Poesie di Paolo Soragna


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Prigioniero
Prigioniero tra queste luride mura
mattoni d’indifferenza e pregiudizio
che mi dividono
dall’esterno all’interno
dagl’altri e da me stesso…

Prigioniero in un loculo tenebroso
dove gerarchia e autorità
negano autonomia e libertà…

Col maglio luminoso
della Poesia
distruggo la gretta cella
della mia prigionia…

Finalmente entra
un raggio di luce
che mi trasforma
in bianca colomba
e volo libero
in alto nel cielo terso
verso i lidi inesplorati
della Fantasia…

Dono
La mia
poesia
più bella
sarà quella
che serberò
per tutta
la mia
vita
e che dopo
la mia
dipartita
consegnerò
direttamente
nelle mani
di
Dio

Il tempo
Primi vagiti di un giorno appena nato:
fai appena in tempo a chiederti
<<Chi sono?>>
e già ti ritrovi sotto un cipresso.

Mani
Mani che prendono
Mani che lasciano
Mani che salutano

Mani che feriscono
Mani che accarezzano
Mani che toccano

Mani che rubano
Mani che donano
Mani che pregano

Mani che vendono
Mani che comprano
Mani che gesticolano

Mani che combattono
Mani che aiutano
Mani che agiscono

Mani che soffocano
Mani che abbracciano
Mani che stringono

Mani che ricevono
Mani che incontrano
Mani che amano

Altre mani

Dove sono i versi
che ti ho regalato
e che son persi
nel tuo mare agitato

Dov'è il mio cuore
che tu hai riposto
nello scrigno d'amore
dai miei occhi nascosto

Dov'è la mia anima
che tu hai rapito
perchéè così pùdica
nel tuo cielo infinito

Hai deciso di prendere
tutto di me
perché io possa vivere
dentro di te

Eretico
Dici che sono nell'errore
perché non credo
ai dettami
della tua dottrina

Avanti
coraggio
sono aperto alla forza
delle tue argomentazioni

Ma se non mi convinci
e vuoi imporre
le tue opinioni
con la spada e col rogo
(del mio corpo o peggio
dei miei libri)
allora sappi

La tuaè menzogna
la miaè Verità

Fumo
Stai seduta
con le gambe accavallate
accendi una sigaretta
che aspiri beata

Il capo pieghi
lievemente all'indietro
e con gli occhi chiusi
espiri l'anima
del tuo uomo cheè fumo

Ozio
Non fare nulla
non pensare a nulla

Stare sdraiato sul letto
e guardare il soffitto

Lasciarsi lambire
anzi accarezzare
dal tempo

Avere come ritmo
della vita
il battito
del proprio cuore

Leggere poche righe
di un libro noioso
e poi sbadigliare

Fagocitare
nel buco nero
della propria mente
lo stress di una settimana

Alzarsi
uscire
camminare lenti
e lasciarsi baciare dal sole

Mangiare
bere
dormire
e poi sognare

Uomo solitario
Soloè l'uomo camminando
lentamente e nel cielo terso
sta soavemente meditando
mentre il suo sguardoè perso
negli abissi della vita sua navigando

È grigia la sua apparenza
è gretta e scura la sua presenza
insignificante la sua esistenza

È veramente un fallito
comeè nero il suo vestito
è questo che la gente dice
e qualcuno in cuor suo lo maledice

Oltre la pelle tenebra di colore
e l'apparente sua malinconia
colmo di luceè il suo cuore
e l'anima sua di Poesia

Tutto il suo essere straripa amore
e la sua mente corre con la fantasia
nei luoghi onirici della sua infanzia
o in spiagge esotiche mai viste
dove tuttoè bontà e grazia
e non puoi vivere un'esistenza triste

Incrociando un oscuro passante
nessuno può immaginare
che l'individuo più insignificante
ha un tesoro da amare  

Una lama rovente
Una lama rovente
trafigge il mio cuore
che palpita ardente
d’infelice amore

Lei un altro ha scelto
con luiè appassionata
e il suo corpoè sciolto
pronto per esser amata

Immagino i loro sguardi
le loro selvagge effusioni
che sfocian senza riguardi
in voluttuose e ripetute unioni

Passione di un attimo
o per tutta la vita
ma che ferisce il mio animo
di disperazione infinita

Egoista ovvero i castelli di sabbia
Mi dicono
<< Egoista! >>
perché alla guerra
e alla parata militare
preferisco il mare

Non mi affascinano
i concetti di Patria e Gerarchia
mi emozionano
le onde e la loro sinfonia

