Racconti di Rosa Santinelli


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Rosa Santinelli

 
Sono una "ragazza"di 54 anni, casalinga, che si diletta a scrivere quello che il cervello detta...
Sono contenta d'aver avuto questa opportunità, vi ringrazio.
Mi rendo conto di essere, "una goccia, nel mare"ma non faccio niente di male.(spero)
Più che poesie, sono emozioni di vita vissuta, sfoghi, mi fanno compagnia insieme a tutte quelle nel sito, che ora posso leggere.
 

 

 

Leggi le poesie di Rosa

Lettera da Berlino est.
Dammi solo un minuto … per dirti che ho stampato nella mia mente …
L’anno il posto e l’ora … in cui ci siamo conosciuti …
Capita quando capita …
E arrivi tu …
Eravamo ragazzi …
Noi due nel mondo e nell’anima … Ad un minuto dall’amore … Infiniti noi …
Io: Donna al buio, bambina al sole …
Tu: Il primo ed ultimo uomo?
Ho vissuto con te … Gli anni più importanti della mia vita …
E’ bello riaverti …
Vorrei fermare il tempo … Come si fa?… C’e’ bisogno di un piccolo aiuto …
Al resto ci penserò domani …
Chissà dove sarò domani?…
Nel silenzio … ti aspetterò … Mi manchi … sei L’altra metà del cielo …
Stai con me …
Otto rampe di scale … e Scusami … Quel che non si dice … forse Una notte a sorpresa? …
Se sai, se puoi, se vuoi … Portami via … sull’Orient Espress … nell’Oceano … Nascerò con te … una seconda volta …
Non dimenticarti mai di me … Non lasciarmi mai più …
Per te, qualcosa ancora … e Non serve che sia Natale … Canterò per te …
Che vuoi che sia …
Cosa dici di me?… Cosa si può dire ti te? …
Amici per sempre? …
Che favola sei! …
Se tu fossi diventato padre a vent’anni … sarebbe stata una Piccola Katy … a cui cantare una Ninna nanna ogni sera.
Ci siamo chiesti tante volte: Tu dov’eri? …
Stare senza di te e’… Una terra desolata … sono Un vulcano spento …
Ti sposerei domani … se fosse possibile …
Un grande amore …
Un grande amico …
Io: Una donna normale …
Tu: Leone in Paradiso … Un piccolo re …
Una storia che fa ridere …
La storia di una lacrima …
La nostra età e’ difficile … ma Con il tempo, con l’età, nel vento …
Alle nove in centro … Alla locanda … per Un caffe’ da Jennifer …
il tempo lo troviamo …
Forse è solo Fantasia … ma voglio pensare a Io e te per altri giorni …
Rileggo sempre le lettere che mi hai mandato da Maurienbad …
Ascolta …
Si fa presto … Zero, un minuto … e … Buonanotte ai suonatori …
Se c’è posto nel tuo cuore … sarò sempre la tua Opera Prima … la Fata della luna …
Dimmi di sì! …
My name … is Mary Ann …
C’è un respiro in più … è l’alba sei tu? …

C'era una volta una scatola di grano per pastiera. Se ne stava felice nel suo scaffale in attesa che qualche brava massaia le facesse incontrare la sua amica d'infanzia, la ricotta, le lontane cugine, le uova e tutti gli altri amici che di solito incontrava in una riunione normale.
Il caso volle, che una mattina, una casalinga in cerca di emozioni perverse... la noto'e decise di portarsela a casa. La povera scatola tento' l'impossibile per non farsi prendere, fiutando qualcosa di anomalo... tento' di tutto, cadde per terra, rotolo' per tutta una corsia, cambio' la data di scadenza... non ci fu verso, la casalinga capricorno_two, non si fece impressionare, vide la data di scadenza di un anno fa, ma penso'... un po'di batteri mi faranno bene!
La scatola rimase tranquilla per qualche settimana, fino a che' una mattina si senti' aprire e spero' di raggiungere la sua fama, di dolce napoletano doc.
Capricorno-Two, volle intrapredere l'avventura, nonostante non avesse gli ingredienti richiesti... la sua fantasia vago' pensado a tutte le cose che non riusciva a finire. Il povero grano prima fece un bel bagno caldo nel latte, come Poppea, poi si senti' arrivare in testa l'odiata appiccicosa della marmellata, un nero, chiamato cioccolato... non era razzista, ma non era abituata a convivere con 90 per cento di cacao, era cresciuta sentendone solo parlare. Vide le uova e con un disperato appello chiese: cosa sta succedendo? Le uova sbattendosi reciprocamente la testa, dissero: niente noi siamo abituate, e' gia' bello che oggi andiamo in forno, altre volte ci mette in freezer e congeliamo. Sono nuove esperienze,alla fine finiremo lo stesso in qualche stomaco pietoso, che non ebbe la forza di rifiutare ... Furono le ultime parole che si scambiarono, prima di ritrovarsi in forno. Tutto taceva, il levito faceva il suo dovere e il tempo passava trasformando la sagoma su e giu', su e giu'... su!
Drin! Il campanello suono' e capricorno_two, ando' a vedere il suo capolavoro!
Infinita fu la meraviglia quando vide la sua opera finita, penso' di scrivere a qualche sito mandando la ricetta, ma gia' le cose che aveva messo non se le ricordava piu'. La torta era bella abbronzata, lievitata, dalle lunette che sorridevano si poteva intuire anche l'ingrediente mela, dimenticata e omessa nella descrizione ingredienti. Ora e' li che si sta raffreddando i bollenti spiriti per poi avere la morte sua in qualche stomaco, che poi non auguri la morte mia! Preparatevi... prima o poi avrete il piacere di fare la sua conoscenza ... vi saluto e vi ringrazio se siete arrivati fin qui a leggere questa scemenza!


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