Poesie di Antonia Scaligine


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Chi sono? Cosa faccio? Factus sum mihi magna questio, disse S. Agostino l'uomo stesso è una domanda. Sono Antonia Scaligine , ho 66 anni, abito a Taranto. Il poeta Carlo Chionne ha scritto che la mia poesia è: LA MELODIA DELLA SPERANZA- è un gomitolo che sembra voler sfidare il lettore a ritrovarne il capo. La poesia per me è legata sempre alle emozioni,al sentimento, ma è anche invenzione che diventa storia, memoria, nostalgia, oppure un discorso su me stessa e con Dio. Credo sia questo il messaggio, senza pretese e molto candidamente sta al fondo delle mie modeste composizioni e nei vademecum che ho pubblicato per uso privato .

Leggi altre poesie di Antonia
Leggi i racconti di Antonia


Haiku [ momento fantastico ]
Il tuo riso
attimo condiviso
sul suo viso
 


Afferrare il sogno è più difficile che sognarlo
Dipingere l ‘ amore
a mano libera nel cuore
con colore cangiante
sfumato , lieve , ardente
sfumature necessarie
per il saliscendi delle emozioni
per rivederli in fotogrammi
alla moviola dei sentimenti
guidati da magici strumenti
Sono questi i momenti
che mai si dimenticano
e se possiedi il lume della poesia
nessun vento te li porta via
La luna con la fantastica stella
si danno appuntamento
per illuminare la parte oscura
e aggiungere qualcosa
che manca alla fantastica luce
Afferrare il sogno
è più difficile che sognarlo
ma tento ugualmente di fermarlo
nel momento che arriva
una volta per sempre .
 

È nato ...un momento fantastico
Memore momento
quando il tempo
nel ventre forma la vita
la luce diventa miracolo
giorni dei tuoi stessi giorni
speranze del domani .
Cent’anni e ancora cent’anni
non finiranno mai per ritrovarli
in quel momento fantastico
del loro primo vagito.
Ogni volta che ritorna
diventa più bello di ieri
come Maggio più bello di Aprile
come domani più bello di oggi
Come un tronco lui si ramifica
in un riassunto di momenti
attesa , travaglio , gioia
per trasformarsi in uno più straordinario
inseparabile , quello dell’amore.
 


Sbagliato! Perché? Così fan tutti!
Se vedi un uomo con un cappello a cono
con un mantello verde , bianco e rosso
fermati perché lui è un mago
il solo uomo di fedeltà
rimasto sulla strada dell’onestà

Un uomo vero ve lo assicuro
è colui che si ribella alla disonestà
con le sue idee strette nel cuore
cammina ancora tra la gente
senza però ingrassare la fila
e si confonde con chi imbriglia imbrogli
indifferente al mondo che mormora

Basta osservare una strada nell'ora di punta
il primo “furbo” sorpassa ,invade la corsia vietata
e poi…uno dopo l’altro tutti lo seguono
e tutti affermerebbero di essere corretti
nella fila giusta resta solo chi non ha il coraggio
di dire ancora io sono il mago
con il mantello verde , bianco e rosso
ed il cappello per fare qualche magia.

Si cerca sempre l’onestà
in se stessi , fuori , negli altri
ma la falsità umilia la libertà
in questa società senza più credibilità
c’è sempre un ‘ eclissi d’ombra
e la vera sorgente è ben nascosta.
 


Senza una ragione
fu la sua passione?
Insieme vita o morte
le due cose della divina sorte


Fu acclamato il Messia
come profetizzò Zaccaria
con un ulivo simulacro
per un giorno sacro
messaggio
che Osannò il Suo passaggio
ma poi fu tradito
a morte bandito
dai giudici processato
dai Giudei condannato

Senza una ragione
fu la sua passione?
Insieme vita o morte
le due cose della divina sorte


Perché inventarci
un Cristo per amareggiarci
così come pensa il pagano
che Cristo è solo un fatto cristiano ?

Così scomodo e sofferente
avremmo inventato un Cristo clemente?

Gesù non è sempre dolcezza
Ci parla della morte con asprezza
Lui ci ha donato la libertà
per capire questa grande verità
La morte è l’unica cosa giusta
anche se appare ingiusta
se è un bambino ad andar via
prima di un vecchi o malvagio che sia
Se Dio non avesse sacrificato Gesù
non avremmo accettato la morte quaggiù
per quell’ingiusto delitto
c’è un cuore trafitto
quello di Cristo morto ,rinato
per seguirlo ed essere Amato

[Buone Palme e buona Pasqua a tutti]

 

Il vortice dell'aurora
L’aurora sboccia
con i suoi albori
ruba al sole i colori
nel suo vortice il nero incartoccia

Nasconde l’ultimo sbadiglio della notte
velata di ronfi , della svanita mezzanotte
spegne il buio , ci riempie di raggi
e diventa giorno con i suoi passaggi

I nostri occhi ancora sopiti
vacillano di barlume sfumato
nella risacca del cielo dai colori assortiti
si culla l’incanto del divino amato

l’aurora spegne e accende la luce
di quel paradiso e ci conduce
in quello spazio di cristallo e di magia
svegliando l’uomo dalla sua apatia

e…con la poesia
M'illumino d'immenso
[Ungaretti]
 


Ai margini della mia sera
Ai margini della mia sera
c’è sempre una preghiera
che spia il ciel
e quieta la mia ansia
del giorno quotidiano
Agli argini dei miei pensieri
c’è sempre una voce
che mi riporta il rendiconto
che affiora da ogni scavo del cuore
Domani …domani aperta
la mia tenda oscura
cercherò i contorni dell’alba
rosa ,turchino e verde
dove la vita si perde
cangiante di colori
vestita di pioggia
nuda di sole
sempre profumata di mille fiori
 

Voglio scrivere una poesia …
Voglio prendere la verità
un po’ di sensualità
scrivere una poesia
piena di emozionalità
Lunga , breve
che piaccia a tutti
grandi e bambini
Voglio che sia allegra
anche un po’ triste
che tutti la leggano
che tutti l’ammirino
Voglio scrivere una poesia
che possa toccare il cuore
ma, prima di tutto dovrei
dire: vorrei essere un poeta
pieno di umiltà
di stupore e di curiosità
per scrivere la verità
Mettiamo da parte l’arroganza
che non abbiamo nulla da imparare
L’umiltà è saggezza
la sola virtù della nostra grandezza

[Confucio amava ripetere ai suoi discepoli: “Chi è più saggio, colui che dice di esserlo o colui che non lo sa ]
 


C’è sempre un’attesa
L’attesa curiosa , faticosa
che svirgola in un sorriso
o in una smorfia dolorosa
e segna l’emozione sul viso
L’attesa negli occhi
falsamente sorridenti
e debolezza nei ginocchi
con i loro accasciamenti
Agire per non pensare
all’ansia e al panico
come quando si va dal medico
per l’ esito che fa terrorizzare
Nel dilemma dell’attesa
si pensa a come comportarsi
alla bella o brutta sorpresa
e a cosa aggrapparsi
Sboccerà da stami di dolcezza
con tutta la sua floridezza
una rosa senza spine
che asciugherà lacrime e brine ?
Nel frattempo stendiamo
una coperta floreale
al freddo e attendiamo
di vedere un segno Pasquale
che tutto risorga quaggiù
con l’amore del buon Gesù
con il cuore che aspetta
e qualunque cosa accetta
 

 

Marzo
Se i raggi del sole sono incerti nel cielo
la luce ricucendoli rimbalzano dal gelo
tra folate di vento Marzo arpeggia
la donna e il papà lui festeggia
si dimena fra due padroni
che lo comandano con le loro turbazioni
pioggia , freddo , neve , vento
sole e il caldo in aumento
se il cielo è limpido e sereno
presto si oscura , ma poi appare l’arcobaleno
Antonia Scaligine
[dalle vocali sul rigo]
 

Uomini senza qualità
rispettate la donna tutti i giorni .

E’ triste vedere
un uomo senza qualità
che uccide e schiaffeggia la dignità
di tante, di troppe donne credendosi arciere

Dal grembo di Rosa
ben sei volte è nata una vita
una giovane rosa che sembra appassita
ma ogni giorno sempre più dignitosa

Oggi , ho visto occhi di rabbia
d’incredulità tra quei visi
senza più sorrisi
e una libertà chiusa in una gabbia

La bellezza ha un nome ,felicità
ma in una donna che trema
si chiama paura , incapacità
di percepire la verità

Per una madre , moglie , donna
non c’è solo un utero sotto la gonna
tu, maschio senza qualità anche se non ti va
sappi che la donna non è oggetto di tua proprietà

Se pensi e credi nella pace nel mondo
non essere immondo
rispetta la donna anche se a te non piace
nella tua casa inizia a portare la pace.
 

 

Rimpatriata tra amici
Ricordate amici
quando riempivamo il prato
con le nostre risate
con le nostre corse
con gambe di cerbiatto?
Quando sentivamo
battere forte
il cuore emozionato
e i sentimenti
pulsare nelle tempie ?
Era l’età d’altri tempi
come papaveri
dai petali di vento ,
[briciole di un passato
mio , tuo , nostro ]
che palpitavano per i nostri primi baci .
Ora ritorna nostalgico quel ridere
di un vissuto di un’ altra stagione
che come un eco riascoltiamo
le voci che a noi ritornano
e aprendo quegli anni
ci ritroviamo di fronte al sorriso
della bella nostra amicizia.
Quando gli amici saranno andati via
il riepilogo di tutti quegli anni
resterà Il solo nostro amico
 

L’ironia della fragilità
Qual è il modo
per poter godere
della bellezza
della grandezza del mondo ?
L’ironia
Oggi sono cosciente
grazie a questo specchio eccellente.
L’uomo è capace di tutto
ma mai di fermarsi
non può accettare la sua debolezza
e dell’altro la sua possanza
Bisogna trovare sempre
l’ironia dell’equilibrio
che diventa coraggio
per trasformare la viltà in nobiltà
con l’autocorrezione della fragilità
saper frammentare
la mente e renderla sicura
e ancora di più per annodare
fantasie sgualcite , movenze incerte
sguardi deformati del mondo
Ironizzare la decadenza di tutto
perfino della propria vecchiezza
nell’accettazione ironica
della vita e della morte
per goderne il suo sapore
dolce e amaro.
 

AP/punti per il punto finale
Ognuno di noi
ha un punto di vista
e tanti insiemi di punti
focalizzati o non focalizzati
dentro e fuori
alla ricerca di uno spazio
di una prospettiva
verso il quale convergere
per poter trovare un punto di fuga .
La vita è un insieme di punti
una via fatta di punti di spilli
semplici e cavillosi
sono le nostre rette , segmenti
ap/punti di viaggio
puntuale arriva poi il punto finale.
Paradosso da non poter chiarificare
i punti si chiudono in cerchio
con una corrispondenza biunivoca
tra il nostro finito e il Dio Infinito
 

I ragazzi del sabato e domenica
Frenetica corsa
ognuno cerca la sua meta
in un fast-food
nella solitudine della moltitudine
in un putiferio di fiati sospesi
nei bar e discoteche
tra un panino veloce
una piadina, una birra
negli angoli di strade
si baciano confusi
I ragazzi vivono in attesa
dell’amore , dell’Indigestione
di coca , di sesso , di un lavoro
mentre la notte lambisce
i loro sogni che come
tremule foglie
cadono dai loro respiri .
Nel clamore del mondo che corre
troppo in fretta
senza calendario
inseguono le loro angosce
Alla luce del giorno
poi , come allodole
escono dall’uscio
per sciogliere in piazza
la loro giovane brezza.
 

Un po’/ ma (che ) sia … poesia per tutti
Poetare.it poesia per tutti
Quando ti vidi
mi incantai
quando mi prendesti
mi confusi
quando capii
mi accorsi
che non bastavano due parole
cuore ed amore
per far poesia
con grande delusione
da me ritornarono
fiacche , fiacche
La poesia ora mi grida ,
mi guida
mi seduce
resto in ginocchio
davanti al suo uscio
con la penna che non scrive
il pensiero in frastuono
e la certezza della mia pochezza.
Io son poeta! …no ……Punto.
Giro pagina … e dico basta !
So di certo però , poesia , che da te ritornerò
e Lorenzo mi accoglierà , questo lo so
lo fa da ben tredici anni ,virtualmente
sempre disponibile ed accogliente
con la paura che la mia presenza
potesse rovinare del sito l’efficienza
Dove c’è poesia c’è anche Lorenzo e il suo sito
e vi assicuro che nel Web è il migliore e ben inserito.
 


Per andare dove?
Quando tra amore e amarsi
si frappone la lotta e l’odio
è tempo di andare
di lasciare la terra che trema
sconfitta e scornata
Per andare dove?
Graffiata
è la voce della natura che grida
ed esplode nell’ira di Dio
perché In un mondo fatto solo di parole
la verità non si manifesta
l’aereo della


 falsità sfiora le nuvole
violenta il cielo e tremano le stelle
e se pur un raggio di sole alza la benda
di qualche cuore ancora sensibile
ahimè , quel magico suono
dell’amore che tutto trasmuta
teme la paura di non trasformarsi
in una notte che si slabbra nell'alba
Se pur chiusa resta la porta
c’è sempre una toppa sull’uscio del giorno
dove ancora c’è luce e all’amore sorrideSMS al futuro
allegato... il giorno dopo

Messaggiami futuro
rivelati nel presente
taglia la mia sfiducia
incolla la speranza
nel mio tempo
Invia al giorno dopo
quel sogno legato
al mio turbolento sonno
e nel tuo caldo abbraccio
addormenta i miei dubbi
sospesi nei battiti del mio cuore
Il tuo messaggio aprirò
e coglierò
con stupore il tempo
che accoglie la vita
perché , futuro, tu sei
lo stupore del giorno dopo
per completare i fremiti dell’attesa
di ieri e di oggi nel tuo mare
placidamente si approda
o si affonda.
 


Nosce te ipsum ?
Quando ti trovi tra gente chiassosa
se pur gioiosa
quando l’agenda è piena di appuntamenti
avvilenti ed accoglienti
quando il telefono squilla in continuazione
regalati un momento tutto per te , l’emozione
della solitudine se pur fa paura
per il nostro pensiero è la giusta cura
portare allo scoperto la nostra vera essenza
della vita e della nostra coscienza.


Una lacrima, è questa che ci ristora
Una lacrima se pur tardiva
emotiva, furtiva,
dispiega sempre in un sorriso
sul quel benedetto viso
inciso dai ritagli rossi
dai rimorsi repressi
ed errori commessi
e a ridosso del bian/core
sfiderà il rossore
l’ antico colore
del pentimento
giusta necessità
per la nostra caducità
Se il diavolo ha tentato Gesù
noi siamo sue prede ancor di più
Soffiando sugli attimi
che gli anni hanno lasciato
appesi al filo dei ricordi
cenere diventerà il passato
cercando la verità
rispettando la libertà
la vita non ci sarà tolta
sarà solo trasformata

[L'inizio del pentimento è l'inizio di una nuova vita. George Eliot]
 

Dove sei Amore ?
Dove sei amore? E lui mi risponde, son qui ,nonna
L’amore ha la dolcezza della Madonna
Quando ti accorgi che in te c’è qualcosa di divino
che puoi tendere la mano a chi soffre e ti sta vicino
per festeggiare, cosa aspetti , San Valentino ?
Ogni momento d’amore è festività
perché l’amore accende in noi la felicità .
Ma dimmi “ amore “dove tu stai
da molto tempo da solo te stai?
Il mondo forse più non sa amare
e la strada del cuore non sa più cercare
Chiedi aiuto alla luna, al sole, alle stelle
perché dell’amore son le sentinelle
sulla terra manda il tuo antico profumo
e nel cielo salirà solo il tuo fumo .
 


"La vie doit être vécue avec amour"
La vita deve essere vissuta con amore

In amore siamo sempre
degli apprendisti
ci mettiamo “ Anema e core “
e cerchiamo di non farci mai bocciare.
il suo canto discreto .
inizia quando ti chiedi
cos’è l’amore ?
cosa dai , cosa ricevi
e perché è con te ?
Aleatoria
può diventare la parola
o assolutamente vera
perché possiede
ogni stagione
ogni colore
simbiosi di luce
ed incendio di cuore.
Se pur non è più
luce nelle tenebre
brividi sulla schiena
petali di viole nel quaderno
la verità è che siamo sempre in due
a specchiarci nel ritmo
rotondo e solenne rito
di Dio e del giorno
perchè : La vie doit être vécue avec amour
 


Leggenda di Schiuma e la sua scappatella
tra le sirene del mare la più bella

Una storia d’amore a tutti piace
persino ad un cuore di pietra
intristire o gioire è capace
sia essa bella e tetra .

La sirenetta Schiuma
sposa di un marinaio sempre in giro
rimasta sola, tra un onda e una spuma
ad un altro marinaio volse il sospiro

Il marito quando ritornò
l’abbandonò alle onde del mare
e ad uno scoglio l’incatenò
senza per lei pietà provare.

Le sirene del mar grande
con il loro sostegno
la coprirono di ghirlande
e la portarono nel loro regno

Dopo un po’ il marinaio ammaliato
dal dolce canto delle belle sirene
in corallo fu trasformato
ma Schiuma gli tolse le catene

Quando la donna ama davvero
è più propensa a perdonare
se pur lui è un adultero
questa è la storia del mio mare

di storie d’amore è pieno il mondo
come colei che aspetta il suo uomo
il suo bel marinaio giramondo
che da lei ritorna poi tomo, tomo

Due esseri umani con le stesse debolezze
possono amarsi odiarsi e imparare
dalle loro ebbrezze e amarezze
i loro errori per poterli ignorare.

Le sirene accoccolate
sugli scogli del mare di Taranto
non sono quelle da Ulisse incontrate
ma per Taranto è storia e gran vanto.
 

Non è il clima solamente
a rovinare il nostro ambiente

Nel sud , solitamente
scorre tiepido l’inverno
ma quest’anno stranamente
il freddo sembra eterno
Soffia il vento
da scirocco a tramontana
e con grande accanimento
cade nera l’ acqua piovana
Scende lieve
la bianca neve
dall’irato e freddo cielo
tutto copre come un velo
Nasce pura
ma la purezza poco dura
perché fango poi diventa
e il disagio più aumenta
sotto i passi
e tra i sassi
non si può più camminare
il buon Dio devi pregare
Se il cuore resta contento
spazzerà anche il vento
apriremo l’imposta al sole
guariranno anche le gole
dal tumore e raffreddore .
Ma tornerà il buonumore
con l’aiuto dell’amore ?
Non è il clima solamente
a rovinare il nostro ambiente
 

L’amore
è come una rosa
complice di venti
di sensi
di scaramucce sull’erba
si offre
se non si tocca
fiorisce
se troppo si tocca
appassisce
si specchia nell’occhio di luna
profuma
ri /flessa
dal talamo richiamo
dischiude le labbra
dando spazio alle parole
a gemiti di stupore
Danza appesa al suo ramo
distesa o protesa , regina
dà colore
profumo
e senso
all’esistenza
L’amore come una rosa
sboccia con le carezze
si dona
in ogni stagione
e per ogni sposa.
 

 

Il treno del tempo
Il tempo è la patria di tutti
il viaggio costa nulla o tanto
viaggia nei suoi spazi belli o brutti
nasce e sparisce contento od affranto

tra insonnie della notte
tramonti senza sole
albe che lo inghiotte
corre tra sentieri e gole

Ebbro alle partenze
e sobrio agli arrivi
corre tra sorgenze
e declivi

Al fischio d’ingresso
nell’infanzia sosta
continua perplesso
nell’età difficile si sposta

come un treno impazzito
tra gravine scoscese
appesantito
sale , scende da città in paese

noi siamo sue ombre
stelle guida
orme ingombre
che spesso lui sfida.
 

 

La sorpresa di vederli insieme...
È un processo cognitivo ironico
se l’ alter ego pensa in positivo
e il cogito ergo in negativo
l’ io si fa ironista
capovolge l’ immagine
dando la possibilità a chi la riceve
di suscitare una risata o riflessione.
L’ironia è importante
quando valorizza l’umorismo
con bonarietà e spirito
non con amarezza e sarcasmo
nascondendosi poi dietro l’alibi
in fondo … era solo una battuta!
Con gli occhi truccati di pianto
o con il riso impresso sul viso
l ’ironia è una presa in giro bonaria
che arricchisce ed aiuta
a rompere il ghiaccio
non si dice qualcosa di vero
neppure qualcosa di falso

[Ho troppo parlato di me
ora parliamo di te
dimmi cosa pensi di me ]
 

 

Come è andata oggi a scuola? "bene"
E cosa avete fatto? "niente"

Scuola , nome comune di cosa
dove il tempo passa e vola
ora è diventata noiosa
di bello resta solo la parola.

Punti e virgole della punteggiatura
segni disordinati di grammatica
lasciano incolta la cultura
irrisolta la matematica

Sciatta e povera è la prosa
tra gli alunni e gli insegnanti
l’ignoranza è spaventosa
senza offesa , tra parlanti e pensanti

Le sorti della scuola sono dubbiose
per non dire poco speranzose
Io che sono volontaria aiutante
fuori dalla scuola , la fiducia è calante

faccio parte anche io , naturalmente
del loro apprendimento ,con una differenza
la mia ignoranza è la stessa ,ma il ruolo è differente
è un sostegno , più che altro d’accoglienza.

Ciò che rimane della scuola è il verbo
“educare” da saper coniugare dai maestri e scolari
rimescolando tempi e modi con riserbo
usiamo essere, avere ,potere, servili e ausiliari .

Il bersaglio della scuola è il mondo
tra differenze , somme , generi e frazioni
bisogna capire e far capire fino in fondo
che si può uscirne sapientoni e con buoni mansioni .


Amare è più che fare poesia
Quando è l’ora giusta
per comporre un verso d’amore?
Nell’ intrigo che unisce il cuore
e felice lo senti vibrare ?
Nell’ anima che vive e sorride
e ti va di cantare
di ballare , di suonare
la canzone più amata
scritta in versi e poi ritmata .
L’amore è fede , miracolo
attraverso il quale il divino
si immortala nell’anima
Non siamo noi a scoprirlo
ma è Lui a scoprici
donandoci il cielo
azzurro e luminoso .
L’amore dona emozioni
ti bacia una mano
ti dona una rosa rossa
e tra sguardi
e un flut da sorseggiare ,
amabile mielato ,
senti l’impulso titillare
il tutto ti conduce a scoprire
un conforto sicuro
o un bacio che affonda
in una notte che non teme il giorno
perché ha il sapore
di un raggio di sole
se pur in un vento d’autunno .
Donami sempre un tuo sorriso, amore
ed io ti stringerò forte , non ti lascerò scappare via
ed amare per me sarà più che fare poesia
 

 

Il bisogno di celebrarti ancora…
Cercherò di non disfare i ricordi
spiegherò le ali come un airone
e volerò sul mare e sui fiordi
della mia città come testimone
di quel sole che adornava spiagge di colori
rendendo quasi tutto un incanto
nell'aria , nel profumo della pesca
nel mito antico per Taranto un vanto
Sullo sfondo ormai sbiadito di una fotografia
ci tenevamo per mano piccoli ed innocenti
liberi pieni di promesse e di allegria
poi cavalcavamo su cavalli adolescenti
Nella mia terra colma di storia e di dolore
giacciono ora grida di chi aspetta un lavoro
di un popolo pieno di rancore
sotto in un cielo ormai grigio senza ristoro
Sulle spiagge ci sono accampamenti
chissà se avremo ancora il coraggio
di ascoltare dei profughi i lamenti
per paura che Taranto diventi un villaggio
Sulla battigia dei miei perché
tra i rigurgiti dei miei pensieri
rubo granelli di sogni ancora per te
terra che sei nel mio cuore oggi come ieri
Nella notte imbrattata di oscurità e di male
nelle strade bivacco di barboni e di ladri
non c’è un vigile a difesa della paura che ti assale
non c’è vigilanza ,si vive di impudicizia e di soqquadri.
 

Alla ricerca del mio presente
Ero alla finestra
di una strada assurda della mia mente
con vista diretta muro di fronte
e vedevo un cielo in croce
un’ azzurrità opaca
stesa a far da tetto
al mio grido di spiccare il volo
Sostavo dietro quel muro cadente
mentre aspettavo le luci della notte
Parlavo al muro, al vento che soffiava
alla mia amica insonnia luna
e mi dicevo : non guardare su
per paura che il cielo crolli sui sogni,
che il desiderio come un uccello
resti fermo sul ramo
che le possibilità di sperare
muoiano ancora prima
di essere sperate
e che la realtà arginata
in un unico obbiettivo felicità
diventi angoscia.
Sulla roccia dello sguardo futuro
riscopro l’ondeggiare del “ Verbo”
allora, seppellii i passati remoti
modellai il mio imperfetto
per vivere meglio il mio presente
 

 

Per ritornare a sorridere
Quando mi sovviene la nostalgia
dell’età bella
vorrei sottrarre tutti gli anni in più
e nasconderli in un nido di rondini
per farli volare silenziosamente
come piume nell’aria
verso la curva del mio desiderio
Ogni tanto bisognerebbe
fermarsi ed accarezzare
l’idea fantasiosa e dolce
che portiamo dentro
e non dare alla ragione
la possibilità di ferire la fantasia
anche se lei ci corre dietro
e ci cambia le emozioni
Per ritornare sull’ altalena
del nostro ridere
non neghiamo il nostro guardare
il passo lento del nostro vivere
non lasciamo alla nostalgia
la possibilità di ferire il cuore.
 

Stop e basta
E’ diventato così freddo il sole
che agli alberi
dolgono i rami
che la natura arginata
in un unico obbiettivo benessere
sta cambiando l’immagine
in una realtà distorta
in una cultura ridotta al silenzio
tutto sembra spegnersi
calore e luce sui giovani confusi
malgrado luci led
oltraggio al progresso
Capo-volgimento complesso
in chiave ritmo/mania
con occhi rivolti
allo scetticismo
o relativismo
che uccide la verità
moltiplica l’indifferenza
Stop e basta

 

La formula del tempo
Il tempo passa , risolve e ripassa
quaderni per rileggere memorie
come se fossero schemi e parentesi
tra pagine ingiallite
e, ti ritrovi nel tempo a sfogliare
immagini rimesse in circolo per la vita
È proprio strano come
si possa raccogliere
dentro di noi il tempo
che fiorisce o sfiorisce
e gioca a cambiarsi
in un campo di grano
reso sterile dagli uccelli rapaci
o fertile dalle predatrici coccinelle
La vera formula
sta in quelle rette di percorsi
persi o recuperati nello spazio
che premono sugli anni
imprimono la somma
del passato , presente e futuro
tra geometrie di cerchi , di coni
nell'incessante ritmo senza tregua .
 

Cosa c’è di più crudele se non lo sperare invano
Vivere la vita sotto un tetto di fuoco
toglie il respiro al nuovo giorno
scopri un cielo in croce
chiuso al volo
e , se pur la vita non è una tragedia
diventa tragica.
Cosa c’è di più crudele ?
Lo sperare invano
che lotta tra l’io e il tu .
Dio ci ha dato schiere di angeli ,
di sordi e di ladri
spinti alla garanzia celeste
o alla conquista dell’inferno
e se la fede riconosce una presenza certa
la speranza diventa certezza per il futuro
il dubbio s’avvolge sotto le fronde
degli alberi giganti
e rami nudi impigliano il grido
degli uccelli alla ricerca del loro nido perduto
quel pietrificato grido del sofferto tendere
può finalmente spiccare il volo.
 

 

Se …l’uomo a bestia feroce si tramuta
Quando la tua fragilità ,donna
si rifrange alla forza altrui
non chinarti , non tacere
se pur dalle ciglia scivolano
occhi di tristezza
Afferma i tuoi Si
grida i tuoi No
nell’infinito esprimibile
del tuo essere , donna
togli la corona al tuo re
e fallo sentire come te , suddito .
Come Penelope
degna-mente
inglobi nella tua tela
i battiti della tua vita
per lasciarli sempre liberi
perché l’uomo,
perché tutti gli uomini ,
nella luce della loro saggezza
possano considerarti donna
al di sopra delle loro
battaglie vinte
del loro potere
del loro gioco di follia
che conduce
nel pianto del tuo silenzio
Fa spregio del tuo nome
l’uomo che a bestia feroce si tramuta

 

Quando il corpo rema contro se stesso
Finchè ci sarà il dopo che consentirà
altri momenti alla mia vita
reggerò i miei sentimenti
Le emozioni trattenute
non li ingabbierò nel corpo
che rema contro me stessa
che parla nelle mie notti inquiete
ma cercherò di condurle nella luce del giorno
Come un pendolo nella mia mano
li farò oscillare
come chi nega la fine
e spera nel principio
che ha paura del buio
e accende un piccola luce
nel flusso della propria coscienza.
Il pianto lo stimolerò
lo accoglierò non come una debolezza
ma per manifestare un disagio o una gioia.
Chissà se riuscirò ancora a trovare il momento
per allungare una mano e farmi una carezza
chissà se riuscirò ancora a dire agli altri
vi voglio bene , quelle parole mai esternate
ma solo dentro di me sussurrate .
 

Primo giorno di Gennaio
Il chiarore della notte irradiato
da tappi di spumante e stelle filanti
si è dissolto in un cielo sbiancato
di neve e gorgheggi di cantanti
tra tracce di odio e orme d’amore
continua la partita del cuore
nella prima giornata di Giano
con un buon giorno al nuovo anno
perfetta proporzione tra il Creatore
noi, e quel grazie da dire al Signore
 

Vecchio e canuto se ne va via
Le sere di dicembre sono andate
gaie, tristi o piene di risate
chissà se si sentono risuonare
nell’aria come campanellini tintinnare

Dalle finestre per il freddo chiuse
intorno all’alberello e luci soffuse
senza più doni e pacchi ormai aperti
c’è l’eco di Gennaio a sostenerti

Le stelle sbirciano nelle case
dai profumi di festa invase
quasi invidiose esprimano i loro desideri
come fanno gli uomini per cacciare i dispiaceri

Forse non c’è più il vecchio caminetto
di certo però sul tavolo un bel banchetto
pronto per essere offerto con un brindisi
all’ anno che accoglieremo con i sorrisi .

Ci giunge il rumore del bum pirotecnico
il cin cin e l’augurio sincero , ironico
ma c’è anche chi con l’occhio tende a rimirare
il passato, e teme ciò che sta per arrivare .
 

 



Con umiltà ,amore ed allegria
salutiamo il 2014 che va via
Cose belle, brutte ed amare
ha sparso il mal governare
con tasse da loro adottate
dagli onesti tutte pagate
si son loro più arricchiti
e noi più impoveriti
non ci arrendiamo
ma ci apprestiamo
a festeggiare
a salutare
il 2015
che ci dia
l’ energia
per portare a compimento
un anno di cambiamento
di lealtà più spargimento

Buon Anno a tutti
 

L’emozione più grande…il Natale
Immaginiamoci una notte buia
senza luna e senza stelle
la più oscura , senza fiammelle
poi , improvvisamente, alleluia
ecco che appare sole e luce
ed un angelo che ci conduce
verso l’ umile fanciulla
di Giuseppe promessa sposa
senza mai aver chiesto nulla
il messaggio lei accoglie fiduciosa.
L’emozione più importante
che illuminò tutto il mondo
fu quell ’amore dilagante
che con un gesto fecondo
si è reso sperimentabile
nella nostra vita limitabile
Per Natale giorno gaudioso
ringraziamo quell’attimo Suo gioioso
che ci ha donato l’emozione più imprevista
la nascita di Gesù , da Dio prevista

Con l’emozione più sincera auguro a tutti Buon Natale.
 

 

Il canto del mio mare.
Il tramonto appare finto
dal balcone del mio palazzo
il suo colore sembra stinto
non si vedono sfumature
e gli uccelli migrano pure
ma, se mi allontano dalla città
sul mio mare dura tanto
l’oro verde del tramonto
fino all’incipiente sera
dove dei gabbiani s’alzano
lungo tutta la scogliera
poi raccolgo una conchiglia
sento dentro il sussurro
il fiato del mio mare
che avvolge anima e cuore
ed al ritmo delle onde
sento il canto dell’amore .
 

Dov’eri prima di me ?
Dove eri prima dell’alba , dei tramonti
del sole che ingiallisce terra e monti
della luna che imbianca mare e notte ?
Dove eri prima di me ? Dov’eri Dio?
La mia fede interpellò la mia ragione
e fu allora che il mio io accolse Dio
Gli chiesi poi . Dove abiti Signore ?
e a rispondermi fu il mio cuore
In una capanna , su quella paglia
su quella Croce, in un Mistero
in quel Suo Sì/amo tutti
in un abbraccio sincero
Non rompiamo l’incanto
di questa notte Santa
che soffia vento d’amore con il canto
Tu scendi dalle stelle…
Sei nato
Morto
Risorto
Sei diventato il nostro amato


Uno sguardo felice di un bambino
può donarci il paradiso

Un bambino quando nasce appartiene al mondo
perché Dio stesso è diventato bambino
nelle braccia di tutta l’umanità .
Ma la mano omicida di chiunque sia
ha interrotto che i trenini di Loris
potessero viaggiare felici
C’è una voce di madre che grida giustizia
ma c’è dentro davvero dolore e sincerità ?
A volte le mamme credono di essere perfette
nel senso che loro sono capaci di fare tutto
e di farlo anche meglio di tutti
di accendere o spegnere ai figli il sorriso
lasciando un segno di gioia o di dolore sul viso
Ciò che ora resta è il pianto e la pietà
per quel bambino a cui hanno tolto la felicità
Le pagine più belle della vita
sono quelle che sfogli insieme ad un bambino
ti aiutano a capire che nel mondo
c’è ancora uno sguardo dolce e puro
lo stupore sfuggente verso l’ignoto
Avevi , Loris, sulla pelle l’odore d’erbamenta
ora ti specchi piangente in un vecchio mulino
facendoci precipitare in un pozzo di tristezza.
Ti sento nel mio cuore , vorrei abbracciarti
perché uno sguardo felice di un bambino
può donarci sulla terra il paradiso.
Prendiamo per mano e facciamo un girotondo
andiamo un po’ lontano con il ricordo
e abbracciamo e aiutiamo tutti quei bambini
vittime innocenti di atroci violenze.
 

Emozionarsi di se stessi
Non è lo specchio
a rendermi cosciente
del mio tempo evanescente
ma è la mia immagine
che si riflette dentro di me .
Mi sento , a volte , come un albero
potato fuori stagione
nuda, fatico ad ambientarti
al freddo del cuore
che rende difficile la crescita
ai nuovi germogli
ad accettare i solchi delle mie rughe
che diventano radici
da spingere da sotto il terreno
perchè ritornino in salita .
Tra ciglia bagnate di fragile rugiada
le emozioni impreviste sono aumentate
s-fiorano in griglie di verde
e quarzi di sogni s-velano
Come fare per tranquillizzare il tempo
che rincorre le sue ore con impazienza?
Poi mi rendo conto che il giorno torna sempre
la notte puntualmente cede il passo all’alba
e il tempo anche se entra
prepotentemente nel mio corpo
tutto s’annienta con la bella emozione della vita.

 

Le emozioni diventano ombre della coscienza
La noia , un giorno, disse al suo vicino
su , giochiamo a nascondino ?
L'entusiasmo si mise a ballare
l'allegria tanti salti si mise a fare
e finì per convincere l'apatia
la quale stava sempre in agonia
Ognuno ben composto
cercò un posto ben nascosto
ma una mossa imprevista
mise le emozioni bene in vista
La verità si nascose nella menzogna
e la gente diventò carogna
La verità che è sempre discreta
non può non essere segreta
perciò è rimasta asceta
La fede volò in cielo con letizia
e sulla terra non rimase né fede e né giustizia
Una giustificazione fu data alla pazzia
dovuta alla depressione e alla fobia
e intanto dal gioco fu esclusa l’allegria
l’emozione che rimase fu l’amnesia

 

Tanka
Immacolata
Madre illuminata
a noi appari

dell' umana natura
la più bella Creatura

Buona Immacolata a tutti

 

 

Immagini di vita,
emozioni impreviste
si annunciano con un frullio di ali
come le rondini in primavera
fuggono al primo alito di vento
riempiono i nostri momenti
son tutto
son niente
se non ci fossero
il cielo sarebbe muto
il mare senza suono
il vento senza sussurro .
Son sensi cullati , ansie alitate
se pur per due diverse vie
seguono le loro scie
Noi, con tute di luce
noi, due cuori trafitti
in un età nostalgica moltiplicata per due
tra mille incertezze cercammo l’alba insieme
invece, dopo la piccola serenata serale
che più non si suona sulle nostre tastiere
quelle emozioni impreviste di sapore antico
son diventate le amiche di nonna memoria .
 

 

Nasce , muore e risuscita
ogni anno perché è vita .

Sull'adunca rotta temporale
dal momento creativo ed iniziale
tutto si consuma, tutto si ripete
nelle feste religiose consuete
Un angelo inviato dal Signore
apparve a Maria e annunciò il Redentore
in questo mondo dove tutto gira con falsità
non c’è più la luce della Verità
Scivola silenzioso il Natale
la più grande festa annuale
migra sul palo della Croce
con l’ ingiustizia più atroce
L’amore nato viene spezzato
ed aspetta che il suo seme sia coltivato
tra spine e tralci possa diventare grano
ed abitare nel cuore del cristiano .

Il bambino vuole scoprire l’amore
piano, piano alza il sipario del cielo
nei suoi occhi c’è il vangelo
e scopre la vita che ci dona il Signore
Il Trino Mistero
il miracolo vero
l’orma visibile
del Dio invisibile
nasce , muore e risuscita
ogni anno perché Lui è vita .


Binomio tempo -cavallo
Come un cavallo
il tempo con passo scalpito
nel suo sballo
poggia i suoi arti agguerrito
cavalca senza fermarsi
sul viso ha la fierezza
di cento combattenti è all 'altezza
Capace di rialzarsi
sbuffa mansueto
al suo impeto consueto
s’affretta , al pasto si riposa
dopo il palio e corsa tortuosa
Con imponenti zoccoli saltella
fiorente va a trotto
su di una forte sella
galoppa. Ormai è vecchiotto
stanco
lascia il branco
mendico con raglio
diventa un asino a guinzaglio
il suo armonioso galoppo
si staglia sullo sfondo di un tramonto
zoppica , purtroppo
non resta che fare il resoconto
 

 

Spesso sto anche con te …
Regina del nostro clandestino ritrovo
perché hai tarpato le ali al mio libero volo ?
Non sai cosa io provo
quando mi avvolgo come gomitolo
nella tua matassa nera
facendo sì che io abbandoni ogni schiera ?
Una disperata lotta mi angoscia
e come amante tua disillusa
resto con te , ma contusa e confusa .

Come sfuggirti? Ho la certezza
che hai messo a fuoco il mio desiderio
se pur iridato di pioggia di tristezza
e ti ostini a smorzare ogni mio colore
Ti dovrò lasciare sola , solitudine ,
per stare con gli altri per amore
che impera negli angoli vitali del mio cuore

E’ d’obbligo lo stare insieme agli altri? Per me
no! per questo spesso io sto anche con te.


Eternit
Nessuno mai si accorse
o peggio , forse finse
di non veder il dolore, e respinse
ogni pena ,e la giustizia demorse
Intanto ,il fumo di una ciminiera
la polvere d’ amianto
hanno avvelenato l’atmosfera
e la gente è finita al camposanto
Disastro doloso ,eterno
Eternit , strage silenziosa
ingiustizia di governo
minaccia ascosa.
I tetti delle case coperti d’amianto
Casale Monferrato, la città bianca
ancora oggi è avvolta dal compianto
per quella gente che è davvero stanca.


Sei come un velo su un corpo nudo
Sei la voce che cerca l’ amore
il racconto dell’ inimitabile stupore
rapporto suggestivo
come fa l’acqua con la spugna
come lo specchio che riflette
la luce d’autunno
la pallida nebbia
che vagheggiano sola/mente
la solitudine .
Avvolgi con il tuo abito d’ombra
l’anima plaudente al mistero
e incarni migliaia di voci
mentre chiudi al mondo
la porta della quieta stanza
dove dentro c’è un colore diverso
un suono sconosciuto .
Chissà però se ci consoli
quando a noi nascondi
l’essenza dell’allegrezza
che c’invita alla spensieratezza .
 

Sì , vieni sera…
Perché la sera incontro la malinconia
che viene dal mare,dal vento
e il piacere si porta via ?
Perché la sera
raccolgo le briciole di una giornata
e apre la cerniera
alle ansie e ai sogni ?
Se un perché c’è
ancora di più vorrei sapere il perché
Non è una stupida domanda la mia
cerco l’appiglio per mandare il dubbio via
per colorare la notte di blu abbagliante
con le sfumature della speranza
e sciogliere la sera dal grigio soffocante.
come diceva il grande Foscolo
perche' della fatal quiete tu sei l'immago”
anche per me “ si cara vieni”
, vieni sera
nell’azzurro cielo al chiaro di luna .
 

Il pensiero è l’istante nella mente sospeso
Pensieri alati , vissuti
tra brividi di cuore
turbamenti dell’anima
Una volta andati
ritornano come missive in bottiglia
come palloncini nelle mani di bambini
Siete i miei buoni o cattivi fantasmi
che cerco di sbarazzarmi
della loro parte oscura
per rinnovare le crepe
dalle pieghe della mia mente
Così il mio pensiero va
a cieli d’aprile
a tripudi di sole
a tortore azzurre
a cerbiatti solerti
pronti ad uscire dalla tagliola
alla ricerca di quel punto
nella mente sospeso
che il tempo a loro ha assegnato.
 

 

L'affetto si fa poesia
Penso che una cosa
ci appartiene veramente ,
l’amore che dà la vita,
il suo profumo lo percepisci
il giorno in cui lo stringi tra le braccia
regalandoti affetto , sorrisi
e passi verso il domani .
All' amore dei figli si assomma ingigantito
il sorriso e i passi dei nipotini
che non ti fanno più misurare il tempo
un giorno, un altro giorno dopo l’altro
intreccio ritmico che nasce e cresce
e ti sveglia dai nebbiosi torpori
come uno sbatter d’ali dentro il cuore
Per non dimenticare l'infanzia in fuga
sulle incertezze della giovinezza
l'ascesa verso diverse rive ,
le rughe e le carezze ricamate
dalle mamme e dalle nonne
nelle loro pagine si fanno poesia


Il suono della solitudine
Un mesto suono di tromba
come quello che prelude il silenzio
lo senti dentro , stringe il cuore
lasciandoci tristi e soli
due cose insieme
che non si possono slegare
e si bagnano di lacrime di rimpianto .
Mistero infinito di silenzio
che parla con mille voci che tacciano
Solitudine , sei come quel viandante
in cerca di pensieri leggeri
dove i sospiri non gridano
ma spolverano quelli antichi
ed io , taciturna già per abitudine
entro nella cornice tua sbiadita
la guardo appesa al muro
della mia stanza bianca
con il desiderio di riempirla di colori .
Mentre il tramonto avanza
impavido verso la sera
imbocco la tua via
spezzando la catena dell’unione
e resto sola con la notte nera
che come uno scintillante gelo
affonda nelle piume del mio cuscino.
 

L’amore è qui , ma anche là …
Ritorno al mio primo passaggio
alla sorgente che come un fiume vado risalendo
cosa impossibile,lo so, ma la poesia mi ha dato il coraggio
di dirvi grazie per il vostro amore stupendo
Ombre scomparse dal mio quotidiano
ancora rubate il sorriso al mio cuore
richiamo di un Ave ogni giorno su un grano
perché io credo nell’ immortale amore
Vi penso
ed è come un profumo il pensiero pensato
immenso
al vostro volto è abbinato
come una stella sei dentro di me madre
mi segni come questa luna stasera , e la sua luce
a mio padre
mi conduce
voi siete la mia magica linfa vitale
che cura il fantasma della vostra mancanza
il pensiero a voi sale
anche se siete ad una eterna distanza
 

 

Forse, quando…
Quando la fredda luna di mezzanotte
oltre la sua ombra
aprirà il cancello argentato alla notte
scenderò dal gelido monte
come il fiume freddo dalla sorgente
per poter vedere la fonte
del mio grande nulla
dove tutto basculla
e, se nel buio riuscirò a trovare
la stella del mattino
a lei mi potrò aggrappare
sarà la mia lampada preziosa
che una volta accesa
la strada diventerà luminosa
e poi, per riscaldarmi
non c’è bisogno di un falò cocente
anche una fascina di legna è sufficiente.
 

Dolce e triste canto
La vita è una poesia di arrivo
non un fine conclusivo
con la morte ,poesia di addio,
inizia il suo nuovo avvio
il dolore abbandoniamo
e dalle fatiche ci riposiamo
In fondo , sia la vita venendo
che nelle mani a pugno stringiamo
sia la vita andando
che con le mani al cielo eleviamo
è un dolce e triste canto
al riso e al pianto
 

Filmare l’anima di un poeta …
Come te anch’io fingo
d’immaginare oltre il confine
oltre le mie notti di brine
il pensiero mio ramingo

di arenarmi alla tua spiaggia
a riguardar la mia riva sperduta
dal vento abbattuta
per giungere alla poesia tua saggia .

La vita , come dicevi, spesso inganna
e dentro quello schermo , giovane favoloso,
mi sei apparso diverso , se pur angoscioso
quando madre natura con te diventò tiranna

Tu pungi il mio silenzio, ma le mie parole tese
soffiate dalla brezza dei tuoi richiami
sono appese “ come le foglie in autunno sui rami “
incomprese su di un display senza però cineprese .
 

 

Con le mie poesie faccio barchette
Di tutti quei miei versi
e capoversi
abusati in poesia
mai finiti in un' antologia
nonostante l’innesto , amore
speranza e cuore
quei fogli di altro tempo
( come passaggio epocale del tempo )
oggi son diventate origami di barchette
sull’onda lunga delle mie cassette
e ciò che mi resta nelle mani screpolate
sono pagine di carta nel tempo accumulate .



Si va
Nello spazio luce del sole
mano nella mano ai teneri
 feroci esercizi della vita
                                Si va
Col vento innamorato che soffia
sincopati ritmi a due
a spillare la dolcezza di un bacio
pensieri folli , parole d’amore
                                Si va
Lungo il viale ombroso memoriale
degli insoliti ed indelebili
dati del tempo
senza e con le stagioni
                               Si va
Come la luna va
nell’ inimitabile stupore del cielo
si va.
 

In tempo per fermare...
C’è un momento in cui fermo
le immagini del mio schermo
quando l’ombra delle cose
me le rende tutte ascose
Con il dondolar dei giorni
restano solo i contorni
così il tempo migra in fuga
e si ferma sulla mia ruga
il ricordo dell’età bella
resta una bella novella
nella stanza della mia memoria
la sua trama è oscillatoria .
 

Per rinnovar amore
Quando i miei pensieri
diventano leggeri e sfiatano
in sorrisi ,la mia poesia arriva al cielo
a risvegliar il sole
per rinnovar amore
Quando il mio silenzio rifiuta
ogni forma di parola
e il cuore accarezza la nostalgia
che incupisce il viso
cerco sospiri e versi
per rinnovar amore
Quando i giorni senza amore
e privi di perdono
li chiudo alla speranza
cerco la chiave
per rinnovar amore
Quando il sole scompare
e svena tra i cipressi ed il pianto
per chi non c’è più
e tutto si completa
nei giorni tristi di Novembre
in quell’ eterno mondo
dove la vita esterna tutto ignora
la mia poesia diventa preghiera
per rinnovar amore

 

Fu una finzione
o una funzione
della mia immaginazione ?

Quando il tramonto rosso
s’annerì come per magia
ero nella mia via di periferia
volsi gli occhi al cielo
e lì che ti vidi, luna
addosso al mio grattacielo
bella e piena
candida e viva come una falena .
Ti poggiai nelle mie mani
con le tue stelle e il loro balenio
mi avvicinai di più al mio Dio .
Sei come canta il poeta
amante nella notte cheta
dolce conforto d’amore
di ogni affannato cuore
Ogni uomo di te s’innamora
e della tua luce si colora
Sei tu quell’astro eterno
senza di te il ciel sarebbe inferno
Ma chi non vede Dio
non vede la bellezza e il suo luccichio.
 

L’accoglienza è un gesto
lesto ed onesto.

Facciamo dell’amore un dono
della pace un perdono
disseminandoli qua e là
regaleremo sorrisi e vitalità
Ho visto la luce della luna
sulla mia speranza bruna
ho sentito il brivido dell’amore
attraversarmi il cuore
ho visto il viso di un bambino
allora si compì il fascino
dell’intreccio di mano
mani si incontrano
mani che si fidano
e a me si affidano.
 

Noi viviamo nel richiamo …
L’autunno ,con i suoi mattini nebbiosi
culla la fine delle foglie
e sinfonie d’un mistero rosso-bianco
riempiono calici di sogni ,
la vendemmia ritorna a nascondersi
negli anfratti sanguigni delle botti .
Tra clessidre di speranze
festanti fanciulle
con in bocca la polpa d’una buccia
estraggono gocce d’uva
che le labbra impaniano
sotto le frange di lune e tramonti.
La meridiana del tempo
con la sua trasparenza d’ ombra
ci fa vivere
nel riverbero della luce
nel respiro della terra
nel profumo del mistero
nella memoria che rinnova
volti ,voci in calici trasparenti
che il cuore spinge ai nostri giorni.
Orsù … beviamo insieme
un buon bicchier di vino.
 

Una telefonata al mio tempo
Uno -zero - sessantotto pronto …attivato
la strategia del presente mi porta al passato
a mala pena rivedo il modesto mio campionario
segnale che ascolto come un notiziario
finchè mi giunge la connessione
un tanto al giorno riso, pianto , emozione
l’infanzia , giovinezza tremante mi insegue
veri , falsi amici, ingiustizie ,rimpianti senza tregue
I figli che ridono crescono , maturano
tra il tramontare e facce di luna che cambiano
tendo poi l’orecchio al mio domani
sento onde sonore diverse e suoni vani
poi mi arriva il suono finale
riattacco e attendo lo squillo casuale
Ritorno al principio rifaccio la mia telefonata
per ritrovare qualcosa dimenticata
ma il tempo con il suo dito d’ombra
invia tutto nella sua penombra
ritorna a nascondersi tra dubbio ed incertezza
ad attendere la fine della mia completezza .
 

 

poesia e politica
andante - s/moderato

La poesia la verità rivela
la politica la verità vela
Sotto uno spartito di note ben musicate
c’è un piano ma chi batte quei tasti
non fa che battere solo note scoordinate
Per uno s/concerto incompiuto
sarebbe meglio un sordomuto
saper non parlare e né ascoltare
i loro andanti s/moderati .
Le noti si dileguano come pioggia
che scrosciante uccide la povera gente
Pioggia annunciata , incessante
ma per alcuni non certo devastante
loro giurano
e poi negano
intanto noi nell’acqua anneghiamo .
Da uditori smar- riti da sempre assistiamo
a proposte dallo stucchevole itangliano
e un jobs act Renziano
tra i vari canali
rumoreggia tra notizie abituali
e catastrofe ambientali
La destra spazza, la sinistra conquista
la lista delle speranze è disfattista
si colma ogni giorno di sole parole
di certo non sincere ma solo di parole mariole
Senza un perché , senza un domani
c’è solo un umano cedimento
e il generale scontento in aumento
 

Vivere all’ombra del dolore
La paura di soffrire ti porta
nelle braccia del dolore
rende la vita come un sottobosco
niente è più percettibile e desiderabile
se non il guizzare di una luce
che smorza l’ombra del buio e dell’angoscia .
Vorresti che il sole dentro quel bosco si riflettesse
se pur il folto degli alberi a lui si opponesse
sola tra viali sperduti
quel dolore ti lascia nell’ombra della tua vita.
Fra spugne di nuvole piene di lacrime
tra gli spazi di cielo se pur senza colore
c’è di certo un cuore che piange
ma ancora spera che il dolore
si schiuda come un fiore
come un fiore d’amore.
 

S’apre il sipario a Dio
Dio ha tanto amato l’umanità
da rendere umana la sua divinità
Diciamo croce e vogliamo dire dolore
diciamo Crocifisso, ma dobbiamo dire amore
Sulla linea terra /cielo
il filo oscilla tra stelle
pelle e vangelo
Ed è il rapporto con l’ aldilà
che rende possibile l’avventura dell’aldiquà
Io sono l’artefice della mia realtà
Io sono l’artefice della mia libertà
La croce è gloria , motivo di vanto
non certo di paura o di pianto .
Raggi di sole versano incanti
sfere di penne
versi dolci ed affranti
raggi di lune disfano voglie d’amore
regalano ai bimbi gli aquiloni
donando gioia e stupore
Davanti alla porta del creato
senza applausi
s’apre il sipario al divino aspirato

 

Io credo … nella poesia e in Dio
Se vivi nel sogno profondo
che ci sia pace nel mondo
e cerchi l’arma fatale
per difendere la linfa vitale
reale diventa l’aspirazione
reale è la sensazione
di scrivere un verso
per approdare nell’universo
In questo e in tanto, e ancora di più
in tutto quello che è infinito ci sei TU
Un afflato di accordi poesia/religione
due alberi in dono ,stessa destinazione
cresciuti fra terra e cielo
riflesso di un raggio parallelo
guizzo d’autore
bagliore d’amore
passaggio da un soliloquio
ad un mistico colloquio
Ogni poesia resta inconsueta
se non tocca lo spirito del poeta
e rivestita d’amore
sale fino al Signore
 

Perché la sera…
Perché la sera incontro la nostalgia
lacrima cadente sulle foglie verdi
della speranza mia ?
Perché la sera incontro la malinconia
che viene dal mare,dal vento
quando l’estate se ne va via ?
Perché la sera mi riporta i ricordi
un riassunto scritto del tempo
sui righi dei miei precordi ?
Perché è la sera
che clip lieti o tristi
aprono la cerniera
alla notte , amica o nemica
delle ansie e dei sogni
alla giornata , alla speranza e fatica
 

Noi , che non abbiamo dimenticato la guerra …
Sa di zolfo il tuo cielo ,Signore
e pianti di anime a Te si rivolgono
anagramma di morti tessono
voci di guerra che scoraggiano il cuore

Sospiri pizzicati sulla lira dell’accordo
oscillano su acque in fermento
perché nessuno è capace di un affratellamento
demoni e angeli volteggiano in disaccordo

Tra solfeggi sospesi in attesa
di guerra o di pace
la vita diventa fugace
e la tregua è contesa

Su grani fioriti di ulivi e preghiere
si srotolano gomitoli di affanno
si vorrebbe nascondere il malanno
dentro cieli azzurri senza più barriere
 

Sogno di una notte di San Lorenzo
Sogno , ti raccoglierò in una conchiglia
come un messaggio dentro una bottiglia
finirai nella trappola dell’acqua
e ti incaglierai in una secca sottacqua
ma , con la luna e le stelle a flotte
mi induci a sfidarti questa notte
tra quelle Perseidi diventi avventuriero
e riempi di luce il mio pensiero .
Assorto è il tempo , tutto è perduto
se il sogno col pensiero è combattuto
e di quel breve inganno del piacere
non sento più la voce delle sue chimere.
Ma quando ti dischiudi come un fiore
diventi Divino , il tuo nome è Amore
Sei come quel fiore che sfiora la bocca
e l’amaro e il dolce della sua radice subito trabocca


Dove è finita l’ estate ?
Dove è finita l’estate
con spiagge affollate
con ombrelloni e lettini
castelli dei bambini

Dove sono finite le notti
sotto la luna e le stelle
e i baci dei giovanotti
alle morose belle ?

Si alternano schiarite ad acquazzoni
che si legano poi ad ondate di calore
approdano barche e barconi
e si perde il buonumore

Poi scatta subito il temporale
bandiera rossa, e la paura ci assale
l’estate calda e afosa
è diventata grigia e piovosa.

Ora si guarda ad agosto
agosto piovoso
o caloroso ?
mese predisposto
a bagni e vacanze
e a nuove speranze .


Vai, e cerca …
Cerco la mia incalzante quiete
il capo dei miei pensieri
per accarezzargli le palpebre segrete
le sfarinate rughe del tempo di ieri

Vado con piedi scalzi e straccetti di sogni
a spingere la mia mente oltre la luna,
per infilarmi nella sua cruna
e far passare colpe , rimorsi e bisogni

tra le stelle, nella mia eterna inquietudine
cerco la perla ,il mio tesoro
per consolare il pianto della mia solitudine
e trovare il mio ristoro

Forse non troverò nulla la prima volta
come quel pescatore di perle
ma nel profondo del mio cuore ,raccolta ,
le mie perle potrò ripescarle.

Un po' come il bambino
che apre la scatola dei balocchi
tira fuori tutto anche il vecchio trenino
e la gioia nel trovarlo la si legge negli occhi


Un incontro, una persona, un'esperienza aprono il cuore,
ci fanno sentire come sia incredibilmente meraviglioso
essere nel flusso della corrente della vita e dell’amore
La vera domanda è: ma cosa cerco di così bisognoso?

 

Non c’è una guerra in corso a Gaza
ma c’è una guerra contro Gaza.
Il conflitto è divenuto ciclico

C’è chi incendia i giorni
spegne canti d’amore
uccide la poesia
perché se
con una sola R
cambia l’ amaRsi
nell’ aRmaRsi
due eRRe
insieme fanno
la gueRRa
“Cessate il fuoco “
si grida nel mondo
ma quel popolo
continua a subire
lingue di fuoco rosso
che spengono il sorriso
di tanti bambini
ed i loro sogni svaniscono
come palloncini
nel cielo rosso
dove non brilla più la luna bianca
In quello spazio di vita
il respiro della teRRa
diventa fRagoRe
e se il fine non è veRitieRo
si RaffoRza nel teRRore
il sangue scoRRe
Il dialogo è d’obbligo
la Mater Dolorosa
i figli sparsi a terra vede.
 

Andiamo all’Oratorio ?
Oggi ricomincia la festa
che muove l’onda chiassosa
e tra maiuscole e minuscole
parte la traccia di un tema infinito
O R A T O R I O
il primo rifugio estivo del bambino
prima del profumo del mare
dell’ accaldata campagna
Qui non esiste il linguaggio
delle cifre , dell’alfabeto ,
tra le dita dell’ infanzia
c’è solo il gioco libero
o lo stupore sfuggente
dell’adolescenza
che diventa sogno
in una sala di atelier
tra le tele e pennarelli
già ti vedi un gran pittore
in un piccolo campetto
già ti senti un calciatore
e la chiesa diventa
una stanza senza più pareti.
È il segreto di una vita che si svela
nel mistero delle piccole cose
che in mano ai bambini
si fanno memoria
 

Il precipizio
La giovinetta esce dal guscio
con il suo sogno stravagante
si spinge inquieta dal suo uscio
sembra una foglia al vento cascante
Il soffio caldo del suo poco ragionare
la fa precipitare sulla scogliera
per una stupida foto con il suo cellulare
ha quasi spezzato vita e chimera
Share or Die non è più il motto
di energie positive e produttive
è la voce di giovani che hanno rotto
con il mondo con le loro idee distruttive
Tra i filari storti della loro mente
non spalancano la finestra ai colori del sole
alla luce del nostro Signore , no, assolutamente
ma si comportano come delle girandole
tra un un "selfie" , un video ed un messaggio
vivono in una società di indifferenza
senza dar loro tutto ciò che è saggio
senza assistenza e appartenenza.
 