(Forse il mio individualismo
fa meno male del loro altruismo)

Amo stare sdraiato
a godere del mare
a leggere un libro interessante
a ad esser baciato
dal sole mio amante

Il sole
che si specchia nell'acqua
e dal cielo irradia
il ricordo di Te

Non so se Ti amo
so che cerco la Tua presenza
anche se mi fa male

Nonè per farTi un favore
che Ti accompagnavo
ma lo facevo per me
solo per me
per godere di Te
della Tua parola
del Tuo sorriso
dei Tuoi occhi
e per la mia timidezza sudavo
toccando il cielo con un dito

Nessuna mi aveva detto
<< Ti voglio bene >>
ma da allora
son cominciate col Paradiso le mie pene

Sei il mio chiodo fisso
di notte e di giorno
sono immerso in un abisso
ma tutto miè crollato
quando invece del mio
un altro nome hai pronunciato

Ora son qui
tutto solo
vedo i bimbi giocare
con le mani
fan castelli di sabbia
io li spio divertito
e a loro sorrido
e mi sorridon stupiti
ché c'è qualcuno
che li abbia capiti

Sei la lacrima
che riga
il mio
volto
e cade
in terra
per sempre

Tramonto
Appassionatamente bacia
il suo compagno morente
e per sempre lo lascia
ma il giorno seguente
un altro amante sarà

Colpa
Non avermi dato
la possibilità
di farmi conoscere
da te
è questa
la tua colpa
più grande   

Kenosis
Gettarmi
giù
al di sotto
del fango
per svuotare
me stesso
e riempirmi
di Te   

Roma, la Notte Bianca, ovvero la Solitudine
In mezzo alla folla
allegra e festante
solo ma libero dentro
e felice

tra le dita
un sigaro acceso
nell'altra mano
un boccale di birra

brindo alla vita
e alla salute
(o alla faccia)
di chi mi rifiutò

Una coltre di nuvole...
Una coltre di nuvole assale il mio animo…
Non c’è sole,
ma piove nel mio cuore…
pesante e freddo
come una lastra
di marmo e di ghiaccio.
Il dubbio e l’angoscia
gravano neri
nel fondo del mio spirito.
Conati terribili
salgono dal profondo
delle mie viscere facendo un tutt’uno
con questa giornata
dall’aria tesa e nauseante
senza sole e senza speranza.

Natale a Via del Corso
Stupendaè Via del Corso
colma di gente colorata
che cammina allegra e spensierata
osservando i negozi tutt’intenti
ad acquistar preziosi presenti…
Dove ragazzi e ragazze
s’adocchiano a vicenda
e i loro cuori palpitano d’ebbrezza
nella loro prima giovinezza…

Nessuno può sapere o pensare
che basta voltare l’angolo
d’una oscura traversa e trovare
una triste stanza d’un cupo ospedale
dove un uomo solo emette
i suoi ultimi respiri affannosi
e infine la sua stella
si proietta nel cielo infinito
dell’Immensità Eterna…

Dallo stesso cielo
cade una stella
allo stesso ospedale
in una stanza vicina
a quella di prima
dove una donna tra il dolore
partorisce un bimbo
dell’umanità nuova precursore
d’un’idea di speranza…

Quando
leggerai
questi miei
versi
i polsi
tuoi
tremeranno

Gocce
di lacrime
righeranno
le tue
guance
bianche
e tristi

Un piccolo
sorriso
trasformerà
il tuo
viso
nel ricordo
del tempo
che fu

Allora
il mio
spirito
inquieto
rivivrà
in te
e tu
in me
per sempre

Pasqua
Ucciso
dal potere
religioso politico economico
è risorto
in noi
precursori
di un regno
di fratellanza
e
di amore

Tu donna
che mi guardi
con disprezzo
e fastidio
il mio viso
tenterai
di ricacciare
nell’oblio tuo
più profondo
ma verrò
a visitarti
nelle notti
più buie
e più tristi
entrerò
nel tuo
sangue
prenderò possesso
del tuo
cuore
della tua
coscienza
del tuo
tutto
e piangerai
lacrime amare
all’improvviso
ti sveglierai
cercandomi
disperatamente
tu
che mi guardasti
con disprezzo
e fastidio

