M aveva cancellato da ogni tua pagina la parola amore. E se l'essere umano sente il bisogno di un abbraccio ci sarà pure un perchè Nel silenzio di mille domande mi rispondo che siamo tutti uniti dal bisogno di potere viverci come creature uguali nei loro desideri più limpidi nei loro agire vestiti d'Umanità Molecole d'infinito nasciamo e moriamo tutti allo stesso modo Abbiamo tutti un cuore che ci accomuna ed i nostri corpi sono fatti della stessa materia Dentro uguale unica... la stessa radice... Anima Spirito O quale nome Le si voglia dare Chiave comune da cui nasce ogni sano pensare ed agire Essenza che purifica Essenza che eleva capace di portarci altrove di farci avvertire la nostra Natura Altra Creatività e Divinità intrecciate insieme nello Spirito del Grande Bene che non ha limiti nel suo continuo divenire nel suo manifestarsi sotto luci diverse ma unite sempre da una semplice parola la cui essenza tutti cerchiamo Una parola piccola oggi spesso abusata e travisata... "Amore" Libero volo dell'Essere quando vestito di limpida luce abbraccia sereno l'Infinito Essenza unica dell'Universo: "Amore"
Nel silenzio del passaggio finale di una vita arrivata alla sua ultima fermata assale muto in chi resta il ricordare tanti momenti vissuti insieme Stranamente diventa serenità nuova profonda la consapevolezza di aver donato senza mai nulla chiedere dando il massimo a volte delle proprie forze a chi inconsapevolmente non capiva l'urgenza dei tuoi dolori Ogni vita raggiunge la sua fine Nel silenzio del dopo in chi resta è bello poter sentire piena la dolcezza d'aver fatto oltre le stesse forze frantumando spesso il dolore del proprio corpo Bellezza rivedere nel dialogo che assale allora un viso sorridente un viso che ti riscalda il cuore per averlo tolto due volte nella tristezza dell'etá avanzata dall'abbandono prendendo semplicemente la sua mano nella tua e donandole senza parole la tua casa..
Nel perenne girare della vita arrivano sempre inaspettati i giorni vestiti di profonda e scura malinconia Entreranno lenti dai buchi vuoti che si accumulano nell'anima Assorbirà muta l'impotenza nell'osservare quanto non basti mai la lotta dell'essere per respingerli quando lentamente ne sentirà arrivare i passi Ma non ti arrenderai a quel suo gettarti addosso le ore del silenzio amaro che taglia a frammenti l'anima che ti trascina a vedere dove il non avere avuto dove il non essere compreso ferisce sempre tanto E tu coprirai bene con un sorriso il tutto serrando dentro il male Sai che dovrai lo stesso agire ascoltare osservare reagire tenendoti stretto in mano il filo d'Arianna della tua vita Ti colpirà il dolore Ti sentirai tradito per quel vedere come il non capire d'altri può fare male E ricucirai ancora... Stanchezza poi ti verrà incontro Ti si siederà accanto amica Ti parlerà nel suo silenzio grande aprendo piano la tenda ad un domani che diverso potrá arrivare E tu tentennerai con il capo Sai già che l'orologio della vita può essere regolato dalla volontá Andranno così via di nuovo i vuoti È già successo! Riaprirai di nuovo le persiane dopo aver sofferto Guarderai di nuovo il cielo sfidando ancora ancora ed ancora le grige nuvole che sempre ti gireranno attorno le spingerai indietro con una Speranza nuova Ritornerai così ad affrontare i giorni consapevole che prima o poi il sole busserà ancora alla tua porta Intimità È sottile questo sentirmi trascinare Pudica nel suo svelarsi quest'intimità che ci accompagna E' attenzione E' desiderio Respiro che ritorna nell'affanno Sussurro che ridona forza nell’abbraccio. E' abbandono consapevole di un percorso voluto in due di un lanciare e di un riprendere la vita per risentirla rilassata e colma dentro. E diventa lieve raccogliere le ansie del quotidiano.
Voglio dormire Dimenticare ogni affanno del quotidiano Perdermi nel sogno Vivermi di tenera sicurezza Ripassare momenti vissuti sullo spicchio della luna Vestirmi di luce Giocare con le nuvole al mattino Andare per boschi cercando il silenzio che placa Dure a volte le ore del vivere vanno sempre affrontate con la fermezza del saper agire Ma da esseri umani abbisogna sempre anche intimità Forza silente dell'uomo che ha imparato a fermare il tempo anche solo per attimi diventando cellula d' abbandono capace di comprendersi e di comprendere Abbraccio infinito che vibrando dentro magia del sentire diverso diventa dono nel darsi e nel prendersi Armonia che rilega ogni filo rottosi Desiderio che alla fine vestito d'amore appaga il reale.
Sullo spiano verde di una alta roccia antica attimi infiniti si vestono di celeste cielo Bianche nuvole s'intrecciano si vivono nella serenità solare dell'ora Attorno rigogliosa e verde la Natura vive inondando di colore ogni luce Istanti dove il perdersi cambia le sue vesti all'uomo Esseri si fondono in una armonia profonda del sentirsi uniti insieme parti vitali diverse di una Natura che ora li accerchia abbagliandoli inondandoli di desiderio intenso profumato di colorate essenze E darsi e prendersi nel silenzio bianco che tutto abbraccia è pura vibrazione che assorbe che dona intimità a corpi ed anime Diventa unico l'esistere Dono il donarsi essere nell'essere Profonditá che va Che sale oltre ogni amore In un sentire infinito Che tocca oltre il conosciuto E l'arrivare è perdersi per ritrovarsi ancora particelle silenziose di un vivere un mondo molto più profondo nella sua interezza sconosciuta all'uomo Lontano lo sguardo abbraccia oltre il verde una curva di celeste mare L'abbandono è tenerezza pura Estasi che prende perdendosi tra mare e cielo Viversi.
Fogli di vita Dentro al silenzio dell'anima crescono piante colorate Sono le piante del ricordo Mille i pigmenti di luce Ogni pigmento un ramo Una foglia mai staccatisi Un sentire diventato storia Radici le memorie sono momenti forti ricordi di vissuti cari di sentimenti muti di sorrisi a nascondere sentimenti Rami rari dove specchio per l'anima la tenerezza si ritrova nuda E ripassano silenziosi gesti movimenti cari ripetuti abbandoni d'essere in un riunirsi unico di corpi ed anime Sapori intensi a respirare Profondità inesplorate affondo dove solo il guardarsi era scriversi addosso l'attimo Dove ogni fusione era già radice unica per una vita intera Ed è ritorno quell'arrivare stanco nella sera quel sedersi quel passare lento delle dita sugli occhi quel rialzarsi caro quell'andare nel distendersi infinito dell'abbandono Storia che raccoglie ogni frammento Storia a ridonare luce che mai si vede a sguardo nudo spalmata addosso sugli esseri stessi che l'hanno generata Farfalle colorate Inondano preziosità le immagini Ritornano odori di stanze di oggetti cari toccati e ritoccati… Foglia colorata così l'essere diventa immensità di luce gli oggetti cari si ritoccano le parole dette senza parole si cullano nell'incrocio degli sguardi E diventano scie di luce che silenziosamente raccoglie ed intreccia la stessa vita… Profondità unica del divenire incanto una memoria cara.
Pigmenti di luce Dentro al silenzio dell'anima crescono piante colorate Sono le piante del ricordo Mille i pigmenti di luce Ogni pigmento un ramo Una foglia mai staccatisi Un senso diventato storia Radici le memorie sono momenti forti ricordi di vissuti cari di sentimenti muti di sorrisi a nascondere sentimenti Rami rari dove specchio per l'anima la tenerezza si ritrovava nuda Ripassano silenziosi gesti movimenti cari ripetuti abbandoni d'essere in un riunirsi unico sapori intensi a respirare profondità inesplorate affondo dove solo il guardarsi era scriversi addosso l'attimo Dove ogni fusione era già radice unica per una vita intera Ed è ritorno sereno oggi quell'arrivare stanco nella sera Quel sedersi Quel passare lento delle dita sugli occhi Quel prepararsi un caldo bere Quel passeggiare poi silenzioso nel ricordare passato diverso il proprio vissuto umano dell'infinito perdersi in quella pace grande condivisa con un altro essere umano Storia che seppe raccogliere poi ogni frammento dei suoi passaggi vari nello scorrere di vita Foglie che il tempo conservò Luce a ridonare luce che mai si vede a sguardo nudo spalmata addosso agli esseri stessi che l'hanno generata Farfalle colorate Inonderanno sempre preziosità di immagini Ritorneranno improvvisi odori di stanze di oggetti cari toccati e ritoccati… Foglia colorata un semplice luogo diventava immensità di luce dove gli esseri che vi giravano gli oggetti che si ritoccavano le parole dette senza parole nell'incrocio degli sguardi divenivano scie di luce che silenziosamente poi raccoglieva ed intrecciava sorridente la stessa vita… Profondità unica dell' essere divenuto incanto una carezza una memoria Pigmento di luce l'uomo sa rigenersi e ritrovare nello sfogliare quelle sue pagine di vita già vissute intimità uniche il bisogno di trasformarle ancora in un vissuto altro diverso ma reale ed altrettanto forte.
Il mondo di una donna Un puzzle delicato fatto di sentimenti di percezioni di rinunce di attese di silenzi ma dove il bene regnerà sovrano qualunque possa essere il problema nei giorni che questa vita ci apre vari ogni ventiquattro ore Sarà solo il bene al primo posto nel suo andare di donna vera Se ama accompagnerà silenziosa e muta sui bisogni suoi non considerandosi spesso essere lei stessa...essere che esiste con desideri e sogni appagandosi semplicemente dei momenti rari In cui due mani care fermandosi per un attimo nel loro quotidiano correre sentiranno il bisogno di quel suo donarsi per intero Affascinano le donne all'inizio come brillanti rari ma come ogni cosa che si sa di possedere il piacere poi cambia lungo la via E la donna silenziosa avverte e vive spesso nei ricordi le sue ore compagna sua di sempre il saper aver pazienza nell'attesa Speranza la veste perchè col suo sorriso muto si ripete a volte con ironia dura "È questo il mondo delle donne"... ...Discese e salite!.
Armonia E poi c'é quell'attimo unico nella vita che sconfigge l'infinito stesso Per quel suo mai perdersi nel tempo Per quel suo giocarti attorno In ogni istante Per quel ridare i suoi colori unici al tuo ricordare Quando un sorriso improvviso Un gesto Uno sguardo Te lo riporta vivo accanto ...Quell'attimo unico.
E ti riabbracci Profondamente avverti che è dolcezza quel lasciarsi andare Sicurezza quel sentirsi insieme vuoti e pieni dentro vicino ad altri Armonia e forza contro questo nostro tempo con i suoi mille inciampi dentro Nella quiete assoluta apri improvvisamente gli occhi riascolti parole appena pensate Rivedi attorno a te sguardi muti che stanno parlando tanto E ti riabbracci tu essere solitario in questo tuo nuovo sentirti dentro ricamato dai sogni inclusivi di altri come te.
Francesca: una favola per oggi...! Francesca era Il dolce sorriso di chi viveva amore perché essenza d'amore lei stessa Il suo mondo... Un sogno dove non esisteva la cattiveria il buio la crudeltà... La sua casa... I boschi i fiori la natura tutta Amava vestirsi di bianchi veli con piccoli nastri rosa tra i capelli Il cambio delle stagioni... Il suo gioco più bello per quel suo saper raccogliere ed assorbire i profumi unici della vita Sognò tanto l'amore Francesca fino a saperne dipingere per altri ogni più profondo sentire coi mille colori a sfumare dell'anima E poi un giorno visse lei stessa intensamente la totalità sublime dell'amore terreno Ma il suo vivere seppe anche essere un donare oltre il sentire reale ...sfumatura lei stessa capace di intrecciare diversamente anima e corpo Ogni suo attimo di vita fu scambio di profonda essenza di luce alla fine Ma un lampo improvviso una mattina la prese con se nel suo turbinio cieco duro incapace di capire affondo Poi lo stesso lampo si fermò muto nel sentire luce bruciante lui stesso la serenità profonda del dono di una diversa Luce. Non la uccise Delicatamente la addormentò in un sonno eterno La distese nei suoi cari boschi tra stelle gocciolanti lacrime celesti Francesca Speranza di un domani diverso per ogni donna che va su questa terra malata dimentica dell'essenza Francesca Speranza che altra pura essenza di luce un giorno tra i boschi possa abbracciarla in un nuovo cammino in un nuovo mondo capace di risentire diversa la tenerezza d'amore.
A te Donna! Cammina donna Cammina a testa alta È duro il percorso del vivere Dovrai imparare negli anni ad indossare diverse vite contro il tuo stesso volere non visibile esteriormente Ma dovrai farlo per dare valore Al "Rispetto" di ogni essere umano Spesso le verità sono diverse Controverse Scritte su vuoti pesanti Ma se ti faranno scoprire all'improvviso troppo stretto Il vestito che porti Anche se tanto ti è caro Fermati Rifletti E nel dolore che potrà anche tagliarti Spogliati con fermezza Di ciò che errore potrebbe essere Non è facile Ma è l'unica via per stimolare sempre il fare andare nelle giuste anse i labirinti del vivere.
Oltre la porta Ci sono vuoti E poi ci sono Vuoti vuoti vuoti Dove il pianto di un bambino Non finirà mai Dietro ad una porta chiusa Che mai gli si potrà più aprire.
Delicatezza Delicatezza... No Non è facile incontrarla Ma è Il miglior sentimento d'amore che possa esistere in questo mondo.
Vola l'anima Persa la gravità Incontra altre dimensioni Gusto vivo È acqua È pioggia È musica Spazio puro che non può bruciare nessun fuoco Intimità... Momento segreto di amore eterno Il respiro si allarga Linfa vitale sale dalle radici Fluttuano gocce di Bene sopra l'umano Si ferma il tempo Estasiato il silenzio naufraga nel cielo.
Gira le spalle Lascia scorrere Chiudi piano la porta Lasciaci dentro Le parole sorde Le luci e le oscuritá del non senso É il malessere sociale del nostro oggi Albergo di odio di invidia di prepotenza che sbava Serrature ferme i tuoi occhi Falli guardare avanti Sai da tempo tu che ci sono mille forme di violenza Lottarne alcune con l'indifferenza É solo saggezza! Come saggezza é Denunciare quella fisica Ed ancor di piú quella psicologica Che distrugge l'anima Mai dimenticare il proprio passato Quando ti ha insegnato a rinascere.
Visioni doppie Molle intense Indicano l'attesa Attimi del tempo Oltrepassano muraglie Percorsi dove nessuno accede Mutismo elettivo l'essere Gatto randagio graffia Guardando il mondo solo dal suo mondo Vorrebbe afferrare ma non può Per un Non Esserci Profondamente Esserci Deciso simbolo a fermare Il grigio Per una vita che malinconica adesso Dovrá comunque Continuare ad andare avanti.
Intimità sconosciute racchiudono nascoste porte al sentire umano È divenire totale immersione in alternanze di ricerche di esplosioni Creatività agguanta È l'essere che s'espande libertà assoluta nell'abbandono che cattura Particella minima scopre l'uomo il non provato il non sentito prima nei colori caldi della propria essenza Nel silenzio resta immenso lo sconosciuto andare che afferra oltrepassando spazi senza più confini Sensazioni intense si vivono nel ritrovarsi sconosciuti a se stessi diversi pur nell'essere se stessi Scritture mutanti nell'esperienza del proprio stesso esistere.
Dedicata a mia Madre, da poco scomparsa, ed a tutte le Mamme del mondo. Madre Anime nude noi esseri umani lottiamo per vivere Pensieri sono desideri struggenti Occhi nascondono nelle pieghe gli ostacoli che piovono addosso Poi nella notte arrivano le parole mai dette mentre bruciano dentro le immagini dei finti sorrisi che nel giorno ci sorridono fuori Ma Vivere... È e resterà sempre Viverci tutti accettandoci !... Lezione tua antica Mamma con insieme sempre quei due grandi valori che mi ricordavi nei momenti difficili: "Rispetto e Silenzio" Valori che mi hai trasmesso con le profonde radici del tuo esserci per tutti Essenza del tuo affrontare la stessa tua non facile vita. Grazie Mamma Grazie "Signora" dal sentire unico.
Vorrei poterti venire accanto quando vai per boschi Fermarmi dove tu ti fermi guardare quello che tu guardi sedermi dove tu ti siedi ai piedi di quel tronco d'albero che porge i suoi rami sempre al fiume Noi esseri senza parola alcuna per capire meglio io nel silenzio questo tuo vivere diverso Soltanto i pensieri nostri a scambio si racconterebbero di noi dei nostri tempi dei nostri sogni per evitare che le parole ed i gesti possano sbagliare col loro dire e fare Luce nella luce l'abbraccio nostro sarebbe solo dono di una Natura che sempre ascolta muta e comprende tutti Amici noi.
Abbraccio gli occhi si raccontano di carezze vissute Unicità del sapersi vivere in due le ore Denso s'allarga nell'aria profumo d'erba e di casa. E guardi questo mondo devastato oggi dal veleno del possedere senza più scrupoli contro verità ben conosciute offese anche nei legami più sacri dove il rubare è diventato legge dove la vita delle gente non conta più nulla pur di ancora possedere e possedere e possedere! Approfittare dell'ignoranza delle persone semplici il segreto! Muta rivedi la tua stessa storia Sorridi pensando a tante lacrime asciugate nel silenzio di una stanza a tanti bimbi strappati all'abuso alla solitudine del tuo stesso lottare a dolorose lacrime della tua stessa madre che sempre ha dato in vita Abbassi il capo muta ricordandoLa in quel suo saper abbracciare sempre tutti in quel suo non aver riconosciuto da chi avrebbe dovuto farlo l'amore grande che portava in seno Ti alzi vai alla finestra e sorridi guardando una pensilina col sedile per gli anziani che con le borse della spesa del mercato per risparmiare fanno chilometri per portare a casa il necessario Sorridi si per le lotte fatte per farla arrivare quella pensilina contro la pioggia battente dell'inverno giunta alla fine come diritto civico E ti ripeti che questa società si va perdendo perchè dimentica dei valori della famiglia e del sociale E ti ripeti ancora che questa scuola conta sempre meno nelle stanze del potere perchè non porta grandi voti Ci si dovrebbe svegliare un po' tutti e lottare per un cambiamento sano per questi nostri figli per una scuola che è l'essenza del futuro che abbia nuovamente mezzi dove i bambini non siano più oggetti da dividere tra le classi per non poter chiamare un supplente perchè limitati i fondi Una mela marcia il contadino la butta Un popolo che soffre deve ritornare a vivere col decoro che gli spetta Ma è questo stesso popolo che deve operare il cambiamento dalle piccole alle grandi scelte ritrovando in sé quella fiducia e quel coraggio che oggi ha perso.
Ti guardo Ti sento nel tuo muto dirmi Abbandono che abbraccia Emozioni cucite a sprazzi di luce per l'anima si stringono si legano si cullano in un dialogo fuori del tempo Memoria viva le carezze sfiorate tenerezza e sapore di pelle a pelle Bisogno del viversi uniti necessità del dover andare avanti con gli occhi dorati del volersi bene Poesia del ricordare quando la mancanza renderà vuota questa casa.
Io sono Sono il silenzio che accompagna tante ore dei vissuti Sono la serenità di chi sa di doversi misurare sempre con le proprie scelte Sono la malinconia di chi non può vivere il desiderato Sono il sorriso che sa di dovere fare spesso un passo indietro per difendere chi viene offeso Sono la fermezza di chi guarda dritto negli occhi ingiustizie e prevaricazioni senza indietreggiare mai Sono la vita tutta con le sue pagine più dolorose ed a volte più gioiose Ma nel mio andare resterò sempre un essere con il dono immenso di poter giocare con le nuvole di poter brillare con le stelle di poter fare l'altalena sullo spicchio della luna perchè rimasta sempre dentro la bambina che altri avrebbero voluto imprigionare ma inutilmente perchè lo stesso sole veniva a liberarmi nel suo giocare tra terra e cielo portandomi via leggera sulle sue scie di luce scintillanti facendomi abbracciare dall'immenso mare per donare poi io piccola lucina giustizia e speranza a cuori offesi.
Sfiorare appena con la mano un viso Vivere profondo l'abbandono del sentirsi dentro due in uno Avvertire l'esistenza di un fondersi coi colori unici dell'anima è capire affondo quanto l'unione d'esseri abbia radici forti nella libertà Essenza stessa d'ogni desiderare d'ogni saper condividere in due ogni compiuto Vita sottilissima dove passo dopo passo ogni finale sarà semplicemente un inizio nuovo.
E se... E se mi guardi il viso Mi sussurri piano "Vorrei trovare parole nuove Ma sento di dirti solo Gratitudine" E se ti guardo il viso Sento il cuore sciogliersi Per questo dono grande del tuo esserci E se mi guardi gli occhi Profondità è quel tuo ripetermi di morbidezza di complicità amica E se ti guardo gli occhi Si perdono le strade del mondo intero Per quel mio volere andare solo sulla loro direzione Silenziosa e sorridente Vola essenza vera del volersi bene L'intimità di esseri che si sentono.
Vissuti Mi manchi silente mi accompagni Dalla finestra vola piccolo un sorriso Scie di luce lo raccolgono La luna saprà lei dove poggiarlo.
Chi sento in me Un albero forte di radice antica Delicatezza muta il suo sentire "oltre".
L'amore deve scivolarti Come limpida acqua I sassi della vita Dovranno lavarsi Al suo incontro Sentirai la leggerezza Di cui è capace l'essere Quando una mano altra Carezzerà il tuo viso Colorata solo di tenerezza Lacrime sgorgheranno Dagli occhi che sentiranno diverso Tremerà a volte pure il tuo cuore Ma luce mista nei giorni segnerà Ogni tuo pensiero Ogni tuo passo Donna.
La vita La vita scorre Lenta porta con sé Ogni passato Non si arresta mai La verde foglia cambia Si accartoccia Diventa d'un caldo marrone Abbraccia andando via E senti nel cuore Un soffio leggero Che ti sussurra Piano...piano... "Resto ... Finché tu mi terrai viva nel tuo ricordo amato".
Piccola, troppo piccola Piccola Troppo piccola Conobbe Senza capire Il sapore amaro Del "Dover essere forte" Furono soli Occhi sgranati di meraviglia Senza sale Di una lacrima a contorno Nessuna parola Nessun gesto Il Tempo poi Trasformò quell' attimo In sigillo Maestro per una vita intera Ancora oggi Quegli occhi di bambina Colmi di muta meraviglia Sono grida E serena guida Quando Decisioni e scelte di vita Bussano nei giorni Alla sua porta. Vivere E si morde il pane duro Quando la fame mangia dentro E si ripiegano giorni cari Privi di parole Quando un essere Ha preso a morsi duri Un amore vero. Nel mare Nel mare affondo Senza peso il corpo È leggerezza Che lenisce l'anima Carezzano foreste verdi Mi guizzano attorno come farfalle i pesci Rigiro stelle marine Tra le dita Le carezzo delicatamente Conchiglie grandi Le raccolgo Per portarle a casa Per ricordare il dolce suono Della risacca e dei suoi canti Attimi diversi di vissuti cari Mi rivestono nella nudità del mare Incanto che intrappola il mio dolore... Lento scivola Portato via da piccole onde Ed il cuore mio Finalmente Tra i fondali di un diverso vivere Ritrova la pace persa. Quasi sera E' quasi sera I muri prendono colore ed atmosfera di chi stanco dopo tanto faticare cerca riposo Finita la corsa delle macchine Solo qualcuna a lampeggiare Vuota la fermata dell'autobus I primi lampioni accesi Sparsi nella villetta Iniziano il rituale Della loro luce soffusa e calda Dentro l'uomo si osserva Con l'oggi già trascorso E quest'ora Del tirar di somme Regna su tutti sovrano Il dio silenzio Sbatte ogni tanto un portone Un uomo entra o esce Il cielo sopra è grigio Sotto ha una leggera linea rosata Ricordo di un tramonto andato Gli alberi secolari Con le loro radici centenarie penzoloni Iniziano piano piano a respirare In questo regno di penombre Ci si ritrova tutti Sui muri di una chiesa Si è appena accesa in alto Una grande croce blu Risplende ma senza disturbare S'intona all'ora Qui seduta osservo Non voglio le parole mi sento fragile Voglio restare anch'io Come quest'ora Un passaggio Un pensare senza pensare Uno scorrere senza sapere dove Accanto solo il silenzio Che con le palpebre dalle lunghe ciglia Muto mi osserva Mentre inizia a massaggiarmi il cuore Senza parole Senza parole Scende la sera Ad intervalli di ritorno Si accendono le luci nelle case Silenzi d'amore D'azzurro il cielo di verde sparso i campi fiore abbagliante la risalita senza tempo il vivere Sulla collina, noi. Tango * Tradisce il tango E quell'intrecciar di dita è resa Desiderio che scivola la mano sulla schiena Sorridono i visi Attenti sanno Arrestano il piacere nell'intreccio ad arte di gambe e passi E' tango questo! Unisce il brivido Ricama addosso sensualità che vuole sveste e prende Ammiccano gli occhi Complicità dell'esserci e del volersi Sensuale tenerezza attende Veste e spoglia sempre il tango furia d'onda ha la sua musica di fuoco che unisce teneramente le metà perse E' musica il tango E' attesa che senza più parole vuole viversi sensualmente la sua resa. La vita Guardarti è come perdermi nella mia stessa vita Pensieri e dolori a compagnia Queste tue labbra che donano a destra ed a sinistra parole piene di gentilezze non sanno più sorridere davvero con quel loro stare tra l'ironico ed il serio Eppure hai scritto pagine nella mia anima Non te le ho mai lette per non stancarti E per quella pazienza che subito ti scappa via Chissà se avrai capito mai... Questo tuo difenderti nel non cambiare chiudendo porte invece che di aprirle fa male a me per te E mi ripeto sempre con paura Domani potrebbe non aver più tempo Ma tu non vuoi capire mentre il male ti galoppa dentro E mi dici pure “grande egoista” perchè come uno specchio che riflette Ti ricordo sempre cosa fare Bè! Dai... Prendiamoci un caffè insieme stamattina Affrontiamo questo viaggio di “OGGI” con la speranza dentro che qualcosa cambi Io avrò sempre la forza mia per me e per te insieme Fuori...fuori...fuori...! Nostalgia E mi riveste nostalgia e pace questo ritornare questo ritoccare questo risentire follia d’un ritrovarsi libertà d’un riviversi contro la crudeltà di un tempo che una mattina sbattè la porta spaccando a pezzi un sogno Il ricordo Ho respirato il tuo respiro Hai respirato il mio respiro adesso è forza il ricordo. Insieme Prende il sapore della pelle tua-------------la pelle mia E la tua barba Malinconia mia----------arrossa. Il funerale * Nel silenzio che nasconde... ...Il funerale... Come sempre le parole scrivono decorando il vuoto Sottoterra l'essere con i bei fiori sopra Ma questo è un "Essere" diverso allenato dalla vita ai tentativi di eliminazione Vivo e tranquillo da lontano osserva questa nuova farsa Contro chi ama eliminare Madre natura le ha insegnato presto come rinascere dal vuoto della indifferenza umana Raccoglie rose gira le spalle e nella sua bellezza rara riprende leggera quel suo particolare andare C'è tanto altro ancora da dovere fare per ridonare serenità ai tanti che nelle vie si sono persi senza sapere come. Il tuo compito E nel tuo saper andare delicato Sempre silenziosa ma attenta alle sfumature del quotidiano hai salutato pure una persona amica una persona che ti piaceva ma che doveva andare via da te perchè da altri era richiesta E vedi oggi ... silenzio... mancanza di presenza.... rumore di assenza.... … poggiati delicatamente su nuovi fogli di lavanda profumata dall' entusiasmo grande dei sogni di un bambino Un velo di tristezza ti copre gli occhi per quell'essere che sogna e vive fuori da ogni realtà concreta E' lo scorrere della vita che per alcuni si trasforma in illusioni delusioni e sogni fuori dal reale vero che ogni essere dovrebbe sempre tenere accanto per affrontare il vivere ed anche il sogno Immersa nei tuoi pensieri Non ti accorgi che ti chiama dall'alto Il tuo grande amico Il nobile Signor Tempo Ma lui ti scuote Gettandoti addosso i raggi forti Di un sole a te da sempre amico Ti sorridono tutti da lassù, Corrono sempre Ma anche adesso Per te Hanno fermato un attimo le nuvole Per salutarti Ti conosce bene il Tempo Ti ha cresciuta avvicinandoti piano Al suo mondo arcano Ti ha insegnato regole di vita Divenute leggi nei tuoi vissuti Ti sorride adesso da lassù Guardando quanto accade giù Scrolla semplicemente il capo Per richiamarti Al tuo compito di sempre Quello Di riprendere Nel momento della perdita Persone Che nel quotidiano vivere Non sanno più come Ritrovare la strada di casa Senza soffrire tanto E' un pò la malattia che influenza questo agire E va seguita con fermezza Sorridi al Tempo Lo saluti Mentre un ciuffo di bianca nuvola Ti sfiora delicatamente il viso. Vorrei Vorrei poterti venire accanto quando vai per boschi Fermarmi dove tu ti fermi Guardare quello che tu guardi Sedermi dove tu ti siedi Ai piedi di quel tronco d'albero Che porge i suoi rami sempre al fiume Noi esseri senza parola alcuna Per capire meglio io nel silenzio Questo tuo vivere diverso Soltanto questo I pensieri nostri A scambio Si racconterebbero di noi Dei nostri tempi Dei nostri sogni Per evitare che le parole ed i gesti Possano sbagliare e ferire ancora Col loro dire e fare Luce nella luce l'abbraccio nostro Sarebbe solo dono Di una Natura che sempre Ascolta muta e comprende tutti Amici noi. Dentro la sfera Il mio pensiero è puro dentro ad una sfera... Chino il capo al silenzio che mi sveste Chiudo gli occhi Perchè viva ogni mio pensiero Perchè risenta ancora Ogni mia emozione Essenze libere di verde prato Essenze intense d´azzurro mare Tramonti ed aurore .. Luci addosso adesso Nelle mani... apro la mia sfera Stacco dall´ anima Ad una ad una Tenerezze Le ripongo dentro E sento me Sento libertà Che si veste di respiro Sento il cielo Che piove gocce d´anima Sento il mare Che accarezza ogni dolore Molecola d´infinito Che si tinge d´oro Pensiero condiviso Soffio per farfalle umane Compagne Di un viaggio raso-terra Decido il mio percorso Passaggio e tempo Necessari Per poter rivolare Libera ancora. Di giorni duri La Vita ti scrive giorni duri Il tuo viso perde espressione Labbra senza sorriso osservano mute Occhi tristi si chiudono dietro occhiali da sole Ambrato dal caldo il tuo viso si perde Azzurro il mare ti abbraccia Ti stringe Ti chiude un po' gli occhi Amico ti accoglie sul cuore Ricamandoti a vivo Onde bianche a merletti E tu donna ferita nell'anima Muovi piano il tuo corpo Vai incontro alla brezza marina Che dalla scogliera ti chiama Che nel profondo ti avvinghia felina La assorbi a pelle La bevi ossigeno nuovo Te ne vesti per volare ancora La dipingi lenta sugli occhi La trasformi piano in futuro Non riesci ancora a volare Ma l'immenso che è in te Ti vive e lento Lavora una tela nuova Una tela dove scrivere ancora I fatti di un giorno a venire Domani. Delicati petali a profumare il Tempo Silenziosi i nostri giorni appresso. Accogliere l' immenso E' alba inoltrata silenzio assoluto attorno osservo la meraviglia che rapisce gli occhi M'immergo nel silenzio grande rumore lieve il battito di ali silenzio infinito io stessa carezza di vita data ed avuta ripasso lenta i fogli Leggera brezza scompiglia a ciocche i miei capelli li giro con le dita e resto ferma estrema forma io ad accogliere l'immenso. E' quasi sera E' quasi sera I muri prendono colore ed atmosfera di chi stanco dopo tanto faticare cerca riposo Finita la corsa delle macchine Solo qualcuna a lampeggiare Vuota la fermata dell'autobus I primi lampioni accesi Sparsi nella villetta Iniziano il rituale Della loro luce soffusa e calda Dentro l'uomo si osserva Con l'oggi già trascorso E quest'ora Del tirar di somme Regna su tutti sovrano Il dio silenzio Sbatte ogni tanto un portone Un uomo entra o esce Il cielo sopra è grigio Sotto ha una leggera linea rosata Ricordo di un tramonto andato Gli alberi secolari Con le loro radici centenarie penzoloni Iniziano piano piano a respirare In questo regno di penombre Ci si ritrova tutti Sui muri di una chiesa Si è appena accesa in alto Una grande croce blu Risplende ma senza disturbare S'intona all'ora Qui seduta osservo Non voglio le parole mi sento fragile Voglio restare anch'io Come quest'ora Un passaggio Un pensare senza pensare Uno scorrere senza sapere dove Accanto solo il silenzio Che con le palpebre dalle lunghe ciglia Muto mi osserva Mentre inizia a massaggiarmi il cuore Senza parole Senza parole Scende la sera Ad intervalli di ritorno Si accendono le luci nelle case. Quel tuo vestirmi Il tuo vestirmi unico * Mi pungono le lacrime per quell' estraniarti coi tuoi occhi tristi Li carezzo dolcemente col mio sguardo Silenziosamente ti entro dentro Con un sospiro muto mi chiudo in quel pertugio del cuore tuo che solo è mio E tu apri un libro E fai pure finta di leggerlo con attenzione tu che non puoi leggere Mi avverti ascolti respiri nostri presenti sempre In quel normale viverci che ci accomuna i giorni Puntini insieme noi messi giorno dopo giorno in questo nostro unico andare che ci stringe il tempo addosso E lì accanto a te piano piano senza accorgermene mi addormento momento io tenero ed infinito tra le braccia tue che uniche mi vestono. Prendiamoci un caffè Guardarti è come perdermi nella mia stessa vita Pensieri e dolori a compagnia Queste tue labbra che donano a destra ed a sinistra parole piene di gentilezze non sanno più sorridere davvero con quel loro stare tra l'ironico ed il serio Eppure hai scritto pagine nella mia anima Non te le ho mai lette per non stancarti E per quella pazienza che subito ti scappa via Chissà se avrai capito mai... Questo tuo difenderti nel non cambiare chiudendo porte invece che di aprirle fa male a me per te E mi ripeto sempre con paura Domani potrebbe non aver più tempo Ma tu non vuoi capire mentre il male ti galoppa dentro E mi dici pure “grande egoista” perchè come uno specchio che riflette Ti ricordo sempre cosa fare Bè! Dai... Prendiamoci un caffè insieme stamattina Affrontiamo questo viaggio di “OGGI” con la speranza dentro che qualcosa cambi Io avrò sempre la forza mia per me e per te insieme Fuori...fuori...fuori...! Avanti e indietro Seguo lentamente col dito le tue labbra Avanti ed indietro Per sentirne affondo ogni vibrazione Silenziosa sempre Per non rompere l'incanto Chiudo gli occhi Togli lento i tuoi occhiali Nel silenzio fondo della notte Io t'assorbo Tu palpebre chiuse Cadi respirando libero nel mio abbandono. Gli specchi Ed è quell'osservare più affondo Che nel silenzio Ti fa comprendere Quanto grande a volte sia L'indifferenza Di chi ti sta accanto . Resti muta pensando ai mille specchi che ci portiamo dentro Necessari specchi Per chi deve esser certo Che l'immagine scelta Per quel giorno Sia proprio quella giusta Per l'obiettivo da raggiungere A chi oggi ha deciso di tradire Porgi sempre gentilezza Se te ne accorgi in tempo Razzola pure versi dai poeti Fanno sempre colpo Nel non far capire Ciò che hai già capito Nessuna umanità Vestirà l'ora Solo l'interesse Personale Da soddisfare nel presente breve Poi si passerà ad altro Chi cade cade Non ha importanza Perchè mutevole e bugiardo Per sua natura L'uomo è quando Deve prendersi qualcosa Ma dimentica l'uomo che il Tempo Nel suo essere Signore Presenta alla fine sempre il conto E sempre quando meno lo si aspetta. . Questa è una poesia su autismo quando colpisce in età adulta e si rifiuta ogni aiuto Sono gocce d'acqua salata Che ti scivolano dentro dagli occhi all'anima Ne segui attenta il ticchettio... Sono i giorni diversi Di un vivere che potrebbe anche essere vero Riflesso di un malessere di vita Che in certi casi assale E resti ferma nella notte A rileggere per tentare di capire Questa forma di vissuto che soffoca, che fa tremare dove sicurezza è ripetizione... silenzio...distanza...isolamento Ricordi di difficoltà vissute da altri Che hai seguito per anni nei loro giorni Li rivedi quei visi uno per uno Ma tutti migliorati Terreni strappati all'isolamento All'immobilità ...all'esclusione... E quelle mani che il rumore improvviso trasformava in larghi tappi tra visi ed orecchie Dove il relazionarsi , il toccarsi appena, il non agire con ripetizione diventava angoscia... E teste battute a sangue contro il muro nell'assenza del dolore fisico... Ricordi che distruggono ancora l'anima nella perenne lotta della vita. E resti ferma adesso nel tuo mondo Ad aspettare Ad osservare Un essere umano caro Ma con comportamenti fuori dal quadro dei caratteri che accomunano Perchè già qui la sicurezza della mancanza del contatto fisico, del confronto reale e gestuale nelle ore, del dire poco o nulla, dello stare in una sua fortezza che offre difesa contro il reale vero che lo assilla è stata costruita E nascono comportamenti esterni non immaginati da nessuno non pensati da alcuno, perchè l'agire qui vive dietro uno schermo che nasconde bene da quelle sofferenze che nel reale devono essere gestire.... E l'essere all'apparenza si è costruito un'immagine da "..lord" ... per gli altri che non sanno ..Ma dentro il male è sempre quello Diventa solo sprezzante ed imperioso per chi accanto deve ubbidire per evitargli attacchi E lui sempre solo Con le sue illusioni sempre nuove Costruitesi in questa sua fortezza Dove per suoi bisogni a volte porta per poco tempo Esseri ignari Vive lì nella corsa continua di dover produrre Per avere un suo prestigio Tu silenziosa osservi Impotente e muta Perchè allontanata Per esserci passata accanto Per aver intuito Poggi il libro Lente le tue mani si raccolgono sui tuoi occhi stanchi E Lui che vive un continuum in un presente mutevole ma ripetitivo nel suo sviluppo sempre uguale di illusioni e bisogni Dove per nessuno esiste ed esisterà mai dimora fissa perchè il suo male comanda sempre Ma lui così ha deciso come sua difesa e forza. Per sempre Sempre per sempre * S'allenta ogni colore Sfuma... E' nuvola dentro delicata fiamma Brucia ma assorbe l’anima Respira ma trattiene ogni respiro Nutre ma dona luce ad ogni emozione Fuori ogni corposità dell’essere Ogni mortalità dell’attimo Fileranno solo trasparenze Passaggi sottili di un sentire che diverso attraverserà sempre Continuerà la vita a girare piano i fogli Vissuti che mai potrà sfiorare il tempo Nudi i piedi troveranno ovunque oasi delicate rifugi unici capaci di togliere ormai per noi ogni lancetta al tempo nostro Sempre per sempre Uguale e diversa Uguale e diversa Come il vento Come la pioggia Come il sale Istantanea d'un arrivo Fugacità d'una partenza Al centro soste Ritmo unico D'una samba a piedi nudi Quando i respiri intrecciano Passi avanti e indietro Ad ondeggiare nel giocar dei ritmi Gira la vita nel suo andare Intreccia giocolieri i passi Follia e sorriso dell'essere che balla Afferra la vita Respinge la vita Ammicca la vita Ritmo misterioso il suo Di note vecchie dal sapore nuovo E col suo sorriso che t'affascina Ti trascina ammaliante dentro E tu Ti ritrovi ritmo dentro al ritmo che lei comanda E poi E poi il silenzio il vuoto il nulla E scaglie d´acciaio addosso ai giorni Tutto è presente * Tutti possono essere -" presenti"- Basta imparare a viverli così Il passato coi suoi ricordi cari Il presente con la fantasia che colora l' oggi Il futuro col granello sano della "Magia" Che l'uomo può far uscir da se Importante solo Il saper distinguere Ognuno dei tre tempi Riponendoli sempre con amore Alla fine dei singoli momenti Nei loro cassettini giusti. Centrare l'orizzonte Spingi lontano lo sguardo Vai oltre il campo Centra l'orizzonte Sentilo Seguilo Diventane parte Inizia nuovo Il tuo cammino Sarà diverso Ogni tuo percorso Unico Per quello che oggi sei E passi sempre Attaccati al reale Staccati da ogni illusione Fermezza d'azione La tua fierezza d'essere S'impone Tenerezza solo Per quel sapere Donare sempre un sorriso Quando all'angolo Abbandonato e non visto Un essere umano Avrà perso ancora Il senso stesso del suo viversi.
