Poesie di Angela Corda


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Dialogo con l’anima
Oggi per la prima volta ho visto la mia anima,
prima la intravedevo di notte,
mentre lentamente scivolava via dal mio corpo per respirare….
Ma oggi non è scivolata via,
era ferma, immobile, davanti a me e mi fissava…..
con gli occhi pieni di lacrime,
lacrime scure, nere,
che rigavano tutto il suo viso, tutto il suo corpo,,,,,
Avrà avuto pietà di me?
Avrà capito che ormai siamo entrambi arrivati all’epilogo?
Alla fine definitiva?
Forse voleva vedere per la prima volta il corpo che la custodiva,
che l’avrebbe dovuta amare, proteggere, preservare per l’eternità.
Invece quel corpo l’ha distrutta, polverizzata, ridotta in fin di vita…….
Costringendola ogni notte a lasciare il suo corpo,
per evitare di essere soprafatta dalla sofferenza, dall’immenso dolore,
di essere trafitta dalle schegge di vetro nero.
Ora lei è davanti a me, e non so cosa dirle….
La vorrei abbracciare ma non è possibile,
è composta del mio stesso dolore,
abbracciandola i demoni che stanno dentro di lei e dentro di me,
ci risucchierebbero all’interno del nucleo delle schegge,
frantumandoci in migliaia di pezzi di vetro nero.
Allora ci fissiamo a vicenda,
lei piange, io la osservo incapace di dirli e di fare niente….
Ma lei ha capito, ha capito che il male che le ho fatto non è stata colpa mia,
perché quello stesso male lo hanno fatto anche a me,
ha capito che anche io sono una vittima,
vittima di questo mondo ormai distrutto.
Lei non ha chiesto di avere il mio corpo, si è trovata dentro il mio corpo….
Io non ho chiesto di nascere, mi sono trovata in questo mondo,
che non ho mai voluto, capito e accettato.
Lei lo stesso, ma ormai doveva rimanere nel mio corpo,
così è stato deciso,…….
Corpo; “Noi non abbiamo colpa,
mi dispiace della sofferenza che sei stata costretta ad assorbire, ma non avevo scelta,
non l’ho deciso io”
Anima; “ Mi dispiace di non essere riuscita ad assorbire tutto il tuo dolore,
la tua sofferenza, le tue angosce,
ma era troppo, troppo anche per me……
Avrei voluto lenire il tuo dolore ma non ci sono riuscita,
ma sono fiera di aver combattuto insieme a te i peggiori demoni di questo mondo,
di aver avuto un corpo come il tuo, forte e così coraggioso, come ce ne sono pochi.
Io sono diventata un’anima potente e guerriera,
grazie alla tua forza, tenacia ed estremo coraggio.

Corpo; “ E io sono fiero che hai combattuto insieme a me, senza abbandonarmi mai,
anche se a volte ti sentivo lentamente lasciare il mio corpo di notte,
e mentre scivolavi via,
sentivo tutto il mio corpo svuotarsi lentamente,
e in quei momenti soffrivo e piangevo in silenzio….
Ma sapevo che che saresti ritornata,
perché sei una guerriera come me,
tu hai dato forma al mio corpo, io ti ho dato la vita,
e se ora sei davanti a me che piangi,
significa che io e te saremo un’unica mente, un unico corpo, un’unica anima,
indissolubilmente legate da fili invisibili,
impossibili da recidere…..
Siamo la stessa persona…..
E davanti allo specchio, ci sono solo io,
ma c’è anche il tuo riflesso, la tua ombra,
come un velo leggero che avvolge delicatamente il mio corpo,
per proteggerlo, per adorarlo,
perché ogni notte devo accoglierti dentro il mio corpo,
dove cerchi rifugio, protezione….
Perché io dovrei proteggerti, custodirti, come una pietra preziosa,
e perdonami se a volte non ne sono capace…….


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