Poesie di Michael Santhers


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Ricorderai
Ricorderai la ragazza scialba
con occhiali e lentiggini
che poi diventò bella e intelligente
solo quando fu capita
e si vendicò

Ricorderai il vecchio, stanco
soffiava le parole
e ti predisse il futuro
e lo indovinò soltanto perchè
stavi facendo gli stessi errori
che aveva fatto lui
e che tu credevi virtù

Ricorderai un gatto fastidioso
che spezzava i tuoi sogni
e con la coda li spazzava
per farti capire che i sogni
sono timidi e per nascondersi
hanno bisogno della notte tetra
per non vergognarsi

Ricorderai i passi verso l'orizzonte
e il suo oltre che ti allontanava
da cose da lì a poco rimpiante
poi scomparse nella gioia del ritorno

Ricorderai un compagno di scuola
che non parlava mai
e quando adulto diventò loquace
morì distratto dalle cose che aveva ignorato
perchè senza saperlo le teneva già nel cuore

Ricorderai tra tante una primavera
l'unica in cui le viole avevano il profumo di lei
e il vento lo vorticava al cielo
e tu geloso degli angeli

Ricorderai di essere stato un bambino
lo specchio che lo testimoniava ogni giorno
e ora ritratta al processo della tua anima
mentre tu stesso sei il Giudice

Da: Soste Precarie
 

Freddo
Il diavolo s'è affacciato da un cratere
ha bestemmiato secco a grilletto
ha detto preferisco i miei centomila gradi
ed è tornato agli inferi

Gli alberi di vetro, flauti del vento
qualcuno si spezza e il rumore parentesi di fumo
e taglia scarpe d'incauti viandanti
tristi si rovistano le tasche
alano le braccia

Il cielo color bronzo ossidato
ha perso l'orizzonte
e ognuno spera in qualche voce
a costruirselo a distanza

I cuori tasti incollati di pianoforte
e il tempo finge di accordare
facendoli spezzare
poi mimando al niente

Una palla di piume congelata
sopra a un filo di ricordi
bersaglio di un pensiero obeso
illuminata da un lampione spento
con la luce ibernata

Nessuno azzarda una preghiera
per non sentire il tonfo
dalla bocca ai piedi
di implori di cristalli frantumati

Gennaio
Gennaio mette a dura prova
ma i vecchi hanno una scorta di preghiere
e un dente d'oro di riserva

I fiocchi di neve danzano
si scontrano ,poi si allontanano a vernice
qualcuno ribelle si nasconde in un ricciolo
per formare un temerario fiore
poi si squaglia a metafore d'illusione

I gatti cambiano religione
e a statue di Budda
ovunque a rinsavire
freddo, vento e gelo, trappole
disseminate per tutti
e il solo podio i respiri
senza ostentarli

Fuori, inconsapevoli scrittori
per un racconto, un capitolo ,una frase
chi solo per la punteggiatura
sul grande foglio bianco
e a calamaio di rosso qualche vita fuori gioco
a segnare errori incorreggibili

Qualcuno strappa la pagina di Gennaio
dal calendario con foto di leccornie
e appare un sogghigno di febbraio
preludio al peggio zuccherato

Da: Parole Fredde

Inverno 2021
Quest'anno il governo
è caduto in inverno
freddo e male
e un virus alla gola letale,
a parlarsi vicino
ignari ultimo saluto lontano
mediato dall'aspersorio di un prete

Si barcamena la scienza
tra panacee e illusioni
tra allori e corone di spine
e la televisione corrotta
a seconda del credo politico
a trasmettere speranza o disastri
o al meglio in via di mezzo
con un sorriso legato alle orecchie
e un broncio in serrata bisaccia
inviso ai curiosi

Sfondo perfetto il tempo
amalgama, giustifica reclusioni
toglie ogni salto nei prati
annulla ai nasi adesco dei fiori
agli uccelli il canto di libertà
che ogni cuore frenetico a imitare

Passerà, dice un venditore di speranza
che beve un aperitivo esotico
e tiene in mano un ramoscello di ulivo
accaldato convinto a spiegare
poi tossisce, starnuta
fa un cerchio con gli occhi
e fulmineo alza un cartello traballante
ove scritto a tremori piombati..merce esaurita
e si dilegua in un bunker di volpe

Da:Soste Precarie

Febbraio
Mondo amaro zuccherato
pagine bianche aperte al cielo,i tetti
su teste pensanti,pesanti
e zampe di uccelli a scriverle
con geroglifici di fame
decifrati da fauci

Il vento rasoio acciaccato
taglia e salta dove gli pare
scava alle pendici di un naso
s'arresta a una gola infiammata
asciuga una fronte fredda sudata

Il freddo un attrito del cuore
rallenta e stride su una foto sbagliata
poi va a zonzo dietro a un nome
fuggito dal calendario letto da un bimbo
per imparare a parlare

Febbraio
questo mese conteso dalle stelle
è un cappotto lercio
venduto dal tempo strozzino
e alcuni non riescono a pagarlo
e la vita diventa al banco dei pegni
una scala di respiri a cottimo

Da:Sorrisi Pignorati

Il mio paese
Una piazza e tante contrade
ognuna per una malelingua
e uno spergiuro a negare
come tutti i paesi di chiese e sbadigli
con donne rosario di vanto,
ha una bella copia e una brutta
e ogni abitante due feste
una nel fracasso e l'altra nel silenzio
ove tutti hanno, avranno una casa
spesso non scelta
a volte sorteggiata per caso
con un giardino ove i fiori
sono coriandoli,francobolli alla pioggia
petali al vento in fuga alla causa
poi ci sono alberi sparsi, verdi speranza
con ombra fissa ai giri del sole,
non hanno mai frutti
e sui rami uccelli festanti
al divieto non scritto di caccia,
non ci sono indirizzi
ma solo foto espresse nel vuoto
col sorriso attento a essere
lungi dal maleducato
e tutti ben vestiti per un matrimonio
con un'icona corteggiata da tutti
e auto invitati col broncio
in una fretta morsa a tagliole

Il mio paese
su una montagna eruttata dal tempo
e le case gradoni consumati dagli anni
e a salire in cima premio un dirupo
ove rotolano aiutati i ricordi
e al ravvivarli solo il dolore
che prima o poi stanco
lento si dilegua incredulo ai vagiti

Da:Sorrisi Pignorati

Piccole ali
Piccola vita che crescevi dentro di me
poi d'un tratto pezzo di ingombro
che alimentavi le mie paure

Corda legata ad un cielo
opprimente,abbassato
che mi impediva quel salto nel vuoto
per farla finita

Un prezzo alto di un piacere breve
figlio intruso
mi sbarazzai di te e ti lasciai dai falchi
che mi imbrogliarono
facendo finta di cullare la tua piccola morte

Ora mi servi piccolo fiore
a cui mancava l'ultimo sole per sbocciare
e io ti lasciai in un luogo senza tempo

Non posso piangere sul tuo cimitero
che ho dentro di me e non vedrò mai
però sento le voci del tuo piccolo scheletro
vedo il fantasma del tuo piccolo volto
fermato a metà

Anima mia lo so che non merito pace
ma vorrei che il mio dolore ti giungesse lo stesso

In un luogo da designare costruirò la tua piccola casa
per tenerti al riparo dai peccati del mondo
mi trascinerò fino allo stremo per venirti a trovare
portarti i tuoi giochi rubati

Piccole ali non so se avete potuto volare
verso un cielo lontano
o siete cadute nel posto più brutto
e per questo dubbio che non mi basta il dolore
non c'è pena che io possa scontare
non c'è volto che costruisco
che possa chiarire
come potresti essere adesso

Da:Normalità Incondivisibili tra Maschere Clonate

Venezuela
Paese banana
frutto raccolto
con falce e martello
là dove la vita
vale meno di un filtro
di sigaretta incensata
all'ozio dell'anima
e il tempo orpello
di orologi sudati,
l'amore un rubarsi di corpi
riscattati da figli
appena nati già adulti
a sorteggi di polvere candida

Alberi in calura
adombrano vuote bottiglie
ora aspettano bersagli
alla noia, banca ai sbadigli

Cani
tanti cani in sinistri sogghigni
hanno perso ogni rigore
al programma naturale di copule
e per strada s'annodano
al traffico che la benzina
al prezzo di uno sputo promuove

Terra un tempo
orgoglio celeste
persa a dadi col diavolo
e sala d'attesa per gli inferi

Da:Soste Precarie

Gennaio
Rende spugne le case
ormai involucro al freddo
fa pietre con l'acqua
e i respiri tabacco fumato

In questo mese
ripartono giorni attardati
e novizi iscritti per la prima volta
a una chiesa

Fiocchi di neve uniti
al tentativo del tempo
di verniciare di bianco
sporcizie dell'anima

Un vento gelido
sposta e incolla tutto
in un quadro agli occhi del cielo
morente al rimiro

Da: Sorrisi Pignorati

Padroni
Figli
di lontani appropri
lisci a scivolare in agi
su scie di sudore
di schiavi
si tramandano
lo scettro
...padroni
domatori alla figura
passano ai respiri
giocati nella paura
in grugni e ilarità
e come le faine
di scarto in scarto
a reumatismi in carne
mirano al sangue

Non passa amore al cuore
sfruttato
bolle d'aria in vene
a giocarsi il vuoto
e il sentimento
ha bisogno della piena
per portare l'incanto agli occhi

-Padroni
della nostra barca
che su lava và/
dal sogno alle catene

Da:Vite Tremule

Attese
Nel semicerchio
d'ultimo bicchiere di vino
a elisir imposto a speranze
dalla bottiglia scossa, vibrata
alla bocca a farfugli
e a mantice di noia
così il sole
dall'alba al tramonto
inghiottito dal buio

Il vuoto la notte
riempirlo il nuovo giorno
così l'inverno
per mesi

Un bucaneve
omaggia il sole
per farlo restare
e un sorriso tra le nuvole
scioglie la neve
libera ruscelli festanti

Da:Soste Precarie

Mike Tyson
Incontrarlo
un modo di vedere
fremere a terra le stelle
e l'allenatore
unico a ricordargli
che sta dormendo
tra un pubblico festante
col pollice ribelle
tra un arbitro
a simulare con braccia
una croce ai sogni
Tyson un maestro
di ballo dell'orso
insegna a non ballare più
e a contare i secondi
di un respiro obeso
e i vortici di un dente
che sorride al vuoto
Tyson
meteorite i pugni
scagliati al cosmo
e i suoi occhi
scie di lampi congelati
specchi a un fantasma
che insegue la carne
Tyson
un riscatto
che divora se stesso

Da: Sorrisi Pignorati

Transizione
L'autunno la decadenza
l'inverno il culmine,
il passaggio di consegna
saluto del tempo
che rivedremo beffardo
a pagare il calendario
di spalle,al capolinea

Sui monti
l'acqua e il vento tessono
un lenzuolo bianco
a coprire le scene

In primavera
la redenzione
sugli alberi spunteranno le gemme
sulle croci gli insetti
festanti

Nei ruscelli
il pianto scongelato
disseterà tutti
compreso i morti
sfiancati a correre
dietro i rimorsi

Da:Sorrisi Pignorati

Ruderi
Case furono costruite
in anni con la fune tra i denti
e fango nelle unghia
e a volte appena il tempo di abitarle
per essere falciati con e senza preavviso

I figli stanchi di vedere
sacrifici e dolore
e una corsa senza tregua a perdere
scelsero altre strade
andarono lontano
al rimando di orizzonti
senza mai voltarsi
se non per sputare
o per mirare col naso una rondine
che fa ogni anno il viaggio inverso

Passa il tempo con inganno
fa entrare un ricordo
mascherato da sorriso
col richiamo di un vagito
e torna agli occhi l'antica casa
e la vanno a visitare
accolti dal festival di rovi e ortiche
e non ci sono più nemmeno i topi
il granaio ormai vuoto
il tetto ha perso un dente
entra pioggia dalle labbra
e il vento fischia una canzone
senza titolo che un merlo
ha imparato a memoria

Ormai cimelio di curiosi
e di cuori smarriti
e un nome che vale per tutti
..VENDESI.....
forse la comprerà qualcuno
al solo scopo di non abitarci mai
e farla rivivere in un progetto
di un cercatore di funghi
o forse di un cane senza padrone

Da:Soste Precarie

Cipressi
Antenne biliose
per mandare messaggi al cielo
ove in armonia
i rari premiati
dimentichi della terra
si parlano con le ali
pietre ai ricordi furono le parole
Cipressi
dame di compagnia
per i morti
che vogliono solo dormire
Cipressi
vedette di allerta per gli avari
che nascondono il bottino
di sorrisi pignorati
Cipressi
verdi a ogni stagione
a simbolo d'umanità
malvagia mai cambia
Cipressi
speranza eterna
incorniciata
da quattro stagioni
che a rincorrersi
tra i colori
dell'anima mutevole
regalano al pubblico
sbronzo di noia
rughe e calendari
subito venduti a specchi
scaltri mercanti
giocano al prezzo
tra luci e ombre
nel tempio del tempo
che a pregarlo
è già alle spalle
Cipressi
frecce di un percorso
che tutti indicano
e nessuno vuole mai fare

Da:Sorrisi Pignorati

Gatti in autunno
I gatti avvertono il declino
occhi a fessure fisse
baffi a frecce d'astuzie
coda a parentesi d'enigma
fusa a trappole di coccole
sanno il vecchio padrone a zonzo
a vedere dove passi tremuli
timbreranno a breve la neve
e il vento suonerà canne d'organo
prestate a vicoli irriconoscibili
Per i gatti
le foglie animali arresi
giocano per terra
poi s'arrotolano,saltano
a simulare topi
a chi lamenta
ammanchi al granaio
L'autunno una sala d'attesa
e c'è qualcuno che entra
ed esce senza toccare il pavimento
i gatti lo sanno
s'arrampicano sugli alberi
a fermare una tosse
una fumata nera
e leggere il loro oroscopo
I gatti poco amati
anarchici al dolore
ambulanti d'atmosfere
sanno voltare pagina
e riscriversi la storia
in un miagolio di lamento

Da:Sorrisi Pignorati

Aprile 2020
Oggi la campagna
pare uscita dall'inverno,
nell'aria vene ribollite
e aghi di ghiaccio
fitte a speranze
impigrite al letargo
logore al rimando
sorpresa al tonfo

Maquillage impercettibili
si resettano nell'anima
dorso a ogni specchio
col dubbio a piacere
peggio a deridere
confondere il senso

Fili argentati i ruscelli
sempre più sottili
col canto ormai lamento
vanno verso il mare
e non lo sanno
un pò come noi
che parliamo tanto
ignari le parole ad annegare
nel grande oceano
dell'indifferenza

Quest'anno
è tutto diverso
in giro ovunque
ladri mascherati
rapinano se stessi
e alcuni alzano le mani
a senso d'eterna resa,
tutti hanno paura
in un daltonico carnevale
che ride a denti chiusi
di un killer
con milioni di facce
compresa la nostra
ombre di sospetti

Da: Soste Precarie

Marzo 2020
Passi allo sbaraglio
dietro il trasversale
e comizi vuoti di campanili,
unici vigili i cani
per direzioni al contrario

Facce racchiudono maschere
rare automobili
sfrecciano
verso il capolinea
dell'anno zero

Anemico il sole
in una primavera
senza redenzioni
e gli ulivi croci muschiate
al vento che spoglia
ogni preghiera appollaiata

Nessuno si saluta
per non dar voce
ad appigli invisibili
su esche di pietà
lanciate vuote e perdere

Ai telegiornali
sottrazioni di fantasmi
che ognuno ha paura
prenda il nome proprio

Da:Soste Precarie

Dicembre
Zavorrate dal freddo
le giornate
e come se avessero fretta
illuse corrono
dietro ricordi del sole
beffardo a riposo
oltre nero orizzonte

Enfisema d'ultime foglie
su piedistalli di scheletri
vibrati da tosse di vento
gobbe squamose,arrugginite
in macabra danza
cadono in vortici ubriachi
d'ultima vita

Nell'aria
elettrico il buio
divora le ore
e gli orologi
intasati di gesta al rimando
reclusi dalla noia
in bocche cucite

Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

Sardine
Nel ventre del mare
specchio di tanti cieli
a volte inquieto
a volte sonnolente
col due novembre degli abissi
unico numero del suo calendario
le sardine
schegge levigate cineree argentate
si compattano, giocano a palla
per orche e balene
che si divertono ma non troppo
e ogni tanto soffiano regolamenti
e la palla si comprime per necessità,
ignorata cambia direzione
si dilata,galleggia danzante
poi si dilegua alle mute parole dei giocatori
che con balzi adirati la squarciano
e a brandelli sull'acqua
incerta tra brezza e fondali
con mappe bugiarde
e la stella polare nel mappamondo dei maghi
finisce nelle reti di pescatori
stanchi di imprechi e sberleffi
mentre a riva i gatti
ansiosi aspettano in dono
di ricucire alla fame
un brandello di sfera

Da:Sorrisi Pignorati

Progresso
I ricchi rubano e pagano per il lusso
i poveri per esistere
e la moneta è l'anima
coniata dal destino
e quando fuori corso
la spendono nei bordelli della morte

Cani e gatti
sono i veri amici
non tradiscono mai
e si fanno sempre perdonare
per aver visto troppo o niente
senza mai pregare
neanche quando il dolore
pretende un premio

Il futuro è un boomerang
a ogni lancio pagato con le rughe
e le mani ali a simulare il volo
mentre l'aria frusta i respiri
e la polvere bussa ai cuori con fucili

Il progresso
esca collettiva
e gli abbocchi gerarchia
di cui vantarsi
fino a quando i predatori
si confondono con le prede
ormai sul trono altalena

Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate

Giorni di Novembre
Fili d'amo
appesi al cielo
chi a tirare un ricordo
chi un amore
chi l'oblio
chi semplicemente l'attesa

Il mare
fuoco freddo
soffiato da malumori
e le nuvole il suo fumo
tosse di speranze

Le foglie
biglietti di fine partita
e a terra i vecchi confusi
coi piedi cercano il risultato
e qualcuno legge un pareggio
ancor peggio un'espulsione

Le rose
stanche a confrontarsi
ora sono sole
con stelo dimagrito
e riso argentato sui petali
incorniciate dal grigio
a simbolo d'estate
nell'infinito troppo vicino

Orologi
alcuni dimenticati
sulle vecchie ore
immettono e cacciano dal presente
chi stanco di sognare
fermo su una foto
e vedono il tempo
che frena
che spinge
al solo scopo
di dimenticarli

Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

Dissolvenza
Il vento, col megafono
allerta gli alberi

Convegno di foglie morte
relatore l'autunno
tema il dissolversi

Il sole organizza la dissolvenza
saluta, sta per partire
per un lungo viaggio

Un comignolo vortica
pensieri di un vecchio
che maledice le sue ossa

Passeggiano le nuvole
si corteggiano
sposate da tremori
fioriti all'orizzonte
rimpiangono il celibato

Da:Soste Precarie

Case assolate
Non c'è un albero
a simbolo di speranza
e quattro vasi di fiori
s'annaffiano con il loro pianto

I vecchi sudano
evaporano ricordi
e qualcuno grosso
il più triste porro alla fronte

I bambini giocano a pallone
l'ombra li dribbla
nell'ira si danno calci agli stinchi
sopportati da frasi volgari
ilarità ai viandanti
arresi al progresso

I passeri
sfrattati da feritoie
appollaiati su bacheche sciancate
provano a leggere
il domani nefasto

Qualcuno dice
troppe verità alla luce del sole
mancano i misteri dell'ombra
guscio all'inconscio
ma il sindaco ha promesso
sul campanile un nuovo orologio elicoidale
a ricordare a tutti il tempo sprecato
e a eleggerle lui il rinsavirsi
sulle scie delle ore contate a sbadigli
parole mute della frequenza del cuore
appisolato nell'anima

Da:Sorrisi Pignorati

Poveri vecchi
Poveri vecchi
schiena di specchi
vetrina di saldi disertati
in fila obbligatoria
sperano in un sorteggio
per non essere sorteggiati
con un numero in più degli anni
e che il silenzio conti
per il tempo che non sa contare
ma li somma a rughe nel suo bottino

Il cielo,un soffitto grigio
trappola d'occhi vuoti
che non vogliono incollarsi
e roteanti cercano un alba
che sempre li coglie di spalle
con una flebo,il loro sole
che non riscalda e si consuma
tra bolle d'aria

Nell'attesa giocano una partita
tra silenzio e pazienza
che non sia l'ultima
arbitrata da biascichi ruminati
tra urla di mimiche espulse

Poi raccontano nebulose avventure
rifiutate dai libri
ascoltate a cottimo dalle orecchie
e credute a deliri da infermieri
con assensi mal pagati

La speranza un oggetto donato
caduto e poi raccolto
e un frammento a pietà
della mancanza a ricordarli

Da: Sorrisi Pignorati

In questo maggio
In questo maggio
la tortora canta
ma non incanta
nessuno
chi ha troppo da fare
inseguito dal tempo
chi nell'ozio
mette barriere
ai pensieri
chi ha perso un amore
mai trovato
con la scusa
di non averlo cercato
chi coglie una rosa
e qualcuno si sposa
con la persona sbagliata
-Maggio
ha rubato il copione di marzo
e la grandine pepite al sole
e chi le squaglia
per un anello a rinsaldare
un legame che sia sciolto
dagli sbagli di sempre
e dal futuro che imita un granchio
-I profumi stordimenti e delizie
o una lenza sfuggita di mano
mentre il cuore vanta
l'amo a cimelio

Da:Fischi Per Fiaschi

Dopo aver votato
Tutti col proprio scettro
varcano una soglia
e perdono i comandi
qualcuno i punti cardinali
chi troppo sfortunato
il proprio nome

All'uscita
un gradino inviso a ogni scala
flebili i saluti
sogghigni i sorrisi
e una mano stanca a pararli
gli occhi giocano a nascondino
ma il sogno è nascondersi per sempre

Sui trampoli promesse
cadono rovinose
qualcuna su un cuscino
dimenticato dalla fretta
o da sensi di colpe

Dantesco andirivieni
ognuno cerca il proprio cerchio
ormai magazzino di parole
e per tornare indietro
dare le spalle alla stella polare

