Velvet
A Pablo Neruda
Odo la sera farsi notte stellata.
Il tempo ha creato illusioni
e mi sono vestita di dubbi.
Non sono affatto perplessa
ma continuo a sentirmi sfumata.
Scolorite anche le mie ambizioni
trascorrerò intere notti a pensare.
Canto pensieri onesti
e mi accorgo di essere donna.
Sento il mio viso più velvet:
è una lacrima che passa piano,
ma continuo a sentirmi sfumata.
Come panna da montare al volo,
mi sformo eppoi schizzo.
Odio stressare il mio cuore:
il cavaliere non mi salva
se non domo le mie gelosie.
Troppo tardi ho fermato i miei passi.
Io continuo a sentirmi sfumata.
Nessun uomo può darsi all’amore.
Io continuo a sentirmi sfumata.
Per un padre Quando ho bisogno di te, lascio che arrivi la notte. Ho voglia di te? O di piangere? Ho voglia di te? O di soffrire? Caso strano, tu mi manchi. Non si fa chiaro (neanche col sole) il ricordo. Eppure tu vivi, forse ideale, in me. Ho voglia di piangere? Mezzaluna sei in me. Accendo il dolore. Passettini nella stanza… In tondo, nel mio cuore… passettini nella stanza non vedo comete cadere… Ho voglia di soffrire? Stelle. Vento. Fiori. Luna. Profumi. Estate. Piango. Cerchio chiuso. Avrò un figlio e non ho avuto un padre. Quando ho bisogno di te, smetto di essere luce.Giallomorte Dammi una mela rossa d’amore e mordila per me. Resterò a contemplare l’acceso tuo sguardo e rinuncerò. Dammi una scelta alternativa di vita e vivila per me. Mi lascerò convincere che il giallo sia un bel colore e sorriderò. Foglie gialle cadono, gialle come gialla la tua giacca, la tua pelle, gli anni tra noi due vecchi naufraghi. Tutto intorno è globalmente ingiallito, intento a tempi peggiori. Non vedi quanto giallo, non più oro, ci molesta e ridicolizza? Noi, povere teste (sotto sabbie giallomorte) non più irrazionali! Svenimento Giaci a terra come un cesto. Ci metto i petali d’amore che il vento annerisce. Mi frastaglio Cometa sfericamente impressa di grigio colore, mi frastaglio e mi infrastrutturo. Non ti tengo in grembo ma ti lascio in onda. Esperimento storicamente fallito di amore schiavo e dipendente, mi avvinghio e stillo lacrime. Non mi trattieni. I tuoi occhi ruvidi mi incollano alla parete di ieri. Giglio Sento strane corde cedere sotto i miei sogni. Abbattere un pezzo puro di buio equivale alla mia amarezza. Sotterrare semi gialli di girasoli equivale alla tua gioia. Sei un amante coraggioso, meticcio sapore di giglio e cocaina. Triste vaniglia Masticai l’ultima corsa in fondo al viale. Avevo gambe tremolanti . Avevi occhi travestiti . Sapevo di mandorle e vaniglia. Sapevi dell’odore della sera. Esplorarsi per un attimo . Vederti solo da un lato. Ora chiudo le mani in un saluto. Domani sarai un amico triste e addolorato. Io sarò una donna scolorita e civettuola. 19-08-01 Non passi nel tempo che uccide. Non passi nel sole che resta a bruciarmi. Dispiego le ali da sola. L’attesa diventa profumo. Coralli tra i denti Affondo lame nella pelle, ferendo anni e ginocchia rotte. Il cuore resta malandrino e solitario. Il sole sventola su lacrime e patetiche allusioni. Sono bella nei tuoi tramonti rossi e dolorosi come coralli tra i denti. Fino a morirne Le nebbie del cuore mio vigliacco scendono nei solchi tuoi accoglienti distruggendo un formale equilibrio. Nebbia mattutina sulla casa mia incartapecorita. I miei fianchi maschili cercano un riparo nei tuoi. Nebbie omicide incastrano dolore nei capelli miei disfatti. Le nostre certezze ridotte a fermagli scadenti e arrugginiti. Splash serenade Come un tuorlo d’uovo gigante, come un treno passato remoto, rompimi la testa a suon di sogni. Prometeo non più incatenato, sei