Maledetto vento
Maledetto vento
ruba la voce ai lupi
stridula il valzer alle canne
confonde prede e predatori
e arbitro imparziale
fra due mani a fermagli
di gonne e capelli
fa vincere l'imbarazzo
tra un pubblico
di nasi e sorrisi
Vibra antenne
e le notizie arrivano in playbak
qualcuna s'impiglia a una paresi
poi cade nella nebbia dello schermo
e bestemmia
Come monello
bussa alle porte e poi scappa
a nascondersi dietro gli angoli
a vedere chi s'affaccia
e qualcuno nel dolore
apre a una speranza
Invola giornali
li posa sott'occhi
di chi non avrebbe mai letto
e una foto tappeto a una scarpa
e muore l'ennesima volta
Maledetto vento, rigattiere di aliti
somma i lamenti dei morti
e li scaglia nelle orecchie sbagliate
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Al telefono
Nel dormiveglia,sudato masticando aria
balbuziente rispondo al telefono
qualcuna dice..lei fortunato è stato estratto
al che io fulmineo con le mani al petto
a confermarmi integro e forse anche pettinato
rispondo..guardi non c'è stato nessun terremoto
non ero io sotto le macerie
forse ha sbagliato numero
poi mi rendo conto
che il sisma devastante era nell'anima
e le macerie cupi pensieri nel cervello
e quello squillo mi stava salvando
Ringrazio e dico
non importa del premio telefonico
un incubo mi stava schiacciando
e la sua bella suadente voce Signora
m'ha fatto volare tra delizie in cielo
Il gatto capisce tutto,miagola
geloso mi graffia,arriccia la coda
e mi riporta alla vita di sempre
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Risvegli nel vento
Verdi porri sui rami
semafori al via
d'intrighi
a uccelli e farfalle
e i raggi del sole
a indicare prudenza
Il vento pettina l'erba
a feste sfuggite a
calendari
poi manda messaggi
in bottiglie di
plastica
non li legge nessuno
tranne una gazza
che va a riferire
il tempo sprecato
in un surrogato
a un amore analfabeta
Si truccano ulivi e
cipressi
per morte e rinascita
e il fogliame tremante
un tintinnio di monete
che pagarono il bacio
sbagliato
Spruzzi di pioggia
a dissetare il perdono
a temprare preghiere
roventi
a muschiare cuori di
pietra
Le campane allenano il
bronzo
a suonare distinguo
tra falchi e colombe
e sottolineare il
soffio d'ali
degli angeli in festa
Da: Vite Tremule
Bilancio
Le domeniche
indici di scadenze
e pioli di una scala
per raggiungere
il trampolino del
baratro
Gli specchi
biblioteche di miraggi
discordanti
tra luci e ombre
giocano a rughe
e a conciare pelli
col bisturi dell'anima
e una roulette
col cuore a pallina
a fermarsi sull'umore
L'orizzonte un podio
a salirlo la coda ci
precede
e sposta il traguardo,
ripartire, premio
all'infinito
La terra, una placenta
avara,ci riavvolge
dopo averci mandati
a scuola dal tempo
e Lucignoli finiamo
tamburi
percossi da litanie
lente attenuate
fino a perdersi nei
ricordi
rottamati
Da:Sorrisi Pignorati
Politicanti
Vinili suonano in
incaglio
futuro semplice e
anteriore
identici al disincaglio
beneficio d'ago e
spirale
Plurale maiestatis
a incoronarsi
e a svaporare colpe
al rammarico d'orecchie
indomite,drogate al
ritentare
Lupi lanosi e pecore
impellicciate
al sacrificio
sull'altare
si scambiano i vestiti
sotto occhi attenti di
stilisti
pastori e macellai
Poveri agnelli
appena nati in arduo
compito
portare al cielo
senz'ali
i peccati del mondo
Tra fumo e nuvole
sorteggio di Santi
e chi non è pescato
implora al vento
speranze
in nicchie stracolme di
calendario
ove la luna fuori gioco
ingrassa e dimagrisce
semina e raccoglie
brinda e travasa elisir
Da: Vetriolo
Insonnia
A volte anche le pecore
soffrono d'insonnia
si mischiano irrequiete
e non si possono
contare
poi si passa alle
stelle
e qualcuna si spegne
zigzagando confondendo
gli occhi
Perdono olio sulla
fronte i pensieri
sferragliano
nell'attrito
e sommano anni andati
a quelli incerti che
rimangono
ma la matematica
rifiuta calcoli
imprecisi
e segue i battiti del
cuore
subito fuori tempo
impaurito dal segugio
bussa ai respiri
A volte basta un ragno
sul soffitto
che tesse un'altalena
a un piccolo ricordo
e al dondolarsi
un bagliore nella mente
cometa al sorriso
di un amore
lontanissimo
ci guida a un'illusione
del ieri nel domani
consegnati al sogno
che rigoroso vampiro
si dilegua all'alba
Da: Sorrisi
Pignorati
Marzo
Occhi inzaccherati
lustrati da sbadigli,
il caffè lo prepara il
ghiro
il merlo ha già
pranzato
E' tutto un alitare
che il vento arruola
a fruste di risvegli
Figlie di qualche
peccatuccio
del sole sulla terra,le
primule
in gara con le viole
perdono a profumo
e a mezzogiorno
s'afflosciano
al vanto di luce del
padre
Contadini,pettinano
insalate
le lumache divorano la
forfora
poi passano
all'intarsio delle
foglie
e qualcuno avvelena il
disegno
Cambiano suono le
campane
cover a lamenti su una
croce
e al tintinnio di
monete sugli ulivi,
Pasqua è nell'aria
col suo grigiore nel
sereno
e un misticismo
malinconico
Da:Vite Tremule
Acquisti compulsivi
Piccoli acquisti ogni
giorno
punti e virgole
all'irrequietudine
nuovi cartelli stradali
letti a modo proprio
alle speranze perse
a giocare a nascondino
Cianfrusaglie
evocano paesaggi
mondi lontani
per fuggire da noi
stessi,
sono grimaldelli ad
aprire
anche se abbiamo la
chiave
prigioni dell'anima
Eterni bambini
con giocattoli da
adulti
strappano un sorriso
e poi annoiati li
rompiamo
per piangere e farci
consolare
con nuovi regali
Oggetti, emblema al
possesso
del mondo in miniatura
da ingigantire con
fantasia a dismisura
e come bolle di sapone
esplodono
e di nuovo a soffiare
fino a quando
l'illusione muore
Oggetti alle pareti
riferimenti nel vuoto
medaglie a orizzonti a
misura
ci tengono al sicuro
dall'ignoto
in eterno bacio tra
cielo e terra
e invano il sole
censore
a schiodare le labbra
Oggetti al collo, sul
polso
a cresimarci le carni
e piume lustre di
pavone
a
ruotarle,all'indifferenza
Da:Normalità
Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Lungomare a febbraio
Salutano le palme
mosse dal vento sul
lungomare
risponde un cartone da
pizza
un gatto che ha
licenziato il padrone
e la borsetta di una
prostituta
Non fa nè freddo né
caldo
e qualche respiro a
zonzo
non sa da che parte
stare
e cerca uno starnuto
o un colpo di tosse
per involarsi oltre la
noia
Nello sciabordio il
mare
canta l'eterna litania
schiaffeggia gli scogli
e ubriaco si culla
sproloquia vocali
risorte
le arrotola al silenzio
indomito
Rutti del progresso
attenuati ai posteri
i rumori dei motori
contano marchette di
magnaccia
e il peso di anime
alleggerite
sulla stadera delle
colpe
oscillante in assensi
ai peccatori
Rotola una sigaretta
accesa
figlia abortita di una
stella
che in terra ha
illuminato
ciglia e spasmi a
cottimo
Da:Sorrisi Pignorati
Coda d'inverno
Affetta le nuvole
il sole con le sue
spade dorate
poi le affila sui rami
e pulsa la clorofilla
su brufoli verdi
I torrenti perdono
flusso
e da baritoni a voci
bianche
e l'erba morta ai lati
si ravviva,danza e
applaude
L'inverno,un cane
pulcioso
ha abbaiato a tutti
e ha morso qualcuno,
stanco perde il pelo
tranne sulla coda
da usare a frusta
in difesa alla muta
Intontiti
vecchi e lucertole
assorbono calore
con ansimi e sbadigli
e paura d'essere
predati
Campi Arlecchini
pezze di contadini
cucite da merli,
a volte il filo si
spezza
e sostituito da una
scia d'aereo
Qualche bavero
abbandona le guance
e le carie martellano
gli occhi
Da:Quando Gli Alberi
Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Nuove icone
Prima i poveri
speravano
ambito premio celeste
ora che qualcuno muoia
e meno dividenti a
briciole
La croce cementata sul
cuore
era un confine
tra anima e ragione
poi un bambino insonne
vide che la mamma
era la vera befana,
morì la favola
informò tutti grandi e
piccoli
e da grande pensò
che Dio fosse umano
e con troppi
difetti,più dei suoi
Un tempo nelle case,ai
muri
stampe d'icone
Bizantine
e bastava un lampo,un
tuono
un diamante d'acqua
a rubare una spiga di
grano
e subito a baciarle
e con la mano destra
a simulare
d'inchiodarsi
tra cielo e terra
all'orizzonte
ora invece al miraggio
d'oro giallo e nero
e per averlo a ogni
costo
con la lingua biforcuta
a pulire parti intime
negate al sole
a camaleontici Santi in
terra
Da:Sorrisi Pignorati
Quartieri
Camerieri a grilletto
fabbricanti d'ossequi
e commesse frigo
di denti a parentesi
in turbine domata
Pittore il sole
dipinge con oro e pece
in cornice di fumo e
piombo
Gusci di lamiere
occhi multicolore
guerci lampeggianti
a veglia d'asfalti
zebrati
e diagonali di
spartizioni
Furti riflessi
vetrine dirimpettaie
pomeriggi grigi
a scarpe batocchio di
noia
Gare di pistoni
al capolinea dei rumori
per una coppa di
silenzio
unta d'acqua Santa
Tacchi a spillo e
minigonne
aste e bandiere a
illusori approdi
a penne ossa di cani
sfuggite a solletichi
di mani
Alberi, ponteggi di
sogni
smantellano foglie
ammucchiate a cuscini
di passeri
a monete di passi
Da:Quando Gli Alberi
Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Sconcezze
Oggi per trovare un ago
nel pagliaio
basta una potente
calamita
invece per trovare
certi impiegati Statali
ci vuole la guardia di
finanza
se non addirittura
intere forze di polizia
Accantonando il fatto
che gli asini lavorano
e i politici oziano
tra loro non c'è altra
differenza
entrambi ragliano e
rubano
i primi i soldi, i
secondi il fieno
a fine carriera gli
equini finiscono al
macello
i politici alle Maldive
Arresti e arrosti
domiciliari stessa cosa
il recluso mentre
cucina
a causa del calore la
vocale e
si deforma e chiude il
cerchio
e il tribunale in
appello
ordina all'imputato
l'acquisto
di un nuovo barbecue
Da: Poesie Cialtrone
Ricordi
Gendarme corrotto,la
noia
s'addormenta
e entrano senza bussare
cacciano i pensieri
buoni
assoldano quelli
cattivi
saltano dagli occhi
funamboli sulle rughe
bevono sudore
giocano col cuore
a farlo sorpassare
dall'orologio
Mondo in bianco e nero
e una voragine che
trascina
la speranza nella
nebbia
fino a un punto fisso,
il dolore
A volte basta una
folata di vento
a scuotere una porta
e i gaglioffi impauriti
si dileguano
temendo sia la
coscienza
a indurli al baratro
Certi ricordi
nei cassetti della
mente
sono brutta copia
della nostra esperienza
su foglio nero
letto in controluce
e servono a
testimonianza
che abbiamo corretto
il tema della vita
Da:Sorrisi Pignorati
Italia
Lingua d'europa
strappata nel mare
ora alla mercè
di squali e mosche
e a pararli un'esca
rifiuto d'ogni fauce
Vista di profilo
sembra un cane
col cranio fracassato
ai confini
con i piedi sott'acqua
e la coda alzata
a invito di copule
E' una bilancia
ove ognuno mette il suo
peso
e lo scrive allo
specchio
sulle schiene degli
altri,
a farselo leggere
sgradita sorpresa alle
spalle
Galleggia a puzzle
scomposto sull'acqua la
storia
e ad assemblarlo
mancano i morti
sepolti d'inchiostro
Bandiera bucata
tirata a coperta
e chi più dorme
congelato all'addiaccio
Tagliola con esche
immolate
premiate con medaglie
di cartone dorato
incorniciato da denti
cariati
Italia
prostituta a cottimo di
rimando
e i clienti pagano
con inchini al senno di
poi
e ostie di filigrana
Da: Sorrisi
Pignorati
Anomala giornata
Ho visto un uomo camminare spedito
con due bastoni, uno per ogni mano
sembrava un pastore a vuoto senza pecore
oppure erano di vetro o forse in cielo
camuffate da nuvole malintenzionate
-un amico m'ha detto stava facendo trekking
ovvero pascolare all'Americana
Il tempo non passa mai
come fosse zavorrato dalla noia
e ho truccato l'orologio pigro
con un bilanciere più veloce
ma in divergenza con le campane
e ho insultato il parroco
che ha risposto disegnando
con la mano quattro punti cardinali
Ho cercato con arguzia di spiare
la mia amata sconosciuta
ladra d'ogni mio pensiero
che danzante proiettava ombre Cinesi
dietro una tenda trasparente
e sgomento l'ho vista più lontana del solito
dal mio cuore solitario, sofferente
poi mi sono accorto che avevo
il binocolo al contrario
Tornato a casa ho acceso la televisione
cercando d'interagire a un dibattito,
tutti mi guardavano e nessuno rispondeva
e ho lanciato sullo schermo una scarpa
e nella nebbia sono scomparsi tutti
Stanco sono crollato sul divano
e nel sogno il professore d'Italiano
urlava dicendo che per rivendicare
il manico d'una zappa si scrive
manico mio e non manicomio
fatto sta che mi sono svegliato
con un pigiama allacciato da fibbie
Da:Poesie Cialtrone
Rose
Rose
mediano, attenuano il
dolore
esaltano la gioia
a volte finiscono nei
bordelli
e non vedono l'ora
d'appassire
Hanno spine per
difendersi
passano dall'ostico al
suadente
fino a pungere un dito
per una goccia di
sangue
asciugato da labbra
d'amore
o d'apprensiva madre
Spesso usate a cavallo
di Troia
e ogni petalo un
soldato
malintenzionato
Sarebbe meglio
lasciarle nel giardino
a occhi senza secondi
fini
e ammirarle dono del
creato
Da:Pensieri
Alternativi
A
volte le stelle
Occhi di topi
spiano per rosicchiarci
i sogni
Sono monete d'oro
date al cielo in
acconto
da fidanzati
per far durare eterno
l'amore
ma poi non hanno
versato il resto
Sono lumini di angeli
a veglia di preghiere
abortite
-sono isole senza notte
dove anime premiate
festeggiano
-sono abat jour di
Santi
per tracciare i nostri
destini
-sono lucciole di
primavera eterna
per addormentare
bambini
che lasciarono la terra
-sono semafori gialli
tra peccati e
redenzioni
o semplicemente
girasoli
a ruotare al volere di
Dio
nel suo giardino
notturno
Da:Sorrisi Pignorati
La mia terra
Schiene d'asino le montagne
bandiere di scalatori le orecchie
placente le valli
corvi e volpi gente al pasto
-Nei torrenti
frigoriferi e copertoni
titanic lillipuziani
-Facce pennellate
a raschio di tavolozze
e setole perse
al salto di rughe, la barba
-Fiati vorticanti
a denti rubati da labbra
e lettere mitragliate
a cenni d'occhi il dialetto
-Bouquet di falasco e lupinella
al matrimonio dei ragli del tempo
-Stecchi di zucchero filato
a premio di bambini adulti
gli alberi d'inverno
nella mano del destino
-Alba e tramonto
uguali visti su una foto
nel bunker della speranza
Da:Sorrisi Pignorati
L'orologio
Esca di una falce cieca
nella trappola del
tempo
Da:Sorrisi Pignorati
C'è
C'è chi fa cure dimagranti
e chi va occulto dal mago
per riempire a traveggole lo stomaco
ma il compenso al consulto
ingrandisce con lenti la fame
C'è chi lavora col fiato di mostri sul collo
e chi sollazzato,imboscato
tra paradisiache nuvolette
da paffuti sorridenti angioletti
C'è chi impreca sciagure
per il vanto di prestare soccorso
e chi soccorre per pareggiare
sereno il male che ha fatto
altri solo per essere utili e basta
Le lavandaie croniste dell'epoca
oggi sostituite da giornalisti
che hanno lavatrici elettroniche
e sul maxi schermo condiviso il lavato
Nessuno beve più alle fontane
e la stessa acqua diventa elisir
in una bottiglia di plastica
con etichetta a elenco di calcio e metalli
La gente fa elogi sulle cose mediocri
affinchè chi li riceve perseveri
e mai in lumi s'evolva
e a oscurare gli elogianti
su troni di cartapesta dorata
Oggi se parli nessuno ascolta
tranne se nel discorso a prescindere
s'ode qualche parola prezzemolo
in prestigioso Inglese storpiata
Pochi, rari, lontani dalle cose che ho scritto
e si riconoscono nella loro aureola di solitudine
dal sorriso nel vuoto che non cerca consensi
e dagli occhi che non guardano mai alle spalle
Da:Poesie Cialtrone
Insonnia
Convegno di ricordi
vengono da lontano
litigano per un podio
e i capelli li
transennano
la luce l'arresta
un libro li punisce
un sorso d'acqua
li fa scivolare
nel dimenticatoio
L'orologio arranca
zoppica la lancetta dei
secondi
quella dei minuti
tossisce
quella delle ore dorme
e nullo lo sprono del
polso,
arreso avvita e svita
valvole al sudore
Il soffitto,piede del
cielo
a simulare calco
e gli occhi a porsi
cuscino
poi cadono su una foto
dal volto Leonardesco
anche se la mimica
allude chiara al dolore
Fuori, tutto calmo
la notte pascola la
pace
ma qualche pensiero
lascia l'erba e
danneggia
il mio orto
Simula l'oblio l'Abajur
le lenzuola il mare
tempestoso
e il vecchio crocefisso
finalmente da faro
indica l'approdo
ricorda i tanti marinai
con rotte di speranze
sugli abissi dell'anima
Getta l'ancora il cuore
si stendono i nervi
a unica corda
d'attracco
Da: Quando Gli
Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Vento e pioggia
Il vento bussa alle finestre
La pioggia frusta alla cieca
Ululano i camini
I lampioni rubano il lavoro ai semafori
Le foglie diventano francobolli
di missive da inventare
Le pozzanghere,specchio di mago
che ha dimenticato i trucchi
Le macchine arano l'acqua
e seminano piombo
Alcuni ombrelli imitano tulipani
I vecchi soppesano virtù dimenticate
i bambini silenziosi, impauriti
che qualcuno possa rubargli il pianto
e le mamme facciano carezze altrove
I cani si scrollano l'acqua a spruzzi di prete
e benedicono chi ha peccato
Le nuvole si litigano i paesaggi
-Affoga l'inchiostro
di un biglietto d'addio
-Sul campanile un igrometro
con le ossa fradice chiede la pensione
e l'orologio innamorato
cerca scalciando di riscaldarlo
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Il forestiero
Dopo l'ultima curva
arrivò nella piazzetta
con la sua fontanella
con tosse eterna,
i vecchi saldati alle
panchine lo
fotografarono
e si scambiarono le
diapositive
subito stampate sui
loro volti arcigni
ove le rughe trincee
d'anni senza resa
e qualche dente
appiglio di verricello
a saliva
Un cane serpeggiò la
coda
a simulare
inafferrabilità del
tempo,
il forestiero si tolse
il cappello
parò una mosca,guardò
il cielo
frustò l'afa,omaggiò un
sorriso al nulla
che racchiudeva tutto e
troppo
A effetto domino le
tende a fessurarsi
e gli occhi a
nascondino dietro nasi
e qualcuno schiacciato
sul vetro
a deformare a scudo la
figura
Solo Lei lo riconobbe
alò le ciglia al volo
d'una lacrima
e un ricciolo innevato
fece da binocolo
ingrandì il volto
marmoreo
levigato dal dolore
La storia non va oltre
a Lui bastò il luogo e
andarsene
a Lei averlo rivisto
senza farsi notare
Due sogni mai spenti
s'attizzarono
per riscaldare due
malinconie
nel limbo freddo
dell'anima
Da:Quando Gli Alberi
Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Notte d'un poeta
Una lampada al terzo
piano
illumina i versi d'un
poeta
troppo brevi per
spiegare
troppo lunghi per
nascondere un amore
La luce ha dei sobbalzi
come atterrita dal
dolore
o a voler spronare la
speranza
forse a segnalare un
cuore in panne
Nella stanza una
farfalla
sul vetro della luce
ha trovato i suoi
tropici
e con le ali imita la
brezza
su una palma impigrita
e nel fruscio di seta
s'incanta la penna
S'apre stridula la
finestra
s'affaccia una
sigaretta
attizzata da spasmodici
respiri
e semaforo a smistare
in giro sogni giusti
Tre versi recitati
danzano nell'aria
poi divorati da un
pipistrello
affamato di solitudine
e mistero
La luna allatta le
stelle
indisciplinate a
svezzarsi
e qualcuna scalciata
cade
oscurando il lampione
lasciando al buio
una stridente rima
che il poeta cercava di
limare
Il miagolio del gatto
reclamo ad altri
intenti
e una mano culla di
nervi
accartoccia il foglio
arato
lanciato nella notte in
rifiuto a leggere
Da:Quando Gli Alberi
Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
La poesia
La poesia
è una meravigliosa
torta
offerta in un centro
diabetico,
tutti la guardano
annuiscono, ringraziano
alzano un dito al
diniego
parano mani alla bocca
e unisoni in analoghi
ricordi
ritornano giovani
masticano l'aria
sussurrano un numero
proibito
e sui volti cerati il
rammarico
e qualche amaro sorriso
alla burla
Da:Poesie Cialtrone
Lo scricciolo
Melodia srotolata
da ricciolo d'angelo
vibra lame di freddo
evade un ricordo
s'invola speranza
Virgola a dar pausa
allo sconforto Di dio
per male perpetuo
Pallina di piume
cuscino allo sguardo
illuminato dal canto
Puntino nel vuoto
mira di un bimbo
al primo stupore
l'addita a un sogno
gli regala felice
il suo primo dentino
Da: Sorrisi
Pignorati
Chewing gum (Gennaio
2017)
Faceva così freddo
che il Diavolo s'affacciò da un vulcano
e intirizzito si ritirò agli inferi
I ricchi usavano mani a ventaglio
per disperdere al caldo flatulenze
mentre i loro cani sul tappeto muovevano
trasognanti la coda a tergicristalli
imitando dinieghi a muoversi
Nel tremore,saltavano come sassi
pelati a un dirupo dalla pioggia battente
i denti dei poveri aggrappati alla bava di vetro
Idea geniale del governò
fece intensificare la produzione di chewin gum
gratis ad ammortizzare,a incollare
gli incontrollabili rumorosi battiti
Alcuni morirono riuscendo
a salutare l'ingegno con l'ultimo sorriso
senza forzare alcuna mimica
Sulla bandiera il Presidente aggiunse
una gomma americana e una dentiera
Da:Vetriolo
Incongruenze - Aforismi
cialtroni
Tutti dicono gli
ospedali sono dei
macelli
poi si fanno
raccomandare
e ricoverare anche sul
braciere
Tutti ce l'hanno con i
Rom
quasi pericolo a
menzionarli
salvo a comprare a iosa
i cd rom
Tutti corrono veloci
con potenti macchine
illusi a lasciarsi la
stupidità alle spalle
ed esser primi in vanto
a gloriosi lumi
ma siccome il mondo è
rotondo
ognuno ha davanti una
coda e ignaro l'insegue
Oggi certi lavori
creati ad arte per
sfruttare
ma basta chiamarli in
Inglese con suadente
voce
e condirli d'allusivo
vago a prestigioso
trono
e si scannano
inconsapevoli ad esser
cavie
C'e gente così
spocchiosa, non parla
con nessuno
raro come eclisse un
buongiorno ai condomini
poi vanta diecimila
fraterni amici su
facebook
Anomalie anche in
cucina,banale un uovo
fritto
ma se lo si cucina in
televisione diventa
piatto ambito
e se poi a descriverlo
poetizzando una gallina
che non ha visto mai un
cortile e il sole
e a citare tre erbe
esotiche diventa
prelibatezza
Ad alcuni non si può
augurare Buon anno
ad esempio per esser
tale a un carrozziere
vuol dire tante
macchine incidentate
e a chi ha onoranze
funebre tanti morti
Da:Poesie Cialtrone
Nevicata
Vernice bianca
a coprire ogni sporco
a resettare impazziti
cervelli
a portare candore
sulla terra violentata
ma immediato cancellato
l'intento,
affamata la volpe
la macchia col sangue
di un topo
per divertimento un
umanoide
con un merlo sparato
-La terra è una torta
zuccherata dagli angeli
per un armistizio
che non verrà
rispettato
-Questa pagina vergine
subito brutta copia
e non vedrà quella
bella
Da:Soste Precarie
Molise
Molise
parcheggio di geografia
impronta cancellata di Dio
meteorite d'aria
tiro alla fune dell'adriatico
ostello di presagi
carburatore del vento
archeologia del vuoto
black out di sorrisi
letargia di storia
fischio di lettere tra i denti
pascolo del destino
rivolo d'inchiostro
penna scoppiata
litigio di nuvole
purgatorio politico
amo di speranze
moneta d'acqua
lebbrosario del progresso
-Il Molise non esiste
è una nebbia dell'anima
ovatta al non senso
bagnomaria di lamenti
Da:Vetriolo
A gennaio
A gennaio l'aria vibra ai rumori
e il cielo una bambagia congelata
ove i sogni rimasti intrappolati
In standby stomaci d'animali
in attesa di sorteggi a farli ripartire
o a spegnerli per sempre
Tra terra e asfalto non c'è differenza
identico incudine martellato
da passi,bastoni e copertoni
Aghi di pini siringano speranze
e qualche occhio le tampona
con una lacrima di vetro
L'inverno,un vecchio straccione
morso da un cane esibisce brandelli
e orgoglioso ostenta ferite
sorride a chi ha paura del suo turno
sa che la paura è codardia dell'anima,
il cuore pulsa forte a vuoto
attende nei rimandi senza senso
e gioia e dolore improvvisi
a volte possono essere due sicari
in diverso metodo uguale intento
Da:Soste Precarie
Cercemaggiore
Di fronte al matese
come figlio punito
raggomitolato alla
sorte
il monte Saraceno
e in cima una maestosa
croce
trespolo di preghiere
a ricordare il calvario
a smistare ululati del
vento
Topografia sogghigna
a nord est,
sventrato da una cava
di pietre
arrivata alle ossa
lucide al sole
repellenti alla neve
ubriache alla pioggia
Ai piedi ,sorgenti
piangono il grembo
ancor più
l'indifferenza
di chi hanno allattato
Viste dall'alto le case
cucce di iene
sazie allo spolpo
e in veglia a macera
carcassa
rosolio d'avvoltoi
Sul pendio belano
le ultime pecore
ripassano viottoli
vene ostruite al flusso
d'orgogliosi tratturi
Sanniti
Da:Soste Precarie
Campomarino
Morso da cani a zonzo
col pelo a reliquia
e denti a presagi
il vento filtra
tra danzanti canneti
e intrecci di tamerici
poi tra vicoli antichi
somieri d'organo,
fiato a requiem
disturbato da
banderuole
e passi stranieri
viziati da miglia
Schiocchi d'archi
antenne schiaffeggiate
e nell'ultimo ribelle
vibrare
code di litanie in eco
applausi all'orecchi
Sfide a scherma
pareggiate con galateo
di studiati inchini
tra gatti e piccioni
su cornicioni
Pane d'avi
pagnotte fredde
carezzate e lucidate da
scarpe
le pietre del selciato
separate da fessure e
fossi
ove monete evase
in luccichio adescante
pagano speranze perse
Conta e radunata della
campana
e qualche nome è sul
muro
scritto in nero tra ali
d'angelo
e quattro punti
cardinali
biascicati a sussurri
da vecchi
a rimarcare l'assenza
recalcitranti a
imitarla
Da:Normalità
Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Essere
Essere pasto o
pasteggiare
rosario di bocche
e denti danzanti senza
soste
rare pause il sorriso
la vita si nutre di
morte
e non possiamo farci
niente
la natura è violenta e
violentata,
ogni momento per
qualcuno
è l'ultima cena
ogni giorno nascite
a compensare
sottrazioni
e a volte l'ammanco
diventa zero assoluto
e qualche specie
scompare
-Gli umani ammazzano
per diventare immortali
e omaggiare un Dio
che mai ha chiesto
celebrazioni
-Cellule e batteri
si cercano a nascondino
e gli occhi i loro oblò
riflettono sinistri
rimiri
sul dorso della fine
-Poi ci sono gli
ignoranti
satolli ammazzano
barando
per vanto e per gioco
...i cacciatori
Se Dio esistesse
almeno forse saremmo
con simili o minor
danni
..........tutti
vegetariani
Da:Vetriolo
Smarrimento
Nel bosco
ritagli d'ombre
infinite
calendario, muschio
fruscii, orologio
giochi di lame, luce
pagine al macero,
foglie
Respiri, ovunque
respiri
vortici di paura
afferri invisibili
sguardi al cielo
ombrelli verdi
piove mistero
Fruscii in gara
d'allerta
giostra di colli
palpiti perdono virgole
ansimi in parentesi
spalle trampoli al
sangue
Fruste,rami
decolli, atterraggi
geroglifici d'artigli
mappe all'ignoto
spirali d'occhi
diamanti liquidi
corruzioni d'ignori
Finalmente
romba un motore
il cuore sogna
sul letto d'asfalto
Da:Soste Precarie
Frettolose solitudini
La gente in fretta si
saluta
per raggiungere una
distanza
alibi di lontananza
a messaggiarsi su
facebook
Oggi tutti corrono
per portare lontano
la propria ignoranza
oppure per spronare
statici pensieri al
circostante
ma gli occhi fissi sul
nulla
li fiaccano a digiuno
Tutti hanno uno scettro
credono di regnare sul
mondo
ma al massimo comandano
se stessi
quando l'inconscio
frusta la figura
Non importa se nel
meglio
o nel peggio si giunge
alla ribalta
pur d'elevarsi
dall'anonimato
deserto interiore
futilità la sabbia
miraggi danaro
A tavola scorrono i
morti sullo schermo
tra forchette e dita
sul display
nel silenzio zeppo di
rumorose solitudini
e paiono attori che
recitano se stessi
in un copione scritto
dal destino
e leggerlo implica
assorbirlo
nell'anima ormai loculo
d'indifferenza
A Natale il sogno di
rinascere in nuova
recita
stanchi gli onesti nel
ruolo di Gesù
scelgono Ponzio Pilato
Da:Normalità
Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Presepi nei paesi
Tra induriti allusi
miriadi d'intrecciate corna
e il bue nella scelta
come l'asino, in surplus
tra roboanti ragli
e orecchie sempre in gara
tra note e altezza
Abbonda il muschio
radicato su apatie e vanti
e passi eterni al palo
Pecore e pastori intercambiabili
pasturati da lupi e simboli
in fila al giaciglio
di miraggi e spine
Croce scianca a sigle la cometa
riposta in addobbata urna
e scettro sollevata al cielo
da mani in litigiosi afferri
Giuseppe e Maria
sornioni in veglia al dono
pregati da pirati e allocchi
muti salveranno il figlio
alato dalla befana
Paesi, presepi tutto l'anno
nel sorteggio pedine e scene
in necessaria sintesi
tra fumanti agnelli
nei giorni del calendario
Da:Vetriolo
Noia di paesi in inverno
Corvi e piccioni
in traiettorie alla noia
nel batter d'ali
vano innesco a sussulti
dietro nasi a compasso
Vene gelate le strade
globuli al rantolo cani randagi
qualche minigonna disegna
vetri appannati
sul dorso di guance di pesca
Ogni tanto una macchina
insegue i suoi fari
e il rombo segnala al pilota
che lui esiste davvero,
compiacersi il traguardo
Rasoiate di freddo
e un moccio
diventa diamante
nascosto da bavero
Birre e sbadigli
giocano a scacchi
sproloquiano a mosse sbagliate
poi sigarette volanti sull'uscio
danno torto e ragione
Paesi
perenni musei viventi
fanno mostra a se stessi
e la storia necrologi in bacheca
leggerli, riferimento
a un gradino al futuro
Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
Sospensioni
La pioggia resetta i pensieri
e l'anima spera decolli di pace
cambia agli occhi il paesaggio
illusioni, implori e speranze
roventi nel cuore si temprano
e più duri in battaglia all'adatto
S'ammorbidiscono i passi
dinoccolati sott'ombrelli
piccoli cieli a misura
sorretti da scettri
agli angoli si scontrano
estorcono grugni e sorrisi
e qualche volta una goccia
benzina accende un amore
Escono allo scoperto le lumache
aizzano stomaci vuoti
pagano dazio alla tregua
che l'arbitro bagnato
aveva fischiato
Da: Vite Contromano
Coltelli e castelli
(In memoria del Conte Artemio, Licinio Delle Faggete non che Duca di
Castrovillari e di Paglieta)
Spesso ai tranquilli isolati castelli
feste blasoni e untuosi porcelli
finiti frequenti a spade, a coltelli
La Contessa dimessa, ossessa
ormai lontana da ogni messa
all'amante finalmente concessa
Il maggiordomo nuda l'ha vista
e gli s'è illuminata radiosa la vista
e ha pensato bene di fare l'artista
In un lampo il corteggiamento
come pure l'acconsentimento
e di seguito a letto l'affiancamento
Nella copula in impeti forti egoismi
il Conte ha pensato ai fantasmi
e tra le stanza a vagare ipnotismi
In un lampo a indossare vestaglia
tralasciando scarpe e calzamaglia
in intento a fare veloce scandaglia
A tal vedere immenso sgomento
trovò forza per l'accerchiamento
e a infliggere coltellate in accanimento
Oh? porco mondo con corna in testa
mai più in queste stanze una festa
in capo cheratina ovunque foresta
Girò l'ormai rossa lama nel petto
e sguardo al crocefisso dirimpetto
contento fece di tre morti un terzetto
Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
Dimissioni da poeta
Oggi mi sono dimesso da poeta,
mia madre ha detto finalmente
figlio mio ritorni alla realtà,
ha aggiunto meno male mia sorella
non sentiremo più di asini volare
-Contenti i miei nipoti
non più rimproverati per chiassosità
interruzione alla mia ispirazione
ancor più mio cognato invidioso dei miei lumi
-Scodinzolante il cane in mira a più passeggiate
indifferente il gatto nel considerare da sempre
inutili e al massimo letargici i miei versi
-Solo galline e piccioni dispiaciuti
a non poter beccare briciole e companatico
caduti dal panino in impeti creativi
tra morsi allertati dalla frettolosa penna
Da:Poesie Cialtrone
Pillole natalizie
Bombardamenti
con esche e miraggi,
felicità all'amo
e la video durata
respiri contati di pesci
Luci intermittenti
ignare a occhi fissi nel vuoto
e svegli a petardi
Giocattoli, tanti
romperli il gioco,
mutilati ammucchiarli
parcella alla noia
Spumanti
a eruttare forzati
tra vetri baciati
fili dorati
e auguri alla schiena
Troppi cani
coda a stella polare
a stirare carte argentate
e nel riflettersi abbaiano
al ricordo di ieri
Abeti e vecchi
barattano aghi e capelli
freddo e denti camuffati
da uva passita
Angeli obesi
su trampoli d'argento
con ali inzaccherate
da troppa farina
aspettano mongolfiere
bolle di sapone
Da:Sorrisi Pignorati
La costituzione
La costituzione è come il vangelo
l'ha letto solo il Papa e qualche Cardinale
e quando questi danno
monito comportamentali ai fedeli
essi trovano alibi forvianti
ad alludere a più testi
a riferimenti di antico testamento
nuovo testamento e vangeli apocrifi
e poi in discolpa a citare a seconda
per qua e là sentito dire
..Matteo,Marco,Luca, Giovanni
fino a strappare un amen
come sale in aggiusto a ogni minestra
Da:Poesie Cialtrone
Tira il vento
Tira il vento
strappa pensieri
li regala a chi sogna
e non li vuole
Bussa alle porte
qualcuno apre
crede sia un amore pentito
poi non vede nessuno
pensa abbia vinto l'orgoglio
Schiaffeggia giornali
li spoglia di notizie bugiarde
quelle vere le pinza a
un tergicristallo
pronto a negarle
Ruba una maglia
la fa aquilone
l'impiglia ad un rovo
e un corvo la riduce a brandelli
l'espone dote a un corteggiamento
troppe volte fallito
Vibrano fili d'antenne
per una chitarra a più corde
una fanciulla s'affaccia
alla serenata
e ride al vuoto
che il suo cuore riempie
Ruba un ombrello
che fiorisce al cielo
e paracaduta a un imploro sfinito
troppo pesante
per arrivare a una stella
Da:Soste Precarie
La cozza
Un uomo al mare
mentre faceva il bagno
s'impigliò in una rete
e non riusciva a liberarsi
poi si guardò intorno
e vide una cozza
la prese e col taglio del suo guscio
riuscì a recidere le maglie
Ringraziò il mollusco
e cinico sussurrò....
da oggi non chiamerò più
mia moglie cozza
..........ma ostrica
Da:Poesie Cialtrone
Il torrente
Argenteo,brunito, scorreva
baldanzoso dalla montagna
poi stanco s'addormentava tra i rovi
si risvegliava in cascata
nel tonfo richiamava animali
assetati,accaldati,curiosi,
a tratti allargava il suo letto
ove raganelle in concerto
a volte azzittite da sassi di bimbi
Più a valle lasciava una vena
sgorgare in un lavatoio
e il rumore decifrato a telegiornale
Oggi al suo posto una strada
e schiacciato, disperso in mille rivoli
alcuni fumati dal sole
altri nascosti in gallerie segrete
Raro ma quando qualche stagione
fa piangere a dirotto le nuvole
le lacrime in decoro al dileguo
cercano la loro ruga a guidarle
questa ostruita dal maquillage vanitoso
e in slavina il pesante trucco sul viso
e zombie allo specchio
orrori a guardarsi
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Posteri
Oggi hanno bussato i posteri
m'hanno chiesto s'avessi
qualcosa da consegnargli,
ho risposto non ho niente
che possa durare oltre il nome
e qualcuno forse si ricorderà di me
a conferma di un suo percorso,
poi ho sognato una fontana
piangeva,non aveva più acqua
e l'ultima tosse gli aveva rubato la saliva
-Mi son sentito nel regno delle tempre
e m'ha svegliato una gran sete
ma l'unica bottiglia era vuota
e nel bestemmiare ho visto
il Demone dell'inganno,
rideva,faceva un cerchio
sul suo taccuino nero fumo
-Il miagolio del gatto
m'ha afferrato per i capelli
salvandomi dal tonfo vorticante
nel pozzo infinito delle tenebre
Da:Voci Dall'Inferno
Progresso
Boscaioli,macellai d'ossigeno
sporchi di sangue bianco
vendono fuoco pasto di lucifero
che corteggia col tepore
i peccatori compiaciuti
alla radura delle idee
Grattacieli, alberi di cemento
ove s'annidano animali colti
e s'uccidono con telefoni
e laser d'indifferenza
Il mondo, una macchina
di bolle di sapone
e la vita nel tempo
dal soffio allo scoppio,
la felicità il riso dei bambini
superstiti ai vizi
Il progresso,carburante
l'amore i suoi ottani
spesso fuori dose
e grippa la giostra a festa
Figure nello schermo
placenta di feti adulti
dialogano doppiati
compiaciuti in metamorfosi
senza riconoscersi
Rumorio di tacchi nelle tane
bestie,s'allenano da morti
per recitare fuori i vivi
Gioielleria il cielo
baratta preziosi luccicanti
con mercanti di preghiere
Da:Voci Dall'Inferno
Questo tempo
Questo tempo
zabaione d'aria e occhi
mischiato dalla mente
e sorseggiato
dall'anima
Questo tempo
catena di respiri
famelico d'attimi
ruminati dalla speranza
obesa e poi scoppia
con un pensiero spillo
Questo tempo così lento
per arrivare alla
pensione
foglia a mosaico
sulla sua ombra
Questo tempo
così lento
per dimenticare il
dolore
e così veloce
verso la falce delle
ossa
Milioni di polsi
a bacheche delle ore
gocce archiviate
nella biblioteca del
mare
Questo tempo
depliant di sogni
a giro insegue la sua
coda
per un viaggio
da iniziare al
capolinea
Da:Sorrisi Pignorati
Il Conte Puleggia (Epitaffio)
Passeggiava nella villa
ossa d' edera e muschio
dribblando calcinacci,
sciando sulla polvere
immaginandosi nelle
cornici vuote
tra ammuffite stanze
un tempo vanto
d'ospiti,
l'ultima a rimanergli
accanto
la cameriera che di
tanto in tanto
appariva danzante sulla
moka
ma la forfora bianca
degli angeli
miccia al sogno
finì con l'ultimo
marengo
e non la vide più
Uno sparo nella notte
cacciò dalla luce
il suo fantasma
Oh! voi che leggete
il baratro è l'unico
podio
e quello che più è
triste
aspri gli umani
ignari a contenderselo
Da:Sorrisi Pignorati
Comunismo (Aforisma)
Il comunismo altro non
è
che una griglia di
partenza
dell'ingiusta
disuguaglianza
che all'osannato podio
dei giusti
nel distinguo severo di
classifica
e di compensi adeguati
a meriti
predica assoluta
uguaglianza
che stranamente si
trovava
seppur nella disparità
sociale
sulla stessa iniziale
linea di partenza
-Riepilogando:
quando il comunismo al
potere
deve ritornare indietro
per ritrovare l'ormai
ossidato
ideale di propagandata
uguaglianza
-Una corsa dell'asino
in metamorfosi a
gambero
Da: Poesie Cialtrone
Oscure trame
I cani abbaiano a
singhiozzo
sull'amplesso dei gatti
mentre i ladri guardano
le mappe,
la notte è una bisca
ove ognuno gioca le sue
carte
e a volte chi perde
muore
Le prostitute sotto
lampioni sorridenti
lavorano a una zecca
parallela
per un conio invisibile
a ogni moglie
che imita pinocchio a
piantare i soldi
e poi se la prende con
Geppetto
Oscurità, drappo sulle
trame
è tutto un via vai
d'ombre invisibili
guidate da nuche e
respiri
e nuvole e stelle fumo
e scintille
a confondere i trucchi
del mago
Scappano i sogni sui
tetti
fuggono dai committenti
marci di realtà
fermentate
lo sanno bene i
pipistrelli,
e tracciano itinerari
a confondere il dileguo
Rallentano gli orologi
tanto il tempo e negli
umori
e le lancette
forfettario doppione
del cuore
che a volte bussa a
cottimo alle costole
Da: Normalità
Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Fanciulle un tempo
Fanciulle col secchio
di rame sul capo
su straccio a rondella
a rendere morbido il
peso
danzanti in equilibrio
circense
e altri due recipienti
nelle mani
lunghi viottoli
serpenti
contesi ai lati
dall'erba
verso la fontana che
tossiva
a rimando di
pettegolezzi di
lavandaie
intente a lavare più
storie che panni
I piedi giocavano a
ping pong coi sassi
e poi si litigavano la
direzione
tra l'arbitraggio
scorretto del cuore
che seguiva le
vibrazione dell'acqua
riflettente il viso
teso e colorato
dal sangue frustato da
timidezze
sotto sguardo felino di
qualche ammiratore
come pavone con piume
stropicciate
e in mille gesti a
pettinarle
anche a camuffare
vistose pezze
a porta di realtà sui
sogni
Andirivieni, troppi per
ogni sete
allarmavano e
incuriosivano
mamme che in gioventù
avevano girate
identiche scene
e si lisciavano e
contavano le rughe,
barriere e trampoli al
proseguo
di futuri pargoli
immaginati
Da:Soste Precarie
Equivoci e strategie
Coda a molla dello
scricciolo
imitato dal pettirosso,
affettano il freddo,
disperdono i brividi
e si parlano ad alta
voce in esperanto
per spartirsi briciole
di monelli
Il ghiro ispeziona la
dispensa
sta per andare ospite
da Morfeo
prima di salutare con
galateo regala
tre noci alla strozzina
ghiandaia
è il prezzo per essere
dimenticato
la volpe rinnova la
moquette di fieno
omaggio del contadino
a patto di lasciare in
pace i polli
e di svelargli furbizie
di rinomata fama
ma la regina delle
favole analfabeta
equivoca l'ultima
vocale e svela
sinistri intenti a
domare
la sua eterna mai
placata fame
Incessante bussa a un
tronco il picchio
l'ubriaco crede sia la
ragazza che ha sognato
dice vieni avanti amore
e la moglie l'abbraccia
e promette di
regalargli una vigna
Le rasoiate gelide
dell'inverno
evidenziano costole
spoglie di cane e gatto
che firmano storico
armistizio
e solidali assoldano
anche un topo
a votare no alla
spending review
del despota padrone
Toscano
A tal osservare la
capra,indispettita
si liscia il
pizzetto,esclama..
salute e fronde
e mastica con dentiera
del governo
una giacca Cinese che
prende fuoco
alle bestemmie del
fattore
Da:Soste Precarie
Povertà
La povertà perde i
denti
le mascelle li cercano
biascicando
poi riposano a bocca
aperta
e le mosche speleologi
Il vento inzacchera le
ciglia
con malta di polvere e
lacrime
e valvole al declino
mosse da occhi
eccentrici
e negli spifferi
barlumi la vita
Giacche a gallerie
topi gli spiccioli
entrano e si perdono
nelle scarpe
zoppicare significa
trovarli
sul davanzale
dell'alluce
Antenne i capelli
paraboliche le orecchie
captano insulti e nuche
al dileguo
ripetono pietà fuori
sintonia
La povertà è un'ombra
illusoria
pareggia,livella ogni
sorte,
fedele compagnia
segue le figure nella
luce
e nel buio martella i
suoi perchè
La povertà,cicatrice
nell'anima
e anche quando ricco
ricorda sempre
.....la riparazione
Da:Sorrisi Pignorati
Flash al cielo
Incinta la luna, russa
sotto un velo di
foschia
a tratti rattoppato
lascia intravedere il
pulsare
di una nuova vita
Cariche di missive al
Supremo
e stanche di dinieghi
le stelle riposano
e di tanto in tanto
litigano
per qualche nuvola a
coperta
Occhi al cielo di due
fidanzati
a chiedere alla gialla
palla
di sposarli in eterno
ma il vento frusta
coi capelli lo sguardo
e continuo invalida
rinvia la cerimonia
Affamata una volpe
aspetta la placenta
affila i denti
corre verso la collina
a divorare una stella
cadente
Da:Sorrisi Pignorati
Certi giorni
A volte il sole un
impiccione
fa vedere ai raggi X
verità seppellite,
le nuvole tassisti a
speranze
e il vento uragano di
pensieri
Ci sono certi giorni
che il calendario non
li regge
e qualcuno sopra al
numero
pianta un chiodo e se
la prende
col Santo sottostante
I rumori, vetri,
raschiano il cervello,
i nervi autostrade di
sbadigli
e le vene fogne
intasate
dove vanno a pesca i
sogni
Poi torna in mente un
amore
e uno capisce che amava
l'altro
per non odiare se
stesso
Certi giorni
sono esche del destino
sicario del tempo che
voleva
essere apprezzato
Da:Soste Precarie
Migrazione (Un
Pettirosso)
Forse su correnti
ascensionali
in autunno arrivò dalla
Finlandia
si posò su un folto
cespuglio
e da li cantò per
diverse notti
per gioia o per cercare
in terra straniera
qualche amico
ma nessuno mai rispose
Un gufo Re
dell'oscurità
geloso del suo regno
lo trovò arrogante e
invadente
e una sera l'infilzò
agli artigli
e in un attimo lo
divorò
Pensai, quando si va in
terra straniera
bisogna silenziosi,con
umiltà e pazienza
col tempo sapersi
integrare
vale sia per gli uomini
che per gli animali
anche perchè alcuni
comportamenti
in certi posti sono
normalità
in altri vanità e
offese alla comunità
Da:Soste Precarie
Terremoto
Nel deserto di polvere
niente alle spalle
e non sai da dove
vieni,
niente di fronte
e non sai dove andare
La terra, una pentola
traballante sul fuoco
il cielo il coperchio
e tu solo fagiolo
che non sfama nessuno
In stand by sciacalli e
iene
con labbra a sipario
di denti in allerta
Da:Sorrisi Pignorati
Quanti viali
Quanti viali
e ai lati fiori d'ogni
stagione
di ogni luogo visto o
sognato
tutti a mediare cose
non dette
Quante croci,alcune
muschiate
sono trespoli
abbandonati dagli
angeli
e tutti sperano
ritornino
e qualcuno a esortarli
in nome di Dio
Quante biblioteche
chiuse per sempre,
quanti libri mai letti
e altri qualche pagina
appena
ora tutti a scrutare
a recuperare almeno una
frase
dietro copertine di
piombo
Oggi è il carnevale dei
muti
e i coriandoli non
volano
hanno solo sete
si fanno spugne alle
lacrime
I cipressi,unici
postini a portare
solo più in alto gli
implori
e qualcuno dal fitto
fogliame
scorge due occhi subito
alati
a porgere al cielo lo
strazio
Da:Sorrisi Pignorati
L'imprenditore
Pelliccia
Il soprannome Pelliccia
a testimoniare
lo scuoio d'ogni vita
precaria
e farne mostra di vanto
e prestigio
Mi sfrattò a dicembre
con il freddo che
accartocciava il dolore
e la neve pareva una
tovaglia per mosche
ora qui giace col suo
volto severo
cotto su una lapide
pacchiana
Qui nel paese dei
silenzi sanzionati dal
tempo
ove unica replica
sfocata lente al
ricordo,
ognuno che passa volge
al cielo lo sguardo
fa mirini l'indice e il
mignolo e poi l'accosta
al basso ventre a
mimare un soppeso
Sul marmo fiori di
plastica
dal neutro colore in
rifiuto
a rappresentare nessuna
stagione
tanto meno il candore
delle piume degli
angeli
A poca distanza un
cipresso
dai cui rami cadono
escrementi d'uccelli
che sembrano scrolli di
pennelli
su marmorea tela di Van
Gogh in delirio
La morte, unico
incorruttibile Giudice
capace di condannare
indebiti appropri
e virtualmente
restituirli all'esempio
Da:Vetriolo
Flash al cimitero
Guardie giurate i
cipressi
vegliano pace
evasa dal dolore
e dondolano
imitando dinieghi
a chi spera risposte
dal cielo
Il sole distribuisce le
ombre
e su alcune foto
si vede l'ultimo saluto
sotto bave di lumache
Una lucertola
si posa a baffo
e rende un volto severo
poi sale agli occhi per
un grugno,
stanca s'addormenta
sulla croce
D i loculo in loculo il
pettirosso
cinguetta a sveglia
e con la coda percuote
l'invisibile,
un bruco il suo
compenso
e col volo ondulato
traccia sugli assi
marmorei
le linee degli alti e
bassi
nella vita dei defunti
Fischia il pesante
cancello
mette in galera i fiori
chiude i visitatori dai
ricordi
mentre l'ultimo cigolio
cede al forte serrante
rumore secco
forse il gong di Dio
a ridare inizio al
sogno eterno
Da:Soste Precarie
Corna
Corna di vetro
invisibili allo
specchio
riflettono abitudini
di spalle
Corna
fioriscono su pruriti
omaggiano maldicenze
che diventano confetti
Corna
stendini alla finestra
salutano con panni
stesi
e una vestaglia
effige di nuca
senz'occhi
Corna
a iattura d'adulteri
biodegradabili
Corna
a farfalla
al salto di cervo e
quaglia
l'amore se la squaglia
Corna
antenne al traffico
indice doppiato
in additi mistici
a volte folcloristici
Corna
grilletti a sogghigni
in mira a sagome
pietose
giammai curiose
Corna
alberi di radure
insidiate da foreste
avamposti a cervi
a rodaggio di fucili
e vanto di cacciatori
Corna
frecce smussate e
storte
puntate al cielo
boomerang ritornano
all'arco
Corna
chiodi d'ilarità
scacciati da altri
chiodi
a volte perdono la
testa
Corna
bandiere di Giuda
al capolinea sugli
ulivi
e orgoglio e scettro di
cervidi
Da:Poesie Cialtrone
Questa pioggia
Questa pioggia
un rumore di fruste
fa scappare i pensieri
tira i nervi sfibrati
e l'appende al cervello
mentre gli occhi nuotano
nelle nuvole
Imitano dinieghi i tergicristalli
annullano ogni speranza
e torbide pozzanghere
giocano col timore dei piedi,
segnano un punto
a ogni bestemmia
deridono sondaggi di tacchi
Gli animali sospendono trame
e trasfusioni di sangue
in attesa si svegli il sole
impigrito sotto grigia coperta
ma un lampo gli fa da abat-jour
solo per andare a pisciare
Da un rudere il gufo
col metal detector
a sondare raggeli a paure
in cuori d'acciaio
spezzati all'azzardo
Da:Sorrisi Pignorati
L'inferno
L'inferno è sulla terra
e i demoni tra noi
con le mimiche
trasparenti
li vedi ogni giorno
a disseminare esche
alle quali abboccano
a volte anche loro
Hanno il fuoco nel
cervello
e le vene ad attizzarlo
e quando bruciano
mangiano la neve
Corrono veloci
per distaccarsi
dalla propria ombra
poi sfiancati ruotano
su se stessi
e si fumano i respiri
L'inferno è un campo
neutro
dove giocano i perdenti
e i vincitori li
vogliono
a testimoniargli la
vittoria
sul podio di lava
attizzato da angeli
puniti
disertori a trespoli di
spalle
in continuo scrollo
a farli cadere
L'inferno per ognuno
a volte è una dentiera
fuggita dai sorrisi
vola nella noia
sparata dalla follia
cade sulle ciglia
finisce tumulata nello
sguardo
Da:Voci Dall'inferno
A
una festa
Tra ciance e ipocrisie
di una festa
la rividi con la faccia
a stradario fuorviante
i capelli svolazzanti e
sonda a ogni umore
e gli occhi ingenui che
cercavano di perdersi,
fu contenta di
scorgermi coi respiri
tra le nuvole
e un dissenso di
piacere per non
emozionarmi,
sorrise al primo che
sganciò un saluto
ma un'aureola di denti
la segnalò triste
-Voltai le spalle per
sognarla com'era un
tempo
poi una musica
assordante spezzò
l'incanto
e quando la rividi in
una vaga somiglianza
caddi sotto il peso dei
mie anni avari
mentre lei rantolava in
un bicchiere
-Fuori c'era la luna
incinta che bacchettava
le stelle
troppe ingorde di
desideri scartati come
caramelle
-In divergenza
all'anima e unisoni a
dileguarsi ai ricordi
i piedi mi portarono
verso il non ritorno
................che
stavo imparando
Da Sorrisi Pignorati
Motel
Primavere e inverni
vestiti intercambiabili
spengono e accendono
carni nel Motel,
macellaio il portiere
camuffato da poeta
le vende con pollice e
indice
sfregati al baffo di
vetro
e un sorriso a bocca
chiusa
in una parentesi appesa
alle ciglia
A volte ci sono fiori
in armistizio di
profumi
mischiati a filigrana
sollazzati nel fruscio
di arrivederci
divergenti
a V dal punto fisso
Arco monumentale
del cimitero degli
ormoni
la vecchia insegna
sfumata
con una lettera cadente
supplica il selciato
a fare da tagliola
di un tacco a spillo
Rosari di motori
rombi di preghiere
al Santuario dei ricci
Da:Soste Precarie
La sedia
Dal mio padrone assai
cialtrone
ho subito quarant'anni
di flatulenze
e infinite volte alzata
al cielo
a minaccia della
dimessa moglie
fin quando un giorno mi
s'allentò un piolo
e il maleducato cadde
secco,
sbattè la testa e morì
La padrona mi portò
all'immondezzaio
e un povero mi aggiustò
e divenni la regina
della sua casa
ma identica sorte a
subire flatulenze
a volte veri
bombardamenti
e allora stessa
strategia
e mandai all'inferno
pure lui
Finii in una discarica
abusiva
ove dei monelli mi
lanciarono nel fiume
e vagai vagai, vidi
cose mai viste
e un giorno ebbi
immensa emozione
vidi per la prima volta
il mare
Mi raccolse un
pescatore
e mise le mie costole
a tamponare una falla
-chi l'avrebbe mai
immaginato
di finire dal c..lo a
navigare
Da:Poesie Cialtrone
Castagneto
Uccelli nella nebbia
inchiostro al vento
a scrivere e cancellare
il divenire a cui i
topi
tentano dare una
cornice
Una moto a caccia
dell'orizzonte
il rombo fa da
battitore
e il pilota lo infilza
ma ci rimette un urlo
Macchie di sereno
il sole spoglia
castagne
e scrigni d'ansimi i
ricci
circoscritti da fruscii
di una fata
La strada, tagliata
da creature misteriose
ed echi a volerla
cucire
Carte di caramelle
lanciate da una
strega,le foglie
mettono paura ai cuori
asincrono ai respiri
Litigano i piedi
ognuno a imporre
direzioni
poi lontano il fumo di
un comignolo
esca al naso li cattura
Da: Quando Gli
Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Ora di pranzo
Il prete cucina bene
e i fumi d'arrosto
agitano l'orologio sul campanile,
le lancette litigano
e quella dei secondi finisce malconcia
si ferma sul numero sei
e il vecchio claudicante
perde tempo per tornare a casa
ove la moglie inquieta
sfoglia e supplica santini
Nel traffico si parla con le mani
le auto imitano canguri
a volte gigantesche penne
e firmano l'asfalto
Vulcani sui tetti
orchestra di piatti e forchette
note sferraglianti
parole in metrica
con accenti variabili
al cozzare di bicchieri colorati
Bambini fuori rigore
briciole a palline
ossa a organetto
rimproveri baritono
tovaglioli a silenziare
Televisioni in playback
doppiatori al liscio di pance
opinionisti al conto di respiri
podio al divano
scodinzoli a catena
oblii russanti
Da:Sorrisi Pignorati
La
porta
La porta sigilla gli addii
ride quando è semichiusa
dorme quando non ci siamo
ci saluta alle spalle
conosce tutti i segreti
tambureggia fughe ed implori
ai suoi piedi pregano
amori e animali mentre Lei
corteggia una chiave
per una o più amplessi
-La porta traguardo e partenza
del nostro destino
bacheca nel nostro passato
e bandiera congelata
di vacillanti ideali
ruota agli umori il futuro
-La porta, mantice d'aria
a cavallo immobile di passi
indecisi spronati da scarpe
all'insistenza strozzate
-La porta anche aperta
può fare da muro invisibile
e solo un sorriso può abbatterlo
-A volte stanca o distratta
lascia passare una lettera
che il cuore e una mano
hanno scritto senza consenso
del mittente smarrito
-La porta,orizzonte accorciato
a fermare l'oltre alla mente
spostato dal pallone di un bimbo
sgridato ci colpisce
con una lama di luce
nel tetro dell'anima
Da:Sorrisi Pignorati
Antidoti
Nel silenzio
s'ode il rumore dei pensieri
a volte svegliano i ricordi
e quelli più cattivi s'arrabbiano
e la mente diventa campo di battaglie
e a sedarli una bottiglia di vino
che timorosa dà ragione a tutti
e ognuno s'innamora di se stesso
salvo poi scoprire il giorno dopo
di non essere corrisposto
e allora di nuovo vino per corteggiarsi
ma sempre uguale il copione
-Stanca di fare Ponzio Pilato
l'anima interviene a mediare
e accusata d'imparzialità
viene assalita dai suddetti
finchè i nervi a recinto dell'arena
si sciolgono a fare entrare la ragione
che altro non è che la forza di polizia
del cervello stanco d'esser tollerante
-Alla fine dalle ferite
concimate dal letame,il dolore
fiorisce per breve tempo..la pace
Da:Soste Precarie
Caducità
Rosse, giallo e
amaranto
le foglie nelle vigne
al loro maquillage nel
distacco
a volte senza vento
cadono
alla frequenza di una
voce
addirittura di un
pensiero
e di un battito del
cuore
accelerato alla vista
di una ragazza
che prova due grappoli
a orecchini
Viali tappezzati
e ai lati scheletri in
preghiera
agitati dal rombo di
motori
che spingono custodie
di lamiere
verso il progresso
senza capolinea
e per i bambini le
foglie svolazzanti
sembrano farfalle obese
in vani tentativi di
decollo,
qualche vecchio
l'immagina monete
per comprare gli anni
e perse nella fuga di
un furto
oppure biglietti di
viaggio
lanciati da un treno
che non hanno mai preso
e ora l'ultimo che
stanno perdendo
L'autunno è una sala
d'attesa
ove ognuno sa di pagare
un capello,un dente,una
lacrima
alla noia, alla
nostalgia
rivali strozzini,invisi
al tempo
che tollera delegando
agli orologi
Giocano a tombola coi
tartufi i cinghiali
e spesso vince un
fucile fuori gara
e porta via le pedine
Da:Quando Gli Alberi
Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Carta d'identità
Il nome non me lo sono
scelto
e neppure il cognome
e la mia data di
nascita
l'hanno scritta gli
altri
l'ho letta dubbioso
quando ho imparato a
leggere
Di professione faccio
il poeta
ho versato contributi
d'ozio
e quando andrò in
pensione
voglio essere ripagato
con la stessa moneta
Ho scritto cose
inverosimili
se le avessi dette a
voce
ora sarei al manicomio
Non mi sono mai
sposato,
con la fantasia ho
rubato
pezzi migliori di ogni
donna
e pigro insoddisfatto
non ho mai terminato il
puzzle
Da giovane ero fiero
comunista
ora voto per me stesso
facendo una X
sull'alone dello
specchio
anche se quella voglia
indomita
di scansare a sinistra
m'è rimasta
quando c'è da lavorare
Le mie poesie più belle
non le ho scritte
per farlo avrei dovuto
indagare
aprendo l'anima alla
luce
e si sa con finestre e
porte aperte
entra di tutto e specie
i topi
non li puoi più
cacciare
e rosicchiano gli
scaffali d' emozioni
Da:Sorrisi Pignorati
Trespoli di fumo
Tra fruscii di parole
saltate da tinte fosche
e spezzate dal rombo
dei motori,
ambulanti discariche di
ormoni
su steli di parrucche
vegliate da lampioni
e falò di copertoni,
la notte è un telo nero
bucato da scintille
e i cuori tamburi di
filigrana
percossi con tacchi a
spillo
tacitano malelingue
e qualche canto di
grillo
-Cuori senz'ali
riposano
su trespoli di
sigarette
Da: Sorrisi
Pignorati
Randagi
Orecchie a filtro di
rimpianti
cuore a scrigno di
paure
pelo in guerra
fratricida
e passi a scatti
molleggiati
come a non voler essere
di peso alla terra
ostile,
sempre pronti a
schivare
parole,vento e mimiche,
non sanno dove andare
il pensiero non sa
volare
la storia vera non li
aiuta
e abbaiano per
ricordare al tempo
che si sono anche loro
Il sole è un nemico
illumina e cucina
ferite
e le dà a mosche e
bastoni
invece con la luna
misteriosa
rientrano in partita
ma si fa vedere poco
Unico portafortuna
fiducia in se stessi
e quando bevono
digrignano al riflesso
minaccioso a rubargli
l'acqua
Rifiutano carezze
le mani sono catapulte
tradiscono anche le
pietre
raccolte si credevano
souvenir
Nemici dei lupi
e cacciati da Giuda,
nutriti di tremori e
scarti
nascosti dietro ombre
di vetri
con la coda a bussola
di minacce
e a bersaglio di mille
colpe inventate
Da:Sorrisi Pignorati
Rugiada
Aria di rugiada
rende spugnoso il suono
delle campane
e accartoccia le foglie
sul baratro dei saluti
anche gli orologi nel
loro ticchettio
arrancano
e nel salto dei numeri
spinti dai battiti del
cuore
ringraziano vene ai
polsi
La rugiada dipinge
d'argento fili d'erba
e orme di scarpe paiono
barchette
contate da bambini su
onde congelate
Uccelli scivolano sui
rami
e nel rivendicare
appiglio
con le dita delle zampe
inconsapevoli giocano a
morra
e qualche vecchio su
una panca
l'annovera a una cabala
Spegne lunghe arsure
l'asfalto
e in nuova cotica
solleticato
da copertoni si rifà il
maquillage
e a volte capriccioso
li fa scivolare
in altri intenti
Lento beve il sole, a
goccia a goccia
disseta gli incubi
della notte
e spegne l'ardente
passione per la luna
innamorata follemente
di
Giove................