Cos’è la vita? Un fiore che un giorno nasce… In poco tempo cresce diventa attimo immortale anima dello stesso esistere Quindi avvizzisce e muore Ma in quel suo unico attimo è veste ed essenza dell’universo intero linfa capace di generare oltre ogni successo oltre ogni sconfitta altri fiori liberi memoria e gloria dell’Essere umano Armonia di sorriso sacrificio e morte. Cos’è la vita? Un attimo di luce. A Borsellino, a Falcone, a Tutti gli Uomini dello Stato, uccisi in questa terra, perché fedeli fino in fondo all’adempimento del loro lavoro,sprezzanti dei pericoli per la loro vita, nell’impegno di difesa, senza tregua, delle istituzioni democratiche di questa nostra Italia. La schiena dritta. Uomini soli. Nel cielo nuvole bianche Sole e luna ad illuminare Per strada l’uomo Fuoco ed acqua scalini bianchi corridoi vuoti tappeti rossi incontri al vetriolo sorrisi di sabbia dinieghi segreti d’ufficio Compagni uomini di scorta uomini sprezzanti del pericolo Amico unico Il grande mare Solitudine di uomini veri di schiene dritte amore umiltà coraggio e dovere Splendore di lacrime solitarie tra sigarette accese e volute di fumo a tessere pensieri Sopra solo stelle a carezzare Onestà brucianti di giustizia Tagli profondi di umanità Palermo Palermo mia! Palermo Palermo nostra! Italia Italia mia! Italia Italia nostra! Amore e sangue Poteri ed intrighi nello scorrere del tempo Ed improvvisi ma attesi sempre gli scoppi… il fumo nero… la morte dei corpi Uomini soli si! ancora oggi soli ma Uomini veri! Palermo Palermo mia! Palermo Palermo nostra! Italia Italia mia! Italia Italia nostra! Scorze di limone e d’arance Profumo di Sicilia il Loro Forti onesti solitari Uomini nostri Uomini dalla schiena dritta! Uomini che non moriranno mai! Testimone il loro che troverà sempre nella storia dei tempi altre schiene dritte altri uomini veri sprezzanti della stessa vita pronti a servire la Libertà e l’Onore di questa nostra meravigliosa Terra Palermo Palermo mia! Palermo Palermo nostra! Italia Italia mia! Italia Italia nostra!. 22/05/2014.
“Guapa” A volte poi pensi di non avere più nulla da scrivere di avere già tanto detto tanto provato e che sia arrivato il tempo di restare lì a far scorrere ore giorni ed anni
Ma improvvisamente una musica i passi perfetti di un tango sensuale ti scuotono ti toccano dentro e ti accorgi che il mondo intero è sempre lì vivo,forte ,meraviglioso anche così con i suoi vuoti ed i suoi silenzi capace di toccarti l’anima di avvolgerti di luce come quel “guapa” sussuratoti un giorno mentre correvi verso il sole.
Vita sempre si, con i colori oggi più decisi rigati di maturità e di esperienza di desideri mai raggiunti di rimpianti forse ma vita sempre si.
Gioco umano questo andare avanti ed indietro luce che improvvisa si riaccende colorata per una vita che sa di dover ancora dire di un’età difficile forse per le stasi le ombre i silenzi ma sempre meravigliosa vita che sorprende come stasera con quel lampo di bellezza nell’armonia dei passi sensuali di un uomo e di una donna espressione nella loro fierezza d’andare del senso profondo dello stesso vivere della forza vera di ogni uomo dal nome molto semplice … “Speranza”.
E profondo avverti che il mondo stesso è tutto lì.
“Speranza” realtà ed illusione insieme Il resto non conta briciola effimera di un tempo non tempo.
Le parole E le parole siano foglie verdi per la pietà linfa vitale per i poveri templi aperti alla carità ed alla pace
Siano luci che inondino il mondo contro ogni pietra scartata ogni muro rialzato ogni lingua sconosciuta
Siano tenere sfumature d’ascolto, di dialogo per chi ogni giorno va ferito ed umiliato sconosciuto a se stesso con quel non sapere più cosa fare del proprio giorno chiuso nell’oblio di chi non ritrova più la forza per riaprire una porta
Foglie verdi le parole siano carezze per chi tagliato dal dolore chiede aiuto col silenzio dello sguardo sperando nell’accoglienza
Gesto concreto contro ogni solitudine Solidarietà per dignità umane dilaniate parlino fermamente le parole con i fatti Sempre! dedicata alle vittime del mare
Il mare Amico nemico dai e prendi Furia e culla sei morte e vita Natura offesa da un uomo che ti distrugge ti ribelli cambi colore forza divenire
E nel silenzio del Tempo oggi diventi pietosa tomba di profuga Speranza.
dedicata alle vittime del mare Il volo Voleva volare la farfalla Voleva volare Voleva sperare nel sole la farfalla Voleva sperare Si ruppe le ali la farfalla Capì l’attimo sentì dura la fine Sola affondò nel buio infinito. dedicata alle vittime del mare
E’ un abbraccio E’ un abbraccio quell’ ascoltarsi nel darsi e nel prendere fiducia quel sentire d’istanti di respiri di occhi di momenti condivisi contro la sopraffazione ed il disordine dei giorni necessità nei sentimenti nostalgia nella condivisione delle memorie E’un attimo… è un abbraccio… sotto al cielo azzurro sotto lo scroscio della pioggia addosso goccia di bellezza che dona percussioni al cuore Un posto senza posto un ritorno tra stelle e sole quel "volver" con le mani unite con le fronti che lente si avvicinano… anno dopo anno nel ripetersi caro…”otra vez”…”otra vez”… che ricopre all’ infinito l’anima. E’ un abbraccio!... Certe notti E certe notti diventano pagine della tua storia Ti alzi nel silenzio assoluto di una casa entri in un tuo angolo mentre immagini e ricordi che ti hanno segnato per sempre riaffiorano in sequenze. Dolori mai sopiti riprendono la voce chiedendo ancora una impossibile giustizia ma tu osservi oggi, non piangi più come una volta, anche se le ferite non si cancellano. Col Tempo hai imparato a gestirle, a guardarle, e come un maestro cerca la scelta del rimedio giusto tu fai passare nell’ascolto empatico le vocine piccole di una bambina e poi di una adolescente mai ascoltate. Suoni notturni ogni tanto rompono il silenzio ma questo travaglio che all’improvviso ritorna, a volte, pagina negli anni, è doloroso e cerca spazio nelle parole Ed allora tu scrivi dando a quelle piccole vocine l’unica giustizia possibile concretatasi nella tua vita nel porgere aiuto a tanti ma tanti altri piccoli mai ascoltati prima. Piano piano le tue vocine cullate da immagini, da storie di bimbi sconosciuti, si zittiscono cercano caldo riparo nel tuo cuore per riaddormentarsi madre tu a te stessa nel dolore della vita. Si certe notti sono compagne improvvise nel nostro andare Abbraccio silenzioso a dolori che non potranno mai capire il senso del male oscuro. Contro la violenza sulle donne * Primaè una pressa pietra dura sul cervello Poiè pietra lo stesso cervello tenta di difendersi Ma il silenzio rompe corrode come acido uccide poco a poco Fermati Donna fermati Guardati Donna guardati Credi in te stessa Donna credi Grida Donna grida quella violenza Abbi fiducia Donna! Le tue parole diventeranno solo Libertà! Pagine di vita E’ il panico che agguanta il cervello senza più agganci la mente scivola negli oscuri meandri del’angoscia Lotta l’anima Come spugna assorbente rigetta il nero che avvinghia che toglie il respiro che brucia il normale Corsa fuori dal tempo tra i vicoli senza uscita d’ un labirinto è ricerca a ragnatela nel buio Tenue filo d’Arianna sorregge la Vita Respiro profondo non abbandona Guida tenace ricerca la luce E’ lama che affonda nel nero Ad affiorare piccoli fiotti di grigio Spiragli di luce… Si risveglia il normale respinge a mani aperte l’angoscia Paura arretra nell’antro a noi sconosciuto lasciando la preda per via Silenzio profondo penetra l’essere lo avvolge lo culla Stanche si risollevano le palpebre Senza più forze nell’abbandono ritorna il sorriso Riabbraccia la Vita E’ bianco che vince ancora sul nero. (dedicata a tutti coloro che soffrono o hanno sofferto attacchi di panico.) Quando sogno Quando sogno mi abbraccia libertà Batte forte il cuore senza più paure che uccidono la vita Vedo porte aprirsi serene Il lavoro c’è per tutti Via fame violenza razzismo Camminano piano umiltà tolleranza verità Strade pulite sono angoli luminosi Conversazioni sorrisi abbracci colorano l’ umano vibrante d’amore Conosciuto lo sconosciuto che intreccia lieve i passi abbraccia tenero di sguardi ogni bambino Ed Amicizia sorride finalmente Solidarietà silenziosa piange di gioia Quando sogno… Gocce di speranza Gocce d’acqua Nuvole di speranza Ali metalliche nel cielo annullano le distanze Ultime vecchie rotaie portano all’arrivo Spinge sempre il Futuro Dentro un’idea senza Tempo L’essere sfiorato deve decidere consapevole dell’improvvisa sfida Raccogliersi tra luci ed ombreè dovere Ricercare tra conosciuto e sconosciutoè azione Puzzle di vita che si ricostruisce sempre si diventa forza in frammenti di tempo attimi d’un sapere essere frontiera in una lingua straniera Osano sempre fermezza ed umiltà Incroci privi di orgoglio e presunzione nel grande sentiero della vita. E nella stessa sera,poco lontano,ancora una grande sfida L’attende il mondo La grida una piazza dalle mille lingue Occhi rivolti tutti al fumo per scrivere migliore il futuro Diventa pioggia la goccia d’acqua che lava… Improvviso si apre un balcone Un Uomo nuovo si offre al mondo “ Buonasera” la prima parola Francesco I° il suo nome Nuvole di speranza danzano nel cielo Consapevolezza che quel che contaè il percorso con le sue sconfitte tra le mille tappe socchiude gli occhi al sonno la Vita Lontano abbraccia il sorriso semplice di una donna Sussurrano le labbra…”Volareè anche sapere osare!”. Abbracciare il cielo Nonè facile abbracciare il cielo quando attorno girano i dubbi ed urge scegliere una giusta strada Reale e futuro cercano risposte impossibile la tregua Necessità l’abito adatto ad un sentimento da potere vivere limpido e forte Altalena i si ed i no S’accorda il silenzio col respiro dell’anima ma restano sempre uguali le parole per sopravvivere Non c’è specchio che nasconda il reale Il tempo avvolge piano il sentimento asciuga lacrime che scorrono Negoziano con la vita rinuncia e ragione E sotto scrosciante pioggia alla fine cade il problema Nasce così un sentimento nuovo Presenza d’un legame che non si romperà mai Luce che ha trovato alla fine l’adatto abito al suo vissuto Esplode con i colori dell’arcobaleno la giusta strada Ritorna sereno il giorno Abbracciando il cielo assennato sorride il Tempo passo saldo lungo il sentiero pietroso della vita. Risveglio Quando la mattina apro lentamente gli occhi batuffolo caldo di sogni che svaniscono sento addosso la pagina d’un nuovo giorno che s’ affaccia Pigra mi strofino lentamente i piedi rannicchiata nell’attimo finale d’un calore che mi abbraccia il cuore che mi riscalda il corpo mentre silenziosa,indipendenza, inizia a sciogliere le fila delle nuove ore Mi gusto piano il sapore di cioccolato delle illusioni, dell’impossibile,degli amori inseparabili Lotto tra insonnolita e sveglia negli angoli di luce tra emozioni positive da vivere con la gente contro il frastuono delle ore o la nevrosi d’una stanchezza atavica che ci assilla. Amo questa vita straordinariamente unica dolorosa spesso, incomprensibile ma vitale sempre scritta velocemente tra gli attimi di un tempo che se la porta via. Gomitolo che offre amore arriva limpida la sveglia mi prende per mano mi spalanca la finestra del reale Carezzevole chiude il pudore azzurro dei miei sogni fuori dal calore del mio piumino verde. Ed io poggio a terra i piedi allargando le mie braccia all’aria decisa a non perdere mai il sole. Fuori sibila il vento ascolto i suoi lamenti carezzo le sue raffiche di solitudine gli offro amore bevendo caldo il primo caffè della giornata. E tutto inizia ancora… Donna io temprata ad affrontare il mondo scommessa che duramente negli anni tra silenzi senza fine lacrime e solitudini ha imparato il valore dell’improvviso perdere in quel sapersi rialzare ogni volta nuova per ricominciare il cammino con scarpe sempre più forti esperienza senza più acredine ormai. Chiavi in mano sono già all’ingresso per vivere questo nuovo giorno con i suoi no ed i suoi si cercando di donare amore ad un reale spesso sempre più confuso ad un sociale che dimentico dei suoi valori tenta di stritolare la vita che aspetta dietro alla porta della nostra casa. Reale nel reale vado scostando silenziosa e ferma le false illusioni degli incantatori di parole dei nostri giorni. Tenerezza o Sofferenza Tu limpida acqua o respiro profondo dono o sorriso attimo infinito del mio Tempo in un mondo fatto di abitudini opache Tu libera farfalla mi colori l’essere. Il silenzio Il silenzio mi veste Baciata dal sole di giugno Immersa nella quieta calura Sono oasi di pace. E conto i miei giorni E conto i miei giorni tanti i fili del dolore pochi gli attimi di luce Infanzia spezzata gioventù negata fino all’orlo della follia Attorno menti ottuse solo per me Strumento innocente io di rivalse d’altri Disumani esseri per il solo mio esistere presenza io ed essenza d’un uomo d’ un passato finito Menti meschine ossessionate dall’accumulo del denaro Alla fine mi arrampicai contro i verdetti medici contro il loro perdersi dietro all’apparenza Loro non potevano capire per il mio tacere per il mio dover difendere un essere caro Cercai a fatica una strada La scelsi La percorsi e la percorro ancora Ma quelle catene resteranno marchiate nel corpo segni indelebili fino alla fine dei giorni Nulla potrà mai cancellare l’ingiustizia,la cattiveria,la falsità inflitte da subito ad una bambina libera e felice fino a sei anni che cantava dal balcone con tanti ragazzini sorridenti “…Lo sai che i papaveri son alti alti alti E tu sei piccolina Che cosa ci puoi far…” Dopo... diciannove anni.... il buio pesto dell’inferno Ed ancora oggi trent’anni dopo sopporto strascichi eredi d’ una violenza altra plasmata adesso nel magma dell’invidia dietro false apparenze d’accettazione Ma sempre col mio silenzio salvai allora e salvo oggi mia madre Un dovere da non tradire mai! E conto con calma i miei anni sapendo difendere ed amare il mondo i bambini... tenerezza spesso non vista e anello più debole della catena umana E conto ancora i miei giorni leggero m’affiora un sorriso… Settembre ** Aria di terra bagnata sensualità riscoprirne gli odori i muri freschi i cassetti riaperti le prime magliette cadenze di un tempo che torna e nelle ceste ceppi Diversi i colori appagante l’avvolgercisi dentro Manto rosso arancio le foglie sussurrano salutano accompagnano staccandosi piano dai rami l’uomo chino raccoglie il respiro di un ciclo che va E nel silenzio gli anni. Si può rinascere Oscure le nubi tiravano nel buio grave il silenzio perdeva le parole mani immobili gridavano solitudine Fili esterni intrecciati coprivano le ore Sconosciuti respiri scrutavano i pensieri osservavano i desideri e frasi ponderate si vestirono di prudenti storie porte chiuse stentavano a riaprirsi Gina aveva paura del dolore ma sentiva dentro Fu forza sconosciuta il decidere speranza l’ impasto sfida l’incontro Solare ripaga il tempo Sorriso caldo gli occhi vivono raggianti le parole e mani avvolte in timide carezze parlano Gira a scambio una granita di limone.
Principessa Vorrei potere scrivere parole nuove per quest’amore con cui mi copri per questo senso grande di serenità che oggi colora il mio viverti Ma non le trovo perchéè realtà il sogno che ho dipinto a parole per tanti lunghi anni Sei l’ancora dei miei disagi il calore contro il freddo che a volte gela il cuore per le offese inutili che colpiscono senza motivo Sei la realtà calda a cui mi aggrappo nel condividere le piccole e grandi cose d’ogni giorno il sorriso che mi prende in giro per quel mio credere anche all’ironia tua La sofferenza che ti assale la copro con tenerezza quando improvvisa e dura ti colpisce inutilmente senza capire mai la fatica e lo stress che accompagnano sempre il lavoro serio Si,vorrei trovare parole nuove ma non le trovo perché con te la realtà miaè diventata viva e finalmente il giorno si sveglia sempre con un arcobaleno sorridente e lieto che dolcemente mi chiama piano … principessa! Morsi della vita Scontri improvvisi rabbia lacrime e parole stretti nel cuore esplodono -lava rovente la sete- Percorso umano che lentamente nelle ore rientra nei giusti sentieri lotta il rientro di serenità nell’ora Nella notte rivedi le facce del mondo i suoi continui feriti i morti di guerre e donne e uomini e bambini stremati per mancanza di pane e di acqua Nel silenzio uccidi il serpente Limpida acqua ha spento la lava Il sapore del vivere canta vittoria su cattiveria E dormi serena.
Lourdes: -Un dialogo d’amore E’ piccolo l’incavo nella roccia,grande il silenzio che t’invade dentro. S’ apre muto un dialogo infinito mentre gli occhi si perdono nel guardarLa; Lei, la piccola statua di Madonna sta lì, e l’animo umano ritrova nel silenzio grande, il desiderio di narrarsi, di rileggere le pagine più dure della propria vita, di andare oltre nello stesso chiedere,non più solo per se stessi, ma per tutta l’umanità che soffre, per chi in silenzio vive il dolore quasi come un dono, come una prova d’un viaggio che un giorno avrà pure una fine. E si resta muti a vedere senza vedere,a sentire senza sentire, quasi in trance, in quel sanare l’anima senza più nulla chiedere per sé. Tanta la sofferenza vista, tanta la moltitudine di pellegrini in fila,grande il silenzio che senza più parole, assorda i muri di ogni stradina presa ,ed il silenzio vive la sofferenza come viaggio che tutti accomuna. Lourdes, un luogo per ritrovarsi,per osservare, per armonizzare in obiettivi veri la scala dei valori. Lourdes, un luogo che sa d’incanto perché lì, si ferma la frenesia del tempo,l’ingordigia dell’avere sempre più, l’invidia, l’ arroganza, la superbia. Lourdes, un luogo dove siè magicamente tutti uguali, nudi nelle singole sofferenze, uniti tutti ,da un ritrovarsi insieme, da un’ acqua che tutti ci lava nel corpo e nell’anima, e noi, semplici ed umili esseri umani restiamo meravigliati ed in cerca di una speranza che sappia ancora riunirci insieme. Immersione nell’intimo (Visitando Lourdes) E nel silenzio di una grotta tace l’arroganza riaffiora umile la preghiera si allargano le mani innocenza ritrovata di un bambino che richiede speranza adulta di potere oltrepassare vuoti e dubbi che logorano passo passo il vivere. Attimi profondi dove tuttoè presente eppur distaccato Dialogo ritrovato con il Divino che in noi esiste E l’anima liberata sente oltre immersa nell'intimo ritrova sospirando leggera pace. Le parole E le parole siano foglie verdi per la pietà linfa vitale per i poveri templi aperti alla carità ed alla pace Siano luci che inondino il mondo oltre ogni pietra scartata ogni muro rialzato ogni lingua sconosciuta Le voci profonda pietà siano tenere sfumature per l’ascolto, per il dialogo per chi ogni giorno va ferito ed umiliato per chi ormai sconosciuto a se stesso non sa più cosa fare del suo giorno per chi chiuso nell’oblio sappia ritrovare forza per riaprire la sua porta a se stesso e agli altri Foglie verdi le parole per chi accanto a noi chiede muto un attimo di gioia nel silenzio dell’egoismo nella speranza dell’accoglienza Mezzo dei semplici contro ogni solitudine colore dell’umiltà e della dignità umana siano sempre le parole nostre … sempre!. La luce La luceè priva di parole è un librarsi quasi fuori corpo è un esserci ed un non esserci è un avvolgersi dentro ad una dolcezza sconosciuta ad un profumo che improvviso assale solo per un istante E’ Pace quel lasciare al sicuro il dolore in mani Altre È dono quel parlarsi diverso che ti fa solo ricordare valorizzare ciò che tu già hai,lontano ciò che vorresti. Differenza che illumina silenziosamente, dopo, i passi, l’aver camminato accanto a chi il dolore lo vive ogni istante. La barca mia E’ il porsi obiettivi nella vita, il cercare di realizzarli, che rende forte negli anni. Gli ostacoli improvvisi,le cadute, quel sapersi rialzare senza più forze a volte, lentamente diventano esperienza che costruisce ,forza che ridà senso quando tutto sembra diventare inutile. E’ nell’ascolto di se stessi e degli altri, poi, la chiave per non perdere l’ umanità che ci distingue, oso dire il segreto dello stesso vivere,quel darsi e dare empatia, sostegno,distinguo, e sempre con umiltà ma anche con fermezza se occorre. Ed ancora, il non perdere mai la capacità di sapersi fermare dentro al silenzio della natura amica, quando confusione e dubbi, fanno perdere le giuste dimensioni ai problemi. E’ nel silenzio che si ritrova se stessi dopo la salita aspra che ha fiaccato corpo e spirito. Oggi guardo ai miei anni, alla mia storia, ai miei errori,a tutti i forti alberi d’ulivo impiantati per la via, e, temprata albero d’ ulivo anch’io, so di dovermi dire sempre, senza mai scordarlo, nel momento buio…”Dai, oggiè già passato, domani ricomincerai ancora , rivedrai il tutto, troverai una soluzione più equa e chissà che la forza stessa della vita, non faccia sorgere nella nuova alba, anche per te, il sole”. La barca mia E’ grigio il giorno Ferma con i miei libri attorno ritornano alla mente strade già percorse Negli anni miei ho camminato tanto ascoltato condividendo tempi e genti riflettuto per sbagliare meno agito alla fine per dare un senso al vivere Quando riprendere fiato diventava urgenza mi sono fermata sempre per ritrovarmi per ripulirmi dai percorsi persi e dalle grigie polveri cadutemi addosso nell’andare. Ho camminato ancora con fatica a volte senza meta verso l’ignoto ma sempre con quei miei mille perché cuciti addosso a pungermi le carni Quelle domande troppo spesso senza risposta m’hanno a poco a poco forgiato l’anima quando la solitudine m’avvampava il cuore assordando il mio silenzio umile E sempre quella ricerca del posto giusto per riposare in due a fronte di angoli passeggeri per non oscurare il cuore E cammino ancora oggi ma con la certezza grande di aver trovato alla fine l’attracco giusto per questa mia piccola e ancora salda barca. Insieme Dondolando sul filo delle parole rivesto di tenerezza il suono aggiungo ai gesti il calore della pelle su ogni linea del tuo viso rifondo la memoria E’ storia l’attimo profondo sapore ogni senso Nel silenzio luccica l’umano e le parole dondolandosi dolcemente diventano abbraccio. Il silenzio Nulla tace nulla grida solitudine e dolore senza parola alcuna Solo suo questo potere Spazia dentro l’essere ne toglie i veli Sfumatura d’anima cerca di capire di abbracciare E tu come sempre osservi Storia di te stessa rivedi pagine passate ricordi attenzioni premure affetti calore di desideri Come stagione che si trasforma alla fine apri muta alla saggezza per andare avanti per andare avanti...
Il vuoto, il pieno Oscure voci al rientro presenza evanescente l’anima si rigira bruciante, offesa Legata a radici profonde abbandona pensieri e fatiche attende il tempo riparandosi dal buio nulla Custode muta del mare saggia nel suo silenzio grande rifiorisce così,… semplicemente. Armonia Giri d’acqua chiazzati di luce sguardi senza parole Fuori il tempo fuori l’affanno vive l’attimo Giallo ed arancio intenso illuminano i corpi Spaziano libere le anime strette nel sentirsi Pagine vissute con amore impregnano il libro della vita che tutti ci accomuna Lieve l’abbandono… Armonia oggi ritocca con delicatezza le sue righe. Abitare il tempo Succede improvviso lo squarcio Arretri per paura di sofferenze non credi più ai sogni Hai già cercato di cancellare con la gomma della memoria ferite e tagli che negli anni hanno lasciato segni Hai costruito un tuo fortino dove le piccole cose giornaliere cercano di tenere insieme la tela della tua esistenza Maè turbine quello squarcio di luce che s’allarga mina le resistenze tue ti prende ti stringe s’offre al cuore e tu incredula osservi e ti osservi Inizia così un andare insieme diverso e semplice Un innesto di percorsi e storie esperienze e pazienza di due vite intere forte il dialogo sognato da sempre il capirsi senza bisogno di parole calore d’un amore che si dona oggi al cuore Ed inizi così ad abitare il tempo Libertà Fiume in piena bisogno di libertà dilaga lava il sangue i corpi buchi nelle carni per le strade aperte le prigioni sono libere le menti Sale dall’arido deserto la speranza Si scosta lo stesso vento ascolta incredulo la voce dell’amore grido di diritti negati da troppo tempo E mani d’umanità pestata s’uniscono Luce nuova negli occhi è forza sotto il rovente sole è futuro dentro la magia delle stelle ad ali spiegate l’anima che lotta Onore d’ un popolo la ricompensa.
Libero o prigioniero Morsa allo stomaco scossa maremoto senso di colpa paura ansia ossessione improvvisa Nasce così il dolore chiuso nelle relazioni umane Si cerca di non vedere si continua a saltare finchè alla fine si cade sanguinanti si cade A terra fiducia autostima dignità dentro umiliazione delusione Aspettare che il tempo sistemi oltre il silenzio oltre l' indifferenza… Affrontare la realtà con onore e rispetto… Soli nel percorso di vita che taglia Mai sponde di appoggio! Sono risvegli amari la perfezione non esiste! Aspettative e responsabilità si confrontano E lenta nel silenzio rinasce la libertà nell’essere.
Ho imparato Ho imparato a cucire calde coperte di vita con i piccoli ritagli definiti inutili dai più. Ho imparato a donare gioia al tempo dell’attesa col senso profondo del saper rivivere ogni ricordo caro. Ho imparato che la parola “mai” può non esistere quando anche nell’assenza temporanea resta presente chi a volteè lontano. Fili di vita intessuti d’amore i giorni si scambiano parole in silenzio si donano l’un l’altro dentro l’abito antico e forte della pazienza. E la speranza stessa non ha più bisogno di fare progetti ancorata e salda com’è ad ogni attimo dell’oggi. Silenziosi passi nelle ore vanno lungo i sentieri dell’anima la rivestono di calore umano di ascolto, di comprensione e diventa gioia improvvisa quando quel ritrovarsi insieme una mattina gelida col sorriso rimasto giovane porta in dono con tenerezza un cuoricino in mano. Ho imparato si, a vivere un amore. Donne del 10 marzo Socchiusi gli occhi dolci nuvole volano via gli anni Liberi i pensieri incerti a volte, pensierosi spesso, incantevoli per attimi, si librano nel vento di marzo con le emozioni e le concretezze realizzate Sussurrano le nostre pagine fogli di vita da custodire tutti da amare tutti perché esperienza e storia del nostro stesso essere Buon compleanno donne del 10 marzo! Speranza e pazienza continueranno ad accompagnarci silenziose sempre presenti sempre quando i nodi stringeranno o gli occhi luccicheranno di tenerezza E sarà un sorriso ad allargarci il cuore perchè le fragilità non ci fermeranno il passo consapevoli noi di dover capire noi nel nostro essere le risposte giuste Dipenderà dal nostro agire fare del resto del cammino un arcobaleno di colori una passeggiata ristoratrice una canzone dalle note nuove capace di dire ancora al cuore, di pace, d’amore, d’affetto, d’amicizia. Buon compleanno donne del 10 marzo da una donna come voi, nata pure, il 10 marzo! Oggi ** Delicati petali a profumare il Tempo Silenziosi i nostri giorni appresso. Foglia del tempo ** M'incanta il luccichio d'argento sull'acqua cheta Inventa il sogno Ombre mi riportano il passato M'immergo senza parole Ascolto il tuo suono acqua Immagine senza più distanza sono corrente pensiero che ha ritrovato casa e riva Foglia del Tempo, spero. For life Assaporo la sicurezza del tuo esserci quando silenzioso mi stringi a te Assorbi l’abbandono del tuo sentirmi quando chiuso dentro alle mie braccia mi vivi addosso Vissuto pieno l’attimo riempie rafforza acquieta Certezza quel contare insieme lentamente i passi per non cadere per non sbagliare nello scoprire un pezzetto ancora nuovo a questa nostra storia a questo nostro viverci perenne di fogli scritti solo d’oggi. A piedi nudi il giorno ci unisce * Promessa che ritrova le ali mi fermi Presente mi sfiori leggero Uomo tenero m'accogli decisa risposta al mio tempo. Attesa Tristezza il perdere coscienza del reale che vive attorno tristezza il non riconoscere più un amore ancora grande che interpreta i desideri legato solo al ricordo di un tempo che fu stagione di fiori di profumi e risa * Perdere con gli anni i colori caldi dell'amore di chi ci vive accanto è dire solo parole senza più quel desiderare parole e rimproveri ora senza più motivo * Stilettate al cuore per chi ancora tenerezza chiede * Ed il non vedere il non ascoltare più è vita che lentamente muore Chiusi in un fortino si diventa “domini” si decide per accanto solo chi si gradisce senza più capire il giusto o il vero * E il lamentarsi diventa sega che trancia dentro tutto * Osserva muto il tempo la tua casa tentenna silenzioso il suo capo saggio paziente attende sempre un risveglio nuovo. Incontri Donna di luce ti corro incontro pensiero tenero t'avvolgo carezza lieve ti copro uno dopo l'altro ogni desìo * Unione infinita gli attimi ci vedono riflessi d'un sentire profondamente uguale abbracci teneri a cingere capo e seni abbandono che ritrova finalmente pace * Semplice e complesso questo vestirci a scambio unica e delicata la tessitura che si ricolora sempre con sfumature nuove ad ogni passaggio * Ordito vivo quest'amore rinnova gli esseri culla infinita di comprensione sensualità e tenerezza è luminosità capace di ridonare ali dolcemente al sogno. Pagine del nulla Solo un grumo dolore rappreso filo ritorto di un tessuto di soli nodi vita grigia addosso tristezze e dubbi Ed istante dopo istante aumentano le pagine del nulla Ed il ricominciare Ed alla fine stanca chiudi la porta fuori la nebbia fantasmi persi di passi già lontani E giri a doppio mandato la stessa chiave Ed il ricominciare mostra silenzioso e confortante sempre il foglio bianco. Stanco l’attimo Nel buio, feroci belve e tenerezze umane... L'animo si osserva dipinge tremante le sue paure si struscia addosso le tenerezze Non si fa più domande abbandono di stanchezza sapientemente dorme. Inutile male a volte E' muto il viso Ricordare... perché? A volteè inutile. Gira le spalle chiudi piano la porta lasciaci dentro le parole sorde le luci e le ombre del non senso Malessere sociale oggi! Serrature ferme i tuoi occhi falli guardare avanti!