diavolo e fulmine maschio. Sei perla da lucidare nelle mani , mentre pesci nuotano al largo. Ti lascio serenate storpie al lume della mia femminilità. Tra sciami In bilico tra sciami d’api e dolori io cado decado derido me stessa. Condenso una lenta morte tra sciami d’altre vite già corrose. Sono sostanza collosa porosa arsa al sole dell’inganno. Hard to say To Lauryn Hill and her music Parole difficili bloccate in gola. Difficili come alte vette da scalare. Pericolose, in attesa, impaurite come teste da mozzare. Parole difficili tagliate a mezz’aria… ma non rotolano. Sono incastrate come fiori nei vasi. Parole difficili prive di acqua… ma non appassiscono. Parole e lacrime. Dure da dire. Dure da donare. Le mie parole per te sono struggenti e piene di ossessione. The power of good-bye Basta un serafico addio da educande per riempire il giorno di deprimenti ricordi. Io e te, vecchie amiche. Io e te, gocce d’oro rubate. Siamo appese ad un vento che scompiglia ed i visi mortifica. Fummo autentiche amanti di un inesplorato paradiso, ora sventrato e muto. Dhonna dileguata Come una povera h nelle antiche iscrizioni latine, io mi faccio dieresi, io mi dileguo. Ero DONNA Sono DONN Sarò D senza sapermi raccontare. Otto Volare tra i petali e l’amore. Posarsi, adagio, su una lama. Sangue e panno ad assorbire. Cantami, o diva, il mio morire. Solo me Volevo restare sola all’ombra di te ma ho scelto una seta lontana da te; l’ho puntata incerta sui fianchi e sul passato, ne ho fatto un abito nuovo, sensuale, lunare. Volevo dormire sola all’ombra di te invece ho scosso la pelle lontana da te; l’ho svegliata incerta tra brividi ed acqua, ne ho fatto una corazza nuova, sensuale , lunare. Volevo morire sola all’ombra di te ma ho scelto una spiaggia lontana da te; l’ho percorsa incerta tra rimpianti e speranze, ne ho fatto una donna nuova, sensuale, lunare. Prima di privarmi Di te ho già aggiunto gioia alle lacrime. E non mi basta. Ho voglia ancora di strafare, stravolgendo l’ordinario. Di noi conservo un’alba allacciata al tramonto. E non mi basta. Ho la tua pelle inserita in strati di dolcezza languida. Deve esserci l’addio. Prima di privarmi di te, mangio ingorda la tua polpa. Contusione Sai cos’è che c’è? Non sopporto quel tuo modo arrendevole di darti alla mia pelle. Non comprendo il fuoco fievole che spacci per antico. Il nostro Amore è una contusione. Non potrà durare. Autocritica Sono una donnaccia abbattuta dal far troppo. Sono una femminuccia impaurita dal far poco. Sono una matura abituata alle seccature altrui. Sono un’immatura inesperta dell’altrui soffrire. Time after crime Dopo il crimine mi lucido le mani insaporendole di sangue ed alloro. Oltre il limine mi insudicio le natiche cospargendole di stelle ed olio. Dopo il tempo consentito mi aggrappo alla bottiglia ingollandone anche il fondo VUOTO A RENDERE. Appollaiata Appollaiata soffro mali da svenimento. Lacerata nel tendermi ad arco, lotto contro frecce che non riesco ad evitare. Mi saettano accanto e le sento ridere di me. Mi compiaccio del tenero scricchiolio di mani che non riesco a discernere. Mi carezzano soavemente e le sento uccidermi, IO COME LATTA. Appollaiata cerco occhi da svenimento. Sul mio petto di plastica deponi rose blue oltretomba. Acqua di vasca Giorno caldo, nel bagno è ottobre. Nella vasca riempita fino all’orlo fino a sfinirmi fino a togliermi le mutande il fiato le speranze il pane il candore le certezze di una vita affettata male. Giorno caldo senza luce e rancore. Nella vasca mi divarico mi bagno mi snodo ti sogno. Destinati È stato Imprevedibile Romantico destino. Non