Poesie di Concetta Zanga


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Mi chiamo Zanga Concetta, Tina per la Comunity (se mi accettate) e sono nata a Napoli il 4 aprile del 1952, la mia infanzia è trascorsa in modo pressoché normale mentre l’adolescenza è stata un tantino turbolenta,dato i tempi che correvano(1968-1972).Nel 1980 mi sono sposata e sono vissuta a Roma fino al 1985. Dopo sono ritornata a Napoli dove vivo con la mia famiglia. Nel tempo libero (poco in realtà)mi diletto a comporre versi.

 

Poesie sull'amicizia
 

Tempo
Tempo, parola senza senso
che pure esiste e regola la vita,
tempo, che definisce l’infinito,
che cosa sei?

Un filo invisibile ci lega,
ciò che facciamo, e che diciamo
ha un tempo.

Tempo per vivere,
tempo per morire,
ma non c’è tempo per capire.

Addio all’estate
Azzurro era il cielo stamani
ma triste il mio cuore sentivo,
l’estate di sogno e di sole
ancor lontano dovea ire.
Non più più dolce stagione
mi avresti tenuta felice,
non più caro mio amico sole
avresti sorriso con me.
Nel verde cammin ch’io facevo,
qua e là grossi grappoli ardenti,
pareva ridesser felici e no,
non capivano me.
Sentivo lontano il silenzio,
che selva riempia quel mattino
e tosto pensavo furente al grido di tanti augellini.
Già più non s’udivan gli stridi,
già estate era volta altramonto,
già chiaro faceasi sentire
che autunno portava il morire.

Litigio
Stamane il cel coperto era di nubi
E l’alba rischiarar non lo potea,
il sole flebilmente comparia
ed io una gran tristezza avea in cor,
la mente mia vagava nel passato
ad un ricordo vivo dell’estate
quando io desideravo fosse inverno:
per rivederti, per stare conte.
Ed ora che quei giorni son venuti,
mi sei tanto lontana, ed io son sola,
più non mi guardi, più non mi sorridi
e se lo fai non viene dal tuo cuor.
Perché, mi chiedo, tutto questo amica,
per noi, la cui amicizia era invidiata,,
per noi, che vivevamo solo insieme.
Mi guardo intorno; l’alba è ormai inoltrata,
anche se il sole non può ancor spuntare
ci sono nere nubi su nel cielo che è scuro
e tanto simile al mio cuor, ed io lo guardo
come ad un amico perché lui cerca il sole
e io penso a te.

Nostalgia
A te
stasera non posso non pensare
e rime dolci voglio dedicare,
pur se lontano mi sei.
Ti voglio bene e, amica cara,
non ti so scordare.
Mi assal con nostalgia quel tuo sorriso
ne segue in corsa il tuo giulivo riso,
e come notte imbrun splendono stelle,
il guardo tuo mi vien da rimembrar.
Vorrei poterti dir cose, si belle,
ma lum d’autore, so di non aver,
ma se nell’aura dolce un suon ti sveglia,
ricorda: è il cuore mio che pensa a te.

Malinconia
Il passato ha un sapore di malinconia,
tu non devi più pensare amica mia
io lo so! che vivi solo di ricordi ,
ma non è giusto sei giovane! Hai il mondo
son solo 15 gli anni della tua vita,
perché fuggi il presente e ti rifugi dove non c’è più niente?
Non c’è luce nel sognar cose passate,
non c’è amore perché non ritorneran
i tuoi giorni passan lenti senza gioia,
e il tempo va e non si ferma mai.
Cosa farai quando sarà passato?
cosa offrirai a Lui che ci ha creato?
Lo lasci scorrere come acqua tra le dita
lo guardi inerte senza vivere la vita,
un di verrà il tramonto, sarai sola,
cosa ricorderai quel giorno allora?
Sorridi! godi la vita amica! è una
E mai, mai più ritornerà.

All’amicizia
Pur se a volte scordar ti vorrei
pur se lungi da te vorrei star
non è facile credi,
giammai l’amicizia non può tramontar.
Se non tornano i tempi d’allora
se pur tu sei diversa, Rosy,
l’amicizia nel cuor da calore
e mi fa rimembrare quei di.
Quanti giorni sereni e lontani,
quante spemi di sogni bambini,
quante corse per gli atrii assolati!
facevamo in quei giorni Rosy!
Dal mio cor sgorgano frasi dolenti
chè al passato staser vo’ vogar,
ma cambiammo pur noi con il tempo
e siam giunte nella bella età!
Non son corse, ma passi eleganti,
non son sogni ma quasi realtà,
non siam bimbe siam donne già grandi
e amicizia al passato NON VA.

