Nel bosco (ritrovare se stessi)
Il richiamo dei suoni,
dispersi nelle nebbie,
varia in morbidi contrasti.
La terra spicca al cielo l'incanto,
che evapora in un roseo velo,
con l'ardore del bosco ancora intorpidito.
In densi lampi di libertà,
che profumano di mugo,
si aprono spazi
e la vita compie i suoi prodigi:
La luce scorre nei rigagnoli del torrente
e apre nel muschio le sue vie,
e si confondono nella terra.
In questi contrasti di verde ,
dove fiorisce la rosa canina
e dove il biancospino,
nel folto sagomato di foglie,
s' incespuglia col cardo ronzante di calabroni
e si tranquillizza di belle viole,
c'è la ginestra abbarbicata alla pietraia
come l' uomo alla vita.
Quei suoni dispersi nelle nebbie
portano l'amore che riscalda la zolla dell'anima
e scendono e si concentrano in condense di luce
perché rifiorisca nell'uomo la speranza
tra i silenzi inattesi degli attimi che fuggono.
L'amore finito
Il sol che s'affaccia, l'inizio di un giorno
L'incontro s'avvicina e ...........t'aspetto
solitudine madre di tristezza oggi compagna mia
Il pensier che divora, l'attesa arida
Eppur son qui, a parlar da solo
finalmente il cor che sobbalza eccoti ma.......
Son dinnanzi a lei, i suoi occhi veder me più non possono
Nel suo cor più posto non c'è
Non ho più acqua per irrigare l'orto
inutile voltar la terra dell'amor ormai appassito
M'accontento perchè t'Amo, un sol srriso........con un solo fiore la vita prende
color
Poche parole il pensier che tormenta "Non t'amo PIU'"
Ragazzo
Un saluto al mio scudiero, che più non pensa al suo maniero.
Lo tormenta un sol pensiero, a non esser più sincero.
Come un'onda gigantesca ha travolto il tuo pensiero.
A voltarti più non riesci e dimentichi il passato.
Sol da quello puoi imparare, rinnegarlo più non può.
L'umiltà nel far le cose non s'aggiudica sconfitta.
Lascia perdere la boria che il pensiero ti stravolge.
Il perdono della Madre più dell'oro può valere.
Il presente della Vita costruisce il tuo futuro.
Puoi tacere se lo vuoi, ma se parli fallo bene.
Primavere ancor nascoste a te tocca di vedere.
Apri gli occhi all'orizzonte nell'estate che or vivi.
Vai e abbraccia quella donna che patir ora tu fai.
La tua vita, della vita or si ciba.
Mentre scaltro tu beffeggi, chi un giorno ha patito.
Donna Un cuscino stretto al petto, mentre dormo nel mio letto Stringo forte le tue mani, per non perderti un domani Sentimento forte è assai l'Amore Nelle sue mani ho posto il mio cuore Resta così come tu sei, non cercare di cambiare T'assicuro, nella vita c'è chi ti potrà amare Celestiale è il tuo sorriso, che t'illumina l'intero viso Nei tuoi occhi si rispecchia, ciò che l'uomo va alla ricerca L'Universo è ciò che vede. Forte pura ed affettuosa, nel tuo grembo lui riposa Giunta al dunque patirai, alla luce lo darai Gioia immensa, nel tuo cuore, l'accarezzi con amore L'uomo guarda............. e poi si chiede Quanto è forte questa donna Il suo sguardo cerca Amore, nel momento del dolore Sei capace tu virtuoso, a riporre nel tuo cuore Tanto Amore e altrettanto dolore? Hai percorso con affanno, la tua strada della vita Ora grande ed orgoglioso, lui ti porta nel suo Cuore.