C’è il buio nel mio cuore , perché ?
Eppur intorno l’aria vibra di attese
ridenti d’azzurro
le stelle si sono accese
si, è vero, però
nel mio cuore c’è il buio , perché ?
La fantasmagorica quiete
è finita negli occhi tristi della luna
smaniosa anche lei fra le nubi
sembra che voglia
per me ridestarla
dalle ansie ed inquietudini
che pesano ai miei respiri
che scoppiano in pianto
e si nascondano nei sospiri.
Tra delusioni, e paura del dolore
l’anima trasale percorsa
dal tam tam del chiudersi o aprirsi
a nuove verità o speranze.
Così la luce d’ogni giorno
accoglie , mescola
le mie inquietudini e mi invia
nel vuoto d’ ombra
che in me risorge
Con passo vacillante
come anima vagante
con mani congiunte
le mie ansie son smunte
 

Immagino solo il silenzio
Per quanto io cerchi non trovo niente
che possa sentire meno delusa la mia mente
che insegue perennemente
il limite di un cielo scuro completamente .
Per cogliere la rosa della vita
bisogna arrampicarsi e per evitare le spine
bisogna possedere un santo in paradiso
sia per ottenere un buon lavoro che un sorriso
Allora chiudo a chiave il mio pensiero
verso questa realtà d’indifferenza.
L’idea del bene se pur ancora c’è
negli scrigni del cuore arrugginito sta
dei corruttori e depredatori dei sogni
e di chi non conosce più le vie del buon vivere
Quanta sabbia dobbiamo scavare
per giungere alla pace degli abissi
che doni al vento l’illusione di un immenso
spingendo lo sguardo verso il sole
senza la paura di morire da soli .
L’amore offende l’io
e il suo lamento ferisce Dio .
Quando spengo il video del giorno
non vedo mai scorrere nei titoli di coda
nomi di uomini di grande qualità
che strazio per l'umanità
 

Giugno
Come l’orizzonte esce dall’oscurità
per diventare bagliore di visibilità
così la brezza piacevole s'alza fortuita
sull’estate , la stagione da noi più gradita

L’ affanno che nell’animo dimora
si ricolma di fragranze
di Santo e di nuove speranze
di cento colori dell’aurora

che riaccende l’esile fiammella
del sole che caldo accarezza
un ciuffo di gigli spinti dalla brezza
che oscilla come una tremula stella

Ecco i primi barlumi
del mio amico Giugno
dolcemente nel pugno
trattengo i suoi profumi

provenienti dal cielo sereno
dal tiepido mare
dalla spiaggia balneare
che ci fa correre come un treno .

Ovunque io sento
della natura la bellezza
e m'inebrio alla carezza
di quel leggero vento.

Giugno , è bello star con te
seguire il volo di mille pensieri
andare per campi e silenti sentieri
e come Maggio amo anche te .

 

Haiku - La felicità
Attimi di stop
pause di abbandono
delle angosce


Il posto del mio pensiero
Lego il filo del mio pensiero
ad un’aria diversa
che è passato , presente
si , è vero, è un luogo
che non ha monti
colline , mare
ma che si avvolge
come un gomitolo
tra versi ed emozioni
come un raggio di sole
sotto un bruno ulivo sottovento
diventa per me ombra
per rilassarmi
e qui , spesso mi fermo .
Penso , leggo , scrivo
nelle prime ore dell’alba
nei tardi pomeriggi
tra uno scorcio di cielo rosso/verde
e uno squarcio di luce dalla mia finestra
vedo l’ arabesco della ramaglia
che si attorciglia all’edera
e libera da ogni zavorra
mi abbandono felice nella stanza
stanca a pensare cosa scrivere
avverto sensazioni rimate , serrate
in uno scrigno di ricordi
che ogni giorno nuovo fa il cuore
e con la zattera della mia tastiera
approdo in questa stanza azzurra
firmata Lorenzo .
 

Maggio
Maggio, il tuo sguardo leggero
rende pure le cose
Il tuo profumo sa di rose
Maria è il tuo respiro vero
Un’ombra più viva
il sole proietta sul muro
il cielo è più puro
nel cuore arriva
tenta di farsi canto
e il soffio mariano
rende alto il volo del gabbiano
tutto diventa un incanto.
Maggio ,una parola
che non parla ma splende
nei bambini e nelle vesti stupende
nel giro delle stagioni in Giugno poi vola
l’albero si apre al cielo sereno
l’erba è ingemmata dal sole
le aiuole profumano di viole
di luce ,di colori dell'arcobaleno
Il silenzio se pur tace
da straziare il cuore è capace
Oggi , un disperato grido sale dal grembo di una madre
paura e rabbia s’inceppa nel pensiero di un padre
Poi il pianto, in sussulto si spande
e il dolore per tutti diventa grande
una morte , un male fulminante ha strappato
il sorriso da un ragazzo che nel cielo si è fermato
per la festa della mamma , al suo dolore
tutte le mamme del mondo le son vicine con il cuore

 

La poesia ha per padrone l’amore
Così come Maggio è più bello di Aprile
perchè l’amore si ferma
a raccogliere raggi di rose in boccio
e dischiude petali d'anima,
così l’amore è più bello
se va oltre il confine dei sensi
e vola fino al limite estremo
di ogni dire , nella parola Madre
per arrivare nella luce che scioglie la notte
nell’aurora che bagna di brina i boccioli
L’amore che non parla , ma dice
che le stelle splendono come bussole sul mare
che la luna s’arrossa e s’ingrossa in un cielo arso di veglie
L’amore che non dice, ma compie passi vogliosi di emozioni
che attivano sussulti sulla pelle, sui corpi vogliosi
di silenzi e d'incanti donati al ritmo di una poesia .
L’amore che cerca l’impulso che non sa dov’è
ma di certo c’è intorno o dentro
basta solo volerlo raggiungere
Amore è ciò che abbiamo bisogno
forte , dolce , invitante
che chiediamo con le mani in segno di preghiera
con voci che sussurrano ed invocano
con sguardi ansiosi e sereni che cercano
ed esplodono nel mistero della vita
nel linguaggio della poesia.

 

CONNUBIO: Venezia /Taranto

La Serenissima Venezia
Si va per calli e canali
sulla scia della laguna
raggiano torri , palazzi ducali
illuminati dalla bianca luna
Da Giudeca si ritorna al Rialto
San Marco è un po' più in alto
sciaborda la gondola
sospira e dondola
con i bicchieri di spumante
"pardon di Murano"alla luce calante
tra acquamarina e vecchi merletti
ricami di fiori e di angioletti
grigia all'ombra dei lampioni
Venezia risplende sotto i balconi
Famosa per le avventure galanti
carnevaleschi e baci di amanti
  L'addolorata Taranto
Si attraversa un ponte
non dei sospiri sul Canal Grande
ma girevole sul Mar Grande
non ci sono gondole sotto il ponte
ma quando si apre si odono voci
di marinai e di poveri naviganti
barche e navi scivolano veloci
sul ribollio delle acque verso tramonti calanti
Taranto nasce da zampilli di luce antica
della Magna Grecia e dalle tempeste di Nettuno
dal taglio dell'onda nemica
dalle storie vissute da tutti o da nessuno .
Come fantasmi i pescherecci approdano
e le barche " à lenterna " l'onda tagliano
in un cozzare di lamine spumose spariscono
sotto un cielo annebbiato i fiori appassiscono.


Il viaggio del cercatore
Ci nutriamo di grandi illusioni
alla fine non proviamo più emozioni
come discepoli di Emmaus , camminiamo
ciechi a fianco ad amici che non riconosciamo
Strisciamo tra le ruote dentate del mondo
sfidiamo il futuro e poi tutti giù a fondo
Basta, torniamo ad Emmaus ,andiamo
voi fate come volete, noi vi lasciamo
Quante volte noi ai figli nostri
abbiamo detto, siete grandi, son fatti vostri
arrangiatevi da soli , poi non vi lamentate
se sbagliate e indietro tornate
proprio come quei due discepoli senza speranze
ma come Dio non li lasciamo senza sorveglianze
Luca ,uno lo chiama per nome
l’altro potrebbe essere il nostro nome
che sconfitti decidiamo di abbandonare il cuore
da sciocchi e tardi come dice il Signore
Lui cammina al nostro fianco,
come un compagno di banco
Egli è la verità , la vita,la via,
preghiamo “resta con noi e così sia”
Quante volte, Signore non riusciamo pregare.
Quante volte Signore ,non sappiamo ringraziare
Dio nella storia dell’umanità
ci rende testimoni della verità
ma Lui è il Dio paziente e fedele
misericordioso dolce come il miele
che nell 'Eucaristia si fa missione
intanto noi prendiamo il bastone
e mettiamoci in viaggio verso il Signore
che nutre e disseta il nostro cuore .


Per Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII
La loro gioia sfavilla
nella santità oggi squilla
Perché ogni cosa da loro amata
l’amore l’ha magnificata
Maria, la Vergine Madre
li conduce al Divino Padre
perché nel loro cuore cristiano
c’era il sigillo mariano
Guardiamoci intorno
sentiremo il ritorno
di Wojtyla e Roncagli
per sempre adorarli
Viviamo ai ritmi delle loro azioni
testimonianze per le nostre emozioni
Queste due forze umane e sante
possano ancora guidar l’uomo dubitante
Papa Francesco con umiltà
dona due Santi all’umanità
 

E fatemi parlare…
Ascolto , imparo ,scopro
studio , ripeto , raccolgo
tra un monologo , un dialogo colgo
una pausa di riflessione e la porta apro
al silenzio che è capace di parole
niente altro che parole e fatemele dire
per sfidare paure e per offrire
niente altro che poche parole
ma se non volete ascoltare
sono propensa a non parlare.


 

Se l’Italia è stata liberata, allora sì, Viva l'Italia!
Sì ! Ti ho scoperta libertà
nel nome di chi è morto per la mia libertà
nei dolorosi passi di una storia
di uno spazio, di un tempo di quel vedere
di quel sentire che fu spazzato con un fucile
Disegnare il passato
per colorare il futuro
chè l’Italia diventi
un dipinto a cielo aperto
questo è il messaggio del 25 Aprile
L’Italia stretta in uno stivale
nel mare affonda tra urla ribelli
di sangue e di scandali
che fanno rabbrividire
Si gridò : via la guerra
via tutti gli assassini
ma quel grido non ha perso il suo eco
Si spera in un cambiamento
che si ritrovi giustizia in parlamento
che il passato funesto
dall’Italia si allontani presto
Portiamo avanti i valori della Resistenza
è l’occasione per ricompattare gli Italiani
intorno a un ideale di giustizia e verità.

 

Pasqua, passare oltre
Corriamo a dire a tutti questa straordinaria,
notizia: Gesù è vivo! Gesù è veramente Risorto!

Si piange per le morti
si ride per le gioie
nella nostra quotidianità
resta una sola verità
una mangiatoia
una croce
e un lenzuolo bianco .
Si annuvolò la terra
a causa di quel buio
Lui , il Messia , morì
solo e abbandonato
ìn una notte sprezzante
nell’eclissi del dolore
a noi Dio concede
qualche luce vagante
Chi capirà , saprà
chi non vorrà non capirà
peggio per loro.
per dirla alla Pirandello
gli uomini sono un po’ uno,
nessuno e centomila,
per cui la Pasqua
assume valori e significati diversi.
Vita , morte, pongono l’uomo
a testimone di una vita in salita
il passare oltre per il meritato applauso finale.
Pasqua , il silenzio della resurrezione ,
la notte in cui lottano tra loro
disperazione e speranza
dove la fine si ricongiunge all’inizio
con la fede del credere l ’incredibile
La fusione della Trinità
genererà un triangolo nel cielo
con la sola firma dell’ autore
Dio, padre che si rese visibile
in Gesù , suo figlio
e con lo spirito Santo
ritornò tra noi
scelto
nato
spezzato
risorto
dato
è diventato l’amato .

Buona Pasqua a tutti
 

"Osanna nell’alto dei cieli"
Ramo d’ulivo simulacro
carezza , se pur nodoso,
di gioia e di pace caloroso,
emani un suono di violino sacro
"Osanna nell’alto dei cieli"
Tu che hai voce,
di pace, d’amore e di croce
non appassire ,cresci sicuro
anche nell’oggi che spegne il futuro.

Resta nella mano della gente
amorevolmente
per Colui che ha guarito , salvato
e il demonio arretrato

Umile pur essendo il Messia
concludesti il tuo cammino
come aveva profetizzato Zaccaria
sul dorso di un mite asino

Poi , per 30 sicli Fosti tradito
dai giudici processato
dai Giudei condannato
e su una croce come ladro punito

Fosti odiato
senza una ragione
ucciso , ma la Tua passione
il nostro peccato ha cancellato

La Fede si rinnova
nella resurrezione ,la vera prova
di quel tuono fragoroso
che annunciò il Dio misericordioso

Vai in pace ci dice Gesù
e non peccare più
Buone Palme a tutti
 

Via crucis per Renzi
Renzi , Renzi , deh! Che fai
Ci vuoi tutti quanti gai ?
Con che spasimo fai politica
se non vuoi alcuna critica?
Intanto gli 80 euro in busta paga
vanno solo dove ci sono due buste paga .
Alla fine del loro mese 2.500 euro entrano in cassa
Ancor più due professori se pur pagano qualche tassa
Deh! Caro Renzi , ma quella pietà
di cui tu parli, è verso chi dice la verità ?
Loro stanno meglio di chi è pensionato
con moglie a carico con un figlio che va aiutato
ma tu non ti accorgi di quella gente
che uno solo ha lavorato faticosamente
quindi niente aumento , giustamente
lui è vecchio quindi non conta
anche se 1000 euro conta
alla fine del mese con la moglie, suppergiù
vivendo a stento , meno male che c’è Gesù.
Vai , guarda , giudica , opera , controlla
se ciò che fai non si scioglie nel sapone di una bolla.
La situazione resta tale e quale
ma si può cambiare con qualcosa di più reale.
Grazie Renzi da una moglie nullatenente
madre e volontaria per chi non ha davvero niente
Se la speranza aumenta più di prima
aumenta per te anche la stima.
 


Gli affetti, i caldi unici indelebili affetti !
Cosa ricordo della mia casa d’ infanzia ,
di quella casa dal muro scrostato ?
Cosa c’è ora in quel grigio colore e strano odore?
Gli affetti, i caldi unici indelebili affetti !
Li vedo anche se non ci sono più
li sento anche se sono lontani
si sono rifugiati negli anfratti del mio cuore
e mi mancano, mi dibatto in un vuoto di luce
per ricordare il nome e il loro sorriso.
Le loro ombre si abbracciano
nei miei respiri si fondono
e battono all’unisono lo stesso ritmo
Al tocco eccelso di un tango d’amore
danzano nel mio cuore
accompagnati da una carezza
che a volte trattengo, o libero
amorevolmente sui miei
affetti vicini , unici ,indelebili affetti .
Vi amo ,siete in me e sempre con me.
 

Avanza con gli anni
La vita è giorno e notte
insieme un giorno intero
nasce da un incontro
si frantuma nei colori
nel rosa dell’aurora
in scaglie giallo-oro
brunito del tramonto
tra intrecci d’ombra a sera
declinano in preghiera.
Sa di voli di gabbiani
sui mari innocenti
curiosa di domande
tra conchiglie salmastre
ritorna profumata
Su scogli aguzzi si arrampica
dopo tanti lustri d’oblio
approda nei ricordi .
Le ore le girano intorno
tra istanti già passati
e quelli attesi
in modo tale e quale
ogni ora ha come meta finale
pace e felicità .
Tutto quindi diventa vita
si ferma per chi è andato via
per altri muove i passi
sia triste che allegra sia
avanza con i suoi anni
nel tempo e per il tempo
con il Signore nel suo Tempio.
 

Il perdono : Sbagliare è umano
se uccidi non sei cristiano

Del perdono non ci poniamo il problema,
ci allontaniamo dalla persona che ci ha offeso
per dare un taglio, così la pena scema
atteggiamento che spesso da noi vien preso

E la fiducia? Quella è ormai persa
Il no diventa l'anima dell'ego
raccoglie spine e viceversa
persiste nel suo diniego

Un torto da un nemico è normalità
il perdono in questo caso è facilitato
nel torto di un amico c’ è più crudeltà
vero, ma se c’è l’amore tutto è discolpato

Il senso d'una colpa mai ci abbandona
se pur instabile o persistente
dell’angoscia diventa l’icona
e ci fa vivere tristemente

Perdonare non è facile
un torto sia grande che piccino
dimenticarlo è difficile
ti resta sempre vicino

Il perdono copre le nudità dell'errore
ma mai può dare la serenità
e neppure un giusto valore
a chi lo compie con crudeltà

Del torto subito si considera la gravità
nel far del male ,a chi uccide con brutalità
perdonare , no, io non sarei capace
Scusami Signore , lo so che Tu vuoi la pace.

Ma come? Io ho ragione e l'altro ha torto
uccide bambini , donne ed io dovrò perfino perdonarlo ?
E’ lui che dovrebbe chiedere scusa per il torto sorto
Sia pur liberatorio è il perdono , il criminale posso solo disprezzarlo .
 

Chissà se… cambierà qualcosa
In una realtà fatta solo di potere
ci siamo eretti a misura di ogni cosa
da noi manovrata e peccaminosa

L’ uomo di oggi perlopiù
ha limitato la verità ,civilmente
l’esito è conseguente

nel tempo sospeso nello spazio
il futuro dei nostri figli è assente
se pur lo cerchi non trovi niente

è questa la condizione della vita
più sei gentile e più per te è finita
negli squarci del tessuto della quotidianità

senza un perché , senza un domani
c’è solo un umano cedimento
e il generale scontento in aumento

chissà se un ”rottamatore “ con coraggio
accoglierà i figli dallo scoraggiato sorriso
e li porterà di nuovo in paradiso .

Chissà se cercando le monete
che gettammo nella fontana di Trevi
qualcuna pescata ci porterà sollievi

cavalieri , docenti , professori ,
malediciamo il giorno, il mese ,l’anno
che ci avete recato solamente affanno .
 

Prima domenica di Quaresima
Parliamo con Gesù
per ritrovarci a Tu per Tu
un’onda d’amore ci avvolgerà
e la sua parola ci aiuterà

pregare sarà la sensazione
il Suo sguardo lo sentiremo nel cuore
che allontanerà ogni tentazione
come per Gesù nel deserto del dolore

Se il mio cuore è malato dalle brutte azioni
salvalo,Lui me lo esorta
e mi dice: Ti prego sorridi,le Sue benedizioni
ti faranno abbassare il capo per l’onta insorta

come Adamo ed Eva nel paradiso
peccarono di orgoglio e protervia
ma l’ordine di Dio fu eliso
e la via per tutti diventò impervia

L’umanità è capace di nefandezze
ma anche di buone azioni
ma per le nostre debolezze
ci perdiamo in brutte situazioni

Il male non esiste , cio è
non esiste di per sé.
È come il freddo che viene quando non c’è calore
o l’oscurità che viene quando non c’è albore

Il bene e il male non sono assoluti
bensì sono nostre costruzioni
derivano dalle nostre azioni
sono i frutti che noi produciamo e ceduti

diciamo :Perdonaci Signore
se quando tu soffrivi noi non eravamo sotto la Tua Croce
preghiamo contriti e pentiti per averTi dato dolore
Tu che per noi hai superato la morte atroce.

Superando ogni tentazione
un no al diavolo, un bel sì a Gesù
ci libera, ci salva e ci porta su
e ci sottrae all’inevitabile esito della disperazione.
 


Origami del nostro pianeta
Il mondo sembra attaccato
da pensieri di carta
che assalgono i sentieri
metallici della mente
e la terra sembra
origami e spasmi
vetri in frantumi .
La gente furiosa
urla paurosa
come una debole flotta aggredita
e ognuno per conto suo
piega , crea e si nasconde alla sorte .
S’infitta il silenzio
s’infitta il respiro
in un pacato pianto
di chi ormai più non spera
Ed io sono qui , spettatrice
attrice , comparsa di questa vita
alla ricerca di un suo senso
Nel frattempo mi interrogo :
cosa vivrà in noi quando la terra
si trasformerà in origami cinesi
e noi figure di carta senza dover usare
nè cuore e nè testa?
Ci sarà solo arte cinese
e la terra un sasso perso nello spazio .
La bellezza non risiede nel foglio di carta
viene sempre ricreata e rinasce
eterna ,come il ciclo vitale che mantiene vivo
la voglia di distruggere , d’amare , di fare
Per dare un futuro a noi degno
c’è sempre la Croce come nostro segno .
 

La maschera dell’autoironia
Se ho ancora un po’ d’ intelligenza
per spiegarmi la vita nella sua pienezza
per qualcosa che so di non essere all’altezza
di certo l’autoironia sarà l’essenza

Il lato comico della vita e dei sentimenti espressi
è nel cercar di ridere di se stessi
di certo riuscirebbe a far tacere l’allarme rosso
che spesso me lo sento sempre addosso

Mi guardo , sono tesa e accaldata
quasi, quasi direi disperata
ma al di là del dire e del fare
bisogna solamente sdrammatizzare

Quando penso a quei pagliacci d’autorità
che da soli vogliono salvare la povertà
convinti che basta la loro presenza
per cambiare la nostra esistenza

allora sì, che la mia autoironia diventa caricatura
l'arma di comunicazione addirittura
Ridere è bello, c’è poco da fare
c’è chi pensa che è anche salutare.

***Sta da vent'anni sopra un credenzone
quela Maschera buffa, ch'è restata
sempre co' la medesima espressione,
sempre co' la medesima risata. ***
(diceva Trilussa )

 

Filastrocca carnevalesca
Solletica il naso, attrae lo sguardo
il carnevale con il ballo gagliardo
tra danze e coriandoli la vivace compagnia
sfoggia maschere , trombette in allegria

stendardi ondeggiano
su carri i vip beffeggiano
con dileggio e sberleffo
tra facce da ceffo

come nel fumo baccanale e saturnale
le maschere con il loro modo abituale
scherno e scherzi ci propongono
come i governanti e ciò che ci impongono

corteo di pagliacci che avanza
certamente con arroganza
in rapidi giri e bagordi
si esibiscono i furbi e balordi

si divertono e poi volano via
resta solo robaccia sulla via
la festa è finita
se pur ben allestita

paradosso di dame sotto false visiere
e maschi con in mano il loro arciere
con il loro fare lillipuziano
guai e grane allontanano

il frastuono diventa pensiero
le ceneri ci ricorda il Mistero
la fragilità dell’umanità
e di vivere con più onorabilità .

 

Cerca di essere…
Cerca di essere
un po’ pittore
per cogliere dal tempo i suoi colori
un po’ poeta
per aggiungere qualcosa che a lui manca
un po’ analista
per capire il suo corso
un po’ giullare
tra mille tristezze per cercare il sorriso
Cerca di essere sempre nel tempo
anche quando sembra tutto finito
Ritorna bambino quando puoi
e i sentimenti emergeranno
come per magia,
cerca il ragazzino
nel gioco solerte dell’imprudenza
e nella saggezza dell’età adulta
intanto il tempo matura
cresce e poi ti lascia nell’ultimo respiro
sfugge , e poi lo ritrovi
nella tua isola delle memorie

 

Febbraio/Marzo
Il sole sì pur lento
ogni giorno di più
avanza nel firmamento
lo si sente remare
nell’azzurro mistero
e la primavera illuminare
La sua luce si allaccia
un po’ di più alla sera
e nel suo cammino un arco traccia
Come un canto favoloso
che accompagna
il sonno del bambino ansioso
l’ arcobaleno di febbraio
tra gonfie nubi di pioggia
guizza in Marzo lunario
dove ruota e gira la terra
tra spasmi di bellezza
tra odi e amori , sferra
lusinghe ,sogni ed attese
tutto vibra nella sequenza
di immagini come nelle cineprese

La luna genERSOSa
La sfera ruota , gira
danza appesa
al pianeta stasera
e il mare l’ ammira ,
più che mai bella
sfarfalla
e l’avvolge una stella
geneEROSa
gioCosa , amoRosa
il profumo , la luce
accendono il buio segreto della notte
nascondendo fantasie galeotte
di giovinezze stupende.
Negli occhi , nella mente
presto fanno festa
desideri che echeggiano in testa
tra leggere brezze
e carezze.
La luna raccoglie parole d’amore
dalle dischiuse labbra
dove s’ode un battito di un cuore
e sulla via del suo bagliore
l’alba rimbalza onda su onda
nella grande stella vagabonda.
 

Fiducia e speranza
La speranza è una vitalità assopita
se pur il suo tronco muore
la radice vive nella terra
quanto meno te l’aspetti
getta fronde e ritorna
ad essere una nuova pianta .
La fiducia è un sentimento razionale
sembra proprio divenuta un bene scarso
È un sapersi difendere
dalla paura e diffidenza
che oggi alimenta
sempre più l’incertezza nel futuro
Uomo , sei l’essere
che vive ogni giorno questi eventi
non cancellare il sorriso
non distruggere la felicità
non annullare un progetto
non privare agli altri un aiuto
Speranza /fiducia rapporto
che nasce nel cuore
ma che si può spezzare se viene tradito.
Si spera che ci sia amore
ma riguardo la fiducia nell’uomo
c’è sempre il sospetto
che non sia sincero.
Una persona che si sente tradita
non riuscirà più a riporre fiducia
anche nei rapporti successivi
a quelli che possiamo considerare non falliti.
 

Una sera diversa, senza sapere perchè … [ San Valentino ]
Abbracciati , nascosti dal velo
di quel mistico lume solingo
aspettavano lumare
quella sera diversa
felici dell’unica cosa in comune
una panchina , il mare , la luna.
Accarezzavano la vita
con trepide mani di vento
senza pensare a niente
danzando tra fioriture della mente
S’udiva il suono di lontane chitarre
e la musica si avvolgeva tra stella e stella .
Nacque così forse per desiderio
per amore o compagnia
quel qualcosa che gli fece
baciare dolcemente la riva
ma finirono al largo del mare.
Da uno squarcio di quel velo segreto
apparve la nuvola della coscienza
che mutò il ciao in un addio
e quel fiocchettare leggero
sciolse il loro amore
la sera allungò i suoi brividi
senza neppure sapere perché ,
nel tacito respiro della memoria
e nel canto della mente.
 

Chissà dove vanno i pensieri?
I pensieri come i sogni
lasciati liberi infiammano il cuore .
Spediti con un mare in tempesta
arrivati come missiva in bottiglia
ritornano riflessi
nel greto oscillante della mente.
Viaggio con loro
se pur mi sforzo di tenere il loro passo
con tutto il bagaglio di sussulti e respiri
fin quando ,fin dove, finchè restano leggeri
se si uniscono ai rimorsi , ansie e rimpianti
diventano del mio io, cattivi fantasmi.
Sono i pensieri rinati e rivissuti
tra brividi di cuore
e turbamenti dell’anima
a volta ritornano sospesi
alla porta del sogno
o il vento del tempo
li spinge via .
 

Quale sole ?
Quello che sa che a mezzogiorno
splenderà sul campanile della chiesa
e la sua luce batterà sulla pietra
e sul cuore della gente .
Quello che illuminerà la piazza del mercato
dove le bancarelle non avrebbero colore
e non ci sarebbe più allegria,
ma solo strade oscure
tavolini vuoti
passanti tristi
girasoli morti
Lotteremo con le tenebre
quando ombre pietose
e paure in agguato
spegneranno la luce
e ci lasceremo accarezzare
da un sole malinconico
Quale sole ?
Quel sole che illumina la solitudine
che dà luce alla vita
colore alla speranza
e tra l’alba violentata
darà inizio a un nuovo giorno
con la sua realtà svelata
 

Eva-nescenze
Volevo essere una macchietta
mettendo in ridicolo le mie debolezze
e in quel frastuono della mia festa
ebbi il bisogno di celebrarmi ancora
reclamando il tempo delle dolcezze.
Ora silente il mio orologio bisbiglia
parole del mio tempo
Quando tutti gli amici furono andati via
rimasi da sola con il mio io
sia amaro che ironico quel momento
mi riportò nel mio giusto tempo
Se pur ancora sono dolce e vitale
scoppiai a ridere per quella dirittura finale
Per essere diversa non basta un volo di gabbiani
e né che i capelli siano scompigliati
perchè una rondine non fa mai primavera
Ora inchiodo il pensiero nel rosso del papavero
e nel cuore una sorta di mega risata.
Gestire un sogno di bellezza
non rende forte una debolezza.
 

È ormai passato
Come un ramo senza germogli
la mia memoria si è spezzata
cede i colori al grigio tempo
dove è assurdo palpitare
Ormai tutto è passato
amore, nostalgie
ho raccolto dal quel fiore
solo petali di ricordi
dell’età della follia
entusiasmanti tramonti
abbracci ammaliati di luna
Un vento insidioso , a volte grato,
mi porta via i rimpianti
le ombre pietose
che rubano i sorrisi
e allontanano il mio ridere
 

I giorni più piovosi della Merla
Le nuvole mutano per buon motivo
e la terra diventa il loro obbiettivo
la pioggia a scroscio cade non a lavare
tutte le menzogne , ma a fiumare
trascinando dolore , paura e sussulto
mettendo la gente in agitazione e in tumulto
Un gabbiano con la testa nascosta dalle ali
fugge e vola dai posti alluvionali
I giorni della merla sono arrivati
ad ammantarci la testa come pirati
un tintinnare di vento storce alberi ed ombrelli
spazzando foglie secche che volano come cappelli
la gente dalla loro casa è costretta ad uscire
senza prestito di giorni ma solo pregando che tutto possa finire.


Scrivo all’amore
Vieni da me , amore
disegnami sul viso
un sorriso
cancellami la tristezza dal mio cuore
Io sono come una foglia caduta
ma non ancora perduta
Il tuo seme in me germoglia
dall’albero non più fiorito
ma sempre verde e colorito
L’amore voglio ancora indossarlo
se pur nell’anfratto delle rughe
voglio ancora dentro di me sentirlo
se pur tra rialzi e fughe
vedere le mie ansie in semiluce
sentire Dio che per mano mi conduce.
 

I grandi amori
Prima li porti in grembo
poi mano per mano
con i loro passi incerti
tra baci rassicuranti
e castelli di sabbia .
Da adolescenti , incoscienti
ti strappano la mano
e corri per accordarti ai loro passi
Barcollano tra flirt e siepi di more
tra cavalli selvaggi con criniere al vento
bagnati o asciugati da lacrime di sale
Poi , dal balcone li vedi andar via
difficile ormai da tenerli per mano
perché ormai stringono la mano
dei loro nuovi amori .
La fotografia , un giocattolo , il nipote
restano i guinzagli di un figlio , di una figlia
sempre accarezzati dallo sguardo materno
Quando infine pagherò il pedaggio
per le mie azioni fatti in vita,
stringerò la mano del mio grande Amore?
 

Che profumo ha l’amore ?
M’è dolce in ogni momento
ancor di più se mi giunge l’agonia
di ciò che non c’è più
per non ricadere nei rimpianti
per non morire di rimorsi
e frugare in silenzio il fascino
di un sogno mendicante.
Che sapore ha l’amore?
Il sapore del domani
che ancora può ricominciare
con un nuovo appuntamento
per tornare innamorata
all’unica seduzione che mi resta
il profumo e il sapore di casa mia.


Il nulla
Nulla ! non manca nulla
ogni cosa è presente
spesso l’ho detto
ora , invece ,guardo il cielo dal mio finito
per scrutare con l’occhio l’infinito
purtroppo non vedo nulla
ho chiuso il cielo al volo del pensiero .
Forse perché tutto in me è presente?
O forse son caduta in un buco nero ?
Spesso in lui io mi perdo
persa di sperare la speranza
rotolo in quel buco
mi avvolgo a quel vuoto
dove cadono tutti i miei propositi
e poi mi dico ,vuoto non è
perché in fondo il nulla è
l'assenza di qualcosa che invece c’è
è un'astrazione , al cui opposto c'è il tutto, Dio .
il solo che può riempire il vuoto mio .
 

All’ombra del mio tempo
Il mio ricordo si è fatto straniero
lo cerco alle soglie della mia infanzia
e poi mi fermo davanti ad un portale austero
Lo vedo dondolarsi troppo in fretta
tra fanciullezza & gioventù
e poi affonda come una barchetta .
Colgo solo silenzio della mia pagina cieca
e ore passate nella mia stanza dell’anima
quando giocavo da sola a moscacieca .
Ogni cosa , ogni parola ora in me è assopita
il passato mi turba, il futuro mi stordisce,
il presente è ubriaco di errori , la ragione è inibita.
Che si riaccenda quel faro, ombra di luce
per fare approdare con un dolce richiamo
il mio pensiero ora in controluce
Sento il tempo come una sabbia
sotto i miei piedi scalzi
diventa speranza o si insabbia
come il vento scioglie e sbroglia
pena che confonde, gioia che effonde
e mi fa naufragare nel rifiuto o voglia
 

La poesia fuori tempo
Una cosa ritrovata
diventa più preziosa
quando hai smesso di cercarla ,
quando non fai più domande
è una sorpresa la risposta più attesa
La certezza di saper aspettare
appartiene al fuori tempo
Per essere un poeta
sorvola la paura
le pazzie del mondo
senza ombre , senza trucchi
tornerai alla lirica
epica e poetica
Semplicità
complessività
son le vie della poesia
l’una semplice
l’altra complessa
fila e tesse la cosa fuori /dentro
attraverso la completezza
o con una finta saggezza
modificando la poetica
con l’ ironia simbolica
La poesia oggi si è truccata di ombretto
ha un trucco lessicale a volte indiavolato
si copre di un sex (simple ) vestito contadino
semplice e lineare ,ma sempre attuale
o di una sottoveste di percalle al vento
per nascondere il suo gonfiamento
e con un po’ di colore e fantasia
la si può anche vestire di poesia
in segreto poi si spoglia
come un gomitolo sfoglia
i suoi versi su di un foglio diverso
perché nuovo
perché: [ la poesia è la più difficile delle arti
il poeta non può che scegliere
tra il sublime ed il ridicolo C. Baudelaire]


La poesia tra le mani
Lenzuola disfatte
raccontano la notte
di corpi inquieti
o soddisfatti
stupori di luce
spasmi di ombre
sogni incipriati
nel mattino desto
diventano osmosi di poesia
in una mano di poeta .
La sera armi sfavillanti
preghiere e domande
tabelline dell’anima
addizionano i sentimenti
elevano le emozioni
e nel ritmo dell’unità
diventano baci
sconvolti
capovolti
lustrati d’amore
l’unico mezzo e fine
dove il divino vive
si rivela e si perpetua
 


La befana della mia città
La Befana abbacchiata
alla vita non si è adeguata
non vede più l’arcobaleno
vola in un cielo non sereno
con il sacco sulla spalla
e la faccia tutta gialla
fa la sua apparizione in città
dove ci sono tante difficoltà
E’ diventata un po’ paurosa
sulla scopa alla fine si riposa
Il cattivo dentro il cesto
e il buono che arrivi presto
lei vorrebbe , intanto dentro al sacco
mette solo per i bimbi il pacco
Vola sulle ciminiere viene dal mare
tutta nera non sa dove atterrare
sente i soffi del vento arrivare
ogni lacrima vuole asciugare
tra le tristi voci sente un sospiro
e ai poveri dona un respiro
alla fine non sa più dove andare
e sull’albero si va a schiantare .
 


Oggi, quale poesia?
Varcava il cielo e le costellazioni
scaturiva limpida senza esibizioni
dai valori dello spirito e dalla realtà
la poesia era genuina , piena di verità
Il poeta è capace di creare eventi
di trasmettere vita e sentimenti
ha senso ancora oggi tutto questo
in un mondo dove tutto è lesto ?
Qualè il fine ultimo dei poeti di successo
fare poesia per gli altri o per se stesso?
Una parola appena detta
viene subito morta se non è letta
La bellezza della poesia è la fragilità
la ricchezza della gratuità
possiede nessun padrone, niente la regge
dona libertà a chi l’ ascolta e legge
L’uomo è sempre un superamento di se stesso
viene dall’avvenire più che dal passato
il suo verso rimato o alternato
rivendica la sua scelta molto spesso
La poesia è un viaggiare senza muoversi
è lo stupirsi senza la sorpresa
tra lucciole e stelle la poesia è sospesa
tutto appare oggi diverso, anche i versi
Oggi non si sposa più con la rima
perchéè sempre più spoglia di valori
vive d'immagine e senza allori
anche c’è ancora chi la stima
Ci sentiamo tutti poeti
facendo qualche rima qua e là
oppure siamo diventati degli esegeti
con tanta dura criticità e abusività
Non c’è creazione senza l’amore
non c’è poesia senza amore
la sapienza ,l’amore intelligente
non è niente se non è coinvolgente
Io ,che della poesia sono la famosa ignota
mi diventa difficile riuscire a distinguere
il calcolatore dal vero poeta
il paroliere o il ciarliere .


La sorpresa
Si rivela nei battiti del tempo
o ti coglie all’improvviso
l’accogli con dita
solerti , lunari e solari
trasmette brividi
segnali cocenti
freddi
leggeri
indelebili
segni di stupore
che la vita spesso
non rende veri .
Come l’amore
si rivela
nei battiti del cuore
dolore
gioia
delusioni
sprazzi del domani
ci sorprendono
come frecce
colpiscono l’anima
ma la novità che sparge
invita al paradiso immaginato
o ad una siepe sfiorita che serra .
 

Benvenuto 2014
Benvenuto Duemilaquattordici
a sbrogliare eventi dagli odi impigliati
a pacificare nemici , abbracciare amici
a denudare casi a noi adombrati
A dispiumare pensieri
ad illanguidire conflitti
a regolarizzare denari
a normalizzare doveri e diritti
e tutto il resto che sia
un solfeggiar di dolci note
sulla tastiera nostra , tua , mia
del tempo , a colorare le gote
di chi non brilla più il sorriso
solo paura si legge sul viso
Torniamo al calore nativo
con il nostro solo obiettivo
amare , salvare, difendere la terra
quella portiamo sulla pelle che libertà sferra .


Buon anno  2014
Dodici mesi si alternano nell'instabile equilibrio
del tempo in bilico tra gioia ,speranza e  dolore
bollicine  sulle lingue  affiorano   da  un calice
ribollente di fragranze, di tanti sogni e di ricordi
allacciati e disgiunti nel riverbero  destino,
con in mano il flutè a passi brilli brindiamo
ci scambiamo  auguri con clangore di risa
calici di cristallo e gocce d’eterno
Il vecchio anno appena  inchinato
amato, irriso, si è disciolto
nella  luce del giorno
che ci accompagna
non ci lascia
piange
il male
spinge
il bene
spera
sfama
amore
sorrisi
cincin
allegro
anno
duemila quattordici
stanotte stelle filanti
domani cieli stellanti
 

Filastrocca di Dicembre
Scende lieve,lieve lieve
sia la neve che il gelo
bianco, opaco è il cielo
e la terra spazzaneve

tutta fredda e bianca
s’addormenta e si confonde
perchéè davvero stanca
la sua faccia lei nasconde

Gli uccellini più non si dissetano
ai ruscelli inquinati
tristemente s’abbandonano
alla morte ormai digiunati

Un gran fiocco della neve
dal gran gelo si leva
il bel fiore bucaneve
di speranza il cuore allieva.

E’ dicembre, ma il gelo
se sei buono presto è svanito
gli angioletti su dal cielo
di miele hanno tutto insaporito

Se pur ancora la neve cade
e ricopre ville , case e tetti
e se c’è pur fango sulle strade
che crollino falsi steccati e muretti

nei cuori dei bambini
clarinetti a festa suonano
perché solo loro sono divini
e felici si stringono la mano

cosa c’è di più bello
se un coro di angioletti
dell’amore è il campanello
è un messaggio per corrotti e retti .
 

Connubio a due :amore e speranza
Si vive nell’attesa
si cresce nell’amore
non abbiamo altra forza
per trasformarla
in forza ben organizzata .
Dio tra le fasce di un bambino
odore , colore e luce di paglia
nella sua finalità
porta luce di rinascita
che riafferma
l’animo e la virtù
la sofferenza dell’umanità
Ci voleva un bambino
ad impastare farina pura e semplice
per far lievitare pane d’amore .
Accendiamo una luce a Natale
non artificiale , spirituale
nei cuori pieni di paura
proprio là dove l’amore
è senza stelle
senza luna
senza sole
nel polline del mondo
evochiamo la purezza
del vivere in Gesù

Buon Natale a tutti
 

Fantasia o fuga dal quotidiano?
Perché volgere lo sguardo
alla luce fioca dei tristi pensieri?
Lascia che inebri la pelle
la piccola fata dei boschi
popolata di orchi e gnomi
Hai le vesti di profumo di voluttà
assorbi il succo delle vaghezze
che frullano in testa
e sogni di spaziare contenta
in quel regno coronato
di stelle e gemme
distendi sulla via Lattea il tuo corpo
nell’abisso del tuo angolo
sento il calore dei tuoi palpiti
Allontana da me i venti solerti
ferma i sospiri indolenti
e divieni salita .
Così la chiamano , fantasia ,
o fuga dal quotidiano ?


Buona Immacolata
Nel Tuo viso c’è il candore
Sei da Dio Immacolata
nell’ immagine dell’amore

La tua bellezza è un canto di ciglio
Il tuo viso è espressione di candore
Sei la madre del divin figlio

Ora il tuo viso appare triste
per i tuoi figli prediletti
che hanno solo idee deiste

Fa che il tuo invisibile raggio
penetri nel cuore di chi
possa di lode farti omaggio

perché Tu Donna offesa
da noi che siamo fango e peccato
la tua bellezza sia sempre difesa

che il Tuo sguardo dia valore
alla parola che vacilla
all’incerto nostro cuore

all’infinito , al tutto , al nulla
al nostro tempo e allo spazio
equilibra ciò che basculla
 

Fantasia , fragranza inattesa
Risegno le nuvole in cielo
come favole semimoventi
quando il pensiero si copre di gelo

Impalpabile come l’illusione
luminosa come le stelle
mi infilo nel suo alone

Risento il rumor del mare
come stupore sfuggente
che solo la fantasia mi può dare

Ritrovo le sere
ricamando tramonti
ed inseguo le lucciole vere

Va avanti da sola non mi aspetta
perché sa che ai miei occhi sparirebbe
perché la mia età ormai non l’accetta

la lascio correre e sorrido
la mia mente indugia
solo al presente l’affido

mi fermo sul ciglio della tua porta
mentre tu ,fantasia , spicchi il volo
la tua scomparsa nella realtà mi riporta

un lampo si accende nella mia mente
con l’ intento di ritrovarla dentro
ma nel mio vero un tuono l’attende

non molli ,ti rinfili in quel mio libro
e mi dici , sfoglia le immagini
sono risorta , leggera nel cielo io libro

a frugare in silenzio quel sogno d’incanto
a contare le stelle frammenti di stille
che avvolgono ,dei poeti smarriti ,il loro canto
 

Respiro bagnato di umidità
Il cielo muto dorme
sotto una coltre di nuvole
e mette in delirio il sole
duella col vento
ora afa , ora bora , ora bonaccia .
L’incessante pioggia
scende garrendo
sulla città che tace
sul viandante che cerca rifugio
sul cic ciac delle suole delle scarpe;
viene giù e si posa
sferzante sulle strade
sui cassonetti ricolmi d’immondizia
va e trascina e si ferma
per mancanza di tombini
sommerge inonda
non fa discernimento ,tutto bagna.
Sai cosa vorrei in questo momento ?
Un ombrello ? certo sì , perché ora piove ,
invece, ti chiedo una penna
per vers/are un respiro
bagnato di umidità
e di abbandono di questa città, Taranto .
 

Il Natale ritorna
Tra angeli & demoni
follia & ragione
sensazioni & emozioni
rifiuto & accettazione
il Natale ritorna
se pur zoppicante
negato , mancato
si stacca dal cielo , errante
il raggio del creato
discende sulla terra
per lucidarla a nuovo
cacciare la guerra
e sognare di nuovo
con il suo ago di speranza
divino , umano , di luce
di pace ,bontà , alleanza
un vestito ci cuce
1 sacro x 1
1 umano x 1
1 puro x 1
x ognuno di noi
x proteggerci di nuovo
x lucidarci di nuovo
x risolvere di nuovo
la moltiplicazione dei suoi divini beni
con una giusta divisione tra noi terreni
Apriamo la mano serrata nel pugno
prima di colpire chi sorride con grugno
ritirate promesse vacue fatte di parole
nella con /fusione fermiamo mani mariole
 

Inverto il mio tempo
Vedo il mio ieri
ricolmo di orizzonti
sia limpidi che opachi
e tra i suoi scorci
una luce scorgo
mi chiedo :
sarà il mio domani ?
In questo mio spasimo
penso al futuro
sarà di resa
di speranza
intanto ricamo
con dita invisibili
un angelo con il viso
nascosto tra le sue ali .
 

E il coccodrillo cosa fa…
Ecco, una nuova tragedia si piange
la solidarietà nel mondo si sparge
qualche lacrima qua e là della gente
scivola sul viso amaramente
[E il coccodrillo come fa
Non c’è nessuno che lo sa...]
Si impreca la carità
chissà dov’è la verità
la tragedia immane
intanto rimane
in quel passaggio del tifone
bellezza solo per l’informazione
Mancano acqua , farmaci
disperazione
tra la popolazione
per ora solo parole mendaci
riflettori
a comando si accendono
notizie di redattori
e poi, come sempre l’ abbandono
un quadro triste , sordo
di speranza di dolore profondo .
 

La donna che leggeva il mare
Ancora la ricordo
forse l'immagino
quella donna che leggeva il mare
una compagna, una nemica, amante
il suo nome era “solitudine “
Si adagiava
a volte fiacca, a volte forte
sulla riva assolata dai dubbi
mentre l’onda si rannicchiava
dopo i dossi che il vento vibrare faceva.
Come una vela sfumava all’orizzonte
quando una voce in risacca risuonava
la raccoglieva come fa un bimbo con il secchiello
e si costruiva sulla riva un bel castello
con i frammenti di un respiro giunto dal mare
si dondolava felice e poi sfrontata e indifesa
tra le incaute emozioni raccolte spariva
 

Tanka della nostalgia
come un pierrot
china il capo terge
una lacrima

dagli occhi affranti
del c’era una volta
 

La nostalgia
La nostalgia è una tuta di stelle
tra le nuvole a catinelle
la indosso quando il sole reclina
nella sera adamantina
che imbruna nella saffica luna
passando segreta nella sua cruna
L’accolgo come una sinfonia
e la cullo con la malinconia
s’impiglia nei ricordi di cose antiche
nel suono di voci lontane ed amiche
spesso si rispecchia nella tristezza
la mando via con una morsa di tenerezza.


Novembre
Si rispecchia in un bicchiere di pioggia
in un raggio del sole che sulla tomba si poggia
in quell’orologio senza lancette della morte
per le anime stolte ed accorte
In una preghiera per il tuo Santo
per chi è affranto e chi ti sta accanto
il tutto fa parte di quel calendario
di un tempo di conforto o di calvario
i cui fogli siamo noi a voltare
a strappare e a cambiare
tra attese , culle , morte e fragranza
con quel richiamo alla speranza


Come era bello il viaggio in treno
Il treno avanzava tra nuvole basse
Eurostar , un mondo in visione
nei vagoni di prima ,di seconda classe
c’era agitazione e confusione
Scorrevano come rette le rotaie
insieme ai binari della mia mente
come quelle foglie d’autunno sulle gaie
morendo due volte si increspavano lentamente
Come era bello parlare
come era bello comunicare
il viaggio in treno è diventato
un pigiare di tasti ,senza saluto garbato
attese per salire, attese per scendere
sulle soglie di ogni stazione
ci si affretta con veloce procedere
tra la gente in eccitazione
Cento,dal grigio cielo e buie vie
città terremotata nelle coscienze
chiuse case, chiese e abazie
mi è apparsa grigia senza più onorificenze
La sua arte è stata divorata dal terremoto
ma c’è chi aspetta di assaporare gloria
non ha più colore, solo l’odore della memoria
domani chissà se si riempirà quel vuoto .
 

L’ amore simpatico
Nel suo nascere istintivo
diventa diabolico
pudico
impulsivo
è l’amore che si esprime
nelle sue formi cangianti
con dolci rime
o versi abbaglianti
stupore nell’innamoramento
finzione quando crede solo in se stesso
accoramento o solo accoppiamento
nel suo amplesso
erotico nei giochi di contatto
lascia all’immaginazione di godere
stupefatto
a raccogliere
aspetti arcani
incanti , stupori
profani
adulatori
la poesia è vicina a quella sessuale
alla sua doglia e alla sua gioia
amorale , morale
di brama , d’ armonia
come due corpi nudi vivi che si svelano
api a suggere dall’uno all’altro fiore
vividi sapori come il miele e intonano
bisbigli o canti d’amore .
Sei tu , amore, la musa ispiratrice
non scrivo se non pensando a te
quando ti curvi verso di me
sei tu il fuoco , fiamma divulgatrice
di parole omaggio
del mio poetico linguaggio
 

Oltre
Oltre il godimento del desiderio
godi della moralità del tuo pensiero
saziati di sensi di pienezza
scopri , se pur assurda , la visione del mistero
Mi dicevi .
Sul ciglio di quell’ uscio che è la poesia
nel centro di quel ventre che è quello mio
realizza la salita verso il piacere immenso .
Spesso la poesia ceda la parola a labbra d'osteria
avvelenando come ranuncolo le rime
non è più voce a far partorire il verso
che il silenzio possa valersi della mano
a cancellare ciò che non dice niente
Sentirsi felici tra righi e ghirigori
che affiorano sulla pelle
come ciuffi di erba salvifica
se pur attecchiti tra piante da calpestare.
Uno sguardo sprofondato nella tenerezza
può far nascere un’emozione di bellezza
a trattenere l’amore
quando si allontana per un forte vento
e l'esistenza s’avventura in un vortice d’anime
oltrepassando… oltre
l’amore che attese poeticamente l'amore
 

La mia colonna sonora ( primo amore )
Tra le pagine di Liala, libro rosa
che da ragazza leggevo di nascosto
una viola mi è apparsa di un impallidito rosa
regalo del primo bacio corrisposto

Lui suonava la fisarmonica
io la pianola , la sua voce era armonica
amava le canzoni di Morandi , Battisti
a quel tempo i più benvisti

Se non avessi più te meglio morire
all’uscita di scuola era solito dire
tra il silenzio e il mio sguardo dispersivo
sospirava non mi lasciare ed io arrossivo

Non c’erano SMS per dirsi t’amo
ciò che trovavo era un bigliettino
non sempre tutto dal cuore rimoviamo
io sono Antonia e tu eri Lui-detto Gino

Ma tutto è finito , e chissà cosa lui ora fa
il suo dolce bacio nel mio cuore sta
tutto è cambiato anche la scuola media “Alfieri “
“volli fortissimamente volli”solo baci, chissà se veri .

Instancabilmente l’amore si rinnova
ad esplorare nuove cose e nuove vie
se pur giungi su una terra nuova
il tempo non ti fa fare più acrobazie

Se il primo amore è quell’appassito fiore
ha dato il via a melodie ed accordi
era un concerto a quattro mani e un cuore
ora è la colonna sonora dei miei ricordi
 

Che nuda realtà
Il nero inchiostro dell’editoria
stilla ciò che il desiderio agogna
di fare soldi o di vanagloria
A scrivere siamo tutti bravi
dalla casalinga , carcerato, all’ ignorante
parole accartocciate senza alcun senso
giacciono tra righe di costosi libri .
Che nuda realtà
La vera cultura è ridotta al silenzio
sui libri e nomi di qualità
sono stati messi i sigilli
dell’incapacità e povertà
Tutto si sta spegnendo
malgrado le luci della scienza
che illumina male i giovani impazziti
tra discoteche ed estasi di respiri
Di un bookè rimasto solo il facebook
perché caduti nell’intrigo di parole fatte.
Il loro alfabeto è un Acca muta
dal Ci di civiltà resta solo viltà
non più eccezioni e regole
o importanti propri-età
per qualsiasi età nel dizionario
restano la M e la S dell’ MSM e SMS
forse per una svista l’A va azze-rata
nell’ultima rata che è la zeta
da dare a tutti con un grosso zero.
Se avara è la gioventù
quale sarà la nuova umanità
nata dall’attuale civiltà ?
Che nuda realtà

Polemica sui funerali
Sulle esequie del capitano nazista
non mi meraviglio dell’accanimento
anche se e a volte sono pacifista
non digerisco quel fatto cruento

No alle esequie dentro le chiese
bene questo non lo capisco
Dio di perdonare a noi ci chiese
anche se di fronte ai delitti io aborrisco

Anche la mafia fa tanto male
eppur la chiesa a loro viene incontro
piangono dietro ad un confessionale
anche se dicono che non c’è riscontro

Morte causata da mano assassina
non è certamente legittima rappresaglia
ma solamente carneficina
e non si può certo dare una medaglia

Nelle fosse furono uccise 320 persone
dolore di chi la guerra la subisce solamente
nel mare di Lampedusa sono morti più di 300 persone
è dolore , disperazione , ma ancora niente si fa per quella gente .

Che sia cremato con ceneri sparse in mare
sarà Dio che saprà cosa fare
per l’uomo perdonare non sempre ce la fa
odio , dolore nel cuore sempre resterà
 

Ti ho conosciuto …
Sei arrivato in silenzio, in quel momento
ho sentito battere il mio cuore
se dicessi ti amo come allora , sappi che mento
è d’ obbligo amare per non far morire l’amore

Quei gusci di speranza si sono aperti
hanno fatto cadere stelle e desideri
per volerti e se mai ancora ad ascoltarti
dovrei annullare i miei dubbiosi pensieri

L’amore va dichiarato giorno dopo giorno
che possa richiamare i sentimenti
e se pur indietro ritorno
ormai non sono più crescenti

Se pur non finiti
nulla ora è nascente
desideri assopiti
con il tenero amore sempre presente .

Ho creduto poi di averlo conosciuto
quell’amore , ma nudo di sole
presto è caduto
nasceva solo dalle mie fole

Ho creduto di coglierlo
come un fiore profumato
ma non a trattenerlo
perché era accecato

Ti ho conosciuto nella mia quotidiana poesia
che ricamo sia con la mente che con il cuore
in un tramonto di nostalgia che spesso caccio via
frizzante d’azzurro e di rosa di bambini e d’amore

Quell’ amore riflesso che mi sdoppiava la notte
spegne fotogrammi d’un tempo e zuma
ad amare presenze sempre più indotte
in un sorriso che mi accarezza come una piuma.
 

Il primo amore
Sempre ritrovo un primo amore
quando l’oggetto mi tocca il cuore
quando la quiete e l’azzurro cielo
sgombra di nuvole si toglie il velo

Odora di terra , di mare, di creato
di pioggia , di fiume, di sole assetato
scogli che come spugne assorbono
sogni , desideri che in me nascono

Mi segui silenzioso o come mare impazzito
ed io che sono nata dal tuo sguardo infinito
ti sento vibrare nelle mie ansie d’amore
sali , scendi , ti fermi come un ascensore

Mi muovo verso di te come mare alla sabbia
lasciando dietro tutta la mia rabbia
attraverso arcobaleni gocciolanti di speranza
abbandono anche la mia arroganza

Raggiungo il tuo porto sicuro
per vedere il mio futuro
e mi conduci per campi capaci
di accogliere carezze e baci
 

Torna l’autunno
Torna l’autunno e tu foglia
imbevuta di vento, di sole
hai dentro il pianto
e fuori la tristezza
Il sole muta il calore
nell ‘ afa si adagia
che si spande umidiccia
sulle croci di requiem
nell’estate di San Martino
tepore del dono divino,
La luna scruta il silenzio
al valico dei castagni,
e tu gabbiano
tra l’aria salmastra
e risacche del mare
sei in attesa di un volo
forse senza ritorno
Vendemmiato tempo
come un sipario rosso
cali tra fiotti di vapore
che vanno vengono, ritornano
come messaggi del cielo scivolano
nel caleidoscopio di questa stagione
 

Per coloro che speravano di vivere.
Tra una sponda e un’altra
scivola lieve sul mare la scialuppa
e l’ attesa della meta
si culla tra onda e onda
Il cuscino del mondo
alla sciagura li abbandona
e l ' eco che ritorna
finisce in un letto senza sponde
in un mare di indifferenza
dove si alzano gorghi
e fuochi che si accendono
su quella gente che si allontana
da un cielo spietato senza spazio
in cerca solo di un riparo
Ci rivedremo nel porto
di Lampedusa ,implume del tempo
dove zampilla il verde - si dissero -
E poi … la fragilità delle loro vite
ora volteggiano e si sono fermate
su quel braccio di mare
breve, se misurato in miglia,
lungo un'eternità, se attraversato con ansia
Alla fine non si vedono
più ondeggiare le stelle sognanti
ma solo i segni della tragedia,
la paura vibra tra echi di aiuto
sordi al loro richiamo
e quella luna simile ad un faro
nasconde la notte in un velo di dolore
e nelle lacrime della notte
l’onda inghiotte vite e speranze .
L’alba si è tinta di rosso
tutti senza più passato
e senza l’immagine del domani
e tra quelli che restano
la speranza muore nelle loro mani .
 

Sfoglio il giornale e penso …
Sfoglio il giornale e penso …
e le notizie addenso .
A A A svendersi l’Italia a qualsiasi offerente
Telecon alla spagna , notizia deludente !
L’eterna derisione tra interessi e conflitti
non ci darà una realtà migliore e più profitti
I politici sono bravi solo a parlare
a denigrare e a giurare
ma la fiducia diventa solo dovere
per l’onesta gente che resta ad attendere
Scattavano i pagamenti di Imu, Tares e Iva
mentre Berlusconi la sua morale impietriva
Ma cosa può cambiare?
Cosa si può fare?
Se andiamo dietro a questi ciarlatani
i cui cervelli son diventati deretani
diventeremo tutti dei malandati
ai loro sporchi affari resteremo abbrancati
C’è perfino chi dice che i posti ci sono
sono i ragazzi che sbandati appaiono
Sul futuro di Taranto cosa posso dire?
C’è solamente tutto da ripulire
Precoce equilibro ormonale
tumori e miseria questa è la situazione attuale
Scene raccapriccianti di quel mortale naufragio
Povera Europa! chissà perchéè sempre in disagio
Il Papa prega e ci richiama alla fede
nell’ amore lui crede e solo amore ci chiede.
 

Il tempo è dentro di noi
Il giorno si curva
nel cerchio sole- luna
e l’uomo l’ accompagna
nella sua luce solitaria
dove i ricordi s’increspano
come foglie in autunno.
L’inafferrabile tempo
lo vedi in una ecografia
lo senti sulla pelle
sa di lieve menta
di sguardi a veletta
traccia l’alea della vita
e spinge lontano
i fragili fruscii del desiderio .
Sull’ultima canicola del sole
reclina il viso alla luna
e nel capo canuto i pensieri
covano nidi di rimorsi , di rimpianti
annosi tarli che tarmano il presente .
Sulla via di quell’andare ,
sia pure illuso , vuoto,
non c’è mai un nulla
ma un ‘ombra che stupisce lo sguardo .
 