Da:Quando Gli Alberi
Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Vigne
Le viti succhiano il
sangue dalla terra
i contadini lo
rimettono in circolo
e tutti diventano più
giovani
i vecchi addirittura
bambini
Vola la fantasia,va per
conto proprio
ma non ha il brevetto
da pilota
e incauta va a
schiantarsi
Il vino frequenta gli
altari
e tanti animali sanno
che prima o poi
dovranno sposarlo
ma la luna di miele
sarà sacrificio ai
deliri
Guardatele le viti,
storte e allineate
sembrano vene fiorite
e i fiori assoldati a
mediare
tra gioia e tristezza
Le vigne,speranze
coltivate,
finiranno in bicchieri
di vetro
indossati come occhiali
a correggere la realtà
fuori gradazione
Da:Soste Precarie
Autunno dei perdenti
Muoiono le foglie
il muschio si ravviva
e fa da cappotto alle
pietre
Alcuni alberi barattano
i frutti con gli
arrivederci
e i mercati si colorano
di doni pignorati
Guidati da geometri
invisibili
ritornano grassi i
torrenti
scalzano Italiani
arresi sotto i ponti
e tavole e cartoni con
scritte
...fragile don perignon
imitano puzzle di
barche
galleggiando vanno
verso il mare
che sazio ne ha viste
già troppe
e non li vuole
Condomini occupati
da immigrati
clandestini
e da animali che
vengono sparati,
alcuni nel rifugiarsi
rotolano in qualche
cappa di cucina
annullando rinvii al
pranzo
La fantasia non ha
limiti
gli sfrattati autoctoni
si tingono di nero
col lucido delle scarpe
per sembrare Africani
e scroccare un pasto
senza doversi
vergognare
Mi colpisce una quaglia
con l'orologio
impallinato
e quello del campanile
è rotto,
ha perso lo stormo
vaga da circa un mese
poi pregando finisce in
un quagliomedro
ove in corso il
sinedrio dei cani
e i falegnami rifiutano
le croci
e si lavano le mani
scrivono in rosso con
piume
le risate
Da: Normalità
Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Vendemmia
Dietro cataratta
i vecchi guardano le
vigne
sono le ultime donne
con gambe storte
che si spogliano e ci
stanno
poi pregustano dal seno
l'elisir
cancellano il passato
annebbiano il presente
barriera al futuro
L'orologio,barca al
sangue
va per conto proprio
segna un orario
che l'anima non sa
leggere
e il tempo è solo
quello del destino
Il vino è un
cannocchiale
girato al contrario
baro, allontana il
baratro
Da:Soste Precarie
Cadono le foglie
Cadono le foglie
salutano nel vento
vanno a posarsi sulle
tombe
coprono qualche scritta
si fa balbuziente il
dolore
poi lento a diventare
muto
Cadono le foglie
s'accumulano sui tetti
macere al germoglio di
un seme
e un fiore omaggia
il due novembre degli
emigranti
Cadono le foglie
qualcuna si poserà sui
tuoi riccioli
e all'ennesima folata
cadrà nella valle del
tuo seno
e a toglierla nel sogno
perderò una mano
Cadono le foglie ai
piedi
stridule a ogni passo
incerto
ognuno per un anno
impiccato nella bacheca
dei ricordi
Cadono le foglie
per insegnarci con
pazienza
che dall'alto del
nostro trono
dobbiamo sottometterci
alla terra
Da : Quando Gli
Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Progresso
Catramati alberi
superstiti
assaliti dal cemento
e i rami frustano i
corvi
arresi ai presagi,
gracchiano chimici
sprechi
Sprechi alimentari
ingrassano a dismisura
contese risolte da
coltelli
Balconi trespoli di
noia
e gli affacci
gareggiano all'ignoro
vince la solitudine di
spalle
Nel traffico si sparano
coi claxon
mirino ogni dito medio
affacciato da pugni
chiusi
indica al cielo stelle
di vetro
Sui muri, scritte di
leggi proprie
inneggiano a delinquere
per svegliare i
tribunali
ove Giudici si cullano
nell'anarchia
Nelle ferite
dell'asfalto
germogli di tarassaco
input ad alzare zampe
di cani
che frettolosi ci
ripensano
e rimandano a copertoni
Anelli e tatuaggi
mimano qualche frase
per amori non rientrati
sulla pelle
Da campanili di chiese
di cartone
con feritoie a sfogo
d'implori maceri
campane Cinesi
richiamano il tempo
disertore agli orologi
e fuso al misticismo
serafico dell'anima
Da:Sorrisi Pignorati
Raggi di ruota che non
cammina
Raggi di sole nella
nebbia
ognuno a velare una
speranza
Raggi, due per uno
a diametri ruotanti
in uno zero immobile
e frecce boomerang
di due archi che
incollati
si danno le spalle
Raggi,indici d'additi
allo specchio
uguali e contrari si
discolpano
e sullo sfondo i
Giudici
sentenziano il riflesso
Raggi tutti uguali
dorsi di coltelli
affettano una roulette
e a qualche giocatore
spetta la pallina
e non vince nessuno
Raggi, corolla di
margherita
sfogliata per un amore
ma l'ultimo petalo cade
prima d'esser pinzato
dalle dita
Da:Poesie Cialtrone
Spifferi d'ottobre
Il vento rastrella l'ultima calura
annidata nei muri
e l'inverno chiede all'autunno
di provare il ballo dei denti
e il volo delle foglie,
concessione accordata
a patto di qualche affaccio
seppur guercio di sole a compenso
Gli uccelli nella muta
pregano piume attardate
e nei torrenti le stimolano
con fremiti e brividi
poi in esame s'involano
e il responso nel canto
stridulo o melodico
Amori sopravvissuti all'estate
avvertono qualche lama di freddo
e coi cuori ancora spogli e sinceri
si fanno scudo l'un l'altro
e a pietra focaia le labbra
a dar fiamma a impigrita passione
Davanti alle scuole bambini
che mimano a raccogliere
palloni insabbiati,
trascinati da mamme sull'orlo dei saluti
e qualcuna con un ciuffo innevato
e tanti granitici dubbi al rimando
ammorbiditi da solitudine e mare
s'innamora in ritardo
di un corteggiatore stipato
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
S'accorciano i giorni
Le nuvole, fumo della pipa di Dio
che ne ha viste di tutti i colori
e i raggi di sole,nicotina al sogghigno
Nella radura del cielo
confinante tra grigio e sereno
qualche uccello migrante
punto nero vagante
sulla lavagna del tempo
tremulo a spezzare una frase
nata preghiera e finita al non senso
Corde di violino sonate dal vento
i capelli di una fanciulla
e la melodia malinconica
a richiamare un bacio sprecato
Da: Sorrisi Pignorati
Scritture di sabbia
Turisti tristi a partire
felici all'addio i camerieri
in qualche arrivederci
augurato su un pianeta diverso
Qualcuno arroventa scongiuri
sulla spiaggia ha perso l'anello nuziale
lo troverà un cuoco col metal detector
e si sposerà col suo cane
Un granchio col cambio automatico
non conosce la prima
e va a retromarcia
verso una scorza di melone
contesa da gabbiani e lucertole
Brandelli d'ombrelloni
giocati dal vento
a bandiere di tregua
tra versi e poeti
al dubbio tra canti di sirene
e rumori del mare
Persiste su un dosso
una scritta solcata dal dito
ma due vocali stirate
dall'orma di un piede
lasciano un amore a consumarsi
nel dubbio di un nome
Galleggia sulle onde
la foto del sole
col biglietto già pronto
in bocca all'ultima rondine
Da:Normalità Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Due Santi
Gli Italiani hanno due Santi
uno in terra che li aiuta a peccare
e l'altro in cielo che li assolve,
nel portafoglio custodiscono due Icone
una sorridente e l'altra sofferente
un volto da sgherro
e l'altro Bizantino
uno procura l'agnello
e l'altro lo sacrifica al cielo
e loro innocenti,devoti
ripuliscono la carcassa
-Tra politici e Santi
non c'è differenza
e gli angeli custodi
dormono sul trespolo dell'indifferenza
Da: Sorrisi Pignorati
Paese senza nome
Sciatto,sbracato nel mare
che ai piedi sembra frenare
per non essere contaminato
da letargie e umori nefasti
Porro screpolato
seccato dal sole
e i dirupi adombrano mosche
suonano bizzarrie del vento
richiamo di gazze e cornacchie
plananti su rosari
imbrogliati da pollici
Sbuffa una fontana muschiata
ha una vena pressata da camion
e qualche bottiglia derisa
assetata solo si lava
allora concave mani di vecchi
fanno un laghetto alla bocca
e la legano alle scarpe
con fili d'argento
Turisti, emigranti tornati
trasognanti raccontano cose mai viste
ma chi l'ascolta ci crede
è il solo modo per sfuggire alla noia
Da lontano, accento scrollo di sguardo
su onde che cullano plastica
qualche barchetta
con reti zavorrate ai fondali
mentre i pescatori con berretti al
contrario
doppiano racconti di vino
e ogni tanto si fermano
per additare una donna
che cammina sull'acqua
Tra faro e tramonto
l'arcobaleno cucito da gabbiani
ponte a speranze e addii
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Noia
di paese
Dorsi di specchi i volti
e occhi vetro sverniciato
trasparenti guardano se stessi
per riflettere altri
e consolarsi del peggio
che solo loro vedono
Scale senza pioli
a scendere nel cortile dell'anima
i sorrisi orfani di nervi
e mossi da mimiche di rilancio
che imitano assensi furvianti
Mani molleggiate da mosche
salutano a diniego l'aria
sull'altalena delle ciglia
poi riposano nell'incaglio
di un punto nero in fronte
recintato di rosso
Gatti e topi giocano a rimpiattino
nel severo arbitraggio di sbadigli
e vince chi si scorda il suo nome
Le giornate, arco senza corda
le frecce dita puntate nell'ignoto,
arciere il tempo ubriaco d'orologi
Da:Sorrisi Pignorati
Fine
Agosto
Le mura puzzano
di cemento rovente
e i rami delle piante
braccia dinoccolate
sulla croce del vento
Qualcuno è partito
ha lasciato nell'aria l'ansia del ritorno,
agosto è il mese di Caronte
trasporta all'altra sponda
i dolori grigliati al sole
Questo mese
lifting dell'anima
con l'intento di non riconoscersi
anche se le rughe
trincee scavate negli occhi
nascondono anni
che sparano sul sorriso
L'ultimo attardato
ricuce con biascichi
i brandelli di un aquilone
su cui volava pigro un sogno
Compatta la battigia
a ogni sciabordio
archivia una speranza
Megafono ai segreti del mare
un secchiello semi sepolto
Indossato per dovere
e perso,un anello
aureola a un granchio
sfuggito alle reti
Da:Sorrisi Pignorati
Fiori
Fiori per non dimenticare
fiori per contare le stagioni,
orgasmi di piante
per alare cuori che non possono volare
e parole che non vogliono apparire
ma poi si tradiscono
e prendono il colore dell'anima
Fiori che durano poco
ma indelebili al ricordo
che non li fa appassire mai
Fiori mediano il dolore
e quando muoiono
ci lasciano l'arrivederci
a cui non possiamo mancare
Fiori a primavera
a scuoterci dal torpore
e a dirci che la vita è breve
un'illusione,attimo di gioia e pausa
nel mezzo di malinconia e noia
e proprio quella pausa è redenzione
Fiori,il nostro silenzio
nel delirio rumoroso dell'inconscio
colorano pensieri grigi
e gli occhi vedono l'arcobaleno
Fiori,esca del creato
a farci abbassare le difese
e trafitti da un sorriso
Fiori, piume seminate dagli angeli
come briciole di pollicino
a segnare il sentiero
per ritornare all'umano
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le
Foglie
Notte
insonne
Notte insonne dei preti in
convento
cilici frustanti allertano
rondini
e gatti in agguato aspettano
errori
Sigarette a ceri, dietro finestre
bruciano la noia e fanno da
semaforo
a pensieri carichi di follie
che una tenda cerca di
addomesticare
La luna, una maitresse scorbutica
bacchetta le stelle che rifiutano
implori
e una si spegne a un desiderio
arrapato
Le macchine rincorrono i fari
e qualcuna li prende
li acceca sul muro
licenzia il pilota
Al bar s'incrociano
l'ultima amaro e il primo caffè
salutano rughe e occhi stravolti
poi il barista con due dita imita
la testa del bue
li assolve con una parcella
che vale un buon giorno d'augurio
Raccolgono frattaglie di sogni
i netturbini vestiti a lingotti
e tambureggiano il buio
per stanare la luce
Una coppia in perenne ritardo si
bacia
e l'ombra a terra, gelosa diventa
uno sgorbio
ma il vento muove una frasca
che copre un lampione
e la luce l'aggrazia,li sposa
Da:Normalità Incondivisibili
Tra Maschere Clonate
Il bosco
Ombra cupa nel bosco
condominio alimentare
labirinto di respiri e fruscii
Alberi in gara
al podio la luce
e chi perde s'adatta,s'ammala
e spera nel vento
che ondeggi le chiome
affinchè filtri un raggio di sole
Il bosco è paura,pace, mistero
la nostra anima tetra
ombrosa nasconde chi siamo
con la paura di perderci
e d' improvvisa radura
a svelarci senza difese
Nel bosco
c'è sempre una dentiera
invisibile,aperta alle spalle
e davanti un affanno
a inseguire una coda
Atmosfere d'agguati
e il silenzio un vuoto
riempito di presagi
che alano
zavorrano il cuore
Il bosco,metamorfosi
di aliti e sangue
e nella trasformazione fiabesca
qualcuno scompare
Da:Sorrisi Pignorati
Torrida
estate
Il sudore brucia gli occhi
stropicciati a dorso di dita
e i sogni hanno bisogno
di palpebre adagiate a riposo
Sole e sabbia giocano
a ping pong con la calura
e a volte s'impiglia nei capelli
altre fa un vino bianco coi
cervelli
Masticano a vuoto le bocche
le parole urtano sui denti
e ove laschi fischiano
allertano cani che rispondono
con un colpo di coda
mossa con pigrizia
cade a ramo secco
e i bambini l'additano ai nonni
intenti a fabbricare raucedini
A vuoto le notizie di qualche
giornale
utile a ventaglio alleggerisce
bugie
pagate a convincere che ogni
colpa
è degli altri,del governo
Afflosciate dormono
imitano pipistrelli le foglie
con il loro verde patinato
argento
nel riflesso d'aria infuocata
mentre qualche tosse del mare
increspa pigre onde a retromarcia
Fazzoletti alla fronte
pezze a tamponare
la fuga di pensieri roventi
verso tane d'animali
Da:Quando Gli Alberi Si
Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Festa
patronale
Sulla giostra i bambini
festosi perdono grugni e dentini
e gli adulti soldi e capelli
mentre un altoparlante
gracchiante dice altro giro
Donne con la gonna più corta
a volerla in scaltra finta
allungare
si contendono sguardi di mariti
ridotti a cani da compagnia
e ogni tanto una gomitata al
fegato
gli ricorda il guinzaglio e
l'abbaglio
Il venditore di scapece ubriaco
d'aceto
sostiene che i pesci giallo oro
si sono immolati per una sirena
troppo bella lasciò il mare per
sempre
Sulle bancarelle,patacche
innescano sogni da ricchi
tra luci e diamanti
stelle a occhi dietro le nuche
Fumiganti panini,trappole a diete
mai specchio imbrogliarono
e qualcuno a evitarli rumina semi
si liscia la pancia,maledice un
bottone
simula filo a piombo a una
pertica
Un cantante fosforescente ,un pò
calvo
assomiglia vagamente a una foto
sulla locandina e scambiato
per sosia del nome che porta
e azzittito dai fuochi
d'artificio,
che mettono in fuga atterriti
animali
disorientati disegnano stradario
di dileguo al playback
Da:Poesie Cialtrone
Il vento
Massaggiatore di piante
a volte arrabbiato le
schiaffeggia
altre dà voce ai loro amori
impeti agli amplessi
Forza invisibile
raccoglie il lamento dei morti
quelli a cui si spezzò trai denti
l'ultima frase
Atteso e temuto
rende selvagge le donne
frustando agli occhi i capelli
mentre agli uomini
scompiglia fili sfibrati a
riporto
Strappa fumo ai comignoli
e dipinge draghi impetuosi
allerta e confonde le prede
ulula ,abbaia, ruggisce
inghiotte urla d'aiuto
rende sterile il pianto
salva orecchie da parole
sconnesse
suona l'erba a violino
fa da giostra alle rondini
ruba aquiloni ai bambini
scoperchia ai vecchi
pensieri al cuore impigliati
Il vento
somma le voci del mondo
le mischia, le sorteggia
e almeno una volta
indecifrabili parlano tutti
e chi ascolta si costruisce
una carezza di parole
che nessuno sincero
gli ha mai detto
Da:Quando Gli Alberi Si
Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Vecchi e
calura
Sulle panchine disabituate
all'ozio dei ricchi
fanno a ventaglio i cappelli
lucidati da polpastrelli e
sudore,
ansimano e boccheggiano
qualcuno fuma a effetto placebo
e nei polmoni la calura s'arrende
In giro c'è sempre un giornale
miccia all'anima macera
esplode a ingiustizie
sorde e scudate d'acciaio,illese
allora si consolano con paragoni
e rammarichi tra ricordi e
presente
e qualche gesto che vanga
rancori oltre le spalle
Ragionieri al lunario
ai numeri stanchi suonano
pianoforte le labbra
e con saliva raffreddano
l'attrito
mentre la bocca simula azzanni
a una bistecca vista l'ultima
volta
su un depliant regalato dal vento
Termometri i cani
con la lingua il mercurio
i denti scala centigrata
e quando oltre, azzerata
simulando mano alla tasca
a cerca di ricompensa
ma alla fine resetta il tutto la
coda
Passa qualche donna
dalle forme perfette
capace di fare tremare
lo scalpello al Canova
e subito un fazzoletto alla
fronte
bandiera bianca al declino
sopra occhi girati al cielo
a interpretare il perdono
Trema l'aria rovente
e le gazze ci ballano sopra,
perdono qualche piuma
freccia infilza la terra
come a dire seguitemi
Da: Quando Gli Alberi Si
Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
La luna
La luna
marengo gigante
speso dai sogni
di due fidanzati
Il povero la vede
stagionato formaggio
e con una mano l'affetta
Per il contadino
la moglie del sole
che con grazia discreta
accarezza, sussurra al raccolto
Per il bambino
pallone impigliato nel cielo
e aspetta che il vento
la faccia cadere
Rotoballa di fieno
all'asino
messa troppo in alto dal padrone
per punire la sua testardaggine
All'ubriaco pare
grossa lampada
che ha esaurito le pile
e alibi a spiegare alla moglie
gli inciampi e il ritardo
Qualcuno dice
è luce soffusa di Dio
in aiuto ai ladri
a riprendersi i furti della
politica
La luna
uno specchio dei desideri
dipinti dall'anima
Da: Normalità Incondivisibili
Tra Maschere Clonate
Agreste
ricordo
Sotto un cielo di cobalto
orfano d'aureole bianche
d'allodole
i papaveri nei campi di grano
rubini su lenzuola d'oro
Un mostro d'acciaio
divora panini di paglia
con companatico ultime quaglie
Batter d'ali al dileguo
il rumore di chicchi
spinti all'accumulo
Un ricordo lontanissimo
allevio allora d'estenuanti
fatiche
torna vivido agli occhi,
una fanciulla con fiordaliso ai
capelli
tra ondeggianti spighe mature
in contrasto con acerbo sorriso
prestigiava al mio cuore coniglio
la sua timidezza.
Da:Destini E Presagi
Vicolo sul
mare
Un masso levigato
biblioteca dei pesci
freno d'impeti e carezze
affiora da placenta di miraggi
raschiato e schiaffeggiato
dagli appigli
primo e ultimo gradino
partenza e capolinea
di un sogno che l'acqua
dipinge e cancella
nella memoria millenaria
in fondo al vicolo sul mare
ove una panchina
forgiata da sillabe
strappate dal vento
con vele di panni stesi
è sosta e addio
strazio e pace
e gli angoli delle case
gonfie di salsedine
cornice a un quadro
appeso agli occhi dei pescatori
luce a due lanterne
a veglia di una sirena
all'amo di una brocca di vino
Da:Soste Precarie
Nel
disordinato ordine le case
ubriachi addormentati
e le finestre occhi guerci
semi aperti a spalla su spalla
con affacci a tetti,scaglie di
coccodrilli
Mosaico di follie e miserie
il selciato,lotteria d'inciampi
tra sputi e invettive
e tra una pietra e l'altra
fessure a bocche ruminanti
e l'olio dei motori la bava
Saltellano i bastoni dei vecchi
astiosi bussano al domani
s'incagliano nei ricordi
e disincagliati da scarpe
eccentriche
a movimento di baionetta
Su panchine sciancate da
vandalismi
con scritte avanzi di grammatica
donne con anni persi nei capelli
recitano la cronaca sempre uguale
salvo aggiungere particolari
fatti di mimiche e gomitate
coadiuvate da singhiozzi
e vuoti abbracci che allo
smuovere aria
cambiano pagina
Molle compresse da respiri,i
passeri
ammorbidiscono briciole alla
fontana
con eterna tosse ad allarmarli
e farli ripartire verso il
campanile
faro spento del tempo
L'unica edicola ove i giornali
al solo intento a confermare
in dispute d'avanguardie
e vanti d'erudizioni
..te l'avevo detto
Da:Sorrisi Pignorati
Luglio
Ingrassano le ombre
poi longilinee la sera
pertiche all'orizzonte
puntellano il cielo
tenuto a bada da aperitivi
Cervelli bolliti
raffreddati con cocomeri,
dall'alto la spiaggia uno spiedo
mangiato da fotografie
e finestrini osè
Tra cani e padroni
la differenza la fa la lingua
e la coda che imita l'elica
ruotata al ritorno odiato
Zanzare e mosche
punti e virgole a sguardi
rocamboleschi
a leggere seni intravisti
dietro sipari di capelli
tra aggiusti calcolati
e collezionati
Cielo d'ognuno in miniatura
gli ombrelloni
ai desideri risparmiano le stelle
e qualche orologio d'oro
forse un rolex le imita
Caronte i bagnini
con sorrisi usurati
traghettano vanità
e pagati con capricci da coniare
e illustrare sul carnet
Pezze d'arlecchino i bambini
striduli al mosaico di dialetti
e di una lingua madre
accentata a un nord variabile
sempre sorpassato in vetta
mai trova pace
Traiettorie di rondini
a stradario di pensieri
intenti a sbagliare
ogni via che riporta a casa
Frantoio la calura
spreme argento alle fronti
e qualcuno lo prende
per vinsanto
Da:Soste Precarie
Oltre
Oltre
limite, mistero
emozione indefinita
Oltre
è vincere o perdere
amare o uccidere
è il primo volo oltre il nido
Oltre
concentrici orizzonti
nel mare d'illusioni
che lo sguardo spinto
da piedi fremiti
rincorre senza mai raggiungere
Oltre
questo tempo soggettivo
recintato nel rosario dei respiri
dettato dall'anima
Oltre
sorpasso quotidiano
della normalità
al guinzaglio della mente
Oltre
ultimo piolo di una scala
che porta in alto la paura
a sedersi sul trampolo
della gioia
Oltre
podio della sera
ove premio è riprovare
Oltre
meta d'orgoglio
da raggiungere a ogni costo
ignari che a volte
è già alle spalle
o spostata dal coraggio
Da:Sorrisi Pignorati
Borghi
Case, cappotti di pietre
coi loro berretti di creta
muschiata
ove nell'imperfezioni
i passeri fanno il nido
e nell'andirivieni malinconici
pigolii
evocano tempi andati
fatti di abiti rattoppati
e consumate pezze
perdevano il filo
sventolando alle corse
senza meta dei bambini
con denti molati
da reliquiose croste
estratte da bucate tasche
nelle quali il sogno
vi posò un soldino
mai speso con la fantasia
Cronisti del silenzio,i vecchi
accerchiati dal progresso
che come un topo
rosicchia il sacco
e chicco dopo chicco
s'affloscia a terra
Monumento alle fatiche
alberi monchi
dal lasco fogliame
tremanti al rumore di motoseghe
rabbiose nei paraggi
sputano incenso
trasportato dal vento
che ulula presagi
Da:Soste Precarie
Notte afosa
Luna in standbay
stelle col sorriso imbalsamato
il cielo è una spugna
strizzata dalla notte
e le lucciole ambulanze ai
pensieri
Ciglia inzaccherate
cercano un trespolo nel sonno
poi si posano su un dito
e archiviano le immagini
Ovattato il rombo dei motori
i lampion friggono la luce
e le prostitute fanno uno
spuntino
mentre i magnaccia asciugano
i crocefissi d'oro al collo
preoccupati testano
umido fruscio di filigrana
Slittano le bramosie degli amanti
sui filamentosi baci
e le parole appesantite
rotolano nel fosso dei cuscini
evocano il rimando
mimano carezze
Cortocircuito ai baffi della
volpe
e un topo la deride alle spalle
Da: Un Temporale Acclamato Con
Nuvole Dirottate
Partirono
Partirono con scarpe di piombo
allacciate con gramigna
disegnarono a carbone una croce
seguirono bussole di crampi
arrivarono dove il grano è
metallo
Qualcuno dice, torneranno per
Natale
ma non si sa di quale anno
e l'ultima cartolina aveva sul
francobollo
timbrato al contrario
un animale sconosciuto
Quando se ne andarono
sui volti stradari di rughe
con una freccia a inseguire la
coda
spezzata sul dolore
Nei bar si sentono ancora i
respiri
una sedia che zoppica
a simulare un assenso
verso una gioia mai vista
e una moneta che dondola
restia a cambiare padrone
Patria è il nome del doganiere
che non fa passare il cuore
alla frontiera dei ricordi tristi
Da:Sorrisi Pignorati
Temporale
estivo
Rumore di fruste
i rami litigano tra loro
e con le foglie
e qualcuna muore
Smettono trame gli animali
resettano le voci
stridule in allarme
Coperchio nero il cielo
venato da lingue di fiamme
balla all'orizzonte
erutta malumori
che spingono all'abbraccio
timidi acerbi amori
Convegno di lacrime
stanche del dolore
si riprendono i peccati
Da:Destini E Presagi
Vecchia
piazzetta
Vicoli, suonati dal vento
nelle fessure gli spartiti
e balconi escrescenze di noia
Tegole biblioteche di rimorsi
fermati da pietre punto e a capo
ingiallite dal muschio
raucedine del tempo
Bandiere d'ogni credo
panni appesi a fili d'arco
sventolano copie d'anime
e nel vento fanno l'amore
Rimbalzi di pallone
affacci a maledire
rivendicano la pace
con minacce di coltelli
a suppliche di monelli
Litanie, cucite da cani e gatti
tornano eco nella piazzetta
rubano fessure alle finestre
dividono bottini con televisori
Antenne e comignoli
barattano umori
e quelli venuti da lontano
a cottimo sui dialetti
Algebrici voli
di rondini e piccioni
chiudono parentesi
a mosche e farfalle
e qualche topo
conta una briciola,
tossisce la fontanella
Una pietra del selciato
scacciata dalle radici
dell'antico platano
conta inciampi al calzolaio
Da:Sorrisi Pignorati
Il mare
Col suo eterno sciabordio
a volte simile a una danza senza
festa
il mare paziente divora
gli abusi edilizi
e innesca lamenti degli abusanti
al governo che promette
risarcimenti
Schiuma,plastica e petrolio
salsa a pesci che non vollero
parlare
per una zuppa che non mangerà
nessuno
anzi divorerà i commensali
I marinai non piangono mai
per non disperdere le lacrime
fumano soltanto per carpire
la direzione del vento
che a volte frusta il fumo nelle
bocche
per non farlo sentire incenso
d'omelie
Le barche, gusci di noci
e il gheriglio umano
tenta di germogliare
ma il sale l'imbalsama ai fondali
tra tentacoli di piovre
e la statua di una sirena a
premio
Il mare,una memoria senza tempo
ove i ricordi combattono per lo
scettro
ma vince sempre l'ultimo dei vivi
e quelli che la storia rigurgida
Da: Amori Scaduti Di Un Essere
Qualunque
In montagna
Cappotti di muschio
su pietre infreddolite
all'ombra di alberi assopiti
che non contano più anni
Lunghi vecchi sentieri
rughe riempite di verdi
solitudini
confinanti a forfait con feritoie
nei muri di case abbandonate
affacci pigri d'animali
che mai mediarono con gli umani
e ora si vendicano
riscrivendo la storia
in pagine di traiettorie
Rivoli d'argento
coperti da rovi intrecciati
di tanto in tanto s'affacciano
esortati dall'inchino di un ramo
a riflettere pagliuzze dorate
spuntate tra lasche foglie
a farsi massaggiare
al prezzo di dissetare
occhi al rimiro di confermarsi
Sostano e poi passeggiano
le nuvole sulle vette
cambiano sembianze
vorticano il silenzio di Dio
mediato col paesaggio
sempre pronto a ingraziarsi
il suo volere
Rare voci, metalliche
si fiondano tra dirupi
s'annidano tra porose rocce
ove il tempo le pasteggia
per non farsi contare
Da:Quando Gli Alberi Si
Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Asfalto
L'erba cerca di mangiarsi
l'asfalto
cotica del diavolo ferita da
sgommate
tappezzata di ricci, gatti morti
e ogni tanto da qualche cane
col fiuto imbalsamato nel ricordo
e pennellate di rosso a
delimitarli
sotto il controllo delle mosche
che dirigono il traffico col
ronzio
Tutti corrono sperando
il vento spezzi aureole di
stupidità
e per arrivare primi al podio
della noia
ove flatulenze in sbaglio di
gallerie
soffino su individualismi
omologati
bagnati da intrugli chimici,olio
al vanto
Accorciano distanze i passerotti
saltellano su fiori
preganti,assetati
e nel canto impastano briciole e
omelie
poi con traettorie disegnate da
rumori
nel volo boomerang ,nuovi azzardi
Qualche stereo detta i tempi ai
pensieri
e biascichi molleggiano teste
antennate da pomatati capelli
e alcuni sfibrati, inferriate a
occhi
stanchi di roteare nel vuoto
Da:Quando Gli Alberi Si
Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Ognuno
qualcuno
Ognuno crede d'esser qualcuno
e qualcuno vuole esser tutti e
nessuno
allora si cerca in un identikit
che mai l'anima approva
e nel continuo mutarsi, la vita
Lo sguardo,maggiordomo dell'anima
in mille ciance ed inchini
mai accontenta l'esacerbato
padrone
alla fine stanco mira al solo
lunario
e in pensione,amorfo, al sipario
Da:Sorrisi Pignorati
Invidia
Dorso di specchio
regge e mai vede rimiro
spera d' esser graffiato
Da:Sorrisi Pignorati
Smartphone
Tutti assenti
nella propria presenza isolata
a tavola convegno a ignorarsi
ognuno scrive
a chi non conosce
lo può immaginare e plasmarlo,
le virgole rumori di piatti
e i punti forchette infilzate,
andare a capo cambio pietanze,
giro di boa all'udito,il caffè
Interpreti i cani
pagati a liscio di pelo
annusano voci smarrite
le scodinzolano a ruota
e abbaiano al telegiornale
candeggio di sguardi
lustri nel vuoto
poi un bip,gong a sorpresa
riporta al mutismo
e qualcuno ride senza saperlo
Amori segreti
in teca sottovuoto
pilotano mimiche
a girarsi di spalle
per segreti che tutti sanno
e nessuno conosce
svelarli amplificare il silenzio
ignorarli incupire il mistero
Le dita suonano lettere mute
e l'anima a zonzo
a trovargli una nota
allegra ai fantasmi
Da: Sorrisi Pignorati
L'ambulante
Il freddo vibrante trovava
cattivo alloggio in astiosi
polmoni
e scontento pungente si dileguava
in rumore secco di tosse
dalla bocca di rosa della
venditrice di palloncini
con turchine mascelle
ove il sangue pesante pagava
il conto al gelo di pelle
liscia sui vent'anni ignari alla
conta
puzzle incompiuto nelle battaglie
di vita
Era bella la ragazza
come se ogni pittore in stato di
grazia
avesse dato a un particolare
una pennellata del talento
migliore
e uno nell'emozione tardò il
ritiro di mano
e vi lasciò un fossetto sul mento
L'uomo gentile e radioso
con gli anni che avevano firmato
la faccia
senza scalfirne per niente la
nobiltà
e nessun gesto armonioso allenato
al rilento,
fece per comprare al doppio del
prezzo
tutta la plastica gonfia nei
capricci del vento
che faceva promesse vagabonde di
cielo
ma lei impacciata rifiutò
sorridendo e disse...
anche se immenso guadagno per me
è gesto di troppo buon uomo
ma non sentirò più di volta in
volta
l'adagio di spiccioli in concava
mano
e con esso umano contatto
carbone durevole e non fuoco di
paglia
a riscaldar l'anima gelida al
buio
perchè è dentro che ho freddo
in qualunque stagione
La storia finisce
io ho traccia solo di un anziano
signore
a un tavolino che abbandona
claudicante
con gli occhi lucidi e il
cappello in mano
premuto al petto mantice bucato
un aperitivo a metà omaggiato
alle mosche
e un giornale dove mancava un
esiguo ritaglio
poi mi informai...c'era scritto
giovane ragazza .....ambulante
trovata morta assiderata
-lasciai tra la saliva che oliava
la gola
e il gozzo saracinesca inceppata
ai respiri
il mio solito....
amen...........................