Il baratro nuova ripartenza
problema è trovarlo
e nel limbo ognuno meta di se stesso
salvo guardarsi allo specchio
ove incerti si può stare nel vuoto
di un simbolo dissolto

Passerà del tempo
mai paca la vendetta
a maledirla si perde nell'oblio
a coltivarla è ripetere l'errore

Da:Fischi Per Fiaschi

Epitaffio il Sognatore
Calcate bene questa terra
che sia piatta alle menzogna
che mi stanarono dal silenzio
per espormi al dolore

Non metteteci una rosa
e nessun fiore che sia di privilegio
alla piatta esistenza
fatta di parole e nuvole osservate
che parlavano di mondi lontani

Sarà lo stesso vento
che fece da paciere
tra i sogni che volevo
e i fantasmi di possesso
a seminare l’erba della pace

Spero da lontano
a primavera nel verde rigoglioso
come accento sul destino
o come virgola al male che provai
di vedere la tua scarpetta bianca
sul mio cuore fermo
in dono ai battiti per i tuoi passi
che inutile seguii fino allo stremo

Se proprio volete discolparvi
lasciate stare croci
e scritte zuccherate
ma due righe su una pietra
nato....mai visse...quì solo giace
e non tagliate l’erba

Da:Soste Precarie

John Ceccele -Il Pilota
Piccolo e smunto
occhi frecce al destino
coi paesaggi alle spalle
e quelli inseguiti
giocati a respiri,
appare e scompare
come scintille
e ogni curva un diniego
e un assenso agli spalti

Al volante del mondo
cavalli spronati
da fulmini e tuoni
e la pioggia non fa in tempo a cadere
e se cade l'asfalto
la rimanda al mittente

L'intento
moltiplicare il traguardo
e il tempo non fa in fretta
a contarsi confuso agli applausi

A ogni giro
ha davanti se stesso e alle spalle,
aureole di sogni
e gli anni lo ricorrono alati
poi confondono il podio
con arrivo e partenza

John Ceccele
finalmente trova se stesso
sorride e con la mano a ventaglio
disegna in aria l'arco al trionfo
e il pubblico in flato
commensale alla gloria

Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate

Marzo pazzo

Nel cielo
di cemento e confetti
uno scorpione di nuvole nere
coglie di sorpresa la luna e la divora

Il Sole, di spalle
da uno specchio vede la scena
e la copre
col suo fumo di pipa
poi sputa a terra qua e là
si fa un selfie
e lo spedisce a chi ha sete
o a chi nuota disperato nel fiume

Gli alberi allertano fruste
alla fiera dei loro diamanti
atterriti da questo mese pazzo
con mille farse agli imbrogli

Sulle spalle dei vecchi
una bilancia a propendere
tra pietre e fiori gelati
e un taccuino
inutile a segnare la pesa

Da:Soste Precarie

Incertezze
La gente si droga
e per smettere beve alcol
poi nel cielo vede gli ufo e lo racconta
e chi non ci crede è pazzo

La vita è noiosa
ha bisogno di mistero,
la realtà una matematica perfetta
e c' è chi somma gioia e dolore
dandogli solo un nome
quello che conviene

Il tempo non passa mai per chi spera
e veloce come fulmine
per chi deve lasciare il podio

La natura indica il percorso
e tutti dispettosi a deragliare,
gli alberi si prestano a simulare
morte e rinascita
sacrificando le foglie
-I fiori a insegnare
quanto sia breve la vanità
-La pioggia a cancellare tracce
ma poi lascia nuove pagine da scrivere
spesso da nuovi autori
o dagli stessi con diverse penne
-Il mare a dire che ogni suo quadro
come pure della terra
è il cielo lunatico a pitturarlo

Da:Pensieri Alternativi

Il collezionista
In quel vecchio garage isolato
con lamiere orecchie al silenzio
e legno ossa del tarlo
in una campagna ove alberi
croci del tempo in inverno
e velluto da festa in estate
tanti oggetti di tante storie all'oblio
strappati improvviso all'incuria
e vegliati accuditi animati
da redenzioni di infiniti ricordi
di tante vite promiscue legate
alcune come fiori stecchiti
al gelo inaspettato di maggio
e altre migliori,ma sempre con un rammarico
per qualcosa incompiuta
e la fantasia a riportare il mancante
-Un orologio da taschino
ritrova un vecchio cuore tifoso
ormai zoppo, lo incita a correre ma non troppo
fino a traguardo di un appuntamento
che le lancette litigiose mancarono
-Una vecchia auto Francese
preferì fango e polvere all'asfalto
poi la noia la condannò al letargo
ora sveglia con carezze e sussurri
si riprende la strada
-Una macchina da cucire
cucì trame di un sogno
per un amore già volato alle spalle
ora col filo di seta riporta con illusioni
la sua storia al contrario

Da:Sorrisi Pignorati

Alberi in inverno
Boschi
non si litigano più la luce
anzi cercano d'abbracciarsi
preganti scheletri all'impiedi
col vento forzati si salutano
per un addio eterno
sempre rimandato
e gli animali sui rami
divinità a cercare di ravvivarli,
il vischio e il muschio
a confermare che la corteccia
corazza a speranza
vera linfa a ogni vita

In vari tentativi
merli al commiato
pettirossi a donar sangue
picchi a bussare

A terra i ciclamini
ricordano alle ghiande
profanate da cinghiali
il loro due novembre

Da:Destini E Presagi

Una giornata di gennaio
Surplus di pace indotta
tra le mura stanche
di raccontare col silenzio
mentre fuori l'aria addormentata
lontana dall'alitare del vento
e dai rumori taciti spugnosi
sotto una cupola cinerina
intento ad abbassarsi a riposare
a ermetico coperchio di pensieri

In standby gli animali
col canto in cassaforte
e il cibo in dispense da trovare

Funghi di fumi sui camini
ingrassano per dissolversi
e gli odori allerta vana del tempo
che non guarda mai all'indietro

Inquieta una falce di luna
per i suoi intermittenti furtivi affacci
censurati subito da un velo
di nuvole sogghignanti al veto

Qua e là dalle finestre
lampi di luce dai televisori
ormai specchi alla noia
e col dorso a ragnatele alle voci
agonizzanti tra bocche
a tagliole arrugginite
dure all'innesco e al disinnesco
di parole senza senso

Da:Fischi Per fiaschi

Il vento racconta
Il vento pascola le nuvole
le folate sono i suoi cani
che le separano,le rincorrono
le macchie di sereno campi coltivati

Sui pensieri,tremano si torcono le antenne
capelli che si liberano dal pettine,
sulle pelate,immobili quelle paraboliche

La volpe annusa odore di galline
alle spalle quello dei fucili
nel dubbio si rintana
la vita è un sorteggio
e a nascondersi rinviare l'estrazione

Sabbia negli occhi
e a schiacciarla col dorso di due dita
qualche lacrima a cui si possono dare mille scuse
anche se il cuore ci legge solo addii
specie per qualche amore
che lo fece battere senza regole

Il vento, collezionista di lamenti
e vecchio despota che se li riconta la sera
e manca sempre uno che l'anima
vecchia rigattiere tiene per se stessa

Il vento ci racconta storie millenarie
in una lingua che non abbiamo mai imparato
e a dargli fiato da lontano, i nostri morti

Da:Sorrisi Pignorati

Indizi festosi
Vetrine
fanno da esche, da specchi
e le luci semaforo verde agli acquisti

Vecchi cappotti tremano
vedono i nuovi a scalzarli
e qualcuno unto alle tasche
simula indossi ai poveri agli angoli
sempre meglio all'oblio in armadi

La neve abituata a tovaglia
scarabocchiata
coi piedi,col vino
stavolta clonata
a chiare lettere appese
a formare un auspicio

Qualche cartone
illustrato a delizie
spacchettato in anticipo
e aquilone a giacigli
contesi da gambe di legno

Salumi ridenti le luci
in dispense senza pareti
e qualche cane randagio le punta
con la lingua sonda ad assaggi

Con la coda mossa ad assensi
le gazze beccano scarti di vizi
s'involano festose allo spreco

I bambini impuntano i piedi
ad aratro alle mamme
al diniego a costosi capricci

Da:Vite Tremule

Ghiaccio

Il ghiaccio,raucedine
sputata dal tempo
su cui lui stesso scivola indietro

Sotto una lastra di ghiaccio
dei semi che il pettirosso
non può beccare
e prega il sole,lo sciolga
ma questo è lontano
a riscaldare le sue concubine

Il ghiaccio,argento dei poveri
che non possono spenderlo
allora si frugano le mani
e imbrogliano il cuore
a cercare un sorriso
simulando in fretta a pagarlo

A terra nel ghiaccio
si sono tanti occhi
perduti dai volti ruotati alle spalle
calpestati dai piedi
e ogni scarpa di solo andata
a cercare calore

Col tempo si scioglierà
ma a volte dentro di ognuno
rimane una capanna di ghiaccio
a custodie perenne dell'anima
ove ospite qualche sperduto pensiero
o una parola Giuda alla bocca

Da:Soste Precarie

Siamo
La vita è un arco
e noi le frecce a volte avvelenate
scagliate dal destino nell'ignoto

Siamo fili d'erba
la morte ci bruca
e la prateria rimane sempre verde

Siamo granelli di sabbia nel deserto
il vento ci mischia e ci consuma
e la sola felicità al podio di una duna
che mai pace trova

Siamo parole e discorsi
evaporano in lacrime
rigagnoli di un dolore collettivo
verso il mare dell'indifferenza

Siamo miliardi di anelli di catena
fatta ruotare dal paranco orizzonte
per elevare al vaglio l'anima al cielo
e leggera e pesantissima
a seconda del presagio, del responso

Siamo talee interrate della stessa specie
sulle scie di tramando di ramo in ramo
per tanti alberi in lotta a miglior luce
e sempre impauriti da un'accetta

Da: Sorrisi Pignorati

Anonimi
Quanti anonimi
sconosciuti a se stessi
e vogliono che qualcuno
dica che esistono

Quanta gente in continui rimiri
agli specchi e poi si cercano
in essi delusi nel dorso

Troppi a recitare per strada
in centomila vetrine
appannate da nebbie mentali
e le commesse a fare da pubblico
e applaudire sorridenti
fantasmi che si cercano i volti

Le identità hanno perso l'inconscio
si sono rifugiate nel giudizio
lunatico di ognuno incrociato per caso
e non trovano pace
tranne se assoldano occhi benevoli
pagati all'inganno

I cuori sono bandiere
sventolano ad ansimi
di amplessi copiati
da schermi ghiacciati

C'è fame di fama
e tutti finiscono sazi
solo a piedistalli di statue
ignorati e gelidi anche d'estate

Da: Sorrisi Pignorati

Presepi
Il muschio riporta indietro la storia
e muore a gennaio con essa
se fortunato in un cartone le spoglie

L'asino e il bue rivalutati
non più a simboli di ignoranti e cornuti
ma a badanti sinceri al supremo che nasce
sulla terra a rendere un pò umani i peccati

Sulla strada che porta alla grotta
ancora oggi tante facce da Erode
come bravi a fermare il percorso
dei Don Abbondio costretti al rinnego
e allora molti scelgono un albero
con tante braccia ai regali
e in cima una cometa con la coda
alla quale s'aggrappa la tradizione
anche un pò di nascosto, sostiene la fede
che a volte vacilla o finisce a terra
al salto di un gatto a un fiocco di nastro
a riempire il vuoto sul ramo

Tante luci a bruciare le nuvole
alle tempeste dell'anima
oppure a illuminare la pace
cercata a zonzo da tetri pensieri

Da:Sorrisi Pignorati

Dicembre

La notte dorme su se stessa
e le stelle dietro le nuvole,
gli animali scommettono sul domani
ma alcuni perdono la ricevuta
e non saranno pagati

Sorteggio di motoseghe
incensano l'albero vincitore
premiato a favole del camino

Salsicce di luci lungo i viali
il vento le prova coi coltelli
e le avvolge nella carta stagnola
le regala ai vegetariani

Vetrine appannate,lavagne
per scriverci con un dito
la lista dei sogni

Qualche agenzia
col simbolo della croce
regala cappotti
case per i poveri
rifiutano le chiavi
aprono con un cappello
o una mano concava

Ogni tanto da un sacco bucato
appeso al cilicio della luna
cade farina congelata
e i bimbi ci giocano sorridenti
a invecchiarsi i capelli

Da:Sorrisi Pignorati

Poeti da 4 soldi
Desti
da qualche sparo di bocca
sguardi a saetta
assensi e dinieghi alla pace
e grugni altalena alle rughe
rapiscono
volti per strada
e gli fanno una vita
a misura la notte

Spilli di luce a vaghi pensieri
occhi di poeti
da quattro soldi
dormono poco
e a lume di candela
ondeggiante a spiffero
imitano l'ombra di fiamma
e come una bussola
ubriaca al magnetico
la testa
per l'unico amore,sul muro
che trema sincero per loro
e non fa fermare il cuore
che pulsa nel frigo,

Sono poeti da quattro soldi
in silenzio forzato
pignorata la voce
alla mente satura spugna
e con una penna
elica a dita indice e medio
alano due spaurite emozioni
nascoste tra spine
nel deserto dell'anima muta,

Sono gendarmi e ladri
di emozioni
da quattro soldi
fuori da ogni cartina geografica
in galera su un isola
di fantasia
in un mare di inchiostro
dove ogni giorno
si riversa l'umore … nero
sorgente nel petto
carapace d'ogni illusione

Da:Sorrisi Pignorati

Franco Bullone
Si chiamava Franco Bullone
la povertà il suo unico vestito
la speranza la dote
e tutti lo prendevano in giro
a chiedergli se avesse una vite

Fece una croce a terra col tacco della scarpa
ci sputò sopra e partì di notte, senza salutare
destinazione l'America che aveva sentito nominare
e mentre volava si sentì una rondine
che ha distrutto il suo nido
e maledice l'ultima primavera

Fece fortuna,aprì una fabbrica
e Frank Bull il suo nuovo nome
e masticò altre consonanti
disossò alcune vocali
poi le fece fischiare a parole
e man mano tutti lo rispettarono

Un giorno su una cartina geografica
vide una lingua biforcuta a raffreddarsi nel mare
riconobbe l'italia e un occhio tradì l'altro
e fece passare una goccia argentata compressa dal cuore
poi con una matita recintò il paese natio
con impeto lo scarabocchiò,cemento al sogno
di tornare a seppellire tra i fiori i ricordi

Scrisse una lettera e la spedì a se stesso
che in realtà era quello di un tempo,
partito s'era tolto a caro prezzo il dolore
pagando oltre oceano con mutuo senza fine
....la malinconia

Da:Sorrisi Pignorati

Pioggia di novembre
Fili di seta argentata
mossi dal vento che starnuta
smuovono scarpe
sotto soffitti ambulanti variegati

Aghi pungono
riflessi deformati
in pozzanghere
ove foglie a barchetta
danzano ai bambini
incatenati alle madri

I copertoni,
scrivono percorsi in arabesco
subito cancellati
e nessuno fa in tempo a leggerli
e a volte l'inchiostro trasparente
spruzzato sulle facce
che mandano missive
a parenti sconosciuti

A sera i lampioni sorridenti
narcisi s'innamorano specchiandosi
sulla cotica d'asfalto
oppure di una donna
che parla aramaico
e fa mille autostop
senza sapere dove andare
e si crede figlia di una stella
nel cielo a misura
del suo vanto triste

Da:Fischi Per Fiaschi

Il sentiero e la casa abbandonata

Vecchio sentiero
ove i passi si sono arresi
e ai lati l'erba scommette a congiungersi
porta a una casa col tetto che prega
e a ogni tegola un salto di fiati
mentre le stanze pasteggiano
il silenzio che rumoreggia miserie
e gli alberi trovano inutile la loro ombra
un tempo lieta a canti di bimbi
viziati da comare pettegole

Nel cortile il pozzo
vede in alto il secchio ossidato
impiccato a una corda,
prima scendeva e lo teneva aggiornato
di ogni parto di bocche
e a volte il pallone stanco di calci
faceva un tonfo nell'acqua
e a recuperarlo una festa d'arguzie

Il comignolo artritico indice
addita il tempo che non sarà
più raccontato nè tanto meno contato
con taglio di mano alla fronte
balcone del sole e pensilina degli occhi

Da:Soste Precarie

Metropoli
Ognuno un globulo
tra milioni
e alcuni escono
dalle ferite
e si perdono per sempre

Lamiere a involucri
di cuori ghiacciati
verso alveari
senza Regina

Luci, tante luci
per leggere il progresso
sempre nel passato
tracima dalla storia
schiacciato dalle suola

Attori e comparse
senza pubblico
recitano a se stessi
al bancomat gli applausi

Lavanderie con le croci
e campane a spronare candeggi
tra il soffio di parole alate

Vita e morte
non contrapposte
la differenza la fa un dado
pescato dal cielo

Vagiti e numeri depennati
oscuro senso
alla meta

Da:Soste Precarie

Stelle a Novembre
Una notte giocata dalle stagioni
le stelle,marenghi d'oro
e i mendicanti provano invano a prenderle
poi le additano a una a una
e le spendono per la pace

Quanti lumini dicono i bambini
le puntano col naso
e cercano di spegnerle
ma qualcuna cade
con un dente da latte
tra il fischio di un sorriso fessurato

Figlie clandestine del sole
con occhi senza facce
nel buio di una prateria
catturate dagli implori
riscattate dall'infinito

Esche nel mare ai pescatori
abbocca la solitudine
e una preghiera le riporta al cielo

Sono corpi celesti
dice lo scienziato
ma nessuno esclude
siano la luce dei sogni
o forse sono candele dei nostri avi
che cercano di illuminare
le nostre anime smarrite

Novembre
Novembre ha la faccia del declino
e l'arte di una donna
che lenta incespicando
si spoglia in un bordello
-è un ubriaco che s'abbevera dei giorni
e va a letto dopo un decotto di cipressi
-è un avaro che colleziona anime
pagate con le foglie
-è un cane senza padrone
scodinzola a ogni mano
che esce dal letargo delle tasche
e al nulla abbaia minaccioso
a chi solo si scusa
-Novembre, un ponte
tra un campanile e una preghiera
per far passare addii senza voce
-è un baule pieno di malinconia
spedito al sole che sorride
oltre l'orizzonte

Da:Soste Precarie

Misura del tempo-prospecchio

L'orologio con nonchalance misura il tempo
sempre sull'attuale,senza guardare indietro
e non ti fa vedere la distanza sfiancante
a misurarlo tra partenza e arrivo indefinito
tra quello passato e quello che avanza
-è lo specchio che te lo somma in faccia
-è la prostata te lo ricorda ogni giorno
-Possiamo affermare che specchio e prostata
monito e contatore del tempo
variabili solo alle condizioni meteorologiche
e all'età del lettore

Lo strumento possiamo chiamarlo Prospecchio
affidabile ma va in avaria quando qualcuno
non addetto a testarlo troppo rompe i co..ngegni

Da:Poesie Cialtrone

Angeli tristi
Angeli di marmo,tristi
nella città senza semafori
non vogliono stare a veglia
di certi che in vita
appartennero al demonio

Due novembre
il carnevale dei morti
recitato dai vivi
tranne il gelo dei respiri

Condomini,ove tutti
si spiano con le foto
e le maldicenze
addolcite da epitaffi

Lingue biliose
i cipressi
e compunti
maggiordomi di preghiere
le servono all'infinito
poi sparecchiano col vento

Quanti gelidi letti
con le stesse coperte
per tutte le stagioni

Qualche merlo
tiene un concerto senza applausi
tra i tremori dell'aria
che invola qualche petalo

Da: Sorrisi Pignorati

La pensione
La pensione
fine di un ergastolo
commutato in altra pena
la vecchiaia

Anni a sopravvivere
in una galera
con le porte aperte
e pregando se stessi
di non fuggire
mentre i secondini
mettevano esche
fuori dalle sbarre
per chiudertele alle spalle
e sguinzagliarti
all'indifferenza di sicari avidi
col bottino della fame

La pensione
un safari a ritrovare gli anni
col volto di animali
spesso feroci agli umani
e in via d'estinzione

La pensione
un passaporto per volare
oltre i propri occhiali
e guardarli con la schiena

La pensione un sogno
con l'incubo di non risvegliarti
e un milione di caffè
a vigilare la realtà

La pensione
un timbro scaduto
per un viaggio della memoria
che non invalida
l'ultimo biglietto di solo andata

Da:Sorrisi Pignorati

Davanti al bar
Davanti al bar
mosche e aperitivi
e un calabrone sull'orlo del bicchiere
imita un angelo arrabbiato
succhia lo zucchero e vede il cielo
mentre alcuni schiaffeggiano il vuoto
poi riempito da invettive

Passa sempre una ragazza
vestita a festa ma non troppo
viso a scudo,sguardo a terra
sveglia sproloqui
distillati di maceri sogni
dinoccolata va verso il suo infinito
da portare più in là ogni giorno
fino a dimenticare il posto

La noia il vero aperitivo
a cui seguirà un pranzo
più utile ai denti che allo stomaco
intento a pararsi dal telegiornale
e dalla retorica a commenti
ultimo condimento al piatto

Sul campanile
cero spento a preghiere
la campana suona
e mendica agli attardati
un segno più di una mano nell'aria
o un muto biascico a ringraziare,
ottiene solo un passo accelerato
e delle colpe all'orologio

Da:Soste Precarie

Novembre
I cipressi fanno il palo
ai ricordi che torneranno
il due novembre,
alcuni sono invitati
altri torneranno per vendicarsi
e qualcuno per brindare
con una lacrima

Novembre,un trespolo
dove gli anni s'appollaiano
a far riposare le ossa
inseguite dagli occhi
che vedono l'orizzonte
un muro ove si schianterà
la resa dei conti

Nei boschi cocktail di foglie marce
e aliti di vite sospese al letargo
tra orme e ombre
a ninna nanna
ad addormentare
una falce invisibile
che miete nell'aria

Da:Fischi Per Fiaschi

Cadono le foglie

Cadono le foglie
biglietti di solo andata
dei nostri anni
e noi li cercheremo
senza trovarli
a un capolinea
che si sposta
come l'orizzonte
ai nostri passi,
perdersi la meta
essere dimenticati
il premio di persistenza
che nessuno ritirerà
-Il tempo
un mangiatore di foglie
mai sazio
tranne su qualche foto
o nel rigurgito di una frase