Ricordo
Dolce splendor di primavera in fiore,
qual sogno questa ser mi desti in cuore,
qual dolce mormorar mi par d’udire,
quand’odo nella brezza lo stormire.

Vaghi pensier, vaghi sognar soavi,
di dolce speme di quel tramontare,
com’è mutata ogn’or quest’alma mia,
com’è di nostalgia riempito il cor.

Sol tu, che a niuno puoi mostrar pensiero,
sol tu m’aiuti al confidar mistero
e nel silenzio d’aureo tramontare
pur resto e cerco causa del mutare.

Ma il cor dal triste scoramento muove,
quell’aria di seren ma senza sole
e nel baglior che vespro annuncia e freme
parvemi udir tramonto d’ogni speme.

Levossi verso il cel lo sguardo mio,
mirò l’azzurro intenso e il suo chiaror,
e nel ricordo ancor pungente e mio,
fremetti al rimembrar quel folle amor.

Nel mio doler compresi il mio cambiare
e ch’era amor più non potei negare

Quindici anni
Pieno di gioia il cuor mi si è destato
l’ora non vedevo, anche se triste si!
ti avrei trovata, il riso tu l’avrei io suscitato.
Dovea per te, essere un di sereno,
vedevi il fiore dei tuoi quindici anno
e questo, a mio parer, dovea
scaccia i dubbi e i tristi affanni .
Rosaria amica mia, devi sperare,
l’unica forza è proprio la speranza,
pensa che adesso siamo ancora insieme,
sorridimi, non rattristarti più.
Il mondo ti appartiene, hai quindici anni,
mai più li avrai non li sciupar così,
sorridi, mostrami che lieta sei
dimentica fin tanto siamo insieme.
Non sono questa cara le sventure,
non devi piangere per banalità,
passerà il tempo comincerai il futuro,
e questo ti parrà meschinità.

Rosa
Staman col sol splendente e il cor giulivo
son sorta dal sognar di notte fonda;
son sorta e m’è sembrato il mio destar
quello d’un fiore ceh voglia germogliar.

Lesta son corsa là verso il mio mondo,
che m’attendeva che facemmi leta
e come per fulgor di sol giocondo,
io pur mi risentia di quel chiaror.

Oh! l’alma come mi paria leggera,
oh! sogni di speranze mai sopite
oh! mondo di beltà pur mai mutato,
che gioia, col nuovo di tu m’hai donato.

Che fosse di sicur, non saprei dire
ma certo mi parea di rifiorire
ed eri tu che tanto mi mutavi
tu che com’ero mi facevi tornar.

Dolce passato di un signar lontano
dolce tornare di un mondo d’allor
mi par rivivere mi par di restare
e tutto ciò lo devo ad un bel fior.

Rosa che ancor m’olezzi e mi fai viva,
rosa che ancor ritorni nel mio cuor,
quel posto non perdesti pur se amica
non mi volea più bene come allor.

A te ripenso come ai dì lontani
a te mi volgo pur se t’allontani
e come pur ti dissi in quell’albore,
tu t’allontani nel fulgor del sole.


Alba
E’ l’alba di un nuovo mattino,
che sorge sul mondo,
il sole s’affaccia un po’ timido dal buio profondo,
scacciando le nubi di un’afa che cpprime e circonda
la terra d’estate.

Già s’odono i canti d’uccelli che spiccano il volo,
lontano un vagito di bimbo accompagna un richiamo,
la gente si desta alla vita nel solito modo
e riprende il lavoro dove l’avea lasciato.

Ancora sui volti risplende la gioia dell’estate,
si ferman tra loro, s’intreccian saluti e risate:
dov’eri? Che hai fatto? Di certo ti sei riposato!
Son queste le frasi che ascolta il passante per satrada.

Ma il tempo che scorre veloce per tutte le cose,
ben presto farà ritornare la vita com’era.
Di nuovo il lavoro, lo studio, l’impegno d’ognuno,
si riprende daccapo a sperar nel futuro.

Cagnetta nera
Cagnetta nera che dal divano guardi me che scrivo,
hai un aria strana, pare che mi sorridi,
ora che finalmente ti sto accanto,
e non mi muovo e non ti sto guardando.

Tu forse pensi che solo a notte fonda,
puoi star con me tranquilla e non temere
che m’alzi e me ne vada per mio conto
e t’abbandoni sola ad aspettarmi
per ore e ore finchè ti torno accanto.

Estate
Nel cielo brillano gli astri fulgenti,
scende la notte scompare il sole,
il nostro modo respira piano,
nel gran silenzio dopo il calore.

Se ascolto intorno non odo
il canto dei passerotti, degli usignoli,
tutto s’arresta, nulla si muove
l’estate stanca ci opprime ancora.

Manuela
Se guardo quei tuoi occhi di bambina,
io rivedo me …
Son dolci, ma attenti e severi
se si sbaglia con te.