Da: Vetriolo
I vecchi e
l'ombra
L'ombra l'ingrassa
e li deride al mattino,
s'accuccia ai piedi
a mezzogiorno
e non la vedono
poi gioca a gatto e topo
e le teste sulla giostra
I loro bastoni colonne d'appoggio
fino a spilli nella terra
sonda d'umori
-cupole i berretti
e accento sul tramonto
che li chiama
Seduti sulle panchine
aspettano un treno d'aria
e con raucedini imitano a
frenarlo
Becchi di corvi le mani
spronano parole affaticate
e scarpe stridule sul catrame
sinistro gracchiare
schioda un dente
Vola allo sguardo
una ragazza in minigonna
copiata sul muro,un angelo
che segue baldanzoso una farfalla
e i gozzi iniziano a ballare,
a terra paiono cumuli di terra
sollevate da talpe
Foto del sole
e l'ombra, negativo fotografico
della morte
da sviluppare nell'anima
con la paura di non riconoscersi
Da:Sorrisi Pignorati
Flash in
spiaggia
Mamme In posture da Thénardier
espongono figlie
e inventano cruciverba sui
pretendenti
e le pongono al vaglio di
scodinzoli
Quelli che odiano leggere
con facce a scudo di tasse
muniti di libri a parasole
infastiditi alle urla dei
vucumprà,
fitte a intellettuali pensieri
Il sole s'incarognisce sulle
teste pelate
allora ricorrono a occhiali scuri
e piantano auricolari alle
orecchie
surriscaldate ad antenne
poi si consolano pensando
che mai hanno visto asini calvi
Sul sand carpet, pastaioli
incalliti
provano costumi
griffati,trattengono il fiato
e la schiena diventa carapace
Di tanto in tanto bolle d'aria
nel mare
e tutti sorpresi a girarsi a
decodificare
il linguaggio silenzioso dei
pesci
Sulla battigia scorze di melone
ove mosche disegnano cartine
geografiche
e ognuno nostalgico si rivede
nel posto da dove è partito
ma poi s'intristisce ricordando
bollette a più zeri da pagare
Da:Poesie Cialtrone
Grandinata
Preghiere congelate
nel passamano arrotondate
rifiutate a pezza di peccati
gravi
dal cielo cadono dove capita
e qualcuno le conta coi piedi
Le nuvole, vapori di anime
irrequiete passeggiano
e vogliono vendicarsi
di chi mai le salutò
e le obbligò a partire
Quanti confetti
pensano i bambini
oggi si sposa il cielo con la
terra
e non festeggiano al ristorante
Affacciata dalla tana la volpe
spera chicchi siano pietre
e qualche gallina sarà alpino
caduto in battaglia
Un uccellino zoppica sul filo
invalido non avrà pensione
il gatto ha deciso di risparmiare
e il suo padrone gli offre
il solito menù di topi
Dopo aver salutato i Santi
che non rispondono
pesta il berretto sotto i piedi
il contadino
e con la mano inchioda nel vuoto
due pertiche d'aria incrociata
mentre la moglie cambia religione
e fa infiniti inchini Buddista
poi col fazzoletto saluta il sole
affacciato dal balcone di
bambagia
Da:Un Temporale Acclamato Con
Nuvole Dirottate
Consumatori
Consumatori consumati
e poi gettati
la dignità è il sazio
il podio l'ozio
trofeo il vizio
Pubblicità
stella polare
menzogna il mare
televisione la nave
lingerie le vele
Religione
candeggio di colpe
detersivo le preghiere
stiratura la croce
Politica
avallo di cumulo
lucro di tumulo
sgherri i partiti
ghiaia gli elettori
premiati a catrame
Ruffiani
salami appesi
rinnegano il porco
sorridono ai coltelli
Da:Poesie Cialtrone
Il torrente
Stanco del cammino lumaca
e a mimare serpente
finalmente in tonfo al dirupo
e sotto pesci annoiati
mischiano amori negati
mentre su pietre muschiate
raganelle deliziate da spruzzi
schiaffeggiate dal vento
ansimano mimano amplessi
gracidano oscuri domani
Più a valle tutto si calma
camomilla gratuita
e il merlo acquaiolo gioca a dama
con larve e vanitoso si specchia
scrolla acqua in eccessi
e benedice la sorte
Arresa alla ruggine,ancora in
piedi
la ruota del vecchio mulino
in basso estasiata a liquide
carezze
in alto trespolo a passeri
e sosta di ghiri in vedetta,
con la coda a variare punti
cardinali,
un tempo maestosa cuciva asini a
some
ruotava croci d'aria e nuvole di
farina
Singhiozzante e impaurito
atteso arriva al paese
obbligato a lavare peccati
e alcuni commessi fine a se
stessi
e mai diedero accenno a breve
sollievo
Da: Una Farfalla All'ombra
Della Luna
Mare giallo
Mare giallo oro
campi di grano maturo
e qualche papavero
semaforo rosso
a quaglie superstiti
sfuggite a fucili
poche per un concerto
come quando arrivavano
numerose dall'Africa
Ora arrivano animali senz'ali
col sogno di volare
e ripopolare città
imbrogliando la fame
poi giocheranno
a cacciatori e cacciati
e finiranno a spararsi
per mietere il grano
mai coltivato
Da:Soste Precarie
Il
cameriere
Passo da faina in rumori di
scarto
soste da bradipo in allerta
nonchalance allenata
sguardi a circoscrivere
ritratti d'invisibili
-udito da lepre a rapina d'orto
pastore di denti irrequieti
misura gradimenti
a liscio cerchio di pance
e mani ,saracinesca a labbra
Pietanze, numeri d'orologio
a servirle lancette
meccanismo chiasso
Dita, aste di bandiera
a chiamarlo
fedele,imploro a religioni
la risposta
e caffè e amari
vetta d'ambito traguardo
variabile
Iniezione di sorriso alla
stanchezza
e viaggi lampo di fantasia a
casa,
saluti,grimaldelli a liberarlo
Satollo è l'albo degli stomaci
a ricordarlo
un rutto a cancellarlo
Da: Quando Gli Alberi Si
Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Molise
Inviso a geografia
lembo di terra
con profonde orme
d'affaticato asino
e la soma razziata dai politici
Terra di migranti
al lascito di spelacchiati cani
tornano coi figli
con nomi sferragli di consonanti
a paragoni di fortuna
poi se ne vanno
tra striduli addii
bevendo sidro d'ossa
fumando sigari di paglia
e diventano rondini stanziali
Biblioteca di nomignoli
a consultarla,
sul campanile
l'orologio va a retro marcia
e s'intravede la coda del dolore
Da:Sorrisi Pignorati
Pioggia
estiva
Piove
s'aprono ombrelli ammuffiti,
i ferri arrugginiti
si staccano dalla tela
vela concava al cielo
verso nessuna direzione
e biascichi fuori galateo
accompagnano mani
all'ammaino e all'abbandono
proprio come si fa
con certi amori di riserva
inutili a consolare storie
senza più unisoni ricordi
e l'anima speranzosa
aquilone tra rovi
a brandelli
Da:Soste Precarie
Dormiveglia
La lancetta dei secondi
dell'orologio al muro
non passa la dogana di un numero
poi epilettica straziante
stecchita nel suo tempo
Sul chiodo, il ragno
stanco del terremoto al quarzo
finalmente può costruire il nido
sul tetto del quadrante
e i miei pensieri pascolati dai
tic tac
nel silenzio incominciano a
razziare
noia oltreconfine
Tra uno sbadiglio e un occhio a
semaforo
e un capello al solletico sul
naso
bussa un ricordo d'amore
e i nervi sul volto in un lampo
allertano una mimica
d'accoglienza
al sorriso di lei che mai
interpretai
Sulla fronte una sorgente
e il dorso di mano smista rivoli
poi a falda il ronzio di una
mosca
e una farfalla stanca di fiore in
fiore
nuota affannata nel pozzo
dell'anima
Da Una Farfalla All'ombra
Della Luna
Sera di maggio
Stanziale l'assiuolo
su rudere pagato a topi
e migrante atteso il cuculo
in lingue diverse
con tuniche di nera seta
si spartiscono alberi e presagi
e l'usignolo fa da interprete
-Giudice obeso la luna
appisolata sul campanile
russa rintocchi e biascica
e testimoni le stelle ravvivate
da numeri a some d'additi
inseguiti da nasi
e lo scoiattolo ruba calore alle tegole
giacigli di sogni a zonzo
mentre le rose si sfidano a profumi
e vince chi fa aprire più finestre
ma da quella al terzo piano che spero io
solo un lampo di luce dietro una tenda
a capelli alati restii al volo
e fredda pioggia mimata da un secchio
sul mio cuore
Da:Sorrisi Pignorati
Commesse
Confuse tra manifesti e manichini
macchine di sorrisi
bruciano umori neri
e sognano palme sul mare,
si fanno autoritratti
su concava mano
e li stipano in borsetta,
gelose li scarabocchieranno a sera
per non avere somiglianze,
il cuore aquilone liberato
pulsa in altre identità
....... lontane
Da:Sorrisi Pignorati
Aria elettorale
Calamiti di saluti e slogan
accenni d'inchini a molla
ricordi arpionati a dentiere
flashback a simpatie
futuri coniugati a senno di poi
mani, tagliole a saluti allenati
pioggia d'onorificenze
trebbiature di dimenticanze,
tutti hanno uno scettro d'aria
e giocano a scopa con icone
-Atmosfere di moltiplicazioni
e del raddoppio allo specchio
-Natale fuori stagione
ognuno coltiva un Cristo fotografato
e lo venderà al miglior offerente
per un marengo d'oro nel pozzo
.....la luna
-Ognuno cercherà la propria ombra
per dirgli, te l'avevo detto
Da:Sorrisi Pignorati
Blasoni
Geometrie del disordine ordinato
giardino pacchiano,esotiche intrusioni
le piante si dissociano dal luogo,
recisa dal giardiniere geloso
la rosa innamorata della Contessa
Spronato dal sole il glicine
saldato alla paresi del gazebo,
lo scricciolo nidifica tra i suoi grappoli
e nel suo viavai, binari gli occhi del
gatto
dubbioso a stabilire capolinea utile
Scianca,ruttante s'apre una finestra
nell'incurabile morbillo d'intonaco
s'affaccia il Conte e si posa
sul trespolo del declino
incatenato all'orologio
pastiglia indigesta del tempo
Sul blasone,assopita una lucertola
a spugna di calore
e insensibile all'urlo
delle cerniere del portone
Qualche inchino croccante
in amalgama a passo stridulo
e un cappello che lievita
al tossire di un bastone,la vita
Da:Una farfalla All'ombra Della Luna
Alieni
Piedi a zonzo su black carpet
le teste rigide si parlano
col mutismo dei loro cani
con guinzagli a compasso di Dalì
e quando disubbidienti abbaiano
chiudono il cerchio molle
subito murato da sguardi d'oltre
L'indifferenza portata a spasso
gioca a ping pong con le vetrine
e arbitri a tempere d'umori
le commesse oliano punti finti
a sorrisi all'amo di padroni
Vola qualche scontrino fiscale
dalmata farfalla alla finanza
si posa sul dorso del retino
e poi prende l'aereo di carta
decollato da mani di monelli
Incensi soffiati a gomme
e claxon coprono stupidità in playback
e i vecchi dai balconi
con braccia a cremagliera
ricordano tanti padri ai piloti
vuoti di memoria alle madri
e qualche vigile sanziona
su fogli d'acqua inchiodati da una coda
futuri retroattivi
Da:Poesie Cialtrone
Riflessioni tra le
nuvole
Stasera le nuvole
giocano a guardie e ladri
e alla fine rubano un amore
che si salva,
non aspettava altro
Nessuno è mai solo
i pensieri sono frastuono
a volte solo ballano
altre s'accoltellano
specie quando il cuore
gendarme in pensione
vanta sacrifici d'inutile lavoro
e l'anima una cantina
che cerca solo un pò di luce
Gli amici, vasi comunicanti della
malinconia
e quando la gravità del dolore
cade su uno solo cambia l'equilibrio
e chi s'eleva non vuole ritornare in basso
Il silenzio è recipiente di ricordi
e a metterci il coperchio
s'archivia la vita
e il proprio nome una talea
speranzosa a un innesto
Da:Sorrisi Pignorati
Sguardi metafisici
L'aquila nel cielo con le ali
scrive geroglifici
mette punti e virgole con artigli,
le pause sono ansimi
sangue l'inchiostro
Sotto, in recinti di sentieri mentali
sentinella la marmotta
legge e incide nell'erba
un necrologio di riserva
placcato da serpente d'argento
nel cui ventre i pesci
in eterna gara podistica
premiata ad alghe e frasche
In religiosa postura
rumina il bue
con occhi a semafori di mosche
accorda note ai grilli
e con la coda dipinge
puntini neri su quadro di vetro
Fragole sul volto della ragazza
sotto una capanna rossa
intenta a fotografare la cinciallegra
immersa nel suo tango
suona il bandoneon di piume
in pausa becca fette di panettone
in dispense di cortecce
Pipa del sole la valle
sfumacchia la sua nebbia
spugna a vocii
e riccioli di nuvole salgono
a plasmarsi bouquet
su schiena della montagna
Da : Normalità Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Pastori
Inascoltati parlano alle pecore
intese a brucare primizie
e con orecchie plananti
a captare fruscii di serpenti
assolati a simbolo di dollaro
Un pò servi un pò padroni i cani
in ozio controllato a non sconfinare
in pigrizie redarguite
con occhi a testa e croce
sorteggiano mimiche dignitose
tra rimbrotti e orgoglio
poi con la coda imitano tergicristalli
a togliere esuberi insidiosi
e a imitare dinieghi al sonno
In simbiosi con tacche di coltello
su verghe a scettro da intuire
qualche allodola inanella anni persi
e ricordi spaventati da rughe
Conta il gregge il pastorello
e a ogni numero il sogno
di trovarsi in un posto diverso
tra voci che nel vento non sa leggere
Fulcro di bilancia,l'orizzonte
a pesare giorno e notte
e il sole,zavorra alla noia
ala i piedi al ritorno
Da:Una Farfalla All'ombra Della Luna
Alleanze a maggio
La terra si fa crescere la barba
e i serpenti la pettinano
e ogni tanto inciampano su brufoli
Vanitosi alberi indossano parrucche
con meches d' uccelli
e alcuni nel dopolavoro
si fanno aquiloni al cielo
per i bimbi che additandoli
allenano al sorriso i dentini
Il riccio, punto e virgola
a pausa di gara
a splendere dei fiori
Stona un raglio d'asino
sinfonia di canti
e un argenteo ruscello
cuce drappi d'amore
L'ultima nuvola
bagna una mano a taglio
alla fronte
applaudita da due ciglia
Da:Soste Precarie
Aforisma (Barbecue)
Cala a picco la disoccupazione
aumentano a dismisura
fabbriche di barbecue,
troppi ladri agli arrosti domiciliari
I poliziotti a vegliarli
stanchi,affumicati ,storditi,affamati
da odori di paradisiache leccornie
impossibilitati a controllare
in giro miriade d'altri furti
Le pene lungi dall' esser severe,
gli addetti a fare le leggi
consci che prima o poi saranno loro
a delinquere e nessuna volpe
è lieta di fare di un pollaio
inespugnabile leggendaria fortezza
Necessita più immigrazione
come fresca forza lavoro
ma unico flebile dubbio
è che non si sa se gli immigrati
in miraggi a ozio e satollo
si schiereranno con i poliziotti
o con i politici crogiolati agli arrosti
Fuori dai cancelli gli elettori
contendono ai cani gli avanzi
Da:Poesie Cialtrone
Oblio
Ogni giorno il tempo passa sui volti
una pennellata di trasparente vernice
che s'accumula, s'accumula,s'accumula
e diventa lente sfocata a mediare l'oblio
e allora si cerca a confronto la foto
migliore
che il ricordo non tiene o nasconde
Ogni età ha la sua maschera
e le rughe archivio dell'anima
a consultarlo tristi capiamo
solo come nebulosi ci vede la gente
perchè ormai siamo refrattari
in ogni pagina a noi stessi,
la nostra stella uno specchio
col dorso negli occhi
chi ci guarda vede solo se stesso
Da:Sorrisi Pignorati
Catrame
Ricordi
pietre a pagine di passi
veloci e claudicanti
per fuggire dalla storia
per tornare a casa
Selciati
coperti dal catrame
vomito del diavolo
miele al progresso
Al sole
lingue nere biforcute
papille roventi
olio bianco ai volti
e dorso di mano
a tracimarlo
Rughe, radici esplose
stradario d' inferi prenotati
Promenade di corvi e gazze
sostano su rossi brandelli di respiri
s'involano a percussioni di tacchi
e al soffiante bacio di copertoni
Pece sul luogo
ove due cuori sintonizzarono
la prima volta
unisoni traballi
Da:Sorrisi Pignorati
Filosofie
recalcitranti
Far bene ai poveri ,doppio danno
a tacitarli e abituandoli a non ribellarsi
e come animali in cattività
aspettano e sperano lune d'oro
da prendere al pozzo
Il destino esiste
a volte è una strada obbligata
e ai lati un dirupo e il baratro a meta
ma nel tragitto si scorge un fossato
e a testa e croce decidersi al tonfo
in speranza al salvifico
Il tempo non è uguale per tutti
l'orologio a volte doppia i battiti al
cuore
seppur preciso a rigori di numeri
invisibile frena e rallenta
a seconda di gioia e dolore
Il sorriso è un passepartout
alle porte dell'anima
ma a volta ceralacca
sull'infelicità degli altri
L'indifferenza, scaduta moneta metallica
con ilarità donata a rinverdire
musicale tintinnio ai poveri
e qualcuno prima o poi
ad arrotondarla alle dita
la restituisce pallottola
Da:Poesie Cialtrone
Indifferenza
ibernata
Le preghiere scappano tra varchi
di denti a muraglia
hanno perso effetto placebo
e gli implori ilarità al dirupo
L'egoismo si nasconde
pretende applausi eroi al podio
e specchi stanchi d'incesti
sognano di frantumarsi
per amori diversi
Piangere o ridere, addobbi
di nervi richiamati al rigore
intercambiabili a umori al sorteggio
e l'anima sasso agli abissi
La politica, un cane prototipo
aizzato a difendere furti,
i partiti la razza selezionata al compito
e gli elettori scommettitori d'azzanni
Il calcio,una guerra
fatta da menzogneri e soldati seduti
e il pallone cavallo di Troia
ma al contrario della leggenda
vince chi apre il Portone
Sangue e palpebre chiuse le strade
impronte lavate i ricordi
fette di pane il selciato,
bocche sazie i tombini
L'alba, una smorfia
di bambino col giocattolo sbagliato
e romperlo il gioco
Da.Sorrisi Pignorati
Immobile passeggia
la luna
La notte è un sipario nero
e molti dietro hanno sbagliato recita
e allora col fumo di sigarette
si fanno le nuvolette per adescare i sogni
Cilindro del mago stanco la terra
e quando toglie il velo
sulla magia inceppata
i conigli si moltiplicano agli specchi
sotto occhi di volpi indigeste
Cammina sul tapirulan la luna
e gli amori clandestini
circondati da fruscii e sussurri
pregano una nuvola a oscurarla
I motori ruttano l'alcol dei piloti
che inseguono i loro fari
e l'intrappolano su un muro
Lampioni e tacchi si fanno compagnia
tra gelosie ardenti di copertoni
e mani vibranti a conta di litografie
Scintille d'implori arroventati le stelle
ritornano cenere ai mandanti
e la rugiada l'impasta a cemento
per chiudere fessure d'occhi
a grimaldelli d'illusioni indomite
Filtro di tosse gli alberi
assorbono raucedini
sarà catrame su orme di passi
fuggiti ai volti senz'indice del naso
Da:Normalità Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Tramontana
Onde innevate
scaglie a scalpello d'occhi
in quadro di zucchero,
la salsedine incolla voci
inietta all'anima con aghi di pino
fredda malinconia del nord
e solitudine estrema degli orsi
Nuvole schiaffeggiate
scappano,vorticano,piangono
minacciano vendette
prendono a testate
cartelloni pubblicitari
pizzicano fili elettrici
suonano lamenti di pesci
Raggi di sole,penduli vibranti
tra varchi di rincorse
e appare la bionda Svedese
con labbra marmoree
cielo e terra separati
dal candido sorriso a orizzonte
trespolo d'angeli in letargo
e che all'aeroporto
salutò tutti e nessuno
dopo aver placato oro la pelle
su perenne statua di ghiaccio
Da:Sorrisi Pignorati
Silenzio
E' il vuoto riempito
dal rumore dei pensieri
che a volte si alleano
con ozio e noia
il gatto e la volpe
e Pinocchio il cuore
attende fiorisca
l'albero delle monete
per pagarsi i sogni
Da:Poesie Cialtrone
Eredità
Sguardi cipollati
rimmel solcati
cravatte,cappi unti a respiri
sorrisi a mezz'asta
dita incrociate,annodate
biascichi d'aria e saliva,
nella stanza libri di spalle dorate
quadri dipinti a numeri e firme
appesi tra marmi e certezze
Vestito da prete a riposo,il Notaio
con volto a scultura incompleta
aleggia corvidi presagi
ingranditi su naso a trespolo
Ondeggio di concavi fogli
vibrazioni di lasciti vaghi
traino di ricordi dall'oblio
nonchalance di suspance
flebili assensi geometrici
dinieghi a termometro
Lettura forviante
aizzi evocativi
cronologia pescata
zabaione di cognomi e sudore
pause speziate
Mani a taglio di fuga
sorrisi a mantice bucato
filamentosi sguardi di fiele
bocche danzanti,valvole a denti
al capolinea di fruste fiorite
Croce a due facce
bianca al celeste
impeciata a invettive
Da: Normalità Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Abat jour
Penombra a una pagina del libro
su mantice di costole a leggio,
lettura del soffitto
e naso a ricciolo di lei a fianco
srotolato a freccia dai respiri
in vortice tra rughe del cuscino
La luce in cure a bramosie
in sproni a ravvivarle
fioca lampeggia spasimi e silenzi,
la parola amore si vergogna
e una mosca si dà colpe
Trincee di ricordi
pieghe di lenzuola,
la noia alza bandiera bianca
e la resa due spalle
arcobaleni monocolore
ponti al domani di due cuori
Clik a spegnere a resettare,
la stanza incinta del buio
con doglie all'alba
radiografata dalla luna
da feritoia di tapparella
Miagolio di gatti in amore
e un cane bussa con la coda
alla porta di due sogni
già involati sui tetti
Da:Normalità Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Trame a primavera
Nel cielo una sola nuvola
il picchio se la gioca con la rana
e batte due colpi
a simulare testa e croce
Alla distanza di un fruscio
percepito da chi di dovere
il merlo pesca nel terreno
invola un verme
che nel becco si contorce
presagendo l'atterraggio
al tiro di fune
L'erba vibra senza vento
e semaforo rosso un papavero
a uno stradario d'artigli
a un cuore che trema
Spirali a circoscrivere
ed arrivare al fulcro,
e batter d'ali in volo statico,
corteggiamenti oliati da canti
scuotono timide gemme
a sipari, speranze ai nidi
Primule accarezzate dal sole
vanitose a credersi figlie
legittime esibite al giorno
ma lui ha già troppe prole
milioni di stelle
e le adombra a un pioppo
Si ravviva il muschio
respinge impronte a una zampa
ma nulla può a diniego a un becco
lo vuole materasso
a implumi angeli
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Meteora
Il mondo in un pugno
e la vanità a girarlo
poi il telefono s'ammala
al capolinea delle parole
e il silenzio violentato
si riprende la sua pace
Lo sguardo una pallina di ping pong
tra specchi bari e fornelli a veglia
di mani incollate su un applauso
tra il giudizio di un vestito da cambiare
Sussulti al suono del citofono
suonato per gioco da un disertore di
scuola
e il cuore a molla ubriaco a fine carica
vibra su lunatici respiri al rantolo
Alba e tramonto con gli stessi fiori
si scambiano il posto all'orizzonte
una foto bleffa notte e giorno
e gli amici nel dubbio vanno dal dentista
a imbalsamare un sorriso
sospeso tra un non ho tempo e un addio
In metamorfosi da volpe a lepre
l'amore sonda il vento
davanti e alle spalle la differenza
una pelle vuota il ricordo
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Sguardi sul fiume
Serpente d'argento
s'insinua tra rocce,
specchi le scaglie
riflettono paralitiche facce
aggiustate in concavi riposi
Radici pettinate
a cespugli preganti,
trampoli al martin pescatore
in livrea a fioretto di maggio
Malleabili ombre
di sinistri misteri
ove l'amo pesca se stesso
e il ciottolo pelato da carezze
lanciato scandaglia il letto
dell'anima
Salice curvo
arco a bacio di sponde
teso mima frecce d'agguati
e la schiena del tempo che passa
Nello scroscio morbide voci
in unica lingua
e ascoltarle il silenzioso destino
Lacrima del cielo
ammorbidisce il dolore
al sole rende oro la gioia
perenne dipinge sogni neutri
rimbalzanti tra sponde di ruga
Da: Una Farfalla All'ombra Della Luna
Affaccio notturno
Gomiti sul davanzale
a piedistallo del mento
trespolo a sguardo
al tiro di fune tra ozio e nevrosi
La luna è un accento ai rintocchi
e il campanile pilastro del cielo
appesantito di stelle
che i cani tentano di mordere
Le case si prestano luci
e dove non arrivano
qualcuno piscia a un semaforo
di tabacco tra i denti,
e due diamanti miagolano
in cerca di cartoni a stiparsi
Urlanti lamiere rincorrono
parodie del sole senza mai prenderle
e sfiancate s'addormentano
su distillati fiatati
Finestre a giochi di specchi
ruotano copule d'ombra
e arrivederci mimati
a mantice sterile
Pastore in corsa il treno
fischia smarriti all'ovile
e a immaginarsi satolli al vagare
Da: Una Farfalla All'ombra Della Luna
Pioggia
Lava peccati e offese,
torbida l'occulta
e poi li disotterra
Regalo delle nuvole
tosse e raucedine del sole
Microbi trasparenti sui vetri
ingrassano e spariscono
e un dito sulle scie
disegna un cuore
infilzato su una freccia
che evapora prima dell'addio
Bestemmia spugnoso un vecchio
benedetto da copertoni
e implora lamiere
fuori da geometrie
Sangue neutro degli angeli
a oliare la pace
stridula sugli occhi
che non hanno mai pianto
Cantano gli uccelli
la natura scrive
con inchiostro incolore
armistizi d'agguati
Sferruzza la nonna
prepara un drappo
al suo testamento
a sorrisi acerbi
che la pioggia sta annaffiando
Vagano ombrelli,
scudi a missive
rifiutate dalle stelle
Finalmente ognuno
sotto al suo cielo colorato
Da : Un Temporale Acclamato Con Nuvole
Dirottate
Brezza d'Aprile
Carezze d'ali
solletico di capelli
polline di pace
bisbiglii danzanti di pensieri
seminario di ricordi
Ciglia a farfalle al lustro d'occhi,
la volpe caccia alle spalle
gli amori si scrivono col soffio
e giocano a nascondino dietro un dito
e una gemma timida
si schiude a incoraggiarli
Troppi messaggi al riccio
confuso,s'appallottola a cuore chiuso
e ogni spina a difesa di un fremito
Mare verde il grano
ondeggia affacci rossi al fagiano,
e traveggole al contadino
appare e scompare
un papavero fuori stagione,
il dubbio allerta la pace
e l'allodola fa l'aureola al silenzio
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Flash notturno
Notte come tante
la differenza la fanno i sogni
recalcitranti al decollo,
m'affaccio alla finestra
stridula ad aprirsi
in veto agli inganni
e un gufo paralitico
sul trespolo dei dubbi
mi dice il cielo è pieno di presagi
e le stelle sono occhi di topi
a rosicchiare implori
S'ode una sirena
veloce a riportare
un'espulsione in campo
con l'arbitro di spalle
All'ultimo taglio sbieco
di luce di un lampione
nell'orto circoscritto da inquietudini
una lepre vince la diffidenza
della sua stessa grassa ombra
ma poi con una foglia d'insalata
a lingua di bile,
scappa al fruscio di filigrana
di una fata del piacere
appartata a contabilizzare
lontana dal magnaccia
spremute illusioni
Il letto,carrucola dell'ozio
ruotata da un amore cieco
ritira i miei sbadigli
l'avvolge alle lenzuola
e parte il sogno di volare
Da: Normalità Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Mandorli
Mandorli fioriti
depliant del paradiso,
basta guardare altrove
e confinano in inverno
con l'inferno
Dopo una settimana
sfioriti,tristi
guardano i meli
tra serpenti al sole
accarezzati
dalla mano di Eva
Da:Sorrisi Pignorati
Cortili d'aprile
Voci di monelli
evase da scolastici rigori
diventano squillanti
senza muro d'aria fredda
e girano giostre di cuoio,
Continuo bussare
d'aria reclusa,
nessuno vuole entrare
e dalle finestre frecce d'invettive,
qualcuna centra un dente
cimelio al sorriso
Cani e gatti in trincea
sbavano armistizi
alzano a resa la coda
lasciano al trambusto
un osso e un topo
subito calciati
a riserva d'altro svago
Eco di un motorino
sbarba sfilacciate tende
s'affaccia dal balcone una ragazza
di lievitata età a stupire
e plettro tra due dita
un bottone rosa al seno
solleticato da ribelli capelli
e i vecchi si fanno un maquillage
con raspose lingue
sotto grondaie di coppole
Una pietra scudo non basta
alla corolla di un tarassaco
e stella calpestata
spenta al sogno di brillare
Da : Normalità Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Routine
Gli occhi rifiutano immagini,
il paesaggio pieno d'oggetti persi
e le macchine a cucirli circolari
Solite voci,fili al tiro di palpebre
e mosse spezzano ciglia
scalciate dalla lingua
a massaggiarle innescano sbadigli
saltanti a sorpassare il cuore
e i giri di polsi sono più veloci
delle lancette dell'orologio
Il sole un timer inceppato nella noia
una bottiglia vuota il disincaglio,
trespolo di sguardi persi,l'orizzonte
il ronzio di mosche a incitare il salto
Nera trapunta macchiata d'oro
la notte copre polveri di sogni
e i pensieri asini da soma stiracchianti
nell'anima si grattano la schiena
Da.Sorrisi Pignorati
Il lago
Il salice si riflette
nel limpido lago
e un pesce tenta di impollinarlo
A poca distanza un cigno
s'innamora di se stesso
insegue la sua immagine
frantuma lo specchio
e immobile nel dolore lo ricompone
Filo curvo e bagnato del pescatore
trespolo dell'arcobaleno
campionario di colori alla rana
gracida rimiri
e a ognuno ci vede un figlio
Affoga una scaglia di cielo
e nel punto oscuro
croci sciolte a spirali
lisciano il mosaico della sirena
col volto della donna annegata
che parla con l'uomo senza nome
Aghi al cuore
sbatter d'ali,
brezza a interpretare
arabeschi misteri
radicati al fondale
increspati su liquida lavagna
e una lacrima,
virgola travolta
da tosse d'acqua
Da: Una Farfalla All'ombra Della Luna
Aprile
Gli alberi si tingono di verde
che nasconde puntini neri di uccelli
riempiti da pigolii tra andirivieni
cauti ma non troppo per gatti e faine
Vecchi intonaci spugnosi
gobbi a geroglifici d'amore
s'incrostano venati al sole
in prova a incarognirsi
su teste lucide a sudore
subito coperte da pagliette imbalsamate
pronte ad abbeverarsi al morbido
e a farsi massaggiare da tre dita
Dalle fessure di vicoli,canne d'organo
fiatate da sbuffi di malumore,
ruzzolo di parole al salto
e al dribbling di denti arrugginiti
mentre la lingua si distende
a scivolo di frasi intasate
e il rumore qualcuno lo definisce canzone
a incitare redenzioni
I poveri si svestono di rami spogli
indossano frasche macchiate a fiori
e qualcuno si fa una corona di giunchi,
quella d'alloro è riservata agli eroi
e a volte per sbaglio ai traditori
Da:Quando Gli Alberi Si rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Disillusioni
Due sguardi s'incrociarono
ognuno fece dell'altro
una vita propria
idilliaca su misura
Due ladri d'identità
custodite gelosamente
e quando entrambi
in metamorfosi a poliziotti
le smascherarono
invano tentarono
di disfarsi della refurtiva
Occhi roteanti
a recintarsi
e i cuori che prima
pulsavano a mille all'ora
diventati lente valvole
..........sfiatanti
Da:Sorrisi Pignorati
Pensieri così così
I cuochi in TV inventano
pietanze di tremila anni fa
e quando non hanno fantasia
si danno alla chimica
I giornalisti senza sciagure
si deprimono e le inventano
proporzionate al lunario
I giovani si drogano per noia
e per sentirsi moderni
Maya e Aztechi fanno la stessa cosa
da millenni per sopportare le fatiche
Le guerre servono al controllo demografico
e per arricchire governanti e criminali
e la pace avviene sempre dopo le
ripartizioni
La chiesa senza poveri
è come un fiume senz'acqua
e i fedeli vogliono il candeggio
La gente si sposa per paura della
solitudine
mette la compagnia in cassaforte
e va a consolare altre solitudini
Oggi tutti hanno un cane
è l'unico essere che dice sempre di si
e perdona tutto agli imbecilli
Lamentarsi è una professione
utile a occultare i propri agi illeciti,
nessuno si sognerà mai
di secernere litanie
per un albo della sincerità
Facebook è un specchio frantumato
e ognuno cerca il pezzetto
per non entrarci del tutto
e riflettersi la parte senza difetti
Il sole su una foto può sembrare
alba o tramonto,la verità esiste solo dal
vivo
Da:Poesie Cialtrone
Cinghiali
Con la bava lucidano ghiande
riflettenti a luna filtrante da rami
danzanti
e sembrano diamanti gialli luccicanti
persi e affiorati da foglie umide
dal morbido fruscio allertante
e spezza preliminari a due fidanzati
Ombre nere giocano a dati
nel ruzzolo la suspense
pari e dispari connubio e vedovanze
tracce di sangue a depennare
archivista il lupo,spazzino la volpe
omelie la civetta
Il bosco paradiso e inferno
di animali sorteggiati
e il mistero stridula olfatti
incensati dal rutto di motori
che inseguono fari ubriachi
L'alba cambia lenzuola
per affittare la notte a nuove scene
Da:Soste Precarie
Questo tempo
Questo tempo ritagliato
in quello che m'hanno rubato
lanciato alle scadenze
e frenato per poterlo contare
con tanti orologi
ognuno come pavone
distante all'anima
e solo a farsi ammirare
Questo tempo
candela addormentata
pregata ai piedi da un fiammifero
per una luce che porta al buio
e la mano trema al sodalizio
Questo tempo
puzzle di ricordi
e i pensieri topi affamati
che rosicchiano i pezzi
Questo tempo
giostra di stagioni
a inseguirsi la coda
e quando la prendono
vincono e perdono denti spogli
Questo tempo
tagliola posizionata da noi stessi
per catturare il passato che ci segue
e quando scatta intrappola
......il capolinea
Da: Sorrisi Pignorati
Rimpianto
Capelli a caschetto
colore d'acerbo melograno
lentiggini e occhi torvi
se non li guardavi al sole
Scorta da lontano
tempo veloce e senza fine
a incrociarla con lo sguardo
per leggerlo e farsi leggere
e fino al nuovo incontro
del mattino successivo
dubbio a interpretarlo
Sono queste immagini
che la mente salva
tra infinite frattaglie
un tempo inarrivabili prime scelte
mentre di lei da trent'anni
non sai più niente
e quelle lentiggini,palline
di un dado speciale dell'anima
che andava almeno giocato
Da: Sorrisi Pignorati
Sospensioni
Evolutive
Aghi gelidi nel tepore
punzecchiano la pelle
l'inverno rivuole il suo sangue
congelato nei visi pallidi
e le vene si fanno uno stradario
dei tropici
I baveri dei cappotti
dormono sulle spalle
insensibili a sbuffi d'apatie
a volte svegliati bruschi
a porta d'orecchie
a chiudere litanie di vecchi
incagliate su scricchiolii d'ossa
Brufoli verdi
su nodosi alberi
potati a ombrelli senza tela
da tessere man mano
e già il cardellino
commesso viaggiatore
espone colori decorativi
e cinguetta trattative
Tutt'intorno cambia al meglio
e io nel limpido ruscello
vedo il mio declino
e cerco di fermarlo
lanciando un sasso
Venditore di tappeti colorati
la terra plagia al morbido i piedi
che hanno voglia di volare
ma le forze mancanti
l'ammantano a riflettere
mentre il picchio fa
le pulizie Pasquali
e segna sul tronco un altro anno
Da: Sorrisi Pignorati
Specchi di piedi
scollegati agli occhi
in errore a frantumarli
Non trovano mai pace
come anime tormentate
invano al limpido,
c'è sempre un copertone
e una parola secca
a riportarle al torbido
Da:Soste Precarie
Agresti ruderi
Persiste nella resa la luce
entra da una finestra sassata
elettrica la polvere si solleva
turbina alle ali di un tordo
cade forfora grattata
da dita che suonarono sul capo
ubiquità all'anima
L'ombra respinta da muri saturi
geometrica a un angolo
variabile all'umore
inghiotte l'orologio dell'esploratore
che si beve i punti cardinali
e sul pavimento tavole tarlate
aste rotte di compasso
ruotate da un inciampo
miccia a una bestemmia
a un chiodo in cerca
di maniscalco
Radici insinuate
in intonaco superstite
succhiano atmosfere
d'elaborati addii sconosciuti
e si sente ancora l'eco
furioso veleggia ragnatele
in approdo all'oblio
Vetri rotti,reperti di giochi
e specchi di qualche topo
narciso copula l'immagine
soddisfatto vede la prole
squittisce tra fauci in agguato
realizza il sogno di volare
e la coda scrive la fine
sullo sfondo della campagna
lieta rosicchia
stagionato formaggio di pietre
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Vecchia panchina
Ha ospitato pace, attese
solitudini estreme
tutte sostanti col volto peggiore
e a volte contesa
da podisti lumaca
con bastoni bussanti
Quaderno di amori
letto da chi solo lo scrive
firmato da slogan cubitali
bussola a un nome abbreviato
perso in oroscopi sedicenti
In inverno carezzata da foglie
ognuna un biglietto d'andata
a un dente a un capello
-spesso imbottita di bianco
ricamata da geroglifici
che prendono il volo
portano al cielo una briciola
Ha visto polsi ruotare
a ozio e fretta di lancette
ferme o a pulsare
asincrone al cuore, ai respiri
e quanto immobili
scosse all'orecchio
Vecchia panchina
bacheca di anime depennate
e quelle anonime aggiunte
contate solo al vuoto d'addio
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Giochi al risveglio
Gemme giocano a nascondino,
lame di freddo a sorprenderle
e torce del sole a svelarle
ruffiane le nuvole a miglior offerente
testano girotondi, sputi e confetti
Eruttano terra le talpe
montagna ai grilli
vanno a sciare
e corvi e merli li fanno sparire
Spronano bramosie le margherite
e le primule stelle di terra
a portata di mano smistano ormoni
in cambio di canti e voli pindarici
il fango dei viottoli
al sole si fa cotica
bucata da peli d'erba
ove scarpe e serpenti
guardinghi a scansarsi
Belano pecore sotto gli ulivi
recidono rami e li danno ai pastori
che ricambiano con una croce
fatta con una verga e un dito
in sosta verticale alle labbra
Col suono spugnoso e metallico
le campane accarezzano e frustano
ricorrenza all'agguato
che pagheranno gli agnelli
Da:Una Farfalla All'ombra Della Luna
Cialtronando
filosofando
ci sono ladri autodidatti
e quelli eletti diplomati e assunti dal
popolo
che poi si lamenta quando questi
prendono il lavoro sul serio
I clandestini lavorano in nero
e fanno del tutto per essere assunti
ma le loro identità vengono occultate
invece i ladri lungi dal fornire le
generalità
e si cerca di scoprirle spendendo soldi,
due tipi di lavoro agli antipodi
il primo gradito agli imprenditori
il secondo dai giudici
I profughi dormono in albergo
e molti Italiani sotto i ponti e si
lamentano
e dicono almeno ci trattassero alla pari
dimentichi del fatto che non hanno
la condizione di profughi perciò
scappassero
truccandosi con lucido nero di scarpe
in qualche altro paese europeo
Gli italiani che hanno lucrato al torbido
dicono basta rubare e invocano l'onestà
coloro che non sono riusciti in nessun
illecito approprio,dicono no,..e..
dobbiamo arrivare anche noi al vostro
livello
allora entrambi votano,chi per proteggere
il bottino
e chi per ottenerlo e i referenti sempre
uguali
I pacifisti prendono a sassate i
guerrafondai
ma questi si ribellano e scoppia la guerra
Quelli di sinistra stanno col popolo
come i pastori con pecore e agnelli
purtroppo esiste la Pasqua
gli operai sono protetti dai sindacati
come i polli dagli allevatori
e alla fine stessa sorte tra volpi e
spiedi
Da:Poesie Cialtrone
Selfie
Questi selfie su internet
un tempo chiamati autoscatti
sembrano foto cotte a vuoto
su lapidi d'aria in un cimitero di vivi
dove anime morte da tempo
al dubbio sicuro di labili tracce
imbalsamarono in avamposto auspicato
con maquillage funereo
volti vaganti tra nebulosi pensieri
condivisi a pavoni tornaconti placebo
del proprio IO smarrito
Da:Avanguardie Irriverenti
Svelate d'inverno
Tra vene di scheletriti
alberi imploranti
vecchie casette,
dal finestrino di un auto
saetta al futuro
le vedi in inverno
col berretto bucato da ossa,
hanno abortito se stesse
e ricoperte da placente
adornate d'edera dormiente
e da qualche feritoia le civette
hanno affittato gratis il letargo
e al risveglio cantano stridule
a scacciare miserie regresse
nutrite di solitudini
Ogni tanto qualcuno dice
i proprietari partirono per l'America
con arrivederci forgiati d'addio
e una crosta di pane al taschino
dietro una rondine di ferro
fatta volare da calli
che si perse nel cielo
e addita un naso tagliato
da cataratta
appeso a una nuvola fumante
Da: Sorrisi Pignorati
Il cuoco
Il cuoco è un chirurgo
con intenzioni al contrario,
coi suoi bisturi
dà in premio alle bocche
voli spezzati,corse interrotte
E' un prete innevato che recita
a tappe omelie alle gole
esalta la morte a stili di vita
e le redenzioni,ripetere il gusto
sposa animali con vegetali
e i figli stelle da battezzare
su mappe con una croce
lucida e scianca
Il cuoco,un sicario
pregato,amato da tutti
e quando sbaglia
gli tolgono la religione
gli appendono al collo
una cornice di sedano
Da: Avanguardie Irriverenti
Promiscue avversioni
e sodalizi
I cani abbaiano ai Cinesi
le vacche vogliono andare in India
asini, galline e pecore
ovunque vadano i politici
I maiali lasciano l'Europa
e volano in Thailandia
confusi gli uccelli sempre a sinistra
di cose normali e a ruotare
hanno sempre qualcuno dietro e davanti
I cervi s'affidano alle volpi
convinti segnalino pericoli
e sono le uniche che ammirano i loro
palchi
I pensionati amano i centri commerciali
dove con giochi matematici
s'esercitano con tabelline
e gli occhi vedono doppio
I preti sempre a seguire i peccatori
e nell'assolverli imparano a peccare
ma con qualche agnello a Dio
si fanno perdonare
A caccia di ladruncoli i Giudici
severi li condannano come a dire
un mestiere va fatto bene o per niente
Da: Avanguardie Irriverenti
Messaggi floreali
Salutano i bucaneve
circondati da primule e viole
i fiori sono l'orologio del tempo
e chi daltonico li confonde
coi frutti con l'erba
I fiori sono semafori
a mille pensieri,
svolte e direzioni
da alcuni non rispettati
e sorteggiati dal fato
Atelier d'insetti
e messaggi d'amore
richiamano nasi
a drogare cervelli,
storditi plagiano
lucchettati dinieghi
ad aprirsi a speranze
I fiori,battenti invisibili
di cuori in fremiti
alla porta dell'anima
che apre con galateo
nell'imbarazzo di dover scegliere
di lì a poco se ospite o intruso
Fiori assoldati da eventi
a parlare in ogni lingua
a lacrime e gioie
col benservito che li rimpiazza
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
La storia
Biblioteca del tempo
tempio degli anni
dediti a eroi a sculture
sorrette da pietre
gente al distinguo
e calce nascosta
chi non ebbe mai lumi
La storia è immortale
muta la pelle
scompaiono acari
in lembi a litigi
polvere al vento
La storia, grembo fecondo
col volto di sempre
aggiustato ai cervelli,
eterna madre
a ogni parto sorteggia le doglie
rivive dolori e vagiti
e ogni figlio è l'ultimo e il primo
La storia, segugio di tracce
e a volte gli indizi
sono orme di cerca
nell'oggi di ieri
La storia è vecchissima
ha l'anima liscia
profonde rughe negli occhi
e a ogni solco il destino
...che legge
Da:Soste Precarie
L'ombra
L'ombra,pellicola del negativo
della nostra controversa figura
serve a confermarci l'esistenza
messa in dubbio da mille avversità
e con gesti proviamo se fedele li replica
L'ombra variabile al sole
deforma, educa a parodie,
dimagrisce, ingrassa
ci fa Pinocchio col naso
e rammenta bugie,
è l'anima mascherata, irrequieta
volubile agli umori del giorno
e a plasmarli eterna illusione
A volte spaventa alle spalle
altre si fa compagna di giochi
e ancora avamposto al nemico
incauta non si ritrae e lo svela
Seppur in posti attigui
ci dona ubiquità sognata
e abitua il nostro cane
a vederci sdoppiati
e a non fidarsi della parte scura
col cuore mancante
L'ombra un disegno del sole
fatto a cose e a ogni forma di vita
a ricordare che ogni replica
indispensabile a sublimare
il suo quadro errante
Da:Sorrisi Pignorati
Nottambuli
Gatti sui tetti
messaggeri d'alcove
felpate a sussurri
ogni tegola un ansimo
antennato dalla coda
tradotto dalla luna
archiviato da ombre
Fa panini i respiri, la volpe
cerca companatico
con zampe a compasso
segna giri di boa
attracca orecchie a fruscii
e lingua a termometro
misura sangue ai cani
a verificarne l'allerta
Un grillo ha perso la bussola
affamato canta con insalata alle spalle
e copre rumori di trame
mentre le stelle si fanno fari
a paure nascoste
Geometrie di tende
a lame di luce
infilzano gelosie
in lamierati involucri
Mette ali a un tacco il rospo
poi striscia a un cespuglio
sente un cuore di vetro
bussare forte a una gola
ma entra a una porta
che mai dorme di notte
e sigilla l'inganno
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Cambiamenti
Primavera
redenzioni
le anime cercano imitarle
ma molti cuori battono
su un punto morto
e a spronarli s'incendiano
sulle cose alle spalle
Certi amori,
un buco nell'acqua
col dito di monello curioso
sbieco al limpido
invisibile nel torbido
comunque a toglierlo
mai lascia tracce
A volte l'albero
testimone del primo bacio
rifiuta le foglie
e lo sfondo negli occhi
della foto che conta
scheletro al ricordo
La natura ,un mosaico
noi tessere statiche
illuse di volare
guardate dal destino
escluse al rimiro
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Vigne
Porri verdi su rami monchi
sognati grappoli e sangue
e tintinnii di vetri
Spaventapasseri ammuffiti
spaventati da veleni
vegliano canti senza voci
Amori di bisolfito e metanolo
si sposeranno col viola
su tappeti diserbati
Catene al collo di nuovi preti
tastevin a crocefissi
umettare di labbra
ostie liquide roteate,centellinate
e occhi pappagallo
vangelo l'assenso
Da:Sorrisi Pignorati
Egoisti
Egoisti, inconsapevoli,narcisisti
si puniranno da soli e nessuno li fermerà,
cosa interessa alla gente delle loro diete
al culto di specchi
appesi a ognuno sulla fronte
per un volto riflesso al baro
che mai si fermerà
Egoisti, bolla di sapone
tinta arcobaleno al sole
nel tempo dal sorriso al pianto
di un bambino a cui si spezza il primo
stupore
Egoisti, amano se stessi
attraverso altrui consensi
plagiati all'indigenza suddita
Egoisti, cicale sorprese dalla neve
che le svelerà croccanti ai piedi
e leccornie a corvi,metamorfosi
della loro tetra anima
Egoisti, comprano cuori balbuzienti
e con faccia imbalsamata al suadente
pagano con l'ombra della nuca
che alla fine cercheranno
per unica brutta copia
a indagine di ricordarsi
sembianze proprie
...... ormai impeciate all'anima
Da:Vetriolo
Fine febbraio
In avamposto i profumi
zabaione l'aria
vortica alle narici
e il ricordo dell'anno prima
fiorisce alla mente corrugata
in allenamento a stirarsi
a prendere il lucido da oliare
e la cinciallegra da pallina colorata
a longilinea aggiunge note
al suo canto ripulito da raucedine
Accelerano e sonnecchiano i ruscelli
al sole s'affacciano i ciottoli
isole di mosche, sorridono al solletico
mentre salici freni di rami secchi
si riprendono la terra
la vendono all'erba
Le campane riconquistano il pubblico
a mezzo giorno salutate
da qualche berretto sollevato
e da mani che fanno il giro
dalla fronte al petto
a spalle a trespolo fugace
e poi vanno dove gli pare
Da:Soste Precarie
Il misogino
(Aforisma)
Il misogino non picchia una donna
se lo facesse si sentirebbe sconfitto
debole incapace d'ignorarla
lui è burbero,schivo ad aprire il suo
cuore
a un'anima che potrebbe accelerarne i
battiti
e il manifesto ignoro sotto gli occhi di
tutti
orgoglio a vanto, la sua vittoria
perciò donne state attente
a quelle anime subdole
zerbini,gentili,suadenti al corteggiamento
pronti a innalzarvi a inarrivabile podio
e feroci iene al consumato assenso
-Schopenhauer era un misogino
non ammazzò mai nessuno
Da:Pensieri Alternativi
Cina
Mosaico di bastoncini
la Cina è lontana
e ci sta sorpassando
e noi rideremo delle loro zuppe di L
gireremo i loro inchini agli inciampi
i crisantemi alle rose
colori a scongiuri,
appenderemo orologi
a mandorli in fiore
germogliati su quaderni di riso
labirinti ai ricordi
Guerre di consonanti e vocali
incroci di suoni alle orecchie
tsunami di mappamondi
galleggio d'occhi sorpresi nel sonno
mentre Gengis Khan serafico
pranza con Cesare
Da:Avanguardie Irriverenti
Terre perdute
Pecore spazzacamino
agnelli biforcuti
pastori fuori conta
erba infiltrata
tra cani treppiedi d'occhi
osservano l'infinito
caduto ai piedi
Lingue incagliate
su ninna nanna senza capelli
e al lucido d'uovo
slittano carezze sudate,
segnano tempo scaduto
gocce arcate da ciglia
Mettono in barattolo
anime filigranate le ruspe
le stipano per inverni
a cui non seguiranno primavere
altre le bruciano
per oblio a ogni traccia
Copertoni fumanti
a chilometri zero a speranze
faranno correre abbracci
a inseguire distacchi
al podio di listelli
di marmi incrociati
tra giaculatorie fiorite
valzer di litanie
Arcobaleno a sfumature
del nero, del grigio
unico ponte al ritiro di vite
Da:Sorrisi Pignorati
Aforisma
Gli Italiani,l'unico popolo al mondo a
credere
a qualsiasi politico che gli addita una
rondine
alta nel cielo e la spaccia asino alato,
e a seguirla con lo sguardo si posa
evidente
pugno di piume sul filo del telefono,
nemmeno ciò serve a svelare l'inganno,
la plebaglia in ferrea convinzione dirà a
gran voce
.. è pur si una rondine ma in metamorfosi
al ciuco
o addirittura lampante miracolo
Da:Poesie Cialtrone
Calcio di rigore
Tra promiscui concentrici colori
mondo in un cuoio
gonfiato d'idilli e speranze
posato su anemico disco
che suona vittoria di tutti
tra fremiti a brezza di fiati
in anello di spilli
-Stende tela a gesti il portiere
mima afferri,clown all'intuito
-Lepre,falco,granchio
il cuore del rigorista alla mira,
strappa un fischio metallico
tremulo insegue il piede
donato a nervi di spalti,
impatta la palla
alata d'opposti scongiuri
verso altalena d'umori
e si ferma tra applausi e sconforti
Da Pensieri Alternativi
Grandine
Convegno di nuvole
litigano,si scontrano, si fondono
vorticano,cambiano colore
candide come stupori di bimbi
nere come la pece
S'infervora il vento
schiaffeggia finestre
ruba cappelli,impolvera occhi
strappa parole, secerne implori
l'appende all'ignoto
frantuma qualche preghiera
l'appallotta sul campanile
Sassi bianchi dal cielo,
un carrozziere biascica
Signore! troppo lavoro
potevi dilazionare a più tempi
Tamburi le macchine
suonano la carica ai danni
e la vecchietta dietro la tenda
disegna con mani
pertiche orizzontali e verticali
Da: Un Temporale Acclamato Con Nuvole
Dirottate
La zingara
Faccia,uovo di bronzo
colorato d'arabeschi
poggiato su mistica danza
di malleabile figura
viscida a bramosie
famelica di vortici
con due tacchi a spillo
che non sprofondavano nel fango
di un quartiere ove i tetti
ombrelli del destino
le case porri sanguinanti
e i lampioni sciancati
soste agli inferi
Allenai lo sguardo a tagliola
nel ventaglio colorato di una gonna,
catturò l'esile figura sulla quale
la perfezione s'accanì
e i paragoni s'impiccarono
al vuoto da riempire
Due orecchini d'oro riflessi di storia
in sintonia altalenanti a nascondersi e
mostrarsi
tra corvini capelli ribelli ai respiri
aureole di vetro a circoscrivere
l'aria selvaggia indomita a un assenso
Un pulcioso cane la sfiorò
e lei lampeggiò i denti di neve
azzannarono il mio cuore
l'appesero ai suoi occhi turchini
e scomparve nella foresta di lamiere
mentre un profumo di tramandi
inafferrabili
combustibile della mia fantasia
...........in fiamme
Da: Normalità Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Capannoni
Culle d'ingegno e orgoglio
a incroci, capannoni e recinzioni
finestre rotte, alloggio di sassi e
bulloni
cani randagi a difenderli o a fuggire
tutto dipende dal saper leggere mani alate
Fabbriche dismesse,mense di ricordi
flebili arrivederci vinti dagli adii
resi meno tristi da telefoni e lettere a
raggiri
Ogni tanto qualche macchina
con concavi sportelli, saltellante
schiaccia pori d'asfalto curati a erbe,
il pilota fa un appello senza voce
risponde una gazza che bussa
a tetti di lamiere,s'affaccia un gatto
omaggia un topo,saluta con la coda
Pozzanghere, specchi di preghiere
rese grasse da bestemmie
perdono equilibrio e tonfo al riflesso
frantumano un cartello capovolto,
AFFITTASI il suo messaggio
E' la città dei morti cacciati a vivere
per pagarsi decorose esequie
Da:Normalità Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Case abbandonate
Cineree pietre,porose,
levigate da sguardi
furono accostate da rena e terra
pigra amalgama percossa
e spolpata da intemperie
e nel lasco di sollievo
semi alati germogliarono
Tetti a schiene percosse
avvinghi sfuggiti
tegole al tonfo e in appiglio
alcune dormienti
sopra ninna nanna
di tarli a tavole
promesse a funghi
Odori d'anni e sconfitte
da finestre paralitiche
immortalarono sguardi
omisero volti,pagine al vento
Gufi sbriciolano presagi
scivolano su pulsanti lucertole
assolate a contorta luce
rimando di fessure
occhiaie di noia
note fischianti del vento
Calendario del tempo vero
il muschio, fradicio e assetato
segna stagioni al vuoto
giaciglio ove qualche viandante
v'alletta una lacrima
e un dente che si rifiutò
ad azzannare la vita
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Coriandoli
Ognuno si fa il suo cielo
coi coriandoli
stelle dei propri umori
cadono sui pensieri
o finiscono sotto i piedi,
nel tempo che volano
l'illusione girata al vero
Maschere che cercano
di far ridere e intimorire
e in altrui sguardi il responso
che l'anima non accetta
e la fantasia, aquilone senza filo
non ritorna mai da chi lo libera
e cade al riposo del vento
nel posto sbagliato
Coriandoli, fiori di burle
lanciati agli altri
deridono chi li fa volare
poi si posano sul ricciolo di un amore
e una mano estranea li coglierà
tra scie di profumo
che trafiggono un broncio
Da:Sorrisi Pignorati
Risvegli
Campagna maculata
tovaglia a dadi giocati,
neve si sta sciogliendo
Isole senza approdi
piatto vuoto d'animali
-il merlo indaga
cespugli per il nido,
un'edera lo chiama
pronto ad ospitarlo
a patto s'avvinghi
al suo cuore vagabondo
Le campane
perdono rintocchi freddi
allertano orologi
a ingoiare nuova luce
Stordito il ghiro s'affaccia
chiede tempo a gemme ardite
appende al ciondolo
una noce stipata,
salta su una primula
effige a richiamo
di nuovo amore
Da:Soste Precarie
Ospedali alberghi a
5 stelle
Ospedali,un tempo officine
anticamere a rottami
ora alberghi a cinque stelle
tutti ci vogliono andare
tra fiori sorrisi e applausi
e spesso non trovano posto
allora alloggiano in corsia
anche per giorni in attesa
si liberi una stanza, culla a delizie
ma intralciano i medici camerieri
costretti a dimagrire, a schivarli
e tanto si abituano a farlo
che imparano gratis a sciare
Ci sono i soliti furbi,tra estasi e ozio
che non rispettano la fila
fingono ad arte di stare male
e si fanno in urgenza ricoverare
al pronto soccorso per un maquillage
e poi in qualche modo con piccola mancia
strisciata a un crocefisso
salta fuori ovattato letto
Lamentano sleale concorrenza
le agenzie turistiche
e il governo promette
di mandare tanti profughi
alle loro dismesse strutture
a patto siano confortevoli
al pari degli ostelli sanitari
Ormai è emergenza
tutti a fingere cagionevole salute
per andare a deliziarsi
alla sanità pubblica
un paradiso in terra d'ali spiegate
su correnti ascensionali
ove il creatore ha gran da fare,
alcuni addirittura dicono
..Signore toglimi dalla succursale
portami dritto in cielo
lassù ci sono più posti
Il governo ha chiesto ai giornalisti
di non divulgare queste oasi felici
onde evitare flusso incontrollato
e imboscaggio di statali
che recitano malattie
Da:Poesie Cialtrone
Notte d'inverno
dalla finestra
Asfalto lucido gelato
e i copertoni vogliono vendicarsi
per andare altrove, a infangarsi,
i piloti fuggono dai doveri coniugali
mentre i lampioni riflettono filigrana
e aspettano la mancia
un bacio di tacco a spillo
oppure una carezza di fondoschiena
Alberi spennati,inzuccherati
osservano ai loro piedi, piume croccanti
e ogni tanto qualcuna si riscalda
con lo sbuffo dei motori
vortica verso l'alto e il viaggio inverso
cattura due occhi brillanti a pentirsi
Un gufo si ricorda di cantare
e la sua voce,sbarba un muro
cade un pelo di vernice
bussa a un davanzale
e dalla finestra un'ombra Cinese
fa di una bocca un cuore deformato
Incinta di mistero,la luna
si fa lisciare la pancia da una nuvole
e la radiografia dalle stelle,
la guarda in controluce un magnaccia
biascica uno scongiuro
e salta col pollice un anello di catena
al crocifisso d'oro che rimpiange il legno
Erutta il sole l'alba
e l'odore dei caffè incenso al baratro
di una notte come tante
che ha pasteggiato solite illusioni
Da: Normalità Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
In treno
Sguardi si trafiggono,
piombo il sangue
seccato da un fulmine
pendolo ad ansimi,
mani alate al mento
e ai capelli, eterna foresta
rifugio d'imbarazzo
a indurire mimiche
subito a tempra
-al fischio del treno
un ciuffo coprì l'occhio di lei
ondeggiante a curve e sobbalzi
e farsa al diniego
velava e svelava
in attimi pregati al lento
marmorea trasognanza di lui,
due cuori tremuli
freddi a scintille
nello stesso involucro
su due rotaie parallele
convergenti all'addio
sancito di lì a poco
dallo stridio dei freni
-per qualche giorno
ognuno albergò
nell'anima dell'altro
e al checkout segugi
a rivedersi in somiglianze
flashback ai palpiti
Da:Sorrisi Pignorati
Gelidi pensieri
Pensieri stecchiti ai piedi
calciati nella cenere,
ansie congelate
occhi scheggiati
lucidati al vuoto,
il fuoco cerca compagnia
scoppietta altruismo
ma rasoiate d'aria
tagliano la fiamma
e scintille dal tizzone
stelle di sogni abortiti,
la vecchietta contempla la pentola
dipinta scura di promontori
bolle anni passati
e nel vapore fotografa un amore
col soffietto lo manda nella brace
ravvivata disegna un buco nero,
zampillante l'acqua spegne il sogno
-il gatto capisce tutto
gli annoda una gamba con la coda
miagolando dice non è colpa tua
era scaltro destino
poi una mano calca il foulard
e la riporta sull'altalena
del tramonto
Da:Sorrisi Pignorati
Indizi d'inverno
La lepre pasteggia rami secchi
croccanti allertano la volpe
che sulla neve legge mappe
e punta annusi laser sulle tracce
Il picchio bussa a un tronco
ma il falco non ama intrusi
quando ospita chiude il conto
e in vorticanti piume il prezzo
Un mondo di farina
ove tutti si truccano da angeli
e qualcuno con ali inzaccherate
attera nella pentola degli occhi
con gemiti saluta il silenzio
che non ha saputo ascoltare
Pagina bianca la campagna
ognuno cerca di firmarci appropri,
notaio il tempo li sigilla agli stomaci
in lamenti il lascito
Comignoli sputano atmosfere
subito stecchite da rasoiate
cadono su impronte
che qualcuno tenta di doppiare
Licenzia l'arruffo
e saltella il pettirosso
in scatti d'assensi
imitano il cibarsi
s'ammorbidisce la fame
al miraggio di briciola
rovesciata dalla tasca di un bimbo
Binari di strascichi
ruotano traguardi sconosciuti
Da:Soste Precarie
Nottambuli
Nell'adiacente campagna
trame di faine ai pollai
galline atterrite da presagi
cani in allerta stendono catene
e geometri abbaiano
misure mancanti,
la luna spia dietro le nuvole,
ogni tanto una macchina
insegue le sue luci
e il pilota porta la sua stupidità lontano
All'ombra di luci anemiche
monumenti filigranati
finiscono nella valle dei seni
e funerale degli istinti
Rumori di vetri rotti
raschiano sillabe di elisir
e teste sull'asfalto
limano le stelle
le dipingono di rosso
Corrono ambulanze
verso inconsci vomitati
con iniezioni li faranno rientrare
e una pacca sulla spalla
li chiuderà al sonno
Ansimi amorosi
sollevano a scatti le tegole
e nella ricaduta sigillano
furti di passione
Finestre a pagine di libro
sfogliano riflessi
letti da gendarmi
ma qualcuno non capisce
e spara un colpo di pistola
e i palazzi diventano presepi
Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
Sfarfallando
L'avvoltoio volteggiando
guarda agnelli traballanti
lo stato ingialliti pensionati
entrambi in fede nel precario
Il venditore di cappotti punta nuvole
augura freddo e salute dispari
e l'inverno sia tetro e rigoroso
ma siano salve penne e uova
Ognuno mette occhi propri
in altrui sguardi a vedere il proprio amore
mediocre a concorrenze in corteggiamento,
bello dopo consumata copula
e sciatto ad avallare l'addio,
incolpevole perdita
Ogni sciagura è lucro di qualcuno
e tanti insonni per paura
che le cose vadano bene,
solo i fiori nel bello e nel brutto
ci lasciano sempre la pelle
Lo Stato è nostro padre,
sposato da politica a Cleopatra
divertita ad arrapare il popolo
Ad irritarmi non sono i malvagi
ma coloro che non li vedono tali
solo per il fatto che ogni lupo
sazio lascia sempre un osso
da spolpare agli sciacalli
Da:Poesie Cialtrone
Lavandaie
Chinate su rosari di stracci
slacciavano assensi
alavano capelli
evasi a foulard
irrigidivano seni
giocosi al dondolo
ruotavano aneddoti
tra smorfie e sorrisi cuciti
a volte strappati
da zigomi porpora
e rossi all'audacia ribelle,
gossip dell'epoca
fotografati da ciglia
scritti da punture di gomiti
avvalorati da silenzi strizzati
-Attori al distratto
a storie carpite
bambini precoci
con collari di muco
tenuti a bada
nel recinto di voci
fantasticavano stupori
elettrici frugavano rimandi
-Sotto schiuma di sapone
scivolavano storie
a segreti del fiume
Da: Un Temporale Acclamato Con Nuvole Dirottate
Ricordando l'orologio
Vigeva in campagna una regola,
da bambino per avere l'orologio
bisognava cresimarsi
ma io rifiutai questa pratica
e quando lo rubavo a mio padre
che lo custodiva come reliquia
fiero me ne andavo in giro
col braccio sinistro come un'ala
e quello destro premuto al petto
a confermarmi fosse tutto vero
ero così felice di rientrare nel tempo
che mi lasciava indietro
con quel piccolo roditore
che rosicchiava contando
attimi minuti e ore
e masi sazio fino a mangiarsi le giornate
e se la giocava con le campane
vanitose ad annunciare la conta
-Ora colleziono orologi
ma il tempo che prima inseguivo
m'ha zavorrato di ricordi
e veloce mi spinge verso un podio
ove il premio è l'oblio
-Oh! miei amati topi meccanici
perchè non vi unite
a camminare indietro
e venite a ristorarvi
dal mio cuore
Da:Sorrisi Pignorati
Salici
d'inverno
Rami spogli, con qualche foglia
che non accetta il distacco
filtrano voci strappate alle labbra
danzano,litigano, si frustano,s'inchinano
poi un attimo di pace e ricominciano,
scaltro l'inverno dirige le scene
e quando il sibilo non lo soddisfa
s'infervora e col gelo spezza diserzioni
-Gli uccelli su trespoli d'addio
leggono le ire
barattano qualche piuma ribelle
s'arruffano, s'appallottano
cantano stridenti presagi
-Spugnose nuvole in tetre aureole
vorticano marmorei nasi
ridono agli ombrelli
tremanti a ciechi voli
e sperano mani maleducate
che ignorano saluti
-Salici antenne della terra
collezionista d'umori
spoglie di redenzioni
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Freddo
Il freddo congela sogni e fantasia
i pensieri asserviti alla ragione
cadono in una bottiglia vuota
e nel cielo a cupola
vedono denti a macigni
li implorano a farsi da parte
a fin che un gomito cieco li rovesci
Sparate dalle ansie, nuvolette di fumo
ritornano alla sigaretta
con la scusa di vergognarsi
dell'angelo custode
ma sbuffi a guardia degli occhi
li disperdono tra rasoiate d'aria
Mani si frugano senza riconoscersi
e sul dorso a dirupo imbalsamo una carezza
caduta dal sorriso schiodato l'altro ieri
poi si riscaldano appollaiate alla fronte
e gli chiedono dall'oggiare
per la notte il bacio di una fata
Sul camino addormentato, un libro
ogni pagina una lapide
delle cose che si potevano fare
S'apre una porta sospinta dal cane
entra il sibilo della cinghia dell'inverno
evadono atmosfere appesantite dagli inganni
una voce al tabacco dice pussa via,
tremante il gatto riconquista il trono
avvita la coda a una gamba di legno
e da un tizzone una scintilla l'incorona
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Quando l'orologio si ferma
L'orologio al polso si ferma,
forse stanco d'affettare attimi
a pigri imbolsiti respiri
o per fare riposare gli occhi
dal continuo atterraggio
e decollo dal quadrante
o le lancette annoiate a copulare
brevi nelle solite soste
e nei tic di arrivederci
una spenta passione
L'orologio,un tarlo del tempo
rosicchia, rosicchia nel vuoto,
affamato spera nelle frattaglie dell'anima
volubile lo illude o l'ingozza
a volte l'uccide di noia
Al polso gioca col cuore
ma questo capriccioso,
veloce o s'attarda
e lui nel solito andare
si prende colpe di non riuscire
a stabilizzarne il carattere
e spesso secondino agli amori
crepa tra spasimi e addii
sul terremoto di un polso
Da: Sorrisi Pignorati
Patacche
Oggi i Cinesi dopo aver copiato,inventano
e gli stilisti firmano nuove patacche
che vanno oltre i tempi brevi della moda
e le cose originali sempre vecchie ad inseguire,
la durata non fa più la differenza
anzi aumenta l'involuzione della propria anima
bloccata sugli sguardi da dimenticare
La gente si fa firmare
e riempie il proprio vuoto
che non sa di quale mancanza,
alla fine è originale chi s'affida al proprio nome
e le vere patacche, gente che ha bisogno
di più firme in gran nomea
per varcare la dogana
del proprio inconscio
e quando oltre la frontiera
dimentica il proprio volto
e se lo controlla sui documenti
ma ormai la foto varia a seconda
dei tanti avalli ricevuti al varco,
ormai il cuore assemblaggio
......di patacche
Da:Pensieri Alternativi
Rumori di feste
Campane e treni
entrambi chiamano a raduno
entrambi lanciano
anime e preghiere
e campanili e stazioni
aeroporti di suspance
Formicai di lamiere
nel carnevale d'ogni giorno
a dicembre girato a feste,
sognano di divorare la regina,
corna e strombazzi la resa
Natale, alibi dei vizi
la noia partorisce regali
e scartarli ebeti sorrisi
riciclarli il fine
Statue di porcellane
al banco dei pegni
e nelle piazze
presepi di cartone
ancora poco commestibili
a ladri e politici
Ultimi vecchi
collezionisti d'atmosfere
affondano i bastoni
in fresche pezze di catrame
(vegliate in gran rigore da gendarmi)
e sciancati guardano una luce
che vergognandosi omette il deforme
poi sussurrano soffiando
su un sigaro bavoso
spento a rate,
era meglio il Duce
almeno non si mangiava
..come questi parassiti
anche l'asfalto
Da:Poesie Cialtrone
Due righe al mio cane
In questo inverno col calendario ad intuiti
le stelle caramelle dorate
scartate da ingordi viziati
tremano alla paura di spegnersi
e la luna di cristallo felice e perplessa
a una proposta indecente del sole
si rannicchia dietro una nuvola
in pretesa di compenso al sipario
è così che vedo queste notti
che tentano di ingoiare ogni storia
e io tengo stretto la mia
dove ci sei anche tu amatissimo cane
pastore di malinconie testarde
e geometra di traiettorie
dei nostri sguardi a binario e di incroci
dove il matematico silenzio
somma i nostri battiti unisoni
e quelli che rimangono indietro
ogni volta che punti una fitta
al mio ricordo di lei,la conoscevi anche tu
e quando l'esile mano ti carezzava
il pelo irto a delizie
e il sorriso illuminava l'incanto
grugnavi geloso e perplesso presagivi
...................l'addio..........................
Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
Pomeriggio di noia
La stanza, barattolo di respiri
Il pranzo reclama i suoi rutti
la bocca si vende agli sbadigli
gli occhi imitano farfalle
ma non trovano fiori
le mascelle vanno al luna park
e ruotano sulle lancette dell'orologio
il tramonto inizia il tiro alla fune con le rughe
sogni e noia dirimpettai fanno un comizio
per farsi eleggere dall'anima indecisa
Se ne accorge il gatto
sonda con la coda le atmosfere
e si prende licenza di rovistare
gli cade un pelo e lo mette
a virgola del fato
L'apatia, clandestina scava nei ricordi
e al presagio di quello giusto
legge la fronte divenuta umida
e come gendarme a veglia di reperti
la mano arresta l'intrusa
e la consegna a una mosca
Elastico ai respiri l'aria
illusa dal tempo a mollare ogni veglia
trascinata dall'orizzonte
fresca viene colpita da parole
e cade nel sussulto risveglio
Da:Sorrisi Pignorati
Vietnam campo 51
Convegno di corvi
contano carri armati
giocano a presagi
e parlano di quanti occhi
da spartirsi
Interrotti dagli spari
volano su un tempio
ove anime in fila
attendono metamorfosi
Spelacchiati cani
ognuno ha donato
un ciuffo di peli a fiori
nelle mani di bambini
che ridono piangendo
e li omaggiano a una ciotola
ingorda di riso
Salme di pietra
labirinto di mani
e stracci sulle frasche
mosse da elicotteri
sventolano
ma nessuno è bianco
per la resa
Tutt'uno cielo e terra
pasteggiano con le urla
brindano con ansimi
cantano col fuoco
Sulla scia di un proiettile
s'avvita una preghiera
poi si spezza
e cade nel rosso fango
Da:Sorrisi Pignorati
Ballerina bianca
Arruffata, sonnolente
su scheletrico ramo,
all'improvviso ritmi di coda,
ognuno per un cinguettio
poi freccia all'orizzonte
-m'ha suggerito
la combinazione
per aprire all'anima triste
i sogni del giorno
Da:Soste Precarie
Vetrine
Vetrine separè di bon ton
e specchi di fantasmi
in questo Natale
di zeri e tredicesime
di alberi capricciosi
e carboni spenti a sputi
Lavagne appannate
e qualche dito a zonzo
disegna una croce
o una freccia sul regalo,
tremano le luci
arroventate da sguardi gelidi
e i riflessi pellicole
girate all'infanzia
o a copule di cani con se stessi
Sorridono le commesse
pagate a sguardi
e a contratti allusivi
firmati con tacchi a spillo
su seni a davanzali
I lampioni aspettano il loro turno
scambiano per occhiolino
un lampeggiare in ritardo
s'innamorano nell'intermittenza
e qualche traiettoria
deviata da un palo
lucidato a schiene
disegna al muro
un orologio di Dalì
Da: Un Temporale Acclamato Con Nuvole Dirottate
Bombe intelligenti
Bombe intelligenti
con strategie prima di partire,
rispettano i semafori
e le strisce pedonali
hanno catarifrangenti
airbag di filigrana
suonano melodiose sirene
sorpassano coi laser
-arrivate all'obbiettivo
con freni all'uranio
gentili dicono scansatevi
a chi proprio non c'entra
e deflagrano dopo la selezione
ma se proprio per sbaglio
finiscono nel mucchio d'innocenti
questi vengono risarciti
con mille scuse
tra inni e fanfare
con bandiere e medaglie
fossero anche di cartone
poi diventano famosi
contesi da televisioni
per un contratto in Paradiso
Da:Poesie Cialtrone
Stella a Sud
Sud, gigantesco cane da riporto
e la gente tra i denti animali feriti
forse il Re cacciatore li curerà
per abituarli al richiamo
Sud , tagliola dorata
non uccide ma vuole
a cimelio un brandello
e l'esca troppo prelibata
per non ritentare
Sud, androgina amante
tra morale e capricci
interrompe gli amori
poi si traveste da mamma,
acquasanta una lacrima
molla a tutti uno schiaffo
e un bacio alla fronte
e a ogni età ognuno
si rivede bambino
Sud, stella bruciata
caduta dal cielo,nel mare
diventata terra
cerca in eterno
in nuovi elementi, l'amalgama
Sud, eterno treno che parte
chi sale cammina all'indietro
sventola bandiere di resa,
il nemico i ricordi
speranza una lingua veloce
Sud, un pianoforte
suonato dal destino
accompagna addii
e ogni tetto un tasto
con la stessa nota
...dolente...............
Da: Normalità Incondivisibili Tra
Maschere Clonate
Tornano a Natale
Tornano a Natale
a raccogliere l'infanzia
il primo sguardo all'arrivo
cade nelle muffe di muri vecchi
poi su un nido di piccioni in una buca
ove fuoriescono pagliuzze
che sembrano uno stradario di ricordi
persi oltreoceano
Tonde e levigate pietre del selciato
palloni a cui ognuno ha dato un calcio
per disfarsi della noia ora impiccata
ad antenne arrugginite
Il campanile addobbato a esche
si tiene stretto il suo cielo
come a dire è troppo l'infinito
e le preghiere sempre rare
devono prima germogliare nelle anime
e poi il fiore al Supremo
Prima dei parenti si incontra sempre
un viandante claudicante
che spara aria ai solo due denti
e calendario degli anni andati
addolcisce il distacco
e l'emozioni di rivedere le facce,
quattro chiacchiere
che diventano calamite
alla malinconia
Quest'anno non è la stessa cosa
gli alberi truccati a implori
l'intonaco ha più rughe
e alcuni nomi sposi forzati a un'icona
scritti in nero a una bacheca
Meno male un vagito stridulo
inietta una speranza ai cuori
stanchi e meccanici
a pulsare ciechi nell'oblio
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Addobbi
L'albero prega una porta,
le palle dondolano a sbuffi d'ansia,
il muschio aspetta
una lacrima per ravvivarsi,
la cometa punta il ritorno
e gli angeli sorridono in playback
-impervio il percorso di cartapesta
traballano pastori e animali
e il cane vicino al camino
non vede la sua statua
ringhia a un intruso
firma con la lingua
una carta di caramella,
il lasciapassare
-Fruscii di bimbi
grugni allo scarto
ennesima illusione
già consumata
nel pensiero stanco
scudo a ogni sogno
Da:Sorrisi Pignorati
Pellicola di pioggia
La strada bagnata
pellicola di un film
e i passanti ci sono dentro
ma col naso in aria
non se ne accorgono
e quando i copertoni
solcano una pozzanghera
il ciak per una nuova scena
Alla luce dei lampioni
la pioggia sull'asfalto
sorride agli ombrelli
che sul marciapiede veloci si baciano
e strappano sorrisi indignati
a guinzagli attorcigliati
Una voce oliata
dice quanti implori
ritornano pianto a terra
e vanno a consolarsi al mare
ma qualcuno seduce una scarpa
a scivolare a barca
e una caviglia a timone
la fa navigare a cerchio
Su vetri appannati
i bambini scrivono codici segreti
letti da acerbi amori
coperti da sudari soffiati
incartati da una mano
imitando un diniego
Da:Tramonti Clandestini
Nevica
Candide Farfalle
s'adagiano danzanti
su lenzuolo d'ovatta
tra rumore di pace
e incensi di comignoli
Orme di occhi
lucidate da palpebre
indicano oltre drappi d'angeli
ai pensieri smarriti
Abbai spugnosi
svegliano solitudini
drogate d'incanto
Sbuffi di vento
tosse del tempo
Maquillage di vecchi
imbrogliano rughe
dietro vetri appannati
Un sigaro acceso
si segnala trespolo
a una lama di luce
Da:Soste Precarie
Rose
Dolore le spine
a rammentare il calvario
esca il profumo
a indicare la via
bellezza d'approdo il fiore
brevità d'incanto i petali
a sfogliare l'effimero
tanfo il gambo in acqua
palude a sogni
Rose di plastica
lentamente sbiadite
da luce di verità
e polvere su grigi ricordi
-rose in soffitta
rosicchiate da topi
cimelio d'amore
da appendere alle rughe
Rose troppo fragili
a reggere
cuori di piombo
Da:Sorrisi Pignorati
Clandestini
Diari del mare
fogli approdano nel fango
brutte copie mai lette
il rosso depenna esistenze
c'è chi scrive per ricordarsi
e chi per imbrattare
ai teppisti il giudizio
Facce mappamondo
rughe i confini
occhi i laghi
tracimano
per macine,
a chi la farina
a chi la pietra
ruotata a frustate,
nel viaggio inverso
le rondini
riportano il sibilo
Da:Avanguardie Irriverenti
Il disoccupato
Diagonale invisibile
tra punte di scarpe e occhi
gambe a molla
furto di passi
e le vetrine esche
per chi non può abboccare
Bavero a orecchie di lepre
per catturare vento
e vorticarlo all'anima
nel turbine il cuore si nasconde
La piazza una scacchiera
i quadrati dello stesso colore
solo il destino vede le mosse
nel dubbio al rimando
gioca e non dice chi vince
Sosta alle panchine
per commemorare ali rotte
e l'alibi di escludersi
dal formicaio umano
Cantano i motori
pregustano traguardi
mentre immobili respiri
al capolinea di partenze
Gong a mezzogiorno
tornare in sicura gabbia
ove finestre lapidi senza data
e il soffitto un tamburo
suonato da pensieri,
la solitudine uno scudo
a lame di giudizi
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Randagi notturni
Di notte i bastoni sono ciechi
e le pietre scommettono scarpe,
la luna assolve tutti
e arbitra paure
Quattro zampe
ognuna per conto proprio
e qualcuna suona il vuoto
Calamai a secco le ombre
ove code simulano penne
e scrivono fruscii
da sottolineare in rosso
Abbaiare preludio a fuga
e scudo a sassi rotolati
a incauti annusi
Il cielo una tenda
bucata da scintille
nell'attrito tra denti e occhi
e le lingue pezze zuccherate
tra uova alate
La battaglia è vinta
lo dicono i cappelli
d'orologi ubriachi
non riescono ad arrestare
irti capelli al ringhiare
e la notte nero velo seducente
Da: Amori Scaduti Di Un Essere Qualunque
Guerre e natura
Un vento forte sradicò un pino
e senz’ombra scura riprese vita
l’anemica rosa baciata dal sole,
a fianco un’ortensia e una felce
esposte a luce diretta a breve perirono
mentre non più soffocati da aghi di muta
in grande splendore le viole
si sostituirono a funghi e licheni
-A poca distanza il rovo
vibrò le foglie,pregustava
fra qualche mese,invasione,strangolamento
-Un cardellino,uno scoiattolo
e una gazza persero per sempre
casa sicura,sotto occhi felici
di falchi,di volpi
-Due confinanti in contese d’abbatto
fecero volare affilati coltelli
e diedero lucro ad avvocati,
zuccheroso sangue a formiche
incitarono figli,nipoti a vendette
-Guerre e natura,
cibano la storia ingorda
che da millenni pasteggia violenze
e mai nessun pacifismo l’affamerà
-Religioni,morali e leggi
umani palliativi placebo
Da:Avanguardie Irriverenti
Corna di nobiltà
Ogni porta ha la sua serratura
con la sua chiave
ma la fantasia e le tentazioni
entrano dalla finestra
disse sbronzo il Barone Macera Vreccia Selciascarrupa
non che Conte di Giuncaglia di Secchiosiero
Duca di Vragliaverpera di Lupinella
Principe di Rotomballa di Zeccionia
Sono tutti matrimoni di convenienza
scudati dalla parola amore
ma in realtà promiscui intrighi ovunque
oscure affinità
le donne amano i polli,
preti e politici le pecore,
le pantegane i maiali,
gli statali i boschi,
le volpi gli asini,
i cani le bistecche,
Io ad esempio,un vecchio trombone
suonato con filigrana
sposato a un farfalla
che va di fiore in fiore
-mah! rispose la Contessa Pericle Degli Acchiappi
non che Baronessa di Tresconia
Principessa Delle Faggete
Duchessa Dei Dirupi
Marchesa Di Serrapica
tra un sorriso a tagliola,
se proprio vuoi ragionare a metafore
possiamo dire si tratti il Vostro
del connubio tra una volpe e un cervo
Per la battaglia di Lepanto
Abyssus abyssum invocat
in questo Regno di palchi
ci sono più corna che capelli,
tutti falsi adulatori
per un ducato
venderebbero la madre
sul più squallido marciapiede
Chiuse il discorso la Contessa..
Les cornes sont comme des chaussures
tout dans la vie ont eu au moins un couple
Da:Poesie Cialtrone
Uccelli
Gli uccelli
unico esempio reale
per farci sognare
che l'anima può volare
perciò anime zavorrate al tetro
li sparano per invidia
Emigrano e ci insegnano
che il mondo è di tutti
e gli umanoidi confini
sono recinzioni al furto
Sono timidi angeli custodi
ci rimproverano gettando le piume
e si nascondono
ma non sono ruffiani
non dicono mai a Dio
dei nostri sbagli
Dio è in mezzo a noi
dubbioso tra le stelle
col capo pensante
e alberi e animali
sono le sue vene, i suoi globuli
e ogni istante cerchiamo di fargli male
ma siamo così piccoli,
lo solletichiamo appena
ma se un giorno decide di grattarsi
schiaccia qualche pulce
e per lavarsi le grandi mani
un rubinetto aperto
uno schiocco di dita
terremoto e alluvione
per pulirsi le unghia
d'annerita colla d'ingordi insetti
schiacciati
Da:Pensieri Alternativi
Concistoro
Lupi in pellicce di spine
spie nel drogato gregge,
ovini in preghiere
e pastori in odor di transumanza
sventolano arlecchini tabarri
-Cani coiffeur in frac
preparano e plagiano
candidi agnelli per l'altare
-Corvi cosparsi di borotalco
in metamorfosi a colombe
su ossidate statue
gracchiano redenzioni
-Picchi rossi omaggiano
a tutti per l'evento
pasturate larve
-Un bianco cigno reale
indignato approva
e vola a marcia indietro
-Una campana di mille leghe
tempra d' antico sangue
spinge con rintocchi roventi
in salita al cielo grigio
amen scuciti a cottimo....
Da:Pensieri Alternativi
Noia notturna
Non passa mai la sera
la luce dorme
l'interruttore cerca un dito
ormai ingessato da pigrizia
Tossisce muta la sigaretta
e sbuffi di fumo dalla bocca
incenso all'omelia ai pensieri
La televisione trasmette nebbia
che ha divorato le parole
e nei lampi reclamano la voce
a orecchie sorde
Tre occhi si puntano
uno del cane e due del padrone
il quarto chiuso
a localizzare un sogno
Prova aeroporti l'unica mosca
e atterra dove non può frenare
dal naso rotola a un bottone
e s'addormenta cullata da ansie
All'angolo del soffitto
una tela di ragno veleggia
il tempo andato
e le spoglie di un amore
che andranno via a Pasqua
Applaudite da sbadigli
giocano a letargia
a saltare i fossi dei respiri
le lancette dell'orologio
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Notte d'inverno
Trema e sorride la luce dei lampioni
e l'asfalto viscido e gelido
schifa frettolosi baci di copertoni,
pattina zampe di gatti in allerta
a non essere stirati
Da qualche finestra
sgorbi d'ombre pressate da follie
pronte a esplodere nel guercio silenzio
di snervate mimiche atterrite
Tuoni sterili il rombo di motori
e il lampeggio di qualche lampadina
a fine carriera partorisce
una lacrima subito girata a vetro
Sui tetti, foglie a carta vetrata
raspano tegole e al rumore
innescano pipistrelli
a ispezioni di sogni imbalsamati
Di ferro le ombre posate
lungo cantieri a strisce ove la paura
dirige tentacoli di respiri affannati
e ansimi in playback di prostitute
che con tacchi a spillo
disegnano cronometri a marchette
Sussurro di ladri
si spartiscono refurtive
davanti a una chiesa
e fanno il segno della croce
con la mano mancina,
risparmiando la destra
per quando un giorno si pentiranno
Da:Sorrisi Pignorati
Cipressi
Un pò casuali
a propendere a invocate ombre
verdi di bile a chi distante
spugne a lamenti
orologi del tempo perso
ondeggianti dinieghi a implori
segugi di lapidi
guardiani dell'ignoto
scale di preghiere
funghi del sonno eterno
segnalibro di pagine marmoree
chiodi della luna
effigi di morte e rinascita
pilastri di sguardi
rifugio di uccelli dai fucili
bandiere del silenzio
porri di malumori
fruste del vento al dolore
stendardi di pace
-nella tempesta
si piegano al monito d'umiltà
al volere di Dio
con la neve, monumenti
a superstiti denti d'ultimo sorriso
Da:Sorrisi Pignorati
Brezza d'autunno
Brezza di declino
misurata dalla danza delle foglie
e da occhi umidi le cui ciglia
paiono farfalle inzaccherate
di miele amaro
Si ravviva il muschio nei cimiteri
e le lapidi orfane di fiori e orpelli
scrostate dal gelo temono traslochi
Nel gioco duro, poco spiegato
i bambini riserve dei vecchi
pronti a sostituirli
nell'arena dei fantasmi
Gli amori che hanno superato l'estate
girano cartelli d'addio
e tremanti scrivono sul retro
a caratteri cubitali..ti amo
e a qualcuno s'interrompe l'inchiostro
e il presagio spezza un'ala al cuore
Sui campanili,gocce di pioggia
imitano diamanti e nel peso
sassi alle lancette d'orologi
che in salita arrancano, si fermano
tentano di tornare indietro
a volere restituire scanditi imbrogli
Stipa il ghiro le sue noci
e a ognuna arrotola nel guscio
un candido sogno caldo
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Superstizioni e presagi
Se un gufo, di notte appollaiato
canta insistente sul vostro comignolo
vi sta solo ricordando amichevole
che andate a dormire troppo presto
Se un corvo assopito,arruffato,annoiato
sul balcone del sindaco al municipio
vuol dire che questo è agli arresti domiciliari
insieme alla giunta
mentre gli impiegati tutti al bar
ad attenuare il dolore al triste evento
Se un politico vi taglia la strada
chiudete pollice medio e anulare
e puntate indice e mignolo al basso ventre
e poi toccate un mazzo di chiavi
Se un gatto nero vi taglia la strada
dategli dei croccantini
e se randagio adottatelo
vi porterà molta fortuna,
darà sorridente luce
all'anima da tempo incupita
Se un cane vi ringhia minaccioso a un cancello
sta solo proteggendo ciò che il padrone
con arguzia nel tempo ha rubato
Se incontrate un poeta, seguitelo
esso vi insegnerà l'ozio
e come trasformare ogni realtà
in apprezzate bugie
Se nel cielo scorgete anche una sola nuvola nera
comprate subito dall'ambulante Marocchino
un ombrello prima che raddoppi
alle prime gocce il suo prezzo
Se non avete niente da fare
leggete questa poesia e capirete
che l'ovvietà può diramarsi con sorpresa
in strade diverse
Da:Poesie Cialtrone
Nebbia
Scheletri spolpati dal latrare
i rami degli alberi
o anemiche vene
di sogni rifiutati dal cielo
Voci unte scivolose incontrollate
sfuggenti al rombo di motori
che reclamano l'asfalto
avido di foglie
I comignoli rimarcano grigiore
a orizzonti murati ai nasi,
umidi gocciolanti cercano sciarpe
sotto terrazze di capelli persi e ribelli,
visiere di berretti
Friggono l'aria i fari
e la spalmano sulle scarpe
e alcune fradice sorridenti
mostrano linguacce di calze
Tacchi di ragazze bussano
a cuori di cartone
e a insistere bucano l'amore
Appannate le vetrine
fanno da velo trasparente
a spogliarelli immaginati
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Sagome d'autunno
Gonne al vento
mani a fermagli
sorrisi a distrarre
occhi roteanti
e appesi al cielo
poi cadono sulle scarpe
Barbe bianche s'increspano
si riprendono l'argento
e gli anni usano altalena
peli ribelli
Facce turchine
passi striduli
bastoni a bussola
i vecchi trovano la loro isola
e la segnano con filtri di sigarette
Nel cielo terso
nuvole a chiodi
trema l'aria
infilzata da cormorani a freccia
indicano altrove
che ognuno si fa a misura
e spilli di freddo
scuotono sogni
già su cartoline
Erba in feritoie
in spugnose mura
tisane d'ossa
addolcite da piccioni e corvi
Tambureggiano palloni
di educatori persi
e la pace fa eco
a finestre chiuse,
dribbla superstiti denti
fischiante frase
farfugliante al peggio
di un volto innevato
su divisa nera
Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
Statali
Gli statali, convinti animalisti
al punto che disertano il lavoro
per portare a spasso il cane
Sono ambientalisti
abbandonano gli uffici
vanno a cercare funghi
e tengono puliti i boschi
ma i forestali invidiosi
li denunciano alla finanza
Hanno il dono dell'ubiquità
e la magistratura li vorrebbe
in letargia a un posto fisso
Anche lavorando pochissimi giorni
pagano per interi anni all'inps
i contributi pensionistici
cosa che non fanno i disoccupati veri
Oggi tutti si danno al Buddismo
per esercitarlo e trovare pace e riposo
spendono soldi e vanno in posti lontanissimi
invece basterebbe consultare gratis
gli statali,maestri d'ozio e beatitudine
In un mondo che va veloce
e asfalta le coscienze
con l'unico credo, la competitività,
bisognerebbe ringraziare
addirittura ossequiare
questi eroi che sfidano ogni insulto
e cavie ci insegnano silenziosi
l'arte del dolce far niente
Da:Poesie Cialtrone
Novembre
Foglie variopinte
vento traditore
gioca a fremiti
a saluti forzati
danzanti al macabro
e i rami si preparano alla solitudine
e al sorteggio di accette ubriache
I ruscelli si riprendono il letto
saccheggiato dall'erba
e suonano la marcia sui ciottoli
che al sole avevano fatto
da cuore ai serpenti
S'involano i giornali
pieni di retoriche
lette dalle foto rubate a cena
dal sonno senza pace
perso nei meandri di una cabala
Perde gradi e guadagna catarro
l'asfalto forno di piedi incerti
al pesto alzato unico sollievo
e agli angoli ora riprendono
soste di espulsi dalla vita
Striduli tappeti
inviti al rimarco d' anni
appesi al filo di coppole aquiloni
pilotati da balbuzie e starnuti
Folate e fruscii
all'ombra della luna
rastrellano spasimi dei morti
e qualche nuvola li traduce
ai gatti che miagolano presagi
Lame di luce
sguainate da casolari
stelle polari ad animali
e a solitudini che hanno perso
le figure
Prega da sola su una chiesetta
scoperchiata da implori
qualche croce arrugginita
insediata da una banderuola
Da: Una Farfalla All'ombra Della Luna
L'orologio (Epitaffio)
Comprai un orologio
a carica automatica
col movimento del polso
ma ogni notte a letto si fermava
allora andai dall'orologiaio
e mi disse di consultare
un calendario Pirelli
Da quel giorno
con grande precisione
il tempo misurò
e a furia di controllare il quadrante
la vista s'abbassò
e quando consultai l'oculista
questi invece degli occhiali
mi disse di comprare
un orologio al quarzo
Recuperai la vista
ma non riuscii più a dormire
e mentre lamentavo l'insonnia
un contadino analfabeta
mi suggerì di trovare
una ragazza e farmi cantare
ogni sera la ninna nanna
Così feci e serafico m'abbandonavo
tra le braccia di Morfeo
e non ebbi più bisogno
di misurare il tempo
Oh! voi visitatori
fatemi un piacere
lasciate a casa gli orologi
bruciate i calendari
fatemi cantare da una fanciulla
su questa lapide
le melodie del sonno
Da:Poesie Cialtrone
Pensione
Sinistro progetto di Santi
elogiati sul calendario del diavolo
per aver spostato di sette anni l'età pensionabile
Tanti nel tempo infinito
contato a dita incrociate,oliate da sputi
con stenti dipingono di nero gli specchi
poi s'ammazzeranno con l'alcol,
qualcuno s'improvviserà ladro
e sarà preso e per vergogna s'impiccherà
Vagano per i giardini pubblici
sotto aureole di cipressi e applausi di gazze
vestiti a vela col naso arricciato in rifiuto a timone
vecchi disoccupati,anonimi al nome
barricato alle orecchie
e che avevano progettato di volare
e faranno la fine di Icaro
ora seduti sulle panchine
con scarpe bucate ridenti al broncio
non possono allungare le gambe
per non far vedere geografie alle suole
e mappe che studieranno in segreto
a casa i nipoti
Da: Sorrisi Pignorati
Pigre riflessioni al vino
Il tempo se la prende sempre con gli illusi
e questi lo bestemmiano
poi cercando di darsi pace coi ricordi
Anche gli amori quando finiscono
passano dagli orologi ai calendari
e chiedono indietro le stagioni
in cambio di esperienze
viste effigi del dolore
e piromani del futuro
Foto e filmati
ognuno se li fa sorridenti
poi a rivederli ,il sorriso sembra
un auto inganno e l'anima li rifiuta
e conservarli è l'unico modo
per testimoniarsi d'aver vissuto
Dietro ogni addio c'è sempre un inganno
spesso fatto da se stessi
per infondersi ottimismo
oppure per egoismo si vede solo
ciò che soddisfa, ovvero pace taroccata
e il brutto della storia
addossata all'invidia degli altri
che poi quando hanno ragione
spariscono per assegnarsi la vittoria
Ognuno dice...se potessi tornare indietro
senza sapere che farebbe gli stessi errori,
siamo un destino di chimica e pensieri
programmati a perpetuarsi in sbagli
....di cui pentirsi
Da:Poesie Cialtrone
Trambusto elettorale
Pecore con la giacca
guidate da corvi in frac
vanno a votare
poi belano e reclamano la coda
Piccioni sfrattati da feritoie
dai falchi,passano all'opposizione
Gatti astensionisti
girano per i vicoli
miagolano invettive
si nascondo nei ruderi
ove vecchie pantegane
col pelo ad antenne
si rifanno il trucco
con pezzi di specchi rotti
da gufi in amore
Cani formano due semicerchi
a simboleggiare destra e sinistra
dell'arena incinta di sproloqui
poi mimano a leccare
arti che frugano tasche
Mirano ogni collo le faine
sognandosi cravatte
si stringono ai pali della luce
Papere, polli e galline
vogliono dire la loro,
si contano per contare
su un'alleanza storica
con le volpi ormai vegetariane
che promettono d'allungargli
le ali per volare
Protesta degli asini
vogliono anche loro entrare
coi cavalli nei motori
e formare un gruppo misto
altrimenti minacciano
d'imparare a leggere
Alcuni conigli ripassano
un libro di Gandhi
bucato da un proiettile
e forse voteranno
il sorteggio dell'aquila
Da: Poesie Cialtrone
Pistoni
Pistoni e valvole
s'inseguono all'infinito,
sull'autostrada trascinano le ruote
nel traffico bestemmie
sorteggio di dita
e mani sotto la cintura
Rombano, tossiscono
fischiano, sbuffano
e quando vecchi
si bevono il loro sangue
Vanno sempre dritti
ma fanno milioni di giri
a volte s'innamorano
delle sfuggenti valvole
che non riescono mai a baciare
e quando raro succede
muoiono sull'estasi,
grippaggio il responso
Cantano
e la voce a seconda
è delizia o rumore
e ricevono applausi e invettive
e spesso sanzionati
Associati a cavalli alati
al pascolo del progresso
elogiati nella corsa
emettono flatulenze
tra colpe e discolpe
guerre di nasi
Pistoni nati dalla terra
arroventati dal diavolo
ritornano alla terra
e a volte in compagnia
di chi illuso l'insegue
Pistoni anime d'acciaio
spesso fusi al dolore
tra fiori veri e di plastica
Da:Avanguardie Irriverenti
Di notte
Di notte,le ombre si corteggiano
e non si dicono mai di si
I ricci s'appallottano alle luci
e i teppisti con le macchine
li fanno volare in paradiso
poi arriva il giorno
e gazze e corvi cancellano il decollo
Ladri e prostitute si fanno il palo,
se i colpi vanno a segno
si accendono le voglie
la complicità va a buon fine
Miagolano i gatti
per spartirsi intimità
e i cani dormono tranquilli
sanno che nei paraggi non vi sono intrusi
Angeli custodi
lasciano trespoli di spalle
volando si sgranchiscono le ali
e giocano coi pipistrelli,
alcuni si posano su davanzali
di finestre ai piani alti
spiano gli amanti e si vergognano
Con la luna che benedice il suo gregge
di stelle ridenti a desideri strani
la notte è un'altra vita
silenziosa attiva la catena alimentare
di stomaci a matrioska
e grosse vene cercano affluenti
Sigillano deliri i poeti
guardano l'orologio,
le ore girano al contrario
si riappropriano dei ricordi
e la malinconia detta nuovi versi
I bambini, con la febbre
cancellano la realtà
e chiamano i genitori
per constatare se sono cambiati
poi piangono la metamorfosi abortita
Arriva l'alba, una dogana
toglie la coperta nera
sopra ogni intrigo
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Vecchia chiesetta
Abbarbicata
a un monte
avvolto dalle pigrizie del tempo
con il campanile
sonda agli umori del cielo
la vecchia chiesetta
infestata di ragni
rispettosi a reliquie
riposano sulle loro amache
cullate da spifferi
da rugose finestre
Serpente assolato
scaglie il selciato
l'unica stradina
che a ogni curva
ha una nicchia
riflessione al desistere
e ai lati un muro
unto annerito da mani
in appiglio a fede e rigore
a sanzionare ogni dubbio
Sul tetto ciuffi d'erba alta
stendardo a ricordare
che la natura è essa stessa
il tramite ad alare le anime
Da feritoie, pagliuzze di nidi
e pigolii preganti
interrotti da rintocchi
a significare che la vera fame
è l'ignoto da riempire con armonie
da cercare in se stessi
e amalgamarle al creato
La lacrima d'una vecchietta
fa da specchio alla sua luce dell'anima
e il suo rosario una carrucola
che porta in alto speranze
Monito a scendere
vociato dal silenzio,
chi ha portato in alto falsità
saranno pietre rotolanti alle spalle
Da: Sorrisi Pignorati
Stelle
Piazzole al cielo le stelle
ove sostano i desideri
per essere smistati
e ogni tanto qualcuna cade a terra
e una scia di luce additata dai bambini
che sorridono e si contano i dentini
ma sbagliano la conta
e quelli mancanti li cercano
tra le labbra delle madri
Stelle, scintille d'alcool dei vecchi
che vogliono incendiare
il cielo che l'inscatola
dentro l'orizzonte
e non possono fuggire
dagli anni sciacalli
Stelle,coriandoli del destino
vagano nell'infinito
mai si posano
sulle maschere
La notte, coperta scura
bucata da chiodi d'oro
pioli di una scala
per l'unica evasione dell'anima
da una badante che ci pascola
nel recinto di carcasse
Da: Pensieri Sparsi
Scene d'autunno
Foglie secche sull'asfalto
carta vetrata di passi
intenti a doppiare il precario
Sbuffi di vento
provano umori
giocano a respiri
oziosi alle panchine
Con nonchalance i rami
recitano inchini d'agguati
poi perdono il copione
e frustano attimi di pace
Crocevia di migrazioni una nuvola
smista chi parte e chi rimane
stanca s'ammorbidisce
si fa cuscino agli indecisi
e un raggio di sole
spada sulla visiera d'un berretto
s'addormenta
Cercano nelle tasche
i vecchi una moneta
con facce uguali
per scommettere sul domani
e siccome non la trovano
si assegnano la vittoria
con un sorriso fessurato
e la malinconia ne approfitta
entra nelle bocche
e si fa massaggiare dalle lingue
Code di cani a semicerchio
imitano bersagli
ad occhi in mira al vuoto
ma c'è sempre un monello
con un sasso riporta
l'orizzonte alla realtà
Passa una fanciulla
a cui ognuno somma
i propri anni per farsi un'età media
e accorciare la sua bellezza al sogno
L'ultima rondine smarrita
chiede a una rosa
in prestito il ritardo
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Il tempo
Il tempo è un traguardo da cui fuggire
ma siamo costretti a inseguirlo
per le scadenze che ci siamo dati
in un punto di effimera felicità
e per sorpassare il dolore che trasporta
Ogni giorno lo facciamo a pezzi
con orologi precisi
e poi ruotiamo il polso per congelarli
Notti e giorni,un gioco degli occhi
arbitrato dall'anima
e sugli spalti del circo la noia
pronta a fischiare la gioia
Poi ci sono le stagioni
seminano specchi
e collezionano rughe
mentre i capelli si fanno frecce
ad angusti pensieri
Calendario le foglie
ruotano ricordi a primavere future
ma spesso l'inverno nel cuore
sorteggia un nome
e in nero con a fianco una croce
lo scrive su una bacheca
ove qualcuno conta gli ammanchi
che l'altro ieri ha visto passare
Il tempo mago pirata
illude e depreda
e gli anni gendarmi
voltano spalle alla farsa
e cadono in un fosso
Il tempo è un tragitto
percorso veloce
e il traguardo il capolinea
da dove siamo partiti,
ci premia una befana
che ci ha preceduti
Da:Soste Precarie
Incendio estivo
In una splendida giornata quando a tutti
pare vendere il proprio tempo al lavoro,
sindacalisti, statali,operai del comune
e impiegati della sanità a raccogliere funghi
allertati da un cinghiale di sinistra
e subito a contendersi un posto dietro gli alberi
mentre i finanzieri li cercavano
furono ostacolati dai forestali
ritenendoli intrusi fuori ruolo
e tutti vennero alle mani minacciando querele
e qualcuno diede fuoco al bosco
per sedare la rissa e anche per far capire
che c'era bisogno di più gente a vigilare
-Allertati da un ragioniere che censiva ombre
polizia e carabinieri nella fretta
si scontrarono con le volanti
e i vigili del fuoco interruppero lo spegnimento
per liberarli dalle lamiere roventi
-Orecchie da lepre del direttore dell'inps
a sperare decessi per qualche pensione in meno
-Il fumo così denso oscurò cielo e terra
e l'odore acro di animali arrostiti
massaggiò stomaci d'immigrati
che credettero le fiamme falò d'accoglienza
mentre in TV rissa e invettive tra politici
ad aver ragione sulla direzione del vento
-Dal Vaticano il Papa pregò le nuvole
recalcitranti a sostare su un paesaggio nero
che il Diavolo sapeva pece
per incollare passi arruolati da bestemmie
-Fortuna a sera il Giudice stabilì le colpe
e ordinò l'abbattimento dei cinghiali
Da.Poesie Cialtrone
La sveglia
La sveglia insegue pensieri clandestini
e quando li trova nella notte
li riporta alle anime
che hanno omesso rigori di vigilanza
e dormono su peccati riparati
La lancetta dei secondi
sfoglia veloce le pagine del tempo
quella dei minuti segna i capitoli
quella delle ore scrive il titolo
e così tanti libri bianchi e neri
che nessuno leggerà mai
Sveglia dei vecchi sui camini
maledetta a misurare vino
e sempre fuori conta
aggiunge un bicchiere in più
l'ultimo che fa male,
erutta fuoco lo stomaco
e non copre ricordi
che si divertono
con cenere del dolore
Sveglia alla stazione
santuario di inchini di polsi
messa in croce saluta tutti
e arriva prima del treno
Sveglia, tagliola di respiri
intrappolati e liberati
nel tic.. tac..rumori di calci
e mentre si dileguano
il cuore tenta di imitarli
e una mano sul petto dice basta
Sveglia
conta inizio e fine di tragitto infinito
solletica l'invisibile riempito d' illusioni
poi muore a un eclisse
tra occhi e numeri
Da : Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Ombre
Ombre dei muri
invidiano quelle degli animali
che spariscono nei boschi
e trafitte da raggi di luce
si fondono col mistero
e si nutrono di respiri
Ombre
carta carbone dell'anima
in brutta copia
scritta dagli occhi
finti al calco
giocano a parodie
ruotano a figure
guardate al peggio
deformano nasi
e rincarano il deforme
a quelli già derisi da specchi
Bambini le usano
per uscire da se stessi
mentre i ladri
le temono
coscienze in avamposto
intente a tradirli
Ombre di amanti
inanellate da binocoli
alati da pupille
e comete di solitudini
si spengono dietro tapparelle
Ombre
pellicole mai impresse
girate a vuoto dalla luce
su recite di lati oscuri
della mente
Da: Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Orologi
Punture alla fretta,alla noia
all'ansia,al dolore
di silenziosi squittii,
topi meccanici
rosicchiano
rigurgitano
sommano attimi
Gareggiano
con pulsioni di cuori
perdono e vincono,
podio, uno sguardo
un grugno,un vanto,un rimiro
Incitati da fremiti
scossi sul morbido
s'arrendono
all'eterno inseguito,
a volte accelerano,barano
e redarguiti
da una vecchia campana
Implorati
da bramosie d'amanti
affettano attese
le danno in pasto
ai respiri
Orologi
misurati dall'anima
mai precisi all'umore
Orologi
portano a spasso
il capolinea ai pensieri
Da:Soste Precarie
Aria di settembre
Il vento gioca con le foglie
prima o poi le farà volare
verso atterraggio incerto
e qualcuna finirà nella bocca di una scarpa
chiederà ai piedi del deserto
e morirà su un granello di sabbia
Dal cielo s'avvitano piume usurate
da migrazioni verso dogane di fucili
e aghi di freddo pungono calure
sostenute da fumi che inseguono
minacciose nuvole diradate
osservate dietro berretti
sollevati a scudi da contadini
che scuotono il capo
alzano a coppa le spalle
a volerci mettere acqua Santa
I bambini seguono traiettorie di mosche
atterranti sui porosi nasi dei vecchi
insensibili al solletico ascoltano il ronzio
e fanno previsioni meteo
e a seconda, si lisciano l'inguine
corrugati sputano sul selciato
s'appisolano su pugni sovrapposti
masticano presagi
col dorso di dita ripristinano sguardi
Cambiano dorso reumatiche finestre
impigrite all'ombra di tende scolorite
e isolano sproloqui ritornati da vocii festosi
Un gracchio di corvo
annuncia il sorteggio del tempo
si pente l'ultima cicala
e nelle pieghe di una gonna
un grillo si gode la gelosia di un timido
Da:Soste Precarie
Filosofie da cani
Cani sotto la luna si pettinano l'ombra
e tentano con essa una copula
poi abbaiano nella notte
a volte solo per segnalarsi alla vita
o a fingere di fare il loro dovere
e spesso si scambiano pareri
qualcuno dice il mio padrone è della stessa specie
almeno così lo definiscono gli operai,
qualcuno risponde a noi non serve internet
e volpi e lupi non hanno tutti i torti
se non si sono lasciati corrompere
e che dire poi dei randagi
hanno assaggiato la galera
che garantiva il satollo
e preferiscono la fame
sfidando le pietre
C'è sempre uno che dissente su tutto
e afferma...voi andate fuori tema
la realtà è che ci fa comodo
avere il cibo gratis e poltrire sui tappeti
siamo come gli elettori,criticano tutto
ma poi s'accucciano ai politici
a una promessa d'osso,
la nostra è una filosofia da cani
e non certo di bella nomea
anche perchè gli stolti umani
paragonano i loro perpetuati errori
al nostro modus operandi
che nulla ha a che fare con l'umanoide agire
e qui faccio un esempio:
cantare da cani
or chiedo,siamo mai andati a esibirci a Sanremo?
Da:Poesie Cialtrone
Spiaggia a settembre
Ultimo bagliore
di un anello smarrito
coperto dalla sabbia
da un gabbiano che odia rimpianti
Bandiera che non cerca più vento
un reggiseno stanco
di sostenere declini
avvinghiato a un ramo
venuto dall'est
Lontano un vecchio
fa grondaia una mano
e si ripara dal sole
addormentato dietro una nuvola
Sfoglia le pagine del mare la brezza
e ogni tanto s'impunta
su frasi mancanti
ritornate al mittente
L'orizzonte un recinto
e si percepisce che non c'è valico
per implumi pensieri
Compatta la sabbia
sulla battigia
copre geroglifici di bimbi
e di amori che non si sono capiti
ormai fossili segni di dita
ordinati dai cuori
Un pallone sgonfiato
una rosa appassita
e una dentiera spezzata
da un amaro sorriso
cimeli d'un sorteggio d'autunno
presenziato da tablet
Il sole spedisce le valige
e le raggiungerà
dopo avere schedato
le ultime teste pelate
e partirà a notte fonda
lasciando appisolata la luna
dopo una copula
onde evitare retorico addio
Da:Sorrisi Pignorati
Pensieri e calura
Ferie col binocolo
di gente in case di lamiere
che possono volare
e che non crede più in Dio
e si difende con iatture e scaramanzie
La parola patria, lapide di stupori
uccisi dall'indifferenza
e le facce bacheche ambulanti
ricercate dal fisco
Qualcuno ride per lanciare
di moda la noia
ma sommerso di smorfie
poggia all'orizzonte
i denti a tagliola
sperando d'intrappolare il domani
I vecchi seguiti da pensieri attardati
ogni tanto si fermano
si mettono un muro alle spalle
per non farsi sorpassare
da qualche scatto d'orgoglio
di un'idea malsana
Il mare, calda placenta di cagna
e i figli se la contendono a coperta
ma una sirena dice serve a coprire le ossa
stanche d'esser suonate dai pesci
Spugnosi cipressi assorbono
raucedini di voci
spezzate a tiro di fune
da smartphone che allenano i morti
Birre e vino annegano cocomeri
che eruttano coprendo rumori
di canzoni sbagliate e usate
a invettive da amori nati
da geometrie guerce di sguardi
I bambini allattano seni di sabbia
e quelli di madri usati a tarare
sui tetti banderuole che riproducono galli
col verso strozzato dal vento
Da:Sorrisi Pignorati
Sabbia e miraggi
Accucciati a ombre volubili
cuori domati
dal silenzio
vociato dal vento
supplicano respiri
a regolarità placebo
Commercio a giro di fumo
cammelli e capre
illusorio cambio
tra barbe a calendario
e denti a specchi
al dialogo di riflessi
Occhi di brace
vedette d'oscurità vaganti,
donne attizzano libidini
nello scrigno del tempo
Tende, statiche al provvisorio
perpetuato
vele senza meta
spugne di voci a mitraglia
e cupole di gesti
alfabeto di sabbia
nel fruscio scrive
amalgama all'indefinito
Moneta coniata al luccichio
poggiata al drappo blu
il sole paga e riscuote
preghiere al creato
Dune,testamento
di tutti e di nessuno,
orme cancellate
sigillo al lascito
Nell'incavo di turbanti
il nido dei bambini
cibati tra grate di veli neri
Da:Soste Precarie
Ufficio postale
Balli di bastoni e dentiere
all'ufficio postale
chiamati da impiegati
che a bassa voce
gli urlano il nome
tra occhi e orecchie
collegati da un filo
sopra l'abisso
Sedie piombate
al tambureggiare di ossa
numeri in fila
premiati a display
e a filigrana frusciante
al giro di giostra
Lamenti iracondi
bagnati da salive
tracimate da labbra snervate
cani a guardia d'artrite
tra consonanti e vocali
Colla, timbri e computer
futuro e regresso
al tiro di fune col senno di poi
arbitrati da un orologio
crocefisso ad un chiodo
e con i figli su polsi
che dondolano e giocano
a nascondersi a maniche
Una campana ricorda
che il tempo è anche rumore
e qualcuno paventa
a casa un sugo bruciato
mentre a mezzo giorno
due lancette in amplesso
intente a slacciarsi in discesa
Sbuffi e mugugni
tra piedi di statue
e accelerati sollievi,
traguardo il ritorno
Da:Un temporale Acclamato Con Nuvole Dirottate
Mietitura
Dita frizionano spighe
e occhi vitrei
s'ammorbidiscono
al canto di grilli e cicale
e andirivieni di formiche
Ogni chicco incanta un pensiero
e milioni le bocche
Rumori d'ali in affanno
grano in caduta ai sacchi,
fremiti di ciglia ai mercanti
dipingono taccuini
Sabbia al deserto la farina
-pane, pietre focaie
a operai clandestini
convertiti a pomodori
Quadri gialli
solcati da mostri ingordi
scie di paglia digerita
e incendiata ad arrostire
l'ultima quaglia
e il fumo deride la calura
Morbido deserto, i campi
cimiteri d'animali attardati
supplicano nuvole a redenzioni
Il letto del sole
ha perso la sua ovatta
e i raggi riposano su tavolaccio
con ossa rotte pensano altri luoghi
L'ultimo pastorello
caduto dal suo sogno
vedeva tra spighe ricce
cornice a due scaglie di cielo
... occhioni del suo amore
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Temporale
Timidi innamorati
recitano distrazioni
impattano gli ombrelli
e a scusarsi si scambiano
per la prima volta le voci
e scintillano sorrisi
Pozzanghere
girate a specchi da monelli
a riflettere sotto le gonne
e i copertoni si divertono
a interrompere l'agguato
I cani scrollano acqua dalle schiene
e gli spruzzi nella fretta
sui vestiti evaporano a grugni
Berretti colorati
oltre il raggio dei pensieri
puntellati dalle mani
ostili a geometrie
indicano portoni
lapidi al piattume
Qualche lampo muto
cade all'orizzonte
limite al grigiore
La vecchietta osserva i suoi fiori
assaliti da lumache
e benedetti dai ricordi
e uno passa per gli occhi
e fugge con le gocce
Uno squarcio azzurro al cielo
cratere di missive
ritornate agli implori
Da : Un Temporale Acclamato Con Nuvole Dirottate
Cielo notturno
Sigarette accese le stelle
bucano la coperta nera
spasmodici fumano i sogni
Tonfi negli stagni
gracidano le rane
evocano il domani
simulano abissi d'anime
La notte è una lavagna
e ognuno ci scrive segreti
e il mattino li cancella
alla vigile ragione
Gufi e cani
custodi di presagi
tessono trame al destino
e qualcuno tenta
disfarle con preghiere
magari cambiando religione
Macerano gli amori
distillano idilli
sbagliano le dosi
avvelenano l'unisono
Nelle città
i motori trafiggono la pace
e i cuori inseguono pistoni
avidi d'orgasmi
Falce la luna
miete ombre
l'accatasta al buio
le vende ai lampioni
occhi di meretrici
l'inglobano al mestiere
al suono di filigrana
Da: Soste Precarie
Bidonville
Lasciano campagne arse dal sole
dove i leoni allerti a sbranare
turisti pronti a rischiare
pur d'emozionare il meccanico cuore
All'ombra mentale di minareti
e di un progresso specchiato
s'ammassano in baracche, nidi di pulci
sognando un'Europa che non esiste
ma gli ha tolto oro giallo,nero e vetri riflessi
Tra placenta del mare annegano, rinascono
superstiti traslocano a puzzle bidonville
alle periferie delle nostre città di pece
e zombie dirottati a vagare
tra esche, macelli,loculi di vivi
e coscienze al bucato
Uranio di miseria arricchita di croci
carnosa bomba rinviata ad esplodere,
artificieri i politici chiamano armonia
.....la deflagrazione
Da:Voci Dall'inferno
Sport promiscui
Rimpinzati con fette di salame
dai loro allenatori,i cacciatori
con pance a davanzale
sostenute da treppiedi
guerci aggiustano la mira
e sparano all'impazzata tra i cespugli
mentre il presidente del circolo
conta animali abbattuti
poi un fucile passa con gli avversari
e lo sparo dilania il proprio atleta
-S'interrompe la gara
i corvi gracchiano nel cielo
un usignolo stonato dal terrore
canta il requiem di Mozart
e una lepre zigzagando
a perito topografico
in matematiche osservazioni
metriche fotografie
Da:Sorrisi Pignorati
Diario di spiaggia
L'avvocato Pelandra ripassa il codice
e le zanzare curano la punteggiature
ma ogni tanto s'inchioda un pensiero fisso
e una macchia di sangue alla fronte
Orecchie d'ombrelloni mosse da leggera brezza
salutano il ristoro e scoprono qualche occhio
appollaiato su schiene finte a distendersi
e nel crac mimato svelano anni persi
Giungla di berretti colorati e labirinti di randelli
ove la calura insegue vibrante le sue vittime
scudate da ventagli a coda di pavone
che nulla possono al fumo di sigarette
stracarico di messaggi criptati
Vecchie Thenardier, pascolano figlie
intente più al restauro che al sole
impietoso lustra errori camuffati
e allora le madri tentano seduzioni collettive
e assemblee di sorrisi s'adombrano a mani tegolate
Sciaborda il mare pelli invisibili
lasciate mentalmente a muta di serpenti
e invece identiche in nuova veste
con aggravio del sale a irritarle a repulsioni
Schiamazzi di bimbi inducono a serrare
con giornali orecchie in divago
e le notizie retoriche diverse solo nei titoli
s'insabbiano per essere dimenticate
Sguardi posati su qualche seno prosperoso
interrotti da gomitate s'alzano al cielo
alati da mormorii e subito accecati da lame roventi
e tornano a memoria a rimirare piedi frenetici
ingordi d'oltre sognato
Instancabile il mare da millenni
respinge sulla battigia le anomalie aggiornate
sempre risucchiate dall'acqua disobbediente
Da:Soste Precarie
Bestiario II
I politici rubano a dismisura e i cittadini li premiano
fanno la stessa cosa gli zingari con minor danni
e vogliono sterminarli ma fortunatamente
c'è sempre qualche politico che ha letto Dante
e..aver compagno al duolo... scema la pena
I turisti vanno nei paesi dei migranti
i quali cortesemente ricambiano la visita
ma sono sgraditi ospiti
I ricchi sono tali perchè hanno fregato i poveri
che li ossequiano sognando di diventare come loro
I poveri nelle baracche o negli scantinati
convinti con la sopportazione di fregare i ricchi
e un giorno abiteranno in grandiose ville
grazie ai preti che intercedono per loro
per un'abitazione con vista cosmica in Paradiso
Se una persona onesta si candita nessuno lo vota
altrimenti gli elettori dovrebbero ridare indietro
almeno mentalmente se tutto va bene
il bottino pregustato associato al loro voto
I profughi assetati fuggono dalla siccità eterna
e l'unica volta che per strada bevono abbondante
esagerano e ci lasciano le penne
Tutti amano gli animali a tal punto
che con galateo li ospitano sulle proprie tavole
Destra, sinistra non sono nè indicazioni stradali
e nè appartenenze politiche ma è solo il modo
per distinguere chi da un lato sta mangiando
e chi dall'altra in attesa deve mangiare
Oggi tutti si lamentano della privacy
ovunque gente a ficcare il naso dappertutto,
il problema è di facile soluzione,
basta scagliare due verità e tutti fulminei
spariscono dai co...collaudati silenzi
A messa sento ripetere,la chiesa è la casa di tutti
ma quanti di voi hanno una copia della chiave?