Indovinello (I nonni)
Sono sempre presenti con i loro incanti
con quella pace che emana un fiore
con la pazienza e i loro canti
rendono allegro il vostro cuore
Nei loro sguardi c’è tanto amore
su di loro potete sempre contare
restano con voi per tante ore
quando mamma e papà vanno a lavorare
Tacitamente stanno a guardare
non si frammezzano tra figlia o figlio
silenziosamente sanno ascoltare
a volte esprimono solo un consiglio .
Piume di tempo nelle loro mani
ma a spasso portano i nipotini
loro sono saggi perchè anziani
ma nello spirito sono come bambini
Attenti a fiutare ogni minaccia
a lenire il mal di pancia
lei sa preparare biscotti e focaccia
lui nella rete la palla lancia
Sono lo specchio di mamma e papà
tra i ricordi e il progresso stanno
correndo con voi di qua e di là
con la gioia se pur con l’ affanno.
 

Arriva puntuale
Arriva puntuale il tempo
che non dà più tempo a tutto ,
ai sogni che il vento allontana
tra fruscii di foglie d’autunno
Le rughe crescenti delle mie mani
ancora , di nuovo stringono
le candide mani di bambini
che chiedano aiuto a muoversi
in una coscienza che appartiene
ad altri , umana e diversa.
E’ la vita, una rivoluzione
tra le alterne fasi di lune
Cosa c’è di più al di là
se non un cuore che rotola
tra grida di dolore e di gioia .


Parole di poesia
La poesia si specchia
come una donna nella luna
riempie un bicchiere
di pioggia dal cielo
e propina il suo verso
Si dona all’ amore
con vezzo di tristezza
tenerezza
carezza
abbraccia poeti di qualità
di un tempo antico ,amico
alla ricerca di parole
che nel presente versa
in sintonia col fuori , col dentro
dell’anima senza contese .
Parole di poesia
che nessun vento
potrà mai spegnere .
 

Cieli unici , lucenti di pace
Nel silenzio delle stelle
squarcia un lampo ribelle
nel loro brillio soave
echeggia un andante grave
un fuoco di bombarde
fa festa nella Siria , tra l’odio arde
Nel mondo fermenta la morte
e una guerra tra fratelli si avverte
Una schiera di ladri sordi
nella casa terrestre dei balordi
grida guerra tra soffi di sospiri
e dolorosi respiri
Nella casa dei cieli gli unici eletti
suonano dixielands di pace diretti
a chi la pace spera
tra blues di digiuno e preghiera
Mentre Dio alle soglie del sole
rimbocca nuvole di fuoco del colpevole
e piange sugli incendi profani
mentre tesse albe di speranza per i cristiani
Vorrei che ogni trincea diventasse
un’ umile capanna ed ospitasse
bimbi , giochi, gioia e sorrisi
dalla pace condivisi
 

…solo perché, non sono un poeta
Se la consonanza , l’assonanza
brilla la stella , nel cielo fiero
non hanno un percorso logico
è solo perché, non sono un poeta
Se la sequenza delle mie strofe
non ha un senso ritmico
e la metrica diventa più che libera
è solo perchè, non sono un poeta
Il risultato è solamente
quello di evocare i miei sentimenti
un avvenimento molto comune
può essere l’occasione della mia poesia
se nella notte odo un suono
ecco che nel giorno diventa canto
un tramonto in riva al mare
dagli occhi al cuore per me è poesia
il silenzio di un paesaggio deserto
strano e misterioso è un messaggio ispirato
Quindi cos’è la poesia per il poeta ?
[E’ questo "poetare" meraviglioso sito
che ci ha reso tutti quanti poeti ]
Poesia e musica fatta con le parole
versi che dicono , versi che tacciano
in un tempo che fugge e che si ferma
insieme ai momenti e alle emozioni .
Non so perchè e non so per cosa
sento a volte un torpore accarezzarmi il cuore
non sono un poeta, ma a me basta sperare amore.


Il posto della poesia
Il posto della poesia
è l'amore , la fantasia
se pur senza serratura ,che importa,
purchè la sua casa abbia una porta
per far passare le emozioni
il passo ritmico , suoni e passioni
Il vento sarà il verso corale
l’onda del mare la carezza musicale
l’universo con un unico brillio
sarà per la poesia il suo scintillio
Le sensazioni fissate dalle penne
resteranno emozioni perenne
le ali al vento le schiuderanno
senza confini libere voleranno
 

Gli ultimi spiccioli di un’ estate
Sulla spiaggia bambini e amici
preparano calendari scolastici
chiusi ormai gli ombrelloni
allargati al sole tra emozioni
di un tuffo a mare dei bagnanti
meriggi accaldati e calanti
Ora il sole sfida nuvole addensate
di lacrime, di malinconia ovattate
Se pur l’astro emana luce e calore
dell’estate e delle ferie è finito l’ardore
non ci sono più dolci risvegli tra cicalii
ma solo sveglie, fermenti e strepitii
torna settembre sento il suo passo
il suo profumo lo sento addosso
 

Libertà
Sì ! Ti ho vista
mentre guardavo una stella
ti ho conosciuta
in un paesaggio di primavera
in una conchiglia di mare
in una bella poesia
nel vento allacciato all’onda
sul filo leggero di un aquilone
nella bolla di una cannuccia
Ti sei fermata sul viso di un bimbo
in un cuculo sul ramo
mentre batteva ali e tempo
in un infinito dondolar di stelle
nei trepidi passi
di uno spazio, di un tempo
del mio vedere , del mio sentire.
 

L'afflato della vendemmia
E' bello alzarsi di buon ora
quando il sonno ancora
non ci abbandona
camminare
tra echi di voci ,
ricordi , sogni
che filtrano tra rami
di vite sospese
sorretti da fili di cielo
imperlato di nuvole scarne
andare
per i campi della
pampinosa terra
che verzica sotto
passi sonnacchiosi
irrorata da graspi cascanti
dell''uva tumida
dalle foglie giallognole
accartocciate per terra
olfare
il profumo intenso
di vinaccia che si trasforma
in succo, in mosto
fermare
momenti fuggenti
dolenti richiami
dolci rimembri
ritrovarsi:
in un piacevole
passo di ricordi
rapiti dalla magia
della rubente vendemmia
che estasierà l'anima
con un calice ambito
dal rosso riflesso
nel cuore impresso.


Batte il tempo
Chi recita finge
e la sua vita
danza ,sfuma, vagheggia
tra saliscendi di sipari di un palcoscenico
Crede di sapere quando inizia
quando finisce lo spettacolo
Chi narra vive
e rispecchia le sue stagioni
impresse sul viso ,nel cuore,
dove la trama è il vivere
tra la sabbia di una clessidra
Lungo quel viaggio
ombre rincorrono
a graffiare il presente
chino nei ricordi
e alle spalle , il domani
e la paura di sempre .
 

Colloquio semiserio con la luna
Che fai tu, luna, in ciel?
Dimmi, che fai, silenziosa luna?
ti chiese Leopardi , il poeta eterno.
Io, che intingo soltanto la penna nella poesia
catturo di te i tuoi sospiri
per il ribollio della terra che ti soffoca
Ti prego , no, non ti spegnere
perché ogni tuo sospiro
diventa un sogno sfilacciato
Cosa c’è in fondo alla tua luce?
dietro il tuo candore , oltre l’apparenza?
Sei ombra nei vicoli .
Sei luce sul tetto del mondo.
Sei tempo che gira come le tue facce.
Vieni, luna , tra i cunicoli della mia mente
dona all’umano l ‘amore per il creato.
Ti fermi piena all’orizzonte
ti tingi d’azzurro, di rosso,
il tuo sguardo è il colore del mare
ti specchi nella marea
nel naufrago che più non fa ritorno.
Mi guardi? mi dici che non puoi vedere
la tua luce perché zuma in nuvole di vento
e filtra nei lumi torbidi della città.
Tante volte ti ho atteso alla finestra
dopo aver scansato i dardi rossi del sole
e nel silenzio tentare di comporre versi.
Ma ogni verso di quel pastore errante
se pur passato
ritorna nel cuore di chi di-spera
intanto il mondo muta la faccia senza colore
e senza posa nel giro del nulla
mentre tu come una dea ti celi
dietro l’orizzonte all’apparir del sole .
 

C'è sempre qualcosa che...
Come una girandola nel dirmi e nel frenarmi
vivo continuando da sola a tormentarmi
tante, forse troppe volte
ho detto , basta , sono stanca,
alla fine però mi guardo intorno
e mi aggrappo a ciò che ho di più caro.
Alla gioia quando vedo felici figli , nipoti ,
bambini, tutto il resto è solo silenzio
vento spinto da una vela di rimorsi , ricordi
incomprensioni e di malintesi .
Nell’ ’ultima versione del mio tempo,
prima che io chiuda la mia traduzione ,
ho impresso sui fogli dei miei giorni,
negli spazi del rigo, delle note di sintassi ,
di grammatica, giuste o no, non importa ,
servono a ricostruire ciò che ho lasciato
soprattutto gli errori passati .
C’è sempre un brillio, se pur disperato e finale ,
come quando il sole la luce a noi nasconde
il mare ci attanaglia e l’oscurità dilaga
in quei momenti c’è sempre qualcosa che riluce
e mi cattura, l’ abbraccio con Dio .
 

C’è qualcosa all’orizzonte
Là , dove il mare al soffio lieve
si scioglie ai margini fedeli con Dio
là , dove il mare tremulo
s’increspa a sera ,bacia la terra
e gira lo sguardo al nuovo giorno
tra queste due linee invisibili batte il tempo
Con gli occhi chiusi e mani senza forza
chiesi quale fosse la via per l’orizzonte
ma nessuno seppe indicarmela
e mi persi in futili fondali.
Ora mi stacco da questa realtà affamata e vuota
e riscopro la mia vita, chissà se è stata
solo una finta recita ,oppure una storia
imprevedibile , sorprendente
che vorrei che si rispecchiasse
in quel tratto infinito del Tuo amore
bianchissima luce che spegne le pupille
dà anima all’universo ,le ali al pensiero
un impulso alla vita ed eleva tutto ciò che è buono.
 

Agosto
Brilla e riluce
il raggio di luce
di agosto nudo coperto di caldo
dal mare smeraldo
in una mano un gelato
e nell’altra un ventaglio ondeggiato
La meteora del sole
che brucia le viole
lascia cadere le stelle
desideri di fuoco delle pulzelle
sotto un cielo che affonda
in una notte fonda
l’amore le induce di più
in un tuffo di sogni nell’ora blu
Su uno sfondo di vele
che oscillano come candele
l’ estate nel suo calore abbacinato
dalle avventure viene animato
chimere e rimpianti sfidano il sole
e prendendosi per mano cercano fole
la luna dalla luce limone argenta il mare
mentre il cielo sfoggia come seta la luce stellare
 

Serena e Lorenzo , i miei nipotini
Gridolini gai , parola mozzata
gioia emanano le tue sillabe
una doppia accentata
e nel tuo canto ci sono fiabe
Principessina Serena
di vivacità sei piena
come una stellina brilli
come acqua di fonte zampilli .
Tra parole forbite
dalla tua grazia abbellite
Lorenzo , sei il mio principino
Se pur piccino, sei un sapientino
Il tuo inizio alla prima elementare
sarà un evento da sottolineare
Leggere e scrivere per te non sarà un problema
con modestia e bravura sai già scrivere il tuo primo tema.
M’incanto davanti ai vostri occhi , fiera
colgo lo sguardo di vostro padre , com’ era
bambino tra le insensate e fantasiose
scene di vita per una madre preziose ed ansiose.
Forse ora non c’è più un caminetto
e la nonna che accanto al letto
estrae dalle tasche fiabe e dolcetti
mentre i nipotini dormono come angioletti
ma, non sarà una rima baciata e l’altra alternata
per dirvi che come nonna alla gioia sono approdata .


Neonata regalata in TIVÙ.
Quando le storie sono gioiose
effondono risate contagiose
armonia emanano
e nelle case trillano
come campanellini
per tutti i bambini
Quando una storia nasce
in cambio di audience in televisione
e su un cuscino rosso una bimba in fasce
finisce in trasmissione ,se pur buona è l’intenzione
di donarla ad una coppia senza figli
loro , non sono nè cani e né conigli
i bambini sono angeli
nascono dalle pagine dei vangeli
chi baratta la loro vita
la sua anima sarà per sempre contrita
Però , se gli istituti e tutta la burocrazia
fossero inclini all’adozione in buonagrazia
si farebbe del bene ad un bambino
senza sorriso e senza in mano il suo palloncino
e a quella mater dolorosa senza prole
si donerebbe un cuore che più non duole

[Una donna che diventa madre
d'un bambino nato da un'altra donna
è come acqua che evapora e si fa nube,
volando in cielo per portare acqua
a un albero nel deserto; Madre Teresa
]
 

 Luglio nel mare del Sud
Il sovrano sole rinfrescato
quest’anno è apparso stonato
Il clima ha messo in subbuglio
cicale , albe e tramonti di Luglio
tra le cune del vento e onde giganti
la pioggia è caduta sui bagnanti
Lampi a ciel sereno
e fulmini in un baleno
un bambino si è accasciato
fulminato
spettacolo agghiacciante
disperazione angosciante
che imbratta di dolore
cuore ed umore
poi… il mare ci ha chiamati ancora
il sole… l’orizzonte salpancora
l’acqua verde di sale con gorgogli
finisce tra le pieghe degli scogli
così l’oggi è più bello di ieri
i pensieri più leggeri
le stelle ripetute nel cielo
la luna si toglie il velo
l’estate lesta
in festa resta
 

Desiderio
Di tanto in tanto
te busco en la noche
te encuentro entre sueños
cedi alla mia zona controllata
e orni di luce il pensiero .
Serrato , protetto , difeso
ti raccolgo dalla conchiglia dell’Eros
e finisci nella trappola dei sensi
Come i cenni di pieghe sul viso,
a misura degli anni,
scendi negli arti
in un corpo ormai inquieto
Mi induci ad ardite sfide
in una jam di stelle
cadi nel pozzo
Desiderio
vorresti salire au clair de la lune
come il re dello spazio
quando strizza l’occhio al mistero
ma stai volando sin alas
intanto vai …
 

Desideri; attimi d’eterno
Desiderare cose impossibili
a che serve?
come quando mi dico
vorrei per sempre…
allora mi fermo
in fretta ammanetto quel desiderio
chissà , forse
allo sfinir di una preghiera mesta
si quieterà il fiato
su quei baluardi
dei miei desideri ridondanti
che battono sulla mia tastiera
notes en vol
parole senza senso
che s’embricano
sulle mie brulle scogliere ormai sbiadite
M’affanno ancora a cercare l’infinito
così come quando lui incontra il mare
desidero sfidar le ombre
dove riluce solamente la paura
del quotidiano
del futuro
e resto stupefatta in attesa .
I desideri chissà dove vanno ?
Forse si trasformano in attimi d’eterno ?
 

La gente è in/volo
De/collo, in/discesa
l’umana pacatezza
si alza con un rombo assordante
a distorcere ombre
che nascondono la terra
in un volo libero
sconfinante il malcontento
La terra si ribella
grida:
allacciare, prego ,
le cinture di sicurezza
invertiamo il volo
incrociamo le co/ordinate
della giusta rotta
non basta farsi il segno della croce
tra tante croci che ci hanno imposto
per questa catastrofe in pieno svolgimento
ci vorrebbe un atterraggio di emergenza
 

Restare nel tempo
Il veloce cammino
di passi confusi
come quelli di un bambino
sono ormai conclusi
nel corso tratteggiato
di nebbia e di ricordi
ed qui che viene allunato
tra accordi e precordi

Il tempo sfugge ,passa costante
ripete il suo refrain bio-logico
cresce , cala ansante
da nemico o da amico
ci lascia sempre una canzone
una poesia , una parola
delusione e ammirazione
e poi…nell’ultimo respiro vola

Dalla prima luce dell’aurora
fino all’ultima ora
anche se tutto sembra svanire
nei confini amarognoli di quel divenire
tu , vita resta nel tempo
a raccogliere dallo spazio –tempo
delle tue ultime stagioni
una rifiorita d’ occasioni .



Poesia illustrata
La poesia foggiata
viene dal poeta poggiata
nella luce che s’alza al mattino
e si china in un raggio turchino
Nel sole al tramonto
tra lune e schegge a confronto
nel grembo del tempo ribolle
e si adagia sul colle
nel fumo che diventa sera
nel grigio che dipinge l ’atmosfera
nel tempo ombrato
e si stende sul lago a lungo sognato
Muove i passi nel ricordo
frangia del pensiero e della vita il bordo
nel silenzio estremo
nell’arcano lampeggio supremo
Poesia illustrata
a lettere morte allegata
missive in bottiglia
o in conchiglia
sperdute , spedite
dalle onde inghiottite
versi , figure versate sul foglio
risuonano in risacca o s’aggrappano allo scoglio
 

S/concerto
Quando l’ultima ciocca di sole
fa una crocchia alla luna
il cielo arrotola insieme
luce e buio , la sera
accucciata nel fumo
di un fanale annebbiato
spegne al giorno il suo ciarliero concerto
con un scambio veloce di saluti
continuiamo la nostra ricerca
nella solitudine della notte
e se non c’è un qualcuno
o qualcosa nel pensiero a dargli colore
tutto diventa un disarmonico sconcerto
 

Rendez-vous con Dio
L’arringa chiuse il processo
l’imputato fu dimesso
anche se le sue probità
erano ombrate di moralità
Tra appelli , cassazioni , sentenze
il lungo foro del tempo e delle clemenze,
quelle che escludono errori e prove
che la condanna rimuove,
suggellarono la “veridicità”
senza colpa di gravità
L’ultima sentenza ora spetta a Dio
che descriverà in assoluto il suo io
dove il suo nome chissà se sarà inciso
nel libro della Misericordia e del Paradiso.
 

Il sogno
Nei miei sogni della notte blu
c’è sempre l’ombra di chi non c’è più
Il sonno poi diventa tormento
e per la paura non mi addormento
perché c’è un volto un po’ confuso
che dalla mia mente avevo escluso
il ricordo di un vecchio villano
che sulla mia spalla posò la mano
Ero bambina , pensavo, sarà una carezza
invece era una sua nefandezza
Sant Antonio con la sua intercessione
e mia madre con la sua devozione
riescono ancora a rendermi felice
perché a loro sempre sarò debitrice.
Ogni storia diventa più vera
con un grazie e una preghiera
un piccolo seme depone in noi Gesù
e poi ci dice … coltivalo tu .
 

Ricordo d’appiglio
La memoria è l’antico edificio
dove si conserva il tempo
una lista di storie , amori, amici
Si riempie ogni giorno di pensieri
di parole ,di speranze e dubbi ,
odio e nemici beh! questi li caccia via .
Dentro gira l’orologio senza sfere
che preme sui muri degli anni
e nel silenzio estremo di quel salone
il ricordo intriso scioglie l’argilla
e profuma di roccia calcarea
In quella sala d’attesa
si ritorna ai sentimenti traditi
a quelli mai avuti
sulle radici della nostalgia
si fermano sui davanzali dello stupore
e sui riemersi profumi del vento .
 

L'indice utilizzato
L'indice toccabile
dal senso tattile
l'indice puntato
a volte sgarbato
l'indice infine
del libro la fine
di uomini all'indice
o libri d' appendice
insieme al medio è vittoria presa
ma per alcuni e per il . ... presa


Sì, alla memoria …ma non basta
Ogni vita spezzata
si ritrova tra le pagine
della nostra memoria
il lutto piange dentro la storia
che mai scriverà fine
Ogni massacro , ogni guerra
di mafia ammazzerà il regno dei giusti
la verità spossessata non reggerà alla giustizia
se i titoli di coda scorreranno veloci
nel silenzio e nell’indifferenza
sotto una mano complice
che mischia lacrime e piombo.
La memoria rivendica il grido
di pace e giustizia
di stragi irrisolte
Borsellino ,Falcone
di uomini morti
per la vittoria di giustizia
che si pongono
a testimoni del tempo
Si esalta , si eleva
s’innalza sublime
il loro nome, la loro dignità
Sì, alla giornata alla memoria, ma non basta
ci vorrebbe anche la giornata all’attenzione
per quelli che ancora sono in circolazione
per quelli che ancora progettano stragi .
 

Tempo del vedere , tempo del sentire
Quando il tempo come grandine
si poserà su di te
guarda il cielo
con gli occhi di un bimbo
Quando per te si accenderà
una pira di fuoco che al cuore arriverà
guarda con gli occhi del mare
Tra fuoco e pioggia
salsedine sgorgherà
ma ci sarà sempre una primavera
che spazzerà
il pallore dell’inverno
allora ,avrai capito cos’è l’acqua
perché c’è il fuoco
Il tempo scorrerà
come una vela al lido approderà
il fuoco diventerà fumo
e si sarà fatto ombra
ma , quando non riuscirai
più a sentir nessuno canto
perché il tuo corpo sarà sordo
ascolta quel Cantore alato
che ti farà approdare tra pioppi celesti
così il creato e la coscienza
si armonizzeranno
 

La Pentecoste
Lo spirito Santo dal cielo discese
la sera in cui una luce di fuoco si accese
aprì le ali la colomba dell’amore
e un rombo di vento scosse il torpore
Maria sorrise tra volti radiosi
di gioia e di pace bramosi
Tu fuoco ,vento
portasti questo evento
Padre senza volto
a tutti hai dato il volto
di tuo figlio Gesù
che hai mandato quaggiù
Spirito Creatore,
opera d’amore
ponte di luce
al cielo conduce
la Tua Trinità
è finita nell’umana umanità
con lingue ardenti
sulle anime dei credenti

(dalla Pentecoste di Manzoni: *quando su te lo Spirito
rinnovator discese, e l'inconsunta fiaccola nella tua destra accese
* tal risonò moltiplice la voce dello Spiro: l'Arabo, il Parto, il Siro in suo sermon l'udì.
* e quando, in man recandosi il prezzo del perdono,da questa polve al trono del Genitor salì
)
 

Il segreto di un fiocco di neve.
Se credi
o non credi
che differenza c’è
nel rito della vita c’è
un cilindro di fiati sospesi
gemiti di stupore appesi
ad un filo dove la sfera gira
tra i suoi giochi circolari ispira
ad un poeta, a un pittore ciò che è bello
alla Sua penna e al Suo pennello.
Noi , nello spazio-tempo di quel cerchio stretti
da qualcuno siamo protetti
e nella struttura di un fiocco di neve
si possono nascondere delle primavere
le cancellerei se fossi personalista
non le condividerei se fossi egotista
 

Un nom! la femme, la donna .
Donna ti rispecchi in ogni dove
dans un espace d’un jour, d’une soiree, altrove
Non con il rossetto scrivi il tuo nome
ma con il sangue di un pugnale nell’addome
Dietro un velo sbirci curiosa
di dignità e rispetto bramosa
Donna, le tue forme non danno più brivido
ecco trattamenti per un corpo vivido
con l’ illusione di varcare la soglia del tempo
in un cambiamento speri nel frattempo
Spesso hai il respiro annodato in gola
per te e per gelosia si arma la mano di pistola
Donna ammaliante politicante
sciorini inganni e sei poco assicurante
Dietro a Venere , Arpia , Baccante , Sirena
Vestale, Musa c’è una donna libera o in catena
Donne Martiri che ancora lottano per la verità
per i diritti civili e per la conquista della libertà .


La libertàè sempre la libertà di dissentire.
Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene.

– Rosa Luxemburg –
 

Mamma-Donna
Non è vero che tutte le mamme, le donne son belle
e neppure vivano e brillano nel cielo come stelle
ma, quando un bambino chiama e dice mamma
e l’uomo donna, diventano le chiavi su un pentagramma


M agica diventa la parola

A ffettusa nel cuore vola

M aggio l’accoglie , la festeggia come

M iracolo Divino , Maria è il suo nome

A ppare come una creatura bellissima
donna dolcissima

**********

D i cucina ha l’odore

O di profumi e di fiore

N ei mestieri la luce

N uda , vestita alla gioia conduce

A nsie distruggono la sua libertà
la sua dignità

 

Qualcuno vuole che…
Dal cielo e dalla sua azzurrità
qualcuno ha rubato la tranquillità
qualcuno vuole tutto falsificare
per respirare l’aria dobbiamo rubare

pesano i respiri di tante litanie
grida il sole per le varie alchimie
le stelle e la luna vagano languide
non sono più le nostre guide

non basta più il canto del pettirosso
e il sangue non scorre più rosso
ciò che resta è l’ansia che distrugge la vita
e che allo sconforto fa da calamita

la falsità umilia la verità
non si sa più cosa è la libertà
intorno l’aria vibra di attese
si spera sempre nelle riprese

la natura sembra che voglia rispondere
di tanto in tanto con morte e bufere
neppure lei sa se chiudersi o sbocciare
e tra incertezze continuiamo a stare

la nostra vita sta in mezzo al guado
fra le sponde di un vero degrado
a quell’età fresca di fiori
segue un’ altra latra di afrori
 

Mamma
Tra noi c’era stampato sul viso
quel dolce nascosto sorriso
quel “ti voglio bene” mai esternato
solamente dentro sussurrato
Che dolce sensazione quando ti penso
è come un dondolio di emozioni, intenso
ci sono segni che porto nel mio cuore
segni senza tempo del tuo amore .
Una mamma tace al figlio i suoi dolori
mai si lamenta per i suoi lavori
la sua carezza è un dolce tocco di un angelo
la sua bellezza è la Pietà di Michelangelo .
 

Lettera ad un uomo
Di che vuoi parlare? di noi, donne
come saremo, con jeans o con gonne
come siamo, come eravamo
noi siamo Eva e tu resterai Adamo

Mi piace immaginarti smarrito
non ci capisci e resti allibito
incerto quando ci ascolti
dall'altra parte poi ti volti

Mi piace pensare che per una volta
ti chiederai come è la donna
se da te sarà assolta
non solo per quello che c'è sotto la gonna

Non troverai la giusta risposta.
e sorrido come una Gioconda
al tuo giudizio sarò maldisposta
se penserai solo alla curva rotonda

Mimata di giorno ,felpata di sera
nella sua testa c'è una chimera
si specchiano fole e dolori
ma nel cuore tanti amori

Occhi neri , pupille truccate
sembrano a volte imbambolate
tra incanti segreti il vezzo c'è
solo perché cercano un re

a.a. a. offresi romantica
per chi non cerca legami d'amore
sincera , falsa , amica
o si dona a tutte le ore

Vive tra i suoi effimeri sogni
sotto un ampio cappello
tra le sue doti e i suoi bisogni
cerca sempre al dito un anello

Ora guardo la mia immagine.
e vedo una donna nei suoi colori.
ma non è equa la mia indagine
da sola mi ornerei solo di allori

potrei essere tutto
ma anche il contrario di tutto
rossa di passione
bianca di emozione

rosa di innocenza,
verde di speranza
rassegnata e grigia.
piena di alterigia

Tutto o il contrario di tutto
donna nei suoi dolori
serpe e colomba, soprattutto
prigioniera dei suoi amori.

Part-time di dolcezza,
mascherata nella sua bellezza
bisognosa di giustizia dagli abusi
dalla violenza e dai soprusi

Pensare ad una donna
che assomigli a qualcosa
ad una madre , sorella , a una nonna
se pur ambiziosa , angolosa , ma amorosa.

Stupirsi del vuoto quando ci lascia
da brava donna innamorata della vita,
come la storia che racchiude nella sua striscia
il tempo e il cammino della vita .
 

Nonna
Catturo dal mio io una piccola parte
la lascio rimbalzare tra i miei specchi
a volte distorti ed opachi
e tra le lenti del vostro sorriso
rifletto la mia immagine
le mie energie incastrate dall’età
e mi sento una nonna senza tempo
per una rosa in boccio
e per un sole lucente
Ma , il mai non è più mai
anche se mi terrorizza il futuro
non curo più di indagare
quanto tempo è passato
che valore abbia l’attesa,
se il tempo è divisibile all’infinito
il divisibile è il mio presente
perchè ora sono
sono con voi a giocondare nel presente
come facevo con i miei figli nel passato .
 

Eclissi
Ci sono momenti della vita
dal rumore assalita
che vorresti solo il silenzio
nessun ronzio
sola o in compagnia, non importa
fremiti e fole fuori dalla porta
Ascoltar il ribollir delle onde
o il soffio del vento tra le fronde
tacendo, leggeri voleranno i pensieri
di ricordi e nostalgie forieri
fruscii di sogni lungo le linee del cielo
e nel cuore tutto ciò che è vangelo
Aspetterò , stasera, che la luna
per metà apparirà rossa dietro la duna
mentre le stelle mi sfuggiranno via
insieme alla loro scia.
In quel silenzio mi chiederò
da che lato questa notte riposerò
sul mio mare di tempesta
o sul sereno poggerò la testa.
 

melody a due voci
Le mani di un poeta accarezza
sia il verso che la bellezza
e depone l’amore ai suoi richiami
al nudo , ad un ramo , al fiore e ai legami
il primigenio impulso con destrezza
s’innalza ad orgasmo estetico e purezza
a te , poeta , depongo la mia certezza
che la poesia è saggezza .


25 aprile
Tutto ciò che è ostile , incivile
deve essere spazzato con il fucile
morte al fascismo e a tutti i suoi assassini
in primis l' infame Mussolini
era il grido urlato a squarciagola
che ancora gridiamo alla gente mariola
la guerra non è finita
e la parola pace viene bandita
eppur il 25 aprile
a festa suona il campanile
ma siamo sempre pecore nell'ovile .
Si spera in un cambiamento
che si ritrovi Dio in parlamento
che il passato funesto
si allontani presto
il marcio nel cassonetto
giustizia in Letta, il neoeletto


L’amore mi disse :svegliati
abbandona i sogni avventati
per quelli alati .

Non riesco più a ricordare
anche se mi sforzo di pensare
se tra noi c’era un sorriso
o paura di svelare il nostro viso
quel ti amo strappato
solamente accennato
chissà cosa era , sensazione
o dondolio di emozione
era una passione
ma si è rivelata una delusione
eppur dissi sì a quell’amore
quando rinvenni mi ripresi il cuore
che dei sensi è la lamina
l'arcobaleno dell'anima
L’amore ora non allarga la mia ebbrezza
ma mi fa approdare nella Sua grandezza .
 

se le mie parole avessero un senso…
Ti bacio sole
ti abbraccio mare
ascolto il tuo bisbiglio
la brezza del vento
che impiglia i ricordi
e guardo l’onda che accarezza
le rughe crescenti delle mie mani
La spiaggia deserta scalpiterà
sotto ombrelloni , palette e palloni
ma il silenzio ora
spaglia la mia speranza
che umile affiora nell’anima
e se pur una nuvola frangia il cielo
ciò che sento,oggi ,è il profumo
della novella stagione
che ruberà il silenzio
a questo mio segreto momento .
Tutto mi sembra nuovo
perfino la fede divina
che di fronte a questa bellezza,è più forte
Se le mie parole avessero un senso
si accorderebbero con le corde del cuore .
ma le parole che vorrei dire,
pur guardando quella linea blu ,
non riesco a trovarle ancora.
 

L'amore di Arianna
Con un filo adulatore
ruba a Teseo il cuore
scaramuccia sulla nave
amore ; che parola soave!

Giunge la tempesta
la rotta s'arresta
sul molo la lascia
e Arianna si accascia

la meta è raggiunta
lei quasi defunta
il filo si spezza
travolta dall' amarezza

sola e mesta
lei resta
con l'onda che increspa
lui alla fuga s'appresta

l'amore improvviso
appare come un sorriso
s'avverte ti scuote
e poi bagna le gote

eppur si rinnova
l' amore ritrova
la zattera dell'animo
in Bacco magnanimo

l'amore si spera , si grida
in lui la donna si affida
passaggio tragico
in un flauto magico.
 

Amore=Stupore
L’amore ha per bandiera
l’alba, del giorno la portiera ,
la notte romantica
della luna l’ amica
Cupido, l’anfitrione
padrone di ogni situazione
il buio segreto che spoglia gli incanti
della donna e dell’uomo amanti
tra voci felpati, baci in allegria
quel tempo dell’amore vola via
nel giorno disciolto nella sera
che chiude alla notte la cerniera
L’amore , il sentimento vero mai muore
ruota e gira intorno a quel Mistero che è “ Stupore”
lì dove si sente sempre il battito di un cuore
 

AsimmetriA
A destra , centro , sinistra non c’è accoglienza
c’è solo mancanza di corrispondenza
l’Italia dorme su un letto di asimmetria
ciò che vige oggi è solo l’anarchia
Poverina è appesa ad un filo di squilibrio
tra un grillo, bersani ,berlusconi :Che trio!
e gli altri ? un bel cazzeggio!
è tutto un buffoneggio
solo questo è rimasto quaggiù
non si sopporta più ùùùù
perché oggi la politica è solamente
una distorsione della loro mente
la loro bocca , una cosa buona fa: mente!
se ve ne andate tutti a… spontaneamente
potremo vivere finalmente onestamente
 

P/arola di P/ace
Tante parole circolano ubriache di bugie
troppe piene di ipocrisie
molte son come le trombe
strombazzano come bombe
altre restano come spiccioli nel cuore
una dovrebbe essere saggia d’amore
per esprimere un pensiero senza allusione
per edificare un muro di unione

ma “ pace “questa parola
nessuno vuole esprimere e resta in gola
tra il forse e il mai , il no e il sì , chissà
se un giorno nel mondo con onestà
si pronuncerà .
 

La morte si fa vita .
Ecco "Pasqua" acceca , scuote
risveglia l'errore accecato
di un esecutore potente
per un uomo innocente
infamia di cieco furore
lanciò un tonfo sordo al cuore
rintombo di una triste passione .

Soffi di ombre sul Calvario
fuga del sole dietro le tenebre
lancia trafitta ferma il respiro
la madre guarda il Figlio che spira
gemiti profondi ,urla ansimati
inganni e vendette ,pietà , spiraglio di luce.

Alti respiri ,occhi di lacrime
dietro quella pietra si compiva il mistero .
Leggero , vicino è quel tempo passato ,
ieri diviene oggi
e poi oggi ...domani
testimonianza di una morte
che rigetta ogni pensiero di dubbio
dando il giusto valore all'amore.

Pasqua è mistero, dalla fede abbellita
ci rende martiri di quella Croce da cui nacque la vita

Buona Pasqua a tutti
 

La voce della speranza
messaggio di alleanza
dell'io col tu

La voce della speranza
messaggio di alleanza
dell'io col tu si smorza
se la vita non rafforza
l' 'onda dello stupore
che si sfalda senza più ardore
La speranza,come la Prima (quella) Vera
diventa un insieme di versi di una poesia vera
o falsa ,beh! importante è pensare in grande
cogliere un frammento di quel silenzio/voce che espande
qualcosa di quel tutto che è solidarietà
l'essenza della vita , felicità

E' simile ad un eterno stare
affacciati alla finestra o sulla porta
richiamo a fuggire o ad aspettare
il vento di Marzo che un ramo d'ulivo porta
Quel ramo d'ulivo simulacro
come un suono di violino sacro
diviene una carezza,se pur nodoso,
di aiuto e di pace caloroso
Simbolo di trascendenza , di sacralità
fu consacrato fin dai tempi remoti
a uomini illustri , soldati ignoti
come sinonimo di rinascita e libertà
Lui ci lancia un messaggio
che direttamente al cuore vada
per ritrovare quella strada
che Osannò di Gesù il passaggio
Buone palme a tutti
 

Auguri Papa Francesco
Quando il cuore esulta
la campana sussulta
l'emozione per quella attesa
è diventata ormai palesa

Il nuovo papa è Francesco
dei poveri avrà cura
semplice come San Francesco
è la sua cultura

Ma le vere stimmate del Santo
son solo pochi ad averle , quelli
che hanno camminato tanto
a piedi e su degli asinelli

Cadenza , ritmo ed umiltà
come sinfonia si spande
dalle sue vesti che sanno di verità
tutto ora appare grande .

Oggi sono le sue nozze
poi ci sarà il viaggio di nozze
speriamo che il suo matrimonio
sia felice per noi e per Bergoglio

I nostri passi verso di lui vanno
gli occhi cercano lo sguardo di luce
i nostri cuori pregano e sanno
che solo l' umiltà a Dio conduce

Con il crocifisso di ferro
e l'anello d'argento
sarà l'immagine di Pietro
il Papa del nuovo avvento?
 

Cosa posso dire a quel bambino
per la festa del papà ?

Si dice che il papà non sia importante
basta che dia il nome al lattante

il seme per generarlo
e poi abbandonarlo

padre non è di certo
se non hai un referto

Vero! ma si diventa papà
se ti ama in quantità

non solo perché ti fa
ma perché lui con te sta.

Cosa di può dire a quel bimbo là
per la festa del papà ?

Lo vede dietro un cancello
e amore e odio fanno a duello .

Lo immagina come sarebbe
al suo cuore lo stringerebbe


Quando mi sopravviene
Quando
mi sopravviene la nostalgia
dei giorni felici
quando
mi sopravviene l'agonia
dei progetti fuggiti
cosa mi resta?
Cadere nella malinconia
frugare nel silenzio
quel sogno mendicante
dimenticante .
Giunge il momento
che l'ombra del mio tempo
ha il sopravvento sulla tristezza
il mio unico desiderio,
quando mi sopravviene,
è scrivere di tanto in tanto, ancora
qualche verso versato di getto
oltre il muro del mio tempo
dove custodisco il mio edificio d'anni.
 

L’adolescenza
L’ adolescenza
agitata dai venti
da progetti fuggiti
s’affretta
in avventure che finiscono
in artificiosi gesti
rivolta infantile
che colma ogni giorno
di paura chi è loro accanto
e corazza la mano
(non per violenza)
per difendere i loro passi
i loro sogni leggeri
le loro quotidiane scorribande
tra dubbi , stupore e indifferenze
La veritàè che bisogna accettare
di quella stagione l’odore
dell’infanzia , d’erba fresca
nei confini della giovinezza.
 

 

Fermiamo il verde che scappa
Il rosso di paura
lascia una fenditura
nulla più dura
se la felicità abiura
Il bianco candore
l’icona del colore
implora l’onore
di chi non conosce amore
Colori sbiaditi
sentimenti affievoliti
animi avviliti
da uomini impazziti
Ricoloriamo l’Italia
con il verde allegoria
di speranza ed allegria
che alla pace ci avvia
Sconfiggiamo la morte
cambiamo la nostra sorte
da quelle menti distorte
e insieme stringiamoci forte.
Che il bianco candeggi
il sangue drappeggi
il verde aleggi
la speranza caldeggi .
Liberaci Dio , rendi accorte
le menti distorte
chiudiamo le porte
alle anime malaccorte.
 

Oltre
Oltre le ipocrisie sanguinanti
i convenzionalismi
che aprono sulla terra
taverne di paura e di sfiducia
i confini della verità si perdono
tra nuvole arricciate
da parole svilite di promesse
e di male politico .
Oltre il cielo
là dove non si può che
pensare al Padre Eterno
oltre l'impenetrabile velo di nubi
un airone può ritrovare il suo equilibrio
l'anima diventare un'aquila
in fuga o in volata
lancio di fede tra cielo e terra .
 

La poesia che non potrò mai scrivere
La poesia che non potrò mai scrivere
resterà per sempre sospesa
fra la testa e la mano
quando stringe la penna
per intingerla nel verso .
All'ombra di quelle rime
rubate all'infiora alba
al viola della sera
ai raggi della luna
afferrerò i segnali
di quell'attimo fugace
per renderlo meno caduco e più fermo
come disse Orazio nel suo attimo fuggente
La poesia è"meros amores
nell'ugola poetica di Catullo
"amata nobis quantum amabitur nulla"
che dell'amore distinse tutte le luci
nell' ebbrezza eterea di Bacco
nell' ars amatoria. di Ovidio
nella veritate ascosa di Foscolo
di Virgilio , di Dante
dove la poesia gira
fino a riveder la propria stella.
la mia è solo mugolante a valle.
 

Il telaio dell'amore
Faccio silenzio, mi sforzo di pensare
a lacrime da asciugare
a gomitoli di rabbia da dipanare
come pregare
come ringraziare
ma quel silenzio diventa rumoroso
come un'ape in cartone scivoloso
per poter tessere i pensieri in una tela
come quell' ape in una ragnatela
occorre filarli prima dentro il cuore
l'unico telaio dell'amore
dove il respiro è il filo degli accordi
che cuce con raccordi .
 

grazie Papa
Fragilitàè
umana umanità
grande umiltà
 

Carnevale politicante
L' allegra compagnia
ci sta portando in agonia
sbraita , offende e promette
solo cose perfette
litiga per una poltrona
è davvero una gran buffona
La sua maschera è "falsità"
che nasconde la " verità "
non solo a Carnevale
per loro sempre vale
dileggio scherzo e scherno
è il solo modo di stare al governo
In prima linea c'è il cavaliere
lui dice c'è per tutti un mestiere
vuole sempre farsi valere
Ma mi faccia il piacere!
Son quasi tutti corrotti
ma si credono lancillotti
Ci lanciano coriandoli
e dopo rapidi voli
le promesse volano veloci
e ci schiacciano come noci
Ci dispiace dicono loro
solo quando son pieni d'oro
i soldi sono andati via
quindi fate economia.
Chi è debole , poveretto
resta sempre un coniglietto
non ci sarà mai una ripresa
per la crisi ormai estesa .
Ogni giorno c'è una tassa.
e lo stato sempre incassa
al governo e al parlamento
c'è un intasamento
necessita l' evacuamento.
 

Haiku della memoria
La memoria va
smaltata nel domani
difesa dentro
 

Frammento d'anima
Come in un setaccio a maglia larga
filtra il tramestio del rimorso
placido quando vuole
oppure incontenibile.
in quella tela fitta di ragnatele
rimbombano le cose che sono dentro
Lento sale il ricordo dal cuore alla mente,
con dolore ,con rassegnazione
per quelle scelte sbagliate
per gli errori raccolti .
Abbraccio la speranza che
tante volte mi ha fatto sorridere
e , credendo sempre nel cielo
che avvolge sguardi e memoria
e in questa terra sua complice ,
mi dico : se avessi perso memoria e certezza
e alla fine della mia strada ci fosse il nulla
avrebbe ancora un senso la mia vita ?
il riso, il pianto ,gli errori , il mio affanno ?
Da quale vento mi faccio sconvolgere
ma quali mulini vado ancora cercando?
il ricordo ormai non ha più vita
esco dall'acqua senza abbracciare il mare
cerco una calma spiaggia su cui riposare.
 

Poesia per un quadro
tinteggiato mosaico di figure

Ombre ,immagini , colore
purità e nudità
mosaico di gioia e dolore
e di pluralità

l'aria profuma
di aroma e di fiore
il chiaroscuro sfuma
nella coscienza del pittore

un frammento di luce vola leggero
nelle ali degli angeli
e penetra fermo e fiero
negli occhi dei crudeli

metafora aleggia nella tela
realtà inafferrabile
sia il poeta che il pittore svela
con una pennellata associabile

di /versi e colori che ricamano il cielo
annuvolano la terra come un velo.
        


tre poesie lette verticalmente e una sola poesia madre

                                 amore e passione

Tra onde di stupore………… ….tra frangenti schiumosi

nasce l’amore………………  ….guizza la passione

incanta……………………… … libera libra

finisce nel cuore …………… ….scopre trasparenze

cerca  ……………………… …..negli approcci  scambievoli  

 la certezza del sentimento  …….  brividi sull’epidermide

un cielo che sorride …………….  tempeste di emozioni  

poesie  e baci  ……………………sguardi ed amplessi


Chi è la più bella del reame?
E' forse la sera
che ruba la luce del giorno
e avanza certa tra le sue ombre?
E' forse la fulgida luce del sole
quando tutto diventa reale
per le vite sospese su crespe d'inganni
e su fili di attese ?
E' forse la notte che si nasconde nei sogni
l'unica àncora dell' ovattato silenzio
mentre stende le pieghe del suo vestito nero
sul tepore di un letto ?
E' forse la follia che mai vorrei per amica
che corre nei meandri della mente della gente
e gela il passo del tempo ?
E' forse la luna , quando custodisce
lo splendore della luminescenza
nei cuori degli amanti?
E' forse l 'anima che ti dice
accosta l' orecchio al tuo ansante cuore
e ascolta , sfida l'orizzonte
sorridi agli inganni
per farne insegnamento
per inventare nuove albe
per liberare la speranza
Chi è la più bella del reame ?
 

Buon anno
Nei frammenti del tuo ciclo
di imprevisti, di ingiustizie un riciclo
sia col sole sia col vento
duemilatredici donaci un cuor contento
a chi non ha più nutrimento
al governo un mutamento
di lealtà più spargimento
auguri ai poeti di questo sito
di poesia sia sempre abbellito
a Lorenzo il fautore
buon anno di splendore.
 

Umile Evento che cambiò il mondo
Dopo tanto camminare
ad Oriente apparve una cometa
senza poter in alberghi alloggiare
Maria, e Giuseppe , la novella lieta
in uno squallore di stalla l'annunciarono
accanto ad un fuoco e su un sasso seduti
là , si accamparono
tra un bue ed un asino paffuti
Un angelo inviato dal Signore
parlò ai Re Magi e ai pastori
questo è il Redentore
che spande in Paradiso gioie e dolori
Ricchi doni a questo nato
Urrà, Dio è sceso in terra
in Gesù si è incarnato
ognuno l 'ascia di guerra sotterra
Per una memoria di continuità
via l'effimero e l'indifferenza
identità e dignità
per un Natale di accoglienza
 

I passi indietro si sentono nel cuore.
Focalizzo uno spiraglio
nel mio cuore e risento
le voci dei miei ragazzi
il loro biasimo al mio stare
alla finestra ,occhio della mia ansia
soglia , sveglie, attese delle mie notti
Mi capita anche di sentirli
dalle loro case ,
girano intorno al sole
fino al luccichio di una stella
a cancellare colpa e tormento
di quella falena del tempo
con passi che camminano davanti
e usano le mani come i ciechi
per evitare il buio.
Stasera,
tra silenzio improvviso
saracinesche abbassate
mi ritrovo di nuovo alla finestra
occhio dei miei pensieri
in lotta con muraglie d'ombra
a scrutare il cielo
i colori del tramonto ,
gli umori della luna
tra preghiere che raggiungono
l'immenso, tra soffi di vento
e ventagli di stelle
il paesaggio ogni notte si spegne
nei sogni della notte.
 

C’è sempre…
Su questo cielo di cartapesta
che partorisce una finta stella
c ’è sempre il rito dell’avvento
Su questa giostra infame
di un mondo che gira gira
fino al delirio di quella cometa
che portò la Verità
c’è sempre un bambino che dona gioia
In quelle mani grandi
che sanno solo soffocare la speranza
e non sanno cosa vuol dire amare
c’è sempre un uomo che muore per loro
Tra poca icasticità e tanta tribolazione
una nuova alba può sempre rinascere
Non faccio nomi , per non offendere
tanti potenti dovrebbero sparire dalla circolazione
C’è sempre qualcosa in cui sperare , qualcuno da purificare


L’annuncio di cantori e di perdono
Nel giorno di Natale,
il cuore diventa zingaro
vola tra luci e vetrine
scandisce battiti veloci
insieme alle ore di attesa;
ma l’angelo sa che
abbiamo bisogno del perdono
Esplode nel mistero
la speranza ,diventa melodia
ricompone calendari di sogni
che diventano stelle filanti
per l’ultima notte dell’anno
I giorni di festa appena cominciati
andranno via , caleranno i sipari
i suonatori ebbri cammineranno
su strade mute e solitarie
tra beffe ed indifferenza
di chi ha giocato ed ha vinto.
Tutto si consuma , tutto si ripete ,
scivola silenzioso il Natale
e migra sul palo della Croce
conficcato nel cuore di Dio
l’amore spezzato , tace
e aspetta che il suo seme
tra spine e tralci diventi grano.
 

L'età del mondo nel mio presepe .
Sull'adunca rotta temporale
dal momento creativo ed iniziale
ho costruito il mio presepio
un rapporto tra tradizioni e Dio
Dal big bang ,Bibbia e scienza
[chissà se c'è un 'attinenza ]
era necessario accendere la luce
seguire la stella che a Lui ci conduce
Natale è un avvenimento importante
un mistero abbagliante
una scintilla divina si protende
e nell'anima discende
Antichità , medioevo, modernità
c'è sempre qualcosa di verità
l' età del mondo
come un girotondo
ci conduce in quella grotta ,
al centro, dove finisce ogni lotta
E' l'anno della salvezza
solo un bimbo è segno di purezza .
e Dio si è fatto piccolo
e ha compiuto un miracolo
Il presepe è finito le luci si accendono
pastori e magi dal monte scendono
tra castelli , soldati romani , grattacieli
gas che inquinano i cieli
resto anche io immobile come le statuine
ferme tra sassi e stradine
a chiedermi come diceva S.Agostino
"siamo fatti di tempo e spazio
e viviamo immersi nel tempo e nello spazio "
Se noi siamo un tutto
con l'universo e proveniamo dal Tutto
doniamo qualcosa al Tutto , l'amore
e ciò che ci chiede il Signore .
 

Musica e politica
andante -s/moderato

Con un minuetto in sol maggiore
con qualche sprazzo di refrain
per tutti gli strumenti
la politica diventa oggi
un respiro che brucia in gola
un andante suono
grave, chiuso a questo tempo
di solitudine e moltitudine
dove il ritmo sfuma , vagheggia
tra voci e voci di chi non si accorda
e non si accontenta del suo suono
strappante ed estorcente
Quando il futuro entrerà nel passato
il pentagramma sarà pieno
di ipocrite semicrome
che circoleranno negli spazi corrotti
della mente di chi ci governa.
L’ incessante ritmo senza tregua
finirà in un andante pensieroso
come un occulto canto delirante a sera.
Siamo davanti ad esibizioni
di chi ha voce forte
e strumenti pieni
chissà se domani per altri
“ luccicheranno le stelle “
Intanto , suoniamo variazioni sul tema
con progressioni di silenzio
e tra cembali di dar tempo a tempo
col suono di “stranger in the night “
noi barcolliamo nel buio di qualche demente
che canta ancora “time after time “
Allora,diciamo,vai piano,restiamo indietro
 

L’ultimo uomo di qualità
Viaggiava in cerca della verità
ma nessuno rispondeva
agli inviti del suo cuore
un uomo mendicante
ormai fermo in una stazione
con rotaie morte
così il suo viaggio fu interrotto .
Sembrava un burattinaio triste
con le sue marionette strette al petto
e il vangelo sotto il braccio
era stato forse l’ultimo mago
ma la sua bacchetta ormai era sfatata
Lui sapeva di essere
l’ultimo messaggero
con solo qualche spicciolo
di libertà in tasca
e la memoria negli occhi .
 

Paradosso della compiutezza
Occorre accumulare miliardi di milioni
per ottenere un grammo di elettroni
che ti portano alla ricerca della compiutezza
Ognuno di noi la cerca
in se stesso , fuori e nell'altro
in una mano quando sfiora una guancia
con una carezza o con uno schiaffo
meraviglioso mezzo
ti avvicinano
o ti allontanano
saltellano
di qua e di là
e ci uniscono all'universo
nella sua totalità
Tengono unito un palazzo
avvince gli innamorati
con le emozioni
unisce tutte le cose del creato
sempre di più a Dio
la sola nostra compiutezza
Perché se il campo elettromagnetico
sia l'origine della nostra vita
la logica conclusione sarebbe
che anche la nostra lavatrice
il computer di tanto in tanto
avrebbero emozioni e sentimenti.
 

" Se capisci, non è Dio" [Sant'Agostino]
La fede è indagante
una domanda aperta stimolante
ai perché alcuni tuoi figli sono malati
ai dolori abbandonati
altri sani dalla fortuna accarezzati ?
Credo che due piú due fa quattro
se aggiungo venti fa ventiquattro
c'è una spiegazione edè apparente
e la matematica non mente
a favore dei sensi e dell'intelligenza
per una buona conoscenza
Avere Fede è allargare la ragione
e con il cuore un' associazione
a non cercare le prove del mistero
perché quello di certo è sincero
ma la certezza di cose che si sperano
e nel tempo si avverano
in un in/contro," in e contro " c'è contraddizione
edè apparente dovuta ad una imperfetta informazione
se nei bambini battezzati è una grazia
la fede la ricerca sazia
negli adulti diventa fatica
a volte una sfida nemica
è un in-contro con un mistero che ti in/quieta,
e si acquieta
con un rapporto di avvicinamento
di allontanamento
con un auto conferma divina
che all'amore ti avvicina
per cui l'uomo è il protagonista
del dolore dell'altro altruista
"Se le persone hanno problemi nella vita,
Cristo è colui che per primo il dolore ha sperimentato
ma suo figlio mai ha abbandonato
non è responsabile della vita
da noi abbellita
o imbruttita
l'unica certezza è l'amore
sebbene l'amore
è solo una dolce e dolorosa custodia
l'unica nostra garanzia
come in un grembo di madre , Dio
ha custodito l'io
il bimbo se pur non vede la madre
entrambi si amano e cercano il Padre
Se tutti i fiori volessero diventare rose
non ci sarebbero più cose armoniose
Dio non ha alcuna preferenza
ha dato a noi la libertà e la coscienza .
 

 Dolce è …
Dolce è la sera ,
quando sopravviene la nostalgia
dei progetti fuggiti
di quelli presenti
per arrivare
senza sapere
in una notte
che sfuma su uno scampolo
di velluto blu
ricamato di lucciole di desideri
poter sperare in un giorno di sole
per indossare quel vestito
a pieghe sgombre d’ombre fonde
che si stinge in un tramonto
e , viaggiando tra nebbie sparse
sulla via della luna, mai perdere le tracce
dei confini della realtà
 

Cambiare
Accettare ogni età del tempo
è necessario
anche se si sono spostate
le luci delle stagioni
quelle,quando
ogni anno ci aiutavano
a risentire l'odore dell'infanzia ,
il vestito di cotone in primavera
il cappotto usato in inverno
senza nessuna firma
ma solo il marchio
"pura lana vergine "
ed eravamo contenti
Cosa ci resta
se non ricadere nei ricordi
e frugare in silenzio
nel cespo d'incanto
quel sogno mendicante
poter pensare che domani
tutto può ricominciare
con nuovi colori , con giusti sapori
come un giorno di sole
a fiori di stagioni
per non morire
con le braccia in croce.
ma nelle braccia della Croce .


Il gomitolo disfatto
Ho taciuto l'amarezza,
perché ero confusa,
verità e menzogna
erano nascosti.
Come facevo
ad accorgermene prima?
Poter ancora credere
sarebbe paradossale
cercare di trovare
il principio della matassa
per fare ordine
sarebbe necessario
per far rotolare la verità
nei fili increduli della falsità
disfare i nodi con una carezza
e guardarli come se fossero
fili di sole che cuciono un angolo di luce.
Ebbene sì, sono ancora
qui che aspetto
che il mio gomitolo si riavvolga
per ancora credere
in una verità senza orpelli.
 

Sono madre…
Sono madre , quella che in silenzio
vi accarezzava
quella che ora ha paura di toccarvi
quella che al solo vostro dolore
ancora trema
Vi guardo per capire il vostro silenzio
se lo sguardo è sincero oppure mente.
Ad una mamma, oppure ad una nonna
dai capelli grigi ,ora è più compreso
il silenzio ,ciò che forse
non avveniva tanti anni prima .
Sono più fragile sempre insicura
anche se l’amore forse è più saggio
non sa qualè il momento giusto
poter , nonostante
il momento sbagliato
allungare la mano
per farvi una carezza


Arrivi-partenze
I treni
bucano le brume
rallentano le albe
e sui binari
lasciano
bianchi stupori
di immagini andate
scorrono
rotaie senza fine
e intorno
vagano paesaggi di età diverse
mentre scorrono via
nello sfarfallio dei cieli
di paesi e città
Sul filo degli occhi
appiccicati ai finestrini
il viaggio diventa
passaggio-partenza -arrivo
il corso tra gallerie
una rincorsa nelle stazioni
un roteare di trolley
un club esclusivo
per i viaggiatori
e dormitorio per barboni
 

Fotogrammi sbiaditi
Là, dove c’era
la mia casa avita
tra le vie nascoste
e vicoli contorti
c’è ora un velo
di ricordi
ritmi di emozioni
e d’affanni
i soli testimoni
fermi in tanti fotogrammi
alcuni di loro
oramai sbiaditi
in quella casa
dal muro scrostato.
Che ne so chi c’è ora ,
strani colori , estranei odori .
il ricordo rifiuta le ombre
di quei momenti
che hanno attanagliato il cuore .
 

Ho bisogno di incontrare…
Dalle strettoie, piccole strade
fin dove la via, via, via si allarga
e il ponte Girevole
chiude il passato
e si apre ad un progresso funesto,
                         ho bisogno di incontrare
glorie della Magna Grecia
con un intreccio di memorie,
          passarle nel presente
dove Homero poeta
possa ancora
fare scuola ai poeti
e personaggi storici
celati dal velo leggendario
          possano riportare in vita
l’immagine dell’ antica bellezza
                     come diceva Archita:
[Se vi si domanda come Taranto
 sia diventata grande
voi potete con serena fronte
e con gioia nel cuore rispondere,
con la buona agricoltura
]
La fama che Taranto si ritrova
è solamente” fame”
negli occhi dei bambini
la paura che il mostro
possa mangiarli in un baleno .
Giunto al limite del cielo
e delle stelle ci sorprende
uno scontro di nuvole nere
e la pioggia che giù viene
sembra cantarci questo ritornello:
<ti alzi la mattina
               respiri la diossina
sarà la nostra spina
che ci porterà in rovina > 

Vorrei che io , tu , loro .
Il cuore non muta
la saggezza , ma scruta
la stolida mente
che offende e che mente
in questa società
senza più verità
L'offesa diventa ricordo e si appoggia
nella memoria dove alloggia
il torto che fu e quello che sarà.,
Chissà se sarà bonarietà o crudeltà?
Tutto sembra allontanarsi dall'umanità
leader senza verità
pretendono che sordi gli ascoltino
e che ciechi gli apprezzino
solo il cuore sincero non muta
ma fiuta
l'illecita ricchezza taciuta
e con amarezza
accoglie qualche certezza
Vorrei che io , tu , loro
abbandonassimo l'oro
per cercare la pace lontana
che l'amore risana,
purtroppo risuona tra ipocriti lamenti
la verità che non brucerà tra fuochi ardenti
 

La solitudine
Spazio frenato
dall’umana paura
che attanaglia l’ansia del domani
cede i colori al bianco-azzurro - grigio
passaggio individuale
condizione dell’animo
che con abbracci di ombre
e il vento che spigola
la solitudine
seppellisce le ore
ma scruta i silenzi
tra giochi di onde
e schizzi di nuvole
freme il cuore
placa il pensiero
e si dondola
con la luna
al tocco di un angelo
che sfida il vuoto
e se ne va a briglia sciolta
con ali di farfalla
ad indagare il cielo.
 

Il vino come spuma traboccava …
Dietro le colline generose,
pronte a partorire
i frutti di una estate
disciolta tra filari
e nella saggezza degli ulivi ,
s’accordavano i momenti
le fatiche , per ricordare
il piacere delle ore andate
e canticchiando
sotto i pampini fruscianti
e botti allineate
si assaporava il ricercato nettare
vino , poi , nella cantina
o in un calice levato
al brindisi della buona annata.
Quel litro rosso ,frizzante , dolce
scandagliava il tempo
tra una danza, un canto , un tressette
e nei cuori gocciolava
la mesta stagione dell’autunno.
 