Sentire diverso Sentirsi somma di mille sensazioni Vivere istanti a doppia dimensione emozione lenta lievita specchio dell'esistere senza limiti dell'anima sospensione e sensazione l'essere dentro-fuori attimo che lega i fili al sogno divenire che oscilla futuro tra l'oggi e l'ieri E resti incanto nell'incanto essere che vive e sente essenze E t’amo Silenzioso mi riaffiora lieve un sorriso bassi gli occhi carezzano le mani caldo il ricordo mi riveste ancora vissuti d'intenso dare ed avere m'assalgono trema dolcemente il cuore tra i passaggi muti e t'amo,teneramente,dolcemente,immensamente t'amo!. Come albero grande E senti diverso il porgersi il darsi silenzioso * * Come albero grande allarghi i rami a coprire ogni bisogno a prevenire ogni disagio ad amare con quel sapere silenziosamente dire no a te stessa * * Raccogli lenta pezzetti d'emozione per non disperderli per custodirli cari per dare loro vita lunga contro un quotidiano che rischia di stritolarli nell'affanno * * Dubbio il vivere assilla con i suoi no ed i suoi si edè battaglia a volte il saper decidere ma alla fine amore allarga le sue braccia silenziose col suo saper accogliere tutto e tutti oltre i confini oltre ogni...ma oltre ogni...se saggezza del porgersi diverso del darsi negandosi del viversi intensamente dentro * * Umiltà del saper essere albero grande...sempre!. Sensazioni d’essere Sentire addosso l'infinita immensità dello stesso esistere imparare a viverlo nell'intimità di un silenzio grande carezza lieve cucirlo dentro al palmo della mano di chi ti sfiora dolcemente il viso per condividerne nel giorno ogni essenza d'attimo Puntino luminoso assorbire le parole mai dette per pudore assaporarne lentamente il diverso gusto Leggiadria di vissuti speziata di colore godere intensità viva di pagine appena scritte vibrazione di musicalità pura espandersi nell'aria come filo sottile di mille sfumature capace di legare e tirare via il dolore da ogni strada d'affanni della terra E poi la notte ritornare ancora a giocare a rimpiattino con le stelle colorata libertà d'esistere capace di ritrovarsi sempre tenerezza unica negli sguardi muti di chi s'ama gocciolandogli silenziosamente amore addosso. Un uomo, una donna Pensiero mi vibri ---------------------dentro calore --------------------------------------- mi accendi sussurro------------------------------------------------mi prendi carezza-----------------------------------------------------------mi sciogli abbandono --------------------------------------------------------------- m'ami
Tu stessa, quercia I ricordi ripianati rasserenati dallo scorrere del tempo sono quieta ombra alla fine Ci ritrovi quei passaggi che nella vita ti hanno fatto storia Riviverliè quasi risentire addosso vissuti ormai trascorsi con i sapori che l'esperienza ha poi donato loro Segni di cambiamenti a tappe Paure gioie sofferenze ritornano a galleggiare alleggeriti dal peso antico di un presente ormai lontano Sfumature di colore al tramonto ritrovano i riverberi di luce arancio intenso E sotto questa grande quercia ti riposi adesso storia e carezza tu stessa al tuo passato. Il vuoto, il pieno Oscure voci al rientro presenza evanescente l’anima si rigira bruciante, offesa Legata a radici profonde abbandona pensieri e fatiche attende il tempo riparandosi dal buio nulla Custode muta del mare saggia nel suo silenzio grande rifiorisce così,… semplicemente. Si può rinascere Oscure le nubi tiravano nel buio grave il silenzio perdeva le parole mani immobili gridavano solitudine Fili esterni intrecciati coprivano le ore Sconosciuti respiri scrutavano i pensieri osservavano i desideri frasi ponderate si vestivano di prudenti storie porte chiuse stentavano a riaprirsi Gina aveva paura del dolore ma sentiva dentro Fu forza sconosciuta il decidere speranza l’ impasto sfida l’incontro Solare ripaga sempre il tempo...tenerino Sorriso caldo gli occhi vivono raggianti le parole e mani avvolte in timide carezze parlano Nel sole gira a scambio una granita di limone… Sentire dentro Intensa linea l'orizzonte distende l'anima Liberi gabbiani volano incontro Infinito l'azzurro cielo si dipinge di bianche nuvole s'allentano leggeri i cuori li accoglie lieve il mare rosso arancio il sole tinge d'argento l'onda Abbraccio gli occhi si raccontano di carezze andando unicità del sapersi vivere in due Denso s'allarga nell'aria il profumo d'alga marina Odora di dolcetti l'ora... Ed il sentirsi amati teneramente accoglie. Sentire altro Malìa del mare s'infrange l'onda Bianchi spruzzi s'allargano s'alzano schiuma ricama al sole orlando rocce Altalena perlata s'allarga a riva il mare All'orizzonte bianche le vele gareggiano col vento Scivola frizzante sul corpo l'aria liberi s'alzano i parei sulle gambe brune Vola alto il pensiero sopra le stesse nuvole sopra lo stesso celeste cielo E nel silenzio dell'ora senti profondamente ...altro. Donna Sei misteriosa donna Nel sogno immenso abbracci nel reale pungi Chiusa in te distruggi Eppure niente di più assorbe del tuo unico esisterci attorno! ...Finchè un giorno poi ci stanchi e resta solo il ricordo di un mistero a volte... forse caro!. Per te Mi dicesti i tuoi difetti ti dissi i miei Ci accettammo con gioia nel negativo Poi fu solo immensa tenerezza Amore che copriva ogni ferita del passato Gioia silenziosa Attesa tessuta di desiderio Sensualità vissuta nell'abbandono estremo delle parole E piccoli passi dopo ogni giorno a coprire oggi le nostre ore i pensieri i silenzi gli abbandoni del potersi ritrovare all'improvviso vivi felici d'attimi senza mai più fine! Reale E si vive dentro il guscio unico di quel saperci ascoltare E mi baci raccontandomi dei no ridendomi dei si che ci scrivono addosso dubbi e affermazioni ogni giorno E crescere e decidere diventa così realtà tinta di sogno Giorgette Ambrato lo sguardo rigò solitudine Sbocciarono i gerani schiusi al sole ritrovarono il sorriso gli occhi tristi divenne sinfonia di toni ogni respiro E fiori a drappeggiar intimo ogni bacio Morbida giorgette il giorno… s’incamminava a piedi nudi verso il sole Vagando nell’essere C'è una stanchezza nel non pensare nel sentire vagare senza direzione frammenti di vita passata specchi riflessi di immagini fisse che lievi si intersecano senza mai urtarsi lasciando al passaggio morbidi vuoti Non c'è fretta in questo errare nei sotterranei del tempo andato solo silenzio che a volte diventa leggero risucchio al cuore la distanza ricerca pace assemblando ogni solitudine ogni serenità trascorsa L'esistere vuole i suoi tempi i suoi spazi oltre lo stesso essere per riannodare lentamente fili stracciati e abbandonati in una sola matassa E tace il pensiero trova posto la stessa stanchezza mentre la matura mano del vero osserva raccatta riunisce mettendo pazientemente ordine nei labirinti infiniti dell'esistenza. E POI E poi l'amoreè comprensione tenerezza di sguardi che senza più parole si raccontano di esperienze fatte nell'andare avanti una mano sfiora lieve il viso nel ricordare i tanti passi duri delle cordate d'anni Intimità la sera quel silenzioso leggere d'un libro mentre altre mani care sferruzzano veloci l'anima si ristora furtiva sorride dinanzi a quel trascorrere del tempo che maturo ora raccoglie i frutti. E poi l'amoreè comprensione tenerezza di sguardi che senza più parole si raccontano di esperienze fatte nell'andare avanti una mano sfiora lieve il viso nel ricordare i tanti passi duri delle cordate d'anni Intimità la sera quel silenzioso leggere d'un libro mentre altre mani care sferruzzano veloci l'anima si ristora furtiva sorride dinanzi a quel trascorrere del tempo che maturo ora raccoglie i frutti. Insieme Ho imparato a sorridere alla luna per te coperta dai suoi bianchi raggi le dono i miei fili vitali dentro pensieri e vissuti bagnati dall'onda leggera del mare Lieve danza i miei passi riscoprono il tempo d'amare si stringono ai cuori con le nostre vite ed io donna che ama riamata ballo stanotte soltanto per te. Sentirsi amati Ritaglia l'anima il guardarsi annulla il mondo il sentirsi ritocco d'abbandono le mani diventano levità di sospiri sinuosità i corpi affondano riemergono cullano Armonia il sentirsi amati prende senza più parole corpo ed anima vivono colorate sensazioni. Addosso Corde bagnate ti girano addosso ti legano i polsi ti pieghi dolorante ferma la vita dentro te Le mani contratte non sentono il sangue si ricercano in un continuo dirsi occhi muti i tuoi vedono senza parlare pena brucia senti distanze dentro i giorni si cuciono l´umano vero piange freme silenzioso il tempo. Si m'ami...vinniti! * Notte buia per strada mani sconosciute cercano corpi per divertirsi Stridio di freni patteggiamenti... bruciano gli occhi di donna riappare l'incubo parole impietose nell’animo... ”Si m'ami, vinniti!” Addosso labbra le sorridono pregustandola lei ora soltanto...amante ad ore tra notti solitarie e stelle amiche Corpo venduto all'asta merce usata da passanti d'occasione Vera lotta la sua contro i sogni vuoti contro le nebbie pesanti dolore amaro i suoi giorni incubi le sue notti i sogni le riappaiono lei fredda ormai li guarda li respinge trema si gira nascosta piange grida muta farfalla caduta con le ali bruciate da crudeltà infinita Sorride offrendosi ai passanti per un uomo vigliacco che ha nel suo cuore che paga ogni sera al rientro sorride e si sveste per soldi Orizzonte lontano il suo cuore Porge le mani fingendo simula orgasmi d’amore frettolosi...nervosi arrivano addosso alla fine gli euro pattuiti all’arrivo sanguina muto il suo corpo Spera una carezza al rientro da un viso vigliacco Lei biglia d’amore impazzita persa per le strade d' un mondo crudele Alla taverna mentre ballano le carte il vino scorre ubriaca i cervelli Gira la sorte, perde tutto il denaro il vigliacco... Bambini soli nella casa vuota si mettono il pigiama stelle scendono carezze per addormentarli canta triste una nenia la luna... Per strada ancora lavora lei... “Si m'ami, vinnuti!”. *("Se mi ami...venditi!") Fiorerossointenso Refusi... storie imbastite appena parole ripetute all'infinito con altro in testa schizzano via come elastici tirati Disperati lampi sempre uguali ripetizioni col succo acre del vino guasto riti nudi istinti che non accettano più, ubriachi, l'umido ristoratore della terra viva Desiderio e nulla insieme facile e difficile Urla forte fuori ..”Bastaaaa”...l'inconscio grate di ferro le chiusure Vergogna scritta col pensiero d'un non sapere più Equilibrio la fragilità d'un bimbo che ripete sempre no Scelte marchiate col fuoco della fuga Vive violento lo sbattere sul viso l'orfanità Fiorerossointensoè lì in plastificati istanti di vissuti in continua fuga nulla a cambio Muraglia d'amore fieramente insiste fieramente abbraccia il senso ed il non senso Infiltrazione muta accetta china asseconda istante dopo istante l'estremo Nella cenere orgogliosa foglia libera attaccata al suo ramo, ha già scelto. E nel grigio d´un mattino ti senti un pò addosso gli anni sciogli forte i nodi ne vedi sbiaditi i fili ricordi di colori altri Fissandoti allo specchio rifai un po' di conti - avuti e dati - spareggiano gli avuti Prendi un grembiule nuovo pennelli alle mani inventi calde sfumature ridài mille colori al giorno C´è ancora tempo per morire!
Viversi Mi vivo diversa Come un cappello nuovo Come un vestito a colori Come una città ridipinta Voglio ancora credere Voglio ancora scrivere Voglio ancora vivere amandomi. C'è ancora tempo
Encuentros Ci sono attimi nella vita legati a bende strette a solchi d'emozione Girano attorno si cuciono addosso encuentros en el tiempo Senza senso le parole volano per strada si chiudono smarriti gli occhi dentro sapore e meraviglia E ci si perde nel ritrovarsi gioia nel ritornare ancora pioggia a lavare l'ora Pallido riflesso effimero il divenire! Nuda armonia s'espande tenero il sospiro.
Intreccio di rosa e celeste Delicate trasparenze la notte… Desideri diversi da vivere ancora bisogni di muti abbandoni Intreccio di rosa e celeste… Tende nello sconfinato deserto dell’oggi racchiudono coraggio e tenacie silenti lungi da occhi altrui dubbi e stanchezze Diventano sogni i piccoli gesti le parole del cuore i raggi di luna lontani Intreccio di rosa e celeste… All’alba i morsi improvvisi per possedere il mondo riprendono il ritmo Sfida spesso gradita viole del pensiero contro superbe orchidee lotta per catturare e convincere Ma nella stasi d’attimo ci sarà un momento fugace e improvviso a parlare diverso dono di nuovi toni e sorrisi Intreccio di rosa e celeste…
Intense emozioni E’ blu il colore della morsa che stringe quando si lotta E’ arancio intensamente arancio il bagliore del fuoco che avvampa e comanda Chiaroscuri a contrasto le frange intersecano il sentire del corpo avvinghiandolo senza catene s’espandono a fili libertà dal sapore di miele Sensazione nuda emozione si straccia i lacci. Chiacchierino solitario Sono grandi i silenzi della vita quando un animo si chiude dentro ad un vivere stabilito resta nell'andare senza porte aperte pure l'amore per quel non volere più dire per quel non potere più fare come oggi comanda il mondo Avverti solitudine coperta da ironia sentimenti nascosti ad ogni emozione responsabilità verso terzi che spesso non comprendono E diventa sicurezza un nido dalle pareti bianche rifugio caro che rispecchia nel verde di un giardino i sogni quando malinconia copre attimi di vuoti intensi Fulmine una voce che improvvisa appare arma quasi letale da tenere a bada per quel suo portare addosso lava d'amore come ceppo caldo per riscaldarsi ancora E circondano le abitudini consolidate come difese care coraggio di chi ha la dignità del vivere attaccata addosso sicurezza per quel poter portare avanti i passi che il giorno chiede Ma nel silenzio lavora umile e delicato sempre ...il chiacchierino col suo bisogno infinito di ricercare ancora di ricamare punti nuovi per ridisegnare lentamente il sogno. Spingi lontano lo sguardo Spingi lontano lo sguardo vai oltre il campo centra l'orizzonte sentilo seguilo diventane parte inizia sereno il cammino Sarà nuova traiettoria unica e diversa solo per te per quello che oggi sei Sicuri i passi andranno attaccati al reale staccati da false illusioni Fermezza d'azione la fierezza d'essere Tenerezza solo quel sapere donare il sorriso quando all'angolo abbandonato e non visto un essere umano avrà perso ancora il senso del vivere. Supplemento Due parole sole scivola freddo il gelo giustizia il reale Il tempo per scegliere Diverso Sentire addosso la realtà di un non sapere accettare senza capire diventare forza nel continuare a dare Stranezze della vita tagliano le strade formano pagine nei giorni parole smozzicate graffiano gatto nell'etere aggredisce per non perdere i suoi spazi Percorsi dove nessuno accede filo aggrappato a corsi d'anni Nella lettura d'anima è sogno incapace di reggere il reale attimo del tempo che ha scelto briciole muraglie... Chiusa l' emozione si piega e tace senza alito il vento E nella grande stanza resta solo l'essere a guardare il mondo dal suo mondo ...Diverso.
Troppo tempo poco tempo Gli occhi si perdono si stacca la bocca lo sguardo fissa la follia continuare da lontano il perverso gioco Cade viola la pioggia diventa buio a terra Tortuosità di un tempo che ha perso il reale.
Incanto Ascoltare parole appena dette è lenta emozione un grigio chiaro mi ricopre l'animo m'avvolge lentamente dentro col ripensare quel tuo sguardo che osserva avanti carezzo lenta le mie mani S'abbassano lievi le palpebre dietro al tuo sorriso che copre quando perdendomi nel sogno m'inizi una favola antica d'un giorno in cui i papaveri rossi diventarono culle per le piccole Lali. Oggi Profonda pace mi tocca mi prende per mano mi stringe il corpo mi sfiora le labbra m'asciuga le lacrime ….. Si scioglie il passato riposa il futuro libero e lieve mi vive l'oggi ….. Socchiusi gli occhi assaporano parole dette calore a pelle scrive tenerezza raccolta dentro ogni mia piega ….. Reale il presente m'assorbe scivola in silenzio una lacrima ed io donna mi arrendo. Entrata ed uscita Da qualche parte al suono di una vecchia tromba o sui tasti di un pianoforte che musicano rimpianto mi ritroverai sempre vagabonda Saranno melodie ad ogni passaggio pazze lacrime e sorrisi infiniti istanti gli occhi Non ci sarà un inizio non ci sarà una fine eternità le mani unite su spartiti presenti o andati vagabonda sempre!. I fiori mai colti Sento il vento dei miei giorni acque limpide dalle ore lente sole ed ombra sulla pelle Il profumo di viole riempie tracce di parole vagabondo il respiro sale per sentieri affanno e benessere Perde connotati il tempo. Osare la speranza Cerco di capire il tuo esserci pioggia che accompagna nel sapere fondere gioiosità attimo nell'attimo Cerco la semplicità delle parole la leggerezza che diventa vita la complicità del darsi e prendersi tenerezza che rompe le mie zolle Ed oso oso la Speranza libertà che improvvisa appaga. La strada Cala improvvisa la nebbia Edè freddo che taglia le ossa Peso che inchioda l'anima Eppure credevi di aver intravisto luce alla finestra Chiudi la porta ed esci Continui ad andare per le strade di questa vita Col silenzio che dentro pesa Ed il passo che non tradisce mai all'esterno l'affanno tuo. Puzzle Ti immobilizza il torpore Senti vivi solo i battiti Guizzano nel silenzio della sera Lunghe ombre alle pareti E' la profondità umana a ricomporre il puzzle della vita Vissuti che ti hanno resa libera Luci d'attimi S'allargano sfumandosi nei tuoi colori Ed il riviverli ha sempre senso... Accanto, silenzioso, carezza lentamente il Tempo. Alba inoltrata Garriscono le rondini giochi infiniti i loro giri sono vita che si rinnova Il sole sfiora appena le parti alte dei palazzi allontanando ombre illuminando il cielo spruzzato appena di tenue rosa A grandi chiome gli alberi hanno vestiti di due colori addosso ombroso appena sotto solare in alto E' alba inoltrata la città dorme silenzio assoluto attorno osservo la meraviglia che rapisce gli occhi M'immergo nel silenzio grande rumore lieve il battito di ali pace infinita io stessa carezza di vita data ed avuta ripasso lenta i fogli Leggera brezza scompiglia ciocche di capelli sorrido piano e resto ferma estrema io ad accogliere l'immenso. Lieve il vivere Rondine tra le rondini mi libro libera pagina mi veste il sole Leggero peso tenerezza invade Attimo scritto chiudo gli occhi Delicato galleggiare mi trasporta lieve il vivere.
Oltre spazio e tempo Fragilità che si raccorda lenta cammino a piedi nudi su antiche spine senza più ferirmi Silenzio pieno m'inoltro attendo poliedrici fotogrammi di vita mi sorridono profondo respiro si solleva il seno Musica raccorda carezzevole ogni passaggio sfumata sospensione vado bambagia umana oltre tempo e spazio. Sempre Mi troverai sempre al tuo fianco Quando chiuderai gli occhi Gocce di tenerezza scivoleranno dalle mani mie sulle labbra tue Riporteranno attimi trascorsi insieme Domande uniche Rinunce Silenzioso un soffio sfiorerà il viso Tremolìo d'aria rivestito di dolcezza. Un grigio chiaro Riascoltare parole appena dette è lenta emozione Un grigio chiaro mi ricopre gli occhi m'avvolge dentro con lo sguardo tuo in alto ad osservare il cielo Carezzo lenta mani stanche di lavoro duro che t'ha rubato il giorno. S'abbassano lievi le mie palpebre dietro ad un sorriso largo che copre nascondendo dentro tutto quando perdendoti nel sogno m'inizi ancora un racconto nuovo ...d'un giorno in cui la principessa del Nilo tuo... diventò una perla Semplice difficile E resti appesa ad una ragnatela trasparenza che neppure l'onda attacca clessidra di un tempo che nel suo andare sa di portar pensieri e giorni nella bisaccia. E resti vita che parla d'emozione albero dai rami con le foglie rosso arancio Panchina che si porge riposo a piedi stanchi ad occhi gonfi a respiri corti Storia che nel raccontarsi Accoglie, accogliendosi, ogni altro. E resti candela che non si spegne quando soffi leggeri le parole hanno perso il ritmo e la stradaè lunga. Segnale fatto di terra e d'acqua respiri Semplicità del Tempo t'immergi Fiato tu alla tua stessa vita. Libero confine Brezza ribelle ti sfioro Desiderio ti sorrido Goccia di cielo t’amo.
E poi all'improvviso Un passo diverso per le scale una voce calda le mie verità il tuo essere impossibile il fiume delle mie parole il tuo sorriso appena ironico per il mio credere per i miei mille perché E quella sera le tue mani sul mio viso Silenzio immenso caldo assordante certezza mia Arrivasti così senza rumore un passo diverso per le scale una voce calda un sorriso ironico un gesto misurato uno sguardo elegante... Il rito Fermo il Tempo s'impastava il pane col premere affondo ogni insenatura lievito l'attesa Nell'antico forno unico l'accordo calore e fuoco Seduto l'essere col suo sgusciarsi d'emozioni ascoltava passaggi dimenticati acqua sorgiva e pane Raccontavano meraviglia gli occhi. Nel buio ombre Si perde l'umano nel vuoto girare di strade buie tra illusorie immagini segnate solo da ospizi di passaggio Processioni senza campanelli spogliate di luci vanno di porta in porta menzogne di parole scippate Droga nuova per navigatori senza mare Si bagnano le mani piacere ricercato quel mentire senza sogno urgenza d'un bisogno da riempire La pietà umana osserva a lei negato ogni accesso Sconfinata e triste la solitudine tace. Il gioco del domino E' nella scacchiera la concordanza degli estremi vicini solo due numeri uguali Nell'angolo l'errore Diventa soluzione l'attenzione la memoria di lavoro la capacità di strutturare quell'amare sempre E nello sfondo dei numeri non c'è più grigio brilla sereno un colore diverso per ogni valore.
Eppure piove! Restano aperte le dita delle mani ed io le guardo muta mani d'artista direbbe qualcuno eppure tanti i segreti chiusi tra queste dita mobili e fantasiose nei loro si dure e irremovibili nel comandarne i no Stasera sono solo dritte linee d'attesa percorsi da portare avanti decisioni che non vorrebbero decidere restano ferme su questo tavolo che le accoglie nel ricercare forza per dipingere a colori Le mie mani una vita intera dentro bruciate dalla salsedine marina d'estate bagnate dalla pioggia questa sera fuori ma non c'era traccia d'acqua su di loro ed io le guardavo attonita per la stanchezza d'un sentire che prosciugava tutto Solo la ragione nel silenzio grande mi gridava muta la sua certezza dura col suo ripetermi continuo... “eppure piove!”. Offresi Corpi offerti al piacere contro la solitudine d'esistere fanno trecce incrociate nella notte buia tra sapori sconosciuti e fantasie nascoste Passano attimi veloci sulla pelle piacere per coprire piacere per osare oltre piacere per liberarsi da ogni peso e vuoto Richieste credute impossibili mostrano invece una umanità profonda diventano tenerezze in chi le accoglie sconosciuta che nella notte vaga Incroci di vite parole per dire nudità umane Tutto per non voler sentire il cuore per non voler capire un altro essere che simile e solitario attende nel silenzio a casa Corpi offerti al piacere la notte mentre occhi tristi altrove con umiltà piangono.
Le parole Sono squarci le parole malinconie che tagliano serenità che sanano sogni che si aprono gioie che si chiudono E sempre brividi intensi dentro ore che volano sulla nostalgia incapacità di farsi capire ancora paura di sentire ancora silenzio in lotta con l' illusione Si sono squarci le parole... Sussurri d'innocenza e d'esperienza insieme tacciono solo ogni notte cullandosi tra fili di stelle su una luna che dondola frammenti di luce sospesa tra respiri e desideri E dormono le parole finalmente dormono tra le braccia tenere di un amore. E mai si ferma Conto i ciottoli come sempre quando solitudine mi gira intorno coi suoi cumuli di foglie secche addosso Osservo le ore prive di colore e il tempo che dimentico non risponde alla dolcezza Sono domande coi vestiti troppo vecchi tanti i buchi per rattopparli ancora e il silenzio unico compagno abbraccia Lenta la vecchia conta antica culla... Senza suoni S'avvolge sulla pelle nuda il silenzio voce dell'anima che trova spazio Gira lento complice amante su tronchi stagionati dal tempo Muta offerta l'abbraccio Racconto a scambio gli occhi delineano pause le mani segni diventati fossi Riprendono valore scampoli di vita. Tra papaveri e fate Incrocio improvviso inconsapevolezza di esseri che s'ascoltano Lastricati di solitudini si spogliano all'ombra di soffusa malinconia Girano parole per capire silenzio Squarcio di luce... Dal mondo delle fiabe “l'incanto delle piccole Lali” affiora improvviso Sorrido Tra papaveri e piccole fate mi tocca, infinita essenza, l'umano dell'essere incrociato. Soffio d'aria Soltanto Nel calore della notte Mi ritroverai Ti scivolerò dentro Silenziosa sempre Tenera sempre Per colorare Ancora ed ancora Ogni tuo domani. Domani, vedrai, domani Infinita di luce mi chiudo nel guscio di paziente attesa Mute le mie labbra cuciono piano il tuo dolore e senza te vivo senza sogno chiudo ogni finestra paziente attacco ad ogni chiusura un cartellino ombra solitaria dei tuoi giorni lo leggerò ogni giorno fino alla fine di quel tuo male oscuro Domani. Guardo l´esistere E la Vita di ognuno racconta Il primo giorno splende nuove le scarpe brillano i giorni di mezzo si aggiustano per non farsi troppo male ma le scarpe si logorano poco per volta l´ultimo giorno vive in silenzio e le scarpe, consunte si gettano via Resterà il ricordo se l´avere vissuto avrà avuto un senso e un libro chiuso si aggiungerà silenzioso per sempre nello scaffale dell´Esistere. La solitudine Figlia del Tempo la solitudine Non ha voce E' stasi d'anima Penetra profondo Il suo osservare dentro Il suo svelare Ogni nudità Ogni segreto vuoto Ogni debolezza Ammalia Quando il vento porta Pulviscolo dorato di calda luce Oscura quando il pesante grigio Annebbia il cuore E lacrima... muta Dolore antico lei stessa Per quel non poter mai dire con le parole Il suo infinito amore Figlia del Tempo,si... Per quel cambiare raffinato dei suoi colori con le stagioni umane Per quel cullare l'uomo Quando le mille sfumature del desiderio inebriano O le lacrime scivolano mute Nel dolore di chi ha perso la speranza Musica solitudine Parole che non potrà mai dire Note che s'assorbono d'ogni sentire umano Quando il sospiro volando alto Sussurra piano Il suo non aver risposta. Aspetta, la vita Donna geometrica la Vita offre un cucchiaio La sua mano è alzata Sul tavolo resta solo una tazza E guarda la Vita Attorno a Lei il vuoto I lunghi capelli immobili tacciono E’ ferma così da tempo, la Vita Non ride più la Vita Oggi Nessuno vuole più solo un cucchiaio ed una tazza E tace la Vita e geometrica scompone silenziosa le carte Aspetta, la Vita Passaggi d'anima Ci sono fogli nella vita Che si strappano senza un perchè Senza un valore, parole vuote E ancora fogli che si calpestano Perchè ormai privi di una voce Che li accolga, che li riviva dentro E fogli che s'accartocciano Consapevolezza di un cambiamento Quando, girate spalle, offendono la luce Istanti Istanti impressi Sulle carte della nostra vita Speranze andate Perplessità vissute Sogni al futuro Si girano tra quelle righe Si parlano Si osservano Vivono Ardono E molte volte muoiono nel silenzio estremo Con il fardello muto dell'andar via Fogli... E noi a scriverli A chiarirci dentro Nell'aprire e chiudere continuo dei cassetti umani Fogli... Tanti fogli E silenziosi noi, a respirarne l'anima.
Avanti E silenziosa Rialzi la vela Con quel bisogno infinito Di navigare in limpide acque Passaggi di vita Che attraversano a tappe L'andare avanti dell'uomo Diventi goccia di mare Alito di vento Onda tempestosa In questo andare che nuovo ti prende Da lontano osservi porti conosciuti Al largo l'aria ti rinnova La speranza si riaccende Di fronte ad una terra nuova Capace di sapere accogliere Con largo sorriso Il dono di un essere che arriva Passaggi di vita colorati che attendono Per chi ancora sa credere Per chi ancora osa sperare Nel sorgere sicuro al mattino, dell'arcobaleno. Padri non padre E nasci e cresci ignaro fuscello gioioso che corre ridendo incontro alla vita Improvviso l'arresto Passerotto libero ti ritrovi chiuso in una gabbia dorata Sicuri acqua e cibo Vietato l'ascolto ed il parlare E mancano risposte ai tuoi mille perchè ai tuoi occhi muti Attorno fretta e silenzi Verità antica la vita ti segna t'incide nel buio E scopri poi una storia assurda Pagina tu della stessa Ignara tu ed innocente Colpa senza colpa tu E sale lo sdegno per l'odio che senti addosso Sbatti le ali Vorresti fuggire Sanguinano troppo i tagli profondi Gridano pace Ma alla fine comprendi E per amore perdoni Inconsapevole vittima tu d'umani errori E vai Solitaria vai Per la tua strada in salita. Errore E cerchi per anni il tassello che manca al tuo intero Come puzzle componi e ricomponi E speri in una soluzione che porti armonia Pronunciamenti che silenziosa ascolti Con calma li smonti per capirne il senso Per provarne l'incastro Ma nulla risponde mai completo al tuo puzzle Poi l'improvvisoè un istante Non lo avverti all'inizio per troppa fiducia Ha polvere di lontananza addosso Antica la storia che lo nasconde E muta aspetti che il velo si sveli Maè il giusto Caso che allarga il comprendere Ed a colpo lo vedi il tassello E' dentro di te Cerca la sua tana nel buio Col suo trasformarsi Col suo mutare improvviso al passaggio D'un essere umano... in errore. E silenziosa allora riposi quel vecchio puzzle Che mai potrà nascere intero Aborto d'errore.. Radici Le radici sono come l'aria Senza non si vive Strapparleè impossibile Restano appese all'anima piangenti Sanguinanti quando la furia le investe Ma palpitanti e tenere sempre A ricordare passi e pensieri andati Sono contenuti d'anima Non involucro esteriore Non foglie mutanti ad ogni stagione Non fiore ammaliante ad inebriare i sensi Intrecciati alla terra che li nutre parca Sono umili per quel saper stare al loro posto Senza mai mostrare la bellezza d'anni che matura Ma l'uomo pesca...pesca! Pesca dinanzi al mare sconosciuto E sogna...sogna l'uomo senza più sentire Le onde gonfie che s'accavallano sui suoi stessi piedi E le radici che con sottile voce gli sussurrano attenzione Bloccato nella sua illusione pesca E non sa che quel mare non ha più pesci! E strappa strappa strappa... radici nell'attesa. Le culle mute Ci sono luoghi nella vita Dove s'ancorano i ricordi Dove il respiro perde il ritmo Dove l' attimo passato ritrova l'anima Sono culle Che l'onda stanca culla Che la luna triste accoglie Che la terra stessa Ripara nel suo grembo Luoghi rari Luoghi sconosciuti Luoghi nascosti al mondo Luoghi per chi conosce affondo Il sapore crudo della sofferenza Luoghi Dove sanare l'anima Dove addormentare il dolore Quando cieco scava senza più riposo Attorno Passi lenti Ricercano Angoli di luce Dove riportare indietro il tempo Per ridonargli pace Sono i luoghi della rinascita I luoghi sudari dell'Infinito I luoghi dove l'anima piangente Ritrova piano piano La voce per riparlare ancora. L'arte dei dadi Le parole sono dadi E' arte lo scarto E' arte l'incrocio E' arte il ricambio Il polso che tiraè ---------------------------------la mente Il dosare la forza ----------------------------------l'astuzia Il sommare diverso il cambio binari Ma resta sempre imprevisto ---------------------l'errore E nulla potrà cambiare la sua vera storia Quando duro il pugno colpisce alla vita Edè sapere rialzarsi il guardarlo nel viso Il chiamarlo col nome suo senza altalene Il mettersi fatto al----------------------------------lo specchio Lame affilate ---------------------------------------le parole Gridano quello che autenticamente sono------- lotta D'una vita decisa a non affondare. Ciottoli di mare Tra grigio pietrame di mare Ripongo a piccoli cumuli Parole diventate ormai ciottoli Dolce malinconia Sarà l'acqua la loro casa futura E le mie mani sapranno ridonarli all'onda Quando improvvisa li riporterà a riva Sempre diversi Sempre lucenti Ma sempre più sottili Dolce malinconia Il dondolio dell'acqua Assorbirà lento il loro antico splendore Ne cullerà silenzioso la storia Perchè un giorno sia solo il mare A ricordare ciò che fu un vivo sentire Dolce malinconia. Donna immensamente Donna dedicata ad Alda Merini Hai portato addosso i tagli duri della vita Solitaria mente e solitario cuore Ne hai descritto in particelle d'arte ogni attimo. Mai arresa al tuo destino Hai trasformato il male tuo in delicatezza umana. Il tuo... II dolore del mondo Ed oggi il mondo attonito Ti piange Donna che sentivi oltre le trasparenze ed il buio della mente. Un abbraccio. Fermandomi un attimo Dentro quest'albero vivo segreta un istante ogni giorno per sentire diverso e senza passi mi sento veloce Scompaio ai rumori di strada che impazziti infestano l'aria Scompaio alle voci che senza ritegno si urlano contro Vago per antichi sentieri colore del tempo mi svesto del grigio Muschio verde la porta mi accoglie I pensieri rimangono avvolti luci che riposano gli occhi Affondano i piedi mi siedo nel silenzio di rami e di foglie E' antica questa casa raccoglie stanchi passanti sollievo del perdersi pensiero diverso del ritrovarsi soffio d'aria, suono del vivere Abbraccio il mio tronco ne segno con tenerezza di dita i percorsi è dono infinito Sul viso un piccolo ramo. mi chino Raccolgo un poco di muschio saluto con gli occhi questa casa diversa mi giro Passo passo rientro in sentieri di pietra dove i toni del grigio sono più forti dove gli occhi sono sfuggenti nel loro sentire e l'urgenza dell'altro richiama decisa i miei passi E vado più forte vado I silenzi di una donna silenzi di una donna sono case in riva al mare che nessuno apre nell'inverno dimore solitarie che solo il tempo vive senza più rumore tuffi o commensali a cena. Ascolto muto di sentimenti mai scoperti al sole Percorsi lenti maturati che non sconvolgono il dolore Stanchezze che ritornano sempre alla fine nella propria casa dove ogni cosa ha un suo posto dove ogni oggetto ha un suo nome. Bisogni e storie mai rivelate in pieno che le proprie mani sanno consolare i silenzi di una donna si allargano piano piano come ragnatele agli angoli. Vivono nelle stanze vuote dove pure il mare lascia la sua tristezza dove le conchiglie abbandonate sulla sabbia ritrovano i cassetti. I silenzi di una donna. Ci passa di soppiatto sempre il vento... filano i pensieri con la pazienza di chi deve dipanare nodi. Angoli di vita sconosciuti che solo il tempo scopre antichi ceppi pronti nelle ceste per riscaldare case per rivedere il cielo a modo tuo. Sfumature calde dell'inverno i silenzi di una donna... I sogni I Sogni sono coccole per riposare Entrano silenziosi nella Vita Quando particelle di Realtà distratte Uscendo Lasciano aperta la porta di casa. Poi E scopri Poi Soltanto Poi Quanto sia stato breve ogni tuo Ieri. Oggi Donato l'Ieri al Passato Vivo i giorni nell'Oggi Distanziato il mio sguardo s'affaccia al Futuro. Sfida la Vita Edè sfida l'attimo che respiri Incertezza avvinghia Emozione scuote Ragione combatte Incontri -Scontri perenni Difficili i passi E nuovi sempre gli equilibri bilanciano il Tempo Edè sfida ogni attimo. Saggezza Grigio a volte il colore dell'ora Accettarlo in vigile attesa è Saggezza d'insieme. Matura il frutto E' a tappe la vita giocatore nascosto il Tempo malizioso ed amico prepara i percorsi E' l'uomo che sfida Ma acerbo all'inizio matura sempre a tappe ogni frutto E il Tempo maestro sorride. Vita Fantastica l'infanzia Lotta la gioventù Agisce l'adulto Abbraccia silente la maturità. Profondità Cambia l'essere Quando lo sguardo si perde nell'abbandono Ed il silenzio si veste dei ritmi del cuore Diventa canto il tempo Gioco la luna Incontro il passo Esserci. È in quell'osservare d'occhi che penetrano oltre la malinconia In quel sussurrare di labbra quasi senza voce .Profondità dell'anima Vissuto silenzioso di accordi cari. Pioggia e sole Ci sono attimi in cui la vita si ferma In cui gli occhi s'incollano dentro immagini indelebili Mute e vive per quel silenzio che sa di essere rinuncia Scorre la pioggia e lava Splende il sole e brucia Scorrono sereni all'apparenza gli anni Segnati dentro da sacrificio e amore Dipinti unici Sfumature indelebili dell'animo Compagni d'un Tempo che segnerà goccia a goccia Vita. Io conosco E m'immergo in ogni attimo di vita Conosco l'inesorabile scorrere del Tempo La fugacità delle sue gioie L'illusione dei suoi canti alla luna La nostalgia dei suoi sogni sbriciolati Raccatto rianimandoli pezzetti di vita sciupata Vissuti di un passato che hanno pur avuto un senso E mi ritrovo presente che riconosce a pelle La brezza timida d'una