Da: Poesie Cialtrone
Berberi
Onde di sabbia
labbra del sole
truccate da serpenti
baciate dal vento
Eterno malleabile
durezze di ombre
avamposto di figure
mai avvertite
Capre imploranti
a rami d'acace
e gobbe di cammelli
misure di rimanenze
e vocabolari di pietre
a spiegare l'indefinibile
Carezze di calura
su forfora del tempo
vola negli occhi
lustra a rinsavire
orizzonti mentali
accorciati da fatiche
Mosche in appiglio
a nasi di bimbi,
fastidiose e a pararle
giochi ritrovati
in solitudine estrema
Nel vento voci di avi
mistici suggerimenti
Dio veglia nei dubbi
e sognare è una sosta
per ritrovare nell'infinito
pace confusa all'oblio
Oppiacei fuochi la sera
le donne mandano missive d'amore
con scintille e scorpioni,
s'apre ogni scrigno nel buio
e amaca ai nervi l'atmosfere
l'anima vola
Da:Soste Precarie
Alcolizzati
Alcolizzati, granchi in fuga da se stessi
ignari si suicidano lentamente,
contano il tempo con le lune
tra le stelle li guidano a casa
in compagnia delle loro ombre,
che distorte bilanciano il barcollare
e convincono che un'altra bottiglia
ci poteva stare come timone
per virare oltre gli scogli dell'anima
Su lingua a balcone di rudere
le parole s'affacciano annegate
e con l'ultimo respiro rotolano sui piedi,
qualcuna prova a volare e s'impiglia alla mente
soccorsa dagli occhi la portano all'anima
ove muore sotto bisturi di rimpianti
Tra bottiglia e bicchiere in orgia con le dita
bollenti nell'intenzione di baciarsi
e l'urto fa da campanello all'ultimo ricordo
sfuggito alla tempesta balla nel cervello
allora per cacciarlo tuona una bestemmia
incollata alla saliva, scivolo ad attenuarla
Nell'alcol nuota sempre una sirena
col volto confuso nei fumi termali
e a soffiarli prende forma su una foto
asciugata da un sorriso e appesa al domani
che il tempo non riconosce
e la fa volare nel destino
Piange una vigna votata all'allegria
costretta a illudere il dolore
finto enologo trasforma nettare a fiele
Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
Piante
Piante nei giardini
dove non vogliono stare
a contare zampe di cani
o strozzate da altalene
Assetate negli uffici
implorano segretarie
intente a truccarsi
Lungo la strada
fatte passare assassine
spezzano follie
a bordo di siluri
Regalate a chi non le vuole
e messe in galera e dimenticate
dagli occhi
Testimoni forzati
a promesse d'eterno amore
ma poi ricordano dolore
e condannate a sparire
Dimore gratuite d'uccelli
ma gli umani chiedono l'affitto
sparano sui rami e li sfrattano
Biblioteche di parole
narrate da panchine
congelate in inverno
e a volte sciolte per sempre
da campane
Orologi di ombre
segnano umori e fatiche
poi un giorno qualcuno
non gradisce la conta
azzerata con una motosega
Piante
croci viventi
in attesa d'essere assegnate
a oblii e redenzioni
e nell'immobile calvario
sorridono coi fiori
piangono al rodaggio delle accette
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Osservazioni alternative
A primavera non cantano più gli uccelli
i cardellini superstiti sono allo zoo additati dai bambini
e le regioni parlano di anticipare la caccia
ma lo stato investe in oasi naturali
peccato che i volatili non sappiano leggere i cartelli
e sconfinano dove la mattanza è sport legale,
quelli solo feriti vengono curati dagli ambientalisti
che poi amorevoli li liberano e i cacciatori stavolta
con mira precisa di nuovo a spararli
e a gran vanto al bar agli amici a mostrarli
Un giorno ci saranno solo topi e s'oderà lo squittio
e qualche nostalgico magari lo alerà alla foto di un usignolo
peccato non volerà mai e la fantasia stanca
si scaverà con i ratti una tana
Un giorno per vedere qualcosa volare
si guarderanno gli aerei e qualche stormo di corvi
che si suicideranno per vendetta nelle loro turbine
Tutti inveiranno contro la caccia
peccato che a un referendum invalidato
in un weekend ove il sole istigava al divago
disertando, a favore della mattanza hanno votato
Qualcuno su facebook lancerà un video
in ricordo di quando volavano piume al canto
invece del ferro tuonante assordante
Spero ci sia sempre un bambino curioso
che chieda ingenuo dello sterminio
e qualcuno magari un poeta gli risponda
..fattelo spiegare dal tuo nonno coglione
che ha confuso la morte col gioco
Da:Poesie Cialtrone
India
Il tempo, opinabile giusto per non avere
un'idea fissa, angosciata sull'impalpabile
vita e morte tentativo di misurarlo,
nel fumo d'una pira la scala graduata,
le stagioni un film a trame retroattive
proiettato appena pensato al futuro di ogni ieri
e girato dallo stesso regista,
in India gli stranieri vanno per imparare
ciò che sapevano già
e non sapevano di saperlo
e tutti asceta a raccontare
...la mente ha superato il corpo
e felici tornano in Patria a sfamarlo
Le Divinità arbitri pazienti
tra arroganza e rassegnazione
in eterna partita sospesa e rimandata
sotto al sole che di volta in volta
sceglie un campo neutro rilucente
ove i poveri sereni hanno già perso
prima di cominciare
e i ricchi mascherati umili
si premiano da soli
Come in ogni luogo
chi ha fama non ha mai fame
paglia e oro stesso colore, stesso imbroglio
la prima, giaciglio brucia al dolore
il secondo lo tempra agli allori
L'India è un Paradiso
visto da un binocolo al contrario
ma al verso giusto gli occhi
increduli rinnegano le lenti
Da:Poesie Cialtrone
Calura
Il mare gonfio di sereno s'addormenta
i pesci correggono i compiti del destino
e sull'acqua macchie d'errori
che gli uomini si lanciano
I motori vibrano risate del sole
e i raggi inanellano calura
e fotogrammi d'occhi imprigionano
disordini mentali subito vegliati da malinconia
Pigri i pensieri trovano alibi di soste
nella punteggiatura di mosche
e su qualche testa pelata
disegnano traiettorie al rintano
a volte interrotte da mani
stanche in salita al segno di croce
Rimbalzo di voci che non hanno trovato orecchie
e cercano d'incollarsi alle vetrate
convertite a specchi,bugiardi al peso forma
Gli alberi si curano artrosi
e le ombre midollo nero,pece d'ossa stanche
incolla erba assetata a fosche nuvole imitate
Bussa qualche pallone sull'asfalto
e tenta di vendere calura a Lucifero
intento a spiare da qualche buca
qualche canaglia da arruolare
e una bestemmia può essere assenso
a inamovibile contratto
Da:Voci Dall'Inferno
Il pallone
Piccolo mondo nel mondo
gonfiato a parole e schemi
girato a piedi
messo nella rete
gioisce chi l'imprigiona
triste chi lo libera
In scala da uno all'infinito
effimera rotondità
calciarla,domarla, indirizzarla
il sogno recintato a cerchio
Geografia d'aria
per unica lingua
unisce e divide
a coltelli e abbracci
rinviati a pace
in sospeso onore
Perenne infanzia
nel gioco adulto
invano a cambiarla,
un sogno lucido a puntate
riprende sempre trama
va oltre l'amore,sbronza
al termine azzera l'idillio
Sotto effigi di
lupi,aquile,serpenti e scettri
metafora d'inconscio dominio
di soggettivo globo
prestigiato a spalti
con occhi bolle di sapone
Da:Sorrisi Pignorati
Vecchie Thenardier
Vecchie Thenardier
ambulanti di gioielli
truccate a repulsioni e ossequi
avide di vetrine
in perenni recite
veli a mugugni
nel tempio di croci
lavanderie a discapito
vestite da tigre, da volpi, da castoro
vulcano di profumi in guerra chimica
Disprezzate a raggiri di riverenze
sempre nel galateo dell'ozio,
la memoria è acqua chiara
e il declino al torbido
Labbra a orizzonte chiuso
e il rossetto falò di parole
scoppiettante a orecchie
libere finalmente da intimati ascolti
Orologi d'oro
su bracciali, manette del tempo
e le lancette imitano calci
sgradevoli espulsioni
a quando sghignazzi in età verde
al gioco baro d'esche
pagato a mosche
Foto
reliquie di se stesse
e gli specchi sono vuoti
la vanità se l'è bevuti
negli arrivederci
di zucchero e veleno
fusi a cemento sull'oblio
Da:Vetriolo
Fari
Alla luce dei fari
le volpi si fermano a riflettere
e decidono di morire
fanno la stessa cosa i ricci
-Giudici i gufi a volte
assegnano il pareggio
e l'investitore fa la stessa fine
I fari arano la notte
e nel solco subito appianato
seppelliscono i pensieri,
da germogliare al fato
I fari sono spade
col motore che alla caccia
fa da battitore
inseguono il mistero
avvolto in nebbia nera
ma infilzano solo dubbi
Nel proprio mondo lamierato
dietro souvenir del sole
c'è fretta di arrivare
e voglia di isolarsi
Fari metafora dell'ignoto
illusione a svelarlo
in velocità occultato
Stelle terrene
al massimo ospitano speranze
sloggiate al risveglio del sole
irritato alla parodia del plagio
Amore
questi artifici del progresso
sono i nostri occhi ridenti
nell'oscurità delle nostre anime
a illuminare l'addio
al non esserci mai trovati
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Chiaro di luna
Bianchi macigni
cotti dal sole
inanellati di blu
nuvole addormentate
sfondo a una luna incinta
che pascola ombre
minacciose
tese agli agguati
decifrati nei fruscii
e nel silenzio
matrioske di fauci
scrigno d'occhi bevuti
A zonzo i cani
mimando pasti a ricompensa
coi peli a sensori
rastrellano note
da abbaiare al mattino
e spezzare il sonno dei padroni
caduti in altre vite immaginate
I rami geroglifici d'uccelli
appollaiati a calamai
e le stilografiche
denti di faine e gatti
Non c'è vento
somma di lamenti
è ritornato ai morti
vampiri atterriti
al faro nel cielo
ladro del buio
Sui tetti amori clandestini
appartati copulano
nei comignoli
garçonniere di sogni
affittate da anime irrequiete
Le stelle lingotti d'oro
nella banca del mistero
garanzia a far stampare sulla terra
forfettario equivalente
sotto conio di vagiti e salme
da far circolare ai mercati
del bene e del male
pignorati dall'indifferenza
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Notaio Pece Licantro delle Bore
Nelle serrate bocche
a tagliole chiuse arrugginite al disincaglio
i denti si baciavano, sgomitavano
e lenti si limavano senza saliva
e le bave al gozzo atterrite da moniti
nell'attesa a lubrificare spolpo,
iene lanate riflettevano la recita
domata da nervi tesi e vene violacee
nel pallore che reggeva farse al dolore
specchiato su penne stilografiche
e dorso d'orologi lucidati a festa
-Il notaio Pece Licantro Delle Bore
con occhialini precari sul naso aquilino
assicurati a un bisunto filo pigro
grillettava pagine tra scheletrite dita
e biascicava a mo di preghiere
col capo che ripeteva ondulati assensi
a non deludere attendenti
poi lesse con roca voce il testamento
all'inizio appisolante, poi a seguire
a ogni volto una mimica guidata da realtà
e bronci, sussurrate invettive
occhi ridenti, sogghignanti
lucidi, arroventati,imbalsamati
mani a suppliche e a iattura
ai capelli, alla fronte, al basso ventre
-Uscirono dallo studio
tutti in cerca di una coltelleria
tranne qualcuno di uno scudo
-sussurrò il notaio
quanti bravi attori
peccato che nessuno sappia
portare a termine il copione
Da:Sorrisi Pignorati
Flash d'aprile
I fiori si salutano col vento
si mandano messaggi d'amore con le api
ripagate col nettare
Filtra dai rami il canto dello scricciolo
accorda la voce per far colpo sulle femmine
muove la coda a ogni vocalizzo
danza sui rami, arruffa le piume
per sembrare più grande
Scaglie nuove
pannelli solari
sulla pelle di lucertole
accumulano calore
per elettrizzare il sangue
a impeti riproduttivi
e a scatti fulminei per divorare insetti
Volano a pelo d'erba nelle radure i merli
sventolano vermi da portare al nido
cantano per distinguersi dai corvi
s'infiltrano nei boschi
a zig zag cuciono ombre
per confondersi e non perdersi
I prati vincono i calpestii
e si riprendono i viottoli
rivestono il fango secco
con velluto verde
L'odore delle ossa vecchie
da spugnose a secche
incita i bastoni verso viole
da mettere tra labbra
al posto di puzzolenti sigari
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Il portiere
Muoiono inibizioni
sotto coperta scura
ricamata da stelle
rattoppata da nuvole
ma nel cielo basso della hall
in galera l'orizzonte
labirinti i numeri alle porte
mantice d'organetto
spingono i fiati sulle note
s'inceppano al risucchio
stridulo a forzarlo
Mentalmente conta
spergiuri il portiere
e gli assegna un prezzo
da quattro soldi
tanto valgono
gelide carni arroventate
S'arrotolano ansimi
in nicchie di parole
e consonanti e vocali
lottano a decimarsi
si copiano alle tende
Profumi a strati
su pelle tastata
insultano una rosa
e i petali muoiono farfalla
Madonne all'addio
verso chiese da riconsacrare
e fruscio filigranato
nel silenzio del doganiere
L'arrivederci
precario prenota
date occulte da inventare
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
L'orologio
Carrucola del tempo
tira e scende il vuoto
che ognuno misura
coi battiti del cuore
applauditi dalle ciglia
Affetta l'invisibile
e lo dà in pasto
alla fretta, alla noia,
ansimi e sbadigli il baratto
Un foglio ed una penna
inchiodano le lancette
su inizio e fine degli umori
a volte al capolinea
Inseguito da luci e ombre
che vogliono riprendersi la scena
saltellando va con le sue croci
che s'inseguono verso l'infinito
e danzando sopra un polso
o messo impiccato a una parete
Regalo degli amori
accelera bramosie
o porta a traino indifferenze
e va in ferie nelle abitudini
isolate nei calendari
A volte decorato
per impreziosire agi
ma lui freddo e schematico
va dal vagito al baratro,
spesso premiato in un cassetto
a macerare guerre d'approprio
o armistizi intitolati
alla buonanima
Orologio
scrigno di tante anime e un solo cuore
con l'ingrato compito
di leggere il lungo libro della vita
e inventarsi di volta in volta
pagine compiacenti
copiate al destino
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Sospensioni
Il suo lavoro
aspettare alla fermata dell'autobus
che non prendeva mai
-il suo stipendio
l'attesa che lo teneva in vita
puntuale ogni giorno
attendeva il vuoto da riempire
con una scadenza da rinviare,
non s'annoiava mai
perchè ogni momento
poteva essere quello giusto
e la sorpresa poteva immaginarla
era padrone della sua anima
sempre allertata non aveva spazio
nè per la gioia nè per il dolore
e il tempo furente non riusciva
a rubargli una mimica da imbalsamare
-Un giorno Lei scese alla fermata
e si accorse di averla attesa per anni
e all'improvviso si riempì
quel vuoto sempre vegliato
ma con lo sguardo non riuscì a trattenerla
e le parole persero la voce,
l'anima il vigile lavoro,
licenziata per sempre dal dolore
-alla fermata è rimasto
il suo fantasma
Da:Sorrisi Pignorati
Redenzioni
Scheletri senza gemme
alberi al capolinea a primavera
tra colori che gareggiano
e cantanti che non hanno superato
l'inverno dei fucili
e rimasti nelle orecchie
I serpenti ingozzati
del sonno della terra
lo rigurgitano al sole
e i vecchi lo raccolgono a rate
Gli amori maceri di lontananza
alcolici inebriano gli addii
alati a migrazioni
ritornano ai cuori
svegli da letargie
pulsano vividi ricordi
a petti carapaci
girati a tamburi di marce d'assalto
Persino i pistoni dei motori
stanchi di inseguire le valvole
cambiano rumore
e in estasi alla carezza di un piede
o di una mano chiusa
fanno serenate ai paesaggi
Aleggiano redenzioni nei cimiteri
i cipressi rinverdiscono il fogliame
e a ogni alito di vento
scuotono il dolore appollaiato
sui rami che tentano scalate al cielo
Vittoria dell'azzurro sul grigio
il sole si gode lo spettacolo
gioca sui pori di teste pelate,
sudate si prendono il suo oro
e lo mettono sotto berretti a cassaforte,
sorridono avide le mogli
Via vai di croci vellutate
rondini vorticano redenzioni
le allenano al creato
disegnano fantasie
copiate da nasi di bambini
con indici a tergicristallo
tra stupori e occhi di madri,
terre felici ai germogli precoci
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Sogni netturbini
Quando il loro carceriere
la vigile mente, s'addormenta
i sogni,netturbini
della sporcizia dei pensieri
scendono nell'inconscio
e fanno pulizia
-a volte trovano tra i rifiuti
ordigni inesplosi
e o li disinnescano
o li fanno esplodere
ma spesso si feriscono
altre solo si spaventano
poi ogni tanto saltano fuori i ricordi
rottami dell'anima
fotografati dagli occhi
e senza mai essere archiviati
e la coscienza li reclama
per una mostra al rimorso
-Vocii e trambusti
specie di notte
svegliano condomini
idee accantonate
s'affacciano sudate
urlano alla ragione
suprema guardia
della galera vita
Sonno,teatro
sogni, attori
a prove di morte
per unica via di fuga
-libertà spaventosa
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Vecchi a primavera
Dove non arrivano i berretti
mani a prolungare l'ombra
e le ciglia a balaustre rotte
s'oppongono alla luce
Ogni tanto scoperchiano pelate
e grattano pensieri pigri,
desti dal torpore
dondolano l'amaca dei ricordi
Puntano col bastone il sole
dubbiosi a inchiodarlo al cielo
o a impaurirlo a vederlo correre
poi lo bannano con gli occhiali
Seguono il volo delle rondini
e con le traiettorie
disegnano terre perse
nella guerra dei sogni
Coi piedi pettinano l'erba
contano ciuffi anni alle spalle
e coi fili quelli che possono andare avanti
col calco firmano l'armistizio col dubbio
Passano donne
crac di schiene raddrizzate
col gozzo le affogano nel vino
fradice le sputano sul selciato
le coprono con pelle di parole
Maledicono i rumori
frustano i discorsi
appesi alla memoria
cadono nel ricominciare
e una bestemmia tenta
di accenderli con umide parole
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Facebook
Seduti a tavola a pranzare
con in una mano la forchetta
e con l'altra a messaggiare su facebook
ove anche gatti e cani di fede Buddista
guerci tra reverenti inchini
si chiedono amicizia
da condividere coi topi assoldati ai click
e le galline astemie inviso a capponi
tengono corsi vegetariani
alle volpi vestite da pecore in preghiera
mentre le lepri a cronometro
si vedono in foto sonnecchianti
in orti d'insalata rigogliosa
recintati da fucili fioriti
e coltelli a croci dismesse
-Tra un post e l'altro
vegliato da un boccone
semina di briciole tra lettere percosse
foto di politici da insultare
per poterli poi soddisfatti votare
-A pausa di tutto spunta
raro fiore al deserto
una donna a posa di calendario
e tutti a cliccare gradimento
ma qualcuno dissente
e dice troppa plastica
e indica postura punitiva
-Nemica d'ogni idillio,la noia
subito spazzata da scenari di guerra
e decapitazioni da pareggiare a parole
-Ognuno sulla tastiera
suona il suo inno di gloria
agli spettatori intenti a suonare
............il proprio
Da:Poesie Cialtrone
Presagi pasquali
Nuvole grasse, imbolsite
accompagnate da un sonnambulo
vagano senza meta
e ogni tanto qualcuna
solleticata da implori
urina su fradici campi
assetati di caldo
Gioca a nascondino il sole
e qualche raggio disobbediente
tatua una testa pelata
con l'ombra allunga un naso
mette incinta una donna
a dispetto rende obesa una dieta
Valzer di chiome al vento
salutano a vuoto
e ricompensate
da un nido di gazza
cappello di spine rovesciato
elemosina al cielo
la corona di Cristo alla croce
Argentei serpenti
ruscelli nell'erba
strisciano in cerca
del riflesso di un volto
e qualche uccello col becco
l'inchioda nel torvo
a segnare un agguato
Ulivi con foglie verdi
imbottite di grigio
ricordano l'orto nefasto
ove le lance, penne
al calamaio di sangue
accerchiarono il pegno ai peccati
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Petrolio
Sangue nero
da deserto a deserto
da sabbia a polvere
da raucedini a sputi
le nostre custodie lamierate
rotolanti sull'asfalto
sorpassano pensieri
sostano dove il cuore
ripulisce le ali
dell'avvoltoio progresso
Croci di bitume
per ulivi e allori
claxon e semafori
spergiuri
che addestrano denti
palizzate a fiati
accartocciati dal vento
suonato dai motori
rombanti inseguono
con cavalli alati
illusioni alle spalle,
traguardo al giro
Da:Sorrisi Pignorati
Viaggio interiore
T'accorgi d'amare la poesia
quando tutti ignorano le tue poesie
che servono a te stesso
ognuna è un passaporto
alla dogana dei tuoi labirinti mentali
ognuna è una mappa a guidarti
nella giungla dell'anima
e nel perderti e ritrovarti
conoscerai te stesso
-Attenzione!! agli elogi
sono un treno di prima classe
veloce nella notte
ti porta dritto al capolinea
omettendo meravigliosi paesaggi
e ricorderai solo i fronzoli
lussuosi del vagone
ammirati da fermo
mentre fulmineo correvi
-La poesia ,stella polare
guida il navigatore satellitare
il poeta, nel suo inconscio
ma spesso disturbato
e indotto a errori
dal frastuono dei lettori
Da:Soste Precarie
Cercemaggiore
Porro di geografia
dorme su sassi e macigni
solleticato da voci
radunano il tempo
lo giocano a indovini
arbitrati dalla noia
e a ogni bocca spalancata
un punto a chi non sa rispondere
moniti a sorrisi vuoti
elogi ai dubbi a propendere
Le case sembrano prendersi a spallate
a guadagnare un centimetro
e stiparci un ricordo
cabala di qualche amore
Cespugli ai pendii
ispide barbe
a nascondere nervi tesi
da mimiche disarmoniche
a occhi torvi e lucidi al progresso
che li dondola al tramonto
trespolo di preghiere
impuntate al baratro
spronate da biascichi
a raffica di litanie
Geometrie di code
guidano abbai di cani
a scarpe al diniego
di porte a valvole di segreti
maschere clonate
Svetta il campanile
antenna d'implori muti
trasmette foto
che nessuno riconosce
perse nei racconti
orfani dei narranti
sotto punti cardinali
Qualche fulmine
lingua al dolore
salda cielo e terra
e autostrada di speranze
al pianto che ritorna
Cantano gli uccelli
festosi non sanno contare gli anni
la loro vita, attimi senza meta
sommati all'ignoto
Da:Sorrisi Pignorati
La notte
La notte
non è alternativa al giorno
ma una coperta al sole
che stanco di vegliare storture
s'addormenta
e le stelle abat-jour dei sogni
in attesa di giungere al Divino
e quando stanchi o rifiutati
vanno a ubriacarsi
alla taverna luna,
sbronzi vomitano
annaffiano la terra
arroventata dal Diavolo
e i vapori annebbiano
il delirio degli umani
spugnosi conciano le anime
e talee le ossa
germogliano orologi
contano batter d'ali
della morte
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Città
Figure a rubare respiri
vivono a fotocopia
tra tanta gente
per il gusto di'ignorarla
parassiti di moltitudine
alimentano individualità
gente solitaria,
esser tale ha bisogno
di confusione a confronto
-Traffico e rumori
mantra ventriloquo
a ricordare se stessi
a non smarrirsi alieni
nella folla
sommata in detrazioni
-In alveari
disubbidienti alla regina
col sogno d'ammazzarla
e prendere il suo posto
-Mode e tendenze
rincorrerle e pareggiare
solitudine collettiva
e in ripartenza a isolarsi
perpetuo inganno
piagnistei al tramonto
Da:Sorrisi Pignorati
Rammarico
Il tempo una ruota in salita
rifiuta il capolinea del dolore
e a metà strada
fiacca chi la spinge
lo travolge
e si prende la discesa
Ho scritto poesie per ogni anima
e qualcuna l'ho tradita
nel leggerla era la mia
Gli occhi assoldati dai pensieri
molte volte hanno riso
prostituendosi coi sogni
e la parcella un sogghigno
per ogni dente
Gli amori in bella copia
sgorbi d'ombre sui muri
e a distinguerle il distacco
con spada di luce
Il rammarico
insegue il futuro
e per fermarlo
come croce a vampiri
il ricordo in una foto
Sono stato sempre me stesso
e in metamorfosi
ad avere i vostri sguardi
per rubarvi la vita
mentre la mia ormai acqua
ove provavate i colori
ognuno alla propria maschera
Da:Sorrisi Pignorati
Democrazia
La tragedia in democrazia
non sono i politici ma gli elettori
si nutrono,coltivano bugie
amano chi delinque
si farà corrompere
e ognuno spera sia lui a farlo
per raggiungere i propri agi
anche se chiede a gran voce
ferree leggi anti corruzioni
-Gli eletti vanno al parlamento
un luogo dove si solo parla,
prendono tanti soldi
e si devono assentare per spenderli
-La democrazia è la somma
di tante piccole dittature
ove ognuna accusa l'altra
di prevaricazioni
-In Italia ci sono due camere
possibile nessuno sappia
che in camera o si va a riposare
oppure per scopare
poi dicono in finta caduta dalle nuvole
siano un puttanaio
- I giornali finanziati dai padroni
i giornalisti millantano d'esser
super partes come a dire
che qualsiasi cane può mordere
chi ogni giorno gli lancia un osso
o gli porge una ciotola sul tappeto
-Il popolo chiede una legge
che eviti si candidino i condannati
quanto sarebbe facile
semplicemente non votarli
-La legge è uguale per tutti
quelli che la esercitano a farla franca
diversa per quelli che la subiscono
........sottinteso
Da:Poesie Cialtrone
Mimose
Mimose in avamposto
fiorite di giallo spugnoso
sfidano frecce del gelo
segnalano ad altre vite
di lì a poco redenzione
e subito Il cardellino
cinguettando imbottisce il nido
col morbido fiore
lo stesso colto dalla mano
dell'ingenuo poeta
e donato alla sua amata
subito contenta sorridente
ma poi lenta al grugno
all'appassire del dono
fino a marcescenza,
sperava si nel giallo
ma quello di monete d'oro
inalterate al tempo
e al tintinnio svegliano
occhi di qualsiasi inverno
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
L'Americana
Seno ondulante,tracimante a sguardi
fianchi a parentesi d'implori oscuri
passo alato, gambe ballerine dritte
che al confronto il piombo di un muratore
si vergognò e trovò alibi nel vento
a curve del filo in errore
L'Americana
col volto angelico
da suscitare imbarazzo d'avvenenze
di mal conciliante pace in Paradiso
Il cervello frullato in bramosie
si squagliò all'incendio dei pensieri
e la saliva deformò l'immagine
ne seguì una bestemmia
strozzata a cernita di preghiera
iniziata al contrario
intenta a svegliare e barattare con Dio
quell'esca per l'inferno
Cadde dal cielo un fulmine
indicò le tenebre
e un giardino di rose
diventò incandescente
mentre l'ultima piuma d'ali
dell'angelo custode
vorticava nel cielo
L'abbaiare di un cane
interruppe il sogno
e la moglie lo baciò sulla fronte
aeroporto dal quale
decollata e atterrata
la metamorfosi che lui delirante
inconsciamente
gli aveva regalato
Da:Vetriolo
Lo spaccone
Un tale si vantava
a dismisura
d'esser griffato
con scarpe Geox
cravatta Versace
camicia Balestra
vestito Armani
profumo Gucci
al che gli risposi
ma non ti rendi conto
d'aver solo cose altrui
ma di tuo che c..zo hai?
e gli mostrai il mio Gilet
di pelle di pecora
che m'ero cucito
preciso addosso
inoltre gli segnalai
che il cervello era mio
e non venduto
a quelle marche
a spazio
..d'affissioni..
Da:Poesie Cialtrone
Coscienze al candeggio
Rubano per mogli di carne e plastica
candeggiano l'anima in chiesa
in fondo i poveri sono poco intelligenti
e gli onesti sono tali
solo per la paura di rischiare
e di Giuda nessuno dice sia all'inferno
-Ricchezza è presentarsi eleganti con rispetto
profumati al tribunale Divino
-L'inferno è un alibi per la vendetta
di chi ha perso e il Paradiso un regno
progettato in cielo e vissuto a terra,
ai creduloni il progetto a parola
ai furbi le chiavi ad abitarlo da vivi
-Comunismo è uguaglianza
e mira a non far salire chi in basso
ma a far scendere chi è in alto
tranne la nomenclatura
in miglior visione, elevata a controllare
che ciò veramente accada
-Il cinema è l'unico metodo
per vedere i sogni in carne e ossa
-La poesia un'autoanalisi di chi la scrive
e noia mortale a pseudo altruisti
coinvolti alle sedute
Da:Poesie Cialtrone
Restauri
Incorniciati da ragnatele e muffe
specchi refrattari dimenticati
ove si specchiano i ricordi
delusi tornano alla memoria
a volte non trovano alloggio
e bussano irruenti all'inconscio
che sempre li fa entrare
e possono essere ospiti sgradevoli
Gli oggetti sono silenziosi testimoni
dei raggiri del tempo che fummo
ma troppo vecchi a presenziare il tribunale
ove pentiti siamo Giudici e imputati
e qualcuno carezzandoli li convince
a farsi raccontare la propria storia
Spesso sono cassaforte invisibile
di parole mai dette tra padri e figli
e al distacco ognuno cerca la combinazione
per il segreto del rammarico da restaurare
A volte In vite piatte al podio dell'oblio
eterno
con tetri addetti alle esequie
che superano il numero di parenti e amici
gli oggetti riscattano il fu loro possessore
e gli ridanno vita,suscitando ammirazioni
e spesso aspre contese
tra disertori al triste commiato
Gli oggetti sono l'unico filo
che riporta alle proprie radici
soffocate tra indifferenza nei liquami
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Malavita
Malavita
in alchimie malvagie
germoglia da lumi al denaro
annaffiato da religioni
coltivato dalla politica
concimato da paure
Nell'aria ridente al tetro
amici e nemici
guerci al fato
giurano spergiurano
abbracciati da sospetti
battezzati da potere e morte
giocano col sangue
perde chi lo dipinge
vince chi luce sottrae
Strozzino del cuore
l'indifferenza
si prende i volti
e li Santifica al marmo
annulla il dolore
che aiuta a riflettere e capire
fino al pentimento
cavallo di Troia
Miti da roulette Russa
oltre uno sparo
oppure si sbiancano
a eroi di cartapesta
fradici a ricordi
pezze spugnose
astio al vento
Occhi che vedono
e le immagini
boomerang al racconto
ossigeno il silenzio
croci un cenno d'affanno
scivolato sul sudore
Tempo compresso
in orologi pazzi
girano illusioni
segnano scadenze
in andirivieni di proiettili
nel bersaglio già colpito
dai pensieri al vagito
senza madre
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Febbraio
Febbraio è un Signore
con età tra l'orizzonte
e l'ultima foto
degli occhi al tramonto
col vestito bianco sgualcito
elegante a intuirlo stirato
ha un piede nel ghiaccio
e l'altro in un finto tepore,
vuole sposarsi
con una donna alle spalle
e dice di sì sull'altare a un'altra
che deve ancora trovare
-Alle nozze festeggiato
da invitati a caccia di specchi
e rose di spine
con denti e tremori
e segnali di fumo
-Collezionista di farse
ama volti sgomenti
a sorprenderli,l'amplesso
-Confetti di nuvole
macinate ad ombrelli
e a ogni passo veloce
forzato al rilento
un tappeto monocolore
come l'anima degli invitati
all'evento incollati
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Falso invalido
C'è chi vive di misera assistenza
a stenti va quando può al Santuario
cammina girando a mano due ruote
non perde mai speranza
e prega, prega, prega
forse non tanto per guarire
e porsi in privilegio tra altri sfortunati
ma per essere un poco più sereno
-C'è chi furbescamente con ilarità lo imita
per avere ozioso la pensione
ma un bel giorno al Santo
con la luna storta gli girano le aureole
e con un dito inchioda veramente
l'attore sulla sedia a rotelle
e dice ora si meriti il danaro
e poi fa cenno alzati e cammina
al sorpreso vero indigente
...un amen circoscrive l'accaduto
Da:Sorrisi Pignorati
Falchi
Vegliano la strada
veloce trafficata
dall'alto i falchi mimetizzati
con l'acido nello stomaco
che minaccia d'arrivare alle piume,
aspettando siano schiacciati
un gatto,una volpe, una faina
e sornioni allevano presagi
poi sonnecchiano a sognarli
e qualche stridio di freni l'allerta,
sul dilanio in anticipo
come giornalisti le mosche
frustate dalle ali ronzano nervose
-Ruggiscono i motori
divorano chilometri
bisogna fare in fretta
alzarsi in volo e ripiombare
per non fare la stessa fine
intanto i copertoni appiattiscono
le carni a mo di cotoletta
e incarognito il sole cucina
e nell'aria evapora acre il sangue
-Prova amplessi la morte
in nefaste coincidenze
dal nome destino
Da:Destini E Presagi
Ricordi al ritorno
La notizia s'era già diffusa
tutti m'aspettavano dopo trent'anni,
arrivai il giorno prima
e chiesi in paese notizie di me stesso
e tutti dissero del mio arrivo del domani,
nessuno mi riconobbe,col cappello sugli occhi
la barba lunga e vestito da poeta
solo qualcuno paventò nebulosa somiglianza
con l'atteso
-Il treno fischiò la ripartenza
e veloce come lepre salva al primo colpo di
fucile
e attende il secondo,saltai nella carrozza
e la porta mi spinse sgorbutica alle spalle
e l'urto parve la forza di quelle mani
che tirando a indovinare avrei dovuto
stringere
e invece mi respingevano verso dove ero un
altro
-Capii.. doveva essere un incontro tra
ricordi
che tristemente avevano perso corpo e anima
di chi in gioiosa età l'aveva generati
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Pensionati al bar
Sempre al solito bar
con l'insegna cadente
e orfana di lettere
seduti ai tavolini scheggiati,
chi arriva prima s'atteggia
a fiero eroe di solitudine
ma sprona l'orologio
ad accusare altri nel ritardo,
chi col bastone a scettro d'esperienza
o a indice prolungato
a crocifiggere ingiustizie
processate da scheggiati occhiali
sotto coppole a funghi seccati
e nati da idee macere al represso
-Schiodano da tasche qualche spicciolo
e lo fanno ondeggiare nel piattino
e dal suono si capisce l'umore
a volte aggiustato al passare d'una donna
subito tirata dagli occhi alle salive
oltre i fermagli delle gole
e il gozzo su e giù a stirarla all'anima
-Qualcuno avvolge un baffo
per vedere se la crisi l'ha sfoltiti
oppure a usarli sonda a profumi
evasi da cucine
-I passerotti s'avvicinano
beccano briciole invisibili
ma l'intento è fare compagnia
e nel volo alare il torpore
-L'oste,angelo custode
ogni tanto a giro gli ricorda il nome
e li umanizza al circostante
magari scuce un sorriso buffo
alle bocche galere di denti
Da:Soste Precarie
La moka
Al fuoco erutti
rosolio a mille umori
regina tra le tazze
dai a ognuna un tepore
incantato da cucchiai
a giro di'aggiusti
di zucchero a palati
vegliati da rimproveri
e palpebre da traino
ad assensi a relax
o sproni a scalare il giorno
-Moka, biblioteca di voci
e segreti inconfessabili
a se stessi
-A volte svuotata di caffè
e riempita di risate e pianti
e poi lavata a voltar pagina
-Un giorno arriva un medico
e ti dà tutte le colpe
del tempo e del destino
e ladra dei gesti
regalati all'anima
non riconosciuta più
dai volti
-Finisci stipata
effige a ricordi
poi man mano a ingombro
e se va bene ti spoglierà
un rigattiere
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Bosco innevato
Forfora di presagi
tappeto bianco
alberi in preghiere
brividi sussurri
schiocchi di paure
-Cadono a segnalibro
foglie superstiti
e occhi nascosti
alitano agguati
-Orme da studiare
da cancellare
geografia di trasfusioni
il picchio mette chiodi
a croci di vetro
e volpi annusano
vangeli di fuga
-Mimetismi e raggiri
matrioscke di carni
aperte e chiuse
da errori e fame
-Scende la notte
la luna soggioga ombre
si strozza qualche lamento
il silenzio congela i respiri
e i cuori bussano a carcasse
-Odori negli odori
vortici d'istinti
geroglifici di fauci
matematiche di vento
su bianco lenzuolo
ricamato d'assalti
colorato da strazi
Da:Soste Precarie
Ombrelli
Piccoli cieli colorati
che ci portiamo a spasso
quando piove
e li facciamo ruotare
a giostra dei nostri pensieri cupi
sperando di farli divertire
Nei vicoli stretti
a volte i cieli si scontrano
e si sollevano
e appaiono facce
ridenti o astiose
oppure nel lampo
di due sguardi
due cuori si scambiano
i giacigli
e si fanno visita l'un l'altro
poi torna magico il sereno
si chiudono i piccoli orizzonti
tra le mani
e diventano unisoni additi
verso l'arcobaleno
ponte d'amore
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Gennaio dalla
finestra
Il sole s'affaccia,saluta, scompare
e qualche raggio in ritardo
fa pagliuzza d'oro una lacrima
e gli sguardi lo cercano tra nuvole
che si mischiano e si rincorrono
alcune sono nere come gli umori
dipinti a terra su facce impietrite
che la tosse di brezza tenta di levigare
a nuovi connotati sogghignanti
-Gli ombrelli con ossa rotte, degradati a
bastoni
su sbarbato selciato percuotono trappole
d'inciampi
e in solchi,trincee d'erba frenano ritorni
a case
e nell'attimo di sosta imposta
accendono sproloqui e ravvivano le statue
-Farfalle d'acqua muoiono nei capelli
sensori meteo
altre sulle teste pelate formano laghetti
ove annegano pensieri implumi
in azzardo al volo lanciatosi senza meta
-Stanchi di vanità litigiose e viziate
le piante nei giardini cercano
d'abbracciarsi
ma i rami infreddoliti con linfa a grumi
croccanti ad allungarsi nemmeno si
sfiorano
e in continuo ci riprovano imprecando il
vento
-I passerotti,alati segugi dietro briciole
cadute da sventolii di magre tovaglie,
saltellanti beccano e s'involano
verso campanili,indici a ringraziare Dio
che mette a dura prova le anime
in modo possano capire che la felicità
può anche essere un disagio superato
Da:Soste Precarie
Carnevale
Arriva carnevale
tutti a costruire maschere di politici
che se la ridono di gusto
le loro facce sono già una maschera
e il popolo non lo sa
Alcuni si vestono da diavolo con le corna
messaggio al coniuge
sanno d'avere perenne palco
e prima o poi il fuoco brucerà l'amore
I tangentisti in divisa da Zorro
per esorcizzare la giustizia dell'eroe
e lanciano coriandoli come a dire
se beccati, al massimo restituiremo
spiccioli di pari grandezza
Ci sono anche dei Robin Hood
Statali esperti d'imboscaggio
deridono la legge che nella foresta
non li troverà mai e hanno molte frecce
nell'arco sindacale
Prostitute in tenuta da nobildonne
sembrano le uniche ad essere se stesse
dicono tra loro... quante ci imitano
nel quotidiano lavoro e se ci riconoscono
al massimo per distinguersi
possono chiamarci sottovoce
col solito aggettivo
I cani abbaiano ai padroni
assaggiano qualche gamba
e finiscono in tribunale
al guinzaglio di finti carabinieri
Da:Poesie Cialtrone
Inverno catalessia
in Molise
Gatti e topi in letargo
nei vecchi fienili
nel ronfo dettano tempi e raddrizzi
alle orecchie arcate delle mucche
subito grilletti a innescare
circolo di latte in letargia
e in rifiuto alle mammelle
scalciate da contadini
con scarpe a bocca di leone,
emettono flatulenze
per riscaldare l'ambiente
Davanti al televisore
vecchi in catalessia
si fumano a risparmio i respiri
e a qualche stacco musicale
in lievi pigri sobbalzi
parano con mani a ventaglio
mosche che non esistono
poi un leggero russare
e dicono avanti,al rumore
di qualche sedia scossa
Coniugi
nelle nebbie di occhi
con palpebre idrauliche
si bombardano a sbadigli
contandosi denti cariati
incolpando compensi a dentisti
e qualche biascico da decodificare
fa entrare un rumore
stanco di segnalarsi
Geometri d'apatie i passeri
con traiettorie cercano
di spezzare il torpore
e in ausilio folate di vento
a muovere le foglie,
capricciose si sollevano
e umide appesantite ricadono nel letto
fatto per se stesse
I bambini parlano coi giocattoli
poi si doppiano allo specchio
e piangono all'immagine
che li ha derubati,
a tal sentire i nonni escono dal trance
promettono di delegargli la pensione
Grugniscono un referendum i maiali
meglio passare per i coltelli
o ingrassare in una noia senza tempo
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Campo 10
Pochi topi nel campo
erano leccornie
e rubavano tra gallerie d'ossa
capelli per il nido
Bocche ruminanti
in fila s'allenavano senza denti
a masticare il vuoto
e l'aria compressa
ritornava alle narici,
nel vortice la litania della morte
in appello sfuggito alla conta
e i nomi mattoni arrostiti
per un mausoleo alla ferocia
Al capolinea dei respiri
orologi obesi tra penne
con sputi imbalsamati
su indirizzi appesi
a vaganti luoghi
nebulosi a dubbi
dettavano il tempo
alla marcia d'avidi batteri
e i bambini senza anni
zuccheravano lacrime
a pietà marmoree
Sotto girandole di corvi
gracchianti al surplus da vomitare,
stracci e occhi secchi
quadro cancellato
e ridipinto da distacchi
di mani alate da strazio
Fango a impasto
pane di storia
e bandiere nere a veglia
di sangue secco
effigi d'umanità invocata,
croci,sillabe di risposte
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Vecchio ponte
Arcobaleno monocolore
raccogli pianti del cielo
ogni lacrima una storia
e qualcuna bevuta dai pesci
per non farla raccontare
Doganiere d'abbandoni
frigoriferi e copertoni
a volte passano uomini
che hanno annegato il silenzio
o semplicemente a cullarsi
fino al mare per un sonno
che non hanno mai avuto
Schiena di pidocchi
nel via vai divorano il tempo
e ogni tanto qualcuno salta
per liberarsi
nel vuoto perde le ali
nell'acqua il dolore
Orologio rotondo su liquido polso
a contare con scrosci illusioni
cadute dalle stelle
o scese dal cielo
con corde di fulmini
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di
Ospitare Le Foglie
Scuola
elementare
Poi sulla soglia della vecchiaia
affiora un ricordo struggente
porta ai tempi delle scuole elementari
a quel compagno mai più visto,
saltimbanco del destino
vestito da arlecchino serio
con le scarpe a zavorra
e i lacci ad ali spennate
e qualche limite mentale
figlio di colpe disertrici,
chissà come gli è andata
era il più indifeso nella giungla della vita
giocava a carte scoperte e non vinceva mai
per aiutarlo avrei voluto insegnargli
almeno un po' a barare
ma per lui il baro era solo un sorriso
-Quando l'ultimo anno ci separammo
vidi il suo sguardo una pagina bianca
e pensai che in tanti con ilarità
l'avrebbero scarabocchiata
Da:Sorrisi Pignorati
Epitaffio l'Arrabbiato
Ero così arrabbiato verso il mondo
che me la presi persino col sole
quella vecchia palla erniosa e rovente
d'estate tentava di arrostirmi
e d'inverno a imbalsamarmi,
al mattino s'infiltrava nella tapparella rotta
a interrompere i miei sogni
per non parlare di quella volta
che riflettè il suo calore sul granaio
con una lente abbandonata
e lo mandò in fiamme
-Ancora più rabbia provai
quando lo svergognato in pieno giorno
si mise a copulare con la luna
senza nemmeno coprirsi con una nuvola
-Ora qui giaccio
tra tante figure che detestai
e il tempo secca e ravviva
con la complicità di luce e ombra del suddetto
il muschio su questa lapide
ostile a ogni fiore, a ogni pace
Da:Sorrisi Pignorati
Segugi del tempo
Paesi fuori tempo
tumefazioni le piazze
brufoli le case
infermieri i cani
leccano ferite
abbaiano responsi
in astio ai passeri
che cip cip non è cosa
se la squagliano
e vanno a vivere in città
Unici giornalisti
col senno di poi
i vecchi pigiano sui denti
e soffiano su quelli mancanti,
segugi le orecchie
riportano lettere abbattute
Vicoli cuciti
da fili di luce e telefono
e fermagli le antenne
a volte padelle rovesciate
piene di pensieri
cucinati dal silenzio
Automobili, fagioli colorati
parcheggiati su tombole mute,
sogghigni e occhi guerci
l'estrazioni
Unici giardini un pò curati
con cipressi allineati
con monumenti fantasiosi
i cimiteri collezionano
date di scadenze
spulciate da croci
Un rombo e un raglio,
lontano eco incagliato
in balbuzie plagiate da ricordi
il destino
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Stelle a terra
Nell'ultimo bicchiere mezzo pieno
lucifero lo invitò a bere
e sospeso nel mezzo vuoto l'angelo
disse non farlo
non è questo il modo per volare
anche se nel tracannare
guarderai le stelle
ma si spegneranno
nell'abisso dell'anima
Accese il motore
e le stelle digerite
sparate dalla marmitta
divennero carbone
confuso all'asfalto
Freccia al vento
si spezzò sul muro
e le scintille
pece nel vino
misurato dal contachilometri
in coppa di metallo
Da:Sorrisi Pignorati
Rondini
Rondini
capolinea al rimando
ai due mondi
pari e dispari
ignoto 'ultimo volo
Croci sfreccianti al cielo
ognuna per una redenzione
anche quando i nostri nasi
puntano a terra
l'ultima primavera
Emissarie degli angeli
riscuotono l'affitto
dei nostri anni
sfrattati dal tempo
Da:Soste Precarie
Cani randagi
Cani randagi,finali d'ogni colpa
in campagna vengono sparati
e senza documenti si rifugiano in città
e si confondono con la gente
che gli assegna ipotetico padrone
maledetto
S'aggirano tra discariche
mangiano sprechi a dismisura
ingrassano come maiali
e fanno ginnastica correndo
inseguiti dalle pietre
lanciate da teppisti
Rovesciano bidoni d'immondizia
e qualcuno s'accorge
che la raccolta differenziata
è pura utopia millantata
allora incominciano additi
e nascosti dietro finestre
tutti diventano detective
e incomincia il rosario dei nomi
Ogni tanto diventano comunisti
e azzannano qualche cane col gilet
disposto a copulare fuori casta
ma la rabbia ricevuta
anteposta alla passione
Dribblati dalle macchine
e a volte vengono stirati
oppure multati a una zampa,
impauriti si rifugiano in cortili
ove attesi da scopettoni
e nella fuga sbagliano porta
e tamburo le ossa
richiamano inquilini
che lanciano invettive al governo
o se la prendono col portiere
su facebook
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Acquistare casa
Se volete acquistare una casa
fatela prima vedere al vostro cane
il quale se tenta di pisciare
da qualche parte
vuol dire che gli piace
e vuole delimitare il territorio,
fidatevi se gradita a lui
piacerà anche a voi
-qualcuno dirà
e se uno non ha un cane ?
semplice,fatevi togliere il guinzaglio
dal coniuge e imitatelo
-e se uno è single?
allora ricordatevi del famoso detto
..solo come un cane
Da:Poesie Cialtrone
Ricordi animali
Quando vedo un merlo
volare cantando tciuc-tciuc-tciuc
da una siepe all'altra
ai bordi delle strade,
il piumaggio mi ricorda
i capelli neri di una ragazza
solo che questa non volava
anzi zavorrava i miei sogni
che mai partirono
e la sua voce lo stridere
di una civetta
al punto che diventò rapace
-passai a una bionda
un canarino
fuggito nell'unica volta
che lasciai la gabbia aperta
-oggi mia moglie
me la ricorda una papera
starnazza e mi sta sempre accanto
e dice che sono la sua volpe
mah! avete mai visto
la regina delle furbizie al guinzaglio?