La vita
Alba che s’ in/ciglia
negli occhi della luce
nei fianchi fiorenti della terra
che si riverbera
nel buio della notte,
gocciolando nel mattino
spalanca il sonno
oltre la curva del tempo
in un bagliore di luce e nebbia
in una risata o in una lacrima
nel fondo del bicchiere
e quello che rimane
si sfrangia in briciole d’attesa.
Tu, vita, fluttui
trasparente e tenebrosa
come una bella donna
ti rispecchi nel sorriso del sole
nell’ombra della luna
come un bambino giochi a nascondino
strisciando come code nei giorni
che nel frattempo vanno via
L’amaranto che si spande
finisce sempre nella speranza
e scorre negli alvei della memoria
nel frattempo vivi , hai vissuto
sei ancora viva nel silenzio attonito
del senza tempo.
 

pigghi ‘a nomen ‘e ccuerchete
I tramonti sporcano
i sogni scolorano
l’ alba violentata
nella tremante sera si è spiegata
neppure una stella si vede più
riflettersi nel mare blu !
Ci sono ancora fiori , speranze
che accrescano la credibiltà?
S’intrecciano dialoghi
si fanno promesse
nell’ostinata attesa che non dà tregua
intanto Taranto è in un putiferio di fiati sospesi
non vuole un falso sorriso
che ne deturpi la fama
di leggende d’antiche gioie,
sfidando le onde del degrado
sempre in agguato ,
con fronte solare
combatte l’assurdo grigiore
e se una farfalla svolazzerà nel cielo
sarà perché, sarà nato un nuovo fiore.

Tanka dell’autunno
Niente germogli
la terra frutti , vino
ci dà in dono
tappeto di fogliame
raccolta dell’ uva

Aspetterò …sulla spuma del mare
Resto ferma a guardare
strati di nuvole sinuose
ad assaporare l’onda che arriva
nelle mie secche di sabbia
nel mio trattenuto spazio
e respirato tempo .
Ad unire il giorno con la notte
istanti , ore e momenti
nelle mie stagioni in corsa
A lambire la mia mente
increspata da onde turrite
o spumeggianti come quando
s’infrangono su baie soleggiate
dove occhieggia ancora l’estate
La battigia gorgoglia ai miei piedi
l’onda poi tace in quel tempo che sfugge
si ferma nell’acqua più profonda
ed io là su quella spuma di mare
ad abbracciare ombre senza luce
ad apprezzare i retrogusti dei ricordi.

Il nero dei nostri occhi
Le linee che delimitano il reale
vorremmo non vederle
perché temiamo che
ingannino il mestiere del vivere
Di sera, quando scura
la luce del sole
i confini del visibile
si dissolvono nella notte
e solo allora
trionfa la ragione
la nostra penna vigile
che trascrive la sintassi della vita
e ogni situazione diventa
smarrita sillaba dell'anima

Il viaggio
Fare un viaggio
alle novità dei venti
delle acque e dei monti
anche se il tempo invecchia
e noi diventiamo ombre stelle guida,
orme di ceneri o fessure di luci.
La terra immobile e stupenda
inventa ogni giorno una nuova vita
su quel dorso del monte
è nascosta la bellezza di un sogno
I percorsi hanno stagioni comuni
se pur in differenti emisferi
come ieri Ulisse che ritrovava
se stesso dagli abissi
naufrago senza mai perdere la bussola.

I ricordi non pongono limiti .
Come l'elevarsi di un sipario,
via , via che flashback
avanzano nella cortina di nuvole ,
le memorie molli si avvicinano
fino a toccare l'animo
come l'abbraccio di un ulivo
che non si vede,ma i loro rami ci consentono
di respirare le cose rimaste ancora in vita
di certo , le più importanti
Poi, tutto migra
nella valle della memoria
o sotto la sabbia del tempo
e resta solo il sorriso
delle cose ferme,
frammenti del giorno
sospesi a sfogliare le pagine dei ricordi.


Dalla Svizzera a Taranto

 - Un passo oltre ,soldi , desideri, progetti-

Luci di cielo diversi
orizzonti immersi
in un ventaglio di monti
e di tramonti
 dove lo sguardo
dà forma allo sguardo
e il respiro si fa più intenso,
propenso
alla gioia e pace
dove anche il silenzio tace
per ascoltare l'essenza
dell'esperienza.
dove l'aria sembra sospesa
e l'anima ne assapora l'attesa
Abbiamo respirato
clima secco , frizzante
a volte anche pungente
clima champagne
 delle alte montagne.
 Sant Moritz , ecco cosa ci ha offerto
silenzio e parola ,bellissimo evento ,
due momenti della comunicazione
senza di loro non può esistere l'emozione
autentico dialogo e vicinanza tra le persone
intermediario tra tutto la paziente
 guida don Carmine , sempre accogliente
Sentieri , laghi dell'Alta Engadina
aria genuina
cembri , larici e fitti boschi
cervi ,scoiattoli dei sottoboschi
Cime alte del Piz Guglia
fili di un ago che aguglia
Livigno, paese piacente
zona franca , fortunato per lo shopping della gente
 Vaduz , posto fiabesco ,con il castello
suo suggello.
Coira- Chur "o kora
di pregi indora
città antica,
piena di turisti e di negozi bulica
Ecco il senso del viaggio
se pur un assaggio
il mondo diventa un libro
ogni posto un segnalibro
chi non viaggia e si scoraggia
legge solo la prima pagina
  niente impagina .
e abbandona la valigia del buon viandante
                                        del buon vagante
"Solidarietà sociale"si avvale
del Tu suscitato da un Io
esigenza di organicità
impronta di continuità
anche di nuovo, per non cadere nella ripetitività.
Vaduz, Chur dalla Svizzera ,tra la tranquillità
e la loro ricchezza e copiosità
ritorniamo nella nostra città
tra ansie e agitazioni
presidi , alienazioni
Povera terra mia !
Prego Dio che la speranza non vada mai via .

 E vanno gli uomini
ad ammirare le vette dei monti
e i grandi flutti del mare.
e il volgere degli astri (San Agostino ,confessioni)]
 

Fin dove, fin quando , finchè …
Zampilli di luce antica
raggi freddi della casa avita
perfidi volti nella mente ritornano
impressi sui fogli dei giorni
Il buio permeabile assorbe
il respiro che balbetta nella paura
nella tenebra sonante
diventa brivido a fuor di pelle,
si cerca qualcosa intorno o dentro
e tutto finisce nell’ intercessione
preghiera al Santo del 13 Giugno
nel ricciolo d’amore materno
Come un inventario si aggirano
emozioni ,umori , voci
nella testa ,nel corpo che di colpo
fanno festa o si azzuffano
e battono le ore passate nel presente
fin quando, fin dove ,
finchè appari “Fede “
estremo segno di uno spazio infinito.
 

Giusto in tempo
Vorrei muovermi in tempo
per fermare in tempo
chi appieda la gente
Il suo passo batte il fuori tempo
veloce cammina davanti
se chiami , non ti dà retta
va piano,gli dici, resto indietro

passo possente, non sente !

Vorrei capire di quale colore
è diventato il mondo
per ritrovare il cielo corrusco
giocare sull'essenzialità
tanto da aver la sensazione
di venir proiettati nel tempo
ricco di belle storie "rubate"
a sogni dimenticati

con passi unificati
 

La terra che…
accoglie, nutre, protegge
la terra buona , fuori placata
è diventata terra galvanizzata
che più nulla regge
Si è appesantita
con un boato
la sua voce si è sentita
il terremoto è arrivato
il suo sussulto
nel respiro di mia figlia e della gente
è diventato tumulto
paura avvolgente
Tra vigne del suolo scosso
tra macerie addosso
quel sorriso di dolore, che aiuto agogna ,
fa che non diventi , per chi promette ,ghigno di vergogna
La sensibilità
fa rima con solidarietà
dal cuore soffia con amore
e le emozioni condivise con il cuore
diventano fondamentali per un vivere comune
se si sensibilizzano le protezioni opportune

[dall' Emilia - Ferrara ]
 

Qualcuno a qualcuno
chiede : cosa è successo?


Pietra sotto la pietra
si è trasforma in polvere
il segno ignorato
più tardi intuito
è crollato
nel respiro della terra
soffiata da un boato
è finito negli androni nascosti di un triangolo
[Ferrara –Modena – Bologna ]
Dentro un’alba cigliata
di ansia e di paura
tutto il terrore ora si specchia
sul viso della gente
accucciata in quella nube
e nelle tante replicate
che portano ancora il segno
della continua minaccia
ma anche speranza
che se pur l’energia
è difficile da gestire
possa trovare quiete
la terra tanto sofferta
da ogni tipo di catastrofe
umane e naturali
Il male che si sta accalcando
piegano la schiena
se pur si continua a potarne il peso.
Si vive tra non più e ancora,
ora per ora ,ma tra i rottami
c’è ancora amore che apre i cuori

Il male batte ancora …
ancora su candido respiro


Splendenti i capelli
e gli occhi aveva belli
come una stella di luce
che alla speranza conduce
ma quella giovane vita
da una bomba fu colpita
la gioia sul viso
fu tolta all’improvviso
da un demonio nascosto
alla pena di morte proposto
delitto più immane
se a morire è un giovane
non si può perdonare
ma solo condannare
e sperare che bruci all’inferno
se pur non crede che esiste l’Eterno
non di certo misericordioso
per un delitto così criminoso
Tacitamente sopportiamo,
silenziosamente abbandoniamo
la rabbia , ma giustizia vogliamo
quella divina di certo si avrà
ma quella terrestre , ditemi , dove sta?
Siamo davanti ad una soglia
dove al di là c’è solo doglia

Dar tempo al tempo
Il tempo dissipato
in uno spazio trattenuto
diventa follia
occhieggia l’irragionevole
che resta intrappolato
nei meandri della mente
nei bui reticoli di nostalgia
nella ferma convinzione
che la vita dondola
su fili di fole
Quando ci si accorge che è solo
un abbaglio di un momento
un vento oculato
da buon samaritano
sfida e raccoglie
il tempo sparso
lo mescola con amorosa cura
quasi voglia ridestarlo e riportarlo
nel tempo che attraversa le stagioni

diffida di quella guida
se nell’ingiustizia confida.


Mare meraviglioso
barche che affondano
piano , piano
sul fondo sabbioso
ombre pietose
sbarcano speranzose
nelle lacrime della notte
che l’onda inghiotte,
fede e speranza
si incontrano tra la cittadinanza
Tristezza, desolazione si fanno compagnia
preghiamo,affinché Taranto non vada in agonia
che il lungomare non diventi un luogo di nostalgia
in un riassunto di anni ormai andati via
Parlate , venite, entrate nella città
così come vivete nelle vostre case,con lealtà
e che l’antica civiltà
sia presente nella modernità
perché una panchina sia un incontro di ricordi
quasi un concerto di note e di accordi
per poter ancora cantare …
“venivi dal mare
più fresco , più chiaro
spinto dalla luce del faro
parlavi la lingua del cuore
se pur in te c’era “dolore”
mangiavi spaghetti con cozze pelose
si mangiano a nozze ,sono ancora gustose

Cosa dire della mia città?
Accanto a passi stanchi
a sguardi increduli , sfiduciati
a voci rumorose ,a cuori onorati
ecco passare per terra e per mare “ San Cataldo”
il detto dice che “porterà il caldo “
quel pellegrino che consumò
le suole delle scarpe per attraversare la città .
Le processioni sono generatrici di folle
di festa ,corteo di fedeli
scambi di saluti , di musica e cene.
Qualcuno a qualcuno sussurra:
a che ora passerà il Santo ?
Il volto s’incaglia nel vuoto
là, dove spunterà la statua
la fila ritrova la strada
con plausi e polvere pirica
preghiamo che un lapillo di onestà
possa cadere su questa città
tra scroscianti sibili di vento
sospiranti di impazienza
c’è la ragione che ci disturba
e nella grande confusione
il più grande ostacolo
al nostro cammino di uomini
è abbandonarsi in un mantello di vortici
o in uomini che non conoscono l’equanimità.

Chi sono io?
Onda che si ripiega
quando gli scogli emergono
ed io piccola da aver paura
di diventare un' isola ?
Fragore di vento
che al suo esordio si mostra
e in quel rumore
sento solo la mia voce?
Piedi senza passi
che si fermano davanti ai sassi
e ogni orma s'infossa
sotto l'umida pioggia ?
Rossore che mi abbranca
quando il buon senso è perso
mentre l'anima in fasce
s'alletta di dolore
perchè vede inchiodato
quel qualcuno o qualcosa
che mi parla d'Amore
In quel mio sotteso
visibile crogiolo di nero
mio Dio ,rendimi il giusto
per non perdere giustizia
rendimi fede
per non perdere speranza
dammi i colori
per rinnovar arcobaleni .

C’è qualcuno
che sussurra
a qualcuno
l’amore che sa amare
che  singhiozza
 l’amore  mancato
afflitto nel petto
del suo respiro
L’amore che si abbranca
come ultimo amplesso
e non ti abbandona
neppure con la morte.
L’amore  difeso
come la naftalina
frizzante  come il vino
dolce come la valeriana
Amore in quanto sentimento
che chiede per sé ,
per l’altro la firma  di Dio .

Perché la pace dorme ?
L’allodola garrula
il ciel inneggia di luce bianca
trema la notte nel luccichio delle stelle
inni come usignoli squillano
sotto il pallore della luna nascente
degli alleluia della rinascita
Ma perché la pace dorme ?
Suonano sonagli d’asini
e al mulino vanno
suonano inni d’amore
vapori d ‘incenso
confusi entro nubi nere
Una colomba vacilla
la campana rintrona la preghiera
affinché l’uomo s’inginocchi quando è sera
con i vampiri dei rimorsi dentro
con la paura della morte dentro
ma in lui , limitato ed effimero
c’è solo una domanda :chi è Gesù?
<la rivelazione del mistero divino >
e se questo è accaduto , dobbiamo crederci ?
Nello spazio di vita,che domina la morte
l’amore sfida qualunque sorte
Or tutto è compiuto, l’amore irradia,
la fede confida, da quel giorno mesto
fino al suonar delle campane di Pasqua
dove il Tutto con nostro stupore
è diventato presto splendore.
Gesù Cristo rivela il significato
della vita e svela l 'io
sulla via della mortificazione e della penitenza
ci libera dal fascino dell’apparenza

Buona Pasqua a tutti  

Là, al crocevia : Il cielo
Una scia sinuosa
dubbiosa , misteriosa
ci guiderà
in quella nitida valle
dove cadono
emozioni e sospiri
Si chiuderanno le pagine
scritte con superbia
avare di carezze , di preghiere
o chiuse dentro un rifiuto
nero che tace
o di chi chiede pace.
L’orologio terrestre
si fermerà
e le corde di un violino
singhiozzeranno requiem
Filanti su incroci di luci
[più chiare e più spente]
entreremo nell’ombra
che più incanta
l’anima incolore
in caduta verso il sole
e in quella luce
il suono
si trasformerà.
in un concerto divino
Così una preghiera sonante
tonante , supplicante
squarcerà l’istante
intrecciandosi con le note dell’ Eterno
che ascolta con un sorriso .
Contemplazione
di una strada a su , su
e con un “mea culpa “
balbettante di paura
inizierà il solfeggio
del nostro peregrinare ansante
proprio là
al crocevia del cielo.
 

L’agrodolce sapore della vita  
Ti sembra nulla
la voce dell’interno
che ti dice :
          entra nel tuo silenzio
come momento per accogliere
il fuori -esterno –dentro
e ogni rumore diventare un ticchettio
dell’ opzione del tempo
che ci parla  dell’eterno
che volge il tutto dall’uno al Tutto
o del presente arrogante
il tutto  è lecito , ora e subito.
Un mistero  per  alcuni
                  per altri   la loro meta.
A patto che siano solo momenti  per pensare
e non scuse per sfuggire
  con esodi nascosti o palesi
           l’agrodolce sapore della  vita
                                      e della verità

vivere con & per…amore
Una danza per il sol nascente
un sogno per la luna crescente
il giorno vive nell’azione
la sera  nell’aspirazione
e l’anima , la moviola
nell’emozione vola
 il cuore
ritrovo dell’amore  
 insieme ad Arlecchino
e a  San Valentino
zuma
e alluma
inutili ricordi
ormai sordi
fotogrammi di stagioni
di situazioni
che ritornano
e soggiornano
in quel qualcosa che  fa agire
forse soffrire , gioire
            quel trasportatore
che si chiama …“Amore”
 feeling d’un sorriso
che  sul viso
si illumina come la luce
e alla felicità conduce.

Voci che esplodono
 Il nome è carne-vale
la festa annuale
niente di sentimentale
però emozionale
schernisce
          alleggerisce
la solitudine
e nella moltitudine
rumori s’odono
tra fumi maschere esplodono
con fischi,
girandole e nevischi
frizzi
 lazzi
 schiamazzi,
sollazzi
 svolazzi
di vecchie gonnelle
agitarsi  in tarantelle  
il  loro  scampanio
vola nel barcollio
 stendardi che ondeggiano
su carri di vip , beffeggiano  
 leader e politici  
uomini fanatici,
con sfondi di satira
il carneval si raggira
con dileggio e sberleffo
tra facce  da ceffo
di una politica burlesca
burattinesca
si arruffano con scherno
nell’ inferno di questo  governo
che non porta riverenza
coerenza
a chi vive di stenti
e di affaticamenti
paradosso di dame sotto false visiere
e maschi  con in mano il loro arciere.

Desiderio
Un giorno
tra i miei ricordi
trovai una canzone,
una canzone di ritorno
che batteva sulla mia tastiera
notes en vol, note in volo
parole astratte , senza senso
rinchiuse in corolle di fiori
"sogno al tramonto "
forse si chiamava proprio così
oppure , chissà , forse ,ancora
il suo nome è Desiderio.
 

[se tutti rinunciassimo a qualcosa
vivremmo meglio: si dice,edè vero.
Però non al lavoro , perché
il lavoro allontana tre grandi mali
il vizio, la noia ed il bisogno.
(Voltaire)
perché il peggiore male è non averne alcuno]

tanka
fare qualcosa
è preferibile al
darsi da fare

per cercare lavoro
per non fare la fame

Il mio im/pasto d'assurdo
Le pietanze del mio pensiero
intuiscono la mia inesperienza
nel cucinare le portate dei sensi
passo e ripasso il segnale cocente
finchè giungo all'ultima portata
che si raccoglie impetuosamente
nel respiro , il cuore
naufraga nell'amore
mettendo sotto coperchio
corpo-ragione
l'anima vigila , sosta nella poesia
in versi mediocri
che scavalcano i margini
della lusinga che tutto
possa risolversi
con il mischiare piatti
ed accumulare appetiti .
Affamata attendo
passo e ripasso
intanto m' im-pasto d'assurdo .

Il piacere
La parola del corpo
brutta o bella
sinolo inscindibile
di desiderio ,messaggio
di sensualità , seduzione ,
poesia senza eguali
invade i sensi
scivola nei sentieri
nascosti del cuore
diventa passione ,amore
e passo dopo passo
domina il sentimento
si rifugia nell'amplesso
di due note
di due ombre
di due corpi
di due anime
nell'abbraccio della melodia ,
del tango , dell'ascesi
attraverso il quale il divino ,
segna il movimento dolce
oscillante , scandisce il ritmo
e attimo per attimo
muore o cresce.

La fretta e l’angoscia …
inscindibili l'una dall'altra
prima che ce ne rendiamo conto
diventano bersaglio
di  un’unica caotica freccia
che gira intorno ad un asse
                         l’ emozionalità
come un gioco di carambola
dove sperimentiamo  il  noi
Se la freccia impatta
nella direzione sbagliata
ciò che resta è la confusione
che impaglia la ragione
per imprimere alla mente
una calma apparente
Nel cuore il panico
e fuori
l’amara
             fievole
                     solitaria angoscia

Vituperio, mezzo di massa
Emerge il dolore
dall'umana tragedia
e la speranza per chi non c'è più
forse ancora attaccata agli oblò
Nell'oasi del tempo
resterà il ricordo
di quel fatale scoglio
che perpetuò l'affondo
spinta dall'abbrivio
portò la nave a fondo
Rumoreggiano le notizie
come polvere pirica
non c'è rispetto
il dolore s' inceppa
nella voce ripetitiva
di accuse e discolpe
come venti impetuosi
smarriti nel dubbio
non dispiegheranno più l'àncora .
Quello che in verità ora sfugge
ha a che vedere con l'accesa realtà
con profondi processi umani e divini .

Tenerezza..
è il tremore dell'ultima foglia
scossa da raffiche di vento
è scoprire dieci dita premurose
che accarezzano , sfiorano , aiutano
pronte all'impossibile , irraggiungibile
come la fantasia di un bambino
che vola con le ali di Pegaso
sapere che tutto è condiviso
l'allegro galoppo di cavalli indomabili
il tumultuoso trotto del cuore
il tremore , il dubbio , la certezza
gli occhi complici , generosi , birbanti
gli sguardi innocenti bisognosi di carezze
il sempre , per sempre nel tempo ricerca dell'altro

La vita ci accende …
Se il bisogno deforma la vita
da una nuvola nera colpita
una leggera brezza toglierà l’amarezza
e ogni cosa nefasta diventerà fausta
se negli occhi hai Dio si salverà il tuo io
Come quando nasce un nipotino
che rallegra ogni profondità del tuo tempo
come una rondine che fa primavera
e tutti i giorni,
dolci e orgogliosi
soavi e insaziabili
teneri e ambiziosi
diventeranno profili indistinti
memorie eclissate o dettagli precisi
portici della vita che si leveranno
al sorriso dell’altra…vita.

Ancora...spiana il tempo
Fruscio di giorni che vanno
ricordi salvati
dall’usura del tempo
di ciò che non c’è più
e , in quella calda mangiatoria
ricostruiamo caldi nidi
dove poggiare i pensieri
celati dall’ umido inverno
e nell’asciutto la speranza
ancora spiana
tra languori ed incipriati sogni
sulla tavola imbandita dall’amore .
Il segreto è :
non camminare col tempo ,
seguire le cadenze del cuore
e i margini fedeli con Dio


Il tempo batte … 2012
Il 2011 gira lo sguardo
nei frammenti del suo ciclo
sia col sole , sia col vento
sospesi nei giorni avidi
di speranza e in quelli aridi
la sua ombra quieta attende
la spirale di luce
il suo filo oscilla
vacilla
lusinga
guardinga
corteggia
vezzeggia
il 2012
nell’ombra di luna
che batte il tempo
con le sue fasi
nel balenio delle stelle
nella fantasia del sole
sotto un cielo morbido
nel profumo di fiore
nel sapor di frutto
nell’ indefinibile, indefettibile
lembo di tempo dove noi
stendiamo i sogni
bagnati dai ricordi
fissati con ganci d’amore.

[auguro a tutti un sereno e felice anno nuovo
buon anno a Lorenzo De Ninis
]
 

Mistero che incanta!
Correte bambini , correte
la nonna ha fatto il presepio
vicino al camino e all’abete
alla legna e al suo scoppiettio
che santa visione !
Il bimbo ride e ripassa
la poesia del Natale
negli occhi c’è il candore
del vivere ogni stupore
e chiede ,come preziosa gemma,
un giocattolo al bambinello.
che santo stupore !
L’uomo, vede quella cometa
carica di dubbi che pende
in ghigno dal cielo
e le stelle a baluginare
senza orpelli e trine
forse già presago
del lungo e fallace governo.
che brutto presagio !
Acqua cristallina
possa cadere a scroscio su questo mondo
dove discinta siede la speranza .
e che i re “Baldassarre ,
Gaspare e Melchiorre”
davanti alla grotta santa
depongano doni e sogni
soprattutto fiducia nel cuore
paesaggio, che incanta !
Per i sentieri fatti di sassi
[pupazzi] alti e bassi
sembrano andare a spasso
con il loro immobile passo
così aspettiamo il Natale
col fare il presepe e l’alberello
e cosa chiederemo al Bambinello ?
Onestà per salvare questo mondo .
presagio che lusinga !
 

Natale! L’amore di Cristo all’ uomo.
Quest’anno l’atmosfera
dal retrogusto d’ambrosia
sa più di amaro
e si rattrista ogni cuore
a sì brutta e sgradita
crisi che spegne
la luce della Natività
Seppure i soldi mancano
e ti spinge a spendere di meno
in rifrangenza del mistero
si aprono i cuori alla gioia
la manifestazione del divino,
appena adombrata,
è consolatrice di speranze.
Non una parola dura
pende dall’albero di luci .
ma solo la voce di Dio
che grida dalla stalla
Siate piccoli come Gesù
dal cuore variegato d’amore
con palpiti risonanti sotto i colpi
affrescati di perdite e di risparmi;
e a chi ha decretato l’evento
del presagio nero
diciamo che: l’avvento come il vento
allontana dal cuore anche il calo dell’euro.
Riluce d’oro il Natale
se pur la crisi piange ancora dentro.

L'unica gioia
è ricominciare,
e il Natale ce lo ricorda
un bambino che è nato
per farci capire
ogni istante
della nostra vita
Ogni scalino dell’amore
è un inizio del continuo
e gli inizi non finiscono mai .
 

Indovinello  (la letterina ERRE)
Una  è  in un fioRe
insieme al suo  odoRe  
che entRa nel cuoRe
         Se una sola R
cambia amaRsi
nell’ aRmaRsi
le due eRRe
insieme cosa fanno?
          Fanno la gueRRa
e se il fine non è veRitieRo
 si RaffoRza  nell’ eRRoRe
quattro  per  teRRoRizzaRe
cinque iRRoReRebbeRo
quel bellissimo fiore
che  si chiama amore .

 da [briciole di luce- filastrocche per bambini ]


 

Vieni…
Vieni , luna,
con le stelle ad una ,una
insieme su con la sera
dove si sfalda il giorno
Vieni , vento
fresco di murgia
bisbiglio , evento
prodigio cielo –terra
Vieni , alba
rimbalzi
da grondaia in grondaia
e frantumi il sogno propizio
amaro , allegro
che la notte matura
Vieni , sole
completi
risolvi
gli artefici
quotidiani
dove s’ode ancora
il battito del cuore
in te riflesso
dove si fa nuovo
sorriso o ansia di vita.
 

Lo stupore .della sua presenza
Adamo, fu chiamato
dal primordiale Verbo
che soffiò melodie
di sapore antico
e tra le ciglia dell'infanzia
diventò meraviglia:
luce riflessa della purezza .
Chi sei ?
Mi domando stupita
Mi sei di fronte
mi incanti
scoprirti per poi piangere di gioia
nei silenti del mio io.
Sei la mia ultima risorsa
Sei quel brivido sulla pelle
reversibile di emozioni
Se oggi ,è oscuro il mio sguardo
fa , stupore, che anch'io veda
questa presenza che mi investe
che è all'origine del risveglio
piuma di luce che a Te mi conduce.

Ritrovarsi
Il tempo ritrovato
resta nella voce del cuore
e riaffiora
nel tocco del tramonto
nella notte dell'anima
nel cantiere della vita
fra mille erbe e fiori
nel respiro del mare
in un raggio di luce
tra luna e sole ,
nel silenzio estremo ,
nei semafori di crocicchi
di strade
tutto può accadere
per ritrovarsi,
sui cuscini della notte
in ogni emozione
che imprime la somma
degli anni ai ricordi.

Canzone d'autunno
Noi , che osserviamo  
il giallo fogliame
sul ricurvo ramo
color rame
 Noi , che con il cuore contento
aspettiamo che il vento
apra l’imposta alla luna  
sulla terra  bruna  
che tutto trascina di qua e di là
anche l’uccello si allontanerà
dal ricurvo ramo

                          … in autunno siamo
La rana gracida
nella notte placida
tra i verdi giunchi
e i fremiti tronchi
Noi, che le caldarroste amiamo
               in autunno siamo
 S'addormenta fumosa
la stagione dei sapori , famosa
ai profeti
ai poeti
che errano   tra salici
con in mano i  calici
del sapere e del vino
pronti per il propino .

Pseudo- fantascienza o nuova scienza?
Nel nostro angolo
confuso della mente
fotoni da una parte
neutrini dall'altra
corrono in una realtà
con più dimensioni
si uniscono ad un universo
che vola su un trampolino di lancio
Ginevra - Gran sasso
Viaggiano nel tempo
occupano uno spazio
valicano l'assurdo,
dove l'infinita reazione
valica galassie
per traboccare
in una biunivoca logica
che nulla impossibile
dove il tutto può ,
al massimo diventare probabile .
                      Neutrino andato indietro nel tempo!
Il nuovo superman
che corre più veloce della luce!
Sogno dell'umanità, come dire ,
ritorno al passato
tutto è ,sempre , ancora
avvolto nel mistero
dove il finito tocca l'infinito
ed il creato apre il sipario a Dio
Come faremo a sapere l'ora
a cogliere l' istante
o l' 'attimo fuggente ?
Perché se la luce può essere battuta in velocità
anche il tempo può essere fermato,
andare a ritroso ,anche in avanti .
E' Pseudo- fantascienza o nuova scienza?

T/ erra , pro-ietta .
Giro giro , giro tondo
speriamo che cambi il mondo
la terra sta precipitando
per il male che si sta accalcando

se pur c'è l'arcobaleno
ed il cielo è sereno
sulla terra c'è tempesta
c'è chi sa fa solo festa

intorno ha solo vallette
grazie alle sue paghette
c'è chi fa tremar monti
e non sa fa neppure i conti
con la borsa, con la vita
della gente impoverita.

Giro tondo giro tondo
cascano perfino i sogni

restano solo i bisogni
che ci mandano all'altro mondo .
Questo bel girotondo
è vecchio quanto il mondo
ora tutto è uno sfacelo
che arriva fino al cielo
mai ci stancheremo
di cantarlo e vinceremo
ed il male cacceremo
via tutto il malpelo
ma solo fiori sullo stelo
e il mondo non cascherà
se la speranza non ci abbandonerà .

Fede
 Sguardo che assiste
             impassibile
                      sorridente
                                  al gioco
                    dei turbolenti
perché …fluttuazione di onde
che musicano
il nostro andare sorpassando l’alta scogliera,
 misterioso vento che soffia dentro
   avanza
             s'inarca
                         nel pensiero
                                          si dissolve
e poi ritorna più forte di prima
In quel violento
                    avvicendarsi
l’uomo cerca
              una risposta
      alla sua incertezza
e nel non essere, c’è
un credo che si riflette
in uno eterno  senza più ma ,
 se, perché c’è un paradiso
con i suoi indefiniti confini
dove si acquietano i  dubbi
e batte il cuore variegato
di speranza e amore

Nonna sprint
Mi guardi con occhi da grande
vorresti comprendere perché
non sono la nonna che a casa ricama
che siede davanti al camino
che fila la calza e canta
la favola bella della vita
Sul viso c'è il corso degli anni
ma ormai attenta ai giorni novelli
Le mani che muovono il computer
le gambe antiche che ballano
insieme alle tue si dimenano
Ci sono i ricordi , ma il progresso
di certo è un po' strano
ormai guida il passo della nonna
a nuove orme in cammino ,
ma sempre t' inventa una fiaba
di fate , di luna ,di stelle .
e tra un trenino Thomas che sbuffa
una cars fiammante Saetta
che Sally insegne in salita,
c'è anche il palloncino che vola
ed il pennarello che colora
Il segreto dello spettacolo è presto svelato
bisogna accettare l'età del tempo
se pur con il desiderio di ricopiare
il tempo che fu .

Tanka
Le mie  rughe
svelano le  parole  
di un vissuto  
             i cari nipotini
             sanno leggere nonna .

 

Un telescopio sul tempo
Catturo la luce
da un riverbero cielo
che si riflette
tra le lenti del mio cuore.
Dall'infinito la lascio echeggiare
là dove il mio pensiero si spande
in un presente in cui viva sono;
e, mi ritrovo a collegare nuvole e terra
il giorno con la notte
dove nasce e muore il limite
senza mai escludere gli estremi
a chiedermi ,senza mai sapere,
quanto tempo è passato
quanto prossimo sarà il futuro
che valore abbia il presente
e solo allora capisco
che nulla di te, tempo,
mi appartiene
ma ti trascorro
ti percorro
e lascio cadere nel tuo respiro
lo sguardo del mio cuore.

 

Quando l’allegria

finisce nella  nostalgia

 

… fa buio anche di  mattina

e il sorriso si lega alla paura

un minuto diventa stato d’animo

assenza , nostalgia

piuma che si posa sul passato

dolore per  tutto ciò che è andato

 che fa  vibrare l’anima su un raggio di  luna

 

Così  inizia la vecchiaia

ciglia velate si aprono

come tende di finestre chiuse

e l'uomo spinto  dalle onde tristi

spera di  scorgere la luce

se pur di una stella lontana

 

Tutto diventa lunga tristezza
agli occhi  grigi
che sfidano  ricordi

diventati lamenti

 dal retrogusto dolce/amaro

condito di malinconia,

 e come un pierrot 

china il capo e si asciuga la lacrima

del c’era una volta.

Ogni passo è visione …
[il confine sembra tracciato , ora si può parlar di vino !]

Tra muro e muro, l ‘ombra di luna
irrorata di rugiada, svelle ad una una
fantasie , ansie guaite dalla notte bruna
che svolano dal rabbuio nel cielo semibuio.
Il sole , seno della vita
s’alluma nei grappoli di dolcezza e s’avvita
nei frutti ,stretti,stretti ad aspettar l'evento
bianco,rosso, caldo come un tango,
tra sforzo e fango
serpeggiano brividi odorosi ,rèverie
che sbriciolano ebbrezze dionisiache
come farfalle diventano metafore piumate
affondano nelle frange dell’autunno
e… vivo divampa nel tino, il vino.

[il confine sembra tracciato , ora si può parlar di vino !]

Tra l’estrema audacia e l’estremo pudore
resta impigliato nel fondo della lingua
nel succo caldo e maculato in gola
libero di mostrare avventura, poesia ,
l’impronta che determina la provenienza
la sigla che completa la mappa della cantina
certezze che sanno di granelli ,
di sperequazioni di tempo impastato di Pan , di Bacco,
del sole ancora sulla pelle bronzea
e con mani di vento,capelli scompigliati a riccio [rintanati tra le dita ]
osserviamo quel colore di diamante
che macchia il cristallo col suo alone
sul trabocco dove appoggiamo il senso
o chi alle labbra, appena , accosta il vetro che s'appanna.
 

Tempo  deposto

 dal ferragosto

 

Il  frastuono diventa pensiero

e  s’incaglia sulla sabbia , nel mare,

nell’ ultima sinfonia dell’estate

dove   le calde note

sanno  di vento , di brace e frutti acerbi .

In  questo declino ,

chimere e rimpianti

sfidano ancora il sole;

e  già la mente echeggia

fruscii, voci  , ricordi:

minuti  di spensieratezza

a noi concessi  collidono con richiami di brezza .

 

Tu luna , che svegliasti  il  sogno estivo
 compagno  del  nostro vagabondare alto nel cielo,
ora  la  tua luce  zumerà

in nuvole di vento  e filtrerà

nella luce  della città

le  serrante  resteranno chiuse

e  impediranno ai sogni

di affacciarsi di notte dal balcone
            Ogni flusso  di  quel  tempo appagato

       è già   “passato “
 


La legge dell'esistenza
Pregare
fa rima con andare
fare ,dare
facciamo
affinché altri facciano
accogliamo la diversità
per assumerci la complessità
non con il piacere della superiorità
ma con amore ed umiltà
Salviamo  l'altro
per non perdere LUI

 

La scialuppa della speranza

 Quanto è lunga la speranza?

Più della vita vissuta da chi

tra una sponda e un’altra

scivola lieve sul mare

e l’ attesa della meta

si culla  tra  onda e onda

Biglie di vento contrario

lambiscono  la  fragilità  delle loro vite

che volteggiano su quel braccio di mare,

breve, se misurato in miglia,

lungo un'eternità, se attraversato con ansia.

Alla fine non si vedono

più ondeggiare le stelle sognanti

ma solo i segni della tragedia,

la paura vibra tra echi di aiuto

e riccioli di respiri e , quella luna

simile ad un faro nasconde la notte

in un velo di dolore

Flutti  di correnti s'infrangono con forza
sugli argini  della loro scialuppa

dal colore verde-bianco-rosso

 

Approdano come fantasmi,

sono troppi, cosa facciamo?

C’è chi alza le barricate ,

chi  aggiunge una frangia  al tricolore .

L’ eco del mare nell’onda del tempo
Andava, senz’altro cantava
quel volto davanti al mare
libero di mostrare ,bellezza ,avventura
con i capelli scompigliati a riccio
rintanati tra le mani
sfavillante a sillabare
                             sorsi di vitalità
solo perché c’era la verde età
Ora , silenzio ,
come una bottega chiusa per ferie
la mente diventa
una scialuppa di nostalgie
un tuffo nel passato
un naufragar tra lembi di sghembi
portano lontano quello sguardo
nel tempo impastato di ricordi
in quei castelli di sabbia
sulla battigia , e la risacca
diventa la culla del riecheggiamento.
S’ode ancora il riso sfrenato del bambino
ancora giochi , palette, castelli
la gioia ancora più grande
giace nel cuore della nonna
che entra nel magico mondo del nipotino.
Un abbraccio alle nuove onde
e l’eco del ricordo non si fa sbieco
sulle sponde della maturità .

L'onda del ricordo
Quando
la mia mente diventa
una scialuppa di nostalgie
non mi tuffo nel passato
per annegare
e diventare una naufraga
solco le onde
le abbraccio
e tra pause e correnti
raggiungo le fauste sponde,
l'eco del ricordo
non si fa sbieco
tutto prende forma
nei gesti indimenticabili
delle persone e cose a me più care.

Filastrocca della bolla
La bolla di sapone
è un sogno a ventilazione
etereo ed effimero
bello e deleterio
Pensiero che dalla boccetta
nel cielo vola, ed aspetta
che il soffio della boccuccia
esce dalla cannuccia
il sole la colora
come fa con l'aurora

Vola, vola lontano
come un aereoplano
dice il bimbo alla bolla
che libera barcolla
la guarda soddisfatto
poi tutto ad un tratto
puff! il vento la spinge su
scoppia , la bolla c'è più
ciò che resta è il bastoncino
ed il sogno del bambino
che non molla
soffia ancora un'altra bolla .

Giorni orfani di eticità
I giorni impacchettati di consumismo
si affannano solo
ad irrobustire arroganze
senza sguardo nell'anima,
dove si riflettono
solo emozioni
di rabbia,paura,odio,
dubbi custoditi in tasca
come tesori
di un patrimonio collettivo
a dissacrare ossessioni.
Tutto è buono
tutto è cattivo.
Ma il divino cos'è ?
Tutto,o il contrario di tutto?
''Il cielo stellato sopra di me,
la ragione morale dentro di me,
diceva Kant"
il pattume intorno a me''.
Arricchirsi,oppure barricarsi
in un castello marcio!
Dietro
il tempo che scorre
che non si vede
Davanti
giorni senza prodromi .

M'infilo nei pensieri
Sorrisi ,pianti complici
anelli del mio umore
scivolano sui grani
dei miei ricordi
e la speranza
senza più petali
oramai cede al colore del grigio
duttile e fugace
E così che .insidiosi
cembali di tempo
si rincorrono nelle voglie
che arrivarono alle stelle
quando era luce
ora,infilo il volto nei pensieri
come la luna nella notte,
l'allodola non chiama
più tra specchio e specchio
e lo sguardo stilla tra ciglia e ciglia

Nocelle del dire
Dove si dondola
oggi , l'ultimo verso ?
Intingiamo i pennini
prosciugati dalla mordacità
solo nella libertà di cantare
con le rime della poesia .
Spetta, forse, al poeta
il compito di ridisegnare
il percorso della storia
dove nel ribollir di versi
latente serpeggia
allegoria e metafora ?
Spetta , forse, al poeta ridipingere
il quadro della quotidianità
con la sua creatività ?
Messaggi di sé al sé
spesso volano fino
al limite estremo
di ogni dire .
Forse [con umiltà ]
spetta al poeta
chiamare a sé
Erato ed Eterpe
per cantare come un 'aquila
e non come una malia civetta.

Innocuo o reo è il silenzio !
Spengo il video del giorno
e l’ultima voce si annulla
in una coltre di silenzio
dove anche i fantasmi
hanno il passo udibile .
Una quiete inavvertibile
unisce il mio mondo a quello
che grida senza eco di ritorno
aiuto di chi vuol riprendere
con smisurato amore
il suo slancio vigoroso
Effimero gioco del silenzio
illude i giorni di una città
che con veste sfumata
nel diaspro amaro ,oggi , vive
Le parole si arrestano sulla mia bocca
parole che vorrebbero far fluire la speranza
dentro , altrove, come,forse
in quell’aria salmastra , malsana
che immobilizza mare, cielo ,
nidi, foglie , respiri .
Accendo la radio , bollettino del giorno !
Chi lavora ascolta , chi fa politica s/parla !
Innocuo o reo è il silenzio !

Pasqua è luce
Nell’ ombra nessuna luce
è più forte della verità
del passaggio di Cristo ,realtà
sperimentata da Dio / uomo
che offre il suo corpo
ai bifronti assetati di sangue
e non chiede ragione
quella croce che esplode nel sole
ma , leggera spira la brezza
a dissetare l’afa del dolore
Ali mute, incastonate tra chiodi
chiudono stretto l’ultimo fiato
di Gesù , coscienza dei nostri peccati
e nel rosario di un tramonto
appare l’alba ,fede e speranza
come conseguenza l’una dell’altra
Dio ci perdona , Dio resta con noi
manifestazione di quel dolore è “l’AMORE “
e se c’è nel cuore dell’uomo
Cristo ne è il modello originale.

Domenica delle palme
Da Betlemme
da un asino trainato
Cristo è a Gerusalemme
sembrava rinato
l’ulivo, simbolo di giulìo,
tra l’uomo e Dio.
Festanti i bambini
osannavano con inchini
Colui che veniva con amore
nel nome del Signore.
Non si vedono colombe
volare festose
ma solo bombe
cadere spaventose.
sempre di più
fermiamoci a pensare
tra l’essere e l’avere ,c’è il dare
ce lo insegna Gesù .
Quei rami di palme
ormai secchi , come alme
la terra raccoglie
insieme al pianto che scioglie
il dolore di chi venduto
processato, abbattuto
privato della Sua Regalità
sale il Calvario della pietà .
L’ulivo diventa una Croce
ma il ramo la voce
della pace e del perdono
per tutti il più bel dono .
 

Socchiusa infanzia
Quante volte mi sono detta :
“a che serve l’ombrello
domani ci sarà il sole”
invece pioveva a dirotto
sull’altalena del mio giardino
Ora il suo dondolio si muta in fruscio
come una carezza quando sfoglia
le belle pagine del tempo
e mi soffermo a dialogare
con mia madre, come mai avevo fatto
prima del suo ultimo battito.
Inarco le palpebre
sui socchiusi sogni
stacco ogni spina
e riaccendo solo la presa
dei teneri momenti.

Ritorno a …
Ritorno a ricamare
con l’ago delle emozioni
il punto a croce della mia infanzia
nel vestito sdrucito di mio padre
[erranze che sanno d’amaro]
nel sorriso spento di mia madre,
in una bambola di pezza
[cantuccio della mia infanzia]

Ritorno a comporre una canzone
per tutte le stagioni
dove pinocchio allunga il suo naso
e il pensiero da peter pan attratto
e, lascio che il sogno
spezza la recita delle liturgie insulse,
le vaghezze astruse degli adulti
che infrangono la prima età
con guerre e crudeltà

Filastrocca della luna.
La Luna , il giocattolo della terra
nel cielo erra
Si tiene vicina o lontana dal sole
e gira come un girasole
E’ meravigliosa
a volte anche curiosa
Ogni sera lei è sempre diversa
sia nella forma che nella luce che versa.
Rende la marea alta o bassa
e si allontana dal centro di massa
felice che di notte possa brillare
e libera nel cielo vagare
con le nuvole gioca a nascondino
e poi alla terra fa capolino
A volte è tutta bianca
forse perchéè stanca
invece nel cielo blu
lei sta andando su.
è una palla gialla
e si mantiene a galla
sul mare
e dalle onde si fa dondolare
Quando si trova all'orizzonte
rosso arancio appare di fronte
dall’ atmosfera
prende la luce vera
cresce più nuova
la sua gobba si rinnova
per poi sparire
e di nuovo apparire
a spicchi ,seduta, coricata, a barchetta
a falcetta,ogni bimbo l’aspetta
nel letto della propria cameretta

[da briciole di luce -filastrocche ]

Viva l'Italia
L'Italia è ormai fatta
ed ora non resta che far gli italiani
chè son rimasti come erano prima
stretti in uno stivale che nel mare affonda
tra urla ribelli di sangue e di scandali
Vorremmo calciare il nuovo Caino
che insorge contro il fratello .
Disfare l'Italia?
Ma è un paradosso?
Il passato non è solo morte
non è tempo che passa
ma qualcosa che viene
esperienza vissuta nella realtà
per accogliere la verità
Eppur invochiamo Dio
quando sfoggiamo il tricolore
il fiorir della speranza
di fonderci insieme
Dov'è la vittoria
che porse la chioma
a quella Roma
che tra guerre vinte
e quelle perdute
grida ancora
Viva l'Italia
e chi la creò.
Ciò che sempre vale
è il cuore del popolo
l' icona raminga
della storia d'Italia.

Voci vers/Ate
Domerò
i miei conati di parole
dall’impeto del fuoco
dove fluiscono le voci
lingue infiammate
violate da urla e da orpelli .
Fra cori di risate
fiorite cure
diventeranno voci raccolte
in un silenzio eloquente
bufera che acquieta
platani d’ ira
allontana arroganze
e si sciolgono in rosari sgranati

odorosi di fede

confidi, ridi ed arrivi
L' andirivieni di ombre
impallidite
di luci e penombre
annerite
dall' ossessione
di una emozione
finiscono
nella luce accesa
dell'attesa
che non arride
l' annaspare frenetico
magnetico
imperfetto agire,
ma, inarca un ghigno complice
felice
che a fior di labbra ride
al futuro ardire
in cerca di conoscenza
di polvere di scienza
di cimbali e sapienza  

La Befana
è diventata molto strana
la sua magica ramazza
il marciume più non spazza
anzi accumula veleno
che oscura l'arcobaleno
Il bambino l'aspetta
nella sua stanzetta
che gli dia come dono
qualcosa di utile e buono ,
il cattivo dentro al cesto
ed il buon che arrivi presto,
che il calzino appeso al tetto
dentro torni pieno e netto
Le ciglia si schiuderanno
ai mattini senza affanno
e la BEFANA diventerà
BE(ne )FA (ttice per chi ) NA ( scerà )
 

Buon anno 2011
Tra orme scalfite
da ansie sfiorite
tu ,tempo, muovi i tuoi passi
tra suoni e fracassi
su rive di spine
s’intrecciano stelline
tra muschio
e corone di vischio
dubbi e speranze
s’uniscono ai brindisi e usanze
L’ allegro andante
diventa frizzante
nel calice di spumante
ma ,il doppio bemolle
del vecchio anno non più ribolle
indora soltanto conflitti e tempeste
per poter credere ancora alle feste
e , poi , sull’orlo dei rintocchi
croma il buon anno tra baci e scrocchi .


Il presepe
Ho preso tre rami secchi
di alberi vecchi
e ho fatto una grotta
con un po’ di terracotta
Tre rami d’alloro
tre, come i Magi con raggi d’oro
uno per Maria, per Giuseppe e Gesù
con tre stelle che brillano su
Il Trino Mistero
miracolo vero
l’orma visibile
del Dio invisibile
a mezzanotte , appare
nel cuore di chi sa amare.
Dio ,per Redentore
non ci ha dato un eroe
ma un bambino
fragile e dicembrino
la cui sua umanità
dà a noi l’opportunità
di cercare la felicità
che rende reale
felice il Natale.
 

Il presepe
Ho preso tre rami secchi
di alberi vecchi
e ho fatto una grotta
con un po’ di terracotta
Tre rami d’alloro
tre, come i Magi con raggi d’oro
uno per Maria, per Giuseppe e Gesù
con tre stelle che brillano su
Il Trino Mistero
miracolo vero
l’orma visibile
del Dio invisibile
a mezzanotte , appare
nel cuore di chi sa amare.
Dio ,per Redentore
non ci ha dato un eroe
ma un bambino
fragile e dicembrino
la cui sua umanità
dà a noi l’opportunità
di cercare la felicità
che rende reale
felice il Natale.
 

Buon Natale
Dio ,
grande Pittore
fece del giallo
un manto d'oro
il bianco diventò candore
all'universo l'umanità
arrivò con tanti colori
Bastò la mano del grande Artista
la Sua pennellata di mistero
che volse
il tutto
dall'uno
al tutto.
Buon
Natale
a tutti
del sito
 

In autunno siamo!
Quando la foglia
ingiallita cade
       su tegole e strade
l'  albero  spoglia
         ogni suo ramo
   *in autunno siamo
 cade la  bruma
 nei pensieri sfuma
e il vento
in un momento
ogni foglia spazza
senza ramazza ;
il clima varia
e agli uccelli dà nostalgia
scroscia la pioggia
che l'umidità sfoggia .
Con il sole di S. Martino
il  vino  è già nel tino
 Tanti caldi colori
tutto intorno esplori
caldarroste mangiamo
*in autunno siamo .

La televisione
Nel cuore delle case
 dai mass media invase
 lingue senza ossa
 a volte ci rompano le ossa .
                      Questa è la  televisione
                  la trovi in ogni abitazione
 Ma che cosa ci offre?
 Gente che ride e quella che soffre
 un senso del bene , del male
 con un audience abituale
 basso , alto ,  apicale
 pur sapendo di essere in bilico
 appare amico e nemico
 tra la fragilità e la stabilità
 della gente , e diventa una calamità
 per i bambini che , invece di giocare
 o di andare a riposare

 guardano  programmi dannosi
 che dovrebbero essere ascosi
 Televisione
dal greco a distanza
 dal latino vedere
 in sostanza
 vederla in lontananza.
 e non sentirne la mancanza .

[Il vendemmiato amante]

Un altro settembre arriva,
diverso sì, ma ancora a saltar sul mosto,
ad unire nella botte il giorno con la notte,
ad adunghiare il salto dell'altrove
che narra ciò che ritorna in vita
ammorbidito da flash di spettacolo,
da scene già girate [ il vendemmiato amante]
che come un puledro sbrigliato con la risacca d'emozioni
galoppa su orizzonti col grido del domani
divelle lallazioni e farragine
e piega l'anima con tocco misurato
Rieccoti "vino "come un asfodèlo
a scandire tempo e mistero
e nella retina a schiamazzare sogni..
Là ,dove cielo e terra
si fondono con un do ,re mi/sembra
di ascoltare un concerto di musica e mistero
una sinfonia a due "terra e vino"
che ansante rimbalza sulle foglie
negli sbuffi di vento, nel sole che si culla nell'azzurro
nella luna che si bagna di rugiada
per resistere ancora un po' al sonno
vagando nei cerchi di luce dell'alba
nei tini radunati ,come scolari col grembiule nuovo
ma con voce inquieta del primo giorno di scuola,
nel ritmo condiviso dai piedi scalzi
che si preparano a pestar l'uva spessa
sgranata appena , appena tra le dita stretta
mentre dalle colline , echi di anime
miscelano la speranza con il vino trasparente
nei fragili cristalli della vita.

Ferragosto
Tutto s’è rappreso il sole
sogni e torpore
accovacciati nel caldo
si sciolgono nella notte
incapricciata di luna,
le ore impazzite battono
il ritmo senza minuti
e le onde abbracciano il mare .
Con un calice pieno di fantasie
si brinda tutto d’un fiato
al cielo che ride tra lustrini dorati
al sfrangiato distratto giorno
che sogna e sollazza
nel disordine delle emozioni confuse
dell’estate non ancora in procinto di morire
ma tutto , quasi , fluttuante nell’effetto finale.

 

Osce ,se móve suse a Tarde,
nu spírde grigge


‘A diossina suse a Tarde
e nu spìjrde grigge jndre u core.
Spingiúte d’ô víende tand'amáre
púre na stèdde se ne vé’ affùnne
Addò te vuete ,'uscke
e ogne cose vonne a truzzelene
Jéte tròppe tarde pe’ ccercá’
’nu munne ’cchiú’ nnuéve e ‘cchiù giusto
ca ce lebbera de ’stà scuèrcele murtále?
Ce amm'a ffa pe stu paijse ca nnò si javita cchiú’?
’Ngòndr’a ’nu mùnne de uàje
’nguarche òbbera nòbbele angóre n’attòcche
da stu guvìerne ca se ne stè cu le máne ’mmáne?
Vvògghie cercá’ de uardá u mare
quanno a luna avuantà l’onda doce ,
piccé , jè accume te dicèsse
de nò arrènnerse maje.


 

 

Oggi, si muove sopra
a Taranto uno spirito grigio


La diossina sopra a Taranto
e uno spirito grigio dentro il cuore
Spinto da un vento tanto amaro
anche una stella cade e affonda
Da ogni parte che ti muovi , tutto brucia
e ogni cosa se ne va in disgrazia
E’ troppo tardi per cercare un mondo
nuovo , e più giusto che ci libera
da questo involucro mortale ?
Cosa dobbiamo fare per questo paese
in cui non si può più vivere ?
Di fronte a tanto male
qualche opera buona
ancora a noi ci tocca
da questo governo che se ne sta
con le mani in mano ?
Voglio cercare di guardare il mare
quando la luna acchiappa l’onda dolce
perchéè come se ti dicesse
di non arrendersi mai
 

Luglio ,donando sole
avvita nel dolce giogo la vita


Rieccoti qui , Luglio, adagiato
su rive a tracciare disegni ai sogni
a scandire fantasie del sole sui picchi della pelle ,
sui fianchi delle colline ,negli occhi del mare.
Come amante doni un pezzo di ardore
racchiuso nella foglia della passione
e ti soffermi a dialogare con le stelle
quando la sera violenta la via del pensare
e ricerca l'infinito che sorride
e il faro a sfidar le ombre dove riluce la paura.
Ti agiti come giovane puledro sbrigliato
con la risacca d’emozioni ,in fa –do-re
si uniscono le note per intonare sinfonie a due:
sole , piacere , brividi del nostro senso
rimbalzano nella gola dell’estate
che gioca a cambiare l’assolata volta
e l’ignoto che ci sovrasta ,
a spiegarci l’ essenza del canto delle cicale
e tra nuvole e sereno passano i sogni di tutti,
menti ribelli cercano il caldo soffio bacio,
respiro che spumeggia sulle labbra appena schiuse
E sì ,si sente remare
nell’azzurro mistero , l’estate .

Haiku
Noi viviamo
tra non più e ancora
ora per ora.

È l’ora in cui…
Il sole languido pende
liquido e rosso sul mare cade;
è l'ora dei pensieri nostalgici
e l’anima cerca una carezza .
Ci sorprende un vento un po’ diverso
che con una stretta tiene per mano
lo scudo d’argento ,insieme vanno
tra schegge di viola, brividi di giallo
nel chiaroscuro della sera popolata d’ombra
su frange di nubi di un ‘estate
sempre a ghermire grilli e cicale
tuffi e fantasie, se pur riversi su afa d’asma
scolorano i sospiri ,e nelle notti sonnolenti
Vespero ci annuncia la luce di Lucifero;
è l'ora in cui le ciglia velate dalla notte
si aprono come tende di finestre schiuse. 

L’ombra svola in un ricciolo di luce
L’alba debole sbalza dall’arco di luna
sull’afa sfatta che batte sui vetri,
sfuma nel giorno tra slabbrate luci
come due corpi nudi si svelano
dai seni ,l’uno ad afferrare la mano
sinuosa e gocciolante di brina
l’altro si apre agli occhi ,
zirconi attenti di microcosmiche tinte che rendono
policromo l’esordio del sole
S’abbassa il cielo come un cappello,
grondo di preghiere ,
pende su un altro tramonto che arriva ,
diverso sì, ma unire
il giorno con la notte,
ad adunghiare il salto dell’altrove
in un canto per tutte le ore ,
con corde fissate sull’ orlo
di una tastiera scabra
che spara lacrime su tasti di cemento ,
e se pur la terra non indossa più le sue vesti
nell’ assenza
ricerca l’ essenza
per la sua esistenza.
 

L’idea
Dal niente fiorisce
se attecchisce
nell’intelligenza finisce
quando vacilla
l’ idiozia distilla
insegue perennemente
la mente.

Haiku
Se non è vizio,
un abitudine,è
solo bisogno .

Quando.
. si sfoglia la trama del giorno
contando i ticchettii dell'ora
scandita da un lieve battito di ala sfatata
fissata sull'affannato respiro
.quando
il passo lieve s'invola nell'eco
di orme senza più seguito ,
senza più presenza/assenza
e sì .solo allora vorresti ,
per un solo attimo ,fermare
il pensiero che raschia , che ride
quasi demente sul fare di chi affigge
alla parete della sua coscienza questo degradare.
Viviamo una strana bellezza
fatte di cerulea frivolezza
di nomine , di storia e gloria
da ricordare a memoria
su rive assolate da dubbi
a tracimare ogni attesa e speranza
con l'illusione che somiglia
a quella dei bambini
mentre succhiano il pollice
pensando di bere il latte dal seno;
intanto , i girasoli incurvano le spalle
anoressici di colore e sfumature

Per coloro che sanno ascoltare,
per coloro che sanno amare
la verità nel cuore parla ancora.

Il corpo del tempo
celato impreciso...


…la sua nudità
copriva d’alba,
il cappello dalle larghe falde,
bersaglio del vento,
librava tra disagi , riguardi ,
pudori ,palpiti intensi ,
fragili abiti in silenzio sul busto finivano ,
e poi, all’ora di cena , la cerniera
come in una gonna orlata di stelle
veniva tirata giù , e tra i seni
cercava il riverbero che dal ventre arrivava ,
e solo allora , il filo dell’ombra ricuciva le ore
i mesti minuti , gli smorti slanci ,i moti indomiti
stampava , cancellava ,sfogliava
le pagine di un calendario.
Il tempo celato , impreciso
inaudito tesseva di lino l’ultimo abito
dove non c’era più un corpo (di tempo) scorsoio
ma solo un diadema solitario a stringere la fronte .

La Sacra Sindone
Su un telo di lino
d’indagine bottino
c’è un volto Divino
sia Spino
di Giuda caino
martirio immolato ,
sia solo uomo condannato,
da notizie ambigue
un’icona scritta col sangue
di certo si distingue

Se pur rinnegato
il nostro peccato
Lui ha addossato
è un uomo vessato ,
martoriato
morto , e poi al cielo rinato
Un cuore trafitto
per un trapasso sconfitto
ingiusto delitto
più atroce di così non ce ne sono stati più
                              senza alcun dubbio è Gesù

Davanti a quel telo non ho pregato
ma solo il perdono ho implorato,
per non essere con Te
quando Tu soffri per me.