è che ci stia male. Non è che stia fingendo. Un giorno e Conoscersi. Un giorno e Buongiorno. Un giorno e Da sempre. La mia voce ti rilassa e riempie tra buchi temporali. Io sono una fragile ancella. Tu sei un duro imprevisto. Ovale Rapprendo di nuovo le ossa magre. Carezzo di lato i capelli biondi. Non sono più la stessa di ieri. Non voglio che le stelle si infiammino. Non voglio che mi chiamino - eleonora - perché non sono più la stessa. Sono di nuovo ovale. Veri colori Le lacrime scoppiano nella testa ridotta a pezze. Il momento atteso mi delude per le parole confuse non giunte alla pelle ma restate ancorate al petto. Vedo ancora i tuoi veri colori. Quando ti aspettavo Ho sempre con me un paio di piedi. Ci corro da anni, tra trame fitte come boschi e pause ovattate di dolore. Mi alleno più di una volta al giorno: Salto Inciampo Scappo. Quando ti aspettavo, ero ferma davanti al tuo viso. Dormivo appoggiata ai minuti. Cullavo i miei piedi stanchi. Quando ti aspettavo, mi guarivi esplodendo in sorrisi: mi mancano tanto, ora che fuggo lontano. In the cut Disperdo lo sguardo e l’aria è salmastra. Ora si produce in giri incantevoli di fate, di petali ascendenti in Paradiso. Questa fiaba non mi libera. Resto disfatta, con poco cibo e denti insufficienti. Non mi manca il tuo amore. Sei un angelo con muscoli al posto delle ali. Non mi manca il tuo amore. Sei uno stupido riscatto pagato e consegnato alle mie follie. Non mi manca il tuo amore ma la bellezza del tuo viso. Nevrotica mente Hai mangiato il mio cuore di camomilla. È un gesto che non ho apprezzato, mio tesoro, e tu conosci il mio passato da vendicativa. Sarà per questo che non dormi più, ora? Tres besos Senso apparente di fiori e gioia quando invece vorrei scoppiarti dentro per amarti, farti mio, diventare te. Black flower Attendo giorni lievi come sogni. Deformo le mani blue come forni. Prosciugo questo fiore nero di lacrime e amo. Londra girls Frastuono interiore. Non ti ho mai cercata tanto. Città sensuale, fumante come thè verde speranza. Ti ho incontrata tra Camden Town e stelle vorticose. Mi hai inasprita e dolcificata. Hai saputo usare le tue armi. Ora alzo le mani affinché tu non possa uccidermi. Io e Silvia parliamo dei tuoi cieli, delle ore disperse, delle risate, delle fredde docce per dissetarci. Ora siamo Londra girls. Ora siamo le ragazze di una Londra infedele e solare, minuta nelle praterie e delirante nei nostri voli senza paracadute. Nelle notti più che mai Mi rimproveri perché ti amo solo di notte e perché alla luce candida, operosa e buona preferisco le taglienti note di luna e nebbie. Sembra che la tua pelle goda dello stesso sapore del buio. Sembra che i tuoi dubbi si facciano sensuali e regali. Nelle notti più che mai, sudo sul tuo cuore fertile e sbucciato. Lecco la tua seconda pelle, le ferite e i respiri infine. Non ti resta che questo. Lasciati sbranare nelle mie notti. Ti lascerò a gocciolare, chiuso come un bellissimo ombrello cinese. Dolci infiorescenze Intuisco il tuo odore dall'amore che lento mi dai. Semmai cingerò con svelte gambe questo fiore, tenero sogno riapparso, che ti appartiene. Felce su selciato Fuoriesce un nuovo lento liquido. Scende dal collo alle mani. Entra nel cuore e lo gonfia come una rana di notte. Mi sto intossicando e lascio agli altri la scelta di vivermi. Capezzoli stanchi Lieve, notturna la nenia risuona ancora. Calma piatta nasce nei boschi e nei suoi vecchi capezzoli stanchi. Triste, ottusa la vecchia spera ancora. Ombre nere danneggiano il sonno e deridono la sua follia. Ella annoda le dita allo specchio per cercare una pelle più liscia, ma