Non so immaginarti nel tempo
quando penso a te:
Chissà cosa farai? Cosa diventerai
tu che già saggia sei.

Mia cara, sorridimi adesso,
che parlo di te,
ricorda bambina il tuo volto dolcissimo è,
la luce risplende dagli occhi ed illumina il cel.

Manuela,
bambina non scordarti di me.
Un giorno che spero lontano,
anche tu te ne andrai,

mia cara le ore passate dimenticherai
mi resta soltanto sul foglio
un verso e una rima a parlarmi di te
Manuela bambina.

Amica
E’ tanto tempo che più non ti scrivo,
è tanto tempo che non penso a te,
a te che fosti amica nel passato,
e che nel tempo non ho visto più.
Quanti ricordi ci legano ancora,
ricordi dolci della gioventù,che a
volte mi si affollano alla mente e
insieme ricompari pure tu.
Stasera ti ho sentita , amica mia,
sembrava tutto come tempo fa
avrei voluto dirti tante cose,ma
le parole non seppi trovar.
Avrei voluto dirti,per esempio,che
Un’altra come te non la trovai,che
L’amicizia che per te provai,forse
Fa parte della verde età.

Perduto
Vorrei guardare nei tuoi occhi
e trovarci la gioia
vorrei guardare il tuo sorriso
e bearmi di esso
vorrei vederti correre e
venirmi incontro
vorrei leggere il tuo cuore e trovarci l’amore
Vorrei poterti dire che
Non ti ho dimenticato che
In tutto questo tempo niente
È mai cambiato
Vorrei poterti prendere e condurti lontano
Ma mi guardo intorno …
È vuota la mia mano!

La mia strada
Un viale alberato,un sorriso,un saluto,
riconosco la strada …
quanta gente che passa, che si ferma a
guardare,un viandante sbadato che ti urta e non vede,
un bambino che urla, una macchina frena,
un negozio si accende: E’ già scesa la sera.
Sembra un popolo in festa chi è di fretta e
Chi no,quanta gente che passa,quante anime perse,
non conosco nessuno,non mi salutan più,ma
cammino lo stesso, vado ancora su e giù.
Cerco invano qualcosa che non troverò più
Forse è il tempo perduto della mia gioventù.

Regalami un sorriso
“Regalami un sorriso” diceva una canzone,
regalami un sorriso è quel che dico a te,
a te che stai soffrendo di un male acuto e grave,
ma che ne son sicura,poi ti abbandonerà.
Ricorda com’è bella la vita,i suoni,il mondo,
ricorda l’amicizia,la tua felicità.
Ritorneranno i giorni di pace e di allegria e
Tutto questo,credi,un incubo sarà.
Un incubo vissuto con occhi aperti e opachi
Nel dolore si cresce questa è la verità.

Musa
La nostra musa più non ci appartiene,
va e viene come il vento ogni mattina
se il sole splende e lei non ci è vicino
non versi né parole al cor ci ispira.

Vorrei che ritornasse come allora
quando bastava a noi la sua risata e
parlavamo di dolci canzoni,
di versi ameni e di vita passata.

Triste nel cuor sento la nostalgia
come un raggio di sole è la poesia,
se l’alimenta il cor la mente vaga
ritrova le parole,ed è rinata.

Amici
E’ importante svegliarsi al mattino e sorridere al mondo,
prima che affanni e dolori riemergan dal fondo,
dove il sonno, benefico amico, li ha spinti lontano
e soltanto i sogni ti hanno tenuto per mano.

Nella luce dell’alba ritrovi la gioia della vita
ti sovviene alla mente il sorriso dolce dell’amico,
le risate e il piacere profondo di trovarsi ancora,
e trascorrere ore serene mentre il tempo vola.

Nell’attesa, mi chiedo che cosa sia mai riaffiorato,
sembra quasi che dentro di noi ci sia stato un passato,
come chi si ritrova da un tempo remoto e lontano
e incontrandosi appare felice e si tende la mano.

Sono questi i momenti più lieti che offre la vita.
Quando stai con amici sinceri, la gioia è infinita,
non importa se il tempo cammina
e il futuro è in agguato,
con incognite e pene che fanno scordare il passato.

Ignorami
Se mi guardi,
e non ti piace quel che vedi…ignorami!
Se non dico,
Quel che ascoltare vorresti…ignorami!

Non tentare di convincermi a cambiare,
non provarci, con dolcezze da mangiare,
non credere di potermi trasformare…ignorami!

Al mattino, quando spunta un nuovo giorno,
noi ci guardiamo, sorridendo intorno,
siamo gli stessi, eppur siamo diversi,
e tu, se non mi riconosci…ignorami!

Non infrangere l’intesa tra di noi,
semplicemente…ignorami!

