogliete uomini come caramelle
E voi stesse che calcate con gli zoccoli il rispetto
e
Svaporate parole vane e vuote

Non andrete in paradiso.
questa notte resterete insonni.
La mia religione non perdona se non si confessa.
La miseria non lega all’impotenza, la saccenza è un grido stonato ed imperfetto.
Le grandi passioni invidiose restano solo strascichi di ricordi……………..sono come mele rosse
ancora
per sempre
acerbe
-da “Sibili nell’aria”-

Questa è notte per me
Come perle i tuoi occhi,
chiamano luce
come sogni i pensieri tuoi
chiamano echi lontani

la culla del tuo cuore è spazio e tempo insieme
le dita tue come petali donano armonia al mio corpo
accarezzo lo sguardo del buio
che ci nasconde,
ma so che ci sei, Amore
-da “Attimi e sbadigli”-

Crisalidi sbocciate in corsa verso la verità
Ho fermato le corse nella costanza della routine
E Cercato un piccolo dettaglio tra tante parole..
Corro e
Con ali di seta volo altrove
Per cercare un rifugio alla Verità
Sfioro il vento della vanità
In una calda notte di colori
mentre
Scatta
l’orologio malato che perde a poco i battiti
Il tempo diviene un bruco impiccato
asciuga gli anni ed i corpi fino all’essenza
E sporca le lacrime di pioggia e fango
I brandelli di vita lasciati scivolare
come gomitoli
Lasciano storia ed arte
Rivoluzioni abbandonate
Divinità sommerse
Ipnosi di ricordi e sogni che confondono il limite
Urla dei capricci del dolore
Salti in alto ed in basso
Orgasmi bruciati da un desiderio
Rimorsi di coscienza
Voglia di rime nel cuore
Note stonate di “chissà..” lontani…

Sulla strada
La buccia del silenzio scartata
È voce rapita
consolazione che pace conduce all’estasi sublime
Nel soffio del risveglio della vita
Anche quando il bicchiere è mezzo vuoto..
-da “Attimi e sbadigli”-

Il limbo sibila come un dolce bersaglio
Le campane come pali piantati nel cuore
sorridono come fantasmi pungenti
Le ossa chiudono i muscoli come antiche porte serrate
A doppia mandata
Cimiteri imbalsamati marciscono su strisce di asfalto avvinghiate nell’anima
Illusioni ipocrite che disfano le orme dei pensieri…
L’insonnia degli occhi violati vola senza meta
Fiordi insinuanti senza luce mi aprono

L’immortalità mi chiama
Ha la nostra voce
Le onde pascolano sulle nuvole
Lo spazio della sorte ci è addosso..
È come un chiostro sempre pieno che vende caramelle scadute..
quando attorno c’è solo deserto senza consolazione..

Il limbo della mente m’illumina
E sibila dritto..
Come un dolce bersaglio
-da “Attimi e sbadigli”-

Gli occhi vergognosi precipitano addosso
Ritornano ricordi come attimi d’oblio
Con le ginocchia logore di sacrifici
Me ne vado per l’etere di un pensiero svogliato
..solcando invece la sua distruzione
Il folle mio senno conduce
..
Vittoria vendetta l’assiste
Come l’ape un fiore schiuso
-da “Attimi e sbadigli”-

Terra mia in lode tutta
Liguria fanciulla voragine di onde
Colori cosmici agghindati per il giorno che nasce
Scogliere verdi e blu in grappoli da cogliere agli sguardi
Cornici al cielo e all’orizzonte
Liguria mia terra inghiotti questo spirito lontano
Nulla si move
Quando il mio cuor tocca il tuo manto
Scena divina di un teatro che torna
E vien voglia di partir da questo chiarore con sguardo malinconico.. per fermarsi ad appassire qui sotto l’ombre di un pensier, fra i calli della vita
Rovescio i fumi tutti dei tetti dei camini
In un verso lasciato a questa sera straniera

Su di te Liguria scorrono mare cielo e terra divini
Candida incantatrice avvolgi me tutta
-da ”Sbadigliarsi addosso”-

Lettere sparse tra le foglie dopo la tempesta
sono caduta come un sacco floscio sul tappeto di foglie
Il tuo passo ossessivo entra ed esce dalla mente mia
Le fronde degli alberi accompagnano il giorno come uno slogan che mi dice: “hai scelto il fustino giusto?”

Luci scorrere verso le frontiere
Mentre la pioggia scarica lettere e tonfi
Diluvia fuori
Giace qui il respiro della terra
urla di fiati mentre la moneta della sorte gira e capovolge il destino
le fotografie si tingono di rughe
per rassomigliarti, amore
sgualcito dall’eco di tante vuote parole
e sconfitte
ho messo via
tra le illusioni
il senso tuo
che non so buttare giù
ancora
che come uno specchio si riconosce nel suo riflesso.

C’è da morire in silenzio
Fingere di esser stati felici
Mai ribelli
Solo un po’ ingessati
A fatica camminare nei nostri piccoli sguardi
Mai volti al cielo
Mai al vecchio povero
zoppicante per la strada della vita
Che già ha amato
-forse-
e non serve più
nessuna pietà
Né compassione
Nulla per lui
E solo Tristezza
per noi.
Perché non c’è pace. Senza carità.
-da ”Piccoli pensieri da portare nel taschino con le caramelle”-

Le passeggiate seduti a tavolino
Sono seduta sull’inutilità dei pensieri miei sfuggiti
-da “Gocce d’acqua poi”-

Le rincorse delle goccioline sui vetri
Strappa dalla tappezzeria del cielo
Questo raggio che m’acceca
Piccola Goccia di pioggia
E rifletti
gli arcobaleni della poesia
dritti dentro di me

..rincorro questi attimi e li abbraccio
Come fosse musica. Come fosse lirica.
E ne pianto il seme dell’immortalità
Come radice profonda.
-da” Le radici profonde della vita”-

Sssh
Sussurrano piatti
I silenzi della natura
Sssh non disturbare la loro voce
Tace il sonno letargico del vento
E natura osserva..
..
Siamo alberi spogli
Ricurvi alla luce
Desideri impazziti
Privi di zavorre più
Tutti simili
Concepiti nel movimento dell’occhio divino
In questo piccolo romanzo di vita quotidiana
Tutti artisti implosi
……………………………………
Lettere girovagano appese con il guinzaglio nell’orbita di stelle
..solo ricordi
-da “Le radici profonde”-

Ticchettio di pioggia
ha acceso i fari l’auto ferma, di fronte al tram.
Centra il pino e segna la sagoma dell’albero, posiziona e calibra la luce
E come una bomba schiva
punta. Attacca.
Troppi. Troppo anziani. Troppo giovani
Matite sbeccate da rifare con chirurgia plastica
In ospedale. Se resisteranno.
A tutto c’è una giustificazione
Piove. Ancora.
-Da “I silenzi del mondo”-

Strategia e tattica
Interrompi un ricordo semplice
Non lasciare che racconti di te.
La ricerca del sorriso è una filosofia
Prendi la mia mano tesa. È realtà.
-da ”Battiti d’atomi come ore scalze”-

Silenzio stonato
Gorgheggia il cielo in trasferta
E il mio silenzio roco lo ascolta

Onde fiacche e petali incurvati delle nuvole
Gobbe le colline
Vispi i fiotti d’acqua dei ruscelli

Il pennello traduce ciò che il richiamo racconta
Con il suo fiato creatore impercettibile
Memoria lontana oscurata di suoni e volti

..Tonalità di inchiostro e luce
in chiaroscuro, sulla tela restano.
-da ”Battiti d’atomi come ore scalze”-

Fulmini incisi nella notte del mondo
Questo mio mattino riposa a gambe aperte

Ho dimenticato i salvagenti per sopravvivere al tempo perso
Cadono dal cielo punti interrogativi
Mi chiedo..

Questa notte ho affidato al mio risveglio
le scie di luce degli aerei che aprivano squarci d’arcobaleni
il cielo è incinta!

casta l’eternità che sbadiglia nell’abbraccio nascosto dell’infinito..
-“Gli interrogativi nascosti in uno sbadiglio”-

Le ali stanche
I respiri delle foglie agitano il mio rimirar esausto.. fuori.
Il sordo tuo sonno smarrisce tutte le bianche pecorelle
E mi lascia sola agitata e convulsa nel desiderio di te. dentro..
-da “Vuota di te, con il desiderio dentro”-

Gli Occhi del tempo
Notte alata riporta nel cuore almeno uno sbadiglio
Ferma la mia fine nella tua pace

Mentre il tempo lascialo osservare goduto i passi dei suoi misteri ..
-da ““Vuota di te, con il desiderio dentro”-

Gli attimi sospesi
È chimera il capriccio di te, nel mio animo
Che passeggia nel ventre lurido del mondo.
-da ““Vuota di te, con il desiderio dentro”-

Altre Armonie
..Pezzo nostalgico di mare che rientri in me come l’onde
brividi di sabbia e luce riflessa da conservare
rinchiusi in un vasetto

per l’intera vita
..
legame salmastro
che ci unisce spargendoci di sé

la spuma imbianca l’estate
che con noi seducente rinasce
e risucchia
i battiti convulsi del nostro silenzio siderale
..
Corpi accoppiati
confini mischiati nella tempesta dell’onde

gorgoglio che corre oltre l’orizzonte dei naviganti
e poi s’infrange sulla riva
questo sì. è amore. incapace di tornare a morire
per riscattare i persi istinti che chiamano a sè Libertà
-Da ”Secoli dipinti dal pennello di un autore”-

Notte tempo
si posa la notte a tavolino
………………
amara complice sensuale
notte ladra che sbadigli,
legittimi e poi fai le spallucce
trascini i bisbigli e poi sveli..
guardiana rapace di mani giunte di lavanda
Notte ubriaca che ossessiona
Strega di incantesimi
lasci l’orme tue effimere sul mare..
Il tempo decifra
Il mio corpo s’abbandona
..
-Da”Secoli dipinti dal pennello di un autore”-

Pronuncierò il tuo nome Marinaio
Distrazioni come filtri di sigarette
L’orgoglio dell’amore ignorato è in guerra
Vendetta dei sensi tutti
Sacro rituale
Il tempo è sacerdote e risponde come il testo antico
Lo ripeto
Consacra attimi tutti uguali
Pesci alati oltre l’orbita

Occhi scavano incavi e fischiano come arbitri
Abbandonano il volto e s’affacciano
in nome di un ramo d’ulivo profumato
dolce guerra pronuncierò il tuo nome
nel suo nome.
-Da ”Secoli dipinti dal pennello di un autore”-

Rivoli d’acqua consumano l’eco del respiro del tempo
Apro gli occhi del tempo come
Radice secolare
E confesso
lampi e scintille
Dialoghi zoppicanti
Al di là della diga
Mastico l’assurdo
Inganno il dolore gonfio
la polvere ed il sudore nel cuore
..
compongo sonetti striduli
s’infiammano le sillabe monche collezionate insieme
..
eco di un volo sconosciuto finito in un tuffo
risalgono le ore e macinano il tempo
vertigini
ghirlande di schizzi risucchiano la sordità degli spruzzi
..sgomitano ignari su di me
la spuma dell’alba insonne consuma i pensieri tutti
Immagine annusata e già consunta
con le mani ubriache accarezzo ciò che resta in me
ricordo solo il velo della natura.. effluvio trascendente
plana la rugiada vorace sull’erba mai sazia
pianto di fiori
cenere di luce in cambio di un sorriso mio profondo come l’abisso
..
l’essenza risuona. Ci appartiene tutta.
Rivoli d’acqua consumano
il respiro del tempo
..Emozione addosso senz’argini
-Da ”Secoli dipinti dal pennello di un autore”-

IL canto delle ciglia tue su di me
Culla l’onda del tuo silenzio il mio incedere a passi stretti verso
..
Saluto la melodia che in me emerge con un ultimo cenno del viso
I remi incatramati dei pensieri vanno sfacendosi
Il cuore ammiraglio estenuato penzola dentro come un’esca
Lampeggia nel vento il respiro del linguaggio perso
E s’avventura sullo specchio delle nubi sognanti
……………………………….
Donna dai vini forti
E dalle lunghe ciglia
Sull’orlo della sera greve e cupa
Vergine dei monti
Paladina del mio viaggio
Che cavalchi querce fangose e rupi lucenti
Canta a questo soldato
finalmente
L’odore sardo di questa tua terra
-Da “Giochi di studi e lavori di lingue”-

IL grande vento nella luce aperta
Ulivi scrosciano
Mimose e corolle fiorite
Nel bianco sagrato di pietre
fruscii al vento grande
foglie sospese sopra l’acque spossate
riposa la stradetta nei borghi
ed è pianura poi
dopo i ruscelli briosi e l’aria sassosa
malinconico mattino che attendi ------------lungo, dietro la porta
tonfo di un battito d’ala sull’erba di maggio sbocciata
van discorrendo i pettirossi
luci in salita
crepuscolo nel mosaico di torri all’orizzonte
solo una chiave arrugginita nell’animo..
-da “Mosaici in libertà”-

Amore troppo grande per terminare in un muricciolo
Ho una ginestra intrappolata in questo cuore inaridito
Non so dov’abbia casa,
forse in questo mio pensiero in fuga
che respira di libeccio
..
bussola riporta in terra il pudore

gronda il torrente dalle rupi diritte e piatte
e vaga fin qui, incastrato in questo duro scalino..
eppure era un grand’Amore
.. o forse era la ripresa al grand’angolo..
-Da “Flash”-

Sul mare fisso l’orizzonte degli occhi
Rammento il corso del dolore
Fors’è meglio fissare un traguardo più in là

.. vorrei solo sorrisi sulle tue labbra incontro alle mie
-da “Baci d’angelo”-

Volti imbronciati
l’aria si ribella ai capricci dei tuoi capelli, bambina
mentre le tue mani disegnano miraggi nel mio cuore
quanto mi piace il tuo volto imbronciato, te l’ho mai confidato?
-Da “Ti ho detto mai, quanto lo vorrei..”-

Il corso dello spazio che s’annulla
il riflesso del mare giganteggia sulla luna
fremiti indugiano
gigli sugli altari vuoti
morte
tra chitarre dimenticate
violini scapestrati
prigione di sguardi allineati
tutti uguali
galera di cloni
verranno senza una meta
con l’ansia di mosche gravide
messaggeri del nuovo tempo
solo sortilegi per noi

..rivivi respiro d’artista scavato nell’anima..
dov’è Dio?

qui
il ghiaccio del dolore scende e cristallizza
cade il vestito da un travestito
è finto anch’esso
la dignità dichiarata e richiesta resta solo umiliata
qui. sulla nuova terra.
-Da “dove son finiti gli uomini veri? Tutti cloni gli altri?”-

L’amore disprezzato e ferito
..correre per afferrare almeno un sogno
mentre si va come treni..
sulle vette l’aria volteggia attorno e fa girotondo
chi salta più in alto?
stanotte ti porterò dentro. Ingabbiato da un’Emozione.
sul mare fresco che scivola via in un brivido immobile
tra dune lontane
e flutti che portano alle stelle
e valichi che sprofondano nelle tenebre
.. schioccherò le dita al rospo senza parole
Per risvegliarti dal buio,
Amore Mio
-Da “Il canto dell’amore”-

Sfiorare i pensieri dei filosofi, malandati d’amore
Angeli trasformano scene ROCHE in sorrisi gentili
Scuotono campanelli d’argento nel viale d’autunno vestito
Le folgori chinano il capo
Angeli vicini e invisibili
trasformano scene ROCHE in sorrisi gentili
Inchini ed applausi in fondo al viale vanno scrosciando
-----------
Sono finiti i fuochi d’artificio
Di battaglie giornaliere che non sanno più amare
Né sanno perdere
Non desiderano più
son finiti i litigi fermi agli stop
gli anni sopravvissuti nello smog
inghiottiti tutti in un sorriso gentile.
come quello degli angeli
come quello dipinto
sul tuo volto,
bambina
-da “Nascere e morire, chiudendo solo gli spifferi”-

Faville
Chiudi gli occhi pallidi che strillano
Dolci balocchi stretti al petto paiono illusioni
Il filo del gomitolo fugge e prende il vento
S’innalza la cometa nel cielo
Tra le siepi stormi in lontananza
Tra i respiri del cielo
Il vento nitrisce e bruca nell’animo mio fosco
Ansima la pioggia tra gli alti cipressi
Cantano le grida amare e s’appoggiano
logorate e consunte all’ultima storia
è sepolta l’armonia solinga
raccontata dai guizzi di pensieri e di corpi
cadranno gli dei dai sospiri degli uomini
..
la mia ombra si siede dove soffia il maestrale
e mormora il tempo cupo

balza e bisbiglia il profumo disfatto
amanti rimorsi che non s’acquietano mai
ami tu? Amo io?
Chiudi gli occhi pallidi che strillano
Ora sono qui
-Da “Gli attimi eterni dei corpi simili nell’anima”-

Disegnami l’anima
Palpita il nascere del giorno
Pianura intorno
Malessere di un tempo scalzo e arrugginito
Schegge di cielo sotto l’arco di trionfo
Noi sotto ancora ad esso
Palpita
il ricordo in spicchi
..
Disegnami l’anima ora tramutata in uccello
-Da “ Sussurri nel silenzio”-

Discorsi
Scintilla una nota stridula
Rievoco oblio e disincanto
Rapiti dall’ultimo sorriso tuo
Resta nulla ora
Nulla più
Solo brace

Si ritorna al giorno tra le sbarre
Rabbrividisce Venere la stella
Curva sul dorso del fiume
Ancora migrante
il sogno mio la perseguita
Appare in ritardo col volto disfatto
Tra il buio di un eucalipto e la secchezza di una rosa abbandonata
Ti rifarò pura
D’ indomita beltade
Cattiva signorina il tuo sorriso ravviverò
..Baciami perdutamente
Mentre la luce tua
ruggisce
avvolta dall’eco del mio risveglio..
cade la selva dagli occhi
e coglie i frastuoni del giorno infante
passano i compagni camminando
in questo lungo viaggio
fatto di rami spinosi e tenere foglie
..
mi perdo nella notte dei vespri
per quel bacio
-da “Selvaggi spettri chiamano luce”-

I fiori sparpagliati
Riconosco le lettere dei segreti delle donne
Conservati in sacchetti sottovuoto
Esse Indagano il tempo già morto
Scrutano la parola fine in ogni suo aspetto
Girano l’ultima pagina zitta del libro chiamato vita
E mascherano gli occhi
Indossano guanti svogliati
Per non lasciar macchie né traccie
Annebbiate tossiscono vuoti
E solitudine senza etica né morale resta
Le risposte scrivono da sole
Fedeli spose dell’ultima volta
E crollano canzoni marce di guerre perse
Le matite segnano promesse e poi le cancellano
Dentro girano fazzoletti crocifissi e bandierine
Vescovi sindaci e soldati
Signore vestite solo di traduzioni
..
Dov’è finita la semplicità..?
-da ”Giochi di pelle con i corpi che tossiscono vuoti senza fine”-

La soffitta delle allusioni stipate
Brilla il vino in testa
Ed il buio del freddo
nel nostro corpo
vuoti infiniti raddoppiare..
Bussare alla porta delle risposte
..
Invano
..
Gelo feroce nelle ossa
Nemmeno l’amore esiste
C’è un confine tra rinuncia e desiderio
forse

La strada con la voce grossa minaccia e ci divora
Inghiotte questo silenzio
Pagine tutte strappate a distanza
Restano solo contorni a questa vita
Il destino ha abbassato gli occhi
..
Accompagno uno sguardo usato fino al cuore
Si è messo il vestito da festa per il ballo
Ha sbagliato ancora
Passioni e rimorsi riempiti
Stretti nella pelle
Vertigini racchiudono il corpo
Lapide al dolore
Le lingue del buio orgoglioso
Scorrono nella coscienza
Spezzate dal rumore della sveglia insonne
..
È già giorno
Le montagne indirizzano gli sguardi dello spirito
verso il risveglio dei sensi
“Chiama l’azzurro del cielo”
E ogni parola dell’eco ripete:
..
“Al pensiero vola libertà rapita”
scorre il treno dei baci dell’anima ritrovata
sui binari inconsistenti dell’unità
..
-da “Anime e sbadigli”-

Spicchi di luna nuova
Brilla l’eco del riflesso del silenzio tuo
Luna
Cerco il cielo tuonante in un brivido tuo sul mare
Poi me ne andrò immemore
Con un pezzo del tuo abisso nel cuore
I graffi tuoi sulla mia pelle incalzano
Parlami
con sospiri
ancora
ancora
..
Il coma di questa pace mi frastuona
Il pianto del dolore non ha più voce
Resta spezzato da questa notte
Dal tuo incantesimo
che recita il rosario
Brilla luna
nell’eterno contrasto del mondo
da “Sentirsi stretti nei sensi”

Scavare nel profondo del cielo per trovare il vuoto della luce
Baciami gloria
A piccoli gesti
Mentre luce torna al tramonto
Cadendo sotto i passi miei

Mentire a brevi istanti
al cuor domandando
“Per ingannar la sorte ancora
come far sì
che la luce
passeggi a nuovo
sui colori impazziti del mondo?”

ogni pietra dice:
anche la foglia sfiorata da un raggio s’innamora di queste
sventurate membra
..
Angoli del cuore torturati
mentre
l’ore schioccano sulla fronte
ed il mattino fugge desolato
tra le vette sovrane

scalpita la rotta fuggente
che amore sovrasta
e confonde l’essenza sua nei versi
..
Poeta cogli le parole tutte!
-da “Essenze e versi”-

Voli di gabbiani nell’orlo dell’orizzonte
Voli di gabbiani nell’orlo dell’orizzonte
Brezza del domani che scivola inconsistente
fermarsi
Osservare le ombre delle nubi alla lente d’ingrandimento
E vederle intarsiate di campanili e pianure
sentire il volo che conduce alle rondini
avvertire che c’inghiotte tutti

Andiamo via da questo cielo
Voltiamo pagina a questo libro
Rinunciamo alle stelle
Dal fiume trascinati via i fiotti e sfogliata la luce

Pronuncio l’ore vecchie morte come un incantesimo
Resuscitano a capitomboli istanti in me
Pensiero rotondo
Bevuto in uno sguardo

Eden ancorato al vento che passa..
Selvaggio amore
che vai e che torni
-da “Incantesimi dell’amore che si perde all’orizzonte”-

La chiave della serratura
Ruotano come battiti
I pallidi sogni
Di ninfe e boschi silenti d’amore
Racchiusi nell’eco di qualche conchiglia persa dal mare
Dal fiorire dell’onde

Siamo numeri incantatori
Che si susseguono sulla scia dell’eternità
E moltiplicano sempre l’amore e la guerra

Abbracciami ancora
Togliti il cappello amore
Affinchè capisca l’origine del mio sentire!

Oscuro l’animo scandisce i battiti del cuore
E le lacrime e la luce scorrono nelle sue vene
Infinitamente forte
Infinitamente immenso
Togliti ora il cappello affinché veda il tuo volto amore
ancora
Dorme lieve il mio pianto nell’attesa

Poi Toccami la fronte
Affichè non dimentichi
Più

La mia corazza palpita come una fiammella
I vizi tutti accorrono in me
Germogli come ghirlande al mio bianco vestire
Mentre l’arpa chiama Dei

Toccami la fronte
Affichè non dimentichi Amore

Il volto s’appanna sullo specchio della vita
Tengo chiuso il mio cuore da cui nacque Amore
E ne chiedo ancora il nome
Sussurro: “Quale è il tuo nome?..”
-Da “Facciamo conoscenza”-

Attimi dalle stelle in controluce al mattino
Abbraccio dell’armonia il silenzio
Del limite il pensiero
Come se i miei sensi avvolgessero l’universo intero
E fecondassero ogni umana creatura
I raggi soavi m’innamorano..

Nascosta come un ladro
Tra le freccie di eros..
Meraviglia celeste ammaliare di fascino tutto
Il desiderio
mosso da un bacio semplice
sospirato
nell’incanto del mattino
Da “Attimi Fino alle stelle..”

Averti luce, possederti per un momento
Cammina la tua lingua gentile dentro di me
È un attimo infinito
Durerà per sempre questa luce
È arrivata fino al cielo
impressa nel firmamento di stelle
-da “Averti luce, possederti anche solo per un attimo”-

Il giardino delle piccole costellazioni come opera d’arte
Antichi maestri di tecniche e colori
Spolverati da un panno umido di luce
Pittori di cornici dipinte dal cielo
Con pennelli ad olio invecchiati
Nostalgici giorni portano a spasso i ricordi
Il monumento dimenticato dalla scultore
Trasforma la storia in continuazione
..come l’integra fonte d’acqua
Avvolta da impronte consumate
Di chi per sete o arte
ha scommesso la sua sorte nelle gocce sue ammassate
Con monete o schizzi
Per consumare parte del suo silenzioso specchio..

Regole indisciplinate scivolano complici
Ancora
sul disegno d’artista
Nel suo rimembrar “nessun dorma” e guazzar ancora nell’incanto
Del culmine d’onda..
sentieri di nuvole riflessi in turbolenza
Con la lenza riuscirà mai a catturarle?
I confini del cielo incombono a forza..
-Da “Matasse e specchi”-

La dissolvenza del cielo
La lampada del genio antico aleggia ancora

Quant’anima nella mente
E nel mosaico d’emozioni ancora in ebbrezza?

Beltà trascorsa non invecchia

Incubo di un arcobaleno catturato nell’iride dischiuso
Di uno sguardo finito

Bagliore perlato del tramonto
dissolversi nel cielo come una gomma che cancella piano
I riflessi dell’universo a oggetti

senza più rumore..

solo anima resta
e anima richiama a sé equilibrio perfetto

in questo tempo inedito cresce un pensiero come l’edera
attesa di un albergo
per riporre il proprio cuore
..
-Da “Ripostiglio cercasi per le proprie emozioni”-

L’altro tempo catturato in un verso
Il tempo partorisce sguardi e tentazioni
Pulsano le donne incinte
E scendono lacrime barcollanti di mezzogiorno

Fari rovesciati su una vecchia quercia
Quanti avi quanti soldi quanti versi
…sprecati..
I sogni camminano a passi lenti
E poi Esplodono

Profumo di una lontana melodia
L’arpa bacia il mio risveglio..
Le barche dipingono l’alba
E riscopro l’amore
-da “Polipi in manette”-

I resti dell’oblio antico spezzato come fosse l’ultima cena
Oblio accolto nel ventre del giorno
Al passo di un passante curvo nell’estate spoglia
Zampilla la fontana di gocce senza meta
tra alberi e giochi affrettati di luci ombre
in corsa bianchi cavalli verso il vento
gira la giostra dei bimbi
siamo tutti straccivendoli e spaventapasseri
sacrestani e monaci
sotto le coperte del nostro io
nascosti a noi stessi
in cerca di gloria straniera
..
abbiamo perso le impronte dorate
mangiate dai bruchi del tempo
camminiamo su fredde lastre
che hanno perso l’eco lirico della loro natia libertà

rimasti a sbirciare dai tetti le tegole dei pentagrammi
come fosse musica
come fosse lirica
..
resta solo
oblio
accolto
come se nulla fosse più
-Da “I resti dell’oblio antico spezzato come fosse l’ultima cena”-

Voci di corridoio e sensazioni a tavolino
Raccolgo la penombra delle tue spalle
E tutte le illusioni dallo scrigno del tuo cuore

Cade la tua voce profonda fino alle viscere della terra
E avverto che penetra in me come sassi di mare

Vibra l’anima mia nel retino
E fuma densa come la pipa d’uno scrittore
Sarà forse amore?

Aeroplani di carta
I respiri del legno sfuggono impercettibili dalla foresta dei miei sbadigli
Singhiozzano i miei sogni
E incidono giardini di pentagrammi
Le rughe della fuliggine dimenticano i ricordi come alianti silenti
Il paesaggio annebbiato par straniero
E con esso anch’io
Mentre incido il testamento sulla corteccia del tempo
Che s’oscura, come farfalla notturna
-da “ Scommesse di paglia bruciata”-

Dare forma allo stucco
Scriverò mentre
L’ali mie arrugginite come lucciole
infiammano
e
Sgocciola la bufera
nell’arcobaleno
..
Scriverò quel che penso
Siamo Giostre di pagliacci dalle note forzate
Mille volti
E compromessi
Malinconica voce incarnarsi in parole
trafiggere l’intimo risuonando nella pelle
breve viaggio
ancora con la cravatta sfatta
e le valigie sfiancate
spolvero i tarli del tempo di anni
mormora il portone: nessuno l’apre
la voce mia desidera
parole alla memoria strappate
sfiorisce l’alba nel sigillo del libro ancora chiuso

Una vita per sbaglio
Inutile mondo e modo di dirsi vivi
in questo paesaggio moderno
passaggi
fatti di insulti mascherati e finti stimoli
compromessi ed abiti da sera
rapine e borse alla moda
taglie 40 indossate da 46
vite per sbaglio
suicidi sul serio
amori folli e morti d’amore
quanto vale esser al passo
col tempo
oggi?
Meglio accarezzare l’infinito compiersi del risveglio dell’aurora
..
-Da” Siamo tutti demoni moderni”-

Il risveglio dell’aurora
frecce solitarie contro le bandiere delle nazioni
i satelliti trasvolano da un paese all’altro
muovono frontiere sulla scia del tempo
quando ti fermerai attimo? Per quanto?
Porgimi la maniglia invisibile
..
-Da “ Emozioni e ricordi”-

Sensazione impazzita
Nebbia straniera diffondersi al vento

S’inchinano parole all’eco del mio grido:
eternità volgi a me il tuo guardare..
un attimo solo
per provare l’infinito
..
brilla l’acqua
e ogni foglia che cade sussurra alla terra ..“dove sono?”
-Da “ Emozioni e ricordi”-

Parole scrostate dall’acque e dalle stelle
stretta la vita
si perde in piaghe e impronte
mistero e noia
la linea all’orizzonte muta il confine

lontananza leggera perdersi nelle mani mie

corpi che s’assomigliano negli sguardi
avvinghiati per una attimo e poi più
mentre il cuore è sfogliato da altri
letto da altri
nascosto a noi stessi

stretta la vita
rimbalzare all’eccesso
svolte contrarie e silenzi nudi
nessun parli
trafiggi il mio destino a nuovo
sofferenza
trascorri le mie pene passate
ritorno penetra in me
sapore di sangue commosso
che a vita nuova mi condusse
..
veglia di luna
nella solitudine della superficie lenta del mare
annulla il pensare
scivola nell’immortalità dei sensi la notte mia ora.
La lingua parla e le vocali fanno l’eco
La notte suona Vivaldi
Corpo adorno che trema di vita
Vieni a me desiderio d’amare
-Da “ Emozioni e ricordi”-

Divenire. Nel tempo di fare 4 sbadigli
Questi matti moscerini rimbalzano come pensieri
Volano via le storie tutte
Come acqua piovana sulle strade
Guarda i piedi affogati dalle pozze
Pioggia e lacrime

Respira anima
Come alla fine di un lungo viaggio

Felicità di una meta qualunque
Purchè sia tale

Allevano coccole come caldi uragani
Tra ortiche le tempie mie
E le ossa seppellite
In un rifugio qualunque
..
Sia un uomo sia una cosa o un pensiero
Sono vivo

Come astri rifioriscono i fiori battuti a terra dall’inverno
Tra farfalle sbriciolate come biscotti nell’etere
Realtà soffiate da fatine qualunque
Sipario d’attimi
Intrecciati come tele d’autore
Questi matti moscerini tra le note di un ballo immaginario
..cadono attorno..

perché non li capisco?
Non ne odo nemmeno la loro musica
..confondo forse la vita mia con la loro?
..
Trofeo di lacrime mortali
..
Esisto
senza vocazione

Le risposte tradotte non portano che sillabe
nella voce del vento immobile
e un po’ stonato
il muro della noia passeggia..
..
Incanto sceso dal viso per dire ancora:
“Tutto è per te”
E poi tace
..Pace
-da “E’ tempo di fare 4 sbadigli”-

Conto alla rovescia
Giro a vuoto la testa
Nella promessa di un giorno
..
Rivendico la rabbia ignara
Nel boato di fumo che avanza
Ho sospeso gli occhi dalla vista
Sono uscite fuori le vittime
Attimo d’aria

Corteggio la fortuna nella notte chiaroscura
Piovono delitti
Danzano sussulti
Attimi in controluce
S’annuvola il riposo calibrato

Profezia
Riabbraccerò le stelle
Crescerò nella carne e vi riabbraccerò
Cuscino stretto da ambo i lati
..
Asciuga ora gli occhi
via
Distruggi il dolore

Danzatrice la memoria effonde fascino pagano
Come un libro aperto
Aurora nelle pupille
E giù nell’intimo dell’essere uomo

Illusione rende suo
quest’Attimo eterno
-Da “Anime e sbadigli”-

In ginocchio, ai piedi della foresta dei salici
un inchino piangente
davanti al salice opaco che sfiora muro e giardino
ricongiungerà un nuovo abbraccio tra cielo e terra
tra una lacrima di pioggia ed un abbaglio di luce
in ginocchio anime svestite
in ginocchio anime tutte
contemplate i miracoli che ancora
la natura offre
..
L’usignolo con il suo fischio a trombetta
D’armonia ricopre l’aere
Ed il fico appiccica promesse sulla corteccia dell’amore
Inchinatevi anime tutte
È tempo di baci
-Da “Anime e sbadigli”-

Come Sacchi di cera morta
Le fiammelle ardono sull’abside funereo
Nessun canto intonato stasera
È morte e devastazione
Mentre passa la notte con il suo sordo rimbombo
Le nuvole si tremano addosso mentre anime si scontrano per caso
Tra echi ed acuti
Di ambulanze e grida il palcoscenico si veste
O si sveste direi
Mentre il passo si fa forte
Tra la folla d’ignoti che calcano le vie
..medito..
M’avvicino alla madre di tutti i sogni: l’immortalità
Ma a che serve? Davanti a tutto questo…
Da “piccole meditazioni in un misero giardino di gelsomini”

La nuova vita
La nuova vita
Mi ha colto in uno sbadiglio
Ho dimenticato il cane fuori dalla porta
Devo correre indietro a prenderlo
Ma come si fa
La finestra è rimasta aperta e piove nel cuore
Quanti matti accecano le strade di questo giorno senza sole..
Menomale che gli ombrelli costano poco..
Ci sono ancora i poveretti che li vendono sulle strade, in mezzo ai vicoli, nella sorte di una roulette qualsiasi
La nuova vita riflette la vecchia
È solo più opaca, fa meno male
Tutto è già vissuto

Forse hai scambiato le carte con le mie,
Hai tu il fante di picche?
Da„Tutto come se fosse già passato“

Le istantanee che danno il senso alla vita
È durata il tempo di un bacio
La nostra corsa verso l’amore..
Ma quel bacio è perdurato
Resta ora impresso nel cuore.
da „Le istantanee che danno il senso alla vita"

Ed è Amore, il suo nome, giogo imbattibile
La cattedrale dalla cupola blu
Nella rete stradale traccia schizzi sul taccuino di viaggio
Per un momento il paesaggio ribattezzato a via lastricata
Noi alpinisti tra gabbiani grigi passeggeri di mondo
Gerani e begonie intrecciati nel cielo
Profilo di odori di erbe e vicoli
Inchini del mare spettacolo e simbiosi
Turisti di bassa quota ora noi

Ripercorrere Bagliori d’aurora
Litorali indomiti
Trattenerne una goccia fra le mani nel tempo dell’amore
Capelli sbiancati dal cammino di un bacio

Emozioni dischiuse e svelate
Inchinate e rideste
La cattedrale dalla cupola blu
Abbraccio vaporoso tra le scogliere chiassose
Liquido divenuto il sole e raccolto a nuovo nelle conche delle mani terse..
Leghiamo il momento in gomitoli di lana
Che riscalderanno le nostre sere fredde
Dolce l’aspetto dell’anima mia
Mentre trascorre con il desio
La devozione del corpo nostro unito allo specchio

Girasole non vedo l’ombra tua
Nel profumo del vento
ma ne ascolto forte il fraseggio..
Danza di vibrazioni
Pietre gemelle incastonate in uno sguardo
Luna e coscienza combattere nel mio sonno
Crolla come un tonfo la corsa all’amore
Nell’assaggio del paesaggio di lancette
Che ogni giorno fa passare le nuvole sopra..

E come petali secchi di profumo
Siamo esausti di questo tutto
Soltanto stelle a terra
Schiave di elogi ed inganni

Visi da copertina
Pieni di rughe nel cuore..