Da:Sorrisi Pignorati

Nell'aria
L'aria una lapide
di respiri e parole
e le foglie lenzuolo
ricamato sulla terra
che tossisce sogni

Gli uccelli, croci
scagliate sugli addii
e spugne le nuvole
ad assorbire i lamenti

Il profumo dei crisantemi
balbuzie alla verità dei morti
che per confondersi
si scambiano le foto

Velo bianco sulle montagne
esequie del tempo
attore di redenzioni

Da:Sorrisi Pignorati

Gente strana
Ho visto gente
con mutande e pigiami colorati
correre sul lungomare
nè inseguivano qualcuno
nè erano inseguiti
e non avevano paura
poi uno camminare spedito
con due bastoni intarsiati
e in giro non c'erano le pecore

Più avanti dei ciclisti
non andavano a fare spesa
nè a lavorare
e con l'orologio inseguivano
le biciclette senza mai raggiungerle

Adiacente alla strada
uno tozzo un pò curvo su un arnese
che sudato rivoltava la terra
per mettere l'erba a testa in giù

Ancor più avanti
due che sbracciavano
tentando vanamente di volare
a volte addirittura nuotare
e facevano enormi respiri

Sono tornato a casa
e dal balcone
sul terrazzo di fronte
un energumeno che picchiava
di brutto un sacco pieno
tra l'indifferenza della moglie
che pedalava su un telaio senza ruote

Da:Poesie Cialtrone

Ottobre
Guerra di venti
e quelli caldi si sottomettono
a patto di rateizzare
tepore ai vecchi
che allertano i cappotti

Pattumiera di promesse
il mare le caccia sulla battigia
ove qualcuno passeggia
schivando inverosimili
e a caccia di un anello
fuggito dal dito sbagliato

Le foglie si truccano per l'addio
e volano senza salutare
e qualcuna testarda
si presta a bandiera del precario

Ride l'uva nelle vigne
di li a poco sarà parole
che salteranno i denti
per un tonfo nel vuoto
e raddoppieranno gli occhi
ai soliloqui

Ottobre,pittore multietnico
dipinge sfumature d'ogni anima
su una tela che si deteriorerà
lasciando i colori ai sogni

Questo mese
mercante di frutti
non si fa pagare
chiede solo in cambio
le carezze di un coiffeur
e la certezza di un letargo
delle motoseghe

Da:Fischi Per Fiaschi

Fischi per fiaschi
Il vento invano mitiga malumori
s'infervora,scivola sulle foglie degli ulivi
fischia e i cani non vedono nessuno
non sanno dove andare
e non c'è niente da mangiare
allora s'azzannano tra loro
bisogna pur dare la colpa a qualcuno

Un cartone imita un aquilone
bussa a una finestra
e atterriti due amanti
imprecano un perdono
che nessuno può dargli
tranne la verità

Vibrano sui tetti le antenne
come a voler scuotere
un surplus di notizie
e qualche passero
custode di segreti s'allena
cinguettando a trovare l'equilibrio

Il vento,pastore di respiri
collezionista di rumori
si diverte a confonderli
e qualcuno a renderlo pregiato
oppure gli dà una voce
che plagia una solitudine
ipnotizza un'anima senza pace

Il vento ladro di parole
le svende a orecchie rigattiere
pronte a renderle zizzania
o regalarle al dubbio

Il vento pettina la campagna
qualche animale fa da nodo
e si segnala a un agguato

Da:Fischi Per Fiaschi

Quando gli alberi si rifiutano di ospitare le foglie
La notte sconfina
e occupa spazio al giorno
che non protesta
anzi è contento di dar meno luce
a storture
-I ruscelli ingrassano
ruttano sui sassi
gareggiano ad arrivare
puliti primi al mare

Gli alberi s'addormentano
e si rifiutano d'ospitare le foglie
che malinconiche tentano di volare
ma appesantite di rugiada
il viaggio è breve
e fanno da coperta all'erba

Porri nei boschi, funghi
alcuni maligni
si vendicano delle accette
e i ciclamini fanno da testimoni

Sui campanili gli orologi
dicono a rintocchi secchi
segniamo sempre l'ora giusta
è il tempo che ci cambia la cornice
per farci apparire falsi
e punirci con la noia

Felici i bimbi
senza mai perdere
giocano a dadi con le castagne

Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

Caducità
Quest'autunno è una sala d'attesa
per un viaggio senza ritorno
e ogni foglia è un biglietto
sventolato dal vento
è gratis e ognuno gli dà
il prezzo che vuole
per sminuire o elogiare la meta

Partono le nuvole,il sole
e i vecchi inseguiti dagli anni
e per fermarli scagliano
denti sputi e capelli
a volte a gran voce un nome di un Santo
e nascondono gli occhi
ormai dorso di specchi
dietro trincee scavate
sotto berretti a coperchio
di grevi pensieri
spugnosi a galla su olio incolore

E' la stagione
dei capolinea al rimando
e molti a metà strada
piantano una croce a fermaglio
e nessuno sa da dove sono partiti
e il dubbio alibi all'ignoro
al fastidio di trovare a pietà una traccia

A iniezioni di freddo l'aria calda vibra
indurisce le facce agli addii
e le mani legno ai saluti

I corvi leggono libri d'asfalto
con copertine di clorofilla
e osano a tenere traccia di pagina
distrazioni stirate da macchine

Da:Soste Precarie

Pessimismi
Qualcuno va in cerca
di una nuova religione
che ci sia un Dio attivo, punitivo
giusto e mai volitivo
poi s'accontenta di una filosofia spicciola
ma all'alba vota per la pagnotta
oppure per una mignotta
a dispetto di una bigotta

Ci sono cani che non hanno amici
ma solo zecche e cimici
unica scelta è tra libertà e zuppone
e alla fine scodinzolano al padrone
sognando i capricci di un aquilone
o la meta lontana di un airone

L'amore è un ladro
travestito da altruista
col sorriso squarcia il tetro
ruba egoismi da sottomettere al suo
poi alla fine muore schiacciato
dal pesante bottino

Le stagioni sono quattro vestiti
che un artigiano adatta ai posti
e ogni tanto qualcuno nudo
ribelle stanco a ogni imposto indosso
fuori da ogni moda
viene nascosto sottoterra

Il progresso è un fulmine
e noi il tuono sempre in ritardo
ad afferrarlo

Il denaro ci illude di affittare il tempo
senza riuscire mai a domarlo
tanto meno mai a comprarlo
e i poveri sono numeri di calendario
riferimenti per misurarlo
e una croce scianca a fermaglio
in eterno breve a fermarlo

Da: Destini E Presagi

Saluti
Il sole anemico
offeso da storture
lento va a curarsi
nella clinica del tempo

Stanca la luna
di redarguire le stelle
che hanno illuso implori,
gioca con le nuvole
e arbitra i venti
al lancio di panni stesi
a una corda tesa
vibrante al vocio dei bambini
impauriti dal silenzio dei libri

Gli uccelli davanti a un naso
e a un occhio guercio
in macabra danza
cadono a foglie morte
e seminano piume
da sommare al silenzio

Cani e agnelli
al distinguo di carezze
tutte per secondo fine

Impetuosi ruscelli
cercano di togliersi
porri di gomma e ferro
e quando ci riescono
abbracciano le case
si fanno specchio ai corvi

Au revoir au revoir
in altra lingua
pare più dolce il dolore

Da:Sorrisi Pignorati

Incertezze d'ottobre
Cadono capelli e foglie
e il vino tenta di riportarli
al loro posto

Le rondini partono
senza biglietto,senza passaporto
non hanno intenzioni di fermarsi
alla dogana dei fucili

Le pagine dei libri scommettono
sugli sguardi da catturare
e la polvere vola sugli occhiali

I panni stesi guardano le nuvole
salutano il vento
e pensano di ritardare l'indosso
quasi sempre ai malvagi

I cinghiali giocano
a dama con le ghiande
e chi vince ha fretta di sparire
dagli incensi in agguato

Una ragazza mima una canzone
allarga le braccia
a simulare un volo
e un ricciolo ribelle
tenta di recintargli il cuore
in procinto di andare a zonzo
sulla cattiva strada

Da:Destini E Presagi

Flash sul lago
La natura sembra chiedere
tregua alle stagioni
e sospende l'avido scalzarsi

E' una notte in cui ogni anima
ha smesso d'essere una trottola
e s'adagia sopra un fianco
in attesa di nuovi stimoli
di un monello

Tremula l'acqua del lago
dorme in aliti governati dai pesci
secerne luce e voce della luna
ferma su una smorfia
a incoraggiare cuori zoppi solitari
a unisoni pulsioni
mentre le rane gracidano alla malinconia
via di mezzo in agro dolce
tra gioia e dolore
in cui s'intrufola la nostalgia
certezze del vissuto

Solitaria sulla sponda
tra alberi assopiti
carezzati dalle finzioni del vento
una finestra illuminata
ove due ombre s'allacciano
e si respingono
e nel gioco interrotto
uno sgorbio a presagio
poi diventano tuttuno
scompaiono al rumore di un tonfo
raggelante al destino
che si leggerà domani

Da:Destini E Presagi

Sguardo al cielo
La luna
falce d'oro
assoldata dalle stelle
infastidite dal surplus di missive
falcia sogni indecenti
che non vogliono tornare
a chi li ha spediti

Il cielo una prateria
dove galoppano preghiere
in cerca del Santo giusto

Una nuvola,scudo
perso da Morfeo
ferma una freccia di Cupido
e a terra il poeta
fa l'amore col soliloquio
poi scorge due diamanti
da regalare all'evento
ma sono gli occhi del gufo
preziosi al dubbio

Da:Fischi Per Fiaschi

Pensioni equine
Ragliano preghiere
asini sfiancati
col dorso ad arco
ponte d'anni zoppi
e con un orecchio indice al destino
e l'altro a benda su un occhio secco
per nasconderlo alla fame,
frustati e senza biada
tirati al capolinea che corre,
sfinimento il senso
precedere la coda,il vanto
dolore e finalmente pace
il macello

In televisione
premiati animalisti
i fattori sorridenti
fumano erba fresca
inventano un nome glorioso
per ogni equino,
applausi al regno dell'ozio

Da:Poesie Cialtrone

Partenze
Nell'ora d'aria dei pensieri
i sogni fanno un pic nic nella coscienza
ma quasi sempre interrotti da una tempesta
e nel fuggi fuggi qualcuno si fa male
e s'affida alle cure del dolore

La mente è si un aeroporto
dove ci sono più partenze che arrivi
qualcuno non sa dove andare
e si ferma solo a guardare
magari poi decide che il vero viaggio
è tra l'anima e gli occhi
e nel percorso l'incontro di un amore

La ragazza riflettè
e capì che il suo tempo sprecato
poteva riprenderselo con l'esperienza
e i due baci dati a cottimo
voleva girarli a una foto stipata nel cuore

Il rombo del motore svegliò i ricordi
che come mendicanti chiesero
per carità un sorriso
che subito apparve e alò il ritorno,
Lei pensò che fuggire non serve
dal proprio mondo se uno se lo porta dentro

Le nostre valige anche se nuove
hanno sempre una cosa nascosta
e nel nuovo posto quando per caso la si scorge
non si ha più il coraggio di gettarla
è un diamante prezioso senza mercato
.....della nostra unica storia

Da:Sorrisi Pignorati

Estate
Inferno e Paradiso
e la strada è la stessa
cambiano gli antipodi

C'è chi ostenta
chi si rende invisibile
chi indossa solo una maschera

Barche, cocomeri
e cani a dirigere aperitivi
e qualcuno scivola su un'oliva
fuggita da un sorriso forzato

Il mare,una placenta
accoglie al viaggio inverso
figli che dimenticarono il parto

Il sole si fa un selfie nell'acqua
grigia al sereno del cielo
rende cupa la vanità
tela di ragno i suoi raggi

I pesci con le trame spezzate
vedono l'amo via di fuga
il pescatore gioisce alla trappola
ignaro che l'abbocco
è solo un suicidio

La calura un incenso
per gli ultimi e i primi
entrambi costretti
all'omelia del tempo,
l'unica differenza è il confort
di una sala d'attesa

Da:Sorrisi Pignorati

Ombre nel buio
Occhi di topi le stelle
vegliano ombre
sotto la luna badante a cottimo
madre premurosa che le svezza

Ogni ombra
approdo e partenza
sangue migrante
verso nuove fauci

La paura
gara di respiri
salta da un cuore all'altro
e qualcuno si ferma per sempre

Aliti e rumori
spesso solo immaginati
e arrotolati nel buio
che non fa sconti

Deltaplani impigliati
tra suppliche dormienti
le foglie scosse
dai presagi del gufo
armato di silenzi
leviga col becco le ali
allo scivolo di fruscii

Tonfi e sussulti
nel gioco della speranza
li sorteggia
al domani evaso dal tempo

Ognuno ha il suo orologio
conta le attese
ma non le somma
solo le ruota
elemosine agli stomaci

Da:Fischi Per Fiaschi

Città
Loculi e alveari
cappa di nero fumo
rimbalzo di calura
e alberi spennati dai rumori

Bambini e cani al guinzaglio
dentiere sui manifesti
tutti col sorriso in tasca

Asfalto,torta per i piedi
e auguri scritti da copertoni
cent'anni gli scongiuri
speranza fin che dura
importante non lo sappiano

Aperitivi,fermagli a singhiozzi
iatture la causa
speranza la fede
ma nessuno ci crede

Insegne,puzzle di consonanti
copertine senza nome
a leggerle racconto proprio

Claxon e sorteggio
di dita al cielo
effigi alle spalle
a distanziarle il traguardo

Facce di cera
vivi che imitano i morti
automa mira d'indipendenza
qualche fiore calpestato
ricordo di qualche amore perso

Cinguettii di cardellini
suturano umanità lacerata
nei parchi la solitudine
sgomita nella confusione
e Dio l'ultimo alibi
del sole mascherato

Da:Sorrisi Pignorati

Preparativi a Giugno
Scorribande di cani sulla spiaggia
che fra poco sarà off limits
tra ombrelloni che sembrano berretti
in rigorosa fila nella sala d'attesa di un bordello

Vecchi guardoni dietro quadri appesi all'aria
s'allenano all'indifferenza
interrotti dalle prime mosche
che mirano dritte agli occhi
e schiaffeggiate disegnano triettorie
subito spezzate da invettive

S'allestisce il teatro
ove ognuno reciterà ad occhi saturi
o alla propria anima fuggita agli specchi
e a zonzo per una culla di parole

Col suo sciabordio il mare
incurante alle tentate tempre del sole
non ancora rovente
ricaccia bugie dell'anno passato
e qualcuna che fu creduta
ricerca spergiuri a ogni mimica

La gazza a settembre scorso
trovò tre anelli ognuno per un amore
ma due erano falsi e sul terzo
c'era inciso un dolore
ora spera in un diamante
scagliato per rabbia a un tradimento

La ruspa appiattisce una duna
grande come il seno ribelle
della Svedese che simulò allatto
a tante gole e alcune prese a borsettate
da gelosie di finzioni

Da:Fischi Per Fiaschi

Pullman
Gli anziani in gita sul pullman dicono all'autista
che fuma per coprire aliti e stordire litanie
è un viaggio che non potemmo mai fare
vai veloce e frena, il tempo non aspetta
e la fretta ubriaca si beve i paesaggi
noi siamo già saturi di troppe cose
che non avremmo voluto mai vedere

Al primo capolinea in fila per pisciare
è un sollievo che li riporta a casa
ma il posto dice non è vero
è solo l'anima che in un lampo vi ha traditi

Qualcuno a una visita guidata
sussurra è tutto molto bello
purtroppo l'orologio che portiamo dentro
è sempre in ritardo su ogni sguardo
proseguire o tornare un percorso baro
per una meta che ci insegue,
la nostalgia un andirivieni di pensieri
e non c'è più voglia di raccontare
più ci allontaniamo più ci zavorrano i ricordi
alla fine ci rimarrà dentro solo l'odore del gasolio
e un sogno che cerca chi lo generò

Da:Fischi Per Fiaschi

Colline
Infervori di vento
seni di sguardi
accarezzati dal tempo

Tremori congelati
dipinti da stagioni
scolpiti dal pane
alla sorgente del karma

Letti di sguardi
amplessi di ricordi
e silenzi
rosari d'allodole
fulcri ad altalene d'orizzonti

Colline
scoliosi dell'infinito
curve al silenzio
trampoli di poesie
scivoli di ritorni
cumuli d'arrivederci
avamposti di malinconie
porri di terra

Colline
dossi dell'anima
dissuasori di nostalgie
pentagrammi curvi di parole
mai svezzate dalla bocca

Candelabri che reggono cipressi
e portano gli anni al cielo

Da:Fischi Per Fiaschi

Una parentesi in cielo
Una parentesi aperta ai sogni
l'altra a chiudere è caduta nel mare
un pescatore tenta di riportarla in cielo
con una bottiglia di vino
poi la vede in alto falce dorata
per tagliare il nero destino
o spronare angeli stanchi
messaggeri appollaiati sulle stelle

Passeggia la luna
sul campanile si ferma a berretto
e getta un'ombra su un cane che piscia
impaurito abbaia a rumori sinistri
allerta un cuore con un'ala spezzata
adombra un'ernia chiodo del tempo

Sul fiume una lama di luce
punge bisbiglii al silenzio
danza a vegliare addii segreti
omisero promesse al ritorno
lasciarono dubbi alla pace
e qualche rosa a incitare una croce

La luna,netturbino dei sogni
maceri li smaltisce alle stelle
fa un compostaggio
per concimare speranze
più a portata di mano
a terra agli umani

Sulla tovaglia nera
mangia di tutto
ingrasserà come sempre
partorirà oroscopi ai nasi
lascerà la placenta al dolore
uno stradario ai contadini
per trovare il numero esatto
ai mistici calendari dei campi

Da:Sorrisi Pignorati

Nottambuli
C'è chi scola l'ultima bottiglia
e barcamenandosi la poggia nella feritoia di un muro
poi con una sigaretta si fa una stella a uso e consumo
la interroga,la consuma, la ravviva con pensieri malsani
e se non risponde la getta al diniego di una scarpa

La volpe studia come scansarsi dalle macchine
e a volte legge un libro sbagliato
e i copertoni la stipano al domani dei corvi
o l'appendono al naso pinzato di un netturbino

Sputano fumo le prostitute all'omelia dei sensi
troppi amori morenti spergiurano ravvedimenti
e i tacchi a spillo confermano che tutto è precario
mentre il compenso è a umore di luna
coperta e scoperta dietro veli di nuvole
a volte stracciate da sbuffi d'attesa
e vento mosso da schiaffi mimati
o da gonne al saluto di idilli

Stridii di freni redarguiscono motori assetati
stanchi di portare a spasso sogni
che in certe teste non ci vogliono stare
troppe vuote non hanno appigli al concreto

Diamanti in cerca di cuori con palpiti al bello
sono occhi di gatti,brillanti s'incrociano
al rimando breve di furti d'amplessi
e miagolii frustanti irritano cani randagi
e ricordi di vecchi restii al presente
percepiti condanna del tempo sciupato

La notte è il dorso del giorno
e ognuno a sparlare,pugnalare alle spalle
per poi smentire tutto all'abbraccio dell'alba
oppure solo a dire non ho testimoni ma non c'ero
sono senza colpe alla luce del sole

Fiaccole senza padroni, i lampioni
in onore di anime vaganti che hanno perso la pace
in proteste a esser recluse tra quattro mura
ove il soffitto coperchio a ogni volo di fantasia

Da: Soste Precarie

Tutto cambia
Tutto cambia a primavera
il sangue istiga copule
e redenzioni degli alberi
si ravviva il muschio
sui cuori di pietra
che non cambiano ai volti
il malvagio

Convegno di nuvole clandestine
esacerbate dallo sfratto
a volte lanciano pietre
o piangono a dirotto
e alla fine tacite salutano
con addii di ricatto

Nel cielo gli uccelli croci volanti
ognuna per una lettera
di una preghiera d'esortazione
che a terra la morte non sia gioco

I profumi dei fiori
adescano insetti e nasi
stanchi al tanfo
del macero di anime
esortate a germogliare
alla nuova luce

I bambini cambiano i denti al sorriso
da adattare ai nuovi raggiri degli adulti
e allo stupore per capriole
che sembravano impossibili

Da: Soste Precarie

Stranezze a primavera
Lo scoiattolo appena svegliato
non ricorda la nocciola nascosta
e la ghiandaia che l'ha rubata
chiede cospicuo riscatto
..che il roditore rompa il guscio
e divida il frutto a metà

Un picchio martella un tronco
e i condomini gli fanno causa
il tasso il loro avvocato,
la parcella un nido con uova

Il contadino con la fune
ruota la puleggia della motozappa
e questa sbuffa soltanto
non accenna a ruggire
e lui dice ingrata per l'olio
che ogni volta ti ho cambiato in anticipo
poi coi piedi pesta il berretto
e maledice il vino già aceto

L'acerba fanciulla sente fremiti al seno
e a rassicurarlo con mani tremanti
il sangue accelera e sosta agli zigomi
e a un limpido ruscello il rimiro
e a bagnarlo a farlo scappare
a vene nascoste

Raglia l'asino appena lustrato
alla corteccia di un tronco
incide il suo nuovo CD
dal titolo..basta paglia
è l'ora del fieno e leccornie

Strani versi dei gatti
giocano a cowboy
a domare selvaggi impeti
e spesso scalciati applaudono
con zampe al cielo la perseveranza

Da:Vite Tremule

Vino
Nebbia liquida
dove galleggia
a zonzo l'anima

Bagno di sviluppo
delle foto rifiutate
dagli occhi

Sangue nuovo
per far navigare
verso la dimenticanza
le scorie dei pensieri

Vino,lacrime colorate
per festeggiare il pianto

Rosolio
per battezzare
un amore che non esiste

Olio per far scivolare
le parole sul dolore

Nettare di terra
richiamo per vecchi,
specchio da bere
per ricostruire il puzzle
della loro infanzia sorridente

Da: Soste Precarie

Strade
Le strade fossi allineati
l'asfalto pelle col morbillo
e qua e là cerotti neri pressati
da chirurghi arancioni
mentre ai lati alberi spennati dai rumori
con rami secchi impallinati da fucili