primavera che bussa piano La speranza d'un futuro dal sapore di maturo grano Gioia d'un essere ancora pioggia che rinnova Dentro allo scorrere d'un dolore che colpisce al buio. Terra Voglio impastarmi con la mia Terra madre Sentire ancora la forza che vi si racchiude dentro Avere addosso l'anima sua che s'allarga senza nulla chiedermi mentre muta mi legge nel suo silenzio Voglio impastarmi con la mia Terra madre per trasformare le pietre aguzze che sempre toccano in sassolini colorati per mani piccole capaci con un sorriso di dipingerle d'azzurro cielo Voglio ritornare per un momento Terra per dare humus a dignità profonde a silenziose menti che solitarie vanno tra passi stanchi e chiari. Le pietre dure Non dimenticare mai le pietre dure sono cementate dalla sofferenza d'anni Quando all'improvviso le rivedrai fermati osservale impara a toccarle a freddo prima di affrontarle come emozioni piene. Graffiarsi l'animo deve valere l'attimo Tu il primo tuo specchio Il resto sarà soltanto istante da aggiungere alla tua storia Sottile nostalgia amarezza dura o tenera dolcezza li ritroverai sempre in quello specchio a richiederti in silenzio una carezza contro un oblio ingiusto per un vissuto che ti ha un tempo in ogni caso segnato l'animo. Una nenia antica Raccontare il doloreè fatica Raccontare l'amoreè fatica Vorresti non farlo più per quel rimbombo che senti dentro di porte sbattute e di parole dure Umiliazioni scavate dentro l'anima. Ma lo rifai per qualcun altro In un ventaglio di parole da donna a donna. Martellanti risenti le pietre antiche scostarsi dai sepolcri cari e le fredde ombre avvolgerti a spirale. E resti debole spaurita e sola rannicchiata dentro te stessa. Poi nel tuo silenzio ti raccogli ti ricomponi come solo tu sai fare mentre una nenia antica ti culla ripetendoti caramente al cuore: -"Tranquilla adesso passa". Una storia Voglio scrivere del tuo sorriso del caldo sguardo dei tuoi occhi della tenerezza infinita che s'infiltrava lenta tra i miei capelli che attraversava brivido il mio essere. Voglio raccontare delle tue mani che toglievano ogni mia ansia che donavano forza al mio coraggio leggerezza alla mia stanchezza. Passaggio il tuo nella mia vita che ha segnato l'ora senza mai noia. Abbraccio il tuo che annullava il tempo che animava il corpo che apriva gli occhi all'alba regalando incanto. Poi arrivarono gli anni senza più le vesti dei giorni al sole Il quotidiano perse la meraviglia acquistò la tenacia contro l'ora che sfiniva. Fu comprensione Fu amicizia Fu diversa intesa Fu sostegno Contro un tempo che tagliava il passo. Divenne ricordo D'un passato dai giorni verdi D'un passato che Ci veste oggi coi colori caldi dell'autunno. Giocando...giocando E invento un gioco per i momenti tristi Sposto allo specchio la mia tristezza La osservo La carezzo Le tingo parole d´aria addosso La ritaglio a forma d´ aquilone Le aggiungo strisce di luce ad ogni punta Libero pensiero la libero nell´aria Mi ride complice ed azzurro il cielo Arrivano le nuvole Gitane fantasiose Spumeggiano... Intrigano. E la tristezza mia... confusa, risente un brivido Si tinge di curiosità il suo sguardo triste Diventa colore nel colore Tinge di nuovo ogni pensiero Stanchezza lascia il velo Danza libero nel vento l'aquilone distrugge paziente il mio dolore Ride in cielo l'aquilone Sorrido piano alla finestra Solletico leggero mi ritorna dentro l´allegria E giocando... giocando divento io quell´aquilone. Profonda presenza E l'attimo diventa tempo senza fine Lancetta piccola che scandisce segretamente all'anima parole chiuse al tempo trasforma i corpi nel suo silenzio pieno Sospesa mi tieni stretta vortici lenti l'emozione scivola dentro ogni mia forma Piacere che si perde nel piacere profonda presenza l'estasi Finito il tuo infinito tocca. Scacco matto Affollato il tavolo nervosi i giocatori Io posta senza storia io noia egoista io dama che gioca duro Io donna fredda che segna distacco Incredule voci sussurrano Scacco matto. Mi alzo invidiata prendo il piatto lo osservo lo svuoto per terra Mi infilo il cappotto esco Fuori l'aria mi avvolge Respiro stanca fanali antichi compagni di strada mi illuminano Io donna sola vado nel vento si ascolta Scacco matto. Passaggi del tempo Scivola lenta la mano sugli occhi nel rivedere incroci e passaggi Età e percorsi iniziati e finiti ripassano piano Riflettere e tirare le somme Accettare l'amaro nell'ombra che passa serena. Camminano insieme assenze che hanno segnato presenze costruite dal tempo sull'ieri Ritrovarli entrambi essenziali lancette indivisibili d'un orologio che gira continuo perché corda dell'anima Passaggi che il Tempo ritorna in silenzio a riscrivere. L'allegria Guizza l'allegria Come pesce saltella libera Attimo colorato nei tornanti della vita Abbandonato l'essere È miscuglio vivace di sensazioni Ovattati i pensieri non fanno male Profondo respiro Si riascoltano in una nenia andante Radici antiche Succulenta armonia Vola la gioia Sospesa altalena tra realtà e sogno. E poi E poi l'amoreè comprensione Tenerezza di sguardi che senza più parole Si raccontano di esperienze fatte nell'andare avanti Una mano sfiora lieve il viso nel ricordare i tanti passi duri delle cordate d'anni Intimità la sera Quel silenzioso leggere d'un libro Mentre altre mani care sferruzzano veloci L'anima si ristora Furtiva sorride Dinanzi a quel trascorrere del tempo Che maturo ora raccoglie i frutti. Il Tempo Sento caldo il cuore Radicati oggi i sentimenti Sono forti tronchi Provati da intemperie e lampi Forgia il saper comprendere Senza più scorie inutili Le ore si distendono serene L'anima respira nel profondo E nel silenzio senti di abbracciare il mondo. Sensazione Sento profondo un sogno Lo abbraccio Lo avvolgo Diventa dolce realtà il risvegliarsi. Luce il tuo viso Voglio lavarti con la mia luce il volto toglierti quella nostalgia che ti ricopre l´anima riempire di tenerezza queste tue guance costringerle a ritrovare sempre il sorriso quando ombra la luna tenterà ancora di toglierti il respiro Voglio diventare l´abitudine rara della tua vita quella che sa capire ogni tuo affanno voglio essere ora e secondo istante che riesce a crescere di te contro il grigiore di un destino che sardonico nel tempo tenta di giocarci a dadi i giorni. Diverso Sentire addosso la realtà di un non sapere Sentire addosso il peso dell'accettare senza poter capire Diventare forza nel saper dare senza il poter sapere Stranezze della vita che tagliano le strade Che formano lo stesso vivere nell'ascoltare Silenzi che parlano senza mai parole Parole che scrivono senza mai spiegare Mutismo elettivo d' essere Gatto che randagio graffia Per non volere chiedere Paura che ha di perdere una sicurezza estrema Vivergli accanto amica silenziosa Realtà la sua che si appella senza raccontarsi E tu la accetti nel suo volere Nel suo stesso esistere Angoscia e rischio di sanità mentale Percorsi dove nessuno accede Percorsi dove lo stesso essere si muove senza capire Filo aggrappato al filo sbagliato Essere avvinghiato a lontane stelle Sintesi di silenzi che silenziosi accolgono Lettura d'anima Parole mai dette nel reale Vita dai passi staccati Sogno incapace di reggere il reale Ed aspettare è raccogliere briciole di tenerezza Attimi del tempo che oltrepassano senza capire le muraglie Chiusa l' emozione si piega e tace foglia silenziosa attaccata al ramo aspetta un alito di vento E nella grande stanza resta solo l'essere a guardare il mondo dal suo mondo. Uomoè forse questo che tu oggi hai perso? E' quel perdersi nell'infinito pieni di tenerezza E' quel sapersi ruzzolare in cielo tra nuvole celesti liberi E' quel sapersi raccontare avvolti solo di sorrisi e da lassù poi toccare il mare stupiti....leggeri ...caldi... E ridere col sole appena sveglio spingendolo a giocare nell'acqua azzurra E bagnarsi e perdersi felici di un nuovo oggi da riempire insieme a te amico mio che ancora non conosco... Pensiero libero Ricontare al mare le sue gocce Ritrovarne sempre qualcuna in meno Gocce di pensieri liberi nell'aria della sera combattuti sempre da ire umane illuse di poter fermare il volere sano come il vento dell'egoismo cieco quando tenta d'uccidere calpestando chiè diverso Libertà del sapersi ricreare antico e nuovo contro venti e tempeste Memoria consapevole di ogni dolore andato Pezzetto di cielo che saprà ritornare goccia serena al mare Pensiero libero Emozione pura Filo che raccorda nel presente passioni andate e fantasie nuove Potenza dell'andare umano che diventa storia con i suoi passi fermi fuori da povertà intellettuali e da ignoranze Futuro che ogni mattino bussa alla tua porta Libera bandiera al vento. Scalza tiravo sassi all'acqua quando Figlia ribelle zingara sempre mi hanno nutrito ricordi e nostalgie Scalza tiravo sassi all'acqua quando silenziose spalle si rigiravano nuove nella mia stessa pelle contro pioggia e sole attimo io d'un presente frammento già d'un passato I tagli? Sanava sempre il sale dopo il bruciore Zingara si! Compro e vendo solo emozioni in un giorno sempre più coperto di falsi gioielli Sogni? Poter ballare sempre a piedi nudi Violino al suono della tenera risata d'un bambino amico. Ciao Borsellino, ciao Falcone, onore a tutti gli eroi di questa terra chiamata Italia Calde le ore riflettono pensieri mi dilagano nell'animo Ed il silenzio insegna Rivedo visi tanto cari Risento parole Loro scritte e ripetute fiere mentre bufere dure tagliavano per fermare sempre quei loro passi .avanti Rivivo immagini di contemporanea Storia Uomini che hanno lasciato sul selciato di questa nostra Italia Il loro stesso sangue per l'affrancamento sacro di Libertà da schiavitù incivili... da logge, da mafie, da "poteruncoli" di turno E prendo forza Risento essenza coraggiosa la Loro Legge dell'andare avanti contro ogni paura Contro giudizi ed offese che vogliono solo dirottare gli occhi prendere spazi distruggere nel buio dell'offesa infame la Dignità dell'Uomo E prendo forza Per non cambiare mai strada per spingere l' affondo contro oscurità. lacci secolari nell'animo dell'uomo che oggi portano disgusto al quotidiano difficile vivere E' umile il mio passo come quello del montanaro ma tenace fermo silenzioso sotto la pioggia che dura sbatterà sempre contro E prendo forza Per reggere fissandolo negli occhi Quel male cieco fuori d'umano Che sordo sempre Grida bombardando al giorno. E vado! E resto!. Italia mia! Italia mia sballottata tra Destra Centro e Sinistra sei triste e solitaria più che mai stasera abbracciata stretta ai piccoli sogni della povera gente alle fatiche dei tanti che non riescono a finire il mese Nei grandi palazzi intrighi ed alleanze girano a vortice Poltrone parlano di potere senza Valori S'è persa la fresca brezza di aquilone che ti faceva volare alto Giornali e TV sono parole ed immagini di una tragicommedia ormai ripetuta a memoria rifiutata dalla gente che lotta per sopravvivere Nel silenzio resta sperduta la stessa Speranza oltraggiata da chi dimentico non sente più nelle vene il sangue Tuo che forte dei propri ideali fece questa Terra unita con sacrificio Oggi solo interessi per pochi Oggi solo ricchezze per gruppi che t'incatenano E Tu confusa osservi Italia mia mentre io t'amo!. Vagando nell'essere C'è una stanchezza nel non pensare nel sentire vagare senza direzione frammenti di vita passata specchi riflessi di immagini fisse che lievi si intersecano senza mai urtarsi lasciando al passaggio morbidi vuoti Non c'è fretta in questo errare nei sotterranei del tempo andato solo silenzio che a volte diventa un leggero risucchio nel cuore La distanza ricerca pace assemblando ogni solitudine ogni serenità trascorsa L'esistere vuole i suoi tempi i suoi spazi oltre lo stesso essere per riannodare lentamente fili stracciati e abbandonati in una sola matassa E tace il pensiero Trova posto la stessa stanchezza mentre la matura mano del vero osserva raccatta riunisce mettendo pazientemente ordine nei labirinti infiniti dell'esistenza. La mia tela Esce dalla sacca ogni giorno vivo un piccolo pensiero ...La mia tela! Sorridono i ricordi Libertà piene di respiro mi regalano, fine intreccio di dolore e gioia, il vivere. Prendi le piccole cose contale ad una ad una portale compagne nel viaggio disegnale cornice del Tempo fanne luminose luci quando nel buio pesante soffierà duro il vento e cadranno forte pioggia e grandine. Oggi l'amore Confusa nel sole abbandonata nell'acqua mi avvolgo di te Galleggio Emozione profonda vestita d'azzurro vivo Vita!. Vita Vorrei riscaldarmi al sole senza pensieri Ritrovare un sorriso acceso dalla gioia Dipingere a colori questi tempi bloccare l'arroganza che serpeggia spezzando ali ad ogni volo libero Ma non mi perdo Forza l'attesa aspetterò domani Luminosa ritornerà sempre l'alba Voleranno nel blu i desideri Sulle nuvole riprenderanno luce Ritroveranno ancora la speranza Cresce solo così la vita. Al caldo del camino M'allungava il vivere quel tuo sguardo e la tua mano che ripassava dopo rigustando negli sguardi lenti sapori intensi e ritrovati Erano i giorni in cui tirava forte il vento alla scogliera Sbatteva alta l'onda inondava senza respiro il molo era bello restare dentro sdraiati al caldo del camino bagliori rossi di fuoco addosso S'allungava il vivere ridevano in silenzio gli occhi complici. Avevano lasciato fuori il Tempo. E toccano le stelle il mare Vibrazioni bisbiglio di stelle ampi giri di gabbiani sciabordìo lento d´acqua ciottoli ad assaporare il sale Trema di carezze la battigia tenerezze di farfalle gli occhi sciolgono al mare granelli di sabbia segnano delicati rossori i polpastrelli S´allungano tenere le ombre aprono la porta all´anima gli sguardi Malìa d´un attimo sorseggia lenta l´alga gusta l´emozione vestendo ogni respiro Sale il mare s´inabissa a granelli il Tempo Api laboriose i corpi vivono essenze e miele Strappano promesse i pensieri Sospiri infrangono gli affanni Anela il senso E toccano le stelle il mare scia di serena luce la luna sogna . Lacrime Le lacrime sono sale sciolto in feeling nascoste nel silenzio e gridate al vento Sono il dolore che rotte le nuvole diventa pioggia. Memoria Memoria Un giorno staccasti i fili al mio presente M'affondasti in un sonno senza radici Silenzio il mio pensiero divenne nebbia Piangesti tu al posto mio strappandomi al dolore Ritrovai pace in un altro tempo Affacciata col mio passato accanto stasera t'invito alla mia tavola memoria Maestra tu d'un sonno che mi riportò la vita. Gocce di pioggia Giorni di pioggia monotonia di un presente stanco Vagano senza dimora i pensieri sono nuvole che riportano il passato gocce d'acqua contro i vetri Eppureè vita quel ticchettìo che s'espande nel silenzio E' sete tolta alla terra stanca Ascoltarlo ad occhi chiusi diventa piano piano nenia Compagnia che avvolge l'anima Escono i sospiri Nel calore di una stanza riaffiorano le domande per il domani Si cerca dentro un lievito capace di maturare meglio il giorno Si riattaccano i pensieri staccati dalle nuvole E l'uomo s'avvicina ai vetri sorride piano. Continua lieve la pioggia. Sensualità Sensualità Succo di ciliegie rosse. Desiderio che si arrende muto Ragnatela che si allarga assaporando l'attimo Sguardo che invita senza nulla dire Sensualità. E l'attesa conta i passi E le dita deliziano i capelli E le labbra stuzzicano l' abbraccio Sensualità. Ondeggiano lente le gambe che si incrociano. Senza più ieri Ordine al mio disordine carezzi il mio silenzio Mi spalmo storia nella tua vita Tu vibrazione intensa dilaghi senza argini nella mia Insieme pioggia. Un caffè in bianco e nero Dirmi dov'ero sarebbe dire d'un vuoto d'occhi d' un punto d'aria d' una tazzina d'un caffè gustato a sorsi lenti Attorno opacità di nebbia e bianco pensieri a fluttuare senza peso Vedere senza vedere sentire senza sentire un viaggio in bianco e nero per le strade del mio ieri per i vicoli del mio oggi a ritrovarne il senso Momenti necessari quando l'assillo chiede di riposare un poco per ricominciare per ritrovare gli anelli giusti da riattaccare Lieve senti il corpo riabbracciarsi rinchiudersi silenzioso in quel saperti ritrovare ancora in quel saperti viva nei palpiti vissuti Edè un sorriso una tazzina poggiata al tavolo un cappotto stretto e passi veloci nel tagliare una strada per riprovare ancora. I segreti di una donna I segreti di una donna sono scatole ad incastro dove il pensiero affonda le sue radici Labirinti che attraversano i passi lievi di un tempo proprio Restituiscono parti dello stesso andare Rimpianti e desideri che solo all'anima si rivelano I segreti di una donna. Vibrazioni che zittiscono ogni dire Sensazioni che un sorriso copre Emozioni che il battito di ciglia fa intuire appena Silenzi dove ci si può ritrovare ancora Memorie cucite addosso agli anni I segreti di una donna? Lacrime mai nate Parole mai rivelate Memorie cucite addosso agli anni. Tregua Mi piace questa quiete dove il silenzio regna nell'immobilità d'ogni mio gesto. Il sole ricama ombre Addosso al giorno tregua. Giocano a strofinarsi i piedi mentre la mano scrive. Sono silenzi grandi Frammenti di un sole che fa la siesta. Pensieri colorati d'arancione avvertono storie liberate dalla stanchezza. Aria calda solleva il petto ed il respiro assorbe le parole stesse. E' tregua quest'ora dove presente e passato si prendono per mano in una scia di luce che placa ogni contesa. Ed ogni cosa ritorna al posto suo con l'arancione intenso e caldo che veste di serenità l'ora. Tra i canneti dell'esistere Si perde nel celeste cielo lo sguardo bianchi gabbiani riportano il ricordare tempi vestiti d'attese a guardare il mare Sentire vivo un ricordo è come passeggiargli accanto rivestirsene donare senso al tempo che passa Ed il risentireè emozione di ieri parola tenera che ridà sapore ad ogni silenzio che riapre leggero l'uscio di casa E' piano parlare il ricordare. il risentire una voce che al mattino ti rivestiva col suo bacio e la sera ti riportava lontano col suo abbracciare fin dentro al sonno Vena la tristezza. linea leggera su cristallo antico che non sciupa mai la sua bellezza Riporta a riva il mare ogni sua conchiglia racconto che ha avuto la propria storia sfogliata nel delicato tocco delle dita E l'anima si perde tra i canneti sparsi dell' esistenza rispolvera ritrova riprende pagine di quel libro che ha fatto la sua storia Silenzi i vissuti danno corposità al ritrovare Annullato il Tempo si apre e chiude. Ascolta lento il mare. E il tempo si ferma E il tempo si ferma sul viso scrivono solo nuvole grigie manca il colore manca il calore nessuna espressione tradisce il pensiero come acqua grigia in un catino di zinco tutto resta piatto morto immobile La vita incide a pelle il dolore neppure le labbra riescono a muoversi sinuose perle immobili chiedono ai giorni solo il silenzio parlano gli occhi soltanto profondi e muti richiedono sussurranti ancora il perché. Ti parleranno sempre Quando al mattino correrai via bevendo di corsa il tuo caffè i miei occhi ti saluteranno in silenzio si intrecceranno teneri ai tuoi capelli Guideranno silenziosi il tuo cammino Sorriderai con loro a porta chiusa quando nessuno ci sara' quando ti sarai fatto male dentro quando malinconia ti prenderà e quel peso duro ti scenderà nel cuore Ti accompagneranno attraverso il freddo ti ripareranno dalla pioggia ti baceranno l'anima fermeranno coi loro laghi verdi ogni tuo scatto ti culleranno come tu solo sai Saranno sempre lì mai stanchi presenti e cari come il sole come le nuvole come il vento come l'aria che respiri Profumeranno dei tuoi caldi sonni dei tuoi silenzi dei tuoi sorrisi La notte si chiuderanno al sonno dopo il tuo di sonno Toccandoti con un leggero bacio le ciglia care si accucceranno buoni per dirti insonnoliti ormai "Buonanotte amore ti amiamo tanto". Un uomo una donna Pensiero mi vibri -----dentro calore ------------------- mi accendi sussurro---------------- mi prendi carezza----------------- mi sciogli abbandono ------------ m'ami. Cristalli E cristalli sono gocce E gocce sono fuochi E fuochi sono fiamme coriandoli rosso-arancio sparsi nella notte Intensi corpi scalzi coprono Emozione e Senso. Sentirci E nella nebbia ci sono io E nella pioggia ti bagno io Nel leggero--------------------------- sole ti carezzo gli occhi Nel vento ti spoglio amante Nel fulmine--------------------------- intensamente t'amo. Sensuale Sensuale accende passione raccoglie furtivi gli sguardi s'allarga nel darsi porgendosi fulgore d'esistere riempie il sentire profumo intenso in giorni brevi s'effonde a petali lascia, leggera malìa, ogni suo istante di vita Attento! Ha spine la rosa e se distratto la prendi senza guardare Gocciola sangue della stessa vita che addosso ti scrive, la rosa. Il racconto Calda m'arrendo al vivere m'accoglie lento il ripensare Scivola carezza sulla gamba il piede Silenzioso m'avvolge sorridente il Tempo Tu nelle sue pagine il mio racconto. Chemisette Passi lenti sulla scogliera Pensieri nudi i piedi nel riparlare Tempo ripassato rifinito piano nelle sere quando l'ora tace Gusto nuovo dell'essere pagina del tempo che maestro insegna Limpida nell'aria rigira aperta al vento che sorride bianco desiderio la chemisette. Sinfonia d'autunno Sinfonia d´Autunno Amore e Malinconia Vestito unico chiamato Lontananza. E i(l )lago d(ent)r(o) Dolcezza infinita il tuo sorriso mi avvolge mi digiti tutta come tasti d´un piano senza più vie d´uscita emozione profonda Passione e sale Non prenderò acqua al fiume è fitta pioggia che ricopre i corpi E dentro lacrime mie salate Non prenderò acqua al fiume cadrebbe anche lì questo mio sale mai far bere ad altri il tuo dolore E me lo spremo addosso questo sale e brucia e graffia consapevolezza d'una passione ormai finita. Nel sole Leggera la musica stordisce l'anima libera da pesantezze inutili invita a volare in un eterno gioco di luci Invade senza parole l'amore Alba tessuta di sogni ,matura Bellezza infinita ricerca sfida ritrova accoglie Dolcezza soffusa resiste Piacere incanta. Calore vivo Stretta al tuo corpo scivolano nude le parole Calore vivo si perdono nella notte coi tuoi colori addosso. Esistere Ciglia sfiorano Labbra chiamano Abbandono ama. Il tuo vestirmi unico Sfioro i tuoi occhi stasera tristi Li carezzo dolcemente Sospiro muto ti entro dentro Tu apri un libro Fai finta di leggerlo con attenzione Senti quel normale viverci che ci accomuna Puntini noi messi insieme in un cerchio che ci stringe intenso oltre le paure Ed il tempo avvolge accanto a te Senza accorgermene mi addormento tra le tue braccia che uniche mi vestono Momento tuo infinito. Mi voglio perdere Mi voglio perdere amore Nelle pieghe dei tuoi pensieri Nelle pieghe dei tuoi desideri Nelle pieghe di questo tuo corpo Che caldo mi aspetta ogni notte Voglio dimenticare il mondo, amore Per vivere Io amore Libero amore Dentro queste tue braccia perse In cerca felici di quelle mie Coperta una sola I tuoi baci amore. Incoerenza tua .io I Ordine al mio disordine carezzi il mio silenzio Mi spalmo storia nella tua vita Vibrazione intensa dilaghi senza argini nella mia Insieme pioggia. II Sento perdermi Fili bruni i tuoi capelli scorrono sul mio viso Mi guardi intensamente Terra io t'assorbo infinita. III Tenerezza i tuoi occhi mi avvolgono Isola i miei rispondono Fremito sulla pelle m'accende. IV Scivolano nude le parole Calore vivo si perdono nella notte E i tuoi colori addosso. V Ciglia sfiorano labbra chiamano abbandono prende Brezza ribelle mi perdo desiderio ti sorrido Goccia di cielo m'ami. VI E' solo un dito ch'accarezza è solo un attimo quel risalir di fuoco coscienza ed incoscienza di questo amore quando senza più parole mi sciogli. VII Lentamente lentamente ti vivo ------------------------------------mi cerchi Lentamente lentamente mi prendi -----------------------------------ti sento Lentamente lentamente mi assorbi ------------------------------------ti assorbo Morbida emozione lente si schiudono le labbra. VIII E scoppiettii di foglie sono riserve sconosciute e nuove Carezze e senso sfilacciano al fuoco parole tenerezze abbracci Ed io incoerenza tua che volo. IX Prende il sapore della pelle tua-------------la pelle mia E la tua barba Malinconia mia----------arrossa. Parole per una emozione Cammino per sentieri Tappeti verde e rossi Sono sensazioni vive Riflessi sulle foglie Legati l'uno all'altro I miei pensieri Lievitano Dentro le parole Ritornano emozioni. Ed io mi ascolto Con gli occhi persi Tra i miei ricordi Veste il cielo Sensazioni libere . Addosso Parole per una emozione Ed il tempo che sorridendo Mi passeggia accanto. Tutti i si del mondo E un giorno poi all'improvviso non sai neppure come apri gli occhi e vivi Vivi il sole se c'è l'acqua Vivi l'aurora se c'è il buio Vivi la gioia Se passa tristezza Vivi semplicemente meravigliosamente Vivi! E ti senti Donna infinitamente Donna! (Do)(mani) una (da)ta da ricor(dare) Mi sono osservata in ogni passo dell'umano dolore Sono diventata alla fine aria Adesso riposo in silenzio Domani riprenderò il cammino Una data diversa per me Solo per me Piano ..lento ......sarà questo tempo nuovo Andrà ad illuminare Su queste mie orme tanto segnate Un giorno diverso. Diversi gli occhi Sono diversi gli occhi che hanno fatto all'amore Profondità intense parlano d'un vivere d'attimi fuori da tempi e da spazi Sono ciglia che lievi si abbassano Sguardi socchiusi che si riaprono Specchi che si rispecchiano per risentire per ricordare Diventano storie scritte nella memoria dal tempo che passa Scritture fini di raro inchiostro sussurrano il sogno vissuto il darsi e il prendersi infinito che passa sfuggente all'arrivo Sono diversi gli occhi che hanno fatto all'amore Sono bende per ogni ferita Sono acqua per terre deserte Sono mari che hanno perso la voce Lunghi una vita lasciano il segno Radici intrecciate il loro immenso mistero Sono diversi gli occhi che hanno fatto all'amore Desiderio voluto risbocciano vivi nel grembo di donna Sono Vita nuova che si affaccia al domani. Io e te Io e te----------------------------------------------vita Io e te Pentagramma----------------------------------da inventare Io e te Profumo e succo d'arance Frullato d'amore da bere in un solo bicchiere Fascino di vita da assorbire Intensita' vissute--------------------------------Noi. Nei giorni Scompigliati i capelli dorata la pelle lucide le labbra Vive profondo il mio sguardo Tu chiuso sul mio petto immobile abbandono a perderti... Immensa luce smarrisce tenerezza Rapimento il silenzio assorda. Regalami il tuo viso Regalami il tuo viso perché possa sorridergli ogni giorno perché possa toglierci ogni tristezza perché possa regalargli la luce del mio cuore perché le mie carezze allontanino le tue ombre Regalami il tuo viso per fermare il buio dei tuoi pensieri Non importa se ci saranno rughe non importa se non saprà sorridermi non importa se non saprà ascoltarmi So già che ci vedrò storie scritte le rispetterò tutte perché pagine di amore che hai già vissuto arrivata nei tuoi giorni le girerò le sfoglierò le leggerò per capirti meglio asciugherò le tue lacrime quelle che non si vedono quelle conservate silenziose nei tuoi ricordi ti vivrò senza stancarti mai attenta nel chiederti anche un solo bacio Regalami il tuo viso perché espressione dei tuoi dolori Lo colorerò di una bellezza grande capace di andare oltre il tempo e sarai bello come non sei stato mai per me che tanto t´amo Regalami il tuo viso galleggerà sul mare della vita accanto al mio espressione visibile tela dove già il tempo ha lasciato i suoi segni Regalami il tuo viso. Come una sveglia antica * Come una sveglia antica segnare sempre il ritmo senza inceppare il tempo Fissare ogni cadenza all'ora Passato e divenire. lancette a districare nodi E nel silenzio il vivere scorre addosso e tiene uniti gli attimi sul quadrante usato E senti intense solarità e pioggia nel passar dei giorni Come terra rivangata ritorni a vivere Come tramonto ritrovi le tue sfumature calde Come una sveglia antica. Come seme sottoterra ho dormito a lungo! Germoglio nuovo danzerò a piedi scalzi sull'erba verde mi bagnerà il corpo l'acqua salata del mare Sfiderò paure angosce dubbi silenzi Li guarderò arrivare mi immergerò in loro Li conoscerò affondo ad occhi aperti per distanziarli Di nuovo viva io Di nuovo amore io. Bianca e nuova sempre * Sentire arrivare la sera Nel silenzio voci lontane riportano il passato Si stringono alle braccia le mani Si perdono lontano gli sguardi Soffusa nostalgia l'aria Attimi. Bianca e nuova viene addosso un'altra pagina Chiede le sue righe. Le parole sono ali Farfalle d'emozione che colorano di luce il mondo Sorridi. Comprendi. Veloci i battiti ricaricano le tue mani Senti correre intensamente il pensiero Ombreggiature d'angoli Salite Discese Marcature di dolore Pause di distensione volano nel tempo Pura voce le ascolti Le accompagni Le disegni su di un foglio nuovo Leggera infine rileggi Distendendo silenziosa le tue gambe. Ci sono giorni * Ci sono giorni nella nostra vita lunghi una vita intera Infinità infinita di affetti cari Ci sono giorni nella nostra vita brevi come lampi al buio divampanti come fuochi antichi come foreste antiche Giorni giovani,giorni vecchi giorni felici, giorni infelici E noi a viverli Scorrono così Amori, dolori Speranze, abbandoni Sfumature di sogni a volte persi a volte appagati Giorni per tutti i giorni nel continuo andare nel continuo vivere Giorni che ci aspettano che sperano soltanto nella nostra porta aperta. Donna di luce Ho avvolto lana senza colore gomitolo su gomitolo in una stanza grigia per mesi interi dove il silenzio stesso aveva perso ogni parola Ho vagato senza meta in luoghi senza luce Vuota senza più pensiero mi sono alla fine distesa sulla terra nel desiderio infinito di quiete assenza e pace Ho sentito l'immobilità degli arti il respiro sempre uguale i battiti del cuore sempre lenti Scollegata da ogni energia ho chiuso gli occhi a paure ed angosce Immersa nel lento grigiore di un tempo senza più cadenze sono diventata gomitolo senza bandolo gabbia d'apparente quiete torpore di morte Infinitamente stanca allora Mi sono guardata Mi sono rialzata Ho camminato Ad occhi aperti Ho rivisto il bandolo ...Io stessa!. Scintille di luce Scintille di luce sogni e ricordi antichi ritornano come tenere carezze Riaffiorano sorrisi intensi parole sussurrate pensieri indefiniti Le mani sfiorano lentamente i capelli arrotolati tra le dita E vivi dialoghi di persone care incroci d'occhi vissuti d'attimi colori atmosfere A sera avvolta nelle tue stesse braccia vagabondi tra sensualità desiderate sognate vissute nel ripetersi muto di nomi mai dimenticati Musiche che ritornano da lontano nella loro casa Si riaprono le vesti al vento Si rivedono nello specchio visi attaccati all'anima E lo stesso tempo sorride senza parlare Cambiano le luci le emozioni sfumano sulla pelle gli occhi si socchiudono per non perdere nulla di quei ricordi Certezza di una vita ancorata a piccole cose care Amore vissuto nei suoi cambiamenti come mistero di luce e di dolore inciso contro la fugacità del tempo E ti dici consapevole che dolori vecchi e nuovi si superano con l'accettare ogni scelta fatta con lo scoprire sorridendo che il freddo di un presente che riaffaccia si può respingere con quell'amore immenso che almeno un tempo nella vita siè pur vissuto. Tempesta S'alza lenta l'alba grigio e pesante riveste il freddo Densa la nebbia taglia S'oscura il cielo Perdono i contorni le casa piange il nuovo giorno Rivestita di solitudine la natura soffre Dai vetri osservo Ogni filo d'erba ogni zolla di terra trema Chiudo piano la finestra Ritorno nel mio letto al caldo Stringo in silenzio una mano cara Si muovono le dita Batte forte la pioggia ulula il vento Nuvole aborti di luce gridano tempesta. Tenera io calda favola vivo la mia nuova alba. Il tempo si ferma Il tempo si ferma sul viso scrivono nuvole grigie manca il colore manca il calore nessuna espressione tradisce il pensiero come acqua grigia tutto resta piatto immobile La vita incide a pelle il dolore neppure le labbra riescono a muoversi sinuose perle immobili chiedono ai giorni solo il silenzio parlano gli occhi profondi e muti chiedono sussurranti ancora il perché. Lo scatolo nuovo Ho lasciato in uno scatolo di cartone aperto sfinita e nuda tutti i miei dolori stanca oltre ogni dire Ho gridato dinanzi ad occhi conosciuti e stupiti le mie incomprensioni le mie lacrime nascoste i miei affetti mancati Seduta ad un tavolo poi ho ripreso a giocare coi numeri da uno a sei come bambina che scopre Occhi stupiti mi osservano senza più riconoscermi Non vogliono comprendere ancora Dentro un scatolo nuovo Aspetto, diversa ed uguale l'arrivo dell'anno Osservo l'attesa Cambiati i passi dovranno vivermi accanto Tolte le bende al passato Credo nella serenità che prende per mano che porta per strade dove i silenzi non sono muri ma candidi veli per passi stanchi Nell'attesa comune stasera ci sono anch'io E gioiosa gioco coi numeri da uno a sei. Attorno meraviglia e stupore. I biglietti appesi Sospiro lento s'incrocia il mio andare al tuo Mani strette sotto la pioggia sono assemblati all'anima i vestiti bagnati Questi nostri passi attenti nell'ascoltare piano i sogni nel raccogliere dalle porte chiuse i biglietti appesi fuori dalla gente per un domani più leggero per giorni senza fame per giorni senza sete Ed è l'andare antico di ogni uomo coi propri piedi scalzi scheggiati dalla fatica Ed è la pioggia che solleva che ripulisce le ferite le contrade abbandonate Vissuti d'emozione scivolano silenziosi sui nostri visi Sono armonie lente dolore assopito ripasso di storie trascorse scritture per ricordare chiè andato Preghiera di speranza i nostri occhi lucidi sospesi in un cielo che infinitamente grande non perde mai nulla nelle sue strade E l'anima si trascina oltre Attorno silenzioso il mondo. Avvolta Mi prende leggero quel desiderio tuo quasi fogliolina che alla prima brezza sbatte lentamente gli occhi s'insinua cioccolata calda il desiderio mi svuota e mi riempie il camminare delle tue voglie libera prigioniera io vento di scirocco tu frughi piega dopo piega ogni mia piega prendi col tuo scavare terra e radici insieme Edè possesso... desiderio che s'acquieta Oasi che allenta ogni stanchezza complici sorrisi offrono attimi fuggenti dell'orologio della vita .avvolta... Luce antica Solitaria la scalinata è silenziosa guida Sui ripiani intervallati Antichi lumi e grandi alberi Sfumato il viso ricorda Sorridono le labbra Addolciti gli occhi Ritrovano silenzioso un passo. L'uomo delle stelle Siè perso l'uomo delle stelle Sogno che illuminava il buio dimenticò per strada la sua realtà Piange nuda la poesia nel non averlo accanto Sorriso per le stelle rompeva il buio col suo vestirle di caramelle e zucchero filato Giocoliere di luce donava sogni ad ogni notte nei tratti bui di questa nostra terra Dondolava sempre quei suoi piedi stanchi l'uomo delle stelle sullo spicchio della luna sorridente sempre con quelle caramelle in bocca Siè perso l'uomo delle stelle le sue mani non toccano più il cielo chiuso nella sua prigione sente solo il buio Perso l'amore persa l'emozione vive senza storia naufrago di se stesso abbarbicato alle sue paure Cadono lacrime dal cielo per richiamare l'uomo delle stelle fantasia giocosa che un giorno amando comprò spezzandole le catene all'essere Siè perso l'uomo delle stelle E il firmamento tutto aspetta. Non perdersi quel perdersi Tra le pagine fuggenti della vita Brividi ad assaporare prorompente il mare Perla umana il corpoè desiderio che s'intensifica Lucidano gli occhi S'incrociano le mani Istanti quell'andare d'attimi Sapore caldo della vita .quell'essenza raccolta nei secondi Edè non perdersi quel perdersi per ritrovarsi ancora. Il mio Natale Il mio Nataleè per te bambino che non cammini per te che non puoi parlare per te che non puoi prendere nessun oggetto Il mio Nataleè per te piccolo che vivi sulle rotelle che guardi il mondo con la testina stanca china su di un lato Il mio Nataleè per te piccolo dai grandi occhi scuri che mi parlano di profondità lontane che ascoltano le mie parole sorridendomi senza bisogno di domande Ed io mi rileggo in questo tuo essere grande oltre il dolore stesso oltre un mondo che sfuggente e cieco ti chiama "diversamente abile" Piccolo grande amico mio che accetti col sorriso dolce l'esistenza che ascolti oltre le parole che cresci porgendoti col tuo silenzio Ed io comprendo il tuo andare avanti dalla forza incisa in ogni tuo istante Natale mio tu che ridai valore e senso a questa vita. Liberi Sensazione tua Scivolare fuori da ogni gabbia Respirare ogni respiro Gustare affondo ogni