Un prete dice “la pelle ruota il collo
O forse siamo noi rattrappiti o forse volontà di guardar indietro..

L’orizzonte immerge i ricordi vecchi in una patina luminescente
Estasi confusa ovunque tu ti muova

È arrivata nell’aria
L’immortalità

Sfingi purosangue
Nelle note di un fiume che riporta passi antichi
Torrenti esausti e sfiniti
Dai pigmenti delle stelle
Stessa rotta a rubare le ore
Abbandonate da altri
..
Intrappolata da questa camicia troppo stretta
Profanatrice di silenzi incombenti
Reclamo il galoppo della vita
Cammino cammino
Forse un incontro mi rapirà da te..
È Amore il suo nome

Schiavi dell’imperfezione noi
Scopri il mio amore ingannato
mentre
Trionfa il miracolo di un nuovo giorno
Tra gli spigoli dei monti all’orizzonte
Mentre parlo seriamente
Scivolano parole e gesti spogli
Nascondo il senso
Di questo inverno
In uno sbadiglio nello spazio di un atto
Atto primo
Se avessi riconosciuto il giorno sbagliato
Avrei permesso una lacrima in più
Atto secondo
Verità torna indietro perchè ciò che è perso sopravvive ancora
finale
Ho diritto all’amore
-Anch’io-
Da „poesie di alessandra p.“

Sarà notte un giorno finalmente, e nel nero ci nasconderemo tutti dagli sguardi della solitudine
Quanto tempo e ancora
Piccola danza avvelenata
Di un fiore tra gli urli della tempesta
Tintinna la musica
Fra tubi di voci in lontananza
santi inchinati
sotto la pioggia di mille stelle alle spalle
Allungo il broncio
Affacciata alla finestra
Della solitudine
Avvolta ancora nelle coperte del passato
Quanto tempo e ancora..
da „Sarà notte un giorno finalmente, e nel nero ci nasconderemo tutti dagli sguardi della solitudine“

Libero amore in libera mente. In nome degli sbadigli delle stelle: il destino sembra essersi dimenticato di noi
Amore perso
sofferto ferito. Stracciato fumato.
Deluso.illuso.
vendicato.
Vincitore.
Ho creduto e credo
Senza dubbi più
Perdo il tempo che ti vuole bene
E Ti aspetto
Nella vita e nell’amore
Libertà.
Il tuo nome.
Ed Il mio compromesso.
Da „In nome degli sbadigli delle stelle: il destino sembra essersi dimenticato di noi“

L’inverno ha preso piede nel silenzio scalzo del tuo partire
Vorrei
Parlarti
Negli occhi dentro l’anima
–––––––––––––
Raccogliere l’eco di conghiglie
rinchiuse in un barattolo
–––-
––––––––––––––––––––––––––––––––––––––-–-
Solo silenzi che si scambiano la mano
E non riconoscono
Il nome che ci ha uniti
AMORE
da „L’inverno ha preso piede nel silenzio scalzo del tuo partire“

Il cilindro del mago è svuotato
Arrotolo le bucce del thè.
Disperdono l’acre aroma etereo..
Vorrei fumarlo il mio credo
E divenire un fachiro bendato
Come la dea della sorte
Che punta le carte dei giocatori alla roulette
Piovono i dadi su di me
Scommetto
L’attesa
Svesto il tempo.
Cos’altro è la vita se non la scoperta dell’effimertà?
da „Le magie dei giocolieri di scope“

Lo tengo nelle mani
Credo di aver trovato il senso a questa mia vita.
Tu non sai ancora
Il tuo tempo procede nella Parigi di turno
I botti rimbalzano dalle pistole a salve
Omicidi attentati
Resto spenta davanti alla tv
Penso a te
A quanto sentirai uscire
dalla mia voce

Ricordo
quando piangevi e pregavi Dio per me
e per il nostro calice
E pensavo
che mai ti avrebbe ascoltato Lui
nemmeno io
le tue lacrime si trascinavano al mare da sole,
come sporche ancore

Ed ora eccomi qui
Con tutti i cocci fra le mani
Ed il desiderio di dirti
Ritorna
Ancora.
Da “amare sensazioni che trasformano rospi in principi”

Cerchi
Ovaleggia lo sguardo perso
Di chi annaspa
Affogato dall’estremo avere
La pochezza divampa come un fiato pesante
Alitosi d’agosto
-da „piccole meditazioni in un giardino di gelsomini“-

Ho bisogno di vivere ancora tra le sfaccettature di questa vita
A passi di tango cadono i petali morti
Del fiore reciso
Che è vita
Giovani muoiono per le strade
Madri gridano, con la voce, ferite impossibili
Inghiottono sangue
E cumuli di sangue ancora
sono
Ancore

Diventano sbadigli
Funesti

Normalità diventa tutto

Sensazione raccolta a mazzolino
Scomparsa da
Da un tg qualunque

E poi
Una primavera pescata da un risveglio
Della vita di qualcuno
Una soap
Che per sbaglio ha incrociato
Il mio destino
..
Minuti come atomi, inscindibili come noi.
Da “Evaporare come l’umidità, sbadigliare come i neonati…e solo silenzi sono…”

Esiste il giusto amore?
Esiste il giusto amore?
Per me amore
amore ingiusto che sgrida e vieta
calunnia e martirizza
lo amo il mio amore
perchè è vero
supera tutto
nonostante il niente che è
DA „PICCOLE MEDITAZIONI IN UN misero GIARDINO DI GELSOMINI“

Messaggio e Metamorfosi
Ti confesso
Non ho dimenticato
Sbadigli e scommesse
Non ho perso i ricordi delle notti rannicchiati
sotto il cielo di Venere
non rinnego i litigi e le brutture
uniti e divisi noi
forse per sempre io

Piango

Perché sei tornato in me nell’attimo di un bip
Inviato per sbaglio
E credo ora più forte
Più forte dello scoppio di una nova
Più forte di un atroce nubifragio
Più forte ancora
in questo gelido vento dantesco
Che scosta i capelli dalle orecchie

non ti lascerò più fuggire
sei nei miei sensi
sempre di nuovo

Senza vederti
Trasalirò
Senza toccarti
Sarai per me

È il mio testamento. A te. dal nome semplice..
Da “Le parole di un cuore solo e i battiti delle sue metamorfosi

Dove
Con chi?
Per me?
E non con me?

Non ho un senso senza te.
Lo ammetto
Quanto costa
Il desiderio inaccettabile di averti
ma la tua vita sembra uguale
stesso ritmo stesse parole e forse sensazioni

Deserto sulla pelle negli occhi nell’anima
sulle spalle
Nemmeno un’ombra

Non voglio qualcuno
Solo uno
Il ricordo
Che sei tu
Solo
per me
ti regalo l’amore
il mio
-Da “Un’anima bruciata per quell’uomo”-

Lettera di un amore impossibile fatto di tanto male e tanto bene
Come hai potuto
Bruciare di nuovo il mio cuore
Rientrando in me
Canzone d’amore?

Ti ho allontanato per salvare la mia pace
Ora quell’errore mi trascina al ricordo
Spazzo le foglie, e ritorni.
Tu.
Con il mio malessere che m’accompagna per averti
Detto „chiamami ancora“
e aver riposto insieme
tutte le speranze.

Ritrovo l’immortale Amore
Lo spolvero
E penso
„sempre mi unirà a te“

Ho spolverato la mia morte. Dinuovo.
Lettera di una storia immortale ad un uomo

Il cimitero delle sagome bianche
Urla il sagrato della chiesa al passaggio di bianche salme
Altro che chicci di riso nano dal cielo
„Tutti in paradiso“ gridano i preti soffiandosi il naso
..chissà se l’auto nera dei demoni avrà già raccolto qualcun‘altro per le strade
Mentre si legge il giornale
Cimitero in vita
Cimitero in morte
.. la bibbia fa scivolare tra le sue sacre pagine i grandi risvegli dei piccoli
L’abbraccio di una mano, come la carezza del sole su scorci di cielo di mare di monti..
Da „Tentazioni e brividi sulla pelle

Il senso di una sola piccola preghiera
la pace riposa
nello spirito di Dio

nel mio io nulla resta
passano
carezze e menzogne

come parte di un nulla
raccontato
per sbaglio

come voce
di un muto
colta
in uno sguardo

come luce fioca
di una persiana rotta

che diviene tutto
impresso nell’anima
immortale
come il regno dei cieli
che vive
nei secoli
del mondo comune
vissuto per caso

..quale senso a questi giorni?
Forse una preghiera e un pensiero
..
A sollievo di chi voce
non ha
più
da “Le grida di luce con i santi a corolla

Cerco spicchi di felicità in uno spigolo di cemento. Il tuo cuore. dove mi sono impigliata.
Cerco anche uno schiaffo.
Che mi riporti alla realtà.
meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini

Quando 2 ombre si incrociano. illuminate dall’aria, in una nuvola d’estate
Scorci mattutini ad albe boreali

Vibrano passi di libri epocali
Stelle sfogliano svogliate
Incisioni distese sul mare
Scorre il tempo

« nous avons vecu dans le souvenir de l'èternitè que nous a embrassè »

L'infinito rivive nel doppio sguardo che Dio unì

E passato e presente e futuro

Ombra di due passi che incrociano il destino. Negli anelli. Nell’anima. Per la vita.
chaque jour que le soleil se reveille..
il loro sguardo si apre all’eternità

E ogni voce
Cela il mistero
del loro primo Abbraccio

..quando due ombre si incrociano nell’UNO,
Illuminate dall’aria, in una nuvola d’estate
da "Attimi immortali che uniscono"

Alberi raccontano i passi sudati
Di chi si nasconde d’estate nell’amore
E cielo e terra verde vede
E Scintillano di luce riflessa i raggi
Mentre come passeri i pensieri fluttuano
Alberi raccontano di chi come me
E
Come te
Ha invecchiato il suo tempo
Nell’ombra di un solo amore
Sigillo imprime
Alberi nella corteccia sgretolata
Raccontano di chi
È invecchiato come noi.
-Da „Passi che raccontano“-

Nell’aroma dei fiori
Cerco uno sbadiglio
Da quanto mi hanno abbandonato?
I cani urlano per le strade
E gli animi sgomenti non danno pace
Il cimitero ha perso il suo alito pesante
E ci troviamo coni tacchi di prada sgonfi
Che hanno perso il loro incedere dorato.
Cerco uno sbadiglio
Potrà forse regalarmelo questo mio Dio per il mio compleanno?..
-Da „Cercami nell’aroma dei fiori“-

Prese il pane e lo spezzò
Nelle sue sante e venerabilissime mani
Prese il pane
Spezzò la morte
Rigenerò la vita
Diede pace al tempo
E nel silenzio delle mani giunte
Fede e spirito
Parlarono ai posteri
Ascolta la voce
Che brividi porta
Tregua all’esausto dolore
Che spira da ogni monte da ogni fiume
Dove spiriti attanagliati attendono
Malessere e risorgono all’oscuro inganno
Da ogni quale
Che per caso
Incorre sulla loro via
..
A qualcosa servirà il pane ancora nelle mani..
Da“Sacrifici sacrilegi”

Ed E’ desiderio
Impotenza
Vanità
Rassegnazione
Un attimo compiersi
Fra le pieghe del dulce far nulla
Tutto ed il suo inverso
È verità
Eppure
Anch’essa celata dall’aspetto
Fermarsi
Al bivio di una strada
Alla fine di una vita
all’inizio di un amore
fermarsi
pensare
bruciare le carte malandate della sorte
cospargendole di acqua e goccioline
e poi cenere
e sbadigli

potere
ed è desiderio
..
il fine di un essere chiamato UOMO
sta nell’eco
del suo risveglio
da“Gli echi della vita che svegliano ed addormentano”

Meditazioni
Nella luce rifugio ogni parola
Protesa dall’animo trepido
Ogni voce professa ora la mia fede
Il corpo svezzato trema e vibra
sfugge
Aleggia
Al cielo
E Si apre
Nell’innocenza del candore
È
Rivincita
Ancora.
-da “angeli con le gambe monche”-

Sono solo corpi
Poggiatesta analfabeti
Accompagnano i passanti delle strisce d’attraversamento
Sorpassano I pensieri
In seconda fila
Mentre cavalcano gonfie le nubi d’autore
E scorrono sopra questo mondo
fatto di tanti soli corpi
Attendi anche tu anima in fuga
Vagabonda come l’aria
In attesa di un Dio che ti adotti

Da “Anime e spazzolini

Crisi nei crisantemi di ghiaccio
Di un lungo viaggio aperto che morte porta e svela rubiconda
Cela speranza la musica di un volto lontano
E incastra i frammenti di cristallo e stelle brillanti
Nella bottiglia che il mare ha riportato
Com’è lo sguardo del tempo?
Che colore ha il viso delle stagioni?
Che armonia cela lo specchio del mare?
Quando la notte sorge con il suo nero manto
Nasconde la
pace anoressica
rannicchiata nelle coperte
quanto freddo il mio corpo dovrà combattere ancora?
da „ Anime a specchio

..come un bacio tenue che diviene profezia e verità
Evapora dall’anima lo spirito d‘amore
come onda profusa di luce casta
bianca emana voce d’eburnea vanità
il letto pellegrino invecchia i suoi giorni
pugni esplosi d’impotenza
dormono ora nelle anime morte
gioco di sguardi vergognosi dietro ai vetri
complotto di una fontana che schizza troppo
sottoterra una menzogna
il sipario diviene una valanga
bandiera di bombe parassite
strafogate di alcool
e la carezza della morte..
come un bacio tenue che diviene profezia e verità
Da “ ..come un bacio tenue che diviene profezia e verità

Soffioni all‘ingiù
Clown intrepidi scalpitano nel mio animo di bollicine di champagne e muffe attorcigliate..
Volo verso l’isola di Bound mentre il vento gira al contrario pieno di occhi capovolti
Scivolo dall’amo del pescatore nella rete del destino scalzo..
Il cielo alchimista svuota la pozione e riprende a sobbollire
Atterro nell’isola di Bound mentre eclettici fiori gironzolano sul capo
e soffio per spingere ancora la mia vela „oltre“..
Da „Cornici di Efeso

L’ombra volge al confine del buio
Cinge il sole con il suo arco stellato
L’ombra mia a corolla
Strappo un fazzoletto per strizzare la luce della natura e berne il succo imprimerlo in questo mio corpo
Ora che l’ombra volge al confine del buio
Tutto tace
Tutto ode
E il fiato mio appassisce
Morrò.
Appesantita
Nel limite dell’inaudito
Nel baratro dell’incoerenza
Nel sogno di una notte di mezzo
Persa in un ulcera

Mentre tutto continua
E fa come se
non ci fossi mai stata
né io
né l’ombra mia
Da ”Le ombre che muoiono

La forma delle cose è aggrappata al tempo che le ha plasmate. Gli aironi rosa appartengono alla natura ed al paesaggio, il mio sorriso alla tua voce e al tuo corpo. Che mi sbattono nell’infinito..
Da ”Attimi gozzovigliare..

Appassisco come un vaso di rose monche dentro un altro vaso, basterebbe certo un po’ di acqua..
Da ”Attimi gozzovigliare..

Il tramonto al guinzaglio
Cerco spicchi di cielo
Rannicchiata in un angolo
Di me resta fiato
E confusione
Solo essenza
Mentre si compie fuori
L’ira dei demoni
Tra rosso rubino e giallo nettare
Intreccio i fili
Come leggenda insegna
Gambero all’indietro
Girano le ore
Nell’illusione del tempo
Cerco
Il guinzaglio del tramonto
Da “I guinzagli persi delle cose

Cadono dal cielo chicchi di pecorelle
I chicchi cadono dalle pecorelle del cielo
Sembra pioggia di chiodi
Solo grandine all’aria
Volti deformati attendere che i fachiri
Si alzino
Per cambiare posto
Mentre cornacchie stridulano
Quante vetrine accavallano le occhiate
Siamo esseri storpi
In cerca di perfezione
Solo grandine all’aria
Contro di noi e gli altri
Il rosso del tramonto vibra nell’anima
Da „I destini intrecciati

Beltade del mese di maggio
Assopita la natura stretta sta in questo mio sguardo
Ribollisce come uno stracotto secco
Piccioni cadono dal cielo
Animelle nella foresta degli specchi
Tutto come non è sembra
Un rigurgito di fiori e liane
..Beltade di maggio
Dicono passeggeri del treno
..
Scorrere tra pensieri
L’orco e l’angelo
Come pioggia di stelle e spilli
Spelo la mia pelle illuminata
E che ne è
..
Gomitolo di specchi
Tutto rimbalza nulla resta
Assopita la natura stretta sta nel loro sguardo
Da „Quanto resta del bello

Nessuno saprà del nostro incontro d’addio
Le stelle attraccano
Nell’occhio mio plagiato
Che d’umido riversa umore
Quante rotaie
Fino..
L’ombra del mio pensiero
Attanagliata al largo dell’ultimo ombrellone
Stretto nella fila
Mentre la notte diparte
..nessuno saprà

Le canzoni fanno grandi sogni
Sbucciano un’arancio con i polpastrelli
Gridano i cani sulla strada
Orecchini a forma di stella appesi ai lobi esausti
Fischiettano un motivo fuggente
Intingo sensazioni di
Un giorno qualunque
Negli scarti di una tazzina di caffè..
Il mio occhio stanco è una bussola al silicone
E si dirige al sonno del corpo..
Restano ad osservare i sogni
Dall’alto.. gli uomini cavalletta della gran Milano
Vagabonda come la mia canzone
Se ne va l’aria, sbiancando il cielo..
Da „E poi le nuvole dinuovo

Oggi le emozioni sono come cartacce che si accumulano nel cestino della vita. Con il vento volano e portano il pensiero via dal mondo, se le accartocci e le comprimi ricadono a terra lasciando lividi.
Sono stati d’animo altalenanti che frenano lo scorrere degli attimi, scandiscono le scene del vivere, rivivono nella malinconia.. e bruciano fino a svanire.. nei ricordi.. scarti nel cestino dei rifiuti.

Avrei voluto
Che le nostre strade confluissero in una sola
Congiungessero il nostro sguardo lontano
E consacrassero al mondo il nostro stare vicino
Avrei voluto solo
Stare bene
Con te nel mio sempre presente
Nell’ombra del mio passo
Un’orma
È la vita che porta risposte
..
Da “Le cose che si sbagliano e sbadigliano

Si rifugge sempre da ciò che spaventa e inevitabilmente questo ci sommerge e ci contagia. Dovremmo forse preoccuparci di risolvere prima le nostre paure e far sì che queste ci rendano immortali. La forza è una condizione della debolezza. Il vero amore è il superamento di tutti i limiti e delle verità del mondo, è lo scoprirsi nudi ma felici.
Da ”I brevi passaggi

NONNINA le cose si spengono
Vorrei VEDERTI
E CANCELLARE IL TUO ACCENNO DI VOCE
CHE RUBA battiTI AL mio cuore triste
Stringere forte ciò che di te è rimasto
E mi dici
capisco
.solo.
„Ci A o A L E“
E mi getti addosso PAROLE arruffate senza senso apparente
e l’eco mi ricorda chi eri
mi riporta a quando la voce
Aveva corpo e mente
Aspetto movimento e rotondità
Calore e gioia
Ora
la morte
ti tace accanto
..
E non posso sorridere
Solo attendere
alla sua ombra
Che la tua scompaia
Rivivendo candida
a nuovo
in me
Nonnina chi sei ora?
Da „Quando le cose si spengono

Le ombre del mio paese
Le ombre dell’Italia
Parlano
Evocano mari e colline
Leggende remote rideste
E l’umido conosce il suo tempo
Il mite il suo compimento
Il limone fiorisce a nuovo
L’arancio luccica tondo
E il mio volto si nasconde
Tra gli archi degli arcobaleni

il lucchetto di questa visione apre all’infinito..
ed è Italia
terra mia
Da “Sapori di terra nostra

Salviamone uno
Hanno messo il silenziatore
Nel meccanismo d’acciaio che stringe la gola
Hanno rubato il suono alla chitarra di elvis
E la musica è scappata
Restano solo note vagabonde che ululano
L’eco perso..

Anime impazzite senza più dettagli
Da “L’uomo moderno in crisi

Cosa sono le emozioni se non la manifestazione in concreto di uno stato d’animo astratto? Sono contenitori dell’eternità che si manifesta. Evidenze dello squilibrio naturale continuo a cui tende l’uomo.
Da ”I Brevi passaggi

I tempi moderni dell’amore
Le persiane del cuore
Schiudono le uova del piacere
L’amore rimbomba nei conati di vomito
Ci si accoppia mentre feti rimbalzano
Nelle creme da viso
La rivoluzione di un bacio diviene rifiuto all’abbraccio vestito di sentimento
Dimmi cosa vuoi e il mondo lo produce
Chi parla la stessa lingua ormai è nascosto
Come imbrigliare la storia?
Imbrogliamo noi stessi..
Da “Cono gelato di Attimi e secoli

Non piangere eugenino
Ho raccolto il silenzio dei tuoi passi e meditato

La follia della gente ai tuoi occhi è muto dolore
Persone che girano gridano soffrono mentono
Non trovano il senso alle cose
Non si fermano né ascoltano

Non piangere eugenino
Le tue lacrime moriranno nel loro egoismo
Lasceranno solo il segno
Nel mio umido cuore di stralci di parole
Arrugginite
E sensazioni regalate

Non piangere
Nel fazzoletto resteranno solo
lacrime
Da “Il pianto degli angeli

Scrivere sulla scia di chi già è passato
I quadretti della vita partono e volano sulla tela del tempo
Li rincorro con spirito bambino
inciampo
guardiamo dal finestrino del treno come tutto scorre e cambia forma
come figurine spezzate uniamo i nostri confini a quelli incerti fuori per ricomporre il puzzle
dell’esistenza..
ho visto un uomo che moriva per il suo egoismo
ed ho fumato per lui un’alberello di emozioni
ho visto un uomo che viveva la libertà dell’amore
e ho raccolto le spine ed i cocci sulla strada
ho visto un uomo che pregava
mi sono inginocchiata ed ho chiesto perdono.
Forza
Mi alzo
lascio che il mio cuore si trascini fino al cielo
Ed è Aldilà
Da „Quando le mani si uniscono ed è preghiera

Il pianto
I passi umidi che l’estate trascina sono scivoli
per il mio cuore ingombro che cade e si rialza, sbuffa, sorprendendo che c’è già chi più in là ha perso la forza di sollevarsi e nudo aspetta la mano dell’immortalità
Da “I gironi danteschi sulle nuvole

Sempre qui trascorrerò le mie ore, in questo tempio che arrugginisce l’inverno..il mio corpo di perline e sensazioni.
Da ”I brevi passaggi

Esistono specchi che riflettono le sembianze dell’infinito…i tuoi occhi.
Da ”I brevi passaggi

Gridano vendetta
Gridano vendetta
a Dio
Le anime piccole
dai grandi cuori infranti
Hanno preso le chiavi e li hanno costretti
A consacrazioni immonde
Svergognati dal non pudore, dal non rispetto
Dal male gratuito, dalla non compassione
Gridano vendetta
Non solo all’uomo
Ma al Creatore
Che appoggiò di passaggio angioletti nel mondo

Che cenere cosparga le loro fronti
E sciolga i lacci che li stringono all’uomo maligno
Che nulla può di fronte ad una Benedizione ed al sacrificio di una messa
Siano benedette le piccole anime tratte in inganno
E la luce li ricopra mille volte
E scopra dal loro volto il bene eterno
Nulla può l’uomo di fronte a DIO
Siamo impuri per averlo abbandonato
Marci ed appassiti
E più lo dimentichiamo e più ci lascia
Nella nostra libertà
di catene e pesi
..
Gridano vendetta
Da „Le cose che la Luce Conosce

L’orchestra suona, tutto parte verso
La tenue orchestra
Suona
Il passaggio della vita
Tra gradini di diverse intensità e timbri
Ricostruiamo petali al vento
Paesaggi nuovi mentre violini profumano
Arpe volano
Tempeste di fiori scatenano le stagioni come tasti di pianoforte composti da vivaldi
Ondeggiano nella musica contrasti di storia e presente
tutto parte verso..
Da „Tutto parte verso..

Ed è sera
La mente avvolta da un caldo pensiero
Il silenzio mi premia
Accendo un’anima
Con un bacio lieve..
Da ”Sensazioni regalate

Le risposte che mancano
L’albero di limoni
Ha perso l’aroma acido e maturo
Di frutta gonfia al sole
Tre anni fa l’istantanea aveva scattato la sua foto su di noi
E sotterrato i nostri sguardi nei semi e nei germogli della pianta
che ora rivivono
sensazioni passate
dal fiore il frutto
dall’aroma l’essenza
dallo sguardo l’amore
..
un petalo nell’eternità
Da ”Quanti petali perderà la nostra eternità

Mano nelle mani
Pulsano sulla pelle le tensioni dell’eco del cielo
Si battono i demoni e le anime perse
Nella confusione premiata dal male
Imperversa nella divisione
L’occhio malvagio che separa gli amori e le favole beate
L’apocalisse ascolta compiersi la sua voce
L’uomo attende e scivola via nella terra
E il silenzio avvolto di melanconiche AVE Maria
Ferma la Mano Forte
E arde sulla pelle il fuoco vivo
Spiriti tremano.
Vita scorre.
Mano nelle mani.
Dio nel cuore.
Da “Attimi scalzi, in cerca di autore

Ditemi il senso delle cose
Ditemi il senso delle cose
Risponderò io
Che mi sono trovata a rinascere
Con 10 pillole in mano
Una per l’amore di DIO..
L’ultima per i buoni desideri
Ho scoperto
il significato
Dell’attimo
dell’essere fratelli
della condivisione
dei grani del rosario
della vittoria
che parte
dalla sofferenza
dalla tribolazione
dalla terra
dall‘angoscia
e risorge
nella consapevolezza di
esser protetti
dalla mano infinita del cielo...
Da „La mano infinita del cielo

I messaggi nascosti
Nessuno conosce il turbine di voci che sputano parole da dentro l’anima
Ed il corpo soffre e s’attorciglia
Nel peccato
Si atrofizza e sussurra..
Al tempo che fugge
“Popolo di tutti i tempi
Da tutti i volti
Nn dimenticare:
Cenere tornerai”
Mentre uomini sacrificano il loro corpo il loro tempo la loro anima
Attentano a sé stessi per sé stessi
agli altri per sé stessi
vogliono il mondo nelle loro mani
le loro mani nella sua ricchezza
mentre popoli sbadigliano nel chiaro scuro della vita
e c’è chi soffre e chi non sa di soffrire..
solo Dio può e un sorriso…
Da “Toccare Il serpente del peccato

Canti notturni come ululati al cielo
Quanti passi sversi ancora
Mentre ulula il tempo
E gli occhi ripiegati all’indietro ed attorcigliati
E terrore
Della pelle consumarsi
Senza più voce
Persa
per il male ed i malefici
.
si sciolgono i lacci della tenebra
mentre il pianto scivola nell’arcobaleno
e le preghiere snocciolano dal crocifisso
una sottile melodia..
Dio è risorto
Alleluia
..
Passi che portano alla verità
..
Da “Passi di vita e di morte

Non è stato un gioco
È stato come rinascere
Dopo aver ingurgitato duri palloni gonfi per anni immemori
Tanti come quelli impercettibili che librano verso il cielo
che la morte sdrucciola separa dalla vita
Ho letto pensieri demoniaci
E cercato la mano di Dio
Quanta fatica l’anima mia
A staccarsi da te
E fiorire a nuovo
Con limiti aperti e silenziosi
Sia la tua volontà su di me
E sorridere

Dopo

e sofferenza e rancore e malinconia

prima

il cammino s’apre alle porte del tramonto
è stato come..

Sembra uno specchio la vita
Sembra che la vita ti scorra fra le mani
e affoghi in essa
i tuoi buoni propositi
con briglie del destino strette davanti
nei paraocchi due fette di bresaola
e nel cuore un pomodorino
marcio..
Da ”Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini

Cos’è l’inconsistenza se non un fiato sottile che ci permette di sognare ogni mattina quando apriamo gli occhi?
Da ”meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini

I passaggi che mancano per arrivare all’anima
Mancano i sottotitoli per queste mie sensazioni
Sento per te tutta me stessa
Convivo con il senso d’inadeguatezza
Vorrei più…più in là..
Ma l’anima è astrazione del pensiero superiore con riflessi dei nostri errori…
E
giace
celata
Senza note o sottotitoli anch’essa
Sbuffando come un battito di cuore

Quanto dista la strada verso
Sfoglio le parole
Come un fresco fiore
A te dio mio
La luce di questo giorno
Ogni parola domanda: quanto dista ancora la strada verso te?
Qui l’egoismo pesa sull’amore..

Ritratto di Fine estate da cui tutto riparte
Sbadigliano le bianche stelle all’orizzonte
passeggiano nell’eternità del tempo
e nell’istante
del nostro guardare al cielo
Il falò s’accende sotto
mentre chitarre accompagnano lo scrosciare del mare e della notte
i miei occhi blu nei tuoi
ed è luna sopra e dentro
Da “Quando tutto resta uguale eppure lo avverti diverso

Il tramonto dell’anima
Come il cielo coperto di pecorelle bianche
Sfugge alla memoria del vento
L’anima mia
contempla il passeggero
E si compiace del suo eterno sfiorire
Nei paesaggi che la vita le offre

Scioglie i messaggi celati nel cuore
E sfoglia i panorami dell’infinito

È riflesso l’anima mia
Del colore che il cielo
tinge stasera
Sul suo palcoscenico sbiadito dal tempo..
L’anima mia si accartoccia
Nell’ultima sublimazione del sentire
Poi potrà dire “ho vissuto più in là..”
Da “Le mie parole sono anime spoglie

Bocca di silenzi
Bocca di silenzi
Quanti ne ho masticati
Per non morire
Per amarti ancora
Per sopravvivere
L’eco della libertà avverto
E plasmo nell’ombra mia
Archeotipi di
Ideali irriconoscibili
Che la tua distanza
Inevitabilmente
Ha racchiuso
Bocca di silenzi
ora
parla
Da  „..ll’eco delle parole

Le querce morte
Scolorite immagini opache del bosco
Cinguettano di stati di incompletezza temporanea
Ed io permanente anima alla deriva
Ossequioso volgo l’inchino al tramonto
Inganno l’obsolescenza del tempo
Contando i passi
Come in una danza del ventre
Come un rito indigeno completarsi
dei colori del cielo
E come querce morte
Resto volta verso l’alto ripiegando le secche radici ed incurvando la schiena
al vento
In attesa che l’ora mia si compia
Da “Il tempo delle radici

Il giardino che germoglia d’assenzio
Una passeggiata da respirare
Mentre piove l’ombra sotto i platani
E riluce il cielo sopra gli occhi
E anima trova il suo compimento
Nell’essere
Quanto tempo vergine ancora prima di morire?

Seduta ad un tavolino, di fronte alla morte
Ortensie ed oleandri respirano profondi nel vapore del giorno appassito
Dolore innocente che cammini sottobraccio alla morte
Baratto nella luce scolorita un sorriso
Per spegnere terra e guerra
E mischiare a questo mio sentimento
Vergini fughe
verso
l’ombra imperitura della memoria
Da ”I tasselli che mancano ai puzzle da incorniciare

Sensazioni dipinte
Scoloro il dipinto dell’estate che trasudava immagini di fico e venere
Mentre fuori l’alba prende possesso del tempo
E dentro al mio animo si compie l’infinito
Da ”immedesimazione e illusioni

La forma dell’equilibrio perfetto
Anima mente corpo
Nell’uno si specchia la perfezione dell’altro
Mi volto ed è messaggio infinito
Che pace trascina
Linguaggio del cerchio che si completa
Rigenerazione continua di cellule
Forma dell’eterno compimento
Del tutto
unico contenitore per questo mio desiderio..
l’uomo
Da “Le forme delle cose perfette non hanno parole

I passaggi che mancano per arrivare all’ultima fermata
Scorrazzo come un pollo
Schiamazzo nell’animo
Respiro cos’altro se non fiato libero di altri
Eco di Parole vuote
solo esistenze prive di senso proprio
..
Etichetta al vento
Di un comune stato di sopravvivenza
Richiamo
qualcuno almeno risponderà della sua ombra
qualcun altro ne farà a meno
..
Urlo nell’aria
Seccata dal sole
inumidita dal mio sudore
Urlo affinché
Buchi il mio suono
Il confine del tempo dell’uomo
E tracci una nuova linea sottile
Un treno diretto al cielo
Sui binari volanti
Dell’alfabeto del cuore
Sono un bimbo che si copre di illusioni
E prende una ad una le lettere del tragitto
Le mastica un po’ e le sputa a terra
Affinché qualcuno vi presti attenzione..

Scorazzo come un pollo
Priva di senso anch’io
Da “I passaggi che mancano per arrivare all’ultima fermata

Colonne d’Ercole
Foce stretta delle colonne d’Ercole
In prospettiva sul mio orizzonte
Doriche ioniche e corinzie le foglie d’acanto
Aureola al mio capo
Tutti si aspettano che non ci sia una vera fine e un vero compimento della perfezione
Scrosto l’anima dal cervello
Facendone tanti californiamaki
Alcuni stanno scoprendo il giapponese
Va di moda
Esce gioia libera dai pori
Spengo il buio dai miei sguardi
Bisogna spazzare la cenere dei morti
E Come se l’atmosfera di 20km sprofondasse in un cirrocumulo.. quanti frammenti da ricomporre
In una sola occhiata mentre scorrono sul cielo
Ombre imbizzarrite
Fenomeni da circo
Sprofondo sotto terra
Ingoiata dal mare
E Inabisso come i templi d’Atlantide
Mi rifugio da tutto ciò che è esterno
Ho sempre odiato la modernità. E con essa me stessa.
Sono un essere strano che inghiottisce i cervelli..
Da “Gli spazi monchi

Fra le mie dita un libro da sfogliare
Potessero rubare i sospiri agli amanti sposi LE mie mani
E cavalcare l’ombra dei desideri miei LA vita
Fra le mie dita si potessero celare scrigni di incontri pregiati come vini francesi di barrique
Mentre fuori pioggia scrosciante
a cornice
del quadro che è la vita
viandanti con la pelle arricciata
spazzini con le scope bruciate dai fumi e dal tempo
mendicanti rattrappiti dalle ferite del passato
..
angeli scendono e si calano piano
per soffiare più veloci
le pagine lente rimaste ancora incerte
fra le mie dita un libro che è
da sfogliare ancora..