Cuore
E d’improvviso
la dolce musica della sua voce
mi aprì al suo sorriso
il mio cuore sussultò
e fu subito rapito
verso il suo sguardo
intenso e infinito.
La nera sua chioma sublime
danzante nel vento
e il suo corpo sinuoso
mare in tempesta violento
si agitava poderoso
la sua pelle scorgendo
dal sole bruciata,
donna affascinante
e su ogni uomo trionfante,
le sue labbra
carnose e sensuali
rosse fragole dolci
sapor di nettare inebriante.
Il suo profumo
penetrò in me
e mi attraeva
come laccio potente
col suo alito possente.
I suoi occhi scuri
in ricordi lontani perduti
nel suo primo
e forse unico e vero amore assorti.
Finalmente trovai il coraggio
di dichiararle il mio amore,
ma lei rise:
non ho interesse per te,
perché non hai nulla
che altri non mi abbian donato,
mi disse,
e per di più sei un fallito
e disprezzato.
E io le gridai:
rivoglio il mio cuore
che tu mi hai rubato!
Lei rispose:
troppo caldo il tuo cuore bruciava
verso il cielo
lo lanciai
e non so verso quale terra
lo allontanai.
Da quel giorno,
vagabondo,
vagai per monti e per valli
per terre
inesplorate
attraverso mari e oceani
sconosciuti
in cerca del mio cuore
perduto.
E d’improvviso
mi addormentai
e finalmente
ritrovai il cuore mio
abbracciato da Dio.  

Una ragazza sola
Una ragazza sola
Te ne vai tutta sola
per le strade gremite errando
la tua perduta mente vola
nella malinconia dei tuoi pensieri vagando

Entri nei negozi affollati
sognando vestiti eleganti
non ami i luoghi appartati
e non ti accorgi che urti i passanti

Ma soprattutto le librerie adori
perché qui puoi sognare
d'esser protagonista d'impossibili amori
e infine liberamente amare

Mi commuove la tua solitudine
ancor più mi attrae la tua inquietudine
e quindi vorrei da lontano
sfiorar dolcemente la tua mano

Dichiarazione d'Amore
Ricordati sempre
quando nei momenti
più bui e più tristi
le persone a te più care
ti avranno
deluso
rifiutato
tradito
abbandonato
io
non ti
deluderò
rifiuterò
tradirò
abbandonerò
mai
sarò sempre
con te
perché
sono morto
per te
sono risorto
in te   

Un'arida terra
Un’arida terraè morta e deserta
trafitta da un palo di legno a forma di croce
che si erge verso il cielo grigio
affollato di nuvole scure.
Sul legnoè appeso un uomo,
è umiliato e deriso,
le braccia ha aperte all’amore dell’uomo.
Perfidi chiodi gli trapassan le ossa
cadendo rigagnoli di sangue sul suolo.
Il tuo nettare rosso oh uomo dei dolori
trasforma la nostra secca terra
in un verde manto popolato di fiori.
Il nostro cielo grigio oraè ferito
da un raggio di sole.

Il sovversivo
Migrante vai per sperduti paesi
per sollevar i più vilipesi
e spezzar dei ricchi la tracotanza
e portar ai poveri la speranza

Sarà tuo dovere
smascherar ogni potere
e per questo sarai perseguitato
da ogni autoritario stato

Combatterai ogni oppressore
e tergerai ogni lacrima di dolore
portando a tutta l’Umanità
la sua sospirata Libertà

Qualcuno ti vorrà morto
anche se non farai nessun torto
sarai per sempre vivo
per questo sei tu il sovversivo   

Lamento di Giobbe
Piagato e oppresso
in questo luogo lercio
semplicemente per un tuo capriccio…
vorrei che le mie parole penetrassero
e bucassero le nubi
del tuo alto cielo
fino a giungere al cospetto
del tuo Supremo Trono
e come mano possente
da qui ti trascinassero giù in questo fango
in cui mi trovo…

Pasquino
Quanno ‘n questa piazza la notte se fà scura
aricaccio a l’indietro la paura
e prima che arispunti er mattino
m’avvicino a la statua de Pasquino,

me guardo intorno e quatto quatto
appiccico ‘n sonetto de soppiatto,
poscia me ne torno a casa de gran fretta
speranno che quarcuno me dia retta

ché ho compiuto pure oggi er mi’ dovere
ch’è quello de attaccà ogni potere.
Er giorno appresso ne la piazzetta me confonno co’ la ggente

ascorto ‘n zanta pace li commenti e ‘n dico gnente
e rido perché nun sà nissuno che Pasquino
se trova propio quì vvicino…

Bambino
Bambino indifeso che giaci nella culla
Senza i tuoi cari non puoi far nulla
Muovi vivace i tuoi piccoli piedi e le mani
Chissà se ora stai pensando al domani