Dirsi Addio Con un fusto poderoso ti stagliavi verso il cielo Tante foglie colorate salutavan da lassù Una sola dentro il cuore La trattava con amore In quel giorno tormentato con il vento è arrivato Quell'addio tanto sofferto Con i rami tesi al cielo proteggeva il suo tesoro Inflessibile soffiava Vento gelido e pungente Foglia mia non ti staccare I miei rami freddi e spogli non potranno sopportare L'abbandono del tuo amore Molto tempo t'ho aspettato Sento ancora il tuo profumo Da quel giorno tormentato quando il vento assai pungente T'ha strappato dal mio cuore La più cara foglia mia
Ricordi Verdi prati vellutati Da bei fiori colorati Il mio sguardo non si stanca, nel vedere la natura Il profumo si diffonde, di fragranze ti confonde Sono mesi che ti attendo, primavera colorata M’abbandono tra le braccia, di chi un giorno mi ha sorriso Tutti gli anni si ripete, questa verde melodia Tu che scrivi della vita, sulle righe le tue note Fa che questa primavera, si ricordi del mio cuor il tempo e le stagioni si rincorrono stremate Resta ancora, non andare Ancor una volta, vorrei sognare Il tuo viso s’allontana Ad un’altra primavera caro amore io t’aspetto.
Innamorato Cara brezza mattutina, che accarezzi i verdi prati. Nel passare tra i capelli, io respiro libertà. Delicato è il tuo tepore, mi abbandono alle carezze, ed un brivido m’avvolge. Ogni cosa sai di me tu che corri senza fiato. Tutti i giorni io t’aspetto, per potermi coccolare. Delicato è il tuo profumo, che mi fa sempre sognare. Nei tuoi occhi io mi perdo, sempre verde è il tuo sorriso. Dolce suono alle mie orecchie, giunge calmo e mi sconvolge. Dopo tutto questo tempo, non conosco ancora il nome. Della mano, che da giorni, accarezza la mia pelle. Mai pensavo che accadesse, ora so è una certezza. Io mi sono innamorato, della tua calda carezza.
Attimi Oh tu dolce veleno, che l’anima mia rapisti Conturbante nelle forme, nei tuoi occhi io mi persi Ora tu che m’allontani e mi getti nel crogiolo Nei miei sogni sei presente, ti confondi tra la gente Nella sera il tuo profumo, che m’inebria e mi sconvolge Tra le braccia, Il tuo sinuoso corpo s’abbandona Mentre l’estasi nel sorgere, fa scandire i suoi rintocchi La tempesta che si placa Lascia dietro il suo cammino Nel silenzio della notte, il tramonto dei ricordi Mentre il tempo assai tiranno Corre fugge e s’allontana
Tristezza Il suo passo è assai sicuro, tra la gente che lo sfiora. Non gli importa del suo viso Non gli importa del sorriso. Va sicuro a petto in fuori, si fa spazio tra la folla. I suoi occhi sono tristi, si son persi nel dolore Una lacrima gli scende. Il suo sguardo è assai lontano Dalla strada che percorre. Or la gente non s’accorge di quell’uomo che cammina. Ma sicuro esiste un cuore, che gli asciuga quella lacrima. E gli toglie il gusto amaro, della vita che lo incalza. Fatti forza guarda bene Ci son tanti come te, che in silenzio stan piangendo. Il sorriso deve nascere, sulle tue aride labbra Il sapore della lacrima, ti fa credere il contrario. T’assicuro se tu ridi, tutto quanto cambierà
Figlio Guance rosse e paffutelle, tanti bimbi e mamme belle. I miei occhi non si stancano, nel guardare le tue stelle. Passano giorni e il bimbo cresce, dal bambino che era un tempo. Ora guardi ed è cresciuto, quasi un uomo è diventato. Alla sera, buona notte, tu lo baci sulla fronte. Mentre dorme rannicchiato. Quante volte stella cara, ho paura di lasciarti. Per le strade della vita. Una frase mezza detta, figlio caro piccolino. Il tuo babbo è qui vicino. E’ una cosa assai penosa, veder piangere chi ama. La tua mamma ti è vicino, la tua mano è nella sua. Manda via le tue paure, nella notte non tremare. La tua mamma, e il tuo papà, ti sapranno coccolare. Guance rosse e paffutelle, tanti bimbi e mamme belle. I miei occhi non si stancano, nel guardare le tue stelle. Ora uomo grande e forte, una cosa io ti chiedo. Di sorreggere il tuo vecchio, mentre dorme nel suo letto. Sei il dono che dal cielo, figlio caro amore mio. Io ti ho atteso con la mamma.
Tempo tiranno Amore e odio Nel beccheggiar della vita Su onde spumeggianti S'alternano giocando. Con avventuroso spirito nel crepuscolo celato il tramonto della vita dona l'ultimo respiro |