Nelle macchine assensi a se stessi
e al parabrezza che inanella
inchini al sole e a chi capita
e qualcuno da campagna arlecchino
in risposta simula addii con la mano

Quando piove i copertoni
benedicono vestiti e ricevono bestemmie
o parentesi a dita in espansione
o ancor peggio invettive a nomi
scritti da parecchio sui calendari

Cartelli a indicare percorsi boomerang
alcuni cadenti e arrugginiti come a dire
perdersi è normale in ogni viaggio
prima della meta trova te stesso
prega la tua colpa che hai assegnato ad altri

Strade,vene nere intasate
a volte il sangue tracima o ritorna indietro
o semplicemente s'adagia a specchio
in una buca ove si rimira il cielo

Da:Poesie Cialtrone

Progresso
Il progresso è inarrestabile
il lavoro è troppo per pochi
e niente per tanti che lo cercano per rifiutarlo,
tutti votano il passato nel futuro
per lamentarsi nel presente

Nelle campagne desolate
non c'è più l'allodola
le sue aureole ereditate dai corvi
il canto dalla televisione
il nido da una bottiglia vuota

I contadini spandono concimi
ceci del diavolo a punire
la miseria inginocchiata

La gente si parla coi motori
e con pezzi di specchio che non riflettono,
domande e risposte sono identiche
e tanti le scrivono per leggerle senza pensare
magari solo per interloquire
di spalle con se stessi

Sui tetti,padelle senza fuoco
col calore degli insulti
friggono metalliche voci
e le servono ai fossi nei divani

Incenso ovunque
e omelie ad alibi del destino
e le bombe a diffonderle
più veloci nello orecchie
in un mondo a parte con le cuffie

Un taràssaco fiorito nelle crepe dell'asfalto
a ricordare che la natura vince sempre,
con due foglie fa le corna
a scarpe senza padrone
e a copertoni sfuggiti ai cervelli

Da:Sorrisi Pignorati

Gli ombrelli
Gli ombrelli
a volte si credono aquiloni
forzano una mano
e vanno col vento
poi questo traditore rallenta
e finiscono sui rovi
e fanno da bandiere a più intenti
chi per un merlo
chi per un pettirosso
e chi per un canarino
che osserva da una gabbia

Gli ombrelli sono come i pensieri
prima o poi scappano
e diventano parole
spesso poco gentili

Gli ombrelli
sono cupole e noi sotto
ci crediamo Santi ambulanti
e ci nascondiamo al cielo
che disapprova il percorso

Gli ombrelli s'innamorano
e nei vicoli stretti
timidi provano di baciarsi
e qualche volte s'arrabbiano
con occhi indiscreti
che tentano di chiudere

Da: Soste Precarie

Somalia
La morte gioca a dadi
con le mosche
e la carne litiga
con le ossa

Danzano i Kalashnikov,
bersagliano le note
di una litania
orfana di denti

Una lente
cerca tra la sabbia
creduta farina
la gobba di un cammello
che mastica sale

Dirimpettai
un minareto e una chiesa
si parlano tramite un agnello
in andirivieni vola
sul dorso di un corvo

Un bambino
addita una traveggola
e due oasi negli occhi
zampillano argento

A bagnomaria
le speranze cucinate dal sole
e conservate nella dispensa
del vento

Da:Destini E Presagi

Neve
Farina dei poveri
scende dal cielo
mandata da Diavolo

Si lamentano i panificatori
fatica l'inferno
a cuocere il pane

Il pettirosso,infreddolito
ha un carbone sul petto
ma non cuoce nemmeno
una briciola

Angeli imbiancati
accecati,inzaccherati
ritornano fantasmi
al Supremo

Da: Vetriolo

Tanta gente la sera
Tanta gente
non ha nulla da perdere e da trovare
la sera esce e non sa dove andare
guarda vetrine piangere miserie
ed è contenta sente dolore alleato

Le insegne ormai hanno poco da dire
le esche sono finite e le poche rimaste
pentite gridano allerte

In fila,nel loro carapace
tartarughe veloci, rombano e fumano
frustano ricci con aculei spuntati
sotto i portici nei loro cappotti

Gendarmi del buio i lampioni
chi dorme,chi veglia curvo
il proprio destino
chi intermittente protesta al progresso

Ogni tanto,urla schiamazzi
e risate a caccia di riferimenti
poi qualcuno gioca con palloni
deformi, di vetro e non di rado
si rompono a un colpo di testa
e sangue e alcol ultimo cocktail d'addio

Parodie alle stelle
sigarette e copertoni che bruciano
tra sgommate e stridii di freni,
saluti che hanno perso parole
sputate col fumo,rubate dal buio

Da:Sorrisi Pignorati

A volte
L'anima gelida
s'allea con l'inverno
il cuore lavora a cottimo
e non sa del contratto

La tristezza
lascia il dolore imbalsamato
si posa sulla faccia
poi s'innamora dello specchio
tradito da un sogghigno

I giorni,pagine al vento
si litigano i capitoli
e a chiuderle per sempre
senza averle mai lette
la pace a cui ognuno
assegnerà un capolinea

Da:Sorrisi Pignorati

Incontro elettorale
Sgomitare simile a remare
e colli pioppi al vento in platea
a farsi notare

Rizieri Pece
naufrago che cerca di respirare
poi finalmente incrocia
lo sguardo dell'Onorevole
e a fianco Remualdo Paglia,ingelosito
gli pesta un piede fulmineo ritratto
e trova spazio nella calca
e una fessura che taglia il palco

Volti sudati a caccia del Re
ognuno ha un diamante per la corona
e braccia alzate a donare scettro

Poi cani ad ossa tutti al buffet
danzano bocconi e code
nell'arrivederci di miracoli da vidimare

Rimbalzano tra facce di pietra e muri
parole forgiate da entusiasmo
temprate da salive
cromate da bugie

Ognuno con un Santino
tutti verso casa felici,
galanti a cedere il passo
alla propria ombra
e stella polare la sigaretta
che qualcuno intossicato, bacchetta

Da: Sorrisi Pignorati

L'ombrello

Una volta l'ombrello
era un piccolo tetto ambulante
e ospitarvi sotto qualcuno
era motivo di soddisfazione
e di piacevole conversazione
se non addirittura un onore

Oggi piove
ma l'ombrellaio non vende
ognuno s'arrangia
chi porta a tegola un giornale
chi a berretto una busta di plastica
chi semplicemente corre veloce
chi rasenta i muri sotto un cornicione

Solo i vecchi hanno l'ombrello
per poterlo poi girare a bastone
ma c'è anche qualche statale
disertore al lavoro, lo calca in testa
ad arte obliquo a taglio di sguardo
per non farsi riconoscere

Qualche timido innamorato
lo usa a sipario impreciso
per spiare il suo amore
e come sempre incauto all'incanto
si svela suscitando ilarità

Per i bambini una specie d'aquilone
zavorrato da moniti adulti
e aspettano ansiosi alibi il vento
per farlo coi sogni volare

Da:Poesie Cialtrone

Zappoeta
Ho portato avanti per anni
due scritture parallele
una con la penna
l'altra con la zappa
entrambe per scrivere poesie
-quelle sulla carta
mi hanno portato alle bugie
quelle sulla terra al vino
che mi ha fatto dire verità
-Ora bevo e scrivo
e non mi crede nessuno
-Una bottiglia
e una penna i due involucri
a custodia ognuna
di due mezze verità
da far sposare per una sola,intera
-Alla gente interessa solo il vino
e non l'inchiostro

Da:Poesie Cialtrone

La casa nel bosco
Casa un tempo
ora rudere avvinghiato da radici
le pietre ossa spolpate di sogni
i rovi vene scoppiate
di sangue arrabbiato
e finestre occhi guerci
paralizzati sul vuoto

Partirono con attrito di stomaco
inseguendo un filo da pesca
e un tozzo di pane
traveggola d'esca

Nessuno è tornato
ma il dolore è rimasto
sotto porri di renaccio
e l'ombra maligna

Qualche vecchio ricorda
un soprannome ridicolo
evoca indomite sconfitte
e il perdono d'esistere
tra l'abbaiare di un cane affamato
che simulava ossa ogni ceppa
fuggita a un'accetta

Senza carte legali
un gufo l'ha acquistata dal tempo
a patto chiuda un occhio ai fantasmi
e ogni tanto un canto al ricordo
augurio al destino d'oltreoceano

Da:Sorrisi Pignorati

Viale d'inverno
Nel freddo che fa danzare i denti
e irride i lampioni
sul viale di vetro
bussa a se stesso
il bastone di un povero
che illude di portare
al podio i piedi impacchettati
con plastica occhialuta

A molla gli arti di un passero
croccanti al salto
e assenso al vuoto col becco
a ingoiare briciola immaginata,
s'invola stanco
verso indomita speranza

Siede il tempo col berretto di nuvole
sulla vecchia panchina di ferro
aspetta l'inchino del sole
per alzarsi e contare i respiri
con incolmabili ritardi
sulle falcate mutevoli del cuore

Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

L'inferno (Aforisma)
L'Inferno esiste, è sulla terra,
una distesa immensa di carboni ardenti
e indigenti scalzi,in andirivieni senza pace
maledetti li soffiano
-Ogni tanto ci sono rigogliose oasi
dove i ricchi amici di Lucifero
lussuriosi si dissetano e rinfrescano
e hanno messo in giro ad arte la voce
che tanta sofferenza ai dannati che bruciano
alla fine in premio l'invola al paradiso,
in realtà è solo il modo per illuderli
e non essere da loro con ferocia assaltati
-Oh! voi che leggete
cancellate col fuoco le oasi
siete miliardi, in troppi per pensarle a sollievo

Da:Poesie Cialtrone

Sondaggi in inverno
Un raggio di sole
e avamposto di un petalo
della mimosa
e una lama di freddo
taglia netto l'azzardo

Due semafori rossi
sulle guance di un bimbo
e una nuvola di vapore alla bocca
che mastica un dente precario
e la madre con mano a termometro
lo riporta al rigore
nella sciarpa l'incerchia
a un negozio lo premia

Si pavoneggia un bucaneve
incauta una scarpa
frena in ritardo
l'incolla all'impronta
effige d'illusione morente

Mette i punti alle trame,il merlo
sulla neve lenzuolo bucato,
molleggiando canticchia pericoli
l'intreccia a una scheletrica siepe
serpeggiando si dilegua
a un gatto affamato

Fruste al vento, rami spogli
e cappotti alati in fuga al rintano
mentre farfalle impazzite
i fiocchi di neve ad avvertire
che l'inverno avvoltoio
è ingordo di tremori
e d'ogni vita precaria

Da:Soste Precarie

Nulla invisibile
Il vento,gregge di respiri
che da tempo evasero dai denti,
incendia, raffredda
alimenta, sottrae
sporca, pulisce
carezza, scompiglia
pettina campagne
fa ballare alberi,
un nulla invisibile
presta a ogni cosa la voce
fiato d'organo
suona nei vicoli
arruola lamenti,li occulta
strozza urla al dolore
attenua adii
incatena amori
bussa a porte e finestre
illude indomite attese
avverte prede e predatori
in una partita ove a volte
si schiera alla fine
-Vento,vela dei pensieri
li porta lontano
e spesso impetuoso
li frantuma agli scogli
-E' un postino di lacrime
e il cuore un mittente,
a volte arriva in ritardo
al destinatario già morto

Da:Destini E Presagi

Ritorno
Tornò in inverno,
sotto al cappello
bavero e sciarpa
carezzavano le vene indurite
bastonate dal freddo

Con passo veloce
croccante al gelo
e un ricordo indurito
che stridulo frenava

Poi guardò la finestra
ove Lei un tempo s'affacciava
ormai porta di un frigorifero
ove gli anni congelati
razziati dal tempo
e sul davanzale un passero arruffato
cantava il furto

Per un attimo
rivide la sua bionda chioma
ma in realtà l'inganno
di una goccia dorata
sgorgata dal nulla
forse da un pensiero,
penzola al sopracciglia
punta da un ago di sole
scossa dal vento gelido

Si dileguò tra passanti senza meta
e di quel posto giurò
di scordare persino il nome

Il fischio del treno
lo divorò nell'infinito
e l'abbaiare di un cane
monito a non tornare

Da:Sorrisi Pignorati

Sera di gennaio
Il freddo frigge nell'aria
tremano i lampioni
come a voler firmare la resa

Non c'è anima viva
sotto l'unica stella incastonata
in una cupola di cemento,
gli animali hanno scommesso
di salvare la pelle
solo la volpe scaramantica
mastica l'odore dei sogni
e pettina trame inzaccherate

Rumori e respiri
congelati in arabeschi trasparenti
nella foresta di vetro

Da:Sorrisi Pignorati

Sabato notte
Sfrecciano i motori
verso un dove sanno
che non conoscono

Inseguono i fari
tra fumi d'erba
e qualcuno spegne tutto
sul muro del silenzio
tra il rullare di tamburi

Tutti hanno uno scettro
che sollevano nel bar
o nella dispensa della luna

I gatti al sorteggio
tra guizzi e incertezze
in azzardo,stirati
voleranno all'alba coi corvi

Qualche cane
gioca a pallone con un riccio
che finisce nella porta
disegnata da un copertone

La notte,coperta
bucata da sigarette
e sputi a pezze del danno

Da:Soste Precarie

Adatti d'inverno
Lo scricciolo aspetta
improbabile tepore di mezzogiorno
affinchè scongeli la corteccia
per poterla sollevare
e scovare un insetto

Il povero accartocciato
davanti al fuoco
con due ceppi che incrocia e rincrocia
e poi li separa in modo possano durare
e con la spinta di un sogno sente caldo

Gli alberi in letargo
ma con l'incubo che qualcuno
abbia fatto male i conti col rigore dell'inverno
e possa aggiustarli con la motosega

Gli animali lo sanno
la terra pagina bianca
scritta con le orme
sopravvive chi le sa leggere
senza farsi leggere
e gli umani fanno sempre
al lupo baro la copertina

Da: Soste Precarie

Epitaffio Frank il Meccanico
Mi portavano asini sfiancati
e glie li restituivo cavalli alati
ma i fantini erano inadatti

Poi arrivò l'elettronica
drogò tutte le teste
e non ci capii più niente
io potevo operare gli organi
ma non guarire i cervelli
il progresso come il vento mi sorpassò
e io troppo vecchio e stanco a rincorrerlo

Rimasi solo coi miei catorci
e la miseria come ruggine avanzò
poi un giorno distratto da un bullone
che amava troppo la sua vite
finii schiacciato dal vecchio ponte idraulico
assetato di olio

Ora questa lapide
la radio muta voce della mia anima
e il cipresso indomito
a diffonderla ondeggiando
ma il rombo assordante
distrugge ogni lamento,
giunge in questo cimitero
a fianco alla statale

Corrono, corrono veloci
i fantini spronano,ingiuriano
le bestie ruttano impazzite,
la stupidità divorata e digerita
si posa come rugiada secca
su queste tombe spugnose
e sa che i cervelli orfani
la cercheranno e l'annaffieranno
senza tregua
... con gli occhi

Da:Soste Precarie

Epitaffio Luana la prostituta
Io, Luana la prostituta
confessai tutti i mariti del paese
il prete tutte le mogli
entrambi col proprio vangelo
lui esortò l'agnello a togliere i peccati
io fui esortata a pecora a provarli
lui li elevò al cielo,io sul capo a corna
entrambi col vincolo del segreto
demmo assoluzioni a un prezzo
-Ora entrambi nel museo dei silenzi
sotto gelide lapidi
visitati a cottimo
-alla mia foto
tutti voltano la testa
alla sua fanno un inchino
e fulminei con la mano
una croce trasparente
-Entrambi ci occupammo di anime
io le resi a terra con sincerità umane
lui bugiardo,angeliche le fece volare
-Oh! voi che leggete
lasciate almeno a carnevale
quando le farse sono verità,
un fiore su questi miei sudici resti

Da:Sorrisi Pignorati

Sogni
I sogni sono timidi
pargoli viziati della lucida ragione
non amano la luce
vagano per le stelle
oasi a volte troppo affollate
non garantiscono ristoro
ma fioche e discrete
sono la sola sosta per l'infinito
e la notte una badante
lo sa bene che al mattino
ogni anima rivuole
adulta la sua infanzia

La luna una meretrice
capricciosa al compenso
si spoglia delle nuvole
e vende i ladri ai metronotte
che sparano al cielo
fanno secco un sogno attardato
e cade piombo a terra

Di notte a spiare
ci sono i gufi ambulanti
con mercanzie di presagi
appesi a un crocefisso
e qualcuno lo doppia
di vetro con la mano

All'alba
c'è sempre qualcuno che si perde
e a cercarlo una preghiera boomerang
che ritorna a una fronte sudata
in repulsione a uno specchio

Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

Gennaio
Mondo in bianco e nero
l'unico colore
una farfalla imbalsamata
dal gelo lucidata
e il mare uno specchio rotto
mischia i suoi cocci
e digerisce i volti

Si sbracciano le palme
accompagnano fogli di via
e i gabbiani li timbrano
corrotti da pesci

I tetti pagine bianche
nessuno le scrive
perchè le storie troppo lunghe
e la malinconia svela
in anticipo il finale

I cuori bussano ai cappotti
la noia risponde a sbadigli
e un amore gioca a testa o croce
e vince un ricordo
illuso s'impicca al naso
che fumante punta l'infinito
e poi s'accasa tra due dita

Orme sulla neve
spirale a non so dove
e la partenza è già arrivo

Orge di comignoli
nei fumi spoglie speranze
sollazzate in nuvolette
nel vento amplessi in vortici

Da:Soste Precarie

Vicoli malati
Tanfo di formaggi e tartufi
nei vicoli bonificati da ratti
e suoni di tacchi su vecchi selciati
riquadri di decolli forzati
e tra urti di gobbe sconnesse
s'inzeppa una moneta analfabeta

La muffa
respiri di desideri soppressi
nelle feritoie storie di storia annidata
e lacrime esplose d'occhi suturati

Insegne cadenti
parodie a vecchi sciancati
al gioco d'inciampi d'infanzia
-piccioni e fontane
e pagliuzze sonde d'umori

Cani guardinghi
sornioni all'addito
nervosi al presagio
pisciano a zonzo
firmano il tempo sprecato

Lampioni malati
luci gialle arrostite
danno ombre deformi
spaventano paure adattate
elettrizzano mani
a sfogliare manuali esoterici

La morte fuma la pipa
e tra le nuvolette
gli angeli sventolano
ali bianche alla resa

Da:Sorrisi Pignorati

Chef
Bianco Involucro calcifico nostrano
raccolto da contrazioni liberatorie
in canestro di vimini,
rompere il guscio
e il suo interno cerchio nuotante
nel gelatinoso ondeggiante
fatto cadere a mo d'allagamento circoscritto
su sfoglie rosolate di cipolle
galleggianti su olio vergine
collinare della Galizia
e con aggiunta a dita sfreganti
di prezzemolo svolazzante
in finto decollo ruotante
su nucleo e mantello
in tentata amalgama
mitigata da sale di montagna
a nevischio trasparente,
il tutto fatto saltare
a giro elicoidale a cernita
con input di frenata
e guizzi di ripresa
subito sospesi
a intuiti di palato
e accenno di tremolio
compensativo al dubbio
di precedente tatto
-Il tutto servito
con pane eccentrico
o rondellato a brace
e una foglia di tenero basilico
redarguita all'infiorescenza
e accompagnata
da uno cauto starnuto
di chiodi di garofano

Chef...vaffa...o
questo è il classico uovo fritto
di mia nonna
non una fattura di maghi

Da:Poesie Cialtrone

Atmosfere natalizie
Le commesse rimirano le esche
nei riflessi abboccano se stesse
sorridono e si fanno un selfie,
si fidanzano col rossetto
messo alla prova su una mano
ove sboccia un cuore alato sanguinante

Le vie piene di trappole piacevoli
farle scattare è una delizia
e poi a ripensarci c'è sempre
l'alibi d'imbroglio
seguito da una carezza a conforto
magari era solo questa l'intento
a cui serviva una coreografia

A Natale le buone azioni, fiori
che sbocciano dal letame
e a cancellare il male
basta seguire la cometa
poi il presepe bandito alle iene
e a fingersi amorevoli pastori
si può sempre comandare
le pecore imitate ogni giorno

Si dispensano auguri boomerang
guai se non tornassero alla fonte
ma con voce suadente si copre l'intento,
Natale è una favola
a leggerla può essere aggiustata
comunque nella culla
per tutti una speranza
e mal che vada qualcuno
per alare un sogno si fuma la neve

Da:Sorrisi Pignorati

L'usignolo

Nella notte come tante
tranne un particolare
per anime elette,
un usignolo
considera la luna
il suo sole di riserva
canta incertezze
con malinconia a scudo di predizioni

La voce s'inietta nell'insonnia
i pensieri si litigano il podio
poi sempre più cruenti
a ping pong con un ricordo
che può fare male a tutti
anche a se stesso
perciò cauto scende
coi pioli degli anni

Due diamanti alati
occhi del gatto
s'avvicinano al gorgheggio
poi tutto s'interrompe
e l'insonnia scommette sul proseguo

Da lontano ricomincia il canto
magico vibrante e il buio a filtrarlo
s'anestetizzano le trame
la suspance che aveva teso i nervi
prende atto del distante
e un leggero tremolio
con galateo invita la pace

Felice Morfeo
riporta i sogni all'ovile

Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

La notte
La notte, oblio a rate
e il giorno il tempo per pagarle

I sogni,timidi
hanno bisogno dell'oscurità
per non vergognarsi,
si spogliano sui tetti
e danzano per le stelle
sperando di sposarne una giusta

Gli orologi al buio
s'innamorano delle fate
e gelose le lancette litigano
ma c'è sempre una campana
a redarguirle sotto il sorriso della luna
che schiera le sue ombre
a spaventare anarchici pensieri

La notte,mare nero dell'anima
in cui nuotano i ricordi
e alcuni emergono dagli abissi
approdano alla coscienza
bussano agli occhi
che li annegano col vino

La notte,è il giorno vestito a lutto
coi ceri del cielo elabora i dolori
e all'alba festeggia coi rumori