Carosello di campagna e calici di champagne
Arte dello scavo anticonformista
Ripulisco il fango dagli ortaggi
E penso a
come armonia insita in natura stia
comunque riposta
è fragilità evocatrice
CON LE MANI MODELLO FORME PLASMO L’ARTE
è Poesia fatta di
versi liberi snodati d’immagini duttili
RIAPRO il testo sacro
conflitti spazi ed illusioni classiche
Ecco un musicista che suona le melodie di piccole cose quotidiane
brillano in questa vetrina giovani significati e antichi segni
emozioni verso il cielo
come il volo di un gabbiano che s’apre alla vita
pensiero irriverente
sensazione corporea

spaziale spirituale filmica

che si snoda nell’insaziabilità del desiderio naturale

che tende all’infinito…..
Da ”Grappoli di eternità

Ripartire dal c di “C’era una volta”
Chicchi di cenere
La bella cenerentola appassita
nella carrozza di zucca
getta petali rosa e gocce di cristallo di rocca che intrappolano
lacrime e amore
mentre torna indietro nel tempo
al c’era una volta
in un carosello medievale
a ricordare chi fu
c’era una volta
…qual inganno vita sfugge.. con questa frase…
Chiudi gli occhi e la realtà
e vivi…
Da “Siamo sognatori di perle di fiume

I nuovi moderni riflessi in un quadro antico
Stregata dalla follia di un quadro
Conto i tanti piccoli ometti arrotolati
In una cava scura
Alcuni grandi uomini li pinzano con tridenti
Mentre fuori ira brucia la carne sorda
E il mio sonno precipita nell’Ade
Con capriole infinite fra fumi e bracieri
Voglio mordere la carne di quel vecchio ubriaco che si consola
con l’ultimo rum e ucciderà
Rubare al bimbo insonne le sue mani di velluto
Che da grande toccheranno il corpo di una donna e la ucciderà
Leccare la terra
con il suo umido sapore di sangue imputridito
Dai mille suicidi omicidi del mondo
Che qualcosa si rintani
ora
nel cuore e fermi l’onda assassina..
..forse amore?..
Da “ I moderni del tempo triste

L’eco delle conchiglie

Ssssss
Ascolta
Nel mare
Riflesso
Il Silenzio scuro degli abissi
Che si schiude nell’eterno rigenerarsi dell’onde mature
Sssssssssss
Flussi e riflussi
Incoronano il rincorrersi dei pesci
Mentre l’eco fa conchiglie vetuste
come un pentagramma che ha perso l’armonia..
ssss
ecco la chiave arrugginita
leggi le note della storia che rimbombano al contrario..
Da “Camminando tra i resti del tempo sulle conchiglie dell’Isla Margarita

Ho trovato scritte.. parole sul foglio dei resti del tempo
Un foglio intriso di bacche di ibisco
Sigla l’incontro di 2 labbra
Che un giorno avevano il nome nostro
E riconoscevano le reciproche parole
Salivano i giorni umidi scivolando sugli arcobaleni di brina
Gustavano il sapore del mosto selvatico scambiandosi l’aroma infinito..
Ora labbra sono umide di lacrime e nostalgia
e dicono alla morte “vai più in là”
Sperando che il sole le asciughi e rifletta un nuovo arcobaleno.. perchè il mondo ricordi…
Amore è
uno schiaffo e una carezza..
Da “Camminando tra i resti del tempo sulle conchiglie dell’Isla Margarita

Ascolta spirito evoca
Almeno
Scrivimi
poi
Getta calamaio e salsedine
Porgi una mela matura
Da morder e far tornare acerba
Fino all’eterno compiersi del giorno al tuo sguardo e della notte ai miei sensi
Scrivimi almeno
Un’ultima volta
Poi
Getta sul mare le scritte antiche
Amore che torna amore che va
Scrivi ancora
In un tocco è sole..
E senso è
..
Da “Magiche ombre della luna

In ginocchio sul cielo
E’ soffrire
Soffrire
Altro che sorridere
Perché sto male?
Sono un petalo marcio
Che sa della sua stessa incoerenza
Sentirti scivolare
Lontano in fondo
Io
Con tutto in mano
Getto scorze di limone
Canta cuore scalzo
Sotto le nostre parole
Sopra i desideri
Cuore a brandelli
A terra sotto le tue orme
Canta stanotte
Nella mia solitudine
Che la tua voce mi imprigioni nel tuo tornare
Sono un pagliaccio che mi gioco te..
Di nuovo
In ginocchio sul cielo
Intero INTERO
Da “Noi ai fachiri facciamo una pernacchia, siamo i soliti pagliacci

Il cercatore
Naviga e scava
Sonnolenza d’onde
CAPIRE
Mentre il cercatore rem*
Buca e sprofonda
Nel sogno tuo
Come sabbie mobili
E impasta il tuo respiro di silenzio roteante
Cavallette ti balzano attorno alla testa
DELUDERE
Non dormirai domani notte
La tempesta scemerà nell’aria di primavera
e tu resterai fermo ad aspettare
prigioniero delle tue parole sospese al vento
Cercatore esausto
Ad aspettare un ombra nel cielo
RINASCERE
Viene e va l’onda..va

Carcere fra le stelle
Combatto alla deriva
Tra delirio e onnipotenza
In fondo
Solo polvere attraversata da bene male mediocrità
Doppi contorni
Troppi per il mio fegato esausto
Ma l’universo è qui
Appisolato fra i resti di tutto, di nulla, di qualcosa
Combatto
evado dall’arca di Noè
sbadiglio chewingum e bollicine
quanto dista ancora il pianeta…
magari catturarlo nel retino
Da “gozzovigli fra le stelle e gite sul carro di fuoco

Rami di bamboo
Corrono sulla sete del fiume le ortensie rapite dal vento
E il mio grido nell’eco si perde tra culmini e vette rattrappite
Che rombano all’infinito.. e ripetono..fino al mare..
ricongiungi Aci alla ninfa affinchè amore
giaccia in eterno.. sotto l’onde, nascosto ancora all’uomo
..è leggenda
che negli occhi riflessi del mare svela ad oggi
parole e parole…
Da ”Polifemo e le sue leggende

[Spiegazione: Aci, nella mitologia, era un pastore siciliano, un ragazzo bellissimo, di cui si era innamorata Galatea, una Nereide, una ninfa del mare, che per lui aveva rifiutato l’amore di un altro pastore: il ciclope Polifemo. Polifemo non riuscì nel suo intento. Accecato, non ancora da Ulisse ma da un sentimento di gelosia, egli uccise Aci, scagliandogli contro una rupe dell’Etna. Il dio Nettuno, commosso da quanto accaduto, trasformò il giovane pastore in un monte, da cui sgorgò una fonte di nome Acilia, che diede origine al fiume Aci, permettendo così allo sfortunato giovane di ricongiungersi con l’amata fanciulla.]

CRISI epilettiche
Schizzo furente
Tempesta di spilli
Onde di suoni
Tubi di voci
Urla lo spirito ancestrale
Mi dica
Quali sintomi sente?
Ma non vede che sono distrutta
Illusioni si INGRANDISCONO IN ME
attorciGLIANO
Sospiro vuoti
Vedo ALTRI++++++++
Mi dica mi ascolta?
ZERO UNO DUE TRE
aspetto prima di parlare prima che sia tardi prima che finisca
L’IRA che sale
I gradini
AD uno ad UNO
Aspetti lo vedE?
Venire piano e LENTO
Il Corno ROSSO ConTORto
È malattia contagio insaziabile
+
+++++++++++++++++
ZERO UNO DUE TRE riparto riparte
Esplode il mio corpo NELL’INGombro
Dello stesso
Onde di suoni tubi di voci
Elettrico diVIENE il corpo
Trasforma bATTIti impazziti
In SPILLI del fachiro
Scema nell’uomo o donna che sia
Consapevolezza D’esistenza
Aspetti lo vede?
+++++++++++++
Da “Sentirsi è essere

Battelli in fuga
Siamo materiale umano intriso di una sensazione infinita di impotenza e possanza insieme

Il vento è come un battito dell’orologio all’indietro

Mi sono impigliata in uno spigolo
E questa è la mia vita

mi soffermo a guardare la mia unghia rotta
come se fosse la sola al mondo

corre il desiderio tra le vette delle 7 verità
strette nel sacco di DIo

attimi che sfuggono e si perdono
nei secondi del tempo

intuizione è parte del tutto
una sigla di conformità
apposta su ciò che appare

le mie ali sanno di stanchezza
e di sacro odore di vecchiaia
mente vetusta in corpo giovanilmente appassito

..quanti astri
altri sono accecati dalla medesima malattia?

Le immagini che compongono il cielo sembrano
Ossi di seppia appiattiti da cui cade nero d’inchiostro

Scrivi tu
Passi sulla mia tela
Da “Quando le cose si perdono dalle mani e girano i carillon del destino

Angelo nero
Poesia è ora morte
Sento dentro avvolgerla
un’angelo e dipartirla da me
Addio poeti
S’è fatta l’ora mia
Da “Dalla fine sempre riparte l’inizio

Appiccicare al cuore di qualcuno un battito
Segno la strada con un gessetto bianco
che appiccica i passi degli altri…
qualcuno prima o poi ne rimarrà impigliato
o almeno incuriosito
..
Siamo pirati senza occhi
Muscoli senza nervi

Come sorprendere oggi..
Alcune strade sono percorse da più di uno
Ma siamo tutti soli nel percorso
.
Piccole ali piccoli battiti
Un po’ del cielo
Un po’ dell’inferno..
Da “Vele spiegate verso terra e anime al cielo

Meditazioni di un tempo di gelsomini
I pini sciacquano la loro ombra composta
Di dosso
Dal manto mio cadono aghi
Fitti cespugli nascondono il mio cuore
E schiva lascio al tempo le mie foglie svolazzanti..
Ed i resti di caffè bevuto..
In un sorso la storia della vita

Quella collina che mi ruba la visuale
Ti porterò dove i monti incrociano il sole
E rubano al cielo i suoi orizzonti
E le colline seguono i sorrisi dei bimbi a girotondo
Dipingerai il confine del mio mondo
Rannicchiato in un angolo qualunque del mio dentro
Cavalcherai crociato fino a portare la bianca bandiera anche qui
E della terra non resterà che l’appoggio di Atlante..
Perché l’amore costringe all’amore
Lo chiama lo riflette lo moltiplica lo imprigiona
L’amore mi AMA
E ti porterò da lui
da "Le vie della vita che sbucano su autostrade"

Ideologia è pensare allo stesso modo

Ti devo un bacio
Sei amore che consola,
Abbraccia sorride soffoca
Sei carezza e incontro
Sei ebrezza
Ti devo
Proprio
quel bacio
che sfoglia le pagine della mia vita all’indietro..
Da ”Piccole grandi parole al rallentatore impresse tra i segni neri dell’inchiostro

Le albe del cuore
Geroglifica traslucenza
Dal mare diparte
Per congiungere gli occhi miei
All’aroma caldo del tuo profumo arabesco
l’orizzonte quanto dista

Pare una tappezzeria persiana
Il nostro intreccio impresso nel cielo barocco
Brindiamo in calici di vini barricati
E diamoci un bacio d’ebano e iris e pioggia selvatica
Mentre l’alba del cuore rinasce
In noi
Fatti d’alfabeto cristiano e pagano
Di foglie e muretti
Di parole e silenzi
Miele e caffè amaro
Diamoci un bacio al sole caramello
Che possa
Mostrare com’è bello AMORE
Geroglifica traslucenza
Dal mare diparte
E svanisce in noi fumo e cenere
Cozzaglie sparse nel candore di un giorno
Ito
E diamoci un bacio al pensiero di allora
Perché è morto ciò che non torna
Vivo ciò che rivive
Io so
Geroglifica traslucenza
Dal mare diparte svezzata
Ancora
..
Da ”Le belle cose non muoiono perché le albe del cuore le riportano a ondate

Le code che ti passano di fianco e ti sorprendono nella stessa fila
C’è coda anche qui in cielo
Ed i capelli s’arruffano per il vento
C’è afa ancora poiché qui le stagioni seguono i desideri
E le mollette si mettono sui panni puliti per far prender aria
Alle canzoni che raccontano..
C’è coda nel mio cuore
Anche..per le parole tue che m’hanno sospeso
C’è coda dentro e fuori
In questo mondo
In questo modo di fare
Di darsi
all’amore

eterna coda eterne attese
almeno uscissero dai panni canzoni e potessimo udirle..
fra due corpi nudi ancora da congiungere
da ”Sensazioni rubate all’incombere dell’estate in fila ad una coda

Cassiopea a testa in giù
Scivolano le foglie stanche
Sull’orsa maggiore del tempo
L’eremo ospita del vento
la forma nuda
E del cuore
l’essenza dell’anima morta
Eustella
hai abitato la speranza
Calca ora pipistrello i passi della notte e
arricciati fra i capelli della vita
Ciò che muore è passato e
sFugge via
ciò che resta è
pensiero e Sublimazione
d’intenti
Da „Passi e passeggiate raccolte in un pugno di sole e sabbia ed orme bagnate
 

FALSI MITI denutriti
Vive sensazioni
A braccetto
Corpi rattrappiti
Gambe storte
Denutrite da tv e false virtù
Denti secchi
E bruciati dal fumo
E nasi minuti
Schiacciati dalla cocaina
Vive sensazioni di morti che camminano
Sulle passerelle del mondo
E occhi li guardano come fossero ombra di stelle..
E aspettano ai loro piedi
una briciola
per esser anch’essi nell’attimo
immortali
ma quanta vera sofferenza gratuita!
Da “I nostri eroi che si accendono come sigarette

Sono Serpente e Giaccio dentro l’animo
Sbircio dall’angolo dell’eden
I calzini sporchi degli uomini del mondo
Di virtù bruciate inganno falsa redenzione
E scopro che in me già sta
La condanna del perdono
Sono provocatrice
E rinasco nel melo tentatore
Ogni volta che il mondo si volta
Per aspettare
la nuova era..
Da “Gli attimi che sbadigliano

Piccoli risvegli all’aria
Stormi di spiriti neri
fuggono
dalla preghiera dell’anima
e s’aprono cielo e terra in un lento sbadiglio

il giorno cresce come gli aghi del pino
che rubano spicchi di sole alle nuvole

pioggia di anime dense s’appiattiscono nelle nubi
e sussurrano al tempo:
eternità colora a pastelli le tonalità della tua voce
affinché il tuo riflesso in noi appaia
come Arcobaleno
Da “Acquazzoni e Arcobaleni

Inutile parlare al muro di erba che cresce su di noi
Le cartacce fuoriescono dalla mia bocca

In te splende l’oblio

Giace la tomba
Nostra
Ai piedi

Facciamone un falò
E guardiamo la luna
Aspettando che arrivi…

Riviva in noi almeno uno sbadiglio condiviso..
da “Guardando la luna dalla serratura

L’eco profondo
Ascolto la voce
vibrat Vox
Che scorre tra passato e presente
imperitura
Prego Ordine
Stabat mater
Corsie d’ospedale e parole ingessate
In quest’atmosfera buia ruvida insana
Lacrima ex vultibus fugit
Piange mia madre
Per sua madre
Ascolto la voce
facio loquentem
Che giunge
E scappa
Dal suo destino incerto
Voglio luce.
Lux excidit
E poi più.
In silentio
Maria raccogli chi t’ama
Virtus in amore iacet
e sfoglia le pagine dei giorni
umidi
mentre pioggia lava
sangue consuma pelle
fiato scivola via..
Maria a te sola
Raccogli libero spirito
Spirtum intra stillas celatum stabat
E porta pace
Ex secula seculorum fugit

Ricominciare a smettere di fumare appena si ri-inizia
Semplici piccole cose
Raccontate e sfumate
Seduti ad un tavolo qualunque della brutta Milano
Che fuma anch'essa di nebbia e buio
..Bevendo acqua e gas
E forse un pò di vino
Che poi diviene anch'esso parte della vita,
parte del tutto.
Della nostra precarietà.
Mi hai detto:
ho scritto
Come
Te
E le sillabe resteranno
A imprimere
Una passeggiata tra due quasi sconosciuti
Che la vita ha fatto ri-incrociare
Veri.fino in fondo.
la vita lo sa bene, loro non ancora
Quante parole..
Serviranno a farci uomini?
Scrivi ancora.
Sono stata una zingara
Nell'altra vita
Ed ho visto musica e parole VERE
I gesti sono contorno alle emozioni
Cos'altro serve?
Caro amico...
Mio.
Da "Essenze e ritagli di vite precedenti"

Amarsi d’amore
Il senso del mio amore lascia il ricordo del suo ingresso a piedi nudi nell’anima tua.. affinchè non dimentichi.

Sapori indissolubili
Siamo ciò che noi sveliamo alla vita
Viviamo ciò che la vita rivela
Riveliamo ciò che muore perché effimero
E precario è il vivere
Da “Il tea. Qualcuno lo beve freddo

Fiati sospesi
Oggi le mie parole sono anime spoglie
Da “Il tea. Qualcuno lo beve freddo

Tutto ci appartiene del passato
Le luci scomode
Delle notti che ci oscillano dentro
I riflessi saturi del nostro star vicini
Il resto è residuo, superficie al valore di ciò che supera in noi l’orizzonte del pensiero

Angeli senza passaporto nè diritti
Oscenità del mio trovarmi
nel letto di 2 pensieri dannati
Stimoli rincorrere l’orgasmo
Scivoli e nascondi la pelle
Quella che mi hai ferito
Che ho buttato
Che ho sciupato
È beffa nel mio ascoltarti
Ridicolizzarmi
Attese che rincorrono la vita
Pensieri che la sollevano
Voliamo nel cielo rosa
Di schizzi di tele di Van Gogh
E sublimi angeli tornano
Accarezzano ciò che conta
Il tuo viso nel mio
Siamo di nuovo noi dolore nell’amore
Odore nel sapore
da “Angeli senza passaporto 

Nonna ci sei ma è come se non fossi più
Mi sorprese una stella venire adagio come la sera
Dammi luce o glicine
Regalatomi da nonna
Dammi il sorriso che mi ha spento un giorno lontano
Parla nonna mia
Dell’amore mio negato
Perdona l’ingiustizia di questo giusto mondo
E ascolta il mio dirti
Ti voglio bene, te ne ho voluto
Ti sentirò dentro
Chiederò perdono
Volgendo gli occhi alla luna
Mentre l’ultimo battello tornerà dall’orizzonte
Per darmi la tua carezza
La voglio!
Cadono uccelli nel mio cuore
Qualcuno gode
..Qualcuno solo sopravvive..
da “Le ingiustizie rubate

Camminare scalzo della notte

Camminare
Scalzo della notte
..
Ci si lecca di ozio e merletti
.
Si svanisce nel nulla

Scrostando ogni dettaglio del tempo
Mentre anime
Boccheggiano
E spiriti
Evacuano
Strisciando i loro resti sulle spiagge del mondo

Mancano due puntini alle storie
L’intensità d’amore e la sua stessa realizzazione

Paroles et paroles
J’ai rattrapée le détail
Des trucs qui vont nager sur la mer de mon souris
Le soupir se dégage dans ca vide émotion qui reste caché a l’infinie dans mes paroles..

traduzione
Ho condensato i dettagli delle cose che scivolano nella vastità
di mari e sorrisi
Il sospiro si apre in vuote emozioni
che restano nascoste
all’infinito
nel mio parlare..
e parlare
e parlare
..

lascio cornici per i vostri posteri
petali di fiori da gettare a mare
per ritrovare parte di quelle emozioni nascoste

A chi rigetta
..Non sono buonista, solo non lo chiamo Amore ma eccesso

Pensiero di 2 uomini
Che si coprono il volto
Con un bacio
Quello che prima univa l’amore
Ed ora
Aborrisce
.Dico.
Che un sogno di donna
Svanisca per ogni nuovo nato?


A chi accetta
.. Siamo solo uomini di oggi, che credono all’amore

Pensieri simili che uniscono simili
Come negare ad una mano l’incrocio con la sua stessa metà?
Non ci baciamo di fronte agli altri
Abbiamo rispetto di loro e di noi.
Che nessuno neghi però l’amore che dio unì nel nostro incontro. Siamo fedeli a noi stessi, stessa natura.
Dico. Diciamo.
Da “Altalene e specchi della modernità

I dolori della Vita
Piedi muti
..-Orme a terra-…
Mani inermi
..Dita al cielo..
Sensazione che il brutto
pervada a lutto
……………..nero grigio tonalità cupe……………
Sparisco
nella tua voce fioca
-parlo-
Nei tuoi passi lenti
-corro-
Nei tuoi gesti dimessi
-scivolo-
Nella tua non luce
-mi nascondo-
E ausculto il mio ritrovarmi
Non più donna nel sorriso
Resto.
Non più donna nel pianto
-Piove il cielo umido di me-
BATTITO battito BATTITO
Solo persa sagoma
di un manto che fu
..
pensiero sventolante di primavera
abbaglio dorato di stelle
calda coperta di piume
svengo nell’immensa vita
e attendo
il bacio di un rospo
CRA CRA CRA
-da ”Le costole degli dei”-

Sfogliare il tempo
Ritorno in me
E tu continui a parlare
parlare
sbadigli tempo perso
nel mio infinito desiderio
resto lacrime sparse e foglie al vento..
sai pensavo
siamo ombre di dettagli di orme
già scavate nel tempo da altri specchi di cemento
.. Da “Piccole meditazioni nel solito giardino di gelsomini

Crescendo in la minore
Sale armonia a gocce
In quest’umida discesa dell’alba mattutina
Che cade come il sole
Abbagli
Sbadigli sotto le coperte rattrappite
Pace miracolo risveglio
Compiersi in noi
Unità
da “Sinfonia di luci e riflessi di calde anime

Boscaglia di magici incantamenti
Scende dall’alto monte
Pioggia libera
Gronda giù su terra e mare
Flutti d’onde tra cunei e rocce
Manto di luce umido ricopre le dita lanciate al cielo
È uno sguardo
Come alpini ammainati all’ermo colle
Coprirsi il capo con falde e piume
E osservare giù rupi e discese
Scimmiette ammaestrate
dirigere orchestre di suoni
nella foresta ruvida di scivoli
è un passo
in natura
vita
è
Da “Disegni nel suono

Dire AMore
Quanto mi piace la parola amore
fuoriuscire da te
Quanto fa bene

Prenditi cura di noi
Dolce suono che dal lento valzer ci conduce
A un’estasi melliflua
Che incrocia l’infinita sensazione di averti
Amore
Anche solo nell’attimo della voce avvertita e già finita
Nella percezione dell’eternità sbirciata
Dal buco della serratura..

Da “I passi che ci conducono all’eterno sentire soffrire amare desiderare piangere rinascere

Ricorda sono ..
Le cose della vita che ti scoprono bella
Ti scorrono dentro
e
riflettono in mille specchi il tuo sorriso all’aer gentile

resterà fiato libero nel pugno imprigionato
come ombra d’un ebrezza saltellante

l’eremo spoglio avrà il suo seguito
la desolazione non potrà che condurre alla libertà assoluta
gelido l’inverno porta spinosi germogli
di primavera

le cose della vita ti spingono a scoprire la bellezza
dove ahimè il sorriso è celato
e ti vedi
a nuovo bella
con la totalità per aura tutta
Ricorda
sono…
solo
piccoli dettagli dispersi
all’aria
.
da “Ricorda sono…solo piccoli dettagli

Siamo uomini vivi
Giace
Sempre
degli ossi di seppia nel mare
il loro vagabondo nero
e si consuma
nell’immensità dell’orizzonte
che scivola via..
appartiene all’acqua e poi all’aria
e nella nuova trasparenza sopravvive
come la mia carne
al macero sotto il sole
disperde stelle di sudore
e scorre fra i riflessi dell’afa..
lasciandone il segno
impresso
..
Da “meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini

L’essenza delle perle di mare tenuta stretta in una conchiglia
Attimi che fuggono
Vociano di me
In te
Mi scopro nell’anima
Lo spirito
E lascio che il tuo tocco
Giaccia in me
Dentro
Sotto
Nella pelle nuda
Nel volto umido
Fra cinghie di lacci usati
Vecchi
……….Olfatto……..
Impresso
Sei tu

E copro
Tutto
a manciate di sabbia
affinché sentimento muoia
lo sguardo invidioso di chi non ha
..
Da ”Noi, piccoli ribelli di un tempo

Sentirsi
Rimbomba
Rimbomba
Il mio riflesso a mare

Urla tempesta
Gelida voce aguzza

Rimbomba
aulico
l’eco della morte

Muoiono
vane
parole
sbiancate
Lanciate a queste vuote giornate

Rimbomba
la solitudine
nel suo senso
Mortale
Di donna fori e dentro
rimbomba
Accende
infiniti specchi
e scivola
nel tatto della clonazione
di ogni sua parte
di ogni suo gesto
Proibito

Rimbomba
Il divieto
Inarrestabile
Di sentirsi due nell’uno.
da “E Dio creò Eva

Gli scritti gridano nel tempo
Scripta
Vociant
In tempore

I passi dei morti nel silenzio dei vivi

..il destino tramanda la sua linea sottile..
storia confonde l’orme con attimo che si compie d’essenze presenti..
La vita riflessa nelle sfaccettature di arcobaleni

Arringhe e acciughe
Desinar forme a mare
Magnus celat parvum
Mie funeste ombre
Di tempeste e lampi d’onde
A prua e poppa
Par un cammino
In cui maldestro
Destino forgia
Preludi a morte
La vita sospende
Passi suoi
Mentre voce accende
Terror negli occhi
Assorti di chi
La sveglia
Ha perso
Tra gocce di brina e vuoti all’orizzonte
annaspa
Fra i fondal e i coralli a monte
A me pare
Fiato sottil
divelto
Sussurro del mare
aperto
Nell’eco vorace
Conchiglie al vento
In morte canto
Inno
al pescato di vita
In morte canto
ciò che perso è ritrovato
nell’ondeggiar di bottiglie e ricordi
a mare
ciò che diparte al cuor ritorna
com’onde celano
fondali e spirti di battelli sepolti
tra ancore e pesci
giù
a mare
da “Le cose che si scoprono belle ti svelano tale

Homo da beltade rapito
Della forma homo nel cor rammenta
Virtu grazia movenza stupenda
Desir di donna imago divina
BELTADE DESIR FA L’ECO ASSASSINa
forgia del sole incastonar luce
impressi in mente com‘aura immortal
cinti gli occhi di specchi d’autunno
cadon ferite dal petto e freccie
paion steli di boschi e di vette
desir di fortezza spirto fuerza
corse a cercar nell’elmo la testa
uomini d’oggi stessi di un tempo
amare e darsi all’amore al vento
che spira si gira
si posa rapito
dal fior sbocciato di un dì più svanito
da „siamo homini d’oggi e di un tempo

Foglie al vento mosse
L’essenza sta nella morte pura
Di fuoco offuscata e nebbia annidata
Tempesta cade dal cielo
come foresta
Di giunchi e spie nascoste tra folti rami
Essenza è arte
diparte dal nulla
E cresce di sfiati di cielo
Riflessi di luci
Vapore e canzoni
Tutto riparte
Come onde sulla sabbia
Perché tutto è vita
E vita ancora
..
Unisce il diviso
E separa l’unità
Specchi delle stesse anime
Spiriti di spicchi di vita
.
Mangiamo emmental
Osservando i buchi nella luna

Fortuna gnoscit ipsum sensum
Il destino si fa strada in sé stesso
da “Immedesimarsi nelle foglie d’autunno

Quando i piedi calpestavano l’uve
E noi
Passi d’amor profano
Tenuti stretti alla mano
Di amor che umido colse
Le nostre promesse e svolte
All’alba del tempo
Ci scorse quel vento
Sospiro d’aurora
Che di passione scosse
paolo e francesca donna antica
La speme appassita ridesta
Degl’angel la sorte funesta
Che da dio s’allontanaron per l’altro
Che diede foco al lor impeto vano
Lucignolo il nom dissacrato fu
Che colse l’amo del gelido fior
E noi
Assassini del nostro fu amor.
da “Storie di un tempo. Quando i piedi calpestavano l’uve

Il senso delle cose
Il senso delle cose 7

Regala 3
profumi 3
e versi 3

denudato 4

Nell’eco sublime 6
del divenir donna 6
fiato allunga e 6

Desta in noi 5

un tono diverso 6
di parole e gesti 6
e sguardi profondi 6

Venire 3
Venire 3

Imprimersi noi 5
Anima e core 5

Il senso dell’amore 7
Lascia spine e dolor 7
Subrepta est prima spes 7
ab paupertatis oculo 8

La neonata speme nasce 8
dagli occhi della miseria 8
..
E tutto ricade in me e noi 10
Da  „Passi di noi nel neonato mondo d‘Amore

Studi di rime monche
In vita s’accese libertà 9
Spirto divino chiamò il suo sguardo 10

Tese forte la sua mano verso il ciel 11
E sorprese fiorire una stella 11
Venere l’occhio pose su di lui 11

Grandi cose di te dirà il mondo 10
Hai steso la tua vita per gli altri 10

Valicato i sentieri della sofferenza 14
Conquistato l’amore e racchiuso il bene 14
Pregato e disperso frammenti del tuo cuore 14

Raccolto tristezza e scontento 10
Stretto anime nel divin profumo 11

Del manto di luce del dio infinito 12
Che si sveglia dal sonno di bimbi nudi 12
E giace nel fiato raccolto e solenne 12
Del tempo che fugge al tuo “ei fu” 11
Soave il mio grido si stende sul mondo 12

“A Pino aeternitate”
Da “ Ringraziamenti per persone speciali

Le notti delle stelle
Le notti delle stelle
Ascoltano rumoreggiare e scrosciare i venti
E l’infrangersi del mare sotto i castelli di sabbia
Le notti parlano
Di marinai e sirene
Di tesori e tempeste
Di carmina tristi e lenti
Le notti raccontano
sogni spersi di
bottiglie lasciate alle onde del tempo

iacta spes cogitat marem
I moti dell’animo mio
lasciano inconsistenze alle vibrazioni del mare che le plasma in sé
nel suo infinito ondeggiare---
da ”Quando le parole scrosciano e le senti nell’anima come onde fuoriuscire da conchiglie..

Le ore delle stagioni
Scivolan liete
Le forme dell’estate
Pei campi ruban fieno
Nell’aura nova del mattino
Al sole lo ridanno
Pei fiumi scavan specchi
E rifletton del ciel gli aspetti
l’immagine è del mondo
riflessa in uno sguardo
scivolan nude
le ore della notte
e l’eco par stupore
come fiato d’aprile vuoto
del sogno della vita
ahimè ora appassita
..
Ipsum tempus ipsa spes
Da “ gli specchi che riflettono vita e morte

Le campane suonan festa
Passerotti arrossiti
Dal tepor del primo sole
Qual venuto par stridore
Dalle spine dei rametti

Piangon urli di tempesta
Che ramazze portan via
La parvenza si ridesta
Del mio spirto allegria
Da “Ramazzar il sole d’aprile e aspettar la forma della vera pioggia

Spirto libero d’amor tradito
Amor libera forte
Come d’aquila le ali
Tra le pagine del destino
nell’uscio chiuso del mattino
lo spirto mio che genera sorte
di incroci spersi e fatali
..
della musica nota s’avverte
mesciando al vin vestali
scivola via al tenue sole
di nottate al ciel aperte
fra scivolosi mali
gelsomino umido duole
alle mura della sorte
..
candor sospira a morte
della notte assorta alle porte
.
nel lento sonno di veli
assopiti digiuni steli

su corpi umani spossati
addossati l’un l’altro sotto cieli stellati

di poesie del cinquecento
amor libera forte vento

passi audaci di cupe voci
che dispersero nel tempo
compassione e nudo sgomento
da ”Tempo di sguardi e di cammini nel ventre stretto di una madre

Per la vita
Il mio grido si eleva a te
Grazie
Angelo mio
In morte vita inservit aeternitatis notas
La vita si compiace nella morte
dei segni lasciati
dai gesti d’amore

E l’infinito giace ai miei piedi
Affinché nello spazio d’eternità
Veda Amore e Amore viva
in me
da ”Onde sacre e passi infiniti

La lunghezza della forma inespressa prender forma d’attimi
Si fondono
le tracce della vita
in me
come piume d’edera
cristalli si avvinghiano e danzano in coppia
dilatando silenzio e pura riflessione

trasforma e batte l’impulso al muro
forte spira
battaglia d’oblio
novella
vagar nella mente dell’ombre
tra stelle e un fiume di luna
erosa e riflessa

il mio corpo scambia
flussi di ricordi con l’oceano
e imprigiona in passi di danza
l’eterno
di attimi
muti
ed evocativi

confronta la valle alle dune dei seni
per Combaciare le linee indivise che aerei
Disegnano
Desideri liberano
meridiani muovono

Sull'orbita aurora e pace
Amplesso sbocciare negli ori del mattino
da nasi sottili nascosti fra coperte, incipriati di neve
Amo d'un pescatore
Attanagliato
Cerca di catturare l’ istante
Invano

Amore di amanti
Addio

..bevo
l'ultimo sorso
di silenzio appigliato dietro ll’ultima roccia
e
dondolo
fra passi ubriachi
di pensieri
complici e imbanditi a festa

Preghiere promesse e brutti sogni
passano e scorrono
nel dolente specchio della vita
l’ora si infarina
nella clessidra di giochi di ombre, riflessi di luci e parole
s’approssima il fumo del vuoto
capriole espandono i giri di nuvole al cielo
pensiero
sfiorisce
aprendosi come un proiettile spannato
Sussultano cornacchie
e la voce dipinta
di mistero scorge musica e
mandolini suonare la voce del mare.

Buona notte VITA

bellezza ora ti ghiaccia dentro

freddo senso delle lacrime scendere
..
Bellezza addio
impressa in una stella fugace che brilla
di destini intrecciati
come maschere di un gioco
È
..il mio addio.
Da “Abbracci di paesaggi, simbiosi e palingenesi

Le ore dei giorni
Strisciano sul tavolino del bar
Ripassato da calici di vino e bicchieri di wisky
Mi avevano detto
Che la vita trapassa la morte
Che i sogni sono vesti dei desideri
Che i miei occhi sono riflessi del cielo
Che
Il tuo leggere ha il senso del mio scrivere

Le ore dei giorni
Scorrono
In questo delitto
Che è la mia esistenza

Rapax fugit cogitare in fortunae sensum

Mi libero tra frattaglie di orizzonti e cozzaglie di terre
Calpestando l’animo del tempo
E
E
E
Il pensiero rapace sfugge al senso del destino
.
.
Da “Quelle cose che sanno di infiniti attimi

A voi chiedo
poeti
luce
per infrangere il limite della mia ispirazione…
Testi senz’anima
di cui rileggo prologo e fine
passi senza calzari che denudano la terra
e riportano la fine al suo inizio
gioco di specchi
spicchi di giorni ricomporre grappoli di luci
tutto riparte
dalla penna scrivere sul mondo

La verità di un suicida
Nel silenzio s’accendono le sue ultime parole
Lette di fronte all’immagine della vita..
Scavo morte buio insofferenza
Cumuli di macerie attorno a me
Male non esiste
Male solo emana
la vacuità di manzi fustigati e lacerati
Dalla vita
Dalle pene
Dall’essere mortali
Cubando nel nulla desideri ed emozioni
Effimertà ribelle
Ci sono momenti tristi
Vivo in uno di questi
E spero nel lungo calmo
sonno
eterno. Che giace nella pace.
Ammaliante o quasi
dell’inconsistenza.
Brividi sfumano
Impigliati in catene passeggere
E lenta la vita gusta il senso della morte
Da „Così in un giorno si compie lo scontro tra vita bugiarda e morte assassina

Le carezze dell’immortalità
Estasi infinita
Scivola nel tempo
mio senso infrange limiti e persi demoni
Tempesta audace di spilli e luci scorre nel silenzio
Laggiù l’immagine mia sfuma in un divenire di contrasti lucidi pieni malinconici
Il tuo viaggio parla di me che sento di te essenza ruggente pura
Suono di velluto nell’ira che balza la danza di amore onore odio disonore
Mi compiace. La tua mano di pace
Scorri o voce in questo istante
Passa straniera sul calar della sera
Ruba le gioie dell’io e ruggisci fra l’erba profana
Scorrono le foglie ed urlano piano
E Violini spalancano aquile in cielo
Sciroppo d’acero scende piacevole
cresce nel mio cuore e si prende cura della mia solitudine.dei miei passi spenti.
Ora che morte separa la mia vita. Ei fu.sospiro. solo fiato e speme.
Un pugno di alberi di pesco. cozzaglia di vermi.
Percuoti le lacrime, non potrà che scenderne brina e sputi.
Pianoforte addolcisci a nuovo la notte di specchi neri
E domeniche intristite da musica sacra
Le onde tornano al mare, così farò io.appiattendo i confini dei castelli di sabbia.
Da“Quello che le storie raccontano della felicità“

Auscultare l‘effimero pensare
L’essenza del ritmo
Bagnato di candore
Sfuma emozioni in transito
Dirette alla nudità del cuore
Scivola degli scritti l’ombra nell’ora immortale del destino.
Quisque mundus rapit prima lucem et occasum in repugnantia coloris
Ogni mondo trascina con sè i contrasti
l’aura delle sue albe e l’oscurità della fine dei suoi tramonti.
Da „Quando dagli occhi scivola rugiada e la brina piange la luce del mattino“.

Dimensione onirica e dimensione ascetica
Nell’arte
Nostra l’essenza si compiace
E desta purezza offuscata
Ed illusione celestiale
Strisciano i pennelli
Sull’ombra del tempo
Che dipinge luci e sintonie
Amore e perdizione

Il riflesso dell’anima
Acquista la consapevolezza del
Suo scoprirsi nuda
armoniosa
E placa l’ira e l’opera sua
Di sfinimento alla vita

Nell’arte si compie desiderio infinito
E pensiero sublime

Tragitto e traguardo
Confondono la loro origine
In connubi di chiaro scuri
E libertà imprigionate
da istantanee
E riflessi

Si compie la vita
Nell’istante passato ad osservarla
-Da “Emozioni turbini e saette”-

L’uomo, speme di luce
Gli angeli volano
Come Sospiri nel tempo
Tra sguardi di 2 innamorati
E la vita si scopre
nell’ attimo ad osservarli
nella pace dei sensi
totale
assoluta
eterna
pare un bacio alla dolcezza
una carezza alla morte
Che dissolve catene e rospi
E lascia il tempo
per un altro ultimo addio
..
mortali funesti
credete dunque all’amore
orsù
suvvia
.
amore di 2
pare
l’essere materializzato che conduce all’essenza
dell’anima tutta
pare l’ascia spezzata di Damocle
l’ira funesta vagabonda
divenuta impercettibile
pare
il fiato di un bimbo nato
un atto che si compie in potenza
e resta nel fato
Homo spes lucis est

Dalle tue parole nascono poesie

È un contenitore la mia voce
E riporta suoni
Voci
Parole
Fiati
È un contenitore che racchiude
Nel sogno
Un po’ di realtà
..
E riporta briciole di cioccolata
Per sporcarsi la faccia
E capire
Dell’infanzia il segreto
Che non muore
.
Infantis Vultus lucem est paupertati vetusti juventutis
Gli sguardi dei bimbi illuminano la povertà dei giovani vecchi
Che muoiono nei passi del loro stesso cammino..
-Da “Ricordi nell’eco di un comune risveglio”-

Le barche nell’oceano come anime in cammino
Di sudore
L’anima striscia
Sapore di ventre umido di ferite ed alcool
Gozzovigliano le anime dei morti
In questa scogliera irta di rocce scoscese e dirupi blu
Cerco nel silenzio la forma del male
Medito di rutti e affogo di rimbombi
Prosciugare lenti la memoria..

