È veramente dura
Avere una malattia come compagna di vita
Rende dura la cosa e costa fatica.
Appena questo succede nella realtà
Si invoca ogni Santi chiedendo pietà.
Auspichiamo l’intervento della Madre Divina,
Non sentivamo il bisogno di farlo prima.
Si chiede l’aiuto di Dio onnipotente,
Ma di farlo prima non ci sfiorava la mente.
Solamente e soltanto ad estremo bisogno
Lo si invoca ogni istante e persino nel sogno.
Questa purtroppo è una gran triste realtà
Prima lo imprecavamo, ora chiediamo pietà
E Lui nella sua immensa bontà,
Perdonandoci ogni cosa e ci salverà.
A u t u n n o
Sul far dell'autunno, con le belle giornate,
amo compier le mie passeggiate
lungo i viali ingialliti del parco.
Visto che non sono più un ragazzino,
camminare mi stanca un pochino,
mi siedo allora, vicino ad una magnolia
e guardo il lento cader di una foglia.
Penso, or pian , piano ogni pianta si spoglia
l'inverno già bussa alla soglia,
anche l'ultima rondine, ormai se ne è andata
per ritornare a primavera inoltrata
a saltellare fra i nudi viali,
sono rimasti gli uccelletti stanziali.
Angeli in camice bianco
Gli Angeli del Cà Foncello,
hanno trasformato il mio momento più brutto,
in quello molto, ma molto più bello.
Se la memoria non mi inganna,
si chiama Furlan Anna
ed è la Dottoressa,
che proprio tutta ce l'ha messa
cambiando la mia sorte
e strappandomi alla morte.
Gliene sarò eternamente grato
per tutto quello che per me ha fatto.
Grazie alla scienza e alla grande esperienza acquisita
agendo tempestivamente e con decisone, mi salvò la vita.
Una gran brutta esperienza
con trenta giorni di degenza
ma devo dire la verità,
sono stato curato con professionalità e tanta tanta umanità.
Gli Angeli in camice bianco, entravano con discrezione
e molta educazione
una volta giunti al mio cospetto
mi medicavano disteso a letto
con la leggerezza di una farfalla che si posa sul fiore,
mi iniettavano le punture, senza alcun dolore.
Le infermiere e infermieri compresi i solerti inservienti
sono stati affabili e gentili con noi pazienti
anche se a volte li chiamavamo per una banalità
ci hanno sempre dimostrato la loro simpatia e complicità.
Non ultimo l’esimio Dott. Prof. Fippo Gherlinzoni Primario
che grand’uomo straordinario,
tra il serio ed il faceto dall’alto della sua grande esperienza
mi visitava infondendomi un grande speranza.
Che altro dire non ci sono parole adatte per ringraziarvi voi tutti.
I veri Angeli del Cà Foncello, che hanno trasformato il mio momento più brutto
in quello più bello.
G R A Z I E DI CUORE
Gaiarine TV. 25 - 10 - 2020
Adorata Caorle mio grande amore io ti porto sempre nel cuore, Ovunque io vada con me sarai con te starò sempre lontano dai guai. Sei sempre nei miei pensieri, da te ritorno sempre ben volentieri sia d'inverno che d'estate per passare con te bellissime giornate. Disteso al sole o pescando in laguna, oppur passeggiando al chiaro di luna. Chi lo può fare ha una grande fortuna. 07 - 05 - 2019 La signora del mare Di Caorle sono talmente innamorato che mi dispiace di non esserci nato. Ma la sento talmente mia, che ogni giorno le dedico una poesia descrivendo con naturalezza, ogni sua bellezza. Quante volte ho decantato questo gioiello incontaminato, il suo stupendo lungomare il bel campanile circolare le sue spiagge ben distinte e le sue case variopinte. Il suo Porto canale il mercato settimanale i suoi bei angoli nascosti e quelli ben esposti, la passeggiata della Madonnina e ogni sua veduta da cartolina. Tutto questo ed altro ancora voglio dire di Carole, che del mare è la Signora. 06 - 05 - 2019 Caorlotti! cosa volete si più? avete avuto la bandiera blu ed è davvero ben meritata dalla Cittadina sulla laguna adagiata, dai pesci ben popolata.. Ma non è certo per un branzino o per un'orata che la bandiera blu viene data, Ma a chi ha la spiaggia pulita ed il mare incontaminato l'amato vessillo viene donato, quasi a sottolineare, se ce ne fosse bisogno che le vacanze in quel luogo, sono da sogno.. perciò cari amici non chiedete di più e godetevi a ragione questa meritata bandiera blu. 05 - 05 - 2019 Maggio Siamo in maggio, si avvicina l'estate in vacanza dove andate? Se vi piace il mare è A Caorle che dovete andare. Se vi volete riposare e nel frattempo rilassare a Caorle lo potete fare,trovando pure un buon mangiare Troverete accoglienza e simpatia e non vorreste più andar via. Ma questo lo si sa che la vacanza finirà, ma un bel ricordo vi resterà impresso e ve lo porterete sempre appresso. 02 - 05 - 2019 L' Alba La luna se ne è andata, dietro il monte è tramontata, lasciando la Città, ancora addormentata. Il sole sta sorgendo il cielo va schiarendo, una coppia innamorata dopo aver vagato per tutta la nottata, sta camminando, sulla battigia di quest'alba ancora grigia. Con la mano nella mano seguono il volo di un gabbiano, che esegue i suoi volteggi mentre il mare fa i gorgheggi. Si fermano un istante e lui con un dito della mano, sulla sabbia scrive ti amo lei sorride dolcemente ma un`onda impertinente cancella tutto e non rimane niente.
Indovinello Tra due fiumi è ubicata è piccolina ma tanto amata la sua bellezza è senza uguali è ricca di principi e di ideali. Chi la vede si innamora e ci vuol tornare ancora è situata in riva al mare e da tutti si fa amare. Il suo nome non voglio fare lo dovete da soli indovinare devo dirvi che per i suoi abitanti i turisti sono assai importanti. Sono cattolici ma non bigotti sono tutti bravi CAORLOTTI. 28 - 04 - 2019 L ’ a l b a s u l m a r e Chi non ha mai vissuto un’alba sul mare, non ha proprio nulla da raccontare. Il veder nascere quella grossa palla infuocata che segna l’inizio di una nuova giornata, ti da una strana sensazione che va ben oltre l’immaginazione. Il sorger del sole all’alba marina è una visione molto carina. La spiaggia è deserta in quell’ora mattutina e io sono solo, a goder di quella cartolina. Seduto su uno scoglio guardo di fronte; oltre alla riga dell’orizzonte, seguendo con lo sguardo il sole nascente, mentre nel frattempo arriva la gente. I primi ad arrivare sono i pescatori, con i cappellini dai diversi colori, che dopo aver gettato la loro lenza si armano di tanta pazienza attendendo e forse invano, che un pesce abbocchi all’amo. Poi arrivano i bagnini che aprono gli ombrelloni e stendono i lettini, quindi arrivano i villeggianti che per l’occasione sono felici e raggianti. 27 - 04 - 2019 Cari sitani poeti e scrittori, a tutti voi i miei auguri migliori. Questa festività che sta’ per arrivare pace e serenità vi possa portare che la pasqua del signore porti tanta gioia pace e amore che sia una giornata di meraviglia e regni la pace in ogni famiglia. Che il giorno della resurrezione, porti la pace in ogni nazione. Questo mi auguro che succeda davvero che ci sia la pace nel mondo intero che si ponga fine ad ogni assurda guerra e che ci sia pace in tutta la Terra. BUONA PASQUA A TUTTI NOI Pasqua 2019 Ricordando i miei genitori Mio padre, Salvatore, era Napoletano, a quel tempo militare, e di servizio era ad Aviano. Aviano da Brugnera non dista così lontano e, con una bicicletta presa a noleggio, a Brugnera, andava spesso a passeggio. Lui era un aviere, un scelto motorista e di mia madre Brenelli Giuseppina, si innamorò a prima vista. Il 15 di Agosto del millenovecentoquarantadue in Chiesa a Brugnera si sposarono loro due. Da quella bella unione dei due giovani innamorati, io e le mie sorelle nel frattempo siamo nati. Era in corso la seconda guerra quando aprii gli occhi, proprio in questa terra. Il 24 gennaio del quarantatre, con l’aiuto del buon Dio a Brugnera, sono nato io. Da quei lontani tempi appena menzionati, ben settantasei sono gli anni ormai passati, i mie amati genitori, da troppo tempo non sono più qua ma io ringrazio sempre mia mamma e mio papà perché senza di loro, non sarei qui a ricordare e se lo posso fare, solo loro devo ringraziare. Ringrazio pure il buon DIO che mi fa campare affinché io lo possa ancora raccontare. Aprile 2019