La notte, il gufo scatta le sue foto
l'appende alla bacheca dei presagi
ma c'è sempre un cuore impazzito
a renderle falò per un amore
che nelle tenebre ha perso la sua strada

Da:Sorrisi Pignorati

Sotto la neve
Alberi,scheletri in preghiera
e la terra spugna satura
sotto un lenzuolo bianco
su cui i passi scrivono trame
ci sono correzioni
scarabocchi d'indecisioni
ed errori sottolineati in rosso
non si possono più correggere
l'inchiostro, sangue congelato
e il calamaio è stato divorato

Un comignolo, sputa tepore
un passero lo cerca
una lanterna indica la strada

Le orme il passato senza nome
i vecchi la neve che si scioglierà
i bambini bucaneve in attesa d'affacciarsi

Il cielo,una cupola grigia
un raggio di sole è uno scalpello
che lento scava un oblò ai sogni

Da:Sorrisi Pignorati

Marmitte telefoniche
Quando non avevo il telefono cellulare
avevo tante cose da dire
ora che ce l'ho non ho nulla da dire
-Ogni tanto telefono a me stesso
ma non mi rispondo
considero le parole
il fumo dei pensieri combusti
e i vari cellulari i tipi di marmitte
-Troppa gente gareggia
a sputarsi il fumo in faccia a distanza
e ignara s'avvelena
-I telefoni dovrebbero essere classificati
in base alle emissioni dei tubi di scappamento
secondo le norme Europee
Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4, Euro 5,Euro 6

Da:Poesie Cialtrone

I furbi
I furbi,sognandosi
in estremità invertita
convinti d'essere la testa
ma sono la coda
pigra, in finta solo accenna
a parare le mosche agli occhi
e quando l'animale
a trovar sollievo
si rotola al fango
e inzaccherata al sole
ritenuta inutile orpello,
a scrostarla viene sbattuta
con rabbia dove capita
e sanguinante attira voraci insetti
e nel dolore costretta a frustarsi
tra lo sciame con veemenza

I furbi squallidi traditori
eludono le regole
che per primi hanno scritte
e quando scoperti accusano
chi sbaglia a leggerle

I furbi
solo in Italia
vengono ammirati
e a imitarli toccherà alla bocca
cacciare a sputi le mosche

Da:Poesie Cialtrone

Certi luoghi (Molise)
Ci sono certi luoghi orfani di geografia
dove il male è nell'aria
e le facciate delle case
bacheche di necrologi trasparenti
affissi e scalzati da litigi
letti guerci a oltranza da presagi e scongiuri
e i vecchi radiologi di diffidenze
nella diagnosi sempre al forestiero il male
-persino i cani son diversi
alcuni viziati abbaiano a chiunque
e vincono omogeneizzati e gilet
e i randagi a palline di ping pong
tra un uscio all'altro fino allo sfinimento
a palla di calcio di rigore

Le chiese, lavanderie self service
e ognuno al griffato fa il proprio candeggio
asciugato con brezza d'invidia
o sbuffi fischianti a vanto

Bocche a trebbia d'ozio
e la noia, gas nervino ai pensieri
rimpiazzati da spot pubblicitari
e da fuochi d'artifici

Galli in zuffa di territorio o a scommesse
le linee telefoniche tese a schiene rovesciate,
a dondolo al vento di gracchianti corvi
per orchestre di artritiche mani al basso ventre

Gli alberi a premio di lotterie
delle accette amuleti al caduco

Raro ma s'ode al salto rotolante
di laschi scheggiati denti
tumulante.. amen ..alla rassegnazione

Da:Sorrisi Pignorati

Felicità
La felicità
è un desiderio che s'avvera
e un secondo dopo
insidiato da un altro desiderio

Spesso è una trappola
licenzia difese al male
come il topo satollo
festoso nel granaio
ma a scavare in fretta una galleria
per nascondersi al più piccolo rumore
a volte muore soffocato

E' un uccellino al primo volo
plana felice morbido lontano
e subito col cuore triste e impaurito
al decollo per sfuggire al gatto

La felicità è un amplesso
tra pensieri e denti
un sorriso in un limbo
con le spalle al male
dura quanto un lampo
e davanti il paradiso
in cui l'anima sublima al cielo
e noi siamo a scudarci
dal dolore a terra

Da:Soste Precarie

Lucilla
Uno sparo squarciò il silenzio
che poi vibrante si riprese il tetro
ma l'unico vivente che si mosse..il fumo
zigzagante e vorticante
all'ombra di un taglio di luna assonnata
-poi s'udì a presagio la morte
sbalordita mimare a intuito l'eco,
caddero briciole di dolore
a tentare l'unico rumore
soffocato su un letto d'erba
inumidito dal sudore
impaurito del buio

Da una finestra una sagoma
sullo sfondo giallo
subito ghigliottinata da un sipario
rattoppo al buco nella notte

Un alito di vento
somma di respiri agonizzanti
mosse un capello alla parrucca
e solleticò una ciglia
a chiudersi sull'oblio

Al mattino in un posto
anonimo come tanti
una rosa rossa spennata da marmitte
e due lettere maiuscole
a iniziali del nome mai detto
seguite dallo pseudonimo
protetto da parentesi
nel cimitero fitto dei giornali

Da:Soste Precarie

Aria di neve
Il gatto sonnecchia
guarda i suoi tropici al camino
si fa il segno della croce copiato
e va subito all'amen
saltando lo Spirito Santo
poi osserva ai tizzoni le scintille
suoi fidati astri a terra
esprime un desiderio croccante
lo incerchia con la coda

I vecchi ruminano frasi bianche
pestano il cuoio degli anni
giocano a reumatismi
con mosse collaudate
a vincere a scricchiolii,
usano denti superstiti a segnapunti
e ernie croniche a previsioni meteo

Gli amori si sentono isolati
si lanciano con gli smartphone
parole calde d'amore
ma qualcuna si congela
impigliata a un ramo di quercia

Nell'aria il Natale
in avamposto pascola i vizi
sventola mutande rosse
nell'atelier della stella cometa

I bambini sognano
la maestra congelata
e una catasta di giocattoli
che supera il monte bianco
e copre i fiumi
che non hanno imparato

Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

All'ultimo saluto
Quattro cani
tre spelacchiati e uno col cappello
cupola ai giorni andati
e un passante aggregato
per scordarsi il male
-due sogghigni, un volto senza mimica
una rosa lanciata da una finestra
e tre dita a cuccia di una mano
altre due freccia all'infinito

Passi cadenzati in sintonia casuale
a volte a sorteggio d'inciampo
altre a input di coraggio
e ogni tanto striduli
a limare il dolore

Viale centrale del paese
pista breve al trono indefinito
e il Giudice di gara
vetro d'aria gelida
sanziona nervi pulsanti al dubbio

Tenta l'adunata la campana
e qualche angelo
dal trespolo assoldato
s'invola a infilare una preghiere
in una corona d'alloro

Stella polare del viaggio inverso
un rigoglioso infreddolito cipresso

Da: Sorrisi Pignorati

Duro inverno
Ad un certo punto la poesia
come zoom arrivato al massimo a ingrandire
torna indietro a riprendersi il quadro
così anche gli anni concentrati in una torta
ritornano sui visi lasciati alle spalle

L'inverno è la somma di tanti declini
e a contrastarli le primavere che inseguiamo
rifiorite sulle morti precedenti

Le ultime foglie lasciano i rami
e mani senza braccia
salutano nel vento addii sorteggiati
e ricordano a tutti che le ali al cielo
finiranno spalancate per sempre a terra

Nella sala d'attesa,decotto di cicuta al fiele
e gli amori negli scrigni dell'anima
a ricordarli saranno zollette di zucchero
girate a squagliarsi dagli occhi

Nel vagito di un bimbo
il richiamo a ciò che fummo
e il progetto sbagliato
di ciò che volevamo essere

Da: Soste Precarie

Poeti.
I poeti non vanno mai in pensione
e quando il tempo ce li manda
vivono a cottimo forfettario

Illusi realisti vivono nel mezzo
tirati a propendere dal fato
sono tristi sorridenti
e la malinconia il limbo che amano

Non amano se stessi
non hanno identità ferme
in ogni emozione si credono qualcun altro,
l'ammirano ma detestano imitarlo

Vogliono cambiare il mondo
ma la perfezione non genera poesia
è tra il bene e il male
che l'anima s'interroga
e a rispondersi scava un trincea
in attesa della quiete di mezzo

Sono vagabondi
sognano l'infinito
e hanno nostalgia
di dove non sono mai partiti

Poeti, virgola del mondo senza freni
a volte messa al posto giusto
rallenta il galoppante dolore
e s'insinua una speranza
a farlo inciampare

Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate

Dicembre
Cover di stelle
replicano cieli bassi
elettrizzano desideri retroattivi
all'ennesimo rimando

Code di comete
a seguirle portano all'indifferenza
di sorrisi da scartare
lungi dal durare

Alberi imprigionati
processati da opulenze
condannati a mitigare
gelide umanità
con un calore antico
ormai solo su qualche foto
o negli occhi di un bavero

Scarpe pilotate dai pensieri
su piste a brufoli vetrati
vanno verso podi
che l'anima non premia
e li rimanda ai box
di mimiche corrugate

In qualche posto
farfalle bianche danzanti
liberate dagli angeli
nell'unico volo
si compattano al suolo
stirate a binari da slitte
e pagine vuote a monelli
scarabocchiate a dispetto
di rigori scolastici,
vidimate a premio
dal piscio di cani festanti

Nell'aria musiche d'adunate
ma ognuno si sente
unica nota importante
e a dimostrarlo con la mancanza
va via fiero per conto proprio

Da:Sorrisi Pignorati

Anonima sera
Il domani
un giornale già letto
il presente
sbadigli che giocano a scacchi
-la mente
aeroporto di zanzare
-l'orologio al polso
tarlo rosicchia la noia
e quello da parete
carrucola ai respiri
-la stanza orizzonte squadrato
galera dei sogni
-Ogni tanto tossisce muta la lampada
trema la luce
il televisore saccheggia paesaggi
tra balbuzie di sottofondo
-Contagiato il gatto
con la coda simula un topo
e impigrito rinuncia
con un azzanno
appena accennato
-Sul muro una foto
con l'aria di pentirsi
a suscitare ricordi
-Sul calendario
i nomi dei Santi
angusti nei riquadri
fanno da ostetrica
alla luna incinta,smorfiosa

Da:Sorrisi Pignorati

Trame dopo la tempesta
Si scongelano le trame
s'involano i respiri
pipistrelli appesi
sotto l'arcobaleno
gobba del diavolo ad asciugare
piume stese degli angeli

Impulsi di scrolli d'animali
nel bosco svelano strategie
con troppi errori banali
ma senza pioggia
a premio di pazienza
avrebbero funzionato

Pervade il sangue la pace
esca di pigrizie alle fauci
oliate da nuvole
masticano allerte
tra ragnatele di nervi

Giunge da lontano
l'eco metallico di una canzone
inseguita da rintocchi di campane
gong a ripartenze e rintani

Specchi d'iridi
riflettono l'un l'altro
e un raggio di sole in avanposto
confonde a ognuno il baro
e qualche foglia mossa da starnuti
varia il destino
e le vite diventano matrioska

Sotto i portici i contadini
indossano collane d'aglio
sposano cappelli coi cuscini
li benedicono col vino

Da:Sorrisi Pignorati

Epitaffio Lo scorbutico
Inutile scriviate, qui giace..ecc.
lo so dove mi trovo
oppure ei fu, appunto
tornatevene al passato
ma se proprio vi manco, come dite
allora raggiungetemi per sempre
altrimenti non disturbate
e andate a chiacchierare altrove
-Dite a chi sapete
togliesse questi fiori di plastica
perchè se ora mi trovo qua
è a causa di un malore
dopo aver speso per amore
una fortuna dal fioraio
che diventò ricco e scappò
con quella che a spregio
v'ostinate a chiamare
......mia moglie

Da:Poesie Cialtrone

Il sorriso
E' Passepartout dell'anima
per commettere furti
che occhi avallano e non vedono

E' Esca all'amo di maschere
a tirarlo è quella falsa
che vorremmo indossare

E' un raggio di sole
in una radura di nuvole
e l'ombrello a indovino o scongiuro
lasciarlo a casa l'azzardo

E' una carezza
cullata dai denti
esagera al dondolo
precipita in una caria

E' una vela
tirata dai nervi,
gli occhi il mare
il cuore un iceberg
a non vederlo sott'acqua
la fiducia l'impatto

Da:Sorrisi Pignorati

A volte...la luna pare
Immobile passeggia la luna
dietro le nuvole
poi s'affaccia tra le loro radure
illumina le trame dei ladri
che la maledicono
-rende specchi occhi d'amanti
che si leggono l'anima
e misurano l'inganno

Spezza il coraggio al buio
e svela imbarazzi e rossori
di timidi fidanzati
pronti ciechi a osare effusioni

A volte s'incastra
tra le corna di un cervo
e qualcuno tradito
la vede effige al suo male

Spaventa i cani
rincorsi dalla propria ombra
vista in intenzioni di copule
o concorrente di pasto

Illumina campi di periferia
ove monelli calciano il mondo
e vedono quel faro nel cielo
attenzione del fato
spia della gloria sognata

All'ubriaco pare
testa di un tappo d'oro
di costoso spumante stappato da ricchi
mentre allo sconfortato pastore
ennesimo stagionato formaggio
della solita povera solitaria cena

Da: Soste Precarie

Cialtronaforismando
Tanti, troppi
hanno qualcosa da farsi perdonare
e chi no sta pagando l'emarginazione

Molti fanno finta di non capire il male
perchè se ammettessero d'averlo capito
sarebbero additati per averlo perpetuato
o minimo per favoreggiamento

Per tanti un'ingiustizia sociale
seppur grande è poca cosa
se compensata da privilegi personali

Lamentarsi è d'obbligo
per confondere illeciti privilegi propri

Spesso gli indigenti parlano male
di chi l'aiuta,per paura che altri
si rivolgano ad esso per lo stesso scopo

Quelli che ascoltano altrui sciagure
facendo finta affranti di dar conforto
in realtà è per gioire che al confronto
stanno di gran lunga meglio

Attenzione agli elogi
sono intenti a incitarvi a mediocrità perdurante
per far sentire a confronto talentuoso chi li fa

Da:Poesie Cialtrone

Lame di freddo
Gli alberi
fanno una partita a foglie
vince chi più le ruba al vento
e qualche uccello si mischia
a confondersi alla conta
ma i rami litigano
e si prendono a frustate
-interviene a sedare la rissa
qualche motosega

Schierati a freccia
i cormorani indicano i tropici
poi s'involano a picco nel mare
e scendono a patti coi pesci

Lame di freddo
affettano la tosse del sole
e la mettono companatico
in un panino di nuvole
per un picnic su cupole d'ombrelli

Baveri e guance
tradiscono colli
e fanno l'amore
tra pareti di pollici e indici

Vendono respiri roventi i comignoli
li comprano scarpe drogate
che ricordano ai piedi il ritorno
e che spogliarsi conviene ad entrambi

Da:Soste Precarie

Alluvione
Il sole intossicato
dal fumo che gli uomini
gli sputano in faccia
e stanco dei suoi moniti sterili
va a farsi due vacanze,
le nuvole se ne approfittano
invadono il cielo
e chiedono un riscatto per liberarlo
-Il sole avvertito dagli uccelli migratori
ritorna e scatena una guerra,
lancia saette di luci

La battaglia si fa cruenta
le nuvole hanno la peggio
e per la paura si pisciano sotto
e chiamano un taxi,il vento
per fuggire veloci
ma nella calca si ferma
e tremanti svuotano la vescica
allagano la terra
annegano respiri
e a nulla servono dopo
disseminati cartelli
..VIETATO FUMARE..

Da:Poesie Cialtrone

Speranze
Al passaggio delle macchine
le foglie in autunno
con spostamento d'aria
s'involano festose
di risalire al cielo
e poi in danza macabra
ritornano all'asfalto
così certe speranze
indomite al dolore
illuse a ogni evento
dal morale a terra tentano
di ritornare a illuminare gli occhi
ma zavorrate dai respiri
frustate dal baro destino
ricadono sotto i piedi
lenti e striduli a consumarle

Da:Soste Precarie

Cattiva nomea
Mai pace quando per sfortuna
s'entra nel vortice, voci di popolo
a dar forza a cattiva nomea

Dissi d'aver sparato un fagiano
ma a poca distanza
era morto un foggiano
bastò l'assonanza e fui arrestato

Rivendicai al Giudice Rizieri Pece
a lungo e a gran voce il manico mio della zappa
e ignaro allo stacco vocale
tra nome e aggettivo,arcigno mi spedì
celere, al manicomio

Azzitti mia moglie petulante mi chiamava,
ero in cantina ,dissi scocciato ho da fare, tiro vino
e mi denunciò per maltrattamenti

In tribunale mi chiesero dov'ero in quella data
al che risposi,infasciavo canne al canneto
e m'arrestarono per spaccio di droga

Al vanto tra amici di capire d'economia
d'aver studiato a scuola con acume
nei dettagli le banche,
dal balcone il maresciallo m'accusò
di progettare rapine

Da:Poesie Cialtrone

Selfie di festa
Tra stridule zampogne
avamposto di esche
sonda d'abbocchi
per rifornire magazzini

Regia di selfie
prove di profili migliori
a segnalarsi d'esistere

Code di pavoni
sovrapposizioni concentriche
nessuno vede nessuno
ognuno anonimo
perso negli altri a cercarsi

Vanità, pietre nel muro
ride l'intonaco
poi coperto da quadri
e tra ombra e luce i vetri
fanno da specchio
e dorso il dipinto
firmato ha già un prezzo

Api operaie
a provarsi Regine
attardate,al rimiro sulla brina
il vento spietato le gela

Da:Sorrisi Pignorati

Amore dici sempre
Amore dici sempre
che siamo una cosa sola
ma il tuo conto corrente
mi considera un estraneo
rifiuta la mia carta

Amore dici sempre
che siamo due facce della stessa medaglia
e ti lamenti che a volte non ti degno di uno sguardo
ma come faccio se la medaglia non è trasparente

Quando facciamo l'amore
dici sempre ad alta voce vengo,
mica devi raggiungermi
non è che ti rivolgi a qualcun altro

Concludo: coi soldi s'ottiene tutto
compreso l'amore
ma se devi andare a pisciare
anche pagando qualsiasi prezzo
non puoi mandarci nessuno
al posto tuo

Da:Poesie Cialtrone

Il sole fa le valigie
Il sole fa le valige
poi le foto di rito con l'autunno
e s'incammina verso altri luoghi
si farà rivedere su qualche locandina
oppure da lontano riflesso in uno specchio,
solo i ricchi lo seguiranno
o andranno a breve a trovarlo

Novembre gioca coi cappotti
a brividi li fa indossare
e poi togliere col calore immagazzinato
oppure altalenare su un braccio infastidito

Le montagne indossano berretti
da Babbo Natale e una giacca grigia
presto porteranno a tutti doni zuccherati
e col vento busseranno a ogni porta
e non sempre una mano aprirà

Disordine nelle case
sorteggi ai guardaroba
qualcuno vince un vestito nuovo
o uno vecchio profumato di ricordi
quelli felici serviranno a riscaldare il cuore
quelli tristi per rimanere legati al tempo

Lenzuola grige le nuvole
ogni tanto bucate dal riflesso di una lente
e nello squarcio riappare l'infinito
e qualcuno ci vede l'occhio di Dio

Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate

Malinconia
La malinconia
col broncio e un pò ride
si sente schiava e padrona
badante dell'anima
che più invecchia e più si pente

La malinconia
è una sera d'estate
con l'amore che nuota
in un bicchiere di vino
e un ricordo che spolvera la fronte
e poi appende una foto agli occhi

La malinconia
un chiaroscuro al tramonto
un giorno andato bene
e la gioia dimezzata
per non poterlo seguire

La malinconia
amara medicina
col miele zuccherata
e l'anima il cucchiaio
a mischiarli

La malinconia
un sorriso fanciullo
scappato alle labbra
e redarguito dai nervi

La malinconia
secondino al grugno
premiato dal cuore
con l'ora d'aria

Da:Sorrisi Pignorati

L'Italia
L'Italia
profilo di cane bastardo
con la testa fracassata sull'Europa
e bordello promiscuo
ove prostitute popolane
a giro promosse
a politici maitresse

Elettori i clienti
sposati a spergiuri
-medici i giornalisti
a guardia della sifilide
e creste di gallo
-self service di lingerie
la chiesa

Regole e tariffari
codice penale

Sanzioni
comma di tolleranza
al mercato del pesce

Da:Vetriolo

Castagne
Matrioske d'autunno
resa di spine
spose del vino
scintille di vetro
fiabe di boschi

Grani a rosari di camino
scoppiettio di festa
capriole di parole

Termometri a sobbalzo
in concave mani,soffiate
gioco al palato
ormai viziato

Monete al declino
prezzo di malinconia
a dogana d'orizzonte

Da:Soste Precarie

L'alba
Un cinguettio
ultimo gong
al match tra prede e predatori

La volpe e la lepre
si rintanano
a scrivere sul libro mastro
appropri e sottrazioni
all'oscuro del fisco
il sole

Festeggia il gallo
il mascherato condono
delle fauci

Una ninna nanna
risarcisce un bimbo
per un cattivo sogno

Promiscue scarpe
sbarbano le strade
e sulla pelle tracciano
punti cardinali

Da:Soste Precarie

Anonimi
Anonimi a noi stessi,
e impronte invisibili
di copertone sull'asfalto
tra milioni d'altre impronte
e unica nostra traccia possibile
nero strascico fumante
d'ultima frenata fatale
alla quale sarà dato
per forza un nome
depennato

Da:Soste Precarie

Rugiada
Lacrime di stelle
redarguite dalla luna
per false promesse,
placano a monete d'argento
foglie subito dichiarate
fuori conio dal sole

Da: Soste Precarie

Ottobre
Maschera funeraria
per l'inverno,
s'allontana il sole
per non sbiadirla,
drappo di nuvole
a renderla pregiata
e folate di vento
a darle voce