A mare volgete gli sguardi
Assassini dell’amore
Volgete il cuore
Di sale e iodio
Al tridente di plutone
Dal mare un soffio
di fulmini e lampi all’orizzonte
Solo Dio può sperare ora
Che sudore sia acqua
Che vento spiri verso mare
Che luce siano le stelle
Rigonfie di brezza marina

Rinascita chiami nel suo nome
Alla morte la vita
-Da "Luci miste di stelle e lampi affogate di silenzi scoscesi e blu cristallini:
libri che scorrono di pagine già scritte..
“-

Sei passato come un ombra nella notte
hai lasciato il tuo
odore
dentro me

Istanti scalpitano
Vociano di me attimi
E tu
Non Torni
mi avvolgi in un turbine
Schizzi il tuo tutto nel mio niente
Sospendi in me il profumo vivo di te
Che moltiplica il suo sapore
E mi bacia
In profondo
Mi Scuoti
nel ricordo tuo
Che scompone
in me
attimi divisi in contrasto

Vultus faciem existentiae celatae habet

E tu non torni
Ma il mio sonno
Parla dei tuoi passi
Vive nel tuo nulla
Scrive il pensiero che lascia
Attimi
di amore perso..
scrivere pagine di carboncino
con i riflessi del cielo
il volto nasconde il riflesso dell’esistenza profonda
-Da “I passi scomodi nella foresta di conifere”-

Amanti nudi nella coltre di neve sciogliere veri baci e vive carezze
E la neve muove
Candida
La sua ombra verso di me
Scende tenue dall’alto monte
E compone nell’unità
i passi del mondo
E il cuore in estasi
attratto dal suo moto
di aria e fiato (tale è natura e tale l’umanità)
Contempla
il tocco dell’infinito
..
E la neve muore
e
Il cuore parla
Di ciò che conobbe
Quando in primis
lo sfiorò
.
amanti nudi nella coltre di neve
sciolgono baci e carezze
e questa rinasce dentro di loro
per non morire
e
quando tornerà porterà
Kalos in noi

Profondi sguardi
Che nessuno potrà reinterpretare
-Da “E’ come parlare dell’infinito a chi lo conosce già.. infinito pensare, infiniti tocchi, infinite parole, infiniti noi”-

Ave
Madre mia

Mea Mater Domina

Dona me l’ispirazione
Affinchè veda
nella luce I miei passi

et lux fuit

E scorga
nel silenzio la tua voce

vox locutus est

Il mio fiato
emani respiri di pace

pax facta erit

E la mia vita
sia un segno di amore

amor superat amor vincit

Madre mia
dona desideri e sguardi
Che colgano la bellezza delle cose

Res pulchrae sunt et cogitant infinitum

E allontanino il senso delle brutture
Dammi una voce

amoris fortis Vocem

capace di sanare
E uno sguardo potente
per vincere la cattiveria
una carezza

blanditias stillas dissipant

per combattere l’invidia e la gelosia
l’amore vero
per curare ferite e profondi vuoti

nudus in silentio inferorum personat
-i vuoti rimbombano nel silenzio dei morti-

ed insegnare il suo inizio e fine

..Affinché il mondo porti il tuo nome al trionfo
E si copra dell’amore di cui tu sei Regina

Semper principium suum fatum habet
-Da “Preghiere di Cose semplici ma buone”-

Chiudere il cerchio
Arrotolo caramelle
È dolce il gusto
Anche questo è amore?

Dulcis donum est blanditias desiderio ad amare
La dolcezza di un dono è carezza al desiderio di amare
-Da “Alla ricerca continua del Vero Amore”-

Riporre spiriti e deporre spiriti
Siamo spiriti e uomini
Uomini di spirito
Ti lascio e guardo avanti
Ti lascio e vivo
Semel in silentio victoria subrepta est
E negli spazi di eternità si avverte il suono della libertà..
Amoris spirtus iactum est in fortunae aleam

A volte nel silenzio si cela la vittoria
Lo spirito dell’amore è tratto nei dadi del destino
-Da “Evocare il suono della libertà”-

Male libero
Male libero
Di agire
Di premere sul corpo
Di schiacciare la dignità
Libero di annullare il rispetto
Placare la libertà

Celare l’essenza recondita
del silenzio
di liberazione
e della pace
nei sensi

male
senza pietà
senza onore
che prende e getta
speranze
male libero
schiacciato da Amore
sconfitto dall’Uno
ricongiunto dagli innamorati
“Amor cubat mortis facies”
“L’amore nasconde il volto della morte nell’immortalità”
-Da “I mille volti dell’Amore ed i mille riflessi della Morte a confronto”-

Scivoli di ombre sulla laguna
Rammento nel tempo
Ricordi di anfratti
Cadenti verso sud dove
Il sole cala la sera
Nell’isola di fuoco
di Peter Pan
E scivoli di ombre sulla laguna
Conquistano la terra
E lavano le acerbità del giorno morente
Nel cuore una stella che parla di notti dei tempi
Che sfumano lievi di sottili passi antichi
Ritorna ogni voce
Sottile rimembro ogni gesto
Fu il tempo
Di noi
Immersi nella pioggia
sotto le onde
nel mare esausto di barche e natanti

Celati sguardi di 2 innamorati sotto le stelle
Dentro la profondità del mare
---Intonare il moto dell’onde nell’oceano---
Liberi istinti sorprendere l’amore infinito
- Da “L’amore si esprime così”-

Cercare del quadrifoglio l’essenza
Corriamo noncuranti di ciò che lasciamo
Ripetendo mi calmerò
Quando avrò trovato ciò che cerco
Senza la certezza ma solo con l’’immagine proiettata a braccetto
Siamo pascoli di idee al guinzaglio
Anime di silicone
E sguardi di pietra
E ci ammaliamo come prima
Anche se ci nascondiamo dentro vestiti da sera e scappiamo su auto da corsa
abbiamo pene riflesse
E ferite aperte
come
Quando il sapore dell’estate rubava le more all’autunno
-Da ”Attimi a goccia e parole riflesse”-

Smettere di piangere
Accartoccio pensieri primitivi
Nell'alba di un mattino qualunque
Gettato da Dio sulla terra
Sembra l'aria usuale
Il tempo comune
Ma avverto
Nell'essere donna un qualcosa di strano

Sarà forse coscienza di senno?

Laetitia juventutis moris consuetudinem est
In morte sua continuus vetustus existere abditus est

..La gioia è consuetudine delle abitudini della giovinezza
Che si perde in un continuo anziano divenire..
-Da "In moris latino stat virtus"-

Signori la seduta è aperta
Ho perso le parole
Della forza il significato trascende le cose
Sovrasta l'animo di pene profonde
il cuore di Dio
Accende attimi d'amore attorno
..E vivo palingenesi continue..
rinnovamenti nascondono l'io profano recondito
Illumina Sole
I prolungamenti argentei dei tuoi tentacoli
Fino al mio limite tangibile
Affinché possa catturarli
e accecare il mio peccato
che la condanna ricada sui fautori del male Vero
.
Hanno perso parole
Uomini nudi raccolgono sillabe attorno…
-Da "Eclettiche immagini al rallentatore"-

Amicitia
Il tempo ben speso è tempo in compagnia
accomuna nel senso dell'amicizia
appaga la consapevolezza di se stessi
nella condivisione e nell'affiatamento

Amicitia coniunctionis consilii et observantiae legem est
"L'amicizia è legge di rispetto e unione di intenti"
-Da "Piccole parole grandi intenti"-

Attimi e secoli gozzovigliare nel tempo
Vomito mozziconi di sigarette
il mio sentirmi inadeguata mi perseguita

La solitudine mi conosce
E sa il rumore
Del pensiero continuo
Di briciole di sguardi su di te
Che non parli ma getti matasse
Sulle mie ombre
Spogli certezze e debolezze
Sbadigli gomitoli di cultura
E spazzatura

vivo di lontani spettri
accecati
e combatto con l'eco ed il rimbombo
della memoria
le ore del sonno perso
.
vivo il malessere quotidiano

Dormite uomini di tutti i tempi..e lasciate che il tempo
Disperda le catene della solitudine e dell'insofferenza..

il tempo ben speso porta con sè la leggerezza dell'essere
-Da "Attimi e secoli gozzovigliare nel tempo"-

E Non mi vuoi più
Ebbene
Stringo I gomiti e Le spalle
Riversa sul senso di effimero pianto
Goccie liberano attimi di vita
Attimi comuni
Celati e dispersi
E parlano di te fra le onde e le donne
Il minimo indispensabile mi lasci
Una parola per dire
Il sufficiente
A facciata
Ed io in volto lumini e brina..
-Da "Le curiosità che non vorresti mai sapere"-

Le ranocchie trasformate
Imbrogliati dalla prosa di un giorno qualunque
Gettiamo desideri e sconfitte A MARE
Leggiamo poemi e leghiamo timidi errori

camere d'arti comiche
espressioni mute
emozioni inespresse
attorcigliano
l'aria
E ne esce il rumore sordo
..
Parliamo soli davanti ad un pubblico immaginario
Zoppichiamo e trasciniamo lentezze quotidiane
E ogni sera che scende
È un calmante per i bidoni che racchiudono dello spirito i morti
rantoliamo come furie
E fumiamo ad ogni passo
Riflessi di attori dissimulare la propria esistenza..
-Da "L'ombra delle stelle"-

Sbadigli nelle stelle
.. Le parole sono vuote senza l’intensità della loro consapevolezza recondita nel significato celato

Le farfalle nei retini
La felicità va colta a grappoli
gustata nella profondità delle sue immagini
Impressa nell'intensità del respiro
Sigillata nella memoria
Rivista, svelata e catturata
-Da "I retini della memoria"-

Pensiero d'effimero pianto
..Siamo attimi contagiati dal tempo
-da "Piccole meditazioni nel solito giardino di gelsomini"-

Lavori di spazi e di lingue
Le ombre lunghe della sera ascoltano
i muschi e le animelle
Scovate negli anfratti dell'eremo scuro

Quale ombre aruspici distruggeranno
Per racchiudere nel silenzio
Passi ed orme intatti di dio
Nel cerchio
Del continuo rinascere..

Siamo despoti e canne
Irti scogli scesi nella rotondità del mare
Anfratti di gole e golette
A Sorseggiare del mare
l'immensa sua forma

aruspici
dissacreranno i silenzi dei templi
e le ombre celate
nella profondità del nero
calcheranno
geroglifici
sulla pelle
neri saremo
figli di bianchi
e diremo

sono nell'uno silenzi e parole del mondo
-Da "Uniti da un unico destino: amore nel dolore"-

Passi d'angeli
Il cielo disegna i suoi archi nel vento
E lascia i colori dell'autunno
Impressi in uno scatto fotografico
Che ritrae l'inizio del mio sorriso
Che congiunge l'alba al tramonto..
-Da "Quello che raccontano le storie"-

La malattia corrode l'anima
e la morte trepida
Come un angelo al fianco tremante

cure e parole
Hanno dimenticato le sillabe ed i gesti
La solitudine dentro regna nel dolore
E gli schizzi di morte contagiano
Questi corpi inermi
Soli con le paure strette a braccetto
Mentre morte lacera i respiri dell'esistenza
Sole ed inutili grida combattute da sorrisi spenti
Perdere la forza perdere tutto
A mani aperte sollevare occhiate
su

Forse tutto giunge per essere scritto e vissuto
E rafforzare di sè la certezza
credere che sofferenza
dopo tutto
unisca solo
uomini veri

e avvicini la bontà del mondo
-Da "Il dolore avvicina le vere persone che simili conoscono il simile"-

I piccoli passi spenti
Di un cuore che appartiene alle catene
di
AMORE
..
Cerco sbadigli e normalità
È il mistero
Di tutti
Il segreto che osa
Spegnere
l'idillio di un bacio rubato
scovato
.,,
un piccolo passo spento
che dice
Amavo
In vero
.
ora
sbadigli notturni scovano le stelle..
-Da "I numeri delle cose"-

Abbagli e sbadigli
Le rondini dittongano
La primavera
E l'aria fine
Separa le ombre sul campo
Fra i semi piantati ed i germogli di riso
E le alte spighe di grano

Sdraiata
..un piccolo ritaglio alla mano..


Gli angoli dei fazzoletti a volte sono troppo piccoli e stretti per
Contenere quanto si vorrebbe
Trattenere
E restano la potenza di un sospiro in atto
L'illusione di un mancato pianto
Il manto di un umido inverno
Una coperta per i sogni
Un ricettacolo di spigoli

Sdraiata
Nel pianto celato
Avverto i tuoi passi bagnati di rugiada
Venirmi incontro
.
Sboccia la primavera nel riflesso tuo in me
-Da "Sbadigli pigri nei ritagli di tempo"-

Vorrei sapere il profumo

Come vorrei. farti luce. e Sapere il profumo della Bellezza.
Che emana il tuo odore
Imprimere l'aroma.
in un istante del tempo
Che resti
gioia sacra e movimento puro
nell'ondeggio tenue del ricordo umano..
-Da "Le belle cose dal sapore antico"-

Le Donne POI
Le cose della vita ti dicono ti amo
Parlano di cose che non sanno
Profonde e cerebrali
suscitano scie E liberano parole

Ho voglia di rannicchiarmi E litigare
Disprezzare l'espressionismo tedesco
E fare l'amore all'infinito

Ascolto battiti stranieri
Vengo
E busso
alla tua porta

Siamo anime in cerca di amore

Cellule condannate alla violenza
Ed a scontri incontri continui
..
-Da "Storie misogine razziste e antisemite"-

Amanti e sposi
Ti prego
chiamami sposami amami

Rimetti in me la speranza che hai combattuto e distrutto
Fa sbocciare ciò che hai perso e celato

Non chiedermi più "amore muori con me del nostro stesso amore"

Ma dimmi "Viviamo"
uniti da un unico abbraccio immortale
Che ci porti della vita l'intensità
E dell'amore baci coccole ed estasi infinite

..ascoltiamo i passi che ci uniscono da secoli

e gridano i nostri 2 nomi insieme per sempre
-ciò che dio unisce nessuno divida-
-Da "Questo voglio e nascondo"-

Psicologi a confronto
Siamo attimi di fuco imbrigliati in un carro di carte impilate
Piccole canzonette estive racchiuse da trombe di fulmini
Meditazioni distese su campi di farro
Sotto cieli cumuliformi e costellazioni a girotondo
Cavalli sguinzagliati nei capelli e fiori in testa
Vestiti con pitture scivolose al silicone
Girare sul fondo dell'oceano tra pesci ed autobus
Siamo re e regine
Batteristi ai fornelli
Pulire i cofani delle auto con vestiti da sera
Gettarsi sul letto con bimbi nati attorno a corolla
Pozzanghere con auto riflesse e nudi a confronto in progressione
Racchiudere della vasca l'acqua dentro al confine del corpo
E ritrovarsi a girare attorno a se stessi

..Siamo l'essenza del tutto che si perde con un nulla..
-Da "Dipinti fatti con le parole"-


I Punti che conducono alle cose

Dipingo il cielo di arcobaleni
Il mio amore
rinnova ad Altri Attimi Suoi

e muove i passi
.
..
-da “Piacersi

Piccole parole, grandi cose
Sono una barca ormeggiata nell'attracco di uno jot
Un cioccolatino nel frigorifero d'estate
Un silenzio nel silenzio
Mentre piove
la notte di emozioni

E mi giro e rigiro in cerca del tuo odore
La mattina quando mi svegli e parli parli
Mi scuoti
Non parlo
Sento e sto bene
Prepari il caffè
Mi stringo i capelli ed il vestito

sono
Un tiramisù con i canditi
Ma
Amo le belle cose
Mi nascondo dietro la vita

E mi perdo
per dimenticarti

amore mio eterno

vivo di errori e libertà imbrigliate
sono un ladro imbavagliato dal destino
amo le piccole cose
aspetto grandi parole
-Da "Ascoltare il respiro della vita"-

I silenzi degli angoli dei fazzoletti
Gettare i dadi
Lasciarli rotolare tra le strade del destino
Seguire i segreti del mistero

I battelli alle soglie dell'autunno
Versano ciò che il tempo ha lasciato nei ripostigli a mare

Lo specchio d'ombra s'avvia al silenzio
E porta della notte il cuore solitario
Sotto di me l'onda suona nella mente
Il mare abbraccia i tratti dell'infinito

Morire d'amore mentre
Alba assaporata al pianoforte
Getta note ribelli a mare

Mentre battono le ore nell'eco delle conchiglie
ritrovare la sera negli occhi lucidi
Del tramonto

Odore di barche abusive ormeggiate sulla scogliera
Aspettare del silenzio la voce scrosciante
E dittongare il suo eterno eco
MARE profondità Libertà Mistero
Abbracci del tempo nell'infinito scorrere di poeti ed emozioni.. riflessi d'arte
Capolavori eterni
Sbadigli fra i cuscini..
-Da "L'eco lontano del silenzio"-

Immagini in vendita
Etichette che standardizzano categorizzano classificano tutto
Scaffali ridondanti eccessi di riflessi
Pubblicità e scaffali
Prodotti e venditori
Siamo bagagli di un aereo
Imbottiti di presevativi cenere di sigarette ed illusioni
Cartacce all'asta al miglior offerente
Specchi di emozioni
Ombre di luci artificiali
Immagini in vendita che riempiono il cuore e l'anima..
-da "Anime in vendita, pacchi regalo"-

Stesse meditazioni in un piccolo giardino di primule
Relatività ed inutilità si accompagnano a braccetto
Come i cani ed i loro padroni
Quando ti rompi un tacco e stai entrando in ufficio
È relativo sentirsi a disagio ed inutile cercare di sentirsi a posto
Un tacco rotto è come il gusto insaziabile delle primule quando arriva l'inverno
E la fretta quando si è già in ritardo
Relatività ed inutilità si sfogliano le pagine a vicenda per trovare l'inizio della matassa..
Siamo noi, gusti relativi e conservanti dell'inutilità
--Da "Giardini di dettagli e piccole meditazioni"-

Meditazioni ordinate a tavolino
Le lezioni di vita fanno crescere in maniera esponenziale
La temerarietà e la consapevolezza del timore

Contraddizioni che spogliano la natura umana
Del suo stesso candido splendore istintivo ed evocano
Scontri epiteliali
..
Sono contraria al dolore
Mi oppongo alla morte ed alla sofferenza
Diffido e ostento
Mi sforzo di contemplare l'infinita bellezza
Dell'essenza dell'essere uomo.
Amare e farsi riconoscere nell'amore svelato
La bellezza che si svela poi si rivela d'ebano e scorze di limone..
-da "Scorze di limone e scorze di vita"-

Meditazioni da taschino…sempre le stesse
Chiediamo e non capiamo. Non curanti cerchiamo il senso delle cose, anche quando ci scompaiono davanti e ricacciamo il senso del nulla nel tutto.
..domande e risposte alle stesse domande, conducono la vita all'essenza della sua rotondità. e tutto scorre e tutto torna.
siamo sempre di fronte allo stesso specchio. Rincorriamo sempre gli stessi pensieri
abbracciamo le ombre della verità
Dove scorrono immagini al rallentatore e dicono chi siamo eravamo e saremo.
-da "Ombre e deserti da taschino"-

Scontrarsi e rincorrere il senso delle cose
Vorrei incontrare i soffi del mare e I flutti di vento
Vorrei scorrere le mani sulla rotondità infinita e fermarmi
Sulla cima del faro in mezzo all'oceano
Vorrei respirare il salino del sole
Sorprendere nel mare una vela
Assaporare della libertà il confine
Ripercorrere la rotazione infinita della terra nell'universo
E alla mano avere saldo il tridente di Plutone
..confondere lo sguardo
Nel planisfero della vita
Passato e presente a confronto
Ho disperso le goccie
Delle rose di brina
Sul manto nevoso dell'inverno che torna

Ricadere sulla terra d'emozioni e spiare nel cielo
I ricordi esauditi e cancellati dalla memoria..
-da "Le memorie del tempo sopite nascondere i passi nei rami secchi"-

Carboncino ed argentile
Ho ritratto passi antichi
Che si consumano nel vento
E distraggono lo scrutare del tempo
Emozioni giovani e inesperte accavallate
Nelle combinazioni del silenzio

Ho Sfumato i contorni nel dipinto della vita
Che altri s'apprestano a variare e confondere

Le correzioni rendono imperfetti i ritocchi
Che la vita modella.. ma siamo noi
Che rubiamo le matite senza punta alla sorte
E pretendiamo di colorare gli occhi del tempo..
carboncini ed argentile
Fra i fossili dell'universo
Eravamo noi
Ad annegare,
Anime erranti con calzari alle mani e dipinti di carboncino.. bolle d'acqua e tanti ricordi.
-Da "Matite senza punta e attimi spuntati ritrarre della vita inconsistenze..rubate"- 

Breve Trattato sull'Inconsistenza
Dell'inconsistenza è pieno il mondo. Trattato su ciò che la vanità desta nelle inconsistenze quotidiane. Piccoli passi che conducono piccoli segni a grandi destini e piccole confidenze a grandi problemi.
La vanità è l'evidenza della vacuità dell'essere grandi in un mondo poi così piccolo..
Parole sviate ed inconsistenti
Pesanti come macigni, aguzze come lamine d'argento
Bagnate come lacrime
Trattato su ciò che l'inconsistenza conquista
E dissocia
Il mio cuore è perso. pieno di inconsistenze rubate e riflesse..


Parole di guarigione

(la lettura ad alta voce alleggerisce le tensioni quotidiane)

Orchidee selvatiche ed assaggi di mosto

Fogli sventolare ai piedi della collina

Cavalli e pecore all'aria liberi

Trascorrere con le dita i passi della pioggia
E bere dell'orizzonte attimi lenti

Sventolare i silenzi delle bandiere

Sospiri respiri tempo

Luci nel vento

Sensi aperti

Amore eterno
..

Emilio Allegri. Commemorazione.
Era un pittore
Zio pittore. Ripongo e desto pensieri.
Pittore di fama e fame modesta.

Signorilità classe innata e percorsi imperfetti
tracciati tra tv fiere e riflessi
..le sue mani nelle immagini scolpite di scivolose occhiate
Racchiudevano l'ispirazione dell'artista

Il pennello scorreva di tonalità d'improvvisazione
E dipingeva del mondo la rotondità infinita..

Cortometraggi cadenzati da polvere ed illustri compagni di percorsi sviati
Ispirazione e desolazione
Cartelloni e grandi emozioni
piccoli premi, grandi vie aperte

Nel cuore immensi da trasmettere a piccoli passi di notti insonni
Passeggiate solitarie
Percorsi di ospedali e cenere di sigarette
Amori ribelli famosi e passeggeri
Vita di occhiate fuggenti
Intensità di attimi e brevità di momenti
Impressi nel sigillo del tuo" tornerò"
il cancro stroncò l'illusione di successi ridondanti

nei quadri appiattiti in soffitta della polvere l'essenza celata

Ricordo sfiora i grandi percorsi di artisti dimenticati.. rivivere
Emozioni MORBOSE in contrasto.
Artisti nati. e dimenticati. tra i fogli di un giornale traspira il ricordo.. ancora
Un istante per lui. 20 anni passati. Sogni infrangere il confine della vita. Lottare lottare fortissimamente lottare. non farsi passare.. è un angelo ora. Chiamatelo artisti. EMILIO.
-Da "Piccoli ricordi per destare l'infinito"-

Quando qualcuno dice di se. dell'inutilità.
ECCESSI
Furti alle spalle

Siamo ladri e ASSASSINI di fiori ed amore

ECCESSI ridondanti
Errori alle spalle
EMOZIONI in mezzo

Raccogliamo i noccioli
Della SPERANZA
Seminiamo
PENSIERI E illusioni

Siamo foreste e jungle
Sterpaglia e foglie
Con cui copriamo la nostra essenza

E intrichiamo i rami e le liane
Combattiamo del vento la sua inutilità
Gli abbracci ai capelli i baci trasportati oltre i confini

ECCESSI di vite
Gettiamo chicchi di riso
E semi di girasole
Aspettiamo che la morte ci rubi dalla vita..
Senza capi, senza tregue.
..ECCESSI di uomini di ferite di sconfitte. nella luce VIRTU' trionfa. BACIAMI
E VIVIAMO.
-Da "Poesie dell'infinito. Trattato: Dell'inutilità che riempie il modo e gli dà il Senso"-

Le immagini che restano impresse nella memoria e creano uomini illustri e mezzi uomini con mezze misure

Non credo che un uomo illustre possa non vedere l'inutilità del suo reputarsi tale.. è la differenza tra un uomo fasullo e un onesto fautore del proprio destino. Siamo riflessi delle immagini che altri ci proiettano, attimi di coscienza comune e contrasti. Composizioni ridondanti e somme di perdite di tempo. Uomini illustri e mezzi uomini, mezze taglie che riempiono gli armadi.

Crisantemi sbocciare di fronte al cimitero
Immagine
Riflessa
Al confine tra vita e vita

Specchio il tuo sguardo immortale nonno
Nel cielo che s'apre al ricordo
Sbocciare di crisantemi all'aria
Nel vento che spira verso ovest
Nelle mani nei gesti
Commemorazione
Ei fu. panta rei.
Buccie nelle mani
Amore perso
Disperso
Terra diventa
L'abbraccio immemore
Che congiunge
L'era all'eterno
Fiato perso
Disperso
Al confine tra vita e vita
Respiro
Del senso
Quanto senno racchiuso
Dai buchi di ferite trasudate

Avvolgere l'etere di passi d'autore
Mani nelle mani
Racchiuse per sempre
Preghiera
Immortale levata all'Eterno.
Affinché il tuo sguardo giaccia nel riflesso
del cielo nel mare al vento
Nonno marinaio.
E ricordi alle tempeste
Che il mare spezza attimi di infinito..
Mentre crisantemi sbocciano a nuovo
Di fronte al cimitero
- da "Le immagini che restano impresse nella memoria e creano uomini illustri e mezzi uomini con mezze misure"-

..Nonno torna.
Striscio la memoria
Accavallata
Al mio ricordo di te che non parli
Guardi e non soffri
del silenzio che emana l'ascoltarti
Nudo mi avvolgi di pacata tristezza
Strisci i tuoi passi nella mia memoria
Lascio la vita dimenticata da te
E stringo i ricordi tutti tuoi persi in un fazzoletto
Che terrò per sempre
Con il tuo profumo.a me stretto.perchè poi..il passato torna per non morire
Il ricordo torna
Per superare l'eternità.
Nella morte racchiudo i tuoi passi striscianti di silenzio e compassione, dolore e debolezza
Ricerca e attesa
Nel nulla il tutto si compie
Nelle tue mani tremule
Si racchiude il senso del destino
E si cela l'ignoto del tuo pensiero.
Ed il mio grido ascolta il silenzio del tuo sospeso..
-Da "Passi di eternità"-
 

Marinai e tempeste, goccerelle sparse
Echi comuni lungo la laguna
vedo sul mare scemare strisce di eternità
Stillare gocce di solitudine e passi antichi
Vedo il tramonto aprirsi di luce e salsedine
Schiarirsi il volto davanti ad un immagine dell’ infinito
Ripartire da terra. Riesumare foglie appassite..
-Da “Marinai e tempeste”-

Risvegli di attimi e momenti, abbraccio di lacrime morenti
Silenzio nascondi l'abbraccio della luna
Che stringe i pensieri della notte e dei suoi lacci.
Nel libro che la sera sfoglia
agli occhi del mondo
LACRIME CADONO dagli scontri delle stelle che piangono
la brina del giorno che s'apre
e silenzio dissolve passi di libertà
e infonde nell'eco del rimbombo infinito di nove e luce
I numeri dell'orologio chiamato VITA
Ritornare a piccoli passi
Ritornare a sentire
La vita nelle vene
Solcare I sentieri
Morire liberi
Sulla tomba del padre
Sepolta nei secoli
..
Sussurrare Silenzio chiama silenzi
-Da "Risvegliarsi alla luce, addormentarsi al buio. Riscoprire le essenze profonde"-

Cavalli scalpitanti e febbre d’asia
..l’acquazzone pomeridiano allenta i risvegli della natura
che cerca a nuovo il senso da me perso.
Ho imparato a volare.
Senno nascondi il tepore di questo viaggio..
Da “ Edera e noci, stelle coccole e baci

Funghetti e fate
Ho raccolto il profumo fatato della prima vera
A piene mani
E asperso la fragranza delle goccioline di brina
Sui capelli delle fate del boschetto
L'illusione di briciole di luce vendute a grappoli
Da lucciole goduriose
Luccica di spilli colorati
sulle immagini di elfi e nani
Che accavallano rami parlanti
E ammucchiano il terriccio muffoso
..
Ho raccolto i segreti
Delle favole dei bimbi
Per portarli
Fra i fiori lasciando
L'essenza di un ricordo magico
A chi ne ascolta il profumo celato..
-Da "Non agli occhi di tutti appaiono le fate"-

Senso cachè
Esitare ad esistere lascia sospeso il desiderio di essere e cela il senso della desolazione più disperata.
"j'ai vecu e je suis morte dans le souvenir de l'èternitè."
L'infinito rivive nel cuore della morte.
Je retourne sur le sense de mon chemin.
Profumo di barbabietola e ginestra variegare le sembianze della vittoria accecata. Troppi contrasti troppe vite.
J'aime de ton coeur la musique infinie..
qui etonne le destin. chaque jour que le soleil se reveille..
sul mio sguardo che si apre..
-Da "Lavori di contrasti e di lingua"-

I cipressi dell'alto monte
Cadono le lacrime della nuova primavera
Scorci mattutini ad albe boreali
Vibrano passi di libri epocali
Stelle sfogliano svogliate
Incisioni distese sul mare
Scorre il tempo
Nel confuso cinguettio d'ottobre
volgo l'anima altrove
..In ginocchio davanti al monte
Respiro riflessi d'arcobaleni
E ripeto: nel silenzio pace trova pace all'infinito
E il corpo sente il tocco dell'immortalità..
-Da "Respiri d'arcobaleni e stelle di petali a cuore"-
 

Noi puntini a volte ci sentiamo così grandi..
Giorni umidi scivolare indietro
Passi lenti avvicinare crepitii a sospensioni
Ritmare nel silenzio il rimbombo dell'eco
Notti scivolose scambiare i ruoli
Siamo attimi nel tempo
Luci rubate al silenzio
Acquazzoni e temporali
Fragole di stagione e meloni appassiti
Ridere e volgere lo sguardo su
Dove tutto si confonde nell'universo..
-Da "Candelabri accesi ed orme scure"-
 

Tempo di archi e lettere d'alfabeto
Così scorrono improvvisazioni
Tracciano parole ed archi di seta
Planisfero argenteo ricoprirsi di scritte
Che scoprono segni zodiacali e tendenze celate
Poeta è chi sente ritrae e nasconde per se.
-Da "Tempo di archi e lettere d'alfabeto"-
 

Le matite senza punta
Corre lungo l'arco delle stelle
Di note andate
La Percezione che da qui riparta l'inizio

Conto gli attimi impressi sulla pelle
Come un contatore di pecore notturne
Cantautore improvvisato ripongo
Il destino a me caro
Sotto l'ultimo cuscino.
E dormo il sonno.
-Da "Il destino tracciato da una matita senza punta"-
 

Meditazioni di un animo in cammino in un piccolo giardino di gelsomini
E' il terzo tracciato che mi appresto a sorvolare. Della scia della vita, la terza che scorre sulla mano sinistra e ha ricalcato la precedente. Quante vite ancora dovrò passare prima di scoprire il senso della prima?
 

Non sempre servono tasche per raccogliere le briciole della vita
Angeli nella terra
Siamo noi spogli rami che degli alberi hanno perso la linfa
Libere radici contorte attorno alla stessa terra
Aria viziata dagli aromi di fiori inceneriti
Angeli nella terra
Con fiori all'occhiello e orologi da taschino
Figli di canzonette e cerini
Noi di sguardi bui e volti all'orizzonte
oscurati dal tempo
Noi di luci artificiali e monetine metalliche
Di grandi case e grandi possessi
Noi senza tasche
Per raccogliere gli spiccioli della vita
Senza tasche per contenere i ricordi fuggenti
Senza cuore per incapacità
di PAROLE SENSI ATTIMI SBAGLI d' A M O R E
Da "SENSARE di note e parole crociate"
 

Quello che possono fare le belle cose, abbracci e carezze
S'alzano nubi nel nettare del cielo
Piove il mattino a cascata

Riversa

Su un muro

Per un bacio

Mi trasformo da confine svogliato
Ad una tappa sulla scia del tempo..
-da "Quello che possono fare le belle cose, abbracci e carezze"-

Piccole meditazioni da taschino
Quando mi dicono

“Che vergogna lei fu”..penso al domani quando anch’io “lei fu“. Sospendere la vita di qualcuno ad un pensiero è come appendere la nostra esistenza allo stesso filo..
Da "Meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini"

In Memoria della Vita
Scorre nell'aria del profumo la primavera
Appassita di luci calde e fioche

Libera natura in libero sguardo

Ed è già giorno
Negli occhi di speme del vecchio claudicante
Che pietà grida alla morte
Nell'ultimo sospiro del ciclista all'arrivo
Nel primo gemito del nuovo nato
Nell' attimo di vivere rubato
Al tuo silenzio

Scorre nell'aria il dipinto della vita
Che prende forme dalla folla
Nella forma plasmata
Dalle mani di Zeus
Ed eleva attimi e ore

E rompe i limiti
Del Tempo

Libera natura in libero sguardo

Ed è già sonno
Nelle pagine sfogliate
Strappate dal libro "In Memoria della Vita"
-Da "Voci di sguardi liberi al vento"-

Elegia per giovani amanti d'ARTE
Scorre l'arte nei tripodi tessuti nel vento
Corre la sorte fra le vene intarsiate d'alabastro
Il mio cuore canuto fugge al monte maomettiano
E l'arte pasce
Nell'acqua che scorre
corrono le tele nella mente del poeta
come pecore del bimbo insonne
su e giù dalla staccionata libera
nel cielo di stelle vagabonde
E pennelli disegnano e ritraggono PERFEZIONE
Immagini tessute
emozioni rubate
E l'arte pasce nell'occhio di chi fermo la ritrae.,,,
E gode in questi attimi
Come scrofe gaudenti rotolare nel fango
Da"..sono attimi che dipingono la vita di colore come le scrofe che godono nel fango"

Scritte nel vento come scie lasciate da voli di gabbiani"
Prendo con le dita
Del temporale i fulmini e le saette
Brivido freddo
accecare
del silenzio la notte

Nell'animo
nel cuore
Il
volo
di un gabbiano
Coprirsi con piume
di
fenicotteri rosa

Mentre le porte s'aprono
alla
sera

E l'arco del tempo mostra le sue ferite aperte
Ancora come
storia
Insegna
alla
vita
..
Prendo con le dita gli attimi del funerale
Che
assassino
Uccide
gli ultimi
ricordi
..
Come il volo di un gabbiano
Riporta scie nella velina del cielo
Da "Scritte nel vento come scie lasciate da voli di gabbiani"

Piccole meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini
Splende
La mia anima
Sopra le nuvole
Ed il mio spirito aleggia
Anziano sull'ombra del tempo che scorre
Tigre e dragone canuti
Serpeggiare nei secoli
Mentre passi d'acanto
Sorseggiano le fatiche d'Ercole
E grandi passi portano solchi nell'oceano della desolazione

Di nuovo
in cammino
Verso l'essenza del tutto
Da "Meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini"

I giardini delle fate
Sospese di petali e foglie verdeggianti
Parole come note e melodie eteree
Vasi e cornucopie di riso e caffè tostato
Sposi di ebano e datteri
Nella città di pesco vestita

Il rumore è parte del silenzio
E questo parte del cosmo
Parte del tutto
E silenzio nel nulla cela
I veli dell'infinito vivere..
Da "Meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini"

Quando il tempo di capriole di sguardi rotola dentro e gonfia le ore sbiadite
Cancellare desideri dalla cornice di venere
Regali sguardi d'amore scivolosi
Mentre raggi di sole bruciano il mattino
Arde il giorno di attimi e brividi
Baci Rapaci strappare le poesie
Degli angeli cinguettanti ai rami lasciati
Degli aromi di fiori confusi nel terriccio
orme sparse immemori
Etichette appese con parole al vento
Emozioni rubate nel candore del tempo
Sabbia frantumare echi lontani di scogli e salsedine
Cancellare del ricordo la memoria
Ed appassire di sguardi che la rugiada porta con sé
e in sé Moltiplica e Distrugge
..capriole incorniciare destini
E incrociare le ombre del vento
ito ad attendere..
Da "Quando il tempo di capriole di sguardi rotola dentro e gonfia le ore sbiadite"

Amarsi d'attimi
Colori d'autore
Su schizzi di tele

Amarsi d'ore rubate

Nei dipinti stranieri confondere limiti
Tra terra e cieli

Cancellare del fiato l' essenza d'amanti
Nel the infinito del bersi l'un l'altro

Da "Dipinti che portano al cuore l'essenza del tutto"

Relegati come alberi nella foresta, alti alberi che guardano al cielo
Relegata
Nell'angolo di questa torbida finestra di voci
Ascolto gemiti randagi
Attanagliarsi nell'eremo
Sorprendere istanti vociare d'infiniti passi dimenticati
Mentre incisioni parlano di foreste battute da cacciatori armati
Svolazzare di brividi ed ombre di uccelli caduti
E soffochi di luce
Immensano l'infinito guardare al futuro..
Da "Relegati come alberi nella foresta, alti alberi che guardano al cielo"

Come il fiato sopraggiunge nonostante sia stato sospeso per anni
E questa per te
Dolce mamma
Ho il cuore grosso di lacrime tristi
Per non darti lo sguardo di sole
Con cui ora vorrei riempire il tuo cuore
Ho il tramonto nelle mani
E una parentesi lontana..
Per te le piccole gioie nascoste a far capolino
E le tristi facciate contro la mia insofferenza
Non ho scuse davanti a dio e a te
Chiedo la mano di un angelo d'acqua
Che sorregga e sostenga il silenzio della tua vela spiegata
E sappia sopire il mio mare in tempesta
rasserenare le albe future..
Chiedo la tua mano anche
Per sorreggerti un poco
Così come tu sempre
Hai saputo fare
Senza parole
Ora te lo chiedo
Perdono mamma per non aver saputo
Stringerti più forte
Di quanto il respiro non possa fare
E gridare più forte
Più forte dello scoppio di una nova in cielo
Più forte del tempo assonnato che ha cancellato i ricordi.
Più forte del tuo abbraccio vagabondo
E forte chiedo per amore del tuo amore
Perdono a me stessa
sei la vita in me stretta
Da "Quando gli attimi scorrono e tu non li puoi fermare e tu scorri dentro insieme a loro."