Quando sarai grande dovrai emergere
Non ti far dal mondo sommergere
Abbi sempre a cuore la tua libertà
Con gli altri esprimi la tua umanità

Non so se sarai ingegnere o poeta
L’importanteè che tu segua la meta
E che voli in alto colla tua capacità

Ché tu possa esprimer la tua originalità
Non ti preoccupare te lo ricorderò spesso
Sii sempre e solo te stesso

Fragranza
Profumo d’intingoli
sugo fresco che dalla pentola borbotta
entra soavemente in me.
Ripieno di carne per ravioli
come similmenteè la ricotta con gli spinaci
cosparso di gorgonzola
e il tutto affogato
in un mare di ragù con pancetta
e salsiccia finemente tritata.
Il suo spirito si espande
prelibatezza divina
tra le stanze dalla cucina.
Continua con l’arrosto
e le patate al forno
la cui fragranza diffonde tutt’intorno
che suscitano in me
un allegro ricordo
confondendo l’odore col sapore
si tocca il paradiso dell’amore.
E si riprende con l’alito
della torta mimosa
con l’aroma del cioccolato
che completa le diverse tonalità
delle culinarie soavità.
Ché la gastronomiaè vita
piacer intenso di gioia infinita
che mi desta la domenica mattina
dal sonno tranquillo e profondo
con l’auspicio di un giorno giocondo.

Meravigliosoè il sole
nasce ad oriente
e un nuovo giornoè presente

Stupendoè il gabbiano
vola con soavità
nel cielo della sua libertà

Teneroè il bimbo
trasmette allegria
con la sua innata energia

Emozionanteè il libro
comunica dell’autore
lo spirito ad ogni lettore

Ma della donna il corpo
danza sinuoso e senza posa
è veramente un’altra cosa

Apparenza
Mi commiserano
e deridono
credendomi solo
ma non sanno
che ogni notte
ho una donna diversa
mora rossa o bionda
l’importanteè che sia perversa
e come superba onda
del suo mar sempre mia
cavalchi l’inquieta alcova
della mia fantasia

Hanno preso
il mio
corpo
l'hanno
bruciato

Hanno preso
la mia
intelligenza
l'hanno
umiliata

Hanno preso
la mia
coscienza
l'hanno
plagiata

Hanno preso
il mio
cuore
l'hanno
infangato

Non
hanno preso
il mio
io
li distruggerà

Libertà
Potente si erge
nel mar che lo sommerge
con superba maestà…
la Libertà!

Cancella ogni potere
è questo il suo dovere
in faccia ad ogni autorità…
la Libertà!

Spezza le catene
delle umane pene
con la sua tenacità…
la Libertà!

Lotta per l’assenza
di ogni forma di violenza
con la sua moralità…
la Libertà!

Erige l’uguaglianza
per mezzo della fratellanza
nell’umana dignità…
la Libertà!

Più chiara la rende
la meta a cui tende
la nostra personalità…
la Libertà!

Come bianca vela salpata
verso una terra inesplorata
in viaggio per l’eternità…
la Libertà!

La strega
Quatta quatta
la strega maledetta
mi ha iniettato
col suo spirito malato
nelle vene un veleno perverso
e da quel dì sono diverso
vado in giro come un ossesso
perdendo ogni mio possesso.
Sono folgorato
dal suo sguardo magnetico
e la ammiro appartato
facendo un sogno magico
la vedo giovane e bella
come una pulzella
vestita elegante
la sogno come mia amante
e mi ritrovo nella sua rete possente
ho perso tutta la mia mente.
Chi mi darà l’antidoto potente
per vederla com’è veramente
come le si addice
una vecchia strega meretrice…

Quando l’uomo
del quale ti sei innamorata
ti avrà umiliata
e derisa
perché con un’altraè sposato
ti solleverò dalla polvere
per innalzarti nel cielo infinito

Di ogni donna ammiro
il suo stupendo universo
cheè sempre unicamente diverso
ma con Te sola
la mia anima vola
al di là delle nuvole scure
nel cielo cosparso di stelle più pure
dove l'Astro imponente
la riscalda soavemente
con la sua luce splendente

Anche se mi hai rifiutato
anche se un altro hai scelto
anche se con lui
sorridi complicemente beata
anche se con lui
scambi tenere effusioni
anche se con lui
hai forti amplessi passionali
non puoi impedirmi
d'amarti
e quando un giorno
questa Tua felicità avrò accettato
e ne gioirò
sarà questo
il mio più puro
dono d'Amore
per Te


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