Pellegrinaggio a Torino - 10 Maggio 2010
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Haiku della libertà
La necessità
che crea felicità
è la libertà

Là , dove l’infinito cerca il tocco del finito …
[… ]il mare , s’incaglia su scogli freddi
con onde a spruzzo senza ritorno
[….]il cielo vuoto di luna
trema e notti insonni
rimbalzano dal lenzuolo ,si annodano
come sagome impaurite sotto il cuscino
[…]e là ,nello spigolo del nostro angolo ottuso ,
anzi confuso , aspettiamo che sciami di “perché, “
le solite domande puntate verso il cielo ,
si sciolgano e liberi arrivino là , dove c’è
quella casa bianca e Lui alla finestra
a schiudere le persiane dell’oscurità
Il richiamo spasmodicamente s’avverte
cresce come riflesso di un credo genuflesso
per la quale una nota d’ infinito
può toccare tutto ciò che sa di finito
nel virtuoso concerto della vita

Arriva o non arriva …il caldo !
È un freddo di ripasso
questa stagione che non si arrende,
e ai confini del basso
inverno ancora sosta ,attende
bocci inebetiti dalla rugiada
che vogliono scrollarsi d’addosso
insieme alla nebbia rada
gelo e paradosso

Una ragione si ricerca nella meteo-ecologia
nel cielo ingrigito dalla pioggia ,
intanto, prive di energia, le rondini cadono da lassù
e gli uomini s’affannano a vivere quaggiù.

Eroicità da piangere
ancora terrorismo da evitare


Genuflesso dolore
a trattenere il pianto
dei volti tristi di quelle madri
che s'immolano e lasciano partire i figli
che più non torneranno , e portano con loro
solo l'addio di sangue di quella cruente
luce che fa fiorire rose coperte
solo di spine che ai mortali
restano come dono.
Il dolore ancora cade , come lo strale
pungente su nel cielo sale .

Maggio
Dalle vesti che frusciano
di raso rosa e bianco
riecheggia il fascino sacramentale
i giorni si espandono come farfalle
su tastiere di organi, diventano respiri
metafore piumate con ali materne
e volano fino al limite estremo
di ogni dire …mamma
come Vestale tiene acceso
il sacro nome di Maria
Maggio sa guardare il mare
ed afferrare il canto
sa ammirare la terra
per accogliere raggi di rose
in boccio , dischiuse dai petali d'anima
Nella conca segreta dei suoi giorni
canta, canta solitario ed aspetta
il profumo floreale , essenza
mutata in gemma luce
sui corpi vogliosi di silenzi e d'incanti
Il tempo careggia l’arcana natura
cattura isometriche vibrazioni
con passaggi di trasformazioni
si dissolve , ritorna,
ma niente rimane immutabile.

Aprile
Sotto un tetto spiovente
sta nascosta una rondine,
a piccoli passi con sole e brine
[come fanciulla paziente]
la verde natura dona prime carezze
con chiare freschezze di brezze.

Ali di colombe annunciano Pasqua :
“Iato mistero tra terra e cielo”
che non s’impone , arriva,
penetra e diventa indicibile essenza
e per l’occorrenza una buona coscienza

Finestre semiaperte
ai raggi, ai ricami del vento,
ai richiami di chiari di lune
ai petali dei fiori che cercano il canto
dall’unico sole che sta accanto,
si trascinano o vanno come d’incanto
i raggi che s’increspano a sera
sempre alla ricerca di una stagione più vera
come era una volta la prima-vera
a volte prorompente in ali ventose
a volte profumata come le rose .

Gesù ritorna, sei tu pronto?
Dio , giudice del mondo
Suo Figlio moribondo
Lasciò nel dolore profondo .
È venuto un uomo, il Sire dei Giudei
È morto?NO !
Perché questo insulto !
quello che è scritto,è scritto
disse Ponzio Pilato, e sulla croce
“Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum“
fu firmato e di spine coronato.
L'ultimo nemico fu la morte,
e Cristo anche di quello
ne fece Suo sgabello
l’uomo divenne suo fratello
a Dio lo presentò come gioiello.
Eccolo,è Lui ,senza ombra di dubbio
il popolo esclama, la storia si compiva
per quella strada dolorosa
con la croce spalleggiata
il vangelo caldeggiato
l’Umile si è mostrato .
Or tutto è compiuto, l’amore irradia,
la fede confida, da quel giorno mesto
fino al suonar delle campane di Pasqua
dove il Tutto con nostro stupore
È diventato splendore .
Gesù ritorna, di nuovo tra noi ,
ed io sono pronto a diventar un Cireneo?

Padre
Spazio il mio sguardo
nella tua movenza
in bilico tra l’ assenza
e la tua presenza
che sbianca le orme
della mia infanzia
là , dove ogni tuo sì o no
fiorisce nel cristallo
trasparente del ricordo
che parla all'ombra
del tuo sorriso
del tuo aiuto
che non vedevo
ma di sicuro c’era
quando mi hai lasciato
sfogliare i fogli del mio tempo

Ma , solo oggi avverto
dietro la porta
lievi i tuoi passi
senza più volto,
solo oggi , mentre sciupo il tempo ,
mi pento per non esserti stata vicina
là dove mi lasciasti per l’ eterno

e ancora oggi
l’anima (la mia) avvampa
di colpa e d’abbandono.

Marzo
La luce ricucendo fluttuanti raggi
rischiara il giorno se pur
abbuia incerta nel cielo
tra cirri e tremule stelle.
Marzo con le fantasie del sole
batte ciglia sui cigli del vento
che grida “Un nom ! la femme ,
insola la molle mimosa
e la divina Demetra
depone di nuovo
l’ebbrezza con il miele
e baci al papà .
Lesto e spedito Marzo
con passaggi di trasformazione
rimbalza da grondaie in grondaie,
la sua ombra arpeggia
vagante corteggia
e sfuma tra folate di vento
nei riccioli di primavera
calcolando l’epatta
nella Pasqua bassa
E poi…tutto daccapo …

Febbraio
Tra carri
simulatori del reale
giri di volti nascosti
da crine e mascherine,
febbraio scorre
con squarci di colori
falcette di luna crescente
e Sirio con baci d’amore
che parla sulle trecce di nuvole.
Intanto la luce ci preserva
spazi di cristallo tra ali di freddo
Il cuore poetizza, amore spiegazza
sogni strizza e si trastulla nel vento
che soffia tra piume di Venere
e ghironde di Giove
mentre fantasmi di raggi
si sfrangiano in briciole d’attesa
masticate dal tempo
che si impregna
in sciami di ritorni
L’anima rincantucciata
nell’angolo più caldo
del suo sonno
imperla il silenzio. 

Dio ci ha dato Cristo
come compagno della nostra vita.

Una croce di dolore
non è segno di distruzione
ma di resurrezione
Non è un solo arte
per un museo
monile scaramantico
da indossare
quei due pali di legno
si intersecano
per riflettere amore
verso un cielo
che non brilla più di verità.

Se Dio è Verità ,
Gesùè la nostra libertà
per questo motivo
Dio ha voluto
che l’uomo capisse
come fosse umana
la sua umanità .
La presunzione
eccessiva dell’ uomo
diventa sicurezza
e scheggia quel richiamo al mistero
e la gravità del quaggiù
diventa peso ancor di più
sulle spalle di Gesù
Dalle vetrate del nostro tempio
un arcobaleno di Luce
produce la vera armonia
e una Croce crea solo
note celestiali di serenità.
Di nuovo si sente il riverbero
dello stesso avvenimento
capitato duemila anni fa
quando Lui soffriva
e noi non eravamo
sotto la sua Croce
a confortare il suo dolore.
Se il cristianesimo
è un avvenimento
da obbedire
la Croce è una verità
da rispettare,
perchéè il silenzio
che riempie la vita
 

Pensiero logico
Parentesi graffata , quadrata

rotonda in un 'espressione
di relazioni e flussi del silenzio
che sommo ,moltiplico e sottraggo
dai miei istanti di tempo
divido con effetti di densa tensione
e con cifre fondamentali
estraggo la radice della mia vita

il tutto elevato alla mia potenza.

Sfioriti amori.
Gli amori andati
 come  vecchi del paese
        siedono  l'uno accanto all'alto
e restano muti perché non sanno più
che farsene delle parole
Oltre le parole nascono i sogni
che il vento e  il sonno
 li lasciano  andare nella notte ascosa
Il tempo oblioso
gli sguardi ed i sorrisi muta;
ciò che resta è solo voglia d'aver voglia
di amori ormai  sfioriti.

Gennaio
Oscilla il vento tra glabri lecci
e siede tra gemme inebetite
sui fianchi bianchi delle colline
il sole si arrende al tempo dell'inverno.

Una ragione di vita si ricerca
in ogni scorcio di stagione

si aspettano le lucciole lumare la sera
mentre si coglie la rosa della notte .

Lungo il viale innevato
un'eco d’ascolto s’alza giulivo
tra ritmi polari ,i respiri di abeti
si scrollano di luccichii e fregi
intanto , pieghettate foglie
sfuggite al giorno che già tace
donano lievi forme
al giulivo Febbraio.

Un arco di luna
danza nella spirale celeste
e più luce dà luce
allo sguardo della sera .

Dal gelo ogni cosa
fiorirà nel vaso di cristallo.

Haiti
La fatica del vivere
ti chiede
ti apre
ti spinge,
come lo sforzo del sole
dietro la bruma
ad una corsa difficile
per scoprire il volto
dell’Amore e della Verità
La vita è comunicabilità
che senso ha
se questa non c’è più?
Ogni giorno nel mondo
c’è un bambino
che ci insegna.
a calar il sipario
sul nostro teatro dell’onta.
I loro occhi felici
sono i fiori della speranza.
Vivere è fatica
ma più affannosa è la morte,
accanto a chi soffre
ci vuole qualcuno che lo conforti. . 

Nunc est bibendum [Buon anno a tutti ]

Sferraglia il tempo e batte l'ultima ora
scoccano i secondi che piovano su pensieri e sogni
mentre il cielo senza luna s'imbrina di fuochi ,di ansie
Sarabanda di balli e di grida si spandono in cerchi erranti
dentro ombre del chissà cosa accadrà nell'anno che verrà
tra anfratti passi appesantiti dall'ebbrezza dello spumante
ci sono i vecchi momenti del 2009 e nell'eco di ricordi
e di riverberi ci sei tu anno 2010 ad accendere sulle
labbra un nuovo sorriso d'amore. Benvenuto anno
a sbrogliare eventi dagli odi impigliati,
a denudare accadimenti, ad intrecciar
le voci , a dispiumar pensieri
ad illanguidire conflitti
e tutto il resto che sia
un solfeggiar di note
bianche e nere
sulla tastiera
magnetica
del tempo
dove
ora
c'è
un
nuovo anno in corso dove srotola la vita
 

ieri , oggi, domani…
Sfogliarlo all’alba
ripiegarlo al tramonto
che fuori senso è il tempo!
Un giorno un morso
e l’altro niente
con o senza rimorsi
con voglie complici si va avanti.
Quel misurare minuti ,
quel sottoporli al vaglio
del dubbio e della certezza
è un camminare avanti ,
indietro fin dove l’orma
svanisce nella sua sabbia
per diventare baleno
nell’oscurità
e muoversi sereno
in libertà.

Istantanea
Mi sedetti sul letto
del mio antico Natale
di fronte uno specchio
dei miei ricordi

Com’era azzurra
quella capanna
e sul suo viottolo
foglie di speranza
sparse nella fragranza
di note intonate

La vita era creduta
ora chi sa forse è solo
un andare avanti
fino a quando
cortese sarà il tempo
e complice la metamorfosi
di questo andare
superando l’ oltre.

Istantanea
del mio pensiero
anche l’erba secca
in un presepe
ridesta la memoria
di storie di sempre.
tra un pane a morsi
e bambola di pezza .

Nostalgia
Ombrata da nebbie solari
diventi lunga tristezza
agli occhi  grigi
che sfidano  lacrime
appena, appena
poggiate sulle ciglia  schiuse.
      Rotoli , fin dentro , nel cuore
soffochi  la gioia uscente
ribollente di ricordi
di/versi lusinghi  sogni
fiori  freschi
su rami secchi .
   Sprofondi nel buio dei cunicoli
   informi dell’anima
   e diventi lamento
   dal retrogusto dolce/amaro
         Odorosa d’ambra
risuoni tra diapason  
scordati di melodie
di note saltellanti
tra echi di tra/passi
il cui suono era…
una volta c’era…

haikai- tanka  
Sì, nel  nostro …sè
Se pensiamo bene …C’è
Un sincero …. re
               Vuoi sapere ….perché
               siamo re… nati  dal RE

Ci rivedremo nel porto
            spiumato  dal tempo

 
Ci rivedremo nel porto
di Taranto , implume del tempo
dove zampilla  verde fiele - mi disse -
già , e imbarcandoci sfideremo le onde  in agguato
e aspettandoti  creerò una barriera
alla grigia angoscia del cielo -gli risposi -
Ci sono ancora fiori che predicono
candore agli oscuri mali?
Ci sono sempre dolori
che assurgono al potere ?
Ci sono ancora  valori
per  svelare gli antichi amori?
Leggeri si librano i dubbi
tra l’ombra che l’ambra del mattino stende
e la sera  attesa a spazzare  i grumi dal respiro di Taranto
Clandestinamente c’è  tutto , anche la speranza.
         Sotto il cielo rosso  dove si ammalano le stelle
allestiremo la città con fili d’amianto
tesseremo le parole nel magma del suo manto ,
metteremo un angelo sull’albero di _Natale
acuito solo di tristezza  e poi…
vivremo insieme  nel muto silenzio la nuova rinascita

A tentoni verso...
Ti racconterò una favola
sul ciglio dell’ altalena
al curvare della luce dei tramonti
per riprendere la favola interrotta,
e con te , bambino ,
mi lancerò senza volteggi
in una bolla di tempo
a sfilacciare giochi ridenti di fantasie
a ricorrere orchi e fate
a rileggere le pagine
di leggende gualcite
dall’ansia di arrivare
là dove ora l’oblio
sfida il ricordo
e l’ afasia tentoni d’ombra.

Novembre
Il sole singhiozza requiem
all’ ombra dei cipressi
là dove “morte “
con un giro di sillabe diventa “metro”
parametro costante fra due vite
che misura tutti e si tramuta in “tremo “
per l’ultimo viaggio irrepetibile ed interminabile.
Su quella tomba bianca
dove il fiore manca
Novembre incarta
crisantemi tra rose e grigiore
e ci ebbra di malumore
ma, con un lesto sorriso
l’estate di San Martino
lo toglie dal rugiadoso viso.
Il torbido castagno,
accosta le sue nostalgie
ai piedi dei rami
e imbeve di luce
le foglie dipanate dal filo
di speranza per un Natale
di presepi e candori innevati.
Come pensieri spuntano i funghi
nel pantano d’acqua piovuta
accoccolati tra vuoti gusci
di lumache e castagne
di questo andare d’aria
che si rispecchia sulla terra .

Con vago moto vado
frammentando il tempo-pensiero.

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Il tempo nasce in culla
nell'innocenza oscilla
tra reti d'amore confuso cresce .
E' l'occhio amante dei ricordi degli adulti,
è il sorriso dell' infanzia ,
i riccioli dei silenzi della caotica adolescenza ,
l' infanzia anarchica dei ghiribizzi
che sgranella puerili giorni
sgranocchia gomme e frasi
e qualche volta sparge
le note del buon vivere
nell'attesa della giovinezza
dove l'ombra danza , il pensiero volteggia
sul passato giornaliero e sul futuro bramoso .
Il fiato sfida gli ultimi granelli
che scivolano nella stretta di clessidra
ma , sbirciare nel tempo è un fuori senso
misurarlo con il pensiero
è un attentato al lume della ragione
il tempo è solo un orlo d'amore
di un lunisolare drappo delirante a sera.

El paso del tango
          [  patrimonio culturale dell’umanità ]
 
 Nelle notti stanche
 nel calore della paglia
 nei sobborghi dei baires
 una  frenesia di ventri
  scioglieva  i sensi ,
          tra  voglie  di  anime invase
          e odore di terra
          il mesto sentimento  di amore
          durava il  tempo di una canzone .
 
          La mano  del caballero
         scivolava  sulla dama   sinuosa
         con un abbraccio tanguero
         bailarines con   braccia appese
         e piedi alati   graffiavano  l’anima
         al ritmo rioplatense

Il  tango  rotolava  in un vestito di bisso
olezzante di vezzo
che  tracciava  tra le  gambe
la via del  limite proibito
                       la maravilla y la sensualidad
                      tomó el alma a la luz radiante
                      dos cuerpos
  tutto finiva nell’ultima nota
  di una cumparsita.
  per  far ritorno  ai caudillos  

 

Per Beatrice Zanini
La tua elegiaca voce
era una fragranza che veloce
si propagava nell’aria
la tua poesia è armonia
che si leggerà con nostalgia e malinconia .

La vita è come una corona di luci
con tempo piano ,piano si spengono
per diventare un diadema di stelle
la tua vita ora è tra quelle stelle.

Ancora_ta di Beatrice Zanini
mi coglie
il soffio caldo della vita
dentro un pugno di vetro
che guardo e attraverso
mentre il risucchio dell'agguato
mi zoppica addosso.
È tempo di azzerare il timer
e ripartire
è tempo di conciliazione
e di respiri.

Non abbandonare il figlio, Padre
ora che ha conosciuto
il tepore della buona stagione
e il frinire delle cicale.

Ma  tu chi sei ?
Potrebbe chiedere l’aria
che risuona nei silenzi pallidi di brume
accartocciate in ricci di castagne
che fumano mitezze di una volta,
le foglie scarlatte che  coprono  strade
che sanno di muffa e di mirtillo,
       potrebbero chiedere  i giardini
      nutriti   da  spiccioli  raggi solari.
 I colori dell’autunno
sembrano fiati d’artisti
che graffiano le pareti del cielo
e si disperdono tra virgole di onde
tra pentagrammi  e origami di stelle,
e melodie  d’angeli sorvolano di colle in colle .
 Uccelli  senza più  canto in gola
  iniziano la nenia dell’esodo
        sull’orlo di orizzonti indomiti
        all’ombra brancolanti avanzano insieme
   alle   sperequazioni del tempo
                                       che  dona  Ottobre,
e se  un uccello si fermerà sul davanzale
sarà perché ha voglia di un fiore
che l’autunno racchiude nel suo grembo.  

Vorreste salvare il mondo, amici ?
Ma il mondo non si ferma
a meno che , non chiamiamo dalla tomba
tutti i vostri amici del Vietnam e dell ‘Est,
tutti coloro che sono morti invano
per fermare l’odio disumano

Sembrate tralci
nella vigna del Signore
dove sempre echeggia dolore,
diventa memoria di voi
questo chiamare “libertà “
che accomuna innocenti e colpevoli
a frammentare la guerra
senza mai un approdo a riva.

Camminate con l’incubo informe
in una giornata senza rinascita.
e la paura conta i ticchettii dell’ora
a coprire cieli da dove nascono solo fiamme filanti

Con tute e divise non sempre condivise
tra echi rimbombanti e tuoni
osate vivere in una casa di terrore
per riposare in una casa di gloria

Perché dunque ancora continuare?
per fermaci nella preghiera d’amore
e come colombe a guardarci dall’alto del DUOMO?

Ma voi siete solo uccelli
inviati da chi forse non conosce il dolore
Feriti dagli spari del mondo
cadete su sentieri di sassi
con un vortice di silenzio spiccate l’ultimo volo
e poi …
…. a spaziarvi d’immenso.

Ciao amici-eroi
 

Squarci di parole
Le parole che risuonano
tra lingue di fuoco
a scalfire iridi
sono alfabeti frantumati
fanno impallidire la quiete
sfidano il silenzio
cercano lame affilate
appannate risposte
appena balbettate.
Nel fondo dove riluce
ogni paura approdano
a tinteggiare le voci
senza più echi .

e… piove
ogni minuto si riempie di pioggia
ogni sogno e pensiero di ansia
vuoto è il cielo di stelle e di luna
cristalli di torpori nel fondo cieco della cruna
si mescolano con sbuffi di vento
e sulle fragili tempie della sera
frangono luci d’argento
e l’oscura notte attende fiera  

Il giornale
Intermittenti accenti, alfabeti franti
giacciono tra righi di fogli volanti
s’arrendono alla sordità del mondo
volano come respiri appesi ai sospiri
si dondolano in spazi bianchi e neri.

Passate istanze, presenti movenze
suscitano clamore o fanno terrore
si espandono e s’ aggrappano
al nero inchiostro che abbozza
echi di stampa e di cronaca
sul rigo del quaderno dell’essere
cerca la risposta .
Nella tela impigliata del mondo
scalfiscono delusioni
velano amori ,torbidi torpori
curiosità ,emozioni
Un pellegrinare intenso
di impavidi pionieri
annodano speranze
ansie di domani e sfioriti ieri
con l’ occhiello, titolo e sommario
sfidano i sentimenti , il mormorio
della vita, e dell’essere il logorio
 

Ogni passo …è visione
Sembrava già autunno
ma era solo l’estate andante
nell’assurda speranza di ritornare

Il cuculo picchiava il tempo sul ramo
mentre il fiore cadeva dall’'ibisco

Era quel tempo che la spiaggia
s’era adagiata tra le cune del vento
e l’onda se ne andava lesta
insieme alle fantasie del sole

Solo l’odor di un delicato vino
lasciò che la tristezza volasse via.

Era ormai tempo di andare a piedi scalzi
su chicchi di affanni che si preparano
al brindisi finale del congedo estivo
per ritrovarsi in un tramonto vinato .

SI lenti nel MIo cuoRE  .soffiano le note  
Vento leggero
tocco sincero
soffiami nel cuore
ancora l'amore
Non ti fermare,
famMI sentire
fammi sognare
fantasticare
SuonaMI ancora
la melodia,
con le  note
della poesia.
REstami accanto,
SOLtanto un momento
per sentire il canto
e abbandonare il  pianto.
E se DOmani
 tra le tue mani
diventa fatica
persino la musica
suonaMI ancora
come fosse allora
la melodia  della poesia
sempre e solo la  preferita
Svegliami  i sensi
trasforma il dolore
bloccami  il respiro
con un bel sospiro  
lento sentire
          piano lenire
le mie ferite
saranno presto  guarite
la nota giusta
                 accorda/MI  ora.

Vino, parlami di poesia !
e la sua voce si levò alta


Vino! narrami di uomini che mai dissero niente
ma tutto dietro quelle colline generose e materne
pronte a partorire i frutti di un’estate disciolta tra i filari
che implodono nel cuore versi scandagliati” ex eo tempore”

Ti improvvisasti verso incastonato tra pampini su papiri
nell’ugola poetica tra “sale et cachinnis “di Catullo
il fuoco di Bacco è diventato vera “scientia “
riaffiorasti su labbra di vento, tra gli amori di Tibullo
per Lesbia e per la sua < Sirmio! insularumque ocelle >
ti instaurasti nel sanguigno tempo di Catone che vangando
arricciava foglie, souvenir del suo autunno stormente

Nella retina ancora resiste stampato a fuoco
l’ambra di quei passi verbosi rubati
all’infiora alba e al viola della sera
che ancora sanno di effluvi e di tempeste
mugolanti a valle, là dove le mani
s’aprirono a graffiar la terra avviante
di meros amores di Ovidio

Orazio sfolgorerà con il suo attimo fuggente
e nell’ eterno detto afferrerà l'oggi
e il domani s’arrenderà al posar di labbro,
inondato di luce , Leonida errante ,
involerà il passo in un punto fermo
e fiato alle trombe, Virgilio e Dante ,
ceselleranno angeli ed ombre
nell’ ebbrezza eterea e nella veritate ascosa
che gira fino a riveder la propria stella

Ognuno nella propria alcova del pensiero
afferrerà i segnali di un fugace attimo
per renderlo meno caduco e più fermo
quando lo spirito deporrà il suo fardello
e nel cilindro eruttante di “forse “e di “se”
brucerà o resetterà l’ansia del passaggio.

<Et indi me refero domum ad cogitare >
sin dentro quella sfera di ricordi dove intingo la mia penna.

Rotoli di flashback e fiati
spiegherà Settembre


La spiaggia diventa schiuma
negli occhi dei villeggianti.
le ombre del solleone s'impigliano
nei carri delle mute cicali,
le conchiglie in eco effondono
una sottile melodia prima della vibrante
e ultima sinfonia dell'estate .

Nelle pause tra melodie e balli
il sole si accorcia sul giorno
per morire tra le balze del tramonto
tra ombre e sospiri fuggiti dalle finestre
spalancate sulle caldi notti
quando si ansimava alla luna
e le stelle irroravano sogni nel cielo.

Ciglia balbettanti di pioggia e vento
collidono con richiami di brezze
e sui capi incendiati dai colpi di sole
si annoderanno fazzoletti umettati di sudore
sospinti dalla vendemmia e dall'amore,

Si danzerà, tra fioriture della mente,
l'ultimo ballo di Afrodite
e la luce della luna zumerà
nel feeling nostalgico di un passato
dove arrideranno le voglie di ebbrezza
il piacere di respirare il tempo della vita
e quando l' acino s'avviverà alla vite
sarà il momento di fare il vino
tra spirali di fumo si brinderà a Bacco
per poi rompere il bicchiere in tante gocce di stelle
e intanto il tempo si assiepa in cumuli di foglie .

Chissà
Raggiungerò
il sogno ardito
per raggiungerti lassù?

Avrò ali abbastanza forti
per volare verso l'alto splendore dell'amore
e superare gli ebbri colli del quaggiù ?

Intanto . lucenti aliti
speranzosi aneliti
manovrano le corde
delle mie voglie
nel segreto profondo
della vita .

Tra un tinnulo di grilli
un tremulo di stelle
arriva Agosto

-----
Ancora il tempo
s’incaglia sulla sabbia
col suo alito caldo
affonda nel febbrile Agosto
porge brace e frutti acerbi
sfoglia incontri su frenesia di corpi
sotto lo sguardo dell’amante amato
o in un declino di incontri andati

Con un tintinnar di grilli
verrà la sera e la spiaggia assolata
diventerà un telo intimo,
tra il fruscio dell’ora sferica
e il passaggio degli astri
la perfezione dell'universo
sarà musica divina
e nell’abito nero del cielo
si mireranno le stelle
e si attenderà
che i sogni diventino realtà

E, quando il tempo crescente
non più disfarà le valigie
in una stanza senza specchi
avvolgeremo con un foulard
chimere e rimpianti
sfideremo ancora il sole
a prenderci per mano
e a cercare l’amore
alla scadenza dei minuti a noi concessi
…………………Solo così sarà sempre estate.

Luglio
Eppur si ama l'estate
che raggia nel ricciolo di questo
meraviglioso cinabro Luglio
dove il caldo è al suo meriggio
e la notte al suo pieno
Le stelle occhieggiano
dall' alto trono del cielo
il blu del mare cammina sull'onda
dove lesta una vela si dondola
Con gorghi e gorgogli,
la risacca accoglie i fiotti schiumosi
tutto poi sfuma sulla battigia
che lascia l'impronta di passi nudi
Dio pettina le salate schiume
e li spinge a largo
dove si placano le dolenze
e la vita rifiorisce fra le maree .

Amo giocar …con le parole
La mia fantasia spesso vuole
giocare come un bimba che sotto il sole
con la paletta , secchiello e rastrello
fa della sabbia un grande castello
Erige una diga per frenare
le impetuose onde del mare
poi le mura alte e merlate
da dove spuntano maghi e fate
le casermette con baldi scudieri

che alle damigelle fanno la corte
infine la torre dove il re sta a guardare
l'azzurro del cielo che si scioglie nel mare
Che edificazione davvero possente

dice stupita tutta la gente
ma un colpo di vento ,uno scroscio di pioggia
e quel castello torna ad esser spiaggia …

tutto scompare con la risacca

anche il sorriso dal viso si stacca
chissà se dall’ arida sabbia
riaffioreranno i bei castelli
e il vento più non li insabbia

Libertà
Voce che grida Pace
Morte che diventa Vita
chissà da quali cieli
vieni per incarnarti in noi .

Con ali di brina
ci infiliamo nel tuo organo
cadenzato dalle note del giorno
che alita , che anela
e rende ardimentoso
questo andare senza trapassare l'oltre .

Arrivi fin là
dove l'orizzonte sfuma
nella luce segreta della speranza
a frammentare quel vuoto
dove solo l'aquila osa sfidarti

Come aquiloni al vento
vittime siamo del tuo ardire,
e in quella grande stanza senza mura
restiamo fermi a stringere il filo nelle mani.

Frammenti di noi a misurare il tempo .
A piccoli passi la vita
andante con moto
nel caldo utero sgambetta
vagisce, gemina
e poi cerca mammella
si copre di fasce
e in culla cresce

A volte di ferma e s’incaglia
tra la sabbia del tempo sfuma
o sprofonda nel vuoto
confusa barcolla tra reti d’amore
s’intrappola nei riccioli dell’ infanzia
nelle bizze e ghiribizzi dell’ adolescenza
che sa di ricci di mare e di more

Nella canicola del sole e di luce
del para/petto aprico della gioventù
tra fasci di grano e rosso di papaveri
arpeggia tra molli atteggiamenti

L’ago della meridiana
ormai stanco
nella risacca della sensibilità
riposa
negli occhi amanti di ricordi
distorte sembianze
a scheggiare il presente
e a sfogliare le ore

i girasoli curvano le spalle
alla maturità che geme
piangente si piega la speranza
alla sorte ansiosa che indugia
ancora sulle labbra
dischiuse all'esile bacio
di una nostalgico
richiamo romantico

La leggenda di Schiuma ( la sirenetta di Taranto )
Ogni mito imbianca d’antico
e sulle labbra del vento
le femme de Tarde
appaiono sante , streghe ,sibille
sirene che guizzano
come spume del mare
a gracidare leggende
addormentate in conchiglie in eco.
Sono tanti gli spazi ignoti
tra cui ogni tanto qualcosa riluce
Delfica la profetessa, Sofronia l’anacoreta
vissero tra i boschi delle Cheredi
con Santa Pelagia ,l’eremita .
Ma lei così piccola , così sola
dagli occhi di mare e l’ ebano nei capelli
pare la fata delle onde
popolata solo di fantasmi e leggende
Affascinata dal nobile giovanotto
che la incantò , si ritrovò
sui sentieri interrotti dall’infedeltà.
Il marinaio che la sposò
sciolse le vele e l’abbandonò
all’onda senza ritorno
Le sirene ebbero pietà
nel loro palazzo incantato lei si salvò
e Schiuma da allora si chiamò
Ahimè , lo sventurato ancora innamorato
con l’aiuto di una megera
volle liberare la sua sirenetta
così incominciò per il marinaio
la nuova novella d’amore
a scalfire lune agghindate a festa.
Ci sarà ancora un dorato castello
dove un principe bacerà una sirena
e le stelle a riaccendere
quella favola interrotta?
Nella secca della Sirena
direzione batteria Carducci
rimane viva la sua leggenda
senza voce di ritorno
sfoglia le pagine del passato
soffermandosi a rammendare
tracce di storie addormentate
tra i seni del tempo
dove l’onda residua
forse ancora galleggia
nella biologia donna –sirena.


*Infanzia
 Tempo da  culla
disegni su quadretti
della  fantasia
                    Ogni giorno è festa
                    tra ricci  e capricci  *

tanka -dell’adolescenza
*
Adolescenza
infanzia anarchica
di ghiribizzi
                 un eterno trasloco
                 con sosta fuori casa. *

Tanka -maturità
*La maturità
è l’occhio amante
dei ricordi
 
                riccioli di silenzi
                residenze del tempo *

Bambina , non guardare giù   
Profuma di erba menta
il tempo ritrovato
nell’ acqua verde che toglie l’arsura
alla foglia del passato
che si specchia in un salice piangente
 e svela  i sapori   dell’età in fuga
                che disseta il seme
                che apre i germogli
                 e cresce   virgulto
tra  pioggia e vento
in sinfonia con la nostalgia
ché a sollevar del  mento
sarà il verde dell’età  a rifiorire  dentro
senza più pesi e senza  paure
 
A proteggere quei boccioli  d’oro degli anni
e le melate guance inzuppate di  baci
 andate coi venti  a  colorare i  capelli
di bianco  ai lati  du visage fatigué
 
Non guardare giù bambina dagli occhi scuri  
perché l'alto rende più  soave
 alle palpebre il peso del risveglio
anche se il cuore ritorna  alle chiuse cascate
precipitando   su quella terra dove hai imboccato
sentieri interrotti dalle prime illusioni .
 
Nei labili miei confini.
vorrei ritrovare la bambina
che disegnava     case, cose  piccine
sui righi della fantasia  e nei   grandi voli  
di aquiloni verso il cielo blu

haiku che si fa poesia
 *  figli crescono
        ma la voce che chiama
               resta  piccina.*

Prima che imboccassi
i sentieri caduchi delle illusioni adulte
ho riaperto la pagina del mio diario
a bande con trombe ,aerei in salita
al dondolar di trottole ,al drin drin
e chichirichì di un gallo di pezza
e ho riscoperto l’innocenza per le cose curiose
attenta a fiutare ogni pericolo che in mano
di un bambino  si fanno memoria

Le voci dei miei figli infanti
da tempo mi hanno  messo in disparte
ma in  me resteranno  piccine
anche se hanno interrotto la corsa dei loro  trenini
 ho fatto in tempo a riascoltarle
 nel sillabare incerto del mio nipotino.

 Resto sull’uscio del mio passato
aperto sempre al così com’ero
nel  giorno della loro  prima parola
e via,  via delle altre fino al discorso di senso compiuto
ma ora passo al cambio del turno
da mamma a  nonna che mi  ha riempito di nuovo
di gioia infinita, purchè alla festa dei palloncini
possa sempre fare  parte anche io

Haiku+tanka …il tempo
Nasce in culla
tra reti d’amore
confuso cresce
 
           il tempo che misura
          ansie , gesti e buffe

Giugno
Si leva Giugno
dalla ruota del tempo
magia tracciata
dai passaggi del sole

l’universo intero annusa la terra
il vento muore dietro le colline
e spinge le nuvole verso il mare
per purificarsi nel tredicesimo giorno
di San Antonio

La sua aria disegna meraviglie nel cielo
boccioli di baci sullo stelo del silenzio
e nel mistero della vita la sua ombra abbraccia
studenti che vanno e quelli che restano

Il cielo di Giugno è :
una finestra di gerani
spalancata ai sogni
ai sorrisi , respiri
nell’ abbraccio d’ infinito
perfino l’acqua del povero
disseta ogni sete
mutando in carezza
la mano che i giorni sfoglia
e l’estate risveglia

Fuga dal quotidiano
Sotto le cornici orbitali
gli occhi non hanno
più i riflessi del cielo
sembrano buchi ciechi
Con braccia a croce
e giri a spire
frullo la testa
e sogno di spaziare
oltre palazzi
ad una distanza
da casa sempre più su , su
negli spazi liberi dalle cose
che dicono solo che Dio non c’è più
D'un tratto mi appare
anche il cielo in croce
dove volano bassi
i pensieri sbozzati dal vento,
all’improvviso vedo precipitare
una croce d’azzurro
tra spigoli di grattacieli
niente altro oggi io vedo,
niente rondini
a riempire i nidi
non odo pene intrecciate a preghiere
ad invocare l’azzurra distesa
Oggi non volo
raccolgo le ali del mio aquilone
e resto ad attendere
sulla soglia dell’Immenso
il risveglio del cielo
solo allora aprirò gli occhi
Accoglierò l’ altezza
scioglierò le braccia
abbasserò la testa
e varcherò la porta
 

Il nido
*Come l’alba
 cerca luce e cibo
             la grande ala  cerca
             la piuma   che l’aspetta *
                       
nascosta tra gli sterpi
come crisalide
spera di essere farfalla
chè  il vento
la  porti lontano
a spiumare
in un altro nido .
 
Ancora non vola
s’allegra solo d’essere viva
la tenera , acerba piuma
 
 La fatica , la paura
di non trovare più il nido
spalanca ogni giorno
l’ala materna all’attesa
che tiene dentro tutto
quel  dondolar di piume nere
chè ansia di libertà va soffrendo
sul tetto della mia finestra ,
giaciglio di ramoscelli secchi
dono d’amore e di speranza
Senza scricchiolio
              quel  fruscio
del cinguettio
                  io spio
 e poi ….
solo il  volo
 per librarmi  anche io nell'immenso.

Velo di Maya !
Come una dea sinuosa
danzi,vacilli tra vortici d’aria

ti abbandoni ad un piacere senza senso
in uno spazio senza spazio
in un vuoto quieto irreale

con piume leggere
tracci cerchi illusivi
tratteggiamenti incerti

t’involano
in un sogno senza emozioni

intessuta di apparenze
celi la realtà sbiadita
dalla luce
che diventa ombra
velata come nebbia

in soffi di chimere
infili il tuo volto
con pallide curve
s-fiori e s-veli

La vita è vera
se squarciamo il velo
e l’ombra svola

Choiràdes

Mi fermo al crocevia del tempo
in fretta ammanetto
le voci dalle Choiràdes"
isole ioniche
incastonate al seno
del grande mare di Taranto
Nei pleniluni d'incanto
ancora si narrano
amori sognanti
leggende di fantasmi
melodie di barche
remi risonanti
nell’ abbraccio del mare
nell’onda nostalgica
che sprofonda nell’ampolla
di Punta Rondinella
dove arpeggia la leggenda
Oggi ha ali di fumo il gabbiano
e scocca ubriaco il suo volo
dispiegato in un cielo dove
solo un ‘aquila potrebbe
sfidare la polvere nera
chissà , forse , allo sfinir
di una preghiera mesta
infin si quieterà il fiato
su quei baluardi difensivi
brulle scogliere ormai sbiadite
e senza più canti di sirene.
I pescatori
ancor s’affannano
a ricercar
l'infinito che sorride
quando incontra il mare
e il faro a sfidar le ombre
dove riluce la paura
per diventar nerbo
ad acquetar
l’enosigeo Nettuno
Il sole arso di giallo
a gocce a gocce
diventa notte
fetta di luna nel mare
che cozza nera inghiotte
in rete smerigliate
a trame intrecciate
finisce
col pesce che s’ embrica
dentro la corazza
della libertà perduta .
 

S’apre il sipario a Dio
Sulla linea dell’orizzonte
il filo oscilla tra il cosmico silenzio
e le stelle
sulla pelle
raggi di/amanti
versano pallidi incanti
ossigeno per arricciar sogni
che assecondano sonni
S’infila nella cruna della luna
il filo a sgomitolar voglie d’amore
ad afferrar elio dal bordo d’ aria
per volare su sentieri celesti
sequestrati al sole dagli aquiloni
A piedi nudi “Venere e Giove “
tra le cavee si corteggiano
alla platea del creato senza plausi
s’ apre il sipario a Dio

haiku [kami no ku]+tanka [shimo no ku]
Vento remoto
sei giunto  e scuoti
ombre , ricordi
               
                sentimenti sbiancati
                alle tempie del tempo . 

Apro la porta al nuovo tempo
Il calice misurato della mia vitalità
oggi aumenta di sensibilità

intrecciando il filo della mia tela
spengo la mia candela

A passo di ragno
imprigiono il mio sogno

nella coppa dilatata dalla mia età
dove galleggia la mia felicità

lascio cadere sulla mia anima
parole che verso in rima

ogni rimorso cambio in ansia
ogni ricordo si tramuta in poesia

e quel taglio della mia torta
fette di festa a tutti porta

a me dà un volto, una ragione
al volo muto di quella passione

rete di giorni finiti nel fondale
del tempo ormai autunnale

e d’improvviso sulla mia soglia
non mi raggiunge più quella voglia

di fughe su cavalli ardenti
ma solo prese di teneri momenti

poter sempre, ed ancora credere
in quella fede che mi fa vivere.
 

Si spera nella prima/vera
Silenzioso il vento
lambisce la fragilità delle foglie
volteggia intorno ad un papavero
che si sfoglia tra sottili fili d’erba
vibra l’ala della gioia
spezzata sul ramo del mal/d/aria

penetra in quell’arco di spazio
dove lo sguardo si fa luce
e spera che il cielo si riempia
di giochi di rondinelle
e che l’amore tra i girasoli
possa con penne di polline
scriver messaggi su ali di farfalle
riccioli di respiri sulle onde del mare

Vestirsi d’ombra intanto
che a Taranto si tramuti in gemma
una stella di luce ,e ancora spera
in quella “PRIMA/V/ERA
ineluttabile pagina della celeste sfera.

Parole a croce
Quando le parole
restano senza seguito
si perdono anche le vibrazioni
il cuore sommesso tace
e nel silenzio
imposto ,rispettato
si appaga lo sconforto
che se non altro la luna
ha commosso .

Due , tre quattro parole
come un irrisolto cruci/verba
le caselle restano vuote
la voce non trova la soluzione giusta
e resta muta sola/mente

Il fiore della violenza
Tra cardi ed erbe viperine
si ramifica come una dulcamara
che rende viola la pazienza
e giallo il cuore .

Non tiene conto degli effetti
della fragilità altrui ,
non conosce ragioni
e si addensa come un serpente
a bere nella coppa del veleno
lì dove scende il pianto del silenzio

e nella polvere della terra
resta solo il fiore della drosera
con la sua forza prigioniera.

haiku- per ricordare quei momenti
pertanto i terremotati
non possono essere abbandonati


1
ali immense
come braccia aperte
stringono ansie
2
un solo gesto
unisce gli animi
e dona forza
3
tra i rottami
vive anche amore
che apre cuori
4
l’ oscurità ,
e nel mezzo la luce
scalda il buio  

’A nazzicata de Pasche
Tra taralli , uova e "scarcedde "
si respira a Taranto una triste atmosfera
dolore , voci , fede
annunciano la festa di primavera
Magia conservata nel cuore custode
di quel tempo lontano, laddove il passato
nel presente si ode
antico rito di dolore rivissuto

Il Giovedì Santo diventa pellegrinaggio
all’avello di Cristo si rende omaggio
spazio di vita che domina la morte ,
e l’amore sfida qualunque sorte
Con una andatura dondolante
"a nazzecàta " U' trucculare
aprirà il rito della processione

La sera del Venerdì Santo
statue di cartapesta son portate a spalle
con tanto vanto,
quest’anno con tanto pianto
per quel dolore che ci ha colto da poco
accume réte a nu funerale
davanti stonne
l’ anime degli Aquilani .

Camminano le Perdúne a piedi nudi
ai rumori sordi
e nei cappucci due forellini
dietro due occhi che sembrano pentiti

Occhi di pianto ancora si intingono
sulle orme di Gise Criste
con un inchino: " d'u salamelìcche.
ci sentiremo cume l’Addulurate

Passo cadenzato , cammino tracciato
rosario nero in vita appeso
il tempo ripercuote l’ allegoria
di un passaggio inverso
vita/morte ,all’eterno trasmesso
Gesù ,a noi si volge
quando stringe la Croce ,
e se pentiti ancor non lo siamo
più che di una processione
abbiamo bisogno di conversione.

Raggio di sole
che spirasti sulla croce
diffondi pace
a tutto il mondo


preghiamo a Criste 'u core cu ce sane.
no' ttutte 'a ggende quiste l'ha capite.
Ca ‘nû sime sèrie...
appartenime a’ morte!...


Pasche vò ccu ddice:
PACE E AMORE!
per questo ….ci vò Criste… u Paternostre

                                                 [Quia per sanctam crucem
                                                   tuam redemisti mundum” ]
 

Gli Hauku , il terremoto in Abruzzo

***
Appello muto
un boato di morte
ci ha colpito
***
Prima si intuì,
il segno si ignorò
e tutto crollò
***
solo occhi
di pianto attingono
su quel dolore
***
Dolore che si
ripercuote nel Tempo.
privo di eco .
***
A Lui ti volgi
ogni volta che stringi
la tua croce
***
O mio Dio
dai di nuovo speranza
a quelle vite .

Perdonami , se quando tu soffrivi
io non c'ero sotto la tua Croce.

La Tua morte ha spento ogni ingiustizia
se pur il fuoco ha arso il legno verde ,
ma tutto può ricominciare
se il legno secco , il mondo,
non Ti rimetterà sulla croce
Ti abbiamo offeso in modo immane
mentre il tuo amore è rimasto immune
Ancora oggi , la Tua voce
con parole consolanti ed illuminanti
esorta a cercarTi ,non nel dolore
che martoriò la tua vita,
ma in una società che uccide
con la superbia e la presunzione
Grave è il peccato, serio il Giudizio
ma TU, non vuoi la compassione
ma solamente la conversione.

Domani
La mia coscienza
come una ruota del pavone
esalterà i sentimenti
e con l’emozione nello sguardo
dimezzerà ogni inquietudine
[domani ]
ancora mi dondolerò
tra punti e virgole
in cerca della terapia che rifiuta
la diagnosi della mia conoscenza
sulle differenze dell’esistenza.

Divento giullare
a giocondare
la protestata continuità
ad alleggerire il volo dei potenti
a dissipare dubbi e rancori
a rabbonire le prepotenze
riscattando la mia giornata.

Ma, un quarto di luna inciampa
in un cielo che imbruna.

Sarà forse la notte
che spegnerà
la ciarliera quotidianità ?

Prigioniera della poesia
mi realizzerò nella sua pagina . 

Tra par/rulli di tamburi e tra/trulli
verrai nella mia Trullilad

Forse un giorno , amico
dal tuo cemento grigio
verrai nella mia terra
nella pietra bianca
nella purezza che squarcia
il cuore di chi non sa
cosa vuol dire Trullilad

Tra scalinate
salite e discese
magiche querce e
mitici ulivi

qui

bambino ritornerai .

Sembrano alcove
scavate nel muro
di un paesello
chiamato Alberobello.

Brilla di grano
di spighe secche
di uva ingenua
di case strane
cappelli a punta
con strambi

pennacchi

funghetti

allegri
pregnanti
di "chiancarelle"

tra poggi
carsici e saliscendi
in un fiorire di colori
ad uno ad uno
li vedrai apparire
come cappelli brillare al sole,
come fiori di latte sotto la neve

Sono i famosi trulli
adagiati come velli
siamesi , gemelli
vero miraggio
di un bianco paesaggio

Per approdare qui
basta seguire la strada del cuore
per arrivare alla casa d’amore
sede di ogni informazione

[E tu , Gabbiano, approderai con la tua penna…*]
 

Padre
Come cristalli
nel cielo  limpido e blu
ci sei sempre tu

Ma fanno ombra
        la tua movenza di gioia
        i tuoi abbracci mancati
in bilico tra la tua assenza
e l' eterno mio cercarti .

L'amore non va improvvisato
l'amore va dichiarato
Mi amavi , ma non mi aiutavi  a capirlo
e ogni movimento d'affetto
lo nascondevo da sciocca bambina nel mio petto
che taciturna viveva
tra bambole di pezza nascoste sotto il letto.

Nel labirinto del mio cuore ora
c'è il silenzio , ma  il tuo ricordo
parla all'ombra del tuo sorriso
del tuo aiuto
del tuo amore
che non vedevo,
ma c'era ,quando
mi hai lasciato sfogliare i fogli
del tempo, regalandomi due volte la vita.

Padre
mentre mi porgevi
il tuo ultimo filo di un sorriso
il tuo gioioso viso mi condusse
a chiedermi perché
pà, ti volevo bene
 ma ti respingevo.

Ora resta quella lotta d'amore
che tra le unghie rapaci del tempo
non si è dissolta  nel vento .

 

Vorrei poter spegnere il fuoco che ho dentro  
Sussulta per un attimo una parola increspata
e la mia fiducia diviene subito offuscata
 
Là , dove il silenzio busserà per sempre alla mia porta
Forse là , berrò  a piena gola la pace ormai tolta
 
Sperando almeno che il cielo
 possa coprirmi con il suo azzurro  velo.
 
fredda è la vita senza l’affetto
buia è la strada per arrivare al rispetto
 
affonda in me quella falsa armonia
e  s’annoda in trame di incertezza  e bugia
 
La mia fragilità sguscia ,  si rifrange ,  alla forza altrui tace
con le parole che male mi hanno fatto e tanto mi dispiace.
 
Ma le chiudo  nella valigia dell’oblio
e ancora m’aggrappo alla speranza disperata , al sempre  fiducioso” Io
 
 Tra  nuvole di cloro mi dissolvo in occhi di tristezza
e con   esitante passo mi incammino con mitezza.
 
Sono passata dalla cruna della luna
ed ora , come un ago cucio le nuvole dentro la mia  bruna
 
Ma c’è sempre Lui , lassù
E ciò che c’è quaggiù ,
                        là , non ci sarà più.

Stupro
Mano che non stringe
- uccide -
acceca come una lama sottile
occhi di tristezza

ghiaccio che incrina un passo
- fragile -
in mille schegge di ostilità
e denuda la chioma,
inzuppata di avversità .

Da un grembo di fiori vergini
solo sanguini frutti e foglie tremule
come oscure insicurezze , cadono

sugli incessanti dubbi che distruggono
la libertà di respirare ancora il sesso .

Mentre la donna si trasforma in arido deserto
in ruscello senza più acqua
i fili di speranza si annodano alla violenza
l'unica certezza che denuda il nome "donna "
e la spinge a brandire una carezza di spine

Sei tu , donna
che soffri ancora ogni tuo sacrificio d'amore.

A passo allacciato
tesserei una tela
con passi di ragno
imprigionerei il passato

i ricordi , i rimorsi
che ripiegati nella memoria
tremano fragili

neri si nascondono
nella notte in un sonno
di sogno inquieto

su scoscese pendenze
imbavagliati di paure
sfidano il giorno

con passo a croce
ieri , oggi , domani
si allacciano vita

per ripiegarsi come embrioni
sul ciglio del tramonto
o dell’alba .

Haiku della neve

I
Cala dal cielo
come zucchero fluido
la bianca neve

II

Tra nubi gonfie
i vapori spiumano
le bianche stelle

III
sotto pesanti passi
resta un’orma
che s’infanga

IV

ultima neve
porta via per sempre
il duro freddo

Cosa  impariamo quando guardiamo la televisione?
Nel cuore delle case
dalle tegole rosse
antenne e parabole
come lingue senza ossa
ci rompano le ossa .
Una finestra fosforescente
si apre ogni giorno
e cosa ci offre?
Solo delle "esse"
sesso,
sangue,
strage,
soldi,
sudiciume,
scandali,
successo,
soap,
show,
sponsorizzazione,
sovvenzione
scurrile
                       Televisione !
Simpatia,
serenità
quella spetta alla
 saziabilità
degli spettatori
che devono  possedere
un senso alto sia del bene che del male
pur sapendo di essere in bilico
tra la fragilità e la stabilità.

Ciò che la televisione offre
 è un  modellismo spicciolo di cultura
l'amore banale , la controversia , la polemica ,
 quell'  interrogazione continua a tormentarci
 cosa vediamo , cosa impariamo
quando guardiamo la televisione?
"Amici",
Grande fratello"
l'isola dei famosi
sotto le stelle per fare un ballo
che ci costa milioni di soldi
scontri parlamentari
Ma è questa la televisione ?SI.
Si assecondano solo
 i gusti peggiori della  gente
 per tenere forte l'indice di ascolto .
Abbasso il sipario
perchè  mi ha conciliato  il sonno

Carne(le)/vale
Con slembi abiti
vellutati
giri di volti
nascosti
fazzoletti di luce
tra crine
le mascherine
insidiose, compatte
volteggiano
sparse , pazze,
con nastri , manti ,
eriche in mano
sguardo nello sguardo
nell’arco di quel tempo
carnevalesco
tra echi di ieri
di oggi e domani

Cadenze e rumori s’odono
nel vico stretto
dove aleggia la notte
tra passi in ascolto.

Da carri simulatori
bocche sputano satire
sequenze di voci
ironici bisbigli
effondano intorno
forse ad illuminare
con luccicante sfavillio
la tagliola del reale
che tra manciate di coriandoli
sembra sventolarcela in faccia

Il nome è Carne-vale
niente di sentimentale
schernisce
alleggerisce
la solitudine

L’unica cosa vera
in questo assurdo
mondo è ancora il
rotolare ,l’apparire
di maschere
dame sotto visiere
e maschi con il loro arciere

[14 febbraio '09 ]-Evviva l'amore
Il cielo stasera è un merletto
come un lenzuolo sul letto,
la luna le fa da cuscinetto

frulla
con stelle trastulla
nel sole si annulla
si disperde nel nulla .

Il cuore poetizza
d' amore singhiozza
speranze spiegazza
sogni strizza
con ojos de amor
susurros

te amo
t'aimer

l' amor
riprende il turbinio
nel cuore lo sfarfallio

l'amore è .
il vento sul pioppo
che avvolge il corpo

l' eco del tuono
musica e suono

diadema di diamanti
che stringe gli amanti

si apre come un fiore
come l' ibisco muore.

Rifiorisce ogni giorno
con i suoi petali intorno

dell'anima reliquie
tempeste senza requie

che nel cuore si quietano
nel cielo si completano

buon S. Valentino a tutti

E’ memoria di loro …
Il portone sprangato
su un silenzio notturno
vuoto di luna
frenava i respiri vitali
e la speranza balbettata
                [erano solo anime innocenti ]
lontani dal sole
coperti di niente
da un campo  di sterminio
in un forno  crematorio
sorrisi inceneriti
ad Auschwitz  
 
Passi
fatiche
voci
intrecciati a preghiere
senza eco di ritorno
paura cosparsa
 sui   capi rasati
e negli occhi scavati
giorni di morte
orme di ricordi
puntati tra un ritorno
e un tacere assorto .
 
 E’ memoria di loro
esposta  al cielo
grumi di sangue
in  gocce di lacrime.
che ancora tintinnano
nel cristallo del tempo

Il compleanno
Il tempo di alchimia
[comparatore al negativo
del suo respiro animoso ]
in un bicchier di vino
si mescolava
con i sapori degli anni
per riviverli solamente
nella sua mente
mentre festeggiava
il sessantunesimo compleanno.

L’aspetto svecchiato
tradiva il suo tempo
farneticavano d’ assurdo
i ricordi dei“venti acerbi anni “

Umori, rimpianti
rimorsi , memorie
feste , anniversari,
ruoli sempre girati
su un teatro sicuro
con scene effimere tratte
da un matrimonio usuale
scivolavano
su agende passate
mentre il respiro smorzava
le candele accaldate .

Tu
La vita
nasce
dal TU,
silenzioso tu
scosso e spinto.
tu

L'amicizia
nasce dal TU
sfidante
accomodante
drammatico
critico
polemico
tu

nonostante tutto
sei TU
ciò di cui io ho bisogno
solamente
TU
consapevole
sintesi di vite

Il cammino cristiano
inizia dall' amicizia
il suo destino finisce
nella sua moralità
il suo carisma
nell'obbedienza
TU
per dirti che nonostante tutto,
TU
rafforzi
l'arroganza dell'umiltà
che nell'umanità e nella carità
troverà e coglierà
l'essenza per la felicità.

Un lenzuolo nero alla finestra
Da un grembo
 desti-
        nato-
                rio
l’uomo
          con-gela
in un lenzuolo nero
all’odor di sporco
e cammina
con un fazzoletto
 sulla bocca
per l'acido nero
che cade dal cielo.

Non si fiata
per  l'aria infangata
dove  tu-more
saranno le ultime ore
di un  futuro cammino
in questo giardino senza more
e senza probità
 
Nella misura di esistenza
troviamo sbarrate
le finestre al sole
che suggella la verità
ai fragili bambini
alle dolenti  madri
per la loro sorte
 e ai padri che impugnar
 vorrebbero  le mani
per eludere gli errori
 gli orrori
le deformità
 
Viviamo l'ansia ecologica
e tutti ci sentiamo  in colpa
per quelle mancate  norme
per la vivibilità .
 
Cosa resta ?
Una terra
abbandonata
morta
natura [l]mente
in eclissi di inquina-mento ,
e resta sola-mente
una realtà puzzolente
che non vale un accidente.

Mi avevi detto
Non ascoltare
il battito del tempo
quando sfida
i capricci delle stagioni
il gelido vento del dubbio
porta solo freddo e morte
nella notte insonne .

Mi era stato detto

che negli incontri con la luna
qualcosa sempre accade
il sentimento di piacere
misto all’ amore
piega l’acero
[l'albero del dio della paura]
incurva il salice
e le foglie ai piedi
fermano il tempo
i sogni , i ricordi
che il cuore ospita
per sempre.

Tu, passato
mi siedi accanto
come fiordaliso
sul viso liso
e carezze e promesse
sono diventate poesie

Se tu ora sapessi quante
volte ho sostato
laddove tutto era fatato
la luna ,e il tempo affascinante.

Se tu sapessi
come è gelida
la notte senza
quel magico
nome “ amore”

Haiku delle R…
Se una sola erre
cambia amarsi
nell’ armarsi

le due erre
guardate cosa fanno;
solo la guerra

Gaza ancora piange !
E’ notte e anime
simile a foglie morte
si spandono sotto balle
di un cielo di stelle
dove l’odio tutto imbeve
e buca la speranza che la dipinge
solo con ombre di grigiastro
per diventare tutto rossastro .

La guerra , simile ad una rossa falena
volteggia ,rutta solo fiamme
e vaneggia la pace

Gaza ancora piange !

La terra è ferita dall’ odio
sanguinante dove i figli di Allah
con artigli si trasformano in schioppi
e l’odio , ago magnetico
gira impazzito su mattoni
e mattoni , su bambini
e ciò che resta è solo disperazione .

Terra che illanguidisce il cuore
e schiude l’anima all’impossibile
dolore che si ripete come un uccello
che cade , si alza e ricade ignaro
dell’altezza naturale
e dove non si fa niente
per cambiare le note
della tragica overture crescente.

Tutto potrebbe ricominciare
Tutto potrebbe ricominciare
nel Crono che travolge
il giorno che asseconda la sera
e scompiglia la notte scura

Quando il gallo canta
e l’allodola ricerca
lo specchio che inganna
potremmo ricostruire
il prima nel poi
farli rivivere nell’adesso
entrambi come segni indelebili

Vaneggiando d’assurdo
tutto potrebbe ricominciare

come ogni mattino quando
Aion, signore della luce apre le porte
al cielo che s’imbeve di luce.

Le materne idiozie
Premurosi avvertimenti
ansie struggenti
che l'icarofiglia ,l' icarofiglio
snodano l'ausilio
e quel, dare/mano/a/ fare
è un ancora più un man/dare
arbitra/ria/ mente
all'indipendente
riconoscimento
come effetto egoistico
smisurato
glorificato
amore
sovrano
che lievita
tra le braccia
la loro crescita

Nello spazio/tempo
della casa vuota
ora sbadiglia il disordine
volontario
nessuno può colmarlo
tutto si confonde
tra i noiosi frammenti
degli stessi giorni.
e continue riprensioni
di consorti
Ora stringete da soli
i sensi della vita
e andate liberi per l'aria
con le vostre ali
il tempo cambia, ma non distrugge
le paterne e materne idiozie
tutto ritorna...lo dicevano i nonni e le zie .

La sera
La sera scivola lieve
a lambire le spalle curve
e nella clessidra segreta
l’attesa si quieta
davanti all’uscio della notte
tra preghiere meste
volteggia il pensiero
sul passato giornaliero
s’addormenta il fiato
ormai rassegnato .

Siamo?
Sussurra
tra dubbi
in gola
una risposta
alla domanda

Sì, siamo
a Natale
si celebra la vita
la gioia

via dal cuore
speculazione
e timore

un punto
alla sineddoche
e cambio

siamo
in un

Sì. Amo

in fondo

cosa siamo ?