Grandangolo
Luci equivoche
Scorrono tra sole terra ed acqua
Ho camminato a lungo per rincorrerle..

Splende la rugiada anziana
Quante scritte parlano di emozioni sugli alberi

Strofe di versi liberi
Ammucchiate dalla sorte

Muta ho riletto
Muta ho celato
Ero stata in quelle stanze una vita
Negandolo una vita
Ora nuda
Di fronte
Al mondo infinito..
Da "Si è vero lo ho vissuto, negandolo una vita. Attimo comune"

Salgono fino al cuore le belle cose e lì restano impresse per la vita
Ho ascoltato una notte nel vento
La scia dell'infinito passarmi sotto gli occhi
Ho creduto
Da "Salgono fino al cuore le belle cose e lì restano impresse per la vita"

End War
sento dentro scorrere attimi infuocati che vedono angeli caduti senza ali
e terre bruciate sopite di inferno
quando il calore di soffoco brucerà se stesso
e cenere deodorerà la terra
arieti batteranno le teste di uomini e furie passeranno i colpi alle comete
soffi di mare e urla di cemento
nel contrasto demoni negli angeli
cosa resta di un cuore impietrito
ora non può piovere che cenere
appiattita dal mio cuore umido di tempesta
solo dio trova amore
e perdono infonde attimi di luce solitaria
…………………………………………………..
Da "Ricadere e sollevarsi non può che portare alla consapevolezza dell'infinito"

Ha chiamato Josuè
Quando sfogliare le parole traccia i percorsi di un cammino millenario
libri polverosi intarsiati di passi d'antico sapore
il poeta rinasce con il suo
muovere d'animo
ha chiamato josuè
anche lui nuovo della setta
degli spiriti che danzano di arte scritta di immemori autori
dell'essere che scorre
ha chiamato lui
come un fiume di torrente
e le sillabe singole che sfumano dal suo opaco
e vago tragitto
lasciano piombe impronte
tra i fuggiaschi vagabondi della terra
in ginocchio frasi vaporano
e soffiano libere
nella setta degli spiriti che danzano di arte scritta di immemori autori
dell'essere che scorre
Lo ho chiamato josuè
ora arte libera plana negli attimi fuggenti
del torrente Corfù sacro a noi poeti
delle ultime canzoni solitarie..
-da "Gli ultimi che dei primi hanno il sapore sotto braccio"-

Quando avevo i piedi a banana e mangiavo le pere
Sensazioni brividi e parole
Calpestavo le nuvole
Quando avevo i piedi a banana e mangiavo le pere
Negoziavo del tempo gli attimi
Cancellavo i segni del sonno
Con risate e ballate
ora
Raccolta nel silenzio sacro di un templio
Ebraico
Volgo al cielo
Sensazioni brividi parole
Di millenni trattenute in geroglifici muri
D'alabastro
sacrificio
Calpestare delle nuvole gli sguardi
Di quando avevo le pere nelle tasche e correvo nei campi di fieno
-da "Confessioni: Silenzi offuscati nelle mani di un prete"-

Scavarsi di addii
Piove il cielo
Piange il mio cuore
Pietre indurite e lacrime mute
Rinnovarsi nel bacio dell'alba acquosa
E morire in un altro tramonto di pioggia
Strappato al tuo guardare l'orizzonte
Rubato al mio orgoglio
Denudato della sua casta bellezza
Mentre eros rimpiange
Le sue ali al vento
..
Da "Meditazioni di un animo in cammino"

Mani nelle mani di un estate sdolcinata
Del vento l'essenza mi conduce
All'infinito pensare del mosto dell'uve bagnate pestate
In giorni d'estate
quando nei sospiri
le mani portavano mani alle stelle
E la notte di stalle avvolgeva abbracci rubati di fieno
Tingere emozioni di un quadro di sguardi
Che tu straniero hai portato in me
Del vento l'essenza parla con la mia stessa voce
E segue il tuo passarmi a fianco incurante
All'infinito pensiero sboccia l'alba svestita
In giorni d'estate quando mani portavano mani
Nel cuore.
Da-"Nei giorni d'estate quando il caldo copriva di umido le lacrime"

Bacio caramellato
Nostalgico specchio di ere lontane
Cuore di cicatrici perse
Ombra di peccati morsi
Raccogliere briciole di sogni
Segni di innocenza sopravvissuta e dipinta
Grigi i giorni di avversità
Nella pioggia aurora estiva abbassare il caldo degli occhi rigati
evaporare
Sulle dita parole di milioni di lettere
Cornici chiuse con dipinti intrappolati ed eliche roteanti
Con teste di sangue ricurve
Parole che suggeriscono ti amo
E conducono alle guerre
Baci in controluce
Voci maledette
Vite di contrasti
-Da "Nella pioggia rincorrere le gocciole d'arcobaleni e pulviscolo"-

Ecouter la liaison que nous emporte aux etoiles..
Silenzi impilati
Gocciare sull'opacità del vetro che
S'apre ad infiniti scarti di visioni compresse
confondere nuvolette e neri cirri inscatolati
Immagini impacchettate di notti
Comuni
Comuni a molti ed anche a me
Contorni di anime imbavagliate
Che gridano luce di fronte all'immagine
Mia e tua
Io e te
unirsi all'infinito
nell'unità eterea
Pilotare esili nubi bauli di pensieri vagabondi
E scrutare dell'infinito la forma bagnata
mentre cenere arde
mentre anime cadono
dai soffitti che s'aprono alla sera

ecouter la liaison que nous emporte aux etoiles..
-da "Silenzi sconosciuti riconoscersi in un gesto"-

Arcobaleni nascosti nel cuore del vento
Ho sospirato d'istanti blu e gonfiato di aria
I polmoni del tempo
Affogato lo sguardo tra lenti affanni
Chiesto a dio la mano di Pace
Atteso le note cantate dagli avi
Mentre il sonno della città ha sorpreso
La voce della sibilla ardonne
Che disse al mondo
Pietà
In morte di MARIA
Nei fiori non si trovano canzoni
Più

Sfoglio le ginestre
la morte contro la vita

E la tua anima cammina

Nei fiori rifletto

Nostalgia celata

Più rifuggo

L'immagine tua luce

E chiedo

Pieta o dio

Più Del soffio suo rubato avverto la forma

Non si tocca mai il fondo
Questo si cela in un altro fondo
Hai ditto

E cosi via
Via dalla vita

Ricordo
lei fu.

La notte ha digrignato I denti

Come aculei

Stretta la carne nella pelle

Hanno morso la morte
Di noi di lei


Amica mia
Credi.senza veli.Io credo.
L'amore a gocce ricolma la
Luce Bianca bagnata
E lei SARA'

Come un arcobaleno..
-Da "Come tanti arcobaleni che dipingono I momenti delle anime"-

Giochi rubati
D'istinti nascosti
Seguo il significato dell'arte che scompare con la seduzione
E annuso le foglie di adamo com'erba di fresco raccolta dal cuore.
Emozioni sospese mentre l'eco riflette
parole avvolte in papiri
riseduzione riarde riparte
arte..
avvolta in me
attorno a noi
rifulge il carro dal sole di fuoco
accendere sogni di notti lontane
Scavare arcobaleni e ritrovare cielo aperto
Ripartire per un lungo viaggio
Rinizio con te.
Scovare del senso l'eco profondo
-Da "Scovare del senso l'eco profondo"-

È un quadro antico
Il mio riflesso sul vetro
Di malinconia
Parole fatte e contorte
Che gocciolano di salsedine
Tempo di fiori
Ginestre e oleandri

Scie di Mare sul Vento
Lambire un lungo bacio
Della luna
Nell’alto cielo
In una notte di luci sciogliersi sulla collina
Dall’alto respirare passi
Solo un albero
Come un ombra
Troneggia l’anima
Sul palco della vita
-da "L'eco della mente"-

Ti ho chiesto un attimo di donarmi un fiore
Guarda nel cielo
e
Affido l'anima tenue ai tentacoli avvolgenti
Del tuo stringermi in te

Guarda nel mare
E il riflesso del cielo
Mentre stelle affondano nell'onde
Per siglare questo istante
Tatuato nel salino della mia pelle
Sei nato piccolo bambino
Che corri per le spiaggie
Della mia solitudine.
Amo
della tristezza la voglia nascosta di amore
e dietro una pietra
Ho chiesto al cuore
Dove la Dolce luna bianca
Riponga il suo infinito sguardo..
Ondeggiare di smorfie al vento

E mi ha detto un sogno..
Che il dove sa di te.
-da "L'eco della mente"-

Colei che danza di respiri
Emozione
Passata
Trascorsa
In rima
Vestita
Di PECCATO
morsa
di LUCE
Emozione
che danza nel VENTRE
E mescola
VISCERE DENSE
ho riletto le ombre del libro
Chiamato
Di DIO respiro
Nella voce
Ho scoperto
Il grido
Dell'amore
EMOZIONE pura assalirmi
Danza di respiri
Nell'etere di NUVOLE
sbadigli IMMEMORI a passi di tango
avvicinare ANIME
nell'eco lento
della mente..
-da "L'eco della Mente"-

La sorgente della neve
Striscie di cieli abbracciare della luna la rotondità
Come noi tra le colline della notte e le roccie del mare
Varchiamo la soglia dei sogni come stradine strette di montagna
E avventure destano in noi
Profondi baci
Profondi sguardi
E lucine distanti
Fino a punta ala
Ci nascondono di fiori e aromi
Nelle tragedie di tante vite a braccetto
Il nostro abbraccio
ci collega alla parentesi lontana
Da cui dio creò Amore
Che orizzonte d'arcobaleno fa rinascere il giorno
Davanti al tempo
E allo sguardo fermo della morte.
-da 'I silenzi parlano d'anime, parlano di noi aggrappati alle ultime conchiglie del mare'-

Sorvolare sulle spiagge
Del tempo
Che visse
L'aquila d'altura


Vorrei un soffio blu per convergere nei tuoi occhi
O Mare
E respirare gli effluvi del tuo cuore
Ma se non sorgi dalle tenebre della tua voce rauca
E neanche una canzone intona d'amore l'amore
Non ha senso
Il nulla per noi.
Divenuto canuto e stanco
Di inseguire
Sfogliate pagine della sera che del tramonto aspergono l'acre aroma
Di una vendetta senza sconfitta
Che giace. Alla sera. Nelle foglie bucate arse dal giorno smosse dal vento.in questo cuore di cenere
Che sfuma nella memoria…
-Da "Poeti e poeti chi siamo? Danzatori e filosofi, ladri e assassini, colti e laureati, operai e bambini, vecchi e disperati..Felici"-

Ahimè Eustella
Eclissi di fresco sapore di
Luce riflessa
E vento di spirito
Ahimè Eustella
DIO parlava nella tua voce
DIO viveva nelle tue cure
Il rosario sapeva di rose
E la tua bocca parlava d'amore
ORA
Il cielo tinge la tua voce come un eco nei fiori e negli alti alberi
E ascolto pregare
Il silenzio dei vivi
Avverti il mio grido confuso
A Dio
Ripongo
Il mio animo in pena
A te io rivolgo
Il mio spirito in pace
Che quiete avvolga di nubi
Celesti
I passi che feci per prenderti le mani
E tu.. che mai!
Il mio cuore presi
Ed ora in te
Avvolgo le nubi tutte
 
Ahimè Eustella. di te resterà sempre il vuoto candore di uno spirito puro
a DIO consacrato
E per Dio combattuto
E per il paradiso VITTORIA
Gli angeli riscattano la tua presenza con l'amore che ora avvolge le cose a te care..
Stringo la maglia, unica di te che a me è restata
E respiro umiltà amore conforto passione
E vivo attimi dentro.
Laetitia magna cum gratia
-DA "Inni alla morte della vita terrena. Mentre Vivi di attimi dentro"-

Flowers in the desert
Silente il mio pregare
In ginocchio di fronte alla luce Maria
Ho atteso negli anni un segno
l'Amore che non muore
Amore vive verità
E un angelo t'accompagna
Alla sera
Il mio sguardo si commuove e ritrova
pace infinita
rubata
dagli occhi delle stelle in cielo
rubata dalla neve che ricopre la terra
celata nello sguardo di una madre con infante
negli occhi di un bimbo osservare polline al vento
di fiori che toccò
e si aprirono alla luce
-da "Flowers in the desert"-

Tempo d'estati rubate
Quando
Sguardi tremolano come foglie d'autunni rubati
E pensieri impazziscono come quadri epilettici
Davanti a noi
La vita perde il senso del limite vissuto
E sguardi sommano sguardi
All'amore
Alle linee rette e ricurve
Tutto ritorna
Quando
Senti il fiume dentro
Che visse re e regine
Sentire
quando
avverti la neve sul fiato

ho scoperto
ho aperto la foglia d'acacia
che stringevi nelle mani sul cuore
e dentro
il nulla
per me
a farmi riflesso
e dici mi dici
facciamo e
diamo
un senso all'amore
ma questo nasce rinasce
cresce
e ci trova inesperti
piccoli dentro e incapaci
di dare
all'amore
il senso del tutto che ruba dal nulla
l'essenza sua immortale

e tu che mi dici
guardiamo aspettiamo
ma questo rincorrere la nostra vita
ci fa morire
della nostra stessa intensità
e apriamo la natura
alla nostra solitudine
come uccelli spenti dalle note ispide dell'inverno
e apriamo gli occhi. SOLi.
Cerchiamo noi in noi. E trovare nell'uno l'unità.
..ricomporre gli attimi di abbracci infiniti
-da " Ricomporre gli attimi di abbracci infiniti"-  

Appendere cappelli negli ingressi della gente
Stringo il cielo in un fazzoletto

E raccolgo del silenzio
Gli spazi afoni di Eternità

Assaporo del nulla
la nostalgia
E del vento l'inconsistente essenza

Regalare emozioni sospese
E accartocciare doni funesti
volgere luci agli sguardi aggraziati del tempo che porta canzoni..che parlano e passano

Sentirsi stretti
E stringere più del solito

.E ascolto te.
pioggia di cuscini di seta e merletti e noi sotto che ridevamo al destino..

Chissà se bussando ancora lascerò chiusi i pugni
Contro il mondo
o se forse la voce del silenzio
Imbriglierà il fiato nel carro di marte..

E resto stretta con il mio cielo
In un fazzoletto.
-Da "Appendere silenzi negli ingressi della gente"-  

SE davvero riesci a capire quello che..
Se fuori
Continua a Cadere
la nebbia
e Sfocare
la pioggia davanti a me.
Se Pesa sul cuore
La voce del passato
scorrere
Nel soffoco del petto
Se fuori
Continua a camminare
Il tempo
Case cose correre
Avanti e indietro
Come verità abbia Voce
Nel silenzio
Abbandono
parola suggerita dalle onde nel vento
pugni chiusi
aprire segreti dell'eternità
-Da "Calde parole come caldarroste d'inverno"-  

AMORE aggrappato all'ombra del ciliegio
Tendere la mano
Aggrapparsi
Ad una parola
gettata in un tempo panteista
Così calda e densa
Così tutto.divenuto per me.
Ritirare i sogni. Quest'estate dipingiamo il cielo
Di corolle d'acacia e di fiori di gelso.
Da "Calde parole come caldarroste d'inverno"  

Quando
La notte tira le fila del mio cuore
Che si apre come gomitoli
E si avvolge di sensazioni regalate
Quando
Gli incontri incrociano altri sguardi
D'ignoti
Che urlano alla notte
Quando
Il tempo e il vento e i lampi
Colorano
nel cielo
picchi d'eccessi
………
Noti
In noi
Che tutto può succedere.
-da"Siamo noi negli sguardi di tutti"-  

Aspettando ad ogni orizzonte
Mi pare del mare la malinconia

prendere con le mani goccie di cioccolata

immacolata essenza
che s'APRE mentre
onde ricoprono il mio scavare
e fumo di sigaro appena tagliato
sfumare nella lentezza del giorno che s'apre
si confonde in me
nel sapore di cronache d'oggi
ascoltate alla radio immemore

aspettando
che un incrocio

riporti in me
istanti di te.

Mi pare del mare la malinconia

Stessa che avvertivo prolungando le onde fino a casa
prendere con le mani goccie di nudità
e
immaginare
la fine della linea all'orizzonte

mi pare del mare
l'infinita essenza.
-da " Goccie di rugiada e goccie di memoria: mi pare del mare la malinconia"-  

Pianto dolce e un pò amaro
Pianto

pianto amaro che si riversa nella dolcezza del mattino
e parla di sguardi..

incrociare il vento ed il silenzio
..attimi di istanti lenti e morti

Guardare

ancora.al cielo.
mentre si aprono scorci e parole
pianto
dolce pianto.
-da "Sguardi e silenzi soffocare nelle nubi del cielo gonfio di pioggia"-  

Una pioggia all'infinito
Battere e solcare questo cuore inFRANTo
Come un'ombrA fare occhiolinO al sole
E lenti i tEntAcOLi della sera tingono le voci e le cose in terra e le anime e le stelle nel cielo
Ho scavato
Nell'inconsistenza del tuo sguardo pioggia.
Ho pesato
I miei passi
Affondati nelle pozzanghere
Ho bagnato di piedi umido sapore

all'infinito dentro la pioggia
-Da "Umidi pensieri in viaggio dai prati di fiori mattutini"-  

..Come sintonizzarsi sul canale preferito
Incorniciarsi come quadri d'autore..
Soffiare sui fiori che si aprono al vento..
E lasciare dei pistilli il dolce sapore del miele
Cantare intonati la vita che ci crebbe incurvati
E con il bastone muovere sotto le foglie le cappelle
Più soffici di porcini maturi
Scovarli
E riempire dei cestini l'aroma
Ingiallito
Di acquolina alla bocca
Incorniciarsi
Di piccole soddisfazioni effimere
E soffiare sul polline
Per annusarne l'aroma
e ritrovarsi a bere un caffè.al solito bar. tavolino in piazza.
E sentirsi come unici.la prima volta.
Gustare la vita. Sbocciare Nelle emozioni. eternoPensare.
Da "Coccole e coccole"  

Coccolare la neve all'infinito
M'abbandono a lacrime nascoste
Parole ripetute
Con il senso del nulla
con il senso del tutto
Approdano sulle onde
Le barricate della nostra indifferenza
Sbriciolo la fine dell'inizio.
E sto. Con me.
Nell'essere immutevole tale è il silenzio
Che oscura
Isola
Ingombra
Sgombra
Incede e rimbomba

Voglio coccolare la neve
Ancora.
A mani aperte.
Da " coccole e coccole"  

Sorry
mi dispiace.mi annullo nell'indifferenza.nel sordo silenzio muto.
come tutti. preferiamo nasconderci.dietro l'immagine che gli altri hanno di noi.e ridiamo finti.di luce riflessa.e finiamo per bere ciò che diamo agli altri.buffoni di tutti i giorni.con vestiti diversi.e stesse solitudini affogate nei caffè...
Da "..meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini"  

..sentire qualcuno vicino.al cuore.
Il senso dell'amicizia espresso così. ho trovato al mio posto un cioccolatino.
e ho pensato.
..
resteranno vuoti tenuti nel cuore.
grazie.
Da "..ai miei amici di quel paese che dissi un giorno"  

Quel giorno dissi parlando di me
Resteranno ombre impresse
a riflesso nell'anima
scogli infiniti da solcare fino alla vista del limite all'orizzonte
onde di onde scivolare al bagnoasciuga
ho imparato di te.il sapore. mare.
come una vela vago tra l'acque e i venti
tra le note lontane di sibille svenute
sirene
sommerse
come gli spiriti dei passati
nell'acque.
mare libero imprigionato d'essenze..
respiro.
cercando di te.lo spirito.libertà.
Da "..meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini"  

Grido salvifico
è incompreso questo mio grido
sia fatta la tua volontà dio
nello sguardo che si apre al mattino
nella voce che conforta le ferite
nell'animo perso votato al sacrificio
nel silenzio di chi parla agli spiriti
nel rumore di chi grida alla pace
nell'amore di chi crede alle rose
che sbocciano di rugiada al mattino
sia fatta la tua volontà dio
per chi spera ancora.che tutto sia possibile.
grido di lacrime e luce nella dolcezza di un mattino qualsiasi..
Da "..Pianto che si riversa nella dolcezza del mattino"  

Quando le ferite entrano dentro e fa male saperle ancora aperte perloppiù se sei tu il motivo
E mi ritrovo a parlare di te
Leggero come un ombra
Al freddo di questa sera
Che ricopre
I passaggi del cuore
Mio
Che grida pene
Pane
In questo mondo
Diventato di me
Lo spirito deserto
Sacrificato al cerchio del tutto
Inabissato fra coralli e sassetti
Resto sola
Stretti i pugni nelle mani
E ritrovo
Di te
l'odore.tatuaggio nella pelle.
Da "Come avrei potuto sapere che fa così male senza il pensiero di te in me"  

Sogno d'amare lacrime d'amore
Che prima o poi
Schiavi d'amore
Noi

Mentre ore battono il tempo
E scorrono sulle parole

Tra statue di pietra
E metamorfosi a specchio

Schegge s'abbandonano clandestine
E lasciano al cammino
Storie infantili

E sarà
Che prima o poi
Sogno vestirà lacrime d'amare goccie amore perso

Dio tienimi in un pugno chiuso
E stringimi dentro
Che nn perda il senno
Mentre vivo
Nell'ombre delle scelte
il silenzio dell'universo panteista..
Da "Raccogliere i sassi bianchi e neri nel cammino della vita che si apre di fronte a noi"  

..oggi piove una lacrima in più dal cielo
ho bevuto ancora
dal calice del destino

desistere in me sogni di carta
avvolti in sguardi opachi
volare nudi
nudi cadere
di sguardi ferite ammutolite
cenere di noi
cercare il senso
nel fumo
sigarette
sigarette
noi
fra il noi
di fiaccole morenti
sfumati i respiri
e stretto nel cuore
il senso del mio dirti
A ..d dio
piangendo una lacrima
spegnendosi nella pioggia
fuori
al vento dantesco
che par sventolare
del passato
l'Emozione
che sorprende
uno sguardo rubato da te
impresso in me
per sempre
cosi.VERO.NUDO.SINCERO
questo a dire
non volevo.ma è fatto.
desistere in me l'ultimo cerino..
Da "Assaggi di profumi di noi prima che tutto scomparisse nel mio sguardo"  

Dolci gocce e lacrime
solcano a nuovo la mia pelle
mentre grido il tuo nome
nella notte
e spero che l'angelo porga al tuo orecchio l'abbaglio
del mio grido muto
e parli solitario
a nudo lo spirito
mi hanno detto che non c'è perdono
per chi piange
per chi ride
per chi muore
e non ha fede
io
l'ho persa
quando ho spogliato il mio corpo
al silenzio muto
della solitudine
Da "Spicchi di grana nella Milano bene"  

Girotondo di viandanti
Resta solo del senso
il codice trascritto incodificato
ritornare alle stelle.. al muso all'insù che scruta speranze

come lische a forma di ciambelle
gettarsi al mattino
...
parole inforcate
ed arrotolate per l'ingurgito
...
e dice
invecchiato
ingiallito
il sacrario
del destino
"così sia"
e
capovolge
i resti
fra i mari
del mare di spiccioli
...
cambio la traiettoria dei pensieri incolti
come baruffe al cielo sparse di nubi eteree
..
lo spirto eroico agli scogli appartiene
natura gerente
disgiunge attimi di me in viandanti di passaggio..
da "Siamo noi negli sguardi dei barboni che mirano al cielo"  

Uncini, appigli e boccagli
..del mare il sapore
compresso nella carne
sott'acqua
nelle bolle che evaporano
verso il sottile strato verde luce
riflessa d'ombre immemori
stati persi sversi
ancorati alle conchiglie
come i sogni
all'ignoto tuo scrutare il senso dell'infinito
in quest'isola
amore isola volti comuni
dietro
agli sguardi di un nuovo scorcio
viottoli di afa vaporare all'orizzonte..
Da "ho passato la luna nel tritacarne"  

Quando il cielo tinge di luce il volto di noi spenti, fazzoletti alle mani
Ho offerto sguardi alle carezze
Che il tempo ha donato
Ma ora
Il gusto pasce
Lacrime e vuoti
Nella sola tristezza al tramonto
Che vela lo sguardo
Pacato
Mentre l'uscio si chiude
E la notte si stiracchia
Tra un lenzuolo e l'altro
Ho offerto al silenzio
Un lampo schiarito nel cielo
E fatto una preghiera al vento
Che portasse lontano il mio cuore umido
umido
Di noi.
Infiniti passi
Infiniti istanti
Sotto pioggia battere.
Sbattersi sotto.
Marcati a vita.
Da "Raccogliere i sassi bianchi e neri nel cammino della
vita che si apre di fronte a noi"  

Gridare al nulla la Voce
ho gridato il tuo nome
nel silenzio la voce
ha colpito ferite
dure
amare
che mi porto a mazzetto nel cammino ispido e gonfio

ho gridato
al cielo
il motivo
ho perso nella voce il pianto
ti amo e grido
perdono
con lo spirito
dimesso e silenzio di morte
Da "Quando vorresti tutto e ti ritrovi con niente"  

Stelle marine deragliare
stelle marine
di nudi riflessi
dipinte nell'acque lascive
solo parole smemorate restano
buttate come
flamenco nell'aria di mondi vaganti

dall'acre sponde porgo sguardi ameni
agli dei ostili che oggi ancora
vestono di grigio
questo cielo d'acanto
.....come dire..

..pogare attimi di trascendente evanescenza..e sopravvivere
-Da "ho passato la luna nel tritacarne"-  

Ho dipinto passi nel cielo, passi di mille planisferi

ho dipinto
ad acquarello
i colori all'estate che passa

disegnato
passi nel cielo, amore mio

come le stelle che segnano il cammino ai miei occhiolini
distanti millenni luce
millenni fiato
millenni voce
.....
esistente SOspeso nei grani della notte
....
nell'aria candore a cristalli evapora d'infiniti respiri
luce riflettere colori di primavere
si vedono impresse nel blu STELLEviventi
può esser già scoppiate come nove all'orizzonte
ma le vedi ancora tu
le vedo nel cuore io
come illusioni almeno per noi
a colorare la terra dei nostri passi

... le vele solcano le dune degli occhi

mentre il mio sbattere d'avorio
contro le onde
forgerà un vestito da sposa col velo tessuto da pesci corallini
e tu cadrai
dal cielo alla vita
ho dipinto i passi di noi,amore.
-Da "Casi di conversione sintomatica"-  

Restando nel mare con le vele spiegate
.. dipingere di calore
nelle labbra il respiro
sorseggiando l'abbandono nel moscato già gustato
prima c'era amore che bacia la pelle
la memoria desidera passaggi d'armonia a fiori

..remare fino al limite
della potenza
fino al limite del mare
fino alla voce delle sirene
veleggiare liberi in mezzo al nulla
dipinere di mare il calore del sole a goccie

..scruto l'immagine dell'infinito porgere emozioni al vento disperse

-Da "Quando le aquile si fanno grandi e volgono grandi sguardi al sole ed al mare, dalla profondità del cielo.. e quando il mio guardare finisce, comunque, in te"-  

D'angel lo sguardo
La notte
tiranna di sguardi

voglio riporre lo spirito mio nell'aere
a rimirare il tuo volto
appoggiato alle tenebre

vivo di occhiate fuggitive
al libro della vita
che s'apre la notte
nelle parole che riponi al mio cuore
e nei palpiti del tuo corpo inerme accanto
e schiude
al giorno
sguardi d'angeli fuggenti
che rimembrano
iti memorie presenti

sguardi d'angel piovere a fiotti
mentre il blu del cielo veste il mio sguardo
e cade su di noi
quanto fanno bene le piccole cose..
-Da "Quando d'angel lo sguardo tinge il buio e le piccole cose tanto fanno bene"-  

Danze tra ciel e terra
Con lo sguardo annugolato
ed il pede plumbeo
il mio spirto
s'appresta
alla danza di luce riflessa
allo sporger pesante
del dì canuto a levante
nei passi
del mare
lo spirto d'onde
dell'onde il sapore
del cielo
il desìo
di natura madre natìa
della vista
l'ombre
appare
nel cuore del mio dio
che pare volare
a mezz'aria
dissi
il sole incontra desìi
sorge la vita
di visi novizia
illusioni cantare
l'anima al mare
..
intonare il candor del giorno che s'apre
Alla sera. che sera.
-Da "Inno alla creazione dei mondi nel mondo"-  

Italia vittorie e sconfitte
..mi picchiò quel vento gelido
che di novembre portò il tuo nome
e la brezza del mare or tinge di sale i capelli al vento
e il cerino nelle mani
rimembra la fiaccola olimpica
a distanza vibrare
negli sguardi
Italia non muore
si avverte nel tempo
rimembro
tricolore
la bandiera di vittoria
dei prati
del nulla
dell'amore
mi annusò quel vento freddo
che nonni vissero
e mi lasciò
al ricordo
di quando
di come
il tuo nome
nazione
riflettè il suo senso nel cielo
- Da "Le olimpiadi uno nessuno centomila"-  

considerare nella notte il senso del buio
Considerando le spalle della gente riverse dal tuo lato
amore spostati a destra sinistra di là
grovigli di fumi e sigarette a lumini ecclesiali
a penetrare questa notte di sguardi stranieri
bufali rincorrere l'orizzonte del soffitto
fino a riempire di orme
il tragitto panoramico
del mio io inebetito
dal tuo essere presente
dentro me.
intingo biscotti immemori
nell'ennesima tazzina di latte macchiato al caffè..
- Da " Considerare nella notte il senso del buio intingendo i biscotti nel latte freddo"-  

Nella semplicità di tante parole ho nascosto un silenzio
In viaggio da te
ho sfumato i contorni
della mia vita
sparpagliata come fogli nel vento di aquiloni
e caffè caldi come cialde per la notte continua
ad assopire i tonfi immemori del
cuore in subbuglio
che esita tremante a fianco a te
che mi dici
mio dio
come sei bella
e nella semplicità del tuo
parlarmi a fianco
scopro l'inutilità di tante parole artefatte
e sospiri e dici
il senso nascosto di te
una parola è dio
e l'altra son io
celati nel silenzio semplice di poche parole
-Raccolta da "Quando il silenzio nasconde i suoi lunghi tentacoli di parole"-  

Certe notti hanno il vizio di dirmi di si
Infrangere i vetri del tempo
come mani scivolare dalle pareti in cerca di appigli
il mio cuore un battito dentro
a scandire emozioni ad istanti
il mio sonno letargico a sopire ogni velo
che svela di rubini la città deserta
il sole tracanna le luci della sera
e lenta la voce a chiedere una birra
davanti al bancone del bar del Liga
che canta le notti
certe notti
che hanno il vizio di dirmi di si
..
e la chitarra suona
e il tempo ricorda
ed io
silenzio
mi confondo con te
quando parli parole che nascono in cielo e vibrano fino alla morte dell'ultima canzone
sveli del senso
la voce profonda
e quelle notti con il loro vizio mi sussurrano si..
Raccolta da "..Sussurri di certe notti con note e bicchieri alla mano"  

Quando ti scontri nelle mani..
Ho preso
Tentazioni
Che allacciano vite
Ai sedili di un viaggio

Ho scritto di te
Mi hai preso per mano.
Abbiamo cantato solo d'un fiato.
Sul volante dell'auto
Ingombre note salire al cielo
..