Vecchi ricordi Cari e vecchi ricordi di gioventù di quei bèi tempi che non tornano più. Tutti noi, ragazzi siamo stati Però eravamo molto educati. A scuola appiedati siamo andati e di ciò non ci siamo mai lamentati. Tutti col grembiulino o col giubbettino nero anche questo è molto vero. In aula entravamo bene ordinati in fila per due eravamo accoppiati entravamo in silenzio, con educazione ognuno andava nella sua postazione. Se qualche maestro in classe entrava Tutti assieme ci si alzava e col buongiorno si salutava. Con gli insegnanti si usava il Lei eravamo davvero dei bravi putèi. Non avevamo il telefonino e il nostro whatsApp, era un bèl bigliettino. Oggi purtroppo la situazione è cambiata e la generazione è molto variata mi vien da dire quasi avariata. L’educazione un’opzional è diventata e la gioventù è molto ma molto cambiata. 13 - 04 - 2019 Il Contadino Uno dei tanti che si alza presto al mattino, è senza dubbio il Contadino. Prima di ogni altra cosa, le vacche deve mungere così il buon latte potremmo aggiungere da cui si ricava burro e formaggio che è una parte del nostro foraggio. Colui che disprezza il Contadino è un benemerito cretino. Se non ci fosse il Contadino Non ci sarebbe pane e neppure il vino, non avremmo grano turco e nemmeno frumento e così nessun altro alimento. Non ci sarebbe frutta e nemmeno verdura che il Contadino produce con molta cura con le sue grandi mani dalle grosse dita, ci mantiene tutti in vita. 08 - 04 - 2019 Speriamo in bene Anche oggi non pioverà aumenta così la siccità il livello dei fiumi continua calare e di questo ci dovremmo ben preoccupare. Stando alle non rosee previsioni, prossimamente ci saranno, grandinate trombe d’aria e devastazioni. Speriamo vivamente che così non sia e che sia infondata la paura mia. 29 – 03 - 2019 La frutta Il 28 di Marzo duemiladiciannove è un bella giornata e fuori non piove. Il sole, già brilla lassù nel cielo, la neve sui monti, ha già effettuato il disgelo. Ma l’acqua purtroppo non è sufficiente la riserva idrica già ne risente, mesi e mesi di siccità certamente l’agricoltura ne soffrirà. Prima fra tutta l’orticultura poi le piante da frutto, già in fioritura se a breve non pioverà di frutta quest’anno non ce ne sarà. Saremo costretti all’importazione da Turchia Marocco o da un’altra Nazione, dalla provenienza e dalla loro coltura per noi quella frutta, non è per niente sicura. Mangiare un’arancia della nostra Sicilia, è una vera e autentica meraviglia, addentare una mela della Val di Non non c’è niente al Mondo, di più buon. Speriamo nell’aiuto di nostro Signore Che ci mandi l’acqua per avere la frutta migliore. 28 - 03 - 2019 I nostri eroi Un drappello di giovani arditi dal loro paese sono partiti. Confidando nell’aiuto di Dio andarono a difendere il suolo natio. Con la non consapevolezza dei ventenni, pensavano che di tutti i mali essere indenni. Combatterono con tutto l’ardore Per la gloria del Tricolore. Attaccati ad una corda e pugnale tra i denti guadarono il Piave, per contrastare i nemici invadenti. Mentre il Sacro fiume di rosso si tingeva I nostri eroi, il nemico respingeva. In molti sono caduti, ma altrettanti sono tornati e al Valor Militare sono stati decorati. Oggi tutto è diverso e niente va per il giusto verso, i nostri, per niente seri politici menefregandosi altamente dei vostri sacrifici, questo, l’hanno appurato in molti non lo dico solo io ci stanno svendendo il suolo natio. Marzo 2019 A Maggio Nel mese di Maggio sboccian le rose le farfalle si rincorron festose odorano gli glicini in fiore e le coppiette si giurano amore. Tutt'intorno c’è tanta all’allegria la brutta stagione è andata via del freddo inverno è rimasto il ricordo chi va in crociera è salito già a bordo. Le giornate sono calde e assolate Pian piano ci avviciniamo all’estate. C’è chi va al mare, c’è chi va in montagna E c’è qualcuno che sempre si lagna. Marzo 2019 A Marzo A Marzo sotto un tiepido sole, fioriscono primule e mammole viole. Mentre sui nostri verdi prati, miriadi di fiori sono altresì sbocciati e per via del loro intenso profumo, le instancabili api, si posan su ognuno. Quel loro prezioso lavoro, vale per noi l’equivalente dell’oro. Più avanti fioriranno le rose e le farfalle svolazzeranno festose ma la loro vita sarà di breve durata perché in un bruco verrà trasformata. Marzo 2019 Il risveglio della natura Oramai l’inverno non fa più paura, si sta risvegliando Madre natura. La neve sui monti pian piano si scioglie e dagli alberi ignudi, spuntan le prime foglie. La primavera già bussa alle soglie, questo è un evento che nessuno ci toglie. Le piante da frutto son tutte fiorite, sui verdi nascono le margherite contornate da mammole viole che si schiudono al tiepido sole. Ci avviciniamo ala bella stagione, che dell’inverno ha avuto ragione le giornate si sono si molto allungate a piccoli passi si arriva all’estate. Si può ben dire che con questa bella giornata Madre natura si è risvegliata. Come un fuoco di paglia Giovanotto di mille speranze eri giovane eri forte eri bello. Un dì lasciasti il tuo bèl paesello e per il fronte dovesti partir. Tu partisti così per la guerra accompagnato da mille pensieri dimenticando tutti i piaceri che la vita ti poteva donar. Tu cadesti quel giorno in battaglia sotto i colpi di quella mitraglia la tua vita fu un fuoco di paglia che vent’anni soltanto durò. Giovanotto che moristi alla guerra ed ora giaci sotto un metro di terra maledetta sia sempre la guerra che a vent’anni ti ha fatto morir. Marisa My Love : A te che da una vita mi sta accanto, a te che io amo, ma amo, davvero tanto, a te che mi accudisci amorevolmente, a te che non mi fa mancar mai niente, a te che mi sei mamma, moglie, amica e amante, a te che di attenzioni per me ne ha davvero tante, a te che mi accompagni tuttora nel mio cammino, è te che voglio ringraziare, e augurare un buon San Valentino. Anche se fa un freddo boia scambiarci gli auguri è una vera gioia. Lo faccio con tutto il cuore augurandovi felicità,serenità e tanto tanto amore. lo faccio sempre volentieri , oggi ancor ben più di ieri. E che queste festività che stanno a venire della presenza dei vostri cari possiate gioire passandole in loro compagnia, fino alla festa dell'Epifania. Appurato che oggi almeno non piove, vi auguro tanta e tanta fortuna per il duemila e diciannove e con cappotto sciarpa e guanti, BUONE FESTE A TUTTI QUANTI. Gli scherzi di madre natura. Madre natura è una gran buontempona e a lei che del mondo è la padrona tutto è concesso nulla è vietato e questo è un bel scherzo che ci ha propinato. Il mese di settembre appena passato sembrava ottobre dall’autunno inoltrato. vento pioggia e freddo invernale era un periodo davvero autunnale. Ora che ottobre è subentrato pare che il freddo si sia allontanato. Passeggiando per il parco sito in Brugnera sembrano giornate di primavera. Di molto è salita la temperatura un altro bel scherzo di madre natura sui nostri ancora verdi prati tanti bei fiori son risbocciati fiori tipici della primavera che sono apparsi sui prati a Brugnera.
