Poesie di Max Ruvini
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Al contrario La cittā č deserta, se ti avvicini e ti appresti ad entrare, senti le presenze invisibili che t'impediscono di andare, tu non hai ancora corpo per essere difforme e sano. Tu sei la nave che allarga il fondo turchino del mare, vedi il presente, pensi all'avvenire. Una spirale rossa ti ruota nella testa, fa schermo agli occhi. E di notte, le rose canine ricamate nel cuore fosforeggiano ancora. |