Dolce è il tramonto
Che ha unito il nostro guardare
Tu ora di fronte
Mi insegni il silenzio
Che spenge
Il mio battere impaziente
alla porta
Del Tempo
..
-Da "Quando manca qualcosa ma non tutto, illumina un lampo il cielo d'agosto"-  

A UN PASSO DA TE VIVO. E mi scontro con te, che odori di me
E Questa
per
TE
Scritta
Nelle mani
Che si aprono e svelano
dimmi
Oracolo
che di me si aspetta il destino
..
che
AVVERTE
nella pelle
Un brivido Di me

EMOzioni in corsa
AL PIT STOP
.
PER te
Un lungo silenzio immortale
A parlare
Di me
Che taccio
Di fronte allo splendore
DI AUTO in corsa
Incorniciate nella mia VITA che scorre
E
resterà
PuRA emozione
A parlare chiusa nelle stanze del ricordo
Impressa in me
Nell'attimo
Sfiorito
Una voce
Che cresce
..
A un passo da te
Non importa.
Ascolta lo sbocciare lento
Senti il colore vivo che sfuma
Di luce
.
Ha vissuto
Impresso
Il mio spirito
Nel pensiero di te
.
Ho scritto
E specchiato la mia vita
Nel tuo volto riflesso di parole cadenti
È per te
L'amore che hai creato dal nulla
E dalle mie indifferenze
Diffidenze

attende
..
A un passo da te
VIVOceneri e girini
.
Aspetto
Sospesa
attimi tuoi persi
Che respirano in me
,
mi volto
e sei
nuvola che travolge nebbie e annega nel mio nulla
le goccie di acqua tondeggianti
pronte a dar luce al giorno..
Lucciole a istanti crescere in sensazioni di un animo mutevole
-Da "Sensazioni di un animo mutevole che respira di parole"-  

Passi di pianoforte
La clessidra del tempo
E musica E voce
Sintonia nell'anima
Morte e Vita
Insieme
All'unisonO
Aria e pAce
Ritmo e sUoni
Non ha voce questo SILENZIO
E polvere E sabbia
È un lento crescendo
Dall'argine fino al mare
Contemplo note
Nel vento

Muoversi
.
-Da "Ho scritto passi di pianoforte mentre fuori piove"  

Ho portato della voce il FIATO
Ho portato della voce il FIATO
Che dice dell'essenza
La FORMA
.
FORGIO anfore
Con MaNi e mAnI
Che si sovrappongono in Me
Nella mEnte
Nel ricOrdo
Nella viTA
.
E scompare
Illusione di lumini
AcCEsI
È il LIMITE
al limite dell'ORizzonte
Del Fiato
Di chi SENTE
Quella Voce
Che mOdeLLa forme
Sensuali
All'aria PuRa
..
Impresse
Volare
..
Sentire in NOI
AccEnDERE
ANIME di carne
..
.
-Da "Lumini appiattiti come del mare il soffio tremulo del vento"-  

Cadono fiocchi umidi come stelle arse di rugiada
Ho messo stelle nel raccoglitore
Per asciugare gli occhi di quelli che non ascoltano
Per stregare le biscie
Rattrappite in calici dormienti
Centri centrini
Ingrovigliati nello stomaco
Aspergere olii profumati
In atmosfere eteree sbiancate
Dal mio volto ammutolito
Rispetto grida in me
Rispetto
Che non danno i gesti di anime presuntuose
Camminano nelle tele tessute d'infiniti passi
Senza senso
D'attese
Inutili
ho nudi fazzoletti stretti in mano
e cadono fiocchi di carta
a terra
messaggi
..
grande vita in città
grande città parla e vita
veli cadere
sulla città di cristallo
venato
.
Miscelo cenere sversa sul monte dell'Incenso
- Da "Quando la sacralità del proibito si miscela di infiniti passi mortali tra fiori smossi ed io qui respiro di voi" -  

Aironi rosa in cerca di destini
Cerco del cuscino un angolo
La forma
Del mio cuore appiattito
Tra due lati stretti
Ed il mio corpicino
Aggomitolato
Nei timori del mio saperti andato
Come furia nel vento
Mentre gabbiani bianchi tornano
È vento sulla pelle
È luce alle spalle
Il mio vederti ancora
Un attimo
Nel cielo spento
Cavolfiori
E bimbi attanagliati sotto
Cicogne bianche e azzurre nei cieli tersi
..
Sventolare come bandiere dimenticate
Da cuori tristi
Mentre aironi rosa portano al vento Amori Amori Amori
Di echi lontani
Si narrano storie
forse ESISTITE
In noi
anche solo per un attimo
..
- Da "cuscini a forma di angoli appiattiti come del mare il soffio del vento" -   

Meditazioni di un animo inquieto in cammino
Mi lasci sempre
Sempre vuoti
Ronzanti
Rimbombano
Ossi
Nell'esofago
ECHI
Ed io raccolgo solo
silenzi
silenzi
e li accosto insieme
delusioni
delusioni
forgiare mazzolini VUOTI

Felicità
È
Il paragone con questo dolore
Non devo rispondere al tuo grido
di presenza
e
rivendicazione

Ti ascolto così
per amore
e questo cresce lo stesso
e invece dovrebbe tacere
e questo parla
GRIDA di te l'odore mio

forse questa è la chiave
dell'armonia:
lo squilibrio
dell'anima
nello spirito dell'altro..
- Da "Il silenzio ha voce quando lo ascolti parlare e gli rubi le parole" -  

Raccogliere i remi, ripartire, solcare i mari e gli oceani fino al suono delle sirene
È passato
il silenzio del dolore
Che muto
cela
in gesti e in parole
SoFFerEnZe
si nutre di frantumi
gettati
sotterra sacrifici
si schiaccia nelle spine
gusta l'inutilità
dà voce
a stati ibernati
di malessere congenito
È passato
come il vento di tempesta ammutolito
e
le rondini di primavera nell'aurea invernale
senza frasi od iperboli
silenzioso se ne è andato
ed io
qui
resto
SoSpEsA
all'occasione che s'apre..
MeLoDiA
pianoforte fotografare un senso
muto al dolore passeggero
del volto che rimembra
l'essere vivo
come stato
d'effimero pianto
..
- da "Raccolti invernali e bacche d'agrifoglio" - 

Camminare nelle risate dell'amore impresso nei rami della vita
Abbracciarti nel TRAMONTO d'eteree immortalità
E imprimere questa istantanea

Negli OCCHI della morte
Per corrodere
Questa sibilla di sventura che
Bussa
Batte
Sbatte
Attende
..
Abbracciarti OLTRE la vita
Nella vita dei ricordi
E sfumare l'ARCOBALENO
Dei mille coloriVOLTI regalati
Dai riflessi
Dei sorrisi
APERTI
Al mondo
È poesia
Questo fiato sottile
Che unisce le MANI
Di genti
di passaggio…
Cammino
nelle RISA DELL'AMORE
..
Segui la
SCIA
..
..
Tu
Fermati
Vicino o Lontano
e
ROMPI il LIMITE
-Da "Romeo e Giulietta rapiti in un soffio di persi demoni…"- 

FOGLI finiti nella brace del camino di un libro che fu testimone d'amore reincarnarsi nella vita di noi
I rami del tempo
Hanno il sapore di legna invecchiata
Un po' come me
Rincorro i graffiti nella corteccia
Riportano
passi antichi e M'INCHINO
A questo vento dantesco INSISTENTE
d'amore e passione
SCONVOLTO
Che OSA dentro me
Raccontare
Rumore e catene
Costrizione e affanno
Gelosia
Pazzia
MORTE
vittoria
VIVE tra i secoli
Respira
..
I rami del tempo
ora
sanno di
.NOI.
Impressi nella carne i loro nomi
Hanno sapore di
Presente
Temporeggio tra persi demoni..
- Da "Romeo e Giulietta rapiti in un soffio di persi demoni…" -  

Quando le lenzuola tirano da un lato ed il vento le alza e ci sei solo tu
La coperta si sposta
Del mio animo in pena
Ed il mio sguardo cerca un rifugio
nella mano protesa
di Adamo..
Inverno
Di freddi e ghiacci
Quando le lenzuola tirano solo più da un lato
Mi aggrappo alla notte
Non resta che uccidersi d'ebbrezza
E annaspare nell'alcool di serate evanescenti
gonfie canzoni oziose fino all'alba
Mi regalo corolle di parole
Come aureole all'inadeguatezza che mi cosparge il volto
..mascherarsi d'ignoto
E tirare le lenzuola
Al destino..
- Da "Maschere d'ignoti trasportare soffi di vento" -  

Senza parole
Solco
del silenzio lo

SPIRITO

Che giace ignudo
All'ombre del mio sguardo

A mio padre ripongo

Silenzi

Ho svuotato il tramonto del sole

Attingo dal pozzo
Metamorfosi sbiancate

Cicatrici unite da immagini riflesse

Gonfio di pioggia l'arcobaleno

Natura vive

Respiro di te giustizia e calma

Rigore
Bontà
Pochi sorrisi pieni

SILENZI

Mi lasci così
Senza parole

Di te
Il forte spirito
VIVE
Nell'immensità
del mio
Guardarti
D'istanti d'amore
nascosti
- Da "Il tempo delle rondini e delle note di pentagrammi sul cielo"- 

 Senza il silenzio di voci rubate
In casa
a piedi scalzi
La notte RICUCE LE ORME dei pianti
dei sogni annebbiati
dei passi incauti nell'ombre

la sera dipinge
il natale negli OCCHI
immemori del TEMPO
e lascia i lustrini imbrigliati
nei rami

Cerco una foglia che rassomigli di me
tristezza e fragilità
ANIMA
in questo momento

in cui scende
il buio
..
E sale malinconiasoffice
A tratti ondeggia
Sale forte
Forte sale
nell'insonnia
dell' attesa
In casa
A piedi scalzi

Sentire
Le voci
Come pazzi

Dare un senso
All'inconsistenza

Cerco una foglia
accartocciatadentro
Che parli di me
..
Mentre l'aria trasporta lacrime
Come goccie di rugiada

Ed il mattino
RESTA BRINA
Testimone
D'attese
PENSANTI
..
ONDEGGIA IL SILENZIO
Impresso in me
D'eternità
-Da "Il silenzio ha voce quando lo ascolti parlare e gli rubi le parole"- 

Quando le voci raccolgono petali
Ho cercato nel silenzio e nel fumo
degli occhi
Il frammento del noi agonizzante
Frantumarsi..
Caduto dallo sguardo del dio mutilato
Non ha piedi
Il mio credo
Noi ai piedi
Calzari antichi disgiunti
Contriti
La tua morte in ginocchio
Isola preghiere in me
..
Converge la mano al cuore
E mendica pace e sconfitta
E mendico luce e pietà
Mentre il sole vaga indenne
Senza meta nel cielo
Ed il mio sguardo lo segue insonne
Ed il mio cuore ascolta i battiti del tempo
E sana le ferite nascoste tra i petali
Scorre l'alba il vento il tempo
Porta arcobaleni d'emozioni transitorie e rondini viaggiatrici
lasciano note solitarie come scie di aquiloni nel cielo..
si compone un immagine di me
nello specchio di cristallo della vita
Ho cercato nel silenzio e nel fumo
degli occhi
domande e risposte
tengo al caldo le dolci parole che mi disse novembre
ma il futuro ascolta la mia voce
..
-Da "Il tempo delle rondini e delle note di pentagrammi sul cielo"-   

Calici di tempesta e fumo
Conducevo vita un giorno
Sorpendendo ali ed elefanti
E schiamazzi di furfanti
Nell'etere dispersa del mondo opaco
In vesti terse di cieli sversi
Raggomitolati all'ingiù
Verso passanti assonnati
Che rigettano fumo e tempesta di ogni giorno
Colsi
Calici d'albe
Ed ascoltai schiudersi i fiori
Da "Palingenesi schiudere morsi selvatici" 

Frastagliare le immagini nella luce del mare tra le rocce
Ho perso
Perchè credevo nel vento che bagna di mare i capelli
Salsedine profumo di pelle salata
Respirata Stretta in un forte abbraccio d'Argento
Che un giorno mi avresti portata a guardare le onde ed il cielo
Passato presente a confronto
Riflettersi nel sole il mio nuovo fidarmi di te
Che un giorno saresti scivolato tra le rocce ed il vento
Quel vento
Ito e tornato
per
Sfiorarmi i capelli
dinuovo
E ripetermi quel
SENTO
di te
l'amore
nel cuore

Ho perso perché
Ho sperato
Di dipingere gocce di luce
Ma ho trovato
Vuote conchiglie
E mare deserto
..
Strofino il bianco fazzoletto
Passato e futuro a confronto

Voglia di vita partire da un trifoglio spennato..
-Da "Frastagliare le immagini nella luce del mare tra le rocce"-       

Quando il vento scompiglia i capelli del tempo
Etereo tramontare d'albe

L'alba dipinge nel vento le foglie
E tu
Mi lasci un cuore stravolto di pene e fuliggine
E rechi per mano dolore ed egoismo
Cade a terra l'aurora del cielo
E infrange lo sguardo mio calato ed appiattito
Dal tuo avermi lasciata Nuda terra bruciata
Piange la mia ferita nel cielo riflessa
.. rimbomba il silenzio della solitudine
-Da "Piangi mio cuore mentre l'alba piove d'istanti"-    

Schizzi E finti fantocci
Fili di memorie e corridoi dall'albero
Pendere lische sottili tremulanti
Diretti al cuore passato mente memoria
Che fare gesticolare nel sonno pungente
Ghigni e lumi spenti
Accendere
Passioni moti persi versi di babbinatale bucati
Scoperti a mani aperte vuote finte
Sogni spegnersi al tramonto cadere da
Zucchecarrozze
In perpetuo movimento all'orizzonte..
-Da "Sogni cupi spengersi"-

 
Quadro epilettico
Le sense de la vie
s'en allée
dans la mort de mon coeur
desolé
le bruit de ma vie s'est encore
caché
dans le sense de la mort
degagé.
trouver des morceaux dans la forète
c'est comme parler en demi mots
et réchercher la liaison..
j'eusse changée.
   
Traduction

The aim of life
is gone
to die
in my heart
the noise of my existence is dumping again
...
to find pieces losted in the forest
is
as talking with half words
and looking for a connection..
I've been changed.

Il cigno e la neve
Quando il mio volto dipingerà una LACRIMAcigno
E fiammeVORTICI rifletterà sul lago
Neve a fiocchi divisi e lenti
Come moti di luce filtrare dal vento e dal cielo nel nullANIMA
Svolazza VITAonde
Turbini e libertà
sensoSENSIdiffondere
cigni di neve a MATTASSE girare..SGUARDIvoce
nel silenzio CONTEMPLOpaceumida
AMBIRO’ luciStelle
.Morirò nel silenzio.
- Da "Destini d'istanti fatti di petali di rose e punte di spine" -      

Quando vedi una girandola fra fogli e foglie al vento..
Lasciò il volto spento riflesso nel bocciolo di rosa
Il mio stare a guardare le nubi scontrarsi..
Parole su parole
Significare il nulla
Avvolgemmo lo sguardo
NUDI
Nel vuoto di OMBRE
Ora nudi
Uomo e donna
Abbandoniamo
La TENDA
A PASSI
Verso le stelle ed i monti
Gettando ai piedi petali di rosa..
- Da "Destini d'istanti fatti di petali di rose e punte di spine" -   

Castelli di sabbia colorati da 1 sguardo..
Scegliere
Forme di COLORI attanagliati
Raccolti sulle spiagge
di nazioni paesi PICCOLI PARADISI
sconosciuti a chi non tende l'orecchio
rimasti inesplorati
Rigirare conchiglie di sabbia sgretolarsi tra le mani
Sorprendere il RINCORRERSI di orme a piedi nudi
Sentire
SALIRE
la VOCE del mare
Ascoltare
il rumore delle onde di conchiglie accovacciate
Celato nella notte
Rapito dagli amanti
che
Vivono
Volano
VOGLIONO
Scegliere
Forme di colori
Che luce racchiude nel tempo
Sfogliare di sguardi la NAtuRA
Che cresce nei sospiri di alberi alti
Alti
Fino al confine fra terra e luce
Impercettibile
Raccogliere
Frammenti
E custodirli
Per sempre
In noi..
..quando le mani raccolgono i silenzi
dell'infinito
è spazio
D'ETERNITA'
Da "Quando le mani raccolgono i silenzi dell'infinito"   

Quando ci si sente crema e cioccolato
Dicesti di me
"Siamo così. come
LA crema ed IL cioccolato.
Mischiati
Insieme.."
Protesi lo sguardo all'insegna del bar:
CHIUSO PER FERIE.
era estate.2001.
non capii come poteva esser buono quel cioccolato unito alla crema
che solo ora
mi appresto a sfumare
con il cucchiaino..
.
davanti al miracolo di un altro tramonto
..
la vita sfugge altrochè
nel senso di un'emozione
perdersi attorno
a stimoli vani
e spreca lacrime
perse lacrime
per un amore immortale
restato di un mezzo.

E dicono giovani all'angolo del bar:
"l'uno è l'intero, noi amiamo come l'unità che si completa da sola.."
- Da "Per me fu un fallimento, per te una mancata opportunità. o forse viceversa" -

Mordere il cioccolato fondente in un cioccolatino alla cannella piccante
Mordere il cioccolato fondente
Sensazioneburrosa di cremapolverebaccaspeziata
Tondità piacevolmente amara
EmozioneGUSTO
.
Sciogliersi
..
Spingere sensazioni OLTRE i sensi
..dolceamaro..
olfatto intriso di notecaldoesotiche
fiumi di parole nascoste
salire incandescenti
in un turbine triviale
PalatoBrividiDelizia
mordere
..1sospiro..
dolcezza velata
di illusioni
rapite
.
l'ultimo sapore
..
Gusto diffondere
.
CIOCCOLATO
CANNELLA
PICCANTE

Li ho presi per mano ed impressi in me..
- Da "Quando anche le piccole cose possono dare piacere: sorseggi di the e biscotti inglesi" -

A volte basta un cenno della mano
A volte basta un cenno della mano
Per fermare un'auto in corsa
Quell'auto che rapì un attimo di vita vissuta
Uno scorcio di paradiso inferno
Di giovani fratelli di ignote divise
Accalcati in serate di alcool e fumi
Ingrovigliati da freddi e paure
Pressati e calati in strette vesti
In mondi diversi
Stranezze avvicinare sguardi e sensazioni
Figli dell'inferno e delle stelle
Fratelli nei mondi intermittenti
Che sfumano in miraggi
Rallentano e schizzano
Musiche anni 60 cantate da sguardi EterosessualiBisessualiDisonestiCredenti
Tutti compatti
In una sola notte
Che unisce divide
Siamo noi
Giovani d'oggi
Di Sangue e di bontà..
- Da "Figli di sguardi noi: Tentazioni in una sola notte di uno stesso giorno"-     

Ho visto il paradiso
Quando SENTIRE
muore dentro un’emozione
SBIADITA
dai ricordi e le memorie del campo riempirsi di ORME
Sovviene
il ruscello davanti al quale poserò la mia ombra
in attesa della tua comporsi a tratti..
Vedrò il paradiso
Nei tuoi occhi riflessi
E note ascolterò dipingere pentagrammi in un’illusione
E musicaluce ascolterò inondare l’anima
E poi sarà 1 pensiero
Che mi condurrà fino a te.
Sempre quando ricucirò le mie spoglie sbiancate dal tempo
E
scenderà la rugiada dalle notti passate davanti al cielo
ed a TE

VITA SCORRERA’ nell’ANIMA PERSA
SVEGLIERA’ SENSI muoversi

non sei solo con la morte stretto agli angoli
sei TU per me.per noi. SOFFIO DI ESISTENZA..
speranza scomporre i gradini fino al paradiso
SFRONDO i rami per meglio vederti..
È l’essenza che vive nel tutto e si scompone nel nulla
-un pensiero vibrante
appoggiato ai grappoli di 3 cuori..-
A Pino.
- Da "MEDITAZIONI: Dettagli di un animo incrociare silenzi" -  

Parole d’arcobaleno e di burrasche
Mani come
Porte APERTE
Come sguardi al futuro
Mi chiedo che colore abbiano le nostre parole che mani racchiudono e
Non si incrociano mai..
A pugni combattere con il tuo silenzio
Il senso espresso di parole riscaldateFREDDE, qual pregio intarsiato d’oceani e distanze..
Mondi sottilmente SILENZIOSI aprirsi al tempo di battaglie
Contro
Contro
Contro noi stessi
- Da "Nella luce e nel buio. Parole d'arcobaleno e di burrasche" - 

Gesti di neve
RITMI
Battiti
Pulsazioni si rincorrono
Giro e rigiro a larghi fiocchi la neve
Spumeggiante acqua pura cade alla deriva..
SENSAZIONI scoppiettìo di castagne
AVVICINARE
E noi
La neve
ritmi
BATTITI
Uniti, finalmente.
- Da "Sensazioni Battiti Pulsazioni: tempo di raccogliere castagne e fare caldarroste in fiera" -
 

La grande terra incanta
Palermo stazione
Morti marciapiedi lisci e ingombri
Salici in giù appoggiati
Alle lische appiccicate alle pareti
Spero ancora
che qualche spazzino tolga
stracci dal mio cuore inibito..

Terra incanta

Sorprese simboli passaggi inattesi
Parte il treno
Dall’ultima fermata
E le rotaie conducono mani alle stelle..
- Da "Treni che scorrono e rotte sul mare attraverso il vento" -

Accadde parlai PAROLE di TE
Lacera il mio sguardo bagni di BUIO
Alla ricerca di un'OMBRA ed un miraggio verso LUCI
Come dame buttarsi a MARE vestite d'ansie e di SAPORI DI VITE ite mai tornate e annegare nei pesci BOCCALONI..

ROVESCIO a bolle Armi ed Amori
Nelle barche poliglotte
Nel nullOMBRA attonito

Accadde parlai parole al mare
A levante
..
Mentre il faro sopito alla deriva scandiva attimi
di SILENZI BOE
Delineava striscie da ANNUSARE e
SOGNARE
ROVESCIA il tuo moto perenne su di me
NUVOLA BIANCA riflessa NEL MARE

Accadde parlai parole di te
CAVALIERE di balzi nel vuoto
E tonfi in smoking..
- Da "Fossili inabissati e feste di nobili eleganze" -   

Occhi nei bambini fatti di grandi sguardi
A proposito di dialoghi e silenzi
Appresto l'animo fanciullo
Alla veglia del 24 notte NATALE
Occhi nei bambini che guardano al futuro
CANDORE sopito rapito da mani piccole piccoli fiati
Grandi sospiri

Custodi alchimisti di pietre ed ordigni
CALORE UNIONE disaccordo ACCORDO
ADORO dipingere visioni eclettiche ispirate
Da timor di dio e passione di corpi incrociati
DIVISI riuniti
Tentazioni CHIESE rapite
Dal senso di pace perfetta IMMORALE
Che disgiunge occhi di bimbi
E rianima GRANDI SGUARDI MORTALI
UNITà PRESUNZIONE tempo IMMOBILE per uno sguardo lacerato.
Occhi piccoli fatti per grandi FIATI
---Pietà---
- Da "candelabri ed argenti in cenere rovesciata" -   

Gocce di foresta nel bosco Spento
GOCCE rubini DENSI spenti
Raggomitolarsi nel buio di un'
EMOZIONE
Dirompente scende sale
Labirinti DENSI scorze di limone
Digestivi all'
AMARO
Scendere in un'ORBITA di me e te
Tra neve e sale
Stare in attesa sul BORDO dell'ombre
SCIVOLARE in melodie di violini
E CORDE di chitarre tese alla lucEtere
Assaporo UN GERMOGLIO verde di grezzo SAPORE FORTE di ambra assassina
ENTRARE.Entro.
Se penso non penso
Grande dolore lacera dentro
SENSAZIombre
Negli spazi lasciati dalle anime nel bosco
Gocce di foresta
Lambire a salti
Esteta osserva ALI DI fiori al vento..
- Da "Sguardi di fiori nel vento quando tutto scorre indietro" -  

Vivere bianchi fogli e leggere scritte non destinate
INIZIO dal testo
e dalle ULTIME LETTERE
..
lascia che parli
la chiara notte
che tira i pensieri
giù
dalle stelle amare

è una mezza bugia fra tante BUGIE

che impregna QUESTO amore
attanaglia il SONNO ubriaco
collega questa mia notte inferiore
al tuo giorno di note

scaglio il puzzle ANCORA chiuso contro
il TEMPO che batte
sbatte negli occhi serrati per sbaglio

occhiali nei suoi gesti
NOTTE
occhiali nei miei gesti
inabissano SILENZI svogliati
passegeri di frasi fatte
calcano orme
per noi
il nostro AVVENIRE

vivere bianchi fogli bucati
LEGGERE SCITTE SENZA DESTINAZIONE
lentamente
assorti
senza nomi sulle porte
(Da "Lettere inabissate e fogli vuoti")

Stelle sperdute nel silenzio del cuore
Sonno
di cipressi solitari
COCCOLI

silenzi appannati
                         rovesci l'incanto di sguardi penetrare ............. nella stessa direzione
             attonito trascorrere d'anni..

NoiilMondo

                                        incipriata scendo giù dalle scale di STELLE..
seduta su divani di ghepardo
ed il mondo
a portata di                       .................... occhiate

come un astronomo
contemplo i dettagli del carro celeste
scopro
incisioni dell'orsa maggiore
leggo                                di profumi NELL'ETERE..

sono trascorsi 26 anni

ed io qui
silenzio nel nulla.
- Da "Stelle Sperdute nel silenzio del cuore" -    

Quando si ha bisogno di infinito
..
cavalcate infinite
avanti fino al limite di rosa ed azzurro
volti vivere di aria
ed arie scontrarsi
dirimersi
svenire
svanire
sabbie d'argento
argenti negli occhi..
smettere d'aspettare
VIAGGI
Rinascita

..vuoi dirmi infinito
che ciò sa di te..
SENTO..
(Raccolta "Gocce di cioccolato fondente")

SilenzioSiDomandaChiGuarda
Increspa la luce
il mio nome all'orizzonte
che scioglie sillabe ed incontri
                                     la mente riporta
                                                              sensipersi
sensiperdersi
sensicrearsi
terra diffondere Grazie
ai piedi
Illusioni celesti
cado nel vento

sfidando l'essenza
dell'infinito..
cielo ritrovare sensi
(Da "Respirando assenze di tempo")

Valtzer improvviso in controluce
..
..lascio la mia mano prender forma nel ghiaccio sciolto mentre tu dipingi il mio futuropassato
remotopresente
accovacciarsi nell'angolo più freddo riapristi gli occhi dalla scollatura tra te e me
per muovere le foglie accartocciate dal giradischi
metter una mano sulla mia fronte
e far uscire note
sentimenti eretici creduti svaniti
diffondere in noi..
scoppiammo a ridere nascosti
dal sonno del valtzer.
riaffiorare Ricordi.
(da "Sensi Nascosti")  

Attimi di goccia
Amarsinudi
sinusoidi
iperboli
incastonare
cornici divite
di noi di chi
nudiceneri soffiate..
miriadivolti
comunicare
sensi
sfilano sotto i riflettori
SOTTOBOSCO
balzano luciombre
..
Dipingere
VOLI

ascoltare
dèi e artisti
scrittori
VOLARE

Spiccare
IN CIELIeterodossi

come geni vagabondi
amarsinudi
in foreste D'ARTE
..Lustro sculture sensazioniantropomorfe.  

Amo parlare parole al mare
amo parlare parole al mare
nulla risponde
oscilla
parole ite e tornate
maree dispergere sensi..
attimi di pioggia
- Da Attimi di pioggia -

Quando l'aria il cielo veste
Quando l'aria il cielo veste
sposa il credo in illusioni
e fuliggin di
ginestre
accordare arie e canzoni
Il meriggio al sol regala
schiude aureola e meridiana
...
Quando l'aria il cielo tinge
come quadri il sol dipinge
e così
il vento e l'ombra
sorgon nudi dalla tomba
Smista l'alba perse nubi
che allo sguardo pare cubi
nella fredda aria fina
come aurea mattutina..
ora il drappo del chiarore
muta stelle in splendore

Quando l'aria il cielo
..scrive..

corolla al giorno ito
schiude il mirar del cor se' brunito.

Chinò il volto la luna sul lago
Quando entrò.
la luna col suo vivere titanico
sovrappose letterali silenzi
al tacito congetturare del viso.
Quando entrò
la luna nel volto, sull'ombra del mare svanì
un enigma.    

..nocciole dimenticate da scoiattoli
Dubito che il tuo tacito involucro.
mi renda ribelle.
sapore piacevolmente amaro.
Dedalus.
interrompo la linea che conduce il fiammifero alle fiamme.         

Un segreto nel regno dei nani quando la principessa nel bosco la chioma specchiò

Smosse la chioma
principessa
al ruscello di cristallo
specchiò lo sguardo
infinita tondità
quando la principessa nel bosco specchiò
non vide amore e luce e neanche un nome
su cui contemplare i giorni
del principe che fu
quando i nani correvano
sulle pagine delle mie fiabe
principessa è cresciuta
tra fogli ed inchiostri
clessidra di fate e rubini
quando il tempo sapeva di zucchero filato
ed ogni storia tirava un capello in più di nonna
smossi la chioma
e mi trovai
un pò più grande
con il cuore di cera
a contemplare
i
piccoli sussurri
del bimbo infante..

Bocca di citazioni sacre
Sorseggio una miseria
come te. ma non ha il gusto
neppure del nulla.    

Fa piacere parlare con te, lupo della steppa
Carissimo
un giorno come tanti
un giorno come altri
coglierò il gusto del riposo
e ti verrò più accanto mortale
dall' essenze segrete.

Devota artigiana di angustie
comporrò le note della solitudine
al pubblico il posto d'onore
tra le sbornie di serate imprigionate d'ebrezza
melodia
sequestrata fino ad ora
dal celibe tuo destino.

D'istinto riposi
l'animo
in te con il pensiero sottile incauto sprovveduto,
lupo della steppa.
Accennai ad andarmene.
ma non seppi far altro che restare..di più.
fa piacere parlare con te, lupo della steppa.

Prova a toccare l'anima
Un segno
A scoprire di te
Mentre annego lo sguardo
E sul sagrato del destino va a morire la luce
Non ha suoni
Il tuo eco
Spoglia il mio arcobaleno
In miscele di fiori e fragranze
Prigioniera di stoffa
Ballerina tra folletti illuminati
..Grandi risvegli scrivono di me.

Fra le cose perdute del mio tempo
miracoli ricordi ceri
accesi
benedizioni e paure
incontrare
albe immacolate
sorprese
dagli orli della metropoli
esplosioni sentite e fatte brillare tra la notte del cielo
immaginazioni germogliare in scaglie di vite
fondali e grotte d'anonime insenature
sormontate da alti coste e strapiombi
estranei e folla
personaggi di souvenir
monumenti palazzi cupole paesaggi

celebre dipinto sulla città antica
il mio volto riflesso da cielo e terra.
latitudine nord.
mistero che avvolge..

Prime luci piume di vita
Fiordalisi e chioschi di frutta
sorrisi
sotto lo sguardo
di quel giorno
sotto l'ombra di un piccolo gelsomino,
muretti costeggiare stradine complici
orti di parroci inciampare incontro
vicino alle ombre di una truppa in marcia
pomeriggi come tanti affiancarsi
ed i toni delle voci raccontano
sonni arretrati
emozioni spente e castelli d'aria
docce tiepide ed anche fredde

sconosciuti

sull'altro lato del locale
sull'animo degli stessi amici
nel tempo condensato di ore lunghe

ed
una pacca sulla spalla
..
a volte succedono cose strane.

Non dimenticherò
Il senso delle piccole cose

che unisce.

il segno lasciato dall'andare del tempo,
dall'opre
dal sonno dimenticato
acceso agli occhi del giorno..
che nasce.

passi
allucinati dopo ore di riunioni
singhiozzi calore parole
condivise.

non importa
dove
ma il riflesso nella voce,
ita e tornata

ricordi sciupati compressi tra le mani..
andammo via.

ritrovai dietro al muro del giardino poi
una mosca
..non dimenticherò.

Ciuffo di capelli cadere sulla fronte
Incrocio con lo sguardo un pezzo di camicia bruciacchiata
avanzo il passo verso odori di legna callosa di vigneti
muovo il viso verso te.
ripongo in tasca il focolaio.
mentre un ciuffo cade dalla tua fronte..
sono donna felice.
di notti illuse dall'insonnia
mormorio di occhi tristi
con un accento familiare.
fissai un fazzoletto
finchè non crebbero rose e gerani.
di nuovo un ciuffo di capelli,
ricadere sulla fronte..
..
lunghi filari all'orizzonte finito
mi sentì turbata
per un attimo
il dolore di trent'anni..
ciuffo di capelli cadere.

Luna fatta di boscaglie
Cerco
un cenno
dalla luna,
grande sorella delle notti a tavolino,
dei bicchieri d'élite
di mattoni su mattoni

Sopiti dal sonno
di obblighi e scadenze
di rintocchi veloci e spot accorciati
Rapiti da letture appena accennate
Assonnati
barbe incolte
visi inceroniti
svelarsi nudi..

Valli sperdute
sul tuo volto di stelle
tra boschi e frattaglie di cieli
oso sentir il tuo lungo silenzio
come un infranto segreto
tra me e te..

Cerco
un ingresso ed un segno
confine fra terra e cielo
aver sagoma mia..

Imbarcarsi clandestini nel palco della vita
Prenotare impegni orari scadenze
posti in curva esauriti
e solite frasi al volante
vacanze fatte da noi fatti
di passi ed arcobaleni
..
principiai a sentirmi
regina fra le regine
signora fra le signore
clandestina.
come tutti.

Angeli dormienti
Bruschi risvegli
tra gomitoli di lana
dormivamo inseparabili
con gli occhi verso l'eternità
leggiamo ora lo scontro
tra divorzi e tradizioni
come onde emozionali assopite
ricordare monologhi di oggetti
e contorni quasi assenti..

Trama sfaccettata di una scogliera
I miei indumenti sfigurano l'anima della scogliera
che rifrange pensieri nel mare

Impressioni di occhiate fugaci d'onde
nelle pieghe degli occhi
che increspano parole nel mare
interpretare il soprabito di barche ed aquiloni..
rigiro la tazzina tra le dita.
fazzoletti di carta provati dai rigori invernali..
corpi a terra anime sante.

Chiacchiere sull'ultima ombra della sera
Desisto sull'imbrunire del tramonto
dall' appiccicare figurine
e disegnare vignette
chiacchiere sull'ultima ombra della sera
indagata viaggiatrice nel pubblico
dell'eterna città
che si ricompone ogni giorno..

Pomeriggi d'aprile
Nel caldo e nella pioggia
aprire la strada con un abito di lino bianco
consunto
finestrelle ad angeli indifesi
tarda notte
tardo giorno
sgranerò gli occhi neri
e blu
incrocerò il viaggio
della vita di tanti
malinconia
nella foschia degli uccelli e nell'erba bagnata
matrimoni in chiesa ed inviti al bar
parole create e confuse

..vizi dentro sogni
nei meriggi d'aprile.

Figli di cianfrusaglie
Giornali prede di attacchi violenti
uomini nudi supplementari
chiazze di lei
macchie di lui
ritratti confusi
inchiodati nel tempo di una sigaretta

E' una pietra preziosa mormorai
Sistemai la pelle
"straordinario"!
non mi sento sola.
come titolo una parola
a questa mattina inconsistente:
LIBERTA'

Nel bosco di marzo
Sorgente e sipario
anno trascorso tra ferite e pensieri
e foglie nel vento
tempo

nel bosco di marzo
cancello l'orlo rifatto della gonna..
riniziare.
dagli occhi del cielo.
mi sposo con le opere d'arte che accecano
il guardare..
un numero perfetto.
lo psichiatra mi chiese: perchè?

è il bosco
i suoi profumi
..mischiati ai miei..

Mattoni bianchi
Fuoco consumare la legna
ed io e te.noi.

Aggrovigliarsi nella pelle cercando un modo per dire addio
Emarginata
rinfresco l'affanno
in questo scorrere di penne ed emozioni
sinceri noi
nudi di vesti e testi..
bruciati dal fuoco che forgia il cristallo
addio sogni d'opale
magnolie arruffate zittite dal poetar
di un tono di voce..
pioggerella di lana corrosa e secca accudire
il mio stato nomade
ho svuotato la pelle
addio.

Quando la mente porta ricordi
Ripasso la grafica del tuo scrivere
e la voce dei tuoi pensieri
l'ambra del tuo chiudere gli occhi
i passi a ritroso
e il pulviscolo smosso
figli di fuoco e di lotte noi.

Fotografia ricamare spighe e gettare biografie,
E' un momento che si schiude come un tulipano

Vederti
voglio
accanto
al vento che sfuma dal tuo sigaro acceso
e dipingere un'istantanea
del mio volto annebbiato guardare oltre il limite..

Lessi nel tempo
negli abbracci protesi
dalla tua chitarra...un viottolo d'amore
che ora sfuma
allo sguardo del cielo che pare accennare 1 lungo occhiolino..
tratteggio respiri..e bolle dei pesci..
svuoto le preghiere dal senso di dio
e annego
nei misteri..
non c'è perdono
CAPITANO.

Visioni compresse nell'autunno a noleggio
Pago le rate e s'addensano le nubi
Mantello d'affanni fa compagnia al profumo di tregua
Sento
Piovere
Nell'ebrezza tante bollicine
Frivolezza
Pensiero diffonde in me
Anima Cielo
Diafana forma d'amore in estasi
Sembra
Sfiorare con le dita
Il polline dei fiori...
Nugolazzare nel cielo d'autunno..

Sentire vedere sentire
Allunghi la vita
Sera di stelle
E bui antri scuri
Sfumare l'attorno
Riponi il tuo velo
autunno che dici
la voce scuoti dal manto erboso
e dici
di me
canuta la mente
che fai mi guardi?
Eh si mi riposo e vedo di te.