emozione Tenerezza Sgranare corposità all'essere Sfrondare d'ogni mortalità l'attimo Sospesa sensazione Ritrovarsi liberi Fluidità intrecciate Filare il tempo Carezze lente ad annodare gesti Sensazione mia quel diventare tua v i v e n d o t i - Edè pioggia Stupore è un paese avvolto nella fredda morsa del gelo mattutino Una coperta stanca d' un vecchio che stringendola va via Un pianto silenzioso di radice secolare senza più luce E ti fermi nel silenzio E passi la mano su una pietra antica ti parla di riposo per viandanti stanchi venata di spaccature è pianto di secoli mai interpretati a fondo E poi lo vedi coperto d'erica fissità immobile che sente senza parlare che sfiora senza toccare che veste regale il tuo silenzio E tu voli restando immobile Assoluto stupore Sensuale armonia E senti altro Scalinate d´archi antichi riparlano nell´ombra E suoni e risa giovani tra i muri sono sospiri e speranze al sole Il Tempo fa mille fermate all´ora Leggera brezza il vento avvolge Sfiora il ricordo diventa nuvola soffio d'aria pura si liquefà al sole Edè pioggia fine fitta che ti lava l´anima lo stupore. Presenze e lontananze Ascolto. asciugando pioggia respiro corto delle nuvole Silenzio le parole parlano momenti aperti al mare venati da ricordi amari Ed orme mie tra le case opache dei pensieri tuoi ad impigliare vicoli stretti tra le dita Colora i muri l'aria indietro il grigio Presenze e Lontananze. La verità antica E sono loro che ti ritrovi poi Quando ricco o povero Stremato da solitudini e delusioni Vivi tra scenari di visi chiusi Loro con quegli occhi umidi con quei gesti antichi rimarcati dagli anni passati dai pensieri del quotidiano andare dalle parole smozzicate per non sbagliare tremanti quasi per quel figlio che tanto ha voluto correre sempre assolo E resti muto In una casa che adessoè sicurezza In una casa dove il respiro ritrova strade Dove l'attesa si trasforma silenziosa In speranza per forze nuove. Fu mio E nel ricordo che assale si filano attimi dimenticati Fili di luce i capelli Erano rifugio per le farfalle La pelle era sapore intenso Piacere tenero l'emozione Riempiva l'attimo Scivolano nude le parole Calore vivo si perdevano nella notte Coi colori dei nostri sguardi addosso Fu amore Luce che dopo anni Vive i suoi bagliori nel ricordo Amore che si asciugò da solo Col dorso delle mani le sue lacrime Quando per continuare a vivere Scelse di dirsi ."Accadde ieri". Basta Basta a nostalgie amare Basta a lacrime salate La vita può essere diversa Il vento porta profondità di canti nuovi Il mare ci guida nell'accettare L'alternanza d'onde piatte ed alte A noi il saper sconfiggere quel buio Che serpe di vita nell'ombra Cerca d'oscurarci l'ora. Pulviscolo d'infinito Pulviscolo d'infinito Trovo pace Liquida luce Il pensiero si scioglie Leggero danza Volute d'aria Sono profondo respiro Trasparenze attorno L'anima Si allunga Si avvolge Assorbe ogni vissuto Leggero il sonno accoglie. Il giorno Vagano i pensieri all'alba Per le stanze della mente Ristorano l'essere Senti ovattato il mondo Ascolti il ticchettio lento dell'orologio Ne segui senza accorgertene il ritmo Ed il pensare si fa dolce Come l'andare sicuro per strade certe Dove il tempo ha segnato la tua stessa storia Sensuale arriva l'aroma del caffè Ti penetra T'assorbe Apri gli occhi Ti alzi Infili le pantofole Sorridi ai rumori familiari Sicurezze amate della tua casa Ti giri attorno Coi gesti usuali Domande e risposte si inseguono E mani sicure, le tue, Aprono le finestre al giorno. La verità antica E sono loro che ti ritrovi poi Quando ricco o povero Stremato da solitudini e delusioni Vivi tra scenari di visi chiusi Loro con quegli occhi umidi con quei gesti antichi rimarcati dagli anni passati dai pensieri del quotidiano andare dalle parole smozzicate per non sbagliare tremanti quasi per quel figlio che tanto ha voluto correre sempre assolo E resti muto In una casa che adessoè sicurezza In una casa dove il respiro ritrova strade Dove l'attesa si trasforma silenziosa In speranza per forze nuove. Il gusto del normale Capire il senso del normale è vivere la vita Con i suoi alti e bassi Sorridere al normale è alzarsi la mattina Accettando le mille piccole regole Del quotidiano vivere Sentire il normale è dare e ricevere empatia Solidarietà fatta Di rinunce e sacrifici Di attese e gioie Silenziosa costruzione il normale Con l'alternarsi a pelle Dei vari tempi e cambiamenti Gestire il normale E'acquisire sicurezza Riempiendo di piccole risposte I dubbi che assillano in silenzio l'animo Perchè dopo la notte Ritorna sempre l'alba Dopo il vento il sereno Dopo il pianto il sorriso Seguirne i ritmi Diventa allora Conoscenza di cadenze certe Per un uomo Che sempre più spesso Ubriaca le sue ore Con illusioni che distruggono lo stesso essere chimere vuote che una violenza oscura nutre. Voglio Voglio raccogliere le nuvole Cospargerle di musica Colorarle di rosa Spiegarle sulla terra Dove la guerra rende grigio il cielo Voglio seminare Su terre sminate Farne prati fioriti Spazi nuovi per bambini Dagli occhi tristi Voglio camminare Per strade libere Dove il confine Sia segnato dal sorriso Delle genti che s'incontrano Voglio bagagli leggeri Per le genti E regole e doveri Che luce sulla terra Si vivano libere nel cuore. Piazza di Spagna Filava triste la notte I suoi fili di stelle Una donna Viveva silenzio e sogno Attesa vana di un amore dimentico Soffusa e incantata D'eterna magia La luce l'avvolgeva La carezzava coprendola intensa e calda Statuaria e muta la donna Disegnava con le mani Giri lenti nell'acqua Dalle scalinate occhi Suonavano per lei una musica dolce Era unico quel suo esistere Nobile quella sfida persa Tenero quel volersi annullare In una notte d'incanto e dolore Furtiva una rosa le si posò sulle mani Arrossirono per un attimo le guance Affiorarono lievi parole sulle labbra Brillarono d'intensa luce i grandi occhi verdi. Oscuro di luce Polvere dorata Sui tasti di un pianoforte Estasi di un notturno alla luna Raggi traversi Fili d'essere a ruotare il tempo Onde laminate di ghiaccio Lontani pensieri diffusi nell'acqua Ombre velate di bianco Attendono Rubano l'anima all'uomo Muto ogni tasto Sbiancati fulmini Straziano il viso alla luna. Cecca Si trascinava il peso di tutto il mondo Cecca Senza neppure saperlo Sei figli e neppure trent'anni Non era bella Cecca Aveva gli occhi un po' storti E nel parlarle non sapevi come centrarne lo sguardo Abitava una casa con l'acqua ad ore Aveva un marito che beveva Cecca Ed anche lei a volte beveva di notte Ma era tenerezza ogni mattina Con quel vestito sempre uguale addosso Vederla arrivare con la fila dei figli appresso E tutti a profumar di pulito Con la merendina in mano E quei sorrisi birbanti che abbagliavano il giorno Entrava a scuola Cecca Con qualcosa da dire sempre alle maestre Parole confuse che chiedevano un po' d'attenzione Era una vita dura quella di Cecca Ma lei non lo sapeva Conosceva solo il lavoro in quei vicoli dove il sole non entrava Un giorno non la si vide più Nessuno nella vecchia casa del vicolo E poi la notizia. Era morta Cecca Era morta di polmonite Cecca Sparsi i figli Era unica Cecca Era dolce Cecca Con quel suo carico umano che tanto faceva pensare Era bella Cecca Era cara Cecca Era madre Cecca. Soffi Dune sabbiose i pensieri Si spostano lenti nell'anima Leggere vibrazioni Soffi impercettibili di esistenze vissute Silenzi privi di parole Immobili dentro solo per attimi Prima che la sabbia li riporti via. Pensieri impigliati L'esistenza?.........una goccia persa nell'oceano della vita. La vita?................un passaggio intricato d'anni che alla fine ritorna al suo inizio. La terra?..............il cammino dell'uomo le cui impronte hanno lasciato segno per un certo tempo. Il tempo?.............l'incanto di un momento, il tormento delle attese, il rintocco dell'esperienza. La memoria?.......una veste calda per le tempeste dell'esistenza.. Il malessere?.......l'oscuro fungo che avvelena le radici della vita. Il dolore?............un nemico perenne da trasformare in amico. La morte?............l'annullamento fisico dell'umano andare. La speranza?.......l'illusione che eguaglia i popoli. La religione?....la speranza che diventa "credo". La gioia?.............un fascio d'intensa luce e tu radiosa che ci cammini dentro. L'arte?.................tormento ed incanto dello stesso vivere. I desideri?............il sale dell'esistere. I sogni?................lo zucchero filato della vita. Le stagioni?.........i vestiti che la terra indossa per far cambiare d'abito ai desideri umani. Le stelle?.............il riposo dell'uomo che si racconta i sogni. Il cielo?...............l'immaginario infinito dell'uomo che vola alto. E levi e metti E dissotterri parti di te Che hai calpestato sempre Con l'assillante io devo Ne raccatti piano i pezzi Li ripulisci Con pazienza li riprovi accanto Ne ricostruisci unico l'insieme Col dirti piano io posso Spazio aperto Ad un diverso vivere i tuoi bisogni Staccato il grande albero del tempo ormai trascorso è silenziosità Tu desiderio e luce ripianti al sole il tronco nuovo che neè derivato. Gioventù Giovane la vita S’arriccia tra i capelli Freme nel suo avanzare Ambrato lo sguardo Si fa audace nel suo parlare intenso Curiosità e desiderio Le labbra Profumano di gioia Aspettano piacere Esplode la vita Gli occhi cercano il futuro Una spilla verde brilla E’ la Speranza Mentre un cappellino giallo Si poggia di traverso Nascondendo le prime fitte alla gelosia. E poi il silenzio Resta senza passi una stanza Senza voci una casa E’ andato via il tempo Sul tavolo un bicchiere Dentro una foglia verde Attorno mute e tristi le foglie secche. Andiamo insieme Ti parlo uomo Ti voglio amico uomo Comprendi il mio bisogno Io comprenderò il tuo Porgimi la mano Insieme saranno rugiada Le nostre lacrime Faranno storia le nostre lingue Ed erba nuova nascerà sulla Terra Con sopra scritta la parola Pace. Vita Vecchi tronchi oscuri nel viale vuoto Solitarie Le luci dei lampioni Giocano sull’asfalto grigio Ricamano sui sogni spenti. Poesia della notte S’intrecciano nell’oscurità le fronde. In un angolo Due vecchie sedie… Una casa e due vecchi innamorati Stretti nei cappotti lisi Abbracciati per non sentire freddo. I doni della vita I miei occhi vedono Le mie labbra parlano Le mie mani toccano Il mio cuore batte I miei piedi camminano Le mie orecchie ascoltano Eppure io dimentico questa mia grandezza Irretita in un correre appresso a giorni Che offrono sogni vacui senza più valori E soffro nell' avvertire l'insufficienza di una Vita Che non dà più una mano a chi non vede a chi non parla a chi non può ascoltare a chi non può camminare a chi ha malato il cuore chiusa per difesa in bozzoli d'egoismo in un agire che cerca di non far pensare agli altri Eppure I miei occhi vedono Le mie labbra parlano Le mie mani toccano Il mio cuore batte I miei piedi camminano Le mie orecchie ascoltano. A te solitaria tromba che suoni nella notte E a te tromba solitaria compagna muta di notturne ore silenziose intessute di ricordi dolorosi dico grazie -per avere lenito ormai il mio dolore lontano mentre gli occhi lo riguardavano ancora -per essermi scesa fin nel fondo più profondo -per avermi aiutato a cercare senza farmi male tenendomi per mano assieme a lui che ho nel cuore -per quei giochi dolci del tuo suono che mi davano coraggio mentre mi guardavo mentre gli parlavo -a te sconosciuta / coraggiosa tromba solitaria di questa notte di duro percorso dolce amante di anime ferite adesso io dico grazie, grazie ancora. Domani forse Se ti guardassi dentro Se tu parlassi A te stesso ancora Domani forse Potrebbe essere domani Ma tu offendi Tu critichi Tu neghi Tu bacchetti Tu ti adiri Pur di glissare sempre Ti infossi In quel lavoro immenso E corri Corri E conti e conti Cintare chissa’ Poi Non si sa ! Se ti guardassi dentro Domani forse Potrebbe essere domani A tavolino insieme Tovaglia a scacchi sul vecchio tavolo Sconosciute nodose Vecchie mani giocano ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::compagne ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::di una sera Una partita a carte * Due bicchieri aspettano Osserva una bottiglia * Silenziosi due vecchi fumandosi la pipa gomiti sul tavolo :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::a sfiorarsi appena le dita :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::giocano povere di soldi ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::una partita a carte * Attenti i visi bassi gli occhi slacciati e lisi i colli delle camicie vecchie le giacche :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::Pulita storia :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::vivono una tregua * Sabato sera il riposo ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::la Vita gioca a carte :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::sognandosi una vincita Sul tavolo il vino rosso * Così semplicemente Gli uomini dei campi gambe immobili sotto al tavolo sorridono ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::Pantalone e pensiero vecchio ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::vivono in silenzio serene:::::::::::::::::::::::::::::::::le ore del riposo Dentro e fuori noi E vago io nel mare tuo tu nel mare mio anime insieme assorbono sensazioni sfumate gocciolanti fluide solari lucenti Sollevati noi sospesi noi insieme I nostri corpi ancora lì uniti teneramente uniti sfinitamente amati Noi li vediamo noi ci vediamo noi Emozione confonde e reale ed irreale e chiama e veste e culla E galleggiamo ora io nel tuo mare tu nel mio mare emozione chiama dentro e fuori noi. E gioco un po’ con queste foglie ora… Qui distesa ti aspetto non ho più fretta mi vivi dentro ora lo sento Sono lì ormai attaccata e nonè più come dicevo un tempo nel taschino della tua giacca che tanto spesso cambi no nonè più lì ora è il taschino della tua pelle stessa E pensiamo insieme e mangiamo insieme e camminiamo insieme e riflettiamo insieme e ci addormentiamo insieme Passeggio a volte in un viale qui vicino è pieno di foglie ora marrone ora altre volte verdi e camminando ti parlo e dolcezza mi invade ti vedo sempre in quegli affari tanti… tuoi e tensioni sento e vorrei aiutarti e volare subito da te quando ti senti stanco per carezzarti il capo per aiutarti tanto in quei tuoi conti strani Ma poi mi chino raccolgo le mie foglie e mi sorrido sola E’ qui che tu mi vuoi oasi serena del tuo quotidiano oasi tranquilla dove riposare quando sei stanco Ed io capisco e ti raccolgo / io.. E gioco ora un po’ con queste foglie care piacerebbe anche a te farlo una volta tanto ecco lo sto facendo io ora anche per te E gioco un po’ con queste foglie ora… E quando ti vedrò .. E quando ti vedrò Ti scorticherò la pelle Con i miei baci Berrò il tuo sudore Di ore d’amore Ti scucirò il cuore Per scambiarlo nel petto tuo Con quello mio E cucirò il tuo Nel petto mio Quando ti vedrò Non parlerò Perché le mani Da sole Riempiranno il mondo Per le carezze Per i gesti Per gli incanti Che corpo mio Più corpo tuo Assommeranno insieme Quando ti vedrò Ti scorticherò la pelle Per amore Per amore e basta. E I(l) lago, d(ent)r(o) Dolcezza infinita il tuo sorriso mi avvolge mi digiti tutta come tasti d´un piano Senza vie d´uscita emozione profonda io stessa acqua e cielo confusa nel sole mi perdo mi piego sfoglia leggera Gesto io stessa del tuo muoverti parola improvvisa delle tue labbra mi avvolgo esistenza io del tuo esistere stesso. Rosso fuoco Avvolgere tra le dita fili colorati Gira veloce il filo Rosso fuoco il sole Niente nodi a fermare il ritmo Tra le mani l'essere Abbaglia il sentire L'infinito e il suo mistero Profondo respiro libera Passato e presente avvolti Colorano le mani Rosso fuoco il sole S'immerge nel suo mare Quando ti penso Quando ti penso sento rubarmi gli occhi scavarmi l'anima carezzarmi il viso Quando ti penso prende colore il tempo note tinte d'arancione Nuvole ricoprono di dolcezza Ed entra dentro.l'infinito cucendo addosso il suo sentire Quando ti penso mi rendo conto di quanto effimere siano parole come Spazio e Tempo con quell'esistere d'aria che tutti avvolge tessendoci uguale Vita addosso Quando ti penso ritrovo nel tuo starmi accanto passato presente futuro e mi carezzo lentamente gli occhi. Desiderio Acqua. Brivido tuo Brivido mio desiderio addosso le tue labbra Pelle bagnata la mia schiena Emozioni sussurri essenze sentirsi insieme Desiderio. Viandante d'ieri e di oggi L'infinito azzurro del mare spazia nel celeste cielo un motoscafo in acqua un aereo in volo attimi diversi di una profonda pace Il sole del mattino illumina ogni persiana aperta i marciapiedi lavati respirano di luce scope poggiate ai muri si asciugano sgocciolando le fatiche Mi circonda il verde lunghe e parallele le onde ammaliano i miei occhi mi tirano fuori l'anima Profondo respiro ci distendo sopra ad asciugare pensieri miei ancora bagnati di ricordi Intensità appese al filo della memoria pezzetti di storia veline delicate tra le mani Momenti che ripassano sospesi tra reale e desiderio silenzi pesanti più del tuono Dinanzi a te respiro intensamente mare mio t'assorbo in ogni briciola del mio sentire mi vesto della tua pace sano i miei vuoti ascolto la tua saggezza sapore antico la tua salsedine mi riporta indietro il tempo e le mie ombre toccano piano i tuoi colori Solitudine vestita d'infinito mi sento pagliuzza tra pagliuzze pezzetto di pane che può servire ancora coraggio che il tempo non mi ha portato via Viandante rimetto i sandali ai miei piedi risalgo gli scalini a mare a passi lenti dentro l'emozione riprendo la mia strada scoprendo le mie ombre al sole Vertigini d'emozioni E mi prende vortice Io spazio E mi assale musica Il tuo sguardo E mi stringono forti le tue mani Calda la pelle si ricopre del tuo calore. Vertigini d'emozioni Note che suonano un notturno oltre lo stesso bacio Edè istante vissuto l'Infinito Senza mai risposte Riaffiorano antiche pagine gia' chiuse In bianco e nero scorre la vita Immagini Occhi profondi Labbra senza sorrisi Si stringono le spalle tra le braccia Ci sono momenti in cui sorridere è impossibile Ed i perché vengono addosso sempre e senza risposte sempre Si chiude così un fiore senza capire ancora d'aver passato il giorno Incendio di melograni rossi S'allarga l'aria invade di calore l'ombra Lento s'abbandona il corpo s'allunga una gamba dondola l'altra Veste la calura l'ora Chiuse le palpebre ascoltano Mille i passaggi. Accompagnare il tempo divenendo Tempo Pulviscolo dorato i ricordi sono granelli di sabbia frammenti di vita cuciture di un pensiero dal tessuto liso e forte Sull'alito del vento l'ondeggiare d'una tenda è istante e sogno Attimo nell'attimo la pace incenerisce il lutto assorbe luce L'uscio antico si riapre al divenire Risentirsi storia Sapore denso ripopolano le ore parole credute perse. Incendio di melograni al sole sorride il tempo Gusto di chicchi rossi la vita ridona l'emozione Crudele Ed urla barando E ripete no. Occasione malinconica la Vita quando vecchia crudele ti cade addosso stracciandoti le ore Confini Ti distrai un attimo dai tuoi no ed improvvisa ti ritrovi ad amare maè follia turbamento a volte ti copri allora gli occhi Lacrime ti fanno sera i giorni e perdi il tuo stesso credere Vaghi sola per ritrovarti ancora per incollare i pezzi rotti li raccogli li stringi nelle mani li ritingi delicata ridai loro il calore Passo dopo passo attimo dopo attimo ritrovi alla fine il tuo nome dopo averlo perduto ancora. Catene e libertà Parlavi sempre di partenze occhi tristi riscendevano scale Freddi lampioni attorno con la tua ombra accanto E quel cappotto che non serviva a nulla per il gelo dentro E la partenza arrivò Si persero pure le parole si chiusero finalmente gli occhi Il dolore diventò pietra e ruppe ogni catena Il Tempo dalle nuvole lassù sorrise Ridando libertà a due occhi verdi Arance rosse Oggi due fiumi Anime libere Fantasie Incanti primari carezze vellutate Gioie Arance rosse liquido dorato a pelle scorre al sole Vissuti Ti sfioro. Una stretta annulla il silenzio Una carezza copre il dolore Vissuti. Un violino suona Respirare profonda l´emozione sorridere al tempo che per incanto vola Cedere tra braccia che riscaldano tra lacrime che liberano gli affanni Cambiano i ritmi riprende il vivere Un violino ritrova il suono Tra il celeste ed il grigio Miscuglio di colore si perde l'anima Riflessi d'abbandono gli occhi abbassano le palpebre Tra il blu intenso e il lilla mi scorre accanto il fiume Due ninfee sono petali colorati sospese sensazioni baciate dalla luce Nell'acqua emozione scivola libera tra il celeste e il grigio Lenti rami ritrovano i percorsi Accanto nel canneto fruscio appeso a liberare l'anima una tuta blu e il suo vissuto Attorno accoppiati e sparsi i sentimenti Sinuose fantasie Sinuose fantasie s'intersecano fermano il tempo Liberi palpitano i cuori Si lasciano andare vortici d'acqua i movimenti ricamano di spuma bianca il sogno Poi è tenera quiete che culla Carezze al buio lievitano tra i respiri lenti Edè il sonno. Senza più ieri Ordine al mio disordine carezzi il mio silenzio Mi spalmo storia nella tua vita Vibrazione intensa dilaghi senza argini nella mia Insieme pioggia. Per amore Attimo arrivi mi prendi Braccia abbracciano respirano Bagnano sale e mare sfiora la sabbia Farfalle colorate vestite d'emozione volano leggere Io tua Tu mio Per amore Lievi labbra Sereno questo calore riscalda senza bruciare Lascia il gelo dormi abbandona il dolore Lievi labbra ti veglieranno presenti ti strapperanno per sempre al buio Per sempre. Gocce di pioggia Giorni di pioggia Vagano senza dimora i pensieri sono nuvole che riportano il passato gocce d'acqua sciolte contro i vetri monotonia di un presente stanco Eppureè vita quel ticchettìo che s'espande nel silenzio toglie sete ad una terra arsa Ascoltarlo ad occhi chiusi diventa piano piano nenia compagnia che avvolge l'anima Escono i sospiri domande lievi occhieggiano al futuro Nel calore della stanza riaffiorano diverse le domande del domani Si cerca dentro un lievito capace di maturare meglio il giorno Continua lieve la pioggia S'alza l'uomo versa un po' di vino nel bicchiere s'avvicina ai vetri sorride piano Riattaccano fili staccati dalle nuvole i pensieri. E si vive E si vive dentro il guscio unico di quel saperci ascoltare E mi baci raccontandomi dei no ridendomi dei si che ci scrivono addosso dubbi e affermazioni ogni giorno E crescere e decidere diventa così realtà tinta di sogno Indifferenza E' gaio il cielo stamattina Le macchine veloci giocano con un sole che sorride Veloci i passanti. Un mondo vivo che cammina In tanti Ma sempre più numerosi assolo con le borse in mano ed i pensieri stretti in testa Qualche anziano dalla panchina osserva silenzioso tentenna il capo Opacità indifferenza e silenzi fanno sentire solo gli inciampi della vita e si perdono così sorrisi e sogni Passa inosservata la giocosità di quest'aria mattutina Si rientra a casa senza pensare di non aver goduto neppure un attimo di sole Ed il grigio aumenta dentro. Germogli Sto costruendo una casa dentro me senza pareti fisse né stanze di appartenenza Si allarga ogni giorno un po' e la sua porta nonè mai chiusa Gioco coi bimbi malati abbandonati violentati Porgo cibo ed acqua a chi arriva solitario o profugo senza terra Carcerati mi aiutano a spostare pareti ad allargare spazi Forza oscura ridiventa luce Incontro solitudini mi fermo le prendo per mano le accompagno dove il mio ed il tuo vede chi più ha bisogno Rispuntano germogli di una Speranza spenta per costruire dentro una dimora nuova S'allarga così l'Amore sulla Terra Mattoni nuovi s'alzano E l'uomo scrive sopra la parola Pace. Il tempo lento Il tempo lento è misura che tocca e tace grano maturo che s'appaga nel ritrovarsi. Ha il silenzio popolato di visi e luoghi di decisioni e gioie di delusioni e rischi. Il tempo lento è un cappotto caldo che alla fine ti ritrovi addosso senza averlo mai comprato Respiro delicato ti rilegge piano ogni tua pagina con quel distacco pieno che solo l'esperienza insegna per quell'aver accordato in una doppia nota dolore e gioia. E senti il gusto di poterti stiracchiare ad ogni risveglio con un sorriso lieve pronto ad imbastire piano ogni nuovo giorno dono da assaporare per quel suo essere il tuo di ieri diventato oggi. Sussurro d' infinito Sussurro d'infinito l´anima rispecchiò le stelle Un attimo E fu Luce nell´Universo Ciao uomo E' sempre grande lo stupore che mi assale all'alba con il giorno nuovo che mi respira dentro Palpebre assonnate mi leggono nell'anima scrivono ad occhi chiusi istanti su fogli lasciati dalla notte Caldo profumo di caffè nell'aria Passi per strada scaricano giornali Pagine lavorate nella notte si distribuiscono per il mondo Pensieri tristi pensieri per pensare ancora pensieri per sorridere pensieri per sperare pensieri che si porgono dove sangue umano cola dove kamikaze perdute menti si fanno esplodere Si scopano dai marciapiedi pensieri ormai di ieri pensieri stracciati pensieri già dimenticati Il cielo di un celeste chiaro incanta l'anima Ognuno spera Corre con mille progetti addosso l'ora Chiavi in mano Bambini pronti in macchina Scuole, uffici . Ciao uomo, mi raccomando, guida piano. Giocattolo gettato Spalle girate i passi vanno in direzioni opposte Vuoto senza senso------------------------------opprime persa------------------------------ogni meta perso----------------------------- ogni sogno Resta il dolore gomitolo di filo intessuto a nodi Sogno non accettato dalle svendite Giocattolo gettato alla rinfusa giocato in un giorno mai esistito. E l'erba restò muta a ricordare un sogno M'inondavano le tue mani Occhi i tuoi erano danza sul mio corpo Ti venivo sogno di terra Tu accendevi fuochi con le mani e fiamma alta vestiva la scura notte Magia di un attimo Cadde duro il silenzio Cessò improvviso il suono il fuoco la fiamma E l'erba restò muta a ricordare un sogno In macchina insieme Ed i tuoi occhi sulle mie labbra unico accenno unica espressione Muto il tuo viso un attimo fissa il mio Ferme e chiuse le tue di labbra mi parlano forte di un sentirmi dentro Ed io che ti scruto capelli mossi dal vento il finestrino aperto ed eccole che sfiorano le mie di labbra leggermente schiuse Vola leggero il ciondolo sul mio collo Si snoda lunga la strada viaggiare insieme vivere insieme Attimi di vita brividi che liberi s´ incontrano istanti Edè divenire che t´assale dentro E sera, tace La vita raschia forte l'anima tenaglie aperte stritola fianchi gambe seni Uccidersi per non sentire Uccidersi per dimenticare E scrivi senza senso E mordi le tue labbra Foglio scritto caduto all'improvviso dalle pagine di un libro già dimenticato E sera -------senza parole,tace Ed i tuoi occhi sulle mie labbra unico accenno unica espressione Muto il tuo viso un attimo fissa il mio Ferme e chiuse le tue di labbra mi parlano forte di un sentirmi dentro Ed io che ti scruto capelli mossi dal vento il finestrino aperto ed eccole che sfiorano le mie di labbra leggermente schiuse Vola leggero il ciondolo sul mio collo Si snoda lunga la strada viaggiare insieme vivere insieme Attimi di vita brividi che liberi s´ incontrano istanti Edè divenire che t´assale dentro Nelle mie mani stelle ::::::::::::::::::: E Tu ::::::::::::::::::: Occhi chiusi labbra amanti a vivo sulla mia tempia Corpo tuo in piedi mi pressi di fianco incanto che mi carezza a pelle Avvolta tra i capelli la mano tua mi grida amore vivendomi Intensamente dentro morbido manto i miei capelli tremano tra le tue dita :::::::::::::::::::: Ed io :::::::::::::::::::: Occhi chiusi mi perdo in questo tuo abbandonarti a me e mi sfioro ,fuori corpo Io stessa dentro di te istante per istante meteora d´infinito labbra appena schiuse----------------Fuoco :::::::::::::::::::::: E Noi ::::::::::::::::::::: E questo viverci oltre lo stesso senso oltre gli stessi corpi è solo estasi Notte fonda ci veste qui ,soli sulla collina mantello blu intenso l´infinito-------stesso siè fermato--------------------------Incanto Attorno ci circonda nudi-----------------------------------i corpi espressione e sintesi----------------Immensità Stelle stelle stelle stelle Salgono scendono impazzite innamorate Amanti tra le nostre dita e--------------------il cielo strie di --------------------------------Luce ardenti Luminose tremanti sciami dorati Guarda la luna silenziosa stupita e intenerita-----------------------------avvolge Si fissa nel cielo Passaggio nuovo al mondo ::::::::::::: Tu Io :::::::::::: Insieme ::::::::::: Unici nell´ estremo l´abbraccio Indescrivibile Pagina d´essenza da fermare da porgere Attimo unico di Stupore ::::::::::::: Eterno che soffia :::::::::::: Infinita Vita Sentire oltre il sentire stesso che ci sta ------------------------------passando accanto Infinità d´essenze---------------------Noi E zingara ancora E zingara ancora dispersa in un cuore lontano lavata dal mio stesso dolore coperta di veli , dono del sole riprendo a danzare una danza Nel vento mi apro le braccia getto indietro i capelli nudi i miei piedi libere conchiglie di sabbia si incrociano fieri musicano suoni Si piega libero il corpo fremente d'arsura si tende alla luna ed ali nuove nel vento ,io stessa, salsedine di mare vestita di stelle volo nuova ,sola stanotte, un volo d'amore E E, Solo ancora il mio cuore ti porge una rosa gocciola sempre questo dito punto d'amore il dolore lo ha tinto di nuovo di rosso aspetta in silenzio il tuo dito e spine piano si toglie. Ancora. Co(meta) perenne, ( tu) Appartenerti un attimo Perderti l'attimo seguente Paradiso e inferno Cometa perenne ,tu Stella fissa ,io Ritrovarsi improvviso. Col(ora)ti.. E, chiudi la porta, alla fine E vedi andare via l'alba e poi il giorno e poi ancora la notte e alla fine stanca Ti arrendi Non c'è l'infinito Inutile giocare partite senza i due giocatori Inutile fare discorsi stonati E chiudi la porta, alla fine. E, nel silenzio aspetti * Normalità finta * Paura stretta ansia strisciante fuori il sole ferma innaturalmente vivi immobile ,attesa umana occhi stretti parlano soli monologhi domande senza risposte si scrivono nell'animo tuffi di profonda amarezza arenili bianchi ,silenziosi ,osservano e nulla tu puoi sola sullo scoglio ,aspetti tagliato il cuore tace ricorda i ricordi sfocano ingenuità e tenerezze inutili forse ,sciupate lente le ore scorrono corto il respiro E nel silenzio aspetti. Sola. Sola E ti vesti e ti svesti e mangi e parli assente presente Voci gridano nel cuore e ti consumi i giorni e ti consumi i ricordi e ti consumi i sogni e senti vestito, solo l'attesa e nel silenzio, chiudi. Sola. Triste, solitudine cammina Profondo chiodo nell'animo Non riesci a dire non riesci a dirti Abusa il Tempo Fatica è aprire gli occhi Immobile scivoli stanca Scrivono i tagli e decidi il silenzio Lontana, molto lontana una musica triste, piange. Era tango Ti accartocci ****e**** fiamma di falo' bruci. Stanca. Ciechi gli occhi Faticano i sogni Crudo il reale scarna l'animo Ciechi gli occhi lasciano il Tempo . Silenzio. Ferite, il silenzio Ferite il Silenzio Solitudine spezza l'anima Chiedi senso ai ricordi Tacciono Ti annoda il pianto Non piangi Ripeti i quando, i come ,i perché Nessuno risponde Fantasie infelici senza piu' ragione Tranquillità molto , molto lontana scortica ,ferisce Timori e dubbi nei passi .E non sai . Ferite , il silenzio. Solitudine Abituarsi al Tempo E poi Ti perdi Sfinita dal non condividere. Solitudine. Vai ..Vai Sorride felice il cuscino è rosso d’amore E giallo di luce Ha ancora appesi I suoi occhi belli nel cuore Lei dorme Li culla Armonie del cielo Ballano Lontana Vicina Immensamente Vicina Una voce Ripete nel vento Per sempre Vai Vai Per sempre Morbida Immensa Silente Vellutata Ripete ancora Musica celeste ora Per sempre Per sempre Lontana Vicina Per sempre E il vento nei cieli Impazzisce d’amore E fronde infinite Gemono Nei tempi futuri Gridando anche loro Per sempre Vai Vai Per sempre Sorride felice il cuscino è rosso d’amore E giallo di luce Per sempre E ti vive il silenzio Ed alla fine arrivi muta alla stazione scendi sola i gradini Sordi i passi senza più parole Unico compagno che t'accompagna un Silenzio grande Ci sei sei presente lo avverti Ti senti soltanto Assenza Dormono le stesse parole Sembrerebbe vuoto questo stato maè forte protezione coperta calda soffice calore che accoglie attesa Diversa attesa Nessuno da aspettare Nessuno cui aprire la porta del tuo pensare tu soltanto l'ospite da accogliere E resti così chiusa nel tuo fortino dove hai serrato prima pure i cancelli dinanzi ai portoni antichi Muta osservi il mondo le ore che lente vanno Abbassi le palpebre solo al pensare Resti sospesa Silente pure ogni emozione Ti vive presente compagno solo il Silenzio E nel silenzio senti il grigio dell'anima scivolare lento sull'acqua Ti scorrono goccia a goccia il sentire i sogni quelli piccoli il gusto dei piaceri e quel tuo saper amare particolare E chiudi gli occhi per liberarti per vivere di nuovo i giorni. La luna ci avvolge Luna accaldata mi chiama sorrido Ballo lenta in penombra le stelle frizzanti aspettano Complice sorrido Si allargano morbide le camicie Prendono alle spalle due mani Blocca il respiro scotta la pelle sui fianchi Sensuali le schiene s'incontrano Baci caldi le labbra Nelle mani il tuo viso unicità i corpi Stelle bruciano in cielo Violano i corpi l'immenso sfondano l'anima Violini allentati gocciolano tenerezza Culla il silenzio Si scuote la luna saluta ondeggiando riprende il suo viso triste fascino per riparlare al mondo. Morbida e donna E mi sento morbida .............................................quando mi parli e mi sento donna .............................................quando mi tocchi e mi sento bella .............................................quando mi guardi Sorrido .............................................sintonia di labbra Gli occhi Certezza del mio tempo .................................tu Specchio che rifrange .... ............................io Intensamente ................................Intensamente E mi sento te. ................amore Immensa tu E sono andata Oltre l’umano sentire Ho bussato al cielo E porte d’avorio si sono aperte Bambagia d’amore dentro E immenso che ti prende E magia che ti veste E tu che libera nuoti Girandoti in lui E immensa in lui Che ti prende E immenso lui in te Che lo prendi immensi Infiniti Ho bussato al cielo Sveglia sogno Un sogno senza più ritorno Un sogno dai colori sfumati Fatto di scale che uniscono Ora Il cielo e la terra E te e lui Non lo cerchi più ora Non ti cerca più ora Non lo hai perso più ora Non ti ha perso più ora Immensa tu Nell’immenso celeste Oltre i giorni Oltre i mesi Oltre gli anni Oltre la vita Immensa tu e celeste Nel cielo infinito e celeste. Fuori e dentro Libera nell’infinito tuo Bruciante di armonia di cielo Io danzo Rosa gialla All’orecchio intriga Rosa rossa Giarrettiera infuoca Musica celeste Il mio corpo Fuori e dentro Vergini lenzuola Vergini lenzuola Piangono Attori sconosciuti Di platee piene Assistono teatranti Inconsapevoli A “Prima” Vestiti e brividi Da incubi D’orrore e sangue Si sganciano Scrosciano Gli applausi Al buffet Negli intervalli Fiumi di gelato Scorrono. Fragranza Interrogano silenziosi gli occhi Si girano tra le dita le ciocche smosse Rosata la pelle attrae Luminosità le labbra invitano S'abbassa lo sguardo intensità... Si gira lento il capo perduto... Tocca senza parole il sentirsi... Emozione e foglie Emozioni e foglie respiro vivo a serrare l'animo magia di un verde che si porge nell'andare abbandono luminoso che avvolge gli occhi regno d'anima e di luce Scintillano gli arbusti Chiome al sole scrivono lunga vita nel domani Ed i nostri passi in mezzo. Goccia a goccia Chino lo sguardo parla il respiro carezza il movimento prendono la vita le tue mani diventano sentieri intesa il darsi intesa il prendersi scorre tempo l'uomo scorre terra la donna rugiada l'assaporare lento d'insenature e scogli Allentati i pensieri sconfina ogni confine l'esserci annullato l'attimo annullato l'infinito sboccia tenero il piacere. Ed io che t'amo E´ quell'andare lento dei ricordi che mi riveste l'anima E' quel sentirti a me vicino che rafforza ogni mia attesa E' quel sentirti accanto che fa vissuto ogni mio rigo Le tue mani parlano nel buio vincendo ogni scommessa dura Tenerezza memore di giorni mai finiti Carezza senza fine del tuo riserbo caro Unione senso ed essenza di quel che si chiama Viversi E nel silenzio scorrono i miei giorni tocco di vita ogni oggetto che mi circonda in questa casa con quel sapore tuo