Da:Poesie Cialtrone
Mare d'inverno
Si sollevano e poi ruotano
e divorano se stesse le onde
riflettono ire nere del tempo
schiumoso di rabbia anemica
spinta a riva su bavose lingue
che tentano solleticarsi
su carta vetrata
Frusta millenni il vento
ulula alle prede archiviate
dai fondali saturi di preghiere
che vogliono ricongiungersi
ad altre vagabonde al cielo
Ubriachi i pesci sulla giostra
felici non cadranno nelle reti
impigliate a ossa senza nome
ma con pseudonimi
assegnati da corone
galleggianti a sdebitarsi
Granelli di sabbia
macigni, fermagli a pensieri
intenti a compattarsi
a voler scrivere la vera storia
ma il vento li mischia
e rende indecifrabile il dolore,
nell'occulto prolifera
Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Neve
Forfora di angeli
ricamata a lenzuola
al matrimonio di alberi
Le pozzanghere
guastano la festa
e ricordano povertà
ai vecchi alle finestre
appannate
ammorbidiscono fitte al cuore
e qualcuno con un dito
fa un cerchio,oblò alla pace
Trame di animali
atterriti sanno che il sangue
possa diventare immissario
in vene a maggior portata
I nasi diventano comignoli
in pretesa a stella polare
ma la luce è negli occhi
e alcuni spenti dal dolore
Solo i bambini ridono
si lanciano confetti
per loro è solo festa,
gli anni non sono bersagli
ma denti aggiunti
a masticare succulente la vita
Timbri pressati a consensi
per se stessi i passi di clochard
durano quanto l'illusione
di una preda nelle fauci
aperte fulminee al
miglior afferro
Da:Quando Gli alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Metropoli
Stelle a ogni angolo
e i riflessi lame
che affettano l'asfalto
mentre i marciapiedi
tavole imbandite,
commensali i negozi,
briciole rotolanti
le automobili,
gatti e cani,intrusi
assolti dai padroni
Trappole le insegne
a occhi
allenati a disincagli,
nelle prove si catturano
da soli
e liberarsi gioia indotta
estasi placebo
Claxon
orologi,avamposti al tempo
sazio di frette
illuse a dominarlo
Aperitivi
virgole di retoriche
in discorsi anticipati
da fiati impigriti
Bussole segrete
i cuori indicano
dove non andare
sanno dei miraggi
precipizio d'ogni anima
Via vai di formiche
svuotano tane
a far posto a un'emozione
quasi sempre
una burla d'ombra
Da:Quando Gli alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
Venezia
Riflessi malleabili
storia che si specchia
e gondole e orologi
a trascrivere l'eterno
Palazzi abbeverati
da solitudini
raccontate da piccioni
ognuna per ogni chicco
di granturco
sopra mani alate di turisti
Venezia
drago di sogni
spenti nell'acqua
e al fumo di tempra
s'elevano al cielo addii
Testimone d'amori
tutti uguali
in retoriche promesse
di ritorni spergiurati
e uccisi nelle foto
su album raccontati
Tessono antiche trame
e le appendono al futuro
con parcelle i gondolieri
e fulcro del mondo
illusi di turno
Venezia
vergine prostituta
e i clienti pagano se stessi
a convincersi,illibata
mentre Lei ride all'inganno
e sciaborda lacrime
tra tavoli galleggianti
Da:Pietre E Utopie
Pillole di storia
-Prima guerra mondiale
l'Italia passò
dalla triplice alleanza
alla triplice intesa
insomma cambiò sponda
-Seconda guerra mondiale
italiani
tutti fascisti,imperialisti
amici dei nazisti
che alla fine rinnegarono
e combatterono
-Terza guerra mondiale
guerra economica
ancora in corso
nessun alleato
nessuno si fida
l'Italia voltagabbana
combatte contro se stessa,
alla fine si schiererà
ancora una volta
col virtuale vincitore
contro le macerie
delle quali è l'artefice
Da:Poesie Cialtrone
Anime d'inverno
D'inverno la differenza
tra cielo e terra la fa l'aria
propende fitte a seconda nebbie mentali,
spugne di voci atte a confermare
l'esistenza di chi le emette
in certi paesi incastonati nel silenzio
Denti cariati le case
su lingue di strade
e gli alberi tenaglie di maniscalchi
a volerli scippare
e folate di vento,strappi
a vincere il rivendico
d'aver masticato pane amaro
Fili di luce e telefono
a recintare idee in cattività
e che se scappano
non sanno di che nutrirsi
e come canarini atterrano
nella bocca del gatto
speranzoso in tutt'altro
Si messaggiano i comignoli
col fumo leggono le anime
mentre le figure in una mano
si dicono cose senza senso
Vecchie fontane senz'acqua
monumento al deserto
un tempo alibi d'incontri
d'amori incarcerati dal pudore
e due spruzzi a spegnere
a guance il rossore
e grimaldello ad aprire il cuore
La noia un secchio vuoto
ove speranze fingono di bere
e il naso bagnato
testimone del sazio
Da:Soste Precarie
Volti e memorie
Sembrava non sapesse niente
del suo cuore muto,disertore
alle sue idee concimate dal rigore
di insegnamenti patriarcali
è così che la vidi,rustica,selvaggia
antiquata e moderna nei sogni
vestita da massaia su un corpo
scolpito dal Canova,
sentii i suoi capelli corvini
vene adagiate sull'affanno del mio petto
mentre usavo la mia bocca assetata
in fantasie allenate a fare da ventosa
sul suo naso a punta di misteri
e poi sulle palpebre
coperchi d'ogni pace che cercavo
allenate a nervi ubbidienti
mentre lei dentro aveva un vulcano
e infinito amore sotto le ceneri,
per la prima volta vidi le imperfezioni
sommate diventare perfezioni,
oh! Dio esclamai,
quanto la amai in un secondo
e fu la prima volta che feci un cenno d'implorazione
a una Divinità sempre dissacrata,
il mio cervello mise insieme fiaba e progresso
e impazzì e per questo che scelsi la scrittura
per riappropriarmi del dolore e
come benzina per le ultime salite della vita
Da:Pietre E Utopie
Aria di feste
Il vento aiuta volpi e faine
a sbarazzarsi dei topi ignorati dai gatti
e scambia odore di miserie nelle case
ove unico rimedio un raffreddore
o un pugno di sale lanciato a scongiuri
Affissioni pubblicitarie
illustrano sogni
che nessun bozzolo di cielo accetta
Tra alberi di Natale lucchettati
bastoni plastificati dei poveri
flettono agli inciampi
e immuni al tarlo
facile a passare dal legno al cervello
Cartoni di panettoni
ali di progresso saturo
ruttano sui selciati
e qualche calcio li suona a tamburo,
il rullare adesca indifferenze
Invoca neve chi ha i termosifoni
si grattano al basso ventre i senza tetto
e suoni di cornamuse zoppicano
a mano tese dei suonatori
che leggono tintinnii
e raggianti a fruscii
Intermittenze di luci
a voler segnalare al dolore
di far attenzione a carità d'abbagli
perchè più in alto s'elevano speranze
più grande sarà il tonfo di realtà
Dalle vetrine le commesse
con aria a voler dire
meglio vendere che essere vendute
Qualche campana evirata
doppiata elettronica
prende a calci l'orologio
flebato da pile esauste
Da:Sorrisi Pignorati
Cercando ricercando
La polizia cerca i ladri
e questi i politici
che a loro volta cercano gli elettori
in cerca della refurtiva
sotto occhi vigili e attenti di avvocati
che cercano i giudici
che a loro volta cercano i poliziotti
La chiesa cerca i fedeli
e questi i miracoli
promessi dai politici
nascosti in chiesa
I forestali fanno rimboschimenti
ove si nascondono Statali ASL
ricercati dagli stessi forestali
che perdendosi nella vegetazione
vengono cercati dallo Stato
a sua volta cercato dai cittadini
ricercati da equitalia
I mariti cercano le amanti
ricercate dalle mogli
a loro volta cercate
dai cornuti ricercati dalle amanti
I finanzieri cercano gli evasori
che per farsi insegnare l'imboscaggio
cercano gli statali i quali
per fingersi malati cercano i medici
che per fare finti certificati
cercano i politici
ricercati dai giudici
cercati dai cittadini
corrotti dai ladri
in cerca d'avvocati
Da:Poesie Cialtrone
Fuori stagione
L'usignolo disorientato
esercita canti d'amore
ignaro serenata a fucili
-un cane cerca di riprodursi
sulla gamba della padrona
e minaccia cappio, il guinzaglio
-una nonna stiracchia ossa
fa grondaia mano alla fronte,
l'ombra velo a ricordi
e lamenta sbalzi di temperatura
congestioni al nipotino
a raffica spara puzzette
nel malanno sorride
e due dite il naso a pinzare
-il Conte Puleggia Zebeto Di Masserizie
con anni bussati dal bastone
corazzati da lenti venate,
illeso a ogni guerra
ma ferito dalle esche del tempo
dice è sole assassino
toglie al cuore adatti al tetro
e s'apre come gemme fuori stagione
a sorpresa vetrate dal gelo,
quella palla di fuoco
giocata tra inferi e cielo
applaudita da nuvole
sorride come maliziosa fanciulla
che riporta vecchi all'infanzia
rubandogli ogni esperienza
e si sentono purosangue all'ippodromo
ignari il podio al macello
Da:Poesie Cialtrone
L'abete
Stracarico di palle e luci
che non mi fanno mai dormire
legato da fili d'argento e oro,falsi
immobile postino di regali
strappati da figli viziati
lampione piangente
di atmosfere contraffatte
emblema di buonismi civetta
palo di cometa senza cielo
incravattato a umori banderuola
in mezzo al caldo che fa sudare
e gela anime boomerang
lanciate da parenti e amici
-maledetti umani
ladri di stagioni
mi rubate il freddo
in pretesa di riscaldarvi il cuore
nel frigorifero dell'indifferenza
-ridatemi i fiocchi di neve
carezze degli angeli
caramelle di Dio
bambagia di sogni
farfalle del tempo
Da:Soste Precarie
Natale animali
Va male va male dice triste il maiale
s'avvicina purtroppo Natale
a chi lo dici rispondono polli e tacchini
E' periodo di transizioni
un purgatorio che porta all'inferno
replicano sommessi agnelli e montoni
Mah! Interviene dubbiosa la volpe
ci sono ferie e più cacciatori
ma in compenso abbondano i rifiuti
L'asino sente il bisogno di dire la sua
e..da quando siamo affermata metafora
al presepe ci sostituiscono gli umani,
Identica cosa succede a noi proferisce il bue
con quest'abbondanza allusiva di corna
ormai rara al rito la nostra presenza
Buon momento dicono i cani randagi,
non so se per finta ma aumenta la pietà
con qualche lancio di ossa,
mentre i nostri amici da salotto
lamentano caldo eccessivo e smisurato ingrasso
inoltre sopportare finti sorrisi di umani
pronti a pugnalarsi alle spalle
Dal dormiveglia con scatto d'orgoglio
il gatto interviene a dire la sua,
noi siamo sempre diffidenti,
con due ciance mangiamo
e non diamo confidenza
fosse anche Natale
Da:Sorrisi Pignorati
Barone Pece Delle Pertiche
Per bacco disse il Barone Pece Delle Pertiche
il conto in banca sempre più risicato
sta andando tutto a pu....e
al che rispose la moglie
Contessa Perizia Delle Scaloppe
e me lo dici in faccia?
anche se conosco quelle donnacce
-adirato il Barone replicò ...i conti non tornano
manca un introito,il tuo
perchè a differenza delle suddette
attingendo altrove dovresti
tamponare un ammanco di cassa
e invece sei somma alla perdita
-Che casino sussurrò il maggiordomo
la mia paga sempre più bassa
e questi adottano una matematica
metaforica senza numeri
Da:Poesie Cialtrone
Deserto
Azzurro e marrone
si dividono il silenzio
suonato dalla sabbia,
ogni granello anima vagante
a plasmarsi all'infinito
Bocche di Tuareg fasciate
a trattenere preghiere
ansiose di giungere al Divino
e nel macero di solitudine
elevano il messaggio
Scheletri di acacie
ricordano il calvario
e redenzione in rara foglia
accucciata al vento
archivio dei respiri
fantasmi dei vivi
Dune,seni del tempo
allattati dagli occhi
scompaiono nel creato
ritornano turgidi a miraggi
Zampe di cammelli
scrivono arrivi di ripartenze
subito cancellate
e in lettura breve speranze
Capre al rimando in sacrificio
ruminano il vuoto
digerito a suppliche
Ali di turbanti
solleticano l'eterno
plasmano tramandi
Da:Soste Precarie
L'Americano
La strada,uno spago
a legare colline
e lontano si scorgeva
un berretto amaranto
con grazia posato dal cielo,
tegole,dossi al salto d'uccelli,
nell'abbandono cantavano
umana resa al progresso
I verdi campi di grano
vibravano a impercettibile brezza
postino a flirt di quaglie
e appena ondeggiava i cipressi
allineati diradati a cunette
confini d'addii
sepolcri di dispute
trincee di giochi
Una farfalla gli tagliò lo sguardo
e poi lontano volò,
la mirò col naso
e all'ultimo puntino d'addio
apparve lei sul trespolo dell'orizzonte
poi danzante scomparve
Lui era tornato dall'America
con un pacco di anni
e una neve ai capelli
che mai si scioglieva,
a visitare il cimitero dei ricordi
ma s'accorse ce n'era uno mai morto
Provò gioia e dolore
due emozioni impostori
e a volerlo raggirare
mostrarono un volto
con due occhi azzurri
tra selvagge lentiggini
che al broncio parevano
embrioni di stelle
Nel ripartire non fu più solo
nel cuore aveva l'infanzia
e il sorriso di lei
stavolta non domo ai capricci
un tempo fitte all'orgoglio
Da:Soste Precarie
Cure plebaglia
Politici,
cibi genuini
cure dimagranti
lampade abbronzanti
esotici viaggi
vestiti griffati
ville,gioielli,party
-Qualcuno dirà è normale
hanno duramente lavorato
compenso al merito,
no,hanno solo rubato
e fatto leggi ad personam
-Bene uno si aspetterebbe
dal popolo lo sdegno
e lumi a riparazioni
invece tentate emulazioni
e per emularli,servili
appecorati senza dignità,
fanno mancare latte ai figli
per comprare riviste gossip
poi ingurgitano bistecche di plastica
insalate al diserbante
tracannano vino liofilizzato
ingrassano come porcelli,
fanno jogging,sudano
succhiano coloranti miracolosi,
tornano a casa affamati
prendono pillole di vitamine
e si vedono ancora più gonfi,
depressi vanno dal medico
a farsi prescrivere cure
e si colmano di chimica
-Contano soldi allo specchio
per vederseli raddoppiare,
nessuno legge poesie
sono patetici impoetici
con anima meccanica
rastrellano depliants
per fantomatici viaggi
e non conoscono posti
sotto la punta del naso
-Ricchi snelli,belli
poveri obesi,brutti
ma la vera differenza
la fa l'ignavia,l' ignoranza
Da:Pensieri Alternativi
Tegole
Tegole in fila
tasselli a coprire
uno o più pensieri
nelle case
custodie a carcasse
sfondate da anime vaganti
di tetti in tetti
a carpire sintonie d'umori
probabili compagnie
allevio di sorte
Tetti
scacchiere di corvi e piccioni
in estate arbitrati da rondini
e quando il gioco duro
da falchi e civette
Comignoli
barattoli scoperchiati
da maceri respiri,
al gelo, chi fuma
chi ha smesso per sempre
Tegole,alfabeti
letti da intemperie,
megafoni muti, ombrelli
Tegole
lapidi di sogni
ove muschiati epitaffi
rifiutano letture
Tegole
lettere di migranti
affrancate una chiave
incollata da lacrime,da sputi
e mai spedite
da rileggere o bruciare al ritorno
spesso a occhi chiusi
Tetti
intesi da monelli
campi di calcio
ove a volte i palloni
rubati da una pietra
infilzati da un'antenna
e un tempo lontano
sequestrati da una cinghia
Da:Destini E Presagi
Epitaffio
Conte Arminio Licinio Zarmia delle faggete
Ordinai al maggiordomo
di servire la cena,
non avevo fame, lo stomaco
aveva mangiato coi pensieri
e al cuore avevo dato le ferie,
decisi di pasteggiare coi ricordi
feci apparecchiare anche per Lei,
dissi al servitore, tu anima semplice
non la vedi ma è seduta davanti a me
a tal sentire le candele si ravvivarono
s'inchinarono verso la sedia
mentre i fiori appassiti resuscitarono
e un intenso profumo invase la stanza,
la pace scaldò le vene
il sangue riaffermò il blasone
gli avi mi restituirono medaglie
-Mi sparai un colpo alla tempia
sapevo che la mente stanca
e in guerra con gli occhi increduli
non avrebbe avuto forza
per altre apparizioni
-Oh! voi che leggete non mi biasimate
era l'ultima occasione di andarmene
senza dolore dal buio tetro
con la luce generata dal suo sorriso
Da:Destini E Presagi
La verità
Se scegli la via della verità rimani solo
e i monologhi boomerang alla bocca
persino l'angelo custode si dilegua,
la verità è terribile non fa sconti
è una luce che illumina rifugi dell'anima
e severa li esibisce a turisti
-è un uragano che spazza ogni riparo
lascia nudi agli imprechi di Dio
-Quando dici la verità tutti ti odiano
e fanno finta d'amarti affinchè sorvoli
loro falsità stanate,atterrite
-La verità,vorace di maschere
e i volti scoperti in stupore allo specchio
mutano,mutano come rimiri alle onde
in mille mimiche rincorse dagli occhi
e quando qualcuna affannata si ferma
il cuore chiede un documento d'identità
e l'orgoglio si suicida, la vergogna
si nasconde nelle vene,riemerge pallore,
riappare dall'occulto la vita cancellata
come brutta copia d'un tema copiato
Da:Pietre E Utopie
Calcio schemi di gioco
L'allenatore adottò lo schema
quattro quattro due,
la partita fu un disastro
metà dei calciatori non capirono
a scuola bocciati più vole in matematica
cosa che accadde alle medie
allo stesso allenatore
Alcuni tifosi urlarono di giocare sulle fasce
e tre appena rientrati da infortuni
ancora bendati a protezione
furono presi a possenti calci
Altri suggerirono forsennati
di insistere a destra del campo
e poi sotto porta verticalizzare a sinistra
ma purtroppo le indicazioni da identica curva
al secondo tempo la destra finì a sinistra
e alcuni frastornati fecero autoreti
La stampa amica disse ci voleva un rigore
allora il presidente rigoroso ordinò rigidità
e mandò tutti in ritiro controllato
Un commentatore TV sostenne
bisognava marcare a uomo
e tutti lo definirono omosessuale
mentre un altro suggerì
marcatura a zona e fu accusato di stalking
Il nuovo tecnico Mister Parpiglia
in conferenza stampa affermò...
si deve partire da dietro e insistere
con le punte e sfondare a centro
e fare movimento anche con palle inattive,
mai l'avesse detto,si scatenò la chiesa
accusandolo di pornografia
e fu esonerato il giorno dopo
Da:Poesie Cialtrone
Appecorati
Onesto non fa false promesse,mai premiato
casomai di qualche fiume nel letto gettato,
ignavo popolo per tornaconto sempre ha votato
e il paese in feccia e melma lento è sprofondato
furbo ognuno nascosto alla politica appecorato
in lumi contento d'aver altrui pretese aggirato
ma alla fine lento il tempo l'occulto ha svelato
fino all' acuto dolore in ombroso posto allargato
-io da dieci anni mai quelle schede ho segnato
e tutti a considerarmi demente e appestato
-cari elettori non serve più deretano scudato
il danno è ormai fatto non può essere saldato
Da:Vetriolo
Mercato ortofrutticolo
Paesi,coi frutti parlano
la stessa lingua
coi colori scambiano bandiere
coi profumi viaggiano
in terre mai viste
con occhi affilano palati
Le voci si scontrano
s'amalgamano
i portafogli le separano
Andirivieni
dribbling e soste
minacce d'addii
conciliazioni a surplus
di bilance addomesticate
Sguardi ai polsi
orologi impazienti
o dimenticati
a simulare frette
subito invertite
a reverenze Buddista,
affare fatto
Matematiche agreste
cavoli,patate e fagioli
da dividere in buste
e arrotondate da carciofi
Anziane schiodano spiccioli
parlano di pensione
e due cipolle saltano scontrini
Qualche barzelletta osè
mette in fila i denti
e veloci alcune mani
a finta chiudono
orecchie deliziate,
finalmente grimaldello
a dar luce al tetro
Amoreggiano i bambini
con frutti lucidati a esca
dal nome inciampato a scuola
e riportato in geografia
e di solito disertori a tavola
Da:Pensieri Alternativi
Pubblico e privato
Fiato sul collo
atmosfera precaria
orologio a retromarcia
mimiche copiate
a sintonizzarle
a umori imposti
-paure e previsioni
in calcoli forfettari
-Imprechi e sudditanze
a seguire la luna
dietro ogni nuvola
e alzare il dito,l'ho vista
-oroscopi e gatti neri
e toccarsi per vincere
a restare come prima
oppure nel peggio adattato
-Tornare a casa
loculo del cuore
senza trasmettere contagio
e nel percorso allenarsi
a radiosi sorrisi
allo specchietto d'auto
-Sono anime operaie
nel capitalismo selvaggio,
competizione feroce il credo
crescere, crescere fino allo scoppio
accelerare il tempo
aleatorio sollievo
giungere primi al baratro
Altra faccia di medaglia
-caffè e aperitivi
sigarette e giornali sportivi
e telenovelas in ufficio
-protezioni a dismisura
da ubiquità dirigenziali
e a trovarli nemmeno Dio,
a provarci stessa fine
-giochi di calendari
ingegneri a ponti,viadotti
funivie e trincee
per fughe da recite fatiche
-Lamenti a raggiri
a incrementare avalli
licenziarli impossibile
a meno che non sparino il capo
ammesso lo trovino
-Scioperi in lumi a cambiare
in realtà a consolidare agi
in letargia eterna
Da:Vetriolo
Garbino d'autunno
Troppe pecore e maiali
e i fattori ignari in metamorfosi
da iene a polli spennati
da oche e galline
in questo paese non si può più
nè vivere nè morire con dignità
e la nuca che guida i piedi
non consente partire da se stessi
Rifletto in questi giorni di novembre
soffiati da un vento garbino
in atmosfere da purgatorio
tra riflessioni a sbagli passati
e assoluzioni finali dubbie
In cielo nuvole sbriciolate
spugne a lustrare il cielo
e abbandonate per scarsi risultati
impregnate d'implori maceri e distillati
non convinsero nemmeno i mandanti
e le stelle sulle quali sostare
per la fila al vaglio Divino
bruciarono messaggi
Questo vento caldo venato di fresco
carezza e frusta,pettina e scompiglia
spoglia e veste,stira e appallotta
profuma di crisantemi e addii
di panettoni e ossa
sbarba vicoli e l'imparrucca
di foglie, carte e plastica
poi gioca a barattoli
e al rumore del ruzzolo
copre scasso ai ladri
C'è chi sente bussare Natale
e chi guarda l'ultima pelle d'estate
restaurata da una lampada,
c'è qualche cane che suda
col nuovo vestito firmato
e fucila con gli occhi il padrone
Volano i capelli
e qualcuno pensa, uno a castagna
ma i ricci persi al polline
e i cinghiali spelacchiati
grugniscono ai rami spogli
Un vecchio,con l'unico dente non pignorato
a discolpa coglie l'ultima mela
testarda alle raffiche e sussurra
la riporterò dove il furto
diede tramandata galera
Da: Soste Precarie
Epitaffio L'Arbitro
Mi riempirono a ogni gara
le orecchie di fischi
e sulla mia testa auspicarono
montagne di corna
Ora qui giaccio costretto
su questa collina indomita al male
ove il vento vibra croci
e le pone fermaglio alle anime irrequiete,
gioca a ping pong con le lapidi
usa a cornamusa portafiori bucati
a fruste i cipressi
a tamburo loculi vuoti
e a flauto erba falasca
Tutto ricorda
trambusti allo stadio
ma ciò più che toglie pace
il vento maestrale,
vortica sotto ali marmoree di angeli
e fischia,fischia,fischia
proprio come allora agli stadi
fiiiiuuuuuuuuuuuuuuuuuu
Oh! Signore,poni fine
per sempre a questa
mia ultima gara
Da:Sorrisi Pignorati
Epitaffio Lo Svogliato
Svogliato non volli studiare
e alla fine a furia di sbagliare congiuntivi
mi beccai una congiuntivite acuta
e il medico m'ordinò gli occhiali
che in genere s'addicono a un intellettuale
e così diventai un raro asino con le lenti
Io vedevo benissimo e quei vetri spessi
m'offuscarono il mondo
fino a quel nefasto giorno
quando impattai con la macchina un muro
Ora qui giaccio a occhiali dismessi
e non mi serve nessuna grammatica
Gesù parla con tre dita e in aramaico
e gli angeli con le ali,sorridenti
Da:Destini E presagi
Famiglie allargate
Chiamano questo cornaio in giro
famiglie allargate
sconfinate foreste di cheratina
ove si nascondono figli depressi
da far rintracciare e curare
dal sistema sociale
già appesantito
sovraccarico di cervidi palchi
Gli animali s'accoppiano
a svezzo ultimato
gli umani prima che la prole
fermi agli occhi l'immagine
dei genitori gaglioffi al dileguo
Il Papa con l'aspersorio
una specie d'osso bucato
intinto in acqua Santa spruzza
tra infinite ramificazioni il perdono
e chi in sollievo bagnato
e chi asciutto arrabbiato
Or dico se i suddetti
incapaci di custodire famiglia ristretta
figuriamoci quella allargata
in sconfinata foresta
Giudici e avvocati
con motoseghe fanno
quello che possono
a creare radure al sole nel bosco
a dar luce e ristoro ai dispersi
Da:Poesie Cialtrone
Spifferi di Novembre
Spifferi in avamposto
vorticano,suonano foglie
in suppliche a rimanere
poi vibranti rasoi
a caccia di facce
marmoree affilano lame,
abrasioni le rughe
I pioppi suonano
la conta degli avari
spiccioli in ricaduta al cumulo
mentre le nuvole imitano
pecore al salto di dirupi
e i raggi di sole
bastoni ad invogliarle
Gli uccelli si litigano
correnti ascensionali
e arruffano piume
per sembrare più grandi
e poi a testarle a impervi viaggi
e qualcuna cade avvitandosi
dissaldando una mano di bimbo
da madre indaffarata
ma il calcolo d'afferro errato,
broncio lo stupore
Cani e gatti
in guerra con annusi e uditi
su scacchiere barano
con rumori e fumi di comignoli
impregnati corrompono bocche
in diserzione a masticare
vuoti da riempire
Qualche gonna si solleva
accende occhi
subito bagnati da palpebre
e un indice a lucidarli
e a porsi sbarra a falso allarme
catenaccio al pudore
Riccioli del diavolo
rovi in periferie s'incatenano
ospitano scriccioli e lucertole
e topi ecologisti
Da: Soste Precarie
Epitaffio lo Spaesato
Non amai mai quel posto
dove rovi e canne si strappavano la terra,
le strade arrossivano a nomi d'illustri
il vento frullava pensieri sul peggio
e l'anima affamata li beveva di nascosto
-Unici amici due che si rimiravano
sul dorso di specchio
e non ricordavano il nome
tranne quando li chiamavo
e sorridevano sentendosi estrapolati
da un anonimato eterno
-poi un giorno trovai un cucciolo
di cane randagio e l'adottai
per strada solo due giorni
al fine di portarlo da mia madre
all'amato paese natio
ma qualcuno irritato
da quell'affetto sincero lo fece fuori
-L'unico amore rubato dal cuore
una donna col broncio ramato
che in silenzio fabbricava
e distruggeva principi azzurri
e io ultimo garzone di cernita
sul precipizio del peggio
-Passò il tempo
e straniero dove vissi
fino a diventarlo dove nacqui
e questa lapide una carta truccata
che accende stupori
fuori dal mazzo sbagliato
Da:Sorrisi Pignorati
Palude
Palude sul mare
bonificata,
sfratto di zanzare
tombola di falchi
a cementificare
Assalto selvaggio
geometrie quantistiche
isole di canne
fruste del vento
bandiere di resistenza
Pollai pretenziosi
schivi ad agglomerati
dominanti
mercenari progetti
padelle estive
refrigeranti al resto
Piove a dirotto
vino bianco
ritorna alla sua feccia
esposta a cioccolata
Vendesi,affittasi
su copertine senza pagine,
dall'alto un'anatra
sloggiata starnazza
vendetta l'anno prossimo
Da:Soste Precarie
Peggio
Spocchioso ruffiano,galoppino d'ozio
osserva chi vittima soffre in manipolata sorte
e impara come si fa a vivere
nell'indifferenza con dignità nel peggio
domani al giro di ruota nefasta e giusta
in sorpresa fulmine potrebbe toccare a te,
approfitta della lezione gratuita
e chiediti raccomandato
con dignità al podio di suole
forse chi schivi più capace
in naturali lumi a rendere utile
la tua funzione al baro
inoltre pensa che al suo posto
a te meriti sgomenti al nulla
senza rientrare nemmeno al peggio
ignaro di paragone al meglio
invece lui al tuo in acclami
splendere onesto all'utilità sociale
Da:Poesie Cialtrone
Vecchi circoli contadini
Facce tagliate dal gelo
e rughe dune d'appostamento
barbe a stoppie di grano
minacciate da sigarette a falò
e occhi socchiusi in sfida al fumo
intorno a tavoli zebrati dal nero
di suole domate al consumo
con chiodi a testa di ceci
(punizione al riposo sconfinato nell'ozio)
che sul selciato raspavano il tempo
lubrificato da vino sgorgante
da verdi bottiglie impagliate
a celare vuoto imminente
Tra vibranti mani a tenaglia
carte da gioco così consumate
parevano pezze arlecchino
sorteggiate a rattoppi festivi
e vene ingrossate filo strappato
Ogni tanto uno sputo annerito
calpestato a mezzo giro di scarpa
un po' ad occultarlo e un po' a porlo
baro destino schiacciato
Al passaggio di qualche ragazza
con gonna poco ligia all'occulto
sguardi roventi all'idillio
e grugni ai pensieri al peccato
La campana scandiva le ore
e qualcuno con tre dita uncinate
sollevava il cappello al solito punto
cerato di unto e sudore
a conferma di sintonia ai giri dell'ombra
Qualche bestemmia, tuono al sereno
e ombrello mimiche a sfida,
un pugno sul tavolo, gong al contegno
e un sussurro ovattato a dare
della puttana a una carta
Da:Soste Precarie
Ultimo pozzo
Poesia nell'ultimo secchio
dorso di specchio
e il fango al pozzo
non riflette la luna
Muschio alla pietra,
fresca bottiglia di vino
col sorriso sul fondo
senza ascensore,
L'orto prega le nuvole
il rospo guarda il cappello
a nido sul fico
Secca al sole la corda
senza pugni a saltare
rosario interrotto
-Croupier il merlo
abbandona le carte,
becchino
fa una croce di paglia
imita la voce del vecchio
Tesse trame
la gramigna
ovatta le zolle,
ruba alle scarpe
l'impronte
Perle rosse i pomodori
al gran galà di corvi pirati
Da:Destini E Presagi
Spending review
Come faine gli impiegati
sbirciano da dietro gli alberi del fitto bosco
e poi saette a nascondersi,
ogni tanto un flash a vuoto
di macchina fotografica dei finanzieri
I cani annusano l'ozio
e si perdono con gli imboscati
Il maresciallo minaccia un appello
e alcuni suoi uomini escono dai cespugli
e sollevano in alto birre e panini
A debita distanza i giornalisti
s'imbattono in un cinghiale
e lo scambiano per un maiale con la barba
S'alza in volo un fagiano
e qualcuno dice... dove c'è pollame
ci sono anche volpi
In alto l'elicottero dei carabinieri
via radio dà le direttive,
aquila uno chiama aquila due
e un contadino sussurra
stanno ripopolando le specie
in via d'estinzione
Una segretaria palpeggiata da un collega
muove a frusta una frasca
e minaccia denuncia ai militari
per abuso d'ufficio
Si fa sera e tutti agli uffici
a timbrare il cartellino
di presenza al film
Da:Poesie Cialtrone
Disoccupati
Guardano il sole
e pensano alla notte
nera come l'umore
e quando arriva
troppo lunga sfianca i sogni
troppo breve a ritardare
interrogazioni del giorno
Nell'ozio forzato
la mente è muratore
costruisce la propria prigione
senza finestre
e gli occhi le disegnano sul muro
Rumori,di macchine
aumentano vortici d' idee
cartavetrate
raschiano il cervello
stanco di pensare
e nel dolore si dilania
il proprio nome dimenticato
e lettere sillabate vagano
ognuna battente a una porta
sbattuta in faccia col sorriso
Trottola spuntata,l'anima
prova a ruotare nell'infanzia
poi sul fianco s'addormenta
e il cuore riavvolge la corda
a cuscino
Litografia del tempo
il calendario
letto con rughe allo specchio
e le feste nascoste
con vergogna nel cappello
campana rovesciata
suonata da un tintinnio
Da:Sorrisi Pignorati
Funghi
Disoccupati
fumano la notte
per addomesticare i demoni
e al mattino presto
vanno in cerca di funghi
tra argentea rugiada
monete squagliate dalle stelle
al rifiuto d' essere pagate
meretrici di sogni
Reliquie d'ozio e scadenze
le scarpe s'inzuppano
e qualche suola fa da mento alla beffa
e lingua i calzini
dente un alluce
siringato a bestemmie
da una spina di rovo
Banchi di nebbia
ovatta ad agguati
oppio a speranze
e qualcuno si perde
e la bussola un cesto di vimini
punta allo stomaco
Diventa voci il silenzio
sigarette i respiri
ventagli al sudore ali invisibili
vibrano foglie,
coriandoli a presagi
Da:Pietre E Utopie
Scarpe
A bocca aperta di notte
tana dei sogni
stanchi di volare
Effigi al disordine
separate brutalmente
dalla bramosia degli amanti
e al dileguo intimate al silenzio
Bussole di mille idee
puntate all'ignoto
calamitate dall'anima
Soldati agli umori
in calci a porte da sfondare
e poi atterrite dai ladri
a felpato di volpi
Mire di occhi annoiati
scandiscono il tempo
in impatto di tacchi
Vuote lasciano ospedali
viaggiano in mani
mute a responsi
Battezzate da elogi,
vecchie al capolinea del vuoto
e qualcuna fortunata
al podio nelle fauci di un cane
Da:Vite Tremule
Piccolo migrante
Veniva dal mare
credo dalla Svezia
stremato, affamato
planando su vento a sbuffi,
vide la terra
smanioso cercando appiglio
finì contro una vetrata
e cadde svenuto
Lo raccolsi
sciolsi dello zucchero
forzatamente l'imbeccai
e adagio in un cartone lo ricoverai
Quando si riprese
nel pugno sentii il suo cuoricino
battere a mille
allora feci trespolo la mano
s'involò e cip cip
forse a ringraziarmi
Non feci in tempo a parlargli
di quella bionda Svedese
conosciuta in spiaggia
che mi fece nuotare nei suoi occhi azzurri
e asciugare sui vellutati capelli
mentre col sorriso in un'aureola
mi rubò il cuore
Non l'ho più rivista
-chissà se per gratitudine
in nuova migrazione
quel pollice piumato
con persuasivo canto
dal cielo a convincerla
a donarmi almeno un dente
a cimelio del sogno
Da questo scritto
è passato un anno
e proprio l'altro giorno con dolore
l'ho trovato impiccato a una trappola
a forma di dentiera
a imitare nero sorriso,
sono sicuro, era lui
aveva un dente in bocca
bianco come la neve
Da:Poesie Cialtrone
Caselli ferroviari
Nel tempo d'attesa
i casellanti curavano orti e giardini
ove occhi di viaggiatori
posavano ricordi,rimpianti,addii
tra il canto di un canarino in gabbia
su un davanzale fiorito
in galera come certa gente
affacciata ai finestrini
e che poteva scendere
ma sbarre invisibili impedivano
all'anima di volare
C'era sempre un cane
più veloce del telefono
abbaiava alle vibranti rotaie
e scodinzolava allo stridio dei freni
per carpire novità alla fermata
magari un suo simile nascosto
e fatto scendere a pisciare
poi anche una carta di caramella gettata
poteva raccontare al suo fiuto storie
allietanti al padrone
Lenta la sbarra s'alzava
come mano metallica
in un saluto collettivo di madre terra
e le facce che avevano gettato
per un attimo la maschera
si pietrificavano su un'incognita
lasciata o da scoprire
mentre un fumo nero
incensava enigma ai respiri
Da:Destini E Presagi
Preghiere
I poveri troppi petulanti
pregano a raffica per elevarsi
a ogni costo all'indigenza
e intasano le orecchie dei Santi
e gli implori a saette ritornano
alle sdentate bocche
e rotolanti a marcire
nell'anima avvelenata
allora diventano atei
e spesso bestemmiano
-I ricchi sereni a turno pregano
(non costa niente)
per non perdere gli averi
e in molti casi questi raddoppiano
allora fervidi credenti
contribuiscono al restauro di chiese
e i preti contenti a benedirli
perciò non vi stupite a vedere
a ogni religiosa funzione
seriosi in prima fila
politici e faccendieri
-A peggiorare la situazione
quando i mendicanti
sulle scale dei templi
a chiedere offerte ai fedeli
destinate a Divinità celesti
Da:Poesie Cialtrone
Professor Trombone
Figura di ottone ossidato
lucidato a oro da parate
in aria ebete
fritta al riflessivo
-posata su collo Modigliani
faccia canina
a metà tra grugno docile
e ringhio spalmato
su occhiali antiquati
scudi a realtà,
-abiti geometrici
stirati in parentesi quadre
filigranati tra pollice e indice
in sartorie clericali,
professore di se stesso
parlava con termini incappucciati
di equità occulte nel peggio
e un'autostrada
a distanziarla all'elite
e ladri e puttane a rifocillare
e applaudire la fuga
-Moderno Collodi
nella favola
gatti e volpi le banche
e milioni di burattini
in attesa a germogli di pensioni
-pignoratore di respiri
e a riscattarli il sangue
nel peggio la vita
-Che sia in gloria a Lucifero
e San Michele per unica volta
giri all'idillio rovente le spalle
.............AMEN....................
Da:Poesie Cialtrone
Aria d'Ottobre
Cielo terso, l'aria ride
-voci spugnose
bollite da roventi ricordi
perdono suoni metallici
-terreni, cotiche rinverdite
-censimento d'uccelli
-geometrie di volpi
-aquiloni,satelliti a denti
-gargarismi di ruscelli
-pagine di foglie
pergamene d'anni
-artrite di rami
scheletrici addii
-pensieri incustoditi
rintanati nell'ovvio
tremano novità
-cuori indenni al surplus
di battiti ciechi
infreddoliti
si saldano su cartoline
dormono nei cassetti
sognano primule
-fusa di gatti
presagi a spifferi
meteorologie
da decodificare
calcoli Pitagorici
fitte d'ernie
-piume al vento
s'avvitano
piantano canti,
tracce fuorvianti
indizio di sorte
ride sul trespolo dei respiri
beffarda la morte
Da:Soste Precarie
Pettirossi
In inverno
tornano dal nord Europa
i pettirossi
stridulo canto
agli abusivismi edilizi
sgomenti s'adattano
ad alberi cementati
provano nuovi rami
antenne a scheletri o padellate
e massaggi vibranti
di condizionatori
poi si ricordano
quando c'era la campagna
sparati da umanoidi
ora si sparano tra di loro
e qualcuno al rosso petto
dà effige a fede calcistica
milan, roma, torino, cagliari, perugia
e in ulteriori effigi
simbologia politica
-qualche vecchietta
dona una briciola
e una croce di vetro,
ricorda la storia
d'insanguinate piume
al vano pietoso aiuto
a Gesù morente
Da:Poesie Cialtrone
Pensieri alternativi sparsi
Salta la quaglia e viene sparata
fanno lo stesso i politici e sono premiati
Maghi e politici illusionisti
i primi accendono sogni
i secondi li bruciano
Il popolo si lamenta del governo
e per farlo elegge i suoi portavoce
politici fedeli al compito
In Italia molti incendi sono causati
dagli addetti a spegnerli
per dimostrare d'essere utili alla causa
in altri luoghi il merito è prevenirli
del tutto eliminarli
In lussuose dimore i criminali
hanno altarini, Santi e crocefissi doro al collo
e sono omaggiati da processioni
e giustamente nessuno dice
il cristianesimo è volto al crimine
mentre alcuni fanatici assassini
dietro roboante nomea islamica
sgozzano innocenti e tutti a dire
Islam dottrina che alleva il male
Il petrolio chiamato oro nero
e i bianchi se n'appropriano a ogni costo
non esiste razzismo dei metalli
A messa, l'agnello di Dio
elogiato al sacrificio a umani peccati
viene poi dai fedeli divorato,
è questo il modo di ringraziare
madre pecora in veglia al presepe
Al maiale simbolo al sudicio
viene insegnato con amore il galateo
peccato l'esame avvenga nel piatto
La caccia è uno sport
arbitrato da corrotto fucile
e quest'ultimo a volte per rendere
meno vergognosa la partita
ogni tanto segna un gol nella propria porta
Tutti pensano
i poeti siano anime elevate
in realtà cercano elevare
con poca fatica con bugie e inchiostro
ad alti ranghi solo l'amata carcassa
Da:Poesie Cialtrone
Articolo 18
In quest'autunno austero
frutti contesi da pensieri e denti
da occhi e ricordi
-umane leggi foglie al vento
quelle divine alate a corvi
-boschi colmi di prelibati funghi
che nessuno coglie,
qualche folle sostiene
a causa del morente articolo 18
-Medici e Sindacalisti
s'offrono alla raccolta
e reclamano a loro guida
tra fitti alberi, esperti Statali
atterriti in uffici lager
a rimpiangere oscure selve
ove ognuno fu Virgilio all'ozio
-Ride Caronte al tragitto odierno
da vegetale regno
a cementato inferno
Da:Poesie Cialtrone
Atmosfere notturne
Al buio i cani abbaiano
per non sentirsi soli,
le donne ansimano pensieri segreti,
e i bambini rigurgitano raggiri,
la notte intimità del giorno
spiata dalle stelle
assoldate dalla luna
e a volte le nuvole
un telo a coprire scene scabrose
e i gufi orologi speaker all'accaduto
In certe case il tempo
incita anime violentate
al podio del domani
e azzera cervelli sulla pace
In ogni orecchio
il ronzio del silenzio vuoto
riempito da occhi chiusi
coadiuvati da bocche ruminanti
lubrificate da respiri
Gatti e topi
giocano fruscii
e la vittoria è del destino
sogghigni e rantoli,punteggi
Luci chimiche
riflesse su bottiglie
cambiano connotati
nei bar fabbriche d'illusioni
alimentate a fegati e rancori,
sproloqui etichette a confezione
Lampioni occhi di nuche
facce di medaglie
a sguardi imprigionati
vegliano incompiute scene
a randagi inconsci
adescati da paure
Da:Destini E Presagi
Nebbia d'autunno
Ali spugnose
soffianti
applaudono l'invisibile
e girano spirali d'oltre
Rosari di voci
saltano mura d'altre voci
in vellutato eco la conta
incoronata da spoglie chiome
Code di luci
inseguono occhi
fuggono da mannaie cieche
Cielo e terra
travasano segreti
scambiano oppio
Sparano fumo nel fumo
i comignoli,
riferimenti
a prede e cacciatori
al dubbio se il davanti
è dietro
Lontananza
misura kilometrica
percorsa da nostalgie
ora fradice in pentola fumante,
si perdono nella placenta di madre
i sogni degli amori
Da:Vite Tremule
Notte d'autunno
In un cielo velato
nuvole a pecorelle
senza pastore
e la luna unica cagna
che le veglia
mentre le stelle
occhi di falchi
spilli sui respiri
ansimanti
a implori respinti
Sotto, nei parcheggi
tra parentesi alberate
macchine ballerine
ove pu... ane e clienti
a turno girano
schiene alla notte
lente scura a coprire
lo spiare del sole
Sbatter d'ali
di angeli immaginati
e gufi
e quest'ultimi assoldati
a presagi
spezzati da campane
prese a calci da computer
In geometrie deliranti
a favorire sguardi lenti
e ruotati a scatto
a trespoli di noia
con sfondo di soffusa luce,
finestre incorniciano
figure a inchiostro
e carboni accesi fumanti
lampeggiano solitudini
Chiodo scaccia chiodo
l'insonnia martellata da caffè
col suo odore adesca l'alba
croce ai derelitti
S'alzano fischianti a raucedini
serrande dei fornai
al valico di bocche
che hanno lavorato in nero
per stomaci e sogni
Da:Vite Tremule
Imboscaggio
Gli allievi del corpo forestale
a fine corso mandati al tirocinio
dagli impiegati ASL maestri d'imboscaggio
La finanza testò l'apprendimento
e nel bosco dopo giorni non riuscì a scovarli
e tutti furono promossi a pieni voti
Contenti gli evasori fiscali
nel sapere le fiamme gialle
intente ai duri esami
e ancor di più incapaci a bocciare
Il Partito Democratico
protestò per le rigorose prove
ed elogiò gli insegnanti
denigrando il collegio esaminante
Furiosi i sindacati esclamarono
...per l'inferno è una caccia alla volpe
e poi dovevano essere gli studenti
da noi assistiti a cercare i docenti
inoltre il tutto s'è svolto
senza pause sindacali
A peggiorare il tutto
ci si mise anche la sorte
a far slittare il gran galà
il giorno della consegna dei diplomi,
due finanzieri tornati a fotografare
il luogo delle prove si persero
e tutti si diedero alla cerca
Il ministro dell'ambiente
fu costretto a dimettersi
per non aver messo nel bosco
dei riferimenti satellitari
e non aver disseminato
bottiglie d'acqua minerale
visto i venticinque gradi all'ombra
Su un giornale in prima pagina
a caratteri cubitali...
STATALI FIGLI DI UN DIO MINORE
dagli uffici costretti ad animali inseguiti
nelle Dantesche selve
A gran voce l'opposizione di destra
invocò incendi boschivi mirati intelligenti
a rendere umano ...infrattarsi
Aggiunse ulteriore clamore la chiesa,
le anime perse vanno si aiutate
ma devono ritrovarsi da sole
e poi noi tutti a comportarci
come il Santo padre del figliol prodigo
Da:Poesie Cialtrone
Salutano le foglie
Mani itineranti
foglie di platini
salutano nell'aria
atterrano sull'asfalto
e al passaggio di macchine
tentano il viaggio inverso
si sollevano roteanti
e ricadono più in là
Saldi ai nonni
consci dei pericoli del traffico
i bimbi fingono afferri
mirano la danza
soffiano ripartenze
e quando sbuffi di vento
in loro aiuto
sorridono al decollo
alano il sogno
che subito ricade
e crucciati imparano
l'illusione
Qualche operaio del comune
con scopa e rastrello
tenta un convegno degli addii
ma vi sono diserzioni
Foglie
francobolli degli anni
sulle missive del tempo
spedite ai calendari
spogliati di pagine
all'unico ramo secco
chiodo al muro
germoglierà a gennaio
Da:Destini E Presagi
Retoriche d'autunno
Passeggiano
le nuvole sui monti
sospinte da un vento
convegno di retorici lamenti
guardano il panorama
lo ammorbidiscono a materasso
con qualche spruzzo ad aperitivo
poi si corteggiano,si baciano
accecate da bramosie indotte
nell'amplesso diluviano
e sotto triste chi ci capita
Rumoreggiano i ruscelli
troppa acqua non è alla loro portata
e il colesterolo non aiuta
copertoni,lavatrici e legni d'altri luoghi
già ostruivano normale flusso
S'affaccia il sole
come a dire non le ho sposate io
oggi l'amore in cielo è cambiato
i fumi che voi mandate dalla terra
hanno tolto inibizioni
e gli eventi promiscui
impazziti fuori regole convivono
Promettono i politici
di legalizzare copule indecenti
gran sacerdote il governo
le benedice con acqua Santa
e stanzia miliardi alle dote
Sussurrano gli ultimi contadini
era meglio quando gli asini
erano geometra e tracciavano
solchi ai contesi confini
e ogni anno a ripulirli
fieri a confermarli
All'ora di pranzo
conta i danni la televisione
con un'omelia li espone nelle case
ma chi è rimasto asciutto
omette il segno della croce
scampana piatti e forchette
cambia canale
Striduli canti d'uccelli
invocano un oltre
che non esiste
Da:Soste Precarie
Minigonne
Vecchi guardano minigonne
poi con un occhio si puntano le scarpe
e con l'altro al cielo stelle assenti,
ventaglio agli occhi una mano
a parare una mosca che non esiste
e se la prendono col governo
per la spending review
induce a risparmiare sulla stoffa
e qualcuno si toglie la giaccia
offrendola a copertura delle gambe
di ragazze che ringraziano e sorridono
-Dal balcone qualche moglie
con gli anni nell'armadio
velenosa sgrida al consorte..svergognato
e questi in replica sarcastica
...senti m'accecasti quarant'anni fa
ma ora ci vedo benissimo
e per te sola metterò una benda
affinchè la gioia di questi attimi
al paragone non cada al disastro
-Fischiano dei monelli
e lanciano un pallone
per raccoglierlo tra i tacchi precari
colonne a sorreggere autostrade
ai pensieri veloci,
che sognano il capolinea
Da:Poesie Cialtrone
Sentieri
Rintocchi di campane
da chiese di montagna
elettrizzano la coda
ultimo orpello d'ostacolo
alla porta socchiusa
dell'estate
Litanie di sermoni
si propagano a voler riscaldare
l'aria che con spine di freddo
pungola viandanti
claudicanti lungo sentieri
dal mistico al precario
biascicando preghiere
appena al labbro
arpionate dai ricordi
Lisci i ciottoli
si abbeverano agli sputi
e ridono allo scivolare
di una scarpa subito derubata
di un osso rotto dal selciato
Una bestemmia
parola d'ordine a rialzarsi
e ne approfitta un dente a dileguarsi
corrompe con una finestra nera
il sorveglio all'anima
.......del sogghigno
Da:Vite Tremule
Chic party
Vestiti anteposti a volti
distolti
nonchalance sudate
collaudate
Cappelli a corolla
labbra a molla
marmitte a pensieri
silenziati al ieri
sorrisi e tacchi a spilli
a infilzare cavilli
Occhi impastano convenevoli
disdicevoli
roteanti a tutti
a belli e brutti
spirali a secondi fini
mai all'anima affini
inchini a dondolo
saluti a pendolo
A imprecare alto
stole effigi d'occulto
salviette a perdonismi
dialoghi gargarismi
Questue e questori
a dispensa d'allori
leggi e cumulo ai piatti
giustizia a rutti
Galline e gallinacci
volano solo stracci
riciclati a giornalacci
Beneficenza il titolo
ognuno al suo capitolo
ad affermarsi idolo
Ciondoli a collane
riflettono ciarpame
nobiltà liquame
intenti a puttane
Da : Poesie Cialtrone
Alcol
Binocolo dell'anima
avvicina orizzonti
trespoli del cuore
in fuga dalla malinconia
e quando le lenti
dismesse allo sguardo
baratro gli appigli
tonfo nei respiri,
tenta una mano
aggrapparsi
al volo
di una bottiglia
vuota
Da:Sorrisi Pignorati
Turisti
Seguaci di Attila
cancellano l'anima del posto
con l'intento di apprendere
diventano missionari del progresso
e i convertiti a breve giro
mercanti di se stessi
Pecore e cavalli
danno il benvenuto
negli agriturismo
il loro nome è nel menù
ma la carne è di controfigure
In ogni luogo
come funghi
banche di sogni
pignorati dalla noia
che tra la folla reclama
individualità
paglia al sole
spacciata oro
Carovane su scie di sabbia
in sfida al vento
mischiate ad altre carovane
disperdersi l'esclusività
ritrovarsi capolinea di viaggio
triste rivede la partenza
stavolta incatenata
a scontare l'omicidio del sogno
Turisti
comparse di se stesse
in un film girato a vuoto
diretti da quelli
che volevano imitare
e il pubblico in attesa
applaude la regia
......di se stesso
All'amo di camerieri
turisti a caccia di monumenti
coperti da bistecche
e pesce fritto
clonati al luogo
Da:Soste Precarie
Autostrade d'agosto
Fughe dei dannati
sulle autostrade
aste di frecce
a bersagli prenotati,
i cani leccano frenate
e danzano ubriachi
macabri presagi
sotto aureole lotterie,
le donne tossiscono
al brusco rallento
poi allo specchietto
si cambiano i connotati
e fumano nei potenti jaguar,
incenso nero tra numeri
delle tavole di Mosè
appese ai fondoschiena,
esodo biblico verso il mare
a purificare segreti
in zona franca tra paure e sogni,
-ambulanze contromano
riportano indietro i doppioni,
il sole arrostisce
formiche in fila
leccornie per tacitare
fame agli inferi,
un gatto maciullato
punto d'inchiostro
a rallentare storie
scritte da copertoni
e scossa alle anime
al macabro autovelox
che multa respiri
prestati a sbadigli,
un cartello dipinto di onde
esca per affaccio ai denti
tagliano paresi
-si sente in lontananza
rumore di catene
rottura d'ormeggi
e la nave rutta digestioni
dei salvati diretti all'abisso
per dimenticare
l'orrenda
.........umanità............
Da:Voci Dall'inferno
Epitaffio Il Mediocre
Spaccate questa lapide
affinchè qualcuno
tra le tante la noti
e si farà un'idea bene o male
tra questi letti tutti uguali
m'alzerà dalla mediocrità,
anche un albero contorto
piegato,cotto da un fulmine
nel fitto bosco cattura lo sguardo
dei cercatori di funghi
si pone a essi orientamento
qualcuno lo fotografa
e al bar,a tavola lo menzionano
-Vissi una vita piatta
come il mare quando le stagioni
distratte al passaggio di consegne
si studiano in attese a rubarsi il tempo,
non fui mai menzionato
nè agli allori nè alla polvere,
a scuola,al lavoro,in famiglia
sempre con sciatta sufficienza
accompagnata da un sorriso strozzato
pronto a regredire o a evolversi
impercettibile a ogni umore
-quando me ne andai
quasi nessuno se ne accorse
e al suono a morte della campana
nel paese a chiedersi chi fossi
vana fatica a ricordarmi
non avendo in memoria
nè un pregio nè un difetto di rilievo
-Oh! voi che leggete,è tardi per tutto
e la poesia l'ha scritta un nome
che non conoscete
Da:Soste Precarie
Temporale
L'asfalto brucia
la pioggia evapora
come volesse dileguarsi
dalle umane miserie,
i ricci mai evoluti
sciano sul catrame oleoso
poi s'appallottano
al passaggio delle macchine
e vengono centrati
dai bulli sghignazzanti
tra applausi di corvi
-Tuoni e lampi
resettano cervelli
bloccati sui paragoni
-Al vento foglie di pioppi
suonate dalle gocce
paiono monete di conta al furto
-Morente l'erba saluta
radici fecondate
- Filtri di sigarette, canoe
abbandonate da ansie
scompaiono nei tombini
per la gioia dei netturbini
-Due raggi di sole
fili elettrici
bucano le nuvole
e ridanno corrente ai robot
-Asciugano trespoli i baristi
e qualche pollo lustra le piume
-Picnic di lumache
su foglie d'insalata
subito bucata
e i fori a occhi di guardoni
al nuovo micro cosmo
Da:Sorrisi Pignorati
Agosto
Come soldati in prima linea
così le prime foglie in agosto
cadono e indicano destini,
le rondini sanno che sono
i loro biglietti gratis al ritorno
Le ore oltre il pomeriggio
si litigano la luce
e le ombre giocano coi vecchi
colti a sorpresa da nuove traiettorie
affannati a spostare sedie zoppe
adattate a bruschi movimenti
d'ossa stiracchiate a premio
Pietre calde,motore al sangue
di lucertole ,aghi al giro del sole
schiodato incarognito
dal suo punto fisso
sulle teste pelate
I baristi,marinai al secco
veleggiano tende a nuovi adatti
girano i tavoli a oasi
percepiscono miraggi vuoti
battono uno scontrino a zero
Abbronzature di ragazze
copertine di pagine proibite
da leggere con fantasia
prima di finire in scaffali d' ipad
Incubo a fine mese
nelle cassette della posta
auguri nefasti dei politici,
perciò i posti belli
sono quelli lontani da casa
Da:Soste Precarie
Il tempo
Il tempo
arbitro
espelle tanta gente
la manda nell'ignoto
ove il non senso
non ha mai fine
e il premio del vagare
infinita illusione
partita nel dolore
vana insegue eterna gioia,
in questo tragitto mentale
vita e morte prestigiano l'oblio
ogni mente si dissolve
nell'infinito
che a terra
ridicoli tentano misurare
con calendari e orologi
con croci trespoli di atomi
-Il tempo non esiste
è solo rimedio fantasioso
a inseguire l'ineluttabile,
è contenitore
di silenzi e rumori
ove macera l'esistenza
e si distilla nel nulla eterno
e nel vento i sensi
a indurre riluttanze e consensi
al degusto del tempo
-Oh! voi con tanti soldi
il nulla che tentate comprare
non ha prezzo
Da:Soste Precarie
SUD
Facce da volpi
posture a pecora
gente maligna
nel rosario di alibi
Pianto al lucro,teatro
sogghigni all'esca
risa all'abbocco
pentimento al candeggio
a chiese lavatoi
Induzioni al fosso
altruismi strozzini
salvifiche sudditanze
vangelo al podio
Passamano in colpe
geografia la causa
ineluttabile il ripetersi
soluzioni al fato
Politici e uomini d'onore
a scalzarsi
su facce di medaglie
agli allori
e sul retro a nascondersi
in misfatti
Cemento e fiori
stoppie a candela
alberi a torcia
cimiteri in prova
tra sole e mare
nomea a bonificare
il deserto avanza
Croci e lupare
mirini e botti
sangue orizzontale
baci a stanare
sguardi a sentenziare
sermoni ai posteri
Treni e valigie
spago ad arterie
scarpe a bussola di piglio
su binari di litanie a gambero
a ricongiungere
fazzoletti e pianti
tatti e rughe
Doglie e paesaggi
vagiti da timbrare
e aggiungere Y oppure j
al cognome
in zona franca
Sud
abitarlo è galera,
libertà se raccontato
da altri emisferi
Da:Vetriolo
Incontrai
Incontrai un uomo che mi disse
vado di fretta sto fuggendo
da me stesso ma ti ho capito
era un uomo solo
Incontrai una donna bellissima
con profonde rughe e mi disse
non so il tuo nome
non posso nè dare,nè avere amore
ma ti ho capito
Incontrai un bambino spaventato
non disse niente, spalancò gli occhi
per dirmi che aveva capito
era un bambino solo
Incontrai un cane che mi abbaiò e fuggì
era un cane solo
Incontrai un vecchio che pregava
chinò la fronte e sorrise
capii che pregava se stesso
per sconfiggere gli ultimi angoli bui
del suo cuore e ci stava riuscendo
Riflettei, capii che ero veramente solo
e quegli incontri erano
spiragli di luce
Da: Piccoli Rumori Dell'Anima
Cammelli
Dune sulle dune
in fila verso l'infinito
fieri ruminano silenzi
calendari
su lavagne cancellate
non danno mai date
Oasi e miraggi
e geroglifici di lucertola
sotto mare marmoreo
appeso al cielo
e nel vuoto
misteri millenari
inchini e preghiere
echi interiori
in occhi
in sintonia a percezioni
ammorbidite da salive
su traiettorie di vento
misurato da narici
Sbagli sottratti
orientamento
a mete indefinite
nel precario l'essenza
nella sosta il proseguo
incertezza è vita
Rosario di sabbia
tramando
e orme non prendono
mai forma
e l'ombra parodia
all'inafferrabile
Un cespuglio assetato
emblema del senso
Da:Soste Precarie
Villa Contessa Pericle degli Azzardi
-Carapace vuoto rovesciato, il tetto
-scaglie arpionate le tegole
-trespolo di corvi il camino
-ombelico tra pieghe di grasso
il campanello morsicò l'ultimo dito
-geografia d'altri mondi l'intonaco
-scorpacciate di ruggine il cancello
-orbite senz'occhi le finestre
-ali monche implume i balconi
-Il secolare cedro, un vecchio triste
inciampato all'addio sull'orizzonte
-erba e fiori addormentati nell'orgia
tra vasi a calici rovesciati
-due statue muschiate con l'indice all'infinito
a voler indicare colpevoli al degrado
il tutto musicato da fruscii, sbatter d'ali
e schiaffi del vento, fischiante
come pastore dopo razzie di lupi
disperato raduna pecore atterrite
-Nel salone sul dipinto rosicchiato
e ovattato da muffa, sorride al vuoto
coi pensieri al circo delle stelle
e i desideri sulla giostra dei capricci
la contessa sotto un parasole dorato
mentre il vestito bianco ricamato
azzannato dai rifiuti di ammiratori
in mille inchini furono ridicoli
-Ai piani di sopra raggiungibili
con scale di solo andata
invisibile passeggia la morte
ansimante con alito puzzolente
-L'ultima voce fu un addio
l'ultimo saluto a una croce
-Unici eredi da cercare
in innumerevoli promesse
in vanità mai mantenute
-compito del notaio che dal cielo
li sta cercando
Da:Sorrisi Pignorati
Coerenza
Come abiti fuori moda
i politici cambiano partiti
poi vengono rieletti in quelli nuovi
Le puttane si sa vanno con tutti,
ecco siete voi moralisti elettori i clienti,
non c'è differenza tra puttane e puttanieri
entrambi uniti alla marchetta
Da:Poesie Cialtrone
Viziati
Viziati da madri
in cerca d'altri ruoli
figli impigriti,imbolsiti
per essere sbrigativi
mangiano salumi
e diventano salami
Collezioniste di sguardi
e pensieri da incendiare
con tacchi a spillo e minigonne
a cinquant'anni unico interesse
oltre a quello d'allevare prole
in genialità rimandate
asini a miglior foraggio
creduti purosangue all'ippodromo
Creme e pasture
scudi al tempo baro
ride ai disastri del mattino
e al circo da allestire
In riscatto a fallimenti d'avi
e in mira a lucrose glorie osannate
figli iscritti a mille scuole,
di ballo e in pista pestano pepe,
di nuoto e galleggiano stronzi,
di calcio e colpiscono solo stinchi,
di musica e sferragliando
sterilizzano atterriti animali,
Il talento va si coltivato
ma un pollo mai
sfreccerà come rondine
o eguaglierà al canto un canarino
Madri in tanti specchi
unica luna in tanti pozzi
tra gossip e telenovelas
riprendetevi gli anni giusti
restituite illusioni al diavolo
strozzino agli interessi,
evitate di far giocare
davanti alla chiesa a ora di messa
i ciuchi e sculacciateli
anche quando al pomeriggio
con schiamazzi estorcono
bestemmie ai vecchi
assopiti tra ricordi e futuro
prestigiano morbidezze a ossa rosicchianti
incantano acciacchi mai domi
Da:Destini E Presagi
Calura
Bolle l'aria sulle macchine
custodie di anime
vendute al diavolo
per andare al mare
lavatoio di deliri
addomesticati durante l'anno
Recitano mantra di suicidio
le cicale
bevute da occhi assenti di bambini
accaldati mettono frecce
al vento dai finestrini
e irti i capelli disperdono angustie
pressate da adulti
L'odore d'asfalto
prepara nasi pomatati
di li' a poco bussole di capriole
su scie di sproloqui
Saluti e titoli
sotto cupole arlecchino
ai nuovi arrivi,
rievocazioni d'acciacchi e cartoline
e fasulli elogi a facce
sfuggite al tempo
sorridente al dinoccolare presagio
Signore fatte a cotolette
in attesa di cucinarsi dorate
orientano specchi
riflettono spade d'argento
che infilzano anni corrotti da creme
Gabbiani pasteggiano
a vuoto panini srotolati
fisarmoniche del silenzio
atteso da dotti confinanti
che ostentano il sapere
stipato in lucide copertine
Su finte sonnolenze
schizzi d'acqua e granelli di sabbia
di qualche pollo,si crede aquila
aggirandosi tra spiedi roventi
con teste pezzate
Da : Destini E Presagi
Europei
Europei
sterminarono milioni di Indiani
Inca,Aztechi,Maya
si stabilirono sulle loro terre
ricchi proliferarono,
con la favola dell'agnello
che a valle intorbidiva
a monte l'acqua al lupo lupo
giustificarono massacri
-in Africa resero schiavi fino a ieri i negri
li incatenarono,torturarono,umiliarono
valevano meno dei cani,
si presero oro,argento,diamanti
legname,animali, petrolio
-Oggi la storia presenta il conto
i lontani figli dei pochi che sopravvissero
a milioni depredati,affamati
assetati sbarcano clandestini
sul vecchio ingordo grasso continente
alle prese con cure dimagranti
e filosofie salottiere,
un giorno non lontano
quando il sole rinnegherà le stagioni
la luna restituirà dolori specchiati
le stelle smaltiranno implori
e le nuvole si poseranno sui deserti
di terre e coscienze,per rendere giardini
fra secoli l'approdo inverso,
si riprenderanno lentamente il mal tolto
-secoli di rabbia non possono essere sedati
con elemosine, religioni e panacee varie
Vedi signora snob e capricciosa
le pellicce di tigre e pantera
prima o poi ti morderanno
e i diamanti che ostenti saranno
ultimi proiettili a difesa di vanità
Oh! gente che arrivate
non m'opporrò alla restituzione
ma regalatemi l'ultimo albero in Amazzonia
per l'ossigeno affinchè il cervello
sia lucido alla resa
Da:Poesie Cialtrone
Avatar
La gente non ride più,
qualcuno che ci prova
è per dare un pò luce ai denti
pensionati dietro le labbra
secondini a umori neri
I comici sono diventati tristi
strappano qualche sorriso
nel tentativo goffo di sembrare allegri
Le famiglie si parlano con la televisione
poi si isolano nei programmi
sognano a occhi aperti
non dormono la notte
per non indispettire il mattino
pronto a interrogarli
sulla realtà trascurata
Oggi tutti hanno un cane
è l'unico che dice sempre si,
copia lo stato d'animo
e qualche raro diniego
si può sempre forzare
Ognuno ha un avatar
nessuno è se stesso
in due vite parallele
una per peccare
l'altra per non farsi trovare
e il Supremo raro a voler
esaudire una preghiera
a volte sbaglia beneficiario
I figli pezze a riparare
agli scogli la nave dei padri
ciechi a ogni bussola
ma di scarsa incontrollata fattura
inutili alla falla
A ogni costo vanno in ferie
e spesso è solo l'avatar
a gioire all'ambito riposo
e tornano a casa con anima tetra
mal dicendo la carcassa
stanca ad averlo a zonzo portato
Da:Destini E Presagi
Lamenti
Tutti si lamentano
chi per confondere i privilegi
chi perchè soffre
e chi semplicemente s'aggrega ai lamenti
e alla fine si confonde il dolore vero
sono Italiani,piangono e rubano
se gli va male dicono per necessita
se va bene vanno ad azzerarsi in chiesa
Hanno tutti un amore di seconda mano
quello di prima vidimato dal popolo
e nella cassaforte della religione
Negare il credo alle malfatte
la croce i quattro punti cardinali
a disorientare i tribunali
Gregge su scie di fieno in inverno
individualisti al pascolo a primavera
tradiscono i pastori,s'alleano coi lupi
indicano lo sbrano,belano sottrazioni
eroi superstiti premiati all'accaduto
Uniti nel pallone pronti ad osannare
e nella disfatta a denigrare
tutti allenatori ai mancati allori
Votano promesse purchè siano a discapito
se vere e collettive qualcuno ci perde
allora sperano diabete alla torta
leali solidali piagnistei ai sottratti dividenti
Dicono una mano lava l'altra
purtroppo non sono tutte due le proprie
e la pulitura a cancellare reati
Padre nostro che sei nei cieli
pregano affinchè ci rimanga
altrimenti se scende a terra,cavoli amari
Da:Poesie Cialtrone
Chiesa abbandonata
Chiesa abbandonata
stazione di preghiere
tornate indietro dal capolinea
a nascondersi in soffitta
Patina di muffa
su Santi mutilati
e angeli addormentati sul muschio
con ali trespoli d'uccelli
Sull'altare un topo
finto agnello rosicchia
peccati duri come pietra
Ossidato un calice
sul bordo una mezzaluna
a ricordare la bocca del prete
Sbatter d'ali,piccioni
a voler scongelare mimiche
imbalsamate in implori sterili
e da una lama di luce
s'avvita polvere
forfora d'omelie
Pavimento ribelle
monito a piedi dileguati
non meritarono l'appoggio
S'avvertono respiri alle spalle
nel morbido umido silenzio
tenta stirare
il velo su anime sconfitte
persero redenzione
Fuori,radici d'alberi
strozzano il portone
punito
mai si chiuse a blasfemi
Squarcio di fulmine
campana girata
a megafono del vento
invettive di morti
ulularono ai peccati
Da:Soste Precarie
Farneticando
Non ha senso giocare una partita
col risultato certo definito
e gli avvocati spesso rifiutano
difendere in scarso lucro
lagnosi innocenti
Giudici tour operoter
smistano imputati
in ville a rinsavirsi
ove anch'essi a testare
terapie e risultati
I cani non abbaiano ad altri cani
(per paura di fraintendimenti
e segnalarli in adozioni in loro dimora)
ma solo ai padroni
per dimostrare d'esser utili
mentre sornioni i gatti
si lasciano cullare da topastre
I veri film vengono recitati
dai premiati alla premiazione
regista la televisione
doppiatori giornalisti
critici alchimisti
Fedeli le donne non tradiscono
ma col cellulare in scarso campo
ingegnose adottano corna ad antenne
Alle donne non piace il pallone
evoca ernie dei mariti
perciò riguardose
si danno al tennis
I politici portano sempre cravatte
a scongiurare corde al collo
essendo questo già avvolto
a intenti nobili
Da:Poesie Cialtrone
Robin Hood
Robin Hood rubò i ricchi
e diede ai poveri
poi tanti di questi si s'arricchirono
e fu costretto a rubare anche a loro
e molti esclusi da ripartizioni
lo odiarono insieme a quelli un tempo
al loro pari e derubati in nuova sorte
insomma Robin Hood finì col togliere
anche ai poveri divenuti ricchi
-Non poterono farlo Santo
perchè i Santi li scelgono i benestanti
per far illudere contenti i disagiati
nel caso specifico scontenti,
è rimasto nella storia come ladro
ricordato dai potenti per fare del vittimismo
e guadagnarsi perdoni dalla chiesa
e da indigenti per avallare furti che
sperando impuniti in cielo e in terra
vorrebbero commettere
-Non c'è da meravigliarsi
se oggi i politici rubano ai poveri,
hanno capito che questi al loro posto
farebbero di peggio,inoltre
scatenerebbero emulazioni
-perciò oh! Lettori
i governanti tristi si sacrificano
in cattiva nomea a depredare
onde evitare scanni incontrollabili
di plebaglia
-inoltre se al mondo stessero tutti bene
certi lavori umili chi li farebbe?
che senso avrebbe essere facoltosi?