Tu lo sai Sono un romanticone nato dal cuore tenero e innamorato e da quel dì che ti ho incontrato il mio amore non è mai scemato. Anzi, te lo dico ben volentieri oggi ti amo ben più di ieri e te lo dico baciandoti le mani, oggi, molto meno di domani. Più passano i giorni più aumenta l’amore essendo innamorato te lo dico col cuore. 10 - 10 - 2017 A mia moglie Svegliandomi al mattino e trovandoti a me vicino il mio cuore innamorato te ne è infinitamente grato. Mi giro pian pianino e con la testa sul cuscino vò cercando la tua mano sussurrando, un dolce ti amo. Io ti bacio amorevolmente, tu ti svegli… e improvvisamente, ripaghi il mio ti amo con una forte stretta di mano e vedendo il tuo sorriso io mi sento in paradiso. M a r i s a : Tu sei per me la moglie ideale Tu sei per me un amore speciale Tu sei per me una gioia infinita Tu sei per me tutta la vita. Tu mi accudisci con tanto amore Tu mi stai amando con tutto il cuore Tu sei colei che nel pensiero mi legge Tu sei la donna che il suo uomo protegge. Tu sei la donna che ogni uomo vorrebbe Perché una migliore trovar non potrebbe Tu sei una donna dal grande cuore Tu sei una donna che merita amore Tu sei una donna da amar follemente e non mi importa di quel che pensa la gente. 03 - 10 - 2017 Ottobre L’autunno è già inoltrato l’estate non c’è più Il caldo se n’è andato e non si suda più. Più non si faranno i bagni in riva al mare, resteremo chiusi in casa, per poterci riscaldare. Al fuoco del camino o del termosifone, sdraiati sul divano a guardar la televisione. Sgranocchiamo noccioline, sorseggiamo del buon vino, poi inconsciamente schiacciamo pure un pisolino. 0 1 – 10 - 2017 Chiamami amore Chiamami amore, fammi sognare stringimi forte non mi lasciare. Fra le tue braccia io mi sento sicura e dell’ignoto non c’ho più paura. Dammi la certezza di un amore sincero, fa che il mio sogno si realizzi davvero. Chiamami amore, fammi sognare stringimi forte non mi lasciare. Dammi la gioia e la serenità Fa che il mio sogno diventi realtà. 30 - 09 - 2017 Un vento pungente Con un gelido vento di tramontana ha avuto inizio la settimana. La temperatura è scesa di botto, dello zero siamo molto al di sotto per i prossimi giorni non accenna a salire anzi sembra voglia addirittura diminuire. Più passano i giorni, più aumenta il disagio questo tempo è davvero malvagio. Il freddo è così pungente che lo percepisce anche colui che non sente. Autunno Siamo in autunno e cadono le foglie ma è di questo mal governo che vorrei veder le spoglie. Per questo mio desiderio, anche se ben condiviso sembra non ci siano Santi, che potranno esaudirlo in paradiso. La mia grande speranza è che alle prossime elezioni si trasformino in feroci lupi, questa massa di pecoroni. A cominciare col referendum per la nostra autonomia diamo un segnale forte, a questa sporca genia. 22 - 09 - 2017 L’estate non c’è più Quest’anno l’inverno non si è fatto aspettare ci ha messo un niente ad arrivare l’atro ieri il caldo era a dir poco infernale oggi il freddo è quasi glaciale. La prima neve è comparsa in altura mentre la pioggia è battente in pianura. Rimane solo il ricordo della calda estate e arriva l’incubo delle fredde giornate. 19 – 09 - 2017 La voce del mare La voce del mare chiara e possente quante poesie ti riporta alla mente. Quante ispirazioni saprà lei dare a chi come me la saprà ascoltare. La spiaggia affollata nella calda estate e deserta d’inverno, con le fredde giornate è veramente una musa ispiratrice che ogni poeta sa render felice. La voce dell’onda sensuale e profonda ogni tua idea sa render feconda che sia un’onda placida oppure arrabbiata la sua voce verrà sempre ascoltata. 19- 09-2017 L’Italia non c’è più C’era una volta una bellissima Nazione chiamata Italia dicendo che c’era, sicuramente non ci si sbaglia. Era popolata esclusivamente da veraci italiani e non c’era manco l’ombra di cinesi od africani. La lingua ufficiale era senza dubbio l’italiano ma questo purtroppo è un ricordo ormai lontano. Oggi per le nostre vie si sente un miscuglio di lingue e dialetti vari e si vedono tanti e tanti emigranti che conversano con i cellulari. Ricordo ancora bene, che cinquant’anni fa si vedeva in giro solo qualche vu-cumprà che da noi venivano compresi e pure ben tollerati e comprando la loro merce in qualche modo venivano aiutati. Oggi a cinquant’anni di distanza la nostra Nazione sta subendo un vera e propria invasione sono centinaia di migliaia gli extra comunitari che varcano giornalmente i nostri mari coadiuvati da politici corrotti e malfamati che traggono un enorme profitto da tutti questi immigrati e non ci vorrà molto tempo che noi poveri disgraziati dalle nostre amate case, verremmo noi sfrattati. La mare de San Piero Anca sto ano come che vol la legenda, la mare se San Piero, le stada tremenda. Co quela se San Giovani la sse ha incontrà e al putriferio le ha scadenà. Piova sboa e tempestade, vetrine, machine e vigne devastade, un tal disastro le ha provocà, che a contar i dani adess ssen qua. Quando che que do strighe, le decide al da far no le ne Santi ne Madone che i le pol fermar fulmini, saete e trombe d’aria cop e copesse, che §ola par aria no saven pì che Santo ciamar, no resta altro che star a pregar che sto uragano al stae pòc a passar. 1915- 2015 Proprio in questi giorni su questa stessa terra, si combatté, cent’anni fa una grande guerra. Migliaia di baldi giovani, dell’novantanove ci lasciarono di quel periodo, delle enormi prove. dimostrando un grande ardire, ed un indomito coraggio, dell’allora suo nemico, andarono all’arrembaggio. Combattendo in riva al Piave e sul Carso Triestino, segnarono in quei giorni, il loro e il nostro destino. Erano degli Alpini, dei Fanti e dei Bersaglieri, ma tutti giovanotti, arditi e molto fieri che per amor di Patria e senso del dovere col fucile in mano andarono a morire. I n v i l l e g g i a t t u r a Mi trovavo in villeggiatura In un bel paesino di media altura, Ero ai margini di un bosco In una calda serata del mese d’agosto. In una panchina appoggiai il fondo schiena E rimasi a guardare la luna piena Che lassù nella volta stellata Faceva la solita passeggiata. Vestiva il suo più bel vestito d’argento E vagava per il firmamento Contornata da miriadi di stelle, Che al suo cospetto… sembravan solo fiammelle. agosto 2015 È veramente dura Avere una malattia come compagna di vita Rende dura la cosa e costa fatica. Appena questo succede nella realtà Si invoca ogni Santi chiedendo pietà. Auspichiamo l’intervento della Madre Divina, Non sentivamo il bisogno di farlo prima. Si chiede l’aiuto di Dio onnipotente, Ma di farlo prima non ci sfiorava la mente. Solamente e soltanto ad estremo bisogno Lo si invoca ogni istante e persino nel sogno. Questa purtroppo è una gran triste realtà Prima lo imprecavamo, ora chiediamo pietà E Lui nella sua immensa bontà, Perdonandoci ogni cosa e ci salverà. 27 – 03 - 2017 Treviso in festa L’intera Regione è addobbata con il tricolore per conferire agli Alpini il meritato onore essendo sempre pronti con la loro presenza in ogni luogo dove serve assistenza. In ogni paese dove madre natura ha inflitto grandi danni incutendo paura l’indomito Alpino è sempre presente sempre prontissimo ad aiutare la gente. Per questo l’Alpino è tanto amato e in tutto il modo viene onorato. a Treviso sono arrivati alla spicciolata per presenziare alla grande adunata. E la domenica sarà il più bel momento quando si troveranno tutti all’assembramento da dove partiranno in mattinata tutti i protagonisti della sfilata. Come poi vuole la tradizione saranno le Fanfare ad aprire la manifestazione seguiranno i vari scaglioni con i loro vessilli e i lor gonfaloni. 20 - 03 - 2017 T r e v i s o 12 / 13 / 14 /2017 Sotto un sventolar di bandiere Ci sarà il raduno delle penne nere. Tutta la Provincia è in fermento E si prepara al grande evento. Giovani, vecchi, donne e bambini Applaudiranno i migliaia di Alpini Che dall’assembramento Smuovendo l’intero reggimento Sfileranno orgogliosi Tra due ali di curiosi. Gli Alpini, da sempre si sa, Sono una grande risorsa per le comunità. Ovunque succeda un disastro o una calamità Sono tra i primi, ad arrivare là. Terremoto, slavina o inondazione L’Alpino è sempre pronto ad entrare in azione. Non c’è niente al mondo, neppure il destino Che possa fermare un nostro Alpino. Perciò dalla gente è tanto amato E in ogni dove viene osannato. 23 - 03 - 2017