unico...sempre addosso Ed io che t'amo. Donna capricciosa Fiocco il seno donna fulminea senti ammaliante il sorriso turbamento gli occhi bassi invito Sguardi addosso Sposti in avanti i capelli Sensuale raso è piega a leggere il tuo corpo edè svestirti quel tuo vestire bignè le labbra. messaggio. Quando guardo queste stelle Quando guardo queste stelle il cuore vorrebbe piangere l´animo si ripiega perchè non comprende Alzo gli occhi al cielo ed all´improvviso vedo una stellina scendere è piccola la più piccola Si siede vicino a me sullo scalino a mare mi carezza con la sua calda luce poi piano dalla sua tasca d´oro esce un pezzetto di carta tutto sgualcito ..."Oh!faccio io lo riconosco"... L´avevo gettato per terra vicino al mare due giorni fa con rabbia e dolore La stellina lo riallarga timida-timida mi sorride dolce-dolce mi dice piano: ..."Leggi leggi"... Ed io la guardo Negli occhi solo lacrime ormai Poi leggo... "Amore che il risveglio ti porti il sorriso e quel timido sole che fatica ad uscire dalle nubi ti possa dire "ciao stella fammi compagnia" E mi si rompe il cuore e t'amo t' amo tanto così come tu sei incosciente intrattabile ma tanto caro insieme. Acqua chiara S´apre improvvisa la chemisette Ondeggia al vento Si ridisegnano gli occhi miei nei tuoi Viso al sole Respiro il tuo respiro Mi vuoi acqua chiara in questo giorno che ci regala il mondo Trattiene l´attimo l´emozione Sugli occhi volano liberi i capelli Carezzano bianche le nuvole Accolgono lenti sussurrii le mani Tenero desiderio mi carezzi E penso e pensi Lievi i sorrisi Nell´incrocio degli sguardi infinito come mai il mondo addosso. Calore e pioggia Il respirare libero del cielo il tuo esistere Le stelle ferme giocavano con l'acqua Tondi e bianchi i ciottoli del mare Suonava dolce l'onda lente le tue mani sfioravano il mio corpo Toccavano sorrisi e desideri Vestivano calore e pioggia le parole. E l'erba restò muta M´inondavano le tue mani Erano danza i tuoi occhi Accendevi il fuoco Si vestiva di fiamma la scura notte Magia di un attimo Cadde duro il silenzio Cessò improvviso il suono il fuoco la fiamma E l´erba restò muta a ricordare un sogno. Tramonto rosso Rosso fuoco in cielo Rosso fuoco a mare barche ombre nere su liquido rosso fiamma scuro niente colori nella scogliera muta si raccoglie ormai nel suo sonno antico neroè il suo mantello rosso fuoco in cielo rosso fuoco a mare tramonto in terra Non c'è sentiero per avvicinarci Mi gira attorno il mare trasparenze infinite sfumature d'acqua immobili vivono scogli antichi appena appena affioranti da queste acque limpide E vedo antico e vedo sassi e vedo scale di mare scendere a poco a poco in un profondo abisso E cielo e mare all'infinito sono ora una cosa sola ed io parlo parlo di me parlo di lui a voi acque che limpide mi ascoltate che serene mi cullate E gli occhi toccano improvvisi e silenziosi quella torretta antica solitaria e maestosa ancora nella scogliera arida di pietra dura arrampicata e sola e ruvide pale di fichidindia e cespugli aspri di fiori gialli pungenti sono il suo contorno Non c'è sentiero per arrivarci è lontana ed asproè il suo cammino ma resta lì sentinella immensa di un mare che non finisce mai di un cielo che sa solo perdersi nell'immenso di un sole che all'improvviso illumina Resta lì rifugio estremo per ogni cuore stanco rifugio estremo per ogni cuore amante Non c'è sentiero per avvicinarci ed asproè il suo cammino Mi gira attorno il mare Amanti noi Mi chiedi muto terra da seminare fiamma da scaldare acqua da bere S´inventano i suoni Colore acceso il sogno vive Dolcezza infinita il riserbo parla Mi guardi Tremo Alzi la mano mi cingi il viso Avvicinando il capo mi sfiorano le tue labbra Ti guardo carezzano il tuo viso gli occhi miei Lenzuola bianche si spogliano Serene cullano Amanti noi per non morire mai Lontano il mare sogna. Al rientro Bruciavano di calore addosso i vestiti quando per le stradine acciottolate rientravamo a casa Mi sfidavi sempre e l'arrivare mozzava il fiato tra le risa Poi ad occhi chiusi a ristorarci tra i rivoli d'acqua calda lungo i corpi Complice. l'arrivo sottile del piacere. Affondare per... Affondare per respirare affondare per capire affondare per ritrovare affondare per rivivere affondare per assorbire affondare per rimuovere affondare per rinascere Rinascere foglia nuova nel vento Vivere... ago il Tempo filo il Dolore punto la Vita. Affacciata alla finestra Osservo attimi sensazioni tinte d'anima Esplorazione incessante mi gioco Colore acceso e violento mi incido profonda Impulso vitale macchiato il dolore mi taglia Nel giorno cerco forza e magia Mi impasto passione sorriso malinconia e lavoro Espressione della vita che mi vive tra un sorriso ed una lacrima nascosta. Adiòs * Adiòs... Negli occhi implacabile si ferma il Tempo Lucido lo sguardo scrive l'attimo Senza parole il battito Immobili le labbra Senza mai voltarsi pallido un viso cammina Esistenza intrappolata in quel parlare piano ..."Adiòs"... Nel vento foglie raccolgono. "Per sempre ". Sono diversi gli occhi che hanno fatto all'amore Sono diversi gli occhi che hanno fatto all'amore Profondità intense parlano d'un vivere d'attimi fuori da tempi e da spazi Sono ciglia che lievi si abbassano Sguardi socchiusi che si riaprono Specchi che si rispecchiano per risentire per ricordare Diventano storie scritte nella memoria dal tempo che passa Scritture fini di raro inchiostro sussurrano il sogno vissuto il darsi e il prendersi infinito che passa sfuggente all'arrivo Sono diversi gli occhi che hanno fatto all'amore Sono bende per ogni ferita Sono acqua per terre deserte Sono mari che hanno perso la voce Lunghi una vita lasciano il segno Radici intrecciate il loro immenso mistero Sono diversi gli occhi che hanno fatto all'amore Desiderio voluto risbocciano vivi nel grembo di donna Sono Vita nuova che si affaccia al domani. Acqua tu stessa in luce E dopo la dimensione umana si allarga si espande Brivido impalpabile ti sale dai piedi ti percorre tutta in salita ti attraversa il corpo ti illumina Si trasforma in cerchi di luce morbidi lenti inanellati E ti liquefai Acqua tu stessa in luce Senti voci lontane Soffici veli bianchi ti vestono Ed il tuo corpo acqua danza alato ormai bagliore di cielo rivestito di sciami di comete dorate E la musica stella di ferro di mille stilettate a ruota Ti prende Ti lega E giri Giri Giri Ruota d'amore E stelle di mare nei fondali E cavallucci marini dorati portano a te dagli abissi Amore eterno Amore celeste Amore umano Sconosciuta al mondo Tu danzi Danzi sola Nel firmamento Acqua e Luce insieme Stelle e comete ti fanno da tappeto Tu regina Loro vassalle E il cuore batte. Accende la luna Se arrivi tu faccio silenzio per ascoltare Succede così che l'immensità diventa favola Ti prende per mano Ti sfiora con gocce d'oro gli occhi Raccorda in armonia infinita stella a stella Accende la luna Veste il Tempo il nostro andare E gli occhi tuoi, i miei E la vita mia, la tua. Accecato il cuore Nascosta in un castello rinchiuderò nel sotterraneo più scuro l'anima Perso in un antro senza fine siè accecato il cuore Accattone Cappotto in piena estate parli solo con tutti i tuoi occhi rossi non vedono le tue mani nervose stringono un sacco Dentro il tuo mondo Ti siedi per terra ti dondoli solo schiena sul muro Guardi.. sorridi E parole le tue che inseguono vuoti Cadono centesimi per terra Ti raccogli solo nelle tue braccia... nel vuoto ti culli Lento, ti pieghi di lato passano accanto veloci i piedi Tu non li senti più...dormi E' appena mattina nel mondo. Piazza di Spagna Scendo adesso queste scale Scendo in silenzio con la pace nel cuore E' notte ho una rosa gialla in mano Piazza di Spagna mi accompagna Nel cielo le stelle dormono La bianca luna sorride gioca a nascondino sui gradini antichi coi suoi riflessi d'oro Mutoè il mondo ha gli occhi chiusi Io vado Vado per altre vie Compagni i ricordi L'acqua scorre nella fontana antica Bagno la rosa Bacio la rosa Serena poi la lancio al mondo. L'Aquilone E' il fulmine improvviso a spezzare il filo all'aquilone I passi di chi non vede a calpestarlo La pioggia a scioglierlo La bianca luna a ricordarlo. Sogno e canto che ascoltando il vento aveva attraversato indifeso il mare. Aliento E tu parlami ascoltami comprendimi Teneramente sfiorami Assorbimi negli occhi tuoi Emozione perditi Abbandonati nel tuo sentirmi Allora soltanto allora prendimi Uomo amante mio. "Io so" a Ilaria e Miran Sporcizie per le strade Normalità Sporcizie d'affari Normalità Respira il cielo stanco Volano puliti due gabbiani Ci sono storie piccole e storie dette grandi Ma nella Storia... Grandeè piccolo Normalità è fuoco Attorno Denutrizione bambini e fame Paura e povertà Campi profughi E nel silenzio il Coraggio insiste - "Io so" - Affermazione che uccide chi dice il Vero Nonè Poesia. non saprei farla E' dovere che si sente addosso Memoria che umile ricorda Pioggia che bagna l'anima passato l'attimo del pianto. E nei ritagli i sentimenti. Loro... Sorrisi prima d'un caffè all'alba Paure raccontate al mare Spuma bianca a ricordare attimi "Se non vedo non credo"... Sono solo istanti... Una frenata E colpi a cancellare il Vero E risenti Quel dire solo. "La vita vale poco a Mogadiscio" E' amaro in bocca Terrosa e rossiccia la sabbia addosso. Non si stanca mai il passo della morte " Sono stati in posti dove non sarebbero dovuti andare "... Sempre la vecchia storia della Storia. Quando comincerà l'uomo a non mangiare più l'uomo? Si potrebbe sempre ricominciare. Forse.pensando a Loro! (Te)ngo Tengo g l i ( ) o c c h i ( ) c h i s i Si strofinano i miei piedi penso riposo senza forze Stanchezza infinita mi assale o c c h i ( ) n o n ( ) r i e s c o n o ( ) a d ( ) a p r i r s i Funzionano solo le mani Immensa debolezza mi invade...lotto Ho camminato su chiazze di sangue e chiazze hanno lastricato i miei giorni Stanca senza mai fermarmi ho visto quasi distruggere un mondo solo per mancanza d'acqua Sono arrivata oltre la linea che sconfina l'umano sentire Vestita di ricordi ad un passo solo dalla fine senza più un grammo di forze mi sono fermata Attenta ho iniziato lenta a guardarmi a guardare O r a scrivo e mi leggo per chiarirmi per dirmi sperando ancora in fatti concreti da vivere in giorni scanditi dal tempo lontano dai fulmini c h e ( ) s e p r e ( )h a n n o ( ) v e s t i t o ( ) i miei giorni Da oggi più piano....più piano. Siamo noi Andare sorda tra gente sorda Strade. Strisce attraversate da corpi in movimento da corpi erranti da labbra che si aprono da labbra che si richiudono senza più sentirsi senza più sentire Immagini pesanti Violenze mute Ferite umane senza un perchè Grinzoso ed acido esplode il pensiero non condiviso sospeso intrappolato in questo folle ritmo Complessità nascosta lo sfruttamento altrui per occasioni proprie Io stessa slide persa giro in questo vortice che nasconde il Vero Restano scordati negli ospedali i corpi Sotto i ponti la povertà estrema sogna Edè il rimpianto che scuote dentro che grida il non distruggersi che sussurra il non accettare quel correre per mete senza più ideali E' la nostalgia di una normalità dimenticata che prende che segretamente ritorna con la speranza addosso per quel suo saper gustare il decidere vissuto a passi lenti per quel suo saper agire vestito di saggezza per quella silenziosa attesa che avvolgeva ogni desiderio che diventava amore nel sorriso sconosciuto di chi rispettando ti passava accanto. A spalle, mai guardarsi dritto... Sagome sparse linee nella nebbia Tutti a spalle e mai a guardarsi gli occhi cappotto e cappello in nero tutti uguali rumore comune i passi E quel cappotto che non riscalda più la solitudine E quel cappello che non ripara più dal freddo Spazio immenso camminato sempre troppo in fretta Illusione senza ricordo il domani Ferocia d'un vivere dimentico di guardare la sera le stelle in cielo. A piedi nudi A piedi nudi avvolgenti i corpi sono fiori rossi corde colorate armonie del tempo ritmi della vita archi accordati Tramonti ed albe Emozioni "Te quiero" vive l'infinito in un solo attimo per non sfiorire mai. Due cuori, uno solo... Attimi di luce illuminano Essenze d'anime parlano parole a ditate di cielo Silenzio unifica Accoglie due cuori Insieme uno solo. (Do)(mani) una data (da) ricor(dare) Mi sono osservata in ogni passo dell'umano dolore Sono diventata alla fine aria Adesso riposo in silenzio Domani riprenderò il cammino Una data diversa per me Solo per me Piano ..lento ...per me ......sarà questo tempo nuovo Andrà ad illuminare Su queste mie orme tanto segnate Un giorno diverso. Fascino e violenza Vedersi ferma in rosso attorno al fuoco Immobile corpo che non brucia Forza di pensiero contro l'oscurità Antologia di pagine scritte nel dolore Pittura sviluppata in mezzo al pianto Solitudine poggiata contro al muro Fascino e violenza d'ogni tempo Questa vita ed i suoi giorni in rosso Fascino e violenza Forza Quel sapersi dire ancora Domani ritornerà il sorriso. E tra le dita il tempo Stanco il tempo socchiude gli occhi Lo avverti tra le dita una sera Lo osservi tra le pieghe di uno sguardo Lo tocchi sfiorando un viso che ti osserva Ti scivola nel cuore quel suo sentirlo caro ti prende l´anima quando stanco d´un giorno di lavoro ritorni silenzioso a casa Sali le scale ti fermi ad ogni rampa e. ricordi ...I pensieri del silenzio Un sospiro una storia un'immagine Arrivi al piano infili la chiave nel tuo reale e senti una voce che ti chiama compagna sempre cara sempre E mani le tue a fare righe tra i capelli suoi E tra le dita vostre, il tempo. Amo in te Amo in te lo strisciare d'anima delle tue parole L'oro dell'ultimo sole mi scioglie L'emozione mi respira dentro Attorno il lago s'ingioiella di brillanti Riflessi che il tramonto ormeggia Gli occhi socchiusi si perdono nel cielo S'allenta il pensiero Leggerezza di velo Vola Raccoglie i sogni tra il nascosto luccichio delle prime stelle Profondo mi arriva un bacio ed infinita l'anima si stria. Nel tuo silenzio Se non ti avessi silenziosamente accanto mi perderei nel freddo di nebbiose cime Se la tua voce non sapesse cogliere l'attimo diverso in quella mia sarei rumore vuoto Se la certezza d'una tua carezza non mi parlasse del tuo sentire oltre resterei sola in ogni mia ora Ombra priva del tuo respiro E' un abbraccio che ci riporta a casa E' il desiderio che ci rovista nell' attesa Sussurra il dirci. Porto mio il tuo ancorarmi Laghi tuoi quel mio scorrerti di sguardi addosso E nel tuo silenzio io esisto E nel mio abbandono Tu fermi il tempo. Oggi l'amore Confusa nel sole abbandonata nell'acqua mi avvolgo di te Galleggio Emozione profonda vestita d'azzurro vivo Vita! Per ricordare Ci sono morti viventi senza più nome oggi che ci camminano accanto che stanno per strada accartocciati dentro se stessi abbandono vivente di fame di freddo d'affetti Soffrono cercano pace Le loro mani tese sono ricordi di lontane carezze Ma noi oggi non vogliamo vedere Neghiamo girati di spalle il loro esistere Noi uomini Fatti di numeri Misurati da macchine di solo profitto Merce di una tecnica che sopprime l'inutile viviamo oggi giorni d'ansia e di corse Senza certezze neghiamo l'altro per la paura di cadere anche noi nel buio Sono tristi i giorni vissuti senza radici scanditi dagli expoll Ma alcune mattine ogni anno i mass-media ordinano : ."Per non dimenticare!" E tutti rispettando un tempo preciso Ricordiamo!... Sono temi a scuola Dibattiti di carta stampata Fotogrammi che scorrono sulla Tv Immagini di un passato Che avrebbe dovuto insegnare qualcosa Da parte in altro cassetto resta incartato il nostro presente Le guerre che offendono Gli stermini d'umani che continuano senza pietà Ci sono morti viventi senza nome oggi Morti che ci camminano accanto Morti che ci tendono mani Non vogliamo vedere questo presente In Tvè più semplice osservarne la morte Un attimo di commozione Lontano dalle mura di casa Poi Il banale di sempre Fa paura sapere! Opprime questo vivere che ci sfugge di mano !. Fino all'ultima goccia Intimità Presenza Ore serene il tempo Sicurezza straccia paure senza rumore Compagnia Affronta decisa i pensieri Forza questo nostro viverci insieme Respiro che riempie il cuore Amore che parla con gli occhi Sogno che diventa reale Emozione che tesse paziente col giusto colore Canto io donna Canti tu uomo mani strette nei giorni fino all'ultima goccia Un uomo, una donna Pensiero mi vibri dentro calore ------------------mi accendi sussurro---------------- mi prendi carezza----------------- mi sciogli abbandono m'ami Segreto Ascoltami come io t'ascolto Ricordami come io ti ricordo Vestimi come io ti vesto Amami come solo tu sai amarmi Splendore di neve Immersa nel bianco stringo gli occhi E luce nella luce ti vivo Rilettura Gelo fuori Senza foglie i rami Tremano le prime gemme Tra due pareti Mani ai muri Non mi arrendo Socchiudo gli occhi Aggrappata al passamano della Vita brucio come carta straccia la sofferenza inutile Ritornerà il sorriso perché lo voglio non sarà il vuoto in strada ci sarà storia Attaccherò i miei capelli ci legherò dentro ogni malinconia rileggerò ogni rigo Cancellerò le ombre dai pensieri Non legherò mani e piedi Non sarò nuda E' troppo presto per diventare ieri. Quell'andare indietro d'anni Spostare con le dita una tendina e ritrovarsi a guardare il tempo dietro a un vetro Occhiali scivolati tra i ricordi il gomito poggiato la mano a sostenere il mento Lo sguardoè silenzioso Ritrovare pagine ingiallite diventate care in quell'andare indietro d'anni immagini di volti che risfiorano ancora come vissuti pieni intessuti di luci e d'ombre E nel silenzio diventa compagnia questo diverso scorrere del tempo questo ripercorrere a fermate lente la propria storia come un treno messo su un binario fuori uso ma rimasto profondamente caro al cuore Preghiera Il pianto dell'uomoè pioggia senza fine, Dio dolore ubriaco che passa e ripassa senza venire mai a capo E' albero che chiede fronde arsura di vita che nessuno ascolta Amore per le ferite che arrossano di sangue ogni strada Dolore di sogni piccoli ed umani continuamente dilaniati E la mente chiusa in gabbia urla, Dio Cibo ...Dio Un letto... Dio Libertà... Dio Contro. La cecità d'un mondo che fa saltare in aria i bimbi con le bombe Preghiera umile che chiede luce a Te, Dio che hai sofferto ferite in questa terra Speranza infinita in Te Padre che piangendo ami Serrati all'anima Ti chiediamo uno strappo Ascolto. Per chi rifiuta di vedere Per chi non sente più Per chi ha potere Per loro Solo per loro, Dio! Ascolto... Quest'amore Luccicanti gli occhi sono offerta riflessi intensi dell'appartenenza. Calore le labbra richiamano. avvolgenti di passione bruciano oltre ogni perdersi oltre ogni desiderare oltre ogni pagina della nostra storia. Istante che ci vive l'abbandono è profondità d'estasi brace viva sensualità del tuo respirarmi addosso scoperta d'una rosa che ama le sue stesse spine. E la memoria vuole solo l'oggi stretta di mani negli spasmi che donano oro ed aria al Tempo che si ferma diventando noi. Musica che bacia sorridendo la tua pelle quest'amore che si serra per incanto gli occhi. Quando E' solo un dito ch'accarezza è solo un attimo quel risalir di fuoco coscienza ed incoscienza di questo amore quando senza più parole la notte ritrova splendendo il mare Una madre una figlia I visi vicini la pelle dorata le luci al tramonto un pomeriggio estivo Il sole mille riflessi... Un mondo di sguardi di tenerezze Voi lì vicine strette l'una all'altra abbraccio di sicurezze Cespugli profumati i mazzolini di rose Una madre una figlia Affetti sguardi fiducie complicità -----------------------------------------------Una madre -----------------------------------------------una figlia Profonda impalpabile unione di vita un darsi senza riserve Una madre una figlia L'amore schiude le labbra alle parole La figlia ascolta Occhi scuri profondi innocenti Occhi maturi che osservano Oggi il futuroè qui tra sole e cespugli di rose Nell'aria una sicurezza----------------------------vibrante Colori nel sole Emozioni e sensazioni vestono storie Spruzza profumo di rose---------------------------la vita Quattro cani Quattro cani sedici festose zampe salti alle spalle scodinzolii di code gioia che riscalda il cuore. E ti senti amata ed ami. Amici tuoi grati salvati da una triste fine. Amici grandi capaci di riempire i vuoti capaci di starti accanto muti nella sofferenza. Capaci di non mangiare prima delle tue carezze. Quattro cani sedici festose zampe contro l'angoscia che ti getta addosso chi standoti accanto non si accorge mai del tuo dolore antico. Asia, Jack,Lilli,Max, quattro cani sedici festose zampe. E ti senti amata Ed ami. Semplice difficile E resti appesa ad una ragnatela trasparenza che neppure l'onda attacca clessidra di un tempo che nel suo andare sa di portar pensieri e giorni nella bisaccia E resti vita che parla d'emozione albero dai rami con le foglie rosso arancio Panchina che si porge riposo a piedi stanchi ad occhi gonfi a respiri corti Storia che nel raccontarsi Accoglie, accogliendosi, ogni altro. E resti candela che non si spegne quando soffi leggeri le parole hanno perso il ritmo e la stradaè lunga Segnale fatto di terra e d'acqua respiri Semplicità del Tempo t'immergi Fiato tu alla tua stessa vita Mentre piove E capita che perdendo di vista il tempo diventa dubbiosa ogni tua azione Non sai più se sia mattina o sera se ora di mangiare o di riposare se ora di vestirsi o di spogliarsi E' il tuo carnevale che ti prende in giro quando la confusione stessa si confonde Sono solo attimi immobili e impetuosi L'evidenziare qualche polo nel ricordo Il ricostruire l'ultimo pezzo dei tuoi gesti Decidi allora di non farti più domande Saggia comprensione nel suo essere speciale vai semplicemente a farti un bagno. Per ricominciare per ricominciare sorridendo. La radio e il primo giornale di un nuovo giorno E tu, suo tempo, che ti racconti. Poesia Il tuo viso Il tuo piacere addosso Carezza di pelle che mi strappa viva Scucita al mio stesso essere Socchiusi gli occhi Ripassano il dito sulle labbra T'accosti Allunghi il braccio Mi divori il corpo Poesia Era di marzo Era di marzo piegavano carichi di mimose i rami m'incantava quel colore Pioveva giallo addosso nell'andare E la camicia s'allargava ai fiori Camminavamo scivolavano le parole Aprivi varchi con le mani io raccoglievo rami Era festa traboccante di mimose Palpito d'amore si trasformò l'istante Pioggia fine ci sommerse il giallo Mentre tu piano mi baciavi gli occhi La Speranza E'reale la Speranza cammina sotto al sole senza acqua sotto la pioggia senza pane e casa a piedi scalzi e gonfi con gli occhi tristi di chi vorrebbe luce Trova solo qualche ombrello aperto la Speranza Peregrina tra umiliazioni e sofferenze è rabbia la Speranza contro chi calpesta le vite umane con passi sterili Vuole un letto per tutti la Speranza un piatto pieno ogni giorno che riscaldi un saper parlare insieme di bisogni oltre le lingue E'una preghiera che ascolta tutti la Speranza E' Pace che allaccia mani d'ogni colore che brucia armi della terra che sente l'affanno di chi non si conosce E' Amore che chiede Vita la Speranza contro le briciole di chi sazio non vuol capire che sia morir di fame. Quel sì di sottofondo Di strada in strada di gradino in gradino diventavi assenzio. Coriandoli gettati a pelle le tue parole. Presente tra le dita il batticuore e quel si di sottofondo. attenzione che faceva attraccare ogni domani. Mi stropicciavo gli occhi io donna Passione tu continuavi. cancellavi tutto Mi sfaldavi tra le dita Pagine bianche perdevamo forma Nel silenzio di due vite senza più fiato diventavamo uno. Donna tu Dentro l'emozione galleggiano vibrazioni sensazioni vita Rilassato il corpo è tenerezza sciolta addosso Abbracci sono desideri passione istanti d'infinito sospensione Guscio caldo diventi protezione al tuo stesso essere al tuo stesso esistere Donna tu comprendi quel dialogo che va per boschi poggiando lenti i piedi su tappeti di foglie secche colori accesi dell'autunno. Riconti serena le ore . oltre il sentire delle nuvole unicità tu al tuo stesso vivere. Ti dici silenziosa che se una fine esisterà si ritroverà col dire "a tra poco". E poggi sicura il capo ancora. Donna, tu. I giorni Erano indifferenza i giorni Quando levandomi il cappotto Rientravo a casa Tu La tua poltrona Il tuo giornale Io La mia musica I miei libri Ed una casa sempre più grande che divideva Isole In un mare Che continuava Lo stesso a viverci Con le sue maree sempre a rivoltarci addosso i giorni. Tutto fermo attorno Le tue partenze Rivoli di pensieri muti Gesti lenti Parole ripetute Senza più anima Calma che soffocava il pianto Tutto fermo attorno Mi baciavi lentamente il viso Le mani stringevano forti le mie spalle Silenzio il distacco ti riportava via La tua lotta Il tuo viverti che trovava senso nell'errare il mondo E silenzioso il capo mio A dire si con gli occhi stretti alle parole tue Per rassicurarti io Quando tu andavi Quando tu andavi Captano.... Occhi. ci ricama il Tempo Presenze Mutismi Pianti Saluto che offre il giorno rendiconto che dà la sera Strade per piedi nudi dentro all'anima note che ricordano.quando la nebbia copre Sono cammini gli occhi Portano lontano gli occhi Segnano una fine gli occhi Frammenti che raccolgono il disagio delle tazze sporche Desiderio giocano a rimpiattino con il giorno nella notte...cioccolata calda Trasparenze ed ombre ritornano lievi tra le ferite Empatia per un ricordo già dimenticato Sono l'oggi che accoglie all'alba con la luce Captano gli occhi Fari puntano Trapassano. Quando ti giri per non vedere Segnando ogni fatto ogni emozione Prima colazione Pranzo Spuntino e cena Sono la tua stessa storia gli occhi Velo che tiene stretto un libro per non perdersi nell'aria Trasparenze sono gioia viva gli occhi luoghi dove stanco si riposa finalmente il Tempo Barcaioli pensieri Mi tocchi Mi giro piano Cambia il mondo Mistero di un abbraccio Sempre. quel sorprenderci Intimità di baci che arrossano...dipingono Colori che ripassano rosèe a mille sfumature Annebbiato e perso il tempo si ripara tra le braccia Barcaioli sognanti i pensieri hanno abbandonato i remi. Fiammelle perse Stanchezza questa sera. Riflessi d'acqua Scorrono, sotto ai ponti, domande incerte e disincanti. Stampelle a terra, Sulle panchine uomini. Scarpe aperte senza più lacci Ombre che nella corsa dei metrò nessuno vede. Fiammelle perse Silenzi che non risveglia più il tempo Vite che nella nebbia hanno perso ogni contorno. Mi sento stringere Mi dico che la stanchezza mia è solo una poltrona un po' sdrucita. Silenzio i miei pensieri attraccano. Guardando l'altro Ascoltano. Nuvolo e distante il cielo è pioggia fine fitta... Profondità Profondità il pensare s'acquieta Complicità vissuta gli sguardi diventano parole Occhi chiusi Sensazioni toccano emozioni penetrano cercandosi nei corpi Immersi insieme identità e respiri Prendersi Unirsi Ritrovarsi E perdersi Velocità di un tempo che lascia esausti Stanchezza ed abbandono Fuga che attraversa lenta gli attimi Luci ed ombre . Viversi. Innesto al tempo Mi guardavi Trascorreva il tempo Svuotavo io i pensieri tristi M'appoggiavo i gomiti Era vertigine strana quel tuo viziarmi Mi confondeva mi provocava Acrobata la vita Scioglieva disinvolta i lacci Ed io a fare innesti al tempo Il sentimento Graffia il sentimento nel suo nascere nel suo esistere nel suo divenire paura del dare paura del perdere paura del mantenere Primario dolore scava nicchie per vivere Lotta ogni giorno controvento il tempo Lo pensi pacatezza di toni lo vorresti serenità di ore tepore Vissuto con altri può diventare ghiaccio può incatenare l'anima Graffia il sentimento maè vita quel graffio è senso che attizza il fuoco è sfida che prova e riprova che mantiene all'erta che non si arrende Tra risa e lacrime fatte di sale brinda alla vita tenendo dritto il timone, il sentimento. Nontiscordardimé Scendevamo al porto quando Ci chiamava il mare Il vecchio tavolato e la lampara I pescatori che vendevano all'asta Con le dita il pesce. Gesti senza parole Che portavano fine ad un lavoro. Era il sapore unico del porto Quell'ora fuori Che ci tirava. Viuzze strette Senza voce E noi Fermi Marinai muti a morsicarci i cuori. Amnesia in rosso... La luna lenta nel suo movimento vestiva d'arancio la notte fluttuante trafiggeva Amnesia in rosso... s'espandeva S'accartocciavano tremanti le foglie Staccate dai rami godevano l' ultimo attimo Doleva quel loro scricchiolio essenza d'un desiderio Amnesia. di rosso di luna Rilettura Gelo fuori Senza foglie i rami Tremano le prime gemme Tra due pareti Mani ai muri Non mi arrendo Socchiudo gli occhi Aggrappata al passamano della Vita brucio come carta straccia la sofferenza inutile Ritornerà il sorriso perché lo voglio non sarà il vuoto in strada ci sarà storia Attaccherò i miei capelli ci legherò dentro ogni malinconia rileggerò ogni rigo Cancellerò le ombre dai pensieri Non legherò mani e piedi Non sarò nuda E' troppo presto per diventare ieri. Silenziosamente Mi parlavi stanco Mi sfilavo gli orecchini Origliava tra i sussurri tenerezza Scriveva sollevandoci ogni solitudine Silenziosamente silenziosamente Rapinavano attimi al sonno quei momenti Quando specchiandoci sradicavamo ogni sommerso Silenziosamente Silenziosamente Erano Il citofono L'ascensore Le mani che giocavano Il cuore che perdeva il ritmo Il tuo arrivare che trasformava Era quel baciarmi d'un fiato contro la porta emozione che mozzava Erano quelle mani tue strette attorno ai fianchi miei. E l'ascensore dietro alla nostra porta chiusa. Candela e parola Palpito Ti ascolto Ti comprendo Sensazione e luce Nudità ed emozione Spina che tocca dentro Orologio senza mai tregua Clessidra del nostro stesso tempo Certezza io divento parola dei tuoi silenzi Fiamma di candela tu abbraccio del mio abbandono Attorno, gente Sono scesa dentro me Tre gradini Ho aperto la porta Il silenzio era impalpabile Sereno il pensiero riposava Sono risalita Ho aperto casa Chiusa nel mio tepore Sono uscita fuori per la strada Attorno, gente. Nel silenzio di una notte Girare nel silenzio di ---------------------------------una notte di fine anno per strade vuote e illuminate. Ritrovare un'altra città cartoni sotto ai portici vecchie coperte per ----------------------------------corpi raggomitolati visi segnati dal tempo barbe incolte. Compagnia una bottiglia di vino per riscaldare corpi e sogni. Un'altra città. Uomini che ---------------------------------------------hanno perso il tempo scelte di vita o povertà e ti riempie l'animo la tristezza quando porgendo un sorriso o altro ti vedi -----------------------------------------------------addosso occhi pieni di meraviglia occhi quasi di bambini capaci di ridere per poco. E nel silenzio assordante dei tuoi dubbi --------------------------------------------------------------rifletti per imparare a vivere con i tuoi disagi il giorno. ------------------------------------------------------------- E sospirando vai. Raccontandoci. Mi guardavi sorridendo fronte sulla fronte s´abbassavano le palpebre si fermavano le attese Esseri legati si viveva la tenerezza l'abbandono era desiderio la stanchezza aveva perso casa Abito colorato il giorno cambiava di sapore Cadeva la neve... Malinconia del perdere Gli occhi immobili riflettono in silenzio Fili di vento i capelli strisciano di lacrime le labbra Ripassano parole per una carezza persa Cambiano i riflessi tornano le attese Sospeso l'esistere sospira avvolto in un freddo brivido ricordo unico e fragile di un dolore antico Allo specchio un soffrire senza mai più tregua Sognare un attimo credere in un'illusione Grida tremando il corpo l'anima si stringe bagnata i suoi ricordi addosso Ripassa lenta la mente le ferite aperte s'intenerisce lo sguardo... E' un volto amato quello che scava dentro Riportano fili sottili le mani trame contorte intessute di mille fughe di scuse di bugie E merce di scarto ritorni tu scampolo venduto con gli sconti a basso costo E copre il silenzio copre La pace Cos'è la Pace? Chiedilo ad un bambino ti darà un disegno fatto di arcobaleni Chiedilo al povero che sorride sulla panchina Cos'è la Pace? E' il potere di chi non ha potere E' il silenzio di chi ritrova il passo dopo aver perso tutto E' il coraggio di chi nella sofferenza trova la forza di saper donare E' un seme questa Pace. E' il tuo pensiero uomo quando libero dal filo spinato del possedere sa diventare dono Quando ritornando nudo ritrova forza nella mano che accoglie perché stanchezza ha ferito troppo i piedi Cos'è la Pace? E' un libro che racconta la stessa Storia all'uomo saggezza il Tempo mostra la strada giusta Risposte ritrovate a domande che hanno angustiato i giorni E' Luce questa Pace silenziosa scivola ricuce pagine all'esistenza Calore regala il sole Acqua disseta labbra Cielo tira filo all'anima diventando Amore. Sei tu la Pace Uomo quando fermandoti ti poni muto questa domanda Indietro una panchina E mi ritrovo... Filo silenzioso dinanzi al mare riga scritta su di un foglio giallo fuliggine d'una finestra troppo chiusa Sguardo che osserva muto senza limite senza limite Ripartire... indietro una panchina Tempi della vita Cammini ferite speranze timori disincanti Pagine che il tempo ha trasformato poco per volta in canto Lacrime di cielo Sapori d'acqua i sentimenti cioccolata calda i desideri carezze gli occhi Presenza e assenza Noi Labbra svestite di parole reti che tirano dentro nel rifugio Addosso il mare Tenerezza Noi quando mormorio il tempo riporta lieve il fremito... E tra le braccia lacrime di cielo Noi Cammini Tuttoè Tempo l'ieri l'oggi Fantasia arancio Fuoco che rallenta il tempo nei viottoli gialli dell'antico solitudine è ricordo avvolto di foglie secche e vive. Caduta lieve il loro stesso tronco il loro stesso ramo. Ricordo che ancora ritrova storia amore. Fuga e limite vestono le parole sempre sempre ogni giorno tutti i giorni. Edè un viaggio che non inganna quel bagaglio appresso Volontà di un ricordare Volti che non saranno mai nell' abbandono perché percorsi pieni. Allegria d' ieri riflesso d'oggi. Colore rosso arancio d'ogni foglia Che sono le labbra? Sono baie nascoste porticcioli protetti nelle tempeste Intreccio di linee rosate parlano senza dire parole Sensualità di linguaggio --------------------------------------amano Sorridono lievi le labbra colorate appena sono riflessi cangianti di sentimenti Vita che pensa e che dice Sono gioia le labbra sono sorrisi le labbra sono pianti le labbra sono silenzi le labbra Durezza che impatta il dolore Agognate abbracciano Frustrate si chiudono mute Sono vita le labbra Sono parte di noi che parlano agli altri---------------------le labbra. Ed io taccio Sentirsi tornare la vita dentro Guardare fuori chiudere gli occhi avvertire allargarsi dentro il respirare bianche nuvole s’espandono sul mare gocce di silenziose luce gessetti chiari a ridare colorate fantasie al giorno sentirti tornare la vita dentro ascoltare un vocìo antico ed amico che l’aria ti porta tra la tenda dentro casa voci di conosciuti venditori di frutta e pesci gente che si guadagna il pane col quotidiano andare per paesini sotto l’acqua e il sole allentarsi di un tempo che riveste ad ogni istante le lancette fermarti silenziosa a guardare il mare immobile liquidità senza più onde ritrovarlo amico nel suo riposo senza alcun rumore lontana la confusione in un settembre arrivato piano che muto, t’entra accarezzandoti dentro il cuore sentirsi tornare la vita dentro nei gesti quotidiani della gente sacchetti della spesa in mano che ferma ai crocicchi delle strade si racconta di tutto e di niente scambio d’umanità che fila lento il filo del sentirsi parte d’esserci in questo mondo indaffarato dove a volte l’ansia e le ferite bendano stretti corpo ed anima abbassare sorridendo gli occhi sui portoncini delle case dei pescatori dove le donne tre volte al giorno lavano pezzi di marciapiedi dinanzi all’uscio un modo antico per passare il tempo per parlare di piatti da cucinare e di mariti in mare e scope all’aria ad ascoltare…. Sovrano il silenzio riunisce in questo vivere l’uomo ai suoi vissuti In fondo al mare una torretta araba estremo baluardo di terra difesa nei secoli dall’invasore raccoglie come sempre i miei pensieri nella tempesta e nel silenzio quando la tregua finalmente mi ridona pace tra l’antico e il nuovo La saluto silenziosa mura d’empatia ai travagli umani Sigillo solitario scivola sulla mia guancia una sola lacrima Ed io taccio Foglia del tempo M'incanta il luccichio d'argento sull'acqua cheta Inventa il sogno Ombre mi riportano il passato M'immergo senza parole