Da:Poesie Cialtrone
Vecchi al mare
Collana di pietre al collo
anni tirano sguardi a terra
poi s'arrampicano a un giornale
s'incollano con bava e starnuti
sulla pagina, riposano nel ieri
rinvigoriti guardano ragazze
carne fresca
e gli ultimi denti
chiodi nei ricordi
Mettono tagliole
dimenticandole
e a girarsi rimangono intrappolati,
a liberarsi la parola chiave
all'anagrafe
Indossano occhiali scuri
su binocoli al rovescio
e nell'anima un temporale
mendica acqua agli occhi
Qualcuno sussurra
ai tempi nostri
i pensieri si frantumavano
a un ginocchio
e la fantasia li raccoglieva
vendendoli al delirio
Taxi pagato da acciacchi
il sole fa il suo giro breve
per farli risparmiare
e li scende al tramonto
Nel mare ogni onda
pagina cancellata
da riscrivere con riflessi di sorrisi
sotto orologi invisibili
disegnati da gabbiani
a ricordare lo sfratto del tempo
Da:Soste Precarie
Vecchio onorevole
Triste l'onorevole non rieletto
prima lo salutavano amici e nemici
raccomandati e chi impaurito delle sue ira
non c'era festa o convegno
a cui non fosse invitato,
poi cavallo vecchio sfiancato
col pensiero all'ippodromo
e zampe in sala d'attesa al macello
e i coltelli non hanno ricordi
Ne seminò di trame oscure
fino a divenire spuntato arrugginito aratro
tra ferraglia in rimando a cimelio
obsoleto al progresso
troppo attuale per la storia
che si nutre anni al macero
Non lo ricordano
coloro che elevò agli allori
da preservare immacolati
n'è chi lasciò al baro destino,
felice a vendicarsi col suo oblio
Quando il rottamaio passerà
a consegnarlo in fonderia
i giornali locali scriveranno
su più pagine di un grande uomo
ma durerà solo un giorno
domani continueranno a parlare
di un altro Santo che fa miracoli
più veloci più evidenti
Il potere, rasoio dell'anima, a doppio taglio
sbarba accurato il male e ferisce il bene
e a medicarlo trema la mano
Da:Destini E Presagi
Bestiario
In Italia il numero dei maghi
supera il numero delle fatture
Per scovare impiegati Statali
non serve la finanza
basterebbe mettere una taglia
e il premio sarebbe prendere il loro posto
Con tutte le condanne agli arrosti domiciliari
sono sorte migliaia di fabbriche di barbecue
ma ormai i sindacati avallano lo sfruttamento
e non sono aumentati posti di lavoro
Una guardia carceraria passa un quarto
della sua vita in galera
senza aver commesso nessun reato
Le donne si sentono a loro agio
quando sono ben truccate
rendendo pari l'anima al volto
Una volta cani e gatti erano nemici
ora d'amore e d'accordo allo stesso piatto
hanno imparato dai politici
Fra qualche secolo non si vedrà più una stella
da duemila anni la chiesa sta cementificando il cielo
costruendo lussuose dimore per i suoi adepti
A scuola mi piaceva Filo Sofia
ma lei non mi filava,amava un altro
perciò fui bocciato e abbandonai gli studi
col risultato di non saper andare oltre
le suddette pagliacciate scritte
Buon giorno è augurio
ma non si dice se piove
a chi è senza ombrello
mentre a presto arrivederci non andrebbe detto
a chi ha del lavoro arretrato
su cui incombe una penale oltre la scadenza
Da:Poesie Cialtrone
Il braciere
In inverno
cuscino squarciato il cielo
perdeva piume bianche
paracadute a sogni
rispediti ai mittenti
Nella stanza,spugna a segreti
intorno a un braciere
di nera ghisa
si riunivano comare
con scialli sulle spalle
Parlavano d'amori combinati
da combinare
seriose con ilarità pinzate
lungi da malelingue
rifacevano vite al peggio
alate a dispetto
e zavorrate da giudizi
mai partivano al sublime
e poi dispiaciute a biasimarle
al che i carboni adirati
si svestivano di cenere
armavano il rossore
accelerando combustione
e a smuovere tosse
segnalibro a discussione
pausa a carpire allusioni
Benevole ripartenza
schivava precedenti
riprendeva omesso salato,
parole divenivano pugnali zuccherati
A distanza tra un sogno
e la paura a vederlo carpito
qualche donzella a sferruzzare
una dote alla noia di facciata
faceva un giro di caffè
e le anime liberavano pudori
a fantasie piccanti
In disparte,io in età nella quale
incominciavo a dichiarare
peccati all'angelo
e mettevo in fila salive in gola
la notte abbracciavo
qualche voce narrante
per raffreddare pensieri incendiati
Da:Pietre E Utopie
L'emigrante
Il treno una freccia
bucava paesaggi
mentre i pensieri
sfrecciavano al contrario
e quando arrivò
in un posto sconosciuto
il cuore s'era dileguato
al capolinea da dov'era partito,
Nella valigia un presepe di salumi
l'espose su una panca
e un gendarme rigoroso
con mitraglia di consonanti
l'accusò di blasfemia
poi con la bocca gli rifece
il nome sul passaporto
e su un biglietto un indirizzo
per ricongiungersi a se stesso
Mentre vagava
osservò una rondine,
la sentì cantare
nella stessa lingua
di quelle che aveva lasciato
-sorrise nel pianto,
un tram lo arruolò al caos
una coppola vagante
gli ricordò le pecore
e un dialetto, belati saluti
Da:Soste Precarie
Prove d'estate
La gente pranza
sui balconi ai piani alti
e guarda sotto quelli al guinzaglio
dei fumi in surplus al vento
qualcuno ascolta le cicale e sparecchia
per paura di finire come loro in inverno
Non affrettavi ce n'è per tutti
urla il venditore di cocomeri
senza nessun cliente,isolato come appestato
ma poi qualche curioso s'avvicina
e così man mano anche altri
fin quando accerchiato incomincia a vendere
La calura balla sull'asfalto
deforma i turisti adocchiati dalle volpi
che non si curano dei cani
intenti a fare da termometro con la lingua
e a captare brutti intenti con la coda
Nel traffico s'odono preghiere alternative
e spesso invitano ad andare in altro posto
che ognuno ignaro si porta dietro
Promiscuo letto il mare accoglie orge
che in altri luoghi sarebbero solitudini
In lontananza una barca
in solitaria regata organizzata da No è
porta a spasso una sola specie
mentre a riva ognuno si dà una razza
Qualche claxon fa l'appello
e alcuni rispondono mimando
un'anfora in cocci tra le gambe
oppure puntando al cielo indice e mignolo
sostenuti da labiali tendenti a sbuffi
Rovente sul campanile
la croce s'inchina a supplicare un temporale
ma in giro l'unica nuvola
pare una spugna d'invettive
da portare al vaglio del Divino
Da:Soste Precarie
In spiaggia
Donne parlano con perizomi
e uomini con occhiali scuri,
grande fiera in spiaggia
mostra trendy vintage
Yoga di rosei porcelli
sotto ombrelloni,vergogna del sole
meditazioni bancarie
ipnotizzate da fondoschiena
Ragionieri contano
neri semi di cocomeri
poi sottraggono mosche alle fette
e scrivono l'operazione sul giornale
da rendicontare ai politici
Non manca mai il pallone
a rompere i co..llaudati silenzi
benedetti dai bambini
con acqua e sabbia
Galateo di qualche bocca
riceve bruciore dal piede
finito su una sigaretta
insabbiata e ringalluzzita
e qualche Santo a sua insaputa
si ritrova sposato a un porco
Ohhhopp, Ohhhopp
litanie di marocchini
a vendere cianfrusaglie
e signore snob a volerli cacciare
in lapsus di vanità curiosa
si lasciano sfuggire
......venite via di qua
Cellulite riempite di creme
complimentate da mariti beffardi
e collezionisti di portafogli
Da:Poesie Cialtrone
Arrosti domiciliari
Tutto il condominio si ribellò
e tra invettive varie
chiamarono la polizia,
dovetti spegnere il barbecue sul balcone
non ci fu più fumo nè arrosto
e fui anche multato
Tutti i giorni si sente in televisione
di gente importante mandata dai giudici
a deliziarsi agli arrosti domiciliari
anzi dirò di più
le loro lussuose ville sorvegliate da gendarmi
affinchè cani e scocciatori vari
non possano disturbarli
e il vicinato non solo non protesta
per i fumi visibili a lunga distanza
ma spera prima o poi stesso riguardo
Ho cercato di darmi una spiegazione
per questa discriminazione,
forse avrò usato del carbone fossile
(molto inquinante) invece di quello vegetale
e si sa la legge non ammette ignoranza
Una cosa però ai giudici la vorrei dire
proibissero di immettere sul mercato
certi prodotti affinchè cialtroni
di scarsi lumi come me
non possano delinquere
Da:Poesie Cialtrone
Il suonatore
Occhiali scheggiati
un occhio allenato guercio,
ceppi a contare sciagure la barba
geografia politica il vestito
appigli al verricello di parole
denti ingialliti dal fumo,
dinoccolato s'aggira tra i tavoli
con una fisarmonica,galera di note
che evadono in spifferi fischianti
costretti a nascondersi nelle orecchie
S'avvicina a una ragazza
figlia d'armistizio tra sole e luna
fiore ridente alla prima farfalla,
le dedica una canzone
e il suono s'armonizza al suo sorriso,
le note zoppe s'alano all'incanto
e i presenti estasiati al miracolo
La ragazza con angelica grazia
estrae una moneta
la porge al suonatore,
lui la calca sul cuore
s'aggiusta la lingua
lima di consonanti
dice è il mio passaporto
per varcare il confine tra mente e anima
La musica s'interrompe
e quando la prova a un altro tavolo
un rumore di fruste
costringe mani a pararsi all'udito
Da:Sorrisi Pignorati
Dal barbiere
In fila dal barbiere chirurgo di noia,
seduti sul marciapiede grasso di raucedini
e gomme Americane cimeli di parole vuote,
impiegati Statali sonnecchianti
stanchi di ponti al calendario
hanno con rammarico disertato il lavoro
e assoldato Rumeni e Bulgari
con cinghie e ventagli a parare mosche
che puntano dritto agli occhi
a volerli accecare su un pentimento,
parlano di politica mentre su un tavolo
un giornale sportivo mosso dall'aria
delle cinghiate tenta invano di sfogliarsi
per calamitare sguardi su nuovi discorsi
e fermare invettive sul mal governo
Spezza la calura una sirena della finanza
raggela l'atmosfera oziosa
dipinge panico sui volti desti
e come gregge punto al calpestio d'alveare
entrano nel salone a nascondersi dietro una rivista
o al bagno a simulare una pisciata
Gong dal campanile
a scacciare il pericolo,
si prende il trono il sole
e sul mezzogiorno brucia le ombre
ma una tenda ricostruisce la scena
bagnata da aperitivi chimici
e resa trasognante dal fumo di sigarette
Nell'aria odori di zuppe e arrosti
accelerano le forbici
nervose fanno qualche fosso nei capelli
tra risate e bestemmie
che promettono di pacificarsi al pomeriggio
Da:Poesie Cialtrone
Abbandoni
Campagne abbandonate
gli ultimi vecchi hanno visto
partire figli per città immaginate
e poi sono tornati
solo per l'ultimo Natale
innevato a saluti
Sacrifici di generazioni
per cucire fazzoletti di terra
che hanno perso confini
e da lenzuola Arlecchino
divenute amaca del cielo
L'erba ha divorato selciati
l'edera fa da cappotto ai muri
il muschio calendario degli addii
vasi assetati,reliquie a stagioni
Finestre col broncio
prive di ricompensa di vernice
suonano il vento a topi intrusi
Vecchie antenne captano il silenzio
trasmesso al declino
sperano nei fulmini
ad accendere ricordi fuggiti
Senza briciole dei bambini
e del pane sputato da tosse dei vecchi
i passeri sono andati via
e qualcuno rimasto si toglie qualche piuma
sperando sia letto a mosche
da catturare nel sonno da noia
Qualche cartello-VENDESI-
alibi a tornare
e speranza a rimando d'acquirenti
ma nessuno compra spoglie
d' abbandoni tristi
Ruderi il nome
pietre sparse
ultima semina
che mai germoglierà
Da:Pietre E Utopie
Un nome senza lettere
Porta ancora il nome
che disertò l'anagrafe,
non bussa più nessuno alla sua porta
ormai lapide dei sogni,
sul volto il tempo
s'è preso il dazio tutto d'un colpo
e gli occhi sono bacheca
stracolma di specchi
che si rendono il nulla
incorniciati dalle rughe,
nessuno affitta più
una stanza nella sua mente
e gli ultimi compensi
ricevuti per non ricordare
Su una foto in bianco e nero
un sorriso che fu di tutti
e ognuno credette per lui solo,
i mercanti lo girarono alle ore
e la fretta lo mummificò
In un cassetto che contò i saluti
anelli che non ebbero mai dita
nel vago morirono di promesse
aspettano di sposarsi su una fiamma
UN NOME SENZA LETTERE
Squilli al telefono
di pensieri senza voce
a rispondere uno sguardo al muro
come a dire è già ieri ciò che verrà
Pranzo e cena
stazioni di champagne
ora due simulazioni a parlare
due soli numeri d' orologio obeso
senza lancette
appeso al declino
Finalmente il vero nome
sarà letto per non essere ricordato
in una vita che tutti sanno
Da: Destini E Presagi
Camionisti
Fuori i bisonti dormono
bendati da Santi e calendari
hanno ingoiato pianure
e ruttati alle salite
Al ristorante
il vino accorcia distanze
e un donna raccolta
vale un pasto
Si raccontano geografie,
mappe sulle facce
segnate da schiene e sorrisi
indicano capolinea d'arrivederci
Su scala da uno a mille
il cameriere replica chilometri
che non ha potuto mai fare
poi li scrive in brutta copia
li legge ad alta voce
li appende a un eco
Dialetti in guerra
armistizi nel piatto
sigarette bandiere bianche
e una TV che rilancia
Domani
corde di catrame
legano abitudini
e un cerchio tra le mani
ruota paesaggi
in giostra d'orizzonte
oliata da caffè
fermata da sbadigli
Voce della notte
s'appisola nei claxon
tra assensi
prigionieri degli occhi
Da:Soste Precarie
Il campanile
Svettava incontrastato
ora sorpassato
da palazzi padellati
il campanile
pastore di tegole
sostituite da catrame
Orologio e campane
fuori sintonia
ruotano polsi controllori
innescano valzer indecisi
ognuno con un piede verso l'adunata
e l'altro statico nella noia
In cima la croce
legge umori
e quanti con mani la imitano
Riunioni di rughe
corde di sermoni
suonano scadenze
che ognuno vuole regalare
Segno Divino
dall'alto su spalle d'angelo
passeri e piccioni
timbrano giacche e cappelli
escono da tasche
bandiere di resa
Oltre mezzo giorno
lancette in discesa
prendono slancio
alla risalita
e qualcuno cerca di fermarle
con un ostia sulla lingua
Il campanile
arbitro di palloni
flagello di schiamazzi
spia del tempo
segnala scadenze e vagiti
Da:Sorrisi Pignorati
Vecchio fienile
Ragnatele,vele di pensieri
orfani d'approdi
incollano residue pagliuzze triturate
sollevate da topi e sbatter d'ali
di gufi licenziati da presagi
Finestre paralitiche
infilzate da spade di luce
scarnificano indomiti ricordi
di vecchi bambini
quando giocavano a capriole sul fieno
e a calcarlo felicitava adulti
Giaciglio di fantasie d'adolescenti
con parrucche di lupinella e trifoglio
si dichiaravano al primo amore
con scarpe parlanti
Tegole,imbalsamate ad inseguirsi
su schiene di tavole curvate
e alcune sovrapposte
con fosso alle spalle,puntano al cielo
pregano a retrocedere
Ancora lucidato da calli
con un dente ribelle
un forcone bisturi a muggiti
in carestie d'inverno
S'avverte nell'aria
l'inquietudine degli avi
la dispensa dei ricordi
ha tarlo nelle travi
ossa di cognome
Da:Soste Precarie
Giugno in montagna
Su vecchi dirupi corrosi dal gelo
spuntano fiori di rara bellezza
impossibili coglierli per un amore
accessibili solo agli insetti
che banchettano nettare
Ruscelli al tonfo
polverizzati
e al sole diamanti in frantumi
per il pastore sognante
li regala a un antico diniego
appollaiato sul cuore
salta alla gola all'eco di un nome
che a valle raduna denti cariati
lustrati da anime rozze
Capre assaggiano gemme primizie
a ruminarle paiono ventriloque
a fauci nascoste
a tremori d'agguati
a sbadigli
Pietre muschiate
assonnate vedette
al letargo della storia
si svegliano al solletico di lucertole
che sondano stomaci vuoti
e con scatti fulminei
vibrano nell'erba il pericolo
Vecchi pagliai
ingordi di fiabe
narrate da temporali
vedono ora presagi al pianto
nuvole nere
e cadenti aspettano un dito
che li sposi a un ricordo
Qualche raglio d'asino
a voler ripetere ci sono anch'io
ma s'avverte malinconico addio
confermato dal sermone
di un trattore che trascina
l'orizzonte alle orecchie
Da:Destini E Presagi
Ricetta per scrivere una poesia
Ci vogliono un litro di vino di 14 gradi
e una donna che non ci vuole stare
perchè se ci sta uno ha altro da fare
che pensare castronerie
In caso di rifiuto
uno beve,s'appapagna
trascina l'amata nel sogno
e il consenso è certo
Nel caso
ci voglia stare,il vino per festeggiare
va bevuto dopo aver amoreggiato
altrimenti se prima, nascono sproloqui
e visioni parallele e l'amata si dilegua
Comunque alla fine
i risultati della scrittura saranno:
-con il consenso zuccherati versi
che faranno venire il diabete
-col rifiuto quelli che faranno crescere
due sfere sotto la cintura
dal diametro come ruota di camion
Qualche lettore dirà
ma il vino ci vuole per forza?
..certo, altrimenti come si fa a giustificare
le farneticazioni manicomiali
che scrivono i poeti
mica le si possono far passare
osservazioni di menti lucide e serie
Da:Poesie Cialtrone
Il poeta
Su sedia zoppa d'ansie
a un bar con insegna cariata
circondato da aperitivi
che non rispondevano ai pensieri
pigri a stuzzicare segnali di campane
impregnate di vapori,
annoiato il poeta
catturava il silenzio
intento a bonificare esistenze
Tremante la mano
scriveva nella memoria
inceppata sui soliti rimorsi
ma stavolta lui li fece viaggiare
verso terre dove lo stupore
culla le infanzie
Coperchio alla botola dell'anima
il cappello asservito a tre dita
intuì l'estasi
e le falde si fecero balcone ai versi
portico al viso che addormentò il grugno
S'accese il sigaro
e una catenella di fumo
a cerchio cornice a un volto
tatuato sul suo cuore
e per la prima volta
perdonato dal dolore
affacciatosi agli occhi
Aveva liberato un prezioso ricordo
chiuso in cassaforte
e se lasciava l'anima aperta
sarebbe tornato a deliziare
la poesia
Da:Sorrisi Pignorati
Verità
I poveri raccontano bugie
prima a se stessi poi agli altri
e la loro condizione teme la verità
considerata giudice severo
alle loro colpe chiamate sfortuna
-I politici e i ricchi
cresciuti nella menzogna
ritengono questa un'arte lucrosa
e in vanto a saper rendere
dubbiose, realtà e finzioni
di fronte alle quali la verità
sembrerà essa stessa bugia
o al massimo altalenante
a propendere, derisa,sfumata
-Ecco perchè i politici
al vertice in serie A degli inganni
radiosi rifilano false promesse
ai poveri elettori militanti in serie B
-Identico baro,talento diverso
Da:Poesie Cialtrone
Certi posti sul mare
Lo sciabordio
in certi posti di mare
è riluttanza di onde a non finire più in là
e dolore il rumore d'impatto,
sperano vento che cambi destino
toccare terra dove la gente sorride
e il progresso è di tutti
Fari e castelli
occhi e custodie di umori malvagi
oppressi da cielo che non vuole specchiarsi
vede alle spalle maquillage di volti
preparati al dolore affinchè paiono
già colpiti e li scansi
I vicoli, canne d'organo
inzaccherate d'addii
suonano il saluto degli avi
fuggiti di notte eludendo miserie
plagiate dal sonno
Rondini i turisti
portano novità già lette
confondono tradizioni e tristezze
elogiano immobilismi imprigionati
e pesci impigliati in emisferi lontani
Gusci di noci le barche
svuotate di sogni
galleggiano alla mercè d'abbocchi
sempre rari tra plastica e olio
rilucenti al sole malato
che incarognito brucia teste pelate
indotte a cappelli in speranza di vento
per scoperchiare pensieri fumanti
Si raccontano storie prive d'eroi
di guerra tra stenti e lunario
uccisero poesie innocenti
e i bambini a scuola studiarono crampi,
alcuni li capirono e adulti migrarono
Su letto di sabbia incollata da sputi
scheletri preganti
sciancate tamerici
rosicchiate da salsedine
si nutrono della libertà dei gabbiani
Qualche croce fatta di gesti
appare sonnolente nell'acqua
a foschi ricordi
Da:Destini E Presagi
Filosofando 3
I poveri hanno consumato i sogni
e la realtà non ha alibi placebo
-le religioni ormai bruciate dalla scienza
che a sua volta sta bruciando se stessa
e la filosofia,litania ha assuefatto la ragione
-gli oroscopi sono giochi virtuali a indovinare
e si vince il credere a quelli successivi
-le droghe sono la vetta dell'inferno
osservatorio al paradiso finto
-l'amore asserve l'egoismo
la solitudine un lavoro per evitare gli altri
-la politica il tentativo di rubare onestamente
l'anarchia l'utopia di far ragionare gli istinti
-i pacifisti perdonano col dolore altrui
assolvendo i loro sbagli previsti a commetterli
-i poeti scrivono le loro follie
se le esponessero verbalmente
finirebbero al manicomio
-Quando alcuni animali saranno estinti
senza favole e metafore la fantasia
farà la stessa fine
-quando proprio disinteressati a secondi fini
gli amici si usano a scacciare la noia
-i soldi non sono altro che ali
per volare sopra la miseria
-chi sta male vuol cambiare la politica
chi sta bene vuol cambiare la politica
che vuol cambiare i propri agi
-si dice i cani assomiglino ai padroni
è vero come il popolo ai suoi governanti
-la notte è l'ombra della terra,
tanti credono sia il sonno del sole
che saggio si nasconde sperando
che al riapparire trovi meno imbecilli
-i camerieri s'immedesimano nei clienti
e finiscono col servire se stessi
sentendosi importanti schiavi di se stessi
Da:Poesie Cialtrone
Maestrale
Gelide ire
si rincorrono,si fondono
inzuppate
suonano piante
conciano visi
elettrizzano capelli
scippano respiri
trebbiano parole
bussano ai pensieri
asserragliati negli occhi
Ghigliottine del cielo
nuvole
si giocano orologi
rintanati nelle maniche
azzittiti da starnuti
Bandiere d'ogni patria
indumenti sventolano rese
a nasi in avamposti trincerati
In mare, ingranaggi alla paura
onde ruotano
mute di lune degli oroscopi
Tetti, crocevia di ladri invisibili
entrano nelle case
rubano segreti di amori sordi
e li regalano alle voci
perse nei rumori
Croci le ali
inseguono redentori
poi s'appendono agli sguardi
e segnano quattro punti cardinali
Bocche sfuggite alla ragione
soggiogate da specchi liquidi
scambiano polvere per farina
Tossisce il domani
un lampo
fischia un gallo di ferro
sul comignolo
-chiama la pace
Da:Soste Precarie
Paesi sul mare
Case adagiate
e spinte sul mare
che ai piedi scava le mura
e le tinge di verde
Scogli in soccorso
arrotondati da onde
impetuose restituiscono
il pianto dei naufraghi
sotto l'omelie di gabbiani
che vorticano aureole
su sbagli di pesci
Il vento scrive
su fogli d'acqua storie infinite
catalogate da fumo e tabacco
e archiviate da barche
Galere ambulanti
su liquide tracce
le reti
accendono sorrisi e sconforti
s'aprono a ogni morte
a volte quella dei secondini
In solitudine estrema
quando il cielo è cupola
poggiata su orizzonti d'inganni
c'è sempre qualcuno
che vede una sirena
col volto che assomiglia
a una donna che l'ha rifiutato
e crede sia apparsa pentita
e cerca di sposarla
con una bottiglia di vino
Il mare è mistero
e a volte qualcuno
per disfarsi della sua vita
trasparente e banale
la regala ai fondali
Da:Destini E Presagi
13 Maggio
Il cielo una lastra di ghiaccio
sulla quale ha eruttato un vulcano
e rare macchie d'azzurro, spazio sottile
che gli occhi tentano di rompere per respirare
poi a distanza tra pensieri e paure
nuvole nere,orme del diavolo
a veglia di reclusi impazziti,
è un giorno di maggio
incorniciato dalla coda d'inverno
che i sorrisi non sono riusciti a tagliare
e le rondini con pagliuzze a bruciare
La campagna,sala d'attesa ai responsi,
piante e animali hanno fretta
il ritardo sprona azzardi,incertezze
al vaglio di aspre saggezze
Fulcro di umori
all'altalena del vento,il cuore
palpita attese alla notte
lavagna dei sogni
cancellati dall'alba
Da:Destini E Presagi
Vento di maggio
Sbuffa il vento
tossisce umori da decifrare
s’intrecciano
s’inchinano le canne
l’erba pettinata,vibra
appaiono fiori
lampi di scena
occhi catturati
I primi nidi
testano il precario
alcuni bocciati all’esame
e striduli sconforti
impulsi a ricominciare
Convegni di fruscii
lepri ruotano
orecchie impazzite
aliti di presagi,cuori alati
allertati a sorteggi
Le tapparelle
sfiati di pianoforte
e pelle di tamburo
a suono d’incertezze
I vecchi
mettono un dito in bocca
poi l’alzano ad antenna
ascoltano la resa
misurano anni in avanti
Cani e volpi
frustati dal nulla
ritrovano il filo
tra guaioli e abbai
si riscoprono parenti
Felici ed impacciate
le ragazze a fermare gonne
ventagli a salive
Da:Destini E Presagi
Dispute matrimoniali
Cara,l’altro giorno a dispregio
hai detto al mio amato cane
sei identico al tuo padrone
sembrate due gemelli
al che io ho riflettuto
e ti ho fatto notare
che avendo tu sposato un cane
sei una cagna
-Infuriata hai replicato
maledetto il giorno che t’ho sposato
e io ti ho ricordato
che ci sposammo di notte
col bene placido delle stelle
e i grilli ce la misero tutta
a musicarci l'idillio
quindi la maledizione non vale,
poi ti sei messa a ridere
e hai replicato..proprio a me
doveva capitare
una testa vuota e io ancora
no amore mio ci sei tu solo tu
nella mia testa e ci ragioni
ecco perché vengono fuori
questi ragionamenti del c..avolo
Da:Poesie Cialtrone
Certe sere
A volte i pensieri
si mettono a correre
si spintonano tra di loro
poi qualcuno vince un ricordo
e lo porta al podio nella mente
-se il cuore gli da una coppa
contento si mette a ballare
e distrae saggi gendarmi
a veglia della ragione
e quatto quatto s’intrufola il dolore
-se invece lo si caccia
ricatta di non tornare nei suoi anni
che diventano numeri sommati
gravosi all’età,nulli all’esperienza
allora un buon vino
lava la mente e ospita il futuro
e giocano ai progetti
vittoria il sonno
bacheca di sogni
Da:Soste Precarie
Jasmine
Stanco di riscaldare storture
a stento il sole si alzò dal mare
e specchiatosi si lavò la faccia
poi chiamò due nuvole
a occhiali da sole
visti speranza dall’ombrellaio
Esanime il corpo della donna
cullato dalle onde
che tentavano di riportarla a riva
e un gabbiano mirava gli occhi
creduti due perle da regalare
a convincere un diniego in amore
che puzzava di sconfitta
Il giorno la consegnò a due braccia
tra fiori galleggianti
ognuno per una lettera
a scrivere il suo nome,
incompleto
a causa di una corolla
affondata dal dolore
Un lampo tagliò il cielo
e riportò la sua anima
nel luogo del primo vagito
La scia di una barca
tagliata dalla coda di un delfino
disegnarono una croce
In televisione la misero
in un numero muto
tra voci di una cifra
a cui nessun orecchio
aprì la porta per asciugarla al cuore
Da:Sorrisi Pignorati
Discount
Tagliole a migliaia
accarezzano mani
e intrappolano pensieri
tra sorrisi d’occhi
Paradiso di motori umani
e polli arrostiti volano
tra nuvolette e aureole di bocche
Fruscio a scartare
bambini a palla
da sgonfiare in palestre
o in farmacie
Salumieri a veglia
di salami in vetrina
e a spasso nei corridoi
Alpeggi al mare
e ammaraggi in montagna
etnie culinarie imbustate
vidimate a lucido
pesci volanti
latte coniato
Calca alla cassa
matematiche commesse
numerano leccornie
e scocciate pensano
palme azzurrate
Da:Destini E Presagi
Una giornata cialtrona
Dimenticai di comprare il giornale
allora a penna cambiai la data
alla prima pagina di quello vecchio
poi andai al rottamaio a trovare
un ricambio alla macchina
e comprai uno strano oggetto,
mi parve un antico scaldino,
tornato a casa lo poggiai nel cortile e rimirarlo
ma con grande stupore il maiale
incominciò a grugnire terrorizzato
mentre galline e oche a svolazzare
come avessero visto il diavolo
invece cane e gatto mi vennero vicino
amorevoli ad accarezzarmi
-stupito dell’accaduto portai l’acquisto da un esperto,
mi disse si trattava di un barbecue di ghisa
-al ritorno trovai mia moglie circondata da topi
e lei a deliziarsi della compagnia,
e quando gli chiesi di spiegarmi domandò
se avessi mal di schiena e lisciandomi
lentamente cercò di raddrizzarmi
-Sconcertato scesi in cantina a rinsavirmi
e poco dopo sopraggiunse la consorte
e..cosa fai, al che io ti..ro.vino,
esacerbata minacciò il divorzio
accusandomi di femminicidio
-giunse la sera salutai mio figlio
buona notte, buona notte
e lui ,con una mazza e due pallotte
alludendo al kit da baseball
che avevo promesso di comprargli
Da:Poesie Cialtrone
Vecchi selciati
Pietre levigate da scarpe
inclinate da ruote
argini a pozzanghere
ove annegano pensieri
puniti ai piedi
a fare da bussola
al tempo perso
Disertori alla mente
passi narrano al selciato
di anime fuggite
e loro stanchi a ritrovarle
senza ricompensa
S’affacciano fili d’erba
tra una pietra e l’altra
come soldati da trincee
e il nemico a falciarli
Fuggite da una giacca
nel salto caduta a taglio
monete astiose a mediare
tra una mano all’altra
nascoste in fessure
osservano pace e fretta
poi malinconiche
a brillare al sole indagatore
Filtri di sigarette
francobolli di malumori
schiacciati sui segreti
dei passi a spedire
lontano,malinconie
Selciati
baciati da copertoni
fischiano dinieghi
al progresso
Da:Destini E presagi
Filigrana
Altro che musica
di Schopin e Mozart
vera musica suonata
da mani senza volto
è fruscio di filigrana,
soffio d’ali celesti
e se poi su questa
ci sono stampati
i volti dei suddetti
a guardarli l’occhio ride
lo sanno bene
avari collezionisti
e le donne che al tatto
perse s’innamorano
del musicista
diventano bellissime
trasognanti si sposano
porgono in preghiere a Dio
le chiavi del connubio
Da:Poesie Cialtrone
Elezioni
Pecore allo scranno in chiesa
bevono rimedi all’acquasantiera
digeriscono consigli dei pastori
e vanno ai confessionali muti
assoluzione croce pasturata
Buongiorno e arrivederci
sole e nuvole
nel tempo da indovinare
l’oroscopo dice
briglie a speranze
galoppo a retromarcia
podio contromano
attenzione!
scettro al deretano
Megafoni silenziati
asini agli anfratti
ragliano dubbiosi
regalano cavezze
Padelle al girotondo
distanziatori alla fila
in protezione a spalle
ormai ansimi gli aliti
a seguire anni
attenzione a non scriverli
con una sola N
Da:Poesie Cialtrone
Vecchi tetti
Tegole
ognuna per ogni dente
che morse un desiderio
e qua e là pietre muschiate
a piombare il vento
a fermare palloni sgonfi
calciati da bambini
sgomenti alla perdita
sognarono di volare
si svegliarono aggrappati
a un seno
Seminate da piccioni
macchie d’erba
nutrite da foglie marce
contano anni ai morti
Tetti
copertine di storie
narrate da silenzi
parlano di miserie
e arcobaleni
ponti a mille vie
dove tutti si persero
e l’infinito li riportò a casa
nella prigione di sempre
Antenne
trespoli d’occhi
guardano il cielo
e lacrimano nelle stanze
Tegole
lapidi di pensieri
caduti dalle stelle
periti di vergogna
mai tornarono alle menti
Da:Destini E Presagi
Armonie interrotte
Delizie di colori e canti a maggio
alato il cuore e va a zonzo
senza mai riposarsi
e gli occhi carichi di immagini
lacrimano per farle scivolare
nell’anima desta dal letargo
e assetata di novità
A inceppare questo valzer di armonie
megafoni di galoppini
a decantare i loro candidati
e a sentirli la natura pare raggelarsi,
alberi e fiori sanno di poter finire
sotto mare di cemento
e gli uccelli sfrattati dai loro nidi
Elettori anonimi
il cui nome solo rumore
ad additarli schiavi a un lavoro da pregare
in questo periodo a stento si convincono
che Dio gli è un gradino sopra,
e con puzzle d’ignoranza,tronfi
stuprano vocaboli poi flagellati ai denti
e mai discorsi a senso compiuto
fino a diventare trasparenti alle urna
Da:Soste Precarie
Pornografia
Dalle scene erotiche di Pompei
su pareti del 79 dopo Cristo
agli odierni film porno che luminari
vogliono far credere insegnare
a liberarsi dai tetri tabù
ora mi chiedo,in duemila anni
ancora non s’è riusciti nell’intento
-pornografi attori professori ad additare
antiquati bigotti moralisti benpensanti
chi non segue le moderne lezioni
ignari che la meccanica delle carni
possa apparire fin troppo noiosa
fuori dal sublime gioco della seduzione
tanto cara anche agli animali
che lustrano piumaggio
accordano bel canto in poesia
esercitano ad arte persuasive mimiche
Scaltri cattedratici per cospicuo lucro
macellate la vostra intimità
e la vendete ad anime confuse
nei loro stessi occhi,
sarebbe il caso andaste voi a lezione
per conoscere infiniti omaggi del creato
dei quali fa parte anche il sesso
che voi avete saccheggiato dal contesto
Da:Poesie Cialtrone
Metamorfosi
Non è vero che ho la testa vuota,
amore ti ho pensato tanto
al punto che i pensieri per te sola
hanno messo in fuga tutti i capelli
ora ti prego
torniamo insieme
almeno per il tempo
che ritorni la chioma
Quando mi pavoneggiavo allo specchio
a curare miei folti riccioli
tua madre mi diceva sempre
che non aveva visto mai
un asino con la testa pelata
e proprio ora che sono diventato scienziato
che fate non mi accettate?
Da:Poesie Cialtrone
Pagnottari
Facce caciocavallo
sorrisi a tagliola inceppata
lingue a carrucola
assenso idraulico
mimiche elicoidali
andatura dinoccolata
disegnano cerchi col muso
a giro di mano d’offerente
Mendicanti d'altruismo
da iniettare a prescelti
annusatori ai vertici
pagnotte in tasca
e sotto giacca
zerbini d’opinioni
bandiere a fiati
lacchè ai lupi
ceri al nefasto
Gatti satolli col topo nascosto
da esibire al depredo di cantina,
segni di croce a ogni chiesa
elettori collezionisti di Santini
uno per ogni omelia
uno per ogni vessillo
Ombrelli a sole e pioggia
ruotati a foschie
e all’incerto,bastoni
Figli d'Italia morente
geometri ai respiri
cuochi del preludio
antropologi dello spolpo
Da:Vetriolo
Aria di Pasqua
Aria presagio
cinereo cielo
drappo di morte e risveglio
atterriti gli ulivi
vibrano foglie a campane
in rintocchi frustanti
Primule e viole
a coprire,profumare
orme al divino
e gemme a ricordare
redenzioni da scheletri
Margherite
bottoni d’angeli
umani invisibili
spogliati al dramma
a donare vesti
attenuo a percosse
Candidi agnelli
ignari l’umano
abbia letto di loro
in libri sbagliati
Velato il sole
in placente preghiere
asciuga il redente
e ogni raggio a indicare
vie infinite
Da:Soste Precarie
Coda d'inverno
Una lucertola sorpresa dal freddo
torna sgomenta alla tana
occupata da un topo che denuncia,
falco il Giudice divora entrambi
Un politico si fa prestare
il cappotto da un elettore
con promessa di restituirgliene due
ma il prestante morirà di polmonite
Alcune gemme aizzate
dal sole rimangono imbalsamate,
implumi nel nido piccoli merli
secondo un Buddista
vanno in cielo senza volare
I cialtroni in Molise
passano dalle panchine ai bar
a giocarsi il tempo sprecato
a brindare sulle cose di ieri
I carabinieri con uniformi già estive
multano i saldi
che hanno abbandonato l’inverno
e il ronzio delle mosche
fanfare a preludio di torrido caldo
poi se la prendono con un cane
con al collo la coda a cravatta
in segno di festa alla stagione nefasta
Un barbiere vede un cliente
che ci ripensa a voler togliere
peluria protettiva alla testa
e con un colpo di forbici
gli fa un look da punk
che gli costerà il divorzio
Da:Destini E Presagi
Eroi
Stanchi la sera
dopo albe confuse a tramonti
coi nervi legati a una cena
non leggono giornali
s’addormentano nel telegiornale
a metà sonno un rimbrotto
li manda a cuccia con le ossa
Nel destino imposto
al bivio tra pane e cultura
vanno dritti alla famiglia
si prendono la patente da ignoranti
e guidano il lunario
al solito impervio itinerario
Sono ferrea impalcatura della storia
sotto sole e intemperie
servono la Patria
ruggine il riposo breve
Paradiso in fonderia
Indietro a ogni giro
coda di se stessi
per capire dove sono
divorano randagie notizie
drogate e sparate da giulivi salotti
e l’imparato violento a intrusi
arrossisce visi
accende e gela sorrisi
Sono eroi d’ogni giorno
premiati con l’anonimato
e una coppa di sudore
da esporre nella bacheca
dell’indifferenza
Da:Poesie Cialtrone
Risvegli
Rumori di motozappe
permanente agli orti
ancora pigri per i doni,
scacciato il ramarro
augura insetti e va nei rovi
Profumo d’erba tagliata
festa e malinconia di sfratti
i campi sembrano quaderni
ove ognuno fa i compiti
Nelle vigne, gemme
già sognate nei bicchieri
ricevono inchini
e carezze d’occhi
Fremiti alle fanciulle
bussano al petto acerbi seni
aprono fantasie adornate
da rose nei capelli
e margherite tra le labbra,
spaventato il cuore
accende due semafori alle guance
visti dai vecchi sorridenti
ali in smania di volare
rimproverate dai piedi
Da:Soste Precarie
Portico
Portico
purgatorio tra casa e campagna
quando piove
i contadini sulle seggiole
rimirano fatiche
benedette
compiaciuti masticano
il divenire
e i bimbi sordi ai rimbrotti
a non bagnarsi
allungano le mani
giocano a zampilli
sorridono ai giochi del cielo
Rientrano al riparo i cani
da scorribande
scrollano l’acqua
ricompensati
da calci d’affetto
e cordiali pussa via biascicati
Frettolosa
qualche rondine
con gocce agli occhi
occhiali fuori gradazione
tenta di ripararsi
poi vede gli inquilini,
spaventata canta
e riprende la benedizione
Una nuvola viziosa
accende una sigaretta
e un lampo la fa tossire
Da:Soste Precarie
Esca di pesca
A pance vuote
cani firmano alberi e ruote
tra fiati politici al vento
a ogni convento
al vaglio di galoppini
e oscuri burattini
maitresse di promesse
a chiese dimesse
giuramenti prudenti
pendenti fendenti
Mangiamosche in convegno
lungi a ritegno
spiegano schiene d’asini
spelacchiate ai casini
Da terra a mare
vecchie comare
esca di pesca
alzano saracinesca
Lenze a più mani
pasture a molla
occhi a palla
danzano a galla
reti al santuario
itinerario questionario
manichini a inchini
emuli a pecore
cercano ancore
al ciurmatore
Da:Poesie Cialtrone
Reperti vip
Musica,rumori d’ossa
a facce smerigliate
levigate
-occhi che non riconoscono la sede
cibi che volevano nutrire
e mai divertire
Champagne
che maledice uva
a vedere insulto alle fatiche
e si sogna aceto
in mille usi ringraziati
Sorrisi,balaustre
-vocii,diatribe
di vocali e consonanti
al podio esterofilo
barcollante
Gli anni mendicano
il tempo del sonno
su calendari cartapecora
Anime al piombo estorcono
parcelle a grugni puntellati
rigattieri d’armonie
Vecchiaia è fascino
saggezza rassicurante
se liberata dagli specchi
altrimenti slavina
e i vestiti rete metallica
a contenerla
Da:Vetriolo
Flashback
Nel pomeriggio
che scivola verso l’orizzonte
a portare un canestro di pace
agli anni incerti al domani,
rimbalza sull’asfalto
il pallone dei bambini
pugni ai pensieri
stanchi dei vecchi
innescano ricordi
trascinati dagli occhi
nel loro fango lacrimoso,
sabbie mobili del futuro
-Qualche immagine
nitida si rotola
poi si blocca
a un faraglione del dolore
e allora verricello la lingua
la lega con un filo di bava
a un dente mai arreso a caria
e la riporta sulla riva del cuore
ad asciugare,ristorare
Da:Destini E Presagi
Filosofie al vino scipito
I ricchi si lamentano
per tenere lontano le maledizioni
dei poveri e quest’ultimi stanno zitti
ormai stanchi d’essere inascoltati
perciò il potere se deve fare qualcosa
la fa per tacitare chi sta bene
La chiesa ama i poveri
perché sono suoi clienti
mentre i ricchi i suoi soci in affari
Il Popolo addita i politici a delinquenti
ma avete mai visto le gazzelle
che eleggono Re della savana il leone
per poi definirlo feroce?