l’attesa vanifica illusioni con innesti di rughe omicide. Appannata Appannata di sete mi giro verso di te; il letto è un cratere rosso elettrico. Reagisci al mio amore con un sudore innaturale. Io mi conservo per tempi migliori. E’ ora E’ tempo di deporre le ambizioni . E’ l’ora del the da degustare all’ombra delle sofferenti spalle premurose. E’ il giusto momento per socchiudere le palpebre. E’ il giusto momento per tirare le tende e riposarsi. La luce cade obliquamente nella mia vita. È inutile evitare un contatto. Ora bisogna essere pronti e diretti per vincere la partita. Ho corso e parlato con gli occhi spalancati. È ora di chiuderli. Se non fosse per te Avevo deciso di svuotarmi. In fondo ero pronta, perfetta, poverina. Tenevo la corda a mezz’aria. In fondo ero affranta da dubbi di latta. Con un piede guadagno il mio fosso, sentendomi accesa, di carta e farina. Ho deciso di riempirmi. In fondo con te, io sento la vita. La notte di S. Lorenzo Quando strade si uniscono e mi rapiscono Stelle cadono e mi illuminano Stelle scendono e assorbono il nero del cielo. Tu resti fermo e rischi di farmi impazzire. La baciata Ballammo tutta la notte al ritmo latino dei tuoi fianchi. Ci guidò la voglia di un nuovo amore da raccontare una volta finito. Non è finito. Non abbiamo ballato a sufficienza. Le nostre diaboliche imprese mi tradiranno. Io resterò baciata e stregata da una sfacciata sfortuna. Neri di pece Occhi di pece, neri oceani interni. Occhi di pece, giochi andati a male. Quanta bellezza sei e quanto calore hanno profuso le tue mani. Occhi di pece, neri come corvi su cieli azzurri. Neri come musiche d’angolo. Neri come l’amore Capirmicapirticapirsi Io ti chiedo di CAPIRMI. Io ti chiedo solo un vuoto. Mi ci butto da lontano. Mi contraggo e mi suicido. Quando chiedi di CAPIRTI… non è facile, non è facile. Puoi ballare Puoi abbracciarmi Puoi baciarmi Puoi ritrarti ….. ma…….. di colpo, mi risucchi e CAPIRSI diventa inutile. La donna ribes Vado al fondo di me, sirena e farfalla mi gioco il futuro. Navigo nel mio passato, canotto e fagotto mi soffoco il cuore. Scopro una strada di ribes, occhioni e boccuccia mi lecco le dita. Lisci i capelli d’amore, magrezza e pallore mi cambi la vita. Rosso Malvelo Il mio velo si stende rosso sul tramonto. OGGI. Mi sento convessa, di un amore indifferente. OGGI. Farfalle gialle di sole si stendono sul mio cuore. Ho sofferto il freddo. IERI.. Ho amato l’amore. IERI. Ho ridato luce a me stessa. SEMPRE.Appendimi Ho appeso i miei occhi nel verso sbagliato. Mi sembrava di averli tenuti aperti. Li avevo puliti con acqua salata. Mi sembrava di averli resi felici. Stanotte ho lasciato me stessa nel tuo letto. Se passi di qui, appendimi sotto casa mia. Col rosso di sera Muoveva passi come da lontano. Cadeva la cera gelata da far ridere. Sembrava il miglior regalo per una come me. Scendeva la neve calda da far piangere. Sono sola e annaspo. Sono sola di sera Per C. Prima Pioggia Autunnale: tanto dolore da distrarre, da tenére a bada. Non ho nascosto nei cassetti i miei “perdonami!”. Li ho urlati alla luce della luna, nel Vicolo Cieco. Prima Paura Autunnale: tanta lana da lavorare, da crearci un maglione. Stonata Stono, stasera, stirando coperte. Maliarda, MacroRagione, proteggimi Le mani. Il cuore fa del suo meglio per non dimenticare te, Altissima e Sensuale CIMA TEMPESTOSA. Fraseggio, forse, forzando versi. Boschiva, MiniSensazione, profuma Le stanze. Il naso fa cenni di annuire per non perdere te, Fittissimo e Crepuscolare IDILLIO SCOMPOSTO. Lungo le guance, lame di lacrime. Romantico, MedioAmore, innalza La luna. Il