Ascolto il tuo suono acqua Immagine senza più distanza sono corrente pensiero che ha ritrovato casa e riva Foglia del Tempo, spero. Italiani Spaghetti abbracci e risa Genialità e sofferenza Sorriso che inghiotte lacrime per non confondere per non confondersi Pensieri che cercano risposte nel calore di una pastasciutta Magia umile di una Terra che nei ruoli vari conosce forte il sapore dell'ulivo. Solitudine d'avanguardia irruenza di passioni ardore nel saper andare avanti--------------------------------Soli favola dolce-amara scritta ------------------------------------con il sorriso in bocca Gente che canta la sua storia Gente che lotta-------------------------------------------------nelle mattinate fredde Realtà-----------------------------------------------------------capace di perdonare ------------------------------------------------------------------dopo per rispettare per rispettarsi E attorno il mare. Illusioni e delusioni Solidarietà e contrasti Fragilità d'Artisti Libertà d' Amore Razionalità Fisicità e fascino Partenze e ritorni Malinconie e gioie Ancora. E all'aria idee da smacchiare da asciugare al sole. Italiani Consapevolezza dal futuro duro quando il dire no al compromesso è intelligenza del Diritto contro la prepotenza. Amore che non cambia strada per la Patria dinanzi a sconsiderate scelte Amore con la lacrima che luccica nell'ascoltare l'Inno. Gente dal cuore grande dicono. Fantasie di clown tenerezza di bambini Fuoco sacro che illumina di luce gli occhi Follia e genio di un Popolo con le idee sempre nuove in testa. E nei passaggi della Storia Eroi Radici di Verità Gemme nuove Pensieri alati contro ------------------------------------la violenza cieca. Italiani Scogliere ripide Rifiuti Ribellione e fuga nel disagio Brace viva Famiglia Semplicità Umiltà di un vivere essenziale Italiani. Stupore sempre quando stretta una manina a letto chiede del domani guardando fisso gli occhi. E risa. Lasciando dentro ad un bicchier di vino con un amico accanto la tristezza nell'ora del suo ritorno quando tira via senza parole un sogno. Italiani Poesia Libertà e Resistenza Energia che sfoglia uno dopo l'altro ogni attimo lasciando giù per le scarpate i sassi... Italiani.? Si! Italiani! E dentro noi Ovattati suoni sulla pelle onde musicali i pensieri e dentro svegli noi abitudine e sintonia Accanto i giorni curiosità di no e di si favola del ritrovarsi a sera insieme viaggio insolito e diverso ancora. Clessidra del mio tempo Ti penso palpito vivo Ti voglio sensazione e luce Nudità ed emozione sei spina che punge dentro Orologio senza mai tregua scivoli clessidra del mio tempo Racchiusa mi raccolgo in te Persa mi ritrovo abbandono tuo Perdersi libera Calore di baci Spazi immensi Palpebre soffuse E credi ancora nei tuoi giorni Scrosci d’acqua Sorrisi Tenerezze Emozioni Ricolora il passato Luci e trasparenze l’oggi è foglio da scrivere domani Leggera t’alzi A terra le catene Voli nel vento Perdendoti libera Quel ripassare insieme Nell’aria limpida offende duro il mare scuote senza senno sconquassa l’ora Fermo il respiro cerca di parare il vento Regge sfinito la tempesta il timoniere Scoramento l’essere Improvviso il vento placa Rimuginando il suo furore vomita il mare relitti sulla sabbia Sfiancate difese a ritrovare il fiato Scivola la luna offre silenziosi raggi Forza d’empatia Un sentire umano s’avvicina Sale profondo il respirare comprensione lava è amore il battito Scintille d’argento sorride la luna pone in mare robusti giunchi Armonia quel ripassare insieme le paure Sfiorano tenere due dita senza nome gli occhi essenze a lievitare silenzi a riparare Culla la luna sussurro d’onde Si stringono le solitudini mani ricuciono gli strappi Spazzato via scivola il dolore perdendosi nell’acqua E’ Pace. I ricordi cari I ricordi cari Cappotto caldo per le stagioni fredde passi di un valzer di una notte sotto le stelle ballati a piedi nudi sulla sabbia vicino al fuoco Braccia amate a riscaldare corpi nell’ondeggiare delle vesti lunghe Colori al bagliore di tizzoni ardenti Armonie e follie desideri e attese fuori di parole perdersi vivendosi reale un sogno Sensazioni emozioni conosciute solo dalla luna Turbamento e senso Abbracci baci dai sapori lenti complicità dei corpi che s’assaporavano fin dentro all’anima come solo l’abbandonarsi in due sa dare Ritornano i ricordi cari in una notte altra sotto le stelle coi piedi nudi a sfiorare l’acqua ed una luna magica dai pensieri cari Vissuti attaccati all’anima dal profumo di salsedine che t’entra dentro regalo che avvolgente ridona il mare E nel silenzio la risacca diventa voce carezza che senza parola rivive a gesti Sorridono muti i ricordi cari coprono l’anima abbracciano Ed una voce cara, da lontano torna…. Rientro Orgogliosa ---------------------------L´anima si chiude intensa e femminile si avvolge in sinuose anse di --------------------pensieri attorno il buio Poggiata su verde velluto si distende si allarga si ricerca si libera Libera-----------------------------------------battaglie Serra --------------------------------------------porte Veste---------------------------------------regali nuovi spinge le rovine annulla i deserti----------------------per non farsi vittima distrugge litigi dolorosi Nuova--------------------------------------si riafferma per non sperdersi---------------------esplosione nel buio Aiuto unico a se stesso rientra poi nel corpo e finisce la resa determinazione contro fragilità -----------------------------------------contro sconfitte che improvvise assalgono Veleno Veleno sottile è passato Il pensiero diventa cieco E mani al buio Vanno avanti tese Per non sbattere------------------------paura piena Persi tutti i vestiti Scuote forte il vento------------------nudo il corpo E l´animaè smarrita La Vita, ferma in un angolo, prova ancora il Rientro---------------tace Tra i canneti dell' esistere Perduto lo sguardo erra su bianchi gabbiani il ricordare tempi e lunghe attese a guardare il mare Sentire vivo l'ieri è passeggiargli accanto rivestirsene è ridonare senso al tempo che ripassa Risentire l' emozione è parola tenera sapore del silenzio stesso riaprire leggero l'uscio di casa E' piano parlare il ricordare il risentire una voce che al mattino ti vestiva col suo bacio e la sera ti portava lontano col suo abbracciare fin dentro al sonno Vena la tristezza linea leggera sul cristallo antico mai sciupata di bellezza il ripensare. Riporta a riva il mare ogni conchiglia ricordo di vita che ha avuto la propria storia racconto silenzioso che sfoglia pagine nel delicato tocco delle dita E l'anima si perde tra i canneti sparsi della sua esistenza rispolvera ritrova rilegge riprende pagine del libro fatto storia della sua stessa vita Silenzi i vissuti corposità di un ritrovare Annullato il Tempo conchiglia sparsa si apre e chiude. Ascolta lento il mare Arlecchino e Pierrot E serra il buio Alto e profondo si para innanzi voragine improvvisa che blocca da ogni lato il passo Restare in mezzo saldati solo ad un appiglio di terraferma Immobilità sentire salire fredda la palude Osservare il perdersi del corpo nel buio che l'attraversa ostile Rumore unico pesante il respirare Ascoltare senza tempo senza luce i soliti frammenti spezzoni logori di una pellicola troppo nota alla propria stessa vita Immagini consumate prive di respiri asfittici dal sapore d'asma Guardarle freddamente con distacco tratti che hanno perso in ogni rigo storia E quel restare fermi riporta, contrasto al nero che circonda, il bianco. Colore d'un Pierrot che triste ed impotente osserva con quel suo scorrere di lacrime sul viso l'umanità sempre uguale e lenta Storia che gli ha inventato addosso il Tempo Gentilezza donata ad una maschera capace di leggere i silenzi capace di lenire le scaglie aguzze e dure del dolore quando inesorabile lancetta d'orologio si ripresenta con quei suoi occhi bui ad appestare l'ora E diventa storia il buio Ciclo che nel tempo cambia colore all'esistenza Fermata improvvisa che blocca nell'andare Stanchezza che vorrebbe rifiutare ogni pensare Ma storia ognuno di sé a se stesso si resta fermi appesi anche nel buio a quell'unico ritaglio di terraferma Fermi ad aspettare il lento trapassare della massa nera Fermi per rincamminare Restare al freddo in una notte di calda estate con le stelle in cielo che continuano a sognare serrando gli occhi per non voler guardare E mentre le saluti piano chiudi la finestra e ti raccogli cucchiaino tu alla tua stessa anima che semplice Pierrot vorrebbe piangere Ma tu non piangi, sorridi. Sapore amaro vai verso l'armadio Scorri i vestiti Notte improvvisata scegli i colori d'Arlecchino te li metti addosso Maschera d'allegria esci per strada Sorriso ed inchino a rallegrare un mondo fin troppo triste nel suo non saper più vedere nel suo non saper più ascoltare Pierrot dentro Arlecchino fuori Poesia e favola Vento d'emozioni l'ora inonda ogni sentiero riempie ogni spazio della mente colora vortice ogni suo angolo. Suoni ed immagini, rivestiti di biancore sono stupore e meraviglia che riguardano insieme il mondo. Sentirsi lentezza nel proprio essere lumaca che tutto ascolta nel suo silenzioso andare. Diventa gioco l'antico col presente sfuma in tenerezza quel disegnare ombre care sul selciato della stessa anima. Righe di luce gli occhi righe di luce gli angoli d'ogni sorriso. Bianco magico sono frammenti i pensieri, sentieri della memoria, attimi preziosi che respirano il tempo senza più giudizi, posti segreti dove ristorare passioni e sentimenti. Edè armonia la danza che raccoglie i passi dei ricordi che trasmette in alfabeto muto il tuo racconto poesia e favola del tuo saper essere frammento e storia insieme capace di ritrovare in ogni alba luoghi ed istanti cari scaglie infinite d'emozioni tessute nel tuo saper esistere. Serenità Avvolta nel soffio leggero di una musica sento impalpabile galleggiare attorno l'essenza lieve di una vita che scopre poco per volta il gusto pieno della serenità. Sensazione difficile da incontrare nei marosi spesso alti della vita, non s'avverte subito. Osservi prima un rallentare di ritmi nelle ore un assaporare diverso ogni cosa. Rivedi lento il filmato della tua vita senza fragore d'anima, accetti quello che non capivi prima, quel bene e male facce entrambe dell'esistenza. Sorridi piano pensando ai tanti tuoi vissuti tra pianti e incomprensioni ai momenti scritti solo nell'abbandono, chiusura d'egoismo che non dava le stesse carte a chi sull'altro lato duro ti fronteggiava. Scompare quasi la stessa fretta e ti muovi nei tuoi giorni con la rilassatezza che dona all'ora un bagno caldo alla vaniglia. Resti tra la gente ma osservi attorno con diverso sguardo. Ti veste la pazienza si affaccia calmo ogni sorriso e scopri altro in ogni cosa che le mani toccano. Serenità del vivere diversi i sentimenti scelta silenziosa che poggia fondamenta nuove nel costruire i giorni . E ritrovi pace nel sentire forti dentro le tue radici albero della vita che riflette il dare e prendere. Umiltà che riconosce grande il dono dell'accettare quando mani silenziose porgono un ascolto muto empatia d'un ritrovarsi insieme e cari. Serenità. Universo Uni-versus a te poggia la tua stanca mano sulla mia spalla i tuoi occhi raccontano senza bisogno di parole quanto l'uomo abbia abbandonato l'altro uomo nelle strade di filo spinato in questa terra. Uni-versus a te che non comprendi la mia lingua e guardi interrogando mentre affondi il tuo dolore in un pianto senza tregua. Uni-versus a te canzone nuova capace di annullare mille differenze unità d'umani che guarda al cielo con le mani unite lingua per un giorno che sorride senza più paure fatti per le genti che non hanno cibo da portare a casa. Uni-versus a te per capire il profondo senso del rispetto umano fuori dalle logiche perverse di odi e promesse false. Universus con te canto nuovo per le genti abbraccio che abbraccia il mondo con sicurezza speranza di consapevolezza nei Potenti occhi non più chiusi per la fame e per la guerra armonia che riconosce cittadinanza all'essere. Universus con te, fratello!. Soffi senza fiato le parole Colori sfumati d'oro sulla collina il gelsomino bianco tra fili verde arancio stordisce il mio pensare. Tepore lieve mi lascio andare. Risento sensazioni fili scuri i miei capelli s'intrecciano d'azzurro ed oro fiori lilla carezzano la pelle. Diventa bianco intenso l'aria mi profuma addosso ed io chiudo gli occhi in tanta pace ripiego a lato il capo assorbo attimo su attimo l'istante regalo che il tempo mi ridona ancora. Si riapre sfiorando la memoria soffi senza fiato le parole sono emozioni, desideri attimi vissuti d'azzurro intenso magie intessute coi fili della vita. Ed il desiderare diventa sogno. Il sogno brutto Ho vissuto in sogno l'abbandono. Spaventata l'anima si stringeva al tuo cappotto si rannicchiava fragile tra le tua braccia muta cercava di capire quel perché oscuro. Sentiva la provvisorietà del vivere capiva che senza amore si accartocciava il giorno perdevano colore i pensieri limpidi addosso la paura di un domani senza luce. E nell'inconscio tremava l'anima forza e fragilità quel condividere tanto caro quel raccontarsi in due che sconfiggeva i vuoti quel sostenersi le anime che donava calore ai cuori. Ho vissuto in sogno l'abbandono ed ora aspetto te per raccontarti per dirti di un'angoscia fuori dalla ragione per carezzarti dolcemente il viso certezza di un saperci essere fatto di cose all'apparenza piccole ma infinitamente grandi dentro. Ho vissuto in sogno l'abbandono ed ho sentito immenso il valore silenzioso di questo nostro andare insieme in libertà. Appesa la mia anima al tuo cappotto Distesa quella tua dentro ai miei occhi. Insieme noi. Quando diventi favola Quando ti senti diventare favola tuttoè possibile. I vetri sono goccioline di brina pura che riflettono luce nuova agli angoli. Canti diversa una canzone. Esseri viventi dalle braccia lunghe ti avvolgono gli alberi per i sentieri ripuliti dalla neve sorriso alla magia che tiè venuta incontro. Mille foglie fresche di rugiada ti portano lassù fin sulle nuvole per galleggiare libera nel tempo per riscoprire quel sapore unico della pioggia quando luce sciolta in acqua porta per le strade, fine grattugina profumata, i sogni. Ed il mondo si riempie d'emozione le pozzanghere dove ridendo affossi i piedi mentre corri a braccia aperte nel tuo domani sono schizzi di futuro che rilavano nuovo ogni pensiero che il tempo ti ha costruito attorno. A notte ritorni nella tua casa ne ascolti i suoni sorridi a chi tanto ami. Carezze i tuoi occhi sconfinano nella tenerezza abbraccio che scopre quanto la gioia possa avvolgersi sul mondo. Luccicano tenerine le stelle in cielo sbattono le ciglia e per incanto l'uomo ritrova dentro sé l'anima col suo vestito nuovo accanto. un mazzo di rose rosse ad infuocare i cuori. Favole le ore anelli intrecciati d'azzurra luce ai tuoi capelli raccontano allo stesso Tempo una storia ed armonia l'esistere suona una melodia antica e nuova per te uomo che nella strada hai ritrovato il senso. Donna E resti raggomitolata dentro l'emozione soffice bambagia che galleggia tra realtà e sogno. Sorridono le labbra vibrazioni sensazioni che hanno dato ancora una volta vita. Rilassato il corpo è tenerezza che sente intense le sfumature del vivere che ti si è sciolto addosso. Abbracci teneri parole sussurrate sono desiderio pienezza al cuore. Istanti d'infinito che scoprono sempre nuova la profondità di una passione la sospensione che lascia limpidi tra le bianche nuvole. Ti senti finalmente dentro un guscio caldo protezione viva al tuo stesso essere al tuo stesso esistere. Donna tu comprendi la completezza di un amore che riconosce a pelle il dialogo profondo delle anime che assieme ai corpi va per i boschi poggiando lentamente i piedi su tappeti di foglie secche dai colori ancora accesi dell'autunno. Riconti serena le ore che ti avvolgono. Quotidiano che nel suo scorrere ti riporterà ancora ancora oltre il sentire delle nuvole dentro al cuore nell'unicità del tuo stesso vivere. Ti dici silenziosa che se un finire esiste si ritroverà col dire sorpreso quasi ."a tra poco". parole uniche, particolari che nel loro viversi d'amore non scriveranno mai . "fine". E poggi sicura il capo ancora ancora. Donna, tu. Nell'impenetrabile Bassi gli occhi nascondono l'ansia fremito del darsi che rapisce l'anima Luminosa la pelle s'avvolge oltre lo sguardo calore e brivido dell'abbandono segreto che le labbra chiedono nel possesso cammino dell'impenetrabile che prende sapore che scopre nude le mani nel loro andare ricerca profonda che riveste attimo il desiderio E tu che ripeti riflesso nei tuoi occhi il nome mio... La vita? La vita? Un percorso. Una sfida. Poco importa se persa o vinta nelle sue tappe vive purchè affrontata ed accettata. Guardarla ad occhi fissi nelle curve inserire dentro ai giorni anche i suoi no è saggezza che pian piano ci cresce dentro che ci insegna senza parole a sentire l'altro accanto. Le trappole di sentimenti falsi che spesso offendono le ore sfilano a poco a poco le corde spesse che nascondono le albe. Con il passar del Tempo maestro silenzioso che ci resta accanto s'avverte profondo quel saper riflettere,quell'accettare anche gli errori. Ed i fatti vissuti con dolore per l'incaponirsi nelle idee che hanno le strade storte diventano passato, col sentire nuove le piccole grandi cose che possediamo senza mai notarle. Piccole grandi cose dal sapore buono troppo scontate in un mondo che dà la caccia solamente ai vestiti nuovi. La vita? Una domanda sola. Una risposta ardita nella sfida che ricompone alla fine il puzzle solo quando non ci si aspetta nulla nel saper donare nell'incessante errare su questa terra coi pensieri spesso stanchi e lisi. E resti a guardare il mare. Maroso prima placato dopo. Movimento senza soste... Vita Con il suo sapere andare avanti sempre!. E resti a sentirti mare. Quest'amore Luccicanti gli occhi sono offerta riflessi intensi dell'appartenenza. Calore le labbra richiamano. avvolgenti di passione bruciano oltre ogni perdersi oltre ogni desiderare oltre ogni pagina della nostra storia. Istante che ci vive l'abbandono è profondità d'estasi brace viva sensualità del tuo respirarmi addosso scoperta d'una rosa che ama le sue stesse spine. E la memoria vuole solo l'oggi stretta di mani negli spasmi che donano oro ed aria al Tempo che si ferma diventando noi. Musica che bacia sorridendo la tua pelle quest'amore che si serra per incanto gli occhi... Comprendere l'amore è camminare a piedi nudi dentro all'anima. Comprendere se stessi... Libertà interiore che lega senza legacci essere all'essere, che chiude le porte all'impetuosità di un sentire che vuole solo possedere. Comprendere l'amore... Sentirsi dentro ascoltando l'altro. Pazienza di un dono che sa aspettare. E senti sbattere nel più profondo le pagine del cuore. Ti perdi cosciente nell'emozione d'esserci in quel non esserci. Attesa che matura il vento che respira il cielo. Foglie d'arancio i corpi sono passaggi d'infinito desiderio. Comprendere l'Amore. Spaziare il Tempo sciogliendone la tela per ricomporla ancora coi fili ritrovati dell'attesa. Conoscenza rara!. Comprendere l'amore che possiede l'essere prima del suo darsi dono senza nulla in cambio. Libertà d' un volo che diventa gioia vita della stessa vita sorriso di corpi liberi solarità al buio notte e giorno senza più il tempo Comprendere l'Amore. Perdersi e ritrovarsi brace viva che ha già bruciato ogni fretta nel diventare essenza di calore pieno. Edè sfiorare piano la sua pelle diventata tua, appagamento d'un desiderio che ha giocato a lungo con le sue stesse immagini. Incanto primordiale che s'offre all'altro senza nulla possedere, libertà assoluta che sa di poter volare negli accessi profondi e sconosciuti della stessa anima. E diventa luminosità linguaggio d'uno sguardo luce che senza più le sillabe s'espande nel perdersi dentro la parola. "t'amo". Con un tasto solo Dire della nostra vita insieme è come parlare di quel suono unico di pianoforte capace di battere con un tasto solo musica dall'aria sempre nuova momenti unici fatti solo d'oggi abbracci e saluti irripetibili Storie diverse d'una sola storia La nostra--------------------------------------- insieme Bianca e soffice la neve Lustra il suo vestito la vecchia sveglia aspetta papà Natale ricerca una nota piccola un'armonia dal ticchettio dolce. Sognano tremolando le candeline ai tavoli portano tenerezza agli angoli. E cade cade bianca e soffice la neve I bimbi sotto le coperte raccontano di doni e cioccolata calda agli orsacchiotti insonnoliti. Il bianco omino fuori si mette la sciarpa col berretto per la notte fredda che si avvicina. E cade cade bianca e soffice la neve Segna frettolosa il tempo la vecchia sveglia per una calza di bambino da riempire con i sogni. Scende dalla slitta papà Natale sorride entra piano aggiusta le coperte riempie le calze del camino si sdraia nel dondolo vicino al fuoco e legge legge nel libro grande dei desideri pensieri scritti con l'anima dagli occhi puliti dei bambini. Legge tante volte tre parole papà Natale Pace fame morte tentenna sospirando tanto, papà Natale. E cade cade bianca e soffice la neve Leggera vola tra i ghiacci degli abeti la Speranza lieve carezza il mondo ha il velo bianco della Pace sorride e spera. Lento il ticchettio della sveglia chiude gli occhi al grandeVecchio dalla barba bianca che il mondo intero cerca per affidargli i sogni. Sonnecchia papà Natale è stanco riposa. E cade cade bianca e soffice la neve. E' notte di Natale. Un giorno Affondiamo vagandoci addosso. confuse sensazioni assaporiamo ogni piacere Corde intrecciate l'una all'altra ci aggrappiamo a quest'amore Sillaba del silenzio Memoria e presente per una volta insieme Magìa le mani luminosità sfumata gli occhi svuotati insieme ed insieme persi nel tramonto Profumo intenso di gelsomini stordisce piano ebbrezza riprende a brividi Ci poggia a riva il mare corpi che cercano di non riaprire gli occhi Legati all'onda assaporiamo ogni silenzio Penetra sui corpi l'ultimo raggio Scivolano sulle mani i cuori si scambiano nei corpi Spinge irrequieto il vento ci porta via Ricordo ancora caldo di un amore vissuto sulla sabbia un giorno Lama splendente al sole un giorno. In trasparenze gli occhi Due tazze sul tavolo. Dalla finestra la strada solitaria avvolta nella nebbia d'un freddo inverno. Nessuna parola sulle labbra. Le pieghe del vestito sono avvolgenti e calde come i pensieri che scrivono nell'anima. Dietro il buio dinanzi la bianca luce che lascia liberi nel risentire storia ogni attimo trascorso. La seta beige scivolava sorridendo avvolgendo di fantasia i corpi. Calore intenso donava verità ad un sogno. Brillano di tenerezza gli occhi affondano le mani tra i capelli silenziosi i sussurri ritrovano gli spazi, le mani i gesti, gli occhi i volti. Sfugge il tempo al tempo riapre calda la porta, una mano la luna, sbattendo le lunghe ciglia, getta via una chiave. Edè respiro unico quel ritrovare ancora i corpi accanto bagliori luminosi di parole e gesti trasparenze vive d'un ieri interamente oggi. Insieme noi Cristalli di luce bianca tra i capelli illuminano il tempo. Libero e lento si snoda un velo gira attorno al corpo sensuale, disegna l'emozione, riveste e cuce. Chiude gli occhi al viso il sentire tensione il corpo è abbandono l'anima. Profuma d'alchimia la seduzione incanta il movimento. Vedono senza vedere gli occhi sentono senza riserve le labbra. Lampo che attraversa l'essereè l'estasi. E diventa tenero quel sorriso quieto che dona luce all'attimo. Insieme noi. Sempre attaccata Furia l'incalzare d'onda m'abbandona sugli scogli aspri Salato il mare serra la mia gola Lento il respiro s'aggrappano le mani sulle nude rocce si tagliano le dita per non affondare Conchiglia persa mi apro e mi richiudo attaccata Lottando aspetto silenziosa il mio approdo Tempo al tempo arriverà la bassa marea. I ricordi cari I ricordi cari Cappotto per le stagioni fredde valzer di una notte sotto le stelle piedi nudi sulla sabbia---------------------------------------- accanto. il fuoco Braccia a riscaldare corpi vesti lunghe ad ondeggiare bagliori di colori e ---------------------------------------------tizzoni ardenti Armonie e follie desideri e attese fuori di parole-------------------------------------------------- il perdersi abbandonati in due Sensazioni emozioni turbamenti baci dai sapori lenti --------------------------------------------------------------------complicità assaporate fin dentro l'anima I ricordi cari in una notte altra sotto le stelle coi piedi nudi a sfiorare l'acqua ed una luna magica dai pensieri cari Vissuti attaccati all'anima profumo di salsedine -----------------------------------------che t'entra dentro avvolgente il mare E nel silenzio la risacca -------------------------------------------------------diventa voce carezza che --------------------------------------------------------------senza parola rivive gesti Sorridono muti i ricordi cari coprono ---------------------------------------------------------l'anima abbracciano Ed una voce cara, da lontano che ritorna.. Fu amore Fu amore quel bisognarsi grande in due fu amore quel ritrovarsi i corpi dati e avuti fu amore quel dividersi di strade fu amore quell'addio per mai più perdersi Divenne amore quel viversi condividendosi i ricordi Amaro sentire Amaro sentire solitario volo di gabbiano stanco sapore spento grigio di una pioggia senza più ricordo ali ripiegate nel lasciarsi andare sapore perso Eco di voce che la nebbia accoglie molo consumato dalla nera corda di solitari attracchi Amaro sentire attesa dimenticata uscio richiuso piano musica triste che riveste l'aria Amaro sentire esausto ondeggiar del corpo percorso di vissuti ricerca di un filo per continuare il giorno Sono silenzi grandi S' allargano le braccia quasi preghiera al cielo ricopre il grigio Salite solitarie Passaggi della mente Cammino d'anni e segni a piedi nudi Viottoli nascosti ad ogni sguardo ritrovati dal Tempo tra i cespugli alti S'aggrappano le dita agli arbusti per non cadere per scavalcare buche vecchie e nuove piene di rovi per macinare nell'andare le amarezze per provare a cercare ancora ancora ancora. Raccogliere in cima alla salita ogni sospiro sentire insinuarsi lento tra i capelli il vento carezza perplessa ad osservare quanta amarezza possa racchiudere dentro di sé uno sguardo Edè il ritorno Immagine pacata accompagna i passi nella discesa malinconia signora dall'andare silenzioso che toglie il velo grigio dallo sguardo Malinconia. Passaggio riflette osserva ridisegna il Tempo e ritorna piano il verde e riaffaccia mezzo sorriso Edè la Vita. bicchiere sempre mezzo vuoto e mezzo pieno Ciao bella. Ciao bella. Due parole ma dentro sorrideva il mondo mentre ridendo a piedi nudi ti correvo incontro La vita La Vita -----------------------------------------------------------l'infinito lascia tracce di finito ----------------------------------------------------------in ogni essere perenne rinnovarsi d'abito Irrequieta corre sfumando ogni stagione---------------------------------------coi colori nuovi essenze di tristezze fantasie ed amori acqua sorgiva per i giorni corti di ogni uomo la Vita -------------------------------------------------------------------sogno realtà e follia breve attraversa a lampo gli anni chiudendo nel silenzio il Tempo a caso ------------------- ad ogni essere Celeste intenso il mare S'accende lenta la luce dei fanali Calano le ombre della sera Gira piano in aria l'ultimo gabbiano Le luci sulle piste dell'aeroporto brillano Segnali che la terra manda al cielo per ritrovare via al ritorno La torretta anticaè faro dalle luci rosse intermittenti Celeste intenso il mare Culla ogni pensiero L'umano osserva I pescherecci lunga fila a schiera escono con le luci accese Si allargano coi canti di nostalgia le reti Il vecchio molo quasi scuro saluta chi si guadagna il pane nella notte L'orizzonteè fascia larga e curva a limitare il cielo Ombre scure e luci le terrazze a mare si susseguono rincorrendo strade vie che portano da una punta all'altra del paese Sale in cielo rombando il primo aereo Birbante sempre la prima stella gioca a far moine ad una luna stasera dalla mezza faccia triste E' gialla luce in ogni strada Su ogni tavola sorride il Tempo guardando il viso di bambini insonnoliti si distende quieto con le gambe stanche Di questo silenzio io mi vesto brezza umana che saluta con lo sguardo il finir del giorno Domani oggi Sulla punta della Luna dondola il Domani Oggi sulla Terra Tu il mio Reale S'allarga lenta la calura Assente il corpo soffoca il respiro l'aria sale l'onda sulla scogliera rossa ritorna schiuma L'afa penetra ogni fessura s'insinua nelle stanze all'ombra immobilizza la stessa luce torpore d'abbandono sono lenti i corpi divagano i pensieri senza più forze intreccio ad occhi chiusi di colori intensi calura stessa le braccia si girano morbide nella pelle nuda ad occhi chiusi sentono passare sopra il Tempo aria nell'aria calda che dilaga Sovrana s'allarga lenta la calura sensuale chiude gli occhi al sole nell'abbandono Tra una finestra e il tempo Sono poche le parole quelle che contano per una vita intera Capita un giorno quasi per caso. Diventi inquieta ti giri per le stanze ti ripassi il volto nello specchio senti svanire il vuoto senti calore l'ora senti capito il tuo essere non semplice Ed apri la finestra nella notte che ti viene addosso ed offri all'aria fresca i tuoi pensieri biglietti appesi all'anima pagine fissate con lo sguardo dritto al cuore Diventano persi gli occhi che sconfinano negli occhi carezze al tuo colletto le mani che salgono leggere Sospiri a stento cercano le sillabe per formare le parole immobilità di un attimo che lascia fuori porta il Tempo Sono abbracci per una vita intera quelli che vestono nella penombra l'abbandono racconto di vissuti che combaciano perfetti intensità profonda del vivere l'amore Ombreggiature a specchio tra una finestra e il Tempo E poi. E poi continui nel tuo andare solida tra le tue stesse cose farfalla che nel suo volare d'attimo ha colto l'essenza stessa al vivere Ricordo che nel ricordare nulla toglierà mai al suo vissuto Consapevolezza di aver fermato un attimo al tuo comando il Tempo E vivi goccia di una pioggia che non si perderà mai per amore per amore. Dietro la porta Luce che mi lava gli occhi quest'abbandono mi prende l'anima mi cuce addosso ogni frammento della mia stessa pelle la ricompatta in immobilità d'istanti. Ritornano voci, fruscii dietro la porta del mio lento andare. Ad occhi chiusi mi sento immergere profondità d'acqua io stessa tocco il fondo senza oscurarmi fulmine risalgo d'impeto attraversando l'aria per riposare umile erba nel caldo sottobosco della mia stessa vita. Bianco intenso Risento i pianti dei miei visi in lacrime io stessa, irreale immobilità, li carezzo piano ripuliti dalle spine che ,un tempo, attorno all'iride, m'impedivano ogni vista. Fonte accolgo in me ogni dolore ne scucio i fili baciati dal silenzio e resi intensi dal colore delle mie salite. Ridiventa luce ogni soffrire mi trapassa l'anima mi riapre gli occhi e bianco intenso s'immerge naviglio nuovo nella mia vita. Aspettando domani E nel silenzio diventano semi i pensieri necessitano di tempo per prendere forma nutrimento nascosti dentro all'anima. Un attimo vissuto o dimenticato urge per ritornare a vivere. Gli occhi ciechi cercano la luce per poter capire per poter vedere per generare un sentire che diverso affiora. E poi lo senti dentro col suo gonfiarsi forma priva di colore e tu ad osservarlo chiedendoti il percorso da incominciare. Nel silenzio la stessa attesaè il riposo forza per distendere la mente e il corpo da fatiche fatte e storie già passate. Intrecciati di speranza i fili per la profondità del volo pongono silenziose congetture ad un domani. E come terra grassa tu aspetti senza fretta accanto ad un camino acceso contando piano i fogli già raccontati della tua vita pronto tu a te stesso sull'acqua d'una infinita conoscenza. Ascolti il corpo tuo materia sempre mutevole storia fisica che ti ricopre ne carezzi i punti deboli gli sorridi madre e brace viva scivoli nell'anima letto al tuo stesso sonno che dolcemente ti riprende gli occhi. Ventodiscirocco Brucia---------------------------------------la mia pelle Brezza d'onda il mare intorpidisce i sensi manca respiro all'aria è silenzio ogni pensiero Vento di scirocco S'arrende all'abbandono questo mio corpo Arsura intrappolata ------------------------------l'anima E E’ Incontro di due voci un tic e non ci sono più a solo Volano liberi chiacchierii sorrisi domande girano pagine di diari di presente di futuro Il mondo capisce fa silenzio L'incanto parla con le loro voci mentre E...mozione libera finalmente piange Malessere d’umani Furia omicida odio che vive nel ventre che non riconosce l’altro che cade duro sulla propria gente odio occhi di follia brandelli di carne che gridano giustizia mucchi d’umani d’ogni razza che chiedono vendetta E nel deserto buche per pensare buche per fingere di vivere Il mondo osserva e tace Nel silenzio il Tempo aspetta affila lento il suo futuro Attesa storica di sicura fine Quel darsi Mi guardavi sorridendo fronte sulla fronte s’abbassavano le palpebre si fermavano le attese essere legato al tuo prendeva tenerezza l’abbandono Desiderio s’annullava ogni stanchezza Abito colorato cambiava sapore il giorno Sapore antico Sentire nostalgia d’un tempo voci della memoria vita trascorsa vissuta Nella cucina al grande tavolo la nonna ad impastare il pane all’angolo sempre acceso il forno E la farina bianca a ricoprire tutto in giro e mani piccole a giocarci con palline di farfalle Lento il canto accompagnava ogni rientro con l’attaccare degli anziani al muro di rastrelli vanghe e zappe Sul focolare il grande rame con la zuppa calda pane raffermo tagliato a fette accanto l’olio dell’annata Erano i tempi lenti di un vivere che si perdeva nelle ore col succedersi muto di albe mezzogiorni e sere Erano i tempi che nell’alternarsi d’anni segnavano le stesse ore al tempo lancette precise prive d' improvvisi guasti E a sera sul grande dondolo che cigolava sempre persa dentro le braccia della nonna dormiva la bambina dormiva la bambina sognando di principesse e bianchi cavalieri mentre… nel cielo blu si appuntavano piano le prime stelle E raccontava la nonna…raccontava Uno, due, tre, quattro cinque…e...basta Peso immobile il pensiero opprime l’anima il silenzio rivive giorni risente ombre Sofferenze indifese brucianti lacrime Tracciati scritti Ed io li guardo li guardo Occhi stanchi snervati cuori Mi chiedo cosa sarà domani mi riguardo mi risvolto gli occhi mi risvolto il cuore Aspetto l’alba in questa notte chiara Silenzio urlante Vite già vissute mi supplicano mi implorano mi chiedono Vorrei io dire loro vorrei io pregare loro vorrei io implorare loro Ma troppo forte quel loro grido…grida Ed io ascolto ascolto Ascolto sempre io E come una bimba piccola che gioca il gioco grande riprendo a saltelli questa vita Uno, due, tre, quattro, cinque.. e basta.. Quando… Ti cercavo quando l’immobilità del mare sommergeva i miei pensieri Ti cercavo quando i riflessi di barche sull’acqua mi riflettevano piano le tue parole Ti cercavo quando l’ultimo gabbiano volava raso sul mio capo e mi tirava il cuore Ti cercavo peso muto di lontananza quando rombava nel silenzio l’ aereo sulla pista Ti sentivo tornare lieve di rondinelle messaggio silenzioso del tuo sentire quando onda l’anima m’investiva immensità e lentezza d’infinito il tuo pensiero… immobilità liquida ad irrorarmi l’essere e ti sentivo e ti cercavo Ritrovarsi Intrecciate fronde il ritrovarsi Serena la terra Parole pensate vissute dette poi col tempo Olio spremuto da mature olive Era casa il bosco Stanze l’intrecciato antico di grossi tronchi e le tue spalle contro Sorridevano le foglie dei sorrisi nostri Lambivano fili i passi Verde l’erba zittiva ogni stanchezza Ritrovarsi riscoprire nuovo ogni momento Ritrovarsi rintracciare percorsi ai corpi Ritrovarsi petali di vita in infinito abbraccio Filtrava lento il sole sgorgava acqua limpida da ritrovate rocce Trecce dai capelli lunghi la vita Fissare in volto il Tempo mentre i piedi sono ciottoli lambiti da un fiume che scorre lento nel suo letto. Giocare con gli aquiloni colorati dei pensieri che cantano giorni di vita albe e tramonti senza soste. Socchiuse le ciglia prendere respiro dalle foglie giallo arancio ad illuminare gli occhi. Tappeto caldo che ha maturato il tempo vite intense nel finire per ritornare a vivere. Tra le