Ricercatori
d’amore

Si/amo
tu , lui, lei , noi tutti
uguali stasera
e poi ?
tutto come prima ?
Non rompiamo l’incanto
di questa notte Santa.

Auguri a tutti  

buon anno 2009
2..1..0. mezzanotte
nunc est bibendum
all'ora incauta che slaccia il tempo
e al duemilanove che apre il calendario
e ci invita anche quest'anno al riscontro
se i mesi ,i giorni ci hanno offerto poco o molto
Il mistero abbottona il futuro che veleggia su un nuovo
destino,ignoto vortice oscuro che apre gli occhi sul mondo
Spumanti ,champagne cadono leggeri come veli di polvere
sull'anno che va via tra giorni scompigliati ,ricordi rintanati
sugli acroterii dei desideri passati,ora solo ombre da spazzare
che somigliano ai sogni in una trasparenza danza con la vita
edè ancora una notte di veglia per chi festeggia , per chi soffre
è il momento per accogliere il fuori /esterno nel dentro / interno
con il caldo,freddo,calmo,mosso oggi che allontana ieri e che
rasente il domani ,e basta un bicchiere di vino e la salute
che tutto scende giù,se credi che questo non soddisfaccia
parla, condanna sbraita , ma se puoi , cambia.!!
Gli anni si alternano nell'instabile equilibrio
del tempo in bilico tra gioia e dolore
allacciati e disgiunti nel riverbero
destino e con in mano il flutè
a passi brilli brindiamo
con il pensiero che
non rimpiange
con il cuore
che piange
e il male
respinge
cin cin
anno
due
mila
nove
stanotte stelle filanti
domani cieli stellanti

Natale
Dio
un giorno
con fare beato
si nascose tra le bianche
fasce di un biondo pargoletto
nella mangiatoia pose la sua umiltà
una scintilla entrò in quella oscurità
e risvegliò tutto il creato, il giallo diventò oro
il banco candore, segno di Lui rivolto all 'umanità
Bastò quel pastello del grande artista per istoriare il tutto nel tutto
miscela di tempo e di spazio , anello arcano tra mortale ed eterno
Sufficiente per dare amore non solo nel giorno
del feerico Natale, ma in ogni momento
della nostra esistenza per non scordare
come eravamo,come siamo,come saremo
perché il significato del nostro io
sta in quella vigilia di festa
nella vigilia di veglia
nel lenzuolo
sepolcrale
di Gesù
Cristo
Buon
Natale

Per la crisi finanziaria
filastrocca deleteria


C'è da fare economia
la miseria è un' epidemia
anche il ricco è contagiato
più degli altri è vincolato
alla crisi finanziaria
che per loro è fobia
e consiste per i loro affari
a non dare niente agli altri
e diventano sempre più avari
dei loro tanti denari bancari
i beni dichiarati
sempre più dilazionati ,
tempi duri anche per i truffatori
ma lo Stato non si accorge
ancor più li protegge.
Quasi, quasi darà a loro
il bonus sociale
Caro Babbo Natale
questo è l'elenco dei doni che via mi puoi portare
il frigorifero:
lasciami solo il congelatore e la crisi poter congelare
la lavastoviglie :
tanto i piatti non servono più ,
l'addome è meno grasso
perché il pasto è scarso
la lavatrice:
l 'acrilico (Made in Cina) si allarga sempre più,
quindi uso le mani e non se parla più
la televisione , bene, così non vedo più
la tua faccia che tira sempre su
che con la barzelletta credi di portarci su.
Le fabbriche dei giocattoli ,
di bambole ed aquiloni
quaggiù tra cialtroni
non hanno più padroni
anche ai bambini hanno rotto i marroni
Perciò , per questo Natale
vorrei che ti portassi via
anche questo Governo mariolo
e fallo diventar famoso sull'isola laggiù.
O caro mio Gesù.

Può darsi, chissà!
Fuoco Divino,
ti trasformasti
in una stella
piccolo e grande
            Re dei re.
Come un neonato
bisognoso di aiuto
nella grotta infreddolito
Ti avvolgesti con un lenzuolo pulito
Tu , che potevi nascere
nell' ricchezza
preferisti
la sofferenza
la povertà,
l'umiltà.
O Re dei re!
E noi , oggi
storditi
da tanto frastuono
sbadigliamo
tra crisi e
ingiustizia
sembra un'utopia
il nuovo giorno
che verrà
che rifletterà
nel cuore di tutti
quel bambino Gesù
Può darsi, chissà!
se dopo il Natale
la crisi passerà 

Sera incantata
Antichi pastori
tra luci e bagliori
con le pecorelle
seguivano le stelle
bellezza antica
fatica mistica
amore fecondo
girava intorno al mondo
che avvolse tra mucchi di paglia
tra doni , re Magi , armonia
speranza dell’Epifania
Evviva, evviva
Natale arriva
Gioia infinita
sostenga l’anima ferita
nella magica atmosfera
della incantata sera
si accende un sorriso
e il male radia dal viso .

Prima sera dicembrina
Tra fumi di cemento
che salivano al firmamento
la luna versava intanto
il suo pallido incanto.

Signora straordinaria
con le sue piume luminose
occultava la luce
alla coppia planetaria

Leggiadra Venere e vagabondo Giove
conchiglie brillanti
tra le pieghe nere vaganti
aprivano i gusci alle speranze nuove

Con grande eleganza
dedicavano la danza
alla dicembrina sera stellata
appena calata

( I° Dicembre 2008 -due astri si trovano vicino alla Luna :
Venere e Giove , ciò che mi colpisce è il luminoso silenzio dell'astro)

haiku della poesia
I
Voci volano
i silenti sentieri
si fanno haiku

II
stasera , luna
illumina il cuore
di tua luce

III
un serpeggiante
ondulato pensiero
china solingo

IV
la poesia è
filigrana di versi
senza storia

V
suono di cuori
note carpite, calde
poste sui righi

La fatica del vivere
Infinite parole
giacciono tra righi  
di perimetrali fogli
come respiri
 oscillano
nel nero inchiostro
degli spazi dei  giornali
rendendo palese
 vita, morte e sofferenze.
 
La vita va vissuta
anche un solo istante
è la fatica del vivere
che ti chiede
ti apre
ti spinge,
come lo sforzo  del  sole  
dietro la bruma,
ad una corsa difficile
al sepolcro  per scoprire
il volto dell’Amore
     usando la ragione per capire
     e  il cuore per continuare

Ma vita è comunicabilità
che senso ha
se questa non c’è più?
    
      Solo silenzio e rispetto.
  
Si decide di vivere.
Si decide di morire.

Dolorosa o indolore,
 la vita è giusta che sia
 liberamente voluta?

 Vivere è  fatica
  ma  più affannosa  è la morte
(Accanto ad ogni uomo che soffre
 ci vuole un altro uomo
..(don Giussani )

Senza famiglia ( per Marta )
La tua espressione si perde
dentro grandi voli verso il cielo
un desiderio sottile
bianco, dubbioso, fuoriesce
dalla tua bocca socchiusa

e, sul palmo della mano
il tuo giovanissimo viso
graffito in meditato sopore
sosta su un mento
di ripensamento
che impernia , opina , o conferma
quel tuo eterno desiderio
di un ritorno a casa
con passi fatti indietro
in quel secco mondo
dove non c'è una famiglia
che aspetta il tuo ritorno,
e con delusi passi in avanti
ritorni nel tuo provvisorio crogiolo .

Stanca ti adagi
sul morbido cuscino
della tua adolescenza
che spalanca orizzonti nel grido del domani
mentre getta via la polvere della speranza

Con tocco armonioso la tua voce invoca amore
esprime il tuo tempo con frequenti ripensamenti
semini parole ,bugie, gesti incoerenti
sviando consigli che chiudi nel buio dei tuoi cassetti.

L' estro                      
     L'idea  leggera
 nasce  improvvisa
       giunge a   sera
fiera ed intrisa
un raggio di  luna  
la sprona
diventa poesia.
 
Come   fragore
il velato pensiero
dentro prigioniero
diventa scrittore
                  
Ovunque sento
della  natura la bellezza
il mio estro  diventa  carezza

Leggero come il  respiro  del vento
l'amore sonnolento
stimola il talento
diventa intenso
propenso ad ogni senso .

 

Il mio eco
Quando il sole accende la luna
la tristezza la infilo nella sua cruna

Sotto la sua ombra mi piace sostare
la profonda voce del mare ascoltare

diventa un messaggio vagabondo
quel respiro profondo

inafferrabile eco che impreco
quando dentro si fa bieco .

Filastrocca
per mio nipote Lorenzo .


***
Con in braccio Lorenzo
sull’arcobaleno svolazzo

è un bimbetto molto bello
sempre buono, mai monello

ride e canta con il cuore
lui conosce solo amore

divento un giocattolo
e salto come uno scoiattolo

la mia favola sospesa
la rende fantasiosa

interrompe gli insulsi riti
dai miei anni adulti e sfioriti

Con lui ritrovo la gioia
mentre scaccio la noia

C’è musica nel suo sguardo
vale più di ogni miliardo

dà senso al mio tempo
sulla groppa galoppo

del mio pensiero austero
messaggero leggero

Con i colori della sua allegria
coloro ogni mia acrimonia

ancora non muove il primo passo
ma nel mio cuore felice va a spasso

Magici sono i suoi sorrisi
quando spuntano tra i due dentini

Ogni esile nonna
per un nipote ,diventa colonna .

Amore ( filosofale pietra)
Sono diamante
nelle mani di donne

sono roccia
dove erge la chiesa

sono smeraldo
rivelo il tradimento

sono carbone
e mando calore

sono cristallo
facilmente m'incrino .

Sì', son preziosa
sì, sono luce
sì, sono delusiva
sì, sono calda
sì, sono fragile

m'innalzo ad orgasmo
al corpo mi dono

tra sussulti e frecce
ferisco il cuore

lo riempio di carezze
osmosi d'anime

richiamo che accompagna
l'anima sola

                             emozioni dondolo
collido e arrido

dei sensi la lamina
l'arcobaleno dell'anima.

Sono la filosofale pietra
mi chiamo amore !

Il ritorno delle stagioni .
S' increspa la foglia
a nuvole di vento si aggrappa
come sbiadita sagoma
sotto passi sprofonda
a formare un rabesco di ramaglie.

Coriandoli di sole resistono ancora
ma l' inverno, con le sue lune di piogge,
spazzerà ogni ciocca di fronde
con quel accorato pianto
che viene dal cielo a bagnare l'asfalto.

Tra ritmi segreti , il tempo,
riavvolgerà lune e stelle
in spartiti di luce , sotto note natalizie
e tra sprazzi di vita nuovi doni
offrirà la nuova stagione.
Il giorno dei Santi, il dolore muto
che stringe il rimpianto .

Su arpa di tramontana
scorrazzeremo nell'aria
con sulla pelle i nostri cappotti
inseguendo pensieri o fenicotteri

Sotto frecce d'amanti, Febbraio,
tra frutti glassati e colori del carnevale
disegnerà contorni di occhi sotto maschere
ad aspettare con mani in croce
il tempo della Quaresima .

Ancora speranze a piccoli passi
annoderanno le reti del tempo
e ricucendo i frammenti di venti contrari ,
i giorni, diruperanno di nuovo a mare

Vivre centenaire, c'est possible !
Vivimi addosso, tempo,
ch'io mi riscaldi sempre di te
da quel giorno in cui mi apristi la porta
con in mano la tua bolla di vetro .

Gli istanti che tu mi donavi
amore mi chiedevano

Da allora vai sfoltendo
le pagine dei ricordi
e i tanti fotogrammi,
memorie di quel tempo
che ancora mi cullano
mentre addolcisci in esse
tutti i miei sogni.

Appena ho visto scorrere
la sabbia velocemente
che tutto inaridiva
ho reso più lucenti
tutti quei granelli

Li ho filtrati nella vita
e ho sussurrato < tempo >
misura pure i giorni
le ore e gli anni,
perché quelli son tuoi
per me basta l' istante
per far l'anima "Vivre centenarie!"
anzi , in eterno ,
perché non puoi più
sottrarla dalla tua clessidra.

Il treno
Osservatorio privilegiato
in incognito l'umanità filtra
dal vetro di un finestrino
o da una poltrona accanto
per finire su binari
non sempre paralleli.

Il treno
è un viaggio
il libro
spesso è il suo viatico
tra fole e fantasie
falene intrecciate
nelle curve segrete
di pensieri e rotaie
passa , corre
tra voglia di evasione
incontro con la bellezza
tra addii e tristezza
e fretta di arrivare
per abbracciare
per svuotare
bagagli di sogni
e di pensieri .

L'escalation della protesta
Il diritto all'istruzione di qualità
è diventato per gli studenti il 'tam tam'
“il monarca toglie alla scuola la libertà
e loro restano in piazza con lo striscione
“il sessantotto nel duemilaotto “

”Ridateci tutti i benevoli incentivi
per insegnare ed imparare,
niente punizioni per il non sapere
essere educati e preparati,
beoti sempre promossi
e professori bendisposti
ma , forse è anche giusto
per una società inattendibile .

No! alla riforma .

Essere a scuola , non è mai stato facile !

Noi”studenti del sessantotto “
con odio e amore andavamo a scuola,
ma, quelle nozioni e quei doveri
nel cervello sono ancora serbati .

Tutto è cambiato, la cultura è diversa
qualche argomento non è facile ad entrare
sia nella testa dei professori che degli studenti

Intanto, sostiamo nel tempo,
fin quando , finchè ,
fin dove spunteranno gli effetti .

Difficile, difficile, se non impossibile,
il tempo si perde , muore , non può tornare
tra bacchettate e regole d’acciaio non educative .

Con lindi grembiuli , buona educazione
ed un’ adeguata riforma d’ istruzione
la scuola sarà aperta a tutti,
non in piazza , ma nelle classi .

Haiku di Novembre

I)
Guida novembre
giorno di tutti Santi
Lodato sia

II)
secondo giorno
muto è il dolore
giorno ai morti

III)
un lume scalda
l'assorta memoria
dell' estinto

IV)
le foglie gialle
calpestate da tristi
passi assorti

V)
muto novembre
bagnerà il terreno
lune di piogge

Infanzia
Inciampo spesso nei ricordi d’infanzia
Negli spazi ignoti del tempo
Fra quaderni a quadretti e graffiti
A sfogliare le favole ,ad inseguire emozioni
Nei profumi dell’erba novella ,a catturare
Zumate per inquadrare il passato
Immobili tregue sommesse
Adombrate da gesti lontani .

La scala dell’ignoranza
 
I    indossa
     g   estisce
          n  ozioni
 o   pportunamente
                r  itenendosi
 all’altezza di un sapientone
                                      n  on
                                     z  oppica
                                 a   ssolutamente
                                                 lui non sa
                                                    di possedere
                                                  la“IGNORANTITA’”

Espressione logica
Pensiero, parentesi del mio silenzio
graffate e quadrate in un 'espressione
di relazioni e flussi di coscienza
che sommo, moltiplico e sottraggo
dai miei istanti di tempo
con risultato gocciolante nel ricordo
che divido con effetti di densa tensione
complesso di cifre fondamentali
da cui estraggo la radice della mia vita .

Gli haiku del vino che fanno poesia

Brioso vino
edonistica esca
di seduzione
***
invito gaio
aleatorio , scherzoso
che schiude baci
***
chicchi di uva
accenderanno risi
sopra le labbra
***
acini rossi
ori che luccicano
in colmi tini
***
arresteranno
il respiro i baci
avvinazzati
***
schegge di coppe
al sole sembreranno
gocce di stelle

Ombre vestite da sera
Impaurite dal nudo domani
ombre tristi inebriate di pensieri
con profumi fatali avvolgono la sera

che si ritrova peccatrice spirituale ,
casuale ,non carnale
immersa nella fangosa schiuma
che gorgoglia in bolle salmastre
nei rigagnoli dell'anima

e sosta nell'aria perplessa ,pungente ,
gremita di erose idee salvifiche
[un veleno al sapore di miele]

E' troppo difficile il passo
della sera che allunga l'ansia di scappare ,
restare o abbandonarsi alla ragione
mentre ferisce il cuore.

Su quella soglia di Ecate ora c'è il silenzio
che riporta le mille voci lontane
come aghi in gola diventano preghiere
per Chi tutto vede e nasconde
nella mutevolezza della terra.

Pronto ? sei tu ..
Driiiiin!! ciao .
ho solo dieci secondi per dirti
che stasera resto a casa
c'è tanto da fare dentro
le mie lenzuola pulite
poggerò il capo sul piumoso cuscino
mi coprirò con il plaid giallo
per darmi il sole se fuori piove.

Le tue lenzuola sporcale pure
se è questo che tu vuoi.

Pronto ? ...sei tu !

Bianco su bianco
nero su nero
ti sto dicendo:-Grazie.
non lascerò mai la mia casa
per addentrarmi in una storia senza fine
solamente con tanti rischi .

Questa notte , scusami,
voglio restare a casa
lo scopo non è quello di voler
cambiare il mondo

[se il mondo fosse solo qui]

per riparare i danni della mia vita
intorno cui gira il mondo della mia esperienza.
Voglio restare a casa a pensare
ad un piccolo gesto , a vagliare le piccole cose
che possono salvare una sola e piccola vita

[quel piccolo mondo intorno a cui gira l'amore]

Non ci sarò. No, non vengo No

click. ..tu tu tu tu tu tu tu...

Pazienza
Lenta è la pazienza
come  una  lenza pesca
la  speranza
luce bianca
che si stende sul lago dei sogni
ad impigliare momenti
sotto la sabbia del tempo
ad   aggrappare  
frammenti del giorno
per sommarli agli  anni
sospesi a sfogliare  
le pagine dei ricordi
 
e poi…
                 sbadigliare sul libro
                 dove si raccolgono i pensieri
 
e poi…
                  attendere che il vento li spazza
                  li cancelli la notte
                  per trangugiare la vita
                  ancora  con sorriso suadente .

Este  tango   habla por sí mismo
 Tra tacco
stacco di guitarrita
la donna ambrata di luna
corpo sinuoso
        olezzante di vezzo
   vestito di bisso
       ai fianchi incollato
  disciolta con passo
 ammaliante
in pista    ballava
    la   bella cumparsita
 
 sospirava aimè,
e  diceva  olè,
morrerei por ti.
 
Pietra d’ametista
sul petto indefesso
l'uomo con la destra
la schiena  le cingeva
con un intreccio di passi
in un autentico abbraccio frontale
eseguivano un tango
o un  cum /plexus  caschè  ?


Taranto , tra nebbia e vita

Osce ' die
A Taranto à rimaste
granne granne
u mare e a mucetije
Nà, pè quiste le falòppe
su a réne stonne a murère
Addò te vuete …t'uscke
e ogne cose vonne a truzzelene
Accume uno t 'dice ca t'aiute
a livvà 'u fueche da 'nguerpe
a ci pe 'llinghe e a ci pe 'llanghe
tanne -tanne ca t' derrupe
e buss'a a coppe e responne a spade
(Ego tibi de aliis loquor , tu respondis de caepeis)
'A 'more cu mbrestate Ddije
pe stu Paijse mije
stritte -stritte
u tenghe intra-intre
afflitte ,afflitte
ije u 'tènghe, intra u core
accume u sang' all'uecchie e ù martirdde mmane .
pe' scámare arrajami ènde e skefezze
ca stonne a Taranto.
Ma, quann'è ca a' acqua
'u fueche stuterà ?

                          Pe' Quiste:
A sperare siamo in pochi
ad illuderci in molti.
Le rondini s'arrendono
alle spoglie grondaie
bisognose solo di un riparo
da un cielo spietato senza spazio
dove i bambini non vaneggiano più aquiloni,
e le possibilità muoiano nella nostra mano.
Mentre il tempo muta,
l'ombra gloriosa di Taranto tramuta
e i giorni precipitano tra rifiuti,
una sconfitta per coloro
che attendono solo de "Javitare (vivere)
Dalle terrazze sbocciano
solo fiori interdetti ;e su quei tetti!
e sì, su quei tetti ,cola solo fango
Le parole , inchiodate su pareti spoglie
sono diventate tentativi di comunicazione,
avvisi lasciati a macerare nella fanghiglia
di questo degradare della politica
piccè a nuje ha sfottute u sperde ( per questo a noi ha rubato l'anima )
L'uomo coglie o rifiuta
l' arcano segnale proteso
all'unico scopo di svellere
il sommergere dell'abbandono
Lo so , sei la mia terra
dove ho piantato il mio tempo
Malgrado tutto "ti amo"


oggi a Taranto è rimasto di grande
solo il mare e la sporcizia
ecco per questo i pesci
sulla spiaggia stanno a morire
dove ti volti , ti bruci
e ogni cosa va di male in peggio
e come uno ti dice che ti vuole aiutare a levare il fuoco da dentro il corpo
chi per un verso chi per un altro
proprio allora che ti ruba e fa lo gnorri
l' amore che mi ha dato Dio
per questo mio paese
che stretto stretto lo tengo dentro il cuore
afflitto afflitto io lo tengo , ancora
come il sangue dentro gli occhi e un martello nelle mani
per scacciare l'arrabbiatura
e le schifezze che ci sono a Taranto
ma quando l'acqua spegnerà il fuoco?

per questo :

Gli haiku dell' autunno

La terra fruscia
come la foglia morta
che vento libra


autunno tinge
il languido sole di
rosso di/vino


Dentro le teche
svapora quel polline
che cibò uve


Smorti gli slanci
che legarono reti
su dolci mari


labbra gustano
nettare con respiri
di agrodolce

Piume d’autunno
Sul fondo celeste
Perseo a spasso su Pegaso
salva Andromeda,
Cassiopea disperata
sul trono aspetta il finale
di questo asterismo acerbo
di stelle , accarezzato da venti funesti
e dal mito penduto sul guscio di terra
tra gocce di pioggia e di luna .

Non più sudori dell’estate
né brividi dell’inverno,
l’autunno, sussurra
fumanti caldarroste
tra strame di foglie morte
l’ acino s’avviva alla vite
perchéè il momento di fare il vino

Nel fragore del mondo
quel fanciullo astrologo
galoppa sulla mappa del tempo
sulle pagine dei calendari
a rincorrere astri
a festeggiare santi e stagioni

L’autunno è languido
perché nasce dall’ultimo grido
dell’estate morente
e il suo respiro rallenta
la gioia del giorno
che affonda tra frange del tramonto.

Proteso paesaggio ,completo passaggio
dai grappoli in calici , in mani di artisti
un'avventura, una poesia , un ‘etichetta,
ed il piacere di respirare il tempo in un bicchiere di vino.

Chiunque
Fotoni di annichilazione
spinti fino ad un terzo
della velocità della luce
incontrano elettroni
collidono con positroni
facendo” big bang “

Tra relazioni algebriche
e la penombra della biunivoca logica
apparentemente irrazionale
basterebbero pennellate di colori a risolvere
le problematiche fisiche
e chiunque
potrebbe risolvere un’equazione
<dove il blu sta allo sguardo
come Dio sta all’infinito >

Lettera di un ragazzo per il suo …
absentia/Papà


Prendo un raggio
dal mio coraggio
e ti scrivo senza l'amore
che rende felice
ma solo contrito



Ho quindici anni
non ti sei mai
compiaciuto
del mio crescere
e non sai
che son cresciuto
anche senza di te.

So leggere e scrivere
però tu non sai ricordare .

Mi hai lasciato senza protezione
escludendo l’amore dal mio cuore

Come un uccello
vivo in un cielo
cantiere di venti
e di tristi eventi

Come tuo dono
ho solo le mie ali
con le quali
vorrei volare,
ma sono caduto
in una voliera
così come quando
vidi entrare te .

Ho negli occhi
aghi di spine con cui spazzare

la terra al tuo passaggio.

Sono confuso
perché non so se
per questa mia vergogna
sarei pronto a perdonare te.

Le parole del poeta
Quando d'un tratto
il tempo s'affretta
sfilacciando i profumi
della giovinezza,
il futuro si accorcia
la cataratta cala
sulla retina della vita
ad annodare le reti della speranza

Frammenti di noi
tra suoni di flauti
e ticchettii di ricordi
si rivestono di nostalgie
di fantasie mitizzate
che fomentano la lampada della solitudine.

Melodie accordate solamente
con il silenzio colmato dal ritmo del verso
che vagheggiano nei sogni rugosi
del poeta desideroso di velare o svelare tutto
tra Euterpe ed Erato
che agghindate affrontano l’ultimo ballo
beccheggiando con la poesia e il Tutto.

Figlio
Sì, ti parlerò , figlio
come tutto può diventare niente
e il niente , allargando la ragione ,
può diventare una goccia di vita scappata dall'amore
che a goccia a goccia scroscia
a riempire una fontana di acqua veritiera

Sì, ti parlerò , figlio ,
di non tenerti mai silenzi nel cuore
di non parlarmi senza prima pensare
che anche tu sei stato un bambino
in quell'utero caldo alla ricerca di un abbraccio .

Vorrei poter ancora chiederti
se metti la tua maglia di lana
parlarti con pazienza
per contenere la nostalgia
che mi divora l'anima
che ostinata non si piega
alla realtà che sei ormai un uomo

Mentre ti abbottonavi sul petto
i bottoni dell'infanzia , dell'adolescenza
negli occhielli della giovinezza
ti sei ritrovato nel gilè della paternità .

Con i colori della gioia di nonna
disegnerò solo la serena luce dell'alba
tralasciando i contorni e la mesta ombra
che s' imbriglia nel ricordo delle emozioni

Basterà il nostro soffio d'amore
per cancellare dall'anima affranta
ogni miagolio di parole oltre gli affanni
di dare un volto, un nome, una ragione
al volo muto di domande , risposte e fughe

Intrecciando parole senza orpelli
pene con preghiere
ridendo , con gli occhi lucenti
custodiremo i sentimenti
nel silenzioso cielo del nostro cuore.

Figlia
Questo nostro solfeggiar di parole
ridondanze su asfalti di divergenze
tagliano il cielo in schegge di cristalli
che raccogliamo in cordigli di rancori

Avari di carezze ,gorgoglianti finiscono
in ore di rimpianto increspati dal dubbio
a scalfire tra noi quella distanza
con il continuo ricercarsi ad oltranza

In quelle scaglie smerigliate
i nostri silenzi si perdono nel fondo
dove riluce la paura, e solo allora capiamo
che sono trucioli di segnali

lapilli di emozioni , briciole di sentore
che scoppiettano nel petto
dove è racchiuso l'infinito amore
che acquietar fa tutto in un lampo il dissenso

svanenti in un bagliore di calore
ritroviamo la bella immagine
di quando ti cantavo la ninna nanna
mentre tu cullavi la tua bambola.

Gita d’autunno
Il cemento ha odor di terra nera
e gli uomini si affannano a viver là
ignari che c’è un posto dove il suono è silenzio

Se fosse anche la grotta della profetessa Sibilla
sarebbe un ristorante a cinque stelle

se fosse un quadro somiglierebbe all’Eden
bello , impossibile , puro ed accessibile

[con sagre di mele -miele e uno svolazzar di streghe ]

Un posto sorridente inciso da un ventaglio
di vicoli pittoreschi dove lo sguardo
dà forma allo sguardo
e il respiro si fa più intenso.

Dove l’anima si perde in liberi scenari
per ascoltare l’essenza della pace
per assaporare il fascino della solitudine.

Sui monti azzurri Sibillini
l’autunno indora gli austeri paesaggi
con giornate dall’aria cristallina
e le accese tonalità rosso/ giallo degli aceri e dei sorbi.

[che si colorano di scille, orchidee e crochi]

Scivolano lungo le vallate
grappoli di case con tetti in lauze
soffocati da boschi di marroni


Dal monte a valle
occhieggia l’arancio
delle faggete dall’ alto fusto.

Gli svettanti campanili
delle chiese medioevali
come il tramonto si tingono di rosso

L’aria sembra sospesa , nell’attesa
di nuovi eventi , e l’anima assapora la mestizia
del tramonto di cui si tinge l’autunno .
 

<….e che pensieri immensi,
che dolci sogni mi ispirò la vista
di quel lontano mar, quei monti azzurri,
che di qua scopro, e che varcare un giorno
io mi pensava, arcani mondi, arcana
felicità fingendo al viver mio! >
Giacomo Leopardi così scrisse dei Monti Sibillini
 

Gli haiku della speranza
L’ illusione
ricordava la voce
rassegnazione
......

Così afferrai
la speranza , realtà
di tranquillità.

Il sogno
Una molecola si sfalda
fluttua dolcemente
in un freddo palpabile

sotto l'ombrello coatto
sempre più stretti
come in un film

due amanti fantastici
si svelano ,si riparano
dalle spugnose nuvole

che già diventano
ghiribizzi dell'autunno
a disegnare in terra
un tacito umidore .

Con i jeans arrotolati
sotto lunato sparir del cielo
l'estate ,i fremiti , la pioggia
si dissolsero tra i faretti della sera .

Il sogno è finito , drop ,drop
non fa più la pioggia
e dal Parnaso ritorno sulla terra

Chi/amare !
Quando aprii gli occhi
con linguaggio incerto
pensai a chi-amare

Non so perché
da subito chi-amai Te .

Ma il Tuo nome si adombrò
e i dubbi si instradarono
nel mio pensiero

che smaniava
tra credi e norme imposte
dall'infanzia

in bilico tra il credere
e il non credere
la coscienza aculeata
si rabbuiava

Ora sei Tu che mi sostieni
l'unico che non mi
abbandona mai

Apro le braccia risalgo a Te
e scopro lo squarcio celeste
dove non esiste più l'incertezza
ma solo la pace dell'attesa .

Sferro la mia ansia
che muta sferraglia
per poi annegare
sul Tuo altare.

Il giorno che girerò lo sguardo
chiusa nello spazio del mio io
ti chiederò o mio Dio
di perdonarmi se io lì non c'ero
quando tu soffrivi e
dietro quella croce mi nascondevo

Se è vero
che goccia a goccia
l'acqua racconta all'acqua
ora , io vado alla fonte
a raccontare il mio amore

immergendo le mie mani
me le porto al viso
per asciugar le lacrime
che rigano ancor di più
le rughe dei mei sessantadueanni .

Ballata d’amore dell’uva, del vino e dell’anfora

[Anfora ]

 Con le arcuate braccia
attorniate sui fianchi
come una donna alla Botero
dalla sua madia veniva cantando.

Quando tu spunti , o mio di/vino
spunta con te  Venere e  Bacco.
Amore, amore non mi lasciare
fui io il tuo primo amore…
.”

[Uva ]

 La tumida amica fulva

coronata di pampini
con  i capelli  a grappolo
aspettava qualcuno che la spremesse

e lei cantava…:

…toglimi il sangue e ti darò l’ebbrezza,
rallegrerò cuori , e brinderemo insieme
a questo amore allegretto …

 
[Vino ]

In un tino , grosso come un  tornio,
lui,orgoglioso  fluiva tronfio
sotto i piedi di donne scalze
spargendo aromi per tutta la vigna
tra moscerini e foschie,

e lui cantava ..

“Tu sei il mio fiore ed io il tuo gambo
dammi la mano e ti metterò l’ anello”.

 
[Anfora ]

La poverina senza più l’amica
si disperava sotto la vite
sola restava ad aspettare
che il suo amato amaro ,
frizzante e dolce diventasse.

 
[Vino ]

 Lui le giurava che dentro di  lei
 il giorno dopo sarebbe entrato
 poi   ne sceglieva un’altra
con il collo lungo e trasparente.

cantando sempre la serenata:

Oh! come vorrei dormire con te ,
su vieni , mia colombella,
tu sei il fiore   ed io il  frutto
dammi la bocca che mi tapperò dentro!

[Anfora ]

Ogni sera lei si mostrava
con la speranza di essere notata,
poi sconsolata al suo posto ritornava
con il suo asprigno odor di mosto .

Era settembre, lo ricorda ancora,
la bocca grande e voluttuosa
avvicinò a lui che  tutto fruttato e profumato
  a gocce a gocce in lei filtrò .

In quel campo di vigne :
l’uva, il vino, l’anfora
insieme ritessero il passo del loro
amoroso sogno vendemmiale

Furono mesciate in un boccale
le appena nate bollicine
come   figlie armoniose
brindarono a quello indefettibile miracolo:
battuto,
     spremuto
versato
          bevuto

nel giorno del loro
   S. Valentino agreste.

Rancori
Certe parole, chiuse nello scrigno
di un significato sbagliato
diventano cattivi aggettivi
e arrecano stridenti divari

Silenzi che calpestano l’amore
e si trasformano in lacrime
scalfiscono la tastiera del giorno
e stornano le note dell’accordo

Senza ridondanze e remore
apparirebbero morbidi fonemi

sui righi del quaderno dell’essere

A "ragionar d’amore"
L’allodola fanciulla dei colli
esce dall’uscio per sciogliersi ai venti folli
sgambetta Eros nel suo respiro
e tra le sue labbra balbetta Bacco

Il vero è che spruzza brezza
la sua prima esperienza di giovinezza
come un vino precoce la testa sferza
sbircia curiosa dalla finestra aperta
e vola ubriaca cercando una carezza

Pieghetta fazzoletti umettati di promesse
che stringe sul petto come spine di luce
raccoglie pule di fragranze e fiati di parole
che come vèin scèt sorseggia tra fioriture
della sua mente ribelle

Nel grembo del sonno gli occhi inebetiti
tra carri di grilli e cicale calcinanti
osano sfidare pendii ardui
sotto le frange di lune e tramonti

corre tra filari di viti come indocile foglia
a sgranellare acini ,e con in bocca
la polpa d'una buccia spessa
a raccontare alla saliva il mistero della vendemmia
dalle tasche della campagna estrae gocce d'uva che tra labbra impania

Come l'orizzonte esce dal denso
per restare polvere d'azzurro
la verginità esce dal puro
e s’incaglia tra i seni del mistero

Sul suo aprico solatio davanzale cerca la bocca
che non abbia il respiro annodato in gola
ma il soffio caldo di un "ragionar d’amore"
come il vagito che rompe le acque .

[prova a ragionar sull’Amore
e perderai la ragione
ma, con un bicchier di vino e la fantasia
tutto può diventare poesia
e alla gran finale di un concorso ammessa
.]

Sul finir dell’estate…
All’orizzonte la vela bianca
effonde una sottile melodia
prima della vibrante sinfonia
ove s ‘increspa nell’ultimo
concerto dell’estate .

Con un sereno andante
il sole scompare nella conchiglia
schiusa sul bagnasciuga
e si dilegua tra le frange del tramonto
con l’eco del mare che si allontana
sul freddo , lontano scoglio.

La spiaggia diventa schiuma
negli occhi dei villeggianti.

Nel grembo del mio sguardo
raccolgo riccioli di sogni
che collidono con rugginosi
scrigni dei miei ricordi

e, quando il mio tempo ammanettato
non più mi disfarà le valigie ,
in una stanza senza specchi
avvolgerò con un foulard chimere e rimpianti

e con occhi che mai si fermeranno
sfiderò ancora il mio sole
a prendermi per mano
e a cercare l’amore
alla scadenza dei minuti a me concessi

Solo così sarà sempre estate.

E, tra un vago dondolar di umide ciglia
volgerò lo sguardo verso
l’equinozio d’autunno
con la gioia sconsolata,
lieta di essere nata.

Vienna & Praga
Se viaggiare è vivere,
la città diventa poesia
avendo tra le mani
lumini di storia
in un’ alea

vera e leggera.

- Wien city of music and royalty -

di stelle e corone
in archi di luna
con abbandono di donna
nell’estasi di un bacio

- Sympatheia dell'amore di Klimt -

e venti di mito
a muovere piume del tempo
in sguardi magici
figure barocche
impalpabili arabeschi
fondi di oro con orli di gotico

- Mozart, il dolce sacher,
i palazzi imperiali dell'Hofburg,
e di Strass il bel Danubio blu .

- Discover Prague it’s the magic city Praga caput regni -

sulle acque del Moldava
tra occhi di tristezza
respirano le pietre
là dove la morte batte
ancora lentamente
tra gli ultimi sospiri
del quartiere ebraico

tra mille facce

ed un solo carattere
raccoglie sorrisi

come la donna più amata
che sboccia vestita di luce

Kafka era Praga

e Praga era Kafka.

Aspettando le Perseidi
Fuochi si accendono
a colorare il cielo
intrecciandosi al mistero
delle lacrime del Santo

Stelle, all’ombra della luna
e a colloquio con il firmamento ,
frettolosamente raggiungono
qualche posto ignoto del mondo

appena in tempo
che il silenzio diventi pensiero
e rammenta domande senza eco

Su questa trottola di vite
che ruotano e di/sperano,
di tanto in tanto qualcosa riluce
e cattura qualche anelito
dai ritmi segreti del cuore

Prodigio delle Perseidi
che adusa anche a culti insulsi
e si perde tra vaghezze astruse
tra scie di tradizioni confuse

Tra certezze e dubbi insonni
tra celesti spirali di danze e di luci
si srotola ancora e sempre la vita.

Haiku di San Lorenzo

Magica notte
su questa trottola di vite
manda speranze!

La grande dama…[la verità ]
Donna o dea
sotto l’ ampio copricapo,
dimmi , chi si nasconde?

Signora del chiaroscuro
valenza magica
di protezione o di difesa
che sveli o celi la realtà
dentro un magma di nebbia

Dignitosa ,autonoma
con una voglia sottile
di spiegarmi l’arte
della simulazione

Se sei in me
continua la tua presenza
senza grovigli
ma non illudermi la vita
perché non so fino a che punto
riuscirei a coglierti.
Quando denuderò il capo
vedrò il tuo volto brillare ,
al di là di ogni mia confusione
una sensazione di rinascita
proverò e inonderà
tutti i pori della mia anima .

Dama dai tanti veli
diventi piuma nelle mani
e figura vaga negli sguardi

Rischiari il segreto
della mia libertà ,
con trepidi passi possa io
raggiungerti e darti ascolto.

Luglio
Affabulato miracolo
è il vagar del tempo
che torna puntuale
mentre parliamo
variando i parametri del meteo.

Ecco l’estate
ricca di ebbrezza
eppur si odia
per il rigurgito calore
che impugna quella carezza
madida e,
allenta il respiro
crespa la fronte
raggia
nel ricciolo di questo
appena nato
cinabro Luglio

Sui cuscini della calda duna
s’incaglia il freddo ricordo
e si addormenta

sotto le spiagge accaldate
si sciolgono solo
sogni d’acquamarina

che riaffiorano nelle luci dell'alba
nella speranza della tremula aurora
e nella preghiera che disseta la sera

----------------------
Non amo troppo
giocar con le parole
ma , come tutti gli anni
sotto il sole
dovrò fare
castelli di sabbia
non saranno vacanze
al suon del riposo
ma certamente
al suon dell’amore
al primo colpo di vento
o scroscio di pioggia
toglieremo la tenda
e ritornerò a casa
tra voi …amici poeti
Non è una poesia ..
è solo un modo per salutarvi
ed augurarvi delle buone vacanze .
 

Concerto sul sacrato
Lì , dove l’orologio cosmico
dell'antico monastero
abitato da bonzi
sembrava essersi fermato
all’inizio della vita,
un guru
toccando le corde di un violoncello
diffondeva nell’etere della via Lattea
tra il seno del Cancro e del Gran Carro
suoni che sembravano provenire dalle notti dei tempi.

Stelle tremanti illuminavano il buio segreto
e una musica divina apriva le danze
nel sacrato concerto della vita.

Dalle vetrate del tempio
una nota invaghita di luce
addormentava il fiato
con una preghiera sonante
un fulmine d’ eterno
squarciava l’istante
intrecciandosi ai fili del Mistero

Rispondimi , pensiero !
Fugando filtri
tra fantasmi notturni
tra ombre e riflessi
vagoli
giudichi
critichi
illumini
e ti riempi di amorfe parole

Sei nudo scarnito
ignori le mie pene
oberato di dubbi
affondi
in cunicoli informi
in sottili reti
incagli
fantasie e ricordi
imbavagli progetti
che sprofondano in affanni
alla ricerca di approdi senza rive
per arrivare là,
dove l’orizzonte è sempre mare aperto
ad affettar la luna
per regalarmi un lembo
e nella sua cruna ad imprigionar il giorno.

Dentro repentinamente
dibatti
irrompi
nel mio quieto vivere
come un mito di Pan
ospite irruente
che toglie la felicità
smarrendo la libertà

In punta di piedi
oggi, il mio pensiero
cupo e imbrunato mi dice:
-cosa vuoi che io faccia di più?-
Sono pensiero
offusco e rischiaro
la tua mente
nelle tue mani
divento esile filo
ultimo e primo
effimero piumaggio
di passi, di sguardi
di sorrisi e di pianti .

Vocali versate sui quaderni a righi
Nella casa di vetro
dove cresceva Pinocchio
insieme al suo naso e alla sua bugia
ora vedo, secca di sabbia ,
la clessidra diluire il tempo .

La favola del cuore
la memoria d’ infanzia
rottami di ricordi
che trasferisco
in paesaggi d’ansie

sui campi verdi dei miei giochi
ancora scruto cieli profondi
tra suoni d’armi
e quotidiani fotogrammi
apro le porte del cristallo
alla mutevolezza dei venti .

La favola bella
diventa adulta
la tengo stretta
fragile , confusa
sospesa
come foglia secca
che vuol posarsi sull’ erba fresca

e volare su soffici tappeti
per i cieli
degli incipienti ricordi

Tornare bambina
per ricamare i perché
inseguendo vocali
tra quaderni a righi
mentre le età rimangono scritte
sui solchi delle nutrite rughe .

Il tempo è fuggiasco
e spicca in volo
e tra un accordo di spartito
una canzone datata ieri
indugia ancora
sul piano/forte del mio oggi .

Raggi/ornare
Raggi al tatto della luce
svelano il segreto del giorno
e tracciano la strada
schiacciata dai piedi in cammino
lungo il tempo furtivo.

Si affacciano di nuovo
indietro , avanti , fermi
nella toppa della notte si oscurano
si slabbrano appena l’alba riporta
anfratti sospiri
fotogrammi sogni
frantumati inganni

S’acquetano di nuovo
nel gioco dei raggi artificiali della sera
dove ognuno cerca la sua meta .

Chronos
In uno schema intriso di ricordi
il passato ci riporta
al fuori tempo
che non esiste più
ma ciò che c’era
è solo l’ ombra di
una realtà vera .

Il Futuro si rotola nella mano
e si spinge fino al delirio
a leggere gioie ed ansie
ad inseguire illusioni e glorie

Si custodisce la memoria del passato
che lo si pone sulla soglia del futuro
ma nel frattempo c’è solo l’esperienza del presente .

Nel mezzo Chronos folleggia
e spruzza singhiozzi tra i denti
ma , non dipende da lui
se la vita si ferma o si dispiega
con il sostegno della speranza e fede
tutto si ottiene con il “ distensio animae”
tra memoria , attenzione, ed attesa. 

La famiglia Beautiful .
Vi voglio raccontare una storiella
e vi assicuro che è vera e tanto bella

fa ridere , piangere , e capire
che al mondo ce ne sono di storie strane .

Marietta è una donna di trent’anni
ma dall’aspetto dimostra cinquantanni

è sciatta , sporca , e fa le pulizie
a qualche vecchierella senza smanie

si appassiona alle “novele “ della TV
e “Betiful “è in assoluto quella che ama di più

Ha tre figli , uno diverso dall’altro
sia di colore , di animo e di corpo.

Ridge ,” u grusso “ appena quindicianni
È il figlio che lei ebbe a quindicianni

È grosso ,è rosso , ma è anche è un po’ tondo
E ti gira intorno come un mappamondo

Stefany , si chiama l’ultima nata
Edè la sua “piccenna” prediletta

È nera nera che sembra una mulatta
E non si sa con chi lei l’abbia fatta

Tra tutti “Bridge “è la più intelligente
dai fratelli diversa completamente.

Ha i capelli d’oro che scendon sulle spalle
e gli occhi che sembrano due stelle

È la “ mezzana” così dice la mamma
alta , magra , della bellezza è l’emblema .

I ragazzini della casa si credono dei Ridge
e fanno a gara per essere vicino alla bella Bridge

Bridge, per il suo compleanno ,
chiese a sua madre il suo preciso anno

Mamma! mamma !quanti sono i miei anni
Stupida , dodicianni tu farai domani.

Ma la nonna dice sempre
Che noi siamo senza padre

Sì, però voi nascevate
i vostri pà eran da un’altra parte .

Un giorno , passeggiavo per un viale
mentre passava un tale

piano piano a me si è avvicinato
il mio corpo ha tutto sussultato

e stato come giocare a full
e grazie a Dio , sei nata tu

la famiglia” Betiful “è nata così
perché i figli li chiama : "Rige , Brige e Stefanì."

Pensieri diversi…
Li lascio arrivare
li sto a guardare
i pensieri che lentamente
infestano le peripezie della mia mente
vorrei trasformarli in luce
munite d'ali della dea ragione

Con la consapevolezza di non cambiare
la dimensione della mia rettitudine
tra dubbi e risonanze
e con cento domande
le rimuovo dal grembo della mia fede

e le invio nel posto
…………del vuoto a perdere

per trasformarle
in idee sensate .

Mi piacerebbe...
Nell’amaro mistero del tempo
che brucia e azzera l’ansia di sapere
come sarà l’ultimo mio fiato,
mi piacerebbe non essere da sola
sulla soglia di quella vecchiaia violentata dall’oblio.

Mi piacerebbe vivere con consapevolezza
osservare con naturalezza
accettare con amorevolezza
il tempo che uccide tra i denti la giovinezza.

Mi piacerebbe tenere in equilibro timore e speranza
che lentamente brancoleranno nel mio passaggio
e che l’Amore che è dentro osasse sfidare l’intemperie
per dare all’ ultimo sbadiglio il suggello del sorriso divino .

Può darsi che un giorno …
Quando il domani mai più arriva

il viaggio della vita si completa

-e tu, amico -

non puoi irridere

l’incessante fluire

del tempo che

fievolmente si esaurisce nei tuoi occhi :

due punti tra luce e buio.
Può darsi che un giorno
- tu , amico –
mi ritroverai
perché m’avrà portato via quel “vento “
…………………………..Il resto sarà silenzio

Trainata dal carro delle cicale : ecco l'estate.
Dirupano a mare tra sabbia e scogli
le ombre del freddo che s'impigliano
tra carri di cicale e conchiglie in eco.

Ciglia balbettanti di pioggia e vento
collidono con richiami di brezze
su capi da incendiare dai colpi di sole.
a spiegazzare fazzoletti umettati di sudore

Nelle pause tra melodie e balli
il sole si allungherà sul giorno
per morire tra le balze del tramonto
per annodare sensi sotto le stelle
inebetite da ombre e sospiri fuggiti dalle finestre
spalancate sulla calda notte

Sospinti dal vino e dall'amore,

appena sorseggiati ,
si danzerà ,tra fioriture della mente,

l'ultimo ballo di Afrodite .
La luce della luna zumerà

nel feeling nostalgico di un passato
dove arrideranno le voglie di ebbrezza
il piacere di respirare il tempo della vita
che s'impiglierà in un frenetico ballo
sulla soglia di Selene e di Febo
e tra spirali di fumo si brinderà a Bacco

Il mostro che non si mostra (il nulla)
In noi c’è una stanza vuota
in cui ci rigeneriamo continuamente

creiamo
ci trasciniamo

come foglie
al vento in tante direzioni

Come lavagna nera
riluce parole cristalline
di certezze

ed insicurezze

Se chiudo gli occhi

quel vuoto è popolato
di immagini

ricordi
pensieri

che si affacciano
alla finestra del mio io
senso della mia continuità

Il nulla !

è un mostro che non si mostra

senza traccia

dove si perdono i confini dell’ io
abisso effimero per guardarsi e perdersi
come in un fumo di fumi?

-Se così fosse-
sarebbe una sconfinata notte

di ombre morte .

Aspetterò voi, poeti:
Parlate ancora!

Come un vino precoce
che sferza la testa
vi verrò a spiare
in silenzio , in sordina

dietro quel turbine
lascerò le mie festuche
raccoglierò solamente
pule di sorrisi , fiati di parole

e la vostra tiepida grazia
salverà la mia trepida pena .

Come sei strana , vita !
Da spettatrice ti osservo e mi stupisce

sia la tua umana incoerenza
sia la tua eterna intermittenza

Ruoti , danzi , giri su un cilindro
di fiati sospesi nel rito dei tuoi giorni
negli spazi della sera , nelle ombre della notte

Le uniche vibrazioni
sono gemiti di stupore
prodigi di vagiti
singhiozzi di dolori
ti accendi tra fiocchi , ti smorzi
nel silenzio della morte

o tra gli errori degli uomini .

Affabulato miracolo !

Sei tempo che ritorni
puntuale su con il sole
giù con la luna
sia quando parlo
sia quando taccio
sia quando amo

Sei terra dove
ho piantato la mia esistenza
sei ombra dove
trasalisco la mia anima
sei cielo dove lascio fluire
le mie emozioni .

Ti lascio scorrere
dentro e fuori di me
e, in quel giardino
alla brezza del giorno
diventi accettazione o rifiuto
tra due enti che
allontanano o uniscono
un “ tu per tu “ con te .

Andante amabile ...fugato
Mi parlavi di lucciole
di ipotetiche condizioni
quando la luna era piena
i cani ringhiavano
e i gatti si accoppiavano .
Mi sussurravi una canzone
che avvolgeva corpo ed anima
mi poggiavi la mano sul cuore
per fermare il tempo sulle ore del sole.
Lasciavo i sogni
al dondolio della tua altalena
ai sorrisi dell'età bella,
ora quel canto come epicedio
amaro fende i ricordi,
e i sogni incapretta,
la luna piange e il mare
allontana il veliero della memoria
Le tue parole son raggrinzite
le ho stese sotto
il ferro rugginoso dell'indifferenza .
e il tuo ricordo è diventato un flashback
Non domandarmi, cuore, perché l'ho fatto
e tu , luna , non assillarmi con i ricordi !
Oggi, penso a quel c'era una volta
e rido, rido quasi di me
I miei castelli evanescenti
si disperdono nello scolorimento
dei miei capelli lattescenti .

haiku

Adolescenti
Si rispecchiano
nei quotidiani sogni
di film ed astri

centellinando
tra vetri di clessidre
puerili giorni

a sgranellare
brame, a sgranocchiare
gomme e frasi

e qualche volta
a spargere le note
del buon vivere

Come Atlante
terranno sulle spalle
il mappamondo

Come piume
Volano inebetiti
pensieri piumati
in un cielo spietato
senza spazio
sgraffiati da torri
ritornano
bassi
su tetti di case

a guardare all’insù
mentre cadono giù

senza chiedersi
se sul muro di fronte

finestre , come ciglia ossidate
dall’umido della notte

si aprono al caos
si chiudono al dolore

sotto un cielo in croce
alato di languide preghiere.

En attendant chimeres
Da ingenua farfalla
la sera sfarfalli
con aria scaltra
ti muovi sui tacchi

Esile , ignara
bionda , bruna
la notte da fànte
vai in cerca di fanti.

Sei pudica, procace
da strade alberate
del lungomare finisci
in un letto a due piazze .

Il mattino dici :
ti picchia ,ti tocca
si spoglia, ti sfibra


ripugna

la notte che per te

è una toppa
che paura ti porta.

(Anime fresche costrette a vendere i loro corpi)

[In un mondo che...
non si vive più...]


Sotto il cuscino del mondo
la speranza ci abbandona
ci svegliamo con un grido
ed un' eco che ritorna

in un letto senza sponde
in un oceano di indifferenza
in un pianeta di onde
di un' assurda sembianza

Il mondo è una clessidra rotta
dove i giorni precipitano
tra rifiuti, fiamme , una sconfitta
per coloro che attendono

di “Vivere”

Ma che senso ha la vita
per chi calpesta
la terra dei girasoli?

Nessuno più si asciuga
il sudore dalla fronte
massa senz’anima
sciorina solo parole .

Dalla loro riva ci attirano
nei loro illeciti giochi
dove si alzano gorghi
che fuochi accendono

L’alba si è tinta di rosso
gli arcobaleni senza colori
saremo senza più passato
ameremo l’immagine del domani

Tacete bocche che promettete
cantate canti intonati e tangibili
e lasciateci segni indelebili
per aprire cerchi di luce .

L’ anima non vuole
inabissarsi sul fondo
spinta da un folle vento.
per soggiogare al più forte .

Haiku
Minimi gesti
ogni giorno compiamo
senza pensare

Cose da fare
ma di gran importanza
ci danno pace

una preghiera
un atto di carità
è felicità

Il corpo vuole
un’ anima dove ci
sia amore

amore che fa
luce in uno sguardo
pieno di buio

Scrivo parole
nati dai pensieri
in me nascosti

che mi placano
le falsi emozioni
della coscienza

---------------

Avere occhi e non saper vedere
forse perché non si crede in niente
forse perché l’occhio del cuore
non vuol vedere la povera gente

**[lui mi ha amata di un amore eterno
e ha avuto pietà del mio niente]

Forse perché in noi manca
la luce della coscienza
che non accende la percezione
per far comprendere la sofferenza
che ci chiama all’esistenza,
all’esperienza dell’ accoglienza.

Rafforziamo l'arroganza dell'umiltà
che nell’umanità e nella carità
solo Dio troverà, e coglierà
da questa realtà l’essenza per la felicità.

Attraverso l’umiltà
non sempre visibile
condividiamo quella gratuità
che Cristo ha fatto per noi

Con meno dibattiti e più battiti
con le inquietudini per le pacificazioni
facendoci strada tra l’umanità
come mendicanti dell'amore .

L’amore è volere che l’altro esista
non per nostra volontà
non per nostra utilità
ma perchéè un bene che lui ci sta

Ricordiamo quella promessa
che spalanca orizzonti
su quel viso a cui hanno rubato il sole.

Se viviamo uno attaccato all’altro
avremo solo un assemblaggio
ma se viviamo l’uno per l’altro
avremo una relazione d’ affiatamento

L’uomo deve rischiare
di essere un perdente
per portare l’eroico nel quotidiano
così il quotidiano diventa eroico
e l’ordinario, straordinario. 

Acrostico Sicilia
S cilla, latra paurosamente
Cariddi, divora avidamente

I sola che spinge a ripercorrere con la mente
il mitologico percorso gioiosamente

C ircondata da soffi di zolfo , di fiori e di frutta
e dal fruscio che la rende malevole ed eterna

I nsenatura d’approdo di un passato grandioso
terra che scoppia sotto ad ogni passo come una spremuta di una arancia d’oro

L a Trinacria come era chiamata
dove pasce il gregge del sole
come Omero descrisse nell’Odissea

I paesi si specchiano nella fresca aria
mentre si bagnano nella verde acqua
e il cielo azzurro da lassù la bacia

A ppare silenziosa nella trasparenza notturna
rumorosa nella bellezza diurna
nell’aria senza vento
è di ornamento
un monumento
per ogni viaggio di godimento

Per un attimo
di quel tuo amore
mamma, io sono !

----------

Come agnello al tuo richiamo
m’incamminavo nella tua mano
mentre m’addentravo
nelle mie forme femminili
alla ricerca dei miei sensi di vita.

Ancora, sospesi nella tua immagine
s’intagliano i miei ricordi
che cesellano rimorsi e rimpianti
tra efflorescenze delle mie incertezze

Dolevano le tue membra
pesava la tua malattia
sui miei giorni spensierati
che si versavano nel nero tuo dolore

Tra denti stretti
trattenevi la tua vita
mentre i tuoi occhi
la vedevano andar via
come l'ombra che si
allunga al tramonto .

Mi guardavi
mentre sfumavano
i volti dei tuoi diletti
e su quelle paludi
del tuo sonno eterno
si spense il mio sogno

L’ultima mia carezza fu quel gesto
che indugiava il mio addio
il dolore arrivò alle ciglia
e il mio pianto avvolse il tuo corpo

Quel tempo ormai lontano
scorre ancora nella mia memoria
ti penso, e nel mio cuore ritrovo
i frammenti della tua anima
sigillandomi ancora dentro
il tuo radioso nome
“mamma”

Visioni sopite
nel vuoto sospese

Incantamenti
fuggenti
ad intermittenza
sul greto fimbriato
del mio pensiero
snidavano
come falene intrecciate .

Effigie insensate
irridevano alla mente
da girandole spente.

Ero sui fili di palpiti fole.

Vorrei che dentro me sgorgasse una sorgente ...
Vorrei che dentro me
sgorgasse una sorgente
una voce di fiume
un ‘ eco di monte
un sussurro di corrente
un mormorio di torrente
un parlar corretto
per vivere in un’altrove
che non si esaurisse
nell’apparenza di un gesto

ma , cosa sono
quando m’addentro
in sensi caldi
in solitari sentieri
in meste ombre
in ideali mestatori
di menzogne?

Vorrei che dentro di me sgorgasse una sorgente
che dissetasse la mia misteriosa trama di carenze .

Dimmi, chi sei tu !
Dimmi, chi sei tu !
che vieni a giacere
senza sorridere
sulla mia pelle

nella mia ombra
stendi le tue ali nere
ti raggiri sul tetto
sonnambulo
alla ricerca del mio letto
per cadere sul morbido cuscino
del mio desiderio?

Sei , quel sogno propizio
impastato di arguzia o di purezza?

Dimmi, chi sei tu !

Sei forse un uccello
che con piume moleste
scaltri i miei progetti ?

Ti dovrò cercare
ti dovrò inseguire
ti dovrò cacciare .

Sei quel desiderio finito
che dà inizio all’amore ?

Sei quell’amore esaurito
che dà inizio all’affetto ?

Dimmi , chi sei tu!

Per capire chi sono sono io !

Prima vedi la miseria e poi senti la tristezza
Un ciuffo nero e ricciuto
come fuliggine fa capolino
da un viso scarno senza sorriso
tra pomfi e moscerini .

“Africa;è stata battezzata “

Il soffio della vita risorge
anche in uno squarcio di luce
dove è sepolta una vitalità assopita
sotto l’effetto della fame e della malattia

In una terra svellente
che scava malaria
prima vedi la miseria
dopo senti la tristezza
dall’ imminente fragore
subito cogli il dolore

E se l’amore sarà più forte
anche i dentini di Africa
potranno spuntare
Dio ha intarsiato
l’umanità nell’arcata
del suo progetto.

Lampi di tempo
abbracciano attimi
di una vita


****
Vivimi addosso, tempo,
ch'io mi riscaldi ancora di te
mentre piangono le ore
grigie d’impazienza

potremmo ancora
camminare insieme
dimentichi delle nostre solitudini
per ricostruire sogni di memorie spente

Dove potrei andare?
Dietro di me i giorni se vanno lentamente.
Davanti a me corrono paurosamente.

Ed io cosa faccio ?
Corro, corro senza voltarmi
ma, dovrò fermarmi
sperando che le stelle
siano lì ad aspettarmi
poi, luce sarà e potrò dormire.

Il momento
Tramonti svaporano
nei profumi della notte
che tinge e cinge
ricordi , sogni

come cavalli in fuga
vanno al galoppo
da grondaie in grondaie
nella luce del giorno.

Impossibile starli dietro
tutto rimbalzerebbe
abbuiando nelle voglie
e nei colori della notte.