Lady
Tu, gioiosa mi accogli
al rientro da ogni sortita,
mai sazia di coccole e baci,,
mi lecchi le dita,
sei dolce, fedele mia amica di ogni momento
e credi, lasciarti da sola,
talvolta è un tormento.
Non chiedi, non parli, sei paga di starmi vicino
è questo il tuo amore per me,
nel tuo modo canino.
Sospiri già paga, se sol la mia mano ti sfiora,
ti accoccoli lieta ai miei piè
mentre il giorno scolora,

Presagio d’autunno
Era dorato il giorno stamattina,
di mille luci s’accendea la via.
Quand’ecco a un tratto: un rombo
ed un bagliore.
Hanno coperto e cancellato il sole.
Nere si rincorrevano le nubi;
dall’orizzonte hanno raggiunto il mare
han superato i monti e le contrade
e la città s’è immersa in un cupore.
Sono spariti i bimbi dalla via
coi loro giochi e le fresche risate,
e il coro degli uccelli s’è placato
mentre rombando s’avventava il tuono.
La pioggia, infine con violenza è scesa
tutto scuoteva il vento con furore,
era lontano, dimenticato il sole,
la dolce estate stava andando via.

Se te ne vai
Se te ne vai
Se te ne vai
non ci sarà più niente ad attrarci per la via.

Se te ne vai
non avremo più niente da dirci tra di noi.

Il sole brillerà invano nella via
l’estate brucerà il suo calore, invano.
Noi, frettolosi, passeremo, là, dove
eravamo soliti fermarci, e ricorderemo
giorni migliori, quando un tuo saluto o una
risata ci rendeva più ilare la giornata.

Se te ne vai,
triste sarà la via
e in ogni cuore regnerà malinconia.

Vivi
Vivi con noi il tempo che ti resta,
tu lo sai che il domani non esiste,
ogni attimo è un dono della vita,
ogni momento è di una gioia infinita.

Non pensare al passato che non torna,
pur se ti ha reso quel adesso sei,
non ricordare il dolore e il bisogno
pensa che adesso non ce l’hai.

Le delusioni sono il pane della vita,
i dolori sono parte di noi
ma c’è tanta forza in ogni uomo
che la ripresa è pressoché infinita.

Vivi! Col sorriso e nella gioia
Per noi sei importante ormai,
non pensare a quanto tempo ti resta,
perché tanto non lo sai.

Per te
Ti ho pensato nel silenzio della notte,
ti ho cercato al sorgere del sole,
ho camminato tra la gente senza meta,
ho osservato ogni volto, ogni sorriso.
Ho trasalito credendo di vederti,
come una luce che illumina il buio:
la speranza si è accesa nei miei occhi,
or che mirando il volto di un bambino,
simile a te io l’ho veduto.
Ho vagato tra la gente senza meta,
non potendo fuggire i miei ricordi:
ti ho ritrovato in ogni strada, in ogni via,
correvi disperato ti eri perso,
mi sei venuto incontro, mi hai sorriso,
e hai cancellato il pianto dal mio viso.

Vita
Un seme, una pianta,
un fiore che sboccia.

Una nube, una goccia,
la pioggia che scroscia.

Un lume, una casa,
una donna in angoscia.

Un grido, un vagito,
un bimbo che nasce…
Vita!

A Clory
Lucciole che nel cielo brillano
di stelle accendono gli occhi tuoi,
vibrano di attesa tenera,
con nuovi ritmi i sensi tuoi.

Giovane, sei troppo giovane non puoi comprendere
ma vuoi provare, cose che una volta apprese
ti potranno fare solo molto male.

Credimi!
Questa fretta è inutile,
pensa prima a crescere,
l’ora arriverà e saprai riconoscerla
solo se avrai atteso la tua giusta età.
Quando come la crisalide
che lascia il bozzolo e la farfalla fa,
tu, dorata e splendida potrai volare senza velleità.

A Napoli
Non trovo le parole, per dirti quanto t’amo,
quando ti guardo al sole,
che tutta ti colora, che illumina le strade, i vicoli, gli anfratti,
i punti più remoti e pur cari al mio cuor.
Non trovo le parole
quando m’incanta il mare, che bagna le tue sponde,
col suo azzurro fulgor
e in lontananza scorgo, la piccola barchetta dove lancia la lenza,
cantando il pescator.
E, a sera, spunta in cielo serafica, la luna,
con le ridenti stelle che circolo le fanno.
Ritorna il pescatore stanco alla sua dimora,
mentre di un'altra vita si ammanta la città.
Non trovo le parole…
per dirti il mio dolore, quando nelle tue strade e meglio non passar.
Progenie turbolenti ne sporcano il candore,
è duro il loro cuore, è dura la città.


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