Adunata Alpini a Treviso Il 12 maggio a Treviso città degli Alpini l’adunata ci sarà. Lungo le vie un tripudio di bandiere per onorare le Penne Nere che giungeranno da ogni dove col tempo bello, ma anche se piove. Loro arriveranno da paesi vicini e lontani con gli immancabili salumi nostrani soppresse salami e formaggio “pincion” e assieme a quel, “ tant vin de quel bon”. Speriamo che quel giorno il tempo sia clemente in modo che a Treviso arrivi tantissima gente e che non si debba sfilare sotto ad un gran acquazzone come già successe, nella vicina Pordenone. Sarebbe veramente un grande peccato per tutto quello che è stato organizzato. 19 - 03 - 2017
Treviso con gli Alpini La Città della Marca si è ben organizzata per ospitare la grandiosa Adunata. Centinaia di migliaia saranno gli Alpini che di Treviso varcheranno i confini. Da ogni dove fin qui giungeranno con le loro fanfare per noi sfileranno. Sfileranno fieri, orgogliosi e compatti, scandendo il passo, con i loro scarponi chiodati. Ne andranno fieri i cittadini che la loro Città ha ospitato gli Alpini. 18 - 03 - 2017 Ancora una lunga notte insonne E non certo per colpa delle donne Ma per colpa di coloro che sono al Governo Che ci fanno passare una vita d’inferno. Ci stanno letteralmente dissanguando Ogni giorno qualcosa va aumentando, Solo che per noi è il caro vita che sale Mentre per loro è il caro stipendio che vale. Di quei quattro papponi disonesti Che a rubare son molto lesti Ce ne dobbiamo al più presto liberare Se vogliamo le cose migliorare. Diciamo basta agli sprechi e ai stipendi d’oro Facciamo in modo che si sacrifichino anche loro Con pala e picco, mandiamoli a lavorare E con mille Euri, facciamoli campare. 03 - 03 - 2017 Sul lettone Ieri sera sono andato a letto Col mio pigiama prediletto Mi son disteso per benino Con la testa sul cuscino E ben comodo sul lettone Ho fatto questa considerazione. I nostri ” bravi” governanti Per non dire lestofanti Ci hanno procurato tanti di quei guai, che come i rotoloni regina non finiscono mai. 01-02-2017 A Milano in piazza Duomo palme e banane son sbucate d’incanto. La Madonnina, dal suo posto più alto è scoppiata in lunghissimo pianto nel vedere la sua piazza tanto amata da un simil scempio rovinata. Ora Lei di lassù, avvolta nel suo celeste mantello spera di non veder anche qualche cammello passeggiar e sarebbe strano per le vie della sua MILANO. Già sono troppi i clandestini che lascian per strada i lor ricordini ci mancherebbe solo che qualche cammello lasciasse per terra un suo ricordo più bello. La primavera si avvicina La primavera si sta avvicinando Ce lo dicono le gemme, che stanno spuntando. Salici, pioppi e alberi da frutto Ci dicon che ormai l’inverno è fottuto. La neve dei monti pian piano si scioglie E dai salici nudi spuntan le prime foglie. La primavera avrà presto ragione E ci porterà verso la calda stagione. 24 – 02 - 2017 Cercando l’amore Con una barchetta sotto la luna Vado errante per la laguna. Imbronciato il mio cuore Assetato d’amore Va vagando qua e là. Sta cercando l’amore ma senza fortuna Chiede aiuto alla luna Che sta in guardia lassù. A trovare l’amore presto aiutami tu. Mi risponde la luna promettendomi che Un amore duraturo ci sarà presto per me. Fiducioso rientro, aspettando quel dì Che un amore sincero, mi dica di sì. 22 - 02 - 2017 A mia moglie Fra miriadi stelle, per me ne brilla una soltanto Ed è solo per questa che stasera io canto. È una canzone a lei solo dedicata E la canterò con la mia voce stonata. È un testo ricco e pieno di storia E ce l’ho ben impresso nella memoria Sono parole che escon dal cuore Anche se non sono tutte, parole d’amore, Ma non sono però parole cattive Anzi sono allegre e molto effettive E dimostreranno il loro effetto Quando ci accingeremo ad andare a letto. 22 - 02 - 2017 Il mare d’inverno Se anche tu come me, ami la pace e la tranquillità allora il mare d’inverno è una gran bella realtà. La spiaggia è deserta la gente non c’è di quella spiaggia mi sento il Rè. Uno scoglio è il mio trono e mi siedo sovrano mentre il mio sguardo spazia lontano. Intorno a me il silenzio è regnante a volte persino inquietante. Ma talvolta la sua voce è molto eloquente mi dice tutto senza dir niente. Il fruscio dell’onda che s’infrange spumosa mi invita a baciare la mia amata sposa che seduta accanto a me sul trono roccioso mi sta guardando col suo sorriso radioso. Una coppia di cigni col loro piccolino scivolando sull’onda ci arrivano vicino ci guardan curiosi, forse hanno fame e aspettano da noi un pezzo di pane purtroppo per loro, il pane non c’è anche se di quella spiaggia io sono il Rè. 16 - 01 - 2017 La notte di Alloween Oramai è una tradizione ben consolidata Che per la notte di Alloween, un grossa zucca venga intagliata. Dopo averla svuotata per benino all’interno viene messo un lumicino. Ognuno la va a posare sul davanzale, poi si traveste, come a carnevale qualcuno si veste come una strega, un altro come un fantasma e gira con una sega, qualche altro come uno scheletro che cammina e vanno gironzolando, fin che vien mattina. Ma prima ancor che il gallo emani il suo primo canto ognun sparisce come per incanto. Novembre 2016 L’estate di San Martino Sul far dell’aurora qualcuno dorme ancora mentre la luna pian piano si scolora. Pure le stelle che illuminarono il firmamento spariranno nello stesso momento. Il sole sta spuntando, a breve apparirà e vagando per il cielo se ne andrà. Mostrandoci il suo splendore donandoci il suo calore scaldando per benino l’estate di San Martino. Sembra di essere a settembre, ma siamo già a novembre, questo lo dice il calendario che è perfetto e sempre in orario. Il tempo è un gran tiranno scorre senza affanno cammina sempre in fretta e nessun di noi aspetta. Novembre 2016 La luna Dal mio terrazzo guardo la luna, cerco l’ispirazione ma senza fortuna. Così rimando sera per sera finche la luna mi appare intera. Da sempre la luna ispira i poeti dal Carducci al Foscolo e persino Ungaretti, che seppur con modi diversi nero su bianco hanno messo bei versi. Osservando quell’astro quasi infuocato in un battibaleno mi sento ispirato. Mi siedo allora alla mia scrivania, cercando di coniare una vera poesia. Ma niente da fare non sono in vena, dalla finestra rivedo la luna piena che accompagnata da miriadi di stelle a volte mi ha ispirato poesie molto belle. Ma questa sera non ho avuto fortuna, allora lascio perdere tutto… e riguardo la luna. Ottobre 2015 A Matteo Renzi: Caro Renzi che stai al Governo Ci stai riducendo la vita in un inferno. Da quando ti sei, nel palazzo installato, “Senza che nessuno ti abbia votato” Solo guai ci hai provocato! Andavi blaterando a più riprese Che avresti fatto una riforma al mese Ma nel lungo tempo che è passato Nulla di buono hai combinato. Ci hai riempito di tasse e balzelli vari Tanto da farci uscire dai binari Costringendo senza far nessuna fatica Oltre 600 piccoli imprenditori a togliersi la vita. Con ottanta Euro ti sei comperato Una misera parte dell ’elettorato, E vedendo quello che hai combinato, A calci in culo sarai cacciato Ora hai pure deliberato: Che occupare le case altrui, non è reato! Quanto mi piacerebbe vedere Dopo il tuo quotidiano vagabondare, Che in casa tua non puoi più entrare. Purtroppo questa mia soddisfazione Rimarrà solo un’ eterna illusione, Visto che la tua abitazione Gode di una super protezione A spese di un elettorato Che veramente di te si è stancato. Dedicata ad un’amica I tuoi occhi lucenti colmi di tristezza, Mi parlan di te della tua giovinezza, Loro mi dicono con tanto candore, Che invano vai cercando da tempo l’amore. L’amore vero, l’amore sincero Quello che la felicità può darti davvero. Tu! hai la stessa età di mio figlio, perciò mi permetto di darti un consiglio. Cercati un uomo che ti sappia amare, Che tutto il suo cuore ti sappia dare. Trovati un amore che sia duraturo Che dia sicurezza al tuo futuro. Cercati un uomo, con pochi difetti E soprattutto che ti rispetti. Trovane uno, che ti dia tanto affetto E non ti consideri soltanto un oggetto. Buon Anno Prima che tardi si possa fare Col rischio che mi possa dimenticare, Per il Santo Natale che sta per arrivare I migliori voglio fare, a tutti voi di Poetare. Che il nuovo anno che sta per entrare, Tutto quello che desiderate vi possa portare. In primis, Salute! gioia e tanto amore, Con qualche soldino, per il buon umore. Inoltre auguro che per tutti sia Un anno ricco di genuina poesia, Come voi tutti sapete fare Cari amici di poetare.