E poi, tutto daccapo .
Da quel tempo che sfugge
niente si ferma .
chissà , forse solo" il momento ".

gli haiku dei miei pensieri

Se non ci fosse
la musica il cielo
sarebbe muto

il mare senza
mormorio, il vento
senza sussurro

amore senza
anima/amicizia
sarebbe odio

Senza le note
la vita non avrebbe
vera armonia

l’Universo
senza Dio sarebbe
nessuna cosa

Libertà
Sei come balbettio di farfalla
che ad ogni tocco vibra

Mi avvolgi
mi provochi
mi sazi
davanti
ai recinti
rallenti
salti
o ti fermi.

Svelami il trucco
con tocco bislacco
sfogliami ancora
e diventi frizzante
nel limite del mio spazio.

Sgombri il mio cuore
che strizza
che grida
che alita
che anela
e rendimelo
ardimentoso.

Un uomo è libero nel momento in cui desidera esserlo. (Voltaire)

Haiku
Sbadiglio, smorfia
di noia ,suggellalo
con un bacio

Desiderio di un ritorno.
Ora che la mia vita
ha un'aria diversa
e muta la stagione
dei miei sogni

la sera mi lega
ai ricordi
dell'età bella

-e mi rivedo bambina -

nella felpata notte
a stringere  tra le  mani
quel  cuscino segreto
compagno del mio sonno

e ,  tra  passi fatti indietro
 con voli  verso il cielo

  ritorno in quella  casa
 dove  figlia  mi ritrovavo
negli occhi di mia madre

Che fare, ora?

 Posso solo dormir ancora
o uscir  dall'uscio della età adulta
 e  sciogliermi  ai venti folli
per remare ancora nell'amaro mistero
di quella  prima carezza d'amore . 

Non sto cercando
di scrivere poesia
di esprimere solo un pensiero

semplice da non farsi notare
ma che si lascia
assorbire come l’acqua

Perché le parole
troppo in fretta dette
vengono sempre fraintese
e immobili tacciano nell’ira maledetta?

Perché parole dette ridendo
faranno piangere
piangendo faranno ridere
come pagliacci di un circo mai aperto?


Solo un poeta
pieno di rimpianti e di suoni
coglierà istanti

dal tempo della sua vita
per appenderli
ai fili delle stelle

penzoleranno giù
dagli abissi della volta celeste
e ne afferrerà uno solamente

per rimandarlo lassù,
tra una melodia alata
catturerà una lucciola

la poserà sotto il cuscino
così la notte più buia non sarà
e la vita si unirà

placida accanto a tutti gli istanti
senza più parole infrante
tra diari e lettere

sprecate inutilmente
quanto bastava unicamente
stilarle nel silenzio

Tacete ! Or dunque
parole strappate , cambiate
divise che si addentrano
tristemente nell’animo
nell’odio annegate

Sono più di ciò che sono,
son più di ciò che si è detto.
Non possono valer niente
se non si è detto niente.

Le parole , come la vita
non si adeguano mai al nostro passo
Chi è lento le troverà veloci
chi è veloce le troverà lente

e solo quando
saranno in pieno accordo
diventeranno fiori
e la vita canterà la primavera.

Gli haiku del silenzio

Il silenzio è
il vuoto dove nasce
il probo verbo
****
Il silenzio è
la sala che accoglie
giusti pensieri .
****
Il silenzio è
pausa olofrastica
tra il sì e no .
****
Il silenzio è
della mente la prova
innocente
****
il silenzio può
causare confusione
meditazione
****
Il silenzio è
dell’animo sensibile
sottomissione
****
il silenzio è
fastidioso se crea
inquietudine
****
il silenzio è
innocente, una voce
forte e saggia
****
vera o falsa
dentro noi diventa
lite o pace

Voglio guardare in su.
Con il capo in giù
seguivo il gioco della pioggia
sulle foglie bagnate dal pianto ,

quando bambina
sistemavo di nascosto
bambole di pezza
puntando sempre sui
miei sogni infranti

Erano miraggi
quei sentimenti
quando con clamore
venivano catturati ,

oppure trucchi
quando per gioco
o per sopruso
furono calpestati ?

Ora sto a maledire
quella Volpe e il Gatto
che rigirarono
il mio buon Pinocchio .

Narro ancora
la favola del c'era una volta
alla bambina che in me rinasce
con gli occhi stanchi sull'orizzonte.

Non voglio guardar in giù,
l'altezza rende più gioioso
il peso del risveglio
alle mie palpebre dischiuse .

Vino e canti dei poeti grandi..
Stacco dai grappoli vinosi
versi e canti dei poeti grandi
che decantarono la qualità ,
il sapore di quella briosa vivanda
donde trovarono il complice ideale
per sedurre , per eludere e per vincere.

“ siccis omnia dura deus proposuit …”
solo agli astemi il dio Bacco rese vita difficile,
e poi, se non beve vino il saggio, chi mai lo berrà?

Forse Catullo che se non l’avesse bevuto
la scienza di Dio sarebbe ignoranza .
Versami “mellitus vinum “ dolce come il miele
via via sempre più puro ragazzo del Falerno

O venusta Sirmio! insularumque ocelle !
grande come l’amore suo per Lesbia
che si specchia nel Garda e nei profumati vini
del San Martino della Battaglia,
del Chiaretto o Trebbiano di Lugana.

..a tal punto che,
pregherà gli dei di diventar tutto naso .

Varrone da Rieti ci viene incontro con un Sangiovese ,
bevuto non più in fiaschi, ma in calici bordolesi.
Odore vinoso e delicatamente fruttato,
sapore, fresco/secco amabile ,
dal colore rosato più o meno intenso

Ovidio di Sulmona e la sua fittizia Corinna
“Imbre cadente "una pioggia
di lacrime scendono
e la moglie Fabia che lo consola.

Con l’occhio e l’animo al suol italico
lui canta la natura , i fiori e i prati
le viti sboccianti che spuntano nelle
terre elevate e soleggiate
dai tralci palpitano e nascono gemme

poi cominciano a gonfiarsi per i succhi
che sempre più abbondati affluiscono
in un doc Montepulciano d'Abruzzo

Mantova si rispecchia in Virgilio
cultore per eccellenza di versi e vino,
col suo atteggiamento un po’ sprezzante
diceva ai suoi giovani discepoli :

<non ingeritelo puro , in quantità eccessiva
perché sarà solo occasione di risse e zuffe >
insieme a Dante, lui pose
nella pisside terra e nella volta celeste
ogni male e gloria , patemi d’animo ed amorosi affanni

Beh! un abbinamento con un Rondinella,
un Merlot , Cabernet ,Sauvignon ci va a pennello .

A Propenzio…. d’Assisi
e la sua infedele Cinzia
sbattuta dai purpurei flutti
ci abbinerei un Assisi bianco , rosato
o un Montefalco Sagrantino,


Lucano, Giovenale ,
quasi per godere più pienamente
la gioia di un invito aleatorio e scherzoso ..
hic! hic! Iste ..ille …con un
Est! Est!! Est!!! di Montefiascone


Tibullo da Tivoli con il suo tono
decisamente elegiaco ,
<tibi dicere laudes at Delia >
e sotto il sole calente
custodirà il tino e
per cullarsi l’anima
dai sogni e dai sospiri
un Pizzutello , un Cesanese di Olevano
offrirebbe con animo devoto


Ma le vere emozioni dionisiache
le troviamo in Orazio da Venosa
Parliamone mentre il tempo
fugge geloso, afferra l'oggi,
breve è la vita , rinuncia
a speranze lontane
e non pensiamo più al domani.

Durante i banchetti e conviti
s’ inghirlandava il capo con rami di mortella,
semplice arbusto ,simbolo dell’amore e della poesia
< la semplice mortella non disdice né a te , servo ,
né a me che bevo sotto un folto pergolato>

Lo vedo arrivar con due boccali in mano ,
uno per attingere il vino dall’anfora
e l’altro per brindare con il Cecubo
o il Falerno ,vini eccellenti e sostanziosi ,
dal nettare degno di essere bevuti
solo nelle grandi occasioni…


O anfora, che conservi il vino Massico ,
sei degna di essere aperta in un giorno felice ,
quando s’impone di offrire un vino prelibato
assolutamente un primitivo di Manduria ,
secco, austero, robusto, corposo, rosso
asprigno, completo, che si impone
con “ Memoria “ed “Elegia” e con una”Giravolta “
arrivo al suo, al mio “ Primo Amore “
quale esso sia …di lui non c’è certezza. …

Ognuno nella propria alcova del pensiero
afferri i segnali di quell’attimo fuggente
per renderlo meno caduco e più fermo
quando l’anima depone il suo fardello

et…indi me refero domum …ad cogitare.

Bambini
Se stringi un bimbo
sappi difenderlo
dalla pioggia e dal vento

Gioca con barchette di carta
e treni di latta
e punta verso la sua fantasia

rispondi alle sue incredule domande :
perché c’è la luna , perché ci son le stelle,
traccia intorno a lui un raggio di sole

e voli di gabbiani
che infrangono le mitraglie
in cieli puri senza più droga.

La mia risposta sarà subito data
senza più riflettere troppo
in stanze senza luce

per preparare la sua infanzia
senza più guerre
ma solo un vento fresco
sul suo viso ingenuo

E quando sarà spinto
da quel velo di ricordi
si fermerà a rileggere
il suo quaderno a quadretti .

Qualè il senso della vita?
Guardare delle foto
e dire, come ero ,
chi ero, chi sono.


Forse un torrente in piena?
una sorgente che zampilla?

Qua è il senso della vita ?

Passi che poggiano
su un precipizio
aggrappati
ad un puntello
e sperare
di non cadere giù?

Qualè il senso della vita?

Interesse, affetto, cultura
libertà , politica , religione o
tirare ogni giorno la carretta
ed arrivare alla fine dei giorni
per dire : ho fatto quel che basta!

Girare per cercare
la soluzione
pur avendo nelle mani
la risoluzione.


Non certo un key
o un code di un telecomando ,
un talk show televisivo di storie
raccontate da un Bonoris a
spiegarci il senso della vita.

Poco è pensare
che tutto questo basti
a soddisfare , a realizzare se stessi
a dare il vero senso della vita
che duri solo ed esclusivamente oltre la vita.

-Se è triste il morire , non meno patetico è l’esistere?
Se tristezza diventa disperazione , sconforto ,allora cadi nella depressione e tutto diventa doloroso.
E' bastata una trasmissione per suscitarmi questo pensiero .
-Qualè il senso della vita? -
Essere tristi di tanto in tanto non fa male , perché la tristezza nasce quando viene a mancare il desiderio ,
quando ti chiedi qualè il senso della vita e non sai darti una risposta…-

Prima/vera eri , ma ora dove sei ?
La primavera, invernata o accaldata
si fa desiderare o arriva
prima del tempo a contaminare
i rigori degli inverni
per rubargli il vento e la neve

Prima/vera eri , ma ora dove sei ?

Quando di sera l’aria era leggera
e mutava con la faccia della luna
tra gli amori danzanti prodigi della vita
nell’ostia benedetta ,saggio dell'età bella.

La tua appariscenza esalta
ancora l ’armonia e la purezza
del sole che ti trasformò in fiore

Mostrati amica , dietro i tuoi cancelli
dove il roseto ancor non s’ innalza
con il brulichio selvaggio dei suoi fiori
di un giglio , di una genziana

tra sterpi e rovi
appari seducente
come un connubio di nozze
tra cielo e terra

Sei la stagione
della donna frivola
degli atomi perlacei
della pelle eburnea di luce
che irrora pupille probe
delle sensazioni che riposano
sui corpi degli amanti
come un ‘ assonanza :
primavera- giovinezza-

Faremo dell’erba un tenero giaciglio
dove tu stenda la tua frondosa chioma
rorida dall’aria ,e aprile
dissotterrerà le sue gemme .

Poesia per un amore
Solo ora
leggo nel cuore
tutti gli amori
che non ho saputo amare


Ho sulla bocca
quel bacio che non schiocca
ma muto lo tengo

lì , dove
tutti i colori della mia gioia
disegnano aquiloni dell’anima
che volano come voci del vento

in sintonia
con la polifonia
delle voci della natura.


E tu ,Lorenzo
con i tuoi grandi occhi
ascolterai la favola

che tesserà tutte
quelle parole che
hanno infranto il cuore
di nonna, desiderosa
solo di darti amore

E’ dolcezza mite
il tuo respiro di luce
un canto di usignolo
mi sembra sentire


Ti sento di notte
ti cerco di giorno
L’amore è un angelo
inasprito ora solo
dalle incomprensioni

La mia mano si poserà
sul tuo cuore
sperduto , impaurito
mentre quello mio
batte e riposa nell’affanno .

Si sfaterà un bel giorno
la favola della cattiva strega
che per difendere il figlio
diventò cattiva suocera!

Aspetterò di vedere
nell’aria celestina
brillare una stella
più raggiante e vera
e, resterò a cantarti ancora
quella favola che
mi ha insegnato l’amore.

Dovevamo saperlo che l’amore
brucia la vita e fa volare il tempo
diceva” Cardarelli “
Spero che sia proprio
l’amore a scoprirlo
nel tempo .

Il mio silenzio
è solo pensiero
mentre ti vedo
felice iniziare la tua vita.

Nella sera sommessa
riflessa
rileggerò le tue dolci pagine
sul mio davanzale sfiorito

Adolescenza
L’ adolescenza guizza
dalla favola all’ebbrezza

-spezza-
le liturgie sagge
degli adulti

-punta -
lo sguardo su passi
che imboccano
sentieri di delusioni
di illusioni

di sogni turbati
delle astruse vaghezze

dove non c’è più
un principe che bacia la sua fata
e le stelle a riaccendere
la favola della fanciullezza
troppo presto interrotta.

- disegna-
solo sogni infranti
chiusa nella propria stanza
a pensare solamente a se stessa
a far progetti a breve scadenza

l'importante è fantasticare sull'avvenire
sull’ autoidentificazione sessuale
Sentirsi diversi, a volte sgradevoli,
belli o brutti - Sentirsi -
vicini o lontani dall'immagine ideale


In quella luce
un po’ confusa
come in una baraonda
appariranno le forme
di uomo o di donna.

Haiku di Pasqua
Raggio di sole
Che spiri sulla croce
Diffondi pace
[auguro a tutti una buona Pasqua]

Cielo
La tua altezza
sta a metà
tra la realtà
e la verità

dove non esistono
scogli, ma la sola
pace dell’attesa.

Frugare la volta
per scorgere
l’ arcana luce
che ci risveglia
un frammento di notte
che ci addormenta

Divina via!
Azzurra la mente
misericordia il cuore
corona l’anima
tra stella e stella

Sorreggi quel corpo
che anela la verità
sorridi di luce
tra ciglia e ciglia .

La mia porta
Ho scoperto il mio
squarcio di azzurro
attraverso la Tua croce !

La mia porta sull’Immenso!

Entro e
resto a guardare
le Tue braccia spalancate
nell’ascesa al cielo .

Alzo gli occhi
per ammirarTi

abbasso la testa
per varcarla

La Fragilità
Più brilla e più gracile diventa
custodita in una teca
con dolcezza si adegua

all’inoppugnabile violenza
che nell’ adamantina coscienza
appare fiera.

Come un cigno morente danzerà
con quel dolore che anima la vita
che bagna di amarezza
il volto pallido del pierrot
che china il capo
e si asciuga la lacrima .

Scrivere o cancellare!
Parole accartocciate
come foglie offese
giacciono tra righe
di perimetrali fogli

Volano come respiri
appesi a sospiri
mentre si dondolano
in un bianco spazio.

Passate istanze
in presenti movenze
future risposte
in un giro di idioma

Il nero inchiostro stila
ciò che il desiderio agogna
e nella nuda realtà si bagna

Il silenzio captato dall’aria
come mistero si insinua
tra quei fogli vuoti della mia vanagloria.

Come d'incanto
Come d'incanto
                   dondolava
          la filigrana
 della bella favola
                 infilata
con un  tocco magico
nelle tele intrecciate della realtà
 
ma  quel “ c’era una volta” sarà
ancora  
quel principe azzurro
                 che si  ribella
 alla   regina malvagia
per vivere alla ricerca della  felicità ?
 
La mente  esamina
con rapidi flussi
immagini  fantastiche
che volano dall’ideale
                       al reale
vivendo   l’odierno
contiguo al passato
rasente un futuro insensato
 
                  ad  inseguire
 la coda di un aquilone
lasciato sfuggire
da un mondo che più non crede
ai miracoli e alle fate.

La mia città
Mentre il tempo muta
e ci lega alle memorie
la realtà tramuta.

Come una macchina
manovrata dall' illusione
ci proietta da un passato indelebile
in un presente abominevole

Il cielo della mia cittàè diventato
un manto scuro indistinto
sotto di esso neppure un fiore
accende il cuore di un 'emozione.

Lo so , sei la mia terra
dove ho piantato il mio tempo
malgrado tutto .io ti amo

Sono donna
Sono donna schiava del mio nome
che si rispecchia in ogni dove
dans un espace d'un jour et d'une soirée.

Sono donna quando sbadiglio stanca
posseduta nell'oscurità di una stanza
quando le forme non danno più brivido
sotto una sottoveste di percalle al vento
su un corpo attuale e la fantasia di chi sta dentro.

Sono donna quando bisturi disegnano
trattamenti for the face to camouflage
mappe rugose con l' illusione di varcare
la soglia del tempo dal colore spento

Sono donna dagli occhi ammalianti
un cavallo estroso che nessuno doma
un vin brulé con pizzi e cravatta
che vive libera nella sua stalla
sola con i suoi incanti segreti

Annaspante nel vento a rincorrere progetti
che si specchiano esuberanti in ogni branca
sfidando intemperie solitudini e pianti
con charme alla francese e manager all'inglese

Sono donna con guance bagnate
con echi discordanti canto l'amore
come un angelo senz'ali mostro
il seme che l'uomo depone nel suo ventre
(8 Marzo 2002)

Sfoglio il giornale e penso …
che la politica
è un gioco di polemica,
un’ irrisione demistificante
con l’eterna derisione
di conflitti d'interessi
di prodigalità di parole
che non ci darà mai
una realtà migliore
Sono bravi solo a parlare
a denigrare e a giurare
ma la fiducia diventa l’ onere
solo per l’onesta gente
Chi sarà il prossimo “capo “
che si farà piccolo
per lasciarci vivere
in modo regolare ?

Amici, diventeremo cenci
se andranno solo uomini
i cui loro cervelli son diventati
fondi incollati ai loro seggi.

La fleur blonde chante encor
(Il fiore biondo canta ancora. )

Raggiante di luce
frizzante come champagne
sontuosa , frivola , dai petali caduchi
la bella mimosa è apparsa fiorente
comme le frais parfum
si doux, embumee de Chanel

Profumo floreale , mimetico di giorno
velato di sera , felpato di notte
olezza di donna , di capelli biondi
nuda , seduta , distesa
come in dipinti ad olio su tela
Chagall, Picasso , Degas, Botero

Un nom ! la femme ,
magia delle notti , labili sogni
nella gonna il vezzo del corpo sognato
pupille truccate di incanti segreti
volti severi , lineamenti scolpiti,
espressioni fatue
annichiliscono nei gesti
presunte eleganze.

Son coeur ,est un coeur brisè
qui ne cesse de répéter -rendez-moi le libertè-

…e mi guardai con memoria assorta.
Un sarcasmo insolente
ondeggiò sulla sua faccia
cinico e indolente
nella sua penombra

Godi !della tua falsa perfidia
che scintilla nell’arida polemica
Godi , di raggirarti nell’insidia
che come un morso la mia anima abbranca,

gli dissi , e le ciglia inarcò
accrescendo la sua potenza
più arrogante diventò
la sua indifferenza

sgelò il mio sorriso
chiuse il cuore
nel silenzio amaro
che pervase tutto il mio livore

…e mi guardai con memoria assorta
i graffi di un dolore antico
che ancor par l’anima s’abbatta
lì dove l’orma ha lasciato il solco.

Aggiungi qualcosa…
Levo la coppa e brindo
tra spirali di spumante e di vino
a ciò che mi dicevi,tuttora ricordo

Ti lascio le strade percorse
le tante idee sommerse
le vaghezze astruse
clivie sospese
al grappolo degli anni e,

mentre il tempo sfuma

aggiungi qualcosa

- l’ impronta della tua orma-

Sarà un miraggio
sarà un meriggio
un breve viaggio
come un raggio
coglierai l’ombra del passato
a passo di ballo

vagheggerà il tuo futuro

Fin là
È franto il mare
sugli scogli a spruzzo:
m’ aspetti

Aspetto su spuma di marea
il lume tiepido
della notte insonne
mentre s’impiglia
tra scie di lucciole
fin là dove c’è
quella casa bianca
e tu alla finestra .

Bevi un raggio di vino
Bevi fino in fondo
il tuo bicchier di vino
perché la vita
al bacio schiude
le docili labbra
al sole brilla
e sul viso un sorriso
si ferma con un respiro
e spira con un sospiro
dopo, rompi il bicchiere
le luci in controluce
scintilleranno in gocce di stelle

haiku
Il sole schiude
Sorridi sempre vivi
Su dolci visi

Il cielo in diretta con l’eclissi di luna.
Selena ,serena
a lume di tiepida notte
a spuma di marea
accendi la cupola delle stelli tremanti
il buio ti illumina
come gomitolo i fili sfogli,
nel rito creativo ruota e gira la terra.
Stanotte col viso al cielo
ognun s’arresta
per vedere smorzare il tuo dolce respiro
che accarezza il cammino,
la tua luce bianca diventa rossa
rasserena la stanchezza
della lunga notte
nella penombra di quella eclittica
tra sole e terra diventi rossa .
Eclissi!
istante eterno che il cielo infoschi
e il lume estingui .

"dal cielo è caduto ..."
Nuda nube
gli hai rubato il sole
e nel suo cuore
gli hai messo il dolore

In questa luce lui ha timore
di perdere la sua dimora

Raggio!
Rinforzagli le ali
come una mano alzagli il capo
solo così ritornerà a volare

in quel suo libero mondo
che non ha scordato il ritorno .

Poi su , con il suo ardire
si unirà al suo stormo
salirà sempre più in alto…

Il sole lungo il cammino
puro riarderà di nuovo
ed i suoi occhi tingerà di brio .

e così divino ammirare il suo volo!

<messaggio del mio sonno>
<Arriva,
< mi prende ,
< mi immobilizza ,
< come un interruttore
<gira il cervello
<del mio inconscio
<messaggio
< che si trasforma
< in sogno:
< re del mio REM >
<Sonno!
<Viaggio notturno
<nello spazio/ tempo
< del mio letto>

<Come un inventario
<si aggirano emozioni ed umori
<nella mia testa
<nel corpo
<che di colpo
<fanno festa o
<si azzuffano
<in quello spazio
<in cui giaccio
<con le mie ansie
<con le mie ombre.

<Vorrei dormire
< ancora qualche ora
< ma in quel fluire
<di minuti
<di attimi insensati
< sorniona
<la paura
<mi fruga
< e mi desta
< quei sogni legati a quel sonno
<che pur dovranno ridestarsi al sorriso o al pianto.
< Incandescenti ombre lunare
<battono la danza delle ore passate
< e future.
<Aurora!
<bello è vederti ancora.

Nostra Signora di Lourdes
Rifulse una luce
tra le sue stelle
fu tolto il velo
e Lei apparve

col suo splendore
raggiò nella cava pietra
e sparse al mondo
la sua bellezza

come per incanto
apparve Maria
a Marie-Bernarde

Un lampo squarciò
il buio dell’anima
quando si sparse
il mormorio dell’evento
si chiuse gli occhi
e si abbassò il capo
o trasse la mente a dubitare

Per quanto sia oggi
l’anima proterva
alla taciturna indifferenza
si ravviva ancora dinanzi
alla luce e al dolore della Madonna

Avvince il desiderio d’inginocchiarsi
davanti al miracolo di Lourdes
che ci unisce nei grani di un rosario
e ci incammina tra fiammelle accese
ad ascoltare la celestiale voce

perchéè sempre più importante
ciò che si ama e si crede
a ciò che si tocca e si vede

Dolce signora
la melodia che Tu ci doni
ad illuminare questa tremenda attesa
addormenta nel cuore ogni dolore
perché il morire sia un risveglio.

Perché la sola verità sia l’Amore
e, quando scende in noi la sera
fa che la nostra anima splenda serena
nella profonda e sentita preghiera .

Allegoria vitruviana di Leonardo.
Una donna nuda
sopra l 'ombra d'uomo
con braccia inquiete
seni tra enigmatiche note
cesellate con pennellature di chiaroscuro
a careggiare l'arcana fantasia
a catturare isometriche vibrazioni
del passaggio ,della trasformazione
con immagini , ombre, orme
congruenti a sentimenti e ad emozioni

Donna senza tempo
che s'affanna tra onde titaniche
in un perfetto schema rotondo e quadrato
con gambe e braccia allargate .
Coperta da abiti bardati e succinti
con alternanza fra toni chiari e scuri
sull''ombellico una piccola conchiglia
dentro cui c'è il vento che si cheta
e il tocco di Ecate che la rende arcana .
Nel cerchio affiorano silfide creature
in prospettiva vettoriale
e nel quadrato eliconie foglie
affondano nella sua centralità .

Parole
Parole accartocciate
come foglie offese
giacciono tra righe
di perimetrali fogli

Volano come respiri
appesi a sospiri
mentre si dondolano
in un bianco spazio.

Passate istanze
presenti movenze
future risposte
un giro di idioma
facile ed allettante.

Il nero inchiostro abbozza
l’umano desiderio agogna
la nuda realtà sogna

Il silenzio captato dall’aria
come mistero si insinua
tra fogli vuoti della vanagloria.

Nonna in attesa ...
Seguirò il gioco della pioggia
sui vetri limpidi della tua infanzia.

Sarai l’ala decisa del mio pensiero
che sfiderà ogni tempesta.

Svecchierai la mia favola interrotta
e forse mi immaginerò
di ritornare fanciulla in sosta vietata.

Leggerai l’inizio del tuo mondo
sulla mappa rugosa del mio viso
caduco dalle illusioni adulte
e ritornerò a picco con te
in groppa alla cicogna

Sei un prodigio ,la novità di Dio
con uno scampanellio di pianto
t’ infiocchetteranno di celeste
e nell’amore ti aprirai al giorno

Spezzatino di cuore per un S. Valentino
Strizzo
tagliuzzo il cuore
e lo riempio d’amore

Ribolle , scotta ,filtra
di passione trabocca,

rosola in spezie
emozioni dell’anima
le voglie cuoce,

l’amato con un bacio
ed una carezza olezza
sento passare il soffio della brezza

che il filo dell’eros mi taglia
e con gran sveltezza
nella dolcezza mi scaglia

La luna sul letto che frulla
con le stelle trastulla
e si disperde nel nulla

ed io qui , a spiegazzare sogni
tra le pieghe della notte,
tra soffi leggeri , s/veli di ombre
che nell’alba affondano sicure

Notte! non mandar via questa luna
lasciami i sogni , tra imperturbabili ciglia
al riparo dal vento e al chiaror dell’alba

Su vieni cuore, un bacio
ridendo sul labbro vermiglio , ti lascio.

Giovedì grasso
Che strana aria!
si gusta , si ama
si invita a ballare
tra fumi di Bacco
di Venere e Saturno.

Su palchi ,su carri
confusi visioni
svelano un giovedì grasso

Buffo e malinconico,
è il "carnasciale di casa mia .

Il suo scampanio
a squarciagola vola
tra l'allegrezza
con fischi,
frizzi
lazzi
schiamazzi,
sollazzi
svolazzi
di vecchie gonnelle
coperte da maschere
stendardi che ondeggiano
su carri di vip
di politicanti,
con sfondi di satira
dileggio e sberleffo
di una politica burlesca
di leader scaltri
di rap tormentoni
di prodi ,di premier
che si arruffano
con scherno
riverenza
e irrisione demistificante

Carnivale mije
chine di dogghie
ajere maccarune
e josce fogghie! »
[« Carnivale mio
pieno di dolori
ieri maccheroni
e oggi verdura! »]

Post festum
Stasera bevo
l'ultimo sorso
di quel vino
che sa d’amaro
perchéè cambiato
il suo colore
profuma ormai di silenzio
delle feste appena consumate.
Con spietata meraviglia,
con un seguito di amarezze,
mi sorprendo a contemplare
il tempo che è tramontato
sull’orlo di quei bicchieri
che hanno brindato
hanno dondolato
i nostri passi ubriachi
rinfrescato i pensieri
saziato il nostro appetito
con profumi mielati
e fritture speciali
complici dello sfolgorante
periodo di festività.
Tavole al meglio imbandite
con qualche contorno di ipocrisie
baci forzati, divisioni familiari,
case illuminate di luci e bagliori
del consumismo e delle falsità .
Post festum:
non resta più niente
promesse e preghiere
sono già convogliate
al post scriptum.
Passa l'amore
passa la festa
restan sì tristi
nel dolente cuore,
ricordi ,sogni , speranze ..
del post diem..
Ma la vita è un”Carpe diem ?
Vorrei inventarmi un novello Bacco
per centellinare ogni sua goccia
in una coppa ristoratrice,
mentre l’ora si sfarina
e passa nel foro della clessidra
ma, quel vinello con il suo nettare
non può di certo fermare il suo corso.

Nelle piccole tradizioni natalizie dell'allegra compagnia e dello spirito d’amore, possano cadere le differenze di classe, di religione e di razza.
Speriamo e cantiamo tutti quanti,
 bambini, giovani , anziani.


Voci di bambini
Vogliamo cantare l’angelico canto,
lasciateci ancora le ninna nanne,
fateci credere in Babbo Natale
incantiamoci davanti al presepe,
                                            spirito del Natale presente.

Non giungerà mai quel giorno
che la luna metterà in fuga le stelle
e il sole oscurerà la terra;
senza irridere il tempo
ci sarà sempre la cometa
senza fili di neon
ad annunciarci
                                           lo Spirito del Natale futuro.

Ci saranno ancora poeti
che sapranno parlare d’amore
con versi umili che toccano il cuore.
“E’ nato il sovrano bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
La notte che già fu sì buia
risplende di un astro divino
Squillate, campane!”
diceva Gozzano
                                           spirito di un Natale passato .

Bravi , bambini, svegliatevi tutti
gridate al mondo intero:
la gioia la manifestiamo
con musica e canti
con babbi e befane
con Gesù che nascerà sempre
nei cuori di tutti noi.

Buon Natale a tutti voi

In the small Christmas traditions
in happy company and in the spirit of love,
the differences of class, of religion and of race can fall.
We hope and we all sing,
children, the young, the elderly.


Children's voices
We want to sing the angelic song,
let us again sing the lullaby,
let us believe in Father Christmas
enchant us in front of the manger,
                                         spirit of the Christmas present.

That day will never come
that the moon will make the stars escape
and the sun will darken the earth;
without mocking the time
there will always be the comet
without threads of neon
to announce us
                                          the Spirit of Christmas future.

There will be still poets
who will know how to speak of love
with humble verses that touch the heart.
"The sovereign child is born! Hallelujah, hallelujah!
The night that was already dark
is resplendent of a divine star
Ring, bells!"
Gozzano said
                                               spirit of Christmas past.

Good, children, wake up everyone
shout to the whole world:
the joy we manifest
with music and songs
with daddies and Epifanies
with Jesus who will always be born
in the hearts of all us.

Good Christmas


La tavolozza della Natività
Una pennellata
di Mistero,
Dio
si nasconde
tra le bianche fasce
di un bambino .
Scintilla
che entra
nel buio della notte
da dove spunta
una stella
e un popolo
risorge.
Si rivela
nel grembo
di una donna ,
“benedetta tra tutte le donne”;
Maria
Lo partorisce
Lo avvolge
col suo sguardo
amorevole e attento
rivolto all’umanità.
Giuseppe accoglie
quel mistero
di cui è partecipe,
i poveri pastori
adorano il
Re dei Re ;
intorno alla grotta
gira
il mondo intero
rappresentazione
dell’Unità Divina.
Ecco, nasce il nuovo giorno.
i tre Magi , gli illuminati,
uomini in cammino
donano
Oro Mirra e Incenso
in alto tre
angeli
rivolti al cielo
custodi
del mistero
della trinità e dell’amore .

“un raggio di luce si divide in tre , Dio dal cielo entra nella grotta, raggiunge il bambino, attraversa Maria e si riflette
su tutta l’ umanità . “Uno e Trino”.
Buon Natale a tutti

Noia
Senso di vuoto
malattia dell'anima
nebbia silenziosa
avvolge le cose
che serpeggiano
nella nullità
dell'essere
privo di stimoli.
La noia
è, la
traghettatrice
delle nostre indifferenze
verso lidi vuoti ,
senza interessi
la piacevole compagna
del non far niente
piacevole male
dolente
e distruggente.

Boredom
Sense of void
illness of the soul
silent fog
that surrounds things
that spread
in the nothingness
of being
deprived of stimuli.
Boredom
is, the
ferrywoman
of our indifferences
toward empty beaches,
without interests
the pleasant companion
of not to do anything
pleasant bad
aching
and destroying.


Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. Sant'Agostino

La magia di Parigi “tra parole e rime.“
Mesdames e monsieurs,
et voila Paris
<Les autres villes sont villes>
Parisè un fiore
che fa sbrigliar l’amore.
Come per magia oggi mi appari ,
come un ventaglio ostenti
le tue magnificenze .
Il tuo fascino è nella tua mutabilità
per essere sempre bella e diversa.
Città spumeggiante , frizzante
come la tua Champagne.
Sobria e luminosa dall’aria odorosa
di platini e di fiori dei tuoi giardini sempreverdi .
Pur sempre infiammata da passioni e rivolte,
intimata , distrutta, sei apparsa ancora più fiorente.
Paris ,sei nata dalle acque
costruita su un'ansa della Senna
con i tuoi gigli sopra al scilicet
con il motto <fluctuat nec mergitur>

Come Venere mi sei apparsa bella e florida
mentre scivolavo sulle tue silenziose acque.
E, per ammirarti ancor di più
basta salir su un bateaux-mouches,
grossi battelli dal nome un po’ strano,
non perchè son mosche !!
neppure perché son mosci!!
forse soltanto per onorare
Sebastian Mouche, fondatore di barche.
La Senna attraversa Troyes, Parigi e Rouen
con le sue lunghe rive :la rive droite- (destra )
con la Parigi degli affari e della finanza il Louvre e la borsa;
la rive gauche(sinistra )con la Parigi intellettuale , colta e musicale.
Le due sponde sono unite da ben trentasei ponti
con i suoi "lungosenna", "quais" immortalati da poeti e pittori.
Eccoti o maestoso Arc de Triomphe de l'Étoile
nel viale dei Champs-Élysées, al centro della Place de l'Étoile.
progettato da Jean Chalgrin in versione neoclassica
simboleggi il trionfo,la resistenza ,la pace
la Marseillaise di Francois Rude
la spada , la morte e sotto di te riposa :
<ici repose un soldat français mort pour la patrie>
Gli Champs-Elysées,Avenue des Champs Elysées
la più sontuosa strada di Parigi, divisa in due parti
dal Rond_Point, quella che porta all'Arco di Trionfo,
che offre tutto ciò un turista desidera:
negozi , alberghi di lusso ,ristoranti, caffè.
Qui si dà appuntamento tutto il mondo ,ecco perché
< Paris est un monde >
La parte inferiore della strada,
quella che porta alla Place de la Concorde,
attraversa giardini nei quali si trovano musei,
teatri e alcuni celebri ristoranti.
Si rimane colpiti dalla folla numerosa
di tutti i colori e di ogni nazione .
I parigini -Parisiens -sono abituati
a camminare senza guardarsi in faccia ,
l’indifferenza ,l’ impassibilità è proprio tipica
di questa gente. . .
C’è un detto che avverte :
<vuoi vedere un amico con cui non hai più alcun contatto
vai a Parigi.. e lì lo troverai!>

Notre-Dame di Parigi,
o più semplicemente solo< Notre-Dame,>
chiesa cattedrale di architettura gotica
situata sull'île de la cité, rischiò di essere abbattuta.
durante la rivoluzione ,ma Viollet-le-Duc la recuperò..
Solenne , possente
ornata di vetri ,dove la luce filtra
imprimendo nei cuori pace e spiritualità,
con quei suoi rosoni che danno l’impressione
che una stella lucente di scintille e colori
sia scoppiata all’istante
lanciando tutto intorno la sua luminosità.
Nel grande rosone della facciata nord
son rappresentati personaggi biblici
e , nel rosone della facciata sud
la statua di Notre-Dame de Paris,
Appollaiati stanno statue di uccelli e mostri
che sembrano meditare sul destino della gente
Sotto il piazzale e sotto il Parvis
son custoditi importanti tesori del passato
nonché la chiesa merovingia di Saint-Etienne
venuta alla luce durante gli scavi.
La targa bronzea al centro del piazzale sta ad indicare
la mappa della città e tutte le strade che si dipartono.
Oltre alle grandi reliquie :un chiodo , un pezzo della croce ,
una spina della corona di Gesù che Luigi IX fece custodire nella Sainte-Chapelle,
ci sono tesori , anche cimeli sacri croci e calici ed il mantello dell'ambizioso Napoleone .

Dal cortile della Congiergerie si accede alla Sainte Chapelle
capolavoro gotico con le sue due cappelle.

< …Come in una favola sembrano nate le tue chiese …
come dire…….
…C’era una volta
una piccola abbazia
dietro ad un enorme
palazzo di giustizia ,
sotto alla cripta
sorse una chiesa :”la Sainte Chapelle.”
Appare nobile alta e slanciata,
chiesa gotica senza le mura
ma solo pilastri alti e fitti
con i capitelli ornati
di foglie e frutti,
grande finestre con le vetrate,
profondi portali
ricamati con guglie e torri.
Nell’interno i pilastri
in fila alti e compatti
si uniscono tutti in cima
come una chiave ogiva.
Dove la pittura si è tutta riversata
nelle sue quindici vetrate,
con le sue scene bibliche
che illuminano tutta la chiesa.
L’architetto che la progettò
due cappelle ideò
sovrapposte l’una all’altra
con tetti spioventi
e torri con guglie.
Al centro un grande rosone
con le storie dell’Apocalisse
sembra un ricamo ,
un delicato merletto.
Ciò che predomina
in queste chiese è il
blu , il colore del paradiso
che si offre smagliante
agli occhi incantati della gente.
La favola finisce qui …
e fu così che Notre Dame
è apparsa lì
sulla L'"iIle-de-la-Citè>

Ogni città ha un simbolo,il Colosseo per i romani
il Campanile per fiorentini ,la torre Eiffel per i parigini:
una torre fuori del comune ,testimonianza della forza
e attività creativa della modernità e della scienza,
simbolo per il futuro.
Anche se priva di arte sembra trionfare lal’orizzonte
della dolce Paris, passato e moderno si fondono in te .

Digradano verso la Senna complessi di terrazze,
giardini e scalinate ,un trionfo di verde
allietato dagli schizzi e di getti d’acqua
Si resta quasi incantanti davanti al famoso
palazzo reale, il Palais du Louvre, adibito al museo
di Lovre il più bel museo del mondo
nel più bel palazzo del mondo"
Il vecchio palazzo del Louvre e il palazzo delle Tuileries
furono abitati solo saltuariamente dai re di Francia.

Con le sue colonne binate e finestre coronate
con statue decorate , i capolavori che custodisce

sono suddivisi in varie sezioni
antichità egiziane , greche , romane
orientali, medioevali e moderne.
oggetti d’arte, come il tesoro reale,
immense collezioni di pitture e quadri,
Chi sia realmente una donna fiorentina,
la Monna Lisa , detta" Gioconda"
o qualcuno altro, di certo non si sa ,
ma non importa, perché davanti a quel sorriso
dolce e misterioso di quel perfetto viso
c'è una storia di arte e di luce e ammaliati si resta a guardarlo.

Incantati ci si resta anche davanti alle tele
dei nostri grandi pittori importanti ,Tiziano , Raffaello e di tanti altri.
Come simbolo della bellezza femminile greca ,c'è la Venere
di Milo ,chiamata così perché trovata da un contadino nell'isola di Milo.
Alta e maestosa con le braccia spezzate leggermente squilibrata
quasi sembra che sia appoggiata ad un immaginario sostegno
rendendola un po' curva.
Quasi con certezza deriva da un originale di Prassitele.

Arte e bellezza
come lagrima e stella che quando si toccano
diventano una sola lagrima o una sola stella ,
ma il tutto è, luce per gli occhi, gocce di stelle.

L'ingresso principale è la Grande piramide di vetro
alta 22 metri, al centro della Cour Napoléon II.

Musée d'Orsay

gigantesca costruzione di vetro
ed acciaio sormontata da una cupola
un tempo era una stazione importante
delimitata su tre parti delle eleganti facciate dell'Hotel d'Orsay
si trova sulle rive della Senna dirimpetto al giardino delle Tuileries,
Tutti i grandi maestri dell’impressionismo
con i quali ebbe inizio la pittura moderna
sono presenti con le loro opere
Monet, Picasso , Sisley,
Degas, Van Gogh, , Cézanne.
Quadri come , Le dejeuner sull’erbe
di Manet, il Moulin de la Galette di Renoir,
pennellate libere e nervose
miranti a rappresentare la realtà nei suoi aspetti,
il paesaggio dei boulevards lungo la Senna
con i balli e le feste campestre e il frastuono dei caffe
tutto per rendere l’impressione del momento .

La riva sinistra, la "Rive Gauche",
lungo la Senna ,famosa per i suoi "bistrot" (caffè)
apre la cittadella dello spirito e della cultura,
con quartieri come "St. Germain-del-Prés",
dal nome dalla più antica abbazia di Parigi,
Tra strade pittoresche che si intrecciano
formando angoli suggestivi c'è la chiesa di Saint-Germain
la più antica chiesa di Parigi eretta nel XI secolo
ben quattro volte devastata ma ricostruita ancor più bella,
con la sua torre campanaria romanica ,
il deambulatorio e le colonne con i diversi capitelli.
Questa chiesa conserva e spoglie del grande filosofo,
Renè Descartes-Cartesio famoso per il suo motto
Cogito ergo sum- Penso dunque io sono.
La chiesa di Saint-Germain-des-prés
sorge sul luogo di un antico complesso abbaziale benedettino dell'VIII
ll suo nome deriva dal santo Germano che insieme a Santa Genoveffa
sono i patroni di Parigi.

Dominato dalla bianca mole del "Sacre-Coeur",
la Butte Montmartre, il più alto "monte" di Parigi , Mont Marat
forse in onore del rivoluzionario Jean-Paul Marat.
Quartiere più pittoresco di Parigi , polo d'attrazione per gli artisti
Ai piedi della collina, c'è place Blanche dominata dalle pale
del Moulin Rouge che conobbe l'arte di Valentin de Desossè , di Avril, la Goulue.
Culla del can-can , e dove Lautrec passò le notti per cogliere con il suo pennello
le immagini più caratteristiche delle lunghe e calde notti.
Una leggenda afferma, che qui fu decapitato S. Dionigi
vescovo di Parigi e si dice anche ,che proprio da"mons Martyrum" ,
deriva il nome di Montmartre.
Grazie alla presenza di artisti , pittori, esordiente e famosi
nella parte sud occidentale della Butte , c’è il quartiere dei divertimenti
con il suo famoso Moulin Rouge e il varietà del "Pigalle"

Sacré-Ceur

La Basilica del Sacré-Ceur de Montmartre
è uno dei simboli più importanti di tutta Parigi.
Tre cupole candide che li puoi vedere anche da lontano.
Erige tutta la collina la chiesa soprannominata “della speranza.”
Sembra , come si dice " di zucchero filato", simili alle chiese romanico-bizantine.
Dalla cupola, da oltre 80 metri d'altezza, si gode la panoramica della città.
In qualunque parte della città ci si trova Il nostro occhio si posa sulle bianche
cupole del Sacrè-Coeur .
Una maestosa gradinata porta alla facciata della chiesa
al di sopra ci sono le statue equestre di Luigi il Santo e Giovanna d'Arco.

Situato a sud di Parigi
presso l’omonima cittadina,
dove predomina sfarzo e magnificenza
simbolo della ricchezza del re Sole
e di tutta la sua immensa corte,
c’è la reggia di Versailles .
In questa reggia ,
sembra quasi incredibile
c’era una volta la regina
Maria Antonietta .

La sua magnificenza viene elevata ,quasi all'infinita potenza.

Complesso di edifici e di giardini, lungo corridoi e stanze affascinanti,
una volta capitale del regno di Francia luogo di poteri e di intrighi politici.
Dai suoi lussuosi saloni ricchi di marmo e arazzi si passa alle sale reali,
della musica , dell’opera . Dal salone della guerra,
al salone più sfarzoso con le sue diciassette finestre che guardano il parco.
Ad ogni finestra sulla parete opposta corrisponde uno specchio
per dare ancora più luce alla stanza . Sembra una galleria inondata di luce
e di verde , la pace dei giardini rispecchiarsi fin dentro alla reggia .
Grande è il museo della storia di Francia con dipinti e scultore del XVII secolo.
Le aiuole , i boschetti, le statua e le fontane con i loro getti d’acqua creano un’atmosfera
assolutamente di pace.
Il grande bacino di Latona, raffigurante la dea , moglie di Giove con i figli ,Diana ed Apollo,
Da questa fontana prende inizio il viale Tapis-Vert che arriva al grande bacino d’Apollo.
che ,sul suo carro trainato da quattro cavalli, esce imperioso dalle acque, con i tritoni che soffiano dentro

le conchiglie per annunciare l’arrivo del Dio Sole.
Versaillesè la più limpida testimonianza dell'alto grado artistico di quell'epoca.
ma anche della esibizione dello spreco, sciupio, di una vita viziosa dei re e nobili di quel tempo.
Un villaggio in cui non manca proprio niente, un isolotto con mille ninfee, ma,
soprattutto, lontano dagli intrighi di Corte, ma solamente avvolta dal lusso e tranquillità.
Parigi ,città dove tutto
risplende di grandezza
dove anche in una pozzanghera
o in quei rivoli di acqua
lungo i marciapiedi
può risplendere il sole.
Dove anche un rumore
nella notte silenziosa
può diventare musica
per quegli artisti di strada.
Città diversa
cammini imprecisi
anche i pensieri,
qui son diversi,
stupenda città
come in un sogno
mi è apparsa .
Se il cielo portava
nuvole nere
ebbene c’era una
Parigi che piangeva
Se il cielo era azzurro ,
Parigi rideva.
Parigi! ci prende un po’ in giro
come un pierrot , un clown ,
ma ,è il cuore dell’amore , il bacio della panchina,
il Napoleone a cavallo , l’artista di strada ,
l’eterno , la libertà e l’uguaglianza .
Nella prima oscurità della sera
la vedevo rattristata e svuotata
ma, al mattino la sentivo brillare .
Parigi non è una città
ma un mondo in movimento,
da scoprire o da riscoprire pur se l’ hai vista.
Settembre 2001 , viaggio indimenticabile
nella Ville Lumi ère.
Nella città della luce e dello splendore .


Aforisma
<Vorrei amare
così come poter
viaggiare,
senza alcun
bagaglio .>
<Vivo
 come scrivo
svellendo
parole
con la paura
di non essere capita >
 
Breve , coeso
ecco
          l' aforisma,
      frammento
che carpisce
una   verità
      coperta
 ermetica
che con
 sagacia
ostenta
             una   sentenza.

Aphorism       
I would like to love     
so I could
travel,    
without some     
baggage.    
I live     
 as I write    
eradicating     
words     
with the fear     
not to be understood.     
    
Brief, coeso     
here     
          the aphorism,     
      fragment     
that snatches     
a truth     
      covered    
 hermetic     
that  with     
 sagacity     
it displays    
            a sentence.


Dubbio
Chissà!
     Non so!
L' amo?
       Forse non l'amo?
L'amai di certo,
       ma  ora non sono
più certa!
Come è breve
           l'amore!
      Eterno
           l'oblio!
 Cocente
           il dubbio!

il caffè
il caffè

Una tazza di caffè
 rabbercia
una giornata
storta
         desta
la sonnolenza
       ferma
      l'istante del break
con il
cucchiaino
roteante :
        - amaro /dolciastro-
e con un sorso
di dolcezza
fa vivere , godere,
inebria
fa palpitare il cuore,
 pulsare la mente.

Nero
      corto
lungo
          amaro
dolce
        corretto
ristretto
         è sempre buono   
           come la vita
e ,  se al mattino
              ben lo  gusti,
il giorno
           ben lo accogli .
Quei filini di
          fumo
fumanti:
      dall'aroma
              aromatica,
dalla moca
 alla tazza
ci liberano
dal pensare
           insonnolito
             e svogliato.

Non è amore....
Se
squarcia
il cuore
esile
se
su letti
nudi
l'amante ,
assente,
incosciente,
spinge
quell'amore
a diventare
dolore:
attimo pulsionale
"un mezzo "
tra le gambe
pronto a
scagliarsi
su quel
Corpo /sesso

La girandola
C'è una piccola
                  città
della
          mia Puglia
la cui bellezza
risplende
in ogni cosa.
In un vicolo
in una piazza
nella chiesa
sul pozzo antico
 in mezzo ad un cortile,
con una fontana povera
più lontano e,
nell'aria il profumo
del pulito
che sale
dalla  
valle D'Itria
e ,  come
 un'eco si
perde
più lontano
in  una
nuvola   di gas
della    città mia .
 
Tra  luci bianche
rosse ,azzurre
 della
sera in  festa,
la gente
 
s'incammina
e si trascina
stanca
 
 in fila
 
lungo  viottoli
piene di "spigoli",
 vicoli ciechi e
 strade nascoste.
 
 Un vero labirinto urbano.
 
E' una festa  
nuova . antica
una bellezza gioiosa
che  
gira ,gira
intorno al paese ,
             "la  girandola "
proprio come
nelle mani
di  un bambino.
 
 
Festa
che si ripete giuliva
tutti gli anni
per chiudere
in arte ed armonia
l'estate che va via.
 
Da un balcone
di una vecchia casa
di Nonna piccola,
          una nonnina
con scialle e calzini
guarda in basso
trasognata ,
appoggiata
 al corrimano
del ballatoio
dal  tetto  bianco
dove in estate
si mettono ad essiccare
fichi e fave.
 
Una piccola porta
  del  loggione
comunica
         con il tetto ,
  una vecchia scala
con gradini
alti e lindi
arriva  
 giù
 fino
in quella piazzetta
dove si intonano
le note di jazz
pop e  rock
fino ad urtare
le bianche mura
dei vicoli più stretti
 "il viottolo della Posterla"
che per passarci
      bisogna prima di tutto
                       smagrire
 
Tra
quelle
case bianche
smacchiate,
con archi
e balconcini
dal barocco stile
tra  
strette viuzze
e nelle piazze
 girovaghi  artisti
di strada
cantano .
 recitano
Una ragazza
che cammina
sul fuoco
un'altra
si contorce
insieme
ad un pitone ,
un uomo arriso
pizzica le corde
di un violino.
 
  Il  paese
sembrava
ieri notte
che si aprisse allo
spettacolo
al sogno ,
        alla creatività.

The windmill
There is a small   
                  City   
of
            my Puglia  
whose beauty   
is resplendent
in everything.  
In an alley  
in a square   
in the church   
on the ancient well   
 in the middle of a courtyard,  
with a poor fountain   
farther away and,   
in the air the perfume  
of the clean
that rises
from    
the valley of Itria   
and, like   
 an echo  
it gets lost
farther away  
in a
cloud of gas   
of my city.  
  
Between white lights  
Red, blue   
 of the   
evening party,   
the people   
  
they set out
and are dragged   
tired   
  
 in line   
  
along the paths   
full of corners,  
 blind alleys and   
 hidden streets.
  
 A true urban labyrinth.  
 
It is a party    
new. ancient   
a cheerful beauty   
that    
turns,  turns   
around the village,  
             "the windmill "  
just like   
in the hands   
of a child.  
  
  
Party   
that is repeated joyfully   
every year   
to close   
in art and harmony   
the summer that goes away.   
  
From a balcony   
of an old house   
of a small Grandmother,   
          a granny   
with shawl and socks   
looks below   
dreamy,  
leaning  
 on the handrail   
of the gallery  
of the white roof  
where in summer   
are put to dry   
figs and beans.  
  
A small door   
       of the gallery   
communicates   
         with the roof,  
  an old staircase   
with steps  
tall and clean  
it arrives    
 down  
 to
that little square   
where are harmonized   
the notes of jazz  
pop and rock  
until they bump into  
the white walls   
of the most narrow alleys   
the path of the Posterla"   
that for us to pass through
      it is necessary before everything
                             to become thin
 
Between   
those   
white houses  
clean,   
with arcs   
and small balconies
in the Baroque style   
between    
narrow lanes   
and in the squares   
 wander artists  
of the street
they sing.  
 they recite  
A girl
who walks
on the fire  
another   
is twisted   
together   
to a python,  
a smiling man   
pinches the strings   
of a violin,
  
  The village   
it seemed  
last night   
that it was opened to the   
spectacle  
to the dream,   
        to creativity.


l' Eros  e il Sé
                   Tu / io
                             soli,
               forza -evoluzione
L' eros
trasforma  l'uomo
in eroe
in viaggio
verso la sua psiche .

Amore.è
         entrare in
         essere in
andare incontro a .
entrare nel profondo sé .

Attrazione
  verso il quale,
         sensazioni ,
emozioni ,
aspirazioni ,
desideri ,
pulsazioni ,
convogliano
e  si disperdono

Eros-psiche
                   combattono tra loro
perché
nel  profondo inconscio
il cuore
non ragiona.

Psiche
se
vorrà  conoscere
 il volto
del suo
Eros
lo perderà
per sempre

Di  quell' Eros
                  appena gustato
resterà   solo un
          rimpianto /rimorso,
 sogni ,
           che diventeranno ricordi .

 C'è ancora
un sentimento
che può caldeggiare
ciò che ancora
si può apprezzare:
        "L'amore"
           per ritrovarsi
                in uno
               potersi dire
                   sempre  t'amo.
Guardarsi in fondo
al cuore e
 ritrovare
riprovare
le due emozioni
in una
                   Amore-Spiche

Prosit
            Sono  rinchiusa
               in uno specchio
                      come il vino
                           in un coppa
                        prigioniera
di quella  trappola
 che tutti chiamano
                         Vite- Vita.
Vorrei dar spazio
 alla saggezza
ma nel cristallo
 non si riverbera.
            Tra  ricordi,
                        silenzi,  sogni :
 simulacri   di immagini
e di ombre fugaci;
            raccolgo   i fili
della mia memoria
che raggomitolo
 nella mia età
non giovane ,
         né vecchia.
                         Con in mano il calice
                                  "prosit "
                         al  mio" temporibus illis "
E , sì mesta e pudica
nuda
        mi specchio.
Sì ,  mesta ,
perché la mia  
verde età  
è ormai  
          soppressa
Smarrita,
non so dove cercarmi.
In questo corpo?
 Nella mia anima.?
Nel fondo del cristallo?
Chissà !
            Corpo!
          tu sei solo
            l'ostello
dei miei  pensieri,
dei miei lamenti,
dove il mio piacer
 rinvengo.
e ,
come in un sonno
un po' lamentoso
cerco riposo
   in un bel sogno ,
        in un buon vino.
                    Con un velo
                     di pizzo nero
                         mi   ricopro
                    mi  rispecchio
                           e riscopro
             questo mio corpo,
               che  combatte
                due realtà
   in discordanza:
         una  che allontana,
          l'altra che avvicina,
          come la giovinezza
           quando incontra
            la vecchiezza.
  E , si aggrappa
  a quella immagine
  di debolezza,
  di indecenza,
  con l'illusione che
  galleggi ancora
   nell'universo
       "  la freschezza"
Intanto  
sul mio viso
sulle mie  mani
sulla mia pelle
di giorno in giorno
scorgo
i granelli , i solchi
di quel miracolo
che è
               "  la vita "
 
         Fatta  di tempo
      di spazio
che si allarga
avanza ,
 passa,
     si ferma,
mi sorride,
              mi  sberleffa
          da quel
 cilindro
               trasparente.
Non trovo risposte
a questo mio corpo
son   fuori  così
 ma ,
se guardo
più a fondo
c'è un'immagine
che mi sorride
e  frantuma
ogni singulto
dal mio cuore ,
                    " la mia anima
                      giovane
                         e viva
                          " prosit alla vita"

29 luglio 2006 diario della gita
Valtournenche -Valle D'Aosta


Piccola regione incantevole,
posta all'estremo nord dell'italia,
gioiello per gli amanti della natura,
offre panorami incontaminati
ed antiche tradizioni
da scoprire
anche in estate
con i suoi pascoli, monti
laghi , ruscelli e lunghi sentieri.
Con stelle dorate

gnomi e folletti
castelli incantati,
il campo estivo
si è concluso..
con un plauso
ed elogio per tutti i fautori
ma , soprattutto,
grazie ai nostri guidatori
i sempre bravissimi
" saverio - francesco
in pochi giorni
abbiamo scoperto
tante bellezze
abbiamo toccato
città e paesi
dove realtà e fantasia si sono incrociati
dando vita ad un mondo fantastico
con elfi,
draghi, cavalieri,
dame e giullari,
con il fantasma che camminava per strada
di aloisa che porta amore
e profumo alle belle che
donano il loro sorriso
a
grazzano visconti"
nel piacentino.
Il nostro obiettivo
è' stato
valtournenche
dove abbiamo ammirato
scorci incomparabili
sul "più nobile scoglio d'europa".,
tra pascoli fioriti e fitti boschi
per stretti sentieri al fondo siamo scesi
nel grande silenzio dei boschi incantati.
Tra le alte cime che chiudevano la valle
quando il bosco l'estate
rende più lieve e più verde
tra un bianco spettacolo che ci ha sorpresi
e quinci e quindi …stupefatti
fummo perché dietro quei monti
ardeva un cielo
al che don carmine
all'unisono con tutti quanti
gridò….ed ecco a voi ..il cervino!!!
Tra questi monti
della Valle D'Aosta
abbiamo ammirato un' aria diversa
non solo fresca ed ossigenata
che mutava come la faccia della luna crescente.

Insieme a qualche nuvola e gocciolone
e anche qualche lacrimone
siamo arrivati valtournenche
le stelle,
quelle poche che abbiamo intravisto
sembravano
ombretti che sfilavano
sotto l'ombra fresca della notte
arcano mistero
racchiudeva le innevate
e imbiancate
cime dei monti
svellendoci
da ciò che
avevamo attorno,
incomprensioni
diverbi, bizze varie,
orgoglio, e presunzione,
siamo andati sempre a letto senza
l'ira nel petto,
nella ampie camere
dell'hotel gran turist:
"tre stelle!"
va bene…la terza stella
l'abbiamo notata
solo alla fine
con la gran sorpresa
e commozione .
Ci si addormentava
con quella carezza
che non si vede
che calma l'amarezza,
la solitudine e l' incertezza.
Con in mano
la "coupe de l'amitié
anche io ho propinato a tutti quanti
il brindisi della speranza
che ognuno di loro
la porgesse al vicino
che fosse un amico
nemico ,marito
fratello non
cambiava niente
perché il signore
è in ognuno di noi.
Così come in quei
meravigliosi monti.