Ho scritto i sentieri del vento che mi condussero a te
parlai di un amore come un calice di rosso vino
scrissi le gesta e le prigioni dei pensieri

quel viottolo a volte ripenso
su cui solcai i miei mille passi

guardo il tuo albero
giù in giardino
che il silenzio nasconde la voce
e osservo al di là
il nulla sussurrare l'immenso
mentre tu accendi parole

parlasti mano nella mano
a contatto con dio
ho scritto i sentieri che mi condussero
a te.

coglierai dal tempo fiori e canzoni

le mie notti vivono nelle canzoni..
che colorano la vita

l'arte si esprime nelle opere
le canzoni sono opere
d'autore

l'artista che accende il suo pensare
ogni volta che si scalda una nota
scalda il mio letto
è opera è arte
e ascolto di te
in ogni piccolo
miracolo
di vita
che abbaglia il tuo nome
e cavalca le nuvole che il cielo mio veste
di desideri
e muto resta
nei sogni che l'uomo
accende di note scovate

Ricordi in viaggio
Lascerò gomitoli intrecciarsi

oggi non parlo

lascerò agli altri il diritto di replica
i rifugi di carta
e l'assenso nascerà sui miei occhi
lascerò che il giorno parli per me

con il suo silenzio immortale

atmosfera di luoghi e compagnia
parole perse e trovate
le armonie in quei momenti
vociano

l'immenso

lascerò gomitoli avvolgersi
restando chiusa nei silenzi
che il tempo regala

goccie di girasoli

Se guardando fuori vedi il sole
quanto
pesa
il sole oggi
come fermo appare il cielo
fuori

piazza dei miracoli
hai spento l'ultimo cerino.

Come sprigionare la voce quando il silenzio
Quando il dolore parla
e non gli servono parole
da solo si sente
e soli lo sentono
esule grida piange soffoca il cuore l'anima la parola
e mi trovo muta
di fronte al silenzio.
Quando la voce muore
sconfitta nelle corde vocali
e' facile
fingere di niente
ma stretto nel cuore
il pensiero
di te
pace lentezza amore
tutto scivola nel tuo non dire non fare
sei la vita che scorre nella mia
canuto e vecchio
spento
ma il mio cuore batte
mentre il sole illumina il tuo volto
che mi guarda ma non vede. piu'.
e non senza parole
quanti silenzi spezzati dal mio silenzio roco e spezzato
combattuto e guerriero
ma non ho voce.ma c'è tutto dentro.
pronto ad esplodere. per te.amore d'affetti.

il sole degli angeli
torrenti d'acque limpide
nel mondo
vivere e crociati
e a dirotto l'acqua
madre dei glicini
ti ho tolto il cappello
respiro del tempo..
forse le rondini prima non avevano volto
uomini che aspettano parole
e aspettano..

All'incoerenza del senso
..
danzare minuetti
mentre la pioggia scende
epitaffio alla vita

frecce scoccate lasciare le tracce scolpite sul cielo
indecorose bolle di sapone mentre invoco il tuo nome

l'immagine profuma
e qui da allora sento più forte
il mio elefante neoclassico
saziato da abilità formali
versi eclettici
..
bolle di acqua pura ai piedi.
balletto d'anime
direi commovente
al cuore di Beatrice non più Dante ma Petrarca.
quando parli rammenta. sono parole non dette.
sento armonie
respira prima che fuggano
lo fanno spesso
lo fanno sempre.
dalle goccie gusto la musica del mare che s'avvicina..
regalami riflessi di girasoli

Quando l`angelo nero versa il calice
E l`angelo bianco attende il silenzio..

Non tutti I dolori portano le spine
E non tutte le spine gridano dentro..

Queste si. inespresse.

In me fuoriuscire
Nel tuo sguardo riflesso
..frontiere perdersi..

Quando il trucco del mattino porta l'alba con sè..
nel giorno che s'apre
pigia l'attesa che l'alba porta con sè..

palpebre e ombretti palpitanti
ai piedi vento a girotondo
occhi di velluto intriso d'odori..
passeggia la montagna e cade il silenzio

ricamo figurine dell'infanzia smemorata

a ricordare

danza libera nell'aria
tappeti d'abbracci mattutini e caffè-latte
giri intrisi e prolungati di profumi d'oltremare
e terraferma.
ripiegarsi nel cielo
e scendere argentati
come brezza umidiccia..
specchi lucidi e sinceri
riapparsi da un ombretto
perchè no
divenuto
celeste.

Laghi verdi soli
Là dove sorge il sole
e si elevano i monti
e si perde lo sguardo
dove
il gelo travalica la soglia
ed il cuore sboccia di aghi e spine
ed il tempo ricorda
il mare e la neve.

mi spiace che ho perso
il tuo numero.

persi pezzi
di te
in laghi verdi spegnersi al cielo
in pozze umide svuotarsi al vento
in questo tempo che sa
di vuoti di me.
e di ombre di te.

Calici digiuni
Senza terra
il mio corpo

solo

giace l'ombra
ai piedi del tempio
senza terra
trema
il mio corpo

diverto

scende
il vento su
l'ombre
la sera ed il giorno

senza te

questo perchè.

Emozionare di nuovo
Ritornerà l’illusione
Di aver visto
Uscire dal cuore
Un’emozione
Fra tante foglie volare
Ho cercato
Il vento fuoriuscire
Ritornerà
L’illusione
Del fiore spento
Germogliare di nuovo
Come 1 altra stagione
Dipingere il giorno
Che parte dal sole
Che copre il mio cielo
Che batte nel cuore
Ho visto
Il tempo
Fuoriuscire dal mondo
Quando il vento ed il mare in un solo secondo
Hanno preso un abbaglio
E tutto s’è sospeso.
E poi grida
E poi ombre
Tutto tace
E poi di nuovo battere
I secondi dell’orologio divino
Che scandisce
I venti
Ed i mari
I ritmi e le voci.

Le ombre riflesse nell’anima
Soffi di sole albeggiare all’aria mesta
Mentre tu ridèsti
Di me
Nel ricordo del vento
Ito e tornato…di questa stagione
Che pare
Trasudare l’ingombro del cuore
..
Poesie spoglie
Come i rami spenti
Del faro in lontananza
Quando s’apre la sera
E ridesta
ancora
Lente
Le lucciole incespicare in segmenti di vite

Disperse
Oscurate
Divise

Riprese
Sospese

Della vita che parte e si ferma
Quando le ombre
Riflesse nell’anima
Iniziano a parlare..
Ascolto.

Frammenti con testo greco a fronte
Mesidei
Scivasi e despitei
Nesposi tra lise firsute
Logliati rescissi canicole
Cecidi.
Quansi trìcicli spettesti
Mucidi arcincùi
Caldei vincesci.
Mepotlidi, scanutei.
Quisdesti nublare.
Tusci.

Pescatori di requiem
Ho raccolto gli ami
Come amori cacciati
Ho pescato reti
Come cacciatori di esche
Sono scivolata
In ginocchio
Ed ho sorpreso il cielo
A guardarmi
Ho pescato
Nel silenzio
Lo sguardo terso
Del pesce hycsos

Carillon
Miele
Pittoresche le rime è un carmine lento.
nero
Antologie di bestie e letterature
Di cenere e carovane
eccessi ribelli.
a giri di danze..

Giochi d’ore e di segmenti
Escono,
come fanno spesso. come fanno sempre.
E parlano. Come incauti bimbi
Appassiti d’età e fogli..
Tessono quel filo che a piano piano si tende.
E li unisce e li divide eludendoli
Schivi e onesti e ribelli.

Nasi allungare il silenzio
E confondersi nelle ombre delle felci
Cristalli edulcolorati
noblesse
Gelidi pennuti.
Che hanno rimesso le ali.
Ho spento l’allarme.

Le ancore issate, lo sguardo dentro il mare
Scaravento
Il tormento del mare
il mio mare
lo avverto
e Lo sento issare
Le onde del cuore
E parlare con te..
Tu che respiravi il mio profumo e lo donavi
Ancora
di nuovo a me

Con un senso più forte

Aleggia il mio sentire lenti silenzi nel silenzio

È un ancòra ancora.

Saluto rivivere in te
Quando molto
È stato detto
Non tutto

Nasce…

Il muro d’onde..

Dov’eri, tu.
Pensare fatto di parole.

E verrà un’altra..
Un’altra notte come l’alba
Quando eri stretto
Perché molto
Non era ancora stato detto

torneranno le onde
A ricordar chi eri
E poi chi sei. Come ieri.
A parlar di ceneri e bisbigli
Come angeli spenti
In cerca di autore.

Dov’eri, tu.
Pensare fatto di emozione.
La sola, che parla di te,
pensiero
.e penso.
Ancora..

Non da tutti i distributori escono biglietti
Candele. Riposi.
Come lenti fiati annebbiati
Persi all’aere..
Spensi. E vidi.
Le montagne che abbracciano il sole
Quando il giorno si fa crepuscolo.
La luce
perder la consistenza delle cose
quando poi
nulla cambia.
e
non escono più biglietti
da una sola macchinetta
e
non escono solo biglietti
da tutti i distributori
non escono più canzoni.
Dal mio cuore in pena
Con la penna alla mano
E il resto nel dito.
Candele.
Riposi al fuoco.
Attendendo
che la cera s’infiammi.

Guardare
Ho aspettato la luna
Di buchi di
Grana e fontina
Ed il cielo
Tessuto
Come zucchero filato.
Ho mosso le navi
Come giochi di guerra
E ho affondato
Ancora una volta
Prometto più.
Per te.

Gli archi
Ho disegnato un arco
Che mi congiunge al tuo
Ritirar le braccia
E protende
Il mio incitar il cuore. Per l’altro.
Verso te . no.
Hai spezzato. l’arco.
Ho tirato una freccia.
Tu. Architetto.

Castelli d’aria e di cemento
Quando.
Il mondo.
Ha dimenticato il mio nome
Ho appassito
Lo sguardo
E ho cercato
nel cosmo
un filo sottile a confine
Quando.
quando il mio andare si fece un’occhiata
E il vento più lento
Ho girato
E dimenticato.

Io dissi; ora a te.
Attento ai passi che trasudano odori e tempeste
Li conosco
Li ho gettati
Come fiamme al vento
Attento
Ti dissi
Ancor lo rimembro.
Attento
Non sono la linea che vedi all’orizzonte
Ma il sentiero che taglia
La foresta
Non dirmi
Chi sono
Raccontami
di quel velo
Che ti appare ogni mattina
Quando apro il tuo cielo..
Io dissi.

Ora a te.

Gabbiano
Ho danzato.

Quando la luce iniziava a scemare
I contorni
di persone
Sedute
al te.

Ho danzato.

Quando la luce ha tinto di buio le ore passate
E mi sono svegliata.
Scalza.
Come il tuo volo

gabbiano

Che scivola via
Nel silenzio.

Sera
Èh..
..sera.
Come un acquarello riappari
ma
non può piovere per sempre..

Ci si chiede se si ha
poi
tempo per piangere
-----
Ma si tace
-----
E la quiete lambisce
il riso che pecca
Sornione finto..
Finito.

È..
.un angelo triste.
Che copre gli sguardi del cielo
E allenta memoria

E’ sera.
.sotto gli abiti del giorno.
Sotto gli abiti un’altra storia
.che si compone.

----ahimè.
Più pace.
.tace.
e
canto
Quando sveglio
il mattino
Si pasce
Ai miei piedi..
e
Pace.
E sera.

Senza file

Senza fili. le memorie
Sere nere.. senza voce
Senza scuri. Le persiane.
Spente. nel cuore.

Piove.
.la luce.

Il sogno
Quel sogno
finito
Di un dì rattrappito
Che sa
più
Di me.

Cantico
Sensazioni-----------------vibrano a sassi
Sensazioni…………………muoiono i passi
Sensazioni,
sensazioni,
sensazioni-------------------dirompere, scavare, lenire
e tutt’altro più che sentire
scava gela vibra muore
freme cade trema cede
sensazione di forte divenire,
puro sentire
---------------------------------
cadono le foglie sul manto
asciutto.
Del vento……………………
inverno
----------piovere a piombi.

……………………………….
Sogno
-------------------------------------E sensi.

Digiunar d’altri tempi
Frumenti e spighe
Cerulei frammenti
Banditi stenti
Indumenti e spighe
E poi altro più.

Terre
Se l’ombra avvolgesse il mio sentir
…Vivente…
la terra
oscurerei il mio senso sentir vuoto
Dinnanzi al tuo corpo prostrato
Come a voler viver la mia pietà
E il mi poetar..
di terre..
Scanzonato il ciel
andrebbe allora
a diriger le ombre a tentacoli
tra limiti e possenze..
Dedalo al cuore.
Privato di stimoli
..
Lasciare la vie dell’immenso

Ed io
placati i sensi iti..
…Di bianco…

Discender a terra.

Ma se
È come se il tuo sguardo togliesse la mia luce
È tanto che ti ho perso
E poco che mi hai preso
Perché mi hai perso
Quasi
credo
È come se il tuo tempo
Non volesse darmi fiato
Sebbene non intenda neppure levarlo..
E così sospesa non sento te
Ma il mio cuore
Perso e
Ripreso e poi
pesare di nuovo.

Immagine d’altro tempo
Trascorrere acque fra dita
Assaporare purezza infinita
Discender nel vuoto silenzio
Di cupole auree e colonne greche cinte d’antico
Soleva la nonna
rammendare i panni fuor l’uscio
Ora non lava più…levo ricordi.

Rinunciare
Se credi nelle nuvole
Svuoterò il mio tempo
Domani ancora e dopo domani.
E succederà di nuovo
che lo scoglio
arginerà il mare.
Cadono le nuvole con capitomboli…

Eroi a mucchi
Voglio un eroe.
Nella mia vita non l’ho visto mai.
Non mai.
ma
è tempo per me ora.
Posso appendere il mio cuore e buttarlo via,
se il mio sguardo non riflette il suo guardarmi
lenti raddoppiare i sensi
avvertiti per sbaglio
tra un’incontro sbiadito ed uno negato
davanti allo specchio incrociare gli occhi
tra un rondò e l’altro
voglio il mio eroe.
Come bambina.
Ma adulta sognante.

Gita di dune e deserti
Ho sentito
Lungo la distesa di sabbia
lasciata al vento
un mare più ingombro
un cammino reso più presente
di conchiglie e coralli di smeraldo
isola
sola
jeep incrociare tragitti di sali e scendi
tra dune e cunette
avorio e mattone
isola
sola
mentre surf lussureggianti all’orizzonte sfrecciare
e tornare il mio correre e sudare
palme flesse
maretta d’estati lasciate al soleggiare pallido
sola
mentre surf avvezzi scemare all’orizzonte
e sfrecciare questo mio correre e sudare
palme a bandiera sventolare
mentre incombe la mia mente malata.
Asciutta e sabbiosa.

Rapporti
Fragili e incoerenti
Privi
Incalzanti
Vuoti e a volte troppo gonfi
Tonfi.
Ingombri
Lucidi e piatti
Destinati sì
Distanti da me.

Riappari
Puoi ascoltare il mio grido risvegliarsi dal cuore?
Sole luce verde blu.

Tra freddi e silenzi
Ho sentito i tuoi passi.
Di nuovo.
E ho iniziato.

Forme di nuvole ammucchiate
Mai ho bucato lo sguardo con il pensiero
È successo.
Mai ho bloccato la luce con il soffio delle mie parole
È successo.
Mai ho lasciato che un cerbiatto cadesse dai miei sogni
e
Mai ho lasciato che la notte spegnesse il mio grido
che il soffoco fuggisse dal mio sole..
è successo.

Credevo che il pianto asciugasse le lacrime
che il mio respiro battesse il silenzio..

Come un tuono spezzato dalla calma
Sale la tristezza e lascia la sua scia
Come la bava di quel lumacone
Che appiccica la terra al verde dei prati
e riflette il blu del cielo,
appiccica le cose del mondo
che non unisce neanche il mio volare..

Appiccica il mio guardare il vento di quel gabbiano
che spezza i contorni delle nuvole
e costruisce spezzatini di carta frastagliata
a forma di bambine stilizzate
mano nella mano
come stecchini impilati o carte galleggianti
a piramidi
costruite da bimbi alle prime armi.

Carezze sorprendere come le favole
cresciute nelle piume del passato.
Mai
dico mai.
ho scritto
di silenzi ammucchiati
e gomitoli a matasse.
Mai ho scavato
Orme di sabbia   

Acqua e finestre
Chiamami
Rincorro parole lasciate al pianto estivo
Racconto l’acqua che solca le grondaie,
il suo camminare,
il mio procedere confondersi nel suo scrosciare..
Tra acqua e finestre dividerci..
Chiamami
e afferrerò in un pugno quell’emozione.
Ancora una volta.

Carceri nudi
Siamo carceri nudi
In cerca di destini
Stelle comete spoglie in fuga all’orizzonte
vagabondi gozzoviglianti
Animali impagliati senza più emozioni
Banchetti pantagruelici e ridondanti
Senza più parole.. –commensali-

Siamo carceri
Carceri di nudi incontri
Nudi come i rami spogli dove riporrei volentieri
Questo pugno di ciabatte..stretto nel mio cuore..
Di baruffe e cozzaglie..
E Piangiamo
come pallidi specchi che raccontano l’inverno
che segue le stagioni del mondo

non ho più domande
per questo nomade gironzolare che si chiama vita..   

Marmo e pozzanghere
..
Scende la pioggia
Dal suo nudo giaciglio
scende
Un po’ come me
Inoltrare la mia vita
In questo bivio
Che pende come le onde di un mare in tempesta
..In un qualsiasi momento passato ad osservarlo..
E nasconde
macigni di pugni taglienti
Chiusi ancora a chiave
..
il letargo stringe i lacci
e gira insonne nel mio silenzio
fatto di stracci e vie ingombre.
..
scende la pioggia con il suo ritmo opaco e sbiadito
scende
un po’ come me mentre acquieto l’arcobaleno di irti spigoli
che mi perseguita
ormai da tempo

scende la pioggia
come le note di un pianoforte senza tempo
scende un po’ come me
che svuoto il mio senso di vacuità
davanti a questo morto immaginare multiopale..

senza cielo scende giù la pioggia
senza sciogliere la sua voce
dentro al mio
balenare il suo richiamo
come un pescatore fermo
e
ritrovarsi a fari spenti
così
mentre scende
questa solita pioggia
e riempie
la pozza ai miei piedi.

Pezzi di nuvole
Il senso di un respiro
Il vuoto di un sospiro
Il dolce di un sorriso
Quanto vale

Il sonno di un forestiero
Il cielo di un condottiero
Quanto vale

Se tu
Scalpelli finestre di vetri
Rotti nel mio cuore
E Raccogli fascette di nubi
Gettate tra
Polipi e acqua

quanto vale.
il tuo silenzio
ora.

quanto vale
il tuo sorriso spento
il tuo sospiro cauto,
il senso del tuo respiro.

Pezzi di nuvole.
Sì.    

Emozionare
Come farti sapere
Istanti di pace miliari
Che vociano i silenzi dell’immenso
Scolpiti come foglie d’acanto
Su cineree statue di pietra
È come farti destare
Da un sonno tribale
E perderti negli sguardi fuggiaschi e spinosi del presente.
Fughe lasciate ai campi tinti d’azzurro
E i riflessi violetti della vita
Contornare d’aureole i miei mille sguardi
Fugaci come l’ombre della sera
Ispidi e spugnosi
Di secco bruciati dall’ardere ocreo.
Quanto mai ho aspettato un sorriso
quando mai.
Tacere irto e sottile
nascere
dalle sillabe confuse di un incauto parlare
fiati arsi da un sole triste
e il giorno
salire a fatica dalle colline
vigneti stanchi cuciti all’uncinetto
piegarsi al tempo
come le zolle di quel contadino che ha fermato l’aratro
e si lascia commuovere dalla lentezza del vento.
Sottrarsi di fili tessuti d’erbe
Trasparire dalla nudità del suolo
melma rossa e sgomento
come calce acerba agglomerata nel mio cuore.
Come farti sapere.
Quanto mai ho aspettato un sorriso.
Quando.
Mai.  

Assopirsi
Vaghi pensier
A l’ombre matura
Discioglier il canto di grilli ver manto,
aer già scura precluder le mura
del cuore trafitto d’orgoglio e dissenso
qual senso alla vita
che par una spia..
tristezza sbiadita strisciar i suoi passi
e poi già mattino
rinverdire la chioma
e viole trafugar l’orme agli abbagli delle stelle
lungivi pensier di silenzi confusi –assordanti-
ripeter il ciclo
or schegge o scintille di soleggiato vento
tempo lambire tra flussi e memorie
ad ombre or luci
meriggiare d’assorto.   

Lavami lo sguardo
Credo di essermi persa
Più volte
Per rimirare il passato..
Sommo le pietre
Sicure o d’inciampo
Raccolte a cammino..
Fra tanti scorci di cielo
Un vuoto
Come questo
Colmarsi d’attese..  

Carnevale
Dicevo
Fu ieri
Tempo di pioggia
Mormoravano noia le signore incipriate
Di sguardi confusi
Riunite al cafè.
Fu ieri
Tra un sorso di te
Capriole di fumo
Ed occhi sbiaditi
Perle e cemento
Calò la sera
Sul paese d’oro
Dicevo fu ieri
Carnevale di bianche vergini
e d’impronte mutilate.   

Sai mi chiedo
Aggrotto le palline di cacao
Ed è come se il plasmare
Prenda consistenza
Di un lungo passatempo
Calco le mani in questo
Mondo di dolce patinarsi di velo
E ascolto l’attorno in fermento
Tra il capolino di una stella
E l’ingombro di una luce artefatta..
Non cerco nulla
Chiedo come sempre
Ma forse più volutamente
Per quel niente
chiuso in te.
Perché?  

Natale
Quella luce
Di grandi e piccini
Che ha perso valore
Mi abbaglia
Riaccende la mia sete di santità
Ripagata da caotici incontri
Di calore inatteso
O freddo sconcertante
Un tutto da costruire
fra gli attimi del tuo tempo sprecato..  

Vagabonda
Ieri sono venuta
Ho turbato la quiete del tuo covo
Ho sparpagliato i sassi
Nel viottolo
Ho unito le mani
E
Mi sono inginocchiata.
Immerso fra i bisbigli delle anime
Eri lì
Davanti a me
E respiravi gli attimi del mio silenzio
E vivevi gli scarti della mia vita sprecata.   

Attimo
Hai sospirato?
O forse sono io?
Che temo
Tremo
Chiusa in questo treno
Treno di follia
Spinta ironia
Che par di giaciglio aver sagoma d’ombra
Ho sospirato?
O forse sei tu?
Ore ore..
Aspro tornar di ciò che più fu.  

Delitto o battaglia?
Volti sfide
Corpi contorti
Concitati da gridi d’affanno
Cuore malato..
che dico già morto!
Delitto è compiuto  

Giorno d’istante
Fiati d’erba sorpresi sospesi
Fluttuare tra fili di cieli
Papaveri rossi scrollare l’umido manto
La luce
Fu giorno
Qual giorno..
Già è sera.  

Istantanea
L’acqua sembrava sommergere i marciapiedi
Calcavo i piedi affannosi a terra
L’abito di schizzi prendeva colore del bagnato
Quel te
Caldo
Penetrava nelle vene con un brivido insolito..
Vedo nero
Fumo nero
Solo nero
Di catrame
preannunciare contagio
tra soffochi d’aria gassosi..
ecco l’anima esplodere a fiotti
e ritrovare il blu confitto nel cielo

..cercare di presente
fra macerie del passato   

Ora più
Non importa se i tuoi passi
Sanno di sandalo
O odorano d’antico
Se le tue gambe ricordano Shanghai
O cilindri geometrici
Se il tuo ombelico è una sfera cerulea
O una voragine scura
Non importa se il tuo collo
Regge l’universo
O è servo di apparenze
Se i tuoi occhi riflettono ragnatele di brina
O pulviscolo d’aurora
Se il tuo respiro soffoca il mio cuore
O respira attimi di vita
Non importa.
Ora più.   

Flussi e riflussi
E si va all’immemore fonte
A distinguer le luci dall’ombre
A trascorrer le gocce fra le dita
Assaporare purezza infinita
E si va all’ingenuo destino
Incauti con vanto bambino
E si va fanciulletti alle fronde
Che s’inchinan umili all’ombre
Solitudine far spazio alle trombe
Che tuoni inneggian rivolta.
Holè.    

Prendi la mano
Strappo un pensiero dal mio cuore
Come un fiato di amanti rubato all’amore
Fresca l’aria intonare l’amaro ritorno..   

Sorpresa
Ciò che tu mi hai donato
In ginocchio sperato
E’ un buongiorno
Sotto gli occhi delle stelle

Il tuo guardare mi sospende…
Natura avversaria?

Muovi un passo
Un passo
per me.
Il mio spirito attende   

Gigli e papaveri
Se volessi
Un pianto
Mi celerei nel suo volto
E passerei le ore a guardare
Quel profumo
Di carte impilate
E ceneri vagabonde..
Le gocce di pioggia rugose dai vetri,
Le tracce arse di gigli spenti e papaveri annacquati di luce,
E il procedere lento e spoglio di quel biro spuntato..
Se volessi
Placherei il grido
della mia vita porporea
volare con le ultime sue soffici piroette..

Scorcio silenzio
Mi sono svegliata
E ho perso il sonno.

Un sonno lento lungo atipico
Ferito

Ho spento il sonno.
Logoro e sciatto
Piatto
Come le onde curve
Di un mare lento

Ho avvertito il vento
Come un’ombra sul mare

Forse la luna
Placida
Rintoccare l’eco spoglio
Di una sciabola ricurva..

Sorseggiare
Questo inutile
Sciabordare

Sciacquio di primavera sulle ali nude
Del
Tempo..

Senso senti
Se il pensiero di te mi accompagna
La mia vita un
doppio sogno

La schiarita
un vero presente
Più il traguardo
un morso d’addio…

Cerco
Un’anima
Che sistemi gli angoli
Del cuscino

Dialoghi con il mio silenzio indovino
E veda la morte
nel vento…

Così prende senso
Scriverti un’ultima lettera
Da un gomitolo di specchi.
Preghiera per te.

Giorno
Fu giorno
Capii.
E fu il giorno
di dolore
Che uno ha.
Fu il giorno
Vidi
che brillò nel tuo

Mare distante
Solcare le onde
Del mare
nate d’istanti
Come nuda polvere di stelle
scovata negli angoli..

Annegare
nel tuo sguardo
Annacquato

Tornato
all’origine
Dagli abissi del mio animo..

Navigare
nel tuo spirito
Tra le roccie
Del limite..

Getti sabbia a matasse..

Mi addormento
pensando
A quei grani
sospiri di ieri
mentre l’oggi di frammenti già perduti
è come
già passato..

Addio
E l’ultimo sguardo..
Rapito di fretta
Sopito da pazzia
Immerso
In un tutto predestinato
Si volse
E
Quella mano
Poggiata sulla spalla
Bastò
per un sospiro,
L’ultimo sospiro
Sull’orlo del precipizio.
Sono sola
con la mia nudità.
Silenzio.
Un ricordo per te

Pino
Scavare nel nulla
Destare l’immenso
Chiedersi come
Scoprire il perché
Grazie.

Mentre alterni ore
Ad ogni ora scoccata
tiri via un soffio ed una lacrima
Non accecarmi e non dirmi
Che non è vero
Conosci l’eco della voce
Sorprendimi
Forse ora rimembri il mio vaporare tra notti lontane..
Vale la pena
Vedrai
Credo ai tuoi occhi.

Solitudine
Tazza di nero caffè
Poggiata e bevuta
mentre cerchi rotanti s’intrecciano nell’aria..
Concentrati nel succo dell’amara bacca l’animo di chi
continua ogni dì
con il sacco a spalla
lento e ricurvo
disponendosi per la finta quiete familiare..
ma ogni insipida sera
ad ore e minuti
frena l’affanno e continua a sperare
per amore di chi
sembra dimenticare..
e lo scorgo di nuovo
Con l’acro caffè in mano
Cercando di trovare invano
Il dolce gusto dello zucchero.

Il senso di quello sguardo
Avverto scaglie
Di nudo pensare
Di nudi dettagli con cui tu hai a che fare

Nascondi quel covo natio
che or in perfetto
Ti pare celare

Ma sfuma..
Or già appare.

Avverto il tuo essere uomo
Pulsare in quel fiato sospeso
Piango ormai
Tu già là disteso..
Non mi resta più altro
Se non questo cuore di stelle sgualcite e nubi rigonfie.

Nascondi
O fuggìo,
Quel fiore..

Nostalgia di un abbraccio a mani aperte mentre
un'ombra si spegne

volto di rughe millenarie
corse di lampi di luce al calar della sera
accendere istanti
fra ceppi di uva selvatica e campanacci di pecore
giacigli improvvisati per dolci biscotti e the caldo

San Lorenzo

la notte

orbite di cuori..letto al fiato condiviso

Spiegare anime al vento
in attesa di abbracci

a mani aperte

mentre ombre
spengono gli abbagli..

Racconti di pane
Chiaro
grigio chiaro sfumato..
è una foto all'opale
ingrigita giallastra
con il senso del perdono
ricucito negli sguardi
lancette scandire attimi e cammini..
Chiaro
giorni chiari
scollati
spossati
dialoghi schierati
dormiveglia su ordinazione.
Accenno
flussi di pensieri
al pan bagnato..

Cancellare telefonate come scritte di matita
Chiarisco
la scena
della mia vita
telefonate brancolanti
sillabe incendiate
le ho gettate
frasi di convenienza
respinte
chiarisco
il senso di me
espresso in te.
affondo il viso
"un caffè grazie!"

Camera con vista splendida e diverse ore d'aereo
Diverse ore d'aereo costruite in un viaggio
leggera salita e vernice scrostata lasciata laggiù..
Claretta mi ha detto
e
mi sono sporta
decorata con fiori di mimosa e girasoli..
tutta profumi ed astrattezze
il viso brillava ed ancora tutto il mondo lì davanti
faceva..
capolino.

costruisco ponti tra me ed il blu.

Parole al fiume ghiacciato
bagno con la pioggia il ciondolo al collo
sto cambiando favola
stiracchio le carte
ricompongo note
scacco matto alla noia
si fonde il nome mio con le tracce
scomposte
di passeggiate
di neve fresca
sgranocchio luce riflessa..
e riempio paesaggi
di prospettive
correnti marine di fragranze pungenti
invado architetture estranee
porto templi per mano.

Onde lacrime sconcerto
novembre.
mi piace guardare il mio compleanno arrivare
aspettare l'attesa del successivo
onde.del mare.
portare...
candele bagnare le lacrime
scippatrici di sogni
catarsi
ostacoli
cadaveri e fiori
sconcerto.nel cielo solido
dell'anima.
mi piace.novembre.guardare le stagioni
del cuore.
onde lacrime sconcerto
dipingere la rotta senza cornice
brandelli d'acque. piove l'anima.
angeli a terra.

Ennesima gente
Mi parte una canzone
è un rumore sordo sul selciato
come ordinare 2 bicchieri di ghiaccio davanti
all'ennesima gente che beve molto
sfioro le mie mani
un principio diverso
per trascinare i signori ed i mendicanti
presenti in me..
in un'altro traffico sporco
di kilometri ipotizzati
ed errori rivisti
ennesima gente
ennesima io.

Riflesso consumato
Viso di amerigo vespucci
conquiste e mondi
potessi spirare in un inquietudine sua
aspiro in una boccata il silenzio che separa millenni..
grandi scosse artificiali
ci urtammo.

Mattino che cade dal sole
Adagiati nell'erba della collina
a raccogliere petali di sole
fogli di rugiada sottile
fili di storie

Resta piacere.

Divento acqua
e
ci
trascino al ruscello..

Rientrai nelle nuvole
per appesantire l'aere

noia
e noia
di nuovo piacere.

Scrigni distaccati
logorati
dalla realtà.

Effimero lo sguardo
continuai ad usare la forza degli istanti
a forgiare attimi di cera
raccontare di pace e felicità
compagnia di sguardi riflessi
nella tinta al quarzo di questo mattino
effimero lo sguardo
ripeto effimero..
voce bocca aperta..
effimero.
cacciatrice di pietre dalle strane forme
mi ricordo
ora.
ho avuto in mano qualcosa..

Sguardo entrare nell'ascensore
..mentre fuori la neve
un minuto avevo capito
polvere di stelle negli occhi lo sguardo
aggiungere aggettivi ai nomi
di pochi amici
sento il mio "Alex" palpitare
incontro perduto
vorrei chiederlo di nuovo.
istante nella vita.   

Acqua piovana entrare
Solo l'eroica sera in eterno segreto
rivive
solo le nude gesta del di di sole
legano fili d'anni
gare d'atleti
penetrare come disegni nel viso
estranei i piedi al corpo
strada e cammino si fanno capolino
mentre sogni cadono dalle mani..
voltare pagine..scoprire storia nella storia.mentre
acqua piovana
entrare.

Profumo di Legno e Corteccia poggiando l'orecchio nel bosco

Svuoto la tazza del mezzo the
come fosse un cratere di forme molliccie
..
cocktail rincorrere desideri
mentre il tramonto asciuga il giorno che si appiccica
ai profumi
di quando
noi
incidemmo
i nomi
nel legno
del cuore.

Ossa sepolte nella sabbia
Accovacciata e lo sguardo sulle crepe del tempo
eccheggio gabbiani di quarzo
sulla tela del cielo
che trionfa sul mare
s'agita l'acqua e si sente piccola
e si vede nuda
e mi vede...
ferita.ossa sepolte nella sabbia.   

Alla deriva ombre e cerchi d'acque
Mi perdo
Illuminata dall'aria
Che scivola dalle persiane
In questa nuvola d'autunno
Che si porta via libri riletti e quasi finiti.
Alla deriva ombre e cerchi d'acqua..

Parole evanescenti
Scivolare un giorno per caso nelle goccie cadenti sul mare

Parole con il senso di porte sbattenti
Scodinzolanti e serrate
Parole vestite di pane e rugiada
Parole gettate sigillate nel cielo
Parole inchiodate come puntelli nel vento
Che si porta con sé il sapore del mare

cancello i grafiti che si stendono sul mare

Lenti vedi andare i campi al mare
Campi d'ombre
Viti secche
E tempo si vendemmia
Si intrecciano mani ed uve
Si calcano piedi nel mosto
Ed i film ricordano nostri film
E voci scovano voci
E mani trovano mani
Nell'ombra quiete
Raccolto di vite.

Cerchi di vento
Nudi
andare e sfumare
Nel mare.
Ricordo di vite.

Dentro la mente il mondo non entra
piume pulite
l'immagine tua urla e cade
cammino riversa
e fogli al vento
disegnare destini..
tabacco e candele
la vita osa
dentro me.

Rilessi di me
epigramma
epitafio alla vita persa
in te.   

Noleggiare L'Amore
Giorni a gomitoli intrecciarsi sul mio volto
rubi il destino dalle guglie dorate
nessuno conosce
il nostro andare per mano
ma io l'ho seguito
quando ancora non parlavo
l'ho sentito
quando ancora non capivo
se pur amore ci unisce
amore divide.

Non esiste tesoro è tutto esaurito
..questo disse
la tua voce
mentre perdeva la consistenza delle parole

sono bambole dipinte
le tue immagini di vita
e
cicogne sorprese sulla scia della tela
sono attimi di pace ed attimi di vento..
questo disse la tua voce
torno indietro se non torni

angeli sospesi
anime altrove

con la gomma cancello il tempo
perchè tanto tu dicesti...
è tutto esaurito..

..puntini sospesi d'inverno
quando è estate e sembra
inverno
ho preso le tue poesie

e scelto

l'alba aleggia in questo cielo terso
senza vento
senza tempo
ed ascolto dentro
le tue parole come poesie..
eco di scelte trafitte e sconfitte

ho scelto

ho preso le mie poesie e fatto cenere
quando l'inverno sembra tale
e tale è.
estate divisa fra ricordi e sensi persi.

Dimensione di emozioni
leggerezza di volumi
calore di spigoli e parole
mentre giro pel giardino segreto

finestra tra stagioni e pennellate
antitesi di cupo e frastuono
solo un grande nome a far rivivere
cascate di emozioni
o in piccole passioni
giocando lontano

mentre aerei cadono
dimensione di uomo
luce rinchiusa nella mente ora
resta.che?
e via avanti
incontri di cristalli
investiti dalle sabbie

come draghi in pezzi di carta
comporsi e riscomporsi
..
congedo degli dei oggi.
ti ho preso da altri e portata in me.emozione.

Foglie e pagine
le foglie gli odori i passi appesantiscono le mie memorie
quando stampo e leggo e vedo di te
quando parlo e sento e mi accorgo di me
che cerco te.
quando ho perso il passo del sole
ho masticato il nulla perdersi nel vento
le foglie i passi la Londra antica
ridesta il sapore
porte aperte
al cielo
di nuovo.

Volsi
volsi pagina
volli
ma
non si girò
volsi lo sguardo.
..ed il sole fu.