Il festival di San Remo Una volta era proprio così, Era il vero festival della canzone Italiana, Quando le canzoni erano tali. Vere e proprie poesie, Molto orecchiabili, che entusiasmavano tutti Con i loro indimenticabili versi. Tutt’ora vengono cantate ed ascoltate molto volentieri, I cantanti di allora sono ancor oggi molto in auge. Ora, è un festival di sprechi, Di conduttori che vengono strapagati, Di canzoni e cantanti che vengono applauditi Soltanto quella sera, poi svaniscono, come neve in primavera. E’ il festival delle donne a cui si slaccia la spallina Facendo vedere il seno, o che casualmente mostrano la farfallina. Non riesco a capire perché alla televisione Nessuno abbia il coraggio di dire che S. Remo Non è più il festival della canzone Italiana così com’era. Ma sono tre serate di musica qualunquistica Con delle canzoni che un tempo non venivano considerate tali. Veramente non c'è niente Oggi che bellissima giornata La nebbia si è tutta quanta diradata Il sole mostra in cielo il suo splendore Diffondendo tutt’intorno un tiepido calore. Ormai, siamo in un autunno molto inoltrato E i bagni in mare sono solo il ricordo di un passato. A grandi passi ci avviciniamo al Santo Natale Poi, arriverà pure la Befana e Carnevale, Porterà con sé giochi e scherzi divertenti, Con i nostri figli, faremo finta d’essere contenti. Ma in cuor sappiamo noi perfettamente Che d’essere contenti, non c'è proprio niente. Solidarietà per i marò Veloce scorre e passa il tempo, A grandi passi s’avvicina l’Avvento. Dovrei essere assai contento Per questo grande e lieto evento, Invece mi sento amareggiato Per il lungo tempo che è passato. Anzi, più che amareggiato, sono basito Visto che nessuno ha ancora mosso un dito, Per i nostri due bravi soldati Che in India sono segregati. Grazie al Prof. Monti e ai suoi consiglieri I due Marò sono ancor prigionieri. E chissà quanto ancor ci rimarranno Spero che non passi ancora qualche anno. E pensare che in Italia, entrano cani e porci, indisturbati! E non si riesce, o non si vuole, rimpatriare i nostri 2 soldati. A mia moglie Alla dolce mia signora Che con me vive tuttora Vorrei dirle semplicemente Che io l’amo veramente. E da quel dì, che a me si è unita Assicurarla che non l’ho mai tradita E mai la tradirò Finché un alito di vita avrò. Questo perché, la famiglia unita Vale per me, più della vita. Da ben più di quarant’anni, mi accudisce amorevolmente Ha sempre un occhio di riguardo, senza farmi mancar niente. Lei cucina, lava stira e cuce Il suo lavorar non si riduce Anzi con l’avanzare dell’età… Il suo lavoro aumenterà. Per questo ed altro ancora Voglio dire alla mia amata signora, Che per lei, il mio cuore batterà Finché l’ultimo battito emanerà. La bufera non c'è più Oggi è una bellissima giornata, Almeno, da noi non piove più. La perturbazione se ne è andata Ed il vento non si sente più. Riprendiamo ancora a passeggiare Come facevamo d’ estate in riva al mare Assieme ad amici e conoscenti Facciamo quattro chiacchiere contenti. Respirando ancor, quest ’aria sana Che la pioggia ci impedì, per più d’ una settimana Tenendoci chiusi in casa segregati Come se fossimo tutti degli ammalati. Or che la bufera è terminata Riprendiamo la quotidiana passeggiata. Ormai a noi, poveri vecchi pensionati Non ci resta che rinvangar i tempi andati, Ripensando a quel che si faceva in gioventù E a quei bei tempi che purtroppo non tornan più.
I l s o l e Il tempo sta cambiando Ormai non tuona più Finiti sono i lampi e non piove più. Il sole sta intraprendendo Il suo viaggio giornaliero Tra poco mostrerà dal cielo Il suo volto molto fiero Diffonderà il suo calore Riscaldando il nostro cuore. Oggi più di ieri, volano i miei pensieri Verso quei disastrati E poveri alluvionati Che oltre a pulire il tutto, stanno facendo la conta dei danni Sperando di non subire ulteriori ed altri malanni. I l t e m p o Anche oggi mi sono alzato E ho visto il cielo assai imbronciato. Seppur molto contrariato La situazione ho accettato. Tanto è risaputo ed appurato Che il tempo, non si è mai sposato E questo un po’ ”mi duole”, Perché lui può far ciò che vuole. Il tempo, che sia clemente o distruttivo, Influisce non di poco sull’umore di chi è vivo. Che grigio ed uggioso mattino Il sole non riesce a far capolino Coperto da una spessa nuvola bigia Che su nell' ampio cielo si pigia Diventando sempre più scura Tanto da incuterci molta paura. Il ricordo delle recenti e disastrose alluvioni Che hanno subito alcune nostre regioni, Si impossessa della mia mente E rivedo quella povera gente Armata di pale, di scope e bidoni, Senza aspettare l’aiuto delle istituzioni Che cercano di ripulire dal fango, le loro abitazioni. Quella povera gente, meriterebbe ben più d’una medaglia Invece stanno ricevendo una multa da EQUITALIA.
L’ autunno Il triste autunno è arrivato Ogni albero s’è già spogliato Si è liberato dalle foglie E tutto nudo la neve accoglie. Un candido manto lo avvolgerà Per tutto l’inverno lo coprirà Ma al tepore della primavera Riavrà la sua folta e verde “criniera”. La casalinga La casalinga, questa emerita, sconosciuta E bistratta, da ogni così chiamata istituzione Che non riconosce che la sua è una vera professione, E gli nega la meritatissima pensione. La casalinga pur non percependo nessun salario Lavora in continuazione senza nessun orario Lavora incessantemente da mani a sera Senza goder di ferie, ne d’ inverno, né in primavera. Accudisce con amore figli, marito, genitori e a volte pure i nonni E non percepisce nessuna ricompensa, per il suo lavoro di tanti anni. Non ci sono i mezzi! Mancano purtroppo i soldi, dicono le istituzioni, Ma per gli innumerevoli sprechi, si spendono centinaia di milioni. Le loro pensioni d’ oro non si possono toccare Per una sola legislatura, si prendono un vitalizio da invidiare Mentre le povere nostre casalinghe non si possono pagare Chinando sempre il capo, devono solo lavorare.
Gli alluvionati Bombe d’acqua, vento e forte bora, Che altro deve capitare ancora A quei poveri alluvionati Che lungo la Penisola son sparpagliati? Sia in alta o bassa Italia La furia dell’acqua, su di lor si scaglia, Travolgendo e trascinando a fondo Tutto ciò che incontra, in un nano secondo. Tutto questo, mentre i nostri governanti, “ Che vadano al diavolo! Tutti quanti “ Stanno vedendo come fare E le tasse poterci aumentare. State pur certi che gli alluvionati, Oltre che esser stati mazziati In un prossimo futuro saranno tassati per sicuro. Questo perché ai nostri politicanti Stanno più a cuore gli emigranti Che noi Italiani tutti quanti. W L’ITALIA W IL TRICOLORE PER COLPA DELLA POLITICA IN ITALIA SI MUORE! Novembre Che bellissimo e anomalo inizio Novembre Sembra d’ essere in Settembre Il calendario dice che l’autunno è inoltrato E questo non è certo sbagliato Ma con queste bellissime giornate Pare sia ancora estate. Chi abita vicino al mare Ci va ancora e per nuotare I fanatici della tintarella Approfittano di qualche giornata ancora bella. Un antico proverbio dei nostri nonni recita “Per i morti, la neve ricopre gli orti “ Niente di più sbagliato, Quest ’anno gli orti abbiamo innaffiato. Ma tutto questo non durerà presto l’ inverno arriverà E freddo e neve ci porterà. Cosicché noi tutti rimpiangeremo Queste giornate di ciel sereno
Moena (TN) La bellissima Moena è adagiata in Val di Fassa E di lei si innamora colui che di là ci passa. Circondata da alti monti e da rigogliosi boschi Non ce ne sono molti di così incantevoli posti. Le bellissime alte cime che dominano Moena Appaiono ancor più belle con la luna piena. Ogni singola casa, è ben pitturata E almeno una facciata, di fiori è adornata Quei variopinti fiori formano delle cascate Migliaia sono i turisti che le hanno fotografate. Così ogni turista che da quelle parti passa Non potrà che dire: Quant’è bella la Val di Fassa. Che fanno parte di questa valle ci sono diverse cittadine, Tutte molto belle ed assai carine Ma nominarle tutte è molto sconveniente Potrei dimenticarne qualcuna e offendere così la gente. Mi limito ad esaltare la bellezza di Moena E di invitarvi a visitarla perchè ne val la pena.