Da: Soste Precarie

Il campione ei fu
Potevi spendere
senza saper contare
e gli applausi ali
per l'infinito,
la palla il mondo
per dirottare i sogni
che non ci volevano stare
ma la gloria è un fiume
può tracimare
o rimanere a secco
o semplicemente
negarsi al pavone riflesso
e le nuvole capricciose
sorde a implori
persino al sole

Un giorno la vita
cambiò rotta,
con vele tagliate a bandiere
di feste senza calendario
e gli scogli nicchie
di Santi blasfemi al lunario

Ora i ricordi
cani affamati e stanchi
bussano a porte aperte
e chiuderle alle spalle
nero drappo di stelle
e i pochi occhi puntati addosso
identikit del tempo
a segnalarti al dolore,
e pregando a distoglierli
rumore di tamburo
al sordo destino baro

Da:Sorrisi Pignorati

Prigioni
Certi luoghi di lavoro
galere con porte aperte
e tutti pregano il direttore
per restare dietro le sbarre

Fuori la libertà
è un recinto di silenzi,
parlare è segnalarsi
all'indifferenza

Qualcuno cerca
un sorriso rubato ai denti
bussola per volare
al di sopra del proprio nome
sulle dogane dei pensieri

Cani randagi
liberi di vagare
ma imprigionati dalla fame
e quelli da salotto
reclusi nel lusso

Anche l'anima
ostaggio nel cortile
delimitato da mente e corpo
si prende l'ora d'aria
nel varco dei sogni

Solo gli amori
ingenui nati liberi
provano gioia
ammanettandosi abbracciati
e poi disperati a cercare un grimaldello
nascosto nelle infinite scatole Cinesi degli anni

Da:Sorrisi Pignorati

Demoni e sogni
La luna allattò le stelle più piccole
e le mandò a dormire
ma una prese la via della terra
allettata da una proposta indecente
ma poco prima di giungere alla meta
si spense negli occhi di una lucciola
incatenata a un copertone
rosario d'amplessi

Nel cielo lamellato di riflessi d'aureole
i sogni stremati dal lungo viaggio
cercavano trespoli di sosta
tutti occupati da implori
in attesa di miracoli

Non sapendo più a chi rivolgermi
per un amore ormai dorso di specchio
parlai con la mia ombra
che in playback rispose col mio eco

Una nuvola a vestaglia
celava e lasciava intravedere
bestemmie spoglie del rancore
e si prostituivano a preghiere
il cui solo intento a effetto placebo d'illusioni
impazzite dal latrare dei cani
che sovrapponevano ciotole
a date di calendari

La bottiglia dopo aver oliato i pensieri
girò il collo sulle scarpe
e il culo sull'infinito
ma la mano per punirla la scagliò sul muro
e frantumata i riflessi parvero pepite
con cui cercai di pagare i demoni
per riprendermi l'anima

Da:Voci Dall'Inferno

Solitudini
A volte i respiri
drogati dai pensieri
si mettono a gareggiare
con l'orologio
e corrono con la lancetta dei secondi

Come bambino monello
il cuore abbandona i compiti
e s'allea alla corsa

Il premio a chi vince
un biancore sulla fronte
e brindare col suo vino
spremuto dal dorso di mani

La solitudine in compagnia
del rumore di posate
a tavola per invitati immaginati
rumina parole
specchiate negli occhi

Il gatto se ne accorge
decodifica geroglifici sul viso
fa le fusa,arrotola la coda
poi la srotola a indice nel vuoto
come a dire allarga gli orizzonti
esci dal tuo mondo

Il ricordo migliore
lascia il torpore
e come farfalla
vola di fiore in fiore,
capisce la libertà
quando s'impiglia
nella tela del ragno

Da:Sorrisi Pignorati

Amarcord
In autunno
le giornate piene di addii e arrivederci
c'è chi parte con famiglia allargata
chi in compagnia del lutto

L'aria affettata dal freddo
e il sole un termometro sulle facce
tra febbre residua d'estate e brividi paventati

Vibrano i rami
come a far durare breve il dramma,
alcune foglie resistono
e tra scheletri sembrano
bandiere di pirati senza bottino

Tanti colori
al trapasso del declino
spaventato dal capolinea
ove scarpe e copertoni
invano a stiparlo

I frutti fanno biglietti per le bocche
sognando per i semi il paradiso degli sputi
su ernie di terra benedetta

Giocano a scacchi sul sereno
le nuvole e si mangiano tra loro,
ingrassate fanno avance al sole
ormai sedotto da lontani calendari

Un tuono, gong ad azzerare e ripartire
e qualche ombrello a stendardo
di festosi podi e amarcord

Da:Soste Precarie

Arrivederci precari
Sull'asfalto,foglie
biglietti di meta sorteggiata
gettati con malinconia al capolinea,
al passaggio delle macchine
nevrotiche tentano involarsi
per il viaggio inverso

I rami,braccia spoglie d'addobbi
a fine festa di dovere
che ognuno inizia a dimenticare

Bibliotecario folle, il vento
ha letto in ogni libro
la parola fine
e le foglie,pagine
vendute a supportarla
le strappa per punirle

Autunno
convegno d'arrivederci
ove non partecipano gli occhi
e alle spalle la parola data,
a rincontrarsi
camminare all'indietro

Da:Soste Precarie

Crisantemi
Fioriscono proprio quando
le rose si mettono in pigiama
per andare a dormire
o al massimo a vedere
l'ultima cupidigia di chi
non le ha mai guardate

Crisantemi
a mediare tra chi non può parlare
e chi fa solo finta di non ricordare,
la sola voce un gesto da interpretare

Nella città ove le foto
vivono sui marmi
simulano un giardino
accudito dal silenzio
annaffiato a volte dal pianto
o da avidi corvi in livrea

Crisantemi a decotto di preghiere
zuccherato dall'oblio
e a sorseggiarlo vedovi ed eredi
nella hall del tempo alle spalle

Da:Sorrisi Pignorati

Meteora
S'affacciò alla finestra
dell'ultimo piano,
il vento le rubò
un calco sul viso
a musa del suo soffio
invisibile eterno,
era così bella
che la stanza s'ingelosì
e pensando di perderla
incominciò a tremare

Lei impaurita
si lanciò nel vuoto
e alata dai sogni
dei suoi ammiratori
leggiadra volò in cielo

Sorridente ai giochi della luna
corteggiata dalle stelle
non tornò mai più

Solo un poeta
sostiene ogni tanto di vederla
in un bicchiere
con riccioli di nuvole
specchiati in occhi di giada
danzante in punta di piedi
sull'arcobaleno

Da: Soste Precarie

Epitaffio (Ambizioni politiche)
In un momento d'esaltazione
con qualche brindisi di troppo in onore a Bacco
scrissi che volevo candidarmi
a Presidente del consiglio
ma la tastiera del vecchio computer
con le lettere cancellate
e tasti che non rispondevano
saltò alcune lettere
ma non m'accorsi dell'errore
e distribuii migliaia di volantini
-Una mattina
una marea di animalisti
a inveire,a strattonarmi
e ognuno con un foglio in mano
ove scritto.. PRESI DENTE DEL CONIGLIO,
finii calpestato dalla folla
riuscii a malapena a sussurrare
a mia moglie, maledetta
cambia la tastiera
-Ora qui giaccio
sotto la statua di un coniglio
e spesso sento in dispute
e asserzioni, sia una lepre

Da: Poesie Cialtrone

Bambini una volta
Una volta i bambini
andavano a scuola da soli
e il tragitto indipendenza e svago
oggi accompagnano i genitori
adulti mai cresciuti sempre a smarrirsi

Una volta giocavano coi bottoni
e gli abiti saluti al vento
o mosaici di rimbrotti
ora con la playstation
mentre i genitori ciattano con l'amante
oppure navigano soltanto
sulla terra ferma

Una volta sentivano la famiglia
e aiutarla li faceva sentire adulti
ora sono cavie alle distrazioni
per la libertà dei genitori

Una volta i maestri
stella polare a incitare un sogno
e insegnanti educatori
ora guardiani,babysitter
e dei vinili da ascoltare finchè girano
magari a romperli a tacitarli

Una volta i genitori
eroi e sicuri pastori
oggi pecore a svezzare subito agnelli
per poter di nuovo copulare
in pace senza intralci

Una volta percepivano
la saggezza degli anziani
ora li vedono come pile consumate
da cambiare per nuova luce
oppure come scadenza umana
che intristisce e alla quale
meglio non pensare,non guardare

Differenza tra genitori e figli
uno specchio di uguale rimiro
e ognuno si vede
come la televisione decide

Da: Sorrisi Pignorati

Elisir d'ottobre
Nei campi l'uva è matura
api e vespe chiedono
compensi arretrati
per l'impollinazione,
avari i contadini le scacciano
ma loro si danno appuntamento
alle secchie di mosto
ove veleni banditi
e scatti di mani non bastano

I vecchi brindano a vuoto
e pensano a quando il vino
medierà tra sogno e sconforto
e olierà attriti di anni
trainati veloci dal sole

I bambini assaggiano
il magico succo
e finiscono truccati
come Indiani nei film
in assetto di guerra
e qualche raspo in testa
a simulare una piuma

Odore di raccoglimento nell'aria,
qualcuno accende un camino
a prove d'atmosfere
d'assensi di pace al soffitto
e schioppettio a interrompere
fusa del gatto trasognante

Le nuvole si cercano
a tessersi in grigio lenzuolo bagnato
strizzato a terra dagli occhi
a confondere,scoraggiare
pianto a sorpresa

Da: Soste Precarie

Cormorani
Nel cielo disegnano una freccia
ma dietro c'è n'è uno fuori geometria
vecchio e appesantito
trasporta un pesce
per corrompere una nuvola
a non bagnargli le piume

Volo cadenzato
con virate a intuito
punte da aghi di freddo
sonde d'autunno
per insidiarsi

Vanno in luoghi miti
ma accolti dal piombo dei fucili
perchè mangiano troppi pesci,
la morte è sempre convenienza per qualcuno
e a nessuno interessa
lo stupore del poeta
aspirante pensionato
che vede nel volo libertà
metafora e illusione
interrotte dal fucile
e dall'INPS coi suoi bocconi
di tempo avvelenato
col rimando al baratro

Da: Soste Precarie

In certi posti (Molise)
Esca di facce sorridenti
sulla propria coda trasparente
e ruotare fino alle traveggole
per prenderla o solo afferrarla
a confermarsi l'esistenza
anche sapendola solo trappola
è questo l'unico vivere
in certi posti,avanzi di geografia
e la morte un riscatto a cottimo
-Nei cimiteri volti di tagliole
reumatiche preghiere spifferate
e fiori di formaggio
croci d'aria sulla lavagna del tempo
-qualche vago amen a dono
di un Americano alla sua terra

Da:Sorrisi Pignorati

Osservazioni in insonnia
Il cielo fitto di presagi
prato nero della luna
a volte sradicato dalle stelle
che calciano imprechi di amori fasulli

Certe sere
quando la pace somma d'armistizi
e il bene e il male guerci si spiano
per carpire i punti deboli
la luna spia le finestre degli amanti
le cui ombre tremanti raddoppiano le colpe
e fuse in unisoni spergiuri
poi eccitata s'ovalizza e si rattrista
per le continue promesse false del sole
e va in cerca di una nuvola consolatrice

Abbaiano i cani col pelo ribelle
e l'ecometallico li minaccia,
impauriti vanno a cuccia,
ringhiano al minimo fruscio
si leccano le labbra sfibrate
sognano una mano e un osso
e una parola ripetuta, a promuoverli

Nel pollaio il gallo canta
per sospendere le trame,
la volpe spergiura a ritentare
il riccio testa gli aculei su un copertone
e il progresso boccia la prova
non la scrive sugli annali,
s'affrettano i corvi in livrea
a cancellare tracce ai giornali del bosco

Una campana impazzita
allarma smemorati delle colpe
incita i segugi del lunario
e al black out le lucciole in battaglia

Da:Soste Precarie

Certe case
Certe case pacchiane di ricchi
ove sol'intento è stupire
hanno atmosfere d'arraffi
e di troni festeggiati a pernacchie,
misti arredi antichi e moderni
con la storia nel baratro
e i padroni esacerbati a costruire
ponti d'elogi

Dietro cancelli di cupidigia
certe case lucidate, pulite
da cameriere Filippine
pagate a ore ma in nero
sembrano cliniche
dove l'ordine mette in fila il dolore
e i mobili scacchi
a scoraggiare le mosse
mentre alle pareti, quadri
che valgono e basta
e ad appenderli difficile
trovare verso giusto del gancio

Certe case di povera gente
trasudano storie d'avi e fatiche
con oggetti narranti
accalcati con garbo
e dovizie in miraggi
ognuno ha uno o più cuori
a osservarli pulsano ancora
a toccarli cullano dita
alle fossa scavate dai calli
e si vede ancora la pista da ballo
ove danzarono armoniosi
sorrisi e miserie
tra sogni e applausi di bimbi

Da:Sorrisi Pignorati

Prima pioggia di fine estate
I cervelli si rinfrescano
e ripassano dove hanno sragionato
ma il pentimento non arriva

Le foglie si raddrizzano
e quelle che non ce la fanno
espulse senza commiato

L'asfalto bolle impronte di copertoni
e qualche raggio di sole le pasteggia
insieme a un corvo che becca
l'ultimo aculeo di riccio incollato

Vecchi croccanti manifesti di cantanti
con più anni che capelli
spugnosi s'arricciano
e qualche lettera mostra il dorso
storpia un nome,deride la foto

La terra riprende l'orma delle zampe
e gli animali in nuova algebra
arrotondono respiri e cifre

La pioggia premio del cielo
e per farlo apparire tale
lo confronta al presente
con vecchie punizioni
altrimenti dimenticate

Il vento separa gli odori
fritti dalla calura
e ognuno ritorna al suo menù
ove il sugo è sempre il sangue
nel recipiente delle colpe

Da:Sorrisi Pignorati

Il lampione
Annaffiato da un cane
vede una borsetta
che cambia con forza padrone
a cui fa ombra sgorbio che fugge

Frigge nebbia,
grosso dito
oscilla a diniego
al non senso

Occhio di polifemo
vede tutto e non può raccontare

Trespolo a un gufo
svela presagi
abbaglia trame
fa occhiolini d'intesa
bagliori d'arrivederci
e intermittenze d'allerta

Timer d'addii
e scintille d'incontri
reggi schiena d'indecisi
aspetta il giorno
e Ponzio Pilato
a giornalisti e gendarmi
forse un giorno testimonierà
a una telecamera
o a un amore bruciato

Da:Sorrisi Pignorati

Granelli di sabbia
Un tempo i granelli di sabbia
era enormi massi
messi dalle stelle
su desideri bocciati, a tacitarli
ma questi così indomiti
e senza pace li rosicchiarono
fino a consumarli
e consumarsi
poi il vento li accatastò
nel cimitero delle dune
fragili mausolei
in eterno restauro
e ogni tanto un cuore
scrive con un dito
sulla fragile facciata
..ti amo..
come a dire
lavori in corso

Da:Sorrisi Pignorati

Ventuno settembre
I capelli,in autunno
si fanno rapire dal vento
stanchi di nutrirsi di sudore
e veleggiano sulle foglie
per sfuggire alla malinconia

I denti drogati di sorrisi estivi
scricciolano alle leccornie
s'alleano ai pensieri cupi
aprono varchi a parole soffiate

Le ciglia scattano foto
da appendere alla bacheca
satura degli occhi
dorsi di specchi

Direttori di atelier i nasi
vestiti a termometri
convocano cappotti
e li mettono in panchina
pronti a sostituire un maglione
bucato da lame di freddo
o da un'unghia sfuggita
a una rude carezza

Mosse da nervi disertori
le dita si schierano a mano
pronta per un saluto
anche se non corrisposto

Gomme e matite
i tronchi degli alberi
disegnano e cancellano
fossi e radure
su schiene d'animali
mappe a fauci e sonno

Il ventuno settembre
una dogana anche per gli amori
tremanti al dubbio
dei timbri dei cuori
oltre al valico, spesso
clandestini si separano

Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

Cadde dal cielo il pittore
Notaio del declino,l'autunno
assegna il tempo agli specchi
e a qualcuno fuori testamento
spettano solo rughe
e non si consola a dire
meglio di niente

L'autunno,sala d'aspetto
per un consulto sugli anni persi
e di quanti a venire a sostituirli
e le prime fitte di freddo
attrito al fulcro di bilancia
falsata da pensieri
che cadono e s'involano
per lasciare l'indice a zero

L'autunno un pittore
caduto dal cielo
a dipingere il declino
rifiutato dagli occhi
e a rinsavirli al reale,
i volti a tavolozza
si mischiano
ai subbugli dell'anima

Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

Realtà surreale
la luce,fendente nella notte
il pilota accelerava la moto
per non farsi sorpassasse
dal rombo assordante del motore
poi rallentava
per paura d'arrivare presto a casa
atteso a cena dai ricordi

Una volpe gli tagliò la strada
e nell'impatto s'azzerò la memoria
ritornò bambino
s'innamorò della babysitter
che gli insegnava a camminare
ma un giorno la chiamò mamma
e sorridente volò in cielo

Qualcuno scrisse
che aveva visto due angeli su una moto
zigzagare tra le stelle
e poi parcheggiata sulla luna
ove ancora visibile l'ombra del telaio
trespolo delle ali
additate da curiosi
che di volta in volta
aggiungono particolari

C'è solo un cuore di un amore
che vede nell'infinito una palla
gialla trasparente
racchiudere lo scheletro abbandonato
del dolore vivo ...a terra

Da:Soste Precarie

Ombre nuove
A settembre ombre deridono orologi
balbuzienti in nuove atmosfere
e scossi da polsi nervosi

Singhiozzo di cicale
punte da aghi di frescure
contano presagi
e salutano foglie dorate

Nei ruscelli che incominciano a ingrassare
nitidi riflessi di uccelli, lustrano piume
in scrolli d'acqua allenano ali
simulano il tempo che verrà

Il pomeriggio baro
accorcia l'orizzonte
a ex aequo vincitori e vinti
subito al traguardo
a una linea nera

Piedistalli di ragni
e mausolei di mosche,i libri
restaurati al sapere
e minacciati da teppisti rinsaviti,
accarezzeranno pagine con labiali
e qualcuna a caso baciata con un dito

Il mare fotocopia del cielo
venduta agli anni
mercanti la rivenderanno
per originale a indomiti ingenui ricordi

Da:Sorrisi Pignorati

Grandine
Un lampo
attrito d'implori roventi,
un tuono
rutto del sole
dietro neri aquiloni incagliati
persi dagli angeli
che piangono
e lanciano pietre
a disincagliarli
e rimbalzanti
finiscono su vigne assetate
tra bestemmie
e additi all'infinito
di contadini

Pestaggio di coppole
rasentare di cani
canto allo spreco
di passeri

Resettano l'asfalto
le pozzanghere
e perdono il loro mare di specchi
i bambini

Da:Sorrisi Pignorati

Addii di sabbia
Come formiche
spezzate dalla fila da un piede
e in andirivieni confusi
così i turisti il giorno prima di partire
tirati dall'ultimo souvenir
e imbalsamati sorridenti in una foto

La battigia, una brutta copia
su cui ognuno ha scritto un sogno
subito cancellato,apparso fuori portata

Cieli su misura gli ombrelloni
e cupole a scudo di promesse
che orecchie avide volevano deridere

L'unica cartolina nascosta dalla polvere
la compra un poeta
per spedirla a un amore
che quando la riceverà
avrà già cambiato nome
e non ricorderà il mittente

A brandelli un aquilone
a simbolo di libertà incatenata
impigliato a una tegola ribelle
si contorce a sbuffi di vento
e il bambino l'anno prossimo più grande
si promette d'andarlo a prenderlo
e farlo di nuovo volare
per l'ultimo dente da latte

Galleggia un vecchio tronco
salato non marcirà,
a riva qualche vecchio pescatore
gli farà delle tacche
per la conta dei suoi anni
sempre rubati dal vino

Da:Pensieri Alternativi

Il Molise non esiste
Il Molise non esiste
o forse è il nome di un dormitorio
ove mentre dormi ti rubano il domani
che non potrai raccontare

E' un purgatorio,
espiarlo
aspettare senza fine
al massimo ricominciarlo

Terra di rimando a tal dei tali
a imboccare la retta via
cerchio a rincorrersi la coda
e mordersela a conferma
del giro

Terra di migranti
e chi è rimasto
indisturbato allo scempio
li deride

Molise virgola del male
che resta troppo tempo e si fa punto
sulla pagina finale

Zona franca
di pensieri maligni marcescenti
da bonificare con preghiere
e pertiche di vetro tracciate con mani
a imitare i quattro punti cardinali

Nella storia mai scritta
è Svizzera Italiana
neutrale ai predoni
in sosta a programmare invasioni

In Molise
Divinità al contrario
furono prima Santi
e poi peccarono premiati

Molise
un fossato dalla montagna al mare
recipiente di miserie
stipate da malelingue

Da:Sorrisi Pignorati

Turisti
Di tutto ricordano solo il posto
dove hanno mangiato bene
e forse il cameriere
in allerta a schiocco di dita
e le foto dei monumenti
a testimoniare d'averli visti

Sono i nuovi Attila
seminano plastica e alluminio
e cercano l'erba
qualcuno quella da fumare

Scappano da se stessi
per ritrovarsi in fila a contarsi
e tra il primo e l'ultimo
la statistica senza volto

Ogni posto è un libro
pagine gli abitanti
e i turisti si fanno selfie
con la copertina
poi dicono quanto è bello
ignari del contenuto

Qualcuno decanta
nitidi mosaici visti da lontano
ma sott'occhi, indefinibili
ogni pezzo anonimo abitante
sofferente incastonato per il quadro
magari sgorbio rende il bello

Turisti
cercano la propria anima
dove non sono mai stati
e dove veramente la persero
la troverà qualcun altro
per farne un aquilone
a delizia del suo cuore vagabondo
senza pace

Da:Sorrisi Pignorati

Polvere
Polvere
forfora del tempo
accumulata sui ricordi
li protegge
dalla nostalgia del presente,
zavorra d'anni
a pensieri spennati dal dolore

Polvere
drappo tessuto
dall'immobilità
in addobbo all'oblio

Polvere
detriti del silenzio
macinato dai rumore

Polvere
cimitero di sterile parole
sotto sciancate croci
fatte con un dito

Da:Sorrisi Pignorati

Sand carpet
Il sole è ovunque
ma la gente l'aspetta al mare
sul Sand carpet
ove gli attori sono lo stesso pubblico
e il premio autocompiacenza