poeta fa del suo meglio per non dimenticare te, Cupissima e Irrinunciabile ISPIRAZIONE PRIMITIVA. Do ut des Do perché tu dia ai miei giorni un sesto senso avvolgente, conturbante, ubriaco. Adoro pendere dalla tua voce: mi dice di divincolarmi ma di tenerti legato ancora. Per quanto possa correggere i verbi che sto sbagliando, per quanto possa guastarmi annoiarmi snervarmi, conservi una dolce ironia da uomo perfetto. Fredda Fredda fretta di amarti, portarti via, maledetta io tra rovi. Freddo accorato appello, asportarti il cuore, che la passione mia sia benedetta. Ho cancellato i bordi del mio viso. Nel tempo Certamente frantumavo le parole in giochi amorosi. Tu sapevi chi erano gli stolti appesi all’albero. Io prendevo le mani e le facevo stare allegre. Ora mi racconto la fiaba senza trama che conosci. Ti somiglia per la mancanza di sfumature. Loneliness Non devi dolerti del dannato mio dormire. Alleno atri e ventricoli alla dipendenza. Pancia rotonda e seno sceso sono le armi mie migliori. Per la Solitudine. Di novembre Non so ancora parlarti ad occhi asciutti. Sei stupendo e mi accorgo di cercarti col cuore spugnoso. Non so ancora definirmi intelligente se non con rancore. E mi arresto a pensare a provare Dolore. Uscire Usciamo stasera dai nostri ruoli? Non mandarmi a letto baciata stressata accontentata. C’è desolazione nelle case in fondo al nostro viale. C’è separazione di equilibri e comunanza di apatie. Non ricordo il momento in cui mi sono arresa a questa indole da ebete per vivere. Certo, deve essere stata dura, all’epoca. Deve essere stata originale,ieri, l’idea di amarti a prezzi scontati. Stasera esco dal mio ruolo. Mi aspetti fuori dal tuo? La mia specialità (uccidere chi amo) Non ho che piccole perle. Se te le donassi, diventerebbero chiodi. Notte tardi Siamo opposti. Io amo la vita. Tu ami l’amore. Tu hai troppo silenzio. Io disperdo baci e parole. Tu conti le ferite su tre dita. Io le nascondo in soffitta So Seventy Converto tutto il tuo amore per me in odio. Vorrei capire come faccio. Vorrei chiederti se sei serena o se fai finta di distrarre il dolore da te. Chiudi porte con coraggio e passeggi senza rancore sulle mie bestemmie. Vorrei fermare il tempo per perdonarmi. Vorrei trasformarmi e darti indietro le tenere mani. Vorrei scoppiare e ricompormi, figlia perfetta, nel tuo grembo nobile e sacro. 22 giugno Non mi sento mai nelle orecchie e se avviene fa sempre tanto male. Evidenzio il cervello con sottili strati di pelle e parole. Sono solo perle finte. Sono sola e danzo opaca. Tutti sanno cosa impormi cosa è giusto per me cosa mi serve. Io vi chiedo semplicemente: c’è Amore o Rassegnazione, tra le mie righe? Perché io non mi sento. Io afferro la curva nera dei numeri, lasciando a marcire le formule arcane. Io Io Io non sono che fuliggine. Ho un dubbio Se non resti nelle vene, perché mi arresti? That’s not a marriage Le mie fedi nuziali mi hanno tradita, trucemente appiattita tra la gonna ed i mignoli in salsa rosa. Denti su denti scavano il cuore. Come a cercare una luce, invano. Come a sfibrare le labbra. Come un matrimonio sessuale. Nada Il vento dispone perle sulla mia pelle trasparente, profumandola. Teardrop Ascoltando i canti degli Indiani d’America, una goccia scende lavando le ore, le stelle tinte di notte. Testa di viola Vado a dormire bruciata disfatta desiderosa di un’altra vita. Kaputt anche stanotte. Dalle la mano Libri di biblioteca. Odorano di muffa e sorrisi. Odorano di donna e mani preziose. Mi lascio penetrare in un letto di aforismi. My happiness Sgretolate tutte le paure, mi siedo felice sui perché stellati. |