Gocce di rugiada Minuscole gocce di rugiada Che adornano e dissetano Gli ultimi boccioli di rosa Della stagione, Esaltando ancor di più Il loro inebriante profumo, Che mi ricorda da vicino Quello usato da mia moglie, Risvegliando in me il desiderio Di teneri e dolci abbracci. Si avvicina l’inverno Sono le otto del mattino Ho appena sorpassato un motorino, Mi trovo in macchina e dal finestrino Vedo il sole giocare a rimpiattino Con delle nuvole argentate. Finita da tempo è oramai l’estate Non ci sono più le calde giornate, Quest’anno le abbiamo solo sognate. L’autunno è ben inoltrato Anche il bosco il suo colore ha cambiato. È finita la bella stagione Il freddo avrà presto ragione. L’inverno sta avanzando E noi ci stiamo preparando, Silenziosa la neve dal cielo scenderà Tinteggiando di bianco paesi e città. Ormai va albeggiando Il sole sta spuntando Lentamente su nel cielo salirà Piano piano si va svegliando la città. Il tempo scorre in fretta Passa e non aspetta Il suo è un ritmo regolare E nessuno lo può fermare Si rincorrono le ore, i giorni i mesi e gli anni E per la nostra età incominciano gli affanni Qualcuno si lamenta perché sta invecchiando E maledice il tempo che veloce sta’ passando Io ad essere sinceri non mi lamento affatto E di avere la mia età son più che sodisfatto. Oramai ho superato da tempo la settantina E sono felicissimo di risvegliarmi alla mattina. La luna si è assopita le stelle addormentate Anche le ultime coppiette se ne sono andate. La spiaggia è deserta in quest’ora mattutina Ed io sono solo sulla battigia che cammina Solo il brusio dell’onde mi tiene compagnia Mentre mentalmente vo recitando un poesia Camminando lentamente arrivo alla scogliera Mi siedo su di uno scoglio e formulo una preghiera Oh! Madre mia Santissima che di lassù mi stai ascoltando Ascolta questa voce che Ti sta implorando Presso Tuo figlio intercedi Tu per noi Digli che siamo fratelli e perciò anche figli Tuoi Fa che abbia un occhio di riguardo per tutti noi fratelli E che ci faccia passare ancora dei giorni molto belli. Il sorriso Un bambino che nasce, sorride alla vita E per i genitori la gioia è infinita. Quando un bambino viene allattato Il suo sorriso è davver soddisfatto Il suo è un sorriso di un bimbo felice Anche se a parole ancor non lo dice. Il sorriso di un bimbo è molto loquace Ci racconta tutto, anche se il bimbo ancor tace. La felicità La felicità di una donna, quando ha dato alla luce un bambino La si legge nel suo sorriso e di quello del suo uomo, che sta a lei vicino. Per nove lunghi mesi, in grembo se l’è portato Grande è la sua gioia ora che il bimbo è nato. Accarezzando dolcemente, quel batuffolino rosa Pensa di aver fatto veramente una gran cosa. Sorridente accanto a loro c’è pure il neo papà Che spruzza da ogni poro, un mare di felicità. Il suo… è un sorriso contagioso che coinvolge tutti i presenti Che, per quel lieto evento, sono assai contenti.
All ’ amico Piero Colonna Romano Anche quest ‘anno come ogni anno, Piero festeggia il suo compleanno. Oggi 13 Marzo ne fa settantatré E ne compie due più di me. Per questa bellissima evenienza Da me che abito in riva al Livenza Giunga al carissimo amico Piero, L ‘augurio più bello e più sincero. Gli auguro inoltre, Che dal intervento che sta per subire Si possa al più presto ristabilire Perché, in un futuro, spero non troppo lontano Sarei onoratissimo di stringergli la mano. Perciò Piero, non disperare, Sei in buone mani… ti sapranno ben curare. A presto caro Amico Auguri! Auguri !! Auguri!!!
La felicità Piange una mamma, piange un papà ma le loro son lacrime di felicità. Il loro bambino ha appena sorriso alla vita e le loro son lacrime, di gioia infinita. Sul volto della mamma spunta un dolce sorriso mentre le lacrime gli rigano il viso. Pure il papà è assai contento anche se sta piangendo in quel momento. Mentalmente va ringraziando nostro Signore per avergli donato questo piccolo fiore. La cosa più bella il sorriso di una donna mentre allatta il bambino. è la cosa più bella che ti può dare il destino. Dedica a mia moglie Splende il sole brilla la luna viverti accanto è una vera fortuna. Questo dico sempre a mia moglie che al mio rientro con un sorriso mi accoglie. Assieme passiamo dei bei momenti lo voglio dire ai quattro venti mentre lo dico mi elargisce un sorriso che ancor di più gli illumina il viso. Io voglio gridare al mondo intero che amo mia moglie! l ' amo davvero. Commemorazione Nove Ottobre, segnava ieri il calendario Della strage del Vajont ricorreva l’anniversario. Tanta e tanta gente, era presente a Longarone Per ricordare degnamente le vittime di quella disastrosa alluvione. Solamente il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Quel giorno da Longarone, sé tenuto assai lontano. Che il 9 di Ottobre ci sarebbe stato il 50° anniversario, lo sapevano anche i cani, In Polonia il Presidente, ci poteva andare all’indomani. Il capo del Governo On. Gianni Letta È partito per Lampedusa, veramente in tutta fretta Bisognava porgere omaggio alle vittime dei clandestini extracomunitari Piuttosto che omaggiare, le 1910 vittime di tutti i nostri cari. Questi sono i nostri governanti, che sventolano il Tricolore, ma che ai nostri CARI morti non porgono nessun ONORE!!! Per accompagnare degnamente Il nostro mangiare quotidiano Ci vuole innanzi tutto un ottimo vino italiano. Che con la sua fragranza con il suo gusto delicato Ci aiuti a digerire quel che abbiamo noi mangiato. Che sia un CHIARETTO D'ALBA, o un OLTREPO PAVESE L'importante è che sia un vino Del nostro bel paese. Se preferite del NEBBIOLO, Del VERDICCHIO o GRIGNOLINO, Gustatevi per appieno Quel buon bicchier di vino. Se volete accostare al pasto della sera Del CANNONAU, della BONARDA, oppur del BARBERA, fatelo tranquillamente che passerete una bella sera. Ora che si avvicina veloce il freddo inverno Si potrebbe pasteggiare pure con l'ottimo INFERNO. Se i vostri gusti non sono pari ai miei Potete ancora scegliere fra l'AMARONE, LO SFURZAT o il TOCAI. Altri e altri ancora ne potrei io elencare Ma si andrebbe per le lunghe e non mi voglio dilungare. Nella vigna Si sente un allegro vociare Son tutti intenti a vendemmiare Armati di forbici e cappello in testa Il vendemmiare è sempre una festa. L’uva raccolta per ben pigiata, In spumeggiante mosto viene trasformata, Dopo un’adeguata fermentazione In vino, avviene la trasformazione. Dopo otto giorni,il primo travaso Il vino, ha ora bisogno di un PO di riposo, Poi si effettua qualche altro travaso, Quindi il giorno di San Martino Si possono gustare le caldarroste, col nuovo vino. Un vero nettare Quando ogni grappolo d'uva, dal sole baciato Raggiunge il colore giallo dorato Oppure di un rosso rubino, È pronto per diventar un ottimo vino. Quel'effervescente nettare versato nel bicchiere Procura in chi lo beve un sottilissimo piacere. Soltanto a chi è astemio, il buon Dio non ha donato Il piacere di gustare, questa delizia per il palato. Prosecco, Barolo, Dolcetto o Bardolino Si tratta veramente di un nettare…. di-vino. 11 Settembre 2001 In quell'infausta mattina, mentre a New York si lavorava Avvenne un'esplosione che nessuno si aspettava. Alcuni terroristi ,vigliacchi e pure talebani, Fecero esplodere le torri gemelle, usando due aeroplani. Migliaia e migliaia, furono le vittime, incolpevoli, quindi innocenti Che rimpiangono ancor oggi amici, parenti e pure i conoscenti. Quella vile, terribile, ed inaspettata esplosione Ferì l'intero Mondo, non soltanto la singola Nazione. Oggi, a dodic'anni di distanza Sento il dovere di questa rimembranza. E il mio pensiero vola, copre la distanza Esprimendo all'America tutta… la mia sincera condoglianza. Ricordo Undici Settembre segna oggi il calendario E di un triste vile attentato ricorre l'anniversario. Centoquarantaquattro mesi di tempo ne è passato E a dimenticar quel fatto non ci ho mai provato. Non penso sia possibile dimenticare un così simil evento Che alcune milliaia di vittime a causato in momento. Vittime che in quel momento stavano tutte a lavorare E una vigliacca mano assassina le ha voluto massacrare. Per far crollar le torri gemelle hanno usato due aeroplani E a pilotar gli stessi c'erano dei fanatici talebani. Che noncuranti di quello che stavano per fare Hanno centrato le due torri per poterle far crollare. Causando in un battibaleno morte e distruzione Che ha sconvolto il Mondo intero e non solo la singola Nazione. La testimone La luna, da sempre è testimone oculare delle coppiette che all'aperto voglion fare all'amore. Siano esse clandestine, oppur regolari, non si possono nascondere ai raggi lunari. La luna, è discreta e non proferisce parola Questo… ad onor del vero un po li consolà. Pure le stelle,che son molto belle e della luna sono sorelle dall'alto del cielo le stanno a guardare zitte zitte, senza parlare. Forse saranno un poco invidiose, di quelle coppiette tanto amorose questo perché se pur molto belle, son tutte quante ancora zitelle. L'emigrante Quando nelle lunghe ed insonni nottate di questa calda ed afosa estate, mi giravo e rigiravo nel mio letto oramai intriso di sudore frugando tra i ricordi ben riposti nel mio cuore, mi rivenne in mente quando a meno di diciott'anni, dell'emigrante avevo indossato i panni. Eravamo negli anni sessanta e in quella tarda primavera, tutti giù dal treno,appena varcammo la frontiera. Allineati in fila indiana, zitti senza parlare, ad una severa visita medica, dovemmo sottostare. Oltre che fastidiosa, è stata assai umiliante, ma questa era la prassi per ogni emigrante. Se le donne erano incinte, o ha qualcuno mancava un dente, dovevano tornare indietro, senza dire niente. Altro che in Italia con i nostri immigrati che entrano a milioni, senza essere controllati portandosi dietro malattie e tanti virus vari, ma di cacciarli indietro, in molti son contrari. Bisogna curarli qua, a spese di noi contribuenti, magari facendo finta.... di essere pure contenti G r a z i e a m o r e Oggi, MI sgorga dal cor sincero Un immenso grazie Al mio unico amore vero. A quella Grande donna: Che dividendo gioia e pianto DA lunghi anni sta al mio fianco. Con alti e bassi come DA per tutto Ma sostenuti dall'amore sopratutto. Camminando sempre uniti Abbiam sofferto, ma ci Siam pure divertiti E oggi son qui col cuore in mano Per dirle che: immensamente davvero l'amo. Senza fretta Il viale del tramonto, purtroppo non è più lontano Ed mi sto avvicinando, camminando piano,piano. Di lasciare questa valle, non ho nessuna fretta, Anche se, tiranno è il tempo, passa , scorre... e non aspetta. Settant'anni son passati,in un battibaleno Con pioggia, vento e neve, ma tanto bel ciel sereno. Sembra ieri sol quel dì, che ancor bambino Nel cortile della scuola , is giocava a rimpiattino. Oggi; mi ritrovo con quattro bei nipoti; peraltro tanto amati Che dai miei due figli, mi son stati regalati. Credo che immaginiate, che saprete ben capire, Che non ho nessuna fretta, di voler morire. Mi sento ancor giovane e mi voglio divertire ancora, Come ho fatto sino ad ora, con la amata mia signora. Ora che faccio parte del bel sito di poetare, Vorrei scrivere tanti bei versi e poterli ancora pubblicare. Gradirei lasciare un bel ricordo, hai mie cari nipotini, Per far si che li possano leggere, agli eventuali loro bambini.