Vecchio era l'uomo
un po' rattrappito
e tutto di blu era vestito
eran blu barba e capelli
di quel colore anche scarpe e cappelli.
Tra prati e boschi facea il padrone
e spaventare era la sua passione
viveva in quei boschi un baldo pastore
azzurri i suoi occhi e d'oro il suo cuore
tra fate e maghi
e suoni incantati
aspettando ogni giorno
il sol che nasceva
mentre nell'acqua
si rispecchiava e
la fata incantata
invocava e la pregava
di regalargli bontà e saggezza
la fata con il suo arcobaleno
presa da pietà per il giovinetto
gli pose nelle mani
una strana alga blu
ma il mago cattivo
gliela rubò e ne fece
una grossa palla di neve blu
ma cadde nelle acque del lago
che diventò tutto blu.
vicino al lago blu
abbiamo meditato di più .
Nell'area picnic di
Breuil-Cervinia,
a contatto con la natura
e nella quiete più assoluta
che d'inverno
è
la regina della neve,
d'estate,
la principessa del verde
e della musica,
abbiamo assaporato
vino e formaggio
ma soprattutto
ci siamo deliziati
di canti e gorgheggi.

Con una funivia
Siamo arrivati a Chamois
un borgo alpino
in legna e pietra
con stradine
prive di auto
a contatto con la natura.
Con IL richiamo
"sciamanninne ..
siam di nuovo scesi
tutti giù' a valle.

Siamo ad
Aosta
città romana
il suo nome,
augusta praetoria salassorum,
racchiude tutta la storia che l'ha generata:
"Augusta"
in onore dell'imperatore Augusto,
"Praetoria"
come gli abitanti- dei pretoriani
"Salassorum","dei Salassi"
a chi in origine
apparteneva
quel territorio
lenendo l'orgoglio
dei suoi perdenti.
la porta praetoria
le mura di cinta
con
medioevali torri
teatro e foro,
di una città
del potente
romano impero
l'arco di augusto
ospita una immagine
del salvatore,
su un crocefisso ligneo,
realizzato nel xv secolo e,
tuttora presente.
La basilica di San Lorenzo
pianta a forma di croce e
luogo di sepoltura di alcuni importanti
vescovi aostani.
Da un'antica chiesa paleocristiana
deriva la chiesa romanica dedicata
all'Assunta e a San Giovanni Battista.
sono visibili gli affreschi,
le due torri campanarie,
la cripta a tre navate e i mosaici pavimentali.
All'interno sono custoditi
dei tesori fra cui numerose reliquie di santi.
complesso costituito da diversi edifici,
è il museo del chiostro,
la collegiata dei santi pietro e orso,
la cripta,
il campanile e i locali del priorato

Con la paura e
il batticuore
tra curve e burroni
con pioggia e nuvoloni
ci siamo avventurati
sul valico alpino
del gran san. bernardo
tra aosta e
il territorio svizzero
nessun valico,
nessun antico passaggio
ha
il fascino del Gran San Bernardo,
per noi la salita al colle è stata davvero un azzardo
una sfida imprevedibile per chi ama il rischio
il paesaggio è insieme sublime e severo,
l'estate non esiste
e difatti
ne abbiamo avuto la prova.
Migliaia di pellegrini e viandanti
hanno sfidato le intemperie e i rigori
di un clima ostico, trovando rifugio nell'antico
ospizio agostiniano che ancora oggi domina
imponente il paesaggio del colle
un importante via di comunicazione attraverso le Alpi.
nell' 1045,ad opera di San Bernardo da Mentone,
si costruì sul colle questo ospizio
allo scopo di ricoverare,
assistere e proteggere i numerosi viaggiatori.
C'è mancato poco che
ricoveravano
ed assistevano
anche noi
a causa della tempesta
di neve che ci ha sorpresi
di fatto e di colpo
siamo rimasti esterrefatti.
Dalla ghiacciante paura
Del Gran S. Bernardo
siamo passati
ai cornetti e sorbetti
che abbiamo gustato
nel cuore del parco nazionale
del Gran Paradiso,
nella famosa
Valle di Cogne
di straordinaria bellezza
la flora
la fauna
baite, laghetti,
Alpi
in un vasto comprensorio
dove alternare passeggiate
di fondovalle
a veri e propri trekking sulle alte vie.

Con quattro salti siamo giunti
a Lillaz con i suoi
imponenti salti d'acqua

Illuminati
da esibizioni di giocolieri
sbandi e sventolii di bandiere e stemmi
non vi è forse evento che richiami alla mente
le atmosfere medievali più del torneo,
immaginato da noi contemporanei
come un violento scontro tra nobili e cavalieri,
condotto in una cornice sfarzosa,
con blasoni e stemmi colorati,
magari al solo scopo di ricevere
un premio dalle mani di una bella principessa…
sulla riva sinistra della dora,
sorge Fenis
il castello più famoso di tutta la valle
di aspetto medievale
è il classico castello dei sogni,
delle leggende
eretto nel 1337 da un membro della famiglia Challant
adagiato in una bella conca,
fa bella mostra di sé
con tutti gli elementi che tipicamente
caratterizzano un castello di epoca medioevale:
mura merlate e torri di avvistamento.
Caratteristica la scala del cortile
cui fa da sfondo la scena di San Giorgio
che uccide il drago,
opera di Giacomo Jaquerio e dei suoi collaboratori.
Numerosi e di pregio
gli affreschi che decorano gli interni
di questo castello che è uno tra i più visitati della regione.
Bianca Maria di Challant
pur avendo sposato un nobile
della potente famiglia Visconti,
ella,
era solita cercare uno sfogo per le sue passioni
abbandonandosi tra le braccia di diversi amanti
che faceva poi assassinare
quando venne scoperta,
cercò di nascondersi a milano
ma qui venne prima arrestata e
poi condannata alla decapitazione.
Ancora oggi é descritta
come una donna sorridente ed estroversa.
Dicono che sia solita avvicinarsi ai più temerari e premiarli
con....un bacio!.
Purtroppo
i nostri uomini
son rimasti delusi
e senza bacio!!!!
Il castello pare sia infestato
da una moltitudine di strane presenze.
Si odono rumori di passi e di vesti
che sfiorano il pavimento.
Il mobilio, poi,
sembra essere parecchio vivace;
anche porte e finestre si spalancano
senza una ragione apparente.
E' stato visto anche il fantasma
di una donna dai capelli neri e dal sorriso radioso.
Dovrebbe trattarsi della povera sventurata
che morì tra queste mura nel 1500,
per un reato non commesso.
questo era il nostro menù
dall'alba al tramonto,
per la sera c'era
un bel film
la buona musica del bravo Leo
oppure
da non
dimenticare la grappa
e il genepì fatti in casa
che aiutavano
a spazzar via tutti gli sforzi della giornata
conciliando un bel sonno rigeneratore.

Delle note e omonime cascate
torri, manieri, fortezze e dimore reali
da sempre a presidio
di una delle più importanti strade alpine
sono
i castelli della Valle d'Aosta
che raccontano secoli di guerre,
lotte dinastiche e mecenatismo

E per finire sempre in bellezza
cosa c'è di più bello di un dolce
" Monte Bianco"?
una bella salita
un cielo sereno,
contorno di montagne
straordinariamente panoramico...
ecco
gli ingredienti base per fare
sia foto
che belle riprese
in una stupenda conca
ai piedi del monte bianco
sorge Courmayeur
la perla delle Alpi Occidentali,
una delle più importanti stazioni sciistiche europee,
famosa in tutto il mondo.
Dall'atmosfera elegante ed esclusiva
è frequentata
da un turismo internazionale.
Ubicata in un luogo di passaggio,
frequentata dai romani
che tramite il col de la Seigne
scendevano nell'attuale Francia

La gita è finita
abbiamo chiuso
con la speranza
ebbene sì,
anche di rivederci ancora
se qualche volta abbiam sentito il morso
non della fame
ma dalla rabbia
un buon grappin
un genepì l'hanno
sempre buttato giù
ma siamo stati bene in compagnia
insieme a qualcuno , a qualcosa
e per qualcosa
e la speranza
era l'essenza di tutto
l'astuccio invisibile di un sospiro
la virtù che ci fa vedere il mondo
anche in un granello di sabbia
e il cielo in un fiore spinoso e selvatico.
Anello dell'eternità
anelo a Dio
dove si realizzano
anche i sogni più
inspiegabili
i quadri non dipinti
le poesie non scritte.
Anche dal giorno
più lungo
e
dal suo tramonto
nascerà sempre
l'alba
e la speranza.
gesùè risorto
edè con noi
fino alla fine del tempo
nulla dies sine spes
arrivederci al prossimo campo

La vita è
un insieme
di attimi di tempo
che scavano
come
gocce di mare
come
onde
di
stupore
eterne
brevi
agitate
lievi

mentre
si confondono
all’orizzonte
quando
il vento li trasporta,
il tempo li distrugge
declinano come il tramonto
risplendono come l’alba
rinascono come il giorno
ma non moriranno
purché salda sarà sempre
l’ombra del suo sole….
< l’anima. >

Life is,
moments of time
that
like the sea
drop by drop
wastes away
like
its wave
of amazement

eternity

short
shaken
light
while
they are confused
at the horizon
while
the wind transports it
time destroys it
it declines as the sunset
it is resplendent as the dawn
it revives like the day
but it won't die
provided that firm will always be
the shade of its sun….
<the soul.>


Perdono
Mostrati gentile con chi è villano
cortese e dolce se pur demeritato
Non è una debolezza del tuo animo
ma un amorevole e astuto sentimento
Se quel villano è un uomo intelligente
col tempo capirà di aver sbagliato

Forgiveness
Showing kindness with one who is rude
courteous and sweet even if not merited
It is not a weakness of your soul
but a fond and astute feeling
If that rude one is an intelligent man
with time he will understand to have been wrong


Solitudine  
E' triste il passo
della persona amata
quando piano piano
da te si allontana,
sia per poco
sia  per sempre
è
come una lacrima
        recondita
che si ferma in gola,
         pellegrina
 solitaria
        vacillante
sulla soglia
della solitudine ,
come un'anima
morta
in cerca del suo
              <sé corporeo >

loneliness
Sad is  the footstep   
of the loved one
who slowly, slowly   
goes away from you
either for a little while
or forever
it is
like a tear
concealed
that stops in the throat,  
 a pilgrim  
 solitary   
 vacillating
on the threshold   
of loneliness,  
like a soul   
dead   
looking for its   
              < bodily self >


No e sì
Il no  dell'orgoglioso
       borioso
                 altezzoso,    
il no del depresso
      sommesso ,
            e   silenzioso
Il no del pauroso
          timido
       e  dubbioso
che evita
            rischi
e anche
      imprevisti
 no...    sì… …
dei referendum
quei   no e sì..
               incerti
a bassa voce
               detti
per non troppo
         impegnarsi         
 I no
dei  " bastian contrari"
                     ostili
   ed  obiettati .
I sì dei  strafottenti
 dei deboli  
  ..No.. sì.. no..sì
concisi
           veloci
nel cervello fanno tilt
senza poter dare il tempo
per pensare
prima di affermare
o di negare.
Dolce è
                 il sì
 cocente è
         il no. !

No and yes    
The No of the proud
  blustery
                 haughty,      
the no of the depressed
      submissive,
           and silent   
The no of the fearful
        timid
       and doubtful   
who avoids
         risks
  and also
   the unexpected
The no.   … .yes……  
of the referendum
that no and yes..  
               uncertain   
in a low voice
               said   
to not get too
           entangled
 The no   
of the   "bastian contrar"
               hostile  
                   and objected   
the yes of the unconcerned
of the weak    
  ..No ..yes  .no..yes
concise   
           quick
in the brain they make tilt  
without being able to take the time   
to think
before affirming   
or denying.
Sweet is
                 the yes  
 burning  is
         the no. !  


Il buongiorno del raggio di sole
Il buongiorno del raggio di sole
Ti svegli al mattino
e ti addormenti
al trillare del grillo
ci fai balzare dal letto
con un "buongiorno. "
Senza far soste
varchi siepi
e monti
sbalzi cancelli
per poi morire
tra il canto
delle stelle
Al cane randagio
fai cessare il latrato
Il nuovo giorno
albeggi
belare fai le pecore
Raggio dorato
che ridesti
il dormiente
in silenzio
mentre ancora
si culla
nel suo vigilante sogno
Raggio sei nato
per suggellare un sorriso
e accompagnare
il frugale convito ,
tu sei la forza
che ad ogni tocco
si aprirà la porta
fin che il vespro inclina
e cala lenta l'ombra
della malinconia
sulla flebile sera.

Good morning of the sunbeam
You wake up in the morning
and you fall asleep
to the trilliing of the cricket
it makes you jump from the bed
with a " good morning ".
Without reprieve
you cross hedges
and mountains
you leap over gates
and then die
between the song
of the stars
To the stray dog
you make stop barking
The new day
dawns
it makes the sheep baa
Gilded ray
that reawakened
the sleeper
in silence
while still
in the crib
in its vigilant dream
Ray, you were born
to seal a smile
and to accompany
the frugal banquet,
you are strength
that to each touch
the door will be opened
until the evening tilts
and slowly falls the shadow
of melancholy
on the weak evening.


L' istante
Sempre si ritorna
non
  nel "prima"
           o nel "poi",
ma
  nell'istante
 che
 porta nel grembo
la  libertà
inerente
al flusso eterno
del tempo
Punto  di  freno
scoglio
di blocco
vuoto vorticante
perno della ruota
della vita e della morte
Porta aperta
            nello spazio
ad afferrare
         accettare
rifiutare
       passato
presente
         futuro,
fine
        inizio
di un sospiro,
           di un affanno
di un  respiro,
    sposta
coglie
          abbraccia
attende
                    ama
aderisce
                     dona .


Buonanotte.
Le mie palpebre
dischiuse
par che dicano
-Dormi!-
La tua bocca
sorridente ,
par che dica
-Buonanotte-
La notte,
par che
trema tra le stelle,
tra il pallore
della luna nascente .
Ahimè, sogni
struggenti e vani ,
simulacri di vita ,
di ombre fugaci,
di un insaziabile
amore
senza pace
Le parole che si dicono
quando c 'è rabbia
restano
nelle orecchie e nel cuore
come un moscone
quando ronza in un cartone,
il suo rumore,
assordante , distruggente
diventa insopportabile.
Come
il ricordo ,
il rimorso per aver
distrutto tutto
per niente
Si volteggerà
per sempre
come quel ronzio
del tafano
che snerva.
Vuota è la stanza
sterile il mio letto
inutilmente io ti cerco .
Chiudo gli occhi
Tutto
intorno
è spento,
nulla sento,
nel tepore
lentamente
mi addormento.

Good night
My eyelids
open
they seem to say
-sleep!-
Your mouth
smiling
it seems to say
-Good night -
The night
it seems
to tremble between the stars,
between the pallor
of the rising moon.
Alas, dreams
yearning and vain,
simulators of life,
of fleeting shadows,
of an insatiable
love
without peace
The words said
when there is anger
they stay
in the ears and in the heart
like a big fly
when it buzzes in a box,
its noise,
deafening, destructive
it becomes unbearable.
Like
the memory,
the remorse to have
destroyed everything
for nothing
It will hover
forever
like that humming
of the horsefly
that enervates.
Empty is the room
sterile my bed
I uselessly look for you.
I close my eyes
Everything
around
is extinguished,
I feel nothing,
in the warmth
slowly
I fall asleep.


Addii
Ci incontrammo quell'anno
di quel mese, ricordi?
Mi pare l'altro ieri
mi sembra l'altro giorno.
La luna era con noi
ci abbracciamo e poi
l'amore sbocciò tra noi.
te lo ricordi ancora?
Tu ,abile e audace
con molta destrezza
cercasti di dare
al nostro amore
più ebbrezza.
Ma poi dici
che sei stanco,
di ogni sbaglio
mi tacci ,
tu dici
che io non
ti abbraccio
e poi mi lasci
con un addio
infausto
Addio
di ieri,
di oggi .
Addio
con passione
per il sapore di baci
ancora sulla bocca.
Addio con tenerezza
per le parole giuste
appena sussurrate
Addio con dolcezza
per le promesse fatte
in riva al mare.
Addii muti
disperati
Addii ,addii
ma per ricominciare
a litigare. .
e ad amarci

Goodbyes
We met that year
of that month, remember?
To me it seems the day before yesterday
To me it seems the other day.
The moon was with us
we embraced there and then
the love bloomed between us.
do you still remember?
You ,able and audacious
with a lot of dexterity
you tried to give
to our love
more drunkenness.
But then you say
that you are tired,
of every mistake
you accuse me,
you say
that I do not
embrace you
and then you leave me
with a goodbye
fatal
Goodbye
of yesterday,
of today.
Goodbye
with passion


Giuramento del marinaio
< per mio figlio>    
                    Ansanti nella bianca divisa,
                    in fila nel loro plotone,
                    le reclute della Marina
                    sono pronti a gridare..
                            "Lo GIURO!…"
                      Viva la Marina,
                              Viva l'Italia
                                 prometto
                                 adempimento
                                      al dovere.
                      Qualche attimo prima
                        hanno forse  bestemmiato
                        la leva e pur  la Marina,
                        ma uniti ,con passo
                     continuo e compatto ,
                         all'unisono marciano
                              al suono di tamburo.
                     Non  hanno nel cuore
                        quel "The old :
                        Dulce et decorum est
                               pro patria mori,
                                        ma
                          quel sense of honour
                            in loro c'è ancora.
                               Nell'aria umida
                             della  mattinata
                                    bagnata
                              si odono le note
                                     dell'Inno ,
                                  Fratelli d'Italia,
                                    'Italia s'desta …
                              stringiamoci,
                                        uniamoci ,
                             fedeltà giuriamo.                     
                           In noi  è  forte
                           il sentimento di pace,
                                      la speranza
                         in una  Italia migliore.
                       Sostenere  , aiutare
                                       soccorrere ,
                                    su mari
                            con navi
                                      e fregate
                                  ma non
                              "siam pronti
                                              alla morte…"
                            evitare di combattere
                             salvare e aiutare.
                            in hoc signo  vinces
                            < sed  animus deficit ,
                        spes , fides  succurrit  nobis .->


Sincronicità
Nell' inconscio
un altro senso,
in un certo senso
fa da specchio,
"realtà interna
realtà esterna"
che interagisce
e riflette
l'incontro
con l'immagine
inserita
estratta.
" Un sin cronos "
si manifesta
innesca
blocca
il momento
dell'istante
che
nell'animo
affonda
in un continuum spazio/temporale
in cui lo spazio non è più spazio
e il tempo non è più tempo.

Synchroneity
In the unconscious
another sense
in a certain sense
is a mirror.
"inside reality
external reality"
what it interacts
it reflects
the encounter
with the image
inserted
extracted,
a "sin cronos"
it is manifested
primed
blocked
the moment
of the instant
that in the mind
it sinks
in a continuum
space - time
in which the space
is not space anymore
and the time
is not time anymore.


Vampa  di calore
        serpeggia
all'improvviso
   come un fuoco
  opprimente:
non   fiamma di vergogna
 non di timidezza ,
non di  brama
ma,
evento fisiologico
        che affranta .
Meno -estrogeni
      pausa -al flusso
    sigillo
della donna
che frantuma
i sogni
di una bellezza
che trema
in quel nome
che grida
"menopausa"
e  che  vuole
 rimbalzare
nell'alba
che serena affonda
nella tremante sera.  

Per le tue nozze
                       Splendeva oggi
               negli tuoi  occhi
                    un radioso
                          sorriso
                mentre dicevi
     sì , lo voglio .
Quel triste- amaro
che avevo dentro,
 dolce -allegro
             divenne.
Piangendo
       ridendo
   con il cuore
       sorridente
               ora  canto
              per le tue  nozze
             una canzone
              vestita
             di chiffon
       come il tuo
     abito
          da sposa
                 su un
         pentagramma
   di note
              radiose
   accorte
              ansiose
   sommesse
     che
         affiorano
              tra lucciconi
                       e risi,
                   tra brindisi
                  e confetti,
                  nello spazio
               del mio cuore
             lasciandomi
               dentro
              il feeling blue
                  "gioiosa mestizia"


Simbiosi
Di tanto
in tanto ,
se non mi piaccio,
mi accuso
e mi disfaccio
per ciò che faccio

Se vedo
il mondo
capovolto
a precipizio
cado
nel vizio.
Ma,
se il malo
costume
lascio
di virtù
mi sazio
e, sento
nel cuore
accorto
l'amore
immenso
maggiormente
lo avverto
se Dio
io penso
e
il mondo
vedo
in perfetto
accordo .

Symbiosis
From time
to time
I don't like me
I accuse me
and
I destroy me
for what I made

If I see
the world
upside-down
to precipice
I fall
in the vice.
But,
if the bad
custom
I leave
of virtue
I satisfy me
and, I feel
in the heart
aware
the love
immense
even more
I feel him
if God
I think
and
the world
I see him
in perfect
harmony


Speranze
Immagini di vita
spariscono nel nulla
come uccelli
tristi e creduli
volano
verso terre migliori,
lasciando solo una scia
di ricordi ,
un nido vuoto,
un cuore arido
e illuso.
La speranza
echeggia
come un 'eco
davanti alla porta
delle sensazioni
con vibrazioni
a volte dolci e
confortevoli ,
a volte mute
e senza suono.
Come un battito
di fremito
si perdono
nell' ansia
che esplode
nell'attesa,
credulo
calmante
che non
si arrende
ad un male
avverso
e si lega
sempre più
a quella idea gradita
          <un male ostile -
                           un bene incline ">

Hopes
Images of life
they vanish into the void
like birds
sad and credulous
that fly
toward better ground,
leaving only a wake
of memories,
a vacant nest,
an arid heart
and deluded.
Hope
resounds
like an echo
in front of the door
of feelings
with vibrations
at times sweet and
comforting,
at times mute
and without sound.
Like a pulsation
of shudders
it gets lost
in the anxiety
that explodes
in the waiting
gullible
calming
that does not
surrender
to an adverse
evil
and it is tied
more and more
to that pleasant
idea that
           " a hostile evil -
                        "a good inclined"


Impulsi
Istinto ----- ragione
Cuore ----- cervello
si scontrano----combattono
                   L'anima
si agita------------------veleggia
in mezzo alla in mezzo alla tempesta-------come una vela
si perde ----------------------precipita
non trova pace ---------come frangenti schiumosi
insegue la sua disarmonia ----su scogliere acerbe
                      Impulsi
Abbagli------------------miraggi
menzogne -----------come scatole cinesi
si accavallano tra loro
e
credono di trovare
del mondo
il verso della vita
il senso.
(una poesia in tre , lette in linea verticale)

Impelled
Instinct------- reason
Heart------- brain
they are met----they fight
                The soul
is acted----------------------it sails
in the middle of the storm-------as a sail
it is lost----------------------it falls
it doesn't find peace------------as foamy breakers
it pursues her discord-------on sour bluffs
                            Impelled
You dazzle-----------------------------mirages
lies--------------------as Chinese boxes
they overlap each other among them
and
they believe of to find
of the world
the toward . ....of the life
the sense.
Impelled (a poetry in three, glances in vertical line)


Bere bene per bere meglio

Il Sommelier

Per ogni vino la sua etichetta
l'impronta che determina la provenienza
Doc , la garanzia ,
Docg la certezza
Igt la sigla
che completa la
la cartina della cantina
Il vino ,
per chi lo sa bere,
si riconosce
al gusto, al tatto
Il naso arriccio
ad un lambrusco.
Da un rosato
dolce -aromatico
io volo al rosso
con un bel sorso,
un Grignolino
un Malvasia
connubio perfetto
forchetta -pasta
il vino bianco
si rende complice
con l'assonanza
del secco- frizzante
Sia pur raffinato o in barrique.
è sempre ben accompagnato
da " salatini " del gran buffet
Scrivi il tuo nome , o vino!
Pinot nero
Chianti o Barbera
Un Cabernet
Un Chardonnay
a gocce a goccia
io ti berrò
dalla sorgente
del tuo cristallo mero
reggendomi
sulle mie gambe
con lucidità di mente
inneggerò
a tutti gli astanti
un nitido brindisi
una goccia di poesia
con un brivido di
dulce vinum
extremum
<digito caelum tangere>

Drink well to drink better

The sommelier

For every wine its label
the mark that determines the origin
Doc, the guarantee,
Docg, the certainty
Igt the initials
that completes
the label of the winery
The wine,
for those who know to drink it,
one recognizes
to the taste, to the touch
The sniffing nose
From a lambrusco.
to a rosato
sweet - aromatic
I fly to the red
with a beautiful sip,
a Grignolino
a Malvasia
perfect union
fork - pasta
white wine
becomes accomplice
with the assonance
of the dry sparkling
Whether refined or in the barrell
it is always well accompanied
from salty cracker
of the grand buffet
Write your name, oh wine!
Pinot noir
Chianti or Barbera
A Cabernet
A Chardonnay
from drop to drop
I will drink you
From the source
From your pure crystal
holding myself
on my legs
with lucid mind
I will sing the praises
to all the bystanders
a clear toast
a drop of poetry
with a shiver of
dulce vinum
extremum
<digito caelum tangere>


Per la festa della mamma

Scrivo
per te
"mamma"
in queste stelle
frasi
leggere e
silenziose
come te

Che si trasformano
In prismi,
a stille di fiori
con un stelo lungo
quanto il mio amore
in quel vagar
del tempo
che non si ferma
mai
senza pensare a te.

Sono lettere
messe insieme
per dirti
< grazie mamma >
per quell' attimo
del tuo amore
che concepì me .
Il tuo silenzio
è nel mio pensiero
ritorna sempre
nel tempo
che sta sfumando
anche me
e ,
tra le stelle
ti vedo
a dare vita
ancora…alla mia vita.  

Ombra
Magico prodigio!
La luce la crea ,
il sole la destina,
il buio l'uccide
e chiude l'incanto
se riappare
diventa magia
malefico
mistero
          che rovina la vita. ..
Nella penombra della
mia stessa ombra
visualizzo il mio
primordiale
          ordine   

Congratulazioni
10 Maggio 2006
dal Quorum
viene acclamato
come capo
dello Stato
il compagno
Napoletano
I votanti
non erano
tanti
per i dissensi e
disaccordi
dei leghisti
e berlusconiani
che hanno votato
tutti in bianco
su quel rosso
che ha prevalso
del gentile
"principe rosso"
come spesso
vien chiamato
Giorgio Napoletano .

Uomo sobrio
e burocratico
un encomio ha meritato ,
quelle mani che
hanno applaudito
ora
auspicano
una Italia risanata
e una formula magica
per una società migliore
di pace e di speranza.

Presidente!
Non ci deluda.
buon lavoro da una" italiana"

Un commiato
di gratitudine
faccio all' uscente
Azeglio Ciampi  

verità
          menzogna
è  ciò che
più compete
a se stessi ,
l'innegabile
rimedio
ad una circostanza
gioco di verità
e di  menzogna.
Come un sorriso
tra una protesi
dentale
 non si sa
se mostrarlo
o nasconderlo
con un ammicco
con un sogghigno
La verità
non si sostiene da sola
oscilla tra un dubbio
e una certezza.
La menzogna
taciturna
           assorda
rumorosa
                tace
La verità  sfumerà
nella menzogna
e la menzogna
si trasformerà
in Vangelo
e alla fine trionferà.  

Talento
           Grafia
della nostra
        esistenza
 Matita
      luminosa
che  dà colore
       alle cose  
Si   mostra
        si vanta
si  sfalda
a  stilla
    a stilla
         sfarfalla
nel tempo
presente
             sfibra,
 dopo la morte
          rafforza.   

Sonno  
Vieni buio

           vieni sonno,
viaggio
    notturno
 nello
 spazio/ tempo
  del mio  letto.

  In quello spazio

          giaccio

con le mie  ansie

con le mie ombre.

Un istante
  ed ecco
  mi prende
 mi immobilizza
 come un interruttore
 gira  il cervello
 del mio inconscio,
mi  invia un  messaggio
che lo  trasforma
          in  sogno,
     il  re
            del
              mio Rem .

In quel fluire
di minuti
di attimi insensati

        sorniona

 la  paura

           mi fruga

                 e mi desta.   

Rabbia
Non  mutarla
          in rancore
         altrimenti
   il suo colore
    cambierà
 il tuo umore
  vendetta  & astio  
cammineranno
           a braccetto
con il
              rimorso
con il
              rimpianto.

Anger  
  Don't change   
          in grudge  
         otherwise   
      his  colour
 it  will  transform
        your humor  
  revenge & grudge
  it will walk   
  arm in arm
 with   
             remorse   
  with     
             lamented  


Luna/Selena
  
questa sera
nel ciel
    posa
        serena.
Osservo
da lontano
il suo giro/ tondo.
da spettatrice
         divertita
            mi stupisce
  la sua alternanza
quando muta il  volto
e si impone al  mondo
in tutta
          la sua lucentezza
Stupita
    la fragrante  essenza
colgo
                della vita
che mi abbranca   
             mi sostiene
come una scheggia
di stella  
quando   alla luna  
s'appende.


Diceva C.Baudelaire:
la poesia è la più difficile delle arti
Il poeta non può che scegliere
tra il sublime e il ridicolo.
So anche che:
Basta un trucco lessicale
qualche ombretto
di versetto
e diventi un
menestrello
abbozzando
un bel sonetto.
Son capaci
quasi tutti
Il poema!
è l'emblema
del poeta !

C.Baudelaire said:
the poetry is her most difficult of the arts
The poet is not able what to choose
between the sublime and the ridicule.
I know also:
Enough a lexical makeup
some ombrettos
of verse
and becomes
a minstrel
sketching
a beautiful sonnet.
Are able
almost all
The poem!
it is the emblem
of the poet !  


Giorni di tristezza
Il mare s'imperla
di nuovo di rosso
sul quel lembo di pace
del mare Rosso
tra quella gente
che non ha colpa.
Un altro sputo
di rabbia
in me
è già
pronto
per quella mano
che colpisce
ancora
Uccide
con azioni
sempre uguali
Morte!
Non c'è una corda
che lo si può appendere
al collo?
No..
Esistono solo
preghiere
di pace.
Voi
caldeggiate
con il sangue
degli innocenti
le vostre idee
la vostra fede
racchiuse
in urne
che puzzano
di morte.
La paura,
come una nuvola
siede
davanti
alla porta
del coraggio
Lo sconforto,
ora inneggia
nei pensieri
di chi
pronto
era
a
volare
su quell'oasi di pace
del mar di coralli.
Ma il sole
cospargerà
ancora d'oro
i nostri sogni
Il coraggio
prevarrà
sul
sangue,
il mondo
cammina
e mai si ferma.
Insieme ai giusti
insieme ai vigliacchi
si alterneranno
riflussi
d'incendio
deflussi
di
dolore e
di paure,
confluenze
di sfiducie
e di speranze
Il dolore
lo scorgi sul viso,
lo senti alitare
quando
vedi una bara
di un soldato passare.
Ti rivolgi al cielo
con la preghiera
di pace
al nostro Signore
Un attimo dopo
è tutto finito
ritrovi speranza
ritrovi fiducia
sparisce
quell'atroce
tormento
per il tuo
fratello perduto,
finchè
non
avremo
di nuovo notizie luttuose ,
finchè non saranno monche
tutte quelle mani
agghiaccianti
sparse nel mondo
Preghiamo
Ebbene sì
Ora
non ci resta altro
da fare
per quelle vite
spezzate
Per quel giovane
soldato
appena sposato
per quel padre novello
a cui è stato tolto
la cosa più bella .
La pace si cerca
la guerra si vince
ci vuole
pazienza
non solo scienza
ci vuole amore
non solo
guerra
per debellare
quei mostri infami.

Viaggio a New York
All'alba di una notte
insonne e galvanizzante
uno squillo e una voce
statunitense
mi dice:
<Hello.. .è l'ora di volare ...
di abbandonare
ogni tua paura
e di salire su quel volo
< Roma -New York.>
Intender non la si può
chi non la prova
la paura e la gioia
nello stesso momento .
La mia mente è ancora intorpidita ,
indugio lì ,sulla mia porta,
esitando,
ma, il suo richiamo io l'ho udito
anche in silenzio ed ora è con me
e felice volo lì , nella < Big Apple.>
Dieci giorni a New York,
nell' ombellico del mondo
la città cosmopolita ,
amore al primo morso ..
Era un sogno di viaggio
o un viaggio di sogno
ciò che stavo per fare
il 12 ottobre del duemila e quattro?
Per me è stato un dolce pizzico al mio torpore.
Come quella mitica notte stellata
quando Colombo
da una delle sue famose caravelle,
gridò "Terra- Terra"
ebbene , anche io ,avrei pronunciato
con un filo di voce un po' esitante,
...America. ..
e tutto questo grazie al mio computer .
Vi state chiedendo come mai !
io l'ho scoperta senza alcun fatica
con una breve e semplice e-.mail.
L'america si sa è considerata
la terra dell'emigrazione
ebbene là
quasi un secolo fa
al tempo della famosa
" ver sacrum "
emigrò un mio zio
di cui non conoscevo
neppure l'esistenza.
Cominciò così...
un cugino lontano
si mise in cerca delle sue origini
ed io senza esitazioni
l' inviai un messaggio
con un affettuoso
Hello ,seguito
da un lieto incontro
in Italy
Giunto all'aeroporto Kennedy,
dopo un viaggio sereno
felice di aver poggiato
i piedi per terra,
ecco che inizia l'attesa alla dogana,
tutti i preliminari per poter passare
dopo la vera e grande paura di viaggiare,
dopo l'11 Settembre di tre anni fa.
Il mito degli Stati Uniti
continua a vivere
nei cuori di tutti noi.
e quindi anche se
non volevo ammetterlo
in me c'era ,
insieme alla paura di volare,
l'eccitazione di conoscere , di vedere,
certamente più forte della stessa paura. .
America... il paese del dinamismo,
della democrazia ,
della libertà....
ma davvero
l' America è
tutto qua?
No!!!
Per me si è aperta
la porta sul nuovo mondo ,
grande, pericoloso, splendido ,
ma anche la porta
della mia gabbia
pronta
per spiccare in volo,
mi ritrovavo
in una mano
il passaporto ,
nell'altra una valigia ,
e nel cuore l'ansia , la paura,
ma tanta felicità.
New York ,
affascinante
ineguagliabile
che lega in sé tutto un mondo
di culture, energia, di arte
tutte le sfaccettature di una mela
che ad ogni morso è un gemito di bellezza,
di successo, denaro e libertà.
Non c'è altra città al mondo così ricca
di associazioni , di idee, immagini,
Skyline <una linea nel cielo>
skyscrapers che grattano il cielo,
Broadway , Harlem, Wall Street ,
Torri che svettano forse
per la mania di arrivare al cielo ?
Oppure solo il modo per dare di più?
Lavoro, uffici , case
e per ampliare la città
era necessario arrampicarsi
sempre più in sù
il distintivo della verticalità.
Voragini , numeri , strade.
fifth avenue, sixth avenue,
città nella città
con tutte le loro grandezze, luci
e signorilità
con i loro palazzi, edifici,
cartelloni , video e pubblicità
era come camminare in un bel film .
Il famoso marmoreo edificio
sorvegliato dalla potenza dei leoni,
simbolo della potenza e forza della città. .
Il Rockefeller Center
dal nome del multimiliardario,
gigantesco come la sua fama e il suo denaro.
Una grande piazza in cui sciorinano
oltre alle bandiere con le stelline
anche millanteria e sfarzo in quantità.
Vicino alla Saint Patrick's Cathedral,
non molto frequentata,
troneggia ,davanti
all'ingresso di un portone , il dio
Atlante , che sulle sue spalle
da solo sostiene tutto il mondo.
Tiffany , il macigno della appariscenza
il gioiello della gioielleria.
Le limosine,
dove uno chauffeur apre lo sportello
ad un signore vestito in pompa magna.
Ma c'è anche il venditore ambulante
che vende la sua roba
davanti a negozi di una
ricchezza traboccante, .
mendicanti che chiedono un cent,
accanto a coloro che cambiano
grossi biglietti per donare quel cent...
Purtroppo è il mondo
che va così
c'è chi deve portare
sulle spalle il peso dei rifiuti
chi invece deve portarsi
solo il peso dei gioielli.
Tristezza e miseria
come in quei quartieri
ad di là del fiume Hudson ,
Harlem dove infuria
la fame contro l'abbondanza ,
il nero contro il bianco,
e ancora la paura dell'America bianca.
Mattoni color ruggine,
uno su l'altro ,
palazzi affumicati dallo smog
dove si immagina solo un colore,
the black
Il ghetto della piccola Italia ,
dei portoghesi , dei cinesi , degli spagnoli
Che cosa dire?
Io non li ho visti, ma posso immaginarli.
C'è un mondo in miniatura
sotto quel grande manto di ricchezza ,
di luci , di poster di New York...
Ma è bella New York,
Oh! Yes !! it is beautiful.
libera da ogni pregiudizio
almeno così dovrebbe
dal momento che rappresenta
la democrazia e la libertà,
ma ancora piena di formalità.
Piace a tutti
al bambino , al vecchio , al povero. .
certamente piace anche a me ..
Quanta tristezza mette nei cuori
quella parte di Manhattan
dove all'altezza di un tempo
ora c'è solo la profondità ,
il dolore per chi non c'è più,
una voragine "Ground zero "
Qui un tempo il verbo si fece
carne,
ma ora è diventato
di nuovo spirito.
Basta possedere denaro
come Rockefeller
e comprare pezzo su pezzo
colonne , capitelli , quadri , statue
monumenti , dipinti e sculture
da ogni parte del mondo
"comprare l' antichità"
per riportarla , ricostruire
tra quei meravigliosi chiostri
che ho visitato
nel Museo di " Cloisters"
una messa in scena
storica e archeologica .
Andiamo avanti con le bellezze ,
che son tutte lì
nella Manhattan
i superlativi della New York.
Empir State Building.
Quando sentivo questo nome
pensavo ad uno stato ,ad un impero,
e mi vedevo King Kong che
troneggiava sulla sua cima.
Ebbene, non mi sono allontanata
troppo ,quel macigno di acciaio
è davvero un impero
da cui si può ammirare
dal 86° piano un mondo
in cartolina,
in miniatura .
Ci sono terrazze panoramiche
piena di vetri
e ,quando il tempo è bello
si può godere :
(attraverso una cancellata
per non offrire alcuna chance
a coloro che vogliono vedere New York
e poi morire)
una città ordinata
tranquilla, come se
una mano invisibile
muovesse
il tutto ,
mentre laggiù
imperversa la città furente
caotica e in movimento .
Tra gli edifici più vicini
c'è la torre del Chysler Buildig
capolavoro dell'art decò.
Altro edificio originale
si trova nella fifth avenue,
là ad incrocio tra la Broadway ,
"il Flatiron Building.".o ferro da stiro.
per la sua forma bizzarra .
Brookyn fondata dagli olandesi
è un borough di New York
distretto amministrativo ,
come Bronx,
Manhattan , Queens, Staten Island .
ecco perchè New Yorkè una scacchiera
le sue pedine sono i suoi quartieri.
I suoi parchi ,infiniti , verdi e puliti
che non sai da dove iniziano e dove finiscono.
quei prati umidi e palpati di foglie e
dalla luce , dove i colori giocano al vento,
mentre il colombo tuba sul ramo
di un ramo spoglio
e lo scoiattolo
che si stropiccia gli occhi,
la carrozzella con i cavalli bianchi
che tra tutta quella modernità
sembra apparire un mezzo di eccentricità.
Grande , bella
per le sue sfaccettature
New York brilla
tra oceano e fiume
tre le scogliere di Palisades
che danno all'Hudson
un passaggio eroico ,
con al centro la maestosa
Statue of Liberty
In un 'epoca in cui si vive di televisione ,
di films , di foto , di macchine digitali
New Yorkè ,
la città capace di associare tutto questo
e scaraventarti in una pellicola di un film
come comparsa , oppure come una star.
Nelle sue distese foreste, infinite,
con un paesaggio da favola e ben curato
l'autunno appare meraviglioso tra
i rami e foglie variegate
degli aceri rossi che costellano le lunghe strade .
I pochi castelli che si notano lungo il fiume Hudson
sono stati costruiti grazie ai grandi patrimoni
e ricchezze di coloro che hanno comprato
e portato lì.
Vanderbilt , ora un museo ,
la casa di Rockefeller.
del presidente Roosevent .
Mentre viaggiavamo direzione
Washington. ,
un verde sipario di alberi si apriva davanti a noi
la Pennsylvania Philadelphia , Baltimore
la Virginia , tutto
per arrivare a Washington D C
District of Columbia .
Questa cittàè bella , pulita , ordinata
la natura è stupenda
incontaminata
sembra una città in un parco.
un rombo costruito in quattro quadrati astratti
che si dipartono dal Campidoglio.
Città ricca , opulenta,
fiera di se stessa
dove fiorisce
la massa politicante
e dove si esalta il patriottismo americano
al grido
"Dio salvi l'America"
ma forse intendono solo
la Casa Bianca
l'_Obelisco
il Campidoglio
e il Memorial di Lincoln
tutto ciò che sa di nazionalità.
Bello e certamente unico
il più visitato
è il National Air & Space Museum
Gli apparecchi , i motori, le capsule spaziali
sono messi in scena in modo sconvolgente ,
si possono toccare ,come quel pezzetto di luna,
o entrare e farsi un bel giro
tra stelle e pianeti che ti girano intorno.
Abbiamo toccato , passato in rassegna ,
accarezzato fattorie e ranch.,
come in un film , paesaggi nei paesaggi
un cortometraggio di una lunghezza eccessiva,
di traffico ordinato e scorrevole
lungo quelle grandi strade e lunghi ponti
che visti da vicino sembrano dei giganti
mentre si innalzano , si incurvano ed uniscono
città, paesi , mare , fiumi e monti.
L'incontro con i parenti
è stata l' emozione
più commovente
piene di tenerezza
un ritrovarsi tra parenti
di cui non conoscevo
la provenienza
America accetta il mio saluto
chissà se è un addio o un arrivederci
perché ormai arrivato il momento di lasciarti.
La città di luci e di splendore
sta sparendo sotto i miei
occhi , anzi sotto di me.
Mentre l'aereo piano, piano
decollava
sparivano le luci
mentre in cielo si accendevano,
i colori di un spettacolare tramonto
in quella luce vera , luce divina,
tutto scompariva e
la oscura notte giungeva
con suoi graziosi passi
brevi molto brevi ,
nella luce mi sono ritrovata.,
in quella cascata della luce mattutina
che toccava la fronte dell'aurora
e la dipingeva di un colore rosa pallido
con gli occhi spalancati di stupore
tra i pensieri che dentro di me
sonnecchiavano
impigliati in un sonno che non c'era
ho solo mormorato :
Stupendo!
cosa avrei potuto dire di più?
non avevo altre parole per definire
il tutto ,
oscurità -luce
In quelle linee di colori
c'era la tristezza ,
ma anche la gioia
i colori della tavolozza
della mia vita
della mia bella Italia
che sentivo
dentro di me
e che vedevo
sotto di me
mentre l'aereo
a Roma atterrava.
Chi sono dunque?
E' tanto strano ,
fra tutte le cose che ho visto
resto sempre quella piccola cosa,
con due gambe
due occhi
ma con un cuore
pieno
di gratitudine
di bellezza
di amore
quella cosa
che si chiama  

A mia madre
Affondata nel tuo dolore
rinchiusa nel tuo silenzio
la morte era con te,
le tue sofferenze
l'hanno invocata
così hai ritrovato la pace
mentre
io perdevo la mia
sicurezza.
Mamma!
Tremavano le mie mani
mentre
sfioravano le tue
tempie.
Se potessi tornare bambina
farei
della nostra vita
insieme
una armonia
di sentimenti .
Ora mi resta il rimpianto
di non averti dato
neppure un attimo
del quel tuo
grande amore
che mi ha
ha dato vita.
Ogni giorno
vado cercando
la tua mano
come quando
da piccola
mi proteggevi
per poter fermare
i tremori
delle mie colpe,
gli errori
          coniugali
i miei sbagli
          materni  

Le onde
                                   Lesta
                                            dondola
                       in lontananza
                                       la vela bianca

                      sballottata
                            sul  mar che
                                           inonda,
                        avanza sull'acqua cupa ,
                         s'inarca
                                               scivola
                         all'orizzonte

                                           si dissolve
                       La  glauca
                                                distesa
                        assiste
                                             impassibile
                      sorridente
                                                  al gioco
                    delle sue
                                           turbolenti
                       figlie
                                               onde
                                che si infrangono
                            contro la scogliera
                          con gorghi e gorgogli
                          la risacca le accoglie
                                             tacciano
                       rinascono
                                         con moti
                    più impetuosi
                                     più flessuosi
                  schiumosi
                 In quel violento
                    avvicendarsi

                                    il mio animo
                   si riflette
                                                come
                       in uno specchio.

La Fede
L'uomo,
questo sconosciuto
dei suoi problemi
è all'oscuro.
e si dibatte
in un dualismo
alimentato
da un dissidio
Materia - Spirito.
Macchina
meravigliosa
scintilla
senza tempo
nel suo
peregrinare
tra il noto
e l'ignoto
cerca la sua
< Fede >
il suo ..Altro.
Il saggio , il sacro
sorgente della vita,
luce senza ombra,
delizia senza forma,
l'antinomia che è dentro
fiorisce misteriosamente
inaspettatamente
si manifesta
ci guida
nel silenzio interiore
riconosce la verità.
ci fa vivere nell' umiltà
             e nella libertà  

Premesso che….
La mia non è poesia,
si è solo truccata di versi
e strofe senza la rima .
Interpreta le voci
del mio animo
riprese con un pizzico
di spirito poetico.
Non ammonisce
non insegna niente
Sono solo pensieri ,
impressioni
rapidi e fuggenti
ma di poesia
non hanno
proprio niente.
A chi posso confidare
le mie fantasie?
Ad un muto ,
il quale non può parlare
ad un bugiardo ,
il qual non viene creduto,
ad un foglio bianco
che in segreto scrigno
poi lo stipo.
Ho scoperto per caso
una via on line
questi ..fogli..
da tempo
sparsi
nei miei cassetti
velocemente
nuovamente
arrivano
a me stessa.
Scandagliano
soltanto
momenti particolari
emozioni
che si annunciano
in me
con un frullio di ali
fuggono
con un alito di vento
riempiono
ancora i miei momenti .
Son tutto
e sono niente:
son sensi cullati
son ansie alitate.
son luci
intermittenti
direttamente
vanno al cuore
nel rimirarle,
ora
colgo
una limitatezza
               essenza
     che ho gettato
in versi
          scritti di getto.  

Bivio
Un bel giorno,
lo incontro,
mi fermo,
medito.
Che faccio?
Lo imbocco, mi chiedo
e perché?
E' amore , passione
spasmodica ricerca
di nuove emozioni
che rendono difficile
ogni rapporto.
Ciò che provo è desiderio
perché mi brucia dentro,
ciò che provo è amore,
perché mi dà
smarrimento.
Bivio !
Audace sorpasso,
angolo incerto,
rimorso , rimpianto
cocente dubbio
dicotomia che
l'anima schiude
nell'eterno cerchio
dello sgomento   

Orgoglio
Forza che mai depenna
chiude il cuore nell'indifferenza
l'anima proterva
grida spesso
           vendetta, rabbia
e fa sfoggiare
la maschera sprezzante
del viso
che non si piega
a cogliere un sorriso,
nel cuore bulica
occulto
e l'anima arrovella.  

Guardo nel mio passato e nelle tradizioni della mia città.
La grande festa nel mio paese
diventava gioco festoso per noi bambini.
Una ricorrenza
si mescolava insieme
all' indefettibile mutamento
delle tradizioni
e della vita stessa.

Storie d'amore, di figli e dolori,
le donne si confidavano
impastando taralli
e le "scarcedde "
messi nei cesti pronti per
essere gustati .

Nell'aria si respirava l'odore della primavera
la grande festa "della Resurrezione".
profumi , voci e spezie
inseguiti dalle preghiere e dalle risate,
svelavano i sottili piaceri del dietro le quinte
di una famiglia di contadini del dopoguerra.

La tavola imbandita di formaggio e fichi secchi
e la nonna che ci diceva:
Piccinni ! inzuppate, succhiate il vino
e poi gustatevi i tarallucci ..
erano davvero di/vini

Magia conservata nel mio cuore ancora custode
di quel tempo lontano, laddove il passato
non ritorna uguale nel presente
ma ancora vivo nelle tradizioni
La passione,
la resurrezione
del nostro Signore
fermano ogni anno
i fuggenti momenti
i dolenti richiami
o i dolci rimembri.

La settimana Santa
a Taranto
è uno dei più antichi riti,
il pellegrinaggio ai Sepolcri
viene compiuto
dalle "poste"
coppia di < perdune >
e dalla popolazione.
L'avello di Cristo
viene
rappresentato
con scenari e messaggi di pace
arricchito con drappi e fiori.
Al centro
il Repositorio
posto in evidenza
per definire l'esaltazione
dell'Eucarestia.
La sera del
Venerdì Santo,
con una andatura
dondolante
a nazzecàta,
il trucculande
nelle vesti
du perdune
apre il rito
processionale
dei Misteri,
simbolo della Passione,
con le statue
di cartapesta:
Cristo all'orto,
la Colonna,
Ecce Homo
la Cascata
a caduta sotto la croce,
Cristo Crocifisso,
la Croce con la Sacra Sindone,
Cristo Morto
l'Addolorata
sono queste le statue
che si conquistano
attraverso un' asta in denaro
nella chiesa del Carmine
il pomeriggio della
Domenica delle Palme.
I perdune
scalzi
con i lunghi camici di tela bianca
con su la testa un cappuccio
a piramide
con due forellini
che a mala pena
gli occhi
fanno intravedere
coronate di spine
o con un cappello nero
bordato tutto
con nastro blu
con
un profondo inchino
"u salamelicche"
portano al petto
la corona del rosario
augurando a tutti
Buona Pasqua  

Il richiamo della mia ignoranza
Se tu fossi demente
non insisterei
a farti comprendere
ma,
se ti ritieni intelligente
ti tempesterò di domande.
Una lettura?
Non basta
a placarmi ,
senza civiltà
di cultura
non puoi essere
sapiente.
Vuoi conoscermi ?
E' il primo passo
per accettarmi
per combattermi .
Di tanto in tanto
non ci vuol poi tanto
ad aprir lo spirito
           incolto
chiuso
           al sapere vero
            libero e ambito   

Il crocifisso
Membra piegate
              mani inchiodate,
stimmate,
              braccia spiegate
              in un abbraccio
che racchiude
tutto il mistero pasquale.
Ginocchia flesse
in un
doloroso
martirio
di un uomo
agonizzante
sopra una croce
per lenire le nostre colpe .

L'allegoria di un passaggio
inverso
svela
un tragico momento
di passione , di morte
dono di vita
per la nostra redenzione

Attraverso
quella Croce
si può
scoprire la vita,
sfidare
l'amore
spronare
i cuori
empi e reprobi
ad unirsi al Calvario.

             Una pietra smossa
da un sepolcro
           diventa
simbolo
della terra
che
guarda
il trafitto divino
che ascende al cielo.

            < Quia per sanctam crucem
                          tuam redemisti mundum >  

Pensiero
Riempio i tuoi momenti,
illumino la tua mente,
incremento i tuoi sogni
e , come un battito leggero
alito sulla tua vita
e ti rendo viva.
In te, con te convivo.
Il mio nome vuoi sapere?
E’ nella tua mente.
E’ nel tuo corpo.
Sono pensiero e vivo con te .
Amico del mio silenzio,
compagno dei miei sogni
il tuo palpito avverto
è dentro di me
come vorrei risponderti
e con la mia ragione
giungere fin da te.   

Il giorno
Tra silenzi intatti
appena sfiorati
da suoni sopiti,
l'alba stamane
s' in ciglia
di raggi di stelle,
di lumi di sole .
Un istante incerto
               inquieto
tra buio e luce
né giorno e né notte,
un refolo
raccoglie quel mistero
che irrompe
sulla terra
in raggi dorati
che sanno di vita.
E' durato un momento
tutto si è riacceso
nel giorno
che nasceva
nella gioia di vivere ,
nell'ansia della fine,
nel rimorso di ieri,
nell'attesa del domani .  

La vita  
Attimi di tempo           dolci
piacevoli                    ritagli
rimembri                   richiami
dolenti                      scintille senza tempo.
               ruotano   
                      sceneggiano         
                        e se
la luce si spegne          i luccichii si  smorzano 
                       tutto  si ferma
                        il sipario cala
    ultima scena                     ultimo atto                                 
 gli  attori                               le marionette                       
                  escono di scena
                        e ciò che resta
                         un vago plauso
                        un’ombra appena.   

Una sera di Prima/VERA
                           La sera
                in Prima/Vera
ha un'aria più  leggera,
                       più .vera
perché  muta
come
        la faccia della luna.
Le stelle,
         ombretti  brillanti
sfilano
tra le ombre calde
del sole
calante ,
tra  gli amori
danzanti
prodigi
della vita
che
           muoiono/rinascono.
  Figlia dell'inverno
  ti scrolli  di dosso
  torpore e sonno
  e  appari
  seducente,
  stupenda
  in un connubio
   di nozze,
   terra e cielo .
              Bambini
   in abiti   bianchi
      come uccellini
  a bocca aperta
  ricevono
  l' ostia benedetta.
  Sembra un saggio
  dell'età bella,
   la  stagione
   della mimosa
  della  primula
  della donna frivola
  profumata ,
  felpata
  truccata  come la notte
  che si dona alla luna
  o ad un lume di candela
  nuda sul corpo dell'amato.
  Rischiosa avventura
                           primavera- giovinezza
  

La voce dell' innocente
Venti di odio
di dolore
e lamento
soffiano
in questo momento .
Chi salverà altre
anime innocenti,
bocci del futuro
che vengono
ogni giorno
recisi
barbaramente?
Se una voce di un angelo
mentre grida aiuto e
invoca la mamma
viene sedata e soffocata
da un gesto animalesco
di un agghiacciante
mostro umano,
il suo eco rimbalza
all'infinito,
vince ogni tempo
perché
quel dolore innocente
è una lama struggente.
Distrugge
speranza
fiducia
rafforza odio
esaspera rabbia .
Non si può perdonare.
Non si può dimenticare.
L'uomo resterà solo
di fronte a queste immane
tragedie
se non sarà capace di trovare in sé
quel Dio che perdona.   

La politica
Dissenso,
polemica,
irrisione demistificante,
critica radicale,
dileggio e sberleffo
è questa la politica
dei premier, dei leader del momento.
Il rampantismo spinge l'opportunista
a comportarsi
come se fosse un dio
                                immortale
Uno scontro a faccia a faccia
                             una rissa contro rissa
                              un dibattito
                                             a porta a porta,
e nel centro di una telecamera
c'è soltanto un gran "casino"
Un professor che non spira
e un cavalier che svia.
Solo conflitti d'interessi
con prodi/galità di parole,
ma alla fin dei " fini"
chi ci metterà di fronte
ad una realtà migliore?
Nessuno.
Il lavoro sempre meno
la fame sempre aumenta
e le tasse solo e sempre
un onere
per chi è onesto.
C'è chi ha detto che:
la politica dovrebbe
essere come un reggiseno
deve reggere , sostenere
e riunire destra e sinistra,
per poi sollevar la massa,
e attirare il popolo
verso la floridezza.
Sono bravi solo a parlare
a promettere
e a giurare
ma lo giuro è certo fatto
sempre e solo
            con una presa in ..culo…  

Un brindisi con un addio.
Blandiva
un sorriso
odioso e beffardo
tronfiava
il suo cerato viso .
Rutilava
nel calice
il fragrante vino
lui me lo offriva
con superbia, arroganza.
Fluttuando la bocca
lo assaporai
e alla salute lo libai.
Simulando l'ebbrezza
intingendo un dito
nella sua coppa
dalla guancia alla bocca
gli segnai …<addio>
Afferrai il momento
con il mio animoso"vino"
dolce , amaro
frizzante orpello
del mio ardimento.
-Poesia inviata in occasione di sagre del Vino di Carosino-  

Connubio  
              Vite selvaggia / Progetto vino..
 
Nel vino pulsano le vene della terra
mentre si allacciano alle radici
                        <vite/vita - terreno /anima>
 Grappoli  su pertiche  pendono
a cavaturaccioli intorno ai tralci,
        pruni spinosi , pampini
                                 il terreno rasentano.
Festante vendemmia , dispiega l’acredine aria
che esala di là dove il ribollir delle bacche
succose di alcole si mutano in mosto.
 
Spillato da botti ripiene,
             ventri feconde,
                     imbottigliato
         tappato
    decantato        
               pregiato
gusto fragrante , agretto
                 un po’ amaro
 viene alla salute sempre libato
 
Bevi  e ,
scenderà morbido nel tuo corpo amante ,
in sorsi profondi , in armoniosi assaggi .
    
miraggi…..Vita/Poesia
incontri …. Calice/Corpo
-Poesia inviata in occasione di sagre del Vino di Carosino-  

versi…  ad vinum
                        "  versi"…… per versar del vino !
                              Mi chiedo ...<ma  a  che serve la poesia
                              per versare del vino?>
                                            
                Rutilante  fluido
                nel bicchiere esprimi
                l’indefettibile mutamento
               dell’uva  che,  tumida
   tra libellule ubriache                
                              si trasforma  in   mosto.
   Pestato ,  filtrato
   tra rami di spezie
   offrirà il suo volto al
 
              ……………dulce vinum
 
                  Cullerà i sensi alitati
fermerà fuggenti momenti
dolenti richiami 
dolci rimembri.
Amalgamando l’immagine
con la fantasia
                              “   ecce poesis !”
 
                              Musa di illusorie incertezze
musica arcana
            di note  senza  assonanza,
                              bucce di grani
                           in bocche di riso,
sorso saporoso
          che  loquace renderà il dire
 velleità ,ebbrezza furtiva
piaceri che chetano l’anima
con vinolenza equità
 
                                          « et mollit animos   et temperat  iras. »
-Poesia inviata in occasione di sagre del Vino di Carosino-  

Trova il tempo…nonno!
Non rimpiangere l'infanzia
trova il tempo,
trova il modo
di non tornare indietro.
Ti bagnavi nel pannolone,
ora ti pisci nel mutandone,
trova il tempo di riflettere,
trova la forza per combatterlo.
Quel tuo capo come il sole
quando all'alba lui spuntava,
ora è bianco,è pelato
tutto calvo e tramontato ma,
trova il tempo
per sognare,
per rinascere
e per amare.
Se pregavi Gesù Bambino
per farti crescere il dentino,
ora prega il tuo Dio che
ti lascia almeno un canino .
Se piangevi senza un motivo
ora piangi per un leitmotiv.
Perché ti senti incanutito
ignorato
e finito,
scaccia il tempo
ed ogni tormento,
vivi la tua
stagionata e saggia
" infanzia!"  

Sentimenti e sensazioni
Profondi come l'amore,
languidi come la noia,
briosi come i sorrisi,
grevi come i dolori ,
pulsano , vivono
come le note di una musica
nel cuore dell'universo.
Se con ci fossero
tutto sarebbe muto:
il mare senza sciabordio,
il vento senza sussurro.
Né regole
né ordine
esisterebbero
senza la logica
dell'anima ,del cuore .
I pensieri taccerebbero,
i ragionamenti morirebbero,
la coscienza si spegnerebbe
silenziosamente
Senza sensi ,
senza ansie ,
senza emozioni ,
             sensazioni ,
                         sentimenti
         saremmo
                                 niente .


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