Selfie boomerang
bocciati dagli specchi
e rimandati a settembre
al convegno dei declini

Ritorna qualche voce di cane
abbaia frenate
stende il guinzaglio fumante
per appenderci a seccare gli occhi

Alba e tramonto
rivedono le distanze
e giocano a ping pong
con le ore perse dal giorno

Invocata a cottimo la notte
a smaltire i sogni
attesi all'agguato dell'alba

Da:Sorrisi Pignorati

Temporale estivo
La pioggia
mette fretta alle scarpe
che suonano a pianoforte la strada
e nelle pozzanghere un ritornello
ovattato da ombrelli
che urtandosi girano a giostra d'idee

Fumano le tegole
al macero d'abitudini stanche
e le case da prigioni
diventano guscio di pace

La pioggia
resetta vite
azzera trame
sospende agguati,
il grillo bagnato scivola
dal becco del corvo
con una goccia nell'occhio
a lente miope a ingigantire la preda

Copertoni spruzzanti
ribattezzano chi ha uno o più nomi
e gli autisti additati
citati a ignari figli illegittimi

Un tuono, timer alle nuvole
a ricompattarsi
nonostante il sole
col binocolo ride
nella radura blu del cielo

D'improvviso l'arcobaleno
ponte a ogni sogno rinfrescato
a tentare l'oltre d'ogni realtà ammorbidita

Da: Un Temporale Acclamato Con Nuvole Dirottate

L'estate fulcro d'altalena
Cani abbandonati sull'asfalto
ripassano con mimiche errori
che non hanno commesso
e alle mosche felici non importa
del loro dolore e pregano copertoni

Gli alberi,più che a crescere
sperano di non dimagrire
e le foglie assetate
in disperato sforzo
si ricompattano per un'ombra
che possa attirare
qualcuno al loro tronco a pisciare

Un vetro riflesso
minaccia a ingigantire il calore
e dar fuoco alla supplicante campagna
per vendicarsi di chi lo staccò dalla bottiglia
ove bevvero vellutate labbra
delle quali s'innamorò

A specchio di dentiere
riciclate a sorridere
o ferme ad enigma
ovunque sudore,
olio esausto dell'anima
ai mille adatti degli occhi usurata,
esce da ferite improvvise
riparate dal sale
testate dal sole

L'estate è un fulcro d'altalena
e alle due estremità
il tempo alle spalle e l'ignoto
e il dondolo simula assensi
tra cielo e terra
ma non si capisce a che cosa

Si sogna con paura l'inverno
imbalsama, sorrisi, ansie e paure
e nella non vita a pausa
il cuore fa manutenzione ai suoi ritmi
per tenersi pronto
a nuove gioie improvvise
ma come incaute gemme primizie
puntualmente gelate

Da:Sorrisi Pignorati

Piccoli incanti perduti
L'ultima quaglia
mozzo a convergenza
dei raggi di disorientanti rumori,
divorata dalla mietitrebbia,
vorticano ancora alcune piume
riflesse grigie dorate nell'aria
cercando ali attardate

Nei campi monocolore
non c'è traccia di fiordalisi e papaveri
e i grilli rare spezie contese da corvi

L'odore degli aculei bruciati dei ricci
in fuga disperata dallo spettacolo dei piromani
e qualcuno stremato raggiunge l'asfalto
ma subito stirato dai copertoni
di un bullo in vanto a centrarlo
al vano responso dell'autopsia delle mosche

Additato da una scolaresca
l'ultimo cardellino imbalsamato al museo
e il suo canto inciso su un microchip
goloso di un euro subito digerito da un timer

Lontano,un albero
biblioteca di mille ristori
rifiutatosi al destino
fiero dritto nell'orgoglio
e croce di nostalgia
trespolo di preghiere
scheletro di ricordi
ombra della sua ombra
ruotata a presagi

Da: Soste Precarie

Dirceu Josè Guimaraes
Ballava il valzer col pallone
poi fulmineo passava al tango
guardava la porta
e violento col sinistro
lo calciava a effetto
e questo prima d'arrivare
si ricordava delle danze
virava a sorteggio
e il portiere lo perdeva di vista
fino a ritrovarselo alle spalle

Era lui l'allenatore di se stesso
e quando non si piaceva cambiava
squadra e città,forse anche i sogni
il pubblico deluso ma lo capiva
era uno spirito libero
e la sfera di cuoio,il mondo
con cui giocava ad ingannarlo

Dirceu era affidabile
ma solo nel tempo che aveva promesso
lui amava gli addii fermi sui ricordi giusti
per avere quell'agro dolce
che solo la nostalgia sa generare

Lo chiamavano la formica
non si fermava mai
e portava a vela d'ogni approdo
sempre una foglia

Nei suoi infiniti andirivieni
un giorno sull'asfalto
gli fermarono bruscamente la vita

La stampa parlò poco di lui
il nomade coi capelli a rosa dei venti
era sempre andato via
poco prima di farsi amare

Da:Soste Precarie

Caldo torrido
Capisci che veramente fa caldo e cedi allo sconforto
quando i vecchi rinunciano a pararsi le mosche
e annuiscono al nulla con occhi socchiusi
fino a parcheggiare il mento al petto legnoso
abortendo un sussurro scivolato ai nervi
e la coda dei cani non risponde a frustarle
oppure sotto l'ombrellone balbuziente
zotiche e malelingue rinunciano a sparlare
dell'avvenente signora che licenzia la postura
e cede sguaiata a schiaffeggiare il ventaglio
oppure nello scorgere un pallone fumante
bagnato, impanato, abbandonato
dai bambini non più schiamazzanti
e affaticati a tenere verticale un gelato colante
mentre un elicottero con un ernia allungata
romba sui bagnanti con mani a tegole sulla fronte
e un naso sudato che non riesce a mirare
curioso il rumore al cielo incensato
spugna di pensieri rottamati dalla mente

Da:Poesie Cialtrone

Caldo di luglio
Fa caldo
la croce si fa sempre più pesante
unta di sudore ,scivolosa alle mani
e il calvario è come l'orizzonte
irraggiungibile
si sposta sempre più in là
e il poco vento a illusorio sollievo
è solo aria arroventata
dalle frustate

I vecchi sventolano bandiere bianche
e si arrendono ai respiri
che saltellano dal davanzale
delle bocche ballerine
e plumbei cadono sui piedi

Il cielo un coperchio rovente
di pentola a pressione
e noi granchi di una cena
vantati a fresco
che cercano disperati di sollevarlo
tra applausi di palati impazienti

Da:Sorrisi Pignorati

In spiaggia
Alita la calura
impercettibile vibra ombrelloni
e i colori ondeggiano a sprono
del mare immobile
e l'unico sciabordio
il tuffo di pance stressate
a contenere birra che lievita ancora

Occhiali e pagine di libri alla moda
si puntano minacciando divorzio
e sguardi calamitati
da nudità al lifting in risparmio
arroventano pelate tradite da riporti

L'acqua addormentata
non cancella la solita scritta ti amo
e l'invidia di chi si detesta allo specchio
in distrazione finta sciabola i piedi
ad appianare quella trincea del cuore
a difesa di eterna promessa

E' la mostra del tempo
di germogli e declini,
la spiaggia è un rudere
con una facciata al restauro
dei fiori sul tetto
e il resto cadente

Da:Sorrisi Pignorati

Subbugli di pace
Il cielo,pattumiera di sogni
le stelle i netturbini in livrea
e la luna la loro ditta appaltatrice

Cadono pioggia gli implori
e lavano la terra
avvelenata dall'invidia

Ognuno prega di nascosto
per non essere emulato
già troppa fila per essere ascoltato
e le risposte ruggine nell'anima

Il vento schiaffeggia le facce
per scuoterle dalla noia
poi vortica negli sbadigli
e le bocche ruminano il silenzio
accucciato tra i rumori
a deridere la pace

I pensieri sono spilli trasparenti
pungono il dolore
che li porta ai ricordi
unica misura del tempo all'esistenza

Poi c'è il mare
salato dalle lacrime
le conserva per rivenderle alle nuvole
e il compenso una danza eterna
imitata tempestosa dai gabbiani

Aquilone la speranza
perde il filo e s'impiglia
all'arcobaleno
schiena carnevalesca
del destino clown

Da:Un Temporale Acclamato Con Nuvole Dirottate

Burocrati
Burocrati
chi a fingere di girare la ruota
chi col bastone a fermarla

Attrito e ruggine
a mettere fuori uso la macchina
e poi a venderti olio e vernice a ripristinarla

Ragni a vegliare al buio la polvere
aspettano un raggio di luce
a innescare uno starnuto e soffiarla

Collezionisti d'attese
felici vederle stampate alle mimiche
al giro di nuche a ritentare ultimo addio

Destino su carte
ove ognuno inconsapevole il dorso
e a leggerle fa prima la sorte

Da:Sorrisi Pignorati

Cielo rovente
Faceva così caldo
che il diavolo s'affacciò da un vulcano
disse è meglio sotto e se ne ritornò agli inferi

Il sole si faceva i selfie con le pelate
e ogni tanto schiacciava un pisolino
sulle natiche lucide delle donne al mare

I cani con la lingua a termometro
raggomitolarono filamentoso il mercurio
e aumentarono vertiginosamente
i prezzi dell'affitto alle pulci
in cerca di ombra e refrigerio

Il venditore ambulante di gelati
scrisse sul carretto yogurt
ma le mosche non gradirono
e tentarono d'accecarlo

L'inchiostro dei giornali sportivi evaporò
e con gli occhiali ognuno cercò
di trattenere almeno qualche orma di notizia
sperando in un puzzle collettivo
per rileggere l'articolo
e qualche lente riflettè il calore
bruciò le pagine

Il crepitare delle angurie
randellate dal fuoco del braciere al cielo
procurò falso allarme terroristico
e i vigili imboscati e scovati
multarono il fruttivendolo

Da:Sorrisi Pignorati

Calura di giugno
Il caldo arrostisce le cicale
qualcuna emette canto d'aiuto
e disturba il sonno degli alberi
col fogliame pregante
imbalsamato nella vibrante calura

Il cielo azzurro fumo
spugna di rumori e sbadigli
strizzata dal rombo dei motori
che cantano la stupidità dei piloti

Tessono trame gli uccelli
e rimangono disorientati
nel vortice di canti imprigionati
e piangono nella libertà condizionata

Il mare,una tavola
inchiodata di carne colorata
e sulla battigia andirivieni
di formiche in cerca di tane

Fermagli di silenzi e rumori gli ombrelloni
in un carnevale di maschere copiate
a coprire mimiche arcigne e buffone
duplicate da sgomento di cani

L'asfalto,specchio del sole
riflette le sue randellate
e il rumore soffiato dai copertoni
al giro di prova di chi non sa dove andare
ma cammina lo stesso
per ricordarsi d'esistere

Angeli i bambini con ali di spine
inzaccherate di sabbia
e a ruotarle per una corona
sul capo sofferente del tempo

Da: Sorrisi Pignorati

Anonimo in incognito
Sono le ore quattro
la notte mi prende a calci
per spingermi verso l'alba
che mi tira la cavezza
e ha la soma già pronta
per il giorno che a sera
mi pagherà togliendomi la sella
-Vivere è quel lasso di tempo
con la schiena libera e ferita
insidiata dalle mosche
e quando con la coda
colpisco qualcuna,la festa
e il raglio l'esultanza
-podisti in gara i respiri
-podio l'esistenza

Da:Poesie Cialtrone

Vento imparziale
Il vento mischia le carte
illude di cambiare destini
ma vortica solo il dolore

Sbuffi malvagi
invettive di anime irrequiete
se la prendono con chi
da vive le considerava già morte

Il vento non è mai imparziale
spinge barche sugli scogli
appallottola gabbiani
e festeggiano danzanti i pesci

Gioca le sorti
confonde alla volpe
il fruscio del topo
poi gli regala l'odore
alle fauci vibranti

Cerca di separare gli amori
ci ripensa, l' annoda
li zavorra al suo impeto
gli ruba promesse
le dà a deridere
a malelingue in agguato

Spugna ai rumori dei ladri
e alle urla degli indifesi
schiaffeggia la pace,
falso vigile induce i sogni
a semafori incolori
con violenza a scontrarsi

Sul filo del telefono
ventriloquo lo scricciolo
con piume a mantice
dà voce al nulla ovunque

Da:Amori Scaduti Di Un Essere Qualunque

Finestra poetica
La luna ha interrotto la dieta
passeggia lenta sui tetti
ogni tanto si fuma un comignolo
e sputa il fumo alle stelle

Con geometrie d'avari appropri
i topi si spartiscono le tegole
e ci ballano sopra il valzer
gradito ai gatti che applaudono
sui davanzali,parcheggio di scarpe

Una nuvola bianca trasparente
ricamata di grigio
qua e là copre amplessi di sogni
e le ombre smettono
di fare il palo ai ladri

Scarto di caramelle i fruscii
e il sangue cambia albergo alle vene

Matriosche di segreti nell'aria
quelle più grandi imbrogli palesi
di amori obsoleti

Masticano seni d'aria i bambini
con fili di bava fanno altalene ai sorrisi
e qualche dente dondola troppo
cade sul cuscino
e la fessura tana a una lacrima
sala uno sputo al risveglio
tra due braccia vaganti
esperte al sollazzo

Leggera brezza
porta a spasso parole mai dette
strappate a labiali
e che solo il cuore ribelle conosce

Da:Soste Precarie

Bar dello sport
Davanti al bar con giornali di slogan
con le pezze pendenti al sedere
qualcuno ha rimediato il filo
ma nessuna traccia dell'ago,
dicono abbiamo speso poco
solo cinquanta milione di euro
è un ottimo centrocampista
sa lanciare, è incontrista

Alcuni hanno racimolato centesimi
a più volte sommati
con una matematica forfettaria
che dà giusto la cifra
ma sommando gli ammanchi,
altri hanno sorriso alla nonna
per qualche banconota a reliquia
e alla fine il biglietto per la partita

Abbiamo vinto, vinciamo
l'anno prossimo ci rifaremo
in realtà la vita li ha espulsi dal gioco
e la politica gli assegna contro i rigori
e bendati mai pareranno

Colori, bandiere,spergiuri
ideali a un cuoio,rotondo,gonfiato
miniatura del mondo da dominare
da prendere a calci
e spedire in una rete a simbolo
di cattività dell'avversario
ma c'è sempre un arbitro traditore
strabico, dice non vale
il globo è quadrato in un cerchio
ogni Patria inventata

Da:Sorrisi Pignorati

Luglio
-Le foglie diventano adulte
sgomitano per aliti e sole
-l'erba secca nausea di greggi
-i torrenti lanciano fili a pozzanghere
spezzati da ciottoli roventi
-i fucili censiscono uccelli
-i segugi con la lingua a misura di calura
-i fiori si danno il cambio alla mostra

Le donne con pelle dorata
ricche e povere
finalmente vestite da unico stilista
nel mare atelier

Luglio, una sala d'attesa
dove i bambini contano all'indietro
e i turisti spulciano i treni
e pensieri pesanti al ritorno

Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

Oscure trame
Segnali di fumo
di pantegane troppo grandi
per gli artigli affilati del gufo
che canta presagi filigranati
contati da frenate e lampeggio di fari

Le stelle,semafori di labirinti
la notte è la foresta dei sogni
e alcuni incauti si perdono
altri semplicemente non vogliono tornare

La luna, una governante ruffiana
a servizio del sole
racconta oscure trame
e poi all'alba porta in banca il compenso

Una lama con occhio rovente
un aereo insegue il futuro
ma il rombo lo divora al passato

Abbandonate le fate,le volpi
alla dispensa dei vizi
tra scontrini e fatture
appesantite da avanzi
si lasciano la furbizia alle spalle
imitano l'antico tradimento dei cani
e dei gatti al gesto di Pilato alle colpe

Nella dura partita ove baro è lealtà
sul campo neutro delle tenebre
le ambulanze segnalano espulsi
che hanno sottovalutato le regole

La notte nero drappo
bucato da scintille
copre i reati dell'anima
e all'alba li svela agli specchi
gendarmi degli occhi

Da:Sorrisi Pignorati

Primizie di spiaggia
Un vecchio pelandrone
con più rughe che capelli
mette una tagliola
per la bionda Svedese
ma vi finisce un migrante clandestino
che lo denuncia per razzismo
ma lui si difende, voleva catturare
una volpe e non un cinghiale
ma il Giudice lo condanna per bracconaggio

La Signora Thénardier,impomatata
sceglie un ombrellone in prima fila
l'oroscopo dice che è l'anno giusto
per maritare le figlie da tempo a dieta
e quest'anno porterà anche il cane
ad innescare gli approcci

Il guercio rinuncia al solito giornale bucato
e usa una paglietta con l'oblò
a scrutare avvenenti donne in costumi osè

Il giornalaio espone un manifesto
di cronaca locale dal titolo
mare pulito, bandiera blu
accesso anche ai cani
purchè muniti di cintura di castità

Affisso a un palo un cartello
con la pubblicità di un ristorante tipico,
dice si mangia anche seduti
e per chi ne fa richiesta, con posate
di plastica e d'argento

Da:Poesie Cialtrone

Inconsistenza del tempo
La notte è il sonno del giorno
che spegne la luce
è non è misura del tempo
che non esiste

Le stagioni, fattori esterni
che giocano a contrasti,
la pietra screpolata
dalla salsedine, dal gelo
è riferimento del passato al presente
e le foglie che cadono
a ricordarci le tappe
della nostra durata che ipotizziamo
al rinvio continuo del sorteggio
della scadenza a scongiuri
dubbia e sicura

Gli specchi
veri orologi del nostro declino
e quelli usuali,ai polsi,sui muri
non sono altro che roditori
della nostra anima
fino a diventare nodulo agli occhi

Gli amori
tanti colori
in un bicchiere d'acqua
e a mischiarli ignoranti
prende forma il quadro dei dubbi
a cui diamo ogni giorno ritocchi
fino alla certezza d'obbrobrio
e gettare la tela
e lo spreco è rammarico
a seconda d'umori
percepiamo un tempo
non uguale per tutti
quello vero non esiste

Da:Soste Precarie

Nottambuli irrequieti
Un gatto,in finta dormiveglia
con le fusa addomestica
le follie a spirali del poeta
scarso d'ispirazione
capisce perchè lei l'ha lasciato
e i fogli arrotolati nel cestino
sono parole che non riuscì a dire

L'ombra di due pezze e uno scoglio
occhiali e naso giocati da una lampada
su una frase irrequieta

Dalla finestra la luna ingrassata
incinta di presagi
evoca mondi lontani
che si sono avvicinati
per dire che ognuno cerca
la felicità altrove

S'ode la rabbia dei motori
intenti singhiozzanti a scacciare
tra applausi di guerci lampioni
i cupi pensieri dei piloti
e i sogni d'amori gonfi di bramosie
attardati sui tetti muschiati
e che al chiarore felpato dell'alba
potrebbero morire trafitti
dal dolore del brusco risveglio

Smania il sole sotto scura coperta
e scintille roventi le stelle
la stanno incendiando
e nessuna nuvola a spegnerla
ma solo le lacrime di un bimbo
sgorgate da un incubo
evaporate al caldo di un seno

Da:Soste Precarie

Recidività (Aforisma)
Ci sono quelli chi tentano più volte
con ogni mezzo farsi raccomandare
e o per avverso fato o inadatto approccio
rassegnati,sconsolati senza mai riuscirci
e allora denigrano, invidiano condannano
coloro che sono riusciti al primo tentativo

Ci sono dei ladri di Stato
che rubano una sola volta
fanno gran bottino e si fanno eleggere al governo
-poi ci sono quelli che tentano più volte
sempre a mani vuote, rassegnati
lanciano invettive ai marioli
e inneggiano all'onestà assoluta

Sia nel primo che nel secondo caso
coloro che non riescono nell'intento
meritano maggior pena e denigrazione
per plurima recidività

Solo in Italia in entrambi i casi vengono premiati
chi per arte e furbizia,chi per perseverante impegno

Da Poesie Cialtrone

Maggio
Maggio
tra inverno domato e redenzioni
cocktail di canti e profumi
tutti hanno una meta
vivere e basta
senza interrogarsi

Dio è ovunque
i miracoli negli occhi di tutti,
ostiche spine donano rose
col solo calore s'alano uova
il cielo una tela azzurra
colorata di sogni
ma solo i bambini li vedono

I rosari sono meno pesanti
e le palline piccoli mondi
ruotati all'etereo

I gelsomini sposano i nasi
inebriati massaggiano anime
il dolore stalking alla pace
lento si rassegna
cullato dai giorni
risarciti dalle pigre notti

I torrenti danno rimiro
ad animali che nel letargo
avevano dimenticato d'esistere

Da:Soste Precarie

Lucciole
Emissarie delle stelle
a riportare a terra sogni rifiutati
ma non trovano i mandanti
allora illuminano prede a gatti e volpi

Nelle periferie
si posano sul capo
di chi tenta d'imitarle con sigarette
e iniziano a gareggiare
vincono fino alla cenere
ma poi perdono anche loro
all'intermittenza di un lampione

Dal finestrino d'auto in corsa
i bambini tentano di contarle
i numeri non bastano
e provano ad acchiapparle
per interrogarle

Due fidanzati bloccati
su una timida promessa
le assumono a postino
e si scambiano pulsioni
poi qualcuna s'addormenta
in un ricciolo dorato
e svegliata con un bacio

Da:Soste Precarie

Solitudine
Le mura parlano col silenzio
la luce pasteggia il buio
il cuore rincorso dai respiri
accelera e si ferma
poi martella un ricordo
che s'arroventa
e s'affaccia alla fronte
il cane lo vede,lo punta
lo frusta con la coda,
il vecchio annuisce a far capire
ch'è sparito dalla mente
e se fosse stato solo
avrebbe saccheggiato i pensieri

La solitudine,campo di battaglia
ove l'anima assalita dal passato
si difende con un gesto o un rumore
ma il tic tac dell'orologio
troppo conosciuto
non mette in fuga l'invasore

Da:Soste Precarie

Uomo e asino
Sfida psicologica
tra uomo e asino
la sella era lavoro
ma anche libertà