dita il loro scricchiolio è emozione risa e pianto d'anni che hanno giocato coi raggi e coi sogni della luna. Dona una foglia tra le dita il vento saluto nell'ultimo suo istante. Memoria di giornate al sole tra la gente col sorriso aperto per un andare scalzo di bambina, tra la terra e l'acqua. Intera copre l'emozione sana l'anima il rivivere. Trecce dai capelli lunghi la Vita gioca a nascondino coi ricordi. Cammino d'ogni uomo ragione che non darà mai torto all'esperienza sfida che ha perso e pianto ma che ha vissuto sempre per intero. Poesia Sensazione lenta cade addosso attraverso gli occhi voluttà impalpabile sospende allarga i corridoi dell'anima. Emozione rallenta i ritmi ritrova piccolo il pensiero risente la meraviglia di vissuti, d'attimi. Poi. t'entra dentro... Tentazione t'avvolge. Malìa ed essenza ti sveste ti brucia è luce. Silenziosa e discreta apre e richiude leggera le porte alla tua storia passaggio di tenerezza ti culla l'anima. Sogno desto ridona coscienza all'uomo quando sciabola la vita gli ferisce troppo gli occhi e il cuore. Girando l'angolo Erano nudi i piedi stretti i corpi. Girato l'angolo discreto sempre il portoncino scuro la chiave gli scalini la nostra stanza la luna dentro. Noi. E quel darsi e prendersi. Abbracciavano le braccia splendevano gli occhi luce di desiderio lo sfregarsi complice della tua gamba sulla mia. Abbassava le ciglia il silenzio smorzate le luci erano fiati a respirare insieme. Dalla finestra schiusa profumo di rose e gelsomini a ripassare il Tempo. Chiocciola di terra E nel dolore diventi chiocciola nuda ti raccogli ti riavvolgi. Attorno la tua storia ricomponi a piccoli frammenti i giorni risvegliati dall'ultimo vento che ha frantumato le tue difese. E girano i dolori girano. Lenti si fanno casa tu muta silenziosa e nuda dentro li osservi stanca consapevole che dopo il turbine che annienta ripulirà serena l'aria il vento e sbucherà il sole in cielo per te, chiocciola di terra. Fisarmonica E' arrivato il sole gira la tenda al vento una voce cara carezza i miei capelli respira respiro e le parole sono note espansioni lente ad abbracciare l'aria sponde che incrociano riflessi d'immenso Fisarmonica la vita dai toni alti e bassi è chiarore che dona all'improvviso luce all'anima. Giardini di luce il cielo Fiori di luce stanotte mi svestono teneri i pensieri Mi riveste limpida emozione d’ occhi il mio sentire Pioggia di sensazioni m’attraversa mi porta sulla pelle fuori dal tempo Sento nel silenzio lavarmi nudità assoluta ogni frammento Luce in luce giaccio fuori e dentro sulla terra nuda che m’abbraccia Essere nuovo che l’erba verde carezza nell’ascoltare Giardino di luce che assorbe lentamente il cielo sento diverso il mondo Per dirsi, per dire Parole di donna per dire si ai corpi abbandonati piatto ondeggiare d’acqua a mare Intensità d’arancio sensazioni lente… brividi d’attimo Gabbiani bianchi in volo Lentezza gli occhi allungano carezze per stordire il Tempo fiamme ad incendiare Parole di donna Per dire no alla tristezza quando pesanti i piedi resta rintanata immobile ad aspettare la fessura d’uscio per dilagare dentro Parole di donna per dipingere le lunghe attese svestire l’anima ricamare i corpi quando l’amore abbraccia il respirare Parole di donna per dirsi per dire La luna e noi Voglio lavarti con la mia luce il volto toglierti quella nostalgia che ti ricopre l´anima riempire di tenerezza queste tue guance costringerle a ritrovare sempre il sorriso quando ombra la luna tenterà ancora di toglierti il respiro Voglio diventare l´abitudine rara della tua vita quella che sa capire ogni tuo affanno voglio essere ora e secondo istante che riesce a crescere di te contro il grigiore di un destino che sardonico nel tempo tenta di giocarci a dadi i giorni Col fumo lento della baita E il direè tutto lì in quell’incrociare d’occhi in quel toccarsi le punte delle dita Sfiorano le labbra respiro lungo al lievitare stesso dell’esistere Scolpito nel tempo un abbraccio sfuma color pastello Liquefatti Spazio e Tempo s’incontrano Appartenenza… Corpo caldo il tuo assorbe il Tempo Ridi… Macchie di mirtilli sulle mie mani passi miei dietro ai tuoi nelle salite Sicurezza la tua mano verso la mia E nel silenzio che circonda l’ora sentirsi addosso l’anima luccichio dorato di foglie intreccio fitto di rami e arbusti Spaziare intorno Guardare giù per la vallata il fumo lento della baita sicurezza che aspetta il ritornare a casa per ricordare per ricordare… La terrazza sul porto Alla terrazza sul porto io Sul molo tu coi pescatori a dire di reti tempo e pesci pantaloni arrotolati e piedi nudi e le mani tue lente che gesticolano nel dire me le sento ancora… Accanto… quella tavola rimasta sola ed apparecchiata mentre le mani tue pitturavano amore sul corpo mio Le parole negli addii Lacrime per un addio Occhi muti chiedono Un fazzoletto sulle labbra schiuse Un filo di capelli ombreggia il viso Mancano le parole negli addii Luccicano appannati nel dolore gli occhi si perdono i colori Vestito in grigio ogni pensiero vaga senza sapere dove lacrima… lacrima… …lacrime per un addio. Quest’ attesa Ombrosità di ciglia silenzi punti lenti all’anima immobilità mobile Pensiero acceso in una stanza senza luce E si riconta il ritorno alla mente di parole care… ad una ad una raggi di sole dentro al grigio di pesanti nuvole Ombrosità di ciglia silenzi punti lenti all’anima Una viola legata al Tempo-------------------quest’attesa Terra liquida Specchio liquido mi rubi l’essere vago persa per le tue acque immobile sognante Cielo e mare storditi amanti vivono l’abbandono Scie d’acqua di pescherecci pigri sonnolente ondeggiano Emozione pura gli occhi Immersione viva l’anima emerge… mobilità liquida ad assorbire l’attimo che lentamente scivola Terra liquida ad accarezzare l’uomo Vivere un amore Viversi un amore è dirsi silenziosamente assolo e insieme ti sono accanto Viversi un amore è ripassare nel ritrovarsi assolo e insieme sguardi e gesti Viversi un amore è dirsi silenziosamente assolo e insieme in ogni lontananza ti penso tanto La vitaè aria Sorridere con un dolore a chiodo dentro Oltrepassare il proprio io per dare una mano ad un viso che prima non conoscevi è come stringersi la pace di un'alba addosso gocce di rugiada in un prato d'erba Vedere con gli occhi d'altri è allontanarsi dal proprio sé dalle pieghe consunte di un passato da dimenticare da riposare per ritrovarlo un giorno ricordo vissuto, essenza di se stessi Guardare il colore delle stelle e ritrovarci dentro nel silenzio la luce grande di chi sa accontentarsi di chi intuisce che ogni fatto della vita è storia passata presente o futura dove l'errore potrà venirci addosso senza sicurezze di gioie o lacrime giorno da accettare quello con calma quando il passo diventerà errato accanto. quel sapersi dire piano domani aria nuova nella mia vita Le parole esauriranno le sillabe senza più far fretta al Tempo Sarà andare avanti a battiti di ciglia nell'alternanza di dubbi e sicurezze pane e sale entrambi della nostra vita Inquietudini e stanchezze allenteranno i nodi stretti il pensiero riunirà tanti pezzetti punti rotti di fili persi e ritrovati .E si respirerà amore con il colore dentro agli occhi perché la vitaè aria .e vivi Dentro te Ed in una sola goccia senti il misurar del tempo nel suo posarsi ondeggiante su di un ramo spoglio Trasparenze che rivelano l'infinito battiti che palpitano dentro che fanno sperare fino all'ultimo dei giorni E si avvitano e si riavvitano bulloni allentati per dire all'anima di riscrivere sulle ferite di distrarsi con serenità dallo sfuggire stesso della vita Veste nel silenzio il pensiero vola al suono d'archi con il vento che dipinge il viso E ci si ritrova a sorridere di tenerezza a perdersi di nuovo in un abbraccio a ritrovare dentro se stessi il mondo .Perché infinitoè l'uomo. Soltanto un attimo Un attimo soltanto un attimo Scopro nel guardarti la tenerezza immensa del mio sguardo la sento camminarmi addosso prendermi lieve per la mano dirmi silenziosa del tuo capirmi ed io m’arrendo donna negli occhi tuoi ascolto che s’ascolta nell’ascoltare Un attimo soltanto un attimo Poi il colore s’intona agli occhi miei E poi e poi… Suonami addosso musica ed io vivrò ancora silenzio e luce ritroverò i miei passi Suonami addosso musica ed io vivrò ancora Sensazione viva sarò oasi io stessa ai miei giorni lenti Suonami addosso musica Mi avvolgerò nell’anima tua nota Suonami addosso musica e parlerò alle stelle per una luna triste Suonami addosso musica assalimi svestimi appagami fammi melodia tua Suonami addosso musica ed io vivrò ancora La trappola L’apparire…senso e non senso valore se legato all’essere Tesse il Tempo ad ogni uomo la sua tela diversa sempre la sua trama Si siede spesso il Tempo aspetta e tace conosce bene i bollori dell’apparenza conosce bene quanto l’apparire rubi tempo all’essere Passano le stagioni lento il loro costruire mattone su mattone fondamenta all’essere bende d’immagine i miraggi d’apparenza Acchiappa la paura di poter perdere assale la stanchezza ed alla fine nel silenzio profondo e vero s’erge solitario e muto l’essere E tace l’uomo temprato da sconfitte e illusioni rivede ogni quadro della sua stessa storia ripercorre tracciati che hanno messo paletti alla sua vita Lontani e persi gli amici dell’apparenza ritrova solo le persone care Sorride l’uomo sereno nel tramonto ha fermo il passo accanto mani che l’empatia porge e dà con sicurezza E vive l’uomo maturo nelle debolezze fuori dalla trappola tra apparire ed essere Cos’è un uomo Cos’è un uomo… Una distrazione caduta sulla terra da un Dio stanco della monotonia di una vita fatta solo di sapienza Cos’è un uomo… Un dubbio lanciato dal vento annoiato da un esistere d’ anni senza nessun essere a cui parlare Cos’è un uomo… Un disegno dello Spazio triste e stanco di costruire case sempre vuote Cos’è un uomo… Un lampo che nella notte divenne tuono riempiendo di rumore il cielo Cos’è un uomo… Un seme unico lasciato da un Futuro lungimirante a germogliare sulla Terra Cos’è un uomo… Una perla chiusa dentro la conchiglia per ricordare al mare che la profonditàè Luce Cos’è un uomo… Il sorriso benevolo di un Dio che accortosi del suo errore gli regalò per imparare a vivere…la Donna S’alza l’orlo della gonna Calda l’aria m’avvolge Leggera brezza s’alza l’orlo della gonna gabbiani a pelo d’acqua girano a gruppi vissuti che riporta il mare M’accompagna l’afa per le stradine antiche che salgono dal porto sorridono bruciati di calura i pescatori mangiano la frutta tagliandola coi coltelli grossi scintillano di luce le reti stese al sole E tace il mare tace coltre azzurra che invade di serenità questo mio sguardo Sfumato l’orizzonte…dorme Quando ti penso... Quando ti penso sento rubarmi gli occhi scavarmi l’anima carezzarmi il viso Quando ti penso prende colore il tempo pentagrammi tinti d’arancione Le nuvole mi ricoprono di pensieri dolci calore a sfumature mature di colore Ed entra dentro…l’infinito lento lento e cuce addosso il suo sentire grande che oltrepassa te stesso e me dentro dentro Quando ti penso mi rendo conto di quanto effimere siano parole come Spazio e Tempo con quell’esistere d’aria che tutti avvolge e che ci tesse uguale Vita addosso E il mio respiro… respira il tuo per vivere Quando ti penso mi ritrovo nel tuo passarmi accanto il mio passato il mio presente il mio futuro e mi carezzo lentamente gli occhi… Parole perse Mi sento i piedi stanchi ma non ho camminato mi tirano le braccia ma non hanno faticato Ho ascoltato parlare mio e d’altri oggi vestito dai colori opachi dell’esteriore ho intuito parole celate in lampi d’occhi per non tradire la fila indiana di giorni che contano le ore nel sudore unico di un vivere che non vuole più vedere l’altro ho visto bende messe apposta agli occhi per non vedersi più in ogni specchio Quanta stanchezza oggi mia e d’altri ma anche ieri coi buchi grossi di chi non sa più cucire affetti morti e rimpianti vivi Quante parole perse oggi quante somiglianti solitudini negli sguardi e fuori a celare dentro …risa Adessoè notte e nel silenzio mi rifletto addosso impotenza d’antiquariato che conta piano i tarli vivi delle vene per sopravvivere per vivere Chiaroscuro il vivere Chiaroscuro il vivere non si arrende vestito appena stracciato sulle spalle sono coraggio i graffi a pelle Sanguinano Ferma ogni lacrima è orgoglio che canta l’esserci Chiaroscuro il vivere crede energia che dona colore alle stesse nuvole riapre le braccia l’uomo Libertà a riconquistare idee nuove E porge ad ogni perdente il vivere un cammino nuovo… Una rosa rossa con le spine addosso Appartenenza d’umano contro il barbaro che assale Diversità che affonda amando le sue radici Capacità di ritrovarsi battito sempre d’uomo vero Messaggio di libertà per l’anima che vola La bianca casa sullo scoglio E stai seduto al sole sulle corde vecchie come il tuo barcone Aggiusti reti stanche di stagioni antiche la tua pelle scuraè sfida ad ogni calore le rughe profonde solcano il tuo viso silenziose storie che parlano piano al cuore Aggiustano lente le tue mani stretti gli occhi si perdono pensiero nell’infinito vestono i silenzi ogni tua ora è dimora per te questo barcone antico Raro il tuo salire a casa rari i tuoi piedi sempre nudi per le stradine strette del paese Chiusa la casetta bianca sulla scoglio che amavi tanto Lei non c’è più duro destino della vita che l’ha portata via contro la sua strenua lotta per rimanerti accanto E siè fermato allora il Tempo Siè chiusa quella porta sempre aperta Silenzio ora di risa e canti quando aperte braccia accoglievano serene ogni tuo ritorno E resti lì al sole e all’acqua corda lisa alla tua stessa vita in un’attesa che ormai chiede soltanto al sonno silenziosa tregua ad un dolore stanco I sorrisi di una donna I sorrisi di una donna sono perle gettate al mare colori che danno sapore al cielo coperte nelle notti fredde ansie di bugie nascoste sotto le ciglia I sorrisi di una donna sono il seme della terra germogli lenti tenere e delicate foglie prima maturi frutti dopo I sorrisi di una donna sono gioia e follia insieme spruzzi d’acqua gelida negli addii brividi d’attesa nel diventare vivi quando impigliata la malizia ruba profonda arte il desiderio Pensieri sparsi Questaè una notte strana di quelle con le Tv accese che si ascoltano da sole di quelle dove il silenzio parla senza che te ne accorgi di quelle che ti ripetono sagge come va il mondo e dove sta la luna mentre l'ignoto senza confine alcuno separa senza saperlo il cielo scuro e il mare Notte dai pensieri sparsi che camminano senza un perché vero Vedi case alte e basse vecchie e nuove illuminate e spente cresciute con te negli anni mentre seduta ad una terrazza al buio ti ritrovi per compagno e per carezza il vento Guardi la luna splendida coi suoi tre quarti d'abito illuminati per adescare sempre uomini e donne di una terra che dimentica tanto abbisogna di saper sognare Pensieri sparsi con le luci rosse delle montagne segnali di pericolo per aerei nell'atterraggio di un aeroporto strano da sempre nel suo allocaggio Pensieri sparsi per chi non si rassegna alle lattine vuote di solitudine gettate sulla spiaggia illuminate stanotte di luci gialle e dai battimani per giochi d'artificio che fanno sorridere bambini e grandi Pensieri sparsi per questo paese che povero d'inverno accoglie d'estate tra scogliere e sabbia sogni e risparmi d'umani che non si arrendono nell' andare avanti tra realtà e sogno Pensieri sparsi per me stessa per te che leggi per chi stanotte piange per chi sta andando incontro all'ultima sua ora per dire no a chi si arrende a chi si infila un ago per fare ancora un sogno a chi si attacca a una bottiglia per respirare ancora a chi imbratta le sue paure pigiando forte un acceleratore Pensieri sparsi anche per un amore che forse c'è oppure no in quel programma intenso e spesso folle che nella notte troppo distratta e stanca prepara sempre il giorno ridendoci nello sfidare noi umani che stupidamente dimentichiamo di guardarci attorno Pensieri sparsi stanotte per dire ancora e forte a chi non vuol capire nella sfida io t'amo vita e non mi arrendo! C'era una volta Papà una domanda ascoltami però perchéè importante tanto tanto Esistono le fate.? Posso pensarle io? Posso parlarci io? Ma. si o no! Domanda. andando a scuola col traffico sempre più pazzo tergicristalli che fatica Fermo rido. "C'era una volta". sempre a sera con la mia nonna che narrava io nel letto già sognavo le mie fate. ricami fatti solo di oro fili di luce con le stelle occhi dorati dalla luna per sognare. lasciavo biglietti scritti appesi sulla sedia mia dubbi muti coi pensieri aspettavo.. Ci sono le fate figlio.. abbiamo dimenticato i colori della luna ieri ed oggi Papà esistono le fate ! Si, figlio, esistono le fate comete splendide di luce per te. per me. Ma questa sera figlio, noi due prometto che le sveglieremo balleranno con noi sogni vedrai. vedrai. Incanto il parlare insieme il riportare l'ieri ad oggi chiudere la fretta agli occhi camminando a piedi noi Papà esistono le fate! Si figlio, esistono le fate comete splendide di luce per te. per me. -Grazie papà!. Emozione Albero della vita e passi insieme Sentire la tua strada nei miei occhi verdi Voce la tua che spesso lontana mi rilascia nella sera dietro alla porta il vento per ricercare per ripensare per ritrovare Attimi d'un vivere che ha colorato gli anni Delicatezze tenere con l'infinito dentro Il mio caffè a letto i nostri pigiami stretti che dicono buongiorno al giorno Il nostro tempo d'ora per dire piano al cuore di silenziosi gesti che senza tanto attorno sono presenze, pensieri. E passi nostri. insieme Parole per una emozione Mi osservano le foglie legate l'una all'altra riflettono i miei pensieri Cammino pei sentieri verde e rosso attorno. Tronchi silenziosi e rami Sensazioni. Sento come un peso dentro parole mute mi cercano parole tinte di riflessi Emozioni. Mi guardo anche io dentro mi sento cielo e verde per cantare di emozione prendo tempo Azzurro di pensieri gli occhi si perdono sereni in cielo Ricordi rivissuti piano sapore di sale e mare ricoprono viso e mani sapore tuo. Colorati pensieri volano Emozione libera. Sorrido Addosso piccole cose parole che mi dici Tu che mi racconti i giorni per vivere Parole per una emozione le tue mani il tuo viso il tempo che ci passeggia sorridendo. Le prime lacrime Una goccia di cielo si poggia sul mio dito La guardo Riflessi attraversano serrature d’anima E nei miei occhi,ora, color del cielo s’adagia stanco l’infinito intero Lente lente scivolano tra le mie dita le prime lacrime Ritrovarti Ritrovarti è riscoprire un filo annodato e sfilacciato dalla volontà di vivere ritrovarti è fermare una stanchezza che siè fatta ossa nello stesso corpo risentire il ritmo giusto di un respiro diventato troppo silenzioso rivestire col tuo sentire mite i miei pensieri stanchi assorbire lenta la tua mano passare e ripassare cara sui miei capelli stanchi Ritrovarti è svegliarsi nella notte ed essere attimo del tuo stesso sonno passeggiare nella sera giocando ad una ad una con le tue parole quando nel cielo le nuvole tra veli rosa e gialli mettono a dormire il sole Ritrovarti è sentire sottovoce… a due a due farsi unici i nostri attimi E silenziosa io tra una lacrima ed un pensiero riosservo il rimuoversi di lancette che scorrono nel Tempo …il tempo tuo e il mio Una canzone piccola Vorrei cantarti una canzone piccola vorrei cullarti per dirti di non aver paura sconosciuta io per te che non conosco nulla di questa lingua tua il tuo visino serio è una domanda senza parole le tue labbra strette il disagio di un vivere che nuovo tiè caduto addosso le manine a pugno sul vestito i tuoi perchè che non riesci a dire Solo il grande fiocco rosso sui capelli corti e bruni ondeggia lento al vento e tu che mi guardi muta ed io che ti sorrido Nuova fantasia per te che arrivi ferita negli affetti poggio piano la mia mano sul tuo viso arriva piano dondolando la tua guancetta rossa emozionata si ci poggia dentro mille domande gli occhi che mi guardano Ed io donna e madre ridivento clown per te figlia mia di cui non conosco il nome e t'amo. Strette d’emozione Salire altoè sfida scalini sulle nuvole sentire fuoco e musica le mani tue sfoglia d'anima mi tocca pensiero brucia l'attimo polvere di oro tra le dita è il Tempo il desiderio tuo mi spoglia carezze nude le tue dita raccordano le lontananze sono vive sentiero lungo il Tempo coglie spine e dolore... mani strette di emozione mi risento armonia che socchiude gli occhi m'avvolgo piano a te e sogno Si ferma muto il Tempo curva stanco la sua schiena ripassa pagine lontane silenzioso riascolta voci e risa giorni vestiti di viole caldo grano Si alza commosso il Tempo compagno di vite e strade Polvere di oro tra le dita mi risveglio L’ Uno Si spegne come una candela il mal di vivere penetra addosso oscurando ogni pensiero non conta più lo scorrere del Tempo è corpo immobile quello dell’Uno poggiato su una sedia non c’è sorriso grumo chiuso in petto è blocco pure il pianto senza luce gli occhi osservano le ore peso perso d’ogni interesse opprime il vuoto pesante cappa l’incomprensione rifiuto ad un lottare che sempre impari lascia pieni gli altri e sempre vuoto l’Uno e nel silenzio l’Uno tace addosso l’apatia e il non voler vedere di chi dovrebbe e tanto… si chiude gli occhi l’Uno incombe il nero li riapre incombe in grigio un silenzio serio stanchezza di un vivere che nessuno pensa necessario di bisogni e l’Uno tace bisogni scritti ormai nell’anima da una vita intera quando piccolo essere smise di cantare giocosità al vento …” Lo sai che i papaveri son alti alti alti e tu sei piccolino e tu sei piccolino che cosa ci vuoi far!” e tra pietre e rovi cominciò a porgere acqua a chi chiedeva dimentico sempre di dare un po’ di acqua anche a se stesso E lotta l’Uno stremato lotta per se stesso ora per non finire per sopravvivere per vivere Parole e silenzi Passare il dito sulla polvere del Tempo riascoltare parole e silenzi attese e pause ferite e lesioni Respiro lento il corpo tono e ritmo E . " Prendimi." diventa riagganciare la mia vita a quella tua riadattare anelli miei allentati ai giorni tuoi ripassare ogni foglio perso incagliata vita mi lascio andare racconto aggiunto storia del tempo in cui nei giorni senza pioggia colorate volavano ancora le farfalle ancora. Paura Perso il tuo Volere annega limbo infinito fuori dalla Vita Occhi vaganti strappati al sorriso da paura cieca Ma c´è chi lotta chi cammina in silenzio tra le tue spine per liberarti ancora e ancora e ogni volta ancora a piedi nudi sempre sul tuo stesso mondo Il buio Il buio mi circonda Il mondo stesso abbassa gli occhi Silenzio il suo privo di parole ed io mi vivo attesa e dolore lenta sciolgo i miei capelli lenta li pettino con le mani Silenzio privo di parole. Ed io ci sono Sorridi Amore Abbiamo Strappato Belle Pagine sempre Al tuo nero Buio Adesso E´ Troppo Duro Pesante E Oscuro Quest´altro Buio Sorridi Stringendomi Le mani Strapperemo Ancora Belle Pagine Al Tempo Disegneremo I giorni---------------------------------colorati Oggi Non Sai Chi sei Perso Tra I tuoi Pensieri Oscuri Domani Ricorderai Sorriderai Ed io Ci sarò Sempre A disegnarli Insieme----------------------i nostri giorni Sentirsi minima Sentirsi minima Soffio d´aria che lievita Corpo che si rivive senso Minima Nel sentire Grande In quel riunirsi in uno Essenze due di -donna- Percorso nel tempo Alti i tronchi segnano il loro tempo filtra bianca una luce intensa tra il fogliame----------------------- fitto vulcano------------------------------ coperto dalla nebbia nasconde ripido-------------------------------- il passaggio Occhi verdi banda a chiazze sulla fronte a fermare i capelli si accingono pensierosi a riprendere------------------------ i passi Desiderosi di un petto per riposare ritornano alla mente istanti Fermi gli---------------------------------- scarponi ai piedi si annodano i lacci --------------------------------------Vanno. Giocattolo rotto Spalle girate i passi vanno---------------------------------opposte direzioni vuoto senza senso--------------------------oppressione Perse mete e sogni resta gomitolo intessuto a nodi------------------------------il dolore Niente svendite per i giocati di un giorno Giocattolo alla rinfusa il giocattolo---------siè rotto Un attimo Un attimo e mille coriandoli di luce rossi gialli azzurri arancio colorano le ciglia alla notte buia E´ tenerezza Un attimo ti giri Il corpetto rosa trema sulla tua pelle si fermano incapaci di sentire larghe onde I capelli ti tagliano in diagonale il viso ti sfiorano il collo Stupore ed incredulità bloccano il tuo sguardo Edè il dopo Il chiedersi un perché Un attimo unica risposta che si avvicina il silenzio A luce spenta la notte riaccende in nero il buio amante Cartelli di temporanei fuori uso inutile attaccarli Troppo fondo troppo pesante il buio Spente pure le stelle inizia lungo senza confine ancora un attimo E non ci sei E non ci sei Sorriso mio appena sfiorato sogno fuggente d´attimo Giro tra le nuvole i miei occhi chiedono persi i miei passi sono eco pesante i giorni E non ci sei Tenerezza mia poco capita sguardo fuggente d´attimo Edè perderti quel tuo volare foglio senza parole nel vuoto Nulla ed io che cerco nel silenzio che grido forte al tuo risveglio ombra calda che tagli forte il cuore E non ci sei Solo la musica Incomunicabile la parola diversa tace Rompe il silenzio solo la musica E senti forte l´emozione Fuoco vivo nelle vene diventi passo E porgi acqua che accomuna Pensiero uguale compreso che vive sempre l `attimo E l'uomo tace Colora rosa il cielo Impalpabilità l'esistere s'arrende stanco nell'ora di un tramonto al porto Abbaglio arancio il sole scintilla in diagonale luce colorata l'onda Movimento lento il divenire riporta a riva riflessi d'oro culla la risacca l'ondeggiare Tremolìo celeste il mare distende le sue acque immensità silenzio e pace E l'uomo tace Salutano in uscita i pescherecci antichi colorati, portano in mare la speranza bianchi gabbiani in fila la loro compagnia ali ad orientare il canto che si leva Tramonta l'ora si tuffa fuxia il sole Colora rosa il cielo. Passeri solitari Ombre d'acqua tremolìo di luci sussurra l'onda riflesso d'argento il mormorio è sensazione che accarezza il viso La luna, stasera, racconta la sua storia lacrima che scivola da grandi occhi tristi ricordo che la nebbia riprende nel suo passare Passeri solitari noi abbracciati sulla panchina restiamo immobili ad assaporarne il gusto Sospeso movimento il respirare tenero un ricordo Disciolta luce l'anima si perde Manichino per le stelle Girarsi sorriso sconosciuto un volto si ferma, incredibilità d' un porgersi che affitta tenerezze ai sogni sul palcoscenico dell'anima Girarsi manichino a batteria aspetto umano senza respiro scrive favole, righe solo di pazzia Sfilano in piazza i fantasmi, alchimie d'amore rapinate all'arte che s'offre sincerità al credere dell'uomo Girarsi Straniero ascolto Sentire male all'improvviso Parlare. Ciondolanti braccia. L'unica risposta d'un corpo finto malinconia di membra che hanno perso il tono sguardi che parlano di niente inferno di viti senza più bulloni Girarsi Rigattieri antichi , tristezza muta che conosce il guasto si avvicinano lavoro silenzioso lo reinventano. Pupazzo fuori testa buono solo a far giocar le stelle E ti rigiri sola in quella piazza a passi lenti come un foglio sperso amara verità che fatica a raccontarsi vera A terra molle, tante e tutte prive di bulloni Malessere il vissuto sconosciuto all'appartenenza Senza alternativa gli occhi s' abbassano ascoltano lontano l'uomo delle stelle Parole mai vissute tenute in piedi solo da batterie con la ricarica senza marca Pezzi sparsi le mille viti sono gioco raccattato da bambini in corsa Fatica senza senso E dalla piazza girate spalle vai girandoti girandoti. Tu In piedi stretta al corpo tuo Occhi che non si vedono sentono caldi i fiati palpiti di parole appena dette Stringono le dita abbracciano percorrono frammenti dimentichi del nostro stesso esserci Movimenti ritrovano nel perdersi l'andare Smarrimento unico i tuoi occhi Tu Che stèrmini nel possedermi ogni radice antica Quest'amore Sulla panchina noi Poggi la guancia sui miei capelli Prendi la mia vita con le tue braccia Prendo la tua vita con quelle mie Senza parole Senza parole Briciole di tenerezza tremano ad ogni bacio pressata di silenzi l'emozione serra gli occhi nel suo affondare Ed io mi perdo persa nel tuo annientarti che m'annienta Sapore che penetra ogni strato unguento che scrosta vecchie pareti ad ogni passaggio quest'amore che c'inonda d'ogni suo fiato senza parole senza parole Ti vedo Mi bacerai le labbra. ti sorriderò carezzerai il mio respiro parleranno a gara parole scritte nel silenzio Mi stringerai a te arabeschi nuovi noi Girerò scalza Le tue braccia mi scivoleranno lente Io striscia appesa ti scriverò di me palmo su palmo Paglia e fuoco brivido senza fiato s'incendieranno stasera La storia dormirà resterà indietro mi bacerai il cuore Davanti al mondo aperti al cielo liberi perduti stupiti scriveremo un libro nuovo Atlante l'universo intero Appesi a muro i sogni Sarai catena sarò tronchese Sarai laccio sarò forbice Sarai colla sarò foglio Fili stretti attimi eterni noi vestiti immensi noi Aspetto stasera e senza fine disordine d'ordine io stessa scrivo le tue parole. Il nostro gioco. Fiori di pioggia Fiori di pioggia le parole sono attimi di luce appese al vento Rugiada d’acqua a dissetare piano gli animi nel loro andare Perplessità o Pace e’incedere elegante quell’apparire quel penetrare che lava dagli occhi al cuore ogni sentire Vestite di sogno le parole scoperchiano le stelle Carta… bruciano al vento ogni paura Sogno… cullano sui raggi della luna ogni uomo addormentandone lievi le stanchezze Promesse… regalano ai domani la speranza ai giorni Fiori di pioggia le parole vivono vivendoci Carezzano leggere le parole Parole di donna per una notte magica fissata sulla terra dal viso tondo della luna Interrogativo muto che chiede sempre al divenire amore Silenzi i vissuti salgono sui carri delle stelle ad osservare il mondo Segreti d’acqua scrivono tra le rocce della vita coperti dal sapore nudo della salsedine che brucia Carezzano leggere le parole Nudità d’ essere ritrovano nell’abbandono l’emozione Turbamento e magia E nel silenzio che alla fine accoglie l’anima dipinge senza più domande senza più domande. Viversi un amore Profondità il pensare s’acquieta Complicità vissuta gli sguardi diventano parole occhi chiusi Sensazioni toccano emozioni penetrano cercandosi nei corpi Immersi insieme identità e respiri Prendersi… Unirsi ritrovarsi e perdersi Velocità di un tempo che lascia esausti stanchezza ed abbandono Fuga che attraversa lenta gli attimi luci ed ombre… Viversi. Per risentirmi ancora Bagnato s’incolla a pelle il mio pareo Sguardi e parole sono silenzi Sull’acqua i miei capelli lunghi ondeggiano Le tue mani salsedine vivente provocano a mille i miei ricordi Passato che il tempo ha incenerito Dolore che mi ha segnato i giorni E sono interrogativi gli occhi miei Serietà che ti osserva nel decidere Ascolto segnali le tue emozioni Mi vibra forte l’ anima Mi chiede unione da ricostruire Ed io setaccio i miei confini per risentirmi ancora incollata pelle al mio pareo… L'uomo all'uomo. E l'acqua ritorna sempre all'acqua nel lento scorrere fermato da sassi che inaspettati cambiano per un attimo la rotta. E l'uomo ritorna sempre all'uomo nel lento andare d'anni, di maree basse ed alte che si ritrovano nell'abbandono dopo il viaggio. Tempo che si guarda nello specchio ogni piega, ogni espressione, ogni ricordo, tratto di vita, profondità di sguardo, che può raccontarsi i dolori dell'inverno. Pasta matura d'esperienza i vissuti prendono i colori della calma coperta che toglie d'addosso il freddo dinanzi allo scoppiettio di un fuoco. E guardi tua figlia leggere su un divano un libro un libro che tu hai già letto e leggi nel suo viso pensieri conosciuti. Vissuto che si ripete con sfumature nuove storia che continua senza fine nel suo porgersi d'anelli d'anima legati l'uno all'altro dalle stesse vite. E torna sempre l'acqua all'acqua e torna sempre l'uomo all'uomo. Parole nuove al tempo Sublima la sinfonia l'essere nel suo viversi storia d'oggi e d'ieri Conta le gocce perse della vita incrocia accordi tra le dita dal sapore blu d'ogni pensiero L'antico scordato e abbandonato sussurra piano e la sua voce strappa i veli ad un passato impolverato riaccendendo luci a statue immobili del tempo Credi che il passato sia un foglio di ricordi migliore del presente quando lacrime sgorgano pulite a lavare l'anima e diventano sinfonia i ricordi forti di un vivere semplice difficile e sano contro la corsa d'oggi di un potere che schiaffeggia tracotante i valori umani Passeggi solo nella notte buia ritrovi le tue stelle sempre accanto Sorridi Senti che l'umano resta sempre uguale nel suo valore nei passaggi silenziosi d'ogni anima Ritrovi ferme e chiare le distanze tra i si ed i no Silenzioso osservi maestra di vita la semplicità attende un risveglio grande senza premura cosciente che la tracotanza finirà col restare cieca e sorda nel suo parlare alla fine solo a se stessa E' la grande solitudine di chi sa di dover andare di dover agire senza parole con gesti e fatti stretti tra di loro dal sentire il dovere d'avanguardia Consapevolezza senza tempo di scadenza che dopo il buio ritornerà sempre la Primavera E ritrovi serenità nei passi sicurezza nel volere fermezza nel decidere scrivendo ancora e sempre parole nuove al Tempo. Una storia Tirato il viso Tirati i capelli Scure le lenti Tace ogni dolore Vivere un addio Viverlo nel quotidiano Vestirlo addosso di solo nero Serrato corpo nascondere ogni emozione Girare per le ore Mille carte in mano risposte allo squillo del telefono Fissare impegni Fingere sorrisi E poi la sera a casa Allentare ogni elastico tirato Togliere gli occhiali Passare lente le dita sugli occhi stanchi E poi la notte Stringere in silenzio il viso sul cuscino E finalmente ------------------------------------piangere Mancata libertà E' terrore quando le nuvole diventano proiettili nel cielo e la pioggia è solo fiamma di schegge di metallo che tagliano a pezzi i corpi. Scivola il dolore umano su troppi punti della terra sangue e lacrime pianto di bambini senza un domani pianto di bambini che hanno fame pianto di madri che hanno perso i figli pianti di uomini senza più parole. S'incrociano i pensieri diversi tra i popoli. Sale il disprezzo per la mancata libertà Genti che nulla hanno per sopravvivere se non l'aria consunta di polvere da sparo Pietre dure a colpire i giorni occhi innocenti di donne ed uomini sentono passare addosso un tempo sempre uguale strappata ogni energia al vivere, alla speranza, all'umiltà. Solitarie le strade della Pace vedono, legato mani e piedi, l'Amore ha gli occhi puliti fermi. Fissa senza parole una Terra dimentica d'Umanità. Pioggia di luce è solo un nome quel muoversi di labbra suono che dilata d’emozione il cuore meraviglia che chiude gli occhi al sogno Abbraccio E’ solo un muoversi stentato delle mie labbra quel riportare in suoni il richiamarti lento corporeità d’esseri che intrecciano il sentire Appagamento l’attimo ricopre pioggia di luce l’ abbandono Per quest’amore La musica il viale le tue dita i miei capelli E passi fermi all’improvviso Sorriso il tuo sbocciar di fiori in mano Calore e brividi ebbrezza e stordimento La musica il viale le tue dita i miei capelli E gli occhi stretti Sequenza i corpi a disegnare amore Per quest’amore per quest’amore… Infinitamente ancora E te lo vivi carezzi quel suo volto E quelle labbra che raccordano l'andare Strette le mani nelle sue taci Palpebre senza più forza vivi E lo senti e lo vuoi con quel suo sguardo che unico ti dice con quel parlare tutto suo che immensamente ti va scavando il cuore E le mani le mani. E non puoi gridare e non puoi parlare. Strette le mani per non finire mai sono storia le labbra calore che scotta il fuoco ancora ancora infinitamente ancora Pure la luna muore Sai le stelle ogni notte mi chiedono di te ed io non so rispondere cammino sola il tempo attorno foglie secche che come me hanno perso il ramo Foglie che sanno di essere alla fine Le guardo gonfi di lacrime gli occhi piangono E piangono pure le stelle Abbiamo perso insieme il sole e senza sole pure la luna muore Le lacrime Le lacrime sono sale sciolto in feeling nascoste nel silenzio gridate al vento È il dolore, che, rotte le nuvole diventa silenziosa compagnia, pioggia |