Quando i rami perdono le foglie
Ho spogliato i rami dell'albero
che dalla finestra sporgeva il suo limite

Ho reciso le foglie
chiuse e rannicchiate
ai piedi
della panca
dove ieri ed ancor oggi
mi apprestai
a ricader
le spalle ed allungare il fiato fino
alle colline

a sfogliare i petali trasparenti
come 1 girotondo di pioggia sottile
e lasciare che li venti li porti
mi porti
al profumo
di quando
di come
quei rami persero le foglie
come il mio cuore, appeso all'ultimo ramo sottile  

Cenere
Cadere
rossa la faccia
crepe nel volto
digiuno di sole
sento bagnata la pelle sul cuore
germogliano i fiocchi rossi nel cemento
sacrificio e devozione passeggiano
..sensi passare dopo la testa
pensiero divide.

se per cieli volgi lo sguardo
ecco il simile accanto al dissimile
fiorire in me.    

Pindaro ed i suoi voli
Soli dorati mille blu intensi

voli persi
vele partire dall'orizzonte degli occhi
e sonni iti colorarsi di vento
vetri ai piedi
cocci nelle mani

soli sempre---------------------------vivere.

mai perdere--------------------------o temere.


bottiglie
nel mare
----------------------------messaggi all'orizzonte.    

Tornerà il tempo
Tornerà il tempo dei soli

la casa d'oro sul colmo dei tetti

3 cose devi fare nella vita

e poi rincorrere
i chachra endemici
che scalpitano
ignari
..
tornerà
il vento
a ricordar quel "sento"
..
l'incanto scivola sul vetro del tempo
come grandine sciolta
cadere dal viso.   

Iside e Osiride ridono
Se il tuo battere alla porta non ronzasse
alle mie sillabe spente
che cascano dalle gambe
diverte e
ancora.

gamberi rossi
scorrere ispessiti
da obesità incagliate

Se il tuo battere alle porte
del tuo ego di spugna
ancora.

..il tuo nome
è diventato cemento
e parla di me
iside e osiride ridono.  

Firmamento che sbatte
Alle porte
odi
sbatter stelle di polvere
Posso vedere
Se ci sono problemi
Ma nulla ..
..
È pace
.
lo stesso
Materiale
Di Rarità… che ha voce..   

Le ombre lunghe del silenzio
Sapori che increspano l’olfatto
Come catene
Chiuso il principe nel castello
Volano le ali dell’amore perso
E lo sguardo resta intriso
D’inutili attese e vaghe traiettorie
Il passato va affrontato
Tutti angeli o schiavi o bestie
Il passato va schiacciato
Nelle ombre lunghe del silenzio..  

Lische di pesci
Cogliere gli ami
Come amori dispersi
Nel ventre del mondo
Lasciare ad altri l’osservare..
Ammirami
Perché donna.
Di tante occasioni
Scura e luminosa.
Ammirami quando.
Mi alzerò onnipotente
Certo Donna .
come loro.
Ho visto
opere d’arte.
Sono facce di donna. in me,
lo spirito e l’anima.
E Canto
lo scontro tra mare e cielo, negli occhi e nel cuore..
Eppure è amore, tra spuma e vele. e unisce.
ci unisce.
L’odore di donna. è donna. Nel piede scalzo
E nelle mani irsute. comunque donna.
donna incastonata tra vallette ed albe violacee.
Anniversario. di gesti e meticolosità.
Donna arrampicarsi per sorprenderlo uomo.
Donna calarsi per riprenderlo tale.
Ma donna è il respiro. donna anche l’odore.

L’?
L’ORDine

I l diSORDIne
sbiaDIRe
INCOMPleto

Con
          Temp
                       LATO

P
  A
     R
        Ole fatte D’ore

SEgMENTAte
                       di
              ODOri
diSORDIne
nel L’ ordiNe

Averti per un attimo
Mi sento.
Hai lisciato la mia pelle.
Come ieri avvertivo emozioni.
Oggi penso
Svogliata
A ciò che circonda la vita
Riassesto la testa
Rammendo
Il mio essermi infatuata di te
Il tuo essere bello per me
Ma già tale per altre mille e più.
Il mio trovarmi ad un bivio
freme
Vorrei fosse cenere
Il tuo corpo diverto.
Tu perso o preso
Nel cuore il mio battito ora
Fermo e imbottito di
Pasticche
Grosse tonde
Ora
Che alterni ore
Mentre documento il mio esser triste
E
ingombra impacciata tesa
Annaspo in fogli
Fatti Di pagine e pagine spezzate..
Ciò che vuoi lo cerchi
E lo dici
Ripetendo parole
Di scheletri
Che invidiano il mio tondeggiare
Tu parli, poi taci
E ripeto nel cuore
Il tuo eco..
Se parli do voce.sussurro:
Mi piaci.
e
Chi sei tu che sai
Lo sai.
che..il corso delle cose da quel senso
lo stesso tuo
E muove il tuo parlare
E seguita il mio annuire
Annoiata prima
D’interesse poi.
Ti sei fermato, senza nulla aggiungere
sei andato,
ti sei voltato
mi hai stretto
in catene.
Ed hai cercato qualcosa
Per risvegliare la tua voce.
Non me. Ne dimentico ora il sapore..
che male fa.
Che dire ti sento forte chissà tu ora
chissà io poi
Il nulla avvolge stasera.   

Sensare
Come l’ombra sembra sfiorare
la terra
penetrando in essa
e
calando
nel silenzio
così
certe voci restano intatte
nel tempo
come opere d’arte.
E questo sii tu.   

46
Risposte

I tempi che non quadrano mai
Risposte…

Per me è una risposta.

Ti ho consacrato
Tra i cespugli e le foglie.
Ti ho avvolto
Con il mio profumo d’ibisco.

E tu
cadi
Nel silente
Tramonto
A rimirar
I fiori volatili
Come fogli spenti.. a contrasto

Delle mie risposte.

Ho riposto.
Risposte.  

Trilogia verde e nera
Campagna campane
Suoni scorrere all’orizzonte
Segni passare per l’afa opaca
Del giorno che parte e ritorna.
Ti ho sentito. Andare.
Nel del cuore.
Ho fuggito il tuo nome. Nel sole e nel mare.
Ora sola. di nuovo. con tutti.   

Vite divise riunite in un te
Tra
Passi
Di danza
Ho incrociato
Un silenzio
Un vuoto lasciato
Di memorie lontane
Tutù e punte
Ai primi passi
Di vite divise
Riunite in un tempo
Di danza.
Ho danzato. Allora.
E poi più.  

Messaggi di un animo in pena
Quieto la folla di turpi messaggeri
Che passano
per questa mia vita

Con attimi e parole
Che rubo al mio cuore

Allucinata
Regalo
Inconsistenze
Che prendono corpo
In me
In te
In loro

E quando la luna spegne il mio sguardo
Inizia il gelo.
Che diventa mio. Anch’esso.
Come loro.
.Mi appartiene.   

Stare
Cadono
Le foglie
Da questo cielo ingombro
Che pare
La sera
Sorvolare
L’antico.

Stare.

A guardare.

Mentre
Tubano l’amore
Le ombre.
Spoglie.
Riflessi del mio cuore.   

Fuscelli e corruzione
Pronuncio e dono
Son capace.
Vendono pensieri.
Imponi e penso.
Trattieni e piango.
Contano i desideri. Nel mio mondo.
Favola pallida.
Vedono i colori sugli schermi
Li avvicinano i saluti
La sorte li gravita per la terra. A terra.
La miseria si rinnova.
I miei piedi .puzzano. sopraffatti. Dispersi.
e non sembrano aver età.   

Senza file
Senza fili. le memorie
Sere nere.. senza voce
Senza scuri. Le persiane.
Spente. nel cuore.

Piove.
.la luce.  

Credere quanto
Quieto il tramonto
tra monti si muove
quando aspra la notte
pare andare per il giorno
a ricercar
i petali
del silenzio perso
tra geli di parole e gomme di attese
Ho già colpito tutto.
Ogni tanto la sorte capirà. Di me.
.piacere e pentimento.
Quando la mia anima pare andare.. per te.
Persa
tra i colpi della sorte.
Capirà. capirai.
Ma non posso aver voce.   

Cade la luce
Non vorrei
celare il tuo--------------------cielo---------------
Ma non riesco a
bucare il tuo---------------------------------vuoto
Di brilli e paure
---------tremi.
Temo.
Quando il vento ricopre la tua pelle
----------------e------------------
La cenere smossa
distingue il tuo
Volto.
Ancora.
Cade la mia luce.   

Senza vesti
Testi
Senza vesti
Vuoti
Normali

Senza ombre
Segni
Senza onde

Donde

Di blu vestito
raggiri il mio cuore
Tu
travestito
Che innalzi il mio umore

Come erba faceta
rapita dal vento

Rimembro   

Quando tutto sensaziona
Morire
E’ come sentire il mellifluo cantico
-addosso-
Al grido addobbato
di chi giace
Disperazione alla mano
Attonito e spento
rimembro

Polvere strisciante su nodi e garbugli
di spilli diamantinei
sperluccicare..
Riluce il mio vagar per l’ombre notturne
Agli occhi di chi invece ah molesto
Al mio sospir pare caduto.

E’ come vedere
Fulmineo il pianto
Di chi giace stanco
À l’erba e al sole

E pare invidiare
Gli orsi e l’apette
Del mio libro quasi aperto.

E pare agli occhi
Di chi invece ah molesto
Al mio lunar pare ceduto..
Più e prima.  

Se
Ciao.
Debole……………………….
Non ho visto
Un cuore
……………………….piangere.
Ascolto.
Fra freddi…………………….incombere.
L’ingombro.
Celeste.
Del sole……………………..autunno.
Ciao.
Domani……………….il tè.   

Carovane
Ho imprecato
Distesa sul cemento

In attesa

Ho agguantato mosche e zanzare
Nascondendomi fra il verde dei prati

Dipingendo con il cruccio del viso
L’immagine attonita del cielo aperto

Ho rapito i ricordi dei raggi del sole
E immersa fra cespugli di vento

Ho ceduto all’ira funesta.
Può il cuore affogare ora nell’immemore ignoto?    

Basta
sentire nel profondo
senza parole. Più.  

Aquilone senza voce
Come essere
A due passi
Da te
E questo cielo ingombro
Come essere,
E continuare senza..

La luce piatta invade le carte
Di buchi impilate a gradini

Invade l’essere inutile
Per me
E l’essere
privo di te.

So i tuoi passi
I movimenti che trasuda il tuo sguardo
I silenzi che riempiono il tuo parlare
Le soffitte in cui calchi i ricordi
Come essere

Distante

mentre questo cielo
Che volge al futuro..

Non cerco più
Calcata la faccia
La sera
Calata la faccia tra gli spilli
Di un infausto giorno
Mentre tu mi guardi
Ancora per un po’..
E ringrazio
Ripercorrendo le rughe sul mio viso che
Segnano le dune e le tempeste
E ringrazio il desio di un ito fuggire
E vivo
I secoli trasudati di te.
Distante però
dal mio cercar la tua voce    

Passi di vita
Segni rincorrersi a sgambetti
In questi silenzi immortali
Immorali
E gretti
Segni sbiaditi
A volte troppo perfetti
Far nascer silenzi ecclesiali
equivoci
e credo
molesti

ridesti
TU

nel mentre

canzoni
costruiscono il mio correre all’orologio
quando la sera risveglia il suo suono
e sgarbuglia le tele delle notti passate di te
ogni volta risvegli.
e
porti
passi di vita
DA ME.   

Mentire
Mentire diventa come lo sfiorare tra le dita
Il silenzio che ti ha perso per sempre
Ora
Scandisco più nettamente le onde del falò
Che conobbero il tuo fiato
Ora
Confondo più velocemente le voci
Che prima mi sorpresero mentre ero con te
Annebbiata dai passi delle ombre
Nella notte della mia prima vita.
Che ti conobbe.   

Nulla più che tradire
Nebbiaie distese e macchine in corsa
Ora che affretti il passo potresti indicarmi
La via più veloce per l’incoerenza
Melibee creste di apette tra fiori e cimeli
Desiderio.
Nulla più.   

Comodini
Accesi la luce
che accese
il mio sentire silenzi.
Accese lo specchio
che riflettè la mia immagine
Ammucchiata sui cuscini

Accese
il mio osservare
Addobbato di gonfiori
Ammutolito dal senso presente.
Accesi
la voglia di annegare la faccia
Nei cuscini della gente
O forse,
solo nel tuo.   

Ricordo
Perché silenzio che fuggi mi privi di voce
Né mai più leggerò il riflesso dello sguardo senza luce
Inusualmente puro ed immortale.
Sarà così
Istantanea
Sempre.  

La strada a corsi
Ricominciare
Dal nodo della tua cravatta..
Rimproverare le pieghette mal stirate
Proprio da single
Come se fosse l’ultima occasione
Per sentirci necessari..
Capirai
Che più che attenzione
È amore
Quello che sembra scivolare dal mio vestito
E piombare a terra
Ogni volta che passi..   

Discese e cavalli
Ho salito scale
Sceso pendii
Allungato discese
Valicato quel perimetro perbene
come un pesce cupo finito nella rete
e mi sono ritrovata
come un indiano
senza piuma
nel suo arido deserto di stelle vulcaneggianti
..all’orizzonte..
quale cavallo avrà preso a scalpitare
or che la foresta ha spento le sue luci
e il mio intorno sa di tempesta..   

Zattere galleggianti
Rumoreggiano i tonfi della foresta
In questo incontro scontro di luci e ombre
Che pare filtrare il mio cantare richiami
E intarsiare di finestrelle luminescenti
I fogli dei ricordi
che si perdono
nell’opaco sbiadire del meriggio..
Rumoreggiano gli insetti negli antri abbandonati
Un po’ come me
Bofonchiare in questo grigio celarsi d’azzurro..
E Rumoreggiano i pensieri
Come errare di zattere galleggianti
Ancorate alla cenere che resta chiusa nelle mani..   

Riflessi colori e sfumature
Aspri agrumi confusi tra l’erbe secche
Nespole e semi, fili di grano e zolle bruciate
Datteri, Lamponi goccianti e fragole a lampioni
Cactus di fiori e ibisco, viti vergini e macchie di agrippo
Grappoli di luci ad arcobaleni
Ombre di teste
Incrociare destini
oltre i riflessi di cristalli brinati
.. Chissà il mio colore
Or che l’ora volge al tramonto ..   

Dirupi
Se il tuo parlare si confondesse nel mio sentire
vivrei attimi sparsi come gocce di neve
questo male assordante vive nel mio cuore
disfatto d’argilla e fragore.
come non riuscire a soffocare..
annaspa il mio cuore cancellato dal dolore
cadere come rantolare di ghiaie vissute
nei soffochi d’aria sospesa.
se il mio risveglio ti morisse a fianco
forse
saprei come fare
ad andare
a tornare
a godere
l’orizzonte
dell’amore

inerte
tra gli attimi sparsi
Di ceppi arsi
Tra bordi e lumini
Accesi di blu

Credere
e forse un poco
svanire..
Come vedere
Il tuo parlare
Nascere dai miei
Sguardi persi
nei vuoti d’aria confusi
e sentire il noi crearsi..
Tu
Io
Forse saprei
Fermare
Il tuo
Andare
Tornare..
Sgretolare
Questo folle sognare
Di tuffi
Infiniti
Dirupi
come miraggi
Infiniti
Come tu li chiamasti
Infiniti
Come il mio cercare..

Dirupi
Come questo mio insensato scivolare
Nel tuo essere scosceso

A poco
A poco

Senza esitare
Perché
ora
Avverto più forte
Il tuo
Parlare.    

Tulipano a testa in giù
Il tulipano si donò alla terra
E la sua anima di gialli petali spirò
Odi ancora in questo pugno umido di mondo
Il suo fragile fiato celarsi fra i cristalli di luce…?
Qual’ombre in passato dischiuse il tuo cuore?
Amore
Amore
Amore
Or più tuo destino
Caldo assassino
Questo mio
Fu
stato soave
Eternità
Celarsi
In un nulla.   

Luna
Luna
Il tuo cantar senza tempo
Coglie il mio corpo
Nudo e sveglio
Come all’ascolto
Non già sorpreso ma come in attesa
Luna
Senza momento
Coglier gli spazi di ogni movimento
E i frammenti di luce
Come sogni rubati alle stelle..
Luna
Fors’è ora di lasciarmi cadere nel tuo manto di buio
Sapor di crepuscolo or già s’avverte.

Giardino
Viole
Volsi lo sguardo crucciato
A contemplare steli verdulei
E germogli nascenti
Com’andare per i prati ricercando quadrifogli..
Quale il mio cammino
Confonder i passi
Tra l’orme bagnate lasciate dal tempo
Chissà..
Fors’odi sapor di trifogli
A migliaia sparsi tra le pieghe del terriccio..
Rosa
Volsi lo sguardo
E rimasi d’incanto
Estatico il cuore
E all’ombra del pino scorsi il profumo
Divenire improvviso
E tutto lasciai
Al vento..
Pianto asciutto
tinger il manto
di un dì mattutino d’amaranto.  

Chimera
Con il rosario e la notte
Che sembra incontrare la morte

Sento
Tra brividi di guerra e paura,
Il tuo sogno cessare d’esistere

È arso l’ultimo tuo sorriso
Sulla tua pelle nudamente piatta

Sento
Sogni perdersi in me..  

Forse anche tu
Sai
conosci
l’eco di voci
che cresce lento..
qualcosa sembra sfuggirmi
e parla di te
nascondo immemore
ogni schivo ricordo
di un fuggìo sentire
che or a tratti rivive in me..
emozioni
una al secondo
scalpitare frementi in quest’ore mature
ma tu or rimembri passato che fu
o novella viva passione..
saprà quel fiato
venire a cercarti..
segreto è celato
Pari divertere tempo e spazio
Sono tua ombra?
Non so più sentire ciò che tu fuggi
Solo tua vista or me può giovare
Forse anche tu temi paure
Le stesse mie onde.  

Sai come è difficile
Forse un giorno
Riuscirò a tuffarmi nel blu
Per avvolgere le mie radici
Attorno all’insaziabile gusto del
tuo sentire
..non conformare il tuo aspetto
a questa fasulla commedia
non sei solo con quel tuo volto divino
che par vagheggiar trionfo di dei
c’è il mio cuore
che piange accanto a te.  

Oltretomba
Profonde
Come attimi persi
Inconsistenze umane
Prive d’arcobaleno
Pesanti
Come granate spezzate da scuri
Tonfi cupi
Piano terra
Sussurri assordanti
Come gemiti
Rimbombano..
Città di tomba.  

Porterò sabbie mobili
Sai non vado né vedo
L’ardire
L’ordire tue trame
Frattanto ti spingi a ponente
Bersagli stranieri cozzare il destino
Perciò
Però
calati a poppa tra gli spigoli dei grattacieli
E ammira i cocci arruffati
Del mio viaggio finito,
Gli edifici scuri che prima parevano d’arcobaleno tinti..
Scuotimi
L’ora è adesso.   

Per la pietà
Senza pietà
Ho bruciato il silenzio
Per la pietà
Strappatami dal cuore
Ho deciso il silenzio
Reciso le corde arrancate
E’ finito il sole.
Nei miei occhi.
Sopito. Nella pietà.  

Nei passi del buio
Sotto le stelle
Affogata in una notte che fa dell’insonnia tetra
un sacro piacere
Sento il sonno sgretolarsi
e ricadere come una cascata..
è come se i silenzi dell’infinito
sfuggano al mio corpo
e l’impero incrollabile
d’innumerevoli stelle
scorra
sprofondando l’incubo..
mentre il vento
gelido
fa precipitare il giorno
e la notte cerca di risalire
dal freddo del mio giaciglio ingombro..   

Angelo nero
Pigiarmi
Tra le tue ossa
Sentire la carne fremere
Furia di passione
Ribelle scalpitare
In questo vuoto nero
Che m’assale..   

Labirinto di rebus
Umidi gradini
Giochi di corpi
Zuffe di voci
Scarti di vite
Gettate all’inferno
Annodate in stretti affanni
Di volumi e memorie

Fantasmi in catene vestiti da sera
Occhi cerulei al piatto chiarore del cielo
E ancora luci
E poi di nuovo ombre
lanciare brividi sulle mura del forte
Intrighi di vie spente
Scorrazzare di piccoli corpi
Voci bianche di grida stanche
E di nuovo ombre
E poi ancora luci
Debole scherno al mio cuore.   

Ascolta la mia vita ad un bivio
Sospiro uscito da un fiato..
Se tu potessi afferrare quell’aria..

Mai più lacrime solcheranno il mio volto,
E come in quell’attimo luccicheranno i tratti crucciati,
Echeggerà un lungo vuoto..

Che il tuo saluto mi accompagni
La luce del mio cuore accenderà un parvo lume..

Ogni primavera ti aspetterò lungo il fiume
E conterò ogni attimo

Aspettando quella luce
Posarsi sul mio volto

Toccherò le tue orme sul terriccio bagnato
Vacillerò
ripercorrendo il nostro scalpitare..   

Sapore di inverno
Ho perso il mio cuore
Dimenticato o cancellato…
Da tempo come un’acrobata smemorato..
Fa male

Qual ora ti nasconde..
ti prego ora non farti trovare
perché più d’ora non potrei aspettare..

Fa male
Il mio cuore di maiolica antica
Appassito da grappoli di rugiada
Anche se è più.
Ed è più
per te.

Piccole parole
Bisogna usare parole piccole
Piccole come le note che si confondono in una melodia

piccole come i petali di una rosa spenta…
che risveglia memori notti insonni

come le pause sospese di un’audace canzone
un’emozione
che riecheggia nel vuoto rimbombo

come le idee
..piccole idee
che
portano alle grandiosità sospese

come quelle parole
nascoste
..
..
piccole parole
lasciate al tuo
silenzio.

Pullulare vociare
Profilo piacente
Di gente
O forse

Solo questo

Il tuo
mascherarti
d’ignoto.

Peccato d’origine
Caduche fronde
Frondose sponde
Di mia sponte
Frango voi sponde
Orgoglio d’Adamo
Fuggìo destino
Salìi il cammino
Tenebrosi spogli
Nel morso di rossa carne..

Mela

Mia sorte

Caccia il tuo amo
Novello homo.

Sapore di guerra
Tenevo
Tra le mani
Quel misero pugno di terra
Guerra
Terra
rugosa e compatta
acerba e assassina

gemevo
e tra luci di campi e distese sfocate
appiattite dal vento
fino all’orizzonte scemavano lacrime
rugiada nel mattino com’audaci tempeste
sfidare l’estate…

Allegoria memoria
Vecchia livida memoria
Di storie rattrappite
Superate ed offuscate.
Giornate ormai finite

In ogni ruga si conta una festa
Ogni piaga sa di tempesta
Ogni antro nero un silenzio
Fatto di spine e corolle sgualcite

Lavorar d’uncinetto
Con la schiena come un archetto
e nel cuore un dolce fiato..
Un bacio respirato
ancora addolcirà
il mormorio bagnato
Di questo tempo ormai più appannato.

Soffocati da sguardi profondi
Tirando il dado
Giocando con la sorte,

Allungando la notte
a punta di piedi
Con lenti respiri,

Assonnati
da profumi
Che mai
avremmo potuto
confessare..

... come Liberi gabbiani di carte sparpagliate
Incatenati dall’essere tristi.
Soffocati da sguardi profondi
stretti da cuori rovesciati.

Cumuli di fumo
Sigaretta
Rovesciare i dolori
nell’opaco letargo
Come solcare di nubi di maschere grezze
Acquietare le mie ambizioni
Come lasciare invecchiare fogli giallastri
Inghiottiti da questa mia vita
che scivola via
Fra chicchi di grandine
e fiocchi di cemento.

Sculture dipinte su seta
Pioggia
Spegni i colori di questo mio sentire
pioggia
Come cadere
Tra schizzi e tele d’opale..
Case sbiancate dal tempo immemore
Vorrei sentire le tue ombre calarsi nel mare
Piatta atmosfera che scompare.
Trame di destini
Scampoli di nubi tessute nel grigio..
L’odio è il mio angelo
Distanza prego.

Conflitto indefinito
Ho perso la
Pace
Quella quiete piatta e immortale
Che confidava tenerezze
Che lacera l’amara consistenza del presente.
Così
in un attimo
il sussulto del mio senso
spinto verso mete più terrene,
Conquistato dalle pieghe del passato.

Raffronto la mia morte alle macchie del caffè
Divario più duro del nero
Non soffrire mio guerriero
La battaglia ormai è vinta
Lo spero. Io credo.
Buon viaggio per chi è partito e per chi tornerà.

Chissà
Probabilmente dormi
E anch’io dormirei volentieri
Fossi sicura di capire in sogno
Perché sento così forte la tua voce..
Serve un’altra tua risata
Per la mia incertezza
E un’occhiata ancora
Per poter sprofondare
nei tuoi caldi occhi baratri.

Dolci gocce amare
Selvaggia natura che mi guidi all’averno
Sotterra la mia fragile voce
Tu e Beatrice assassina
Già scoccate le frecce d’amore
In questo gioco d’azzardo
Che mi esclude di continuo.

A posteri presunti del mio io defunto
Cari posteri
Incisi sul marmo dell'orlo del vento.. scritte d'alabastro e cannella
Cari sopravvissuti al soffio del mare
All'ombra del cielo
Al pianto del tempo
Vogliate prendere e sospirare in
Misure d'uomini che trafissero il cuore con parole e sensazioni
Forma di poeti
Tondeggiare nel riflesso della neve sciogliersi al sole..
Cari voi
Che potete assaporare letterature ed incisi di chi sconosciuto scrivano senza onore né gloria
Per puro diletto scrisse tale testo..a voi dedicato
Opre di letti libri e destini rivelati
Svelarsi in un caro lettore di gesti e labirinti..
Ho teso tacito l'orecchio al gremitio delle foglie cadenti..
Mentre giù la terra silenzio diffonde
Ed io svenuta di fronte alle gesta d'achille placido ed il peleo…
Calda terra
Terre tra i capelli dell'orizzonte
Non dissi parole rimisi il petto di fronte al cuore
E comandò di uscire..
Cavalli e scudi come paraocchi alla penombra
A posteri gli abbagli
Che rubò il mio io defunto..
Morte ipsa.de facto.

Divisi le foglie sparpagliate nel terriccio
E feci fiori e dipinti d'arte..
Aprii i cuori e lo sguardo dei fiori
Mentre giù la terra pace diffonde. E tutto tace nel ballo di un valzer.
-  da Alti Alberi fuggiaschi all'Orizzonte -

Novembre
Festa arenata tra Cuscini Calici Vini e tendine Smosse..

Aleggia aere densa annuvolata fra gli angoli
FUMARE CANZONI SINUOSE MUOVERSI
angeli VITREI
Video spot celarsi tra sagome e amori SFUGGENTI

E lumini spengersi alla luce che accende
Abbagli e ferite PLACATE
Da chi versa FESTA E SETE di vini divisi di NOI

Rapiti attimi di pace annodati nei tappeti
MORBIDI
ATTIMI

Di me
E toni spenti
E accesi ritmi
Qui ci si veste di luci ed ombre
Salato PICCANTE

Dolci GESTI di vesti smosse da luci e

DESIDERIO.
Forte.denso. PRENDERE FORME..
- Da "Feste e gozzovigli fino alle 10 di sera del giorno dopo" -      

Cerini e fiaschi nell'ombre di Venere godereccia
Strisce lisce nel cielo appiattirsi e svolazzare

Pose in me lo sguardo
Una nuvola densa
e
Ubriaca
mentre
spogliavo le desinenze alle parole griffate
che cadevano clandestine tra un' occhiata sù ed una giù..

E graffiavo il vento cristallino in un'ambra roteante autunnale..
Autunno sfiduciato scagliato in
Parole e versi sensibili
Svuoto di luce il volto
Angoli d'istanti sfaccettarsi di
Cerini e fiaschi nell'ombre di venere godereccia
- Da "Feste e gozzovigli fino alle 10 di sera del giorno dopo" -     

Quando le parole scivolano dal cuore e non le puoi fermare con le mani
Sento dolcezza
scivolare nel ricordo di chi ama
sento piacere e tepore..
coda di auto stranamente perfetta
allineata
scorrere nel lento andare di quest'auto nera..
combatto il tuo nulla che m'assale
il lume fisso negli occhi
e
cercare di te nella notte che pende
dal tuo sguardo impresso nelle mani
scaldami silenzio i 4 anni persi
stammi bene. continua solo. ora. la tua strada
non posso aggrapparmi a te. più non vedo. Appigli      

Quando non si può trafiggere l'amore
Il dono dell'amante che ti ha amato
è l'amore che ho chiuso nel cuore mio
per il tuo odio di me..
d'un tratto ci fu.
parve baciarmi ma s'ingannò....
Ho preso dal cielo gonfio una barchetta e l'ho lanciata nel mare
Nessuno ha mai amato,
profondamente voluto,
per più di un istante

non si può trafiggere l'amore
ma crederci no. È illusione di abbracci e giudizi.
Quando non si può trafiggere l'amore
Si può dire solo è stato...
Nel canto metterò le ali
Piango sogni nelle mie mani
Non posso trafiggere l'amore. Che io e te. Perdutamente vinti noi.     

Se non sapessi starti accanto
Peter Pan scivola in questa mia memoria
Nel mio risvegliarmi giovane
Nell'imparare a vivere di aria e notte e luce e assenza di tempo
Anche tu sai di vita
Quella divisa che ho perso per starti accanto....

La mia anima tessuta di ieri
Carezzo lentamente il mio risvegliarmi accanto
Ricomponi Eros le immagini scolpite ed i sogni di cenere
Sconfinare nella seduzione del mattino che si apre....in ginocchio davanti alla luce.

Alla deriva come nove all'orizzonte
Se parli nel silenzio celato della follia
Se parli tu nel mio silenzio
Che riposa in noi
Condivisione
Nasce e muore nel tempo di uno sguardo
Nel tempo in cui musica lenta suona per noi
E voglio veder il passo svanire nelle stagioni
Svelare emozioni
Sfumare alla deriva come il suono di una nova nel cielo di millenni..     

Quando l'amore sfuma nel vento
Mi serve solo
La voce tua in lontananza che dicembre
S'era dimenticato..
E che dice parlami ancora e non ti fermare
Sciogli i lacci del vento
Dimmi del tempo in cui più tuo padre
Annusa quando il te fuggì dal mondo in cui le foglie caddero senza fiatare..
È lento il tuo sole e
L'ombra si spegne al mio ricordo. Dolce morte.

Conchiglie vestirsi di sguardi al sole bagnato in questo grigio monito
d'autunno


Tremuli pennelli scivolano imperfetti
nel corallo di chiusi occhi fermi
e guancie e visi
profondi riflessi di mare
codici e calici
goccie rubate all'orizzonte..
e ascolto il rumore fuoriuscire dalle conchiglie...
lenta andava la lacrima al mare.        

Prendere l'alba e portare il cuore
quando d'autunno le foglie ed i venti
sfumano i paesaggi sui libri
ed i passaggi della vita come ora
..prendere l'alba e portare la mente
quando il giorno spegne le luci artefatte
e le combinazioni delle porte
e la gente sulle strade andar fuori

comunque ti prenda il tuo silenzio
m'avvolge
non parla
esprime tutto e forse nulla
ma sento che forse vuol dire ciò che penso, spero
speravo ieri e ancor ier l'altro
sicuramente. così.
il mio paese dorato s'illude di te
quanto è bello attender che s'infiammi questo fuggiasco temporale
d'autunno..
prendo l'alba nelle mani e porto il mio cuore diritto a te       

io tu, odore di foglie fra noi
hai lasciato che mi innamorassi di te
che cercassi il tuo nome nei miei occhi prima spenti poi di te
tutto di te. non so colpevoli noi.
che ora d istanti ci troviamo. voluti.
voltati
a guardare orizzonti opposti
non io che ho perso te.ma non potevo altrimenti.
già esule migrar della vita..
gemelli di dolori troppo pieni per restare vincenti
mi hai lasciato continuare a sorseggiare di te
e ho lasciato che andasse il mio cuore libero fra orme ed impronte
schiacciate da prima
ed io e tu.
odore. fra noi.

Gente perdersi attorno
Attori
autori di vite incomprese
Destini compressi tra le mani degli dei..
Lasciare ai venti il corso dei fiumi e svelare ai grandi i profumi dei piccoli
L`essenza incompresa sortire dal giorno
Che nasce or muore
Non importa ma fu.
Il senso che fugge
Lascia l`accento al mio dentro
Che schiaccia bandiere e nazioni
Attori
Piccoli e grandi
E spazi densi e vuoti
E vite e ceneri
Passato e presente
Nel niente
E svegliarsi nella nebbia
Ad occhi spenti..
Divisi tra il nulla ed il verde.

Saluto. Tra fuoco e mare
Frattaglie di macigni come cimeli
di stati abbandonati
Senza voce
Non credo
Al tuo credo
Non vedo
Nel tuo nero
Non volo
Sogno il mare
Mentre il soffoco del sangue nelle vene accende
Questi vuoti senza luce
E corrode il mio sguardo fermo
Davanti a quella vista incorrotta di cielo e terra che sembrano sfiorarsi
In un lento calmo divenire..
E il mio silenzio se ne va scanzonato ad abbracciare
Quel nulla platonico
Che inizio ad apprezzare..
Ora che l’alba cade sul mio cielo.
E mi confondo tra fuoco e mare.    

Messaggio
Capire, sentire
È come carpire ogni parola
Profusa dal tuo scheletro
Pesa il mio cuore
Come un cumulo di macerie
Cartacce smosse dal vento
La penna getta emozioni e fugge..
Ogni punto sospeso è un desiderio tradito
E ti soffermi ad ogni spazio trascinando il tuo cuore..
Lo strazio lasciato or s’avverte, m’inquieta e mi ruba la pace
Da tempo equilibrista..
Ogni puntino è un lento silenzio,
un vivo ricordo ritorna
come ogni stagione, perfora e ti lacera l’anima..
ed io mi soffermo
e rivivo il dolore
che ancora persiste
così dolce e fugace sembrò mia passione
ma or sì ridesta fra le brecce del nostro infante voler basta.
Ohimè più perdono.   

Notte- angeli sdraiati-
E’ difficile dormire
Quando la notte parla
E ogni parola vibra insistente
Come voler apporre un sigillo
Soffro il silenzio
Soprattutto se parla di me
È difficile sperare in un’illusione
Quando la realtà sa di sconfitta
E la sconfitta ti lacera dentro
E il sapore è quello di te..
È difficile prendere la forza rimasta
Quando sfuma nei gemiti soffusi del mio vano pensar rimedio
È difficile rialzarsi
Se non si sa di esser caduti
Ed è difficile soprattutto perché si tratta di te.

Sassi di fumo penetrar grovigliosi

Lanci brividi al mio corpo di gelo
Ascolto il battito del tuo spirito ricadere su di me
Scagli lampi di fuoco tentati da cupido
E son qui
Ascolto il tuo eco vibrare
Ricacciar la tempesta fuori dal temporale come le pene fuor dalla vita
È questo il lungo respiro dell’esistenza.  

Saluto. Tra fuoco e mare
Frattaglie di macigni come cimeli
di stati abbandonati
Senza voce
Non credo
Al tuo credo
Non vedo
Nel tuo nero
Non volo
Sogno il mare
Mentre il soffoco del sangue nelle vene accende
Questi vuoti senza luce
E corrode il mio sguardo fermo
Davanti a quella vista incorrotta di cielo e terra che sembrano sfiorarsi
In un lento calmo divenire..
E il mio silenzio se ne va scanzonato ad abbracciare
Quel nulla platonico
Che inizio ad apprezzare..
Ora che l’alba cade sul mio cielo.
E mi confondo tra fuoco e mare.

Lenzuola al vento
Passare gli sguardi attraverso
i tratti lasciati all’età
è come
cadere nei passi d’impronte
confusi dall’acque

credere in quel te mai preso
quanto ancora.

Senso senti invader le sacche del cuore come ceste bucate
scavo nel buio il senso di un vuoto come tanti
mentre passi le mani sul legno attendendo che s’infiammi
se fermi il mio invader il tuo spazio finirò col perdere la ragione che da tempi assale il mio essere..
sai mi perdo
a ripensarti
e mi perdo a legger il tuo fare, a confonder il mio credo nel tuo mare
il tuo legger piatte parole come fossero versi antichi
e il mio credere
e rimandare a quell’eco immemore di tempi iti
quel giallo africano tra tappeti ed arazzi e tendaggi di terre bruciate
di sete arabeggianti e trasparenze furtive
hai confuso la tua voce nel mio divenir donna
e non ho fermato il tuo andare
avrei voluto vederti continuare ma è la vita
quella che ha acceso il mio sognare..
si
lenzuola al vento
quanto
cadere
ancora.


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