Un cappello nuovo
chiesa e attesa
passeggio e spazzola
e non stancanti some

Spesso entrambi analfabeta
e l'un l'altro riferimento
ad elevarsi compiaciuti in lumi

Studi di gesta e difetti
sintonie e grugni
corda tesa e lenta
sprono o relax
vocabolario di gesta
e in inverno esame
di pane e fieno

Arbitraggio di mani
a ragli e canti
Giudici le orecchie
tappate al verdetto

Nobiltà di miserie
indistinte
povertà di padrone e schiavo
scettro di campi

Duello testardaggine e bastone
pentimento e occhi torvi
simbiosi compiaciute e rifiutate
vino e biada il paradiso
petrolio e fumi,tradimento e addio
sconosciuti ai posteri

Ilarità e rinnego
velata storia

Da:Soste Precarie

Giornata di maggio
Seduto appoggiato ad un albero
sovrano d'ombre ruotanti
col cappello a grondaia
e il naso gonfio d'olfatti
sonnecchia a strappi il contadino
mastica annate ridenti
mentre il sole ha licenziato le nuvole
e regola il termometro a beatitudine
del meritato non programmato riposo

A poca distanza il cane a poltrire
con la coda bacchetta le mosche
e sogna una quaglia da regalare al suo amore

Una ragazza al balcone
col seno a semaforo giallo
poi passa col rosso e lascia il verde alle spalle
e qualcuno a osservare
multa l'inflazione a se stesso
e s'appende la multa alla fronte

Pastore di pensieri a verdi primizie
il vento accarezza perlustra
narra storie che nessuno capisce
e nelle insenature di mimiche a intuire
scopre vortici alla sua nuova voce

Da: Soste Precarie

Il perdono (Aforisma)
Tanti inclini al perdono
anche d'efferati reati
e con alibi, giustificazioni
mimiche aggiustate a sconforto
si stracciano vesti alla causa
a imprecare Giudici e Santi
in realtà non gli importa niente
nè di chi ha osato o subito del male
solo prestano con interessi
in clamore a più orecchie pietà
che sperano gli venga restituita
con sontuosi interessi
quando delinqueranno

Da:Poesie Cialtrone

Anime recintate
Sul candido viso il sole
in un cielo terso,
e lei sorrideva sempre
a invogliare l'anima timida
ad affacciarsi dagli occhi
aperti nel vuoto
ma all'improvviso
seppur breve un grugno
e intravedeva dietro l'ultima collina
una nera nuvola effige del male
allora si metteva a cantare
e la voce incantava le parole
che vorticavano vibranti
per ritornare all'ugola
a cullarsi nel solletico dei suoni

Un giorno la malinconia
con la scusa di una visita fugace
non se ne volle più andare
fece un'aureola di spine intorno al cuore
che nel tentativo di fuggire
infilzò i suoi battiti

Oggi un vecchio giradischi
su amaca di tela di ragno
suona la canzone migliore
e qualcuno giura di vederla
con ali di farfalla danzare nell'aria
e con mille bicchieri di nettare
a invogliarla a bere
e felice volare con lei per sempre
ma poi la notte col suo reticolato di ombre
coperto da sassi dorati
ferma il decollo
e vampiri all'alba,le illusioni
uccise da luci e croci

Da:Sorrisi Pignorati

Bosco nella valle
Echi striduli nella valle
innescano fughe andirivieni
e vibrare di frasche,

Matrioska di corpi
baratti di pagliuzze
pioli di scala verso un cielo a misura
e pigolii preganti

Tagliole per tagliole
sangue affluente estorto
al mare d'occhi chiusi
vedrà chi è più forte
e racconterà al silenzio

La natura a primavera
colora il suo disegno
sbaglia copre qualche orpello
era fiore all'occhiello
o semplicemente surplus

Passi e ali
sospendono respiri
giocano a intuizioni
a chi fa meno rumore
la posta è il domani
tempo forfettario
fuori d'ogni calendario
rivedersi data astratta

Rabbia di motosega
intervallo al cono di bocche
incensate tra verdi cupole

Da:Soste Precarie

Ladri
C'è chi ruba seduto
chi scavalcando balconi
e poi ci sono quelli
che si fanno portare a casa
dai derubati il bottino
e ci brindano insieme

Rubare fa curriculum
e significa aver sfidato la vita
e in onore eroi aver vinto,
perdenti gli onesti,vili
attanagliati da vergogna e paura

Maestri i politici
osannati insegnano tecniche
e tutti fedeli a imitarli
a volte precipitosi con troppo rumore
svelano intenzioni di furto
e bocciati cambiano scuola

Anche la chiesa è contenta
in fondo si tratta di ripartizioni sociali
e a scuotere la tovaglia ai pirati
avanzi leccornie ai passeri,ai poveri, ai cani

A simboleggiare il furto
olimpo dei furbi
una mano a simulare
all'avvito di un dado
oppure una volpe
che sotterra una piuma

Malattia rara l'onestà
beffa, si pavoneggia alla scienza
invece congenito,salutare
al popolo invariabile il furto

Ogni paese ha i suoi ladri
ma endemici solo in italia
da millenni indisturbati
protetti proliferano

Da: Poesie Cialtrone

Il tempo
Il tempo
collezionista di rughe
denti e capelli
ha bisogno di riferimenti
che poi lui stesso divora

Con gli specchi, ci usa, ci illude
e alla fine a guardarci
siamo orribili sconosciuti
ai quali tentiamo dare un vissuto

Degli anni ricordiamo
fitte e sbadigli
e forse un amore
che ha congelato addii ed attese
siamo solo gregari
di un futuro che corre
e mai arriva al podio

Siamo talee
e quando alberi,al fuoco
con la speranza
che qualcuno ci pianti
i rami migliori

Il tempo
unico pensiero Divino
e noi farfuglianti voci al vento
a narrarci individuali
nel nulla

Da:Soste Precarie

Elettori e animali
Elettori cani
ruotano la testa a seguire ogni mano
al simulo del lancio d'ossa
fino alle traveggole e confonderle con la coda

Elettori pecore
pacifiche nell'arida terra
osservano rigogliosi pascoli sul maxischermo
mentre i pastori alle spalle arrostiscono agnelli

Elettori gatti
alleati dei topi rubano formaggio
votano per le mucche

Elettori iene
scendono a patti con tutti
e divorano candidati perdenti

Elettori sciacalli
presenti a ogni comizio
attendono frattaglie

Elettori corvi
gracchiano sciagure che voteranno

Elettori maiali
si rotolano nel fango di promesse
saranno puliti con brindisi a tavola

Elettori volpi
sanno che c'è sempre un pollo
che si crede rondine
e atterrerà nelle loro fauci

Elettori oche
starnazzano in cerchi di brace
creduti laghetti al riflesso di luna

Elettori asini
contenti a eterno raggiro
con due lenti verdi
a veder fieno la paglia

Elettori lupi
votano in branco
per abbattere bufali
altrimenti fuori portata

Da:Poesie Cialtrone

Tra aprile e maggio
Tiro alla fune tra aprile e maggio
e in agguato il gelo pronto a schierarsi,
le gemme guardano il ghiro
in avamposto sventola la coda
poi l'ammaina a segnalare sorprese

Una nuvola nera sonda gli umori
e qualcuno capisce che appartiene
più a Giuda che al cielo radioso
e i cappotti tornano a ridere al collo
mentre qualche vecchio con trincee sul viso
tara l'ernia a termometro
incrocia le dita a scongiuro
nasconde un seme nella terra dell'unghia

Incombono elezioni, speranze a cottimo
e i politici a caccia di fiori a simbolo
di suadenti messaggi idilliaci
ma qualche volta la natura
sbotta ai raggiri e interviene,
il sole sospende ai falsi il calore
imita Ponzio Pilato
e piovono sassi di vetro
inchiodano petali al suolo
come a dire meglio morti
che prigionieri ad applaudire profumati
il consolidato nefasto

Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

Torpore
Pressata da molla a spirale
la ruota dentata
del vecchio orologio da parete
scalcia le lancette
recalcitranti in salita
poi si danno appuntamento
sui numeri e si spartiscono la noia
tra testimoni e notai
sbadigli, ciglia e fusa del gatto
in un dormiveglia senza tempo

Andirivieni di una mosca
tra corrugata e sudata fronte
e la foto di un amore sorridente

L'unica zanzara
cerca d'affilare l'aria
e tagliare a fette il torpore
ma plumbeo,zavorrato
dai respiri il ronzio
la fa cadere sul tavolo
apparecchiato di pigrizia

Fremiti di nebbia
e raucedini strozzate
in televisione

Gioca a pallone col cuore la morte
e le costole rete della porta

Da:Soste Precarie

Pollai un tempo
Nel pollaio,la vecchia
dinoccolata,arcigna e felice
col finto broncio alla fortuna
a non volerla sfidare,
raccoglieva con arte le uova
subito lucidate col grembiule
e d'istinto le baciava
erano monete che potevano nascere o morire
e le galline la sua zecca o placenta

La volpe, con la coda a geroglifici del vento
le orecchie spirali a distinguo di fruscii
con passo a solletico del palato
studiava errori del pollame
e punti deboli alla recinzione
ma c'era sempre un cane che abbaiava
per guadagnarsi lo zuppone
o eludere il bastone a punizione d'ozio

Le uova entravano ovunque
dal Notaio, dal dottore, dal fabbro
a compenso o solo lasciapassare,
l'uovo mi ha sempre affascinato
una materia morta che col calore
affettivo perpetuato
prende vita e addirittura volare

Un tempo i pollai erano banche
e i banchieri erano più poveri dei clienti
e l'umanità interessi forfettari

Da:Soste Precarie

Aprile
I cani s'allenano alle prime mosche
provano la coda a frusta
e la lingua a termometro di refrigerio

I ciottoli, stanchi di brutte carezze
s'affacciano da torrenti balbuzienti
s'imbiancano alla luce
e qualche mano li fa volare

Gli alberi si vestono a festa
e tramite ambasciatori si corteggiano
tanti si sposano col vento
e qualcuno emozionato
non vede la cerimonia

Rondini nel cielo
croci douple face
ignorate da blasfemi
replicate a gesti dai bambini

Via vai di pagliuzze e batuffoli
a rendere morbida nuova vita
in prestigio al divenire
nel rosario d'orizzonti

Arlecchino taglia e cuce nuove stoffe
e stavolta non vedrà ilarità al suo costume
anzi tutti a imitarlo sorridenti

Sotto al portico, sulla seggiola
il vecchio si stiracchia
aggiorna il calendario
aggiungendo col coltello
una tacca sul bastone

Da: Quando Gli alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

Comunismo
Filosofie in cassaforte e nella trippa
ovunque i comunisti abbiano governato,
gran disastro,sette anni di vacche magre
e altri sette a macellarle per il partito
e poi ancora quando finito tutto
un settennio a spolpare il moribondo popolo
e quando non rimaneva più niente di questo
passavano a razziare qualche stato confinante
oppure cannibali si macellavano tra loro
finchè qualche peste di democrazia li azzerava
e nuovi batteri generavano nuove dittature
pronte a farsi guerre socialmente avallate
e sempre con l'incombente minaccia
di ritornare alle mal'interpretate origini Marxiste

Da: Poesie Cialtrone

La mucca
Balia di tutti i bambini
dà il suo nettare
in cambio di acqua e fieno,
assunta senza contributi
non iscritta a nessun sindacato
spesso reclusa
e il suo sole una lampadina
ha più figli che quasi mai vede giocare
condannati al galateo dei palati
-Questa mamma di tutti
con un nome nel vento
con occhi roteanti all'ignoto
gli anni piombo alla coda
la lingua a sonda d'addii
le corna a scongiuro del pianto
e le ossa a piedistallo in disuso,
vecchia, abbandonata da tutti
col sogno di un'insalata tra i denti
saluta da un camion verso il capolinea
di libertà abortita

Da:Sorrisi Pignorati

Sabato notte
S'inseguono le pulegge
slittano le cinghie
fischiano addii
ruotano cavalli,
bevono i fantini
e trasparenti gli ostacoli

Incensate da sigarette
sproloquiano le radio
simulano temporali
-s'alano i pistoni
ballano e tossiscono
a caccia delle valvole
-scappano i fari
inseguiti da lamiere
poi si spengono sui muri
intarsiati dalle urla

Latrano i cani
masticano nebbia
rigurgitata a fogli di giornali
da leggere domani

Da:Sorrisi Pignorati

Epitaffio l'attrice
Quando recitavo ero un'altra
e quando stremata smettevo
per non deludere il pubblico
recitavo d'essere un'attrice,
per tutta la vita non fui mai me stessa
ora state commemorando
tante maschere inventate
riflesse in specchi bari
di una sconosciuta mai nata,
si perchè la mia anima vera
non venne mai alla luce
-vissi tante vite tranne la mia
e il mio vero nome all'anagrafe
sotto la lapide invisibile
di uno pseudonimo
-ora guardate questa foto triste
ridategli la vita che vi siete presi
chiamatemi ad al voce Maria Coppiglia
toglietemi dai vostri sogni
e fatemi sognare con il mio vero nome
con cui gli angeli cupi sempre mi vegliarono
-pregate per quest'anima arcobaleno
che mentì a tutti, tranne alla morte
che conosce sempre ogni segreto
...................amen....................

Da:Sorrisi Pignorati

Figurine Panini
Amore, mi dici sempre
che noi due siamo uguali
identici e io mi sono ricordato
quando raccoglievo
le figurine panini dei calciatori
e se avevo un doppione
lo scambiavo con uno introvabile,
mi manca ancora Pizzaballa
-che ne dici
se mi cedessi
alla collezione
della Signora del terzo piano
che ti ricambierà con un poster
di Alain Delon?

Da: Poesie Cialtrone

Il disoccupato
La natura si risveglia
tutto intorno cambia
gara di colori e canti
e certe anime mute
sempre nel grigiore
sfondo ai ricordi
come topi rosicchianti

Senza meta il disoccupato
trova il suo vantaggio
ad occultarsi
nella vegetazione
sempre più fitta
anche se tra la gente
è invisibile
e crede d'essere additato
alle sue fobie

Primavera è redenzione
ma certi morti
muoiono la seconda volta
e senza essere mai scritti
all'anagrafe degli occhi
sperano d'essere
in silenzio depennati

La vita è una gara
alla quale partecipare
anche solo a far da piolo
alla scala per la vetta
e certi sono solo un esubero
fastidioso a smaltirlo

Da:Sorrisi Pignorati

L'asino
Ha orecchie lunghe
perchè non sa contare
e per distinguersi dal padrone

Raglia perchè non sa cantare
è testardo non vuole portare
a spasso altri asini
è anarchico ma vota per il fieno
affinchè vinca sulla paglia

E' il dentista dei cani
che non lo pagano
e lui gli fa dentiere brecciate

E' una metafora all'ignoranza
di bocca in bocca
al gioco del cerino

E' la brutta copia dei pensieri
a caccia della testa pesante
che contesta il podio alla coda

E' un filo che cuce sentieri
a bisacce,funi e fatiche
riempite a pietre di pane
e olio dal frantoio di rughe

Ha fatto l'Italia
combattendo il dispregio
ma rinnegato da tutti
che come Pietro
non lo conoscono
tranne ricordarlo allo specchio

Da: Poesie Cialtrone

Là dove il mare
Là dove il mare velo d'apatie
e lieve tremulo a una barca
sciaborda la noia caduta dalle rughe

La sabbia raspa celluliti
e i piedi pestano ciottoli
dando voci a fremiti di bocche
che sputano viaggi di solo andata
in posti negati al sole
protetti da stoffe variopinte

Gabbiani con zampe di galline
nuotano arrivederci
a pesci riflessi in reflussi simulati

Berretti d'ozio gli ombrelloni
variopinti a mille intenti
adombrano cani in torsioni molle
e lucide pelate geometriche
ove si specchiano denti
a muraglie cannonate
riparate da giornali a farfalla

Tamerici col tronco a zig zag imbalsamato
fanno il palo a sguardi di bramosie
e danzano a confondere
pudiche mimiche di reazioni
sotto ciglia a molla di fermagli

Il vento strappa strilli di bambini
e li calcia nelle orecchie
e segna punti ai timpani con le dita

Da: Poesie Cialtrone

Disillusioni
A primavera
-la farfalla estasiata succhia
di fiore in fiore e in inverno muore
-la capra baldanzosa
pennella la lingua
di gemma in gemma
e in inverno reclusa, mastica
ammuffito fieno e corteccia
-la fanciulla, leggiadra
di sogno in sogno
in inverno abulica colora
l'asino nero spelacchiato
e uno zoppo principe azzurro
- il maiale dai fanghi termali
e poi con vene gelide
inconsapevole recita
al caldo sulla tavola il galateo
-Io di poesia in poesia
poi avvolto nel tetro
cerco tra foglie secche raspose
gli anni sprecati

Da:Sorrisi Pignorati

Aprile
Rasoiate di freddo
nel tepore insonne
vibrano i salici caramellati
e le primule in lotterie
si contendono un seno di fanciulla

La terra,cotica sudata
attende il maquillage arlecchino
di falciatrici e motozappe

Nei prati,angeli disubbidienti
gli agnelli giocano a bottoni
con tarassachi e margherite

Dagli ulivi, gli uccelli
s'involano simulando
l'ombra sinistra di Giuda

Croci e campane si fidanzano
le sposerà il risveglio
cullato sulla finestra rossa
del calendario

Da:Soste Precarie

Profilo d'Italia
L'Italia ha il profilo
di un cane bastardo
che mentre rincorreva il progresso
s'è fracassato la testa contro l'Europa

Fegato il Molise
ormai spugna satura
avvelenata dall'olio esausto
di fritture di pesce

A Bruxelles
Frankenstein, in segreto
riesuma le Regioni
per renderle vive al progetto

A chi tocca il nefasto?
Mary Shelley (Angela Merkel) è impazzita
per cambiare la trama,
urla ha finito l'inchiostro
calamaio vuoto l'Italia

Da:Sorrisi Pignorati

Lavoro
C'è chi gioca a nascondino
e mai nessuno lo trova
-chi costretto coniglio
sotto aureole del falco affamato
-chi di vetro,per ricordarsi d'esistere
si scrive il nome col dito sull'alito
raffreddato dal cuore

Lavoro
-per chi cottimo eterno
pagato dal silenzio assordante
-per chi sinonimo d'ozio
protetto da Santi
-per chi miraggio
in conflitto coi sogni

-Una fune tirata da denti cariati
-un orologio corrotto,passato a più polsi
-due tasche a orecchie di cane
-tre simboli,
-tre indifferenze promiscue indistinte
per
chi in cielo
chi in terra
chi invisibile al limbo

Da:Sorrisi Pignorati

Decadenza indotta
La gente ride a comando
a ogni dente la promessa
di un numero in banca
poi piange per l'audience
e in zona franca
ebete ai miraggi
e maquillage alle mimiche
a specchiarsi nel dorso d'occhi
vaganti agli intrusi

E' l'era dei selfie
che non interessano a nessuno
tranne a se stessi
e a elogi di tornaconto

I maiali tra fauci e religioni
tra giardini e pozzanghere,
selezionati,manipolati
coi nervi di lana
magri non hanno più lardo
e le setole inviso ai pennelli
invece gli umani sempre più grassi
avidi divorano esche
ai centri commerciali

Oggi contano tutti
affinchè consumatori
poi consumati malati
la sanità li rifiuta
e li passa lucro alle esequie

La poesia non va più di moda
è passepartout di ladri
all'anima tetra,
cassaforte d'appropri stimati

Ormai le stelle Caveau di maschere
rifiutate da facce

Da:Sorrisi Pignorati

Bramosie
Voli elettrizzati
occhi lucidi magnetici
ali a croci sovrapposte
e orizzontali sui rami
pieni di brufoli
pronti a esplodere

Passi molleggiati
peli, chiodi scaccia chiodi
nonchalance a giri di boa
morsi e dinieghi recalcitranti
concessioni e rifiuti
appagamenti e stupori
la bramosia ha un solo scopo
i posteri

L'erba si riprende la terra
i semi sono trappole e regali
vinti e persi nel posto sbagliato
da chi l'ha nascosti o svelati

C'è un pittore trasparente
con gli anni inseguiti dallo zero
senza volto dipinge
con mille colori
dalla parte giusta del sole
tornato dalle ferie

Echi di canti nelle valli
vengono da millenni
a portare gioie e speranze
a dire che il tramonto
è solo altra sponda di rinascita

Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie

Il vento
Fustigatore di polvere e piume
ladro di parole sprecate
coiffeur al lutto del mare
maitresse di polline e petali
insegna valzer agli alberi insonni
semina agli occhi zizzania
rumina respiri affannati
frusta scarti e cervelli vetrati
gioca a rumori molesti
musica furti,li suona alibi e pretesti

Allenatore di nuvole
le fischia, le sprona, le spreme
le espelle,le fa giocare ad implori
-il vento un nulla invisibile
prende vita a ogni cosa che muove
è macina d'ogni umore disperso

E' un sadico,gioisce ai lamenti
li amplifica alla pace atterrita
e smette quando il silenzio è ubriaco

Da:Sorrisi Pignorati

Lavori usuranti (Società Civile)

Anticipo pensionistico
Molti s'usurano
dopo anni a cercare lavoro
e inutili a svolgerlo
pertanto zero al compenso
anzi sanzionabili per turbativa
ad altri capaci a trovarlo

I padroni dovrebbero versare
i contributi anche ai propri animali
e i soldi confluire in associazioni
contro il loro maltrattamento,
il guaio è che per proteggere
i proventi dai disonesti della gestione
causerebbe usura agli onesti della stessa
quindi da pensionare in anticipo
con i soldi dei fondi a custodia
e gli animali verrebbero trattati ancor peggio
additati a oggetto di causa
al mal funzionante progetto

Anche i politici fanno lavori gravosi,rischiosi
intenti a vita a cercare lontani paradisi fiscali
e quindi è giusto che vadano in pensione
molto prima dei comuni operai
che se non altro affaticano poco il cervello

Anche certi tifosi
appartengono alla categoria,
provate a immaginare
quelli del Campobasso calcio
a cercare invano per tutta la vita
di vincere uno scudetto

Da:Poesie Cialtrone

 

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