…E la barca tornò sola Da quando la barca, a casa sola è ritornata, la mamma, più che triste è proprio desolata. Nessuno come me potea sapere quanto lei amasse il babbo, “pescatore” che quella sera era uscito per pescare e a casa non è riuscito più a tornare. Il suo ritorno per noi era un festa, ma quella notte in mare, infuriò una gran tempesta un'ondata , anomala e disastrosa, fu la causa di un orfano e di una giovine vedova, fresca sposa. Accompagnata dalle onde e sospinta dal vento la barca tornò sola, messaggera del triste evento. E' difficile accettare che il destino: sia tanto crudele, da regalarci vedove e di lasciare orfano un bambino. La voce dell’onda Quando, in una notte serena In ciel brilla la luna piena Su uno scoglio in riva al mare Seduto in silenzio, stò a meditare. Ascolto la voce dell’onda, Che s’infrange lungo la sponda Ripetendomi in continuazione, Il ritornello di una vecchia canzone. Sono tante le canzoni del mare Tutte quante che parlan d’amore Rinnegando ognuna la guerra, Auspicando la pace, sia in cielo che in terra. Mi sorridon tutte le stelle che quella notte appaion ancora più belle, Sembrano si, tante gemelle Luccicanti come fiammelle. Mentre la luna dai riflessi d’argento Accompagna ogni mio movimento Ricordandomi che è giunto il momento Di andar a riposar.
L'aurora Sul far dell'aurora, si spegne la luna, il sole pian, piano, splende sulla laguna. Ogni pescatore, ormai è tornato e il suo pescato, è già sul mercato. Re sole, con i suoi primi bagliori, risveglia di vongole, i cercatori, che di buon'ora si sono alzati per raccoglier quei bivalvi, davver prelibati. A tal'ora la spiaggia, non è popolata, da qualche anziano, vien visitata, che ogni giorno, di prima mattina ama compiere una passeggiatina sulla riva di quel mare stupendo... sembra , si stia davver divertendo, ma in cuor suo starà certo piangendo, pensando alla vita... che sta finendo. Grazie Un grande grazie all'Esimio Prof. Lorenzo De Ninis per il grosso lavoro che svolge ogni giorno. Dopo averlo fatto, mese dopo mese per qualche giorno le pubblicazioni, verranno sospese. L'ineguagliabile e stimato Prof. Nostro amato Vate, alcune giornate di vacanza le ha più che meritate. Infaticabile, ogni giorno della settimana legge la posta quotidiana, che ogni poeta di poetare, tutti i dì gli fa trovare. Quando di leggere, ha Lui finito, la deve inserire nel nostro bellissimo sito, fatto di racconti, poesie e commenti, che con altri siti non ci son parimenti. GRAZIE PROF. Le calli Caorline Visitando le vie e le calli Caorline Ricche di bancarelle, di negozi e di vetrine, Anche il turista, molto, molto esigente, Può dire che il soggiorno a Caorle, Non sia per niente deludente. Lo shopping lo si può fare, da mani a sera, Questo, sia in autunno, in inverno, o in primavera, Naturalmente anche nelle lunghissime giornate Della calda e affollatissima, bella estate. Per questo posso dire e con ragione, Che Caorle, è bellissima in ogni stagione. Il volo di un gabbiano La luna si è assopita, Addormentate son le stelle Una leggera brezza marina, Accarezza la mia pelle. La spiaggia è deserta, Deserta e silenziosa, Seguo il volo di un gabbiano, Che vola senza posa. L'odore di salsedine, Mi penetra nel naso Ma sono qui per questo, Perciò non ci fo caso. Respirare costantemente, Quell'aria fresca mattutina, Secondo la mia cara nonna, E' l'equivalente d'una medicina. Perciò sul far dell'alba, Prima del levar del sole, Vado camminando a piedi nudi, Perchè niente mi duole.
L' attesa Con quel violento temporale, la serata s'era messa male. Poi, la notte si è rasserenata e la luna è ritornata. Pure le stelle, son tornate, accanto a lei, si son fermate, ed in un momento s'è riacceso il firmamento. La luna si è incantata, città è addormentata, non si sente alcun rumore, solo il battito di un cuore che fremente, sta ad aspettare che il suo Lui, possa tornare. Di mestiere: è un pescatore, con la sua barca, sta in alto mare e se tarda nel ritornare, Lei, non fa altro che pregare. Il sole sta sorgendo, un motore sta ruggendo, Lei, s'affaccia alla finestra e s'accinge a farle festa. La lunga attesa è terminata, ricomincia così, un'altra giornata, sperando nel tempo bello per ricominciare il ritornello. La colonia Oggi, sono un ultra settantenne e ogni talvolta che mi trovo a Caorle davanti alla colonia di Pordenone, mi prende un tal magone che mi fa quasi perdere, il lume della ragione. Quella che un tempo era una bella colonia, oggi mi provoca persino l' insonnia. In passato ,era gremita per l' intera stagione da ragazzini provenienti da tutta la regione. Ora, giace in un triste abbandono non si ode più alcun suono, di ragazzini che col loro vociare, indicano che stanno a giocare. Con la mente, ritorno bambino, quando la campanella, ci svegliava al mattino, per prima cosa si recitava una preghiera, poi si usciva per l' alza bandiera, rientravamo per la colazione, poi tutti fuori le la ricreazione. A ripararci dal solleone a quei tempi non c' era l' ombrellone per proteggerci dal calore solare, c' era una grande tenda rettangolare, che appesa in modo adeguato, ci regalava un angolino ombreggiato. Che bei giorni son stati quelli, erano giorni sereni e tranquilli, sono bei ricordi di gioventù e quei giorni purtroppo... non tornano più.. Sul far dell'aurora Sul far dell' aurora la spiaggia è deserta in quell' ora, hai piedi, non ho nessuna calzatura, sto passeggiando, senza premura. In quell 'alba ancora grigia, Vò errante per la battigia, ascoltando il brusio delle onde, che con quel rumore diffonde che sul nostro bellissimo mare anche i pesci stanno facendo all' amore. L'estate L'estate e forse con ragione, per i nostri ragazzi è la più bella stagione. La scuola è finita,inizia una lunga vacanza ed i più grandicelli nutrono in cuor una speranza. Andare al mare, con tanta gioia nel cuore e poter trovare, finalmente l'amore. Anche se l'amore estivo non sarà duraturo, è pur sempre una bella esperienza per il loro futuro. I ragazzi di Ragogna ( Piccolo paese del Friuli ) Siamo ragazzi, siam di Ragogna, facciamo all' amore, senza vergogna. Facciamo all' amore, ripudiamo la guerra, vogliamo la pace, sia in cielo che in terra. Siamo ragazzi, ragazzi Friulani, facciamo all' amore, oggi e domani. Facciamo all' amore, in modo sincero, vogliamo la pace, nel mondo intero. Siamo ragazzi, sopra tutto Italiani noi con le armi, non ci sporchiamo le mani. Siam tutti amanti di questa terra, evviva l' amore, abbasso la guerra!. Ad ogni sitano, vicino o lontano,vorrei ad ognun di loro, poter stringer la mano. E guardandoli negli occhi lucenti,chieder loro, se di me son contenti. A Maggio Quando a Maggio, sboccia ogni rosa, La giovane donna, sogna di farsi sposa. Questo lei sogna e lo spera davvero, Certa che un giorno, sarà tutto vero. Verrà accompagnata, dal padre all’altare, Dove lo sposo, la starà ad aspettare. Tremante come una foglia, Della chiesa, varcherà la soglia, Lei, avvolta nel suo bel abito bianco, Mentre la mamma, a fatica, trattennerà un suo pianto. Poi arriverrà il momento più bello, Qundo al dito, si infileranno l’anello, Giurandosi d’innanzi al Signore, Fedeltà con l’eterno amore. Le campane, fenderanno l’aria, col loro bel suono giocondo, Portando in giro pel mondo, l’eco del loro si. La principessa Lassù nella volta celeste Per la notte, la luna si veste. Indossando in quel momento, Il suo più bel, vestito d’argento. Trattandole, come fossero sue sorelle, Chiese un parere ha tutte le stelle. Al che, risposero, una per una, Stasera sei splendida,oh mia cara luna! Credendo che stessero tutte ha scherzare La luna, si specchiò nel bellissimo mare, E disse: Vedendosi bene riflessa, Rassomiglio davvero , ad una principessa.
