Poesie di Tiziana Canali


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Ho perduto le parole
Dove siete finite?
Sicuro troppo lontano da non sentirvi più,
confuse lontane tornate a destarmi ,
emozionatemi ancora,
questo silenzio urla troppo forte.

Tornare in lei
Fingi di non sentire male,
affinche giorni e stagioni scivolino,
come lieve respiro di vento a non
lasciare traccia.
Consapevole rassegnazione,
a velare ogni cose,eventi... fisso è
il rimembro volto al suo esserci.
Tornare a far giaciglio nelle sue carni,
ma senza esplosione di vita,
a destar l'eterno amore,
lento obliodel protetto riposo.

Ancora un bacio
Ancora un bacio,
che arrivi al cuore livido di così
tanta astinenza.
Ancora un bacio,sulla fronte,
prima che il tempo vi disegni
il passare di tante,troppe stagioni.
Ancora un bacio,un altro,
e un altro ancora,
a colmare il vuoto del tempo eterno
senza te.
Devi dirlo a Dio,
ancora un bacio,
da me... per te.

Donna in vendita
Occhi dipinti,
labbra carnose accese di fuoco ,
carne ostentata a vendere un idea
dell’amor.
Vendere….. ,si vendere,
finte emozioni,
di vero solo la bramosità delle carni ,
lo scaldarsi ,qualunque fonte di calore essa sia ,
il sole ,un fuoco,un emozione,
poco importa.
Inizia così il gioco di sola lussuria,di corpi stranieri
ad imitar l’amore,
istinto primordiale , vagar di mani curiose,
bocca a mangiare avida il frutto bramato,
l’idea del possesso,
Breve ,furtivo,
tutto è finito,lui appagato nel suo essere
maschio,mentre dell’uomo traccia non v’era.
Un filo di trucco,
sogni e pensieri ben chiusi in un cassetto,
avanti il prossimo,
qui si vende l’amore.

Lasciami
lasciami pensare la parola amore,
lasciami respirare la parola amore,
lasciami provare amore,
assaporare ogni sua lettera, vocale,
consonante,
lasciami provare, senza averne paura,
lasciami tremare nell'anima avendoti accanto,
lasciami guardare i tuoi gesti,
fotografare l'espressioni,
i bronci, la riservatezza, le risate...
lascia che io sia, lasciami solo questo senza averne paura,
acqua trasparente su di me ti puoi specchiare,
attraversarmi,
senza lacuna o menzogna,
lascia che sia, non un extraterrestre, non un nemico,
non una cosa da evitare, un pericolo per te...

non ti scalfiro', nemmeno te ne accorgerai,
ma se io non te lo avessi detto,
se tu non lo sapessi...
ma che mostro sarei, scindermi non posso,
mentire nemmeno.

A Dio
Siederò con lui,
all’angolo nel bar,
bevendo lambrusco giovane ,frizzante,
quel che canta in gola,
niente si udirà,se non
un bisbigliare d’anime.
Gli chiederò di lei,
si colmeranno gli occhi ,
dighe fallate a rigar il viso.
Quale ardito coraggio,
io macchia assoluta su tela
candida d’anime,a domandar…..
dov’eri?
Troppo umana e cieca mio Dio
Per sentirti accanto.

Gioia e dolore
Gioia di madre col figlio
pender dal seno.

Gioia di madre veder il figlio
correr nei prati,edil sorriso suo
confonder il sole.

Gioia di madre veder in lui
l'uomo acerbo.

Forza ,dolore di una madre,
dir "no" al figlio con una siringa in mano.

Statua
Or palpitar il cuor sento ,
e l'euforia invadermi i sensi,
i capelli ti ho scolpito al sole,
i seni ti carezzai mille volte ed
una ancora,delicati sui tuoi fianchi
posai la mazzetta e lo scalpello.
Come sei bella,la tua pelle liscia e fredda
che tanto faticai a levigare ,ed i tuoi occhi
ispirato al mare volli far parlare,
che son quasi degni del tuo non essere,
del tuo non respirare.
Fatti guardare timida creatura,di seta
pura volli scolpire il tuo lenzuolo,
e il cuore mio ti misi dentro il petto.
Adesso vivi,per tutte le genti
che il tuo corpo di marmo
verranno a mirare.

Osservare
E' in error chi pensa che viver così sia come morire,
avvolti da un unico colore ,
il nulla.
Sul davanzal, rammentando, scruto con lamente,
trovando ogni volta punti di vita,non sono solo,
sento i raggi del sole
che battono anche su di me.

Il mio cuore,le mani,le orecchie,
nuovi occhi con cui guardare,
e compatir è male
basti sentire osservare,quanta gente sia cieca
nel guardare.

Puzzle
Hai camminato cinquemila pezzi,
hai le scarpe consumate,
hai guardato cinquemila pezzi ,
quanto devi ancora guardare,
guarda il puzzle è quasi finito...
un quasi come dire vent'anni,e chi lo sa.
Ormai il tempo ti ha camuffato il viso,
un nervo ricurvo di faggio al tuo fianco
nel cammino,ti ho chiesto,"cosa mi devi insegnare"?
mi hai risposto," ora tocca te,hai cinquemula pezzi di vita da imparare"

Ciò che basta
Non ho abbastanza fede a consolar
l'immenso male,vomere a ferir
la terra appena rinverdita.
Nessun audace coraggio a frenar
i tremanti passi sui
camaleontici sentieri della
vita.
Chi di voi??? Chi?
Sei tu destino a farti vezzo dei mie pianti?
Sei forse tu vita a rider della mia allegria,
spesso,mediocre messa in scena da salotto?
Giorni di sole troppo brevi
a sanar il gelo dei ricordi.
Anima tormentata,
impaurita,
lasciate che riposi ,seduta qui,
si qui in compagnia del niente,
sia il non sentir nulla ,il niente assoluto
a scandir le ore, i minuti.
Vita ancor ti prendi gioco di me,
regalandomi cieli di porpora la sera,
concerti di cicale,
gli occhi e i bacetti di Sofia,
che donnina in erba con le fate gli elfi e bacchette magiche
ancor può giocare,
l'abbraccio di un amico vero che il cuor
e l'animo va a riscaldare.
Non ho abbastanza fede ne coraggio
per viverti appieno.
Non ho abbastanza verità,ne fede o coraggio
per lasciarti andare.

E' poesia
L'anima,calamaio di poeti e cantori,
vani tentativi a descriver ciò che forse Dio sa....
l'anima terra dell'oblio o maledetta,trasuda a raccontar
il mondo più profondo ove ognuno e regista di se stesso,
ove il sole per tutti non è mai tale,ove i dolori restano immutati su campi di battaglia ,
nessuna traccia di vincitori o vinti.

Tutto è poesia,
la vita ,la morte,l'amore ,la passione,il tormento.
poesia è il buio,
il dolore o la gioia ,
parole gia vive ,che aspettano
aspettano una penna e un foglio bianco.

La guerra è passata di quà,
non un alito di vento a rinfrescar l'aria in lutto,
poche righe di cordoglio e una medaglia lucida....
lucida come fu quella della prima comunione ,
ricordi ancora le campane in festa ,
quei fanciulli ,il tuo......
lucida come i suoi occhi vivi e belli come il sole,
piangi ora su una medaglia di freddo metallo,piangi
per la luce degli occhi di tuo figlio,
che non brilla piu.


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