Gli elettori sanno che i politici
faranno dei danni ma ognuno spera
siano altri a subirli e lui a beneficiarne
Se un povero diventa ricco si sente Re
e sa che i poveri ambiscono al suo trono
mentre i ricchi già ce l’hanno
perciò si fa spietato contro quelli
che una vota erano al suo pari
e faranno di tutto con ogni mezzo
per diventare come lui
Si dice che il marito è sempre l’ultimo
a sapere di essere cornuto
ma è logico altrimenti se lo scoprisse subito
al massimo porterebbe due bozzi in fronte
In certe coppie l’uomo anziano
ci mette i soldi,la donna giovane la bellezza
invece due giovani di pari aspetto
se uno è povero non c’è compensazione
e spesso la cercano in segreto con le corna
bisogna pur pagare dazio alle pezze al culo
Da:Poesie Cialtrone
Progresso
Una volta la croce
metteva in fuga i vampiri
oggi tentano d’abbracciarla
e a scappare è chi prova a mostrarla
Anime torchiate dal profitto
al buio temono la luce
il Paradiso è fiscale
e la dottrina non menzionarlo
Le parole sono gregge
pascolano al deserto
e macellate nel vento
appese nelle bocche
esposte alle orecchie
di sordi mercanti
marcescenti al silenzio
Le donne si vendono agli specchi
il ricavato le moltiplica
sul dorso delle stelle
sovraccariche cadono a terra
consolate da lampioni
e falò di copertoni
Coscienze incinte di progresso
senza scadenza al parto
non ricordano gli amplessi
e l’aborto un limbo da vincere
Iene da imitare a difesa
colombe da sparare
effige di bontà
cavallo di Troia
Da:Destini E Presagi
Filosofando in dormiveglia
Nemmeno il miglior fantino
con un asino potrà concorrere all’ippodromo
al pari di un purosangue,
-Il gatto sazio può dormire col topo
-Per far correre una pecora
o deve avere un cane alle spalle
o tenera insalata al traguardo
-I politici si fanno eleggere col populismo
lo stesso che additeranno in dispregio
al popolo che urla pretese
che già sapevano utopie
-Chiudersi in se stessi non conviene
guardate la fine dei ricci sulla strada
perciò grattatevi al basso ventre
e correte come la lepre
-Il contadino accarezza il maiale
e lo vede già a salsicce
perciò rifatevi un’idea dell’affetto
-Gli avari danno del fieno al gatto
e della carne alla mucca
e nel sicuro rifiuto felicitano
la loro anima ingorda
-Tutti si spacciano amanti della poesia
a patto di non doverla mai leggere
o ascoltare
Da:Poesie Cialtrone
Ulivi
Verdi di redenzione
e argento monete
del tradimento,
storia sulla corteccia
rami in preghiera
trafitti dal sole
lascia il suo oro
tra ombre mosse dal vento
misto di voci
vibrazioni di fruste
e rintocchi di chiodi
Sentinelle
del dolore alato
a risvegli morenti
allargano braccia
trespoli d’angeli
al sussurro
d’eterni rimproveri
Da:Soste Precarie
La vigna
Zolfo e verde rame
incenso a fatiche
tra infiniti inchini
al sangue di famiglia
e la zappa scrive
la sua bibbia
-punti e virgola
impronte di scarpe
-una canzone
mesce l’invisibile
-gocce di sudore al sole
pepite al dono
-Vene in fila
mendicano pensieri
e a grappoli fantasie
-A ottobre la formula
dell’elisir che dirà
la verità
tra il sorriso degli Dei
Da:Soste Precarie
Urna
I morti all’anagrafe
aspettano binari di penne
dopo che i candidati
li faranno volare
nelle percentuali
d’addio
Vecchi partiti
mutande consumate
imbarazzante a stenderle
e convertite a reliquie
Nuovi simboli
a riesumare ideali
puzzle di tresche
esche
Facce nuove
gemme del vecchio
ippocastani venduti maroni
ad arrostirli amari
ritardo allo sputo
mercante sparito
Da:Poesie Cialtrone
Facce da condominio
Piedi giocano fossi e asfalto
vincono ribelli mattonelle
e sguardi a radar puntano finestre
tentano rubare tende e tapparelle
s’accontentano di ombre
sinistre nel bosco di cemento
spariscono eludendo
tagliole a fiati
Vena collettiva
l’ascensore apre al sangue
verso un numero da giocare
con orecchie e spioncino,
un tonfo al cuore giusto
accelera al giudizio impietoso
Dietro ogni porta silenzi narranti
da vendere forfettari
a rate in allusioni non originali,
i compratori anonimi
occhi, biascichi, spalle girate a molle
pagano a fretta, nell’aria affettata
da mimiche marmoree
Qualche saluto
sul balcone della lingua
fa da padrino allo sparo dei silenzi,
onore è ignoro
Da lontano i loculi
barattano la pace
col paesaggio pignorato,
notaio l’indifferenza
testimoni,rumori,
felice all'atto,l'umanità
Da:Destini E Presagi
Pidocchi
Roma è lontana
ma il suo peggio è nell’aria
di paesi ove Dio abdicò
e il reggente fece trame
per rendere gli stupidi sovrani
Il proprietario di un asino
snobba chi ha solo la carriola
e così a distinguo le classi sociali
fino a una berlina a un fuori strada
Qualcuno ha studiato
ovvero infarcito di nozionismi
unidirezionali,vanto e lucro
Tutto si misura a titoli
e materiali avere
e altruismo pietà a dialogare
alla pari da pesare
Che pena questi paesi
cesti di funghi velenosi
botti d'aceto in pretesa a vino
appestati d’ignoranza
e fantasia e arte al bando
insidie ad autoctoni blasoni
innestati a riverenze
Progresso è vedere chi cade
e sentirsi in alto in gerarchia
nelle miserie d’anima
Ci vogliono ancora secoli
per liberarsi di pidocchi
attaccati a penose certezze
d'amorfe mercantiche figure,
abortite coscienze
messe sotto sale
consumate a Natale
tra ipocriti auguri di mani di vetro
al contatto cadono sui piedi
Questa gente candeggiata ai templi
scambia croci souvenir
per scettri alti fino al cielo
Da:Vetriolo
Cimiteri
Cucce in fila
sovrapposte, interrate
ognuna con una foto
su ceramica ha visitato
l’inferno
Puzzle di croci
mosaico del silenzio
ali parodia a voli
Fiori atterriti
imitano respiri
badanti a cottimo
Cipressi
scossi al vento
perpetuano dinieghi
Giaculatorie
addormentano dolori
si fanno litanie
nell’eco speranze
Collezioni d’ossa
spolverate con implori
da vendere al Supremo
mai risponde all’asta
Viottoli e aiuole
pezze e filo
di un tempo da ricucire
in geometrie di pace
Oasi d’uccelli
dove non si può sparare
la loro libertà canta
nel tonfo del declino
Da:Sorrisi Pignorati
La tagliola
Azzannare il mio compito
a volte un piede,un collo
e strazio è ascoltare agonie
Attrice di ferro a fingere l’innocuo
poi fulminea a tradire
a nulla vale il rimpianto
nell’ascoltare suppliche e lamenti
e paralizzata nella presa
Vorrei porre fine a questa pena
imitare Giuda col cappio all’ulivo
ma non ho braccia per la corda
Ormai sono regina di metafore
a indicare ferocia a raggiri
qualche volta ho provato invano
ad azzannare anime del male
Spero un giorno ci sia
un morso coi denti di cielo e terra
a stritolare chi mi usa
E' triste dirlo
non ha pietà certa carne
nascosta dietro una croce
del mio stesso ferro
Da:Sorrisi Pignorati
Pneumatici
Ali di lucifero
decollano
per il cielo e per l’inferno
sposano amori
e li ammazzano
a seconda della mescola
e della stagionatura
Facce da copertoni
ruotano a bandiere
a convenienza
ogni copertone trova il suo cerchione
tranne io per te amore
prototipo fuori misura
Battistrada disegnato
a sole, a neve
mimiche al tempo dell’anima
Srotolano chilometri
e non sanno quando smettono
dietro la finzione c’è il regista
Quanta ingratitudine
dietro questi cerchi
ruotano destini
e scrivono sull’acqua
Orologi del fruscio
baciano bitume
e si consumano le labbra
affiorano i denti
in sogghigno d’addio
e unico a salutarli
nel maledirli
un portafoglio
Da:Sorrisi Pignorati
Epitaffio Il cornuto
Tutti mi compativano
ero per loro un povero diavolo
inconsapevole cornuto
in realtà sapevo tutto
e recitavo la parte dell’ignaro,
non volli lasciare mia moglie ricca
che mi permetteva vita agiata
Ora qui giaccio con un rimpianto
avrei dovuto almeno ringraziare
se non proprio ricompensare i suoi amanti
che la distraevano dal controllarmi
mentre io estasiato di beatitudine
con una donna più giovane di lei
di vent’anni, bella come un fiore
che spunta da una roccia
dalla quale sembra non poter
attecchire nessuna vita
e posto così in alto che nessuno può cogliere
e io delirante botanico,unico fortunato
calato dal cielo a contemplarlo
Cornificai oltre alla consorte
metaforicamente tutte le certezze
di quelli che entrarono nelle mia vita
con la presunzione di leggerla
e farne esempio della propria da evitare
furbescamente sul mio esempio
..............amen............
Da:Soste Precarie
Epitaffio La prostituta
Tutte le mogli del paese
mi disprezzarono
ma se solo si chiedessero
come mai tanti uomini spesso
disertano la miglior tavola di casa
amorevole preparata
con leccornie invidiate
per andare a mangiare
in una nauseabonda locanda
oppure a volte il miglior pasto
è un panino fugace che evoca libertà,
non sarà che elogi e denigrazioni
al massimo livello
non corrispondano a verità?
Ora qui giaccio,icona del peggio
e quando mi passano davanti
ognuno raddoppia il passo
con un’iniezione di fretta,
se solo facessi i nomi
tutte quelle tronfie Signore
entrerebbero nell’anima selvaggia
dell’animale della propria pelliccia
e sbranerebbero chi
glie l’ha regalata
Da:Vetriolo
Misantropi
Arriva la primavera
anche le tombe si ravvivano
con erba, fiori e insetti
lo stesso marmo trasuda
l’ultima acqua, si gode il sole
e riscalda i morti
che diventano più sereni
sulle foto
Ogni cuore s’apre a speranze
lo sanno bene i politici
dispensano trame e promesse
I misantropi
accolgono l’evento
s’armonizzano alla natura
riempiono l’anima
di suoni e immagini
e si isolano per non essere contagiati
da ignavie allevate,
la loro primavera è non cambiare
ed essere coerenti
nella bocciatura dell’umanità
perpetuante al male
Da:Soste Precarie
Il vecchietto
Toc..toc…
col bastone sul selciato
prenota la terra,
cane con tre zampe
la quarta nel pensiero
-Claudicante
tesse il bordo della vita
Mano a taglio sulla fronte
guarda il sole
si fa il suo orizzonte breve
e l’inchioda ai piedi
con uno sputo
Riceve un buon giorno
ennesima medaglia
di cartone
da appendere alla notte
da masticare
Entra nella cantina
beve un bicchiere di sangue
olia due parole
e le gioca a tombola
su orecchie sorde
Alza il bavero
copertina di solitudine
da leggere coi ricordi
dorso di specchio rotto
S’incammina verso casa
.toc..toc…
conteso da usci
sotto le scarpe
senza denti,
fischianti
si baciano per finta
Da:Soste Precarie
Pale eoliche
L’intero paese manifesta
contro le pale eoliche
sulle quali ipotizzano
si flagelleranno
uccelli in migrazioni
-Poi s’odono degli spari di cacciatori
e nessuno dice niente
-Oggi quattro ottobre
Festa di San Francesco amico degli animali
-In queste equazioni che non mi tornano
forse manca un Dio del vento
per abbattere le pale eoliche
mentre il popolo festeggia
sparando sui cacciatori
Da:Poesie Cialtrone
Europa
I ladri riscrivono il codice penale,
super visori avvocati lamentano
condanne ignare del movente
e i Giudici s’appellano al vangelo
in fondo i condannati nel sub conscio
delinquono per ristabilire equità
cosa che i Rumeni in patria non possono fare
in fondo l’Europa è un sogno
e la malavita gli incubi a renderlo credibile
Nel vecchio continente bandite le armi
si combatte con patate,olio e formaggi
neutrale la Svizzera premia a cioccolato,
osservatori speciali i paesi Arabi
scrivono il tutto con inchiostro a petrolio
I migliori politici nella città eterna
i peggiori a Bruxelles a farsi le ossa
poi il sacrificio sarà premiato
in un paradiso fiscale
Persino i cani abbaieranno in unica lingua
cosa rifiutata da altri canidi, le volpi
legate ai loro dialetti per l’occulto
Oggi a dispregio chiamano antichi luoghi
ove natali d’eccelse menti
terre dei fuochi ma fra qualche anno
tutti elogeranno i grandi falò
omaggianti all’antica Roma
cosa che fece già Nerone
purtroppo con eccessivo amore
…….esagerò
Da:Poesie Cialtrone
Siepi
Segnalibro del paesaggio
barricate d’animali in guerra
catene di trame
vedette all’infinito
cornici del quadro di possesso
barriere a litigi
trespoli di fuga
oasi di stomaci
decorazioni di solitudini
fili del tempo a legare abbandoni
limiti al silenzio
podi di canti
rosario d’attese
linee di segreti
barbe d’orizzonte
spugne di cani
firme a segreti
Da:Soste Precarie
Palme
Foglie di palme
coltelli del vento
ognuno per un pena
affettano lamenti
e quando a riposo
salutano s'inchinano
agli sguardi da catturare
circondati d'abitudini
Nelle tempeste
schiaffeggiano umori
che nel bel tempo
indifferenti
ai rami alati
sospesi tra finto decollo
e plano d'ombre
Verdi specchi
lucidi ai lampioni
truccano le ore
a prostitute,
lancette ruotano
intorno al tronco
al passare della polizia
Da:Soste Precarie
Burocrati Tranne quando il tempo
rimuove calendari non sorridono mai come se il mondo gli fosse
crollato addosso, sguardo assente perso al vuoto persino gli
occhiali sul naso paiono saturi d’immagini e appollaiati pronti al
salto nel buio
Pagati a rallentare la ruota col bastone a volte
la fermano del tutto e decidono di lavorare seriamente inventando a
fatica la forzata sosta
Sono ignari prestigiatori arretrano
pratiche nei fascicoli fino a farle sparire e ritrovare tra
impolverati faldoni in altri scaffali
Sono orologi umani antiorario
trasportano speranze a retro marcia e le sostano a un presente nel
diniego a sorpresa di volta in volta dispensato a mimiche di turno
Burocrati,arrugginite macchine di carne sempre da oliare al punto
giusto si alimentano di sconforti ruotano riesumando oblii creati
da loro stessi
Sono alchimisti capaci di stupire fondere lo
sfrego di due dita con il muggito di una mucca e far apparire una
dorata caciotta avvolta in carta filigrana mentre un documento perso
archiviato si materializza tra le mani del cercatore che perso in
mille intrighi pregava nella stalla le reliquie di una clave
Da:Sorrisi Pignorati
Ruscelli Vene di fiumi trasportano
storie più piccole tra erba e spine a volte scompaiono sono voci
e specchio di periferie senza palcoscenico
Argento liquido
riflesso di bambini ai primi azzardi testati con dita e piedi e
una barchetta incagliata carica di stupori
Serpenti d’acqua
dormono in estate giocano d’inverno a suonare ciottoli a stonare
su copertoni a perdere voce in una TV dismessa
Umori di terre
sposati da discese vanno a far l’amore nel gran letto del mare
Da:Destini E Presagi
Nell'aria Nell’aria s’avvertono i
primi sondaggi del sole per sedersi in cielo e allungare le giornate
Lame di vento freddo ormai in sconfitta nel tempo supplementare
si spezzano sui cappotti scudi di riserva sottobraccio
Le
montagne perdono l’anemia e maestose con barbe verdi si
specchiano nell’azzurro
Tutt’intorno gran vocio e canti di
rinascita in intercalare al tonfo dei ruscelli
Le ombre
man mano più cupe sorvegliano a stretto giro le figure che liberano
l’anime reclusa dal duro gelo
Catene d’aureole sui nidi
transenne a proteggere libertà insidiate da malefici umanoidi
la
terra bucata dai colori che l’omaggiano a profumi si stiracchia
compiaciuta dei suoi parti
Da:Soste Precarie
Dittatori In genere si professano
idealisti,comunisti,socialisti e in effetti fedeli al credo
ripartiscono equamente, metà delle ricchezze a loro e l’altra alla
Nazione
Si regalano patacche al petto in carnevali che durano
l’intero anno vantano amici in altri Stati così detti democratici
che dispensano onorificenze magari dopo qualche pulizia etnica,
Cavalieri di gran croce Ordine dello Speron d'Oro Medaglia al merito
di lungo comando Medaglia al Valor Civile ma quando in disgrazia
questi tutti in additi al male solidali a eliminare i despoti
testimoni d’affari loschi
E’ solo questione di tempo e il popolo
infervorato farà visita nelle pacchiane ville dei Dittatori quasi
sempre a scappare per le salite morsi al sedere dai loro stessi cani
e diretti verso qualche altro paese banana ma a volte va peggio
costretti a indossare cravatte di iuta che pendono verso l’alto
Da:Poesie Cialtrone
Armonie placebo Per ritrovare armonie
decidono comprare macchina nuova
Felice nel tempo d’attesa ancor
più il giorno della consegna
Estasiati a provarla prima il
marito,poi la moglie infine tutti insieme coi figli,col cane
Ricevono complimenti e auguri da conoscenti e amici
Lentamente
la novità diventa abitudine apre alla noia
Bussano ogni
mese,le rate sempre più invadenti a volte attese da qualche
guasto meccanico
Ingordo il motore brucia benzina e non
riscalda i cuori
Diecimila chilometri si gela l’amore e
l’unico in grado di scongelarlo un freddo avvocato coadiuvato da un
notaio
Dal rottamaio il racconto
Da:Poesie Cialtrone
Campane Campane lanciano lamenti
del giorno che lentamente muore e sul campanile un passero
raccoglie una litania la mescola al suo canto la porge pasto
all’orologio ingordo lo divora e appesantita una lancetta fa un
balzo sulle dodici s’appisola in discesa ma subisce un monito
dagli ingranaggi in risalita
Nelle campagne il suono
massaggia piante appena deste dal letargo pronte in nuova mostra
al mosaico d’armonia al rito del riprodursi
Campane voci del
tempo che saluta e ogni anima le interpreta come vuole addio o
arrivederci alla stessa ora oppure voci dei nostri avi, noi non le
capiamo e i Santi ci consigliano un antenna a decodificarli ...la
croce
Da:Destini E Presagi
Tragitto Termoli Lucera La statale mosaico di buche tagliava per
chilometri e chilometri la sconfinata pianura di maggese e verde
grano, qualche accenno di vallata a voler ricordare come poco può
elevarsi la speranza in certi posti fuori dal catasto di Dio,
-nessun albero a variare il paesaggio a fare da trespolo a qualche
uccello magari a un sogno stremato o da orientamento a un'illusione
persa o da nascondiglio a anima trasparente -Sul ciglio della strada
denti d'erba caduti al tentativo d'azzannarla e mazze di carni
semoventi vestite d’identico colore a distanza l’un dell’altra in
strategia calcolata a voler rianimare in tempo un pensiero morente
all’angolo degli occhi e subito allo sguardo successivo ma la
miseria dei corpi non scacciava il diniego e le macchine
sfrecciavano -A volte sembrava che una mano invisibile togliesse
le pedine per calarle più avanti tanto parevano uguali o forse
così le faceva sembrare quell’aria di fame e squallore -Lo
spostamento d’aria sollevava qualche gonna e s’intravedevano segni
di battaglie abbandonate senza né vinti e vincitori e a terra il
bottino della solitudine
Da:Vite Contromano
Così come Come orsi al guado aspettano
il viaggio inverso dei salmoni per andarsi a riprodurre e morire
così i giornalisti le sciagure
Come al tuono i contadini sperano
segua la pioggia a dissetare campi così a uno stridio di freni i
carrozzieri impatti da riparare
Come il sole che squarcia nere
nuvole dona coraggio al marinaio in tempesta così gli spasimanti a
un sorriso improvviso a pensarlo inaspettato assenso su volto duro
dell’amata che li ha rifiutati
Come battiti d’ali di pulli in
affaccio dal nido a ogni soffio di vento gli uccelli intuiscono
alino primo volo così gli elettori pendono a labbra mosse di
politici a promesse di raccomandazioni
Come la notte sipario sul
giorno così il cuore aspetta l’obliò sull’amore non corrisposto
Come l’avaro morente si ravviva al fruscio musicale di filigrana
così il disoccupato alle sillabe,assunzione
Come l’assassino
tronfio a farla franca alla giustizia terrena e Divina minacciata e
sgomento a improvvise prove e sensi di colpa così i governanti quando
vedranno pecore trasformarsi in leoni a sbranarli
Da:Sorrisi
Pignorati
Aforisma X Gli zingari cambiano città i politici i partiti
entrambi rubano e raccontano bugie solo che a volte i primi
delinquono per sopravvivere e il popolo li odia i secondi per
arricchirsi e il popolo amandoli li elegge -Se agli zingari dai una
casa smettono di vagare, se ai politici una poltrona al parlamento
continueranno sempre a cambiare partiti con l’ambizione di prendersi
prima o poi tutto il palazzo -Su una cosa hanno comune destino se in
sfortuna finiscono davanti a un Giudice entrambi se la caveranno chi
perché è potente chi perché in reclusione costa più di ciò che ha
rubato
Niente di niente
Lo Stato non solo non fa niente per il lavoro giovanile distrugge
quel poco rimasto, i giovani costretti al niente non sanno fare
niente non possono fare niente s’abituano al niente s’ammalano
del niente e del niente non gli importa niente
Nella tecnologia
surclassati dagli Indiani migliori informatici al mondo
Nei
lavori manuali non reggono confronto con pellacce dell’est e
d’altri paesi emergenti e così né carne né pesce in standby in
ozioso limbo
L’Italia sta condannando i suoi figli a futuri
schiavi e il potere se ne compiace per farli prostituire al
politico lecchinaggio
Gran colpe hanno i genitori che per anni
hanno eletto compiaciuti, figure ciofeche che in tempi grassi a
imitare Gesù alla moltiplicazione dei pesci distribuirono
raccomandazioni assassinando meriti promuovendo demeriti
Non
rimane che ritrovare la via dell’antica valigia di cartone sperando
stavolta sia di bachelite
Da:Vetriolo
Famiglia Ramaglia
La nonna russava sul divano
e tra incerate mani il rosario
pendulo solleticava il gatto appisolato,
il cane mimando leccornie sognate
emetteva flautolenze sul tappeto,
la moglie distesa a slavina, nell’altra stanza
con grosse rondelle in testa
coperta da fieno marcio
guardava in TV una telenovela,
il figlio con due cerchi turchini
cornice agli occhi, collegato su facebook
si massaggiava il basso ventre,
la sorella sculettando a un angolo
tra flash d'ebeti sorrisi
mandava messaggi col cellulare,
il marito appoggiato al tavolo
s’inchinava continuo al sonno
e ogni tanto con mano
tergicristallo a una mosca obesa
Alle due di notte
furono tutti svegliati
da possente peto del cane
e storditi, claudicanti in fila Indiana
senza rivolgersi la parola
andarono a dormire
Il pappagallo immerso
in una noia eterna disse…..
che famiglia ma dove sono capitato
Il giorno successivo andarono tutti
a razziare il centro commerciale
comprarono di tutto tranne il mangime
per il pennuto che avvedutosi
urlò…corrrnnnnuti
Da:Poesie Cialtrone
Lo specchio
Basta far scendere
di un centimetro una tenda
e l’ombra leva una ruga
e due anni alle spalle
non entrano nella luce
Lo specchio è il vuoto
riempito di pensieri
che appaiono sul viso
plasmato da ricordi e giudizi
sicari assoldati dall’anima
ladra del tempo che non gli spetta
per stiparlo ha cacciato
saggezza ed esperienza
Gli occhi due strozzini
ti prestano una gioia
a fermare il declino
in cambio di vanità
che mai rifletta
Lo specchio
giudice severo
basta cambiarlo di posto
e in altro tribunale
inizia altro processo
assolve e condanna
scrutando mimiche
suggerite dall’anima
lo specchio
collezionista d'umori
basta romperlo
per rendersi conto
di quante figure in una sola
in pretesa del miglior ricordo
da vendere al presente
Lo specchio
occhio di lucifero
infiltrato nelle menti
gioca con abbagli
fino a far sembrare
il tempo infinito
fino al baratro
Da:Soste Precarie
Sul viale di notte
Aspettano l’autobus
che non passerà mai
allora fanno l’autostop
a macchine che le riporteranno
al punto di partenza
dopo aver ascoltato
suoni di filigrana
Sul viale i motori
tra tramonti e redenzioni
hanno cuori di canguri
rallentano,balzano, si fermano
arbitrati da claxon
Accendini,stelle a terra
e sigarette falò d’orologi
contesi da vento e polmoni,
sconfitta è cenere
premio scarpe ruotanti
interruzioni al vuoto
podio d’alcove
Litiga la carne esposta
con stoffa che non basta
lustra occhi, stridii al volo
certezze a dubbi
invettive di benpensanti
Dietro occhiali scuri
mogli con guinzagli senza cane
mimano a redarguirlo
e segno di croce mentale
Nella valle di seni levigati
da appuntamenti spergiurati
banconote arrotolate
atti notarili d’amplessi
stipulati da ormoni
vegliati da mercanti
l'alba accartoccia
la nera coperta
e il giorno si rifiuta
d'illuminare anime
ove bugie sono luci artificiali
a deriderlo
Da:Sorrisi Pignorati
Paesi un tempo
Aghi d’acqua sul selciato
levigato da indecisioni
e agli angoli mezze lune
incise da scianchi passi
frenati d’umori pesanti
Nei centri storici
tutto è scritto
basta saperlo leggere
e i piccioni studiosi
fanno i nidi dove avi
non furono mai traditi
Consumate da funi
pietre bucate
incastonate al muro
ascoltarono mille lamenti d’asini
legati al vino violento
dei padroni alle cantine
Inferriate di balconi
salate da appoggi
di mani sudate
in attesa di spasimanti
mantengono ancora
sotto ruggine i tremori
Portoni con la buca del gatto
distratti da miserie d’intrighi
(facevano passare anche topi)
ora resi guerci da intemperie,
labbra che non coprono
il vuoto dei denti ove pipistrelli
col battito d’ali simulano
antichi respiri
La fontanella singhiozzante
come solidale a ogni pianto
così ognuno con sguardi
raccontava all’acqua le pene
Il lavatoio,accoglieva
oltre ai panni le corna
faceva da specchio
a Sante e Puttane
a seconda della voce narrante
Da:Soste Precarie
Cielo
Cielo
pattumiera di pensieri
e le stelle carboni ardenti
intorno ai quali
vegliano sogni
in attesa di responso
e quando bocciati
si vede una scia di luce
La luna
maitresse
fa spogliare illusioni
dietro nuvole nere
e le fa vedere velate
da quelle bianche
e qualcuno a terra
assiste allo strip
pagando il biglietto
con preghiere
Il sole
vecchio gendarme
veglia il caos
e bastona qua e là
indiscipline
e raro s’accoppia
con la luna
e nell’amplesso
oscura la terra,
eclisse il nome
della copula
dalla quale ognuno spera
nasca nuova luce
di redenzioni
Da:Soste Precarie
Il paziente
Oggi sarà dimesso
ma faccia attenzione
assolutamente non esca di casa
rimanga a risposarsi al caldo
coi termosifoni a venticinque gradi
e ogni tanto arieggi la stanza
-prenda qualche tisana,
per la cena una bistecca
un piatto di riso con poco olio
e un pizzico di sale più del solito
assolutamente vietato dolci,caffè e amari
niente lavoro,
le faccio un certificato di malattia
di dieci giorni
Quando il dottore se ne fu andato
il paziente sollevò gli occhi al cielo
e sussurrò…....Signore
non so cosa tu abbia in mente per me
qualunque essa sia, sbrigati
sono stanco d'esser preso per i fondelli,
le bestemmie bussano ai denti
la lingua è pronta a lanciarle
e al cavallo delle gambe
invisibili aumentano a dismisura
due escrescenze
All’uscita dell’ospedale
immerso in pensieri incontrollabili
finì sotto una macchina,
inutili i soccorsi
Era un disoccupato senzatetto
e l’ultima volta che aveva visto una bistecca
anni addietro su un volantino del supermarket
e l’ultimo riso in una busta sottratta a un cane
Da:Poesie Cialtrone
Epitaffio Il Disoccupato
Disoccupato
e stanco di ricevere
bollette di pagamenti
e quando dopo infiniti
rifiuti ai miei curriculum
finalmente una mattina
una lettera d’assunzione
ma il mio povero cuore
esplose di gioia
-Ora qui
l’ultima condanna
all’eterno far niente
e la risposta agli implori muti
è..amen a denti stretti
o peggio con una mano
che mette quattro chiodi invisibili
a nord del capo
a sud sul petto
a est su una spalla
a ovest sull’altra
e poi chiude le labbra
a intimare macabro silenzio
-Oh! voi rare anime oneste
che capitate per sbaglio da queste parti
datemi un lavoro
a separare negli occhi di chi viene
rare lacrime di dolore
da quelle di finzione
spronate da finta tosse
Da:Sorrisi Pignorati
Maresciallo Casciocavallo
Il Maresciallo Casciocavallo
sferzò le indagini allo stallo
a giro i sospettati interrogò
ma l’ultimo dal primo lo rimandò
In arguzia soluzione trovò
a breve un partito fondò
tra la malavita s'infiltrò
e questa tranquilla si fidò
e agli autori del furto arrivò
ma del bottino nessuna traccia
fu abbandonato nella fuga
in un fitto bosco
di presagio losco
ove nessuno in vani sforzi rintracciò
Il geniale Maresciallo
si rivolse a uno Statale
esperto in inboscaggio
e a breve il malloppo ritrovò
poi venne il momento
di metterlo al sicuro
allora furbo pensò
i ladri mai rubano altri ladri
e a dei banchieri l’affidò
e negli anni proliferò
Da:Poesie Cialtrone
Napoli
Napoli è un teatro
ove ognuno recita se stesso
e si convince
di ciò che veramente è
e alla fine nel reale
ironico s’applaude per essersi
ad arte drammatico interpretato
e non vorrebbe essere
nessun altro
e talmente immerso nel copione
che uscirne vorrebbe dire
sognarlo per rientrarvi
Trama è la malinconia
cielo a pecorelle
ove nuvole e sole
in armistizio
paventano pioggia e calore
e al dubbio l’anima
s’adatta e contenta spera
sia il caso a sancire il meglio
E’ l’unico posto
dove nel copione
le comparse hanno un nome
e quando manca qualcuna
al rimpiazzarla,
tutti donano col cuore
una mimica a sconforto
Napoli
biblioteca di difetti
ma su ogni volume
almeno una pagina
a ricordare umanità
E' l'unico posto
che ogni giorno ti ricorda
che il domani esiste
se a sera lo prenoti
con una farsa e un sorriso
Da:Destini E Presagi
Pioggia nel bosco
Il ticchettio delle gocce sulle foglie
musica d’armistizio tra animali
e le loro voci metalliche
diventano spugnose
chi al volo,chi al balzo,chi alla corsa
agli agguati cedono il rilento
mentre il sottobosco spronato al marcio
apre a nuovi germogli colorati
Affacci dai nidi e dalle tane
piccoli curiosi
alla prima benedizione
dubbiosi alla sosta collettiva
che tutti osservano
La pioggia è un arbitro imparziale
sospende la battaglia
azzera le chance
e assegna un rigore a tutti
S’inzuppano le trame
che poi ognuno
asciugherà al sole
Da:Destini E Presagi
Adatti
Noi in pochi
credevamo all’onestà
e parlavamo d’amicizia e uguaglianza
e leali a giocare la partita della vita
ignari al baro
Voi in tanti
a farvi raccomandare
e poi a deridere noi illusi
sempre presi a sbarcare il lunario
Ora le cose son cambiate
noi dal male al peggio
e voi dal perdurante bene al male,
e in lamenti ci volete solidali
a inveire al sistema
però chi abituato a perdere
mai sconfitta teme
il guaio è vostro in nuova realtà
che mai v’aspettavate
Insultate il governo
ma i gaglioffi l’avete allevati
mentre noi inascoltati ad avvertirvi
del percorso a nefasti intenti,
ora in false vittime a rimpiangere
ciò che avete perso
e noi in rassegnato adatto a ciò
che non abbiamo mai avuto,
perciò gente
…..andate affan..lo….
Da:Poesie Cialtrone
Il falco
Nel silenzio ovattato
da fiocchi di neve
battiti d’ali
applausi
stridulo lamento,
un falco
su bianca tavola
apparecchiata
dipinta di rosso
intarsiata da artigli
soffiata da spasimi
-Pochi secondi
il decollo
scompare la scena,
nel cielo s’eleva
trasfusa vita
in aureola di morte
-Grigi orizzonti concentrici
saltati da occhi
inghiottiti dal nulla
Da:Destini E Presagi
Corna e pasture
In quest’Italia smemorata
passata dall’asino al computer
cancellando il tragitto
figli sommersi da regali
giocolieri pasturati
alibi a coscienze
nel cornaio modaiolo
di famiglie allargate
Figli mediocri
sorpassati dagli indiani
in elettronica
e dal duro lavoro manuale
dagli Albanesi
Nella globalizzazione
scarsi allori a raccomandazione
selezione naturale
dal caldo al freddo la tempra
e al rigido collaudo
affiora lega ricotta
da scartare
Mamme in mira a salute
in paragone a lucidi porcelli
e benessere a rigogliosi fiori
solo avete dimenticato
che questi non possono vivere
in identico recinto
senza assidua veglia del fattore
Da:Destini E Presagi
Giustizia in pena
I giudici aprono fascicoli
il problema è chiuderli
Iscrizioni al registro indagati
ambito premio,albo d’oro
Incidente probatorio
scontro di carteggi
giustizia ferma
pratiche al restauro
o al macero
Rito abbreviato
cerimonia breve
seguirà piccolo rinfresco
a cerchio ristretto
Arresti domiciliari
arrosti tra intimi
proibiti i ristoranti
Sentenze
malefiche invettive
delle vittime ignorate
Vizio di forma
imperfezioni del reato
non sanzionabile
Misure cautelari
forme di galateo
verso il colpevole
A piede libero
passaporto verbale speciale
per espatrio
Decorrenza di termini
festività di parole giuridiche
alle quali rendono omaggio
gli scarcerati
Patteggiamento
su scie pescivendoli
mercanteggio di reato
fino allo sconto
Da:Poesie Cialtrone
Il bastone
Percuote asfalto
terzo piede a dubbi
musica d’equilibrio
tatto meccanico
segnalibro ai rumori
radar riflesso
a specchi rovesciati,
tergicristallo al vuoto
parentesi a respiri
croce vuota a pericoli
lungimiranze d’orologio
parcheggio a ricordi,
vena lignea
indice al peggio,
arto grimaldello
figlio adottivo
monello d’anima
Da:Sorrisi Pignorati
Maldicenze
E' una storia di paese
di un uomo dal cognome
di origine Francese,
si pronuncia porsello
si scrive Porcello
un giorno si sposò
e cominciarono i guai
per la signora Ilona
diventata subito Signora Porcellona
che un mattino comprò delle castagne
e qualcuno subito le definì
afrodisiache ghiande suine Vip
-Il marito partecipò alla caccia al cinghiale
e tutti l’accusarono d’aver ucciso un parente
-Sarà pure bella e familiare la vita nei paesi
ma se ti mettono una croce addosso
ognuno a modo suo ci mette un chiodo
e infinito si fa il calvario
e anche dopo morti ci sarà sempre
una testa di c….capra, ironico
che sulla tomba dei suddetti
al posto dei fiori lascerà
una manciata di ghiande
Da:Poesie Cialtrone
Epitaffio Il Playboy
Troppo in vanità scartai
poco ciò che gli anni risparmiarono
e quando a cavalcioni
sulla linea del tramonto
tutti quei volti usati
a pagine sfogliate e mai lette
si chiusero per sempre
nell’archivio del tempo
non rimase che leggere me stesso
ma col cuore analfabeta
gli occhi ripassavano i ricordi
-Qualche figura ad attendermi
per compagnia fino al dirupo
cercò di fermare le immagini
ma l’anima vagabonda
ignara del declino vagava
coi fantasmi che mai scelsi
e così fino al nulla imbalsamato
-Oh! voi che leggete
fermatevi al primo sorriso
che vi dà luce al cuore
e non divertitevi a sgranare
un rosario di bocche sorridenti,
a ogni salto di dito
un grugno sarà vernice nera
a segnarvi invisibile nell’oblio
nel quadro del dolore
da appendere alla fine
Da:Sorrisi Pignorati
Epitaffio l’introvabile
Il marmista ha deposto
all’ingresso del cimitero
una lapide affinché
qualche visitatore possa
riferire del committente defunto
l’impiegato Statale
Romualdo Siepe,introvabile
EPITAFFIO
Spero qui cadde in voler Divino
a elogio di sovrumano lavoro
a onor d’amata Patria
e a segno di pregiata traccia
ad amorevoli adepti
l’ultima goccia di sudore
affinché il mio cane da caccia
possa dar loro segreti gioiosi indizi
Note per i lettori,
il cane da caccia è sparito,
inutile le ricerche di animalisti
e guardia di finanza
Da:Poesie Cialtrone
Epitaffio Il Comico
Fui collezionista di sorrisi
trasformai la mia malinconia
in miccia d'ilarità
per scucire le vostre bocche
e liberare l’anima dal torpore,
poi vecchio e stanco
con umide parole cadenti al soffio
e fradicia la corda dei discorsi
il tempo reclamò il prestito d’anni,
s’annidò al volto sulle mimiche
serrò i denti superstiti a decenza
e i vostri ricordi dei bei tempi
spaventati dal dolore si dileguarono
e man mano stanno tornando
dentro questa mia foto di ceramica
affinché prima che sia tardi
ricordiate le vostre facce
……..sorridenti……………
Da:Destini E presagi
Epitaffio Il Solitario
In vita non ebbi nulla da dire
animali e piante riempirono
le giornate sempre troppe brevi,
da loro imparai tante cose
e non trovai nessuno a cui trasmetterle
-Ora qui giaccio
circondato da lapidi pacchiane
a gareggiare in dedizioni
-Tra facce che non stimai in vita
tra piagnistei e imprechi
la maggior parte finti,
la mia pena è non essere solo
e il giorno più brutto il due novembre
carnevale di bugie
bucato alle coscienze
nel tentativo d’ arruffianarsi alla morte
-Come sarebbe bello
poter dormire nel mio giardino
tra i vecchi amici
in gara a donarmi fiori
a musicarmi il canto
e io a proteggerli,
perché nessuno spara
nei paraggi di una tomba
ove aleggiano presagi
ai nefasti intenti
Da:Destini E presagi
Annunci-Incontri
Per matrimonio
cerco un uomo alto intelligente
sensibile,attraente,fedele,discreto
serio, di ottima cultura
di affidabile posizione economica
Signora o Signorina
non sia blasfema
i Santi non possono
contrarre matrimoni,
vada a confessarsi
e si faccia curare
da uno psichiatra
Da:Poesie Cialtrone
Tratturi
S’ode ancora il passo
dei belanti armenti
sui tratturi
binari di pane e nostalgie
ora l’erba rigurgita voci
e al vento,alta suona il silenzio
Souvenir del dimesso
che solo l’ozio ricorda
le pietre ai muri
sfrattate da radici
nel ruzzolo hanno perso il compito
e al sole adescano lucertole
e quando inciampo a trattori
spartite da martelli
o lanciate a caso
Costole d’addio
in qualche insenatura
riesumate da racconti
superstiti travi di pagliaio
troppe vecchie per il fuoco
sputano funghi a segnalare
dolori inascoltati
Tratturi
geometrie di pecore
a incrociare l’inverno
a rigogliose verdi speranze
Da:Destini E Presagi
Epitaffio - Lo spazzino
Mi uccisero quelle grappe
alle quattro del mattino,
per trent’anni
ogni giorno lessi coi rifiuti
vite segrete del paese
sapete i rifiuti brutta copia,
raccontano la storia d’ogni casa,
ad esempio un osso
ancora leccornia per tanti
o può deludere anche un cane
-Ora qui giaccio
biblioteca del peggio
da vivo additato ubriacone
ma io bevvi per parlare con le stelle
dell’unico amore
che mi confuse tra i rifiuti
e mi rifiutò
-Non c’è mai omaggio floreale
su questa lapide forse perché
raccolsi tanti fiori secchi
e tutti mi considerano
becchino del loro tempo che durarono
in omaggio a lieti eventi
che non si ripeterono
-Oh! vento,porta un seme
su quest’incuria
forse nascerà licenzioso a dediche
..rigoglioso un fiore
……………..amen………
Acheronte Frusciacarta
Da:Destini E Presagi
Code di paglia
Con la verità bruciai
troppe code di paglia
erano invisibili
il fuoco le smascherò
e tutti quelli che facevano finta di stimarmi
fulminei si dileguarono
goffi a raffreddarsi di dietro
Nella vita bisogna scegliere
o in compagnia sulla strada della menzogna
o in solitudine su quella della verità
non possono esserci vie di mezzo
Ora qui carbone spento verso la cenere
potrei avere accanto anche un fienile
la mia è l’unica lapide abbandonata
ove mai nessuno fiori vi posa,
in vita buoni e cattivi ebbero seguaci
e tutti chi a fin di male e chi di bene
dietro una maschera
dissero bugie per convenienze e alleanze
A causa d’incuria
è cresciuta qui a fianco
una rigogliosa rosa canina
a scoraggiare ogni gesto di menzogna
con le sue spine
Però che soddisfazioni
fui un mago,con le sole parole
a dar fuoco tutti quei vestiti
cuciti addosso alla falsità su misura
Da:Destini E Presagi
Insonnia
L’orologio arranca
la noia cerca di appendere un cappio
alla lancetta dei secondi
ma scivola sugli scatti
spinti dalla frequenza cardiaca
mentre quella dei minuti
tira un calcio agli sbadigli
e sbalza in avanti
Un dormiveglia
innesca un sogno
che s’avvede che non sarà ricordato
allora s’interrompe
e ospite sgradito
s’aggrega al picnic
della mente coi pensieri
L’aria,muro trasparente
ove pietre sovrapposte
sono ricordi che non
vollero né partire né sparire
Si spegne la luce
e appare il giorno minaccioso,
si riaccende e la notte sorride
al non senso del vuoto sguardo
Dal crocefisso al muro,una voce
dice non è tempo perso
è solo un riposo dell’anima
in segreto ha battagliato col rancore
sottomettendolo al perdono
Da:Destini E Presagi
Cialtronando
Le donne parlano coi perizoma
e gli uomini coi binocoli
-I ricchi si vestono da poveri
che li denunciano per plagio
-I cani odiano i termosifoni
ed emettono flautolenze
per farsi portare al freddo
-Le persone oneste sono allo zoo
e la polizia li cerca in televisione
-I negozi chiudono e i ladri
li aiutano a disfarsi della merce
-La finanza non si occupa più
di questioni fiscali,troppo impegnata
a rintracciare gli Statali
-Molti Giudici hanno fabbriche di griglie
e le condanne sono arrosti domiciliari
-Le chiese stavano diventando
oreficerie e pelliccerie e allora il Papa
le ha riportate a case popolari
-Oggi i matrimoni durano nel tempo
che va dal fulmine al tuono
perciò spesso celebrati da notai e avvocati
-Una volta si condannava la poligamia
è bastato chiamarla famiglia allargata
e il giro di corna va a gonfie vele
-Per dire a casa è cotta la pasta
lo si comunica con facebook
e la si mangia condivisa su yoo tube
-Non è raro vedere che la suocera
è più giovane della nuora
al punto da trarre qualche volta
anche il marito in inganno
-Gli asini sono razza protetta
e l’unesco s’è lamentato
troppi son quelli che cantano e parlano
Da:Soste Precarie
Naufragio
E’ grande quando salpa la nave
nasconde le mani dei saluti
indirizzati all’orizzonte
Poi in mezzo al mare
tra cielo e acqua
ago di compasso
a ruotare l’infinito
e il capitano prega le bussole
sgrida i marinari
che scrivono lettere d’amore
su una noce di cocco
All’improvviso uno scoglio
avamposto d’isola
che la foschia spoglia
alle danze d’equipaggio
Ognuno attracca
alle certezze di un ricordo
per ricordarsi il nome
che gli abissi tentano di rubare
Appare una sirena
sorride al capitano
abbraccia l’equipaggio
scompare a sedurlo negli abissi
lui si toglie la giacca
rovescia il cappello
lo poggia sulle onde
e gli dice vai a cercarci una croce
Trema la pelle dell’acqua
d’improvviso accarezzata dal sole
cronista millenario
narra solo al vento
e alle anime invisibili
Da:Soste Precarie
Sud
Forse, credo, immagino, suppongo,
parole certezze a sud
ove il sole brucia la verità
e il mare mischia e lava miserie di sempre
Il sud non è soltanto geografia
ma essere al di sotto di qualcosa
sempre da scalare e nel percorso mentale
il crogiolarsi nella speranza
e paura di raggiungere la meta
che se raggiunta annulla il lamento
a cui l’anima adattata
Il sudè luogo da cui fuggire
per avere la nostalgia di tornare,
è una scala mobile ove la gente
cammina all’indietro
si sogna in alto tirato giù
dai ricordi alle spalle
Il sudè un’anima in pena
ovunque la si porti
pensa sempre a ruotare un nord del nord
fino a tornare sfinita al punto da cui partì
Sud,posto maledetto
piacevole condanna
partenza e capolinea d'un viaggio fermo
e nel punto fisso lacrime e saluti
....di un addio sempre pronto, minacciato
Da:Soste Precarie
Viottoli di
campagna
Viottoli di campagna
affiancati da alberi e siepi
cuciti da uccelli
stirati da serpenti
e al centro l’erba
che cerca di guadagnare
sui passi perduti
Percorsi di un tempo
tra pane e fatiche
tra case e volere di Dio
Linee del cuore
d’acerbe donzelle
spiate dal caso allevato
dirette a una fontana
a dissetare stupori
Andirivieni di asini
al trasporto di some e parole
incrociandosi libravano
frasi macerate d’inverno
Scorribande di cani
in estasi a scorpacciate d’annusi
a leggere copule
Lingue del tempo
ferme su racconti di vecchi
tra il ieri e il momento
che non può avanzare
Traiettorie di muschio e sassi
tracciate dall’oltre breve
che ognuno sperò lungo
verso la dimenticanza
Da:Sorrisi Pignorati
Quella finestra
C’èra un affaccio nel cuore
a volte finto a volte vero
nel sorteggio l’emozione
e il clima faceva l’arbitro
la maniglia consumata,l’orologio
Ridevano i vetri al gioco di riflessi
a restituire l’immagine
rifiutata dal pensiero
dall’anima cauta consolato
Tremanti al vento,i vetri
sospendevano respiri
e in lunghe attese
marmoreo il volto
poi una nuvola,dorso di specchio
restituiva la solitudine
Un giorno Lei partì
e il tempo murò l’affaccio
e sopra un necrologio,
oggi è venuta a mancare
..l’illusione
Quella finestra
nido di due occhi
caduti sul selciato
scanso di passi
specchio di gambe
Da:Sorrisi Pignorati
Benessere -aforisma
Donne incinte
e quasi sempre
la pancia c’è l’hanno
gli uomini
-I ginecologi
al distinguo del partoriente
se non fosse per la calvizia
quasi sempre presente
nei maschi,
tratti in inganno
potrebbero correre
serio rischio
d' intervenire sui mariti
Da:Poesie Cialtrone
Nuvole
bianche
Sono belle le nuvole bianche
con intermezzo di sereno
e lente viaggiano alate da pensieri
sembrano nidi d’angeli
ove covano le nostre speranze
oppure gregge tosato al pascolo infinito
Al tramonto
si scaldano al rosso fuoco
intorno a una favola senza fine
che solo i bambini conoscono
taciti a non farsela rubare dagli adulti
A volte paiono rose in cerca di nasi
nel limbo che promette il paradiso
avvertito nella pace
negli scritti delle rondini
nei raggi di sole filtrati a inanellarle
al matrimonio col creato
C’è sempre tra esse
una nuvola più scura color presagio
ad adescare l’anima con l’ansia
a far sembrare un dirupo il cielo
pieno di massi pronti a cadere
al solo rumore della voce
da:Destini E Presagi
Lei
signora
Lei signora quel collier non se l’è guadagnato
suo marito ha rubato al popolo per regalarglielo
-C’è troppa gente che se la passa bene
alle spalle degli altri e prossimo arriverà
il giorno del giudizio e non quello di Dio
a cui non crede nessuno ma quello del bastone
lei vive nella capitale oasi del male
e considera ridicoli noi provinciali
mentre truccata a non riconoscersi partecipa
a quelle feste pacchiane spacciate alta moda
ove brindisi e abbracci testimoni corrotti
a un bussare ignari a se stessi a confermarsi
la carne oltre il titolo che solo il rigattiere conosce
si guardi bene allo specchio stanco
vedrà i suoi occhi increduli chiedersi
cosa fanno sul volto bombardato da farse
e le labbra dirupi a parole cercare
un’inferriata a proteggerle in qualche frase
in fuga dall’anima angusta all’involucro,
i suoi denti scudi schierati a trappola
che scatta alla noia creduta sorriso
da:Destini E Presagi
Burocrazia
La burocrazia stesso lento andare
di vecchio mulino ignaro del tempo
ha bisogno d’acqua corrente di buona portata
mentre la macchina ben più complessa
a ruotare cartaceo sotto montagne di polvere
necessita alle pale continua cascata di pesi solidi
ma morbidi al tonfo ovvero formaggi di gran forma
e panciuti unti stagionati prosciutti
e a differenza del fiume che va a mare
le suddette leccornie prendono vie
di case ed uffici a sollievo d'illecito sbrigo
Moderne tecniche con assegni e bonifici
ben più remunerative hanno lasciato
tracce speculative d’intralcio
e qualche macchinista è finito punito
canarino alle sbarre e ciò ha riportato
al vecchio sicuro metodo rotativo
Molto più difficile a prova risalire
a una pecora a un maiale a una mucca
anche perché in tribunale
o morti oppure impossibili da interrogare
nessuno conosce la loro lingua
come pure difficile da una digestione
risalire al padrone o al consumatore
taciti complici all'illecito
Da:Poesie Cialtrone
Cinciallegra
Artigli di batuffolo
su nervi d’alberi
scatti d’inchini
in frac zuccherato
Cinguettii
aghi di freddo
arruffo a pallina
ali a parentesi
inchiostro di nebbia
Coda a lancetta
segna attimi a fame
sosta su fiati d’agguati
sbadigli del tempo
Riparte
a un rumore di porta
in volo ondulato
seguito d’assenso di naso
stridula scompare
nell’aria spugnosa
in orizzonti a spirale
Fiocchi di neve
compatti
a un velo
al domani
Da:Soste Precarie
Primo Gennaio
Auguri di pietre sull’asfalto
non hanno trovato indirizzi
Bottiglie vuote di spumante
sostitute alle stelle
ora sogni carbonizzati
Cortecce di botti
missili d’illusioni
arco al cielo
e caduta libera sul decollo
Vestiti rubati da gioielli
luccicanti alla luna
tornano a casa
lungo il calvario dei seni
Occhi persi tra i tanti
a bersi tra loro
e ubriachi di un ricordo
sospesi nel buio,danzano
a far uscire i denti allo scoperto
e allinearli a un sorriso
Canta un gufo
a scollare l’alba alla notte
la voce non basta
a separarle dall’amplesso
ma gli giunge aiuto
il rombo dei motori
e sproloqui di chi ha
frantumato parole in vomito
perdendo il nuovo nome che s’era dato
Una nuvola,berretto al sole
a coprirlo infreddolito
dal gelo di anime
fallite a sciogliersi
a un fuoco di paglia
Vergine la prima pagina del calendario
sarà stuprata da scadenze
Da:Destini E Presagi
Sconfini
L’asino del contadino Vrecciafrasca
in estasi sconfinò e si mise a copulare
con l'asina del confinante Pagliaveccia
e quando finirono in tribunale
il Giudice Puleggia negò risarcimento
a colui che aveva subito l’intrusione
in quanto le bestie entrambe consenzienti
e unico danno risarcibile il calpestio
dell’invasore però da dividere a metà,
l’ evidente calca al suolo del somaro maschio
avvenuta solo con due zampe posteriori
Da:Poesie Cialtrone
Caciotte
Una volta ai politici
si donavano caciotte
poi si passò ai soldi
ora con la crisi è ritornato
il conio di latte
e con esso pure i topi
e i venditori di tagliole
La legge consente
a ogni cittadino
di avere per uso personale
cento grammi di formaggio in tasca
e ciò impegna la finanza
che s’è attrezzata
con cani d’annuso
e bilance di precisione
Spesso è difficile distinguere
tanfi personali con
quelli di leccornie stagionate
Si Depositano nei tribunali
prove concrete del reato
come vuole ferrea la legge
ma sovente cause al rinvio
e giacenze innescano odori nauseabondi
e pervadono palazzi di giustizia
spesso con porte e vetri rotti
invasi da ratti
Ditte specializzate a eliminare odori
eludono gare d’appalto
distribuendo tangenti ai Giudici
e quindi altro cacio,altro tanfo
Il governo sta varando un decreto
che impone almeno un gatto
in ogni aula a guardia
ma qualcuno prospetta
che i felini s’ingozzino di cacio
ignorando del tutto i topi
Caciotte,da prelibatezza mondiale
a disastro sociale in Italia
Da:Poesie Cialtrone
Calendari
Occhi in escamotage
calendari al vento
carte in garage
posture in convento
Foto artistiche
schiene mistiche
volti a riserva
ogni mano si serva
Madonne annuali
in cappelle personali
qualcuno dice arte
in qualsiasi parte
Pacchi all’edicola
sottobraccio serrato
la gente formicola
sbircia astuta il beato
Ogni mese un sogno
la fantasia ne ha bisogno
sdoppiare scontata moglie
al buio in altre voglie
Da:Poesie Cialtrone
Fine inverno
Vite ibernate
aspettano bucaneve e mimose
e le nuvole sembrano vecchi calamai
rovesciati su sudici fogli
e il sole,bambino in pianto al rovescio
S’immola a ultimo sangue il muschio
raggrinzito affiora tra la neve
coperta di amanti stracciata dalla noia
nello scalciarsi a sentirsi al tatto
ormai solo di gratitudine alla fiamma
che generò bugie degli occhi
Affiorano pozzanghere
ansiose al calco di qualche piede
svampito alla gioia di correre
musicata da canti di prova
in enfasi e striduli al richiamo d’ossa
incerte a nuova tempra da rodare
Si contano i vecchi
sommano denti e necrologi
e li dividono per anni alle spalle
premiati da diamanti squagliati sul viso
L’aria,schiaffi di legno
ora carezza di spilli
scuote mimiche indurite
a plasmarsi ai primi furti
di sorrisi ai bronci
addormentati agli specchi
Da:Destini E Presagi
Feste natalizie
Tacchi a spillo e minigonne
commesse modernizzano presepi
fotografati da luci nervose
Nei vicoli
alcuni pensieri caduti da scommesse
dribblati da piedi licenziati
incollano ritardi programmati
Vestiti da diavolo
con volti da angeli pensionati
rantolando a lumaca
effigi di carità a compleanni
intrappolano occhi smarriti di bimbi
e con mani allenate
porgono dubbi da scartare
Vestiti a vele bucate
musica di vento
e con cappello a vaso
piantano tintinnii
da sommare a dar voci
a campane orfane di batacchio
Vetrine imbiancate
di neve finta
rinnegano l’Egitto
per nordiche atmosfere
ma qualche depliant
offre sabbia e sole
e ombre di palme a riparo
Lontano come annuso timido ritratto
facce di cera si salutano
al gong di parole a liberarsi in sagome
Dai camini volano al cielo
agnelli e anguille
applauditi da rigurgiti vuoti
Arrestati da vetri gendarmi
voci di cantine si liberano in bicchieri
e augurano intenzioni
in anime da interpretare
Da:Destini E Presagi
Soffitte
Ragnatele in soffitte
vele spiegate di pensieri
in un mare di noia
mosso da topi
Archivi di ricordi finiti male
se gettati si portano dietro
anni migliori
Cimiteri di testimoni del tempo
si possono riesumare
quando l’anima vuole interrogarli
Luoghi segreti dei padri
inviolati da pigrizie di figli
Storie d’infanzia
raccontate a se stessi
velate da nebbie mentali
hanno bisogno di oggetti
per essere credute
Vecchi libri
sollievo a bruciarli
ma prova d’accusa
d’aver poco insegnato
in intera vita d’errori
allora si spera sia il tarlo
a divorare il falso sapere
lasciando indenne a mostrare
blasfema reliquia copertina
finalmente al fuoco purificatore
Soffitte luoghi di memorie
adibiti a tribunali
pieni d'occhi senza lingua
ai quali noi stessi Giudici e imputati
diamo voce e
congeliamo al rimando
..la sentenza
Da:Destini E Presagi
Foto
Foto,ingiallita,sbiadita,contorta,
lei col volto sorridente
io felice e serio a non dimostrarlo
ora la scruto tra le mani
srotolo indietro la memoria
ma non arriva a quel momento
si ferma al bivio dello sguardo
in cerca di chi fossi
e lei a fianco non mi riconosce
stupita di un vecchio invadente
che viola la privacy
e vuole trascinarla
in un cumulo di anni
-Tumulo le immagini
tra le pagine di un libro impolverato
affinché scordi
il fallito furto al tempo
sanzionato dalla malinconia
Da:Destini E Presagi
Campo Rom
Cani nel fango
provano calchi
di velocità arresa
e con la coda incollano
passi prestati all’intento
Lamiere sfidano la fisica
e tetto di statici viaggi
di pensieri inseguiti da pietre
e figure tatuate
alla sudata pelle di terra
Moccoli argentati a solcare
labbra di bimbi
con sorrisi alati
da vocaboli frecce
Occhi rovistano intrusi
rubano tatti a sigillo
di metalliche bugie
Lepri e cacciatori
in eterno assaggio
di vento alle spalle
e lune future vendute
in strade scettiche
assetate di mistero
Cavalli a zonzo
tra ieri al rimando di certezze
e dubbiosità incinte
pascolano erba
macchie di pennelli consumati
Da:Destini E Presagi
Il pappagallo
L'ornitologo Falasca
ripetè all’infinito la stessa frase
per insegnare a parlare al suo pappagallo
e quando ci riuscì soddisfatto esclamò
…sei il più grande pappagallo
al che l’animale umile rispose
..veramente sei tu il più grande
che per primo hai ripetuto
senza tregua identiche parole,
io semplicemente due volte
per farti contento e porre fine
alla martellante litania
Da:Poesie Cialtrone
Tango
Gambe incrociate
a molla si ritraggono,
piedi alati
planano
carezze atterrano ,
note di pianto e tristezza
s’allacciano i corpi
in sintonia pulsano,
si trafiggono sguardi
a scatto i volti
rilanciano il dolore
si liberano per conto proprio
in impeto ritrovano armonia
poi s’inchiodano a una fitta
tesa l’aria srotola una lacrima
s’ammorbidisce il bandoneon
respira atmosfere
soffia leggera pausa
fulmineo sprona nuova grinta
tango.. tango…..tango
cuori a foglie morte
danzano nel silenzio
estasiati ballerini
in una sola mente
persi e ritrovati
cullano l’amore
in pace ringraziano
il dolce tormento,
li ha incatenati
Da:Destini E Presagi
|