Che brutta serata Il 15 Luglio, che brutta serata. Colpita: Da una violentissima grandinata, la bellissima Caorle, fù devastata. Il campeggio “Al Sole” di Falcon èra è stato al centro di una vera bufera. Tende divelte, roulotte semi distrutte, colpite dalle piante, dal vento abbattute. La deserta spiaggia, era tutta imbiancata, sembrava davvero un gran nevicata. Sembrava d'esser in autunno inoltrato e non in un mese di Luglio, molto infuocato. Quella forza tremenda della natura, a messo alla gente, un'enorme paura, paura, che era veramente fondata e pure una vittima, venne contata, scivolando sulla strada resa ghiacciata, da quella grande e inattesa grandinata. La laguna Che bellissima serata, la laguna di Caorle, di stelle è ammantata. Una giovine coppia, assai innamorata, esce dall'ombra dove s'era appartata. Con lo sguardo rivolto verso la luna, decide di fare un giro in laguna. Prendono una barca priva di motore e s'allontanano senza rumore. Scivolando pian, piano, sulla cresta dell'onda, vanno dirigendosi, verso l'opposta sponda. Cercheranno un luogo di quelli appartati, per poter fare all'amore... senza esser spiati. Loro son giovani , di belle speranze e la laguna di Caorle, ne ofre tante. La luna La luna, in fase crescente, baciata dal sole, di luce è splendente. Quanti giovani innamorati sotto quei raggi, si sono baciati. Quanti ti amo e ti amerò eternamente, dall'alto la luna, da sempre lo sente. Quante promesse non mantenute, sotto la luna, si son ripetute. Quando la luna, è in fase calante, nella sua ombra, si rifugia l'amante, l'amante infedele, non quello sincero quello che non conosce, l'amore vero, quello che... racconta la luna, nella sua vita. non avrà fortuna. A C a o r l e Passeggiando per Caorle, Di giorno o di sera Dalla Chiesetta dell’Angelo, Lungo tutta la scogliera, Si possono ammirare Sotto il sole o le stelle, Delle sculture davvero assai belle. Quelle stupende e superbe creazioni, Sono visitabili in tutte le stagioni, Sono state realizzate su pietra rocciosa E la cittadinanza tutta, N’è davvero orgogliosa, Le hanno messe in bella vista Per attirare così il turista, Sono poste bene in evidenza, Nella cittadina in cui sfocia il Livenza. La regina del firmamento Quando in ciel la luna brilla E ogni stella ben favilla La regina del firmamento Illumina il mare, con dei riflessi d’argento. Sotto quel tenue chiarore lunare Caorle, ancor più bella, mi appare. E in quel magico momento Trovandomi davanti al monumento Che ricorda ogni caduto Lagunare, Mi vien voglia di pensare... Che per quanto bello sia, È anche crudele! il nostro mare.
Vera filastrocca Lassù tra i " MONTI " coperti di neve, c'è una " PASSERA" che cerca il becchime, ma siccome non c'è più mangime, noi tutti ci han voluto incolpar. Hanno aumentato cosi la benzina, ritoccando pure il canone R.A.I. e per metterci ancor più nei guai, pure l'I.C.I. , ci hann rifatto pagar. Lasciandoci senza saliva, hanno aumentato purtroppo anche l'I.V.A. dimostrando un grande coraggio delle autostrade han rivisto il pedaggio e come se ciò non bastasse, hanno inventato delle nuove tasse. Per far ciò, han dovuto studiare perciò, il loro stipendio si son dovuti aumentare, mentre noi per arrivare a fine mese, dobbiamo accollarci tutte queste spese. Faremo dei salti mortali, per poter sbarcare il lunario, mentre il nostro misero conto bancario, pian , piano, vedremo sparir. Per questo ringraziamo MONTI , PASSERA e tutti coloro che si sono installati al governo. L e F r e c c e T r i c o l o r i Sono nostri ,sono i migliori , sono i piloti delle frecce tricolori . In quel di Rivolto ,sono stanziali e sono amati ,da tutti i connazionali . Nell'alto del cielo li vedi sfrecciare, senza stancarti di starli a guardare mentre disegnano delle figure che sembrano vere e proprie pitture. Ogni loro evoluzione ,ti carica di emozione quando poi lasciano uscire il tricolore, senti una fitta dirigesi al cuore. Noi ,di loro ,siamo molto orgogliosi perché in tutto il mondo. sono famosi e ,in ogni dove ,vengono invitati perché, sono i migliori e i più preparati . La pattuglia acrobatica , e ogni sua esibizione è un vero vanto per la nostra Nazione. Stai sveglia Sacile Sei sveglia Sacile, non dormi 'sta notte Perché aspetti l'alba con le prime note. Quelle note sublimi d'un concerto Divino di migliaia d'uccelli che sono in giardino. Allodole, Tordi, Merli e Fringuelli, diffondono in aria i lor ritornelli. Stai sveglia Sacile, dormirai questa notte, quando si spegneranno le ultime note. V i s i t a t e S a c i l e Sul fiume Livenza sorge Sacile ed ivi, si specchia il Duomo, col suo campanile e lungo le sponde ben rassodate, ergono antichi palazzi con ampie vetrate. Quelle vetuste costruzioni, oggi ben restaurate, da molti turisti, vengon fotografate. Una gita in barca, sul fiume Livenza è senza dubbio una bella esperienza, ed il lieve borbottio, del suo scorrere verso il mare quante storie ci sa raccontare e scivolando lentamente sotto i ponti della Città si notano degli angoli, di notevole beltà. Perciò caro amico, non esitare il nostro paese, vieni a visitare Perché Sacile, non lo dico per boria è una bella Città, ricca di storia.
B u o n a P a s q u a Che la pasqua del Signore Porti gioia e tanto amore Che questa bella Festività Porti pace in Paesi e Città Che questa mia , non desti meraviglia Ma che porti pace in ogni famiglia Che questa Pasqua di Resurrezione Porti la pace in ogni Nazione Questo augurio, lo faccio a cuor sincero : Che regni la pace nel Mondo intero. Tanti auguri e saluti cari Anche a tutti voi Poetari. A Lorenzo e famigliari I miei auguri particolari. Luigi Preziuso Pasqua 2010. Dedicata a mia moglie ( Per San Valentino ) Vorrei l'azzurro cielo poter toaccar con una mano per scriver con le stelle, Marisa io Ti Amo. E ricordati sempre : Che se il mare fosse inchiostro e il cielo fosse un foglio, non basterebbe a scrivere il Bene che Ti Voglio. L ' i n v i d i a Su uno scoglio in riva al mare sto per ore a meditare, massaggiandomi la fronte con lo sguardo all'orizzonte vedo la sagoma in lontananza di uno jot, che lento avanza. Seguendo con lo sguardo, quel suo lento navigare, mentalmente vo pensando; Dove andrà mai, ad approdare? Invidiando per un istante, quel sconosciuto navigante che scivolando sopra l'onda fin che notte si fa fonda approderà col suo battello, in un posto molto bello. Come una molla in piedi scattai e a voce alta al mondo gridai Che l'invidiar l'altrui ricchezza non è mai fonte di saggezza, ma il sapersi accontentare, ci saprà certo compensare. |